PIANO DI ESECUZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE LOCALE IN CONVENZIONE CONSIP RETI LOCALI 7
PIANO DI ESECUZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE LOCALE IN CONVENZIONE CONSIP RETI LOCALI 7
LOTTO 2
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUJA ODA 6537397
- Piano esecuzione PRELIMINARE – 01/03/2022
Contenuti
2. Riferimenti della convenzione 4
4.1. Cablaggio strutturato (componenti passive) 7
4.1.1.1. Rack Tipo 1 – Rack Tipo 2 – Rack Tipo 3 10
4.1.1.2. Rack Tipo 4 – Rack Tipo 5 12
4.1.2.2. Cablaggio in fibra ottica di dorsale 23
4.1.2.3. Cablaggio in fibra ottica da esterno 26
4.1.2.4. Cablaggio in fibra ottica per datacenter – Soluzioni MTP 28
4.1.3. Soluzione proposta per la realizzazione del cablaggio strutturato 29
4.1.3.1. Descrizione della fornitura delle componenti passive 29
4.1.4. Lavori di posa in opera della fornitura 33
4.1.4.1. Etichettatura delle prese e dei cavi 33
4.1.4.2. Servizio di installazione degli armadi rack 33
4.1.4.3. Certificazione del sistema di cablaggio 34
4.1.5. Lavori di realizzazione di opere civili accessori alla fornitura (DEI) 35
4.2. Xxxx XXX (componenti attive) 37
4.2.1. Soluzione proposta per la realizzazione della rete LAN 37
4.2.2. Servizio di installazione degli apparati attivi della rete LAN 38
4.2.3. Servizio di configurazioni degli apparati attivi della rete LAN 39
4.2.4.1. Switch Tipo 2 (layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 1Gb – Power Over Ethernet)
4.2.4.2. Switch Tipo 4 (layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink 10 Gb – Power Over Ethernet)
4.2.5. Access Point (Wi-Fi AP) 43
4.2.5.1. Access Point per ambienti interni 43
4.2.6. Dispositivi per la sicurezza delle reti 50
4.2.7. Network Access Control 50
5. Servizi obbligatori connessi alla fornitura 58
5.1. Servizio di supporto al collaudo 58
5.1.1. Collaudo della componente passiva del cablaggio 58
5.1.2. Collaudo degli apparati attivi 61
5.3. Servizio di dismissione dell’esistente 65
6.1. Servizio di assistenza e manutenzione 67
6.2. Servizio di intervento su chiamata su PDL 71
1.1. Servizio di certificazione del sistema di cablaggio esistente 72
2. Project Management e piano di realizzazione 74
Elenco revisioni e allegati
La tabella seguente riporta la registrazione delle modifiche apportate al documento.
REVISIONE | DATA | DESCRIZIONE MODIFICA |
1 | 01/03/2022 | Prima emissione |
La tabella seguente riporta l’elenco degli allegati che vengono citati nel documento e che costituiscono parte
integrate della presente documentazione.
ALLEGATO | DESCRIZIONE SINTETICA |
Allegato 1 | Richiesta Piano di Esecuzione Preliminare/valutazione preliminare |
Allegato 4 | Preventivo Economico preliminare relativa ai prodotti e ai servizi richiesti |
1. Sommario
Il presente documento descrive il Piano di Esecuzione Preliminare Vodafone, relativamente alla richiesta di fornitura di Servizi e Sistemi LAN attivi e passivi per l’Amministrazione ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUJA, in accordo a quanto previsto dalla Convenzione CONSIP "Reti Locali 7".
Quanto descritto, è stato redatto in conformità alle richieste dell’Amministrazione e sulla base delle esigenze emerse e delle verifiche effettuate durante il sopralluogo tecnico svolto in presenza dell’Amministrazione.
2. Riferimenti della convenzione
La fornitura degli apparati attivi e materiali passivi oggetto della soluzione tecnica descritta avviene attraverso
l’adesione alla Convenzione CONSIP “Reti Locali 7”.
I documenti di riferimento della Convezione suddetta sono pubblicati sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx nella sezione:
“INIZIATIVE- CONVENZIONI - AREA MERCEOLOGICA: INFORMATICA, ELETTRONICA, TELECOMUNICAZIONI E MACCHINE PER UFFICIO – RETI LOCALI 7 – DETTAGLIO LOTTI”
3. Premessa
Dovranno essere indicate le persone di riferimento che saranno coinvolte durante la messa in opera del Piano di Esecuzione Definitivo:
• Il Direttore dell’esecuzione dell’Amministrazione, identificato prima dell’emissione dell’ordinativo di
fornitura;
• Il Responsabile della fornitura PA di Vodafone Di seguito sono riportati i riferimenti dei referenti che saranno coinvolti durante la messa in opera del Piano di Esecuzione Definitivo:
4. Soluzione proposta
La soluzione proposta, in relazione delle esigenze espresse dall’Amministrazione, si compone dei seguenti elementi:
Realizzazione del cablaggio strutturato (apparati passivi):
• fornitura di materiali ed attrezzaggi per la realizzazione del cablaggio strutturato (anche per data center);
• lavori di posa in opera della fornitura;
• realizzazione di opere civili accessorie alla fornitura;
• certificazione del sistema di cablaggio strutturato;
Realizzazione della Rete LAN (apparati attivi):
• fornitura, installazione e configurazione dei seguenti apparati attivi:
o switch di tipo 2, 4;
o prodotti per l’accesso wireless: access point per ambienti interni e dispositivi di gestione degli
access point;
o dispositivi per la sicurezza delle reti: NAC;
Servizi obbligatori connessi alla fornitura
• servizio di assistenza al collaudo;
• servizio di Help Desk multicanale;
• servizio di dismissione dell’esistente.
Servizi a richiesta
• servizi di assistenza e manutenzione;
• servizi di intervento su chiamata su PDL;
• servizio di certificazione del cablaggio esistente;
Il dimensionamento e le caratteristiche della soluzione proposta saranno tali da assicurare una elevata scalabilità
e flessibilità che tenga conto dell’evoluzione presunta sul carico di lavoro dell’Amministrazione.
Nella fase di progettazione si è tenuto conto delle possibili ottimizzazioni in termini di efficienza e di risparmio energetico della rete locale e delle infrastrutture collegate.
4.1. Cablaggio strutturato (componenti passive)
I prodotti offerti per la componente passiva sono progettati, prodotti e certificati da Leviton per offrire margini prestazionali superiori alle indicazioni minime degli standard di riferimento.
La topologia del cablaggio strutturato (comunque personalizzabile su richiesta delle singole Amministrazioni contraenti in funzione delle proprie esigenze specifiche) sarà di tipo stellare gerarchico con la realizzazione dei distributori di piano, di edificio e di comprensorio. Ogni distributore sarà servito da armadi rack per i dati e da armadi rack per la telefonia. Ogni posto di lavoro sarà servito da almeno due prese telematiche, una per la rete telefonica e l’altra per la rete dati.
Le caratteristiche di una rete passiva altamente performante come quella proposta da Vodafone si possono riassumere in:
• Connettività fisica omogenea per tutta la rete cablata;
• Prestazioni adeguate alle esigenze attuali e possibilità di seguire le evoluzioni tecnologiche;
• Semplicità di gestione, manutenzione ed espansione della rete;
• Conformità alle raccomandazioni nazionali ed internazionali in relazione sia al materiale utilizzato sia
delle procedure d’installazione, certificazione e collaudo adottate;
• Supporto di protocolli standard di comunicazione;
• Possibilità di far evolvere le applicazioni supportate senza modificare la struttura portante
dell’infrastruttura.
Il cablaggio strutturato proposto si conforma in modo rigoroso alle raccomandazioni fisiche ed elettriche indicate nelle norme internazionali ISO/IEC 11801- 2a edition, EN 50173-1 2a edition, EIA-TIA 568 C. Generalmente la presentazione dei componenti del sistema di cablaggio viene suddivisa, come prevedono gli standard, in:
• Cablaggio orizzontale: collegamento di distribuzione orizzontale che partendo dall’armadio a rack sito
in un locale tecnico di piano raggiunge in maniera stellare la postazione di lavoro;
• Cablaggio di dorsale: collegamento di distribuzione dorsale che collega i locali tecnici di piano (dorsale di edificio) oppure collega i locali tecnici di un comprensorio (dorsale di campus).
Cablaggio Orizzontale
Nella figura che segue è rappresentato lo schema generale di un cablaggio di distribuzione orizzontale che interconnette un pannello di permutazione (distributore di piano FD) alla postazione di lavoro (PdL o TO):
La distribuzione orizzontale identifica quella parte di cablaggio realizzata con cavo in rame a 4 coppie che collega i pannelli di permutazione di piano alle postazioni di lavoro utente mediante connettori modulari di tipo RJ45 per il rame.
La distribuzione orizzontale comprenderà l’allestimento dei locali tecnici di piano con pannelli di permutazione in Cat. 6 o Cat. 6A, bretelle di connessione, cavi di distribuzione e posa di analoga categoria, nella configurazione schermato o non schermato in base alla richiesta dell’Amministrazione, e postazioni di lavoro completamente allestite di placche, frutti e bretelle di connessione agli apparati in armadio ed in campo.
Tale architettura garantisce la possibilità di evoluzione del sistema acquisito in linea con gli standard emergenti e le nuove tecnologie, consentendo l’inserimento di eventuali moduli hardware o software orientati alla fornitura di funzioni e\o servizi che si renderanno necessari per le Amministrazioni Contraenti.
Come descritto nella figura precedente la rete di distribuzione orizzontale tra l’armadio di permutazione di piano e le rispettive postazioni di lavoro sarà di tipo strutturato (fonia \ dati) con topologia gerarchica stellare ed utilizzerà i seguenti componenti:
• Pannelli di permutazione;
• Cavo di distribuzione orizzontale;
• Patch cord (bretelle di permutazione lato armadio) e work area cable (bretelle lato postazione di lavoro);
• Postazioni di lavoro.
Cablaggio di Dorsale
Nella figura che segue è rappresentato lo schema generale di un cablaggio di dorsale che collega i locali tecnici di edificio siti in un comprensorio (dorsale di campus colorata in rosso) o i locali tecnici di piano (dorsale di edificio colorata in verde E-E1):
Nel cablaggio di dorsale pertanto si distinguono le seguenti tipologie di dorsale:
• Dorsale di campus: il cablaggio di dorsale del campus si estende dal locale tecnico\armadio di campus al locale tecnico\armadio principale di ogni edificio. Quando è presente, comprende i cavi di dorsale del campus e le relative terminazioni a pannello di permutazione;
• Dorsale di edificio: il cablaggio di dorsale di edificio si estende dal locale tecnico\armadio principale di edificio agli armadi di piano. Il sottosistema così rappresentato include i cavi di dorsale dell’edificio e le relative terminazioni a pannello di permutazione.
Il cablaggio di dorsale, in funzione della tipologia di servizio offerto, si suddivide inoltre in Dorsale Dati (tipicamente in fibra ottica) e Dorsale Fonia (cavi multi-coppia in rame).
Le Dorsali Dati saranno realizzate con cavi in fibra ottica Monomodale o Multimodale, in funzione della distanza da percorrere e del tipo di connessione richiesta, con un numero di fibre ottiche adeguato a garantire tutti i collegamenti previsti dalle architetture logiche adottate, tenendo inoltre conto di possibili sviluppi futuri e delle eventuali fibre di scorta quale ridondanza o back-up per ogni singola tratta posata.
Le Dorsali Fonia saranno realizzate con cavi multi-coppia rame che saranno connessi alle due estremità su appositi permutatori. Questi cavi di dorsale generalmente hanno origine dal permutatore della centrale telefonica e terminano sui permutatori negli armadi situati nei locali tecnici di edificio e/o di piano.
Di seguito viene riportata la descrizione dei componenti di cablaggio strutturato previsti in convenzione.
4.1.1. Armadi Rack
Gli armadi a rack presenti per le cinque tipologie sono prodotti da TECNOSTEEL.
Gli armadi a rack saranno attestati ai diversi piani dell’edificio in posizioni e con caratteristiche tali da soddisfare le specifiche dedotte dai vincoli infrastrutturali e di opportunità definiti concordemente all’Amministrazione Contraente in fase di sopralluogo.
Le tipologie di armadi proposti hanno le seguenti caratteristiche dimensionali:
Tipo 1 | da 12U, profondo 600mm, di larghezza 600mm |
da 15U, profondo 600mm, di larghezza 600mm | |
da 22U, profondo 600mm, di larghezza 600mm | |
Tipo 2 | da 15U, profondo 600mm, di larghezza 800mm |
da 20U, profondo 600mm, di larghezza 800mm | |
da 33U, profondo 600mm, di larghezza 800mm | |
Tipo 3 | da 33U, profondo 800mm, di larghezza 800mm |
da 42U, profondo 800mm, di larghezza 800mm | |
Tipo 4 | da 33U, profondo 1000mm, di larghezza 800mm |
da 33U, profondo 1000mm, di larghezza 800mm, con porte ventilate | |
da 42U, profondo 1000mm, di larghezza 800mm | |
da 42U, profondo 1000mm, di larghezza 800mm, con porte ventilate | |
da 47U, profondo 1000mm, di larghezza 800mm | |
da 47U, profondo 1000mm, di larghezza 800mm, con porte ventilate | |
Tipo 5 | da 47U, profondo 1200mm, di larghezza 800mm |
da 47U, profondo 1200mm, di larghezza 800mm, con porte ventilate |
Gli armadi a rack TECNOSTEEL proposti soddisfano tutti i requisiti minimi richiesti dal Capitolato Tecnico, in particolare garantiscono la conformità alle norme IEC 297-2 e le DIN 41494 parte 1 per il montaggio di apparati elettrici ed elettronici, e la DIN 41488 per le dimensioni esterne ed EIA 310 per le caratteristiche generali.
Di seguito le caratteristiche esemplificative per ciascuna tipologia di Xxxxxxx Xxxx proposto, con il dettaglio
dell’allestimento previsto:
4.1.1.1. Rack Tipo 1 – Rack Tipo 2 – Rack Tipo 3
Caratteristiche
• Struttura portante completamente in acciaio da 2 mm con angolari di rinforzo stampati a freddo;
• Opzioni di larghezza 600mm. e 800mm;
• Opzioni di profondità 600mm., 800mm;
• Opzioni di altezze, 12U, 15U, 20U, 27U, 33U, 38U, 42U, 47U, e su richiesta il maxi da 54 unità;
• Capacità di portata statica da 600 kg - NB: con carichi equamente distribuiti;
• Grado di protezione: IP20;
• Grado di protezione meccanica: con porte vetro IK09 con porte acciaio IK10;
• Porte anteriori o posteriori singolo o a doppio battente, in cristallo di sicurezza 4 mm EN 12150, grigliata o cieche; spessore 1,5 mm;
• Porte reversibili con 3 punti di incernieramento nelle versioni da 38U, 42U e 47U, 54U;
• Pannelli laterali con sgancio rapido con sistema a sgancio (¼ di giro) o con serrature a mappa ed unica
chiave d’apertura (opzionale); spessore 1.2;
• Maniglie basculanti metalliche ad uno o tre punti di chiusura;
• Ampi ingressi cavi dall’alto e dal basso;
• Basamento e tetto ad alto resistenza, rinforzati con giunti saldati da 3mm. in acciaio;
• Montanti 19” due coppie (fronte e retro);
• Sono applicabili gruppi di ventilazione da 2 o 4 ventole con termostato opzionale;
• Zoccolo H.100 mm. con 4 pannellini di chiusura asportabili di serie, a richiesta anche su piedini di livellamento oppure 4 ruote;
• Colore grigio chiaro liscio standard Tecnosteel antigraffio ad alta resistenza, in alternativa colore nero satinato;
• Fornito completamente montato, ma smontabile all’occorrenza;
• Kit di messa a terra di serie;
• Realizzato in conformità a tutte le principali norme internazionali: DIN IEC 297-1/2/3; EN 12150-1; EN 60529; CEI EN 61439-1; EN 62208 IEC 297-2; DIN 41494 parte 1; CE.
Di seguito le caratteristiche dimensionali degli armadi proposti per i RACK di Tipo 1
Unità | Dimensione esterna | Utile interno | Codifica articolo per equipaggiamento |
P | H | PI | HI | Codice (Grigio Chiaro) | Codice (Nero) | Kg. | |
12 | 600 | 724 | 552 | 474 | F6012CONSIP | F6012NCONSIP | 27 |
15 | 600 | 857 | 552 | 605 | F6015CONSIP | F6015NCONSIP | 31 |
22 | 600 | 1168 | 552 | 916 | F6022CONSIP | F6022NCONSIP | 37 |
Di seguito le caratteristiche dimensionali degli armadi proposti per i RACK di Tipo 2
Unità | Dimensione esterna | Utile interno | Codifica articolo per equipaggiamento | ||||
P | H | PI | HI | Codice (Grigio Chiaro) | Codice (Nero) | Kg. | |
15 | 600 | 857 | 552 | 605 | F8615CONSIP | F8615NCONSIP | 55 |
20 | 600 | 1079 | 552 | 827 | F8620CONSIP | F8620NCONSIP | 66 |
33 | 600 | 1656 | 552 | 1404 | F8633CONSIP | F8633NCONSIP | 84 |
Di seguito le caratteristiche dimensionali degli armadi proposti per i RACK di Tipo 3
Unità | Dimensione esterna | Utile interno | Codifica articolo per equipaggiamento | ||||
P | H | PI | HI | Codice (Grigio Chiaro) | Codice (Nero) | Kg. | |
33 | 800 | 1656 | 772 | 1404 | F8833CONSIP | F8833NCONSIP | 97 |
42 | 800 | 2057 | 772 | 1805 | F8842CONSIP | F8842NCONSIP | 113 |
4.1.1.2. Rack Tipo 4 – Rack Tipo 5
Caratteristiche
• Struttura portante completamente in acciaio da 2 mm con angolari di rinforzo stampati a freddo da 3 mm;
• 2 opzioni di larghezza 600 mm. e 800 mm;
• Profondità 1000 mm o 1200 mm;
• Opzioni d’altezza: 27U, 33U, 38U, 42U, 47U, e su richiesta è possibile produrre altre misure;
• Capacità di portata statica da 800 kg - NB: con carichi equamente distribuiti;
• Grado di protezione: IP20;
• Grado di protezione meccanica: con porte vetro IK09 con porte acciaio IK10;
• Porte anteriori o posteriori singolo o a doppio battente, in cristallo, grigliata o cieche in lamiera di acciaio spessore 1,5 mm;
• Porte reversibili con 3 punti di incernieramento nelle versioni da 38U, 42U e 47U, 54U;
• Pannelli laterali con sgancio rapido con sistema a sgancio (¼ di giro) o con serrature a mappa ed unica
chiave d’apertura (opzionale) in lamiera di acciaio spessore 1,2 mm;
• Maniglie basculanti metalliche ad uno o tre punti di chiusura;
• Ampi ingressi cavi dall’alto e dal basso;
• Basamento e tetto ad alta resistenza, rinforzati con giunti saldati da 3 mm. in acciaio;
• Montanti 19”;
• Sono applicabili gruppi di ventilazione da 2 o 4 ventole con termostato opzionale;
• Appoggi a terra: zoccolo H.100 mm. con 4 pannellini di chiusura asportabili di serie oppure piedini di livellamento;
• Colore grigio chiaro liscio standard Tecnosteel antigraffio ad alta resistenza, in alternativa colore nero goffrato;
• Fornito completamente montato, ma smontabile all’occorrenza;
• Kit di messa a terra di serie;
• Realizzato in conformità a tutte le principali norme internazionali: DIN IEC 297-1/2/3; EN 12150-1; EN 60529; CEI EN 61439-1; EN 62208 IEC 297-2; DIN 41494 parte 1; CE
Di seguito le caratteristiche dimensionali degli armadi proposti per i RACK di Tipo 4
Unità | Dimensione esterna | Utile interno | Codifica articolo per equipaggiamento | ||||||
P | H | PI | HI | Codice (Grigio Chiaro) | Codice (Grigio Chiaro) (porte ventilate) | Codice (Nero) | Codice (Nero) (porte ventilate) | Kg. | |
33 | 1000 | 1656 | 952 | 1404 | F8133CONSIP | F8133NCONSIP | F8133GRCONSIP | F8133NGRCONSIP | 125 |
42 | 0000 | 0000 | 000 | 0000 | F8142CONSIP | F8142NCONSIP | F8142GRCONSIP | F8142NGRCONSIP | 140 |
47 | 0000 | 0000 | 000 | 0000 | F8147CONSIP | F8147NCONSIP | F8147GRCONSIP | F8147NGRCONSIP | 152 |
Di seguito le caratteristiche dimensionali degli armadi proposti per i RACK di Tipo 5
Unità | Dimensione esterna | Utile interno | Codifica articolo per equipaggiamento | ||||||
P | H | PI | HI | Codice (Grigio Chiaro) | Codice (Grigio Chiaro) (porte ventilate) | Codice (Nero) | Codice (Nero) (porte ventilate) | Kg. | |
47 | 1200 | 2279 | 1152 | 2027 | F8247CONSIP | F8247NCONSIP | F8247GRCONSIP | F8247NGRCONSIP | 164 |
Infine, tutti gli armadi offerti potranno essere opzionalmente equipaggiati con:
• guide patch orizzontale di altezza 1U;
• almeno due ripiani interni in acciaio con portata di almeno 100 Kg;
• gruppo di ventilazione forzata sulla parte superiore adeguatamente dimensionato in funzione degli apparati attivi che verranno alloggiati e dell’ambiente dove verrà installato l’armadio la cui portata dovrà essere di almeno 12 m3/min con rumorosità non superiore a 43dB.
