COMUNE DI MOSCUFO (PE)
COMUNE DI MOSCUFO (PE)
Contratto di Disponibilità per interventi finalizzati a generare risparmi di natura energetica e gestionale, messa in sicurezza, contenimento dell’ inquinamento luminoso, adeguamento normativo e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica
Capitolato delle caratteristiche del servizio e della gestione
Capitolato delle caratteristiche del servizio e della gestione | |||
Contratto di Disponibilità per interventi finalizzati a generare risparmi di natura energetica e gestionale, messa in sicurezza, contenimento dell’ inquinamento luminoso, adeguamento normativo e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica | |||
05 Maggio 2018 | Redattore | Arch. Xxxxxx Xxxxxxxx | |
Responsabile di Funzione | Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxxx | ||
Ed. 01 | Direttore | Xxxxxxx Xxxxxxxx |
xxx Xxxxxxx, 00 00000 Xxxxxxxxxxx (XX) - Xxxxxx | Cap.Soc. € 880.000,00 i.v. REA Ascoli Xxxxxx 131646 | |
T x00 0000.000.000 | Reg.Imp.Ascoli Xxxxxx e C.F.01384070445 | |
F x00 0000.000.000 | Partita IVA 01384070445 |
Sommario
2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 5
3. OBIETTIVI DELL’INTERVENTO 7
4. STATO DI FATTO E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI 8
5. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E STANDARD PRESTAZIONALI 8
5.1. CAPITOLATO TECNICO PER ARMATURA STRADALE LED 9
5.2. CAPITOLATO CORPO ILLUMINANTE ARREDO URBANO LED 14
5.3. CAPITOLATO TECNICO PER RETROFIT 20
5.4. CAPITOLATO TECNICO PER PROIETTORI LED 20
6. STIMA SOMMARIA DELL’INTERVENTO 22
7. QUADRO TECNICO-ECONOMICO 24
8. DEFINIZIONE DEL CANONE DI DISPONIBILITÀ 25
10. DURATA E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 26
11. OBBLIGHI DELL’AFFIDATARIO 27
12. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE 30
12.1. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALLA SQUADRA DI MANUTENZIONE GENERICA 31
12.2. MANUTENZIONI ESEGUIBILI A CURA DI PERSONALE SPECIALIZZATO 31
12.3. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI PRONTO INTERVENTO 32
12.4. INTERVENTI PROGRAMMATI DI MANUTENZIONE 35
13. PARAMETRI DI CONTROLLO DELLA PERFORMANCE E RISCHIO DI DISPONIBILITÀ 39
13.1. IL CONSUMO ENERGETICO QUALE INDICATORE DI PERFORMANCE 41
1. PREMESSA
Il presente Capitolato prestazionale indica le caratteristiche tecniche e funzionali che deve assicurare l’opera costruita, gli obblighi dell’Affidatario e le modalità per garantire la continuità del servizio di illuminazione pubblica, oltre alle modalità per determinare la riduzione del canone di disponibilità.
Le prestazioni individuate nei successivi paragrafi sono dunque da intendersi come requisito minimo e cogente. Il progetto di fattibilità approvato dalla stazione appaltante diventerà fin da subito “requisito cogente” e quindi verrà verificato unitamente a quanto stabilito dal presente Capitolato delle caratteristiche del servizio e della gestione e considerato anche ai fini della riduzione del canone.
2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Il presente progetto è ottemperante a tutte le prescrizioni contenute nelle normative nazionali D.lgs. n.50 del 18 Aprile 2016 e comunitarie, elencate di seguito.
REGOLAMENTI REGIONALI
Legge Regionale Abruzzo n. 12 del 3 Marzo 2005.
NORME UNI
UNI 10819: Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso.
UNI 11248: Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche.
UNI EN 40-1: Pali per illuminazione. Termini e definizioni.
UNI EN 40-2: Pali per illuminazione pubblica - Parte 2: Requisiti generali e dimensioni.
UNI EN 40-3-1: Specifica dei carichi caratteristici.
UNI EN 40-3-2: Progettazione e verifica – Verifica tramite prova.
UNI EN 40-3-3: Progettazione e verifica – Verifica mediante calcolo.
UNI EN 40-4: Pali per illuminazione pubblica - Parte 4: Requisiti per pali per illuminazione di calcestruzzo armato e precompresso.
UNI EN 40 – 5: Pali per illuminazione pubblica. Requisiti per pali per illuminazione pubblica di acciaio.
UNI EN 40 – 6: Pali per illuminazione pubblica. Requisiti per pali per illuminazione pubblica di alluminio.
UNI EN 13201-2: Illuminazione stradale – Parte 2 – Requisiti prestazionali.
UNI EN 13201-3: Illuminazione stradale – Parte 3 – Calcolo delle prestazionali.
UNI EN 13201-4: Illuminazione stradale – Parte 4 – Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche.
UNI EN ISO 1461: Rivestimenti di zincatura per immersione a caldo su prodotti finiti ferrosi e articoli di acciaio - Specificazioni e metodi di prova.
NORME CEI/UNEL
CEI 02: Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici.
CEI 11-17: Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica. Linee in cavo.
CEI 20-67 e successive varianti: Guida per l’uso dei cavi 0,6/1 kV.
CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare.
CEI 11-27: Lavori su impianti elettrici.
CEI 20 – 67: Guida per l’uso di cavi 0,6/1 kV.
CEI 34-33: Apparecchi di illuminazione – Parte 2-3: Prescrizioni particolari – Apparecchi per illuminazione stradale.
CEI 64-7: Impianti elettrici di illuminazione pubblica.
CEI 64-8 e successive modifiche: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Norma CEI 20-13: Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni da 1 a 30 kV.
Norma CEI 20-33: Giunzioni e terminazioni per cavi di energia a tensione non superiore a 1000 V c.a.
CEI – UNEL 35026: Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali di 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa interrata.
DIRETTIVE CE/ALTRO
Direttiva 2002/96/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 2003 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Codice della strada aggiornato con le ultime importanti modifiche apportate dal decreto-legge 27 giugno 2003, n. 151, convertito, con modificazioni, dalla legge 1°
agosto 2003, n. 214 e dalla legge 29 luglio 2010, n. 120.
3. OBIETTIVI DELL’INTERVENTO
Gli obiettivi che l’Amministrazione si pone di raggiungere, sono:
Ridurre l’impatto ambientale degli apparecchi illuminanti impiegati, con l’abbattimento dell’inquinamento luminoso, adottando soluzioni a norma
Evitare di sovrailluminare le aree pubbliche, quindi attenendosi ai parametri illuminotecnici definiti dalla Direttiva Regionale
Riduzione dei consumi di energia elettrica, in ottica anche dei continui aumenti dei costi dell’energia, applicando la sostituzione delle apparecchiature esistenti con nuove a tecnologia a LED;
Migliorare la sicurezza del traffico stradale delle persone e del territorio;
Poter diminuire fortemente o spegnere gli apparecchi illuminanti quando le aree non sono utilizzate (conformemente alle norme sulla circolazione);
Valorizzare il territorio con un’illuminazione moderna;
Messa a norma e in sicurezza dei quadri elettrici e degli impianti con conseguente prolungamento delle “vita” degli stessi;
Le finalità dell’appalto consistono pertanto in:
Miglioramento della qualità del servizio di illuminazione pubblica;
Diminuzione dei consumi elettrici e quindi delle emissioni di CO2 e di gas;
Diminuzione della spesa dell’energia elettrica e di gestione degli impianti;
Diminuzione dell’inquinamento luminoso, evitando illuminazioni non a norma, ed adottando apparecchi illuminanti a led rispondenti alle ultime normative in particolare ai fini prestazionali e di inquinamento luminoso;
Rispetto dei requisiti di sicurezza degli impianti e delle altre norme vigenti in materia con conseguente ammodernamento, e prolungamento della vita degli impianti di illuminazione pubblica comunale.
4. STATO DI FATTO E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
L’appalto ha per oggetto e scopo la progettazione definitiva ed esecutiva, l’esecuzione dei lavori definiti del Comune di Moscufo. L’intervento principale prevede la sostituzione di tutti i corpi illuminanti dell’impianto di illuminazione pubblica del Comune di Moscufo, (installazione su supporti e pali esistenti) comprensivi di eventuale sostituzione (fornitura e posa) di morsettiera con fusibili a doppio isolamento (classe II) a base palo, fornitura e posa di nuovo cavo di collegamento tra morsettiera e corpo illuminante con cavo tipo FG7OR 0,61 kV o equivalente, sezione minima 2 x 1.5 mm2 (cavo a doppio isolamento); compreso lo smontaggio degli apparecchi esistenti e lo smaltimento di tutti i materiali di risulta presso discariche autorizzate, nelle forme previste dalle normative vigenti.
La documentazione costituente lo “Stato di Fatto” è composta dal Progetto di Fattibilità Tecnico Economica e dal presente Capitolato.
Unitamente alla presentazione dell’offerta il concorrente dichiara di aver preso visione dei luoghi e della consistenza dell’impianto esistente e di aver verificato la correttezza dello stato di fatto tramite i documenti riguardanti il censimento apparecchi illuminanti e dei quadri elettrici.
Gli interventi eventualmente necessari per adeguare alla norma o migliorare la rete esistente e non previste in questo Capitolato Prestazionale dovranno essere segnalati all’Amministrazione. La consistenza complessiva dei punti luce facenti parte degli impianti di illuminazione pubblica esistente sul territorio comunale ammontano complessivamente a n. 789.
Il progetto dovrà prevedere l’installazione di tutti i 739 corpi illuminanti con nuovi apparecchi a tecnologia a LED o l’installazione di nuovo “gruppo ottico a led” in sostituzione dell’esistente, in caso di apparecchi definiti “artistici” oppure in cui il palo e l’apparecchio hanno una loro estetica definita. Il progetto di fattibilità tecnica economica riporta in modo particolare le potenze degli apparecchi illuminanti intesa come potenza totale assorbita dall’apparecchio comprendente sia le sorgenti luminose, che l’alimentatore e che gli eventuali accessori, il tutto quanto per il corretto funzionamento.
5. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E STANDARD PRESTAZIONALI
Saranno descritte di seguito tutte le caratteristiche e le prestazioni obbligatorie che dovrà contenere il progetto in sede di offerta, requisiti che verranno poi verificati anche nelle successive fasi progettuali e in fase di collaudo.
In fase di predisposizione del progetto definitivo, il concorrente ha la facoltà di introdurre eventuali variazioni agli impianti esistenti qualora siano finalizzate ad una maggiore economicità di realizzazione e/o gestione, nel rispetto delle caratteristiche stabilite dal presente Capitolato Prestazionale e del Progetto di Fattibilità.
Le modalità di valutazione del progetto definitivo sono esplicitate in modo dettagliato nel bando di gara.
A seguito si riportano i requisiti prestazionali minimi degli apparecchi illuminanti che l’offerente dovrà prevedere:
5.1. CAPITOLATO TECNICO PER ARMATURA STRADALE LED
a) Struttura generale del corpo illuminante
La struttura portante, il corpo dell’apparecchio e le unità di fissaggio meccanico ai sostegni dell’impianto devono essere composti da elementi in lega di alluminio conforme alla norma UNI EN 1706 con ciò escludendo l’impiego di metalli pesanti o leghe non riciclabili.
L’impiego di componenti in materiali differenti dalla lega di alluminio è consentito solo nel caso di elementi di chiusura, estetici, dettaglio, connessione, supporto, ecc. comunque non penalizzanti l’efficiente dissipazione termica e/o i gradi di resistenza meccanica agli urti (IK) e di protezione degli involucri (IP).
In ogni caso le singole parti costituenti l’apparecchio illuminante devono essere sufficientemente robuste o adeguatamente rinforzate in modo da non poter essere deformate o danneggiate durante l’uso “normale” e in modo da garantire un accoppiamento fra loro inalterabile nel tempo.
I gradi di protezione richiesti sono i seguenti:
- IP 66
- IK08
Tutti i materiali impiegati devono essere resistenti alla corrosione. Inoltre l’accoppiamento dei vari materiali, o di questi con eventuali protettivi superficiali, non dovrà dar luogo ad inconvenienti (corrosione, etc.).
La verniciatura delle parti metalliche del corpo illuminante deve essere realizzata mediante polveri ed essere resistente ai raggi UV e agli agenti atmosferici.
Costituisce titolo di premialità il fatto che il corpo illuminante possa integrare, anche in momenti futuri alla prima installazione ed attivazione, solidalmente alla propria struttura meccanica ed elettrica, dispositivi esterni quali, ad esempio:
- videocamere di sorveglianza,
- sistemi wi-fi,
- sistemi di sensoristica ambientale,
- ecc.
L’offerente dovrà fornire, in sede di offerta, adeguata documentazione comprovante il possesso di questi requisiti di premialità.
L’offerente dovrà fornire, in sede di offerta, adeguata documentazione comprovante il possesso di questi requisiti di premialità.
b) Fissaggio meccanico e regolazioni
Le parti fisse devono essere saldamente vincolate alla struttura portante e asportabili solo intenzionalmente mediante idonei utensili.
Le parti mobili devono essere saldamente vincolate alla struttura portante e/o alle parti fisse, mantenere una posizione stabile durante gli interventi e devono essere dotate di idonei sistemi di sicurezza che ne impediscano la caduta anche per causa di errate manovre dell’operatore.
Il corpo illuminante deve essere installabile indifferentemente in configurazione testa-palo e sbraccio senza impiego di accessori addizionali esterni, per diametri i tra 48 e 78 mm.
Il dispositivo di ancoraggio deve essere realizzato per garantire l’inserzione del palo dell’impianto di illuminazione per almeno 120 mm all’interno del dispositivo stesso.
E’ vietato l’utilizzo di lamiere stampate per la realizzazione del dispositivo di ancoraggio.
E’ richiesta la regolazione “fine” dell’inclinazione del corpo illuminante mediante sistema passo-passo con scatti di angolazione minimi di 5°, fino a 180°.
Il corpo illuminante deve rispondere ai requisiti normativi regionali in materia di inquinamento luminoso. L’emissione luminosa del corpo illuminante oltre la linea dell’orizzonte deve essere pari a zero (ULOR=0). Tale requisito deve essere ottenuto in qualsiasi condizione di installazione compensando angolazioni oltre la linea dell’orizzonte del sostegno.
L’operazione di regolazione dell’inclinazione del corpo illuminante deve avvenire in modo da evitare eventuali errori dell’operatore tali da compromettere la stabilità meccanica del corpo illuminante e l’inefficacia della regolazione stessa, deve permettere una semplice individuazione dell’angolo d’inclinazione, senza che sia necessario rimuovere e ricomporre le parti componenti il sistema di regolazione stesso.
La regolazione deve avvenire attraverso impiego di utensileria di normale reperibilità e rimanere stabile nella posizione definita.
c) Sezione elettrica
L’accesso al vano contenente il gruppo di alimentazione, ausiliari elettrici e gruppo ottico deve essere possibile con l’ausilio di un unico utensile di normale impiego e reperibilità. I punti di sblocco per l’apertura non devono essere in numero maggiore di tre.
Gli apparecchi devono essere provvisti di un dispositivo di ancoraggio del cavo di alimentazione, fissato alla struttura dell’apparecchio illuminante, tale che lo stesso non eserciti sforzi di trazione nel collegamento al morsetto. Non sono ammessi sistemi a fascetta o non riutilizzabili.
La connessione elettrica del corpo illuminante alla linea di alimentazione deve essere eseguita mediante sistema spina-presa autobloccante direttamente sulla linea, senza necessità di dover accedere al vano dispositivi elettrici del corpo illuminante. L’apparecchio dovrà essere fornito con la spina già montata e la presa inserita nell’imballo.
Il corpo illuminante deve essere protetto contro i surge almeno fino a 8KV.
d) Alimentatore elettronico
Gli alimentatori, installati su piastra removibile, devono essere sostituibili in modo semplice e rapido senza impiego di utensileria specifica.
Essi possono essere tipo “incorporati” o “da incorporare”, ai sensi della CEI EN 00000-0-00. L’alimentatore del corpo illuminante deve rispondere ai seguenti requisiti minimi:
Alimentazione standard: 220-240Vac
Classe di isolamento: II
Fattore di potenza: ≥ 0,98 a pieno carico
Rendimento: ≥ 90% a pieno carico
Protezione integrata dalle sovratensioni elettriche (oltre 240Vac +20%)
Protezione dalla caduta del neutro sulla linea di alimentazione
Protezione contro i surge standard fino a 8KV.
Correnti di alimentazione dei moduli led: da 400 mA a 750mA
Personalizzazione della corrente di alimentazione dei led: set a passi di 50mA
Pilotaggio in maniera indipendente dei moduli led
Precaricamento e gestione di almeno 12 profili di lavoro
Dimmerazione dei led attraverso riduzione di corrente e modulazione PWM
Dimmerazione funzionante in autonomia senza l’utilizzo di cavi lungo l’impianto di alimentazione (punto 4.2.3.9 allegato al DM Ambiente 23 dicembre 2013)
Dimmerazione con modalità opzionale mediante impiego di sistemi di telegestione operanti in radiofrequenza, con ciò escludendo l’impiego di soluzioni via power line carrier o comunque via cavo
Protezione contro il corto circuito delle uscite
Protezione contro il circuito aperto delle uscite
Gestione della temperatura dei moduli led
Misura della tensione elettrica pericolosa sul palo per prevenire infortuni agli utenti
Misura della corrente di uscita verso i moduli e compensazione automatica del valore a seguito di deriva termica
Settaggio automatico della corrente di alimentazione delle sorgenti led per compensazione del flusso luminoso emesso al verificarsi del suo naturale decadimento per invecchiamento delle sorgenti
Modifica dinamica della corrente di alimentazione dei moduli led anche con apparecchio di illuminazione già installato.
e) Moduli led
I moduli led del corpo illuminante devono essere realizzati in alluminio e dotati di soluzioni tecnologiche efficienti per lo smaltimento del calore.
I moduli led devono essere rimovibili per interventi retrofitting, adeguamenti illuminotecnici, ecc.
Le sorgenti luminose, ancorché protette da lenti, non devono essere in contatto diretto con l’ambiente esterno ovvero non è ammesso l’utilizzo di lenti esposte di materiale plastico. L’elemento di chiusura del vano ottico deve essere realizzato in vetro e deve garantire che, in seguito ad urto, lo stesso si frantumi in piccoli pezzi ovvero rispetti quanto stabilito dalla norma CEI 34-139.
Per ridurre il calore trasmesso per convezione dai moduli led al driver (e viceversa) è richiesta la possibilità di separazione tra le sezioni “led” e “driver”.
I moduli led devono garantire il controllo dei seguenti parametri:
Misura della temperatura delle piastre
Misura dell’umidità della piastre
Misura del valore di illuminamento prodotto dalle sorgenti led. Inoltre:
I moduli led devono garantire il by-pass delle sorgenti guaste. Il sistema deve evitare lo spegnimento totale delle sorgenti led in caso di malfunzionamento di non più del 30% delle sorgenti stesse.
Il corpo illuminante deve essere dotato di una funzionalità automatica di compensazione del flusso luminoso emesso al verificarsi del suo naturale decadimento per invecchiamento delle sorgenti led.
f) Telegestione
Il corpo illuminante deve poter essere telegestito, impiegando sistemi di trasmissione radio dal singolo punto luce e mediante appositivi moduli aggiuntivi - con ciò escludendo l’impiego di soluzioni via power line carrier o comunque via cavo - per ottenere le seguenti funzionalità minime:
Misurazione e segnalazione dei valori elettrici del singolo punto: tensione, corrente, cos phi, energia, ecc.
Misurazione e segnalazione della tensione pericolosa sul palo
Misurazione e segnalazione dei valori di temperatura ed umidità all’interno del corpo illuminante
Segnalazione di guasto del punto luce
Dimmerazione on demand
Modifica dei profili di lavoro precaricati all’interno del corpo illuminante
Modifica dei valori della corrente di alimentazione dei moduli led
Accensione/spegnimento on demand
Gestione accensione mediante sistema localizzato sul punto luce, del tipo astronomico RTC (Real Time Clock)
Funzionalità “ripetitore” per gestione servizi Smart City e Smart Metering con alimentazione a batteria di back-up.
