QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Clausole campione

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I servizi e le forniture riguardanti l’Agenzia Spaziale Italiana devono eseguirsi sotto l’osservanza, nell’ordine, di: a. Principi di cui all’art. 4 del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i. (di seguito Codice dei Contratti b. Codice civile e delle altre disposizioni normative in vigore in materia di contratti di diritto privato, per quanto non espressamente regolato; c. Codice dei Contratti Pubblici, ove non diversamente previsto nel presente capitolato; d. D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.; e. D.Lgs. n. 159/2011 e s.m.i.; f. L. n. 190/2012 e decreti legislativi attuativi; g. Legge 13 agosto 2010 n. 136 e s.m.i.; h. D.Lgs. n. 196/2003 e s.m.i.; i. X.Xxx. n. 82/2005 e s.m.i. (di seguito Codice dell'amministrazione digitale); j. Regolamento di amministrazione, finanza e contabilità dell’Agenzia Spaziale k. condizioni fissate nel presente capitolato, che forma parte integrante dei contratti; l. condizioni speciali stabilite nei singoli contratti; m. disposizioni contenute negli allegati tecnico gestionale e cognizioni e brevetti, ai singoli contratti; n. Disciplinare della Verifica di conformità e collaudo dell’ASI; o. Offerta e documentazione della procedura selettiva; p. norme della European Cooperation for Space Standardization ECSS; q. documentazione tecnica applicabile; in caso di conflitto hanno prevalenza i documenti più recenti; r. tutti i documenti generati dall’ASI ed accettati dal contraente; in caso di conflitto s. tutti i documenti generati dal contraente ed approvati dall’ASI; in caso di conflitto t. Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I servizi e le forniture riguardanti l’Agenzia Spaziale Italiana devono eseguirsi sotto l’osservanza, nell’ordine, di: a. Principi di cui all’art. 4 del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i. (di seguito Codice dei Contratti pubblici); b. Codice civile e delle altre disposizioni normative in vigore in materia di contratti di diritto privato, per quanto non espressamente regolato; c. Codice dei Contratti Pubblici, ove non diversamente previsto nel presente capitolato; d. D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.; e. D.Lgs. n. 159/2011 e s.m.i.; f. L. n. 190/2012 e decreti legislativi attuativi; g. Legge 13 agosto 2010 n. 136 e s.m.i.; h. D.Lgs. n. 196/2003 e s.m.i.; i. D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i. (di seguito Codice dell'amministrazione digitale); j. Regolamento di amministrazione, finanza e contabilità dell’Agenzia Spaziale Italiana; k. condizioni fissate nel presente capitolato, che forma parte integrante dei contratti; l. condizioni speciali stabilite nei singoli contratti; m. disposizioni contenute negli allegati tecnico gestionale e cognizioni e brevetti, ai singoli contratti; n. Disciplinare della Verifica di conformità e collaudo dell’ASI; o. Offerta e documentazione della procedura selettiva; p. norme della European Cooperation for Space Standardization ECSS; q. documentazione tecnica applicabile; in caso di conflitto hanno prevalenza i documenti più recenti; r. tutti i documenti generati dall’ASI ed accettati dal contraente; in caso di conflitto hanno prevalenza i documenti più recenti; s. tutti i documenti generati dal contraente ed approvati dall’ASI; in caso di conflitto hanno prevalenza i documenti più recenti.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I servizi e le forniture riguardanti l’Agenzia Spaziale Italiana devono eseguirsi sotto l’osservanza, nell’ordine, di: Principi di cui al libro I, parte I, titolo I del D.lgs. n. 36/2023 e s.m.i. (di seguito Codice dei Contratti pubblici);
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. La procedura di affidamento oggetto di questo capitolato si inquadra nel seguente ambito normativo: • regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); • il Programma di sviluppo rurale della Regione Sardegna per il periodo di programmazione 2007/2013, approvato con decisione della Commissione Europea C(2007) 5949 del 28 novembre 2007 e in particolare il Capitolo 16 - Assistenza tecnica del PSR 2007/2013 (Misura 511), per la cui attuazione è prevista una disponibilità finanziaria complessiva per il periodo 2007/2013 pari a euro 12.528.409, di cui euro 5.512.500 (pari al 44%) in quota FEASR; • il decreto dell’Assessore dell’agricoltura e riforma agro pastorale n. 3213/DecA/115 del 23 dicembre 2008, recante “Disposizioni per l’attuazione delle Misura 511 del PSR 2007/2013”; • il Xxxxx xx xxxxxxxxxxxxx xxx XXX 0000/0000 xxxxx Xxxxxxxx; • la legge regionale 7 agosto 2007, n. 5 recante “Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva comunitaria n. 