Common use of Sistema di offerta dei servizi rivolti alle persone senza dimora Clause in Contracts

Sistema di offerta dei servizi rivolti alle persone senza dimora. Categoria di servizi Servizi/funzioni Presenza (SI/NO) Titolarità* (Pubblica/privata) Gestione** (Pubblica, privata con convenzione pubblica, privata con sovvenzione pubblica, privata) Servizi di supporto in risposta a bisogni primari Distribuzione di viveri, indumenti e farmaci SI privata privata Servizi per la cura e l’igiene della persona SI privata privata Mense SI pubblica pubblica Unità di strada SI privata privata Contributi economici una tantum SI (solo su progetti specifici) Pubblica e privata Pubblica e privata Recupero di arredi da destinare a nuclei famigliari o a singoli SI pubblico Pubblico in partenariato con terzo settore Servizi di accoglienza notturna Dormitori di emergenza SI pubblica pubblica Dormitori notturni SI pubblica pubblica Comunità semiresidenziali e residenziali SI (per ex detenuti) privata privata Alloggi protetti o autogestiti (inclusi alloggi per interventi housing first) SI Sia pubblica che privata Pubblica/ privata Servizi di accoglienza diurna Centri diurni SI privata privata Comunità residenziali NO Circoli ricreativi o laboratori destinati allo svolgimento di attività occupazionali significative o lavorative a carattere formativo o di socializzazione SI privata privata Servizi di segretariato sociale (Barrare le funzioni attivate) Servizi informativi e di orientamento x SI pubblica e privata pubblica e privata Servizi di presa in carico (Barrare le funzioni attivate) Progettazione personalizzata, counselling e sostegno psicologico e/o educativo x SI pubblica e privata pubblica e privata La Città di Asti ha cercato di sviluppare, compatibilmente con le risorse umane ed economiche disponibili, un ventaglio di azioni espressione della volontà sia di garantire a tutti il diritto di cittadinanza e pari opportunità di accesso ai servizi, sia di rafforzare la sinergia tra pubblico e privato sociale: è stato riorganizzato il sistema di accoglienza con l’istituzione dello Sportello di Segretariato Sociale al fine di garantire migliore accessibilità ai servizi erogati, informazione puntuale ed aumentare l’efficacia della presa in carico; nel 2014 è stato riattivato e formalizzato un tavolo di confronto tra Servizio sociale Adulti ed Emergenza abitativa e Sert e Dipartimento di Salute Mentale per la presa in carico congiunta delle persone e dei nuclei con gravi fragilità. Essendo il Comune di Asti anche titolare delle funzioni socio-assistenziali, coesiste al suo interno una modalità costante di gestione in équipe per la presa in carico delle persone con gravi fragilità (Servizio Sociale Professionale, problematiche della casa, servizio adulti) in collaborazione, se del caso, con servizi Asl (S. Sociale ospedaliero, Sert…). Rispetto ai servizi del lavoro, sebbene non ci sia un tavolo analogo al precedente, i rapporti tra operatori in merito alle situazioni più critiche sono costanti, pur nella penuria di opportunità di lavoro e risorse economiche per l’attivazione di tirocini. La contrazione delle risorse ha imposto una sempre più oculata distribuzione di quanto disponibile e, per farlo, è stato necessario migliorare l’organizzazione degli interventi attraverso la sinergia tra pubblico e privato sociale e l’adozione di nuove soluzioni. Ma in questo ambito c’è ancora molto da fare. Come sopra specificato esiste nel capoluogo una filiera dei servizi a bassa soglia abbastanza ricca, con una collaborazione tre operatori non sempre inserita in accordi formalizzati. Questo è sicuramente un limite per superare il quale si intende cogliere l’occasione del presente bando, con attività di coordinamento, maggiore pianificazione degli intervanti, esportazione di buone prassi nei territori dell’ambito. Al momento l’Amministrazione comunale dispone della mensa sociale, gestita in convenzione con una Congregazione di religiose addette alla cucina ed alla distribuzione delle borse alimentari, coadiuvate anche da persone in tirocinio formativo; di un dormitorio maschile, la cui gestione è affidata ad un’associazione e dove viene fornita la cena agli ospiti e, altrove, il pasto domenicale, iniziativa resa possibile da contributi di associazioni private; organizza annualmente nei supermercati cittadini una raccolta alimentare, in collaborazione con una vasta rete di associazioni del terzo settore, che va ad integrare l’acquisto degli alimenti per la mensa (di cui in parte ne beneficiano alcune associazioni del territorio) e ha stipulato una convenzione per il recupero dei pasti della mensa aziendale Asl At (anche in questo caso con la partecipazione di un’associazione del terzo settore e della casa di riposo “Città di Asti”).

