Materiali e metodi. Il Dipartimento di Salute Mentale dell’A.S.L. 8 di Chieri si adopera da tempo per una maggiore integrazione tra l’ambito istituzionale e la rete sociale, percorrendo modalità di intervento volte al reinserimento di soggetti per cui la semplice risposta degenziale rappresenta un momento deresponsabilizzante. Il programma di Accoglienza Familiare del DSM di Chieri nasce già dal 1994 dalla collaborazione con famiglie disponibili ad accogliere adulti in difficoltà. Dal 1998, in particolare, utilizzando le risorse del sociale, si è avviato un progetto di Accoglienza Familiare Supportata per soggetti Adulti sofferenti psichici. L'esperimento iniziato dal DSM della ASL 8 coinvolge nuclei che vivono nella zona compresa tra Chieri e Asti e consiste in una modalità abitativa che integra una persona in difficoltà presso una famiglia terza, la quale, previa stipula di un preciso contratto, riceve un sussidio economico (che garantisce altresì un risparmio di spesa rispetto alla redidenzialità comunitaria) e viene regolarmente e professionalmente assistita dagli operatori di una équipe preposta. Strumento legislativo del progetto della ASL 8 è la D.C.R. del Piemonte n. 357-1370 del 28/01/1997 la quale, tra gli interventi alternativi al ricovero, prevede all’allegato C che il DSM possa procedere ad affidare pazienti psichiatrici, provvedendo ad un parallelo sostegno economico alla famiglia che accoglie. Riprendendo, peraltro, un vecchio dispositivo giuridico già contemplato nella Legge psichiatrica del 1904. Il DSM dell’ASL 8 ha a sua volta predisposto, nel dicembre 1999, una Determinazione quadro del Direttore Generale (“Avvio programma sperimentale di affidi familiari di pazienti psichiatrici”) che esplicita le linee guida dell’accoglienza familiare. Si è voluto dare flessibilità allo strumento, individuando tre diverse tipologie di Accoglienza in base alla periodizzazione degli inserimenti. Utilizzando tre diversi tipi di contratto si è cioè regolamentato l’inserimento per periodi full-time (continuativi, sulle 24 ore), per periodi part-time, brevi o giornalieri, o per periodi short-time, diurni (alcuni momenti “critici” della giornata); viene così superato quell’allontanamento sociale che spesso accompagna l’inserimento in strutture protette. Per la valutazione della compatibilità degli abbinamenti e delle capacità di interrelazione tra la famiglia ed il soggetto viene utilizzata la Pinacoteca Associativa del Test di Rorschach, somministrata sia singolarmente che in gruppo. In tre casi si è utilizzata la Adult Attachment Interview (AAI, Main e Goldwin, 1984), un’intervista strutturata per l’analisi della rappresentazione dei legami infantili e attuali, volta a valutare i patterns relazionali con le figure significative ed elaborata a partire dagli studi di J. Bowlby. È stata somministrata sia agli ospitanti che agli ospitati un mese dopo l’ingresso in famiglia. Dopo 6 mesi si è invece utilizzato lo strumento (analogo alla AAI, ma basato sulla somministrazione di scene che l’intervistato deve descrivere) della Separation Anxiety Test (SAT, J. Bowlby, 1983; G. Attili, 2001, nella versione italiana) e relativo a situazioni di ansia di separazione, finalizzata (sempre in accordo alla Teoria dell’Attaccamento) ancora a valutare i modelli operativi interni e la qualità delle relazioni intime. Si è così potuto valutare i cambiamenti operati dall’esperienza dell’accoglienza (seppure in un numero limitato di casi) sulle relazioni di attaccamento e sugli stili relazionali, sia sui pazienti ospitati, sia sulle famiglie di accoglienza. I due strumenti utilizzati elicitano, infatti, risposte relative alle esperienze di attaccamento avute in particolare nei primi anni di vita, ma anche successivamente, indagando sui ricordi relativi a: la qualità della relazione con ciascun genitore, la sensazione di essere stato rifiutato, le reazioni ed i comportamenti messi in atto quando si stava male fisicamente o emotivamente, i ricordi di separazione ed i lutti. Viene anche chiesto di spiegare i motivi del comportamento dei genitori e la loro relazione attuale con essi. Le interviste, di durata media di 45 minuti, sono state audioregistrate, trascritte e codificate. Lo scoring prevedeva punteggi da 1 a 9 per 5 scale relative ad esperienze di Affetto (A), Rifiuto (Ri), Coinvolgimento e parentificazione (Ci), Pressione verso il successo (Su), Trascuratezze (T). Analogo punteggio fu attribuito allo state of mind relativo alla Mancanza di memoria (M), Coerenza del racconto e del pensiero (Ce), Idealizzazione (Id) dei genitori, Rabbia (Ra) verso i genitori, Svalutazione dei legami di attaccamento (Sv), Irrisoluzione (Ir) di lutti o traumi, Processi Metacognitivi (PM). Alle esperienze negative ed ai racconti confusi ed incongrui venne dato un punteggio basso; viceversa per le esperienze positive ed i racconti chiari ed appropriati. Venne inoltre indagata la presenza di lutti, maltrattamenti o separazioni infantili (L) e ricercata la presenza di fenomeni di depersonalizzazione e/o derealizzazione (d), specialmente nei pazienti psicotici (66%).
