Elementi oggettivi e soggettivi del reato. 2.4.1 Giusta l’art. 158 n. 1 CP, si rende colpevole di amministrazione infedele chiun- que, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga. La pena è la detenzione sino a tre anni o una pena pecuniaria (art. 158 n. 1 cpv. 1 CP). L'amministrazione infedele è aggravata se il colpevole ha agito per procacciare a sé o ad altri un indebito pro- fitto (art. 158 n. 1 cpv. 3 CP).
Elementi oggettivi e soggettivi del reato. 3.4.1 Giusta l'art. 146 cpv. 1 CP, si rende colpevole di truffa chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui.
3.4.2 Giusta l'art. 251 CP, si rende colpevole di falsità in documenti chiunque, al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, forma un documento falso od altera un documento vero, oppure abusa dell'altrui firma autentica o dell'altrui segno a mano autentico per formare un documento suppositizio, oppure attesta o fa attestare in un docu- mento, contrariamente alla verità, un fatto di importanza giuridica, o fa uso, a scopo d'inganno, di un tale documento. Sono documenti gli scritti destinati e atti a provare un fatto di portata giuridica nonché i segni destinati a tal fine (art. 110 cpv. 4 CP). L'art. 251 n. 1 CP concerne sia la formazione di un documento falso (falsità materiale) sia quella di un documento menzognero (falsità ideologica). Il documento è falso quando il suo vero estensore non corrisponde all'autore ap- parente, il documento trae quindi in inganno sull'identità di colui dal quale esso emana in realtà. È invece menzognero il documento il cui contenuto non corri- sponde alla realtà pur emanando dal suo autore apparente (DTF 146 IV 258 con- sid. 1.1; DTF 142 IV 119 consid. 2.1).
Elementi oggettivi e soggettivi del reato. Per quanto concerne gli elementi oggettivi e soggettivi del reato di falsità in do- cumenti si rinvia a quanto esposto in precedenza (cfr. consid. II.3.5.2). Per quanto concerne l’aspetto soggettivo si precisa che è necessario che l'autore agisca al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procac- ciare a sé o ad altri un indebito profitto (art. 251 n. 1 cpv. 1 CP; sentenza TF 6B_1270/2021 del 2 giugno 2022 consid. 4.1.5). L'autore del reato deve voler utilizzare il documento (o farlo utilizzare) come vero. Ciò presuppone l'intenzione di ingannare. Il profitto che si intende ottenere rispet- tivamente il danno deve derivare proprio dall'uso del documento falso x xxxxx- gnero (DTF 138 IV 130 consid. 3.2.4 con riferimenti); l'inganno deve quindi es- sere finalizzato a creare una falsa impressione sull'autenticità o la veridicità del documento. Secondo la giurisprudenza, l'uso ingannevole del documento consi- ste già nella sua messa in circolazione (DTF 113 IV 77 consid. 4; sentenza del TF 6B_462/2014 del 27 agosto 2015 consid. 7.4). Nel caso dell'intento di arrecare danno, il pregiudizio che si intende arrecare deve essere diretto contro il patrimonio di un'altra persona (DTF 83 IV 75 consid. 3b; 141 IV 369 consid. 7.4). Secondo la giurisprudenza, il fatto di agire con l'inten- zione di ottenere un profitto non è dato solo se l'autore del reato cerca profitti di natura pecuniaria. Qualsiasi vantaggio, sia esso di natura pecuniaria o di altro tipo, è considerato un profitto (DTF 118 IV 254 consid. 5; 141 IV 369 consid. 7.4, ciascuna con riferimenti; TRECHSEL/ERNI, Schweizerisches Strafgesetzbuch Praxiskommentar, 4a ed. 2021, n. 15 ad art. 251 CP). Non è inoltre necessario che il profitto vada a scapito di un’altra persona (DTF 103 IV 176 consid. 2b; sentenza del TF 6B_462/2014 del 27 agosto 2015 consid. 7.4 con riferimento). Secondo la giurisprudenza, l’indebito profitto comprende qualsiasi posizione mi- gliore; è persino sufficiente che l'autore intenda utilizzare il documento falsificato per far valere un diritto di cui è effettivamente titolare (DTF 128 IV 265 consid. 2.2; sentenza del TF 6B_116/2017 del 9 giugno 2017 consid. 2.2.3 con riferimenti). Un indebito profitto consiste anche, in particolare, nel miglioramento ingiustificato delle prove in un processo (sentenza del TF 6B_505/2008 del 28 ottobre 2008 consid. 5.3; cfr., sul tutto sentenza del TF 6B_1277/2023 del 26 marzo 2024 con- sid. 2.3.2).
Elementi oggettivi e soggettivi del reato. Per quanto concerne gli elementi oggettivi e soggettivi del reato di falsità in do- cumenti si rinvia a quanto esposto in precedenza (cfr. consid. II.4.5 e II.3.5.2)