Costituisce titolo di premialità la gestione dei nuovi protocolli di trasmissione in ambito Smart & IoT, tipo LoRa®, Sigfox®, IP6Lowpan, ecc.
L’offerente dovrà fornire, in sede di offerta, adeguata comprovante il possesso di questi requisiti di premialità.
La telegestione del corpo illuminante deve avvenire all’interno di un sistema basato sul cloud, con accesso ai dati ed ai comandi attraverso “user name e password”.
g) Ulteriori funzionalità operative e di controllo
Il corpo illuminante deve essere dotato, senza aggiunta di dispositivi ulteriori, di un sistema che consenta il precaricamento di almeno 12 profili di lavoro differenziati.
L’attivazione del profilo di lavoro desiderato deve essere possibile in maniera indipendente per ciascun corpo illuminante anche senza impiego di sistema di telegestione dedicato.
Il corpo illuminante deve consentire la modifica “in campo”, ad apparecchio già installato, della corrente di lavoro dei moduli led, senza sostituzione dell’alimentatore.
Costituisce titolo di premialità l’effettuazione della modifica intervenendo direttamente su base palo o su quadro elettrico.
L’offerente dovrà fornire, in sede di offerta, adeguata documentazione comprovante il possesso di questi requisiti di premialità.
h) Funzionalità “Smart”
Il corpo illuminante deve consentire nativamente l’integrazione e l’interfacciamento di dispositivi e sistemi di sensoristica ambientale operanti in reti Internet of Things per funzionalità Smart City (sensoristica) e Smart Metering (lettura contatori).
5.2. CAPITOLATO CORPO ILLUMINANTE ARREDO URBANO LED
a) Struttura generale del corpo illuminante
La struttura portante, il corpo dell’apparecchio e le unità di fissaggio meccanico ai sostegni dell’impianto devono essere composti da elementi in lega di alluminio conforme alla norma UNI EN 1706 con ciò escludendo l’impiego di metalli pesanti o leghe non riciclabili.
L’impiego di componenti in materiali differenti dalla lega di alluminio è consentito solo nel caso di elementi di chiusura, estetici, dettaglio, connessione, supporto, ecc. comunque non penalizzanti l’efficiente dissipazione termica e/o i gradi di resistenza meccanica agli urti (IK) e di protezione degli involucri (IP).
In ogni caso le singole parti costituenti l’apparecchio illuminante devono essere sufficientemente robuste o adeguatamente rinforzate in modo da non poter essere deformate o danneggiate durante l’uso “normale” e in modo da garantire un accoppiamento fra loro inalterabile nel tempo.
I gradi di protezione richiesti sono i seguenti: IP 66 ed IK09.
Tutti i materiali impiegati devono essere resistenti alla corrosione. Inoltre l’accoppiamento dei vari materiali, o di questi con eventuali protettivi superficiali, non dovrà dar luogo ad inconvenienti (corrosione, etc.).
La verniciatura delle parti metalliche del corpo illuminante deve essere realizzata mediante polveri ed essere resistente ai raggi UV e agli agenti atmosferici.
Costituisce titolo di premialità il fatto che il corpo illuminante possa integrare, anche in momenti futuri alla prima installazione ed attivazione, solidalmente alla propria struttura meccanica ed elettrica, dispositivi esterni quali, ad esempio:
videocamere di sorveglianza, sistemi wi-fi, sistemi di sensoristica ambientale, ecc.
L’offerente dovrà fornire, in sede di offerta, adeguata documentazione comprovante il possesso di questi requisiti di premialità.
Ai fini di una migliore e più efficace gestione della manutenzione, costituisce titolo di premialità l’assenza di elementi radianti di raffreddamento all’esterno del corpo illuminante.
L’offerente dovrà fornire, in sede di offerta, adeguata documentazione comprovante il possesso di questi requisiti di premialità.
b) Fissaggio meccanico e regolazioni
Le parti fisse devono essere saldamente vincolate alla struttura portante e asportabili solo intenzionalmente mediante idonei utensili.
Le parti mobili devono essere saldamente vincolate alla struttura portante e/o alle parti fisse, mantenere una posizione stabile durante gli interventi e devono essere dotate di idonei sistemi di sicurezza che ne impediscano la caduta anche per causa di errate manovre dell’operatore.
Il corpo illuminante deve essere installabile indifferentemente in configurazione testa-palo e sbraccio senza impiego di accessori addizionali esterni, per diametri compresi tra 48 mm e 78mm.
Il dispositivo di ancoraggio deve essere realizzato per garantire l’inserzione del palo dell’impianto di illuminazione per almeno 120 mm all’interno del dispositivo stesso.
E’ vietato l’utilizzo di lamiere stampate per la realizzazione del dispositivo di ancoraggio.
Il corpo illuminante deve rispondere ai requisiti normativi regionali in materia di inquinamento luminoso. L’emissione luminosa del corpo illuminante oltre la linea dell’orizzonte deve essere pari a zero (ULOR=0). Tale requisito deve essere ottenuto in qualsiasi condizione di installazione compensando angolazioni oltre la linea dell’orizzonte del sostegno.
L’operazione di regolazione dell’inclinazione del corpo illuminante deve avvenire in modo da evitare eventuali errori dell’operatore tali da compromettere la stabilità meccanica del corpo illuminante e l’inefficacia della regolazione stessa, deve permettere una semplice individuazione dell’angolo d’inclinazione, senza che sia necessario rimuovere e ricomporre le parti componenti il sistema di regolazione stesso. La regolazione deve avvenire attraverso impiego di utensileria di normale reperibilità e rimanere stabile nella posizione definita.
c) Sezione elettrica
L’accesso al vano contenente il gruppo di alimentazione, ausiliari elettrici e gruppo ottico deve essere possibile con l’ausilio di un unico utensile di normale impiego e reperibilità. Gli apparecchi devono essere provvisti di un dispositivo di ancoraggio del cavo di alimentazione, fissato alla struttura dell’apparecchio illuminante, tale che lo stesso non eserciti sforzi di trazione nel collegamento al morsetto. Non sono ammessi sistemi a fascetta o non riutilizzabili.
La connessione elettrica del corpo illuminante alla linea di alimentazione deve essere eseguita mediante sistema spina-presa autobloccante direttamente sulla linea, senza necessità di dover accedere al vano dispositivi elettrici del corpo illuminante. L’apparecchio dovrà essere fornito con la spina già montata e la presa inserita nell’imballo.
Il corpo illuminante deve essere protetto contro i surge almeno fino a 8KV.
d) Alimentatore elettronico
Gli alimentatori, installati su piastra removibile, devono essere sostituibili in modo semplice e rapido senza impiego di utensileria specifica.
Essi possono essere del tipo “incorporati” o “da incorporare”, ai sensi della CEI EN 61347-2- 13.
L’alimentatore del corpo illuminante deve rispondere ai seguenti requisiti minimi:
Alimentazione standard: 220-240Vac
Classe di isolamento: II
Fattore di potenza: ≥ 0,98 a pieno carico
Rendimento: ≥ 90% a pieno carico
Protezione integrata dalle sovratensioni elettriche (oltre 240Vac +20%)
Protezione dalla caduta del neutro sulla linea di alimentazione
Protezione contro i surge standard fino a 8KV.
Correnti di alimentazione dei moduli led: da 400 mA a 700mA
Personalizzazione della corrente di alimentazione dei moduli led: settabile con passi di 50mA
Pilotaggio in maniera indipendente dei moduli led
Precaricamento e gestione di almeno 19 profili di lavoro
Dimmerazione dei led attraverso riduzione di corrente e modulazione PWM
Dimmerazione funzionante in autonomia senza l’utilizzo di cavi lungo l’impianto di alimentazione (punto 4.2.3.9 allegato al DM Ambiente 23 dicembre 2013)
Dimmerazione con modalità opzionale mediante impiego di sistemi di telegestione operanti in radiofrequenza, con ciò escludendo l’impiego di soluzioni via power line carrier o comunque via cavo
Protezione contro il corto circuito delle uscite
Protezione contro il circuito aperto delle uscite
Gestione della temperatura dei moduli led
Misura della tensione elettrica pericolosa sul palo per prevenire infortuni agli utenti
Misura della corrente di uscita verso i moduli e compensazione automatica del valore a seguito di deriva termica
Settaggio automatico della corrente di alimentazione delle sorgenti led per compensazione del flusso luminoso emesso al verificarsi del suo naturale decadimento per invecchiamento delle sorgenti
Modifica dinamica della corrente di alimentazione dei moduli led anche con apparecchio di illuminazione già installato.
e) Moduli led
I moduli led del corpo illuminante devono essere realizzati in alluminio e dotati di soluzioni tecnologiche efficienti per lo smaltimento del calore.
I moduli led devono essere rimovibili per interventi di manutenzione, retrofitting, adeguamenti illuminotecnici, ecc.
Le sorgenti luminose, ancorché protette da lenti, non devono essere in contatto diretto con l’ambiente esterno ovvero non è ammesso l’utilizzo di lenti esposte di materiale plastico.
L’elemento di chiusura del vano ottico deve essere realizzato in vetro e deve garantire che, in seguito ad urto, lo stesso si frantumi in piccoli pezzi ovvero rispetti quanto stabilito dalla norma CEI 34-139.
Per ridurre il calore trasmesso per convezione dai moduli led al driver (e viceversa) è richiesta la possibilità di separazione tra le sezioni “led” e “driver”.
I moduli led devono garantire il controllo dei seguenti parametri:
Misura della temperatura delle piastre
Misura dell’umidità della piastre
Misura del valore di illuminamento prodotto dalle sorgenti led. Inoltre:
I moduli led devono garantire il by-pass delle sorgenti guaste. Il sistema deve evitare lo spegnimento totale delle sorgenti led in caso di malfunzionamento di non più del 30% delle sorgenti stesse.
