Contract
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE | |
Sisma del 24 agosto 2016. Accordi Quadro ex art.59, commi 6 e 7 D.Lgs. n.163/2006 e s.m.i. - Fornitura, trsporto e montaggio di Soluzioni Abitative in Emergenza(S.A.E.) e servizi connessi | |
REGIONE UMBRIA - COMUNE DI NORCIA LOTTO:NORCIA ZONA INDUSTRIALE B | |
PROGETTO ESECUTIVO DELLE OOUUPP RELATIVE ALLA FORNITURA, TRASPORTO E MONTAGGIO DI SOLUZIONI ABITATIVE D'EMERGENZA S.A.E. PER CONTO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI_DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE | |
CNS - Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa Via della Cooperazione, 3 40129 - Bologna | |
Ing. LEONARDO GATTI |
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PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO IN FASE DI PROGETTAZIONE | RT_02 | ||
LAVORO
(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:
Natura dell'Opera: Opere di urbanizzazione
OGGETTO: OOUUPP relative alla fornitura, trasporto e montaggio di soluzioni abitative d'emergenza S.A.E. per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri_Dipartimento Protezione Civile
Importo presunto dei Lavori: 3´200´000,00 euro
Numero imprese in cantiere: 4 (previsto)
Dati del CANTIERE:
Durata in giorni (presunta): 120
Indirizzo: Zona industriale B
Città: Norcia (PG)
COMMITTENTI
DATI COMMITTENTE:
Ragione sociale: Regione UMBRIA
nella Persona di: Nome e Cognome:
Qualifica:
RESPONSABILI
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Progettista:
Nome e Cognome: Leonardo Gatti
Qualifica: Ing.
Indirizzo: viale Regina Margherita, 37
CAP: 00198
Città: Roma (RM)
Telefono / Fax: - -
Indirizzo e-mail: info@euleroeng.com
Direttore dei Lavori:
Nome e Cognome: non nominato al momento della stesura del presente documento
RUP:
Nome e Cognome: Filippo Battoni
Qualifica: Arch.
Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:
Nome e Cognome: Leonardo Gatti
Qualifica: Ing.
Indirizzo: viale Regina Margherita, 37
CAP: 00198
Città: Roma (RM)
Telefono / Fax: - -
Indirizzo e-mail: info@euleroeng.com
Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione:
Nome e Cognome: non nominato al momento della stesura del presente documento
DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE
(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
L'area oggetto dei lavori si trova in una zona periferica in prossimità della città di Norcia, interessata da attività industriali. L'area, attualmente completamente a verde, è accessibile dalla Strada Provinciale 474 attraverso una strada secondaria esistente, su cui saranno realizzati gli ingressi di cantiere in corrispondenza dei futuri accessi carrabili all'insediamento.
DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA
(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
I lavori oggetto del presente piano riguarderanno le opere di urbanizzazione del lotto individuato per l'installazione dei moduli abitativi di emergenza a seguito dell'evento calamitoso avuto nel centro Italia in 24 agosto 2016.
In particolare tali opere riguarderanno:
- opere di movimento terra;
- realizzazione delle opere di fondazione per i moduli abitativi;
- realizzazione rete di raccolta acque nere, grigie e bianche;
- realizzazione di reti di adduzione gas, acqua, energia elettrica e telefono;
- realizzazione di nuova viabilità carrabile;
- realizzazione di nuove pavimentazioni carrabili e pedonali;
- sistemazioni a verde;
Terminate le opere relative alla movimentazione terra, fondazioni delle S.A.E. e reti secondarie degli impianti, è prevista l'ingresso in cantiere delle imprese incaricate della fornitura e montaggio dei moduli abitativi, come riportato sul cronoprogramma allegato. In funzione del numero di moduli che saranno installati, la realizzazione delle prime opere propedeutiche alla posa delle S.A.E. potrebbe essere suddivisa in due o più fasi, in modo da anticipare l'ingresso della fornitura dei moduli; in tal caso si provvederà ad interdire l'area operativa relativa a tale fornitura rispetto all'area di cantiere delle opere di urbanizzazione, mentre dovranno essere quotidianamente e costantemente gestite le interferenze relative ai passaggi presso le aree comuni del cantiere, attraverso il coordinamento dei preposti delle diverse imprese.
AREA DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Rischi intrinseci dell'area di cantiere
Agli ingressi delle aree di cantiere dovrà essere apposto un cartello richiamante i rischi introdotti dalle lavorazioni ed i
D.P.I che gli addetti delle diverse imprese esecutrici saranno chiamati tassativamente ad indossare.
Le manovre dei mezzi pesanti in ingresso e in uscita dal cantiere dovranno essere sempre assistite da operatore a terra, dotato di giubbotto ad alta visibilità.
Interferenze legate ai passaggi comuni per il raggiungimento delle aree di lavoro
- L’accesso pedonale deve essere diviso dal passaggio carrabile, il passaggio pedonale (delimitato fisicamente con rete rossa forata plastificata sorretta da montanti metallici infissi nel terreno) dovrà collegare l’area logistica del cantiere all’accesso esclusivo dei pedoni.
- Il raggiungimento dell’area di lavoro dovrà essere realizzato mediante apposito accesso dall’area logistica.
- Tutti i passaggi devono essere ben illuminati, puliti, privi di qualsiasi ostacolo che possa diventare elemento di intralcio e generare cadute a livello.
- In prossimità delle aree di stoccaggio dei materiali la delimitazione con rete rossa deve essere realizzata tenendo in considerazione la proiezione a terra del carico più un margine di 1,50 m di sicurezza.
Esecuzione di scavi e movimenti terra ed esecuzione delle opere in C.A. di fondazione
Qualora le due lavorazioni avvengano contemporaneamente, durante le fasi di lavoro, le aree operative dovranno essere delimitate, tramite barriere mobili e/o rete plastificata = H 1,00 m, sorretta da paletti metallici infissi nel terreno.
- Fra la zona di avanzamento degli scavi e l’esecuzione delle opere di carpenteria e getto cls, vi deve essere una distanza minima di sicurezza - le due zone devono essere interdette - separate, da rete plastificata H 1,00 m, sorretta da paletti metallici.
- L’inizio nella stessa area di sbancamento delle opere di carpenteria, presuppone l’esistenza delle seguenti condizioni: vi siano piste separate, una pedonale e l’altra carrabile, di accesso alle aree operative, delimitate con rete plastificata ad alta visibilità - H 1,00 m - vi sia spazio per le manovre dei mezzi d’opera, per alimentare il lavoro delle carpenterie.
Operazioni di sollevamento e movimentazione dei materiali in quota
Tutte le aree interessate alla movimentazione di carichi con l’autogru e/o altri mezzi sollevatori, devono essere interdette
- l’interdizione deve riguardare la zona sottostante il braccio telescopico e la zona di operazione del macchinario - con la traslazione del carico non si deve passare su aree in cui insistono lavoratori a terra - l’interdizione deve essere realizzata con dispositivi materiali e/o nelle circostanze in cui si rendesse tecnicamente impossibile adottare tale misure, si deve far ricorso ad un preposto a terra con il ruolo di tenere sgombra l’area di operazione. Quando si devono realizzare operazioni con autogrù, la zona deve essere sempre interdetta con barriere mobili - catenelle sorrette da paletti - rete plastificata ad alta visibilità e/o misure equivalenti - PER ZONA SI INTENDE RAGGIO D’AZIONE + AREA A TERRA SOTTO IL CARICO SOSPESO. In questa circostanza l’unica misura idonea è quella dell’interdizione con barriere materiali - il preposto a terra si può utilizzare per operazioni di brevissima durata e quando si effettuano operazioni con mezzi “leggeri” - piccoli bracci telescopici montati su autocarro - sollevatori vari.
CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE
(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
L'area oggetto dei lavori si trova in una zona periferica in prossimità della città di Norcia, interessata da attività industriali. L'area, attualmente completamente a verde, è accessibile dalla Strada Provinciale 474 attraverso una strada secondaria esistente, su cui saranno realizzati gli ingressi di cantiere in corrispondenza dei futuri accessi carrabili all'insediamento.
Potendo prevedere diversi accessi al cantiere, si garantirebbe una totale segregazione di aree operative eventualmente interessate da lavorazioni potenzialmente interferenti, come ad esempio le opere di urbanizzazione e la fornitura delle SAE.
Terminate le opere relative alla movimentazione terra, fondazioni delle S.A.E. e reti secondarie degli impianti, è prevista l'ingresso in cantiere delle imprese incaricate della fornitura e montaggio dei moduli abitativi, come riportato sul cronoprogramma allegato. In funzione del numero di moduli che saranno installati, la realizzazione delle prime opere propedeutiche alla posa delle S.A.E. potrebbe essere suddivisa in due o più fasi, in modo da anticipare l'ingresso della fornitura dei moduli; in tal caso si provvederà ad interdire l'area operativa relativa a tale fornitura rispetto all'area di cantiere delle opere di urbanizzazione, mentre dovranno essere quotidianamente e costantemente gestite le interferenze relative ai passaggi presso le aree comuni del cantiere, attraverso il coordinamento dei preposti delle diverse imprese.
FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE
(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
L'unico fattore esterno che comporta rischio per il cantiere è rappresentato dalla viabilità presente lungo le strade limitrofe le aree operative, e quindi rappresentato dal rischio di investimento per i pedoni e di incidente per gli automezzi, durante l'avvicinamento al cantiere.
RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE
(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Si ipotizza che i rischi immessi verso l’ambiente esterno, legati all’esecuzione dei lavori siano:
- Movimentazione dei carichi con eventuali mezzi di sollevamento: le procedure di movimentazione dei materiali con mezzo di sollevamento, dovranno essere preventivamente definite. Verranno in tal senso costantemente istruiti gli operatori dei mezzi di sollevamento e le attività saranno coordinate da un preposto (anche tramite ricetrasmittenti).
- Inquinamento acustico: al fine di abbattere l’impatto acustico dovranno essere adottate tutte le misure necessarie: utilizzo di attrezzature di nuova generazione - “silenziate”; collocazione di macchinari particolarmente rumorosi lontano dai ricettori più sensibili.
- Diffusione nell’ambiente di polveri derivanti dalle lavorazioni: nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Si procederà, quindi, ad inumidire con getto di acqua a pioggia il materiale polverulento e le piste di cantiere.
- Rischio di investimento legato sia alla movimentazione dei mezzi che dei materiali necessari all’esecuzione: le aree di lavoro dovranno sempre essere interdette al passaggio delle maestranze e dove ciò non sia possibile dovrà essere presente un preposto che gestisca le possibili interferenze.
- Interferenza tra viabilità dei mezzi d’opera in entrata e uscita dal cantiere e viabilità esterna locale: si prescrive particolare cautela nelle manovre dei mezzi d’opera in entrata/uscita dall’area di cantiere, la presenza di un addetto a terra a coadiuvare e coordinare le manovre dei mezzi ed il posizionamento di segnaletica in prossimità dell’accesso al cantiere come previsto dal codice stradale.
- Onde evitare il riversamento di fango e/o altri materiali sulla viabilità locale - gli autisti dei mezzi d’opera prima di uscire dall’area di cantiere, dovranno pulire le ruote dei mezzi - gli autisti delle autobetoniere dovranno accertarsi di aver pulito la canala in dotazione.
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Il perimetro delle aree di intervento dovrà essere delimitato con idonea recinzione, e presso gli ingressi di cantiere si dovranno installare dei cancelli, i quali dovranno essere tenuti chiusi, anche durante l'orario di lavoro, al fine di scongiurare l'ingresso, anche involontario, di persone non autorizzate all'interno delle aree di cantiere.
Agli ingressi saranno altresì installati cartelli di divieto e cartelli indicanti i rischi di cantiere ed i d.p.i. che i lavoratori dovranno obbligatoriamente indossare.
L'accesso pedonale dovrà essere separato da quello carrabile, ed immetterà direttamente all'interno dell'area logistica di cantiere, dove saranno installati i box prefabbricati di cantiere (spogliatoi e refettorio di dimensioni adeguate al numero di lavoratori impegnati, wc anche di tipo chimico in numero non inferiore ad 1 ogni 10 lavoratori, lavandini in numero non inferiore ad 1 ogni 5 lavoratori, e tutto quanto previsto dall'allegato XIII del D.Lgs. 81/08).
Terminate le opere relative alla movimentazione terra, fondazioni delle S.A.E. e reti secondarie degli impianti, è prevista l'ingresso in cantiere delle imprese incaricate della fornitura e montaggio dei moduli abitativi, come riportato sul cronoprogramma allegato. In funzione del numero di moduli che saranno installati, la realizzazione delle prime opere propedeutiche alla posa delle S.A.E. potrebbe essere suddivisa in due o più fasi, in modo da anticipare l'ingresso della fornitura dei moduli; in tal caso si provvederà ad interdire l'area operativa relativa a tale fornitura rispetto all'area di cantiere delle opere di urbanizzazione, mentre dovranno essere quotidianamente e costantemente gestite le interferenze relative ai passaggi presso le aree comuni del cantiere, attraverso il coordinamento dei preposti delle diverse imprese.
SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE
Divieto di accesso alle persone non autorizzate. | |
Calzature di sicurezza obbligatorie. | |
Casco di protezione obbligatoria. | |
Guanti di protezione obbligatoria. | |
Pronto soccorso. |
Estintore. | ||
Alto rischio | ||
Uscita autoveicoli | ||
E' severamente proibito avvicinarsi agli scavi |
LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Alllestimento Cantiere
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere Realizzazione della viabilità del cantiere
Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere Smobilizzo del cantiere
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase)
Realizzazione della recinzione di cantiere, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al cantiere, per mezzi e lavoratori.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Sega circolare;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.
Realizzazione della viabilità del cantiere (fase)
Realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli e posa in opera di appropriata segnaletica.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Pala meccanica.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Scivolamenti, cadute a livello.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f)
indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (fase)
Allestimento di servizi igienico-sanitari in strutture prefabbricate appositamente approntate.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogru.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Sega circolare;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.
Smobilizzo del cantiere (fase)
Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione e della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogru.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto allo smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala doppia;
c) Scala semplice;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.
Scavi e movimento terra
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Scavo di sbancamento Scavo a sezione ristretta
Scavo di sbancamento (fase)
Scavi di sbancamenti a cielo aperto eseguiti con l'ausilio di mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Escavatore;
3) Pala meccanica.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto allo scavo di sbancamento;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto allo scavo di sbancamento;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Investimento, ribaltamento;
c) Seppellimento, sprofondamento;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Scavo a sezione ristretta (fase)
Scavi a sezione ristretta, eseguiti a cielo aperto o all'interno di edifici, con l'ausilio di mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Escavatore;
3) Pala meccanica.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto allo scavo a sezione ristretta;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto allo scavo a sezione ristretta;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Investimento, ribaltamento;
c) Seppellimento, sprofondamento;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Impianti urbanizzazione
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Posa di conduttura fognaria Posa di conduttura idrica Posa di conduttura elettrica Posa di conduttura del gas Posa di conduttura telefonica
Posa di pali per pubblica illuminazione
Posa di conduttura fognaria (fase)
Posa di conduttura fognaria in scavo a sezione obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro con gru.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di conduttura fognaria;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di conduttura fognaria;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Posa di conduttura idrica (fase)
Posa di conduttura idrica in scavo a sezione obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro con gru.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di conduttura idrica;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di conduttura idrica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
b) Caduta dall'alto;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Posa di conduttura elettrica (fase)
Posa di conduttura elettrica in scavo a sezione obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro con gru.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di conduttura elettrica;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di conduttura elettrica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
b) Caduta dall'alto;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Posa di conduttura del gas (fase)
Posa di conduttura del gas in scavo a sezione obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro con gru.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di conduttura del gas;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di conduttura del gas;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Posa di conduttura telefonica (fase)
Posa di conduttura telefonica in scavo a sezione obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro con gru.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di conduttura telefonica;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di conduttura telefonica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
b) Caduta dall'alto;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Posa di pali per pubblica illuminazione (fase)
Posa di pali per pubblica illuminazione completo di pozzetto di connessione alla rete elettrica compreso lo scavo e la realizzazione della fondazione.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Escavatore.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di pali per pubblica illuminazione;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di pali per pubblica illuminazione;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f)
indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Opere in c.a.
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione Lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in fondazione Getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione
Realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione (fase)
Realizzazione della carpenteria per strutture di fondazione diretta, come plinti, travi rovesce, travi portatompagno, ecc. e successivo disarmo.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera con filtro specifico; e) guanti; f)
calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Chimico;
b) Rumore;
c) Punture, tagli, abrasioni;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c) Scala semplice;
d) Pompa a mano per disarmante;
e) Sega circolare;
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Movimentazione manuale dei carichi; Nebbie; Getti, schizzi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello.
Lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in fondazione
(fase)
Lavorazione (sagomatura, taglio, saldatura) e posa nelle casserature di ferri di armatura di strutture in fondazione.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in fondazione;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in fondazione;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Punture, tagli, abrasioni;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c) Scala semplice;
d) Trancia-piegaferri;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello.
Getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione (fase)
Esecuzione di getti di cls per la realizzazione di strutture in fondazione, dirette (come plinti, travi rovesce, platee, ecc.).
Macchine utilizzate:
1) Autobetoniera;
2) Autopompa per cls.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al getto in calcestruzzo per le strutture in elevazione;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Chimico;
b) Getti, schizzi;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c) Scala semplice;
d) Vibratore elettrico per calcestruzzo;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Rumore; Vibrazioni.