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Samples: Abstract Submission
Materiali e metodi. Il Dipartimento Lo scopo di Salute Mentale dell’A.S.L. 8 questo lavoro è analizzare le riforme apportate dall’applicazione del nuovo CCNL comparto sanità del triennio 2019-2021 entrato in vigore il 2 novembre 2022 con particolare attenzione all’inserimento delle nuove figure manageriali previste per le professioni sanitarie della riabilitazione negli organigrammi delle diverse aziende sanitarie delle regioni del: Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige. Fra gli aspetti innovativi posti in essere dal Contratto vi sono gli incarichi di Chieri si adopera da tempo funzione professionale organizzativa (IFO) e professionale (IFP). Nel CCNL dell’area sanità del triennio 2019-2021, invece, sono delineate le figure dei dirigenti delle professioni sanitarie, divise in: professioni sanitarie infermieristiche, professioni sanitarie tecniche, professioni sanitarie della prevenzione e professioni sanitarie della riabilitazione. Nonostante dall’entrata in vigore del Contratto siano trascorsi due anni, i cambiamenti previsti necessitano di uno sforzo significativo per una maggiore integrazione tra l’ambito istituzionale le singole aziende in ambito organizzativo e la rete sociale, percorrendo modalità di intervento volte al reinserimento di soggetti per cui la semplice risposta degenziale successivamente anche attuativo. La riorganizzazione della struttura aziendale rappresenta un momento deresponsabilizzanteprocesso lungo e complesso e le procedure concorsuali per attribuire i nuovi incarichi seguono un iter specifico che deve rispettare una tempistica definita. Il Questa relazione è articolata in due fasi: innanzitutto è stata costruita una tabella per visualizzare ed analizzare i dati delle singole aziende sanitarie. Tramite il programma Microsoft Excel è stata elaborata una tabella a doppia entrata che comprendesse i seguenti dati: nella sezione verticale sono state inserite le Regioni perse in considerazione (Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige) con le diverse aziende sanitarie di Accoglienza Familiare competenza: cinque per il Friuli Venezia Giulia, tredici Veneto e due per il Trentino Alto Adige. Assieme alle Regioni geografiche di appartenenza è stato inserito il periodo temporale (dal 2019 al 2023). Nella sezione orizzontale sono state riportate le diverse figure professionali selezionate ai fini del DSM presente studio: operatori socio sanitari (OSS), operatori tecnici dell’assistenza (OTA), infermieri, fisioterapisti, dirigente medici e dirigenti sanitari. OSS OTA FKT INF D. XXXXXX DIRIGENZA PS FRIULI VENEZIA GIULIA AZIENDA SANITARIA UNIVERSITAIA XXXXXXXX XXXXXXXX (ASU GI) 2019 2023 AZIENDA SANITARIA UNIVERSITAIA FRIULI CENTRALE (ASU FC) 2019 2023 AZIENDA SANITARIA FRIULI OCCIDENTALE (AS FO) 2019 ISTITUTO DI RICERCA E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO MATERNO INFANTILE "BURLO XXXXXXXX" DI TRIESTE (IRCCS MATERNO INFANTILE XXXXX XXXXXXXX) 2019 2023 ISTITUTO DI RICERCA E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO " CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO (CRO)" DI AVIANO (CRO AVIANO) 2019 2023 VENETO AZIENDA ULSS 1 DOLOMITI 2019 2023 AZIENDA ULSS 2 MARCA TREVIGIANA 2019 2023 AZIENDA ULSS 3 SERENISSIMA 2019 2023 AZIENDA ULSS 4 VENETO ORIENTALE 2019 2023 AZIENDA ULSS 5 POLESANA 2019 2023 AZIENDA ULSS 6 EUGANEA 2019 2023 AZIENDA ULSS 7 PEDEMONTANA 2019 2023 AZIENDA ULSS 8 BERICA 2019 2023 AZIENDA ULSS 9 SCALIGERA 2019 2023 AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 2019 2023 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA 2019 2023 ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO 2019 2023 AZIENDA ZERO 2019 2023 TRENTINO AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI DI TRENTO 2019 2023 ALTO ADIGE COMPRENSORIO SANITARIO DI BOLZANO 2019 2023 COMPRENSORIO SANITARIO DI MERANO 2019 2023 COMPRENSORIO SANITARIO DI BRESSANONE 2019 2023 COMPRENSORIO SANITARIO DI BRUNICO 2019 Nella seconda fase dell’elaborato si è proceduto ad analizzare ogni singola deliberazione relativa al bilancio aziendale per evidenziare quelle che sono state le variazioni nel numero del personale in servizio in un anno per valutare se fossero state applicate le indicazioni del nuovo CCNL approvato. I bilanci delle aziende sanitarie vengono pubblicati con delibera del