L’imballaggio utilizzato per il trasporto dei rack proposti è conforme alle richieste del capitolato e risponde ai requisiti di cui all’All. F, della parte IV “Rifiuti” del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. In base alle esigenze rilavate durante i sopralluoghi ed agli accordi con l’Amministrazione Contraente, saranno definiti numero e posizione degli armadi nei locali appositamente individuati. Per tali apparati è previsto il montaggio, l’installazione e l’opera di allacciamento e di alimentazione, nonché la messa a terra, in rispondenza alle norme contenute nel DM n.37 del 22/01/2008 per quanto in esso riportato nello specifico.
4.1.1.3. PDU
4.1.2. Cablaggio passivo
Il sistema di cablaggio, in rame e fibra ottica, è quello prodotto dalla società Leviton che comprende la componentistica passiva necessaria a garantire la connettività di rete da ogni presa verso gli armadi rack di distribuzione (cablaggio orizzontale) e tra gli armadi di connessione delle dorsali dati e fonia (cablaggio verticale o di campus). Tutti i prodotti ed i sistemi di cablaggio Leviton sono conformi agli standard richiesti alle diverse frequenze di lavoro e sono certificati enti/soggetti terzi indipendenti quali Delta, 3P Denmark, GhMT e dall’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione del Ministero delle Comunicazioni Italiano ISCOM\ISCTI.
Tutti i componenti del channel (link, patch cord e work area cable) in rame, sia U/UTP che S/FTP, sono dello stesso produttore come le prese o borchie telematiche ed i pannelli di permutazione a garanzia dell’elevata qualità dell’intero impianto. Analogamente anche tutti i componenti del channel in fibra ottica multimodale e monomodale sono dello stesso produttore come anche i connettori ed i pannelli di permutazione ottica. Di seguito si descrivono i componenti del sistema di cablaggio strutturato in Convenzione suddivisi in:
• Distribuzione Orizzontale;
• Cavi in rame;
• Fibre ottiche;
• Postazioni di lavoro;
• Pannelli di permutazione;
• Bretelle in rame (patch cord e work area cable);
• Distribuzione cablaggio di dorsale;
• Dorsale dati (fibra ottica monomodale e multimodale);
• Bretelle ottiche.
4.1.2.1. Cablaggio in rame
I cavi in rame sono utilizzati per realizzare la connessione tra il pannello di permutazione e la postazione lavoro (PdL o TO). Il cavo in rame per la distribuzione orizzontale di tipo non schermato U/UTP Cat. 6 Classe E è costituito da 4 coppie intrecciate con conduttori a filo solido temprati a sezione circolare 23AWG divise da setto separatore a croce ed ha impedenza caratteristica 100 Ohm +/-3%. Il cavo è conforme alle normative EN50288-6-1 ed ISO/IEC 61156-5 e viene proposto con guaina classificata secondo il Regolamento dei Prodotti da Costruzione (anche noto come CPR) di tipo Cca oppure B2ca.
Il cavo in rame per la distribuzione orizzontale di tipo schermato S/FTP in Cat. 6 Classe E è costituito da 4 coppie intrecciate con conduttori a filo solido temprati a sezione circolare 23 AWG divise da setto separatore a croce sormontate da un foglio di schermatura laminato metallico ed ha impedenza caratteristica 100 Ohm +/-3%. Il cavo è conforme inoltre alle normative EN50288-5-1 ed ISO/IEC 61156-5 e viene proposto con guaina classificata secondo CPR di tipo Cca oppure B2ca.
Il cavo in rame per la distribuzione orizzontale di tipo non schermato U/UTP in Cat. 6A Classe EA è costituito da 4 coppie intrecciate con conduttori a filo solido temprati a sezione circolare 23 AWG divise da un setto separatore a croce ed ha impedenza caratteristica 100 Ohm +/-5%. Il cavo è conforme inoltre alle normative EN50288-5-1; EN50288-10-1 ed ISO/IEC 61156-5 e viene proposto con guaina classificata secondo CPR di tipo Cca oppure B2ca.
Il cavo in rame per la distribuzione orizzontale di tipo schermato S/FTP in Cat. 6A Classe EA è costituito da 4 coppie singolarmente schermate con conduttori a filo solido temprati a sezione circolare 23 AWG ricoperte da un foglio di schermatura laminato metallico ciascuna delle quali sormontata da una treccia di schermatura ed ha impedenza caratteristica 100 Ohm +/-3%. Il cavo è conforme inoltre alle normative EN50288-4-1; EN50288- 10-1 ed ISO/IEC 61156-5 e viene proposto con guaina classificata secondo CPR di tipo Cca oppure B2ca.
Le guaine dei cavi UTP ed S/FTP risultano adatte per installazioni nell’interno degli edifici giudicati:
• a medio rischio in caso d’incendio (cavi classificati secondo CPR come Cca aventi caratteristiche
secondarie almeno pari a s1b, d1, a1);
• ad alto rischio in caso d’incendio (cavi classificati secondo CPR come B2ca aventi caratteristiche secondarie almeno pari a s1a, d1, a1).
supportano applicazioni ad elevata velocità di trasferimento dei dati poiché assicurano una larghezza di banda fino a 250 MHz per i cavi di Cat.6 e fino a 500 MHz per i cavi di Cat.6A in accordo con gli standard di riferimento.
Tutti i cavi possiedono le caratteristiche di auto-estinguenza in caso d’incendio, di bassa emissione di fumi opachi e gas tossici corrosivi nel pieno rispetto delle normative vigenti (CEI 20-37, IEC 61034, NES 713, IEC 60754, EN 50265, EN50267) e di ritardo di propagazione della fiamma (Flame Retardant) conformemente alle normative IEC 00000-0-0 (CEI 20-35, EN 50265). I cavi hanno in particolare caratteristiche rispondenti agli standard:
• per la Cat. 6
o XXX/XXX 000-X.0-0, XXX/XXX 568-C;
o EN 50173 2nd edition;
o ISO/IEC 11801 2nd edition.
• per la Cat. 6°
o ANSI/TIA/EIA 568-B.2-10, EIA/TIA 568-C;
o EN 50173 2nd edition;
o ISO/IEC 11801 2nd edition.
Di seguito le quattro tipologie di cavo offerte:
Per la soluzione non schermata Cat.6 Xxxx X/XXX 0 coppie 23AWG Cat6Plus (codice C6U-Cca-Rlx-305GN) oppure (codice C6U-B2ca-Rlx-305OR)
Per la soluzione schermata Cat.6 Cavo S/FTP 4 coppie 23 AWG Cat6Plus (codice C6S/FTP-Cca-500GN) oppure (codice C6S/FTP-B2ca-500OR)
Per la soluzione non schermata Cat.6A Cavo U/UTP 4 coppie 23AWG 10GPlus (codice AC6U-Cca-500GN) oppure (codice AC6U-B2ca-500OR)
Per la soluzione schermata Cat.6A Cavo S/FTP 4 coppie 23AWG 10GPlus (codice AC6S/FTP-Cca-500GN) oppure (codice AC6S/FTP-B2ca-500OR)
Postazioni di lavoro
La postazione di lavoro sarà realizzata connettendo il cavo di distribuzione orizzontale alla presa, nella fase di installazione si rispetterà la condizione che la distanza tra il pannello di permutazione all’interno dell’armadio a rack di piano e la presa della postazione di lavoro sia al massimo di 90 metri.
La presa si compone di tre elementi:
• scatola esterna tipo UNI503 in resina ABS, ritardante alla fiamma secondo UL 94V-0, UL listed;
• placca autoportante tipo da 2 o 3 posizioni;
• prese modulari tipo non schermate U/UTP cat.6 e cat.6A e schermate S/FTP cat.6 e cat.6A. La scatola di tipo UNI503 proposta è conforme alla normativa ISO/IEC 11801 (Codice MMCIBB47001).
Sulla scatola, nella soluzione schermata o non schermata, viene applicata la placca autoportante porta prese a due/tre posizioni (Codici: 41070-2WS a due posizioni, 42070-3WS a tre posizioni) rappresentata nella figura seguente.
Placca Utente universale U/UTP o S/FTP
La placca porta frutto autoportante è etichettabile per l’identificazione univoca dell’utenza all’interno dell’edificio. La postazione di lavoro è inoltre dotata di hardware di connessione costituito da due o tre prese modulari di tipo Keystone RJ45 installabili mediante semplice innesto rapido click on (SIJ):
• Per la soluzione non schermata U/UTP Cat.6 codice C6CJAKU002
• Per la soluzione non schermata U/UTP Cat.6A codice A6CJAKU002
• Per la soluzione schermata S/FTP Cat.6 codice C6CJAKS000DC
• Per la soluzione schermata S/FTP Cat.6A codice A6CJAKS000DC Le prese modulari proposte hanno le seguenti caratteristiche:
La presa non schermata Leviton/Brand-Rex Categoria 6 è realizzata con il connettore RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ ad innesto rapido (codice C6CJAKU002) tool free conforme alle normative internazionali recanti disposizioni in materia di prestazioni elettriche e meccaniche ISO\IEC 11801 – 2nd Edition e delle EIA/TIA-568-B.2-1, EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
La presa non schermata Leviton/Brand-Rex Categoria 6A è realizzata con il connettore RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ ad innesto rapido (codice A6CJAKU002) tool free conforme alle normative internazionali recanti disposizioni in materia di prestazioni elettriche e meccaniche ISO\IEC 11801 – 2nd Edition e delle EIA/TIA-568- B.2-10, EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
Connettore di tipo RJ45 Xxxxxxxx Xxxx non schermato
La presa schermata Leviton/Brand-Rex Categoria 6 è realizzata con il connettore RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ ad innesto rapido tool free (codice C6CJAKS000DC) conforme alle normative internazionali recanti disposizioni in materia di prestazioni elettriche e meccaniche ISO\IEC 11801 – 2nd Edition e delle EIA/TIA-568-B.2-1, EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
La presa schermata Leviton/Brand-Rex Categoria 6A è realizzata con il connettore RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ ad innesto rapido tool free (codice A6CJAKS000DC) conforme alle normative internazionali recanti disposizioni in materia di prestazioni elettriche e meccaniche ISO\IEC 11801 – 2nd Edition e delle EIA/TIA-568- B.2-10, EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
Connettore di tipo RJ45 Xxxx Xxxxxxxx schermato
Il connettore schermato RJ45 Xxxx Xxxxxxxx tool free, è dotato di due elementi principali: un supporto in materiale plastico per l’allineamento dei conduttori ed un corpo metallico che realizza sia la chiusura ermetica dei contatti che la barriera di schermatura essendo connessa direttamente con la schermatura del cavo.
I connettori di tipo RJ45 Xxxxxxxx Xxxx, sia schermati che non schermati tool free, hanno caratteristiche costruttive comuni ad entrambe le soluzioni Cat. 6 e Cat. 6A.
Tutte le prese proposte hanno un sistema di connessione a perforazione d’isolante tipo 110 ed hanno sul fronte contatti a lamella rettangolare ingegnerizzati per garantire le massime prestazioni ovvero il miglior contatto possibile con il Plug RJ45 delle bretelle di connessione per la miglior “centratura” prestazionale come da normativa IEC60603-7.
Pannelli di Permutazione Categoria 6 (Non Schermati e Schermati)
I pannelli di permutazione (patch panel) per l’attestazione dei cavi in rame U/UTP (Categoria 6 Classe E) e dei cavi S/FTP (Categoria 6 Classe E) saranno utilizzati all’interno degli armadi a rack per la distribuzione del cablaggio orizzontale.
Entrambi i patch panel forniti sono composti da un pannello dotato di una struttura metallica modulare a 24 fori atti a contenere prese modulari RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ Cat. 6 U/UTP o Cat. 6 S/FTP.
Pannelli di Permutazione Categoria 6A (Non Schermati e Schermati)
I pannelli di permutazione (patch panel) per l’attestazione dei cavi in rame U/UTP (Categoria 6A Classe EA) e dei cavi S/FTP (Categoria 6A Classe EA) saranno utilizzati all’interno degli armadi a rack per la distribuzione del cablaggio orizzontale. Le composizioni dei bundle per i patch panel forniti sono riportate nella tabella 10 del successivo paragrafo 2.
Entrambi i patch panel forniti sono composti da un pannello dotato di una struttura metallica modulare a 24 fori atti a contenere prese modulari RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Modello SIJ Cat.6A U/UTP o Cat.6A S/FTP.
I patch panel (schermati e non schermati) forniti hanno una struttura in acciaio satinato nero, con la parte frontale provvista di asole per montaggio su rack a 19”, altezza 1U, scarico con 24 slot per prese RJ45 di Cat. 6 o cat. 6A conformi alla normativa di riferimento ISO\IEC 11801 – 2nd Edition, EIA/TIA 568-B.2-1 (per la Cat.6) e EIA/TIA 568-B.2-10 (per la Cat.6A), EN 50173-1 2nd Edition e testate in conformità alle IEC 60603-7.
I pannelli di permutazione hanno la possibilità di “Identificare” frontalmente ogni singola utenza attraverso l’inserimento a scatto di un’icona colorata. Tale procedura può essere eseguita senza rimozione del connettore. L’utente potrà così gestire le destinazioni d’uso dei connettori a sua discrezione modificando il codice colori assegnato. Il pannello è dotato di etichettatura anteriore prestampata da 1 a 24 per l’identificazione della postazione di lavoro connessa ed è inoltre dotato di spazio bianco per l’apposizione di etichette stampate. Posteriormente, il pannello è equipaggiato con un supporto cavi removibile “clip on” al fine di garantire il corretto posizionamento e fissaggio dei cavi collegati e il rispetto dei raggi di curvatura richiesti dagli standard. Infine, ogni pannello è dotato di punto di fissaggio per Kit di messa terra secondo le norme EN50310.
Di seguito le caratteristiche tecniche e funzionali dei patch panel:
• struttura metallica a 1U con supporto rack 19" e 24 fori per RJ45 Xxxxxxxx Xxxx Xxxxxxxx;
• capacità di alloggiare 24 RJ45 sia U/UTP che S/FTP per pannelli di Cat.6 o 24 RJ45 sia U/UTP che S/FTP per pannelli Cat.6A;
• possibilità di fissaggio solidale alla struttura (ma removibile rapidamente “clip on”);
• possibilità di identificare separatamente ciascuna porta mediante posizionamento di etichette;
• icone colorate.
Patch Panel rame (codice MMCPNLX24SIJ2DCI)
Bretelle in rame (patch cord e work area cable)
La connessione dei pannelli di permutazione agli apparati attivi e delle postazioni di lavoro alle prese delle PdL avviene attraverso rispettivamente patch cord e work area cable costituite da un cavo a 4 coppie schermate S/FTP e non schermate U/UTP rispondenti ai requisiti del capitolato tecnico.
Inoltre, le bretelle in rame saranno disponibili per ciascuna tipologia (U/UTP cat. 6 e S/FTP Cat. 6 e Cat. 6A) richiesta in tutte le lunghezze e relativi tagli richiesti da Capitolato Tecnico.
Le bretelle in rame fornite hanno le seguenti caratteristiche tecniche e funzionali:
• prestazioni conformi alla norma ISO\IEC 61935-2;
• singolarmente identificate da una matricola;
• collaudate in fabbrica fino a 250 MHZ (Cat6) e fino a 500MHz (Cat6A) su NEXT Loss e Return Loss;
• protezione anti-annodamento sul plug;
• ingombro del serracavo minimo per l’inserzione in switch ad alta densità “Blade Patch Cord”;
• vari colori disponibili;
• guaina esterna in materiale LSZH HF1 IEC 60332-1 ovvero CEI 20-35 ed alle CEI 20-37, IEC 61034, NES 713, IEC 60754-1, EN 50265, EN 50267,EN 50268.
Bretelle in rame (patch cord)
4.1.2.2. Cablaggio in fibra ottica di dorsale
Il cablaggio di dorsale interconnette il centro stella, o armadio di edificio, agli armadi di piano e si compone delle seguenti parti:
Dorsale dati:
• cavo in fibra ottica;
• pannello di permutazione ottica (patch panel) e connettori ottici pigtail;
• bretelle ottiche;
La dorsale dati in fibra ottica rappresenta il collegamento dati tra i locali tecnici dell’edificio permettendo l’interconnessione degli armadi di permutazione del cablaggio strutturato ottico e in rame. Per la realizzazione di una dorsale dati in fibra ottica è consigliabile l’utilizzo di un cavo con un numero di fibre superiore a quelle realmente utilizzate, per conferire una maggiore flessibilità ed espandibilità ai livelli superiori dell’architettura di rete e nel contempo per avere a disposizione delle fibre ottiche di scorta per superare efficacemente problemi causati da eventuali guasti. Nella figura seguente si riporta un esempio schematico di dorsale in fibra ottica.