Pavimentazioni carrabili e pedonali
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Formazione di rilevato stradale Formazione di fondazione stradale
Formazione di manto di usura e collegamento Posa di pavimenti per esterni in masselli
Formazione di rilevato stradale (fase)
Formazione per strati di rilevato stradale con materiale proveniente da cave, preparazione del piano di posa, compattazione eseguita con mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Pala meccanica;
2) Rullo compressore.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni; Inalazione fumi, gas, vapori.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione di rilevato stradale;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di rilevato stradale;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Formazione di fondazione stradale (fase)
Formazione per strati di fondazione stradale con pietrame calcareo informe e massicciata di pietrisco, compattazione eseguita con mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Pala meccanica;
2) Rullo compressore.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni; Inalazione fumi, gas, vapori.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione di fondazione stradale;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di fondazione stradale;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Formazione di manto di usura e collegamento (fase)
Formazione di manto stradale in conglomerato bituminoso mediante esecuzione di strato/i di collegamento e strato di usura, stesi e compattati con mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Finitrice;
2) Rullo compressore.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione di manto di usura e collegamento;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di manto di usura e collegamento;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera con filtro specifico; e) guanti; f)
calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Cancerogeno e mutageno;
c) Inalazione fumi, gas, vapori;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Posa di pavimenti per esterni in masselli (fase)
Posa di pavimenti per esterni in masselli su letto di sabbia.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di pavimenti per esterni in masselli;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di pavimenti per esterni in masselli;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f)
indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) M.M.C. (elevata frequenza);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Opere a verde e arredo urbano
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Formazione di tappeto erboso Messa a dimora di piante
Posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere
Formazione di tappeto erboso (fase)
Formazione di tappeto erboso ottenuta mediante limitati movimenti terra (per la modifica e/o correzione del profilo del terreno), la preparazione del terreno e la semina di prato.
Macchine utilizzate:
1) Trattore.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione di tappeto erboso;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di tappeto erboso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f)
indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Scivolamenti, cadute a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Messa a dimora di piante (fase)
Messa a dimora di piante ottenuta mediante limitati movimenti terra (per la modifica e/o correzione del profilo del terreno).
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla messa a dimora di piante;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla messa a dimora di piante;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f)
indumenti protettivi.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Scivolamenti, cadute a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere (fase)
Posa in opera di panchine, cestini, fontanelle e fioriere.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Scivolamenti, cadute a livello;
b) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.
rischi derivanti dalle lavorazioni e dall'uso di macchine ed attrezzi
Elenco dei rischi:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Cancerogeno e mutageno;
4) Chimico;
5) Getti, schizzi;
6) Inalazione fumi, gas, vapori;
7) Investimento, ribaltamento;
8) M.M.C. (elevata frequenza);
9) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
10) Punture, tagli, abrasioni;
11) Rumore;
12) Scivolamenti, cadute a livello;
13) Seppellimento, sprofondamento;
14) Vibrazioni.
RISCHIO: "Caduta dall'alto"
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Scavo di sbancamento; Scavo a sezione ristretta; Posa di conduttura fognaria; Posa di conduttura idrica; Posa di conduttura elettrica; Posa di conduttura del gas; Posa di conduttura telefonica;
Prescrizioni Esecutive:
Accesso al fondo dello scavo. L'accesso al fondo dello scavo deve avvenire tramite appositi percorsi (scale a mano, scale ricavate nel terreno, rampe di accesso, ecc.). Nel caso si utilizzino scale a mano, devono sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso e devono essere fissate stabilmente per impedire slittamenti o sbandamenti.
Parapetti di trattenuta. Qualora si verifichino situazioni che possono comportare la caduta da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore, di norma con dislivello maggiore di 2 metri, i lati liberi dello scavo o del rilevato devono essere protetti con appositi parapetti di trattenuta.
Passerelle pedonali o piastre veicolari. Gli attraversamenti devono essere garantiti da passerelle pedonali o piastre veicolari provviste da ambo i lati di parapetti con tavole fermapiede.
Segnalazione e delimitazione del fronte scavo. La zona di avanzamento del fronte scavo deve essere chiaramente segnalata e delimitata e ne deve essere impedito l'accesso al personale non autorizzato.
RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Smobilizzo del cantiere; Posa di conduttura fognaria; Posa di conduttura idrica; Posa di conduttura elettrica; Posa di conduttura del gas; Posa di conduttura telefonica;
Prescrizioni Esecutive:
Imbracatura dei carichi. Gli addetti all'imbracatura devono seguire le seguenti indicazioni: a) verificare che il carico sia stato imbracato correttamente; b) accompagnare inizialmente il carico fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti; c) allontanarsi dalla traiettoria del carico durante la fase di sollevamento; d) non sostare in attesa sotto la traiettoria del carico; e) avvicinarsi al carico in arrivo per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti; f) accertarsi della stabilità del carico prima di sganciarlo; g) accompagnare il gancio fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali durante la manovra di richiamo.
RISCHIO: Cancerogeno e mutageno
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Formazione di manto di usura e collegamento;
Misure tecniche e organizzative:
Misure tecniche, organizzative e procedurali. Al fine di evitare ogni esposizione ad agenti cancerogeni e/o mutageni devono essere adottate le seguenti misure: a) i metodi e le procedure di lavoro devono essere progettate in maniera adeguata, ovvero in modo che nelle varie operazioni lavorative siano impiegati quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni non superiori alle necessità della lavorazione; b) i metodi e le procedure di lavoro devono essere progettate in maniera adeguata, ovvero in modo che nelle varie operazioni lavorative gli agenti cancerogeni e mutageni in attesa di impiego, in forma fisica tale da causare rischio di introduzione, non siano accumulati sul luogo di lavoro in quantità superiori alle necessità della lavorazione stessa; c) il numero di lavoratori presenti durante l'attività specifica, o che possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni, deve essere quello minimo in funzione della necessità della lavorazione; d) le lavorazioni che possono esporre ad agenti cancerogeni o mutageni devono essere effettuate in aree predeterminate, isolate e accessibili soltanto dai lavoratori che devono recarsi per motivi connessi alla loro mansione o con la loro funzione; e) le lavorazioni che possono esporre ad agenti cancerogeni o mutageni effettuate in aree predeterminate devono essere indicate con adeguati segnali di avvertimento e di sicurezza; f) le lavorazioni che possono esporre ad agenti cancerogeni o mutageni, per cui sono previsti mezzi per evitarne o limitarne la dispersione nell'aria, devono essere soggette a misurazioni per la verifica dell'efficacia delle misure adottate e per individuare precocemente le esposizioni anomale causate da un evento non prevedibile o da un incidente, con metodi di campionatura e di misurazione conformi alle indicazioni dell'allegato XLI del D.Lgs. 81/2008; g) i locali, le attrezzature e gli impianti destinati o utilizzati in lavorazioni che possono esporre ad agenti cancerogeni o mutageni devono essere regolarmente e sistematicamente puliti; h) l'attività lavorativa specifica deve essere progettata e organizzata in modo da garantire con metodi di lavoro appropriati la gestione della conservazione, della manipolazione del trasporto sul luogo di lavoro di agenti cancerogeni o mutageni; i) l'attività lavorativa specifica deve essere progettata e organizzata in modo da garantire con metodi di lavoro appropriati la gestione della raccolta e l'immagazzinamento degli scarti e dei residui delle lavorazioni contenenti agenti cancerogeni o mutageni; j) i contenitori per la raccolta e l'immagazzinamento degli scarti e dei residui delle lavorazioni contenenti agenti cancerogeni o mutageni devono essere a chiusura ermetica e etichettati in modo chiaro, netto e visibile.
Misure igieniche. Devono essere assicurate le seguenti misure igieniche: a) i lavoratori devono disporre di servizi sanitari
adeguati, provvisti di docce con acqua calda e fredda, nonché, di lavaggi oculari e antisettici per la pelle; b) i lavoratori devono avere in dotazione idonei indumenti protettivi, o altri indumenti, che devono essere riposti in posti separati dagli abiti civili; c) i dispositivi di protezione individuali devono essere custoditi in luoghi ben determinati e devono essere controllati, disinfettati e ben puliti dopo ogni utilizzazione; d) nelle lavorazioni, che possono esporre ad agenti biologici, devono essere indicati con adeguati segnali di avvertimento e di sicurezza i divieto di fumo, di assunzione di bevande o cibi, di utilizzare pipette a bocca e applicare cosmetici.
RISCHIO: Chimico
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione; Getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione;
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. A seguito di valutazione dei rischi, al fine di eliminare o, comunque ridurre al minimo, i rischi derivanti da agenti chimici pericolosi, devono essere adottate adeguate misure generali di protezione e prevenzione: a) la progettazione e l'organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro deve essere effettuata nel rispetto delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; b) le attrezzature di lavoro fornite devono essere idonee per l'attività specifica e mantenute adeguatamente; c) il numero di lavoratori presenti durante l'attività specifica deve essere quello minimo in funzione della necessità della lavorazione; d) la durata e l'intensità dell'esposizione ad agenti chimici pericolosi deve essere ridotta al minimo;
e) devono essere fornite indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare per il mantenimento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; f) le quantità di agenti presenti sul posto di lavoro, devono essere ridotte al minimo, in funzione delle necessità di lavorazione; g) devono essere adottati metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell'immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi e dei rifiuti che contengono detti agenti.
RISCHIO: "Getti, schizzi"
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione;
Prescrizioni Organizzative:
Operazioni di getto. Durante lo scarico dell'impasto l'altezza della benna o del tubo di getto (nel caso di getto con pompa) deve essere ridotta al minimo.
RISCHIO: "Inalazione fumi, gas, vapori"
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Formazione di manto di usura e collegamento;
Prescrizioni Esecutive:
Posizione dei lavoratori. Durante le operazioni di stesura del conglomerato bituminoso i lavoratori devono posizionarsi sopravvento rispetto alla stesa del materiale caldo.
RISCHIO: "Investimento, ribaltamento"
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione della viabilità del cantiere; Scavo di sbancamento; Scavo a sezione ristretta; Formazione di rilevato stradale; Formazione di fondazione stradale;
Prescrizioni Esecutive:
Presenza di manodopera. Nei lavori di scavo con mezzi meccanici non devono essere eseguiti altri lavori che comportano la presenza di manodopera nel campo di azione dell'escavatore.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118.
b) Nelle lavorazioni: Posa di pali per pubblica illuminazione; Formazione di manto di usura e collegamento;
Prescrizioni Organizzative:
Precauzioni in presenza di traffico veicolare. Nelle attività lavorative in presenza di traffico veicolare devono essere rispettate le seguenti precauzioni: a) le operazioni di installazione della segnaletica, così come le fasi di rimozione, sono precedute e supportate da addetti, muniti di bandierina arancio fluorescente, preposti a preavvisare all'utenza la presenza di uomini e veicoli sulla carreggiata; b) la composizione minima delle squadre deve essere determinata in funzione della tipologia di intervento, della categoria di strada, del sistema segnaletico da realizzare e dalle condizioni atmosferiche e di visibilità. La squadra dovrà essere composta in maggioranza da operatori che abbiano esperienza nel campo delle attività che prevedono interventi in presenza di traffico veicolare e che abbiano già completato il percorso formativo previsto dalla normativa vigente; c) in caso di nebbia, di precipitazioni nevose o, comunque, condizioni che possano limitare notevolmente la visibilità o le caratteristiche di aderenza della pavimentazione, non è consentito effettuare operazioni che comportino l'esposizione al traffico di operatori e di veicoli nonché l'installazione di cantieri stradali e relativa segnaletica di preavviso e di delimitazione. Nei casi in cui le condizioni negative dovessero sopraggiungere successivamente all'inizio delle attività, queste sono immediatamente sospese con conseguente rimozione di ogni e qualsiasi sbarramento di cantiere e della relativa segnaletica (sempre che lo smantellamento del cantiere e la rimozione della segnaletica non costituisca un pericolo più grave per i lavoratori e l'utenza stradale); d) la gestione operativa degli interventi, consistente nella guida e nel controllo dell'esecuzione delle operazioni, deve essere effettuata da un preposto adeguatamente formato. La gestione operativa può anche essere effettuata da un responsabile non presente nella zona di intervento tramite centro radio o sala operativa.
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti. Per l'esecuzione in sicurezza delle attività di sbandieramento gli operatori devono: a) scendere dal veicolo dal lato non esposto al traffico veicolare; b) iniziare subito la segnalazione di sbandieramento facendo oscillare lentamente la bandiera orizzontalmente, posizionata all'altezza della cintola, senza movimenti improvvisi, con cadenza regolare, stando sempre rivolti verso il traffico, in modo da permettere all'utente in transito di percepire l'attività in corso ed effettuare una regolare e non improvvisa manovra di rallentamento; c) camminare sulla banchina o sulla corsia di emergenza fino a portarsi in posizione sufficientemente anticipata rispetto al punto di intervento in modo da consentire agli utenti un
ottimale rallentamento; d) segnalare con lo sbandieramento fino a che non siano cessate le esigenze di presegnalazione; e) la presegnalazione deve durare il minor tempo possibile ed i lavoratori che la eseguono si devono portare, appena possibile, a valle della segnaletica installata o comunque al di fuori di zone direttamente esposte al traffico veicolare; f) utilizzare dispositivi luminosi o analoghi dispositivi se l'attività viene svolta in ore notturne.
Riferimenti Normativi:
D.M. 4 marzo 2013, Allegato I; D.M. 4 marzo 2013, Allegato II.
RISCHIO: M.M.C. (elevata frequenza)
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Posa di pavimenti per esterni in masselli;
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: i compiti dovranno essere tali da evitare prolungate sequenze di movimenti ripetitivi degli arti superiori (spalle, braccia, polsi e mani).
RISCHIO: M.M.C. (sollevamento e trasporto)
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Realizzazione della viabilità del cantiere; Posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere;
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni microclimatiche adeguate; b) gli spazi dedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento dei carichi deve essere eseguito sempre con due mani e da una sola persona; d) il carico da sollevare non deve essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altre attività di movimentazione manuale devono essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) i gesti di sollevamento devono essere eseguiti in modo non brusco.
RISCHIO: "Punture, tagli, abrasioni"
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in fondazione;
Prescrizioni Esecutive:
Ferri d'attesa. I ferri d'attesa delle strutture in c.a. devono essere protetti contro il contatto accidentale; la protezione può essere ottenuta attraverso la conformazione dei ferri o con l'apposizione di una copertura in materiale resistente.
Disarmo. Prima di permettere l'accesso alle zone in cui è stato effettuato il disarmo delle strutture si deve provvedere alla rimozione di tutti i chiodi e di tutte le punte.
RISCHIO: Rumore
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Posa di pali per pubblica illuminazione; Formazione di rilevato stradale; Formazione di fondazione stradale;
Nelle macchine: Autocarro; Pala meccanica; Autogru; Escavatore; Autocarro con gru; Autobetoniera; Autopompa per cls;
Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; b) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
b) Nelle lavorazioni: Realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione;
Nelle macchine: Rullo compressore; Finitrice;
Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; b) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione, con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;
b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.
Devono essere forniti: a) otoprotettori.
Dispositivi di protezione individuale:
RISCHIO: "Scivolamenti, cadute a livello"
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Formazione di tappeto erboso; Messa a dimora di piante; Posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere;
Prescrizioni Esecutive:
Postazioni di lavoro. L'area circostante il posto di lavoro dovrà essere sempre mantenuta in condizioni di ordine e pulizia ad evitare ogni rischio di inciampi o cadute.
Percorsi pedonali. I percorsi pedonali devono essere sempre mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie, ecc.
Ostacoli fissi. Gli ostacoli fissi devono essere convenientemente segnalati o protetti.
RISCHIO: "Seppellimento, sprofondamento"
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Scavo di sbancamento; Scavo a sezione ristretta;
Prescrizioni Esecutive:
Armature del fronte. Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno. Divieto di depositi sui bordi. E' vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 120.
RISCHIO: Vibrazioni
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle macchine: Autocarro; Autogru; Autocarro con gru; Autobetoniera; Autopompa per cls;
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Inferiore a 0,5 m/s²".
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
b) Nelle macchine: Pala meccanica; Escavatore; Rullo compressore; Finitrice;
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²".
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.
Dispositivi di protezione individuale:
Devono essere forniti: a) indumenti protettivi; b) dispositivi di smorzamento; c) sedili ammortizzanti.
ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco degli attrezzi:
1) Andatoie e Passerelle;
2) Attrezzi manuali;
3) Pompa a mano per disarmante;
4) Scala doppia;
5) Scala semplice;
6) Sega circolare;
7) Smerigliatrice angolare (flessibile);
8) Trancia-piegaferri;
9) Trapano elettrico;
10) Vibratore elettrico per calcestruzzo.
Le andatoie e le passerelle sono opere provvisionali predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro collocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) DPI: utilizzatore andatoie e passarelle;
Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) indumenti protettivi.
Prescrizioni Organizzative:
Attrezzi manuali
Gli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Punture, tagli, abrasioni;
2) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza.
Prescrizioni Organizzative:
Pompa a mano per disarmante
La pompa a mano è utilizzata per l'applicazione a spruzzo di disarmante.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Getti, schizzi;
2) Nebbie;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) DPI: utilizzatore pompa a mano per disarmante;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) occhiali protettivi; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.
La scala doppia (a compasso) è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Movimentazione manuale dei carichi;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Scala doppia: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale doppie devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 m; 4) le scale doppie devono essere provviste di catena o dispositivo analogo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.
2) DPI: utilizzatore scala doppia;
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.
Prescrizioni Organizzative:
Scala semplice
La scala a mano semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Movimentazione manuale dei carichi;
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Scala semplice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori.
2) DPI: utilizzatore scala semplice;
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.
Prescrizioni Organizzative:
Sega circolare
La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Rumore;
5) Scivolamenti, cadute a livello;
6) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) DPI: utilizzatore sega circolare;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) guanti; e) calzature di sicurezza.
Smerigliatrice angolare (flessibile)
La smerigliatrice angolare, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca un disco ruotante la cui funzione è quella di tagliare, smussare, lisciare superfici.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Rumore;
5) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti antivibrazioni; f)
calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.