Il corpo illuminante deve essere dotato di una funzionalità automatica di compensazione del flusso luminoso emesso al verificarsi del suo naturale decadimento per invecchiamento delle sorgenti led.
f) Telegestione
Il corpo illuminante deve poter essere telegestito, impiegando sistemi di trasmissione radio dal singolo punto luce e mediante appositivi moduli aggiuntivi - con ciò escludendo l’impiego di soluzioni via power line carrier o comunque via cavo - per ottenere le seguenti funzionalità minime:
Misurazione e segnalazione dei valori elettrici del singolo punto: tensione, corrente, cos phi, energia, ecc.
Misurazione e segnalazione della tensione pericolosa sul palo
Misurazione e segnalazione dei valori di temperatura ed umidità all’interno del corpo illuminante
Segnalazione di guasto del punto luce
Dimmerazione on demand
Modifica dei profili di lavoro precaricati all’interno del corpo illuminante
Modifica dei valori della corrente di alimentazione dei moduli led
Accensione/spegnimento on demand
Gestione accensione mediante sistema localizzato sul punto luce, del tipo astronomico RTC (Real Time Clock)
Funzionalità “ripetitore” per gestione servizi Smart City e Smart Metering con alimentazione a batteria di back-up.
Costituisce titolo di premialità la gestione dei nuovi protocolli di trasmissione in ambito Smart & IoT, tipo LoRa®, Sigfox®, IP6Lowpan, ecc.
L’offerente dovrà fornire, in sede di offerta, adeguata comprovante il possesso di questi requisiti di premialità.
La telegestione del corpo illuminante deve avvenire all’interno di un sistema basato sul cloud, con accesso ai dati ed ai comandi attraverso “user name e password”.
g) Ulteriori funzionalità operative e di controllo
Il corpo illuminante deve essere dotato, senza aggiunta di dispositivi ulteriori, di un sistema che consenta il precaricamento di almeno 12 profili di lavoro differenziati.
L’attivazione del profilo di lavoro desiderato deve essere possibile in maniera indipendente per ciascun corpo illuminante anche senza impiego di sistema di telegestione dedicato.
Il corpo illuminante deve consentire la modifica “in campo”, ad apparecchio già installato, della corrente di lavoro dei moduli led, senza sostituzione dell’alimentatore.
Costituisce titolo di premialità l’effettuazione della modifica intervenendo direttamente su base palo o su quadro elettrico.
L’offerente dovrà fornire, in sede di offerta, adeguata documentazione comprovante il possesso di questi requisiti di premialità.
h) Funzionalità “Smart”
Il corpo illuminante deve consentire nativamente l’integrazione e l’interfacciamento di dispositivi e sistemi di sensoristica ambientale operanti in reti Internet of Things per funzionalità Smart City (sensoristica) e Smart Metering (lettura contatori).
5.3. CAPITOLATO TECNICO PER RETROFIT
Kits composti da moduli a LED, da incorporarsi al corpo luminoso.
I moduli sono progettati per operare con bassi voltaggi (MTBS), per cui risultano esenti da rischi di schock elettrico (isolamento classe III)
Inoltre è disponibile per i moduli un kit di conversione opzionale IP65, il quale si compone di un rivestimento esterno in PMMA ed una chiusura ermetica.
Il controller DimiLED è un dispositivo opzionale che permette di generare un segnale compatibile con I driver regolabili. Il suo utilizzo permette di programmare diversi periodi e livelli di regolazione (controllo punto-punto), così come il controllo centralizzato dell’installazione attraverso la variazione della tensione di linea dai regolatori della centralina.
Caratteristiche tecniche
ALIMENTAZIONE | Massima corrente Nominale per ogni LED | 1.500mA |
Tensione Massima della corrente continua di pilotaggio | 60VDC | |
CARATTERISTICHE LUMINOSE | Temperatura di colore (*) | 4.000K |
Indice di resa cromatica CRI | >70 | |
SPECIFICHE AMBIENTALI | Temperatura ambiente di funzionamento | -‐30ºC |
Massima temperature sulla superficie esterna | 95ºC | |
PROTEZIONI | Sovratensione e sovraccorrente. LED in cortocircuito | |
DECADIMENTO DEL FLUSSO LUMINOSO | L70 B10 (tc≤95ºC) | > 51.400h |
L80 B10 (tc≤95ºC) | > 51.400h | |
NORMATIVE | EN 62031:2008, IEC/PAS 62717, IEC 62471-‐2008 |
5.4. Capitolato tecnico per proiettori a LED
Installazione | Interna, esterna |
Temperature di Esercizio | -30°C +50°C |
Durata vita utile | 50 000 h |
Indice di protezione | IP65 |
Tipo LED | SDM PHILIPS |
Colore Corpo | Nero (standard) |
Materiale | Alluminio + vetro |
Tipo Alimentatore | MEANWELL |
Classe Energetica | A+ |
Intervallo di tensione | AC 100-277V |
Intervallo di frequenza | 50/60Hz |
Fattore di Potenza | >0.9 |
Temperatura di colore | 4000 K |
Indice di resa cromatica | >80 Ra |
Apertura fascio | 120° |
Ottica | trasparente |
6. STIMA SOMMARIA DELL’INTERVENTO
Con riferimento al censimento degli apparecchi illuminanti ed all’elenco degli interventi da realizzare è stato redatto il seguente prospetto riepilogativo :
TIPOLOGIA LAVORAZIONE | Q.TÀ | PREZZO UNITARIO/A CORPO | STIMA | ONERI | TOTALE |
Apparecchi illuminanti | 769 | ca. 285 € /cad | € 212.487,38 | € 6.374,62 | 218.862,00 € |
Sostituzione sostegni | 40 | ca. 558 € /cad | € 21.650.485 | € 649,525 | 22.300,00 € |
Sostituzione e riqualificazione quadri elettrici | 16 | ca. 938 €/cad | € 17.475,73 | € 524,27 | 15.000,00 € |
Nuovi interventi | 30 | A corpo | € 52.427,18 | € 1.572,82 | 54.000,00 € |
Installazioni | 769 | ca. 40 €/cad | € 29.117,48 | € 873,52 | 29.991,00 € |
Servizio LEMSET | 1 | A corpo | € 2.427,18 | € 72,82 | 2.500,00 € |
TOTALE LAVORAZIONI (IVA esclusa) | 332.672,82 € | 9.980,18 € | 342.653,00 € | ||
Sconto Condivisione T.E.E. | -18.500,00 € | ||||
TOTALE LAVORAZIONI (IVA esclusa) | 324.153,00 € |
Le prestazioni, a rischio e spesa dell’Affidatario, relative alla realizzazione e messa in disponibilità di interventi di riqualificazione energetica ed efficientamento delle rete di pubblica illuminazione del Comune di Moscufo è finalizzata al risparmio energetico e all’abbattimento dell’inquinamento luminoso, secondo le prescrizioni riportate nel presente documento.
Nel caso specifico e per maggiore chiarezza si definisce:
Riqualificazione energetica: come la sostituzione degli apparecchi illuminanti esistenti con installazione di nuovi corpi illuminanti ad alta efficienza energetica, installati sui pali di proprietà comprensivo dell’adeguamento e/o sostituzione dei quadri elettrici.
Efficientamento della rete: come il miglioramento delle prestazioni che automaticamente deriva dalla diminuzione di intensità di corrente dovuta alla maggiore efficienza degli apparecchi illuminanti oggetto del contratto.
Con la partecipazione alla gara l’Appaltatore avrà preso atto dello stato di fatto degli apparecchi illuminati e dei pali di sostegno esistenti ed avrà considerato, nel formulare la sua offerta economica e tecnica, gli eventuali adeguamenti, modifiche o sostituzioni che ritenesse necessari per procedere con l’installazione dei nuovi corpi illuminanti. Le modifiche e/o sostituzioni s’intendono come lavorazioni necessarie al fissaggio dei nuovi corpi illuminanti ai supporti (pali) in essere e non opere destinati a modificare altezza/sbraccio o variazione del numero degli apparecchi illuminanti sui supporti.
7. QUADRO TECNICO-ECONOMICO
A) LAVORI | B) COSTI | |
a1 | Lavori : Opere Elettriche : linee, pali, quadri, corpi illuminanti | € 314.711,65 |
a2 | Oneri per la sicurezza non soggetto a ribasso d’asta (ca. 3% di a1) | € 9.441,35 |
a3 | Totale lavorazioni | € 324.153,00 |
B) SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE | ||
b1 | IVA sui lavori (22% su a3) | € 71.313,66 |
b2 | Spese tecniche per coordinatore sicurezza 1% | € 3.241,53 |
b3 | Incentivi di cui all'art.113 del D.Lgs. 50/2016 1% | € 3.241,53 |
b4 | C.N.A.P.A.I. (4% su b2) | € 129,66 |
b5 | Imprevisti (3,0% di a3) | € 9.724,59 |
b6 | Direzioni dei lavori (1,5% su a3) | € 4.862,30 |
b7 | C.N.A.P.A.I. (4% su b6) | € 194,49 |
b8 | Spese tecniche relative alla progettazione (2,5% su a3) | € 8.103,83 |
b9 | IVA sulle spese tecniche (22% su b2+b4) | € 741,66 |
b10 | IVA sulle spese tecniche (22% su b6+b7) | € 1.112,49 |
SOMMANO | € 102.665,74 | |
A) LAVORI | € 324.153,00 | |
B) SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE | € 102.665,74 | |
TOTALE IMPORTO | € 426.818,74 |
8. DEFINIZIONE DEL CANONE DI DISPONIBILITÀ
Dall’analisi costi-ricavi effettuata e riportata nella relazione generale, l’investimento iniziale pari a 324.153,00 € IVA e altri oneri esclusi. Tali somme spese per realizzare il progetto di riqualificazione energetica in oggetto saranno recuperate grazie al risparmio atteso stimato sulla fornitura di energia elettrica e le spese di manutenzione post intervento. Ciò significa che, salvo imprevisti o migliorie presentate dall’Affidatario in fase di gara sulla percentuale di efficientamento energetico ottenibile, la durata del contratto di disponibilità non potrà essere inferiore al tempo necessario per il ritorno economico dell’investimento.
