Demolizione progressiva selettiva. La demolizione selettiva non sarà intesa come una unica fase di lavoro che porterà sostanzialmente all’abbattimento di un manufatto, edificio, impianto, ecc. e alla sua alienazione, ma dovrà essere pensata come un processo articolato che porti alla “scomposizione” del manufatto nelle sue componenti originarie. Le fasi del processo di demolizione selettiva si articoleranno almeno come di seguito: - Pianificazione • Effettuare tutti i rilievi e le indagini necessarie a caratterizzare qualitativamente e quantitativamente i materiali presenti nel manufatto da demolire; • individuare i materiali potenzialmente pericolosi presenti e predisporre le fasi di lavoro per la rimozione sicura; • individuare le componenti o gli elementi reimpiegabili con funzioni uguali o differenti da quelle di origine; • individuare e quantificare le materie prime secondarie reimpiegabili come materiale uguale a quelli di origine dopo processi di trattamento ma con diversa funzione e forma; • individuare e quantificare le materie prime secondarie diverse dal materiale di origine per forma e funzione, reimpiegabili dopo processi di trattamento come materiale diverso da quello di origine; • organizzare il cantiere in funzione degli stoccaggi temporanei dei materiali separati per tipologia; • pianificare le operazioni di trasporto dei materiali separati. - Bonifica • Rimozione MCA friabile o compatto; • rimozione coibenti a base di fibre minerali e ceramiche; • bonifica serbatoi interrati; • bonifica circuiti di alimentazione macchine termiche (caldaia, condizionatori, ecc.); - Strip out (smontaggio selettivo) • Smontaggio elementi decorativi e impiantistici riutilizzabili; • Smontaggio di pareti continue; • Smontaggio di coperture e orditure in legno (se riutilizzabili); • Eliminazione di arredi vari; • Smontaggio e separazione di vetri e serramenti; • Smontaggio e separazione impianti elettrici; • Eliminazione di pavimentazioni in materiali non inerti (es. linoleum, resine, moquette), controsoffitti, pavimenti galleggianti e rivestimenti vari; - Demolizione primaria • Eliminazione di tavolati interni in laterizio (se la struttura principale e le tamponature esterne realizzate in c.a.); • eliminazione eventuali tamponature esterne se realizzate in laterizio su struttura portante in c.a.; • eliminazione del manto di copertura (guaine, rivestimenti, tegole, ecc.); • eliminazione selettiva delle orditure di sostegno della copertura (legno, carpenteria, latero-cemento, ecc.); • demolizione primaria delle strutture portanti fino alle fondazioni; - Demolizione secondaria • Deferrizzazione; • riduzione volumetrica; • caratterizzazione; • stoccaggio e trasporto. Si procederà con la rimozione controllata di parti di struttura, mantenendo staticamente efficienti le parti rimanenti. Questa metodologia potrà essere utilizzata nei casi in cui lo spazio delle operazioni è limitato: es. rimozione di partizioni interne, controsoffitti, porzioni strutturali, ecc.
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Demolizione progressiva selettiva. La demolizione selettiva non sarà intesa come una unica fase di lavoro che porterà sostanzialmente all’abbattimento di un manufatto, edificio, impianto, ecc. e alla sua alienazione, ma dovrà essere pensata come un processo articolato che porti alla “scomposizione” scomposizione del manufatto nelle sue componenti originarie. Le fasi del processo di demolizione selettiva si articoleranno almeno come di seguito: - Pianificazione • Effettuare tutti i rilievi e le indagini necessarie a caratterizzare qualitativamente e quantitativamente i materiali presenti nel manufatto da demolire; • individuare i materiali potenzialmente pericolosi presenti e predisporre le fasi di lavoro per la rimozione sicura; • individuare le componenti o gli elementi reimpiegabili con funzioni uguali o differenti da quelle di origine; • individuare e quantificare le materie prime secondarie reimpiegabili come materiale uguale a quelli di origine dopo processi di trattamento ma con diversa funzione e forma; • individuare e quantificare le materie prime secondarie diverse dal materiale di origine per forma e funzione, reimpiegabili dopo processi di trattamento come materiale diverso da quello di origine; • organizzare il cantiere in funzione degli stoccaggi temporanei dei materiali separati per tipologia; • pianificare le operazioni di trasporto dei materiali separati. - Bonifica • Rimozione MCA friabile o compatto; • rimozione coibenti a base di fibre minerali e ceramiche; • bonifica serbatoi interratiserbatoi; • bonifica circuiti di alimentazione macchine termiche (caldaia, condizionatori, ecc.); - Strip out (smontaggio selettivo) • Smontaggio elementi decorativi e impiantistici riutilizzabili; • Smontaggio di pareti continue; • Smontaggio di coperture e orditure in legno (se riutilizzabili); • Eliminazione di arredi vari; • Smontaggio e separazione di vetri e serramenti; • Smontaggio e separazione impianti elettrici; • Eliminazione di pavimentazioni in materiali non inerti (es. linoleum, resine, moquette), controsoffitti, pavimenti galleggianti e rivestimenti vari; - Demolizione primaria • Eliminazione di tavolati interni in laterizio (se la struttura principale e le tamponature esterne realizzate in c.a.); • eliminazione eventuali tamponature esterne se realizzate in laterizio su struttura portante in c.a.; • eliminazione del manto di copertura (guaine, rivestimenti, tegole, ecc.); • eliminazione selettiva delle orditure di sostegno della copertura (legno, carpenteria, latero-cemento, ecc.); • demolizione primaria delle strutture portanti fino alle fondazioni; - Demolizione secondaria • Deferrizzazione; • riduzione volumetrica; • caratterizzazione; • stoccaggio e trasporto. Si procederà con la rimozione controllata di parti di struttura, mantenendo staticamente efficienti le parti rimanenti. Questa metodologia potrà essere utilizzata nei casi in cui lo spazio delle operazioni è limitato: es. rimozione di partizioni interne, controsoffitti, porzioni strutturali, ecc.
