Interoperabilità Clausole campione

Interoperabilità. 6.1 Il Cliente riceverà la funzionalità di interoperabilità come indicato nella precedente Clausola 2 (vedere il pacchetto CONNECT precedentemente descritto). Symantec non fornisce alcuna garanzia relativamente alla capacità di EIM di interoperare con qualunque fornitore IM, compresi, fra gli altri, AOL, MSN e Yahoo!.
Interoperabilità. La suite dovrà essere conforme alle regole sull’interoperabilità prescritte dalle Linee Guida emanate in attuazione dell’Art. 73 del CAD.
Interoperabilità. Nei limiti in cui sia richiesto dalla legge applicabile, Xxxxx fornirà all’Utente le informazioni necessarie a riguardo dell’interfaccia richiesta per raggiungere l’interoperabilità tra il Software e un altro programma creato indipendentemente. Cisco fornirà questa informazione di interfaccia su richiesta scritta, a seguito del pagamento del corrispettivo della licenza Cisco (se dovuto). L’Utente manterrà questa informazione nella massima riservatezza e seguirà strettamente tutti i termini e le condizioni sulla base dei quali Cisco ha reso disponibile tale informazione.
Interoperabilità. L'evoluzione della piattaforma SardegnaTurismo ha evidenziato l'esigenza di creare un nuovo sistema di gestione, pubblicazione e sviluppo centrale delle API di tutti i sistemi che ne fanno parte. Tale sistema di gestione potrà includere le seguenti funzionalità:
Interoperabilità. Questa Modalità di comunicazione, disponibile per tutti gli Attori (Clienti, Fornitori, Intermediari), consente l’interazione diretta con NSO attraverso i seguenti Canali di trasmissione: − il “servizio SdICoop”; − il “servizio SdIFtp”. Per maggiori dettagli sul meccanismo di funzionamento dei Canali utilizzati in questa Modalità di comunicazione, si veda il Paragrafo 4.
Interoperabilità. La piattaforma deve essere interoperabile con i suddetti standard e con altri sistemi esterni. Deve prevedere in particolare l’aggregazione di dati e metadati in modo da consentire l’harvesting iniziale e periodico da parte del Discovery in uso (Primo Ex Libris) mediante protocollo OAI-PMH. Deve disporre di Middleware (web-services, API) per comunicare e integrarsi con altri applicativi interni ed esterni allo Iuav e per personalizzare il sistema.
Interoperabilità. Il RTI propone metodologie, tecnologie e strumenti ad elevata innovazione tecnologica con lo scopo di trasformare l’attuale architettura verso un nuovo paradigma dove la piattaforma di interoperabilità viene ad essere l’elemento portante per la migliore disponibilità e valorizzazione del patrimonio informativo SIAN, con lo sfruttamento e la messa a fattor comune delle componenti Big Data e Open Data, superando alcuni limiti del sistema attuale. Si prevede infatti l’introduzione di un approccio combinato di paradigmi architetturali innovativi e tecnologie emergenti: ►una soluzione SOA per promuovere il riuso interno, abbattere i costi IT e valorizzare il parco software già sviluppato; ►una piattaforma API Oriented per massimizzare il riuso esterno supportando i principali standard emergenti; ►l’utilizzo delle nuove tecnologie a microservizi e container per lo sviluppo di nuove applicazioni ad elevato grado di ►adozione di un modello di convergenza che favorisce la transizione degli attuali servizi verso un approccio integrato SOA/API; ►un modello di sviluppo e governo SOA; ► un modello di sviluppo e governo per le API. È importante sottolineare come il concetto di SOA Governance si focalizza su aspetti volti alla produzione dei servizi, mentre i processi di API Management sono principalmente rivolti all’esposizione dei servizi verso l’esterno. Il modello di convergenza deve quindi indirizzare la problematica di come la produzione dei servizi ad uso interno (SOA) possa avvenire nell’ottica di un possibile riuso verso operatori qualificati esterni (API). Tipicamente, come nel caso del SIAN, la situazione iniziale consta di una ingente base di servizi già realizzati e una minima predisposizione ad aspetti di consumo tramite API; il modello di convergenza opera affinché i servizi esistenti vengano resi fruibili all’esterno e i nuovi servizi vengano sviluppati avendo già presente aspetti di consumo. In aggiunta a quanto esposto in precedenza, l’adozione di uno sviluppo a microservizi favorisce intrinsecamente la convergenza naturale tra API/SOA e agisce come un fondamentale acceleratore del processo.