Il canone di disponibilità che il Comune di Moscufo dovrà versare all’Affidatario per tutta la durata della rata (13 anni), sarà pari a 60.000,00 €/anno IVA e manutenzione incluse. Il risparmio atteso dichiarato a base di gara risulta essere per il 64,22 %. A fine contratto di disponibilità il Comune di Moscufo si ritroverà a pagare una spesa stimata di fornitura elettrica pari a 28.899,45 €/anno nettamente inferiore ai 80.771,55 € che paga attualmente per la fornitura elettrica.
Il canone di disponibilità verrà erogato con rate bimestrali posticipate con decorrenza fissata a 150 giorni dal collaudo delle opere.
9. SINTESI ECONOMICA
A seguito dell’intervento progettato e descritto al precedente punto, in funzione dei risultati dell’audit eseguito sugli impianti, fermo restando il rispetto delle condizioni indicate, considerando i risultati attesi in termini di minori consumi energetici, il risparmio atteso è il seguente:
SPESA ENERGETICA ANNUALE ATTUALE (IVA inclusa) | 80.771,55 € |
SPESA ENERGETICA ANNUALE DI PROGETTO (IVA inclusa) | 28.899,45 € |
In considerazione dei costi di manutenzione ordinaria degli impianti e delle caratteristiche economico-finanziarie del progetto si riporta uno schema sintetico esplicativo dello scenario:
PRE-INTERVENTO | POST-INTERVENTO | |
COSTO ENERGETICO | 80.771,55 € | 28.899,45 € |
CANONE | - | 60.000,00 € |
MANUTENZIONE | 17.000,00 € | - | ||
TOTALE | 97.771,55 € | 88.899,45 € |
Dati riferiti ad orizzonte temporale annuo e comprensivi di IVA.
10. DURATA E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
La durata dell’appalto relativamente alle prestazioni di progettazione esecutiva e ai lavori dell’intervento principale e di quelli accessori è definita come segue:
60 gg consecutivi per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo, dalla data di comunicazione di avvenuta aggiudicazione definitiva;
240 gg consecutivi per l’esecuzione dei lavori dal giorno di approvazione del progetto esecutivo;
per il conteggio si considereranno sospesi i termini, per il periodo compreso tra il giorno di presentazione al protocollo generale dell’ente del progetto esecutivo e la data di presentazione dell’approvazione dello stesso.
In via di urgenza è fatta salva la possibilità di attivare le attività in pendenza della stipula del contratto (nelle forme consentite dalla legge). Al termine dell’installazione di tutti gli apparecchi illuminanti e dell’adeguamento dei quadri elettrici si dovrà procedere come di seguito riportato.
In fase di esecuzione si potranno avere particolari esigenze temporali di esecuzione da parte dell’Amministrazione che dovranno essere concordate di comune accordo con l’Affidatario. In genere l’Appaltatore avrà la facoltà di sviluppare i lavori nel modo che crederà opportuno e conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale, purché – a giudizio della Direzione dei Lavori – non riesca pregiudizievole alla buona riuscita delle opere ed agli interessi della Stazione Appaltante. L’Affidatario è comunque l’unico responsabile dell’esecuzione delle opere appaltate in conformità alle buone regole tecniche nel rispetto delle norme di legge: la presenza della Direzione Lavori o del personale di sorveglianza, le loro disposizioni s’intendono solo connesse con la migliore tutela della Stazione Appaltante e non diminuiscono la responsabilità dell’Affidatario che sussiste dalla consegna dei lavori fino al collaudo. In particolare compete esclusivamente all’Affidatario ogni decisione e responsabilità relativa a:
le modalità ed i sistemi di organizzazione e conduzione dei lavori e di direzione del cantiere;
le opere provvisionali, le armature, i disarmi, le previdenze antinfortunistiche ed ogni altro provvedimento per salvaguardare l’incolumità sia del personale che dei terzi e la sicurezza del traffico veicolare e pedonale ed ogni danno ai servizi pubblici sopra e nel sottosuolo ed ai beni pubblici e privati.
11. OBBLIGHI DELL’AFFIDATARIO
In base al presente documento e al bando di gara sono a carico dell’Affidatario le seguenti prestazioni:
redazione dei documenti obbligatori per la progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento, da redigere sulla base del progetto di fattibilità tecnica economica redatto dall’Affidatario in sede di partecipazione alla gara e rispondente alle prescrizioni tecniche del presente Capitolato Prestazionale;
realizzazione degli interventi stessi a seguito dell’approvazione del progetto definitivo/esecutivo ed in conformità al presente Capitolato Prestazionale e documenti correlati;
la gestione degli impianti di illuminazione pubblica attraverso la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
tutti gli oneri per il collaudo tecnico e amministrativo in corso d’opera e finale di quanto realizzato, finalizzato alla verifica della rispondenza alle prescrizioni del Capitolato Prestazionale e al progetto esecutivo approvato. La nomina del Collaudatore verrà effettuata dal Comune di Moscufo.
Il concorrente con la partecipazione alla gara prende atto di quanto segue:
Di aver preso visione dei luoghi e della consistenza dell’impianto esistente e di aver verificato la correttezza dei documenti “Censimento apparecchi illuminanti” e “Censimento quadri elettrici” allegati al bando;
Che gli interventi eventualmente necessari per adeguare alle norme o migliorare la rete esistenti e non previste in questo Capitolato Prestazionale dovranno essere segnalati all’Amministrazione;
L’Aggiudicatario si fa carico, a suo rischio e a sue spese, di mettere a disposizione quanto oggetto del presente contratto, perfettamente installato, funzionante e conforme al Capitolato Prestazionale ed a quanto offerto in fase in sede di gara, entro i termini previsti di 60) giorni naturali e consecutivi, dalla data di approvazione del progetto esecutivo, per esecuzione dei lavori.
Sarà obbligo dell’Appaltatore di adottare nell’esecuzione dei lavori tutti i provvedimenti e le cautele necessarie per garantire l’incolumità degli operai prevista dal D.lgs 81/2008 e ss.mm.ii. e rimane stabilito che egli assumerà ogni responsabilità sia civile che penale nel
caso di infortuni, della quale responsabilità s’intende quindi sollevato il personale preposto alla Direzione dei Lavori e sorveglianza.
L’Appaltatore dovrà adottare, nell’esecuzione di tutti i lavori (demolizione, ricostruzioni, consolidamenti, ripristini, opere impiantistiche ecc.) i procedimenti e le cautele necessarie per garantire la vita e l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori ed ai cantieri e dei terzi, nonché per evitare danni strutturali o di qualsiasi genere ai beni pubblici e privati.
Ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni o danni ricadranno sull’Impresa, restando completamente sollevato la Stazione Appaltante ed il personale di Direzione Lavori da ogni responsabilità; inoltre l’impresa dovrà nominare un proprio tecnico idoneo e comunicarne il nominativo alla Stazione Appaltante, il quale eserciti le funzioni di Direttore dei Lavori dell’Impresa con competenza adeguata all’entità e all’importanza dei lavori, alla cui iniziativa sarà affidata l’attuazione di tutte le previdenze dettate dalle leggi, regolamenti e regole dell’arte, allo scopo di evitare danni e infortuni, e che, pertanto, assumerà la responsabilità civile e penale dell’andamento e dell’organizzazione dei lavori nel cantiere, nonché della verifica di stabilità delle singole opere e della loro esecuzione, avvertendo che, sotto questo profilo, le mansioni, e quindi le responsabilità, della Direzione dei Lavori della Stazione Appaltante sono limitate a quelle di ordine amministrativo previste dal Regolamento di cui al D.P.R. 207/2010 sulla direzione, contabilità e collaudo dei lavori pubblici.
Tutte le prestazioni e attività che l’Aggiudicatario svolgerà sugli impianti dovranno essere condotte in ottemperanza al presente Capitolato Prestazionale, nel rispetto della vigente legislazione nazionale e regionale, delle normative specifiche dei vari settori e delle migliori regole dell’arte. Le attività espletate dall’Aggiudicatario non dovranno essere d’intralcio per eventuali altri lavori servizi o forniture in corso d’esecuzione da parte dell’Amministrazione (condotte da questa ultima direttamente o affidate ad altra impresa).
L’Affidatario dovrà espletare il servizio secondo le prescrizioni del presente Capitolato Prestazionale con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio; tutte le prestazioni descritte sono da ritenersi comprese nell’offerta economica.
Qualora sugli impianti si dovessero riscontrare, in occasione di vari interventi di verifica, problematiche di tipo funzionale e/o di non rispondenza alle norme, l’Amministrazione si riserva di programmare e realizzare gli interventi di adeguamento e/o sostituzione di quelli
impianti o porzioni di essi secondo le proprie esigenze e disponibilità, senza che ciò comporti per l’Aggiudicatario il diritto di non effettuare lavori e verifiche in completa sicurezza sugli impianti stessi.
Tutti i materiali dovranno essere sottoposti con adeguata certificazione ufficiale, dall’Appaltatore all’ufficio tecnico comunale per l’accettazione prima della relativa posa in opera.
Oltre a quanto previsto, con la stipula del contratto, l’Aggiudicatario si assume, con oneri economici a proprio carico, con le proprie competenze, i seguenti oneri ed obblighi:
Autorizzazioni, licenze, concessioni e similari: oneri, spese, adempimenti necessari per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, licenze, concessioni, permessi e nulla-osta da richiedersi a terzi, amministrazioni, enti, ecc che si rendessero necessarie per lo svolgimento delle attività previste dal presente Capitolato Prestazionale dal successivo esecutivo approvato.