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Samples: Convenzione Di Sovvenzione

Sistema di offerta dei servizi rivolti alle persone senza dimora. Categoria di servizi Servizi/funzioni Presenza (SI/NO) Titolarità* (Pubblica/privata) Gestione** (Pubblica, privata con convenzione pubblica, privata con sovvenzione pubblica, privata) Servizi di supporto in risposta a bisogni primari Distribuzione di viveri, indumenti e farmaci SI privata privata Sì Privata Privata Servizi per la cura e l’igiene della persona SI privata privata Sì Privata Privata Mense SI pubblica pubblica Sì Privata Privata Unità di strada SI privata privata Sì Privata Privata Contributi economici una tantum SI (solo su progetti specifici) Pubblica e privata – Privata, Pubblica e privata Recupero di arredi da destinare a nuclei famigliari o a singoli SI pubblico Pubblico in partenariato – Privata, anche con terzo settore sovvenzione pubblica Servizi di accoglienza notturna Dormitori di emergenza SI pubblica pubblica Sì Pubblica – Privata, Privato e Pubblico - Privato Dormitori notturni SI pubblica pubblica Sì Pubblica – Privata, Privata e Pubblico - Privato Comunità semiresidenziali e residenziali SI (per ex detenuti) privata privata Sì Pubblica – Privata, Privata accreditata al SSR - Pubblica Alloggi protetti o autogestiti (inclusi alloggi per interventi housing first) SI Sia pubblica che privata Pubblica/ privata Sì Pubblica – Privata, Privata e Privata Accreditata SSR, Pubblica Servizi di accoglienza diurna Centri diurni SI privata privata Sì Pubblica – Privata, Privata accreditata al SSR - Pubblica Comunità residenziali NO No Circoli ricreativi o laboratori destinati allo svolgimento di attività occupazionali significative o lavorative a carattere formativo o di socializzazione SI privata privata Sì Privata Privato sociale Servizi di segretariato sociale (Barrare le funzioni attivate) Servizi informativi e di orientamento x SI pubblica e privata pubblica e privata x□ Sì Pubblico, Privato Pubblico, Privato Servizi di presa in carico (Barrare le funzioni attivate) Progettazione personalizzata, counselling e sostegno psicologico e/o educativo x SI pubblica x□ Sì Pubblico, Privato Pubblico, Privato sociale - Pubblica Nel 2015 il Comune di Alessandria ha istituito l’Osservatorio Sociale (già Tavolo Tecnico dal 2004): un aggregato pubblico-privato sociale composto da Comune di Alessandria, Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio-Assistenziali dell’Alessandrino C:I.S.S.A.C.A., ASL AL – Dipartimento Salute Mentale e privata pubblica Dipendenze Patologiche (ASL AL è anche gestore dei servizi socio-assistenziali del valenzano), Caritas Diocesana, Associazione Opere Giustizia e privata Carità, Coop. Sociale Coompany&, Associazione Comunità di San Benedetto al Porto e ATC Piemonte SUD (quest’ultima membro esterno) per la realizzazione di azioni di contrasto alla condizione di SD (conduzione ostelli maschile, 35 posti, femminile, 14 posti, sempre pieni per le emergenze freddo e almeno sino a marzo) mense, docce, sportello di ascolto/orientamento, abitazioni, distribuzione di beni, piccolo ambulatorio medico con medici volontari. La Città C.R.I. concorre con la distribuzione di Asti medicinali. La partecipazione dei membri dell’Osservatorio Sociale al progetto costituisce il naturale esito di sinergie ultradecennali, tra i quali la conduzione dell’Ostello femminile da parte di Cissaca e Caritas con il concorso del Comune di Alessandria, la Provincia di Alessandria e l’assegnazione da parte di ATC al DSM dell’ASL AL di casa per de- istituzionalizzazione e accompagnamento. L’Osservatorio lavora con modalità di équipe e affronta i casi congiuntamente condividendo xxxxxxx e proposte. Caritas è capofila di sinergie con la locale Comunità di X. Xxxxxx e con numerose parrocchie ed ha cercato di sviluppareavviato, compatibilmente in concomitanza con le risorse umane ed economiche disponibilil’emergenza freddo 2016-2017, un ventaglio nuovo punto di azioni espressione distribuzione di abiti, cibo e altri beni di utilità e ristoro in zona Centro. Il Comune di Alessandria e gli altri membri dell’Osservatorio Sociale svolgono un lavoro integrato con i soggetti presenti sul territorio che si occupano di emergenza abitativa. All’interno dell’Osservatorio è presente un referente di ATC Piemonte SUD e il lavoro è coordinato con lo Sportello Casa e la Porta d’Accesso Sociale del Comune di Alessandria. Sempre all’interno dell’Osservatorio è presente l’Agenzia Sociale Casa della volontà sia Casa di garantire Quartiere (Comunità San Benedetto) e il Cissaca