Dorsale Dati
Cavi in fibra ottica classificati secondo CPR di tipo Eca
Al fine di elevare la qualità tecnico prestazionale dei sistemi proposti le dorsali dati saranno realizzate con cavi in fibra ottica dello stesso produttore dei sistemi di cablaggio in rame. I cavi proposti sono di tipo loose con rinforzi in fibre aramidiche, con fibre ottiche caratteristiche rispondenti, come requisito minimo, agli standard TIA/EIA-492AAAB, TIA/EIA-492AAAC, TIA/EIA-492AAAD o ITU-T G651 per le fibre multimodali e agli standard TIA/EIA-492CAAA o ITU-T G.652 per le fibre monomodali.
Le Fibre Xxxxxxx Xxxxxxx/Brand-Rex proposte sono conformi, alle seguenti prestazioni minime richieste dal capitolato di gara:
• 50/125 micron MMF di tipo OM3 con banda passante di 1500 MHz*km @ 850 nm;
• 50/125 micron MMF di tipo OM4 con banda passante di 3500 MHz*km @ 850 nm;
• 9/125 nm SMF.
I cavi per le dorsali in fibra ottica proposti sono di tipo loose in configurazione unitubo, rinforzati da fibre di vetro. Le fibre ottiche contenute all’interno dell’unitubo sono conformi agli standard ISO/CENELEC o ITU-T G651 (MM) e ITU-T G652 (SM); la guaina esterna è di tipo Eca e possiede una protezione antiroditore garantita da filati vetrosi.
Sono disponibili nel listino di Convenzione cavi ottici con diverse modularità a 2, 4, 8 e 12 fibre.
I cavi di tipo loose (Unitube) proposti sono idonei ad un utilizzo universale (interno/esterno) hanno una guaina esterna LSZH HF1, un diametro esterno di 5,80mm, una resistenza allo schiacciamento di 1500N e un carico di
trazione massima di 1000N. La costruzione meccanica dei cavi è a singolo tubetto da 2,90 mm tamponato in gel in cui sono alloggiate da un minimo di 2 ad un massimo di 12 fibre.
Il cavo resiste alle prove di penetrazione dei fluidi descritte dalle normative internazionali IEC 60794-1-2-F5.
Cavo in fibra ottica di tipo loose (codice GFxxxUNIyyLU-Eca)
Tutti i cavi proposti sono classificati secondo CPR come Eca e possiedono la caratteristica di auto-estinguenza in caso d’incendio nonché bassa emissione di fumi opachi e gas tossici corrosivi nel pieno rispetto della normativa a livello nazionale e internazionale (CEI 20-37, IEC 61034, NES 713, IEC 60754, EN 50265, EN50267) e la guaina LSZH è conforme alle normative IEC 00000-0-0 (CEI 20-35, EN 50265) sul ritardo di propagazione della fiamma (Flame Retardant).
Cavi in fibra ottica classificati secondo CPR di tipo B2ca
Al fine di elevare la qualità tecnico prestazionale dei sistemi proposti le dorsali dati saranno realizzate con cavi in fibra ottica dello stesso produttore dei sistemi di cablaggio in rame. I cavi proposti sono di tipo dry loose con rinforzi in fibre aramidiche, con fibre ottiche caratteristiche rispondenti, come requisito minimo, agli standard TIA/EIA-492AAAB, TIA/EIA-492AAAC, TIA/EIA-492AAAD o ITU-T G651 per le fibre multimodali e agli standard TIA/EIA-492CAAA o ITU-T G.657 per le fibre monomodali.
• 50/125 micron MMF di tipo OM3 con banda passante di 1500 MHz*km @ 850 nm;
• 50/125 micron MMF di tipo OM4 con banda passante di 3500 MHz*km @ 850 nm;
• 9/125 nm SMF.
I cavi per le dorsali in fibra ottica proposti sono di tipo dry loose in configurazione unitubo, rinforzati da fibre di vetro conformi agli standard ISO/CENELEC o ITU-T G651 (MM) e ITU-T G657 (SM) e hanno una guaina B2ca ed una protezione antiroditore garantita da filati vetrosi. Sono disponibili con 2, 4, 8 e 12 fibre.
I cavi di tipo loose (Unitube) proposti sono idonei ad un utilizzo universale (interno/esterno) hanno una guaina LSZH HF1, un diametro esterno di 6,50mm, una resistenza allo schiacciamento di 1500N e un carico di trazione massima di 1500N. La costruzione meccanica dei cavi sarà a singolo tubetto in cui saranno alloggiate da un minimo di 2 ad un massimo di 24 fibre.
Cavo in fibra ottica di tipo dry loose (codice GFxxxCDTyyLU-B2ca)
Tutti i cavi proposti sono classificati secondo CPR come B2ca e possiedono la caratteristica di auto-estinguenza in caso d’incendio nonché bassa emissione di fumi opachi e gas tossici corrosivi nel pieno rispetto della normativa a livello nazionale e internazionale (CEI 20-37, IEC 61034, NES 713, IEC 60754, EN 50265, EN50267) e la guaina LSZH è conforme alle normative IEC 00000-0-0 (EN 50339, EN50267) sul ritardo di propagazione della fiamma (Flame Retardant).
Pannelli di permutazione ottica
I cavi di dorsale proposti vengono attestati su pannelli di permutazione ottica (patch panel) che rappresentano il punto di interfaccia verso gli apparati attivi.
I patch panel proposti per l’attestazione delle fibre ottiche sono idonei al montaggio su rack a 19” (483mm), hanno altezza 1U (44,1mm), un vassoio porta bussole a scorrimento orizzontale agevolato, recrinabile a 45°, completo di fissaggi a sblocco rapido e ad ingombro ridotto. Il pannello, di colore nero anodizzato RAL 9005, internamente è già provvisto di accessori per la gestione delle fibre ovvero di rotelle plastiche di gestione cavo, di pressacavi e di supporti per giunti a fusione (fusion splice holder) in materiale plastico. I patch panel proposti sono in grado alloggiare fino ad un massimo di 48 uscite fibra ottica sul frontale (con possibilità di modifica della lunghezza di corsa per ottenere una migliore flessibilità di utilizzo). I cassetti ottici sono a struttura chiusa su tutti i lati e preforati sulla parte posteriore per alloggiare il pressacavo (in dotazione) e altri sistemi di fissaggio dei cavi. I pannelli utilizzati per la commutazione e l’attestazione delle fibre ottiche conterranno un numero adeguato di connettori passanti (da 24 porte di tipo SC o LC di colore BEIGE per le fibre multimodali e BLU per le fibre monomodali). Questi permettono il fissaggio delle fibre dorsali (interne al cassetto), con connettorizzazione delle fibre eseguita con tecniche di termoincollaggio o di crimpatura meccanica, e delle patchcord frontali. Ogni porta di connessione ottica è provvista di numerazione ed è presente una superficie scrivibile per l’identificazione delle porte.
Pannello di permutazione ottica
Connettori ottici pigtail
Per l’attestazione della fibra saranno utilizzati connettori pre-intestati su “pig tail”, i quali, successivamente,
saranno saldati in campo sui cavi di dorsale mediante giuntatrice a fusione.
I Pig tail proposti sono costituiti da un cavo in fibra ottica di tipo tight di 1m di lunghezza, preventivamente connettorizzato in fabbrica col connettore vero e proprio, di materiale ceramico e sono conformi alle normative IEC60874-1 Metodo 7.
I tipi di fibra ottica disponibile sono OM3, OM4 e OS2, mentre le tipologie di connettore disponibili sono LC e SC. Bretelle ottiche multimodali e monomodali
La dorsale in fibra ottica viene permutata, attraverso il pannello di permutazione ottica, verso gli apparati attivi tramite bretelle ottiche.
Le bretelle in fibra ottica (fiber patch cord e fiber work area cable) proposte sono identificate dalle seguenti tipologie:
• bretelle in fibra multimodale (50/125) di lunghezze da 1m fino a 10m, con connettori SC, ST, LC;
• bretelle in fibra monomodale (9/125) di lunghezze da 1m fino a 10m, con connettori SC, ST e LC.
Le bretelle in fibra ottica multimodale e monomodale proposte hanno le seguenti caratteristiche funzionali conformi alla norma ISO\IEC 11801:
• cavo flessibile bifibra tight (ZIP) multimodale (OM3-OM4) o monomodale conforme agli standard;
• bretella di connessione con connettorizzazioni personalizzabili ST/SC/LC;
• singolarmente identificate da una matricola e collaudate in fabbrica;
• connettori LC ad ingombro minimizzato per l’inserzione in switch ad alta densità di porte;
• lunghezze tipiche da 1 a 10 metri;
• guaina colore verde aqua/viola erica per le multimodali e gialla per le monomodali;
• le prestazioni ottiche sono conformi alle IEC 60874-1 Metodo 7;
• la guaina LSZH (HF1) possiede la caratteristica di auto-estinguenza in caso d’incendio nonché di bassa emissione di fumi opachi e gas tossici corrosivi nel pieno rispetto della normativa a livello nazionale e internazionale (CEI 20-37, IEC 61034, NES 713, IEC 60754, EN 50265, EN50267) ed è conforme alle normative IEC 00000-0-0 (CEI 20-35, EN 50265) sul ritardo di propagazione della fiamma (Flame Retardant).
Bretella ottica multimodale | Bretella ottica monomodale |
4.1.2.3. Cablaggio in fibra ottica da esterno
Per la distribuzione in ambienti esterni si utilizzeranno cavi in fibra ottica monomodali OS2 e multimodali OM3 e OM4 con armatura metallica con numero di fibre ottiche al loro interno pari a 8, 12, e 24 fibre (per quelle monomodali) e 12 fibre (per quelli multimodali OM3 e OM4).
I cavi proposti sono conformi agli standard EIA/TIA455, IEC-60794, IEC-60794 e EIA/TIA FOTP 82B ed inoltre rispettano lo standard di resistenza alle fiamme IEC 60332-1 mentre le caratteristiche ottiche sono conformi allo standard ISO/IEC 11801.
In particolare, i cavi proposti, idonei ed ideali per un utilizzo all’esterno, sono armati metallici di tipo Loose (Unitube STALU) con guaina esterna LSZH e classificata secondo CPR come Eca e dotati di una protezione antiroditore.
La guaina LSZH possiede caratteristiche di resistenza al fuoco e di non propagazione della fiamma (IEC 60332-1- 2). La costruzione meccanica dei cavi sarà a singolo tubetto 4,00 mm tamponato in gel in cui possono essere alloggiate da un minimo di 2 ad un massimo di 24 fibre. In particolare, i cavi proposti presentano le seguenti caratteristiche tecniche:
• tenuta stagna;
• costruito per essere adagiato in canaline, canali, tunnel ed in tracce di muratura;
• adeguata protezione e isolamento dall’acqua e all’umidità, dovuta alla presenza di gel igroscopico e fibre aramidiche (WB glass yarn protection);
• guaina esterna resistente all’azione dei raggi UV;
• corazzati con nastro metallico;
• adeguata resistenza meccanica a ogni tipo di sollecitazione quali strappo, trazione, resistenza a colpi, resistenza alla curvatura (con valori di resistenza allo schiacciamento di 4000 N e di carico di trazione massima 1000 N);
• resistenza alle prove di penetrazione dei fluidi (IEC 60794-1-2-F5);
• temperatura di esercizio da -40°C a +70°C;
• diametro esterno di 10mm;
• protezione antiroditore di livello 3 garantita da filati vetrosi e armatura metallica.
Le fibre ottiche che il cavo può contenere sono conformi alle specifiche tecniche TIA/EIA-492CAAA o ITU-T G.652.D
Cavo in fibra ottica armato da esterno (codice GFxxxUNIyySTALU-Eca)
4.1.2.4. Cablaggio in fibra ottica per datacenter – Soluzioni MTP
Per la realizzazione del cablaggio strutturato in fibra delle aree DATACENTER e/o CED saranno utilizzati cavi a fibra ottica (pre-terminata); la Convenzione Consip mette a disposizione fibra ottica multimodale di tipo OM3 e OM4 e monomodale OS2 in tecnologia pre-terminata MTP/MTP a supporto dei protocolli 10Gigabit/40Gigabit/100Gigabit.
I componenti principali che costituiscono la soluzione per Data Center sono:
• Cavi monomodali o multimodali pre-terminati MTP/MTP (denominati trunk) di tipo OS2, OM3 o OM4 di lunghezza compresa tra 10m e 100m;
• Cavi monomodali o multimodali pre-terminati MTP/LC o MTP/SC (denominati array) di tipo OS2, OM3 o OM4 di lunghezza compresa tra 3m e 20m;
• Patch panel ottico 19” da 1HU in grado di accogliere fino a 6 cassette per 24 fibre ottiche (Codice
Prodotto HDXPNL2);
• Cassette per 24 fibre ottiche pre-terminate OM3, OM4 e OS2 con 2 connettori MTP maschio lato posteriore e 12 connettori LC duplex lato anteriore (Codice Prodotto HDXBBTMLCOM324, HDXBBTMLCOM424 oppure HDXBBTMLC10824);
• Xxxxxxxx ottica equipaggiata con 12 bussole MTP/MTP in grado quindi di accogliere l’ingresso di 12 cavi MTP e l’uscita di altrettanti cavi MTP, (Codice Prodotto HDXOCBM144).
4.1.3. Soluzione proposta per la realizzazione del cablaggio strutturato
4.1.3.1. Descrizione della fornitura delle componenti passive
Sono previsti i seguenti interventi:
Scuola Primaria di Primo Grado Treppo Grande:
• N.10 punti doppi cat 6 UTP completi di scatole, placche e frutti
• N.3 punti singoli per AP completi di scatole, placche e frutti
• N.1 armadio a parete 12 unità
• N.1 striscia di alimentazione
• N.2 patch panel cat 6 24 porte RJ45 UTP
• N.4 passacavi
• 60 mt canala 60x40 bianca
• 40 mt canala 25x17 bianca
• N.23 Bretelle cat 6 utp da 1 mt
• N.23 Bretelle cat 6 utp da 3 mt
• N.15 Xxxx xx xxxxxx xx 00
• Lavoro con trabatello
Scuola dell’infanzia Treppo Grande:
• N.1 Armadio a parete 12 unità
• N.1 Patch panel cat 6 24 porte XX00 XXX
• X.0 striscia di alimentazione
• N.2 passacavi
• N. 2 punti singoli per AP completi di scatole, placche e frutti
• N. 5 patch cord cat 6 utp da 5 mt
• N.5 Bretelle cat 6 utp da 1 mt
• N.6 Bretelle cat 6 utp da 3 mt
• N.4 Fori a parete n°4
• Sistemazione rete esistente e trasferimento in nuovo armadio
Scuola secondaria di primo grado Buja
• N.15 punti doppi cat 6 UTP completi di scatole, placche e frutti
• N.3 punti singoli per AP completi di scatole, placche e frutti
• Spostamento materiali LAN da armadio piccolo ad armadio grande esistente
• N. 1 striscia di alimentazione
• N.2 patch panel cat 6 24 porte RJ45 UTP
• N. 4 passacavi
• 100 mt Corrugato guaina nero da controsoffitto
• 50 mt canala 25x17 bianca
• N.30 Bretelle cat 6 utp da 1 mt
• N. 30 Bretelle cat 6 utp da 3 mt
• N.15 Fori di parete
• Lavoro con trabatello per apertura controsoffitto
Scuola dell’infanzia di Xxxx (Ursinis)
• N.1 Armadio a parete 8 unità
• N.1 patch panel cat 6 24 porte XX00 XXX
• X.0 striscia di alimentazione
• N.2 passacavi
• N.2 punti singoli per AP completi di scatole, placche e frutti
• N.2 punti doppi cat 6 UTP completi di scatole, placche e frutti
• N.6 Bretelle cat 6 utp da 1 mt
• N.6 Bretelle cat 6 utp da 3 mt
• N.2 Fori a parete n°2
• Canalina 25x17 mt 60
Scuola Madonna Buja
• N.2 passacavi
• N.4 Bretelle cat 6 utp da 1 mt 4
• N.4 Bretelle cat 6 utp da 3 mt 4
• Sistemazione armadio ed inserimento switch
Scuola Avilla Buja
• N.2 passacavi
• N.4 Bretelle cat 6 utp da 1 mt
• N.4 Bretelle cat 6 utp da 3 mt
• Sistemazione armadio ed inserimento switch (4 ore 1 tecnico)
COMPUTO METRICO PER I COMPONENTI PASSIVI
Famiglia | Codice Articolo Convenzione | Descrizione Articolo Convenzione | Produttor e | Quantità |
Cablaggio strutturato | R7L2-2RJ456U | Fornitura Prese e scatole - Piastrine per l’installazione su scatole UNI503 complete di modulo con 2 RJ45 di cat. 6 UTP, cornice per UNI503 e cestello, e relative scatole | LEVITON | 37,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-2RJ456U-I | Installazione Piastrine per l’installazione su scatole UNI503 complete di modulo con 2 RJ45 di cat. 6 UTP, cornice per UNI503 e cestello, e relative scatole | RTI - Vodafone - Converge | 37,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-T1RCK12N | Fornitura in opera Armadio rack di tipo 1 da 12U - nero, profondo 600mm, di larghezza 600mm | TECNOST EEL | 2,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-F9324 | Fornitura in opera Armadi a rack - tetto con spazzole per ingresso cavi | TECNOST EEL | 2,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-F9062 | Fornitura in opera Gruppo di ventilazione a tetto | TECNOST EEL | 2,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-F9030 | Fornitura in opera Guida patch orizzontale altezza 1U | TECNOST EEL | 16,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-PP24P6U | Fornitura Patch Panel e accessori in rame - Patch panel altezza 1 U non schermato, di tipo precaricato, equipaggiato con 24 porte RJ45 di cat. 6, per cavi UTP cat. 6 | LEVITON | 6,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-PP24P6U-I | Installazione Patch panel altezza 1 U non schermato, di tipo precaricato, equipaggiato con 24 porte RJ45 di cat. 6, per cavi UTP cat. 6 | RTI - Vodafone - Converge | 6,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-XXXXXX000 | Fornitura in opera Patch cord rame - U/UTP Cat. 6 lunghezza 1 metro | LEVITON | 72,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-UTPCAT603 | Fornitura in opera Patch cord rame - U/UTP Cat. 6 lunghezza 3 metro | LEVITON | 72,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-UTPCAT605 | Fornitura in opera Patch cord rame - U/UTP Cat. 6 lunghezza 5 metro | LEVITON | 5,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-C6UCCA | Fornitura Cavo UTP cat.6, 100Ohm classe Cca | LEVITON | 3.660,00 |
Cablaggio strutturato | R7L2-C6UCCA-I | Installazione Cavo UTP cat.6, 100Ohm classe Cca | RTI - Vodafone - Converge | 3.660,00 |
4.1.4. Lavori di posa in opera della fornitura
Tra le attività relative ai lavori di posa in opera della fornitura è possibile elencare a titolo meramente esemplificativo:
• attestazioni di qualsiasi tipo, includenti i connettori ottici o i connettori per cavo in rame;
• torrette di attestazione per cablaggio in fibra o rame;
• scatole;
• posa di canalizzazioni, sia verticali che per corridoi o per stanze incluso il relativo materiale (tubi, canaline ecc.). Questi lavori comprendono l’apertura e la chiusura di pannelli rimovibili per controsoffitti e pavimenti flottanti dopo aver introdotto le nuove canalizzazioni;
• fornitura e posa in opera di strisce/pannelli di permutazione;
• ripristino della qualità e dell’aspetto delle strutture alla situazione pre-lavori;
• quant’altro necessario per il completamento del cablaggio strutturato.