La trancia-piegaferri è un'attrezzatura utilizzata per sagomare i ferri di armatura, e le relative staffe, dei getti di conglomerato cementizio armato.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Elettrocuzione;
4) Punture, tagli, abrasioni;
5) Rumore;
6) Scivolamenti, cadute a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) DPI: utilizzatore trancia-piegaferri;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.
Il trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Rumore;
5) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) DPI: utilizzatore trapano elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) maschera antipolvere; c) guanti; d) calzature di sicurezza.
Vibratore elettrico per calcestruzzo
Il vibratore elettrico per calcestruzzo è un attrezzatura per il costipamento del conglomerato cementizio a getto avvenuto.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Rumore;
3) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) DPI: utilizzatore vibratore elettrico per calcestruzzo;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) guanti antivibrazioni; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.
MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco delle macchine:
1) Autobetoniera;
2) Autocarro;
3) Autocarro con gru;
4) Autogru;
5) Autopompa per cls;
6) Escavatore;
7) Finitrice;
8) Pala meccanica;
9) Rullo compressore;
10) Trattore.
Autobetoniera
L'autobetoniera è un mezzo d'opera destinato al trasporto di calcestruzzi dalla centrale di betonaggio fino al luogo della posa in opera.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Getti, schizzi;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
7) Scivolamenti, cadute a livello;
8) Urti, colpi, impatti, compressioni;
9) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore autobetoniera;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (all'esterno della cabina); c) occhiali protettivi (all'esterno della cabina); d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
L'autocarro è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione, materiali di risulta ecc.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Getti, schizzi;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
7) Urti, colpi, impatti, compressioni;
8) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore autocarro;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) maschera antipolvere (in presenza di lavorazioni polverose); c) guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
Autocarro con gru
L'autocarro con gru è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di materiali da costruzione e il carico e lo scarico degli stessi mediante gru.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Elettrocuzione;
3) Getti, schizzi;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Punture, tagli, abrasioni;
7) Rumore;
8) Urti, colpi, impatti, compressioni;
9) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore autocarro con gru;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (all'esterno della cabina); c) guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
L'autogru è un mezzo d'opera dotato di braccio allungabile per la movimentazione, il sollevamento e il posizionamento di materiali, di componenti di macchine, di attrezzature, di parti d'opera, ecc.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Elettrocuzione;
3) Getti, schizzi;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Punture, tagli, abrasioni;
7) Rumore;
8) Urti, colpi, impatti, compressioni;
9) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore autogru;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in caso di cabina aperta); c) guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
Autopompa per cls
L'autopompa per getti di calcestruzzo è un mezzo d'opera attrezzato con una pompa per il sollevamento del calcestruzzo per getti in quota.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Elettrocuzione;
3) Getti, schizzi;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Rumore;
6) Scivolamenti, cadute a livello;
7) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore autopompa per cls;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) occhiali protettivi (all'esterno della cabina); c) guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
L'escavatore è una macchina operatrice con pala anteriore impiegata per lavori di scavo, riporto e movimento di materiali.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Elettrocuzione;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
7) Scivolamenti, cadute a livello;
8) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore escavatore;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in presenza di cabina aperta); c) maschera antipolvere (in presenza di cabina aperta); d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
La finitrice (o rifinitrice stradale) è un mezzo d'opera utilizzato nella realizzazione del manto stradale in conglomerato bituminoso e nella posa in opera del tappetino di usura.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Getti, schizzi;
3) Inalazione fumi, gas, vapori;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
7) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore finitrice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) copricapo; c) maschera con filtro specifico; d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
La pala meccanica è una macchina operatrice dotata di una benna mobile utilizzata per operazioni di scavo, carico, sollevamento, trasporto e scarico di terra o altri materiali incoerenti.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Rumore;
6) Scivolamenti, cadute a livello;
7) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore pala meccanica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in presenza di cabina aperta); c) maschera antipolvere (in presenza di cabina aperta); d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
Il rullo compressore è una macchina operatrice utilizzata prevalentemente nei lavori stradali per la compattazione del terreno o del manto bituminoso.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione fumi, gas, vapori;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Rumore;
6) Vibrazioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore rullo compressore;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori; c) maschera antipolvere; d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
Il trattore è una macchina operatrice adibita al traino (di altri automezzi, di carrelli ecc.) e/o al funzionamento di altre macchine fornendo, a questo scopo, anche una presa di forza.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Getti, schizzi;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) DPI: operatore trattore;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) copricapo; b) otoprotettori (in caso di cabina aperta); c) maschera antipolvere (in caso di cabina aperta); d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi.
POTENZA SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE
(art 190, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
ATTREZZATURA | Lavorazioni | Potenza Sonora dB(A) | Scheda |
Sega circolare | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione. | 113.0 | 908-(IEC-19)-RPO-01 |
Smerigliatrice angolare (flessibile) | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Smobilizzo del cantiere. | 113.0 | 931-(IEC-45)-RPO-01 |
Trapano elettrico | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Smobilizzo del cantiere. | 107.0 | 943-(IEC-84)-RPO-01 |
MACCHINA | Lavorazioni | Potenza Sonora dB(A) | Scheda |
Autobetoniera | Getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione. | 112.0 | 947-(IEC-28)-RPO-01 |
Autocarro con gru | Posa di conduttura fognaria; Posa di conduttura idrica; Posa di conduttura elettrica; Posa di conduttura del gas; Posa di conduttura telefonica. | 103.0 | 940-(IEC-72)-RPO-01 |
Autocarro | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Realizzazione della viabilità del cantiere; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Smobilizzo del cantiere; Scavo di sbancamento; Scavo a sezione ristretta; Posa di pali per pubblica illuminazione; Posa di pavimenti per esterni in masselli. | 103.0 | 940-(IEC-72)-RPO-01 |
Autogru | Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Smobilizzo del cantiere. | 103.0 | 940-(IEC-72)-RPO-01 |
Autopompa per cls | Getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione. | 103.0 | 940-(IEC-72)-RPO-01 |
Escavatore | Scavo di sbancamento; Scavo a sezione ristretta; Posa di pali per pubblica illuminazione. | 104.0 | 950-(IEC-16)-RPO-01 |
Finitrice | Formazione di manto di usura e collegamento. | 107.0 | 955-(IEC-65)-RPO-01 |
Pala meccanica | Realizzazione della viabilità del cantiere; Scavo di sbancamento; Scavo a sezione ristretta; Formazione di rilevato stradale; Formazione di fondazione stradale. | 104.0 | 936-(IEC-53)-RPO-01 |
Rullo compressore | Formazione di rilevato stradale; Formazione di fondazione stradale; Formazione di manto di usura e collegamento. | 109.0 | 976-(IEC-69)-RPO-01 |
COORDINAMENTO GENERALE DEL PSC
Procedure di affidamento dei lavori da parte del Committente (allegato XVII del D.Lgs. 81/08)
IDONEITA’ TECNICO PROFESSIONALE
1. Ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale le imprese dovranno esibire al committente o al responsabile dei lavori almeno:
a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto;
b) documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo;
c) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo, di macchine, attrezzature e opere provvisionali;
d) elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori;
e) nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario;
f) nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori per la sicurezza;
g) attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal presente decreto legislativo;
h) elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente decreto legislativo;
i) documento unico di regolarità contributiva;
l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del presente decreto legislativo;
2. I lavoratori autonomi dovranno esibire almeno:
a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto;
b) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo di macchine, attrezzature e opere provvisionali;
c) elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione;
d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria previsti dal presente decreto legislativo;
e) documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007.
Procedure di accesso in cantiere di imprese esecutrici e lavoratori autonomi
L’impresa e/o le imprese affidatarie devono comunicare almeno 15 gg prima dell’entrata in cantiere di imprese esecutrici e lavoratori autonomi tutti i dati e i documenti, di cui alla tabella, allegata al coordinatore in fase di esecuzione.
Il coordinatore in fase di esecuzione dovrà tempestivamente, non oltre 15 gg, valutare i documenti ed esprimere un parere sulla loro idoneità.
Premesso che nessun soggetto impresa o lavoratore autonomo può accedere in cantiere senza l’autorizzazione, durante l’esecuzione dei lavori lo stesso coordinatore in fase di esecuzione potrà concordare con i soggetti affidatari procedure più rapide a fronte di particolari eventi che, necessitano un parere tempestivo in relazione ad esigenze tecnico produttive. Fermo restando che l’accesso in cantiere dovrà essere consentito solo a soggetti in regola con le normative vigenti.
L’impresa affidataria e/o l’imprese affidatarie nel subappaltare opere a lavoratori autonomi dovranno inserire nel contratto l’obbligo di quest’ultimi di sottoporsi a visita di idoneità e ad un percorso formativo in merito ai rischi specifici di almeno 4 ore, oltre che adottare le procedure indicate nell’allegato XVII D.Lgs. 81/08.
L’imprese affidataria e/o le imprese esecutrici dovranno consentire l’accesso in cantiere solo a lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi muniti di cartellino di riconoscimento. I soggetti affidatari devono organizzare un sistema di controllo quotidiano al fine di impedire l’accesso in cantiere di manod’opera priva di un regolare rapporto di lavoro. A tal fine la direzione di cantiere insieme al coordinatore in fase di esecuzione devono effettuare verifiche a campione del personale presente in cantiere con i tempi e modalità che riterranno più opportune.
Procedure di accesso delle forniture
Saranno considerate forniture le attività sotto-elencate per le quali saranno stabilite di volta in volta le procedure di sicurezza e coordinamento.
· Forniture di cls con autobetoniera*
· Forniture di cls con autobetoniera e pompa*
· Fornitura di ferri per armature
· Fornitura di laterizi con automezzo dotato di braccio telescopico
· Fornitura di pavimenti e rivestimenti con automezzo dotato di braccio telescopico
Sarà cura dell’impresa affidataria informare il CSE preventivamente in merito alle forniture su elencate.
* Possono essere considerate come forniture esclusivamente se l’addetto dell’impresa fornitrice non partecipa all’attività di getto.
Per ogni fornitura l’impresa affidataria dovrà integrare il piano operativo di sicurezza almeno con i seguenti dati:
· Documenti che attestano la regolarità del rapporto di lavoro dei dipendenti dei fornitori;
· Adempimenti di base in materia di sicurezza e prevenzione sul lavoro (formazione e informazione di base, consegna dei DPI, visita di idoneità alla mansione);
· Impatto della specifica fornitura sulle altre attività in corso; Sulla base dei su elencati elementi il CSE dovrà integrare il PSC.
Procedure di Gestione del Cantiere
a) Al fine di assicurare uno standard di igiene ambientale si prescrive che il soggetto affidatario organizzi direttamente tutta la logistica di cantiere, i cui oneri successivamente possono essere ripartite con imprese esecutrici e lavoratori autonomi.
b) Al fine di individuare rapidamente la scala gerarchica delle responsabilità delle figure presenti in cantiere si prescrive di utilizzare caschi con i seguenti colori:
- Casco bianco = dirigente;
- Casco rosso = preposto;
- Casco verde = tutti gli addetti alla sicurezza;
c) Al fine di assicurare un servizio di emergenza con uno standard adeguato si prescrive di realizzare una squadra di emergenza unica, coordinate dal soggetto affidatario. La squadra di emergenza dovrà essere composta da addetti al primo soccorso e all’antincendio a rischio basso, di persone in n° sufficiente a garantire almeno la presenza contemporanea di un’ addetto antincendio e di primo soccorso - la squadra sia complessivamente composta di almeno 4 addetti.
d) Procedure di coordinamento degli RLS - Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza:
- il rappresentante dei lavoratori dovrà essere coinvolto, dal coordinatore in fase di esecuzione durante le verifiche dell’applicazione del piano di sicurezza e coordinamento e della normativa vigente.
- Almeno all’inizio di ogni principale fase di lavoro, il coordinatore in fase di esecuzione avrà cura di convocare gli RLS al fine di esaminare il programma dei lavori ed acquisire pareri e proposte.
- Gli RLS avranno facoltà di chiedere al coordinatore in fase di esecuzione una riunione su eventuali rischi riguardanti le maestranze presenti in cantiere.
e) Il Coordinatore in fase di esecuzione dopo aver accertato durante i sopralluoghi situazioni di rischio particolari che possono derivare da scarsa istruzione o formazione delle maestranze, dovrà prescrivere entro 3 gg che le suddette maestranze siano sottoposte ad istruzione e formazione alla presenza di RSPP aziendale, Preposto e Coordinatore della sicurezza.
Il coordinatore in fase di esecuzione dovrà convocare specifiche riunioni di coordinamento, almeno nelle seguenti circostanze:
a) In occasione dell’inizio dei lavori;
b) In occasione dell’entrata di ogni impresa in cantiere, fornendo tutte le informazioni riferite al contesto in cui dovrà operare, verificando eventuali interferenze con le lavorazioni in essere;
c) In occasione dell’inizio dello sbancamento;
d) Prima dell’installazione della gru a torre;
e) In occasione dell’inizio delle opere in c.a. in elevazione fuori terra;
f) In occasione dell’inizio delle opere murarie ed impianti;
g) In occasione dello smontaggio delle opere provvisionali e della gru a torre;
In ogni altra circostanza in cui il coordinatore lo riterrà opportuno in relazione alla evoluzione dei lavori.
ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
(punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Numeri di telefono delle emergenze:
Comando Vvf chiamate per soccorso: tel. 115
Pronto Soccorso tel. 118
CONCLUSIONI GENERALI
Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte integrante del Piano stesso:
- Allegato "A" - Cronoprogramma dei lavori;
- Allegato "B" - Analisi e valutazione dei rischi;
- Allegato "C" - Stima dei costi della sicurezza;
- Allegato "D" - Planimetria di Cantiere; si allegano, altresì:
- Fascicolo con le caratteristiche dell'opera (per la prevenzione e protezione dei rischi);
INDICE
Lavoro pag. 2
Committenti pag. 3
Responsabili pag. 3
Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere pag. 4
Descrizione sintetica dell'opera pag. 5
Area del cantiere pag. 6
Caratteristiche area del cantiere pag. 6
Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere pag. 7
Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante pag. 7
Organizzazione del cantiere pag. 8
Segnaletica generale prevista nel cantiere pag. 9
Lavorazioni e loro interferenze pag. 11
• Alllestimento cantiere pag. 11
• Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase) pag. 11
• Realizzazione della viabilità del cantiere (fase) pag. 11
• Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (fase) pag. 12
• Smobilizzo del cantiere (fase) pag. 12
• Scavi e movimento terra pag. 13
• Scavo di sbancamento (fase) pag. 13
• Scavo a sezione ristretta (fase) pag. 13
• Impianti urbanizzazione pag. 14
• Posa di conduttura fognaria (fase) pag. 14
• Posa di conduttura idrica (fase) pag. 15
• Posa di conduttura elettrica (fase) pag. 15
• Posa di conduttura del gas (fase) pag. 16
• Posa di conduttura telefonica (fase) pag. 16
• Posa di pali per pubblica illuminazione (fase) pag. 17
• Opere in c.a. pag. 17
• Realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione (fase) pag. 17
• Lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in fondazione (fase) pag. 18
• Getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione (fase) pag. 18
• Pavimentazioni carrabili e pedonali pag. 18
• Formazione di rilevato stradale (fase) pag. 19
• Formazione di fondazione stradale (fase) pag. 19
• Formazione di manto di usura e collegamento (fase) pag. 20
• Posa di pavimenti per esterni in masselli (fase) pag. 20
• Opere a verde e arredo urbano pag. 20
• Formazione di tappeto erboso (fase) pag. 21
• Messa a dimora di piante (fase) pag. 21
• Posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere (fase) pag. 21
Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. pag. 23
Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni pag. 29
Macchine utilizzate nelle lavorazioni pag. 32
Potenza sonora attrezzature e macchine pag. 36
Coordinamento generale del psc pag. 37
Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori pag. 39
Conclusioni generali pag. 40
Comune di Norcia
Provincia di PG
DIAGRAMMA DI GANTT
cronoprogramma dei lavori
(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)
OGGETTO: OOUUPP relative alla fornitura, trasporto e montaggio di soluzioni abitative
d'emergenza S.A.E. per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri_Dipartimento Protezione Civile
COMMITTENTE: Regione UMBRIA.
CANTIERE: Zona industriale B, Norcia (PG)
IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA
_____________________________________ (Ing. Gatti Leonardo)
per presa visione
IL COMMITTENTE
_____________________________________ (- $EMPTY_COM_10$ -)
Norcia, 18/01/2017
Ing. Gatti Leonardo viale Regina Margherita, 37 00198 Roma (RM)
Tel.: - - Fax: -
CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.
OOUUPP relative alla fornitura, trasporto e montaggio di soluzioni abitative d'emergenza S.A.E. per conto della Presidenza del Consiglio
12) POSA PAVIMENTAZIONI PEDONALI | 15 g |
13) PAVIMENTAZIONI CARRABILI | 12 g |
14) ILLUMINAZIONE PUBBLICA | 8 g |
16) ALLACCI IMPIANTISTICI | 4 g |
17) FINITURE ARREDO URBANO E VERDE | 10 g |
18) SMOBILIZZO CANTIERE | 2 g |
12 g
11) FONDAZIONI VIABILITA' CARRABILE E
15 g
10) POSA IMPIANTI LINEE PRINCIPALI E
REINTERRO
12 g
9) SCAVO PER IMPIANTI LINEE
PRINCIPALI
40 g
8) INGRESSO FORNITURE S.A.E.
