Common use of Additivi Clause in Contracts

Additivi. Gli additivi sono prodotti naturali o artificiali che, aggiunti agli aggregato o al bitume, consentono di raggiungere le prestazioni richieste al conglomerato bituminoso. Possono essere impiegati per scopi diversi quali la riduzione della sensibilità all’acqua, il miglioramento della lavorabilità in condizioni di stesa difficili, la rigenerazione del bitume invecchiato contenuto nel fresato, il rinforzo strutturale. Al fine di ridurre la sensibilità all’acqua, devono essere impiegati additivi (attivanti di adesione e/o filler speciali) che favoriscono l’adesione bitume – aggregato. Il loro dosaggio, da specificare obbligatoriamente nello studio della miscela, può variare a seconda delle condizioni di impiego, della natura degli aggregati e delle caratteristiche del prodotto. Nella scelta del tipo di additivo deve essere verificata la sua compatibilità con i polimeri presenti nel bitume modificato. Il dosaggio degli additivi deve essere stabilito in modo da garantire la resistenza all’azione dell’acqua richiesta per la miscela (Tabelle A.6 e A.7). L’impiego del conglomerato di recupero (fresato), pur nei limiti previsti al precedente punto A2, può provocare un indurimento del mastice e quindi una eccessiva rigidezza del conglomerato bituminoso, causata dallo scioglimento del bitume vecchio, che in parte più o meno rilevante viene inglobata nel nuovo mastice filler – bitume. Allo scopo di riequilibrare la viscosità del mastice devono essere impiegati additivi che possono avere natura e caratteristiche diverse. Poiché il tipo di additivo e le modalità di impiego incidono sulla riattivazione del bitume contenuto nel conglomerato di recupero, il dosaggio deve essere determinato in laboratorio valutando le caratteristiche meccaniche (Resistenza a Trazione Indiretta e Modulo di Rigidezza) e le caratteristiche volumetriche della miscela. I criteri di scelta, la scheda tecnica del prodotto, l’incidenza del dosaggio sulle caratteristiche meccaniche e volumetriche del conglomerato bituminoso devono essere obbligatoriamente contenuti nello studio della miscela. L’immissione degli additivi deve essere realizzata con attrezzature idonee, tali da garantire l’esatto dosaggio e la loro perfetta dispersione nel legante bituminoso. Il Produttore deve fornire evidenza dell’idoneità all’impiego, per gli usi specifici, degli additivi utilizzati.

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Additivi. Gli additivi sono prodotti naturali o artificiali che, aggiunti agli aggregato o al bitume, consentono di raggiungere le prestazioni richieste al conglomerato bituminoso. Possono essere impiegati per scopi diversi quali la riduzione della sensibilità all’acqua, il miglioramento della lavorabilità in condizioni di stesa difficili, la rigenerazione del bitume invecchiato contenuto nel fresato, il rinforzo strutturale. Al fine di ridurre la sensibilità all’acqua, devono essere impiegati additivi (attivanti di adesione e/o filler speciali) che favoriscono l’adesione bitume – aggregato. Il loro dosaggio, da specificare obbligatoriamente nello studio della miscela, dosaggio può variare a seconda delle condizioni di impiego, della natura degli aggregati e delle caratteristiche del prodotto. Nella scelta del tipo di additivo deve essere verificata la sua compatibilità con i polimeri presenti nel bitume modificato. Il dosaggio degli additivi prodotto e deve essere stabilito in modo da garantire la resistenza all’azione dell’acqua richiesta per la miscela (Tabelle A.6 e A.7). L’impiego del conglomerato di recupero (fresato), pur nei limiti previsti al precedente punto A2, può provocare un indurimento del mastice e quindi una eccessiva rigidezza del conglomerato bituminoso, causata dallo scioglimento del bitume vecchio, che in parte più o meno rilevante viene inglobata nel nuovo mastice filler – bitume. Allo scopo di riequilibrare la viscosità del mastice devono essere impiegati additivi che possono avere natura e caratteristiche diverse. Poiché il tipo di additivo e le modalità di impiego incidono sulla riattivazione del bitume contenuto nel conglomerato di recupero, il dosaggio deve essere determinato in laboratorio valutando le caratteristiche meccaniche (Resistenza a Trazione Indiretta e Modulo di Rigidezza) e le caratteristiche volumetriche della miscela. I criteri di sceltascelta dell’additivo, la scheda tecnica del prodotto, l’incidenza del dosaggio sulle caratteristiche meccaniche e volumetriche del conglomerato bituminoso devono essere obbligatoriamente contenuti nello studio della miscela. L’immissione degli additivi deve essere realizzata con attrezzature idonee, tali da garantire l’esatto dosaggio e la loro perfetta dispersione nel legante bituminoso. Il Produttore deve fornire evidenza dell’idoneità all’impiego, per gli usi specifici, degli additivi utilizzati.

