Ictus cerebrale. Accidente cerebrovascolare dovuto ad emorragia o ad infarto cerebrale (trombosi o embolia) che ha prodotto un danno neurologico permanente con alterazione delle funzioni sensitive e/o motorie (paresi, disturbi della parola, ecc.). L’infermità è considerata indennizzabile una volta che ne sia accertata l'origine, riconosciuta l'entità e la permanenza, dopo che siano trascorsi almeno due mesi dalla data di insorgenza.
Ictus cerebrale. (colpo apoplettico) Accidenti cerebro-vascolari aventi ripercussioni neurologiche di durata superiore alle 24 ore e che implicano morte di tessuto cerebrale, emorragia ed embolia da fonte estranea al cranio. La diagnosi deve essere basata e dimostrata da: evidenza di deficienza neurologica permanente, T.A.C. o R.M.N. (risonanza magnetica nucleare) ed E.E.G. (elettroencefalogramma).
Ictus cerebrale. (colpo apoplettico) Accidente cerebro-vascolare che produca un deficit neurologico permanente risultante da infarto e morte del tessuto cerebrale dovuto all'ostruzione di un vaso intracranico, da trombosi o embolia o risultante da emorragia cerebrale. Le patologie ischemiche reversibili, pur se prolungate e gli attacchi ischemici transitori non sono rimborsabili. La natura permanente del deficit neurologico deve essere confermata da certificazione specialistica neurologica dopo almeno un mese dall'evento, da T.A.C. o R.M.N., E.E.G. (elettroencefalogramma).
Ictus cerebrale. Necrosi del tessuto cerebrale dovuta a un afflusso insufficiente di sangue o di emorragia che ha come conseguenza tutte le seguenti condizioni: – comparsa di nuovi sintomi neurologici compatibili con un ictus; – insorgenza di nuovi deficit neurologici obiettivabili all’esame clinico che persistono in modo continuativo per almeno 60 giorni dopo la diagnosi di ictus; – nuovi riscontri alla TAC o RMI, se eseguiti, compatibili con la diagnosi clinica.
Ictus cerebrale. Accidente cerebrovascolare che produca la morte irreversibile del tessuto cerebrale a causa di un’emorragia cerebrale, embolia cerebrale, trombosi cerebrale/ischemia o emorragia subaracnoidea. Quest’evento deve avere prodotto un danno neurologico permanente con alterazione delle funzioni sensitive e/o motorie (paresi, disturbi della parola, ecc.). La diagnosi dovrà essere, altresì, confermata da esami strumentali quali R.M.N. (risonanza magnetica nucleare) o TAC (tomografia assiale computerizzata) o da un esame del liquido cerebro-spinale. Si intendono esclusi: TIA (attacco ischemico transitorio); Danni al cervello a causa di infortuni, infezioni virali o batteriche, malattie infiammatorie demielinizzanti, emicranie; Malattie vascolari che compromettono l’occhio, compresa la necrosi del nervo ottico o della retina; Malattie ischemiche del sistema vestibolare. Una Malattia Grave è indennizzabile una sola volta. Pertanto non sono indennizzabili le Malattie Gravi già oggetto di una precedente liquidazione di Indennizzo.
Ictus cerebrale. (colpo apoplettico) Accidente cerebro-vascolare che produca un deficit neuro- logico permanente risultante dall’infarto e morte del tes- suto cerebrale dovuta all’ostruzione di un vaso intracranico, da trombosi o embolia o risultante da emorragia cerebrale. Le patologie ischemiche reversibili, pur se prolungate e gli attacchi ischemici transitori (TIA) sono esclusi. La natura permanente del deficit neurologico deve essere confermata da certificazione dello specialista neurologo dopo almeno un mese dall’evento, da T.A.C. o R.M.N., EEG (elettroencefa- logramma). NOTA BENE: le parti evidenziate in grassetto devono essere lette attentamente dal Contraente/Assicurato.