consente la rappresentatività dei bisogni e delle disponibilità di 24 comuni afferenti all’Ambito. L’ASL AL, partner dell’Osservatorio e di progetto, completa la copertura territoriale dell’Ambito 1 con 7 comuni di competenza, tra i quali Valenza. Cissaca e Centro antiviolenza me.dea onlus fanno parte della Rete Antiviolenza Alessandrina e accompagnano le donne oggetto di misure di protezione per violenza provvedendo a tutti case segrete o di emergenza. Inoltre il diritto Cissaca gestisce la carta SIA e i progetti PASS, misure contro la povertà che contribuiscono a innescare percorsi di cittadinanza uscita dalla condizione di senza dimora. Sul settore lavoro e pari opportunità formazione, il progetto ha tra i suoi partner la Provincia di accesso ai servizi, sia di rafforzare Alessandria (Centro per l’Impiego) e la sinergia tra pubblico e privato socialeComunità X. Xxxxxxxxx al Porto. Ancora: il Cissaca è stato riorganizzato il sistema di accoglienza con l’istituzione titolare dello Sportello Badanti. Per quanto attiene alla mediazione abitativa, è attivo il protocollo con il Tribunale di Segretariato Sociale Alessandria e l’Ufficio degli Ufficiali Giudiziari. La Comunità San Benedetto, in seno all’Osservatorio, ha avviato collaborazioni con la FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) e con Agenzie Immobiliari della Provincia. Il Comune di Alessandria metterà a disposizione del progetto una quota del 5xmille dell’Irpef dei suoi contribuenti per garantire operabilità dove le spese progettuali non ammesse (mantenimento utenze domestiche, piccole riparazioni e allacciamenti, assicurazioni ecc.) costituiscono una criticità per praticare concretamente Housing First e Led. In rafforzamento al fine sistema integrato dei servizi presenti sul territorio, servono azioni di garantire migliore accessibilità ai servizi erogatimappatura, informazione puntuale ed aumentare l’efficacia della presa in carico; nel 2014 è stato riattivato formazione del personale (sociale, sanitario, polizia municipale, anagrafi, operatori del Terzo Settore, mediatori culturali), mediatori e formalizzato un tavolo unità di confronto tra Servizio sociale Adulti ed Emergenza abitativa e Sert e Dipartimento di Salute Mentale strada per la presa in carico congiunta delle e l’accompagnamento, l’avvicinamento leggero e il riavvicinamento alla realtà, al lavoro in forme anche leggere, alla formazione, al potenziamento linguistico dei SD. Per gli inserimenti lavorativi (modelli di lavoro protetto in ambito gestito) è necessario un abbigliamento adeguato (ausili e materiale antinfortunistico, visite mediche, costi assicurativi). Il progetto necessita di almeno 5 abitazioni di transito in aggiunta all’attuale offerta abitativa, per una quindicina di beneficiari finali (rotazione) che saranno accompagnati all’inserimento in situazione abitativa stabile acquisita sul mercato della locazione agevolata, ERS o ERP. In aggiunta, in via sperimentale, occorre individuare un’ulteriore abitazione attivando sinergie con terzo settore o privati e puntando sulla campagna in quanto ambiente adatto a sostenere economicamente e socialmente adulti “adottabili” dalla collettività. Infine, per potenziare il sistema di pronto intervento (dormitori, punti di ascolto, piccolo ambulatorio medico), ormai al collasso, è necessario disporre di abbigliamento, effetti letterecci, asciugamani, piccoli arredi, dispositivi per il riscaldamento, prodotti per la pulizia personale e per sanificare gli ambienti. Per l’ambulatorio medico, dove medici volontari visitano gratuitamente, serve materiale sanitario di consumo. Il materiale sopra elencato risulta particolarmente urgente stante le condizioni climatiche del territorio (neve e temperature sotto lo zero per lunghi periodi) Il fenomeno dei S.D. interessa e coinvolge, prevalentemente, il Comune capoluogo rispetto all’ambito territoriale di riferimento. Infatti, Asti tende a ricoprire il ruolo di collettore di situazioni di marginalità. E’ infatti evidente che, private della casa e di relazioni significative di sostegno, le persone e dei nuclei con gravi fragilitàmigrino su un territorio che offre maggiori servizi quali: dormitorio, mensa sociale, Centri diurni (Associazioni), drop in (Sert), Unità di Strada (CRI). Essendo il A questo si aggiunge la maggiore “apertura” dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Asti anche titolare delle funzioni socio-assistenzialinella concessione della residenza anagrafica (176 iscrizioni, coesiste al suo interno di cui 65 stranieri, dato aggiornato a 11/2016, a fronte di un totale di 180 