Manodopera: completa osservanza dei contratti di lavoro e legislazione collegata;
Spese di cantiere: oneri, spese, adempimenti necessari per l’organizzazione dei cantieri con gli attrezzi, macchinari e mezzi d’opera occorrenti all’esecuzione dei lavori, nel numero e caratteristiche in relazione all’entità degli interventi, occupandosene alla loro messa in opera, nello spostamento nelle zone di lavoro, e successivo recupero dal cantiere; sono comprese tutte le spese di smantellamento e sgombero delle attrezzature, mezzi e materiali di ogni genere dal cantiere;
Segnaletica e cartellonistica stradale: oneri, spese, adempimenti necessari dipendenti dall’installazione provvisoria di apparecchiature atte alla segnalazioni diurne e notturne, mediante cartelli, lampeggianti, proiettori, semafori e quant’altro si rendesse necessario per l’esecuzione dei lavori, secondo l’osservanza delle norme vigenti di polizia stradale e di quanto l’Amministrazione o da altri soggetti pubblici dovessero prescrivere;
Ripristini: al termine dei lavori l’Aggiudicatario dovrà provvedere al completo ripristino delle aree pubbliche o private interessate dagli interventi riportandole allo stato precedente la cantierizzazione, deposito o altro intervento legato all’appalto in oggetto secondo le indicazioni avute dalla Stazione Appaltante;
Collaborazione: l’Aggiudicatario dovrà collaborare con gli Uffici Comunali preposti al fine del buon esisto dei lavori in appalto.
L’Aggiudicatario è civilmente e penalmente responsabile di tutti i danni causati durante l’espletamento delle prestazioni comprese nel presente appalto ed in particolare di eventuali disservizi che avessero ad occorrere su fabbricati e pertinenze degli stessi (impianti, infrastrutture, attrezzature, etc) di proprietà comunale oppure di proprietà privata.
L’Aggiudicatario dovrà verificare e accertarsi che i soggetti che eseguiranno i lavori previsti dal presente appalto siano coperti da tutte le forme di garanzia e di assicurazione previste dalla vigente normativa su lavori/forniture/servizi pubblici.
Lo stesso Xxxxxxxxxxxxxx dovrà dotarsi di polizza assicurativa idonea a risarcire in misura completa i danni arrecati a terzi e all’Amministrazione stessa. Tale polizza dovrà espressamente prevedere garanzie di livello almeno pari a quelle contemplate dalle polizze tipo previste nelle varie fasi di intervento.
12. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE
Il servizio di Manutenzione, totalmente a carico dell’Affidatario (mezzi, materiali e personale), riguarda tutti gli interventi inerenti di:
la Manutenzione ordinaria preventiva e programmata, le cui attività operative e di controllo sono indicate al cap. 12.4;
la Manutenzione ordinaria a richiesta, che comprende tutte le attività necessarie al ripristino del corretto funzionamento degli impianti in caso di guasto, disservizio o deterioramento, così come all’eliminazione di malfunzionamenti o situazioni di pericolo, successivamente ad un intervento di segnalazione pervenuto secondo le modalità di gestione indicate;
la Manutenzione straordinaria, intesa come l’insieme degli interventi non preventivati derivanti da una progettazione o costruzione non adeguata, con conseguente aumento dei costi.
Restano a carico dell’ Utilizzatore i danni o i guasti sui componenti e/o all'impianto causati da terzi inclusi gli atti di vandalismo e i danneggiamenti colposi, da fenomeni atmosferici e calamità naturali od altro. Viene assicurato il ripristino delle normali condizioni di funzionamento, procedendo con la tempestività necessaria, in relazione al pericolo ed alla gravità dell’evento, con contabilizzazione extra-canone degli interventi necessari.
Altri eventuali interventi non compresi nel presente documento ed in specifico lavori di ampliamento o modifica dell’impianto di illuminazione, quali, nuove estensioni di rete,
realizzazione di nuovi punti luce, dismissione di punti luce esistenti, possono essere realizzati dall’Affidatario, a spese dell’Utilizzatore, previa sua autorizzazione.
12.1. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALLA SQUADRA DI MANUTENZIONE GENERICA
Gli interventi di Manutenzione ordinaria sono limitati alla conservazione delle apparecchiature attraverso attività di pulizia e di verifiche sistematiche di riscontro delle grandezze misurate oltre a interventi occasionali di riarmo di protezioni intervenute a vario titolo o a seguito della rimozione delle cause di guasto.
12.2. MANUTENZIONI ESEGUIBILI A CURA DI PERSONALE SPECIALIZZATO
Sono le attività indicate nelle schede di Manutenzione integrate dalle modalità operative specifiche operative per le diverse apparecchiature .
Il servizio offerto di Manutenzione avrà come obiettivo quello di garantire l'elevata funzionalità, la sicurezza e la massima affidabilità e qualità degli impianti esistenti.
L’obiettivo sarà conseguito assicurando, oltre al normale funzionamento degli impianti, i seguenti servizi:
minimizzazione dei centri luminosi fuori servizio;
conservazione degli impianti in buono stato d’uso;
tempestività dell’intervento in caso di guasti;
L’Affidatario dovrà garantire la verifica dei suddetti obiettivi, mediante l'espletamento delle seguenti prestazioni, che effettuerà con materiali, mezzi e personale a proprio carico:
verifica periodica della posizione d’installazione su sostegno degli apparecchi illuminanti rispetto alla sede stradale;
verifica e controllo del serraggio degli organi di fissaggio degli apparecchi;
verifica del corretto orientamento ottico dell’apparecchio illuminante;
verifica periodica dello stato e delle condizioni degli accessori ed equipaggiamenti all’interno degli apparecchi;
ispezione periodica delle apparecchiature, delle linee e dei quadri di alimentazione;
L’Affidatario dovrà garantire inoltre:
la reperibilità nelle 24 ore del giorno, in caso di guasti urgenti;
l’attività di pronto intervento per la rimozione di situazioni di pericolo entro nove ore dalla segnalazione, intendendo per segnalazioni di pericolo:
incendio di componenti d’impianto;
parti in tensione accessibili;
sostegni pericolanti o abbattuti;
interruzione dell’illuminazione riguardante l’intero impianto;
tutte quelle situazioni che minacciano la pubblica incolumità e/o il patrimonio.
12.3. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI PRONTO INTERVENTO
Gli interventi operativi dovranno essere attivate attivati tramite segnalazioni/richieste che pervengano al numero verde reso disponibile dal Concessionario secondo il diagramma sotto riportato.
Di seguito un elenco indicativo e non esaustivo dei mezzi utilizzati: Attrezzature e strumentazione tecnica:
strumentazione di misura (luxmetro, analizzatore di rete elettrica, multimetri portatili e da banco per varie grandezze elettriche, pinza amperometriche, ohmetri, corrosimetri, misuratori di spessore ecc.):
terminali telematici (tipo palmare smartphone), fotocamere digitali;
automezzi furgonati per uso tecnico;
veicoli con cestello e/o autoscale;
attrezzature di lavoro, macchine utensili, macchine speciali operatrici.
Di seguito si riporta la scala di priorità assegnata agli interventi registrati da parte del numero verde in cui più alto è il valore assegnato alla priorità (P) e meno urgente è l’intervento. Viene anche riportato la tipologia di codice (rosso/giallo/verde)
Livello di
TEMPI DI INTERVENTO
Codice Descrizione Tempi
priorità
1 | ROSSO | Palo, braccio abbattuto con ostruzione del passaggio | |
1 | ROSSO | Palo, braccio pericolante o instabile | |
1 | ROSSO | Apparecchio illuminante pericolante | |
1 | ROSSO | Cavo sotterraneo strappato o tranciato | 3 ore* |
1 | ROSSO | Cavo aereo rotto | |
1 | ROSSO | Quadro abbattuto aperto | |
1 | ROSSO | Apparecchio illuminante abbattuto e pericolante | |
2 | GIALLO | Coperchio morsettiera mancante | |
2 | GIALLO | Parte di quadro mancante nella struttura o comunque accessibile all’interno | |
2 | GIALLO | Via oscurata | 24 ore |
2 | GIALLO | Palo o braccio inclinato ma non pericolante | |
2 | GIALLO | Tre o più lampade non funzionanti | |
3 | VERDE | Una o più lampade non funzionanti Apparecchio illuminante con schermo aperto o rotto | 72 ore |
3 | VERDE |
* Qualora i materiali non siano disponibili a magazzino o prevalga l’esigenza di mettere in sicurezza il sito il prima possibile in assoluto, l’intervento potrà essere di tipo “provvisorio” qualora sia realizzato con soluzioni temporanee (es. linee aeree volanti provvisorie, utilizzo di apparecchiature non conformi a quelle preinstallate, etc.); ciò potrà accadere ad esempio per necessità oggettive imputabili al reperimento dei materiali, alla difficoltà nonché entità delle lavorazioni da effettuare oppure a difficoltà impreviste in fase di ricerca del guasto.
Sono comunque da intendersi interventi in priorità “1” o codice “Rosso” tutte le segnalazioni, anche a mezzo fax, pervenute da: Polizia, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Protezione Civile, Polizia Municipale, Guardia di Finanza.
Viene garantito un servizio di Pronto Intervento con reperibilità, comprensivo dell’espletamento di tutte le attività tecniche, amministrative, logistiche, di coordinamento, di organizzazione, operatività e di quant’altro necessario per tutte le emergenze che dovessero verificarsi sugli impianti garantendo:
l’attivazione ed esecuzione del servizio in modo continuativo 24 ore su 24 e 7 giorni la settimana grazie ad un’organizzazione interna delle squadre di pronta disponibilità notturna e diurna da assicurare mediante:
o le squadre dedicate alla manutenzione ordinaria durante l’orario di ufficio;
o le squadre di reperibilità al di fuori dell’orario di ufficio;
la disponibilità immediata, costante e continuativa delle risorse (uomini, mezzi, attrezzature e materiali) necessarie per l’espletamento del servizio entro i tempi massimi stabiliti.
Per quanto riguarda la distribuzione delle competenze il Servizio di Reperibilità notturno e festivo sarà assicurato da adeguata turnazione. Il Responsabile della Manutenzione avrà l’accortezza di organizzare i turni di reperibilità, scegliendo manutentori residenti nelle vicinanze delle utenze, allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di intervento per emergenze che si verifichino al di fuori dell’orario lavorativo. Durante l’orario di servizio, il pronto intervento sarà espletato dal personale di manutenzione. Gli operatori saranno dotati di automezzo e di una scorta adeguata di componenti e ricambi nonché delle attrezzature, strumenti di misura e controllo necessari a far fronte alle diverse esigenze.
