POLITICA DEGLI INVESTIMENTI. Il Piano degli investimenti ICT 2018-2020, che contiene la rappresentazione degli investimenti corrispondenti alle attività progettuali e di evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia nel triennio di riferimento, è focalizzato sulla strategia digitale e sulle esigenze di evoluzione del sistema informativo dell’Agenzia, al fine di abilitare il raggiungimento degli obiettivi attraverso l’adeguamento dei servizi alle evoluzioni normative e alle innovazioni dei processi amministrativi, in particolare per rendere più incisiva ed efficiente l’azione dell’amministrazione attraverso una crescente adozione di servizi digitali. La pianificazione triennale, seguendo il principio del pieno allineamento tra obiettivi strategici dell’Agenzia e obiettivi dei progetti e delle attività ICT, è stata effettuata partendo dall’identificazione delle evoluzioni normative e degli atti di indirizzo dell’Amministrazione finanziaria da considerare come input di partenza, per definire innanzitutto le direttive della strategia digitale nel prossimo triennio, sviluppando conseguentemente le iniziative progettuali per ogni ambito di competenza. Come affermato sopra, vi sono una serie di documenti che concorrono periodicamente a delimitare direttamente e indirettamente il perimetro all’interno del quale opera l’Agenzia. Per il periodo di riferimento si ricordano: l’Atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per l’anno 2018, la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2017 e l’Atto di indirizzo del Ministro dell’economia e delle finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale 2018-2020. Inoltre, nell’ambito della digitalizzazione della pubblica amministrazione, sono da considerare altresì lo schema lo schema di decreto di modifica del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005) ed il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2017- 2019, predisposto nel 2017 dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che definisce il modello di riferimento per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana. Gli obiettivi strategici dell’Agenzia sono molteplici e sfidanti. Tra tutti si evidenziano: la realizzazione di un modello di dialogo collaborativo tra l’Agenzia e il contribuente e i suoi intermediari; un’esperienza digitale innovativa e personalizzata come canale unico o preferenziale di interazione con gli utenti (digital-first); la tempestività nell’elaborazione dei dati in ottica di semplificazione dei servizi agli utenti e di rapidità dell’azione amministrativa; una maggiore integrazione di processo e condivisione di informazioni con altre amministrazioni, in particolar modo con l’Agenzia delle entrate - Riscossione e con le altre strutture dell’amministrazione finanziaria; l’acquisizione di un’elevata capacità di analisi avanzata dei dati; elevata digitalizzazione dei processi amministrativi e allineamento con la normativa di riferimento; efficienza operativa e flessibilità; coerenza delle risposte ed uniformità di comportamento da parte di tutto il personale dell’Agenzia. Il modello di riferimento che è possibile definire nel prossimo triennio è basato sull’ampliamento dei servizi agli utenti e sulla massima valorizzazione dei dati in possesso dell’amministrazione finanziaria, rilevati direttamente da “ambiti di interazione” tra il contribuente e il contesto in cui normalmente opera (esempi tipici sono la dichiarazione precompilata e gli adempimenti IVA che potranno in futuro essere facilitati dalla fatturazione elettronica). Ciò permetterà di semplificare gli adempimenti, offrendo agli utenti servizi sempre più personalizzati e con dati precompilati, instaurando nel contempo un nuovo regime di dialogo e collaborazione aumentando l’utilizzo da parte degli utenti del canale digitale. La conoscenza di dati ed informazioni personalizzate del contribuente favorirà, inoltre, le attività di rilevazione preventiva e mirata di eventuali posizioni potenzialmente a rischio, con notevoli ritorni attesi sul piano della tax compliance. La strategia digitale dell’Agenzia è basata su cinque direttive strategiche, che ne rappresentano di fatto “i pilastri”, vale a dire i riferimenti nella definizione delle iniziative progettuali e nella valutazione delle priorità di azione, sinteticamente riportate nella figura seguente.
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POLITICA DEGLI INVESTIMENTI. Il Piano 7.1 Per la realizzazione dell’operazione oggetto del presente Accordo, la SFIRS SpA agisce conformemente alla Strategia di Investimento riportata nell’allegato B, redatta in conformità con la normativa comunitaria sui Fondi SIE e con il PO FSE Sardegna 2014- 2020.
