Common use of Forma e contenuto delle riserve Clause in Contracts

Forma e contenuto delle riserve. L’appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore dei lavori senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti contabili. Le riserve devono essere iscritte, a pena di decadenza, sul primo atto dell’appalto idoneo a riceverle e successivo all’insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell’appaltatore. In ogni caso, sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere iscritte anche nel registro di contabilità all’atto della firma immediatamente successiva al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievole. Le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendono abbandonate. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le ragioni sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità la precisa quantificazione delle somme che l’appaltatore ritiene gli siano dovute; qualora l’esplicazione e la quantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’appaltatore ha l’onere di provvedervi, sempre a pena di decadenza, entro il termine di quindici giorni. La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità di successive integrazioni o incrementi rispetto all’importo iscritto.

Forma e contenuto delle riserve. L’appaltatore L'appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore dei lavori lavori, senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti contabili. Le riserve sono disciplinate dagli artt. 190 e 191 del Regolamento DPR 207/2010 . Le riserve devono essere iscritte, iscritte a pena di decadenza, decadenza sul primo atto dell’appalto dell'appalto idoneo a riceverle e riceverle, successivo all’insorgenza all'insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell’appaltatoredell'appaltatore. In ogni caso, sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere iscritte anche nel registro di contabilità all’atto all'atto della firma immediatamente successiva al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievole. Le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendono abbandonate. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le ragioni sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità la precisa quantificazione delle somme che l’appaltatore l'appaltatore ritiene gli siano dovute; qualora l’esplicazione l'esplicazione e la quantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’appaltatore l'appaltatore ha l’onere l'onere di provvedervi, sempre a pena di decadenza, entro il termine di quindici giornigiorni fissato dall'art. La quantificazione della 190, comma 3 del Regolamento DPR 207/2010. Le domande che fanno valere pretese già oggetto di riserva è effettuata non possono essere proposte per importi maggiori rispetto a quelli quantificati nelle riserve stesse. L’importo complessivo delle riserve non può in via definitiva, senza possibilità ogni caso essere superiore al venti per cento dell’importo contrattuale. Ai sensi dell’art. 205 comma 2 del D. Lgs. 50 del 18.04.2016 non possono essere oggetto di successive integrazioni o incrementi rispetto all’importo iscrittoriserva gli aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica ai sensi dell’art. 26 dello stesso D. Lgs.

Forma e contenuto delle riserve. 1. L’appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore Direttore dei lavori lavori, senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti contabili. 2. Le riserve devono essere iscritte, iscritte a pena di decadenza, decadenza sul primo atto dell’appalto idoneo a riceverle e riceverle, successivo all’insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell’appaltatore. In ogni caso, sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere iscritte anche nel registro di contabilità all’atto della firma immediatamente successiva con le modalità di cui all’articolo 106 del Regolamento successivamente al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievole. Le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendono abbandonate. 3. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le ragioni sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità la precisa quantificazione delle somme che l’appaltatore ritiene gli siano dovute; qualora l’esplicazione e la quantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’appaltatore ha l’onere di provvedervi, sempre a pena di decadenza, entro il termine di quindici giornigiorni fissato dall’articolo 106, comma 3, del Regolamento. 4. La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità di successive integrazioni o incrementi rispetto all’importo iscritto.

Forma e contenuto delle riserve. L’appaltatore 3.1. L’esecutore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore dei lavori D.L./D.E.C., senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori/la regolarità del servizio/fornitura, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti contabili. 3.2. Le riserve devono essere iscritte, sono iscritte a pena di decadenza, decadenza sul primo atto dell’appalto idoneo a riceverle e riceverle, successivo all’insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell’appaltatoredell’esecutore. In ogni caso, sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere sono iscritte anche nel registro di contabilità all’atto della firma immediatamente successiva al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievolepregiudizievole (o comunicate a mezzo PEC). Le riserve non espressamente devono essere confermate ad ogni successiva contabilizzazione ed in ogni SAL successivo (o pagamento), salva la espressa conferma sul conto finale finale: diversamente si intendono abbandonate. 3.3. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le ragioni e motivazioni specifiche e dettagliate sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità la precisa quantificazione delle somme che l’appaltatore l’esecutore ritiene gli siano dovute; qualora l’esplicazione e , al fine di mettere la quantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’appaltatore ha l’onere stazione appaltante in condizione di provvedervi, sempre a pena concretamente percepire ogni fatto suscettibile di decadenza, entro il termine produrre un incremento di quindici giornispesa. 3.4. La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità di successive integrazioni o incrementi rispetto all’importo iscritto.

Forma e contenuto delle riserve. 1. L’appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore dei lavori lavori, senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti contabili. 2. Le riserve devono essere iscritte, iscritte a pena di decadenza, decadenza sul primo atto dell’appalto idoneo a riceverle e riceverle, successivo all’insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell’appaltatore. In ogni caso, sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere iscritte anche nel registro di contabilità all’atto della firma immediatamente successiva al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievolefirma. Le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendono abbandonate. 3. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le ragioni sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità la precisa quantificazione delle somme che l’appaltatore ritiene gli siano dovute; qualora l’esplicazione e la quantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’appaltatore ha l’onere di provvedervi, sempre a pena di decadenza, entro il termine di quindici giornigiorni fissato dall’articolo 190, comma 3 del Regolamento. 4. La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità di successive integrazioni o incrementi rispetto all’importo iscritto.

Forma e contenuto delle riserve. 1. L’appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore dei lavori lavori, senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti contabili. 2. Le riserve devono essere iscritte, iscritte a pena di decadenza, decadenza sul primo atto dell’appalto idoneo a riceverle e riceverle, successivo all’insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell’appaltatore. In ogni caso, sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere iscritte anche nel registro di contabilità all’atto della firma immediatamente successiva al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievole. Le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendono abbandonate. 3. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le ragioni sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità la precisa quantificazione delle somme che l’appaltatore ritiene gli siano dovute; qualora l’esplicazione e la quantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’appaltatore ha l’onere di provvedervi, sempre a pena di decadenza, entro il termine di quindici giornigiorni fissato dall’articolo 165, comma 3, del regolamento. 4. La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità di successive integrazioni o incrementi rispetto all’importo iscritto.

Forma e contenuto delle riserve. L’appaltatore L’Appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore Direttore dei lavori Lavori, senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti anni contabili. Le riserve devono essere iscritte, iscritte a pena di decadenza, decadenza sul primo atto dell’appalto idoneo a riceverle e riceverle, successivo all’insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell’appaltatoredell’Appaltatore. In ogni caso, sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere iscritte anche nel registro di contabilità all’atto della firma immediatamente successiva al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievole. Le le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendono abbandonate. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le del ragioni sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità inammissibilità, la precisa quantificazione delle somme che l’appaltatore l’Appaltatore ritiene gli che siano dovute; qualora l’esplicazione e la quantificazione non sono siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’appaltatore l’Appaltatore ha l’onere di provvedervi, sempre a pena di piena decadenza, entro il termine di quindici giornigiorni fissato dall’articolo 165, comma 3 del regolamento di cui al D.P.R. 21 Dicembre 1999 n. 554 e s.m.i. La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità di successive integrazioni o incrementi rispetto all’importo iscritto.