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Samples: archivio.comune.pv.it
Demolizione progressiva selettiva. La demolizione selettiva non sarà intesa come una unica fase di lavoro che porterà sostanzialmente all’abbattimento di un manufatto, edificio, impianto, ecc. e alla sua alienazione, ma dovrà essere pensata come un processo articolato che porti alla “scomposizione” scomposizione del manufatto nelle sue componenti originarie. Le fasi del processo di demolizione selettiva si articoleranno almeno come di seguito: - Pianificazione • Effettuare Pianificazione: effettuare tutti i rilievi e le indagini necessarie a caratterizzare qualitativamente e quantitativamente i materiali presenti nel manufatto da demolire; • · individuare i materiali potenzialmente pericolosi presenti e predisporre le fasi di lavoro per la rimozione sicura; • individuare le componenti o gli elementi reimpiegabili con funzioni uguali o differenti da quelle di origine; • individuare e quantificare le materie prime secondarie reimpiegabili come materiale uguale a quelli di origine dopo processi di trattamento ma con diversa funzione e forma; • individuare e quantificare le materie prime secondarie diverse dal materiale di origine per forma e funzione, reimpiegabili dopo processi di trattamento come materiale diverso da quello di origine; • organizzare il cantiere in funzione degli stoccaggi temporanei dei materiali separati per tipologia; • pianificare le operazioni di trasporto dei materiali separati. - Bonifica • Rimozione MCA friabile o compatto; • rimozione coibenti a base di fibre minerali e ceramiche; • bonifica serbatoi interrati; • bonifica circuiti di alimentazione macchine termiche (caldaia, condizionatori, ecc.); - Strip out (smontaggio selettivo) • Smontaggio ): smontaggio elementi decorativi e impiantistici riutilizzabili; • Smontaggio di pareti continue; • Smontaggio smontaggio di coperture e orditure in legno (se riutilizzabili); • Eliminazione eliminazione di arredi vari; • Smontaggio smontaggio e separazione di vetri e serramenti; • Smontaggio smontaggio e separazione impianti elettrici; • Eliminazione eliminazione di pavimentazioni in materiali non inerti (es. linoleum, resine, moquette), controsoffitti, pavimenti galleggianti sopraelevati e rivestimenti vari; - Demolizione primaria • Eliminazione di tavolati interni in laterizio (se la struttura principale e le tamponature esterne realizzate in c.a.); • eliminazione eventuali tamponature esterne se realizzate in laterizio su struttura portante in c.a.; • eliminazione del manto di copertura (guaine, rivestimenti, tegole, ecc.); • eliminazione selettiva delle orditure di sostegno della copertura (legno, carpenteria, latero-cemento, ecc.); • demolizione primaria delle strutture portanti fino alle fondazioni; - Demolizione secondaria • Deferrizzazionesecondaria: deferrizzazione; • riduzione volumetrica; • caratterizzazione; • stoccaggio e trasporto. Si procederà con la rimozione controllata di parti di struttura, mantenendo staticamente efficienti le parti rimanenti. Questa metodologia potrà essere utilizzata nei casi in cui lo spazio delle operazioni è limitato: es. rimozione di partizioni interne, controsoffitti, porzioni strutturali, ecc.