7.2 I prodotti finanziari sono descritti nell’allegato C (Caratteristiche dello strumento).
7.3 Gli investimenti sono realizzati nel rispetto dei criteri e vincoli indicati nel presente Accordo e nei documenti attuativi del Fondo.
7.4 Gli investimenti sono realizzati con un approccio di cooperazione tra l’AdG e la SFIRS SpA, in raccordo con le indicazioni provenienti dall’Unità di progetto di coordinamento tecnico per la programmazione unitaria.
7.5 L’Allegato B (Strategia di Investimento) tiene conto dei seguenti criteri guida: - l’integrazione trasversale degli investimenti ICT 2018-2020interventi proposti che consenta di attivare opportune sinergie con altri strumenti o di rafforzare le possibilità di intervento finanziate con risorse diverse dal Fondo di Microcredito FSE, che contiene la rappresentazione degli investimenti corrispondenti e con le politiche di supporto alle attività progettuali e di evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia nel triennio di riferimento, è focalizzato sulla strategia digitale e sulle esigenze di evoluzione del sistema informativo dell’Agenziaimprese cofinanziate dal FESR o dagli altri programmi a livello regionale o nazionale, al fine di abilitare concorrere in maniera unitaria al processo di sviluppo socio-economico e dell’occupazione nei territori interessati ed evitare il raggiungimento rischio di sovrapposizione degli obiettivi attraverso l’adeguamento dei interventi; - l’integrazione con Programmi che intendano offrire servizi alle evoluzioni normative integrati e alle innovazioni dei processi amministrativimirati (quali ad esempio tutoraggio, in particolare consulenze) per rendere più incisiva ed efficiente l’azione dell’amministrazione attraverso una crescente adozione di servizi digitali. La pianificazione triennale, seguendo il principio del pieno allineamento tra obiettivi strategici dell’Agenzia e obiettivi dei progetti e delle attività ICT, è stata effettuata partendo dall’identificazione delle evoluzioni normative e degli atti di indirizzo dell’Amministrazione finanziaria da considerare come input di partenza, per definire innanzitutto le direttive della strategia digitale nel prossimo triennio, sviluppando conseguentemente le iniziative progettuali per ogni ambito di competenza. Come affermato sopra, vi sono una serie di documenti che concorrono periodicamente a delimitare direttamente e indirettamente il perimetro all’interno del quale opera l’Agenzia. Per il periodo di riferimento si ricordano: l’Atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per l’anno 2018, la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2017 e l’Atto di indirizzo del Ministro dell’economia e delle finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale 2018-2020. Inoltre, nell’ambito della digitalizzazione della pubblica amministrazione, sono da considerare altresì lo schema lo schema di decreto di modifica del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005) ed il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2017- 2019, predisposto nel 2017 dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che definisce il modello di riferimento per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana. Gli obiettivi strategici dell’Agenzia sono molteplici e sfidanti. Tra tutti si evidenziano: promuovere la realizzazione di progetti per il sostegno e lo sviluppo di specifiche idee imprenditoriali; - la sostenibilità delle iniziative programmate che devono mirare al consolidamento dello sviluppo economico ed occupazionale delle realtà locali nella cornice attuativa di un modello Fondo rotativo; - l’esigenza di dialogo collaborativo tra l’Agenzia interpretare le specificità e le principali vocazioni del territorio.
7.6 Al fine di mantenere la disponibilità delle risorse, nell’ottica di una sana gestione finanziaria dello strumento, il contribuente Soggetto gestore e la AdG opereranno affinchè sia limitato il rischio di default delle iniziative finanziate, anche attraverso le azioni di supporto descritte al punto precedente e le azioni di monitoraggio e controllo descritte ai successivi articoli 10 e 11. A tal fine, il tasso di default previsionale massimo, inteso come posizioni passate in sofferenza rapportate alle iniziate finanziate, è stimato pari ad una percentuale massima del 10%.
