Common use of MINIMI SALARIALI DI AREA Clause in Contracts

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli 18 e 31 (norma transitoria) del presente CCNL. I minimi salariali di cui al primo comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.2006, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.2013; per le altre province dal 1°.1.2011. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno di ciascuna area professionale. Per i contratti provinciali non rinnovati è fatta salva “l’indennità di vacanza contrattuale provinciale”.

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli dall’articolo 18 e 31 (norma transitoria) relativo accordo allegato del presente CCNL. I minimi salariali di cui al primo comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.200625.05.2010, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.20131.1.2017; per le altre province dal 1°.1.20111.11.2014. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno di ciascuna area professionale. Per Nelle province in cui per effetto dei vigenti accordi, a seguito dell’aumento dei minimi salariali di area, i contratti livelli salariali dovessero risultare inferiori a tale minimo, i Contratti provinciali provvedono a definire un programma che, nell’arco di vigenza del Contratto provinciale stesso, porti all’inserimento dei salari entro il minimo di area. Tale previsione non rinnovati è fatta salva “l’indennità di vacanza si applica nelle province che nell’ultima tornata contrattuale non hanno rinnovato il contratto provinciale”.

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli dall’articolo 18 e 31 (norma transitoria) relativo accordo allegato del presente CCNL. I minimi salariali di cui al primo comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.200622 ottobre 2014, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.2013° gennaio 2021; per le altre province dal 1°.1.2011° luglio 2018. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno di ciascuna area professionale. Per Nelle province in cui per effetto dei vigenti accordi, a seguito dell’aumento dei minimi salariali di area, i contratti livelli salariali dovessero risultare inferiori a tale minimo, i Contratti provinciali provvedono a definire un programma che, nell’arco di vigenza del Contratto provinciale stesso, porti all’inserimento dei salari entro il minimo di area. Tale previsione non rinnovati è fatta salva “l’indennità di vacanza si applica nelle province che nell’ultima tornata contrattuale non hanno rinnovato il contratto provinciale”.

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli 18 e 31 (norma transitoria) del presente CCNL. I minimi salariali di cui al primo comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.2006, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.2013; per le altre province dal 1°.1.2011. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’artall‟art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazionesull‟andamento dell‟inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno all‟interno di ciascuna area professionale. Per i contratti provinciali non rinnovati è fatta salva “l’indennità l‟indennità di vacanza contrattuale provinciale”.

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle Tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli dall'articolo 18 e 31 (norma transitoria) relativo accordo allegato del presente CCNLc.c.n.l. I minimi salariali di cui al primo comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.2006c.c.n.l. 25 maggio 2010, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.20131º gennaio 2017; per le altre province dal 1°.1.20111º novembre 2014. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’artall'art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazionesull'andamento dell'inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno all'interno di ciascuna area professionale. Per Nelle province in cui per effetto dei vigenti accordi, a seguito dell'aumento dei minimi salariali di area, i contratti livelli salariali dovessero risultare inferiori a tale minimo, i Contratti provinciali provvedono a definire un programma che, nell'arco di vigenza del Contratto provinciale stesso, porti all'inserimento dei salari entro il minimo di area. Tale previsione non rinnovati è fatta salva “l’indennità di vacanza si applica nelle province che nell'ultima tornata contrattuale non hanno rinnovato il contratto provinciale”.

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle Tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli dall'art. 18 e 31 (norma transitoria) relativo accordo allegato del presente CCNLc.c.n.l. I minimi salariali di cui al primo 1° comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.2006c.c.n.l. 22 ottobre 2014, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.2013° gennaio 2021; per le altre province dal 1°.1.2011° luglio 2018. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’artall'art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazionesull'andamento dell'inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo 1° comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno all'interno di ciascuna area professionale. Per Nelle province in cui per effetto dei vigenti accordi, a seguito dell'aumento dei minimi salariali di area, i livelli salariali dovessero risultare inferiori a tale minimo, i contratti provinciali provvedono a definire un programma che, nell'arco di vigenza del contratto provinciale stesso, porti all'inserimento dei salari entro il minimo di area. Tale previsione non rinnovati è fatta salva “l’indennità di vacanza si applica nelle province che nell'ultima tornata contrattuale non hanno rinnovato il contratto provinciale”.

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionaleprofessio- nale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli dall’articolo 18 e 31 (norma transitoria) relativo accordo allegato del presente CCNL. I minimi salariali di cui al primo comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.200622 ottobre 2014, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.2013° gennaio 2021; per le altre province dal 1°.1.2011° luglio 2018. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno di ciascuna area professionale. Per Nelle province in cui per effetto dei vigenti accordi, a seguito dell’aumento dei 11 Resta fermo il concetto che il salario per gli operai florovivaisti è riferito alla paga oraria. minimi salariali di area, i contratti livelli salariali dovessero risultare inferiori a tale minimo, i Contratti provinciali provvedono a definire un programma che, nell’arco di vigenza del Contratto provinciale stesso, porti all’inserimento dei salari entro il minimo di area. Tale previsione non rinnovati è fatta salva “l’indennità di vacanza si applica nelle province che nell’ultima tornata contrattuale non hanno rinnovato il contratto provinciale”.

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli 18 16 e 31 28 (norma transitoria) del presente CCNL. I minimi salariali di cui al primo comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.200610 Luglio 2002, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.2013° gennaio 2009; per le altre province dal 1°.1.2011° gennaio 2007. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno di ciascuna area professionale. Per i contratti provinciali non rinnovati è fatta salva “l’indennità di vacanza contrattuale provinciale”.

MINIMI SALARIALI DI AREA. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale comprensivi degli aumenti di cui al precedente capoverso sono quelli di cui alle tabelle 1 e 2 (Allegato n. 1Allegato1). I contratti provinciali non possono definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area, salvo quanto è previsto dagli articoli dall’articolo 18 e 31 (norma transitoria) relativo accordo allegato del presente CCNL. I minimi salariali di cui al primo comma trovano applicazione, per le province dove siano stati stipulati i contratti provinciali in applicazione del CCNL 6.7.2006, dalla data che sarà fissata nel rinnovo dagli stessi e non oltre il 1°.1.2013; per le altre province dal 1°.1.2011. In sede di rinnovo quadriennale il contratto nazionale, sulla base dei criteri di cui all’art. 2 e di una valutazione sull’andamento dell’inflazione, definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi di cui al primo comma, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari contrattuali definiti dai contratti provinciali all’interno di ciascuna area professionale. Per Nelle province in cui per effetto dei vigenti accordi, a seguito dell’aumento dei salariali di area, i contratti livelli salariali dovessero risultare inferiori a tale minimo, i Contratti provinciali provvedono a definire un programma che, nell’arco di vigenza del Contratto provinciale stesso, porti all’inserimento dei salari entro il minimo di area. Tale previsione non rinnovati è fatta salva “l’indennità di vacanza si applica nelle province che nell’ultima tornata contrattuale non hanno rinnovato il contratto provinciale”.