Common use of INFORMAZIONI SUGLI STRUMENTI E PRODOTTI FINANZIARI E SUI RELATIVI RISCHI Clause in Contracts

INFORMAZIONI SUGLI STRUMENTI E PRODOTTI FINANZIARI E SUI RELATIVI RISCHI. (ai sensi del Reg. Consob n. 20307 del 15.02.2018 e dell’art. 48 del Regolamento Delegato n. 565/2017 della Commissione del 25 aprile 2016) LA RISCHIOSITÀ DI UNA LINEA DI GESTIONE DI PATRIMONI Il servizio di gestione di patrimoni individuale consente di avvalersi delle co- noscenze e dell’esperienza di professionisti del settore nella scelta degli stru- menti finanziari in cui investire e nell’esecuzione delle relative operazioni. La rischiosità della Linea di Gestione è espressa dalla variabilità dei risultati economici conseguiti dal gestore. Il Cliente può orientare la rischiosità del servizio di gestione definendo con- trattualmente i limiti entro cui devono essere effettuate le scelte di gestione. Tali limiti, complessivamente considerati, definiscono le caratteristiche di una Linea di Gestione e devono essere riportati obbligatoriamente nell’apposito contratto scritto. La rischiosità effettiva della Linea di Gestione, tuttavia, dipende dalle scelte operate dall’intermediario che, seppure debbano rimanere entro i limiti con- trattuali, sono solitamente caratterizzate da ampi margini di discrezionalità circa i titoli da acquistare o vendere e il momento in cui eseguire le operazio- ni. Il Cliente deve informarsi approfonditamente presso l’intermediario sulle caratteristiche e sul grado di rischio della Linea di Gestione che intende pre- scegliere e deve concludere il contratto solo se è ragionevolmente sicuro di aver compreso la natura della Linea di Gestione ed il grado di esposizione al rischio che essa comporta. Prima di concludere il Contratto, una volta apprezzato il grado di rischio della Linea di Gestione prescelta, il Cliente e la Banca devono valutare se l’inve- stimento è adeguato per il Cliente medesimo, con particolare riferimento alla conoscenza ed esperienza del Cliente in strumenti finanziari e servizi di inve- stimento, ai suoi obiettivi di investimento, compresa la tolleranza al rischio, ed alla sua situazione finanziaria, comprensiva della capacità del Cliente di sopportare i rischi connessi all’investimento. Il Cliente può orientare la rischio- sità di una Linea di Gestione principalmente attraverso la definizione: a) delle categorie di strumenti finanziari in cui può essere investito il patrimonio del risparmiatore e dai limiti previsti per ciascuna categoria; b) del grado di leva finanziaria utilizzabile nell’ambito della Linea di Gestione; c) della possibile co- pertura delle fluttuazioni dei cambi derivanti da investimenti in strumenti finan- ziari denominati in una divisa diversa dall’Euro. 1) Gli strumenti finanziari inseribili nella Linea di Gestione Con riferimento alle categorie di strumenti finanziari ed alla valutazione del rischio che tali strumenti comportano per l’investitore, si rimanda alla parte del presente documento sulla valutazione del rischio di un investimento in strumenti finanziari. Le caratteristiche di rischio di una Linea di Gestione ten- deranno a riflettere la rischiosità degli strumenti finanziari in cui esse possono investire, in relazione alla quota che tali strumenti rappresentano rispetto al patrimonio gestito. Ad esempio, una Linea di Gestione che preveda l’investimento di una per- centuale rilevante del patrimonio in titoli a basso rischio, avrà caratteristiche di rischio similari; al contrario, ove la percentuale d’investimenti a basso rischio prevista fosse relativamente piccola, la rischiosità complessiva della Linea di Gestione sarà diversa e più elevata. 