Le attività di realizzazione del cablaggio saranno svolte senza recare pregiudizio alle normali attività lavorative degli uffici con la garanzia del mantenimento del livello di rumore ad un valore non superiore a quello fissato dalla normativa vigente (D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., D.P.C.M. 01/03/91 n. 218600 e fermo restando quanto previsto dal d.lgs. n. 112/1998, e Legge 26/10/95 n. 447 e relativa normativa di attuazione e X.Xxx. 10 aprile 2006 n. 195), effettuando in ogni caso le attività più rumorose fuori dal normale orario di ufficio (esempio: forature passanti delle pareti o dei solai, foratura delle pareti mobili per alloggiare le borchie telematiche), così come l’apertura o la chiusura dei controsoffitti.
Inoltre, la scelta delle attrezzature di cantiere sarà fatta ponendo particolare cura al contenimento del rumore, specie per quelle attività che non potranno essere svolte al di fuori del normale orario di lavoro degli uffici. In presenza di lavorazioni che producano polvere (in particolare foratura muri), saranno sempre essere usate apparecchiature di aspirazione con funzionamento contestuale alla lavorazione stessa.
Le modalità di esecuzione dei lavori (durata, orari, …) saranno concordate precedentemente con l’Amministrazione.
4.1.4.1. Etichettatura delle prese e dei cavi
In fase di etichettatura si utilizzerà uno schema di numerazione univoco per tutti gli elementi del cablaggio dell’area interessata, conforme allo standard EIA/TIA 606, con particolare attenzione ai percorsi dei cavi, a tutto l’hardware di terminazione (pannello, blocco e posizione) e agli apparati, identificando il numero di armadio di appartenenza.
Tutti i cavi e le prese realizzate saranno etichettati conformemente allo standard EIA/TIA 606. Il tipo di etichetta e la corrispondente numerazione, da apporre in entrambi gli estremi di ciascun collegamento, saranno concordati con la direzione lavori.
La mappa dei collegamenti e delle corrispondenze tra collegamento ed etichette apposte sarà fornita, prima del collaudo dell’impianto e, pertanto, l’Amministrazione dovrà fornire in formato elettronico le mappe dei luoghi oggetto degli interventi.
4.1.4.2. Servizio di installazione degli armadi rack
Nei locali per l’installazione degli apparati delle reti locali interne agli edifici saranno posizionati gli armadi a rack in maniera da permettere una distanza libera di circa 1 metro davanti, dietro e ad un lato. Nel caso in cui uno dei montanti deve essere accostato al muro, deve essere mantenuta una distanza minima di almeno 15 centimetri per consentire la gestione della salita di cavi. Nel caso ci siano nello stesso locale diversi armadi, questi
saranno agganciati lateralmente, senza interposizione di setti di separazione. In questo caso si dovrà garantire una distanza libera minima di 1 metro davanti, dietro e ad un lato del raggruppamento degli armadi.
Le tubazioni usate in tutti i locali di telecomunicazioni avranno un diametro di almeno 13 cm. Il corrispettivo per la prestazione del servizio di cui al presente paragrafo è ricompreso nel prezzo della fornitura.
4.1.4.3. Certificazione del sistema di cablaggio
A completamento del servizio di installazione del sistema di cablaggio saranno effettuate le certificazioni di tutti i cavi e le terminazioni del nuovo sistema di cablaggio posto in opera, in accordo con le norme vigenti ed i parametri prestazionali degli standard normativi.
La certificazione sarà eseguita con strumenti forniti di certificato di calibrazione proveniente dalla casa madre e sarà rilasciata tutta la documentazione tecnica, inerente ai risultati dei test strumentali effettuati.
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4.1.5. Lavori di realizzazione di opere civili accessori alla fornitura (DEI)
I listini DEI prevedono sia la fornitura di materiali sia la realizzazione di lavori.
Tra le attività relative all’esecuzione di opere civili è possibile elencare a titolo meramente esemplificativo:
• realizzazione di pannellature contro soffitto;
• realizzazione di pavimenti flottanti nei locali dove verranno installate gli apparati attivi o gli armadi a rack;
• pareti mobili divisorie;
• l’adeguamento dell’impianto elettrico per la fornitura elettrica per le PDL. Sono compresi in tale servizio lavori quali:
• forature
• prese;
• scatole;
• placche;
• cavi;
• canalizzazioni;
• QEG (quadro elettrico generale), opportunamente dimensionato sulla base delle potenze nominali delle apparecchiature da alimentare;
• adeguamento/realizzazione impianto di condizionamento.
• verifica del cablaggio esistente
• riprogrammazione dei componenti esistenti
• installazione e configurazione di macchine virtuali su server
• consulenza specialistica sulle tematiche di sicurezza attinenti al progetto
• quant’altro sia necessario per rendere la PDL pienamente operativa;
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Codice DEI | Attività valorizzate a Listino DEI | UdM | Q.tà |
025098 | Canale portacavi in pvc rigido, divisibile in scomparti, completo di coperchio, installato a parete o soffitto inclusi raccordi e terminali: | ||
025098a | 60 x 40 mm | m | 70 |
CAP19OC | OPERE PROVVISIONALI | ||
195036 | Trabattello mobile prefabbricato in tubolare di lega per l'esecuzione di opere interne, completo di piani di lavoro, botole e scatole di accesso ai piani, protezioni e quanto altro previsto dalle norme vigenti, compresi gli oneri di noleggio, montaggio, smontaggio e ritiro a fine lavoro, con valutazione riferita a 30 giorni: | ||
195036a | per altezze fino a 3,6 m | cad | 2 |
CAP01MT | CANALINE IN PVC | ||
013146 | Canalina in pvc completa di coperchio: | ||
013146a | per battiscopa, con tre scomparti, 20 x 90 mm | m | 140 |
025160 | Guaina spiralata in pvc per impieghi in ambienti ordinari, installata a vista in impianti con grado di protezione IP 40, fissata su supporti (almeno ogni 30 cm), accessori di collegamento e fissaggi inclusi, del Ø nominale di: | ||
025160d | 20 mm | m | 100 |
M01035b | prezzo comprensivo di spese generali ed utili d'impresa pari al 28,70% | ora | 214 |
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C.F. e Reg. Imprese di Torino n. 93026890017 P.IVA 08539010010 - REA: 974956
Capitale Sociale € 2.305.099.887,30 i.v
Pag. 36
T. x00 00 000000 F. x00 00 00000000 - xxx.xxxxxxxx.xx
Capitale Sociale € 1.640.000 i.v. - C.F. e P. IVA 04472901000 Trib. 2383/93 - R.E.A. 768462- CCIAA 04472901000
Sistema di Qualità certificato UNI EN ISO 9001:2015-ISO 14001:2015-ISO 20000-1:2012-ISO 27001:2013-SA-8000
4.2. Reti LAN (componenti attive)
4.2.1. Soluzione proposta per la realizzazione della rete LAN
Sono previsti i seguenti interventi:
Scuola Primaria di Primo Grado Treppo Grande:
• Fornitura in opera e configurazione di n.3 AP Aruba da interno
• Fornitura in opera e configurazione di n.1 Switch 24 porte 10/100/1000 PoE+ Aruba
Scuola dell’infanzia Treppo Grande:
• Fornitura in opera e configurazione di n.2 AP Aruba da interno
• Fornitura in opera e configurazione di n.1 Switch 24 porte 10/100/1000 PoE+ Aruba
Scuola secondaria di primo grado Buja
• Fornitura in opera e configurazione di n.7 AP Aruba da interno
• Fornitura in opera e configurazione di n.1 Switch 48 porte 10/100/1000 PoE+ Aruba
Scuola dell’infanzia di Xxxx (Ursinis)
• Fornitura in opera e configurazione di n.1 Switch 24 porte 10/100/1000 PoE+ Aruba
Scuola Madonna Buja
• Fornitura in opera e configurazione di n.4 AP Aruba da interno
• Fornitura in opera e configurazione di n.1 Switch 24 porte 10/100/1000 PoE+ Aruba
Scuola Avilla Buja
• Fornitura in opera e configurazione di n.4 AP Aruba da interno
• Fornitura in opera e configurazione di n.1 Switch 24 porte 10/100/1000 PoE+ Aruba
È prevista inoltre la fornitura in opera e la configurazione di n.2 soluzioni NAC HPE Aruba di fascia media da posizionare presso due delle scuole in modo da realizzare una soluzione di AAA in alta affidabilità per l’autenticazione degli utenti alla rete WiFi.
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Famiglia | Codice Articolo Convenzione | Descrizione Articolo Convenzione | Produttore | Quantità |
Apparati Wireless | R7L2-HPEAPAI | Fornitura in opera Access point HPE per ambienti interni | HPE | 22,00 |
Servizi opzionali | R7L2-HPEAPAI-C | Configurazione Access point per ambienti interni | RTI - Vodafone- Converge | 22,00 |
Switch | R7L2-HPET2 | Fornitura in opera Switch di tipo 2 HPE | HPE | 5,00 |
Servizi opzionali | R7L2-HPET2-C | Configurazione Switch di tipo 2 | RTI - Vodafone- Converge | 5,00 |
Switch | R7L2-HPET4 | Fornitura in opera Switch di tipo 4 HPE | HPE | 1,00 |
Servizi opzionali | R7L2-HPET4-C | Configurazione Switch di tipo 4 | RTI - Vodafone- Converge | 1,00 |
Dispositivi di sicurezza | R7L2-HPEACM | Fornitura in opera Dispositivi di sicurezza HPE - Network Access Control fascia media | HPE | 2,00 |
Servizi opzionali | R7L2-HPEACM-C | Configurazione Dispositivi di sicurezza - Network Access Control fascia media | RTI - Vodafone- Converge | 2,00 |
4.2.2. Servizio di installazione degli apparati attivi della rete LAN
Gli apparati attivi, che consentono l’alloggiamento su rack, saranno installati nel seguente modo:
• inserimento di eventuali moduli interni all’apparato;
• montaggio su rack: gli apparati saranno ancorati ai montanti utilizzando le apposite staffe di sostegno. La posizione dell’apparato all’interno del rack e delle staffe relative (nella parte frontale, centrale o posteriore dell’apparato) sarà determinata dalla maggior convenienza in termini di accessibilità alle porte dell’apparato e di stabilità dello stesso;
• inserimento di eventuali moduli esterni all’apparato;
• messa a terra dell’apparato conformemente allo standard IEC, che prevede l’utilizzo di un cavo di rame di dimensioni minime pari a 14 AWG e di un terminale ad anello da collegare all’apparato con un diametro interno pari a circa 7mm. L’altra estremità del cavo sarà collegata ad un punto di messa a terra appropriato;
• connessione dei cavi di rete e di alimentazione. La connessione dei cavi di rete includerà le operazioni di etichettatura degli stessi.
Nel caso di apparati attivi che non consentano l’ancoraggio ai montanti del rack, essi saranno alloggiati su appositi ripiani, mantenendo adeguato spazio libero per le operazioni di esercizio e manutenzione sugli stessi e per consentire un appropriato riflusso di aria.
Inoltre, Vodafone, per consentire la configurazione degli apparati attivi da parte dell’Amministrazione Contraente, provvederà anche alla fornitura ed installazione di tutto quanto eventualmente necessario (driver o software specifico) ad esclusione di eventuali aggiornamenti del sistema di gestione e configurazione di proprietà dell’Amministrazione.
4.2.3. Servizio di configurazioni degli apparati attivi della rete LAN
Il servizio di configurazione comprende tutte le attività necessarie a garantire il corretto funzionamento dell’apparato in rete secondo le politiche dettate dall’Amministrazione e, pertanto, consentirà di ottenere un sistema “chiavi in mano” stabile e funzionante per consentire il normale esercizio.
Le attività di configurazione che saranno garantite al termine dell’installazione sono:
• aggiornamento all’ultima versione stabile di sistema operativo;
• configurazione di policy di sicurezza appropriate;
• inserimento dell’apparato in rete conformemente al piano di indirizzamento dell’Amministrazione
Contraente;
• configurazione delle VLAN necessarie ed inserimento delle porte nelle VLAN relative;
• configurazione dei protocolli di routing necessari;
• configurazione di eventuali indirizzi necessari al management (ad es: loopback di gestione);
• configurazione per l’invio delle trap SNMP appropriate al sistema di gestione;
• configurazione funzionalità e policy per dispositivi per la sicurezza delle reti.
La configurazione degli apparati attivi verrà eseguita a seguito del buon esito dell’installazione degli stessi. Se
necessario sarà realizzata preventivamente una piattaforma di Test nel caso di realizzazioni complesse.
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4.2.4. Switch
Nei paragrafi successivi sono descritte le caratteristiche sintetiche degli apparati attivi proposti per la realizzazione della rete locale.
4.2.4.1. Switch Tipo 2 (layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 1Gb – Power Over Ethernet) HPE 2930F 24G PoE+ 4SFP Switch (JL261AC)
Gli Aruba 2930F appartenenti alla tipologia 2 in convenzione Consip Lan 7 sono switch wire-speed, Layer 3, adatti ad offrire alle Amministrazioni un network dalla massima sicurezza e “high intelligence”. Lo switch (da rack standard 19”) dispone di 24 porte autosensing 10/100/1000 Base-T PoE+, di 4 porte 1GbE SFP. In aggiunta dispone di una porta seriale e di una porta USB micro-B per la gestione locale.
La banda della matrice di switching è pari a 56 Gbps (rispettando la banda minima richiesta di 48 Gbps) e il throughput aggregato è tale da garantire prestazioni wire-speed su tutte le porte.
Le funzionalità Layer 3 includo fino a 256 Static IP routing e 10.000 rotte con il protocollo RIPv1, RIPv2 e RIPng. Viene supportato il protocollo OSPF su singola area e fino a 8 interfaccie di routing. Supporto Policy-based routing.
• QoS: supporta le seguenti azioni anticongestione: impostazione del tag di priorità IEEE 802.1p basato su indirizzo IP, IP Type of Service (ToS), protocollo L3, port number TCP/UDP, porta sorgente e DiffServ, accodamento Strict Priority (SP), Egress Queue Rate-limiting, Guaranteed Bandwidth Minimums, Port e Priority-based Rate Limiting, Selectable Queuing Configurations;
• Controllo del traffico broadcast: consente la limitazione della velocità del traffico in broadcast per ridurre il traffico di rete indesiderato;
• Semplifica il nome delle porte: assegnazione di nomi descrittivi alle porte;
• Configurazione e gestione in modalità remota: disponibile tramite browser Web sicuro o interfaccia a linea di comando (CLI);
• Privilegi di livello responsabile e operatore: consentono l'accesso in sola lettura (operatore) o lettura e scrittura (manager) alle interfacce CLI e di gestione di browser Web;
• Autorizzazione di comandi: utilizza RADIUS per il collegamento di un elenco personalizzato di comandi CLI al login di un singolo amministratore di rete;
• Auto-MDIX: adeguamento automatico per cavi dritti o crossover su tutte le porte 10/100 e 10/100/1000;
• Controllo di flusso: mediante lo standard IEEE 802.3x, permette di ridurre la congestione in situazioni di traffico intenso;
• Uplink Gigabit: porte per connettività 1Gb SFP;
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Sede legale: Xxx Xxxxxx, 00 - 00000 Xxxxx (XX) - Xxxxxx Tel. +39 0000.0000 - xxx.xxxxxxxx.xx/
T. x00 00 000000 F. x00 00 00000000 - xxx.xxxxxxxx.xx
• ACL (access control list) in wire-speed basate su hardware: implementazione di ACL ricche di funzionalità per garantire elevati livelli di sicurezza e facilità di amministrazione senza impatto sulle prestazioni di rete;
• Local user role definisce un set di politiche di accesso allo switch come sicurezza, di autenticazione e QoS. Uno User Role può essere applicato a gruppi di utenti o switch. L’applicazione del roulo può avvenire mediante la configurazione dell’apparato o utilizzando il Policy Manager ClearPass;
• Per-port tunneled node; fornisce un tunnel sicuro per il trasporto del traffico di rete di una porta dello switch verso un Controller Aruba. Le politiche di accesso verranno applicate dal controller;
• Spanning Tree/MSTP, RSTP: protocolli per link ridondanti e prevenzione dei loop di rete;
• Port trunking: fornisce livelli superiori di throughput da switch a switch e ridondanza a livello di collegamento, con supporto per aggregazione di collegamenti basati su standard (IEEE 802.3ad); supporta fino a 128 trunk, con max 8 collegamenti (porte) per ciascun trunk;
• 32.768 MAC address: forniscono l'accesso a molti dispositivi Layer 2;
• Supporto e tagging VLAN: supporta IEEE 802.1Q, con 4094 ID VLAN simultanei; supporta VLAN basate su porta, su MAC e su protocollo;
• Supporto della tecnologia di overlay VxLAN;
• ARP: determina il MAC address di un altro host IP nella stessa sottorete;
• Dynamic Host Configuration Protocol (DHCP): semplifica la gestione di reti IP di grandi dimensioni e supporta client e server;
• GUI Web protetta: offre interfaccia grafica sicura di facile utilizzo per la configurazione del modulo mediante HTTPS;
• Gli switch della serie Aruba 2930F supportano Simple Network Management Protocol (SNMP) v1/v2c/v3 e possono essere gestiti da Aruba Airwave. Supportano anche command-line interface (CLI), Web network management e Telnet per facilitare la gestione del sistema;
• La tecnologia di clustering VSF permette all’amministratore di rete configurare un Virtual Chassis che include fino ad 8 apparati della serie Aruba 2930F. VSF permette la gestione di un unico switch di comando con un unico indirizzo IP, riducendo così il numero di indirizzi IP e rendendo più efficiente la gestione del network. La tecnologia VSF permette di configurare canali aggregati LACP tra apparati diversi inclusi nello stesso Virtual Chassis riducendo la necessità di protocolli di ridondanza come Spanning Tree e VRRP.
