Rischi connessi alla dipendenza da un ristretto numero di contratti rilevanti e da un ristretto numero di clienti Clausole campione

Rischi connessi alla dipendenza da un ristretto numero di contratti rilevanti e da un ristretto numero di clienti. L’attività del Gruppo dipende in larga misura da contratti ri- levanti di importo superiore a 50 milioni di Euro. Alla data del 31 agosto 2007, circa il 91 % dei ricavi consolida- ti del Gruppo deriva, infatti, da 32 contratti, corrispondenti, alla medesima data, a circa il 87% del valore del Portafoglio Ordini. Eventuali interruzioni o cancellazioni di uno o più dei con- tratti rilevanti, salvi i rimedi di legge e contrattuali applica- bili, potrebbero incidere negativamente sulla situazione eco- nomica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Inoltre, il Gruppo opera con un numero ristretto di commit- tenti. Al 31 agosto 2007 i ricavi consolidati realizzati con i 12 principali committenti sono stati pari al 76% dei ricavi conso- lidati complessivi. Il Gruppo intende consolidare e ampliare la base della clien- tela attraverso: (i) l’analisi del mercato finalizzata all’identi- ficazione di progetti TARGET (ii) l’organizzazione di incontri con clienti TARGET (attualmente in corso); (iii) la presentazio- ne di offerte anche a seguito di accordi commerciali e di PARTNERSHIP; (iv) l’ottenimento di qualifiche per nuovi segmen- ti di BUSINESS; (v) la partecipazione a fiere e conferenze di set- tore e a missioni istituzionali internazionali. Inoltre, il Grup- po intende perseguire nell’attività consolidata di identifica- zione di possibili partner locali con cui stringere accordi, an- che di partnership, per favorire la possibilità di acquisire pro- getti e facilitare la realizzazione degli stessi. Nonostante l’impegno costante del Gruppo al fine di consoli- dare e ampliare i rapporti commerciali, l’eventuale interruzio- ne dei rapporti in essere con uno o più committenti rilevanti potrebbe sortire effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. In particolare, per quanto concerne il settore chimico e pe- trolchimico, in linea con le tendenze di mercato, il Gruppo PREVEDE CHE NEI PROSSIMI ANNI OPERERÀ CON UN RISTRETTO NUMERO DI COMMESSE DI SEMPRE MAGGIORI DIMENSIONI. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3 del Prospetto Informativo.

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  • Posa in opera Per la posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57.