Direttore Generale nell’albo pretorio di Chieri nasce già dal 1994 dalla collaborazione con famiglie disponibili ad accogliere adulti in difficoltà. Dal 1998ogni azienda e, in particolareparticolare per la Regione Friuli Venezia Giulia in quello regionale e sono disponibili, utilizzando come previsto dalla normativa nazionale sulla trasparenza, alla libera consultazione di chiunque acceda al sito istituzionale. Per tale motivazione, per la regione del Friuli Venezia Giulia sono stati consultati i bilanci pubblicati sui siti internet dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano-Isontina (ASUGI), dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC), dell’Azienda Sanitaria Friuli Orientale (ASFO), dell’ Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Burlo Xxxxxxxx (IRCCS) ed il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (IRCCS). Per il Trentino Alto Adige sono stati analizzati i bilanci di esercizio dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento (APSS Trento) e l’Azienda Sanitaria per l’Alto Adige che comprende quattro comprensori: Brunico, Bolzano, Bressanone e Merano. Per la Regione Veneto sono stati cercati ed analizzati i bilanci pubblicati nei siti delle Aziende ULSS: Dolomiti (ULSS 1), Marca Trevigiana (ULSS 2), Serenissima (ULSS 3), Veneto Orientale (ULSS 4), Polesana (ULSS 5), Euganea (ULSS 6), Pedemontana (ULSS 7), Berica (ULSS 8), Scagliera (ULSS 9). Sono stati inoltre ricercati i dati relativi al personale dell’Azienda Ospedale -Università di Padova (AOUP), dell’Istituto Oncologico Veneto (IRCCS), dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (AOUIV) e dell’Azienda Zero. Sono raccolti ed analizzati gli allegati ai bilanci delle aziende sanitarie sopracitate dall’anno 2019 al 2023. Lo scopo era inserirli nella tabella esposta in figura 1 per poi permettere il confronto tra le risorse del socialediverse realtà locali. Da un punto di vista metodologico, si è avviato riscontrato che non tutte le aziende esaminate pubblicassero i dati relativi al personale utilizzando la medesima classificazione, per cui si è deciso di limitare l’elaborazione dei dati raccolti esclusivamente alle aziende del Friuli Venezia Giulia. Nello specifico, la rendicontazione del personale in servizio presso un’azienda sanitaria in un anno può essere pubblicata sia sottoforma di profilo professionale che di categoria di contratto. Nel primo caso, è possibile conoscere l’andamento del profilo professionale nei diversi anni (ad esempio: educatore professionale, infermiere, ecc). Nel secondo caso, invece, la tabella raggruppa il personale in servizio in un determinato anno per categoria di contratto (ad esempio: D, B…). Il dato, quindi, non si rivela funzionale per questo lavoro in quanto nella categoria D, ad esempio, sono inseriti tutti i professionisti sanitari ed un aumento del loro numero non specifica di quale profilo professionale si tratti. Lo stesso concetto è applicabile alla dirigenza delle professioni sanitarie: nella dirigenza ‘non medica’, sono inserite le dirigenze delle professioni sanitarie tecniche, infermieristiche ed ostetriche, della prevenzione, riabilitative ma anche i dirigenti biologi, fisici, farmacisti, chimico, psicologo. Alla luce di dette considerazioni la classificazione dicotomica ‘dirigenza medica/non medica’ non permette un’analisi approfondita dei dati. Nella figura proposta, si possono comparare i due sistemi di classificazione del personale diversi: una pubblicata dal Centro di riferimento Oncologico di Xxxxxx e l’altra pubblicata dall’USSL 2 “Marca Trevigiana” entrambe per l’anno 2022. È stato quindi possibile compilare soltanto una porzione della tabella elaborata in precedenza ed i dati sono poi stati estrapolati per visualizzare l’andamento del personale nel tempo. In questo caso, si segnala la mancanza del dato rilevante per il lavoro dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale per l’anno 2023 in quanto, nell’ultimo bilancio consultivo, è stata modificata la tabella relativa al personale in servizio con le categorie anziché che i profili professionali. Per cui è stato possibile elaborare dei grafici con quattro aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Nella figura 5 si può notare il diagramma di flusso dell’intero progetto di Accoglienza Familiare Supportata per soggetti Adulti sofferenti psichici. L'esperimento iniziato dal DSM della ASL 8 coinvolge