Limitazioni all’accesso senza assenso Clausole campione

Limitazioni all’accesso senza assenso. Il MIUR non ispeziona e non accede ai messaggi di posta elettronica dell’utente senza la sua autorizzazione. D’altro canto, il Ministero potrà permettere l’ispezione, il monitoraggio o l’accesso alla posta elettronica degli utenti, anche senza l’assenso del titolare, solamente nei seguenti casi: • su richiesta scritta dell’autorità giudiziaria nei casi previsti dalla normativa vigente • previo preavviso all’utente, per gravi e comprovati motivi (Grave e comprovato motivo: evidenza oggettiva, non basata quindi su semplici sospetti o illazioni, che dimostra l’avvenuta violazione di disposizioni di leggi vigenti o delle politiche di sicurezza dell’Amministrazione), che facciano credere che siano state violate le disposizioni di legge vigenti o le politiche del MIUR in materia di sicurezza • per atti dovuti (Atti dovuti: circostanze in base alle quali la mancanza di adeguate azioni può comportare danni significativi a cose o persone, perdita di informazioni di rilievo per l’Amministrazione o danni economici e di immagine per l’Amministrazione e per le persone che ne fanno parte) • in situazioni critiche e di emergenza (Situazioni critiche o di emergenza: circostanze in cui la tempestività d’azione è di fondamentale importanza alfine di evitare danni significativi a cose o persone, perdita di informazioni di rilievo per l’Amministrazione o danni economici e di immagine per l’Amministrazione e per le persone che ne fanno parte o l’interruzione dei servizi informatici e la continuità operativa dei processi).

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  • Posa in opera Per la posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57.