Ictus cerebrale accidente cerebro-vascolare acuto costituito da emorragia od infarto cerebrale (trombosi od embolia) ad esordio brusco che produca danno neurologico immediatamente riscontrato in ambito di ricovero in Istituto di cura.
Ictus cerebrale. Episodi ischemico-emorragici1 causati da rottura o trombosi2 di un’arteria cerebrale (interruzione della circolazione sanguigna in una o più aree del cervello), con la conseguenza di rilevanti deficit funzionali permanenti e/o lesioni organiche cerebrali gravi. Deve essere soddisfatta la seguente condizione: la diagnosi deve essere provata dal risultato di una TAC (tomografia assiale computerizza- ta), di una risonanza magnetica (MRI = Magnetic Resonance Ima- ging) o da un esame simile, dal quale si rilevi che vi sia stato un infarto del tessuto cerebrale3, oppure un'emorragia intracra- niale o subaracnoidale4, oppure un’embolia cerebrale, e deve causare paralisi o paresi, comportanti deficit funzionali permanenti tali da causare un’invalidità permanente non inferiore al 70% della globale validità psicofisica calcolata in base alle tabelle INAIL indi- cate nel D. lgs. n° 38 del 2000. La diagnosi deve essere conferma- ta da un neurologo trascorsi almeno 90 giorni dalla data di manife- stazione dell’evento. − attacchi ischemici transitori5 − deficit neurologici reversibili; − emicranie; − lesioni cerebrali da xxxxxx o ipossia; − disturbi della visione o dell'equilibrio dovuti a malattie o le- Deve essere soddisfatta la seguente condizione: diagnosi emessa da un cardiologo, che attesti la presenza dell'acinesia7 o della dis- cinesia8 confermata dall’interpretazione dell’elettrocardiogramma, ecocardiogramma oppure da altro esame equivalente. Inoltre deve essersi verificata almeno una delle seguenti condizioni: − sviluppo di un’onda Q almeno su due derivazioni del tracciato ECG (Q>=0.04 s oppure Q>0.25% dell’ampiezza dell’onda R); − anomalie dell’elettrocardiogramma non specificate e associate a delle modificazioni significative degli enzimi cardiaci (CPK - MB e troponina). La garanzia opera solo qualora sia accertato un rendimento funzio- nale ergonometrico9 con deficit di almeno il 35% o frazione di eiezione10 inferiore al 45%, anche in assenza di aritmie di rilievo. − angina pectoris sia nella forma stabile che instabile; − il solo aumento di Troponina11 non è considerato condizione sufficiente alla diagnosi diinfarto.
Ictus cerebrale. Accidente cerebrovascolare che produca un danno neurolo- gico di durata superiore alle 24 ore e comprenda:
Ictus cerebrale. Accidente cerebrovascolare che produca la morte irreversibile del tessuto cerebrale a causa di un’emorragia cerebrale, embolia cerebrale, trombosi cerebrale/ischemia o emorragia subaracnoidea. Quest’evento deve avere prodotto un danno neurologico permanente con alterazione delle funzioni sensitive e/o motorie (paresi, disturbi della parola, ecc.). La diagnosi dovrà essere, altresì, confermata da esami strumentali quali R.M.N. (risonanza magnetica nucleare) o TAC (tomografia assiale computerizzata) o da un esame del liquido cerebro-spinale. Si intendono esclusi: • TIA (attacco ischemico transitorio); • Danni al cervello a causa di infortuni, infezioni virali o batteriche, malattie infiammatorie demielinizzanti, emicranie; • Malattie vascolari che compromettono l’occhio, compresa la necrosi del nervo ottico o della retina; • Malattie ischemiche del sistema vestibolare. Una Malattia Grave è indennizzabile una sola volta. Pertanto non sono indennizzabili le Malattie Gravi già oggetto di una precedente liquidazione di Indennizzo.