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Samples: www.comune.roma.it
Demolizione progressiva selettiva. La demolizione selettiva non sarà intesa come una unica fase di lavoro che porterà sostanzialmente all’abbattimento di un manufatto, edificio, impianto, ecc. e alla sua alienazione, ma dovrà essere pensata come un processo articolato che porti alla “scomposizione” scomposizione del manufatto nelle sue componenti originarie. Le fasi del processo di demolizione selettiva si articoleranno almeno come di seguito: - Pianificazione • Effettuare tutti i rilievi e le indagini necessarie a caratterizzare qualitativamente e quantitativamente i materiali presenti nel manufatto da demolire; • individuare i materiali potenzialmente pericolosi presenti e predisporre le fasi di lavoro per la rimozione sicura; • individuare le componenti o gli elementi reimpiegabili con funzioni uguali o differenti da quelle di origine; • individuare e quantificare le materie prime secondarie reimpiegabili come materiale uguale a quelli di origine dopo processi di trattamento ma con diversa funzione e forma; • individuare e quantificare le materie prime secondarie diverse dal materiale di origine per forma e funzione, reimpiegabili dopo processi di trattamento come materiale diverso da quello di origine; • organizzare il cantiere in funzione degli stoccaggi temporanei dei materiali separati per tipologia; • pianificare le operazioni di trasporto dei materiali separati. - Bonifica • Rimozione MCA friabile o compatto; • rimozione coibenti a base di fibre minerali e ceramiche; • bonifica serbatoi interratiserbatoi; • bonifica circuiti di alimentazione macchine termiche (caldaia, condizionatori, ecc.); - Strip out (smontaggio selettivo) • Smontaggio elementi decorativi e impiantistici riutilizzabili; • Smontaggio di pareti continue; • Smontaggio di coperture e orditure in legno (se riutilizzabili); • Eliminazione di arredi vari; • Smontaggio e separazione di vetri e serramenti; • Smontaggio e separazione impianti elettrici; • Eliminazione di pavimentazioni in materiali non inerti (es. linoleum, resine, moquette), controsoffitti, pavimenti galleggianti e rivestimenti vari; - Demolizione primaria • Eliminazione di tavolati interni in laterizio (se la struttura principale e le tamponature esterne realizzate in c.a.); • eliminazione eventuali tamponature esterne se realizzate in laterizio su struttura portante in c.a.; • eliminazione del manto di copertura (guaine, rivestimenti, tegole, ecc.); • eliminazione selettiva delle orditure di sostegno della copertura (legno, carpenteria, latero-cemento, ecc.); • demolizione primaria delle strutture portanti fino alle fondazioni; - Demolizione secondaria • Deferrizzazione; • riduzione volumetrica; • caratterizzazione; • stoccaggio e trasporto. Si procederà con la rimozione controllata di parti di struttura, mantenendo staticamente efficienti le parti rimanenti. Questa metodologia potrà essere utilizzata nei casi in cui lo spazio delle operazioni è limitato: es. rimozione di partizioni interne, controsoffitti, porzioni strutturali, ecc.
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Samples: www.regione.sardegna.it
Demolizione progressiva selettiva. La demolizione selettiva non sarà intesa come una unica fase di lavoro che porterà sostanzialmente all’abbattimento di un manufatto, edificio, impianto, ecc. e alla sua alienazione, ma dovrà essere pensata come un processo articolato che porti alla “scomposizione” del manufatto nelle sue componenti originarie. Le fasi del processo di demolizione selettiva si articoleranno almeno come di seguito: - Pianificazione • Effettuare tutti i rilievi e le indagini necessarie a caratterizzare qualitativamente e quantitativamente i materiali presenti nel manufatto da demolire; • individuare i materiali potenzialmente pericolosi presenti e predisporre le fasi di lavoro per la rimozione sicura; • individuare le componenti o gli elementi reimpiegabili con funzioni uguali o differenti da quelle di origine; • individuare e quantificare le materie prime secondarie reimpiegabili come materiale uguale a quelli di origine dopo processi di trattamento ma con diversa funzione e forma; • individuare e quantificare le materie prime secondarie diverse dal materiale di origine per forma e funzione, reimpiegabili dopo processi di trattamento come materiale diverso da quello di origine; • organizzare il cantiere in funzione degli stoccaggi temporanei dei materiali separati per tipologia; • pianificare le operazioni di trasporto dei materiali separati. - Bonifica • Rimozione MCA friabile o compatto; • rimozione coibenti a base di fibre minerali e ceramiche; • bonifica serbatoi interrati; • bonifica circuiti di alimentazione macchine termiche (caldaia, condizionatori, ecc.); - Strip out (smontaggio selettivo) • Smontaggio elementi decorativi e impiantistici riutilizzabili; • Smontaggio di pareti continue; • Smontaggio di coperture e orditure in legno (se riutilizzabili); • Eliminazione di arredi vari; • Smontaggio e separazione di vetri e serramenti; • Smontaggio e separazione impianti elettrici; • Eliminazione di pavimentazioni in materiali non inerti (es. linoleum, resine, moquette), controsoffitti, pavimenti galleggianti e rivestimenti vari; - Demolizione primaria • Eliminazione di tavolati interni in laterizio (se la struttura principale e le tamponature esterne realizzate in c.a.); • eliminazione eventuali tamponature esterne se realizzate in laterizio su struttura portante in c.a.; • eliminazione del manto di copertura (guaine, rivestimenti, tegole, ecc.); • eliminazione selettiva delle orditure di sostegno della copertura (legno, carpenteria, latero-latero- cemento, ecc.); • demolizione primaria delle strutture portanti fino alle fondazioni; - Demolizione secondaria • Deferrizzazione; • riduzione volumetrica; • caratterizzazione; • stoccaggio e trasporto. Si procederà con la rimozione controllata di parti di struttura, mantenendo staticamente efficienti le parti rimanenti. Questa metodologia potrà essere utilizzata nei casi in cui lo spazio delle operazioni è limitato: es. rimozione di partizioni interne, controsoffitti, porzioni strutturali, ecc.
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