iscrizioni a livello di ambito, dato che evidenzia una modalità costante quasi assenza di gestione residenze fittizie in équipe per la presa in carico delle persone con gravi fragilità (Servizio Sociale Professionale, problematiche della casa, servizio adulti) in collaborazione, se del caso, con servizi Asl (S. Sociale ospedaliero, Sert…provincia). Rispetto Ciò non consente di avere una visione chiara del fenomeno. Questo implica anche la presenza di persone che, pur mantenendo la loro ultima residenza, sono a tutti gli effetti dei S.D. Vi sono poi situazioni nascoste di soggetti che per varie ragioni non accedono ai servizi pubblici ma possono essere più facilmente intercettate dal privato sociale. Molto critica è la situazione delle insolvenze dei canoni di affitto a causa della perdita del lavorolavoro che porta allo sfratto (199 per morosità nel 2015 di cui 55 eseguiti, sebbene non ci sia un tavolo analogo al precedente, i rapporti tra operatori in merito alle situazioni più critiche sono costanti, pur nella penuria di opportunità di lavoro e risorse economiche 96 famiglie a carico per l’attivazione di tirociniemergenza abitativa). La contrazione delle risorse ha imposto una sempre più oculata distribuzione di quanto disponibile e, Nonostante Asti abbia adottato interventi diversificati per farlo, è stato necessario migliorare l’organizzazione degli interventi attraverso la sinergia tra pubblico e privato sociale e l’adozione di nuove soluzioni. Ma in questo ambito c’è ancora molto da fare. Come sopra specificato esiste nel capoluogo una filiera dei servizi a bassa soglia abbastanza ricca, con una collaborazione tre operatori non sempre inserita in accordi formalizzati. Questo è sicuramente un limite per superare il quale si intende cogliere l’occasione del presente bando, con attività di coordinamento, maggiore pianificazione degli intervanti, esportazione di buone prassi nei territori dell’ambito. Al momento l’Amministrazione comunale dispone della mensa sociale, gestita in convenzione con una Congregazione di religiose addette alla cucina ed alla distribuzione delle borse alimentari, coadiuvate anche da persone in tirocinio formativo; di un dormitorio maschile, la cui gestione è affidata ad un’associazione e dove viene fornita la cena agli ospiti e, altrovesostenere tali persone, il pasto domenicale, iniziativa resa possibile da contributi numero non consente di associazioni private; organizza annualmente nei supermercati cittadini una raccolta alimentare, in collaborazione con una vasta rete di associazioni del terzo settore, che va ad integrare l’acquisto degli alimenti per la mensa (di cui in parte ne beneficiano alcune associazioni del territorio) e ha stipulato una convenzione per il recupero dei pasti della mensa aziendale Asl At (anche in questo caso con la partecipazione di un’associazione del terzo settore e della casa di riposo “Città di Asti”).dare risposte a tutte

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Samples: Convenzione Di Sovvenzione

Sistema di offerta dei servizi rivolti alle persone senza dimora. Categoria di servizi Servizi/funzioni Presenza Presen za (SI/NO) Titolarità* (Pubblica/privata) Gestione** (Pubblica, privata con convenzione pubblica, privata con sovvenzione pubblica, privata) Servizi di supporto in risposta a bisogni primari Distribuzione di viveri, indumenti e farmaci SI PRIVATA privata privata con sovvenzione pubblica risposta a bisogni primari Servizi per la cura e l’igiene della persona SI privata privata PUBBLICO Pubblica Mense SI pubblica PUBBLICO/PRIV ATO Pubblica, pubblica, privata con sovvenzione pubblica Unità di strada SI privata PRIVATO privata Contributi economici una tantum SI (solo su progetti specifici) Pubblica e PRIVATO privata Pubblica e privata Recupero di arredi da destinare a nuclei famigliari o a singoli SI pubblico Pubblico in partenariato con terzo settore Servizi di accoglienza notturna Dormitori di emergenza SI pubblica pubblica PUBBLICO Pubblica Dormitori notturni SI pubblica pubblica PUBBLICO/PRIV ATO Pubblica, privata, privata con convenzione pubblica, privata con sovvenzione privata Comunità semiresidenziali e residenziali SI (per ex detenuti) PRIVATO privata con convenzione pubblica, privata con sovvenzione pubblica Alloggi protetti o autogestiti (inclusi alloggi per interventi housing first) SI Sia pubblica che PUBBLICO/PRIV ATO Pubblica, privata Pubblica/ con convenzione pubblica, privata con sovvenzione pubblica, privata Servizi di accoglienza diurna Centri diurni SI privata privata NO Comunità residenziali NO SI PRIVATO privata con