7.7 L’AdG, qualora lo ritenga necessario, anche a seguito di proposte pervenute dalla SFIRS SpA, può promuovere la modifica dell’Allegato B “Strategia di investimento”, secondo le modalità di cui all’art. 26 del presente Accordo, tenendo conto: - della performance e dell’impatto del “Fondo di Microcredito FSE” rispetto ai risultati attesi; - delle modifiche regolamentari che riguardano i suoi intermediariFondi SIE; un’esperienza digitale innovativa - dell’aggiornamento e personalizzata revisione della Valutazione Ex Ante; - delle raccomandazioni dell’Unità di progetto di coordinamento tecnico per la programmazione unitaria; - delle eventuali raccomandazioni del Comitato di Sorveglianza per il PO FSE Sardegna 2014-2020.
7.8 Qualora tale revisione si renda necessaria, la SFIRS SpA, di concerto con l’AdG, modifica la Strategia di Investimento, secondo il disposto dell’art. 26.
7.9 Le azioni cofinanziate tramite il “Fondo Microcredito FSE” si rivolgono principalmente a promuovere l’inserimento occupazionale e l’autoimprenditorialità di determinate categorie di destinati con difficoltà di accesso al credito e in condizione di svantaggio nell’avvio di un’attività di impresa, come canale unico identificate dal precedente art. 5.
7.10 Nell’ambito del presente Accordo si intende estendere la definizione di lavoratore svantaggiato anche alle condizioni “temporanee” di debolezza sociale e/o preferenziale di interazione con gli utenti (digital-first); la tempestività nell’elaborazione dei dati in ottica di semplificazione dei servizi agli utenti e di rapidità dell’azione amministrativa; una maggiore integrazione di processo e condivisione di informazioni con altre amministrazioni, in particolar modo con l’Agenzia delle entrate - Riscossione e con le altre strutture dell’amministrazione finanziaria; l’acquisizione di un’elevata capacità di analisi avanzata dei dati; elevata digitalizzazione dei processi amministrativi e allineamento con la normativa di riferimento; efficienza operativa e flessibilità; coerenza delle risposte ed uniformità di comportamento da parte di tutto il personale dell’Agenzia. Il modello di riferimento che è possibile definire nel prossimo triennio è basato sull’ampliamento dei servizi agli utenti e sulla massima valorizzazione dei dati in possesso dell’amministrazione finanziaria, rilevati direttamente da “ambiti di interazione” tra il contribuente e il contesto in cui normalmente opera (esempi tipici sono la dichiarazione precompilata e gli adempimenti IVA che potranno in futuro essere facilitati dalla fatturazione elettronica). Ciò permetterà di semplificare gli adempimenti, offrendo agli utenti servizi sempre più personalizzati e con dati precompilati, instaurando nel contempo un nuovo regime di dialogo e collaborazione aumentando l’utilizzo da parte degli utenti del canale digitale. La conoscenza di dati ed informazioni personalizzate del contribuente favorirà, inoltre, le attività di rilevazione preventiva e mirata di eventuali posizioni potenzialmente a rischiopersonale, con notevoli ritorni attesi sul piano della tax compliance. La strategia digitale dell’Agenzia è basata su cinque direttive strategiche, che ne rappresentano di fatto conseguenti “i pilastri”, vale a dire i riferimenti nella definizione delle iniziative progettuali e nella valutazione delle priorità di azione, sinteticamente riportate nella figura seguenteimportanti” difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro.