nuclei che vivono nella zona compresa tra Chieri e Asti e consiste in una modalità abitativa che integra una persona in difficoltà presso una famiglia terza, la quale, previa stipula di un preciso contratto, riceve un sussidio economico (che garantisce altresì un risparmio di spesa rispetto alla redidenzialità comunitaria) e viene regolarmente e professionalmente assistita dagli operatori di una équipe preposta. Strumento legislativo del progetto della ASL 8 è la D.C.R. del Piemonte n. 357-1370 del 28/01/1997 la quale, tra gli interventi alternativi al ricovero, prevede all’allegato C che il DSM possa procedere ad affidare pazienti psichiatrici, provvedendo ad un parallelo sostegno economico alla famiglia che accoglie. Riprendendo, peraltro, un vecchio dispositivo giuridico già contemplato nella Legge psichiatrica del 1904. Il DSM dell’ASL 8 ha a sua volta predisposto, nel dicembre 1999, una Determinazione quadro del Direttore Generale (“Avvio programma sperimentale di affidi familiari di pazienti psichiatrici”) che esplicita le linee guida dell’accoglienza familiare. Si è voluto dare flessibilità allo strumento, individuando tre diverse tipologie di Accoglienza in base alla periodizzazione degli inserimenti. Utilizzando tre diversi tipi di contratto si è cioè regolamentato l’inserimento per periodi full-time (continuativi, sulle 24 ore), per periodi part-time, brevi o giornalieri, o per periodi short-time, diurni (alcuni momenti “critici” della giornata); viene così superato quell’allontanamento sociale che spesso accompagna l’inserimento in strutture protette. Per la valutazione della compatibilità degli abbinamenti e delle capacità di interrelazione tra la famiglia ed il soggetto viene utilizzata la Pinacoteca Associativa del Test di Rorschach, somministrata sia singolarmente che in gruppo. In tre casi si è utilizzata la Adult Attachment Interview (AAI, Main e Goldwin, 1984), un’intervista strutturata per l’analisi della rappresentazione dei legami infantili e attuali, volta a valutare i patterns relazionali con le figure significative ed elaborata a partire dagli studi di J. Bowlby. È stata somministrata sia agli ospitanti che agli ospitati un mese dopo l’ingresso in famiglia. Dopo 6 mesi si è invece utilizzato lo strumento (analogo alla AAI, ma basato sulla somministrazione di scene che l’intervistato deve descrivere) della Separation Anxiety Test (SAT, J. Bowlby, 1983; G. Attili, 2001, nella versione italiana) e relativo a situazioni di ansia di separazione, finalizzata (sempre in accordo alla Teoria dell’Attaccamento) ancora a valutare i modelli operativi interni e la qualità delle relazioni intime. Si è così potuto valutare i cambiamenti operati dall’esperienza dell’accoglienza (seppure in un numero limitato di casi) sulle relazioni di attaccamento e sugli stili relazionali, sia sui pazienti ospitati, sia sulle famiglie di accoglienza. I due strumenti utilizzati elicitano, infatti, risposte relative alle esperienze di attaccamento avute in particolare nei primi anni di vita, ma anche successivamente, indagando sui ricordi relativi a: la qualità della relazione con ciascun genitore, la sensazione di essere stato rifiutato, le reazioni ed i comportamenti messi in atto quando si stava male fisicamente o emotivamente, i ricordi di separazione ed i lutti. Viene anche chiesto di spiegare i motivi del comportamento dei genitori e la loro relazione attuale con essi. Le interviste, di durata media di 45 minuti, sono state audioregistrate, trascritte e codificate. Lo scoring prevedeva punteggi da 1 a 9 per 5 scale relative ad esperienze di Affetto (A), Rifiuto (Ri), Coinvolgimento e parentificazione (Ci), Pressione verso il successo (Su), Trascuratezze (T). Analogo punteggio fu attribuito allo state of mind relativo alla Mancanza di memoria (M), Coerenza del racconto e del pensiero (Ce), Idealizzazione (Id) dei genitori, Rabbia (Ra) verso i genitori, Svalutazione dei legami di attaccamento (Sv), Irrisoluzione (Ir) di lutti o traumi, Processi Metacognitivi (PM). Alle esperienze negative ed ai racconti confusi ed incongrui venne dato un punteggio basso; viceversa per le esperienze positive ed i racconti chiari ed appropriati. Venne inoltre indagata la presenza di lutti, maltrattamenti o separazioni infantili (L) e ricercata la presenza di fenomeni di depersonalizzazione e/o derealizzazione (d), specialmente nei pazienti psicotici (66%)tesi.