convenzione pubblica, privata con sovvenzione pubblica Circoli ricreativi o laboratori destinati allo svolgimento di attività occupazionali significative o lavorative a carattere formativo o di socializzazione SI privata privata NO Servizi di segretariato sociale (Barrare le funzioni attivate) Servizi informativi e di orientamento X SI PUBBLICO/PRIV ATO Pubblica, privata Residenza anagrafica fittizia, domiciliazione postale x SI pubblica PUBBLICO Pubblica Espletamento pratiche e privata pubblica e privata accompagnamento ai servizi del territorio □ NO Servizi di presa in carico (Barrare le funzioni attivate) Progettazione personalizzata, counselling e sostegno psicologico e/o educativo x X SI PUBBLICO/PRIV ATO Pubblica, privata Sostegno economico strutturato □ NO Inserimento lavorativo □ NO Ambulatori infermieristici/medici X SI PRIVATO privata Tutela legale □ NO A Novara è presenta una consolidata e integrata realtà di servizi di bassa soglia e primo intervento che storicamente coprono la fascia dei beneficiari dei senza dimora e in senso lato della grave marginalità. Tale strutturazione è sostenuta da prassi consolidate di collaborazioni maturate negli anni insieme a stanziamenti di parte pubblica per alcuni dei servizi di bassa soglia (dormitori privati, mense, ambulatori infermieristici, distribuzione di pappe e privata pubblica e privata La Città pannolini, centri di Asti ha cercato ascolto Caritas per la distribuzione di sviluppareviveri, compatibilmente con le risorse umane abbigliamento). I servizi ed economiche disponibili, un ventaglio di azioni espressione della volontà sia di garantire a tutti il diritto di cittadinanza e pari opportunità di accesso ai servizi, sia di rafforzare la sinergia tra pubblico e privato sociale: è stato riorganizzato il sistema di accoglienza con l’istituzione dello Sportello di Segretariato Sociale al fine di garantire migliore accessibilità ai servizi interventi erogati, informazione puntuale ed aumentare l’efficacia della presa in carico; nel 2014 è stato riattivato e formalizzato un tavolo riescono a coprire, grazie anche ad una metodologia di confronto tra Servizio sociale Adulti ed Emergenza abitativa e Sert e Dipartimento di Salute Mentale per la presa in carico congiunta delle persone professionale e trattamento in rete dei nuclei con gravi fragilità. Essendo il Comune di Asti servizi sociali e sanitari, anche titolare delle funzioni socio-assistenziali, coesiste al suo interno una modalità costante di gestione in équipe per la presa in carico delle persone con gravi fragilità (Servizio Sociale Professionale, problematiche della casa, servizio adulti) in collaborazione, se del caso, con servizi Asl (S. Sociale ospedaliero, Sert…). Rispetto ai servizi del lavoro, sebbene non ci sia un tavolo analogo al precedente, i rapporti tra operatori in merito alle situazioni più critiche sono costanti, pur nella penuria di opportunità di lavoro e risorse economiche per l’attivazione di tirocinidiversi dei fabbisogni dei senza dimora. La contrazione delle risorse ha imposto una sempre più oculata distribuzione di quanto disponibile e, per farlo, è stato necessario migliorare l’organizzazione degli interventi attraverso la sinergia tra pubblico e privato sociale e l’adozione di nuove soluzioni. Ma in questo ambito c’è ancora molto da fare. Come sopra specificato esiste nel capoluogo una filiera maggior parte dei servizi sono in prevalenza rivolti ai residenti, tranne alcuni aperti a bassa soglia abbastanza ricca, con chiunque si trovi in estrema emergenza sul territorio comunale. Dei dormitori quelli privati sono aperti anche di giorno. Il dormitorio comunale invece apre in inverno una collaborazione tre operatori non sempre inserita in accordi formalizzati. Questo è sicuramente un limite per superare il quale si intende cogliere l’occasione del presente bando, con attività di coordinamento, maggiore pianificazione degli intervanti, esportazione di buone prassi nei territori dell’ambito. Al momento l’Amministrazione comunale dispone della mensa sociale, gestita in convenzione con una Congregazione di religiose addette alla cucina ed alla distribuzione delle borse alimentari, coadiuvate anche da persone in tirocinio formativo; di un dormitorio maschile, la cui gestione è affidata ad un’associazione e dove viene fornita la cena agli ospiti e, altrove, il pasto domenicale, iniziativa resa possibile da contributi di associazioni private; organizza annualmente nei supermercati cittadini una raccolta alimentaresezione destinata, in collaborazione con una vasta rete CRI (Croce Rossa Italiana), per