Indennità di malattia. Se durante lo svolgimento del contratto a termine il lavoratore si ammala è prevista una normativa specifica sia per quanto riguarda la durata del periodo tutelato, che per il calcolo della relativa indennità economica. 49 In questa fattispecie l’indennità di malattia viene corrisposta per un periodo non superiore a quello di attività lavorativa prestata nei 12 mesi immediatamente precedenti l’inizio dell’evento morboso (e comunque nel limite massimo di 180 giorni per ciascun anno solare)50. Tale indennità viene erogata: • dal datore di lavoro per il numero di giornate effettivamente prestate dal lavoratore alle proprie dipendenze; • dall’INPS per le giornate eccedenti comunicate dal datore di lavoro. Nel caso in cui il lavoratore non possa far valere, nei 12 mesi precedenti, almeno 30 giorni di attività lavorativa, l’indennità di malattia è corrisposta direttamente dall’INPS per un periodo massimo di 30 giorni, sempre a seguito di comunicazione da parte del datore di lavoro.51 L’indennità di malattia non può essere corrisposta nel caso in cui il rapporto di lavoro a termine sia definitivamente cessato (per scadenza del termine o ripresa del servizio da parte del lavoratore assente). Per quanto concerne la misura della indennità di malattia nei contratti a termine, la base di calcolo va ricavata con riferimento alla retribuzione del periodo di paga mensile scaduto immediatamente prima dell’evento.
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Indennità di malattia. Se durante lo svolgimento del contratto Il lavoratore intermittente è tenuto a termine informare tempestivamente il lavoratore si ammala è prevista una normativa specifica sia per quanto riguarda la durata del periodo tutelato, che per il calcolo della relativa indennità economica. 49 In questa fattispecie l’indennità di malattia viene corrisposta per un periodo non superiore a quello di attività lavorativa prestata nei 12 mesi immediatamente precedenti l’inizio dell’evento morboso (e comunque nel limite massimo di 180 giorni per ciascun anno solare)50. Tale indennità viene erogata: • dal datore di lavoro in caso di malattia e per il numero tutta la durata della stessa non matura l’indennità di giornate effettivamente prestate dal lavoratore alle proprie dipendenze; • dall’INPS per le giornate eccedenti comunicate dal datore di lavorodisponibilità. Nel caso in cui il lavoratore non possa far valere, nei 12 mesi precedenti, almeno 30 giorni di attività lavorativa, sia inadempiente perde l’indennità di malattia è corrisposta direttamente dall’INPS per un periodo massimo di 30 i primi 15 giorni, sempre a seguito di comunicazione da parte del datore di lavoro.51 L’indennità di malattia non può essere corrisposta nel caso in cui il rapporto di lavoro a termine sia definitivamente cessato (per scadenza del termine o ripresa del servizio da parte del lavoratore assente). salvo diversa previsione contrattuale.68 Per quanto concerne la misura della indennità l’indennità di malattia nei contratti occorre distinguere due diverse casistiche: • non è prevista l’indennità di disponibilità: l’indennità di malattia spetta durante la prestazione lavorativa secondo le regole prevista per il contratto a termine (limite indennizzo e estinzione del diritto all’indennità alla cessazione dell’attività lavorativa). Ogni chiamata è pertanto considerata come un singolo contratto a termine, . • è prevista l’indennità di disponibilità: durante la base prestazione lavorativa spetta l’indennità di calcolo va ricavata con malattia facendo riferimento alla media della retribuzione del periodo di paga mensile scaduto immediatamente percepita per le prestazioni rese prima dell’evento., se la durata della malattia prosegue oltre la durata della prestazione prevista, l’indennità è calcolata sulla base dell’indennità di disponibilità.69
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Indennità di malattia. Se durante lo svolgimento del contratto Il lavoratore intermittente è tenuto a termine informare tempestivamente il lavoratore si ammala è prevista una normativa specifica sia per quanto riguarda la durata del periodo tutelato, che per il calcolo della relativa indennità economica. 49 In questa fattispecie l’indennità di malattia viene corrisposta per un periodo non superiore a quello di attività lavorativa prestata nei 12 mesi immediatamente precedenti l’inizio dell’evento morboso (e comunque nel limite massimo di 180 giorni per ciascun anno solare)50. Tale indennità viene erogata: • dal datore di lavoro in caso di malattia e per il numero tutta la durata della stessa non matura l’indennità di giornate effettivamente prestate dal lavoratore alle proprie dipendenze; • dall’INPS per le giornate eccedenti comunicate dal datore di lavorodisponibilità. Nel caso in cui il lavoratore non possa far valere, nei 12 mesi precedenti, almeno 30 giorni di attività lavorativa, sia inadempiente perde l’indennità di malattia è corrisposta direttamente dall’INPS per un periodo massimo di 30 i primi 15 giorni, sempre a seguito di comunicazione da parte del datore di lavoro.51 L’indennità di malattia non può essere corrisposta nel caso in cui il rapporto di lavoro a termine sia definitivamente cessato (per scadenza del termine o ripresa del servizio da parte del lavoratore assente). salvo diversa previsione contrattuale.79 Per quanto concerne la misura della indennità l’indennità di malattia nei contratti occorre distinguere due diverse casistiche: • non è prevista l’indennità di disponibilità: l’indennità di malattia spetta durante la prestazione lavorativa secondo le regole prevista per il contratto a termine (limite indennizzo e estinzione del diritto all’indennità alla cessazione dell’attività lavorativa). Ogni chiamata è pertanto considerata come un singolo contratto a termine, . • è prevista l’indennità di disponibilità: durante la base prestazione lavorativa spetta l’indennità di calcolo va ricavata con malattia facendo riferimento alla media della retribuzione del periodo di paga mensile scaduto immediatamente percepita per le prestazioni rese prima dell’evento., se la durata della malattia prosegue oltre la durata della prestazione prevista, l’indennità è calcolata sulla base dell’indennità di disponibilità.80
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Indennità di malattia. Se durante lo svolgimento del contratto a termine il lavoratore si ammala è prevista una normativa specifica sia per quanto riguarda la durata del periodo tutelato, che per il calcolo della relativa indennità economica. 49 60 In questa fattispecie l’indennità di malattia viene corrisposta per un periodo non superiore a quello di attività lavorativa prestata nei 12 mesi immediatamente precedenti l’inizio dell’evento morboso (e comunque nel limite massimo di 180 giorni per ciascun anno solare)50solare)61. Tale indennità viene erogata: • dal datore di lavoro per il numero di giornate effettivamente prestate dal lavoratore alle proprie dipendenze; • dall’INPS per le giornate eccedenti comunicate dal datore di lavoro. Nel caso in cui il lavoratore non possa far valere, nei 12 mesi precedenti, almeno 30 giorni di attività lavorativa, l’indennità di malattia è corrisposta direttamente dall’INPS per un periodo massimo di 30 giorni, sempre a seguito di comunicazione da parte del datore di lavoro.51 lavoro.62 L’indennità di malattia non può essere corrisposta nel caso in cui il rapporto di lavoro a termine sia definitivamente cessato (per scadenza del termine o ripresa del servizio da parte del lavoratore assente). Per quanto concerne la misura della indennità di malattia nei contratti a termine, la base di calcolo va ricavata con riferimento alla retribuzione del periodo di paga mensile scaduto immediatamente prima dell’evento.
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