4.2.4.2. Switch Tipo 4 (layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink 10 Gb – Power Over Ethernet)
HPE Aruba 2930M 48G PoE+ Switch (JL322AC)
Gli Aruba 2930M, appartenenti alla tipologia 4 in convenzione Consip Lan 7, sono switch Layer 3 Ethernet in grado di supportare diversi servizi: permettono il forwarding IPv6 e offrono alle Amministrazioni quattro porte 10-Gigabit Ethernet (GbE) e power supply da 1050W con possbilità di modulo ridondato interno.
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Gli Aruba 2930M condividono le stesse funzionalità Software descritte per gli Aruba 2930F della Tipologia 1 e tipologia 2 ad eccezione della funzionalità di Virtual Chassis. La serie Aruba 2930M offre un accesso da 1-GbE e può essere utilizzata nel perimetro (edge) del network o per collegare i cluster dei server nei data center.
Il Virtual Chassis dei Aruba 2930M viene gestita tramite i moduli di stack Hardware.
La tecnologia brevettata Aruba Stack permette la configurazione di un Virtual Chassis di dimensione massima di dieci apparati, interconnessi tramite un modulo con due porte da 50GbE. Il modulo ed i cavi di connessione sono inclusi in bundle con ogni apparato fornito in convenzione Consip Lan 7.
• Supporto multiservizi
Gli switch della serie Aruba 2930M supportano le tecnologie PoE+ e LLDP-MED (Media Endpoint Discovery), permettendo agli switch di individuare automaticamente il traffico voce e di accelerare il suo passaggio nel network. Ciò ottimizza il bandwidth per le informazioni time-sensitive e previene efficacemente l’impatto causato da bruschi flussi di dati nello streaming voce. PoE+ permette la trasmissione di dati e di energia nello stesso cavo, facilitando il deployment dei dispositivi collegati al network. Supportando sia la tecnologia PoE+ che LLDP-MED, gli switch della serie Aruba 2930M offrono una soluzione di gestione completa in grado di risolvere molti problemi legati all’”intelligent detection”, al sistema di alimentazione e all’impostazione delle priorità, per offrire servizi come la telefonia IP, video-on-demand e lo streaming di materiale multimediale.
• Politiche di controllo sulla sicurezza globale.
Gli switch della serie Aruba 2930M includono il supporto per l’autenticazione 802.1x e l’autenticazione centralizzata degli indirizzi MAC che controlla l’access rights degli utenti al network secondo gli indirizzi MAC e delle porte. Il supporto per Secure Shell Version 2 (SSHv2) garantisce la sicurezza delle informazioni attraverso un potente strumento di autenticazione che previene dagli attacchi al network come lo spoofing degli indirizzi IP e dall’intercettazione di password troppo semplici.
• Eccellente Gestibilità.
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Gli switch della serie Aruba 2930M supportano Simple Network Management Protocol (SNMP) v1/v2c/v3 e possono essere gestiti da Aruba Airwave. Supportano anche command-line interface (CLI), Web network management e Telnet per facilitare la gestione del sistema. Un’altra caratteristica di gestione degli switch della serie Aruba 2930M è di permettere a una rete VLANs di essere classificata nei propri indirizzi MAC, ciò offre all’Amministrazione una gestione intelligente e flessibile delle risorse mobile office in collaborazione con le policy ACL basate su VLANs globali, ottimizzando le risorse hardware e, allo stesso tempo, semplificando la configurazione degli utenti.
• HPE Redundant Power Systems
Gli switch Aruba 2930M forniscono la possibilità di ridondare internamente l’alimentazione. In convenzione sono presenti, come elementi opzionali, i corrispondenti alimentatori di backup. In particolare, per la tipologia 4 è disponibile il Power Supply X372 54VDC 1050W che consente di raggiungere un power budget PoE+ di 1440W. Per migliorare l’efficienza ed il risparmio energetico, i power supply sono certificati 80 PLUS Gold and Platinum. Il supporto dello standard IEEE 802.3az Energy-efficient Ethernet (EEE) riduce il consumo energetico durante i periodi di inattività.
4.2.5. Access Point (Wi-Fi AP)
4.2.5.1. Access Point per ambienti interni HPE R2H28AC
Gli access point wireless Aruba serie 500 forniscono connettività a elevate prestazioni ad aziende attende al budget e con esigenze crescenti in termini di mobilità e IoT. Grazie al supporto dello standard Wi-Fi 6 di ultima generazione, la serie 500 può raggiungere una velocità dati aggregata massima di 1,77 Gb/s (1,774 Gb/s) per luoghi di incontro e di lavoro come scuole, uffici di medie dimensioni e punti vendita al dettaglio.
Gli access point Aruba serie 500 sono inoltre concepiti per offrire esperienze utente più evolute grazie all'integrazione delle principali tecnologie di ottimizzazione Wi-Fi, per una maggiore efficienza della connettività Wi-Fi e airtime client ottimizzato.
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I wireless access point della serie Aruba 500 offrono connettività a costi contenuti e a elevate prestazioni per ambienti interni a densità media. Distribuiti come piattaforme IoT, sono compatibili con più supporti wireless, ad esempio Bluetooth, Zigbee® e applicazioni personalizzate. Caratteristiche innovative come AirSlice e ClientMatch per Wi-Fi 6. Due antenne integrate dual-band omnidirezionali inclinate verso il basso per MIMO 2x2.
Gli Access Point indoor sono forniti in modalità bundle e di seguito vengono riportati tutti li accessori inclusi:
Componenti hardware fornite con bundle Aruba AP 505
• AP R0G68A
• Alimentatore R3K00A
• Cavo di alimentazione JW121A
• Mounting Kit R3J18A
WiFi 6 802.11ax con 2x2:2SS, 80 MHz e MU-MIMO
• Gli access point Aruba serie 505 supportano le funzionalità 802.11ax tra cui 2x2:2SS e fino a 80 MHz di larghezza di banda di canale.
• Le radio supportano le trasmissioni in modalità operativa MIMO multiutente (MU-MIMO) e MIMO per utente singolo (SU-MIMO).
Beacon BLE integrato per i servizi di posizione e il monitoraggio degli asset
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• Gli access point Aruba serie 505 presentano un beacon Bluetooth Low Energy (BLE) integrato che consente di utilizzare i servizi di localizzazione Aruba, ad esempio la gestione dei beacon, le notifiche di localizzazione e la navigazione.
• L’integrazione del beacon BLE consente alle aziende di sfruttare il contesto della mobilità per lo sviluppo di applicazioni che garantiscono un'esperienza utente migliorata, aumentando in tal modo il valore dell’infrastruttura di rete.
ACC (Advanced Cellular Coexistence)
• Riduce al minimo l'interferenza generata da reti cellulari 3G/4G, sistemi di antenne distribuite e apparecchiature commerciali small cell/femtocell.
QoS per la visibilità e il controllo delle app
• Supporta la gestione delle priorità e l'applicazione delle policy per app di comunicazioni unificate, tra cui Microsoft Skype for Business con dati crittografati di videoconferenze, voce, chat e condivisione di desktop
Gestione RF
• La tecnologia Adaptive Radio Management (ARM) assegna automaticamente le impostazioni di canale e di potenza trasmissiva, fornisce airtime fairness e fa sì che gli AP operino senza fonti di interferenza RF per garantire WLAN affidabili e ad alte prestazioni
• Gli AP della serie 300 di Aruba possono essere configurati per fornire funzionalità di air monitoring part- time o dedicato per analisi dello spettro e protezione dalle intrusioni wireless, tunnel VPN per estendere le sedi remote alle risorse aziendali e connessioni wireless mesh dove non siano disponibili cavi Ethernet.
Visibilità e controllo intelligenti delle applicazioni
• La tecnologia AppRF si serve dell'esame approfondito dei pacchetti per classificare e bloccare, dare priorità o limitare la larghezza di banda per oltre 2.500 app aziendali o gruppi di app.
Sicurezza
• La protezione dalle intrusioni wireless integrata protegge dalle minacce e le riduce, eliminando al contempo l'esigenza di sensori RF e applicazioni di sicurezza separate
• I servizi per la reputazione e la sicurezza dell'IP identificano, classificano e bloccano i file, gli URL e gli IP malevoli, fornendo una protezione avanzata dalle minacce online
• Tecnologia TPM (Integrated Trusted Platform Module) per l'archiviazione sicura di credenziali e chiavi
Monitoraggio intelligente dell'alimentazione (IPM)
• Consente all'AP di monitorare costantemente e segnalare il consumo energetico effettivo e, facoltativamente, di prendere decisioni autonome per disattivare determinate funzionalità
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• Negli AP della serie 500, la funzionalità IPM per il risparmio energetico si applica quando l'unità è alimentata da una fonte 802.3af PoE. Per impostazione predefinita, l'interfaccia USB sarà la prima caratteristica a disattivarsi se il consumo energetico dell'AP supera il budget disponibile. In rare occasioni può essere necessario adottare ulteriori misure per il risparmio energetico, ma nella maggior parte dei casi gli AP della serie 500 operano in modalità illimitata
Ampia scelta delle modalità operative
• Gli AP della serie 500 di Aruba offrono una serie di modalità operative per soddisfare requisiti di gestione e installazione specifici.
• Modalità gestita da controller: quando sono gestiti tramite Mobility Controller di Aruba, gli AP Aruba della serie 500 offrono funzionalità di configurazione centralizzata, crittografia dei dati, applicazione delle politiche e servizi di rete, nonché inoltro distribuito e centralizzato del traffico
• Modalità Aruba Instant: in modalità Aruba Instant, un singolo AP distribuisce automaticamente la configurazione di rete agli altri AP Instant nella WLAN. Basta accendere un Instant AP, configurarlo via Wi-Fi e collegare gli altri AP: l'intera procedura richiede circa cinque minuti. Se i requisiti della WLAN cambiano, un percorso di migrazione integrato consente agli AP Instant della serie 500 di divenire parte di una WLAN gestita da un Mobility Controller
• AP remoto (RAP) per l'implementazione nelle filiali
• AM (Air Monitor) per IDS wireless, rilevamento e contenimento di server non autorizzati
• Analizzatore dello spettro, dedicato o ibrido, per l'identificazione delle fonti di interferenza RF
• Mesh aziendale sicura
• Per le installazioni di grandi dimensioni su più siti, il servizio Aruba Activate riduce notevolmente i tempi di installazione automatizzando il provisioning dei dispositivi, gli upgrade del firmware e la gestione dell'inventario. Con Aruba Activate, gli Instant AP sono spediti dallo stabilimento a qualsiasi sede e si configurano autonomamente all’accensione.
Specifiche
Radio 802.11ac - 5 GHz 2x2 MIMO (867 Mbps di velocità massima) e 2,4 GHz 2x2 MIMO (300 Mbps di velocità massima) con antenne integrate.
Specifiche radio wi-fi
• Tipo di AP: da uso interno, dual radio, 5GHz 802.11ac 2x2 MIMO e 2,4-GHz 802.11n 2x2 MIMO.
• Dual radio configurabile tramite software, supporta 5 GHz (Radio 0) e 2,4 GHz (Radio 1)
• 5GHz: Single User (SU) MIMO con 2 flussi spaziali per una velocità dati wireless massima di 1,2 Gbps a dispositivi client singoli 2x2 HE80
• 5GHz: Multi User (MU) MIMO con due flussi spaziali per una velocità dati wireless massima di 1,2 Gbps fino a due (1x1 HE80) dispositivi client MU-MIMO contemporaneamente
• 2,4GHz: Single User (SU) MIMO con due flussi spaziali per una velocità dati wireless massima di 574 Mbps a dispositivi client singoli 2x2 HE40 (574 Mbps per dispositivi client HT40 802.11n)
• Supporto di un massimo di 256 dispositivi client associati per radio e di massimo 16 BSSID per radio
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• Bande di frequenze supportate (si applicano restrizioni specifiche di singoli paesi):
- Da 2,400 a 2,4835 GHz
- Da 5,150 a 5,250 GHz
- Da 5,250 a 5,350 GHz
- Da 5,470 a 5,725 GHz
- Da 5,725 a 5,850 GHz
- Canali disponibili: a seconda del dominio regolatore configurato
- La selezione dinamica delle frequenze (DFS, Dynamic Frequency Selection) ottimizza l'utilizzo dello spettro RF disponibile
- Tecnologie radio supportate:
• 802.11b: DSSS (Direct-Sequence Spread-Spectrum)
• 802.11a/g/n/ac: OFDM (Orthogonal Frequency-Division Multiplexing)
Tipi di modulazione supportati:
• 802.11b: BPSK, QPSK, CCK
• 802.11a/g/n/ac: BPSK, QPSK, 16-QAM, 64-QAM, 256-QAM
- Potenza di trasmissione: configurabile in incrementi di 0,5 dBm
- Potenza di trasmissione massima (condotta), limitata da requisiti normativi locali:
• Banda 2,4 GHz: +18 dBm per chain, +21 dBm aggregata (2x2)
• Banda 5GHz: +18 dBm per chain, +23 dBm aggregata (3x3)
- La funzionalità ACC (Advanced Cellular Coexistence) riduce al minimo l'interferenza generata dalle reti cellulari
- Tecnologia MRC (Maximum Ratio Combining) per prestazioni del ricevitore ottimizzate
- Tecnologia CDD/CSD (Cyclic Delay/Shift Diversity) per prestazioni RF in downlink ottimizzate
- Intervallo di guardia breve per i canali a 20 MHz, 40 MHz, 80MHz e 80 MHz
- Codifica STBC (Space-Time Block Coding) per un maggiore intervallo e una ricezione ottimizzata
- Tecnologia LDPC (Low-Density Parity Check) per una correzione degli errori ad alta efficienza e un throughput più elevato
- Beamforming di trasmissione (TxBF) per una migliore affidabilità e raggio del segnale
Velocità dei dati supportate (Mbps):
• • 802.11b: 1, 2, 5.5, 11
• • 802.11a/g: 6, 9, 12, 18, 24, 36, 48, 54
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• • 802.11n: 6.5 to 300 (MCS0 to MCS15, HT20 to HT40), 400 with 256-QAM
• • 802.11ac: 6.5 to 867 (MCS0 to MCS9, NSS = 1 to 2, VHT20 to VHT80), 1,083 with 1024-QAM
• • 802.11ax (2.4GHz): 3.6 to 574 (MCS0 to MCS11, NSS = 1 to 2, HE20 to HE40)
• • 802.11ax (5GHz): 3.6 to 1,201 (MCS0 to MCS11, NSS = 1 to 2, HE20 to HE80)
Antenne wi-fi
• Due antenne omnidirezionali dual-band polarizzate verticalmente per 2x2 MIMO, con picco di guadagno di antenna 4.9dBi in 2.4GHz e 5.7dBi in 5GHz.
• Le antenne sono ottimizzate per il montaggio orizzontale a soffitto dell'AP.
Altre interfacce
• Una interfaccia di rete 10/100/1000BASE-T Ethernet (RJ-45)
- rilevamento automatico della velocità di collegamento e MDI/MDX
- 802.3az EEE (Energy Efficient Ethernet)
- PoE-PD: 48Vdc (nominale) 802.3af PoE
Sorgenti di alimentazione e consumo
• L’AP supporta l’alimentazione DC diretta e Power over Ethernet (PoE)
• Quando sono disponibili entrambe le sorgenti di alimentazione, l'alimentazione DC ha la priorità sul PoE
• Gli alimentatori sono inclusi nel bundle
• Sorgente DC diretta: 58Vdc nominali, +/- 5%
• L’interfaccia accetta una spina circolare con positivo centrale da 1,35/3,5 mm con lunghezza di 9,5 mm
• Power over Ethernet (PoE) per le porte Ethernet0: sorgente conforme a 802.3af/802.3af a 48 Vdc (nominali)
• Massimo consumo di energia: 11W (PoE) o 11,5W (DC)
• Massimo consumo di energia in modalità inattiva: 3,3W (PoE) o 3,3W (DC)
Montaggio
L'AP viene fornito in dotazione kit di montaggio per il montaggio a parete / soffitto su superficie piana (base, superficie piana).
• Mount kit fornito nel Bundle di convenzione:
o R3J18A - AP-MNT-D AP Mount Bracket
Caratteristiche fisiche
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• Dimensioni/peso dell'unità esclusi gli accessori di montaggio:
- 150mm x 150mm x 35mm
- 280g
• Dimensioni/peso:
- 37 x 160 x 161 mm
- 500g
Condizioni ambientali
• Funzionamento:
- Temperatura: da 0°C a +50°C
- Umidità: da 5% a 93% senza condensa
• Immagazzinaggio e trasporto:
- Temperatura: da -40°C a +70°C
Conformità normativa
• FCC/ISED
• Marchio CE
• Direttiva RED 2014/53/EU
• Direttiva EMC 2014/30/EU
• Direttiva 2014/35/EU sulla bassa tensione
• UL/IEC/EN 60950
• EN 00000-0-0 e EN 00000-0-0
Affidabilità Certificazioni
• CB Scheme Safety, cTUVus
• UL2043 Plenum Rating
• Certificato Wi-Fi Alliance (WFA) 802.11a/b/g/n/ac/ax
• WPA, WPA2 and WPA3 – Enterprise with CNSA option, Personal (SAE), Enhanced Open (OWE)
• Wi-Fi Alliance certified (WFA) 802.11ac with Wave 2 features
• Passpoint® (Release 2) con ArubaOS e Instant 8.6+
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Garanzia
• Garanzia a vita limitata Aruba
Versioni minime del software
• ArubaOS 8.6.0.0
• Aruba InstantOS 8.6.0.0
Per maggiori Informazioni e per una documentazione esaustiva in merito ai prodotti e la guida utile alla configurazione, si rimanda al seguente link: Aruba Network Architecture WiFi.
4.2.6. Dispositivi per la sicurezza delle reti
4.2.7. Network Access Control HPE JZ508A
Aruba ClearPass Policy Manager offre a dipendenti, collaboratori e ospiti, il controllo di accesso alla rete, basato sui ruoli e sui dispositivi, su infrastrutture cablate, wireless o VPN multi-vendor. Dotato di un motore di policy basato su RADIUS, supporto del protocollo TACACS+, creazione di profili per i dispositivi e valutazione del loro stato, onboarding e opzioni di accesso guest, Aruba ClearPass non ha rivali per ciò che riguarda la sicurezza della rete.
Aruba ClearPass Policy Manager supporta funzionalità di tipo “self-service”, facilitando l’accesso in rete per gli utenti finali; questi ultimi possono infatti configurare i propri dispositivi per l’uso aziendale o l’accesso a Internet, in base alle policy configurate. Un altro vantaggio offerto dalla soluzione è che gli utenti che possiedono un'infrastruttura Wi-Fi Aruba possono condividere proiettori, TV, stampanti e altre appliance multimediali che utilizzano DLNA/UPnP o Apple AirPlay e AirPrint; ClearPass semplifica infatti l'individuazione di tali dispositivi e la condivisione tra gli utenti.