Il servizio di Pronto intervento e reperibilità sarà funzionale al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ossia eliminare ogni situazione di pericolo per la pubblica incolumità e assicurare, ove possibile, la continuità d’esercizio di tutti gli impianti.
12.4. INTERVENTI PROGRAMMATI DI MANUTENZIONE
Vengono ora identificate le operazioni di Manutenzione ordinaria che si intende realizzare sugli impianti di pubblica illuminazione del Comune. Per fare ciò occorre partire dalla struttura ad albero su cui si è definito ogni livello strutturale degli impianti e le modalità di lavorazione. Tale struttura ad albero evidenzia le macro famiglie di sistemi appartenenti all’impianto di pubblica illuminazione (numerati da 01 a 06):
01 | Quadro di distribuzione |
01.01 | Armadio di comando e protezione |
01.02 | Apparecchiature |
01.03 | Rifasamento |
02 | Rete elettrica di distribuzione |
02.01 | Linee di alimentazione |
03 | Impianti di messa a terra |
03.01 | Sistema di dispersione |
03.02 | Sistema di equipotenzializzazione |
03.03 | Conduttori di protezione |
04 | Apparecchio illuminante |
04.01 | Corpo dell’apparecchio |
04.02 | Lampade |
04.03 | Dispositivi di alimentazione, controllo, segnalazione e protezione |
05 | Sostegni |
05.01 | Pali e sbracci |
05.02 | Sospensioni |
06 | Pozzetti di derivazione |
06.01 | Xxxxxxxx e chiusini |
Prendendo a riferimento la struttura ad albero identificata in precedenza vengono identificati i piani di Manutenzione programmata preventiva su scala temporale:
01 | Quadro di distribuzione | |
01.01 | Armadio di comando e protezione | |
01.01.01 | Verifica funzionale involucro | Annuale |
01.01.02 | Verifica funzionale chiusura a chiave della portella | Annuale |
01.01.03 | Verifica del grado di isolamento interno ed esterno | Annuale |
01.02 | Apparecchiature | |
01.02.01 | Pulizia generale | Annuale |
01.02.02 | Verifica dello stato di conservazione generale | Annuale |
01.02.03 | Verifica funzionale lampade di segnalazione | Annuale |
01.02.04 | Verifica funzionale strumentazione | Annuale |
01.02.05 | Controllo surriscaldamenti | Annuale |
01.02.06 | Verifica dello stato collegamenti di terra | Annuale |
01.02.07 | Verifica funzionale interruttore crepuscolare/orologio astronomico | Annuale |
01.02.08 | Verifica dello stato di conservazione di cavi e cablaggi | Annuale |
01.02.09 | Verifica dello stato di conservazione delle morsettiere | Annuale |
01.02.10 | Verifica funzionale fusibili | Annuale |
01.02.11 | Verifica ed equilibratura fasi | Annuale |
01.02.12 | Verifica funzionale differenziali | Annuale |
01.02.13 | Verifica funzionale quadro sinottico | Annuale |
01.02.14 | Misurazione fattore di potenza delle linee | Annuale |
01.02.15 | Verifica funzionale delle protezioni e loro coordinamento | Annuale |
01.03 | Rifasamento | |
01.03.01 | Verifica funzionale impianto | Annuale |
01.03.02 | Verifica funzionale centralina | Annuale |
01.03.03 | Verifica funzionale condensatori | Annuale |
01.03.04 | Verifica ed equilibratura fasi | Annuale |
01.03.05 | Verifica funzionale fusibili | Annuale |
01.04 | Controlli | |
01.04.01 | Controllo rispondenze schema elettrico | Una tantum (alla presa in consegna dell’impianto) |
01.04.02 | Verifica rispondenza targhette identificativi circuiti ed eventuale integrazione, sostituzione, correzione | Una tantum (alla presa in consegna dell’impianto) |
02 | Rete elettrica di distribuzione | |
02.01 | Linee di alimentazione | |
02.01.01 | Verifica dello stato di conservazione cavi/conduttori | Annuale – in corrispondenza di ogni Manutenzione |
02.01.02 | Verifica dell’isolamento mediante misura | Annuale – in corrispondenza di ogni Manutenzione |
02.01.03 | Verifica stato di conservazione contenitori | Annuale – in corrispondenza di ogni Manutenzione |
02.01.04 | Verifica funzionale morsettiere | Annuale – in corrispondenza di ogni Manutenzione |
02.01.05 | Misura dell’isolamento verso terra di ciascuna linea di alimentazione | Annuale – in corrispondenza di ogni Manutenzione |
02.01.06 | Misura della corrente di dispersione omopolare | Annuale – in corrispondenza di ogni Manutenzione |
02.01.07 | Verifica della continuità del collegamento al sistema di terra della linea di alimentazione | Annuale – in corrispondenza di ogni Manutenzione |
02.01.08 | Verifica dei cavi di alimentazione, per usura, deterioramento o rottura. | Al bisogno |
03 | Impianti di messa a terra | |
03.01 | Sistema di dispersione | |
03.01.01 | Verifica funzionale | Iniziale-biennale |
03.01.02 | Verifica dello stato di conservazione | Iniziale-biennale |
03.01.03 | Verifica serraggi | Iniziale-biennale |
03.01.04 | Misura della resistenza di terra | Iniziale-biennale |
03.02 | Sistema di equipotenzializzazione | |
03.02.01 | Verifica dello stato di conservazione | Iniziale-biennale |
03.02.02 | Verifica funzionale schema elettrico/elettronico | Iniziale-biennale |
03.03 | Conduttori di protezione | |
03.03.01 | Verifica della continuità a campione | Iniziale-biennale |
03.03.02 | Verifica della continuità generalizzata | Iniziale-biennale |
03.03.03 | Ripristino connessioni | Al bisogno |
04 | Apparecchio illuminante | |
04.01 | Corpo dell’apparecchio | |
04.01.01 | Pulizia dell’involucro esterno | Annuale |
04.01.02 | Verifica funzionale dell’involucro esterno | Annuale |
04.01.03 | Pulizia dei riflettori e rifrattori | Annuale |
04.01.04 | Verifica della chiusura e dell’integrità dei rifrattori/riflettori | Annuale |
04.01.05 | Pulizia dei diffusori | Annuale |
04.01.06 | Pulizia di coppe di chiusura | Annuale |
04.01.07 | Verifica della chiusura e dell’integrità delle coppe di chiusura | Annuale |
04.01.08 | Verifica integrità e funzionamento di tutti i corpi LED | Annuale |
04.02 | Lampade/LED | |
04.02.01 | Verifica funzionale ed eventuale sostituzione | Annuale |
04.02.02 | Sostituzione completa lampade a programma | Al bisogno |
04.02.03 | Verifica stato di usura dei portalampada ed eventuale sostituzione di quelli ossidati o danneggiati | Annuale |
04.03 | Dispositivi di alimentazione, controllo, segnalazione e protezione | |
04.03.01 | Verifica funzionalità alimentatori elettronici sia per lampada a scarica sia LED | Annuale |
04.03.02 | Verifica funzionale fusibili | Annuale |
05 | Pozzetti di derivazione | |
05.01 | Xxxxxxxx e chiusini |
05.01.01 | Verifica dei pozzetti e dei chiusini (ghisa e cemento) | Biennale |
05.01.02 | verifica dei chiusini danneggiati con chiusini in ghisa | Al bisogno |
06 | Sostegni | |
06.01 | Pali e sbracci | |
06.01.01 | Verifica delle basi, in vicinanza della sezione di incastro | Annuale |
06.01.02 | Verifica dello stato degli attacchi degli sbracci e delle paline installati a muro e su pali in c. a. c. | Annuale |
06.01.03 | Verifica della copertura dell’armatura dei pali in cac. | Annuale |
06.01.04 | Verifica dell’allineamento dell’asse rispetto alla verticale | Annuale |
06.01.05 | Verifica dell’esistenza di carichi statici esogeni | Annuale |
06.01.06 | Verifica delle condizioni di sicurezza statica | Annuale |
06.01.07 | Controllo e verifica dello stato di usura della verniciatura ed eventuale ripristino della stessa | Annuale |
06.01.08 | Verifica corrosione dei pali metallici | Annuale |
06.02 | Sospensioni | |
06.02.01 | Verifica degli attacchi | Annuale |
06.02.02 | Verifica dell’esistenza di carichi esogeni sui tiranti | Annuale |
06.02.03 | Verifica delle condizioni di sicurezza statica | Annuale |
06.02.04 | Verifica dello stato di funi e ganci | Annuale |
13. PARAMETRI DI CONTROLLO DELLA PERFORMANCE E RISCHIO DI DISPONIBILITÀ
I contratti di partenariato pubblico privato, definiti all’art. 3, lett. eee), del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, costituiscono una forma di cooperazione tra il settore pubblico e quello privato finalizzata alla realizzazione di opere e alla gestione di servizi, nell’ambito della quale i rischi legati all’operazione che si intende porre in essere sono suddivisi tra le parti sulla base delle relative competenze di gestione del rischio, fermo restando che - ai sensi dell’art. 180, comma 3, del Codice appalti – è necessario che sia trasferito in capo all’operatore economico, oltre che il rischio di costruzione, anche il rischio di disponibilità o, nei casi di attività redditizia verso l’esterno, il rischio di domanda dei servizi resi, per il periodo di gestione dell’opera. Per i contratti di concessione,
l’allocazione di tali rischi in capo all’operatore economico deve sostanziarsi nel trasferimento allo stesso del cd. rischio operativo di cui all’art. 3, comma 1, lettera zz), del Codice appalti, cioè nella possibilità per l’operatore economico di non riuscire a recuperare, in condizioni operative normali, gli investimenti effettuati e i costi sostenuti per l’operazione.
Come meglio declinato nella Matrice dei Rischi allegata allo Schema di Contratto, nell’ affidamento degli Impianti di illuminazione l’allocazione del rischio di operativo sul partner privato passa principalmente attraverso il riferire al medesimo il rischio di costruzione e almeno quello di disponibilità.