l”Emergenza Freddo” per chiunque transiti nel Comune. Dal 2016 vi è un’area dedicata alla pronta accoglienza dei minori stranieri non accompagnati con un servizio di associazioni portierato notturno. Rivolte a donne sole con figli a carico sono invece case comunali e del terzo settoreprivato comunitarie ed in parte autogestite. Ulteriori servizi sono mense sociali dislocate in diverse zone della città, che va coprono giorni ed orari differenti. Diffusi i Centri di ascolto delle parrocchie (Caritas) e di altre associazioni di volontariato che forniscono una consulenza sociale insieme alla distribuzione di viveri e alcuni anche vestiti, come piccoli sostegni economici. I centri agiscono in stretto e costante monitoraggio sui casi in carico con il servizio sociale del Comune. Un ambulatorio infermieristico permette infine la distribuzione gratuita di farmaci e abbigliamento. Novara risulta una città di medie dimensioni che identifica un bacino di popolazione ben definito. Negli anni, in stretta collaborazione con le realtà caritative e del privato sociale, si è costruita spontaneamente un’offerta di interventi e servizi di base e specialistici, del pubblico e del privato sociale e delle istituzioni caritative, sufficientemente variegata. La rete descritta al punto 2.4 funziona in modo autonomo con prassi e collaborazioni storicamente integrate e consolidate che garantiscono una buona copertura dei fabbisogni dei senza dimora. Diversi dei servizi ed interventi del privato sociale funzionano senza la costruzione di protocolli e sono sostenuti attivamente tramite sovvenzioni da parte dell’Assessorato alle politiche sociali nell’ambito dei fondi a sostegno delle attività sociali della città e con una progettazione integrata sui casi presi in carico congiuntamente. Tali interventi ove necessitano sono svolti in sinergia con i servizi specialistici Ospedale ed ASL attraverso una presa in carico in rete. Proprio nel 2016 con L’AS NO, attraverso un tavolo interistituzionale a valenza provinciale, si è pervenuti alla stesura di protocolli rivolti al reinserimento di alcune categorie di soggetti fragili in carico congiunto dall’ente locale ed ai Dipartimenti di salute mentale e di Patologia delle Dipendenze. A breve andranno ad integrare l’acquisto degli alimenti essere sottoscritti prevedendo percorsi mirati rivolti al sostegno dei percorsi formativo ed occupazionali per queste categorie di utenti in cui rientrano in parte anche i senza dimora. In riferimento ai Servizi di cui al punto 2.4 si individua la necessità di rafforzare i seguenti fabbisogni in sintonia con le Linee guida: - acquisizione di strumenti idonei per l’attivazione e la gestione di sperimentazioni innovative che richiedono innanzitutto un riconoscimento della rete esistente tra gli interventi erogati e che anche attraverso una formazione comune di chi opera nel settore permetta una conoscenza condivisa del fenomeno e attivi una comune metodologia di lavoro. - individuazione di un punto dedicato di accesso (sportello dedicato) alla filiera dei servizi per favorire un ascolto ed una analisi tempestiva e mirata del bisogno. Uno sportello sempre aggiornato sulle risorse ed interventi possibili ed in grado di attivare in modo coordinato e gli interventi. Lo Sportello può ricoprire anche alla necessità informativo-statistiche epidemiologiche svolgendo un ruolo centrale di Osservatorio del fenomeno per la mensa (città; - implementazione degli interventi di cui aggancio e conoscenza e del fenomeno delle persone senza dimora “invisibili” del territorio che non si rivolgono ai servizi e che vivono in parte ne beneficiano alcune associazioni del territorio) condizioni di estrema indigenza. Istituzione di un team di unità di strada integrato con il servizio pubblico con competenze relative l’aggancio di questa popolazione e ha stipulato una convenzione il counselling. Dotazione di strumentazione di base per lo svolgimento dell’attività tramite kit di primo intervento quale: cibo, vestiario, sacchi a pelo, materassini, kit per l’igiene); - osservare l’evoluzione dell’impatto dei richiedenti asilo dimessi dalle strutture CAS che non hanno ottenuto il recupero dei pasti riconoscimento di profugo e dell’incidenza che queste presenze avranno sul territorio rispetto ai bisogni portati; - sperimentazione in modo strutturato di almeno 12 progettazioni di housing first/led dedicate a uomini e donne della mensa aziendale Asl At (anche in questo caso con la partecipazione fascia di un’associazione del terzo settore e della casa di riposo “Città di Asti”)età giovani ed adulti.