18 g
7) POSA IMPIANTI LINEE SECONDARIE E
REINTERRO
15 g
FONDAZIONI
8 g
5) CARPENTERIA FONDAZIONI E
PREDISPOSIZIONI IMPIANTISTICHE
10 g
4) GETTO MAGRONE FONDAZIONI
16 g
3) SCAVO PER IMPIANTI LINEE
SECONDARIE
24 g
2) MOVIMENTO TERRA PER VIABILITA'
INTERNA E FONDAZIONI
3 g
1) CANTIERIZZAZIONE
GIORNI
DESCRIZIONE LAVORI
sett. 16
sett. 15
sett. 14
sett. 13
sett. 12
sett. 11
sett. 10
sett. 9
sett. 8
sett. 7
sett. 6
sett. 5
sett. 4
sett. 3
sett. 2
sett. 1
NORCIA - ZONA INDUSTRIALE "B"
CRONOPROGRAMMA URBANIZZAZIONI
ALLEGATO "B"
Comune di Norcia
Provincia di PG
ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)
OGGETTO: OOUUPP relative alla fornitura, trasporto e montaggio di soluzioni abitative d'emergenza S.A.E. per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri_Dipartimento Protezione Civile
COMMITTENTE: Regione UMBRIA.
CANTIERE: Zona industriale B, Norcia (PG)
Norcia, 18/01/2017
Ing. Gatti Leonardo viale Regina Margherita, 37 00198 Roma (RM)
Tel.: - - Fax: -
E-Mail: info@euleroeng.com
CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.
ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei rischi è stata effettuata ai sensi della normativa italiana vigente:
- D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".
Testo coordinato con:
- D.L. 3 giugno 2008, n. 97, convertito con modificazioni dalla L. 2 agosto 2008, n. 129;
- D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2008, n. 133;
- D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito con modificazioni dalla L. 27 febbraio 2009, n. 14;
- L. 18 giugno 2009, n. 69;
- L. 7 luglio 2009, n. 88;
- D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106;
- D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2010, n. 25;
- D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122;
- L. 4 giugno 2010, n. 96;
- L. 13 agosto 2010, n. 136;
- Sentenza della Corte costituzionale 2 novembre 2010, n. 310;
- D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10;
- D.L. 12 maggio 2012, n. 57, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2012, n. 101;
- L. 1 ottobre 2012, n. 177;
- L. 24 dicembre 2012, n. 228;
- D.Lgs. 13 marzo 2013, n. 32;
- D.P.R. 28 marzo 2013, n. 44;
- D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 98;
- D.L. 28 giugno 2013, n. 76, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 99;
- D.L. 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla L. 15 ottobre 2013, n. 119;
- D.L. 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla L. 30 ottobre 2013, n. 125;
- D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni dalla L. 21 febbraio 2014, n. 9;
- D.Lgs. 19 febbraio 2014, n. 19.
Individuazione del criterio generale seguito per la valutazione dei rischi
La valutazione del rischio [R], necessaria per definire le priorità degli interventi di miglioramento della sicurezza aziendale, è stata effettuata tenendo conto dell'entità del danno [E] (funzione delle conseguenze sulle persone in base ad eventuali conoscenze statistiche o in base al registro degli infortuni o a previsioni ipotizzabili) e della probabilità di accadimento dello stesso [P] (funzione di valutazioni di carattere tecnico e organizzativo, quali le misure di prevenzione e protezione adottate -collettive e individuali-, e funzione dell'esperienza lavorativa degli addetti e del grado di formazione, informazione e addestramento ricevuto).
La metodologia per la valutazione "semi-quantitativa" dei rischi occupazionali generalmente utilizzata è basata sul metodo "a matrice" di seguito esposto.
La Probabilità di accadimento [P] è la quantificazione (stima) della probabilità che il danno, derivante da un fattore di rischio dato, effettivamente si verifichi. Essa può assumere un valore sintetico tra 1 e 4, secondo la seguente gamma di soglie di probabilità di accadimento:
Soglia | Descrizione della probabilità di accadimento | Valore |
Molto probabile | 1) Sono noti episodi in cui il pericolo ha causato danno, 2) Il pericolo può trasformarsi in danno con una correlazione, 3) Il verificarsi del danno non susciterebbe sorpresa. | [P4] |
Probabile | 1) E' noto qualche episodio in cui il pericolo ha causato danno, 2) Il pericolo può trasformarsi in danno anche se non in modo automatico, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe scarsa sorpresa. | [P3] |
Poco probabile | 1) Sono noti rari episodi già verificati, 2) Il danno può verificarsi solo in circostanze particolari, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa. | [P2] |
Improbabile | 1) Non sono noti episodi già verificati, 2) Il danno si può verificare solo per una concatenazione di eventi improbabili e tra loro indipendenti, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. | [P1] |
L'Entità del danno [E] è la quantificazione (stima) del potenziale danno derivante da un fattore di rischio dato. Essa può assumere un valore sintetico tra 1 e 4, secondo la seguente gamma di soglie di danno:
Soglia | Descrizione dell'entità del danno | Valore |
Gravissimo | 1) Infortunio con lesioni molto gravi irreversibili e invalidità totale o conseguenze letali, 2) Esposizione cronica con effetti letali o totalmente invalidanti. | [E4] |
Grave | 1) Infortunio o inabilità temporanea con lesioni significative irreversibili o invalidità parziale. 2) Esposizione cronica con effetti irreversibili o parzialmente invalidanti. | [E3] |
Significativo | 1) Infortunio o inabilità temporanea con disturbi o lesioni significative reversibili a medio termine. 2) Esposizione cronica con effetti reversibili. | [E2] |
Lieve | 1) Infortunio o inabilità temporanea con effetti rapidamente reversibili. 2) Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. | [E1] |
Individuato uno specifico pericolo o fattore di rischio, il valore numerico del rischio [R] è stimato quale prodotto dell'Entità del danno [E] per la Probabilità di accadimento [P] dello stesso.
[R] = [P] x [E]
Il Rischio [R], quindi, è la quantificazione (stima) del rischio. Esso può assumere un valore sintetico compreso tra 1 e 16, come si può evincere dalla matrice del rischio di seguito riportata.
Rischio [R] | Improbabile [P1] | Poco probabile [P2] | Probabile [P3] | Molto probabile [P4] |
Danno lieve [E1] | Rischio basso [P1]X[E1]=1 | Rischio basso [P2]X[E1]=2 | Rischio moderato [P3]X[E1]=3 | Rischio moderato [P4]X[E1]=4 |
Danno significativo [E2] | Rischio basso [P1]X[E2]=2 | Rischio moderato [P2]X[E2]=4 | Rischio medio [P3]X[E2]=6 | Rischio rilevante [P4]X[E2]=8 |
Danno grave [E3] | Rischio moderato [P1]X[E3]=3 | Rischio medio [P2]X[E3]=6 | Rischio rilevante [P3]X[E3]=9 | Rischio alto [P4]X[E3]=12 |
Danno gravissimo [E4] | Rischio moderato [P1]X[E4]=4 | Rischio rilevante [P2]X[E4]=8 | Rischio alto [P3]X[E4]=12 | Rischio alto [P4]X[E4]=16 |
ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
- LAVORAZIONI E FASI - | ||
LF | Alllestimento Cantiere | |
LF | Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
AT | Sega circolare | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Smerigliatrice angolare (flessibile) | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Vibrazioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Vibrazioni | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Realizzazione della viabilità del cantiere (fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E4 * P3 = 12 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
MA | Pala meccanica | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
LF | Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (fase) | |
LV | Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
AT | Sega circolare | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Smerigliatrice angolare (flessibile) | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Vibrazioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Vibrazioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
MA | Autogru | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P2 = 2 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Smobilizzo del cantiere (fase) | |
LV | Addetto allo smobilizzo del cantiere | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala doppia | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
AT | Smerigliatrice angolare (flessibile) | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Vibrazioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Trapano elettrico | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Vibrazioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
MA | Autogru | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P2 = 2 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Scavi e movimento terra | |
LF | Scavo di sbancamento (fase) | |
LV | Addetto allo scavo di sbancamento |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E4 * P3 = 12 |
RS | Seppellimento, sprofondamento | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
MA | Escavatore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore escavatore" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore escavatore" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
MA | Pala meccanica | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
LF | Scavo a sezione ristretta (fase) | |
LV | Addetto allo scavo a sezione ristretta | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E4 * P3 = 12 |
RS | Seppellimento, sprofondamento | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
MA | Escavatore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore escavatore" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore escavatore" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
MA | Pala meccanica | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
LF | Impianti urbanizzazione | |
LF | Posa di conduttura fognaria (fase) | |
LV | Addetto alla posa di conduttura fognaria | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro con gru | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E4 * P1 = 4 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Posa di conduttura idrica (fase) | |
LV | Addetto alla posa di conduttura idrica | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro con gru | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E4 * P1 = 4 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Posa di conduttura elettrica (fase) | |
LV | Addetto alla posa di conduttura elettrica | |
AT | Attrezzi manuali |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro con gru | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E4 * P1 = 4 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Posa di conduttura del gas (fase) | |
LV | Addetto alla posa di conduttura del gas | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
MA | Autocarro con gru | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E4 * P1 = 4 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Posa di conduttura telefonica (fase) | |
LV | Addetto alla posa di conduttura telefonica | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P2 = 6 |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro con gru | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E4 * P1 = 4 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Posa di pali per pubblica illuminazione (fase) | |
LV | Addetto alla posa di pali per pubblica illuminazione | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
RM | Rumore per "Operaio comune polivalente" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
MA | Escavatore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore escavatore" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore escavatore" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
LF | Opere in c.a. | |
LF | Realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione (fase) | |
LV | Addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione | |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
AT | Pompa a mano per disarmante | |
RS | Nebbie | E1 * P1 = 1 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
AT | Sega circolare | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
CH | Chimico [Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Carpentiere" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P3 = 3 |
LF | Lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in fondazione (fase) | |
LV | Addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in fondazione | |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
AT | Trancia-piegaferri | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P3 = 3 |
LF | Getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione (fase) | |
LV | Addetto al getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione | |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Scala semplice | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Movimentazione manuale dei carichi | E1 * P1 = 1 |
AT | Vibratore elettrico per calcestruzzo | |
RS | Elettrocuzione | E1 * P1 = 1 |
RS | Rumore | E1 * P1 = 1 |
RS | Vibrazioni | E1 * P1 = 1 |
CH | Chimico [Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
MA | Autobetoniera | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E3 * P1 = 3 |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P2 = 4 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P2 = 2 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore autobetoniera" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P2 = 2 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P2 = 4 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
MA | Autopompa per cls | |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E4 * P2 = 8 |
RS | Elettrocuzione | E3 * P1 = 3 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P2 = 2 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore pompa per il cls (autopompa)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P2 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Pavimentazioni carrabili e pedonali | |
LF | Formazione di rilevato stradale (fase) | |
LV | Addetto alla formazione di rilevato stradale | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
RM | Rumore per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Pala meccanica | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
MA | Rullo compressore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P2 = 2 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore rullo compressore" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore rullo compressore" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
LF | Formazione di fondazione stradale (fase) | |
LV | Addetto alla formazione di fondazione stradale | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
RM | Rumore per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
MA | Pala meccanica | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
VB | Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
MA | Rullo compressore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P2 = 2 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore rullo compressore" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore rullo compressore" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
LF | Formazione di manto di usura e collegamento (fase) | |
LV | Addetto alla formazione di manto di usura e collegamento | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P3 = 9 |
CM | Cancerogeno e mutageno [Rischio alto per la salute.] | E4 * P4 = 16 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P1 = 1 |
MA | Finitrice | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Investimento, ribaltamento | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore rifinitrice" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore rifinitrice" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
MA | Rullo compressore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E1 * P1 = 1 |
RS | Inalazione fumi, gas, vapori | E1 * P2 = 2 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RM | Rumore per "Operatore rullo compressore" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] | E3 * P3 = 9 |
VB | Vibrazioni per "Operatore rullo compressore" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] | E2 * P3 = 6 |
LF | Posa di pavimenti per esterni in masselli (fase) | |
LV | Addetto alla posa di pavimenti per esterni in masselli | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
MC3 | M.M.C. (elevata frequenza) [Il livello di rischio globale per i lavoratori è accettabile.] | E1 * P1 = 1 |
MA | Autocarro | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E2 * P1 = 2 |
RS | Inalazione polveri, fibre | E1 * P1 = 1 |
RM | Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P1 = 3 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E2 * P1 = 2 |
VB | Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] | E2 * P1 = 2 |
LF | Opere a verde e arredo urbano | |
LF | Formazione di tappeto erboso (fase) |
Sigla | Attività | Entità del Danno Probabilità |
LV | Addetto alla formazione di tappeto erboso | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
MA | Trattore | |
RS | Cesoiamenti, stritolamenti | E2 * P1 = 2 |
RS | Getti, schizzi | E1 * P1 = 1 |
RS | Incendi, esplosioni | E3 * P1 = 3 |
RS | Investimento, ribaltamento | E3 * P2 = 6 |
LF | Messa a dimora di piante (fase) | |
LV | Addetto alla messa a dimora di piante | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
AT | Andatoie e Passerelle | |
RS | Caduta dall'alto | E1 * P1 = 1 |
RS | Caduta di materiale dall'alto o a livello | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
LF | Posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere (fase) | |
LV | Addetto alla posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere | |
AT | Attrezzi manuali | |
RS | Punture, tagli, abrasioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Urti, colpi, impatti, compressioni | E1 * P1 = 1 |
RS | Scivolamenti, cadute a livello | E1 * P1 = 1 |
MC1 | M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] | E1 * P1 = 1 |
LEGENDA:
[CA] = Caratteristiche area del Cantiere; [FE] = Fattori esterni che comportano rischi per il Cantiere; [RT] = Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante; [OR] = Organizzazione del Cantiere; [LF] = Lavorazione; [MA] = Macchina; [LV] = Lavoratore; [AT] = Attrezzo; [RS] = Rischio; [RM] = Rischio rumore; [VB] = Rischio vibrazioni; [CH] = Rischio chimico; [CHS] = Rischio chimico (sicurezza); [MC1] = Rischio M.M.C.(sollevamento e trasporto); [MC2] = Rischio M.M.C.(spinta e traino); [MC3] = Rischio M.M.C.(elevata frequenza); [ROA] = Rischio R.O.A.(operazioni di saldatura); [CM] = Rischio cancerogeno e mutageno; [BIO] = Rischio biologico; [RL] = Rischio R.O.A. (laser); [RNC] = Rischio R.O.A. (non coerenti); [CEM] = Rischio campi elettromagnetici; [AM]
= Rischio amianto; [RON] = Rischio radiazioni ottiche naturali; [MCS] = Rischio microclima (caldo severo); [MFS] = Rischio microclima (freddo severo); [SA] = Rischio scariche atmosferiche; [IN] = Rischio incendio; [PR] = Prevenzione; [IC] = Coordinamento; [SG] = Segnaletica; [CG] = Coordinamento delle Lavorazioni e Fasi; [UO] = Ulteriori osservazioni;
[E1] = Danno lieve; [E2] = Danno significativo; [E3] = Danno grave; [E4] = Danno gravissimo; [P1] = Improbabile; [P2] = Poco probabile; [P3] = Probabile; [P4] = Molto probabile.
ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE
La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro:
- Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative".
In particolare, per il calcolo del livello di esposizione giornaliera o settimanale e per il calcolo dell'attenuazione offerta dai dispositivi di protezione individuale dell'udito, si è tenuto conto della specifica normativa tecnica di riferimento:
- UNI EN ISO 9612:2011, "Acustica - Determinazione dell'esposizione al rumore negli ambienti di lavoro - Metodo tecnico progettuale".
- UNI 9432:2011, "Acustica - Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell'ambiente di lavoro".
- UNI EN 458:2005, "Protettori dell'udito - Raccomandazioni per la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione - Documento guida".
La valutazione dell'esposizione dei lavoratori al rumore durante il lavoro è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare:
- il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo;
- i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all'art. 189 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81;
- tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle donne in gravidanza e i minori;
- per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l’attività svolta e fra rumore e vibrazioni;
- tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni;
- le informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori dell'attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni in materia;
- l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore;
- il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l’orario di lavoro normale;
- le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica;
- la disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione.
Qualora i dati indicati nelle schede di valutazione, riportate nella relazione, hanno origine da Banca Dati [B], la valutazione relativa a quella scheda ha carattere preventivo, così come previsto dall'art. 190 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81.
Calcolo dei livelli di esposizione
I modelli di calcolo adottati per stimare i livelli di esposizione giornaliera o settimanale di ciascun lavoratore, l'attenuazione e adeguatezza dei dispositivi sono i modelli riportati nella normativa tecnica. In particolare ai fini del calcolo dell'esposizione personale al rumore è stata utilizzata la seguente espressione che impiega le percentuali di tempo dedicato alle attività, anziché il tempo espresso in ore/minuti:
dove:
LEX è il livello di esposizione personale in dB(A);
LAeq, i è il livello di esposizione media equivalente Leq in dB(A) prodotto dall'i-esima attività comprensivo delle incertezze; pi è la percentuale di tempo dedicata all'attività i-esima
Ai fini della verifica del rispetto del valore limite 87 dB(A) per il calcolo dell'esposizione personale effettiva al rumore l’espressione utilizzata è analoga alla precedente dove, però, si è utilizzato al posto di livello di esposizione media equivalente il livello di esposizione media equivalente effettivo che tiene conto dell'attenuazione del DPI scelto.
I metodi utilizzati per il calcolo del LAeq,i effettivo e del ppeak effettivo a livello dell'orecchio quando si indossa il protettore auricolare, a seconda dei dati disponibili sono quelli previsti dalla norma UNI EN 458:
- Metodo in Banda d'Ottava
- Metodo HML
- Metodo di controllo HML
- Metodo SNR
- Metodo per rumori impulsivi
La verifica di efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell'udito, applicando sempre le indicazioni fornite dalla UNI EN 458, è stata fatta confrontando LAeq, i effettivo e del ppeak effettivo con quelli desumibili dalle seguenti tabella.
