Aggregati. Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficiali, oppure provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leg- geri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055. Il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione, di tali aggregati, ai sensi del Regolamento UE 305/2011, è in- dicato nella seguente Tab. 11.2.II. Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620 e UNI EN 13055-1 Calcestruzzo strutturale 2 + È consentito l’uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III a condizione che la miscela di calcestruzzo, confezionato con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentata, nonché accettata in cantiere, attraverso le procedure di cui alle presenti norme. demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, UNI EN 933-11:2009) ≤ C20/25 fino al 60% Riutilizzo di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore del cal- cestruzzo di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i controlli di accettazione degli aggregati da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno alla verifica delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progetto, nelle apposite prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520-1 e UNI 8520-2, al fine di individuare i limiti di accettabilità delle caratteristiche tecniche degli aggregati.
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Samples: Materiali E Prodotti Per Uso Strutturale, Materiali E Prodotti Per Uso Strutturale
Aggregati. Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficialiartificiali, oppure ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leg- gerileggeri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055-1. Il sistema di valutazione e verifica attestazione della costanza della prestazione, conformità di tali aggregati, ai sensi del Regolamento UE 305/2011, DPR n.246/93 è in- dicato indicato nella seguente Tab. 11.2.II. Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620 e UNI EN 13055-1 Calcestruzzo strutturale 2 + (NTC 2008): È consentito l’uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III (NTC 2008), a condizione che la miscela di calcestruzzo, confezionato calcestruzzo confezionata con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentatadocumentata attraverso idonee prove di laboratorio. Per tali aggregati, le prove di controllo di produzione in fabbrica di cui ai prospetti H1, H2 ed H3 dell’annesso ZA della norma europea armonizzata UNI EN 12620, per le parti rilevanti, devono essere effettuate ogni 100 tonnellate di aggregato prodotto e, comunque, negli impianti di riciclo, per ogni giorno di produzione. Nelle prescrizioni di progetto si potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520- 1:2005 e UNI 8520-2:2005 al fine di individuare i requisiti chimico-fisici, aggiuntivi rispetto a quelli fissati per gli aggregati naturali, che gli aggregati riciclati devono rispettare, in funzione della destinazione finale del calcestruzzo e delle sue proprietà prestazionali (meccaniche, di durabilità e pericolosità ambientale, ecc.), nonché accettata in cantierequantità percentuali massime di impiego per gli aggregati di riciclo, attraverso le procedure o classi di cui alle presenti normeresistenza del calcestruzzo, ridotte rispetto a quanto previsto nella tabella sopra esposta. demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, UNI EN 933-11:2009) ≤ C20/25 fino al 60% Riutilizzo di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore del cal- cestruzzo di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i gli eventuali controlli di accettazione degli aggregati da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno alla verifica determinazione delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progetto, nelle apposite prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520-1 1:2005 e UNI 8520-22:2005, al fine di individuare i limiti di accettabilità delle caratteristiche tecniche degli aggregati.
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Aggregati. Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale conglomerato cementizio gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, arti- ficialiartificiali, oppure ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla parte armonizzata della norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leg- geri, alla norma europea armonizzata UNI EN 1305512620. Il sistema di valutazione e verifica attestazione della costanza della prestazione, di tali conformità degli aggregati, ai sensi del Regolamento UE 305/2011, DPR n. 246/93 è in- dicato indicato nella seguente TabTabella. 11.2.II. Specifica Tecnica Europea di riferimento Uso Previsto Sistema di Attestazione della Conformità Aggregati per calcestruzzo UNI EN 12620 e UNI EN 1305512620-1 13055 Calcestruzzo strutturale 2 2+ È Uso non strutturale 4 Il Sistema 2+ (certificazione di controllo di produzione in fabbrica) è quello specificato all’art. 7, comma 1 lettera B, Procedura 1 del DPR n. 246/93, comprensiva della sorveglianza, giudizio ed approvazione permanenti del controllo di produzione in fabbrica. Il Sistema 4 (autodichiarazione del produttore) è quello specificato all’art. 7, comma 1 lettera B, Procedura 3, del DPR n. 246/93. E’ consentito l’uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III Tabella successiva, a condizione che la miscela di calcestruzzo, confezionato conglomerato cementizio confezionata con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentatadocumentata attraverso idonee prove di laboratorio. Per tali aggregati, nonché accettata le prove di controllo di produzione in cantiere, attraverso le procedure fabbrica di cui alle presenti normeai prospetti H1, H2 ed H3 dell’annesso ZA della norma europea UNI EN 12620, per le parti rilevanti, devono essere effettuate ogni 100 tonnellate di aggregato prodotto e, comunque, negli impianti di riciclo, per ogni giorni di produzione. demolizioni Origine del materiale da riciclo Rck del calcestruzzo (N/mm2) Percentuale di impiego Demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10 fino < 15 Fino al 100% demolizioni di solo calcestruzzo e c.a. (frammenti di calcestruzzo ≥ 90%, UNI EN 933-11:2009) ≤ C20/25 fino al 60% Riutilizzo di calcestruzzo interno ne- gli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe Classe minore del cal- cestruzzo di origine fino al 15% Stessa classe del calce- struzzo di origine fino al 10% Per quanto riguarda i controlli di accettazione degli aggregati da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori, questi sono finalizzati almeno alla verifica delle caratteristiche tecniche riportate nella Tab. 11.2.IV. I metodi di prova da utilizzarsi sono quelli indicati nelle Norme Europee Armonizzate citate, in relazione a ciascuna caratteristica. Tab. 11.2.IV – Controlli di accettazione per aggregati per calcestruzzo strutturale Dimensione per il filler Resistenza alla frammentazione/frantumazione (per calcestruzzo Rck ≥ C50/60 e aggregato Il progettoProgettista, nelle apposite proprie prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 85208520 parti 1 e 2 al fine di individuare i requisiti chimico – fisici, aggiuntivi rispetto a quelli fissati per gli aggregati naturali, che gli aggregati riciclati devono rispettare, in funzione della destinazione finale del calcestruzzo e delle sue proprietà prestazionali (meccaniche, di durabilità e pericolosità ambientale, etc.), nonché quantità percentuali massime di impiego per gli aggregati di riciclo, o classi di resistenza del calcestruzzo, ridotte rispetto a quanto previsto nella tabella sopra esposta. Per quanto riguarda gli aggregati leggeri, questi devono essere conformi alla parte armonizzata della norma europea UNI EN 13055. Il sistema di attestazione della conformità è quello riportato nella Tabella II. Per quanto riguarda gli eventuali controlli di accettazione da effettuarsi a cura del Direttore dei lavori, questi sono finalizzati alla determinazione delle caratteristiche tecniche riportate nella Tabella IV, insieme ai relativi metodi di prova. Caratteristiche tecniche Metodo di prova Descrizione petrografia semplificata EN932-3 Dimensione dell’aggregato (analisi granulometrica e contenuto dei fini) EN933-1 Indice di appiattimento EN933-3 Dimensione per il filler EN933-10 Forma dell’aggregato grosso (per aggregato proveniente da riciclo) EN933-4 Il Progettista, nelle proprie prescrizioni, potrà fare utile riferimento alle norme UNI 8520 parti 1 e UNI 8520-2, 2 al fine di individuare i limiti di accettabilità delle caratteristiche tecniche degli aggregati.
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