QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Clausole campione

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. Italia Lavoro s.p.a., oggi Anpal Servizi s.p.a., è stata istituita a seguito della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 maggio 1997, con compiti in materia di politiche attive del lavoro, di volta in volta definiti con provvedimenti legislativi succedutisi nel tempo. Con le deleghe previste dalla l. 10 dicembre 2014, n. 183 è stato adottato, tra gli altri, il d.lgs. 14 settembre 2015, n. 150, recante "Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive", finalizzato a garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché ad assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative. Nello specifico, detto decreto ha istituito l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) sulla quale il Ministero del lavoro e delle politiche sociali esercita il potere di indirizzo e vigilanza. Il Ministero ha, altresì, la competenza in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) ed il monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro. In data 9 settembre 2016 è stato effettuato il trasferimento delle azioni della società Italia lavoro ad Anpal, e, pertanto, alla stessa data, ai sensi dell'art. 4, comma 13, del d.lgs. n.150 del 2015, è decaduto l'intero Consiglio di amministrazione di Italia Lavoro al quale è subentrato il Presidente dell'Anpal, come Amministratore unico della predetta società. Il predetto decreto ha istituito, inoltre, la rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro coordinata da Anpal, formata da: strutture regionali per le politiche attive del lavoro, Inps, Inail, Italia lavoro (ora, Anpal Servizi s.p.a.), Inapp, Centri per l’impiego (CpI), CCIAA, Università e Istituti di scuola secondaria di secondo grado, Fondi interprofessionali per la formazione continua e fondi bilaterali. L’Anpal è stata istituita a decorrere dal 1° gennaio 2016, con le seguenti attribuzioni: 1) detiene il coordinamento della gestione delle Agenzie del lavoro, dei servizi pubblici per l’impiego, del collocamento dei disabili, nonché delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati;
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I servizi e le forniture riguardanti l’Agenzia Spaziale Italiana devono eseguirsi sotto l’osservanza, nell’ordine, di: Principi di cui all’art. 4 del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i. (di seguito Codice dei Contratti pubblici);
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. La procedura di affidamento oggetto di questo capitolato si inquadra nel seguente ambito normativo: • regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); • il Programma di sviluppo rurale della Regione Sardegna per il periodo di programmazione 2007/2013, approvato con decisione della Commissione Europea C(2007) 5949 del 28 novembre 2007 e in particolare il Capitolo 16 - Assistenza tecnica del PSR 2007/2013 (Misura 511), per la cui attuazione è prevista una disponibilità finanziaria complessiva per il periodo 2007/2013 pari a euro 12.528.409, di cui euro 5.512.500 (pari al 44%) in quota FEASR; • il decreto dell’Assessore dell’agricoltura e riforma agro pastorale n. 3213/DecA/115 del 23 dicembre 2008, recante “Disposizioni per l’attuazione delle Misura 511 del PSR 2007/2013”; • il Xxxxx xx xxxxxxxxxxxxx xxx XXX 0000/0000 xxxxx Xxxxxxxx; • la legge regionale 7 agosto 2007, n. 5 recante “Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva comunitaria n. 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell’appalto”; • il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e successive modificazioni e integrazioni; • il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, recante "Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»; • il decreto legislativo 198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomini e donne; • la delibera della Giunta Regionale n. 13/17 del 24 marzo 2009 riguardante "Comunicazione istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna: direttive applicative sull'utilizzo dello stemma della Regione" e relativo allegato - Manuale d'uso "Linee guida per l'utilizzo degli elementi di identità visiva istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna"; • le disposizioni contenute nel presente Capitolato.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione della gara sono regolati da:
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. La delegazione di pagamento trova la sua disciplina, per gli aspetti che qui interessano, negli articoli 1269 e seguenti del codice civile e nelle previsioni del D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, concernente il sequestro, il pignoramento e la cessione degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti dalle Pubbliche Amministrazioni. In sintesi, secondo lo schema delineato dall’articolo 1269 c.c., la delegazione di pagamento si sostanzia nell’ordine che un soggetto (delegante) rivolge ad un altro soggetto (delegato), di pagare o di promettere di pagare una somma di denaro ad un terzo suo creditore (delegatario). Il secondo comma dell’articolo 1269 c.c. precisa che il delegato, ancorché debitore del delegante, non è tenuto ad accettare l’incarico, per cui l’assenso alla delegazione non è atto dovuto o necessario, bensì volontario e discrezionale.‌ Il successivo articolo 1270 c.c. statuisce, poi, che il delegante può revocare la delegazione sino a quando il delegato non abbia assunto l’obbligazione nei confronti del delegatario, manifestando il proprio assenso, o non abbia eseguito il pagamento. Volendo calare la suddetta struttura giuridica nelle fattispecie oggetto del presente Regolamento, la delegazione di pagamento è l’incarico che il dipendente pubblico affida alla ATS Sardegna - a fronte degli emolumenti a lui spettanti per la prestazione di lavoro e a condizione che la stessa accetti di obbligarsi – di corrispondere una somma periodica predeterminata a favore di un istituto esercente il credito o di una società di assicurazione o, ancora, di una ONLUS o di un ente mutualistico, in virtù dell’avvenuta sottoscrizione, rispettivamente, di un contratto di finanziamento o di una polizza di assicurazione o dell’assunzione di un obbligo di contribuzione. Tale fattispecie è stata qualificata, secondo la prassi terminologica corrente, come “delegazione convenzionale”. In pratica, avvalendosi della delegazione convenzionale, il dipendente della ATS Sardegna può, per il tramite della stessa ATS, provvedere a:  pagare i premi delle assicurazioni sulla vita o per la copertura di rischi professionali o per la costituzione di posizioni previdenziali integrative dell’assicurazione generale obbligatoria;‌  pagare i premi delle assicurazioni volte a salvaguardare l’integrità della casa di abitazione e a fornire garanzie accessorie;  pagare i premi delle assicurazioni sulla responsabilità civile relative alla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti e quelli inere...