Livello effettivo all'orecchio LAeq | Stima della protezione |
Maggiore di Lact | Insufficiente |
Tra Lact e Lact - 5 | Accettabile |
Tra Lact - 5 e Lact - 10 | Buona |
Tra Lact - 10 e Lact - 15 | Accettabile |
Minore di Lact - 15 | Troppo alta (iperprotezione) |
Rumori non impulsivi "Controllo HML" (*)
Livello effettivo all'orecchio LAeq | Stima della protezione |
Maggiore di Lact | Insufficiente |
Tra Lact e Lact - 15 | Accettabile/Buona |
Minore di Lact - 15 | Troppo alta (iperprotezione) |
Rumori impulsivi
Livello effettivo all'orecchio LAeq e ppeak | Stima della protezione |
LAeq o ppeak maggiore di Lact | DPI-u non adeguato |
LAeq e ppeak minori di Lact | DPI-u adeguato |
Il livello di azione Lact, secondo le indicazioni della UNI EN 458, corrisponde al valore d’azione oltre il quale c’è l’obbligo di utilizzo dei DPI dell'udito.
(*) Nel caso il valore di attenuazione del DPI usato per la verifica è quello relativo al rumore ad alta frequenza (Valore H) la stima della protezione vuol verificare se questa è "insufficiente" (LAeq maggiore di Lact) o se la protezione "può essere accettabile" (LAeq minore di Lact) a condizione di maggiori informazioni sul rumore che si sta valutando.
Banca dati RUMORE del CPT di Torino
Banca dati realizzata dal C.P.T.-Torino e co-finanziata da INAIL-Regione Piemonte, in applicazione del comma 5-bis, art.190 del D.Lgs. 81/2008 al fine di garantire disponibilità di valori di emissione acustica per quei casi nei quali risulti impossibile disporre di valori misurati sul campo. Banca dati approvata dalla Commissione Consultiva Permanente in data 20 aprile 2011. La banca dati è realizzata secondo la metodologia seguente:
- Procedure di rilievo della potenza sonora, secondo la norma UNI EN lSO 3746 – 2009.
- Procedure di rilievo della pressione sonora, secondo la norma UNI 9432 - 2008.
Schede macchina/attrezzatura complete di:
- dati per la precisa identificazione (tipologia, marca, modello);
- caratteristiche di lavorazione (fase, materiali);
- analisi in frequenza;
Per le misure dì potenza sonora si è utilizzata questa strumentazione:
- Fonometro: B&K tipo 2250.
- Calibratore: B&K tipo 4231.
- Nel 2008 si è utilizzato un microfono B&K tipo 4189 da 1/2".
- Nel 2009 si è utilizzato un microfono B&K tipo 4155 da 1/2".
Per le misurazioni di pressione sonora si utilizza un analizzatore SVANTEK modello "SVAN 948" per misure di Rumore, conforme alle norme EN 60651/1994, EN 60804/1 994 classe 1, ISO 8041, ISO 108161 IEC 651, IEC 804 e IEC 61672-1
La strumentazione è costituita da:
- Fonometro integratore mod. 948, di classe I , digitale, conforme a: IEC 651, IEC 804 e IEC 61 672-1 . Velocità di acquisizione da 10 ms a 1 h con step da 1 sec. e 1 min.
- Ponderazioni: A, B, Lin.
- Analizzatore: Real-Time 1/1 e 1/3 d’ottava, FFT, RT6O.
- Campo di misura: da 22 dBA a 140 dBA.
- Gamma dinamica: 100 dB, A/D convertitore 4 x 20 bits.
- Gamma di frequenza: da 10 Hz a 20 kHz.
- Rettificatore RMS digitale con rivelatore di Picco, risoluzione 0,1 dB.
- Microfono: SV 22 (tipo 1), 50 mV/Pa, a condensatore polarizzato 1/2” con preamplificatore IEPE modello SV 12L.
- Calìbratore: B&K (tipo 4230), 94 dB, 1000 Hz.
Per ciò che concerne i protocolli di misura si rimanda all'allegato alla lettera Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 30 giugno 2011.
N.B. La dove non è stato possibile reperire i valori di emissione sonora di alcune attrezzature in quanto non presenti nella nuova banca dati del C.P.T.-Torino si è fatto riferimento ai valori riportati ne precedente banca dati anche questa approvata dalla Commissione Consultiva Permanente.
ESITO DELLA VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE
Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attività comportanti esposizione al rumore. Per ogni mansione è indicata la fascia di appartenenza al rischio rumore.
Mansione | ESITO DELLA VALUTAZIONE | |
1) Addetto alla formazione di fondazione stradale 2) Addetto alla formazione di rilevato stradale 3) Addetto alla posa di pali per pubblica illuminazione 4) Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture in fondazione 5) Autobetoniera 6) Autocarro 7) Autocarro con gru 8) Autogru 9) Autopompa per cls 10) Escavatore 11) Finitrice 12) Pala meccanica 13) Rullo compressore | le | "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" |
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" | ||
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" | ||
"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" | ||
"Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" |
SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE
Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione per ogni mansione e, così come disposto dalla normativa tecnica, i seguenti dati:
- i tempi di esposizione per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore, come forniti dal datore di lavoro previa consultazione con i lavoratori o con i loro rappresentanti per la sicurezza;
- i livelli sonori continui equivalenti ponderati A per ciascuna attività (attrezzatura) compresivi di incertezze;
- i livelli sonori di picco ponderati C per ciascuna attività (attrezzatura);
- i rumori impulsivi;
- la fonte dei dati (se misurati [A] o da Banca Dati [B];
- il tipo di DPI-u da utilizzare.
- livelli sonori continui equivalenti ponderati A effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore;
- livelli sonori di picco ponderati C effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore;
- efficacia dei dispositivi di protezione auricolare;
- livello di esposizione giornaliera o settimanale o livello di esposizione a attività con esposizione al rumore molto variabile (art.
191);
Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
Addetto alla formazione di fondazione stradale | SCHEDA N.1 - Rumore per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)" |
Addetto alla formazione di rilevato stradale | SCHEDA N.1 - Rumore per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)" |
Addetto alla posa di pali per pubblica illuminazione | SCHEDA N.2 - Rumore per "Operaio comune polivalente" |
Addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione | SCHEDA N.3 - Rumore per "Carpentiere" |
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
Autobetoniera | SCHEDA N.4 - Rumore per "Operatore autobetoniera" |
Autocarro con gru | SCHEDA N.5 - Rumore per "Operatore autocarro" |
Autocarro | SCHEDA N.5 - Rumore per "Operatore autocarro" |
Autogru | SCHEDA N.6 - Rumore per "Operatore autogru" |
Autopompa per cls | SCHEDA N.7 - Rumore per "Operatore pompa per il cls (autopompa)" |
Escavatore | SCHEDA N.8 - Rumore per "Operatore escavatore" |
Finitrice | SCHEDA N.9 - Rumore per "Operatore rifinitrice" |
Pala meccanica | SCHEDA N.10 - Rumore per "Operatore pala meccanica" |
Rullo compressore | SCHEDA N.11 - Rumore per "Operatore rullo compressore" |
SCHEDA N.1 - Rumore per "Operaio comune polivalente (costruzioni stradali)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 148 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) BETONIERA - OFF. BRAGAGNOLO - STD 300 [Scheda: 916-TO-1289-1-RPR-11] | |||||||||||||||
10.0 | 80.7 | NO | 80.7 | - | - | ||||||||||
103.9 | [B] | 103.9 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 71.0 LEX(effettivo) 71.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Addetto alla formazione di fondazione stradale; Addetto alla formazione di rilevato stradale. |
SCHEDA N.2 - Rumore per "Operaio comune polivalente"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 148 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) BETONIERA - OFF. BRAGAGNOLO - STD 300 [Scheda: 916-TO-1289-1-RPR-11] | |||||||||||||||
10.0 | 80.7 | NO | 80.7 | - | - | ||||||||||
103.9 | [B] | 103.9 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 71.0 LEX(effettivo) 71.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
Mansioni: Addetto alla posa di pali per pubblica illuminazione. |
SCHEDA N.3 - Rumore per "Carpentiere"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 32 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) SEGA CIRCOLARE - EDILSIDER - MASTER 03C MF [Scheda: 908-TO-1281-1-RPR-11] | |||||||||||||||
10.0 | 99.6 | NO | 77.1 | Accettabile/Buona | Generico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75] | ||||||||||
122.4 | [B] | 122.4 | - | - | - | - | - | - | - | 30.0 | - | - | - | ||
LEX 90.0 LEX(effettivo) 68.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione. |
SCHEDA N.4 - Rumore per "Operatore autobetoniera"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 28 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) AUTOBETONIERA (B10) | |||||||||||||||
80.0 | 80.0 | NO | 80.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 80.0 LEX(effettivo) 80.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autobetoniera. |
SCHEDA N.5 - Rumore per "Operatore autocarro"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) AUTOCARRO (B36) | |||||||||||||||
85.0 | 78.0 | NO | 78.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 78.0 LEX(effettivo) 78.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autocarro; Autocarro con gru. |
SCHEDA N.6 - Rumore per "Operatore autogru"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) AUTOGRU' (B90) | |||||||||||||||
75.0 | 81.0 | NO | 81.0 | - | - | ||||||||||
100.0 | [B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 80.0 LEX(effettivo) 80.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autogru. |
SCHEDA N.7 - Rumore per "Operatore pompa per il cls (autopompa)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 29 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) AUTOPOMPA (B117) | |||||||||||||||
85.0 | 79.0 | NO | 79.0 | - | - |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
100.0 | [B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 79.0 LEX(effettivo) 79.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autopompa per cls. |
SCHEDA N.8 - Rumore per "Operatore escavatore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 23 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) ESCAVATORE - FIAT-HITACHI - EX355 [Scheda: 941-TO-781-1-RPR-11] | |||||||||||||||
85.0 | 76.7 | NO | 76.7 | - | - | ||||||||||
113.0 | [B] | 113.0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 76.0 LEX(effettivo) 76.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Escavatore. |
SCHEDA N.9 - Rumore per "Operatore rifinitrice"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 146 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) RIFINITRICE (B539) | |||||||||||||||
85.0 | 89.0 | NO | 74.0 | Accettabile/Buona | Generico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 20.0 | - | - | - | ||
LEX 89.0 LEX(effettivo) 74.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: |
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Finitrice. |
SCHEDA N.10 - Rumore per "Operatore pala meccanica"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 72 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) PALA MECCANICA - CATERPILLAR - 950H [Scheda: 936-TO-1580-1-RPR-11] | |||||||||||||||
85.0 | 68.1 | NO | 68.1 | - | - | ||||||||||
119.9 | [B] | 119.9 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
LEX 68.0 LEX(effettivo) 68.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Pala meccanica. |
SCHEDA N.11 - Rumore per "Operatore rullo compressore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 144 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Tipo di esposizione: Settimanale
Rumore | |||||||||||||||
T[%] | LA,eq dB(A) | Imp. | LA,eq eff. dB(A) | Efficacia DPI-u | Dispositivo di protezione | ||||||||||
Banda d'ottava APV | L | M | H | SNR | |||||||||||
Ppeak dB(C) | Orig. | Ppeak eff. dB(C) | 125 | 250 | 500 | 1k | 2k | 4k | 8k | ||||||
1) RULLO COMPRESSORE (B550) | |||||||||||||||
85.0 | 89.0 | NO | 74.0 | Accettabile/Buona | Generico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75] | ||||||||||
100.0 | [B] | 100.0 | - | - | - | - | - | - | - | 20.0 | - | - | - | ||
LEX 89.0 LEX(effettivo) 74.0 | |||||||||||||||
Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Rullo compressore. |
ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO VIBRAZIONI
La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro:
- Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative".
La valutazione e, quando necessario, la misura dei livelli di vibrazioni è stata effettuata in base alle disposizioni di cui all'allegato XXXV, parte A, del D.Lgs. 81/2008, per vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (HAV), e in base alle disposizioni di cui all'allegato XXXV, parte B, del D.Lgs. 81/2008, per le vibrazioni trasmesse al corpo intero (WBV).
La valutazione è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare:
- il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti;
- i valori limite di esposizione e i valori d’azione;
- gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio con particolare riferimento alle donne in gravidanza e ai minori;
- gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il rumore e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature;
- le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro;
- l’esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche;
- il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative in locali di cui è responsabile il datore di lavoro;
- le condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato, l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide;
- le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica.
Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione
La valutazione dell'esposizione al rischio vibrazioni è stata effettuata tenendo in considerazione le caratteristiche delle attività lavorative svolte, coerentemente a quanto indicato nelle "Linee guida per la valutazione del rischio vibrazioni negli ambienti di lavoro" elaborate dall'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca).
Il procedimento seguito può essere sintetizzato come segue:
- individuazione dei lavoratori esposti al rischio;
- individuazione dei tempi di esposizione;
- individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate;
- individuazione, in relazione alle macchine ed attrezzature utilizzate, del livello di esposizione;
- determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di 8 ore.
Individuazione dei lavoratori esposti al rischio
L’individuazione dei lavoratori esposti al rischio vibrazioni discende dalla conoscenza delle mansioni espletate dal singolo lavoratore, o meglio dall'individuazione degli utensili manuali, di macchinari condotti a mano o da macchinari mobili utilizzati nelle attività lavorative. E’ noto che lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti possono indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, così come attività lavorative svolte a bordi di mezzi di trasporto o di movimentazione espongono il corpo a vibrazioni o impatti, che possono risultare nocivi per i soggetti esposti.
Individuazione dei tempi di esposizione
Il tempo di esposizione al rischio vibrazioni dipende, per ciascun lavoratore, dalle effettive situazioni di lavoro. Ovviamente il tempo di effettiva esposizione alle vibrazioni dannose è inferiore a quello dedicato alla lavorazione e ciò per effetto dei periodi di funzionamento a vuoto o a carico ridotto o per altri motivi tecnici, tra cui anche l'adozione di dispositivi di protezione individuale. Si è stimato, in relazione alle metodologie di lavoro adottate e all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, il coefficiente di riduzione specifico.
Individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate
La "Direttiva Macchine" obbliga i costruttori a progettare e costruire le attrezzature di lavoro in modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, in particolare alla fonte. Inoltre, prescrive che le istruzioni per l'uso contengano anche le seguenti
indicazioni: a) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui sono esposte le membra superiori quando superi 2,5 m/s2; se tale livello è inferiore o pari a 2,5 m/s2, occorre indicarlo; b) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui è esposto il corpo (piedi o parte seduta) quando superi 0,5 m/s2; se tale livello é inferiore o pari a 0,5 m/s2, occorre indicarlo; c) l'incertezza della misurazione; d) i coefficienti moltiplicativi che consentono di stimare i dati in campo a partire dai dati di certificazione.
Individuazione del livello di esposizione durante l'utilizzo
Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, conformemente alle disposizioni dell'art. 202, comma 2, del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., si è fatto riferimento alla Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca consultabile sul sito www.portaleagentifisici.it) e/o alle informazioni fornite dai produttori, utilizzando i dati secondo le modalità nel seguito descritte.
[A] - Valore misurato attrezzatura in BDV ISPESL
Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili, in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL, i valori di vibrazione misurati, in condizioni d'uso rapportabili a quelle operative, comprensivi delle informazioni sull'incertezza della misurazione.
Si assume quale valore di riferimento quello misurato, riportato in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL, comprensivo dell'incertezza estesa della misurazione.
[B] - Valore del fabbricante opportunamente corretto
Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili i valori di vibrazione dichiarati dal fabbricante.
Se i valori di vibrazioni dichiarati dal fabbricante fanno riferimento a normative tecniche di non recente emanazione, salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è assunto quale valore di riferimento quello indicato dal fabbricante, maggiorato del fattore di correzione definito in Banca Dati Vibrazione dell'ISPESL o forniti dal rapporto tecnico UNI CEN/TR 15350:2014.
Qualora i valori di vibrazioni dichiarati dal fabbricante fanno riferimento alle più recenti normative tecniche in conformità alla nuova direttiva macchine (Direttiva 2006/42/CE, recepita in Italia con D.Lgs. 17/2010), salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore di riferimento quello indicato dal fabbricante comprensivo del valore di incertezza esteso.
[C] - Valore misurato di attrezzatura similare in BDV ISPESL
Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati di attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza).
Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore di riferimento quello misurato, riportato in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL, di una attrezzatura similare (stessa categoria, stessa potenza) comprensivo dell'incertezza estesa della misurazione.
[D] - Valore misurato di attrezzatura peggiore in BDV ISPESL
Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ne dati per attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza), ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati per attrezzature della stessa tipologia.
Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore di riferimento quello misurato, riportato in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL, dell'attrezzatura peggiore comprensivo dell'incertezza estesa della misurazione.
[E] - Valore tipico dell'attrezzatura (solo PSC)
Nella redazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) vige l'obbligo di valutare i rischi specifici delle lavorazioni, anche se non sono ancora noti le macchine e gli utensili utilizzati dall’impresa esecutrice e, quindi, i relativi valori di vibrazioni.
In questo caso viene assunto, come valore base di vibrazione, quello più comune per la tipologia di attrezzatura utilizzata in fase di esecuzione.
Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, in assenza di valori di riferimento certi, si è proceduto come segue:
Determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di otto ore
Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio
La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base della radice quadrata della somma dei quadrati (A(w)sum) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali x, y, z, in accordo con quanto prescritto dallo standard ISO 5349-1: 2001.
L'espressione matematica per il calcolo di A(8) è di seguito riportata.
dove:
in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e awx, awy e awz i valori r.m.s. dell'accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 5349-1: 2001).
Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più utensili vibranti nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:
dove:
A(8)i è il parziale relativo all'operazione i-esima, ovvero:
in cui i valori di T%i e A(w)sum,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)sum relativi alla operazione i-esima.