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Additivi. Gli additivi sono prodotti naturali o artificiali che, aggiunti agli aggregato o al bitume, consentono di raggiungere le prestazioni richieste al conglomerato bituminoso. Possono essere impiegati per scopi diversi quali la riduzione della sensibilità all’acqua, il miglioramento della lavorabilità in condizioni di stesa difficili, la rigenerazione del bitume invecchiato contenuto nel fresato, il rinforzo strutturale. Al fine di ridurre la sensibilità all’acqua, devono essere impiegati additivi (attivanti di adesione e/o filler speciali) che favoriscono l’adesione bitume – aggregato. Il loro dosaggio, da specificare obbligatoriamente nello studio della miscela, dosaggio può variare a seconda delle condizioni di impiego, della natura degli aggregati e delle caratteristiche del prodotto. Nella scelta del tipo di additivo deve essere verificata la sua compatibilità con i polimeri presenti nel bitume modificato. Il dosaggio degli additivi prodotto e deve essere stabilito in modo da garantire la resistenza all’azione dell’acqua richiesta per la miscela (Tabelle A.6 e A.7). L’impiego del conglomerato di recupero (fresato), pur nei limiti previsti al precedente punto A2, può provocare un indurimento del mastice e quindi una eccessiva rigidezza del conglomerato bituminoso, causata dallo scioglimento del bitume vecchio, che in parte più o meno rilevante viene inglobata nel nuovo mastice filler – bitume. Allo scopo di riequilibrare la viscosità del mastice devono essere impiegati additivi che possono avere natura e caratteristiche diverse. Poiché il tipo di additivo e le modalità di impiego incidono sulla riattivazione del bitume contenuto nel conglomerato di recupero, il dosaggio deve essere determinato valutato in laboratorio valutando le caratteristiche meccaniche (Resistenza a Trazione Indiretta e Modulo di Rigidezza) e le caratteristiche volumetriche della miscela. I criteri di sceltascelta dell’additivo, la scheda tecnica del prodotto, l’incidenza del dosaggio sulle caratteristiche meccaniche e volumetriche del conglomerato bituminoso devono essere obbligatoriamente contenuti nello studio della miscela. L’immissione degli additivi deve essere realizzata con attrezzature idonee, tali da garantire l’esatto dosaggio e la loro perfetta dispersione nel legante bituminoso. Il Produttore deve fornire evidenza dell’idoneità all’impiego, per gli usi specifici, degli additivi utilizzati.

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Additivi. Gli additivi sono prodotti naturali o artificiali cheper la produzione del calcestruzzo devono possedere la marcatura CE ed essere conformi,in relazione alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, aggiunti agli aggregato o al bitumeai requisiti imposti dai rispettiviprospetti della norma UNI EN 934 (parti 2, consentono 3, 4, 5). Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma si dovrà verificarne l瀞idoneità all瀞impiego in funzione dell瀞applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E瀞 onere del produttore di raggiungere calcestruzzo verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti, si consiglia l瀞impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale del calcestruzzo e la durabilità dei getti. Nel periodo estivo si consiglia di impiegare specifici additivi capaci di mantenere una prolungata lavorabilità del calcestruzzo in funzione dei tempi di trasporto e di getto. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all瀞utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto. Nel periodo invernale al conglomerato bituminoso. Possono essere impiegati per scopi diversi quali la riduzione della sensibilità all’acquafine di evitare i danni derivanti dalla azione del gelo, il miglioramento della lavorabilità in condizioni di stesa difficilimaturazione al di sotto dei 5°C, la rigenerazione si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all瀞utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri. Per i getti sottoposti all瀞azione del bitume invecchiato contenuto nel fresatogelo e del disgelo, il rinforzo strutturale. Al fine si farà ricorso all瀞impiego di ridurre la sensibilità all’acqua, devono essere impiegati additivi (attivanti di adesione e/o filler specialiaeranti come prescritto dalle normative UNI EN 206 e UNI 11104c) che favoriscono l’adesione bitume – aggregato. Il loro dosaggio, da specificare obbligatoriamente nello studio della miscela, può variare a seconda delle condizioni di impiego, della natura degli aggregati Cementi e delle caratteristiche del prodotto. Nella scelta del tipo di additivo deve essere verificata la sua compatibilità con i polimeri presenti nel bitume modificato. Il dosaggio degli additivi deve essere stabilito in modo da garantire la resistenza all’azione dell’acqua richiesta per la miscela (Tabelle A.6 e A.7). L’impiego del conglomerato di recupero (fresato), pur nei limiti previsti al precedente punto A2, può provocare un indurimento del mastice e quindi una eccessiva rigidezza del conglomerato bituminoso, causata dallo scioglimento del bitume vecchio, che in parte più o meno rilevante viene inglobata nel nuovo mastice filler – bitume. Allo scopo di riequilibrare la viscosità del mastice devono essere impiegati additivi che possono avere natura e caratteristiche diverse. Poiché il tipo di additivo e le modalità di impiego incidono sulla riattivazione del bitume contenuto nel conglomerato di recupero, il dosaggio deve essere determinato in laboratorio valutando le caratteristiche meccaniche (Resistenza a Trazione Indiretta e Modulo di Rigidezza) e le caratteristiche volumetriche della miscela. I criteri di scelta, la scheda tecnica del prodotto, l’incidenza del dosaggio sulle caratteristiche meccaniche e volumetriche del conglomerato bituminoso devono essere obbligatoriamente contenuti nello studio della miscela. L’immissione degli additivi deve essere realizzata con attrezzature idonee, tali da garantire l’esatto dosaggio e la loro perfetta dispersione nel legante bituminoso. Il Produttore deve fornire evidenza dell’idoneità all’impiego, per gli usi specifici, degli additivi utilizzatiagglomerati cementizi.

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