Blocco del reuptake delle monoamine Clausole campione

Blocco del reuptake delle monoamine. A differenza dell’amfetamina, il metilfenidato inibisce in
Blocco del reuptake delle monoamine. A differenza dell’amfetamina, il metilfenidato inibisce in maniera specifica i trasportatori sinaptici per la dopamina (DAT) e la noradrenalina e, come la cocaina, presenta minimi effetti sul rilascio sinaptico di monamine e sui meccanismi di accumulo e rilascio dalle vescicole sinaptiche. Il metilfenidato tende a rimanere legato al DAT più a lungo (ore anziché di minuti) rispetto alla cocaina: tale meccanismo e’ stato invocato per spiegare la minore potenzialità di dipendenza tra i due farmaci (vedi oltre). Si e’ comunemente ritenuto che il metilfendato, come la cocaina e differentemente dall’amfetamina, mostrasse una maggiore affinità per il sistema dopaminergico rispetto al sistema noradrenergico. Studi recenti, condotti nell’animale da esperimento utilizzando tecniche di microdialisi cerebrale, hanno dimostrato che, in alcune aree cerebrali quali l’ippocampo, il metilfenidato a basse dosi (inefficaci a modulare la funzione dopaminergica nel nucleo accumbens) e’ in grado di modulare i livelli extraneuronali di noradrenalina. A dosi terapeutiche il metilfenidato e la destroamfetamina, non mostrano pressoché alcun effetto sul sistema serotoninergico. L’amfetamina, ma non il metlfenidato, e’ anche in grado di inibire l’attività’ delle monoaminossidasi (MAO), principali enzimi catabolici per le monoamine, aumentando così ulteriormente i livelli sinaptici di neurotrasmettitore.