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Samples: Financing Agreement
POLITICA DEGLI INVESTIMENTI. Il Piano Triennale degli investimenti ICT 20182019-2020, che 2021 contiene la rappresentazione degli investimenti corrispondenti alle attività progettuali e di evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia nel triennio di riferimento, ed è stato elaborato sulla base delle esigenze di automazione dei servizi informatici dell’Agenzia. Il contenuto del piano è focalizzato sulla strategia digitale e sulle esigenze di evoluzione del sistema informativo dell’Agenzia, al fine di abilitare il raggiungimento degli obiettivi attraverso l’adeguamento dei servizi alle evoluzioni normative e alle innovazioni dei processi amministrativi, in particolare per rendere più incisiva ed efficiente l’azione dell’amministrazione dell’Amministrazione attraverso una crescente adozione di servizi digitali. La pianificazione triennale, seguendo Seguendo il principio del pieno allineamento tra obiettivi strategici dell’Agenzia e obiettivi dei progetti e delle attività ICT, la pianificazione nel prossimo triennio è stata effettuata partendo dall’identificazione delle evoluzioni normative e degli atti di indirizzo dell’Amministrazione finanziaria da considerare come input di partenza, per definire innanzitutto le direttive della strategia digitale nel prossimo triennio, sviluppando conseguentemente le iniziative progettuali per ogni ambito di competenza. Come affermato sopraTale approccio metodologico, vi sono una serie in linea con le best practice applicate al contesto specifico dell’Agenzia, si può sintetizzare nei seguenti passi:
1. identificazione degli indirizzi strategici politici, amministrativi e gestionali dell’Amministrazione finanziaria;
2. descrizione dello scenario evolutivo in cui l’Agenzia si troverà ad operare nel prossimo triennio, definito in termini di documenti obiettivi strategici e modello evolutivo;
3. definizione dei principi e delle direzioni della strategia digitale dell’Agenzia;
4. illustrazione della situazione attuale del sistema informativo dell’Agenzia, come base per l’individuazione delle aree di evoluzione e di miglioramento;
5. definizione dei progetti di innovazione ed evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia;
6. definizione dei corrispondenti fabbisogni finanziari stimati per il triennio. Le linee strategiche di riferimento derivano innanzitutto dalla normativa e dagli indirizzi che concorrono periodicamente a delimitare direttamente pervengono dal legislatore e indirettamente il perimetro all’interno del quale opera l’Agenziadall’autorità politica. Per il periodo di riferimento si ricordano: l’Atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per l’anno 2018, la Nota di aggiornamento del il Documento di Economia e Finanza 2017 2019 e l’Atto di indirizzo del Ministro dell’economia e delle finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale 20182019-20202021. Inoltre, nell’ambito della digitalizzazione della pubblica amministrazione, sono da considerare altresì lo schema lo schema di decreto di modifica del il Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005) ed ), aggiornato all’inizio del 2018, e il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2017- 2017-2019, predisposto nel 2017 dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che definisce il modello di riferimento per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana. Gli obiettivi strategici dell’Agenzia sono molteplici e sfidanti. Tra tutti si evidenziano: la realizzazione di un modello di dialogo collaborativo tra l’Agenzia e il contribuente e i suoi intermediari; un’esperienza digitale innovativa e personalizzata come canale unico o preferenziale di interazione con gli utenti (digital-first), integrato con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID); l’efficacia e la tempestività nell’elaborazione dei dati in ottica di semplificazione dei servizi agli utenti e di rapidità e misurabilità dell’azione amministrativa, in modo da focalizzarla sugli effetti risultanti piuttosto che sui prodotti lavorati; una maggiore integrazione di processo e condivisione di informazioni con altre amministrazioni, in particolar modo con l’Agenzia delle entrate - Riscossione Entrate- Riscossione, con la Guardia di Finanza e con le altre strutture dell’amministrazione finanziaria; l’acquisizione di un’elevata capacità di analisi avanzata dei dati nel rispetto della normativa relativa alla protezione dei dati; una elevata digitalizzazione dei processi amministrativi e allineamento con la normativa di riferimento; efficienza l’efficienza operativa e flessibilitàla flessibilità nell’impiego delle risorse umane e tecnologiche; la coerenza delle risposte ed uniformità e l’uniformità di comportamento da parte di tutto il personale dell’Agenzia. Il modello di riferimento che è E’ possibile definire delineare il contesto nel quale l’Agenzia si troverà ad operare nel prossimo triennio è come un modello basato sull’ampliamento dei servizi agli utenti e sulla massima valorizzazione dei dati in possesso dell’amministrazione finanziaria, rilevati direttamente da “ambiti di interazione” tra il contribuente e il contesto in cui normalmente opera (esempi tipici sono la dichiarazione precompilata e gli adempimenti IVA che potranno in futuro essere facilitati dalla fatturazione elettronica). Ciò permetterà di semplificare gli adempimenti, offrendo agli utenti servizi sempre più personalizzati e con dati precompilati, instaurando nel contempo un nuovo regime di dialogo e collaborazione aumentando l’utilizzo da parte degli utenti del canale digitale. La conoscenza di dati ed informazioni personalizzate del contribuente favorirà, inoltre, le attività di rilevazione preventiva e mirata di eventuali posizioni potenzialmente a rischio, con notevoli ritorni attesi sul piano della tax compliance. La strategia digitale dell’Agenzia è basata su cinque direttive strategiche, che ne rappresentano di fatto “i pilastri”, vale a dire i riferimenti nella definizione delle iniziative progettuali e nella valutazione delle priorità di azione, sinteticamente riportate nella figura seguente.