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Samples: Convenzione Di Sovvenzione

Sistema di offerta dei servizi rivolti alle persone senza dimora. Categoria di servizi Servizi/funzioni Presenza (SI/NO) Titolarità* (Pubblica/privata) Gestione** (Pubblica, privata con convenzione pubblica, privata con sovvenzione pubblica, privata) Servizi di supporto in risposta a bisogni primari Distribuzione di viveri, indumenti e farmaci SI si privata privata risposta a Servizi per la cura e l’igiene si privata/pubblica pubblico/privato bisogni primari della persona SI Mense si privata privata Mense SI pubblica pubblica Unità di strada SI privata privata no Contributi economici una si privata/pubblica privata/pubblica tantum SI (solo su progetti specifici) Pubblica e privata Pubblica e privata Recupero di arredi da destinare a nuclei famigliari o a singoli SI pubblico Pubblico in partenariato con terzo settore Servizi di accoglienza notturna Dormitori di emergenza SI si pubblica Privata con sovvenzione pubblica e privata Dormitori notturni SI si pubblica/privata Privata con sovvenzione pubblica pubblica e privata Comunità semiresidenziali e residenziali SI (per ex detenuti) privata privata no Alloggi protetti o autogestiti (inclusi alloggi per interventi housing first) SI Sia si pubblica/privata Privata con sovvenzione pubblica che privata Pubblica/ e privata Servizi di accoglienza diurna Centri diurni SI privata privata No No No Comunità residenziali NO No No No Circoli ricreativi o laboratori destinati allo svolgimento di attività occupazionali significative o lavorative a carattere formativo o di socializzazione SI privata privata No No No Servizi di segretariato sociale (Barrare le funzioni attivate) Servizi informativi e di orientamento x SI pubblica □ X Sì Sì Sì Pubblica e privata pubblica Pubblica Pubblica Pubblica e privata Pubblica Pubblica Servizi di presa in carico (Barrare le funzioni attivate) Progettazione personalizzata, counselling e sostegno psicologico e/o educativo x SI □ X Sì Si Sì No No Pubblica Pubblica Pubblica No No Pubblica/ Privata con sovvenzione pubblica e privata Pubblica/Privata con sovvenzione pubblica e privata La No No Dal 2015 tutta la 'filiera' dei servizi senza dimora (pronta accoglienza maschile, pronta acc. femminile, prima acc. maschile, prima acc. femminile, seconda acc.) è realizzata attraverso un accordo sostitutivo (di cui all'’ART. 11 L. N. 241/1990) ovvero un patto di sussidiarietà. Questa forma prevede uno stanziamento da parte di enti pubblici (capofila Consorzio IRIS, inclusa Città di Asti Biella, e CISSABO) a sostegno dell'attività dell'ATS costituita da sette soggetti del terzo settore (Coop. Xxxxx Xxxxxxx xxxxxxxx, coop. Il Cammino, Cons. Il Filo da Tessere, coop. Valdocco, coop. Anteo, Caritas, Ass. La Rete) per la realizzazione di un progetto denominato 'Accoglienza Plurale',che ha cercato ricomposto e ridisegnato la 'filiera' dei servizi a bassa soglia in relazione ai bisogni rilevati. Il Progetto ha visto l'introduzione di sviluppareuno Sportello PAAP (Punto di Accesso Accoglienza Plurale), compatibilmente luogo di filtro e presa in carico delle persone senza dimora, che si integra con il sistema dei servizi e degli interventi del settore pubblico; la connessione al Drop In (a titolarità ASL BI), quale spazio diurno finalizzato alla prevenzione e alla riduzione del danno;l'attivazione dell''emergenza freddo', quale intervento strutturale per fronteggiare le risorse umane ed economiche disponibilimaggiori necessità che si presentano nel periodo invernale (con Volontariato Vincenziano, un ventaglio alla CRI Biella, alla Protezione Civile di azioni espressione della volontà sia Biella, Associazione Xxxx Xxxxxxxx XXXXX, ACLI);l'introduzione di garantire a tutti il diritto uno 'Sportello Casa', servizio innovativo di cittadinanza mediazione abitativa. In particolare, nell'ultimo anno e pari opportunità di accesso ai servizi, sia di rafforzare la sinergia tra pubblico e privato sociale: mezzo è stato riorganizzato il sistema di accoglienza con l’istituzione dello Sportello di Segretariato Sociale al fine di garantire migliore accessibilità ai servizi erogati, informazione puntuale ed aumentare l’efficacia della presa in carico; nel 2014 è stato riattivato e formalizzato un tavolo di confronto tra Servizio sociale Adulti ed Emergenza abitativa e Sert e Dipartimento di Salute Mentale possibile sperimentare progetti integrati per la presa in carico congiunta delle persone di donne senza