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. Art. 118 della Costituzione che prevede che “Stato Regioni. Città Metropolitane, province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”: - Legge 7 agosto 1990 n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” che in particolare all’art. 11 prevede gli “Accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento”; - Art. 1, comma 51 della Legge 328/2000, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” dove si prevede che “alla gestione e all’offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché, in qualità di soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha tra gli scopi anche la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata”; - Art 6, comma 2 lett. a) della Legge n. 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che attribuisce ai Comuni l’attività di programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali in rete e dà indicazione di realizzare gli interventi di carattere innovativo attraverso la concertazione delle risorse umane e finanziarie locali, con il coinvolgimento di soggetti di cui all’Art.1, comma 5; - Art. 14 (Terzo settore, volontariato e altri soggetti senza scopo di lucro) della LR 6/2006 “Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, dove si prevede la partecipazione attiva del terzo settore; - Artt. 55 e 56 del D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo Settore; - Artt. 72 e 73 del D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo Settore; - Art. 164 comma 3 del Codice dei Contratti, che prevede che i servizi non economici di interesse generale non sono soggetti al Codice medesimo. - Atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato con D.M. n. 93 del 7 agosto 2020, (registrato dalla Corte dei Conti in data 1 settembre 2020, al n.1806...
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. L'attività industriale svolta dal Gruppo Actelios è regolata da numerosi provvedimen- ti normativi comunitari e nazionali di settore, tra i quali si ricordano come più rile- vanti: - Direttiva comunitaria 2000/76/CE del 4 dicembre 2000 che detta regole per l’incenerimento ed il coincenerimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, fissando i limiti di emissione in atmosfera degli impianti tecnologici e abrogando, a partire dal 28 dicembre 2005, le disposizioni attualmente vigenti, frammentate in una serie di provvedimenti normativi tra i quali le Direttive 89/369/CEE e 89/429/CEE sull’incenerimento dei rifiuti urbani e la Direttiva 94/67/CE relativa all’incenerimento dei rifiuti pericolosi (provvedimenti questi ultimi recepiti in Italia dal D.M. 19 novembre 1997, n. 503 e dal D.M. 25 febbraio 2000 n. 124); - Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (c.d. "Decreto Ronchi") “Attuazione del- le direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio”, che traccia a livello nazionale il quadro nor- mativo di riferimento in materia di gestione dei rifiuti e che in particolare prevede scadenze temporali (già oggetto di proroghe) entro le quali devono essere attuati pre- cisi obiettivi a tutela dell'ambiente, introducendo tra l'altro la previsione che dal 1° gennaio 1999 gli impianti di incenerimento possono essere autorizzati solo nel caso in cui garantiscano il recupero energetico con una quota minima di trasformazione del potere calorifico dei rifiuti in energia utile; per tali tipologie di impianti vengono altresì indicate le procedure autorizzative necessarie alla realizzazione ed alla gestio- ne; - D.M. 11 novembre 1999 (c.d. "Decreto Bersani"), in attuazione dell'art. 11 del D.Lgs. 16 marzo 1999 n. 79 emanato ai fini dell'attuazione delle norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili, che impone alla nuova produzione di e- nergia da fonti fossili tradizionali la dotazione di una percentuale, crescente nel tem- po, di energia rinnovabile, di fatto imponendo la realizzazione dei relativi impianti; - Protocollo di Kyoto e successive ratifiche che obbligano i Paesi a più elevato svi- luppo, a ridurre le emissioni di “gas serra” secondo un programma stabilito di otti- mizzazione energetica e massiccio ricorso alle fonti di energia rinnovabile ; - Legge 9/10 del 1991 e CIP 6 del 1992, che consentono la realizzazione di nuovi impianti di produzione nel settore elettrico ad ...
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I servizi e le forniture riguardanti l’Agenzia Spaziale Italiana devono eseguirsi sotto l’osservanza, nell’ordine, di:
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione della gara sono regolati da: a) Il D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.;
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO. Il quadro dei riferimenti normativi essenziali ai fini dell’esecuzione del Programma e della presente procedura comprende: Regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi e che abroga il regolamento (CE) n. 3/2008 del Consiglio; Regolamento delegato (UE) 2015/1829 della Commissione, del 23 aprile 2015, che integra il regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi; Regolamento di esecuzione (UE) 2015/1831 della Commissione, del 7 ottobre 2015, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi; Orientamenti sulla procedura di gara di cui alla nota della Commissione europea DDG1.B5/MJ/DBD (2016)321077 del 7 luglio 2016; Invito a presentare proposte 2020 - Programmi semplici – Sovvenzioni per azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi in conformità al regolamento (UE) n. 1144/2014 (2020/C 12/07); Decreto del Direttore Generale del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell'ippica PQAI V del Ministero delle politiche agricoli, alimentari e forestali (DG PQAI - PQAI 05 - Prot. Uscita N.0014513 del 01/03/2019).