Interoperabilità. Rispetto ai Sistemi Informativi dei singoli ES, la CCER si dovrà integrare con i sistemi dipartimentali erogatori interni all’ES per quanto concerne la comunicazione delle liste di lavoro, liste degli interventi, l’aggiornamento delle agende, la rendicontazione delle prestazioni effettuate e l’eventuale comunicazione della richiesta di oscuramento volontario da parte dell’assistito e l’invio dei dati disponibili alla CCER per la registrazione delle attività effettuate durante gli accessi di pre‐ ricovero, ricovero e ambulatoriale. Durante la fase d’integrazione si dovrà avere massima attenzione sul concetto di “riuso dei software” ove possibile. Di seguito sono riportate le principali applicazioni deputate all’integrazione con la soluzione CCER: • Anagrafica centrale e basi dati aziendale; • Il sistema aziendale di profilazione ed autenticazione; • Repository documentale aziendale; • CUP; • Order Management; • Gestione della diagnostica multimediale (RIS/PACS); • LIS; • Anatomia patologica; • Trasfusionale; • Logistica del farmaco; • Il sistema preposto per il calcolo del DRG; Inoltre, la soluzione dovrà essere predisposta per essere interoperabile con il Fascicolo Sanitario Elettronico nazionale 3 ed il Sistema TS che ogni ASL potrà integrare con la nuova soluzione o utilizzare i moduli di quest’ultima (es. Blocco operatorio). La soluzione dovrà inoltre essere completamente interoperabile con il FSE 2.0, per cui dovrà essere possibile la produzione di dati e di documenti anche secondo i requisiti dettati dalle linee guida di riferimento 4. Ossia, la CCER dovrà: ▪ Garantire la produzione ed elaborare dati in formato FHIR; ▪ Garantire la produzione e l’elaborazione dei documenti in formato PDF/A HL7 CDA2 iniettato, con la possibilità di applicare la firma digitale in formato PADES. Inoltre, la soluzione dovrà integrarsi con tutti gli ulteriori applicativi individuati dagli ES. Infine, particolare rilevanza riveste la gestione delle integrazioni della soluzione con le CCE verticali laddove già presenti. A tal proposito, dovranno essere garantiti i seguenti scenari: • L’integrazione tra la soluzione CCER e CCE verticale tramite passaggio di contesto. In questo scenario, la CCE verticale rimane l’unico ambiente di riferimento per il clinico di una certa specialità e si sostituisce completamente alla soluzione CCER gestendo, oltre alle funzionalità specifiche del reparto/ambulatorio, anche le informazioni comuni a livello aziendale; • L’integrazione tra la solu...
Interoperabilità. Le misure a garanzia dell’interoperabilità e trasferibilità ad altri conservatori è descritta nel “Manuale della conservazione del conservatore Medas”.
Interoperabilità. ClearPass utilizza protocolli e interfacce basati su standard (ad es. Web API standard per ricevere dati da risorse esterne) • La soluzione è integrata con centinaia di strumenti aziendali e applicazioni di uso comune (ad esempio firewall Palo Alto Networks, McAfee anti-malware) • Offre connettività ad altri sistemi di gestione (ad es. MDM): Xxxxx lavora infatti con oltre 5 partner MDM (inclusi AirWatch, MobileIron e Citrix) • Fornendo API e flessibilità, Clearpass può essere integrato e implementato in qualsiasi ambiente di qualsiasi Vendor e supportare la maggior parte dei dispositivi smart mobile.