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell’appalto”; • il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e successive modificazioni e integrazioni; • il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, recante "Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»; • il decreto legislativo 198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomini e donne; • la delibera della Giunta Regionale n. 13/17 del 24 marzo 2009 riguardante "Comunicazione istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna: direttive applicative sull'utilizzo dello stemma della Regione" e relativo allegato - Manuale d'uso "Linee guida per l'utilizzo degli elementi di identità visiva istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna"; • le disposizioni contenute nel presente Capitolato.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. Durante il II Forum Mondiale dell’Acqua - L’Aia, marzo 2000 - vengono definiti i Contratti di Fiume quali strumenti che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale”. L’importanza della partecipazione e della responsabilizzazione dei cittadini nei processi decisionali nell’ambito delle politiche in materia di acque, viene ribadita dalla Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE, che prevede, al fine di proteggere, migliorare e ripristinare la qualità di tutte le acque superficiali, costiere e sotterranee, la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all’attuazione dei Piani di Gestione dei bacini idrografici”. L’articolo 14, infatti, sottolinea come “il successo della Direttiva dipende da una stretta collaborazione e da un’azione coerente a livello locale, della Comunità e degli Stati membri, oltre che dall’informazione, dalla consultazione e dalla partecipazione dell’opinione pubblica, compresi gli utenti”. La Direttiva Quadro sulle Acque viene recepita in Italia attraverso il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” che, oltre a confermare il conseguimento degli obiettivi di prevenzione e riduzione dell’inquinamento, individua i distretti idrografici come “la principale unità per la gestione dei bacini idrografici” e prevede, per ciascun distretto idrografico, un Piano di Gestione. Anche il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del fiume Po, adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 1 del 24 febbraio 2010, individua i Contratti di Fiume e di Lago quali misure non strutturali per la gestione integrata delle criticità di tipo qualitativo, quantitativo o idraulico dell’area idrografica, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi ambientali. In attuazione al D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, la Regione Piemonte ha approvato, con D.C.R. del 13 marzo 2007, n. 117-10731, il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte (PTA), che fa esplicito riferimento allo strumento dei Contratti di Fiume e di Lago quale strumento attuativo per il raggiungimento degli obiettivi di tutela dei corpi idrici previsti dal PTA stesso. Nello specifico, l’art. 10 comma 1 del PTA “Strumenti di attuazione del Piano di Tutela delle Acque” evidenzia come “Il Piano di tutela delle acque è attuato, attraverso l’azione coordina...
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. Il quadro dei riferimenti normativi essenziali ai fini dell’esecuzione del Programma e della presente procedura comprende: • Regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi e che abroga il regolamento (CE) n. 3/2008 del Consiglio; • Regolamento delegato (UE) 2015/1829 della Commissione, del 23 aprile 2015, che integra il regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi; • Regolamento di esecuzione (UE) 2015/1831 della Commissione, del 7 ottobre 2015, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi; • Orientamenti sulla procedura di gara di cui alla nota della Commissione Europea DDG1.B5/MJ/DB D(2016)321077 del 7 luglio 2016; • Decreto del Direttore Generale del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell'ippica PQAI V del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (DG PQAI - PQAI 05 - Prot. Uscita N.0639624 del 06/12/2021). Il Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP non è un Organismo di diritto pubblico ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 4, della Direttiva 2014/24/UE e, pertanto, come indicato nella normativa sopra citata, non è tenuto ad applicare le norme nazionali che recepiscono le Direttive europee sugli appalti pubblici (in Italia il Decreto Legislativo 50/2016). Il Consorzio deve però effettuare la selezione degli Organismi di esecuzione attraverso una procedura di gara aperta nel rispetto dei principi di interesse transfrontaliero, trasparenza, pubblicità, imparzialità, parità di trattamento dei candidati, nonché delle condizioni indicate nei predetti Orientamenti della Commissione Europea e all’articolo 2 del sopra citato Decreto del Direttore Generale del 06/12/2021. Pertanto, la Direttiva 2014/24/UE e il Decreto Legislativo 50/2016 saranno applicati solo se e nella misura in cui siano espressamente richiamati nei documenti di gara (bando di gara e capitolato tecnico e relativi allegati). ...
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. La modalità di affidamento attraverso il modello della co-progettazione risponde all’esigenza di avviare un nuovo modello di lavoro capace di: ‒ sperimentare un processo di valutazione complessivo dei bisogni attraverso l’utilizzo di strumenti più efficaci; ‒ sperimentare modalità di presa in carico e di organizzazione personalizzata degli interventi; ‒ sperimentare forme e modalità che permettano la realizzazione dell’offerta di prestazione e servizi, al fine di ottenere la massima rispondenza degli stessi alle progettualità elaborate, e nel mantenere e/o recuperare adeguati livelli di vita delle persone e dei nuclei familiari di riferimento; ‒ sperimentare modalità di riqualificazione urbana e partecipazione attiva della comunità locale, con il coinvolgimento del mondo produttivo, del Terzo Settore e della Comunità locale. Le norme di riferimento sono: ‒ Legge 8 novembre 2000, n. 328 s.m.i. “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”; ‒ D.P.C.M. 30 marzo 2001, Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell’art. 5 della L. 8 novembre 2000, n. 328, il quale prevede che al fine di valorizzare e coinvolgere attivamente i soggetti del terzo settore, attivandoli non solo nella fase finale di erogazione e gestione del servizio, ma anche nelle fasi precedenti della predisposizione di programmi di intervento e di specifici progetti operativi, i Comuni possono indire istruttorie pubbliche per la co-progettazione di interventi innovativi e sperimentali su cui i soggetti del terzo settore esprimono disponibilità a collaborare con il Comune per la realizzazione degli obbiettivi; ‒ Autorità Nazionale Anticorruzione – Deliberazione n. 32 del 20 gennaio 2016 “Determinazione linee guida per l’affidamento di servizi a enti del Terzo Settore”, per il quale le amministrazioni pubbliche, in attuazione dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, omogeneità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed unicità dell’amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare, “assicurano il coinvolgimento attivo degli enti del Terzo Settore, attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione e accreditamento, poste in essere nel rispetto dei principi della legge 7 agosto 1990, n. 241, nonché delle norme che disciplinano specifici procedimenti ed in particolare di quelle relative alla programmazione sociale di zona”. Al comma 3 s...
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione della gara sono regolati da: a) Il D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.;
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. Nel corso dell’anno 2015 l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Servizio Idrico ha emanato i seguenti provvedimenti rilevanti per il settore e di particolare impatto a partire dall’esercizio 2016: • Delibera 23 dicembre 2015 656/2015/R/idr “Convenzione tipo per la regolazione dei rapporti tra enti affidanti e gestori del servizio idrico integrato - Disposizioni sui contenuti minimi essenziali ”; • Delibera 23 dicembre 2015 655/2015/R/idr “Regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono”. L’obiettivo dichiarato dalla stessa AEEGSI è quello di far convergere l’intero sistema in una situazione il più possibile omogenea ed uniforme sul territorio nazionale, pur riconoscendo che la base di partenza è particolarmente differenziata. Con la Delibera del 23 dicembre 2015 n. 656/2015/R/idr, l’Autorità ha introdotto la convenzione tipo specificando che ad essa dovranno essere adeguate anche le convenzioni di gestione attualmente in essere. Tra i principali punti del provvedimento si ricordano le disposizioni relative alle fasi di subentro nella gestione al termine della concessione. La convenzione sottoscritta dalla Società risulta già conforme allo schema adottato dall’AEEGSI. Con la delibera 655/2015/R/idr del 23 dicembre 2015 l’Autorità ha introdotto nuove regole nei rapporti tra i Gestori ed i propri clienti che sono univoche per tutto il territorio nazionale e sostituiscono gli standard qualitativi previsti nelle Carte dei servizi precedentemente adottate dai singoli Gestori. Il mancato rispetto da parte del Gestore degli obblighi e degli standard fissati in delibera, comporterà a carico del Gestore medesimo il riconoscimento di indennizzi automatici a favore del cliente. Tra le principali novità introdotte si segnalano gli obblighi minimi di fatturazione che prevedono, a tutela del cliente, l’emissione di una bolletta semestrale per consumi medi annui fino a 100 mc, quadrimestrale per quelli tra 101 e 1.000 metri cubi, trimestrale per quelli tra 1.001 mc e 3.000, bimestrale oltre i 3.000 mc; le bollette superiori al 100% del consumo medio annuale potranno essere rateizzate e la relativa richiesta potrà essere effettuata anche nei 10 giorni successivi alla scadenza. Sono inoltre previsti: tempi massimi per eseguire le prestazioni relative all'attivazione del contratto; standard in materia di gestione dei reclami, risposte alle informazioni e servizi telefonici. Gli standard q...
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione della gara sono regolati da: a) normativa di “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, (D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.);