Il rischio di costruzione è sempre a carico dell’Affidatario e passa attraverso tutti i maggiori oneri progettuali ed esecutivi necessari a pervenire all’accettazione dell’Opera (collaudo) da parte dell’Utilizzatore.
Il rischio di disponibilità nel caso specifico può essere definito principalmente come:
- Il rischio di non raggiungimento degli standard di consumo energetico garantiti (performance) che si riflette per l’Affidatario o in un incremento dei costi energetici della gestione (nel caso di inclusione dell’onere nel canone) o in una automatica e proporzionale riduzione del canone relativo agli interventi di adeguamento normativo ed efficientamento energetico
- Il rischio di non assicurare i contenuti minimi garantiti nei servizi di gestione e manutenzione per la disponibilità dell’Opera con conseguente riduzione del canone dell’ Affidatario per l’applicazione di Penali come definite nel capitolo 14.
- Il rischio di manutenzione straordinaria non preventivata dovuta a non adeguata progettazione e/o esecuzione.
Accanto ai rischi di costruzione e disponibilità vanno citati come a carico dell’ Affidatario altri rischi collaterali fra i quali:
- rischio di finanziamento, ossia di mancato reperimento delle risorse di finanziamento a copertura dei costi e nei tempi prestabiliti dall’articolo 180, comma 7;
- rischio finanziario, che si concretizza in un aumento dei tassi di interesse e/o di mancato rimborso di una o più rate di finanziamento, con conseguente aumento dei costi o impossibilità di proseguire nell’operazione;
- rischio di interferenze di sopra e sotto servizi, legato alla presenza nei tratti interessati dai lavori di servizi di varia natura (es. acqua, gas, energia elettrica, cavi, fibra ottica, ecc.).
13.1. IL CONSUMO ENERGETICO QUALE INDICATORE DI PERFORMANCE
Come richiesto dalla norma CEI UNI 11352:2014, ed in ottemperanza alle norme regolanti il Partenariato Pubblico Xxxxxxx, l’Affidatario assume in proprio tutti i rischi tecnici e finanziari connessi con l’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi di risparmio minimo contrattuale, rientranti nella categoria di rischio operativo.
In aderenza a quanto stabilito dalla norma CEI UNI 11352:2014, l’ Affidatario garantisce l’effettivo conseguimento del risparmio di consumi energetici (unità di misura KWh) sull’impianto di pubblica illuminazione comunale rispetto alla situazione rilevata in fase di audit e diagnosi energetica e parimenti si obbliga a dare piena attuazione delle misure previste di adeguamento del canone a condizione che si verifichino le seguenti condizioni:
a) coincidenza tra le informazioni rilevate in fase di audit e diagnosi energetica e/o fornite dall’ Amministrazione Comunale ed impiegate dall’ Affidatario per la redazione del Progetto di miglioramento dell’efficienza energetica che ha determinato il valore di risparmio energetico atteso, come richiamato nelle premesse progettuali, e la situazione riscontrata negli impianti stessi all’atto dell’installazione dei materiali. In via esemplificativa e non esaustiva si citano ad esempio la consistenza in termini numerici, tipologici e di potenza assorbita da parte delle lampade presenti sul territorio comunale;
b) completa installazione di tutti gli apparati previsti nel Progetto richiamato nelle premesse;
c) effettiva installazione degli apparati nelle modalità operative che consentono l’ottenimento del valore di risparmio energetico atteso, come da Progetto richiamato nelle premesse;
d) coincidenza tra il numero di ore di accensione degli impianti di pubblica illuminazione comunali prima dell’installazione dei materiali e dopo. Le parti concordano che tale valore sarà quello stabilito dalla delibera n° ARG/elt 29/08 s.m.i. dell’Autorità Energia Elettrica e Gas e Sistema Idrico (“Modalità per l’attribuzione su base oraria dell’energia elettrica prelevata dagli impianti di illuminazione pubblica”);
e) mantenimento dei collegamenti attuatori di particolari cicli di funzionamento degli impianti (ad esempio “Tuttanotte/Mezzanotte”) prima dell’installazione dei materiali e dopo;
f) mantenimento nel tempo dei prodotti installati sull’impianto di pubblica illuminazione.
A tale proposito resta pattuito tra le parti che il numero e la tipologia dei materiali in oggetto dovranno essere identici a quelli forniti ed installati. Il Comune si impegna quindi a non modificare e/o disinstallare i prodotti forniti senza preventiva comunicazione scritta all’Affidatario. In difetto di una sola delle condizioni sopra riportate l’Affidatario stesso non risponderà pertanto del mancato conseguimento dei risparmi garantiti.
Le verifiche circa il raggiungimento dei risparmi minimi garantiti, ovvero del miglioramento dell’efficienza energetica, avranno frequenza minima annuale sulla base dei dati relativi ai consumi, desunti dalle fatture del fornitore di energia elettrica.
Assunzione dati di base non modificabili:
Consumi energetici annuali nel perimetro di gestione:
STATO DI FATTO (BASELINE) | STATO DI PROGETTO GARANTITO | STATO DI PROGETTO ATTESO |
388.858 KWh | 194.429 KWh | 139.130 KWh |
Costo unitario energetico medio (IVA esclusa);
Calcolato sulla base delle fatture del fornitore di energia elettrica per l’anno 2xxx.
Risparmi energetici:
KWh | % | |
Risparmio energetico garantito | 194.429 | 50,00% |
Risparmio energetico atteso | 249.728 | 64,22 % |
Nel caso in cui gli oneri per i consumi energetici non siano ricompresi nel Canone di Disponibilità il livello di soddisfazione dei livelli minimi di performance per l’anno di gestione 2xxx ai fini della determinazione del Canone, del Premio o dell’Indennizzo, sarà determinato in funzione dell’Indicatore così definito:
= ( . )
Se l’Indicatore di performance è uguale o maggiore di uno, l’Affidatario soddisfa i contenuti minimi del servizio e la remunerazione corrisponde al valore del Canone di base indicato in sede di Offerta.
Se l’Indicatore di performance è inferiore a uno, allora l’Affidatario non ha soddisfatto i contenuti minimi del servizio e sarà obbligato a corrispondere al Comune, come indennizzo, l’importo come sotto calcolato (Saldo di Periodo). Tale importo sarà detratto dall’importo del Canone di base indicato in sede di Offerta.
Saldo di Periodo = ( Consumo effettivo anno 2xxx - Consumo energetico garantito )X costo unitario energetico anno 2017
14. PENALI
Qualora fossero rilevate inadempienze o ritardi rispetto a quanto previsto dalle norme di legge o dal contratto sottoscritto, l'Amministrazione Concedente invierà formale diffida con descrizione analitica e motivata delle contestazioni addebitate e con invito a conformarsi immediatamente alle prescrizioni violate.
Nel caso in cui le giustificazioni eventualmente addotte dalla ditta aggiudicataria, che dovranno comunque pervenire al Comune entro il termine stabilito nella diffida, non fossero ritenute soddisfacenti dall'Amministrazione concedente la stessa si riserva il diritto di applicare le penali sotto riportate.
L'eventuale disapplicazione delle penali non comporta rinuncia al maggior danno e/o riconoscimento di compensi od indennizzi all'esecutore. L'Amministrazione potrà procedere al recupero della penale mediante trattenuta sul rateo in pagamento successivo all’applicazione della penale, ovvero sulla garanzia definitiva, che dovrà essere immediatamente reintegrata.
L'applicazione delle penalità non esclude la richiesta del maggior danno subito a causa del disservizio verificatosi.
Le inadempienze agli obblighi contrattuali e le relative penali applicate, possono essere principalmente identificate in:
- Mancato rispetto dei tempi di consegna del progetto definitivo ed esecutivo: Penale di € 200,00 per ogni giorno oltre i termini prestabiliti;
- Mancato rispetto dei termini di esecuzione dei lavori rispetto al termine ultimo contrattuale: Penale dello 0,5 per mille per ogni giorno oltre i termini prestabiliti;
- Interruzione del servizio conseguenti a interventi non concordati o dovuto a cause imputabili alla cattiva conduzione degli impianti: Penale pari ad Euro 250,00 per ogni giorno di disservizio
- Ritardo superiore ai 15 minuti delle operazioni di accensione e spegnimento degli Impianti rispetto all'orario stabilito dalla delibera dell’AEEG ARG/elt 29/08 e s.m.i.: Penale pari a Euro 5 giorno ogni 10 punti luce per ogni ora o frazione di ora errata;
- Mancato rispetto dei tempi di intervento previsti nella tabella dei tempi di intervento offerta in sede di gara: Penale pari ad Euro 50,00 per ogni ora di ritardo nei casi in cui siano fissati in termini di ore.
- Mancato rispetto dei tempi di intervento o di adempimento offerta in sede di gara: Penale pari ad Euro 100,00 per ogni giorno di ritardo nei casi in cui siano fissati in termini di giorni o di mesi.
- Mancato rispetto dei parametri contrattuali (illuminamento, efficienza luminosa ecc.): Penale pari ad Euro 50,00 per ogni apparecchio di illuminazione riscontrato funzionante irregolarmente o non conforme al progetto di adeguamento.
I disservizi sopra elencati sono di carattere indicativo e riguardano le principali deficienze che possono essere riscontrate; altre deficienze nella conduzione del servizio saranno trattate di volta in volta applicando a ciascuna di esse la penalità secondo la gravità del caso e la discrezionalità dell’Amministrazione Comunale.
[Pagina lasciata intenzionalmente bianca]
Menowatt Ge spa
Xxx Xxxxxxx, 00 - 00000 Xxxxxxxxxxx (XX) Xxxxx tel. (x00) 0000 000000
fax (x00) 0000 000000
e-mail: xxxx@xxxxxxxxxx.xx xxx.xxxxxxxxxx.xx
Il Sistema di qualità Menowatt Ge è certificato a norme UNI EN ISO 9001: 2008. Menowatt Ge dispone di attestazione SOA.
Menowatt Ge è Energy Service Company accreditata presso l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Menowatt Ge è certificata in conformità alla norma CEI UNI 11352 (gestione ESCo).
Menowatt Ge è socio del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) e dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI).