Common use of Codice di Emergenza Clause in Contracts

Codice di Emergenza. Il Certificatore garantisce, in conformità con quanto previsto dall’Art.21 del DPCM, un codice di emergenza da utilizzarsi per richiedere la sospensione urgente del Certificato. Nelle applicazioni descritte dal presente Manuale Operativo, sarà considerato come codice di emergenza il PIN consegnato al Titolare all’atto della sua registrazione. Il QTSP INTESA, attraverso i propri servizi di firma remota , rende disponibile ai Titolari quanto necessario a generare firme elettroniche qualificate conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente. La particolare tipologia di servizio non richiede la fornitura di un’applicazione di firma da installare sul proprio personal computer, ma piuttosto delle funzionalità di firma richiamabili da un’applicazione Web della Lending Solution. Tale applicazione gestirà esclusivamente gli aspetti di visualizzazione del documento e ingaggio del processo di firma. Le funzionalità di autenticazione e gestione della busta crittografica verranno assolte da componenti applicative fornite dal QTSP. Le firme elettroniche qualificate ottenibili attraverso queste procedure saranno assolutamente conformi a quanto previsto dal DPCM all’Art.4 comma 2 relativamente agli algoritmi utilizzati. Tali documenti, inoltre, come richiesto dall’Art.4 comma 3 dello stesso DPCM, non conterranno macroistruzioni o codici eseguibili, tali ad attivare funzionalità che possano, all’insaputa del sottoscrittore, modificare atti, fatti e dati nei documenti stessi rappresentati. Vengono di seguito descritte alcune modalità di autenticazione che, nel rispetto della normativa vigente, permettono ad un Titolare, una volta registrato, di procedere prima con la generazione delle chiavi di firma e richiesta di un certificato qualificato e poi di utilizzare le stesse per effettuare firme elettroniche qualificate. A conferma dell’effettuazione delle operazioni di firma saranno inviati SMS. Qualora il Titolare disponga di uno smartphone abilitato alla lettura della corrispondenza, su richiesta del Titolare stesso, in alternativa, potranno essere inviati e-mail. Qualora il Titolare utilizzi l’applicazione Mobile, in alternativa, potranno essere mandate notifiche push sullo smartphone abilitato.

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Samples: e-trustcom.intesa.it

Codice di Emergenza. Il Certificatore garantisce, in conformità con quanto previsto dall’Art.21 del DPCM, un codice di emergenza da utilizzarsi per richiedere la sospensione urgente del Certificato. Nelle applicazioni descritte dal presente Manuale Operativo, sarà considerato come codice di emergenza il PIN consegnato al Titolare all’atto della sua registrazione. Il QTSP INTESA, attraverso i propri servizi di firma remota , rende disponibile ai Titolari quanto necessario a generare firme elettroniche qualificate conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente. La particolare tipologia di servizio non richiede la fornitura di un’applicazione di firma da installare sul proprio personal computer, ma piuttosto delle funzionalità di firma richiamabili da un’applicazione Web della Lending Solutiondi Ineo o dall’applicazione di firma resa disponibile dal soggetto obbligato AML che fanno già uso di certificati qualificati del QTSP Intesa. Tale applicazione gestirà esclusivamente gli aspetti di visualizzazione del documento e ingaggio del processo di firma. Le funzionalità di autenticazione e gestione della busta crittografica verranno assolte da componenti applicative fornite dal QTSPQTSP o fornite da terze parti opportunamente autorizzate dall’AgID. Le firme elettroniche qualificate ottenibili attraverso queste procedure saranno assolutamente conformi a quanto previsto dal DPCM all’Art.4 comma 2 relativamente agli algoritmi utilizzati. Tali documenti, inoltre, come richiesto dall’Art.4 comma 3 dello stesso DPCM, non conterranno macroistruzioni o codici eseguibili, tali ad attivare funzionalità che possano, all’insaputa del sottoscrittore, modificare atti, fatti e dati nei documenti stessi rappresentati. Vengono di seguito descritte alcune modalità di autenticazione che, nel rispetto della normativa vigente, permettono ad un Titolare, una volta registrato, di procedere prima con la generazione delle chiavi di firma e richiesta di un certificato qualificato e poi di utilizzare le stesse per effettuare firme elettroniche qualificate. A conferma dell’effettuazione delle operazioni di firma saranno inviati SMS. Qualora il Titolare disponga di uno smartphone abilitato alla lettura della corrispondenza, su richiesta del Titolare stesso, in alternativa, potranno essere inviati e-mail. Qualora il Titolare utilizzi l’applicazione Mobile, in alternativa, potranno essere mandate notifiche push sullo smartphone abilitato.

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Samples: e-trustcom.intesa.it

Codice di Emergenza. Il Certificatore garantisce, in conformità con quanto previsto dall’Art.21 del DPCM, un codice di emergenza da utilizzarsi per richiedere la sospensione urgente del Certificato. Nelle applicazioni descritte dal presente Manuale Operativo, sarà considerato come codice di emergenza il PIN consegnato al Titolare all’atto della sua registrazione. Il QTSP INTESA, attraverso i propri servizi della Banca o dell’Istituto di firma remota Pagamento, rende disponibile ai Titolari quanto necessario a generare firme elettroniche qualificate conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente. La particolare tipologia di servizio non richiede la fornitura di un’applicazione di firma da installare sul proprio personal computer, ma piuttosto delle funzionalità di firma richiamabili da un’applicazione Web o accedendo al servizio di home banking della Lending Solution. Tale applicazione gestirà esclusivamente gli aspetti Banca o dell’Istituto di visualizzazione del documento e ingaggio del processo Pagamento oppure direttamente allo sportello di firma. Le funzionalità una filiale della Banca o dell’Istituto di autenticazione e gestione della busta crittografica verranno assolte da componenti applicative fornite dal QTSPPagamento. Le firme elettroniche qualificate ottenibili attraverso queste procedure saranno assolutamente conformi a quanto previsto dal DPCM all’Art.4 comma 2 relativamente agli algoritmi utilizzati. Tali documenti, inoltre, come richiesto dall’Art.4 comma 3 dello stesso DPCM, non conterranno macroistruzioni o codici eseguibili, tali ad attivare funzionalità che possano, all’insaputa del sottoscrittore, modificare atti, fatti e dati nei documenti stessi rappresentati. Vengono di seguito descritte alcune due modalità di autenticazione diverse che, nel rispetto della normativa vigente, permettono ad un Titolare, una volta registrato, di procedere prima con la generazione delle chiavi di firma e richiesta di un certificato qualificato e poi di utilizzare le stesse per effettuare firme elettroniche qualificate. A conferma dell’effettuazione delle operazioni di firma saranno inviati SMS. Qualora il Titolare disponga di uno smartphone abilitato alla lettura della corrispondenza, su richiesta del Titolare stesso, in alternativa, potranno essere inviati e-mail. Qualora Questa modalità di autenticazione richiede all’utente, già precedentemente identificato, di effettuare con il proprio telefono cellulare (dallo stesso numero fornito in fase di identificazione) una chiamata ad un numero telefonico specifico, fornito nell’ambito del servizio, al fine di confermare la propria volontà di firmare un documento. Al ricevimento della suddetta telefonata, ne viene verificata la provenienza dal numero di telefono (Call Identifier) preventivamente associato all’utente in fase di registrazione e viene, in caso di verifica positiva, autorizzata l’operazione di firma elettronica qualificata. Pertanto, quando il Titolare utilizzi l’applicazione Mobilevorrà firmare un documento accedendo al portale della Banca / Istituto utilizzerà un’autenticazione a due fattori attraverso l’inserimento di un PIN (informazione che solo l’utente conosce) e un numero di telefono (dato dalla SIM, che solo l’utente possiede). Questo tipo di autenticazione viene anche detta “Call Drop”, in alternativaquanto quando il Titolare chiama per essere autenticato: non viene attivata nessuna conversazione e la telefonata, potranno essere mandate notifiche push sullo smartphone abilitatodopo qualche secondo, viene chiusa. L’utente Titolare non riceve mai una risposta alla propria chiamata e pertanto non incorre in alcun costo telefonico. Tra i vantaggi di questa tecnica vi sono l’estrema economicità e praticità, in quanto non è richiesto l’uso di alcun dispositivo fisico di autenticazione, ed è molto facile da usare. Vedremo nel seguito come questa autenticazione appena descritta sia altamente gradita quando il Titolare si trovi da operare in stazioni non presidiate (tipicamente collegandosi ai servizi della Banca o dell’Istituto di Pagamento con il proprio PC attraverso i servizi di home banking esposti dalla Banca o dell’Istituto di Pagamento stessi), ma, invece, sia poco praticabile quando il Titolare si trovi ad operare di fronte ad un operatore esterno, ad esempio in una stazione presidiata da un cassiere della Banca o dell’Istituto di Pagamento. Per gestire queste ultime situazioni, si è studiata una soluzione basata su una gestione dinamica dei numeri telefonici da chiamare per finalizzare il processo di autenticazione proprio in quelle che chiameremo stazioni presidiate. Entrato in possesso dei necessari codici durante la fase di identificazione, il Titolare potrà in un momento successivo richiedere il proprio Certificato digitale e procedere poi alla firma di un documento secondo le modalità di seguito descritte.

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Samples: www.italcredi.it

Codice di Emergenza. Il Certificatore garantisce, in conformità con quanto previsto dall’Art.21 del DPCM, un codice di emergenza da utilizzarsi per richiedere la sospensione urgente del Certificato. Nelle applicazioni descritte dal presente Manuale Operativo, sarà considerato come codice di emergenza il PIN consegnato al Titolare all’atto della sua registrazione. Il QTSP INTESA, attraverso i propri servizi della Banca o dell’Istituto di firma remota Pagamento, rende disponibile ai Titolari quanto necessario a generare firme elettroniche qualificate conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente. La particolare tipologia di servizio non richiede la fornitura di un’applicazione di firma da installare sul proprio personal computer, ma piuttosto delle funzionalità di firma richiamabili da un’applicazione Web o accedendo al servizio di home banking della Lending Solution. Tale applicazione gestirà esclusivamente gli aspetti Banca o dell’Istituto di visualizzazione del documento e ingaggio del processo Pagamento oppure direttamente allo sportello di firma. Le funzionalità una filiale della Banca o dell’Istituto di autenticazione e gestione della busta crittografica verranno assolte da componenti applicative fornite dal QTSPPagamento. Le firme elettroniche qualificate ottenibili attraverso queste procedure saranno assolutamente conformi a quanto previsto dal DPCM all’Art.4 comma 2 relativamente agli algoritmi utilizzati. Tali documenti, inoltre, come richiesto dall’Art.4 comma 3 dello stesso DPCM, non conterranno macroistruzioni macro istruzioni o codici eseguibili, tali ad attivare funzionalità che possano, all’insaputa del sottoscrittore, modificare atti, fatti e dati nei documenti stessi rappresentati. Vengono di seguito descritte alcune due modalità di autenticazione diverse che, nel rispetto della normativa vigente, permettono ad un Titolare, una volta registrato, di procedere prima con la generazione delle chiavi di firma e richiesta di un certificato qualificato e poi di utilizzare le stesse per effettuare firme elettroniche qualificate. A conferma dell’effettuazione delle operazioni di firma saranno inviati SMS. Qualora il Titolare disponga di uno smartphone abilitato alla lettura della corrispondenza, su richiesta del Titolare stesso, in alternativa, potranno essere inviati e-mail. Qualora Questa modalità di autenticazione richiede all’utente, già precedentemente identificato, di effettuare con il proprio telefono cellulare (dallo stesso numero fornito in fase di identificazione) una chiamata ad un numero telefonico specifico, fornito nell’ambito del servizio, al fine di confermare la propria volontà di firmare un documento. Al ricevimento della suddetta telefonata, ne viene verificata la provenienza dal numero di telefono (Call Identifier) preventivamente associato all’utente in fase di registrazione e viene, in caso di verifica positiva, autorizzata l’operazione di firma elettronica qualificata. Pertanto, quando il Titolare utilizzi l’applicazione Mobilevorrà firmare un documento accedendo al portale della Banca / Istituto utilizzerà un’autenticazione a due fattori attraverso l’inserimento di un PIN (informazione che solo l’utente conosce) e un numero di telefono (dato dalla SIM, che solo l’utente possiede). Questo tipo di autenticazione viene anche detta “Call Drop”, in alternativaquanto quando il Titolare chiama per essere autenticato: non viene attivata nessuna conversazione e la telefonata, potranno essere mandate notifiche push sullo smartphone abilitatodopo qualche secondo, viene chiusa. L’utente Titolare non riceve mai una risposta alla propria chiamata e pertanto non incorre in alcun costo telefonico. Tra i vantaggi di questa tecnica vi sono l’estrema economicità e praticità, in quanto non è richiesto l’uso di alcun dispositivo fisico di autenticazione, ed è molto facile da usare. Vedremo nel seguito come questa autenticazione appena descritta sia altamente gradita quando il Titolare si trovi da operare in stazioni non presidiate (tipicamente collegandosi ai servizi della Banca o dell’Istituto di Pagamento con il proprio PC attraverso i servizi di home banking esposti dalla Banca o dell’Istituto di Pagamento stessi), ma, invece, sia poco praticabile quando il Titolare si trovi ad operare di fronte ad un operatore esterno, ad esempio in una stazione presidiata da un cassiere della Banca o dell’Istituto di Pagamento. Per gestire queste ultime situazioni, si è studiata una soluzione basata su una gestione dinamica dei numeri telefonici da chiamare per finalizzare il processo di autenticazione proprio in quelle che chiameremo stazioni presidiate. Entrato in possesso dei necessari codici durante la fase di identificazione, il Titolare potrà in un momento successivo richiedere il proprio Certificato digitale e procedere poi alla firma di un documento secondo le modalità di seguito descritte.

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Samples: www.intesa.it