Vibrazioni trasmesse al corpo intero
La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al corpo intero si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base del maggiore dei valori numerici dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali:
secondo la formula di seguito riportata:
in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e A(w)max il valore massimo tra 1,40awx, 1,40awy e awz i valori r.m.s. dell’accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 2631-1: 1997).
Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più macchinari nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:
dove:
A(8)i è il parziale relativo all'operazione i-esima, ovvero:
in cui i valori di T%i a A(w)max,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)max relativi alla operazione i-esima.
ESITO DELLA VALUTAZIONE
RISCHIO VIBRAZIONI
Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono a vibrazioni e il relativo esito della valutazione del rischio suddiviso in relazione al corpo intero (WBV) e al sistema mano braccio (HAV).
Mansione | ESITO DELLA VALUTAZIONE | |
Mano-braccio (HAV) | Corpo intero (WBV) | |
1) Autobetoniera 2) Autocarro 3) Autocarro con gru 4) Autogru 5) Autopompa per cls 6) Escavatore 7) Finitrice 8) Pala meccanica 9) Rullo compressore | "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" | "Inferiore a 0,5 m/s²" "Inferiore a 0,5 m/s²" "Inferiore a 0,5 m/s²" "Inferiore a 0,5 m/s²" "Inferiore a 0,5 m/s²" "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" |
SCHEDE DI VALUTAZIONE
Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione.
Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
Autobetoniera | SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" |
Autocarro con gru | SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Operatore autocarro" |
Autocarro | SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Operatore autocarro" |
Autogru | SCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Operatore autogru" |
Autopompa per cls | SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" |
Escavatore | SCHEDA N.4 - Vibrazioni per "Operatore escavatore" |
Finitrice | SCHEDA N.5 - Vibrazioni per "Operatore rifinitrice" |
Pala meccanica | SCHEDA N.6 - Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" |
Rullo compressore | SCHEDA N.7 - Vibrazioni per "Operatore rullo compressore" |
SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operatore autobetoniera"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 28 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) trasporto materiale per 40%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[%] | [%] | [m/s2] | |||
1) Autobetoniera (generica) | |||||
40.0 0.8 | 32.0 | 0.7 | [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A(8) | 32.00 | 0.373 | |||
Fascia di appartenenza: |
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[%] | [%] | [m/s2] | |||
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²" Mansioni: Autobetoniera; Autopompa per cls. |
SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Operatore autocarro"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo autocarro per 60%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[%] | [%] | [m/s2] | |||
1) Autocarro (generico) | |||||
60.0 0.8 | 48.0 | 0.5 | [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A(8) | 48.00 | 0.374 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²" Mansioni: Autocarro; Autocarro con gru. |
SCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Operatore autogru"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) movimentazione carichi per 50%; b) spostamenti per 25%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[%] | [%] | [m/s2] | |||
1) Autogrù (generica) | |||||
75.0 0.8 | 60.0 | 0.5 | [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A(8) | 60.00 | 0.372 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²" Mansioni: Autogru. |
SCHEDA N.4 - Vibrazioni per "Operatore escavatore"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 23 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo escavatore (cingolato, gommato) per 60%.
Macchina o Utensile utilizzato
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[%] | [%] | [m/s2] | |||
1) Escavatore (generico) | |||||
60.0 0.8 | 48.0 | 0.7 | [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A(8) | 48.00 | 0.506 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" Mansioni: Escavatore. |
SCHEDA N.5 - Vibrazioni per "Operatore rifinitrice"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 146 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo rifinitrice per 65%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[%] | [%] | [m/s2] | |||
1) Rifinitrice (generica) | |||||
65.0 0.8 | 52.0 | 0.7 | [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A(8) | 52.00 | 0.505 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" Mansioni: Finitrice. |
SCHEDA N.6 - Vibrazioni per "Operatore pala meccanica"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 22 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo pala meccanica (cingolata, gommata) per 60%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[%] | [%] | [m/s2] | |||
1) Pala meccanica (generica) | |||||
60.0 0.8 | 48.0 | 0.7 | [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A(8) | 48.00 | 0.506 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" Mansioni: Pala meccanica. |
SCHEDA N.7 - Vibrazioni per "Operatore rullo compressore"
Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 144 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo rullo compressore per 75%.
Macchina o Utensile utilizzato | |||||
Tempo lavorazione | Coefficiente di correzione | Tempo di esposizione | Livello di esposizione | Origine dato | Tipo |
[%] | [%] | [m/s2] | |||
1) Rullo compressore (generico) | |||||
75.0 0.8 | 60.0 | 0.7 | [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) | WBV | |
WBV - Esposizione A(8) | 60.00 | 0.503 | |||
Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" Mansioni: Rullo compressore. |
ANALISI E VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente alla normativa tecnica applicabile:
- ISO 11228-1:2003, "Ergonomics - Manual handling - Lifting and carryng"
Premessa
La valutazione dei rischi derivanti da azioni di sollevamento e trasporto riportata di seguito è stata eseguita secondo le disposizioni del D.Lgs del 9 aprile 2008, n.81 e la normativa tecnica ISO 11228-1, ed in particolare considerando:
- la fascia di età e sesso di gruppi omogenei lavoratori;
- le condizioni di movimentazione;
- il carico sollevato, la frequenza di sollevamento, la posizione delle mani, la distanza di sollevamento, la presa, la distanza di trasporto;
- i valori del carico, raccomandati per il sollevamento e il trasporto;
- gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori;
- le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibile;
- l'informazione e formazione dei lavoratori.
Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati i gruppi omogenei di lavoratori corrispondenti ai gruppi di lavoratori che svolgono la medesima attività nell'ambito del processo produttivo dall'azienda. Quindi si è proceduto, a secondo del gruppo, alla valutazione del rischio. La valutazione delle azioni del sollevamento e del trasporto, ovvero la movimentazione di un oggetto dalla sua posizione iniziale verso l’alto, senza ausilio meccanico, e il trasporto orizzontale di un oggetto tenuto sollevato dalla sola forza dell’uomo si basa su un modello costituito da cinque step successivi:
- Step 1 valutazione del peso effettivamente sollevato rispetto alla massa di riferimento;
- Step 2 valutazione dell’azione in relazione alla frequenza raccomandata in funzione della massa sollevata;
- Step 3 valutazione dell’azione in relazione ai fattori ergonomici (per esempio, la distanza orizzontale, l’altezza di sollevamento, l’angolo di asimmetria ecc.);
- Step 4 valutazione dell’azione in relazione alla massa cumulativa giornaliera (ovvero il prodotto tra il peso trasportato e la frequenza del trasporto);
- Step 5 valutazione concernente la massa cumulativa e la distanza del trasporto in piano.
I cinque passaggi sono illustrati con lo schema di flusso rappresentato nello schema 1. In ogni step sono desunti o calcolati valori limite di riferimento (per esempio, il peso limite). Se le valutazione concernente il singolo step porta ha una conclusione positiva, ovvero il valore limite di riferimento è rispettato, si passa a quello successivo. Qualora, invece, la valutazione porti a una conclusione negativa, è necessario adottare azioni di miglioramento per riportare il rischio a condizioni accettabili.
Valutazione della massa di riferimento in base al genere, mrif
I l s o l l e v a m e n t o m a n u a l e è
a c c e t t a b i l e n e l l e c o n d i z io n i i d e a l i
C o n d i z i o n i i d e a l i
h c < 1 m
L e c o n d i z i o n i s o n o i d e a l i
m a i l c a r i c o v i e n e t r a s p o r t a t o
I l s o l l e v a m e n t o m a n u a l e è
a c c e t t a b i l e n e l l e s p e c i f i c h e c o n d i z i o n i
I l s o l l e v a m e n t o e t r a s p o r t o
m a n u a l e s o n o a c c e t t a b i l i n e l l e s p e c i f i c h e c o n d i z i o n i
S T E P 1
m < m r i f ( g e n e r e )
P u n t o 4 . 3 . 1 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1
N O
S I
S T E P 2
m < m r i f ( fr e q u e n z a )
P u n t o 4 . 3 . 1 . 1 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1
N O
S I
S I
N O
S T E P 3
m < m l im
P u n t o 4 . 3 . 1 . 2 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1
N O
S I
S T E P 4
m c u m ( g io r . ) < m li m ( g io r . )
P u n t o 4 . 3 . 2 . 1 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1
N O
S I
S I
N O
S T E P 5
m c u m , h c ( g io r . ) < m l im , h c ( g io r . )
m c u m , h c ( o r e ) < m l im , h c ( o r e )
m c u m , h c ( m in . ) < m l im , h c ( m in . ) P u n t o 4 . 3 . 2 . 2 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1
N O
S I
La movimentazione dei carichi non è accettabile sono necessari degli adattamenti
Nel primo step si confronta il peso effettivo dell’oggetto sollevato con la massa di riferimento mrif, che è desunta dalla tabella presente nell’Allegato C alla norma ISO 11228-1. La massa di riferimento si differenzia a seconda del genere (maschio o femmina), in linea con quanto previsto dall’art. 28, D.Lgs. n. 81/2008, il quale ha stabilito che la valutazione dei rischi deve comprendere anche i rischi particolari, tra i quali quelli connessi alle differenze di genere.
La massa di riferimento è individuata, a seconda del genere che caratterizza il gruppo omogeneo, al fine di garantire la protezione di almeno il 90% della popolazione lavorativa.
La massa di riferimento costituisce il peso limite in condizioni ergonomiche ideali e che, qualora le azioni di sollevamento non siano occasionali.
Valutazione della massa di riferimento in base alla frequenza, mrif
Nel secondo step si procede a confrontare il peso effettivamente sollevato con la frequenza di movimentazione f (atti/minuto); in base alla durata giornaliera della movimentazione, solo breve e media durata, si ricava il peso limite raccomandato, in funzione della frequenza, in base al grafico di cui alla figura 2 della norma ISO 11228-1.
Valutazione della massa in relazione ai fattori ergonomici, mlim
Nel terzo step si confronta la massa movimentata, m, con il peso limite raccomandato che deve essere calcolato tenendo in considerazione i parametri che caratterizzano la tipologia di sollevamento e, in particolare:
- la massa dell’oggetto m;
- la distanza orizzontale di presa del carico, h, misurata dalla linea congiungente i malleoli interni al punto di mezzo tra la presa delle mani proiettata a terra;
- il fattore altezza, v, ovvero l’altezza da terra del punto di presa del carico;
- la distanza verticale di sollevamento, d;
- la frequenza delle azioni di sollevamento, f;
- la durata delle azioni di sollevamento, t;
- l’angolo di asimmetria (torsione del busto), α;
- la qualità della presa dell’oggetto, c.
Il peso limite raccomandato è calcolato, sia all'origine che alla della movimentazione sulla base di una formula proposta nell’Allegato A.7 alla ISO 11228-1:
(1)
dove:
mrif è la massa di riferimento in base al genere.
hM è il fattore riduttivo che tiene conto della distanza orizzontale di presa del carico, h; dM è il fattore riduttivo che tiene conto della distanza verticale di sollevamento, d;
vM è il fattore riduttivo che tiene conto dell’altezza da terra del punto di presa del carico; fM è il fattore riduttivo che tiene della frequenza delle azioni di sollevamento, f;
αM è il fattore riduttivo che tiene conto dell’ l’angolo di asimmetria (torsione del busto), α; cM è il fattore riduttivo che tiene della qualità della presa dell’oggetto, c.
Valutazione della massa cumulativa su lungo periodo, mlim. ( giornaliera)
Nel quarto step si confronta la massa cumulativa mcum giornaliera, ovvero il prodotto tra il peso trasportato e la frequenza di trasporto per le otto ore lavorativa, con la massa raccomandata mlim. giornaliera che è pari a 10000 kg in caso di solo sollevamento o trasporto inferiore ai 20 m, o 6000 kg in caso di trasporto superiore o uguale ai 20 m.
Valutazione della massa cumulativa trasportata su lungo, medio e breve periodo, mlim. ( giornaliera), mlim. (orario) e mlim. (minuto)
In caso di trasporto su distanza hc uguale o maggiore di 1 m, nel quinto step si confronta la di massa cumulativa mcum sul breve, medio e lungo periodo (giornaliera, oraria e al minuto) con la massa raccomandata mlim. desunta dalla la tabella 1 della norma ISO 11228-1.
ESITO DELLA VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati gruppi omogenei di lavoratori, univocamente identificati attraverso le SCHEDE DI VALUTAZIONE riportate nel successivo capitolo. Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni e il relativo esito della valutazione al rischio dovuto alle azioni di sollevamento e trasporto.
Mansione | ESITO DELLA VALUTAZIONE |
1) Addetto alla posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere 2) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere 3) Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere | Forze di sollevamento e trasporto accettabili. Forze di sollevamento e trasporto accettabili. Forze di sollevamento e trasporto accettabili. |
SCHEDE DI VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione.
Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
Addetto alla posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere | SCHEDA N.1 SCHEDA N.1 SCHEDA N.1 |
SCHEDA N.1
Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi.
Condizioni | Carico movimentato | Carico movimentato (giornaliero) | Carico movimentato (orario) | Carico movimentato (minuto) | ||||
m | mlim | mcum | mlim | mcum | mlim | mcum | mlim | |
[kg] | [kg] | [kg/giorno] | [kg/giorno] | [kg/ora] | [kg/ora] | [kg/minuto] | [kg/minuto] | |
1) Compito | ||||||||
Specifiche | 10.00 | 13.74 | 1200.00 | 10000.00 | 300.00 | 7200.00 | 5.00 | 120.00 |
Fascia di appartenenza: Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili. Mansioni: Addetto alla posa di panchine, cestini, fontanelle e fioriere; Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere. |
Descrizione del genere del gruppo di lavoratori | |||||||||||||||
Fascia | di età | Adulta | Sesso | Maschio | mrif | [kg] | 25.00 | ||||||||
Compito giornaliero | |||||||||||||||
Posizione del carico | Carico | Posizione delle mani | Distanza verticale e di trasporto | Durata e frequenza | Presa | Fattori riduttivi | |||||||||
m | h | v | Ang. | d | hc | t | f | c | FM | HM | VM | DM | Ang.M | CM | |
[kg] | [m] | [m] | [gradi] | [m] | [m] | [%] | [n/min] | ||||||||
1) Compito | |||||||||||||||
Inizio Fine | 10.00 | 0.25 0.25 | 0.50 1.50 | 30 0 | 1.00 | <=1 | 50 | 0.5 | buona | 0.81 0.81 | 1.00 1.00 | 0.93 0.78 | 0.87 0.87 | 0.90 1.00 | 1.00 1.00 |
ANALISI E VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI ALTA FREQUENZA
La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente alla normativa tecnica applicabile:
- ISO 11228-3:2007, "Ergonomics - Manual handling - Handling of low loads at high frequency"
Premessa
La valutazione dei rischi derivanti dalla movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza riportata di seguito è stata eseguita secondo le disposizioni del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81 e la normativa tecnica ISO 11228-3, ed in particolare considerando:
- gruppi omogenei lavoratori;
- le condizioni di movimentazione: le forze applicate nella movimentazione e quelle raccomandate, la frequenza di movimentazione, la posizione delle mani, i periodi di riposo;
- le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibile;
- l'informazione e formazione dei lavoratori.
Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati i gruppi omogenei di lavoratori corrispondenti ai gruppi di lavoratori che svolgono la medesima attività nell'ambito del processo produttivo dell'azienda. Quindi si è proceduto, a secondo del gruppo, alla valutazione del rischio. La stima del rischio, si basa su un metodo, proposto dalla ISO 11228-3 all'allegato B, costituito da una check-list di controllo che verifica, per step successivi, la presenza o meno di una serie di fattori di rischio. La valutazione del rischio quindi si conclude valutando se la presenza dei fattori di rischio è caratterizzata da condizioni inaccettabili, accettabili o accettabile con prescrizioni collocando così il rischio in tre rispettive zone di rischio:
1. Rischio inaccettabile: ZONA ROSSA
2. Rischio accettabile: ZONA VERDE
3. Rischio accettabile con azioni correttive: ZONA GIALLA
Verifica dei fattori di rischio mediante la check-list di controllo
In questa fase si procede a verificare la presenza o meno di alcuni fattori di rischio che sono causa di pericolo per la salute dei lavoratori, al tal fine si utilizza la check-list di controllo così come riportata all'allegato B della ISO 11228-3:
Step 1 - Durata e frequenza dei movimenti ripetitivi
Durata e frequenza dei movimenti ripetitivi | Verde se .. | Gialla se .. | Rossa se .. |
Si No | Il lavoro comporta compiti senza movimenti ripetitivi degli arti superiori. OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a tre ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di un'ora senza una pausa. Inoltre non sono presenti altri fattori di rischio. □ | ||
Il lavoro comporta compiti con cicli di lavoro o sequenze di movimenti degli □ □ arti superiori ripetuti più di due volte al minuto e per più del 50% della durata dei compiti? Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono, ogni pochi secondi, □ □ ripetizioni quasi identiche dei movimenti delle dita, mani o delle braccia? Il lavoro comporta compiti durante i □ □ quali viene fatto uso intenso delle dita, delle mani o dei polsi? | Le condizioni descritte nelle zone rossa e verde non sono vere. | Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori. Tali compiti hanno una durata complessiva superiore a quattro ore su una "normale" giornata lavorativa. Inoltre non sono presenti altri fattori di rischio. | |
Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi della sistema □ □ spalla/braccio (movimenti del braccio regolari con alcune pause o quasi continui)? | |||
Se la risposta a tutte le domande è "No", la zona di valutazione è verde e non è necessaria un'ulteriore valutazione. Se la risposta ad una o più domande è "Sì", il lavoro è classificato come ripetitivo usare le colonne a destra, per valutare se la durata complessiva dei movimenti ripetitivi, in assenza di altri importanti fattori di rischio, è comunque accettabile o se è il caso di procedere a un'ulteriore valutazione dei fattori di rischio con gli step da 2, 3 e 4. | □ | □ |
Step 2 - Posture scomode
Posture scomode | Verde se .. | Gialla se .. | Rossa se .. |
Si No | Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori in posture accettabili. OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori durante i quali si hanno piccole deviazioni, dalla loro posizione naturale, delle dita, dei polsi, dei gomiti, delle spalle o del collo. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a tre ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori durante i quali si hanno moderate o ampie deviazioni, dalla loro posizione naturale, delle dita, dei polsi, dei gomiti, delle spalle o del collo. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. □ | ||
Il lavoro comporta compiti durante i □ □ quali si compiono ripetitivi movimenti dei polsi verso l'alto e/o verso il basso e/o lateralmente? | |||
Il lavoro comporta compiti durante i □ □ quali si compiono ripetitive rotazioni delle mani tali che il palmo si trovi rivolto verso l'alto o verso il basso? | |||
Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono ripetitive prese con le □ □ dita o con il pollice o con il palmo della mano e con il polso piegato durante la presa, il mantenimento o la manipolazione degli oggetti? Il lavoro comporta compiti durante i □ □ quali si compiono ripetitivi movimenti del braccio davanti e/o lateralmente al corpo? Il lavoro comporta compiti durante i □ □ quali si compiono ripetitivi flessioni laterali o torsioni della schiena o della testa? | Le condizioni descritte nelle zone rossa e verde non sono vere. | Per più di 3 ore su una "normale" giornata lavorativa e con una pausa o variazione di movimento con intervalli maggiori di 30 minuti ci sono piccole e ripetitive deviazioni delle dita, dei polsi, dei gomiti, delle spalle o del collo dalla loro posizione naturale. | |
Se la risposta a tutte le domande è "No", non ci sono posture scomode intese come fattore di rischio combinato ai movimenti ripetitivi, continuare con lo step 3 per valutare i fattori legati alle forze applicate. | |||
Se la risposta ad una o più domande è "Sì", utilizzare le colonne a destra per valutare il rischio e quindi procedere lo step 3. | |||
□ | □ |
Step 3 - Forze applicate durante la movimentazione
Forze applicate durante la movimentazione | Verde se .. | Gialla se .. | Rossa se .. |
Si No Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono ripetitivi □ □ sollevamenti, con prese a pizzico, di attrezzi, materiali o oggetti di peso superiore a 0,2 kg ? Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono, con una mano, □ □ ripetitivi sollevamenti di attrezzi, materiali o oggetti di peso superiore a 2 kg ? Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono ripetitive azioni di rotazioni, di spingere o di tirare attrezzi e oggetti con il sistema □ □ braccio/mano applicando una forza superiore al 10% del valore di riferimento, Fb, indicato nella norma EN 1005-3:2002 (25 N per la forza di presa) ? Il lavoro comporta compiti durante i quali si usano, in modo ripetitivo, sistemi di regolazione che richiedono, □ □ per il loro funzionamento, l'applicazione di forze superiori a quelle raccomandate nella ISO 9355-3 (25 N nelle prese con una mano, 10 N nelle prese a pizzico) ? Il lavoro comporta compiti durante i quali avviene in modo ripetitivo il □ □ mantenimento, con presa a pizzico, di oggetti applicando una forza maggiore di 10 N ? Se la risposta a tutte le domande è "No", non ci sono forti sforzi intesi come un fattore di rischio combinato ai movimenti ripetitivi, continuare con lo step 4 per valutare il fattore di recupero. Se la risposta ad una o più domande è "Sì", valutare il rischio mediante le colonne a destra, quindi procedere al step 4. | Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture accettabili, in cui vengono applicate forze di presa accettabili. | Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture accettabili, in cui ai lavoratori è richiesto uno sforzo durante le prese. Tali compiti o hanno una durata complessiva superiore a tre ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito, o hanno una durata superiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture scomode, in cui ai lavoratori è richiesto uno sforzo durante le prese. Tali compiti o hanno una durata superiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito, o hanno una durata inferiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. □ | |
OPPURE | |||
Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture accettabili, in cui ai lavoratori è richiesto uno sforzo durante le prese. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. | Le condizioni descritte nelle zone rossa e verde non sono vere. | ||
OPPURE | |||
Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture scomode, in cui ai lavoratori è richiesto uno sforzo durante le prese. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a un'ora, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. | |||
□ | □ |
Step 4 - Periodi di recupero
Periodi di recupero | Verde se .. | Gialla se .. | Rossa se .. |
Si No Le pause, durante lo svolgimento di □ □ compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori, non sono frequenti ? L' alternarsi di compiti lavorativi senza □ □ movimenti ripetitivi con compiti con movimenti ripetitivi non è frequente ? I periodi di riposo, durante lo □ □ svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori, non sono frequenti ? Usare le colonne a destra per la valutazione del rischio in mancanza di periodi di recupero. Quindi passare al punto 5 e valutare i fattori di rischio aggiuntivi. | Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori e sono previste, durante la "normale" giornata lavorativa, una pausa pranzo di almeno trenta minuti e due pause, una al mattino e una al pomeriggio, di almeno dieci minuti. | Le condizioni descritte nelle zone rossa e verde non sono vere. | Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori ed è prevista una pausa pranzo inferiore a trenta minuti. OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori svolti per più di un'ora senza una pausa o variazione di compito. |
□ | □ | □ |
Step 5 - Altri fattori: fisici e psicosociali | ||||||
Si No La mansione ripetitiva comporta… | Si No La mansione ripetitiva comporta… | |||||
Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori si usano attrezzi vibranti ? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori si usano attrezzature che comportano localizzate compressioni delle strutture anatomiche ? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori i lavoratori sono esposti a condizioni climatiche disagiate (caldo o freddo) ? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori si usano dispositivi di protezione individuale che limitano i movimenti o inibiscono le prestazioni ? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori possono □ □ verificarsi improvvisi, inaspettati e incontrollati eventi come scivolamenti in piano, caduta di oggetti, cattive prese, ecc. ? □ □ I compiti lavorativi comportano movimenti ripetitivi con rapide accelerazione e decelerazione ? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori le forze applicate dai lavoratori sono statiche ? I compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti □ □ superiori comportano il mantenimento delle braccia sollevate ? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori i lavoratori mantengono posture fisse ? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori vi sono prese continue dell’attrezzatura (come ad esempio coltelli nella macelleria o nell’industria del pesce) ? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori si compiono azioni come quella del martellare con una frequenza sempre crescente ? I compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti □ □ superiori richiedono elevata precisione di lavoro combinata all'applicazione di sforzi ? | □ □ I compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori comportano un elevato carico di lavoro? □ □ I compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori non sono ben pianificati? Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con □ □ movimenti ripetitivi degli arti superiori manca la collaborazione dei colleghi o dei dirigenti? I compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti □ □ superiori comportano un elevato carico mentale, alta concentrazione o attenzione? I lavoro comporta compiti lavorativi con movimenti □ □ ripetitivi degli arti superiori isolati dal processo di produzione? □ □ I ritmi di lavoro dei compiti con movimenti ripetitivi sono scanditi da una macchina o una persone? Il lavoro che comporta compiti con movimenti ripetitivi □ □ degli arti superiori è pagato in base alla quantità di lavoro finito o ci sono premi in denaro legati alla produttività? | |||||
RISULTATI | ||||||
Zona | Step 1 | Step 2 | Step 3 | Step 4 | Step 5 | |
Verde | ||||||
Gialla | ||||||
Rossa |
Esito della valutazione
Zona | Valutazione del rischio |
Verde | Se tutti gli step risultano essere nella zona di rischio verde il livello di rischio globale è accettabile. Se il lavoro rientra nel zona di rischio verde, la probabilità di danni muscoloscheletrici è considerata trascurabile. Tuttavia, se sono presenti fattori di rischio aggiuntivi (step 5), si raccomanda di ridurli o eliminarli. |
Gialla | Zona di rischio gialla se nessuno degli step per la valutazione del rischio risulta essere nella zona di rischio rossa, ma uno o più risultano essere nella zona di rischio gialla. In tal caso sono necessarie azioni correttive per ridurre il rischio al livello verde. Se uno o due ulteriori fattori aggiuntivi sono presenti, il livello di rischio passa dal giallo al rosso. |
Se uno degli step per la valutazione del rischio risulta essere nella zona rossa, il rischio è inaccettabile e la zona di rischio è rossa. La mansione è ritenuta dannosa. La gravità del rischio è maggiore se uno o più dei fattori di rischio aggiuntivi rientra anche in zona rossa. Si raccomanda che siano prese misure per eliminare o ridurre i fattori di rischio. |
ESITO DELLA VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI ALTA FREQUENZA
Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati gruppi omogenei di lavoratori, univocamente identificati attraverso le SCHEDE DI VALUTAZIONE riportate nel successivo capitolo. Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni e il relativo esito della valutazione al rischio dovuto alla movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza.
Mansione | ESITO DELLA VALUTAZIONE |
1) Addetto alla posa di pavimenti per esterni in masselli | Rischio per i lavoratori accettabile. |
SCHEDE DI VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI ALTA FREQUENZA
Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione.
Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
Addetto alla posa di pavimenti per esterni in masselli | SCHEDA N.1 |
SCHEDA N.1
Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi mediante movimenti ripetitivi ad elevata frequenza degli arti superiori (mani, polsi, braccia, spalle).
Zona di rischio | |
Durata e frequenza dei movimenti ripetitivi | Verde |
Valutazione globale rischio | Verde |
Fascia di appartenenza: Il livello di rischio globale per i lavoratori è accettabile. Mansioni: Addetto alla posa di pavimenti per esterni in masselli. |
ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO
La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa italiana succitata e in particolare si è fatto riferimento al:
- Regolamento CE n. 1272 del 16 dicembre 2008 (CLP) relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006;
- Regolamento CE n. 790 del 10 agosto 2009 (ATP01) recante modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele.
Premessa
In alternativa alla misurazione dell'agente chimico è possibile, e largamente praticato, l'uso di sistemi di valutazione del rischio basati su relazioni matematiche denominati algoritmi di valutazione "semplificata".
In particolare, il modello di valutazione del rischio adottato è una procedura di analisi che consente di effettuare la valutazione del rischio tramite una assegnazione di un punteggio (peso) ai vari fattori che intervengono nella determinazione del rischio (pericolosità, quantità, durata dell'esposizione presenza di misure preventive) ne determinano l'importanza assoluta o reciproca sul risultato valutativo finale.
Il Rischio R, individuato secondo il modello, quindi, è in accordo con l'art. 223, comma 1 del D.Lgs. 81/2008, che prevede la valutazione dei rischi considerando in particolare i seguenti elementi degli agenti chimici:
- le loro proprietà pericolose;
- le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell'immissione sul mercato tramite la relativa scheda di sicurezza predisposta ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65, e successive modifiche;
- il livello, il tipo e la durata dell'esposizione;
- le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti, compresa la quantità degli stessi;
- i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici;
- gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare;
- se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese.
Si precisa, che i modelli di valutazione semplificata, come l'algoritmo di seguito proposto, sono da considerarsi strumenti di particolare utilità nella valutazione del rischio -in quanto rende affrontabile il percorso di valutazione ai Datori di Lavoro- per la classificazione delle proprie aziende al di sopra o al di sotto della soglia di: "Rischio irrilevante per la salute". Se, però, a seguito della valutazione è superata la soglia predetta si rende necessaria l'adozione delle misure degli artt. 225, 226, 229 e 230 del D.Lgs. 81/2008 tra cui la misurazione degli agenti chimici.
Valutazione del rischio (Rchim)
Il Rischio (Rchim) per le valutazioni del Fattore di rischio derivante dall'esposizione ad agenti chimici pericolosi è determinato dal prodotto del Pericolo (Pchim) e l'Esposizione (E), come si evince dalla seguente formula:
(1)
Il valore dell'indice di Pericolosità (Pchim) è determinato principalmente dall'analisi delle informazioni sulla salute e sicurezza fornite dal produttore della sostanza o preparato chimico, e nello specifico dall'analisi delle Frasi H e/o Frasi EUH in esse contenute.
L'esposizione (E) che rappresenta il livello di esposizione dei soggetti nella specifica attività lavorativa è calcolato separatamente per Esposizioni inalatoria (Ein) o per via cutanea (Ecu) e dipende principalmente dalla quantità in uso e dagli effetti delle misure di prevenzione e protezione già adottate.
Inoltre, il modello di valutazione proposto si specializza in funzione della sorgente del rischio di esposizione ad agenti chimici pericolosi, ovvero a seconda se l'esposizione è dovuta dalla lavorazione o presenza di sostanze o preparati pericolosi, ovvero, dall'esposizione ad agenti chimici che si sviluppano da un'attività lavorativa (ad esempio: saldatura, stampaggio di materiali plastici, ecc.).
Nel modello il Rischio (Rchim) è calcolato separatamente per esposizioni inalatorie e per esposizioni cutanee:
(1a)
(1b)
E nel caso di presenza contemporanea, il Rischio (Rchim) è determinato mediante la seguente formula:
(2)
Gli intervalli di variazione di Rchim per esposizioni inalatorie e cutanee sono i seguenti:
Ne consegue che il valore di rischio chimico Rchim può essere il seguente:
Ne consegue la seguente gamma di esposizioni:
(3)
(4)
(5)
Fascia di esposizione
Rischio | Esito della valutazione |
Rchim < 0,1 | Rischio inesistente per la salute |
0,1 ≤ Rchim < 15 | Rischio sicuramente "Irrilevante per la salute" |
21 ≤ Rchim < 40 | Rischio superiore a "Irrilevante per la salute" |
40 ≤ Rchim < 80 | Rischio rilevante per la salute |
Rchim > 80 | Rischio alto per la salute |
Pericolosità (Pchim)
Indipendentemente dalla sorgente di rischio, sia essa una sostanza o preparato chimico impiegato o una attività lavorativa, l'indice di Pericolosità di un agente chimico (Pchim) è attribuito in funzione della classificazione delle sostanze e dei preparati pericolosi stabilita dalla normativa italiana vigente.
I fattori di rischio di un agente chimico, o più in generale di una sostanza o preparato chimico, sono segnalati in frasi tipo, denominate Frasi H e/o Frasi EUH riportate nell'etichettatura di pericolo e nella scheda informativa in materia di sicurezza fornita dal produttore stesso.
L'indice di pericolosità (Pchim) è naturalmente assegnato solo per le Frasi H e/o Frasi EUH che comportano un rischio per la salute dei lavoratori in caso di esposizione ad agenti chimici pericolosi.
La metodologia NON è applicabile alle sostanze o ai preparati chimici pericolosi classificati o classificabili come pericolosi per la sicurezza, pericolosi per l'ambiente o per le sostanze o preparati chimici classificabili o classificati come cancerogeni o mutageni.
Pertanto, nel caso di presenza congiunta di Frasi H e/o Frasi EUH che comportano un rischio per la salute e Frasi H e/o Frasi EUH che comportano rischi per la sicurezza o per l'ambiente o in presenza di sostanze cancerogene o mutagene si integra la presente valutazione specifica per "la salute" con una o più valutazioni specifiche per i pertinenti pericoli.
Inoltre, è attribuito un punteggio anche per le sostanze e i preparati non classificati come pericolosi, ma che nel processo di lavorazione si trasformano o si decompongono emettendo tipicamente agenti chimici pericolosi (ad esempio nelle operazioni di saldatura, ecc.).
Il massimo punteggio attribuibile ad una agente chimico è pari a 10 (sostanza o preparato sicuramente pericoloso) ed il minimo è pari a 1 (sostanza o preparato non classificato o non classificabile come pericoloso).
Esposizione per via inalatoria (Ein,sost) da sostanza o preparato
L'indice di Esposizione per via inalatoria di una sostanza o preparato chimico (Ein,sost) è determinato come prodotto tra l'indice di esposizione potenziale (Ep), agli agenti chimici contenuti nelle sostanze o preparati chimici impiegati, e il fattore di distanza (fd), indicativo della distanza dei lavoratori dalla sorgente di rischio.
(6)
L'Esposizione potenziale (Ep) è una funzione a cinque variabili, risolta mediante un sistema a matrici di progressive. L'indice risultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a seconda del livello di esposizione determinato mediante la matrice predetta.
Livello di esposizione | Esposizione potenziale (Ep) | |
A. | Basso | 1 |
B. | Moderato | 3 |
C. | Rilevante | 7 |
D. | Alto | 10 |
Il Fattore di distanza (Fd) è un coefficiente riduttore dell'indice di esposizione potenziale (Ep) che tiene conto della distanza del lavoratore dalla sorgente di rischio. I valori che può assumere sono compresi tra fd = 1,00 (distanza inferiore ad un metro) a fd = 0,10 (distanza maggiore o uguale a 10 metri).
Distanza dalla sorgente di rischio chimico | Fattore di distanza (Fd) | |
A. | Inferiore ad 1 m | 1,00 |
B. | Da 1 m a inferiore a 3 m | 0,75 |
C. | Da 3 m a inferiore a 5 m | 0,50 |
D. | Da 5 m a inferiore a 10 m | 0,25 |
E. | Maggiore o uguale a 10 m | 0,10 |
Determinazione dell'indice di Esposizione potenziale (Ep)
L'indice di Esposizione potenziale (Ep) è determinato risolvendo un sistema di quattro matrici progressive che utilizzano come dati di ingresso le seguenti cinque variabili:
- Proprietà chimico fisiche
- Quantitativi presenti
- Tipologia d'uso
- Tipologia di controllo
- Tempo d'esposizione
Le prime due variabili, "Proprietà chimico fisiche" delle sostanze e dei preparati chimici impiegati (stato solido, nebbia, polvere fine, liquido a diversa volatilità o stato gassoso) e dei "Quantitativi presenti" nei luoghi di lavoro, sono degli indicatori di "propensione" dei prodotti impiegati a rilasciare agenti chimici aerodispersi.