2) La leva finanziaria Nel Contratto deve essere stabilita la misura massima della leva finanziaria della Linea di Gestione; la leva è rappresentata da un numero uguale o supe- riore all’unità. Si premette che per molti investitori deve considerarsi adeguata una leva fi- nanziaria pari ad uno. In questo caso, infatti, essa non influisce sulla rischiosità della Linea di Gestione. La leva finanziaria, in sintesi, misura di quante volte l’intermediario può incre- mentare il controvalore degli strumenti finanziari detenuti in gestione per conto del Cliente rispetto al patrimonio di pertinenza del Cliente stesso. L’incremento della leva finanziaria utilizzata comporta un aumento della rischiosità della Li- nea di Gestione patrimoniale. La Banca può innalzare la misura della leva finanziaria facendo ricorso a finan- ziamenti oppure concordando con le controparti di regolare in modo differito le operazioni ovvero utilizzando strumenti finanziari derivati (ove previsti dalla Linea di Gestione). L’investitore, prima di selezionare una misura massima della leva finanziaria superiore all’unità, oltre a valutarne con l’intermediario l’adeguatezza in rela- zione alle proprie caratteristiche personali, deve comprendere che variazioni di modesta entità dei prezzi degli strumenti finanziari presenti nel patrimonio gestito possono determinare variazioni tanto più elevate quanto maggiore è la misura della leva finanziaria utilizzata e che, in caso di variazioni negative dei prezzi degli strumenti finanziari, il valore del patrimonio può diminuire notevol- mente. L’uso di una leva finanziaria superiore all’unità può provocare, in caso di risultati negativi della gestione, perdite anche eccedenti il patrimonio confe- rito in gestione e che pertanto l’investitore potrebbe trovarsi in una situazione di debito nei confronti dell’intermediario. 3) Le fluttuazioni dei cambi Qualora uno strumento finanziario, inserito nel patrimonio del Cliente, sia de- nominato in una divisa diversa da quella di riferimento per l’investitore, tipi- camente l’Euro per l’investitore italiano, occorre tenere presente la volatilità del rapporto di cambio tra la divisa di riferimento e la divisa estera in cui è denominato l’investimento. Il Cliente deve considerare che i rapporti di cambio con le divise di molti paesi, in particolare di quelli in via di sviluppo, sono altamente volatili e comunque l’andamento dei tassi di cambio può condizionare il risultato complessivo dell’investimento. Il Cliente, nella fase di definizione del livello di rischiosità cui intende sottoporre il proprio patrimonio, può prevedere di far intervenire la Banca con operazioni di copertura del rischio di cambio. Per maggiori dettagli si rinvia all’allegato 1 al Contratto di Gestione, specifico per ciascuna tipologia di Linea di Gestione. Oltre altre suddette opzioni, il Cliente ha comunque sempre la possibilità di indi- care eventuali ulteriori “restrizioni” agli investimenti (ad esempio limitando gli in- vestimenti su determinate aree geografiche, specifici strumenti finanziari, ecc.). INFORMAZIONI SULLA NATURA E SUI RISCHI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI Prima di effettuare un investimento in strumenti / prodotti finanziari l’investitore deve informarsi presso il proprio intermediario sulla natura e i rischi delle ope- razioni che si accinge a compiere. L’investitore deve concludere un’operazione solo se ha ben compreso la sua natura, tutte le caratteristiche ed il grado di esposizione al rischio che essa comporta. Per apprezzare il rischio derivante da un investimento in strumenti / prodotti finanziari è necessario tenere presenti i seguenti elementi: - il rischio di mercato; - il rischio di credito; - il rischio di liquidità; - il rischio connesso alla gestione discrezionale o investment performance risk; - il rischio di concentrazione; - il rischio di leva finanziaria e rischio connesso all’utilizzo di strumenti derivati; - il rischio di controparte; - il rischio dei mercati emergenti; - il rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e alla riduzione o conversione delle azioni e delle obbligazioni bancarie; - il grado di complessità dello strumento finanziario; - i rischi specifici connessi a ciascun tipo di strumento / prodotto finanziario oltre ai fattori fonte di rischi generali; - rischio di sostenibilità; - altri fattori fonte di rischio.

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