dimora in situazione multiproblematica (una in pronta accoglienza e dei nuclei con gravi fragilità. Essendo il Comune una in abitazione autonoma dopo un periodo di Asti anche titolare delle funzioni socio-assistenziali, coesiste al suo interno una modalità costante di gestione in équipe per la presa in carico delle persone con gravi fragilità (Servizio Sociale Professionale, problematiche della casa, servizio adulti) in collaborazione, se del caso, con servizi Asl (S. Sociale ospedaliero, Sert…permanenza alla pronta accoglienza). Rispetto ai servizi del lavoro, sebbene non ci sia un tavolo analogo al precedente, i rapporti tra operatori in merito alle situazioni più critiche sono costanti, pur nella penuria di opportunità di lavoro e risorse economiche per l’attivazione di tirocini. La contrazione delle risorse ha imposto una sempre più oculata distribuzione di quanto disponibile e, per farlo, le quali è stato necessario migliorare l’organizzazione risultata molto utile la discussione dei casi da parte degli interventi attraverso operatori di riferimento con la sinergia tra pubblico consulenza del DSM: questo ha consentito un'efficace analisi dei bisogni e privato sociale e l’adozione di nuove soluzioni. Ma in questo ambito c’è ancora molto da farela definizione dei ruoli. Come sopra specificato esiste detto nel capoluogo una par. 2.4 tutta la filiera dei servizi a bassa soglia abbastanza riccaè realizzata tramite accordo sostitutivo. Da dicembre a marzo si attiva (dal 2012) un protocollo specifico per la realizzazione dell' 'emergenza freddo' (20 posti di accoglienza aggiuntivi), con che poggia su una collaborazione tre operatori non sempre inserita in accordi formalizzatirete consolidata di 11 soggetti e vede la compartecipazione economica del pubblico, del privato e l'attivazione di una raccolta fondi. Questo Per quanto concerne la distribuzione di beni, sul territorio la situazione è sicuramente un limite per superare il quale si intende cogliere l’occasione del presente bando, con attività di coordinamento, maggiore pianificazione degli intervanti, esportazione di buone prassi nei territori dell’ambito. Al momento l’Amministrazione comunale dispone della mensa sociale, gestita in convenzione con una Congregazione di religiose addette alla cucina ed alla distribuzione delle borse alimentari, coadiuvate anche da persone in tirocinio formativo; di un dormitorio maschilela seguente: Caritas e CRI sono attive nel sostenere spese mediche e farmaceutiche, la cui gestione è affidata ad un’associazione e dove viene fornita Società di San Xxxxxxxx gestisce il 'guardaroba'. Presso la cena agli ospiti e, altrovemensa Caritas, il pasto domenicaledrop in e il Centro Borri (pronta accoglienza maschile) con l'arrivare del freddo è possibile chiedere coperte e sacchi a pelo (solitamente recuperati tramite circuiti solidali, iniziativa resa possibile da contributi dove tutti i soggetti aderenti al protocollo 'emergenza freddo' giocano un ruolo attivo). All' 'emergenza freddo' vengono distribuiti indumenti invernali puliti e biancheria intima per il cambio, oltre ai kit igienici. Restano un problema l'effettuazione delle docce e il lavaggio degli abiti (le strutture a disposizione presso mensa, Centro Borri e drop in non sono sufficienti a rispondere al bisogno). Nel sostenere percorsi di associazioni private; organizza annualmente nei supermercati cittadini una raccolta alimentareautonomia abitativa per persone e nuclei familiari in grave disagio socio-economico, in Caritas e Volontariato Vincenziano forniscono un sostegno concreto nel reperire mobili e materiale per allestimento. Recentemente il Consorzio IRIS ha sperimentato (tramite lo Sportello Casa) collaborazione con una vasta rete di associazioni del terzo settoreprivati, che va ad integrare l’acquisto degli alimenti comuni e parrocchie per la mensa strutturazione di risposte di emergenza abitativa a famiglie con bambini senza dimora (comodati d'uso gratuito), dove Caritas e Volontariato Vincenziano hanno collaborato fattivamente nel reperimento di cui in parte ne beneficiano alcune associazioni del territorio) e ha stipulato una convenzione beni materiali necessari all'abitare o nel contattare professionisti utili all'esecuzione di piccoli lavori per il recupero dei pasti della mensa aziendale Asl At (anche in questo caso con la partecipazione di un’associazione del terzo settore e della casa di riposo “Città di Asti”)l'adeguamento.

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