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Samples: Convenzione Triennale
POLITICA DEGLI INVESTIMENTI. Il 7.1 Per la realizzazione dell’operazione oggetto del presente Accordo, la SFIRS SpA agisce conformemente alla Strategia di Investimento riportata nell’allegato B e che verrà successivamente declinata all’interno del Piano Operativo, redatta in conformità con la normativa comunitaria sui Fondi SIE, con il PO FSE Sardegna 2014/20 e con il PO FESR Sardegna 2014/20.
7.2 I prodotti finanziari sono descritti nell’allegato C (Caratteristiche dello strumento) e nel Piano Operativo.
7.3 Gli investimenti sono realizzati nel rispetto dei criteri e vincoli indicati nel presente Accordo.
7.4 Gli investimenti sono realizzati con un approccio di cooperazione tra la Regione Sardegna e la SFIRS SpA, in raccordo con il Comitato di Investimento costituito ai sensi dell’art. 11, per la preparazione, programmazione e realizzazione del Fondo di Social Impact Investing, per l’individuazione dei programmi sociali/progetti pilota e la definizione delle modalità di erogazione del contributo sotto forma di prestiti, bond, equity e quasi equity.
7.5 L’Allegato B (Strategia di Investimento) tiene conto dei seguenti criteri guida: - l’integrazione trasversale degli investimenti ICT 2018-2020, interventi proposti che contiene la rappresentazione degli investimenti corrispondenti alle attività progettuali e consenta di evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia nel triennio attivare opportune sinergie con altri strumenti o di riferimento, è focalizzato sulla strategia digitale e sulle esigenze rafforzare le possibilità di evoluzione del sistema informativo dell’Agenziaintervento finanziate con risorse diverse dal Fondo di Social Impact Investing, al fine di abilitare il raggiungimento concorrere in maniera unitaria al processo di sviluppo socio-economico e dell’occupazione nei territori interessati; - la sostenibilità delle iniziative programmate che devono mirare al consolidamento dello sviluppo economico ed occupazionale delle realtà locali nella cornice attuativa di un Fondo rotativo; - l’esigenza di interpretare le specificità e le principali vocazioni del territorio.
7.6 La Regione, qualora lo ritenga necessario, anche a seguito di proposte pervenute dalla SFIRS SpA, può promuovere la modifica dell’Allegato B “Strategia di investimento”, secondo le modalità di cui all’art. 28 del presente Accordo, tenendo conto: - della performance e dell’impatto del “Fondo di Social Impact Investing” rispetto ai risultati attesi; - delle modifiche regolamentari che riguardano i Fondi SIE; - dell’aggiornamento e revisione della Valutazione Ex Ante; - degli obiettivi attraverso l’adeguamento dei servizi alle evoluzioni normative e alle innovazioni dei processi amministrativi, in particolare per rendere più incisiva ed efficiente l’azione dell’amministrazione attraverso una crescente adozione di servizi digitali. La pianificazione triennale, seguendo il principio del pieno allineamento tra obiettivi strategici dell’Agenzia e obiettivi dei progetti esiti delle valutazioni d’impatto e delle attività ICTdi animazione; - delle raccomandazioni dell’Autorità di Gestione del PO FSE Sardegna 2014/20 e del PO FESR Sardegna 2014/20; - delle raccomandazioni del Comitato di Investimento del Fondo. - delle eventuali raccomandazioni del Comitato di Sorveglianza per il PO FSE Sardegna 2014/20 e del PO FESR Sardegna 2014-2020.
7.7 Qualora tale revisione si renda necessaria, è stata effettuata partendo dall’identificazione delle evoluzioni normative la SFIRS SpA, di concerto con la Regione e il Comitato di Investimento, modifica la Strategia di Investimento, secondo il disposto dell’Articolo 28.
7.7.1 Le azioni cofinanziate tramite il “Fondo Social Impact Investing” si rivolgono ai soggetti in condizioni di svantaggio, al margine della società e del mercato del lavoro, al fine di garantirne l’inserimento o il reinserimento lavorativo ma anche alle imprese sociali attraverso la valorizzazione di servizi e beni pubblici non assicurati dal sistema imprenditoriale.