Questa piattaforma di gestione delle policy, completa e scalabile, va quindi oltre le tradizionali soluzioni di autenticazione, autorizzazione e accounting (AAA), per offrire funzionalità di enforcement che rispondono ai requisiti di sicurezza richiesti per esempio per il Bring-Your-Own-Device (BYOD).
Con le policy di ClearPass e la soluzione AAA integrata si può usufruire della creazione di profili, di un'interfaccia amministrativa basata sul Web e funzionalità complete di reporting con avvisi in tempo reale. Tutti i dati contestuali raccolti vengono sfruttati per garantire che a tutti gli utenti e i dispositivi vengano concessi privilegi di accesso appropriati, indipendentemente dal metodo di accesso o dalla proprietà del dispositivo.
Un approccio all'applicazione delle policy basato su template offre all'IT la possibilità di creare policy orientate sia alle reti cablate che alle reti wireless che sfruttino elementi come ruoli dell’utente, tipi di dispositivi, dati MDM/EMM, stato dei certificati, posizione, giorno della settimana e altro ancora. Le policy possono quindi facilmente applicare regole per dipendenti, studenti, medici, utenti guest, dirigenti e per ciascun tipo di dispositivo che tali utenti decidono di utilizzare.
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Per maggiori Informazioni e per una documentazione esaustiva in merito ai prodotti e la guida utile alla configurazione, si rimanda al seguente link: Secure Your Network Architecture With HPE Aruba NAC
Licensing
Aruba ClearPass Policy Manager offerto in convenzione è equipaggiato con il set completo di licenze, in modalità perpetua e senza alcuna necessità di rinnovo di licenze e rinnovo di subscription. Il Policy manager proposto è quindi provvisto di tutte le funzionalità di cui dispone e senza alcun tipo di scadenza. Di seguito vengono dettagliate le funzionalità delle licenze.
ClearPass Onboard
ClearPass Onboard consente agli utenti di configurare in completa autonomia i dispositivi in modo da poterli utilizzare nelle reti protette. Grazie a certificati specifici per i dispositivi, gli utenti non devono più immettere le credenziali di accesso varie volte nell'arco di una giornata, e questa maggiore praticità rappresenta già di per sé un traguardo. Un ulteriore vantaggio è costituito dalla maggiore sicurezza garantita dall'uso dei certificati.
• CLEARPASS ONBOARD – Licenze perpetue e senza limitazioni di utilizzo
Accesso guest semplice e rapido
L'approccio BYOD non riguarda solo i dispositivi dei dipendenti, bensì comprende qualsiasi visitatore con un dispositivo che richiede l'accesso alla rete, cablata o wireless.
Con ClearPass Guest i dipendenti, gli addetti alla reception, i coordinatori di eventi e altro personale non IT possono creare in modo semplice ed efficiente account temporanei per l'accesso alla rete, per un numero indefinito di guest ogni giorno. Il caching degli indirizzi MAC garantisce inoltre che gli utenti guest possano facilmente connettersi durante tutto l'arco della giornata senza dover immettere ripetutamente le credenziali nel portale guest.
Con l'auto-registrazione i dipendenti non devono più occuparsi di questa attività e gli utenti guest possono creare direttamente le proprie credenziali. Le credenziali di accesso vengono fornite tramite badge stampati, SMS o e- mail. Possono inoltre essere archiviate in ClearPass per determinati periodi di tempo, configurando una scadenza automatica dopo un certo numero di ore o giorni.
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• ACCESSO GUEST – Licenze perpetue e senza limitazioni di utilizzo
ClearPass Onguard
Durante il processo di autorizzazione, può essere necessario svolgere delle valutazioni dello stato di specifici dispositivi, al fine di garantire che siano conformi ad alcune policy, come ad esempio dell’antivirus, dell’anti- spyware e del firewall. L'automazione può spingere gli utenti ad eseguire scansioni antivirus prima di connettersi alla rete aziendale.
ClearPass OnGuard è dotato di capacità integrate, che svolgono controlli dello stato dei dispositivi per eliminare vulnerabilità in un'ampia gamma di sistemi operativi e versioni di computer. Indipendentemente dal fatto che si utilizzino client permanenti o temporanei, ClearPass può identificare gli endpoint conformi ai requisiti in infrastrutture wireless, cablate e VPN.
• CLEARPASS ONGUARD – Licenze perpetue e senza limitazioni di utilizzo
Integrazione con terze parti
ClearPass consente di automatizzare la risposta alle eventuali minacce alla sicurezza e di migliorare i servizi utilizzando soluzioni di terze parti molto diffuse quali firewall, MDM/EMM, MFA, tool di registrazione dei visitatori e SIEM; ha quindi l’abilità di rispondere ad un eventuale attacco anche se questo viene segnalato da un Vendor di sicurezza.
Workflow e processi decisionali automatizzati, che si avvalgono di REST API, messaggistica syslog e un repository integrato contribuiscono a semplificare le attività e rendere sicura l’azienda, senza ricorrere a complessi linguaggi per la creazione di script o lunghe configurazioni manuali.
Grazie a questo tipo di integrazioni le reti possono agire automaticamente:
• I dati MDM/EMM possono servire a determinare lo stato di un dispositivo e se quest'ultimo può connettersi alla rete.
• I firewall possono applicare le policy in modo accurato sulla base di attributi dell'utente, di gruppo e specifici del dispositivo, nonché usufruire di ClearPass per rimediare ad un comportamento inappropriato di un dispositivo.
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• Gli strumenti SIEM possono essere configurati in modo da archiviare i dati di autenticazione per tutti i dispositivi connessi.
• Agli utenti può essere richiesto di utilizzare l'autenticazione MFA (Multi-Factor Authentication) per dimostrare la propria identità al momento della connessione alle reti e alle risorse.
Gli eventi di rete possono inoltre inviare prompt ai firewall, a SIEM e agli altri strumenti per indicare a ClearPass di intervenire in merito a un dispositivo attivando azioni in maniera bidirezionale. Se, ad esempio, un utente fallisce più volte nelll'autenticazione di rete, ClearPass può attivare un messaggio di notifica direttamente nel dispositivo oppure può inserirlo in una blacklist per impedire l'accesso alla rete.
Visibilità degli endpoint connessi alle reti wired e wireless
Il requisito fondamentale per definire una politica di controllo degli accessi alla rete aziendale che sia chiara, corretta e sicura consiste nell’avere una dettagliata visibilità del numero dei dispositivi, della loro tipologia e necessità degli stessi.
A tal scopo, Clearpass contiene un modulo chiamato “Device Profiler” che automaticamente profila e classifica i dispositivi all’atto dell’accesso in rete, mediante una serie di componenti software chiamati “collectors” e un database di “fingerprints” costantemente aggiornato.
Le informazioni raccolte sono fruibili mediante grafici e tabelle, in maniera aggregata o visualizzando il dettaglio di un singolo dispositivo o di un sottogruppo
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KEY FEATURES
La scelta di Aruba Clearpass, presente in Convenzione Consip Lan 7, permette al cliente di avere diversi vantaggi, che si basano sui numerosi punti di forza del prodotto.
Multi vendor
• ha la capacità di sviluppare, automatizzare, applicare e controllare policy di sicurezza all’accesso sia in reti Aruba, che di altri Vendor, supportando oltre 100 dizionari RADIUS e offrendo massima flessibilità all’utente finale;
• implementabile sia per reti cablate che wireless e applicabile a livello globale su molti settori di mercato.
• le soluzioni offerte da altri Vendor non forniscono visibilità e controllo centralizzati da un unico sistema integrato su reti eterogenee.
Interoperabilità
• ClearPass utilizza protocolli e interfacce basati su standard (ad es. Web API standard per ricevere dati da risorse esterne)
• La soluzione è integrata con centinaia di strumenti aziendali e applicazioni di uso comune (ad esempio firewall Palo Alto Networks, McAfee anti-malware)
• Offre connettività ad altri sistemi di gestione (ad es. MDM): Xxxxx lavora infatti con oltre 5 partner MDM (inclusi AirWatch, MobileIron e Citrix)
• Fornendo API e flessibilità, Clearpass può essere integrato e implementato in qualsiasi ambiente di qualsiasi Vendor e supportare la maggior parte dei dispositivi smart mobile.
Scalabilità
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• Clearpass è in grado di gestire in maniera vincente la sicurezza di accesso alla rete in implementazioni
su larga scala e l’autenticazione in alta densità
• Può applicare le policy su più siti, da una singola piattaforma centralizzata
• È possibile aggiungere facilmente nuovi utenti
Semplicità di deployment
• Grazie a dei task automatizzati, Clearpass ha la capacità di profilare e d’implementare l’onboarding dei dispositivi in maniera automatizzata, semplificando la configurazione dei dispositivi stessi e l’implementazione delle policy
• Tramite la simulazione delle policy, i Clienti possono provare eventuali modifiche ad una policy offline
e testarne gli effetti, prima d’implementarle.
A differenza di altri Vendor, con le sole licenze Access sono incluse tutte le funzionalità di base a livello NAC:
• AAA
• 802.1x
• MAC-Authentication
• Web Based User Registration e Authentication (captive portal authentication)
• Multi-Factor Authentication (MFA)
• TACACS+ per Device Administration (per es. Router, Switch, Controller, Firewall, ecc)
• OnConnect
• System APIs
• 360 Security Exchange
• Standard endpoint visibility (anche conosciuta come device fingerprinting)
• Guest
• Profiling
• Integrazione con MDM
• Integrazione con terze parti
Questa lista di funzionalità integrate è un vantaggio della soluzione Aruba Clearpass, anche rispetto ad altri Vendor, che per attivare ad es. il profiling, TACACS+, l’integrazione con MDM e con terze parti richiedono licenze aggiuntive ad hoc.
Profilazione
Ha la funzionalità di fingerprint per ogni dispositivo che si connette in rete e utilizza quest’informazione per l’implementazione delle policy. Mettendo insieme quest’aspetto con le informazioni che vengono identificate durante il processo di autenticazione e autorizzazione, possono essere create delle policy granulari (ad es. che identifichino e separino le policy dedicate a dei computer di dominio rispetto a quelle dei tablet personali).
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Completezza della soluzione
ClearPass offre in modo univoco un set completo di funzionalità per la gestione della sicurezza dell'accesso alla rete in un unico sistema integrato:
• Policy management
• Policy enforcement
• Funzionalità Guest
• Device profiling e onboarding
• Automation
• Tool di troubleshooting
I moduli opzionali includono la self-registration e l’advertising dei guest, l’onboarding dei device e la convalida dello stato di salute dei dispositivi
Clearpass è completo di strumenti integrati che permettono l’analisi di eventuali problematiche (es. diagnostica
per il troubleshooting di eventuali autenticazioni fallite).
Integrazione con terze parti
ClearPass ha l'ecosistema più esteso di interoperabilità di terze parti di qualsiasi prodotto NAC. Dall'AAA di base ai servizi cloud, la soluzione può interagire con qualsiasi prodotto di rete, comunicazione o sicurezza sul mercato. L'uso di protocolli di comunicazione standard come RADIUS, HTTP e Syslog, assicura che ClearPass interagisca con i dispositivi e i software attualmente distribuiti nelle reti attuali, eliminando costosi aggiornamenti di infrastrutture o software.
TIPOLOGIA DI LICENZE COMPRESE NEL BUNDLE
• Licenze Access
Le licenze Access sono le licenze base del ClearPass Policy Manager; il consumo di queste licenze si basa sul numero di endpoint contemporaneamente autenticati/autorizzati e vengono fornite in modalità perpetua e quindi senza necessità di rinnovi e/o ulteriori subscription
Una sessione è considerata attiva quando un endpoint è autenticato/autorizzato e attivamente connesso alla rete. Per cui, quando un nuovo endpoint stabilisce una sessione, una licenza Access viene rimossa dal pool di quelle disponibili; quando invece l'endpoint interrompe la sessione, una licenza Access viene restituita al pool. I controlli di sessione vengono eseguiti ogni 15 minuti e, se non è possibile identificare la fine della sessione, la licenza verrà rimossa dal pool per un periodo di 24 ore dal momento in cui l'endpoint è stato autenticato/autorizzato e connesso alla rete.
• Licenze OnBoard
Le licenze OnBoard sono utilizzate per abilitare il provisioning automatico e la creazione di certificati di identità univoci per qualsiasi dispositivo Windows, macOS, iOS, Android, ChromeOS e Linux, tramite un portale self- guided. Il consumo di licenze OnBoard si basa su un modello di certificato attivo per utente.
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Ad esempio, se un determinato utente ha quattro dispositivi con un certificato attivo ciascuno, è necessaria una sola licenza OnBoard; se nel tempo, tre dei quattro dispositivi vengono ritirati e i loro certificati associati vengono revocati, il quarto certificato del dispositivo attivo manterrà comunque la licenza OnBoard associata all'utente.
• Licenze OnGuard
Le licenze OnGuard sono utilizzate per eseguire valutazioni avanzate sullo stato di salute dell'endpoint su connessioni wireless, cablate e VPN, assicurando la conformità e le garanzie necessarie all’infrastruttura di rete, prima della connessione dei dispositivi. Il consumo delle licenze OnGuard si basa su un modello per endpoint.
Ad esempio, se deve essere installato un agente OnGuard su cinque endpoint entro un periodo di 24 ore, sono necessarie cinque licenze OnGuard.
Dispositivi di sicurezza nac - fascia media fino a 500 Endpoint concorrenti HPE ARUBA – Codice Prodotto JZ508A-500C
Componenti hardware fornite con bundle 500 Endpoint:
• 500 Licenze Access (Licenze perpetue,set completo di funzionalità)
• 500 Licenze OnBoard (Licenze perpetue,set completo di funzionalità)
• 500 Licenze OnGuard (Licenze perpetue,set completo di funzionalità)
• 1 Aruba ClearPass C1000 S-1200 R4 HW Appliance
o L’appliance C1000 è un modello hardware basato su Unicom S-1200 R4, con CPU Atom 2.40GHz C2758 con 8 Core (8 Threads), 8 GB di memoria, uno storage SATA (7.2K RPM) 1TB e supporta fino a 1000 sessioni concorrenti.
Per maggiori Informazioni e per una documentazione esaustiva in merito ai prodotti e la guida utile alla configurazione, si rimanda al seguente link: Secure Your Network Architecture With HPE Aruba NAC.
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5. Servizi obbligatori connessi alla fornitura
Nell’ambito dell’esecuzione delle prestazioni è garantito l’espletamento dei seguenti Servizi Obbligatori
compresi nei prezzi per i relativi componenti forniti:
• Supporto al collaudo;
• Help Desk Multicanale;
• Servizio di dismissione dell’esistente.
5.1. Servizio di supporto al collaudo
Il fornitore procederà autonomamente alla verifica funzionale di tutti i sistemi/apparati/servizi oggetto della fornitura e al termine di tale verifica consegnerà all’Amministrazione Contraente il «Verbale di Fornitura»;
L’Amministrazione Contraente procederà al collaudo della fornitura:
• Richiedendo a Vodafone di effettuare il collaudo tramite una propria commissione interna producendo, a completamento della fase di collaudo, la relativa documentazione di riscontro (autocertificazione). L’Amministrazione sottoscriverà entro 15 giorni dalla data riportata sul documento “Verbale di Fornitura”, un «Verbale di Collaudo».
• Nominando una propria Commissione di collaudo entro 15 giorni dalla data riportata sul
«Verbale di Fornitura». I lavori della Commissione dovranno concludersi entro 15 giorni dalla data di costituzione della Commissione di collaudo con la stesura del «Verbale di Collaudo».
Nel caso di esito positivo, la data del «Verbale di Collaudo» avrà valore di «Data di accettazione della fornitura”.
5.1.1. Collaudo della componente passiva del cablaggio
In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente, sarà certificata ogni singola tratta, sia realizzata in cavo UTP/FTP, sia in fibra ottica, per attestare la rispondenza alle caratteristiche minime della normativa applicabile vigente. Saranno effettuati test rilasciando, per entrambi i casi, i “Fogli di Collaudo” con le misure ed i risultati di tutti i test effettuati. In caso di esito positivo del collaudo sarà rilasciata, in duplice copia, la seguente documentazione:
• Verifica delle prestazioni delle connessioni con output documentale;
• Disegno logico della rete;
• Etichettatura del Cablaggio strutturato;
• Disegno fisico planimetrico con la posizione degli armadi di distribuzione ed il passaggio dei cavi di dorsale;
• Disegno dettagliato di ogni armadio rack con i pannelli di distribuzione-permutazione e con la tabella delle permutazioni;
• Documentazione del cablaggio redatta con simbologia ed abbreviazioni standard comprensiva di etichettatura degli elementi di connessione (cavi, prese, etc.) rispettando gli standard EIA/TIA 568-B ed ISO/IEC 11801;
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Al fine di garantire un’adeguata gestione di quanto installato, in fase di collaudo saranno utilizzati metodi e procedure sistematiche per l’identificazione di tutte le parti (armadi, percorsi dei cavi, connettori, pannelli, etc.) e sarà prodotta un’adeguata documentazione aggiornata, successivamente, durante l’intero ciclo di vita del cablaggio. Quanto detto sarà svolto in pieno rispetto dello standard EIA/TIA 606-A che prevede, infatti, l’identificazione e la gestione delle parti attraverso “tool cartacei ed informatici”.
Gli elementi oggetto della documentazione sono, ad esempio:
• spazi dove sono ubicate le terminazioni;
• percorso dei cavi;
• tipologia dei cavi;
• terminazione dei cavi;
• messe a terra per telecomunicazioni;
• apparati.
Collegamenti dati (work area cable)
In relazione ai collegamenti dati, viene verificato che il segmento sotto test non abbia problemi di continuità elettrica (Open, Short) e che le coppie siano correttamente inserite a livello dei connettori terminali (rispettivamente all'attacco utente ed al permutatore di piano) senza alcuna inversione dei fili. Viene collegato in successione ciascun filo di un estremo (lato permutatore) del segmento sottomisura ad un generatore di tensione e si verifica all'altro estremo, lato attacco d'utente, che la tensione sia presente su di un filo (continuità) nella posizione prevista da un collegamento dritto corretto (corretta inserzione). Tale test viene automaticamente realizzato dallo strumento di collaudo utilizzato ovvero TDR o Power Meter.
Si inserisce nel connettore dati della presa utente il modulo di loop-back dello strumento di test mediante una bretella connettorizzata RJ45; si connette al permutatore lo strumento principale di misura mediante una bretella di connessione e si esegue la misura. Il test sarà effettuato su un campione di segmenti pari al 100% di quelli presenti.
Il segmento viene giudicato idoneo nel caso che esso mostri continuità elettrica e corretta inserzione ai connettori delle estremità. La prova viene accettata nel caso in cui tutti i segmenti testati superino la prova. L’esecuzione delle prove viene registrata sul “Foglio di Collaudo” rilasciato a seguito del collaudo stesso. In caso di utilizzo di strumento TDR, i dati rilevati saranno memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico.
In caso di utilizzo di strumento Power Meter, che non permette la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, il tecnico che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
I test sui collegamenti dati vengono effettuati anche in relazione alla misura dell’attenuazione del cavo, alla misura di Near-End Crosstalk (NEXT) e alla misura del rumore in linea. Il test di attenuazione verifica che il segmento sotto test abbia un’attenuazione inferiore a quanto richiesto per poter correttamente operare in ambiente LAN. La prova si effettua inserendo nel connettore dati della presa utente il modulo di loop-back dello strumento di test, mediante una bretella connettorizzata RJ45 si connette lo strumento al permutatore principale e si esegue la misura. Viene attivato il test che fornisce il valore di attenuazione massimo rilevato su
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tutte le coppie del segmento nell'ambito di una serie di prove effettuate nell'intervallo di frequenza 5-10 MHz per Ethernet. Il test sarà effettuato su un campione di segmenti pari al 100% di quelli presenti.
Il segmento, in ogni caso, sarà considerato idoneo solo se conforme alle normative vigenti relative alla specifica tipologia di impianto. L’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo. In caso di utilizzo di strumento TDR/OTDR, i dati rilevati saranno memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico. In caso di utilizzo di strumento Power Meter, che non permette la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, colui che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
Il test sulla misura del rumore in linea, verifica che il segmento sotto test sia caratterizzato da un valore di rumore inferiore a quanto richiesto per poter correttamente operare in ambiente LAN. La prova si effettua inserendo nel connettore dati della presa utente il modulo di loop-back dello strumento di test, mediante una bretella connettorizzata RJ45 si connette lo strumento al permutatore principale e si esegue la misura. Si attiva il test e si lascia lo strumento in registrazione per alcuni secondi (circa 30); il display fornisce direttamente ed automaticamente il massimo valore di rumore ambiente rilevato tra tutte le coppie del segmento nell'intervallo di tempo di attività del test. Il test sarà effettuato su un campione di segmenti pari al 100% di quelli presenti. Il collaudo sarà considerato superato solo nel caso in cui tutti i segmenti testati superino le prove. L’evidenza della tipologia e dell’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo.
In caso di utilizzo di strumento TDR, i dati rilevati dovranno essere memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico. In caso di utilizzo di strumento Power meter, che non permetta la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, colui che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
Collegamenti di dorsale in rame multicoppia
Sempre per quanto riguarda i test sulle tratte in rame, sono previste anche le prove di collaudo sulle tratte di dosale in cavo multicoppia, sia per quanto riguarda i collegamenti in fonia che per quelli dati.
In particolare, per la parte fonia, viene effettuato un test sulla continuità e corretta inserzione: viene verificato che le coppie del cavo multicoppia di backbone sotto test non abbiano problemi di continuità elettrica (Open, Short) e che le coppie siano correttamente inserite a livello dei connettori terminali (rispettivamente al permutatore centrale e al permutatore di piano) senza alcuna inversione dei fili.
Il test deve essere effettuato su tutti i cavi multicoppia che costituiscono il backbone verticale in rame: per ciascun cavo sarà effettuato il test su un numero di coppie pari al 100% di quelle presenti. Il cavo multicoppia viene giudicato idoneo nel caso in cui esso dimostri continuità elettrica e corretta inserzione alle terminazioni delle estremità per ciascun gruppo di coppie provate. Il backbone viene considerato collaudato positivamente nel caso in cui tutti i cavi multicoppia superino la prova. L’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo.
In caso di utilizzo di strumento TDR, i dati rilevati dovranno essere memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico. In caso di utilizzo di strumento Power meter, che non permette la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, colui che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
Collegamenti di dorsale in rame
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In relazione ai test di collaudo effettuati sulle tratte di dorsale dati in rame, viene verificato che il cavo di dorsale sotto test non abbia problemi di continuità elettrica (Open, Short) e che le coppie siano correttamente inserite a livello dei connettori terminali (rispettivamente al permutatore centrale ed al permutatore di piano) senza alcuna inversione dei fili.
Tale test viene automaticamente realizzato dallo strumento di collaudo utilizzato ovvero TDR o power meter, collegando al permutatore di piano il modulo di loop-back dello strumento di test e al permutatore centrale lo strumento principale. Si attiva il test che fornisce direttamente e automaticamente il risultato.
Il cavo viene giudicato idoneo nel caso in cui esso dimostri continuità elettrica e corretta inserzione alle terminazioni delle estremità. L’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo. In caso di utilizzo di strumento TDR, i dati rilevati dovranno essere memorizzati nello strumento per essere poi stampati e archiviati in formato magnetico.
In caso di utilizzo di strumento Power meter, che non permette la memorizzazione, ma solo la visualizzazione a display dei risultati dei test effettuati, colui che effettua la prova, riporterà evidenza della prova effettuata e dell’esito sul Foglio di Xxxxxxxx.
Collegamenti di dorsale in fibra ottica
Per il collaudo della rete in fibra ottica è necessario misurare la perdita di ogni terminazione e di ogni circuito utilizzando un’apposita sorgente luminosa, un apposito misuratore ed una coppia di adattatori per il tipo di connettori installati.
La sorgente luminosa deve essere in grado di generare una forma d'onda di lunghezza pari a 850 nm e/o 1.300nm (I e II finestra). L'emissione di luce può essere sia a tipo continuo a bassa potenza, sia di tipo periodico a bassa potenza equivalente ad una forma d'onda quadra a 10 kHz. sia di tipo continuo ad alta potenza.
Il misuratore deve essere in grado di rilevare livelli di potenza espressi sia in dBm che in dBr, fornendo anche gli scostamenti in dBm rispetto ai dBr previsti come risultato della misura.
La misura ottenuta automaticamente dallo strumento OTDR è accettabile quando il valore di perdita (dB) è uguale o inferiore alla somma dei limiti di perdita dichiarati dal costruttore per la fibra ottica e per i connettori ottici.
Le impostazioni di misura saranno conformi alle indicazioni ANSI /EIA/TIA-526-14, metodo B.; il segmento viene considerato idoneo se si verifica che è rispettato il limite definito dallo standard EIA/TIA-568-B. Le misure di attenuazione su fibre monomodali saranno realizzate a 1300 e a 1550 nm. La modalità di misura sarà conforme al metodo 1°, EIA/TIA-526-7. L’esecuzione delle prove viene registrata sul Foglio di Collaudo.
In caso di utilizzo di strumento OTDR, i dati rilevati dovranno essere memorizzati nello strumento per essere poi stampati o archiviati in formato magnetico.
5.1.2. Collaudo degli apparati attivi
Per quanto riguarda le procedure tecniche di collaudo degli apparati attivi, in caso di semplice fornitura,
l’installazione sarà eseguita a seguito del buon esito del collaudo del cablaggio passivo. Gli apparati attivi saranno
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messi in funzione dopo la verifica preventiva del buon funzionamento delle linee di alimentazione di servizio e di backup. Il collaudo degli apparati attivi verrà eseguito con le seguenti modalità:
• verifica corretta tensione di alimentazione;
• accensione apparato e verifica funzionamento degli alimentatori;
• verifica accensione dei LED.
• connessione con PC portatile alla porta seriale dell’apparato;
• verifica della versione software/firmware;
• verifica della memoria RAM e memoria Flash;
• verifica consistenza delle porte/moduli a bordo degli apparati.
Dopo aver verificato il corretto funzionamento di ogni singolo apparato/modulo si prosegue con la connessione
degli apparati in base all’architettura proposta in sede di Piano di Esecuzione.
Per poter eseguire le prove di connettività, saranno quindi attestate le bretelle in fibra ottica o rame per il collegamento verso altri apparati attivi e le bretelle in rame per la connessione alle porte dell’apparato attivo verso il Personal Computer.
La verifica di connettività sarà eseguita tramite l’esecuzione di ping verso punti della rete predefiniti verificando i ritardi introdotti nelle tratte in caso di attraversamento di più apparati. Dal centro stella verranno eseguite anche prove di traffico per controllare l’efficienza nella trasmissione dei dati (es. FTP).
Trascorse ventiquattro ore dalla fine delle prove di connettività, senza il riscontro di alcuna problematica hardware/software, il collaudo sarà considerato positivo e saranno compilati i moduli di certificazione del collaudo.
Per quanto riguarda il collaudo degli apparati Wireless Wi-Fi e della relativa rete si procederà nel seguente modo:
• verifica corretta tensione di alimentazione;
• accensione apparato e verifica funzionamento degli alimentatori;
• verifica accensione dei LED;
• connessione delle interfacce di ingresso;
• esecuzione della procedura di posizionamento antenne mediante il collegamento di un PC portatile alla
porta console dell’apparato;
• verifica della copertura Radio e della visibilità di tutti i dispositivi di rete che devono essere interconnessi mediante gli AP mediante prove di ping;
• prove di trasferimento dati attraverso il collegamento WI-FI;
• verifica della gestione con protocollo SNMP.
In relazione al collaudo degli apparati attivi UPS, nella documentazione rilasciata all’Amministrazione, verrà inserita un’apposita voce nella quale sarà descritta e commentata l’avvenuta installazione e collaudo degli apparati UPS, sia per gli armadi di medie dimensioni che per quelli di grandi dimensioni.
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Il collaudo su tali apparati, essendo muniti della funzione di AutoTest, avverrà semplicemente lanciando la suddetta procedura, dopo aver accuratamente rilevato il carico di VA degli apparati attivi (router, switch etc.) presenti nell’armadio rack e fisicamente collegati all’UPS.
In caso di esito positivo del processo di autotest, verrà compilata la scheda di avvenuto collaudo.
Verranno eseguiti dei test di simulazione di interruzione della rete elettrica per mostrare ai responsabili
dell’amministrazione richiedente, il perfetto funzionamento dell’apparato.
5.2. Help Desk Multicanale
L’Amministrazione potrà richiedere i servizi di assistenza tramite un Help Desk multicanale (telefono, e-mail, web) dedicato alla Convenzione, accedibile mediante un “Numero Verde” per le comunicazioni telefoniche.
Tale Help Desk svolge funzioni di customer care sia riguardo le richieste di adesione che di manutenzione e assistenza per i servizi nonché per gli aspetti legati alla fatturazione e rendicontazione. Tale servizio consente una rapida individuazione della natura della problematica, indirizzando il chiamante, anche attraverso strumenti di interazione (IVR), agli operatori di accoglienza della chiamata.
Inoltre, il servizio di Help Desk è sempre attivo (24h 7x7 365 giorni all’anno) e garantisce la presenza di operatori
competenti nei vari servizi offerti in tutte le fasce orarie previste per l’erogazione di tali servizi.
Tra i compiti della suddetta struttura sono inclusi:
• ricezione segnalazioni provenienti dagli utenti accreditati dell’Amministrazione Contraente;
• gestione efficace delle richieste d’intervento fino alla soluzione del problema;
o apertura e gestione del guasto, su segnalazione del personale dell’Amministrazione, attraverso l’apertura di Trouble Ticket;
o qualificazione della richiesta: assistenza, manutenzione, attività di gestione, etc.;
o classificazione della priorità/gravità (severity code). L’operatore deve essere in grado di modificare
il livello di gravità in funzione della quantità di richieste pervenute associabili ad un unico guasto;
o in caso di assistenza per malfunzionamento, assegnare, e quindi comunicare all’Amministrazione (anche via e-mail), un numero progressivo di chiamata (identificativo della richiesta di intervento) contestualmente alla ricezione della chiamata con l’indicazione della data ed ora di registrazione;
o assistenza nella formulazione di diagnosi e/o di tentativi di risoluzione del guasto da parte del personale dell’Amministrazione (es. reset dell’apparato attraverso l’operazione di spegnimento e accensione) anche rilevati automaticamente a mezzo telegestione;
o smistamento della richiesta al personale tecnico di secondo livello assegnato per una rapida risoluzione tramite telegestione o intervento on-site;
o rendicontazione all’utente sullo stato dell’intervento;
o chiusura del ticket all’atto della risoluzione del problema;
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• qualora l’Amministrazione abbia richiesto il servizio di gestione da remoto, l’help desk dovrà effettuare tutte le verifiche possibili da remoto e comunicarne l’esito all’Amministrazione richiedente;
• controllo dei processi di risoluzione attivati e verifica degli esiti;
• risoluzione di problematiche di carattere amministrativo e fornitura di informazioni su tematiche legate
all’applicazione della Convenzione;
• gestione delle richieste di informazioni sulle attività preliminari all’Ordinativo di Fornitura;
• supporto alla compilazione degli Ordinativi di Fornitura;
• gestione delle richieste di informazioni sullo stato di avanzamento degli ordini e sulla loro evasione che saranno comunicate all’Amministrazione telefonicamente o, in alternativa, all’indirizzo e-mail dell’Amministrazione richiedente.
Le segnalazioni di Trouble Ticket da parte dell’Amministrazione potranno essere inoltrate nelle seguenti
modalità:
• chiamata telefonica di un numero verde direttamente al team dedicato;
• e-mail;
• mediante interfaccia WEB.
All'atto dell'apertura del Trouble Ticket via WEB, il sistema di trouble ticketing emetterà un numero di identificazione univoco per ciascun ticket, mentre, in caso di segnalazione telefonica o via mail, l'identificativo univoco verrà fornito dall’operatore dell’Help Desk.
Sarà cura dell’operatore dell’Help Desk contattare l’Amministrazione per fornire le prime indicazioni circa la natura dei disservizi e le previsioni per il completo ripristino. La struttura di assistenza avrà comunque il compito di aggiornare l’Amministrazione sullo stato del guasto, fino al completo ripristino del servizio. L’Amministrazione avrà inoltre la possibilità di verificare autonomamente lo stato del guasto accedendo al sistema di Trouble Ticketing via Web.
La chiusura del guasto sarà, di norma, concordata con l’Amministrazione.
Di seguito si riporta il diagramma di flusso relativo alla segnalazione di disservizio tramite il sistema Trouble Ticketing.
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Tutte le informazioni relative ai Trouble Ticket saranno condivise con le Amministrazioni e contenute in un database unico. A tale database si farà riferimento ai fini del calcolo degli indicatori di qualità del servizio e delle eventuali penali ad essi collegate.
È facoltà dell’Amministrazione ricorrere ad un’apposita procedura di escalation atta a sollecitare il tempestivo intervento, per eventuali Trouble Ticket che tendono ad andare fuori soglia temporale massima o per particolari criticità.
Ogni comunicazione da parte dell’Aggiudicatario e dell’Amministrazione Contraente avvenuta nell’ambito dell’utilizzo dell’help desk che abbia rilevanza ai fini della verifica del rispetto dei livelli di servizio deve essere formalizzata tramite e-mail.
I termini di erogazione del servizio di assistenza e manutenzione decorreranno dall’ora di registrazione della
richiesta di intervento riportata nella e-mail inviata all’Amministrazione a seguito della segnalazione effettuata.
5.3. Servizio di dismissione dell’esistente
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche da ritirare potranno essere di qualsiasi marca o modello ma equivalenti alle apparecchiature oggetto dell’ordinativo di fornitura e comunque nell’ambito del perimetro di intervento relativo all’installazione delle nuove apparecchiature, sebbene tale vincolo non implichi una corrispondenza unitaria tra un apparato nuovo e un apparato da dismettere.
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La prestazione deve essere finalizzata esclusivamente al ritiro per lo smaltimento delle apparecchiature usate e/o del materiale di risulta in conformità alle leggi vigenti.
N.b. Sono esclusi dal servizio di dismissione, tutti i rifiuti catalogati “pericolosi”, per i quali resta l’obbligo e responsabilità di smaltimento per l’amministrazione, secondo i parametri previsti dalla legge in materia.
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6. Servizi a richiesta
6.1. Servizio di assistenza e manutenzione
L’Amministrazione può richiedere il servizio di assistenza e manutenzione, con i profili di servizio LP (Low Profile), MP (Medium Profile), HP (High Profile) o SHP (Super High Profile) per una o più componenti della parte attiva (switch, prodotti per l’accesso wireless, dispositivi per la sicurezza delle reti, gruppi di continuità).
Limitatamente al periodo di validità della garanzia legale - 12 mesi dalla “Data di accettazione della fornitura” riportata sul “Verbale di Collaudo” - il canone del servizio subirà le seguenti decurtazioni:
• LP: riduzione del 50% rispetto al canone annuo del servizio
• MP: riduzione del 25% rispetto al canone annuo del servizio
• HP: riduzione del 12,5% rispetto al canone annuo del servizio I servizi di assistenza e manutenzione si intendono comprensivi di:
• servizi di assistenza tramite help desk multicanale (cfr. § 6.2);
• servizi di manutenzione;
e riguardano la manutenzione di apparati attivi acquistati nell’ambito dell’ordinativo di fornitura.
La fornitura del servizio di assistenza e manutenzione ordinario non è comprensiva delle lavorazioni riguardanti le PDL, il loro allestimento o la loro modifica o spostamento. Tali esigenze sono previste nel servizio di intervento su chiamata su PDL.
Di seguito l’elenco dei servizi di manutenzione previsti nel presente progetto:
Famiglia | Codice Articolo Convenzione | Descrizione Articolo Convenzione | Produttore | Quantit à | Durat a | Unità di misura |
Servizi opzionali | R7L2-HPEAPAI-S | Manutenzione mensile SHP anno 1 Access point per ambienti interni | RTI - Vodafone- Converge | 22,00 | 12 | Pezzo/me se |
Servizi opzionali | R7L2-HPEAPAI-S1 | Manutenzione mensile SHP successivo anno 1 Access point per ambienti interni | RTI - Vodafone- Converge | 22,00 | 24 | Pezzo/me se |
Servizi opzionali | R7L2-HPET2-S | Manutenzione mensile SHP anno 1 Switch di tipo 2 | RTI - Vodafone- Converge | 5,00 | 12 | Pezzo/me se |
Servizi opzionali | R7L2-HPET2-S1 | Manutenzione mensile SHP successivo anno 1 Switch di tipo 2 | RTI - Vodafone- Converge | 5,00 | 24 | Pezzo/me se |
Servizi opzionali | R7L2-HPET4-S | Manutenzione mensile SHP anno 1 Switch di tipo 4 | RTI - Vodafone- Converge | 1,00 | 12 | Pezzo/me se |
Servizi opzionali | R7L2-HPET4-S1 | Manutenzione mensile SHP successivo anno 1 Switch di tipo 4 | RTI - Vodafone- Converge | 1,00 | 24 | Pezzo/me se |
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Servizi opzionali | R7L2-HPEACM-S | Manutenzione mensile SHP anno 1 Dispositivi di sicurezza - Network Access Control fascia media | RTI - Vodafone- Converge | 2,00 | 12 | Pezzo/me se |
Servizi opzionali | R7L2-HPEACM-S1 | Manutenzione mensile SHP successivo anno 1 Dispositivi di sicurezza - Network Access Control fascia media | RTI - Vodafone- Converge | 2,00 | 24 | Pezzo/me se |
I servizi di assistenza e manutenzione sono gestiti da Vodafone con le modalità indicate nel capitolato tecnico e saranno assicurati nel rispetto degli SLA previsti in Convenzione, anche con interventi da effettuarsi presso i siti dell’Amministrazione, e sono comprensivi di:
• manutenzione preventiva, che include interventi per evitare l’insorgere di malfunzionamenti;
• manutenzione correttiva che include le azioni volte a garantire una pronta correzione dei malfunzionamenti e il ripristino delle funzionalità anche attraverso attività di supporto on-site;
• manutenzione evolutiva comprendente tutte le attività inerenti al costante aggiornamento delle
componenti software/firmware dei sistemi all’ultima release disponibile sul mercato.
Manutenzione preventiva:
Le attività di manutenzione preventiva prevedono lo svolgimento di tutti gli interventi, con personale specializzato presso le sedi dell’Amministrazione Contraente, necessari ad evitare l’insorgere di malfunzionamenti. Tali interventi comprendono la verifica dello stato di tutti gli elementi sistemistici facenti parte del servizio e l’eventuale attuazione di tutte le attività finalizzate alla prevenzione/correzione di anomalie o guasti.
La programmazione degli interventi on-site sarà sempre concordata tra il Fornitore e l’Amministrazione
Contraente.
Il fornitore potrà comunque effettuare a proprie spese interventi on-site aggiuntivi rispetto a quelli programmati al fine di limitare ulteriormente gli interventi di manutenzione correttiva.
Più in dettaglio le attività di manutenzione preventiva possono riassumersi in:
• controlli di regolare funzionamento che possono essere fatti con interrogazioni periodiche in telediagnosi o tramite il system management locale;
• controlli sulle batterie delle stazioni di energia accertandone l’autonomia di funzionamento;
• misurazioni ed analisi di componenti più significativi della rete per verificarne l’efficienza e le
prestazioni;
• effettuazione di back-up dei dati di configurazione di tutti gli apparati di rete e salvataggio su area di memorizzazione predefinita;
• verifica della documentazione di impianto;
• qualsiasi altra attività preventiva e/o periodica necessaria o utile - per garantire un regolare funzionamento dei sistemi.
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Manutenzione correttiva:
Le attività di manutenzione correttiva prevedono:
• la risoluzione del problema tramite indicazione telefonica all’end-user o intervento in telediagnosi;
• la risoluzione della causa del guasto tramite, ove necessario:
o intervento presso la sede per il quale è stato richiesto l’intervento;
o sostituzione di parti finalizzate al recupero delle prestazioni iniziali dell’apparecchiatura;
o ripristino del servizio sui livelli preesistenti al guasto/anomalia;
o collaudo del sistema per verificare l’eliminazione della causa del guasto.
• nel caso di aggiornamenti del firmware e/o rilascio di patch da parte del produttore, installazione degli stessi;
• ritiro presso l’Amministrazione degli apparati guasti, o parti di essi, per i quali è stato diagnosticato un guasto o richiesto l’intervento, e riconsegna degli stessi riparati. Gli apparati sostitutivi e le parti di ricambio saranno della stessa marca, modello e tipo e nuove di fabbrica;
• in caso di indisponibilità delle parti di ricambio o per qualsiasi altra causa non imputabile all’Amministrazione Contraente, il fornitore avrà la facoltà di sostituire, interamente e a proprie spese, il dispositivo guasto con uno sostitutivo di prestazioni analoghe o superiori concordando tale evenienza con l’Amministrazione Contraente;
• aggiornamento della documentazione relativa;
• redazione del relativo “verbale di intervento”;
• limitatamente al livello di servizio SHP - Super High Profile, la possibilità di aprire e seguire ‘case’ direttamente con il produttore per la risoluzione di eventuali ‘bug’ (accesso diretto alla TAC Technical Assistance Center del produttore).
Sono inclusi nel servizio di assistenza e manutenzione anche gli interventi e gli oneri dovuti a guasti o malfunzionamenti causati da:
• sovratensione;
• sovracorrente;
• esaurimento batterie/accumulatori;
• sovratemperatura, anche dei locali.
mentre sono esclusi gli oneri dovuti a guasti o malfunzionamenti causati da:
• atti dolosi di dipendenti o di terzi;
• incendio per cause esterne e danneggiamenti da opere di spegnimento;
• allagamenti o inondazioni;
• furto;
• caduta di fulmini.
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Infine, il servizio comprende la fornitura di una nuova batteria/accumulatore solo in caso di guasto e non di
esaurimento dovuto all’utilizzo.
Sarà cura del Fornitore, qualora stimi che il tempo per la risoluzione dei problemi sia maggiore a quello definito dai livelli di servizio, attuare procedure alternative per consentire il temporaneo funzionamento del sistema, sino al ripristino completo dello stesso.
Gli interventi si concluderanno con l’attività di verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature sostituite o riparate e della rete nella sua globalità anche con l’eventuale coinvolgimento del personale dell’Amministrazione e/o personale di terzi.
Manutenzione evolutiva:
Le attività di manutenzione evolutiva prevedono che il Fornitore si faccia carico di tutte le attività inerenti al costante aggiornamento delle componenti software/firmware dei sistemi all’ultima minor release disponibile sul mercato.
Infatti, il Fornitore garantisce di monitorare costantemente il rilascio di aggiornamenti (o correzioni di eventuali bug) del firmware dei sistemi inseriti nel contratto di manutenzione e successivamente di provvedere al deployment del nuovo firmware sui sistemi interessati.
Inoltre, nel caso in cui l’Amministrazione Contraente abbia acquistato almeno 3 moduli annuali del servizio di “Assistenza e manutenzione”, il Fornitore avrà si farà carico di tutte le attività inerenti l’ aggiornamento delle componenti software/firmware dei sistemi all’ultima major release disponibile sul mercato, per una sola volta a richiesta dell’Amministrazione Contraente nell’arco temporale del contratto di manutenzione nelle modalità e tempistiche concordate con l’Amministrazione stessa.
Limitatamente al livello di servizio SHP - Super High Profile, il Fornitore si farà carico dell’aggiornamento evolutivo a tutte le release e versioni successive di software emesse dal produttore (minor e major release). Infine, il Fornitore garantisce la possibilità di accesso/download/utilizzo delle licenze d’uso dei “firmware” per tutta la durata del contratto, e per le apparecchiature oggetto di manutenzione la possibilità di accedere a tutte le versioni di software messe a disposizione dal produttore, nonché alla documentazione e ai servizi di supporto da esso erogati.
Per tale servizio vengono definite tre finestre temporali di erogazione del servizio associate al profilo di qualità
(LP, MP, HP, SHP) richiesto dall’Amministrazione Contraente:
• Low Profile (LP) - finestra di erogazione del servizio Lun-Ven 08.30-17.30
• Medium Profile (MP) - con finestra di erogazione del servizio Lun-Ven 08.30-17.30 e Sab 08.30-14.30
• High Performance (HP) e Super High Performance (SHP) - con finestra di erogazione del servizio H24 7 giorni su 7
I guasti segnalati all’Help desk del Fornitore saranno codificati dall’operatore secondo una classe di severità (Severity Code), in base alla gravità del problema riscontrato. L’assegnazione dello specifico Severity Code sarà segnalata e formalizzata tramite email al referente dell’Amministrazione. Sulla base del Severity Code assegnato, insieme a una prima diagnosi effettuata da remoto del disservizio, l’help desk fornirà una stima dei tempi di ripristino e delle modalità di intervento nel rispetto dei parametri di SLA contrattualizzati.
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I Severity Code sono di seguito identificati:
• Severity Code 1 - Guasto Bloccante: le funzionalità di base e/o maggiormente rilevanti non sono più operative.
• Severity Code 2 - Disservizio: le funzionalità di base sono operative ma il loro utilizzo non è soddisfacente.
6.2. Servizio di intervento su chiamata su PDL
Xxxxxxxx nella definizione di tale servizio tutte le lavorazioni ordinarie associabili alla manutenzione unicamente delle PDL realizzate in Convenzione inerenti al ripristino in esercizio delle seguenti componenti del cablaggio relative alla singola PDL:
o cablaggio orizzontale;
o collegamenti verticali o di dorsale (sia in rame, sia in fibra);
o funzionalità degli armadi rack;
o tutti gli elementi costituenti il cablaggio strutturato.
Il servizio è comprensivo di:
• fornitura e messa in opera di cavi, patch cord, canaline, attestazioni, prese, connettori e tutto il materiale
necessario per l’attività di manutenzione;
• attività di adeguamento e riconfigurazione degli apparati attivi sia hardware sia software, finalizzate a rendere le PDL oggetto di manutenzione anche attraverso interventi on-site su tutti i componenti/apparati del sistema;
• attività di troubleshooting finalizzate all’individuazione dell’anomalia o del guasto, causa del disservizio segnalato dall’Amministrazione;
• attività di ripristino del collegamento intese come tutte le operazioni atte a ristabilire il corretto funzionamento del mezzo trasmissivo (collegamenti rame o fibra ottica) sia esso di dorsale, sia esso di distribuzione. Qualora necessario, si procederà alla sostituzione delle parti guaste con ricambi della stessa tipologia e categoria utilizzando materiali nuovi, adatti all’ambiente in cui sono installati.
Il servizio di intervento è acquisito per “pacchetti” di 25 lavorazioni su PDL. Nell’ambito di un pacchetto non possono essere richiesti (indipendentemente dal numero di lavorazioni da effettuare) più di 5 interventi diversi presso i locali dell’Amministrazione e lo stesso pacchetto può essere utilizzato su PDL che appartengano a differenti reti locali purché nello stesso Comune.
Tutte le attività contestuali e relative alla singola PDL sono considerate come una singola lavorazione contribuendo a decrementare di un'unità il pacchetto acquistato.
Qualora il malfunzionamento della PDL per cui è richiesto il servizio fosse dovuto a guasti relativi al cablaggio di dorsale, l’attività concorrerà a decrementare il numero di lavorazioni per il pacchetto di tante unità quante sono le PDL coinvolte nel malfunzionamento (le PDL coinvolte sono tutte quelle attestate ai patch panel del rack interessato dal malfunzionamento stesso indipendentemente dal fatto che siano state realizzate o meno in
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Convenzione). La lavorazione sarà quindi eseguita solamente nel caso in cui l’Amministrazione disponga del
sufficiente numero di pacchetti tale da coprire tutte le PDL coinvolte nel malfunzionamento della dorsale.
Il servizio di intervento su PDL è eseguito nel rispetto degli SLA e le modalità di prestazione e di rendicontazione delle attività eseguite rispetta la seguente procedura:
• l’Amministrazione Contraente inoltra al Fornitore la richiesta di intervento su chiamata, specificando la o le
PDL coinvolte;
• a seguito della ricezione della richiesta di intervento, il Fornitore risponde indicando il numero identificativo della lavorazione, tempi e modi della fornitura del servizio coerentemente con gli SLA previsti; nell’eventualità in cui Il Fornitore fosse impossibilitato ad espletare il servizio nel rispetto degli SLA di riferimento comunicherà all’Amministrazione le ragioni di tale impedimento o ritardo;
• al termine delle attività il Fornitore invia all’Amministrazione un “Rapporto di Fine Intervento” che specifica le attività eseguite e attesta la disponibilità al collaudo;
• l’intervento si conclude con l’attività di verifica del corretto funzionamento del sistema nella sua globalità potendo l’Amministrazione Contraente coinvolgere proprio personale e/o personale di terzi. In caso di esito positivo di tale verifica, il Fornitore invia una mail all’Amministrazione Contraente con l’indicazione della data di chiusura della lavorazione (identificata dal numero assegnatogli).
È prevista per il Fornitore la possibilità di effettuare lavorazioni da remoto purché tali attività siano concordate
con l’Amministrazione.
La validità del pacchetto è di 36 (trentasei) mesi a partire dalla data di ricezione della “lettera di avvio del servizio” e durante tale periodo il Fornitore erogherà il servizio anche in caso di scadenza della Convenzione o ad esaurimento dei massimali di fornitura.
Famiglia | Codice Articolo Convenzione | Descrizione Articolo Convenzione | Produttore | Quantità |
Servizi | R7L2-INT25PDL | Servizio di intervento su PDL - Pacchetto per 25 PDL | RTI - Vodafone- Converge | 12,00 |
1.1. Servizio di certificazione del sistema di cablaggio esistente
La certificazione sarà eseguita con strumenti forniti di certificato di calibrazione proveniente dalla casa madre.
Ogni coppia di ciascun cavo in rame sarà verificata per accertare l’assenza di circuiti aperti, cortocircuiti, inversioni di polarità e di coppia. Le prove di verifica saranno registrate con un’indicazione di conformità al risultato richiesto dalle normative e relazionato al cavo oggetto della verifica. La certificazione sarà effettuata con uno strumento di tipo TDR (Time Domain Reflectometer). Ogni cavo sarà verificato per la valutazione della lunghezza con apposito strumento impostato con i parametri relativi al cavo in misura (nvp, impedenza, …). Sarà verificato che la lunghezza misurata sia conforme alle indicazioni presenti sulle normative di riferimento relative e sarà poi registrata riportando il riferimento alle etichette di identificazione del cavo e del circuito o dell’identificativo specifico di coppia. Per i cavi multicoppia sarà considerata la lunghezza maggiore delle coppie presenti.
Per i collegamenti in fibra ottica saranno certificate le singole fibre in modo da garantire il trasporto del protocollo Gigabit Ethernet 1000Base-SX o 1000Base-LX secondo metodologie previste dai relativi standard.
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Sarà inoltre verificato il trasporto del protocollo 10 Gigabit Ethernet 10GBase-SR, 10GBase- LRM, 10GBase-LR, 10GBase-ER, 10GBase-ZR, 10GBase-LX4 secondo le metodologie previste dai relativi standard.
Su ciascuna fibra sarà eseguita la misura di attenuazione con una sorgente ed un rivelatore. Maggiori indicazioni su lunghezza e giunzioni saranno fornite con una misura per mezzo di OTDR (Optical Time Domain Reflectometer). Il sistema di distribuzione su fibra multimodale sarà verificato alternativamente a 850 o 1300 nanometri con sorgente e rivelatore. Le misure di attenuazione su fibre ottiche monomodali saranno realizzate a 1310 e 1550 nm.
Famigl ia | Codice Articolo Convenzione | Descrizione Articolo Convenzione | Produttore | Quanti tà |
Servizi | R7L2-CERT200PDL | Certificazione del cablaggio - Certificazione per 101 ≤ PDL ≤ 200 | RTI - Vodafone- Converge | 1,00 |
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2. Project Management e piano di realizzazione
Le attività di realizzazione del presente progetto partiranno a seguito della ricezione dell’ordine e successiva verifica documentale della pratica ricevuta ed a valle dell’incontro di avvio progetto, schedulato in accordo tra le parti.
A seguito dell’incontro di avvio di progetto verrà immediatamente avviato il processo di approvvigionamento
materiali e la schedulazione delle successive fasi di progetto.
Tutte le tempistiche riportate nel piano di attivazione o cronoprogramma sono espresse in termini di lasso temporale a partire dalla Data di incontro di avvio del progetto.
Il progetto sviluppato segue linearmente le opportunità di fornitura, realizzazione e messa in esercizio che al momento rispondono alle necessità sulle quali si è basata la soluzione proposta.
Si precisa che alcune delle attività previste potranno essere svolte anche in parallelo tra loro. Il piano delle attività, se necessario, potrà essere verificato ed aggiornato a cura dei responsabili delle parti anche durante la fase realizzativa.
Si raccomanda l’identificazione lato cliente di una figura di riferimento lato cliente (PM) per le attività di sviluppo progetto.
I tempi stimati di consegna dei materiali verranno aggiornati e condivisi in sede di pianificazione di dettaglio durante l’incontro di avvio del progetto. Eventuali problemi di disponibilita’ dei materiali, non dipendenti dalla scrivente, verranno prontamente notificati e condivisi per dar luogo ad aggiornamento del cronoprogramma.
Il cronoprogramma riportato sotto è vincolato alla disponibilità dei luoghi oggetto delle attività sia in termini fisici che documentali nel rispetto della normativa vigente. Inoltre, eventuali situazioni sospensive delle attività descritte sopra, al momento non note o ponderabili, potranno essere affrontate e mitigate solo al momento della loro insorgenza nel corso del progetto.
Macro-attività | Durata attività (giornate lavorative) |
Fornitura dei materiali | 120 gg |
Lavori di posa in opera di apparati passivi | 25 gg |
Lavori di realizzazione di opere civili accessorie alla fornitura | 30 gg |
Installazione e configurazione di apparati attivi e gruppi di continuità (comprensiva di configurazione ove richiesta) | 20 gg |
Xxxxxxxx Xxxxxxxx (opzionale) | 5 gg |
Totale gg lavorativi | 200 gg |
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In funzione delle attività sopra elencate si stima la durata della delivery sulla sede in circa 600 gg solari, con opportuna organizzazione delle attività precedentemente specificate e loro suddivisione sulle diverse squadre di lavoro.
Relativamente ai lavori di realizzazione di opere civili accessorie alla fornitura, eventuali criticità, non prevedibili e/o pianificabili in fase progettuale, potranno essere oggetto di riesame tra le parti in relazione agli impatti sulla pianificazione temporale nonché la eventuale revisione di spesa richiesta.
In merito alle attività di collaudo, nella riunione di avvio progetto saranno presi accordi in linea con le regole di convenzione, o eventuali varianti. Il collaudo per le specificità del lavoro può essere comunque definito ad immediato termine delle attività con la presenza di un referente del cliente, mentre per ulteriori scenari in cui dovesse rendersi necessaria una ulteriore figura specifica e non prevista per tipo di attività, questa sarà resa disponibile e seguirà a consuntivo fatturazione dei lavori eseguiti non previsti.
Si evidenzia che essendo prevista la sostituzione di apparecchiature in produzione, i test di funzionalità, quindi i singoli collaudi delle componenti di infrastruttura interessate, saranno effettuati contestualmente all’installazione per garantire il funzionamento in esercizio.
Tema SAL per fatturazione progressiva
Il piano di fatturazione del servizio seguirà lo Stato Avanzamento Lavori (SAL) tra Vodafone ed il Cliente, che avranno luogo con cadenza periodica trimestrale. In quella sede si certificheranno i servizi e le opere portate a compimento e per le quali e’ possibile rilasciare benestare alla fatturazione.
L’Amministrazione e Vodafone si impegnano, sin dall’inizio del progetto, a fornire il massimo supporto e
collaborazione alle attività di collaudo.
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3. Allegati
Allegato 1 - Richiesta Piano di Esecuzione Preliminare/valutazione preliminare.
Allegato File: ORDINE_ 6537397.pdf
Allegato 4 - Preventivo Economico preliminare relativa ai prodotti e ai servizi richiesti sulla base del Listino di fornitura della Convenzione Reti Locali 7 ed ai lavori di realizzazione di opere civili accessorie alla fornitura (listini DEI).
Allegato File: Allegato4_RL7_ 6537397_ ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUJA_PEP_v1.xls
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