Le ultime tre variabili, "Tipologia d'uso" (sistema chiuso, inclusione in matrice, uso controllato o uso dispersivo), "Tipologia di controllo" (contenimento completo, aspirazione localizzata, segregazione, separazione, ventilazione generale, manipolazione diretta) e "Tempo d'esposizione", sono invece degli indicatori di "compensazione", ovvero, che limitano la presenza di agenti aerodispersi.
Matrice di presenza potenziale
La prima matrice è una funzione delle variabili "Proprietà chimico-fisiche" e "Quantitativi presenti" dei prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) della presenza potenziale di agenti chimici aerodispersi su quattro livelli.
I valori della variabile "Proprietà chimico fisiche" sono ordinati in ordine crescente relativamente alla possibilità della sostanza di rendersi disponibile nell'aria, in funzione della volatilità del liquido e della ipotizzabile o conosciuta granulometria delle polveri.
La variabile "Quantità presente" è una stima della quantità di prodotto chimico presente e destinato, con qualunque modalità, all'uso nell'ambiente di lavoro.
Matrice di presenza potenziale
Quantitativi presenti | A. | B. | C. | D. | E. | |
Inferiore di 0,1 kg | Da 0,1 kg a inferiore di 1 kg | Da 1 kg a inferiore di 10 kg | Da 10 kg a inferiore di 100 kg | Maggiore o uguale di 100 kg | ||
A. | Stato solido | 1. Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 2. Moderata | |
B. | Nebbia | 1. Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 2. Moderata | |
C. | Liquido a bassa volatilità | 1. Bassa | 2. Moderata | 3. Rilevante | 3. Rilevante | 4. Alta |
D. | Polvere fine | 1. Bassa | 3. Rilevante | 3. Rilevante | 4. Alta | |
E. | Liquido a media volatilità | 1. Bassa | 3. Rilevante | 3. Rilevante | 4. Alta | |
F. | Liquido ad alta volatilità | 1. Bassa | 3. Rilevante | 3. Rilevante | 4. Alta | |
G. | Stato gassoso | 2.Moderata | 3. Rilevante | 4. Alta | 4. Alta |
Matrice di presenza effettiva
La seconda matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza potenziale", e della variabile "Tipologia d'uso" dei prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) della presenza effettiva di agenti chimici aerodispersi su tre livelli.
I valori della variabile "Tipologia d'uso" sono ordinati in maniera decrescente relativamente alla possibilità di dispersione in aria di agenti chimici durante la lavorazione.
Tipologia d'uso | A. | B. | C. | D. | |
Livello di Presenza potenziale | Sistema chiuso | Inclusione in matrice | Uso controllato | Uso dispersivo | |
1. | Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 2. Media |
2. | Moderata | 1. Bassa | 2. Media | 2. Media | 3. Alta |
3. | Rilevante | 1. Bassa | 2. Media | 3. Alta | 3. Alta |
4. | Alta | 2. Media | 3. Alta | 3. Alta |
Matrice di presenza controllata
La terza matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza effettiva", e della variabile "Tipologia di controllo" dei prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) su tre livelli della presenza controllata, ovvero, della presenza di agenti chimici aerodispersi a valle del processo di controllo della lavorazione.
I valori della variabile "Tipologia di controllo" sono ordinati in maniera decrescente relativamente alla possibilità di dispersione in aria di agenti chimici durante la lavorazione.
Matrice di presenza controllata
Tipologia di controllo | A. | B. | C. | D. | E. | |
Livello di Presenza effettiva | Contenimento completo | Aspirazione localizzata | Segregazione Separazione | Ventilazione generale | Manipolazione diretta | |
1. | Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 2. Media | 2. Media |
2. | Media | 1. Bassa | 2. Media | 2. Media | 3. Alta | |
3. | Alta | 1. Bassa | 2. Media | 3. Alta | 3. Alta |
Matrice di esposizione potenziale
La quarta è ultima matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza controllata", e della variabile "Tempo di esposizione" ai prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) su quattro livelli della esposizione potenziale dei lavoratori, ovvero, di intensità di esposizione indipendente dalla distanza dalla sorgente di rischio chimico.
La variabile "Tempo di esposizione" è una stima della massima esposizione temporale del lavoratore alla sorgente di rischio su base giornaliera, indipendentemente dalla frequenza d'uso del prodotto su basi temporali più ampie.
Matrice di esposizione potenziale
Tempo d'esposizione | A. | B. | C. | D. | E. | |
Livello di Presenza controllata | Inferiore a 15 min | Da 15 min a inferiore a 2 ore | Da 2 ore a inferiore di 4 ore | Da 4 ore a inferiore a 6 ore | Maggiore o uguale a 6 ore | |
1. | Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 2. Moderata | 2. Moderata | |
2. | Media | 1. Bassa | 2. Moderata | 3. Rilevante | 3. Rilevante | 4. Alta |
3. | Alta | 2. Moderata | 3. Rilevante | 4. Alta | 4. Alta | 4. Alta |
Esposizione per via inalatoria (Ein,lav) da attività lavorativa
L'indice di Esposizione per via inalatoria di un agente chimico derivante da un'attività lavorativa (Ein,lav) è una funzione di tre variabili, risolta mediante un sistema a matrici di progressive. L'indice risultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a seconda del livello di esposizione determinato mediante la matrice predetta.
Livello di esposizione | Esposizione (Ein,lav) | |
A. | Basso | 1 |
B. | Moderato | 3 |
C. | Rilevante | 7 |
D. | Alto | 10 |
Il sistema di matrici adottato è una versione modificata del sistema precedentemente analizzato al fine di tener conto della peculiarità dell'esposizione ad agenti chimici durante le lavorazioni e i dati di ingresso sono le seguenti tre variabili:
- Quantitativi presenti
- Tipologia di controllo
- Tempo d'esposizione
Matrice di presenza controllata
La matrice di presenza controllata tiene conto della variabile "Quantitativi presenti" dei prodotti chimici e impiegati e della variabile "Tipologia di controllo" degli stessi e restituisce un indicatore (crescente) della presenza effettiva di agenti chimici aerodispersi su tre livelli.
Matrice di presenza controllata
Tipologia di controllo | A. | B. | C. | D. |
Quantitativi presenti | Contenimento | Aspirazione | Segregazione | Ventilazione |
completo | controllata | Separazione | generale | ||
1. | Inferiore a 10 kg | 1. Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 2. Media |
2. | Da 10 kg a inferiore a 100 kg | 1. Bassa | 2. Media | 2. Media | 3. Alta |
3. | Maggiore o uguale a 100 kg | 1. Bassa | 2. Media | 3. Alta |
Matrice di esposizione inalatoria
La matrice di esposizione è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza controllata", e della variabile "Tempo di esposizione" ai fumi prodotti dalla lavorazione e restituisce un indicatore (crescente) su quattro livelli della esposizione per inalazione.
La variabile "Tempo di esposizione" è una stima della massima esposizione temporale del lavoratore alla sorgente di rischio su base giornaliera.
Matrice di esposizione inalatoria
Tempo d'esposizione | A. | B. | C. | D. | E. | |
Livello di Presenza controllata | Inferiore a 15 min | Da 15 min a inferiore a 2 ore | Da 2 ore a inferiore di 4 ore | Da 4 ore a inferiore a 6 ore | Maggiore o uguale a 6 ore | |
1. | Bassa | 1. Bassa | 1. Bassa | 2. Moderata | 2. Moderata | |
2. | Media | 1. Bassa | 2. Moderata | 3. Rilevante | 3. Rilevante | 4. Alta |
3. | Alta | 2. Moderata | 3. Rilevante | 4. Alta | 4. Alta | 4. Alta |
Esposizione per via cutanea (Ecu)
L'indice di Esposizione per via cutanea di un agente chimico (Ecu) è una funzione di due variabili, "Tipologia d'uso" e "Livello di contatto", ed è determinato mediante la seguente matrice di esposizione.
Matrice di esposizione cutanea
Livello di contatto | A. | B. | C. | D. | |
Tipologia d'uso | Nessun contatto | Contatto accidentale | Contatto discontinuo | Contatto esteso | |
1. | Sistema chiuso | 1. Bassa | 1. Bassa | 2. Moderata | |
2. | Inclusione in matrice | 1. Bassa | 2. Moderata | 2. Moderata | |
3. | Uso controllato | 1. Bassa | 2. Moderata | 3. Rilevante | 4. Alta |
3. | Uso dispersivo | 1. Bassa | 3. Rilevante | 3. Rilevante |
L'indice risultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a seconda del livello di esposizione determinato mediante la matrice predetta.
Livello di esposizione | Esposizione cutanea (Ecu) | |
A. | Basso | 1 |
B. | Moderato | 3 |
C. | Rilevante | 7 |
D. | Alto | 10 |
ESITO DELLA VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO
Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono ad agenti chimici e il relativo esito della valutazione del rischio.
Mansione | ESITO DELLA VALUTAZIONE |
1) Addetto al getto in calcestruzzo per le strutture in | Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute". |
fondazione | |
2) Addetto alla realizzazione della carpenteria per le | Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute". |
strutture in fondazione |
SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO
Le seguenti schede di valutazione del rischio chimico riportano l'esito della valutazione eseguita per singola attività lavorativa con l'individuazione delle mansioni addette, delle sorgenti di rischio e la relativa fascia di esposizione.
Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione | Scheda di valutazione |
Addetto al getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione Addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione | SCHEDA N.1 SCHEDA N.1 |
SCHEDA N.1
Rischi per la salute dei lavoratori per impiego di agenti chimici in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa.
Sorgente di rischio | |||||
Pericolosità della sorgente | Esposizione inalatoria | Rischio inalatorio | Esposizione cutanea | Rischio cutaneo | Rischio chimico |
[Pchim] | [Echim,in] | [Rchim,in] | [Echim,cu] | [Rchim,cu] | [Rchim] |
1) Sostanza utilizzata | |||||
1.00 3.00 3.00 3.00 3.00 4.24 | |||||
Fascia di appartenenza: Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute". Mansioni: Addetto al getto in calcestruzzo per le strutture in fondazione; Addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in fondazione. |
1) Sostanza utilizzata
Dettaglio delle sorgenti di rischio:
Pericolosità(Pchim):
---. Sostanze e preparati non classificati pericolosi e non contenenti nessuna sostanza pericolosa = 1.00.
Esposizione per via inalatoria(Echim,in):
- Proprietà chimico fisiche: Polvere fine;
- Quantitativi presenti: Da 1 Kg a inferiore di 10 Kg;
- Tipologia d'uso: Uso controllato;
- Tipologia di controllo: Ventilazione generale;
- Tempo d'esposizione: Inferiore di 15 min;
- Distanza dalla sorgente: Inferiore ad 1 m.
Esposizione per via cutanea(Echim,cu):
- Livello di contatto: Contatto accidentale;
- Tipologia d'uso: Uso controllato.
ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO
La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa italiana succitata e in particolare si è fatto riferimento al:
- Regolamento CE n. 1272 del 16 dicembre 2008 (CLP) relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006;
- Regolamento CE n. 790 del 10 agosto 2009 (ATP01) recante modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele.
Premessa
In alternativa alla misurazione degli agenti cancerogeni e mutageni è possibile, e largamente praticato, l'uso di sistemi di valutazione del rischio basati su relazioni matematiche denominati algoritmi di valutazione "semplificata".
La valutazione attraverso stime qualitative, come il modello di seguito proposto, sono da considerarsi strumenti di particolare utilità per la determinazione della dimensione possibile dell’esposizione; di particolare rilievo può essere l’applicazione di queste stime in sede preventiva prima dell’inizio delle lavorazioni nella sistemazione dei posti di lavoro.
Occorre ribadire che i modelli qualitativi non permettono una valutazione dell’esposizione secondo i criteri previsti dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 ma sono una prima semplice valutazione che si può opportunamente collocare fra la fase della identificazione dei pericoli e la fase della misura dell'agente (unica possibilità prevista dalla normativa), modelli di questo tipo si possono poi applicare in sede preventiva quando non è ancora possibile effettuare misurazioni.
Diversi autori riportano un modello semplificato che permette, attraverso una semplice raccolta d’informazioni e lo sviluppo di alcune ipotesi, di formulare delle stime qualitative delle esposizioni per via inalatoria e per via cutanea.
Evidenza di cancerogenicità e mutagenicità
Ogni sorgente di rischio cancerogena o mutagena è identificata secondo i criteri ufficiali dell'Unione Europea, recepiti nel nostro ordinamento legislativo.
Le sostanze cancerogene sono suddivise ed etichettate come da tabelle allegate.
Nuova Categoria | Descrizione, Frase H |
Carc.1A | Descrizione Sostanze note per gli effetti cancerogeni sull'uomo. Esistono prove sufficienti per stabilire un nesso causale tra l'esposizione dell'uomo alla sostanza e lo sviluppo di tumori. Frase H H 350 (Può provocare il cancro) |
Carc.1B | Descrizione Sostanze che dovrebbero considerarsi cancerogene per l'uomo. Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che l'esposizione dell'uomo alla sostanza possa provocare lo sviluppo di tumori, in generale sulla base di: - adeguati studi a lungo termine effettuati sugli animali; - altre informazioni specifiche. Frase H H 350 (Può provocare il cancro) |
Carc.2 | Descrizione Sostanze da considerare con sospetto per i possibili effetti cancerogeni sull'uomo per le quali tuttavia le informazioni disponibili non sono sufficienti per procedere ad una valutazione soddisfacente. Esistono alcune prove ottenute da adeguati studi sugli animali. Frase H H 351 (Sospettato di provocare il cancro) |
Agente mutageno
Tabella 1 - Classificazione delle sostanze cancerogene
Analogamente agli agenti cancerogeni, le sostanze mutagene sono suddivise ed etichettate come da tabelle allegate.
Nuova Categoria | Descrizione, Frase H |
Muta.1A | Descrizione Sostanze note per essere mutagene nell'uomo. Esiste evidenza sufficiente per stabilire un'associazione causale tra esposizione umana ad una sostanza e danno genetico trasmissibile. Frase H H 340 (Può provocare alterazioni genetiche) |
Muta.1B | Descrizione Sostanze che dovrebbero essere considerate come se fossero mutagene per l'uomo. Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che l'esposizione dell'uomo alla sostanza possa risultare nello sviluppo di danno genetico trasmissibile, in generale sulla base di: - adeguati studi a lungo termine effettuati sugli animali; - altre informazioni specifiche. Frase H H340 (Può provocare alterazioni genetiche) |
Muta.2 | Descrizione Sostanze che causano preoccupazione per l'uomo per i possibili effetti mutageni. Esiste evidenza da studi di mutagenesi appropriati, ma questa è insufficiente per porre la sostanza in Categoria 2. Frase H H 341 (Sospettato di provocare alterazioni genetiche) |
Tabella 2 - Classificazione delle sostanze mutagene
Esposizione per via inalatoria (Ein)
L'indice di Esposizione per via inalatoria di una sostanza o preparato classificato come cancerogeno o mutageno è determinato attraverso un sistema di matrici di successiva e concatenata applicazione.
Il modello permette di graduare la valutazione in scale a tre livelli: bassa (esposizione), media (esposizione), alta (esposizione).
Indice di esposizione inalatoria (Ein) | Esito della valutazione | |
1. | Bassa (esposizione inalatoria) | Rischio basso per la salute |
2. | Media (esposizione inalatoria) | Rischio medio per la salute |
3. | Alta (esposizione inalatoria) | Rischio alto per la salute |
Step 1 - Indice di disponibilità in aria (D)
L'indice di disponibilità (D) fornisce una valutazione della disponibilità della sostanza in aria in funzione delle sue "Proprietà chimico-fisiche" e della "Tipologia d’uso".
Vengono individuati quattro livelli, in ordine crescente relativamente alla possibilità della sostanza di rendersi disponibile in aria, in funzione della tensione di vapore e della ipotizzabile e conosciuta granulometria delle polveri:
- Stato solido
- Nebbia
- Liquido a bassa volatilità
- Polvere fine
- Liquido a media volatilità
- Liquido ad alta volatilità
- Stato gassoso
Tipologia d'uso
Vengono individuati quattro livelli, sempre in ordine crescente relativamente alla possibilità di dispersione in aria, della tipologia d’uso della sostanza, che identificano la sorgente della esposizione.
- Uso in sistema chiuso
La sostanza è usata e/o conservata in reattori o contenitori a tenuta stagna e trasferita da un contenitore all’altro attraverso tubazioni stagne. Questa categoria non può essere applicata a situazioni in cui, in una qualsiasi sezione del processo produttivo, possono aversi rilasci nell’ambiente.
- Uso in inclusione in matrice
La sostanza viene incorporata in materiali o prodotti da cui è impedita o limitata la dispersione nell’ambiente. Questa categoria include l’uso di materiali in pellet, la dispersione di solidi in acqua e in genere l’inglobamento della sostanza in matrici che tendono a trattenerla.
- Uso controllato e non dispersivo
Questa categoria include le lavorazioni in cui sono coinvolti solo limitati gruppi di lavoratori, adeguatamente formati, e in cui sono disponibili sistemi di controllo adeguati a controllare e contenere l’esposizione.
- Uso con dispersione significativa
Questa categoria include lavorazioni ed attività che possono comportare un’esposizione sostanzialmente incontrollata non solo degli addetti, ma anche di altri lavoratori ed eventualmente della popolazione in generale. Possono essere classificati in questa categoria processi come l’irrorazione di pesticidi, l’uso di vernici ed altre analoghe attività.
Indice di disponibilità in aria (D)
Le due variabili inserite nella matrice seguente permettono di graduare la “disponibilità in aria” secondo tre gradi di giudizio: bassa disponibilità, media disponibilità, alta disponibilità.
Tipologia d'uso | A. | B. | C. | D. | |
Sistema chiuso | Inclusione in matrice | Uso controllato |