7.7.2 A titolo esemplificativo e non esaustivo i destinatari finali degli atti interventi potranno essere prioritariamente lavoratori espulsi da comparti produttivi (alluminio, chimica, tessile ecc) o potenzialmente destinati ad esserlo, disoccupati di indirizzo dell’Amministrazione finanziaria da considerare lunga durata, inoccupati, lavoratori in CIGS, persone disabili ai sensi dell’art. 3 comma 1 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104, Aspi e mobilità. Il Fondo di Social Impact Investing potrà interessare anche famiglie in condizione di povertà, giovani in contesti urbani degradati, pazienti psichiatrici stabilizzati, immigrati, cittadini di paesi terzi come input i richiedenti asilo e i beneficiari di partenzaprotezione internazionale, per definire innanzitutto le direttive della strategia digitale nel prossimo trienniodetenuti ed ex-detenuti, sviluppando conseguentemente le iniziative progettuali per ogni ambito soggetti vittime di competenza. Come affermato sopraviolenza o grave sfruttamento, vi sono una serie di documenti che concorrono periodicamente e soggetti appartenenti a delimitare direttamente e indirettamente il perimetro all’interno minoranze.
7.7.3 Nell’ambito del quale opera l’Agenzia. Per il periodo di riferimento presente Accordo si ricordano: l’Atto di indirizzo per intende estendere la definizione delle priorità politiche per l’anno 2018, la Nota di aggiornamento del Documento lavoratore svantaggiato anche alle condizioni “temporanee” di Economia e Finanza 2017 e l’Atto di indirizzo del Ministro dell’economia e delle finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale 2018-2020. Inoltre, nell’ambito della digitalizzazione della pubblica amministrazione, sono da considerare altresì lo schema lo schema di decreto di modifica del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005) ed il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2017- 2019, predisposto nel 2017 dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che definisce il modello di riferimento per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana. Gli obiettivi strategici dell’Agenzia sono molteplici e sfidanti. Tra tutti si evidenziano: la realizzazione di un modello di dialogo collaborativo tra l’Agenzia e il contribuente e i suoi intermediari; un’esperienza digitale innovativa e personalizzata come canale unico debolezza sociale e/o preferenziale di interazione con gli utenti (digital-first); la tempestività nell’elaborazione dei dati in ottica di semplificazione dei servizi agli utenti e di rapidità dell’azione amministrativa; una maggiore integrazione di processo e condivisione di informazioni con altre amministrazioni, in particolar modo con l’Agenzia delle entrate - Riscossione e con le altre strutture dell’amministrazione finanziaria; l’acquisizione di un’elevata capacità di analisi avanzata dei dati; elevata digitalizzazione dei processi amministrativi e allineamento con la normativa di riferimento; efficienza operativa e flessibilità; coerenza delle risposte ed uniformità di comportamento da parte di tutto il personale dell’Agenzia. Il modello di riferimento che è possibile definire nel prossimo triennio è basato sull’ampliamento dei servizi agli utenti e sulla massima valorizzazione dei dati in possesso dell’amministrazione finanziaria, rilevati direttamente da “ambiti di interazione” tra il contribuente e il contesto in cui normalmente opera (esempi tipici sono la dichiarazione precompilata e gli adempimenti IVA che potranno in futuro essere facilitati dalla fatturazione elettronica). Ciò permetterà di semplificare gli adempimenti, offrendo agli utenti servizi sempre più personalizzati e con dati precompilati, instaurando nel contempo un nuovo regime di dialogo e collaborazione aumentando l’utilizzo da parte degli utenti del canale digitale. La conoscenza di dati ed informazioni personalizzate del contribuente favorirà, inoltre, le attività di rilevazione preventiva e mirata di eventuali posizioni potenzialmente a rischiopersonale, con notevoli ritorni attesi sul piano della tax compliance. La strategia digitale dell’Agenzia è basata su cinque direttive strategiche, che ne rappresentano di fatto conseguenti “i pilastri”, vale a dire i riferimenti nella definizione delle iniziative progettuali e nella valutazione delle priorità di azione, sinteticamente riportate nella figura seguenteimportanti” difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro.
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