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Samples: National Collective Labor Agreement
Materiali e metodi. Il Dipartimento Obiettivo della ricerca è la redazione di Salute Mentale dell’A.S.L. 8 un rapporto, il più possibile esaustivo, sulle ini- ziative antifumo effettuate nell’ultimo triennio o attualmente in corso in Piemonte e di Chieri si adopera da tempo per una maggiore integrazione tra l’ambito istituzionale e la rete sociale, percorrendo modalità di intervento volte al reinserimento di tutti i soggetti per cui la semplice risposta degenziale rappresenta un momento deresponsabilizzanteattivi sul territorio regio- nale in tale ambito. Il programma di Accoglienza Familiare del DSM di Chieri nasce già dal 1994 dalla collaborazione con famiglie disponibili ad accogliere adulti in difficoltà. Dal 1998, in particolare, utilizzando le risorse del sociale, Un primo problema che si è avviato presentato, di ordine metodologico, è stato quello del duplice focus che presenta un progetto lavoro di Accoglienza Familiare Supportata per soggetti Adulti sofferenti psichici. L'esperimento iniziato dal DSM della ASL 8 coinvolge nuclei che vivono nella zona compresa tra Chieri e Asti e consiste que- sto tipo, ossia: - focus sui soggetti: chi fa “attività antifu- mo” in una modalità abitativa che integra una persona Piemonte; - focus sulle attività: quali sono le “attività antifumo” in difficoltà presso una famiglia terza, la quale, previa stipula di un preciso contratto, riceve un sussidio economico (che garantisce altresì un risparmio di spesa rispetto alla redidenzialità comunitaria) e viene regolarmente e professionalmente assistita dagli operatori di una équipe preposta. Strumento legislativo del progetto della ASL 8 è la D.C.R. del Piemonte n. 357-1370 del 28/01/1997 la quale, tra gli interventi alternativi al ricovero, prevede all’allegato C che il DSM possa procedere ad affidare pazienti psichiatrici, provvedendo ad un parallelo sostegno economico alla famiglia che accoglie. Riprendendo, peraltro, un vecchio dispositivo giuridico già contemplato nella Legge psichiatrica del 1904. Il DSM dell’ASL 8 ha a sua volta predisposto, nel dicembre 1999, una Determinazione quadro del Direttore Generale (“Avvio programma sperimentale di affidi familiari di pazienti psichiatrici”) che esplicita le linee guida dell’accoglienza familiarePiemonte. Si è voluto dare flessibilità allo strumentotrattato cioè di costruire delle mappe provvisorie per orientare l’indagine sul “che cosa” e “chi” si sarebbe potuto trovare in azione nel campo della lotta al tabagismo. Sono quindi state individuate tre macro- aree di indagine: - prevenzione del fumo nelle scuole; - disassuefazione (condotta sia da enti pubblici che privati, individuando tre diverse tipologie sanitari e non); - interventi comunitari di Accoglienza controllo della diffusione del tabagismo attraverso azioni locali, quali la costruzione di alleanze, le campagne di comunicazione di massa, la promulgazione e il rispetto delle normative vigenti in base alla periodizzazione degli inserimentimateria. Utilizzando tre diversi tipi In tale macro-area rientra anche l’attività di contratto ricerca e sorveglianza (svolta per esempio dalle Aziende Sanitarie Locali o dall’Amministrazione Locale). L’indagine è stata condotta secondo le metodologie “top-down” e “snowballing” (Xxxxxxx, 1961). La prima metodologia ha previsto l’indivi- duazione dei soggetti operanti a livello regionale e locale partendo da reti di orga- nizzazioni attive a livello internazionale e nazionale; la seconda ha comportato l’utiliz- zo delle informazioni fornite dai testimoni privilegiati, identificati ed intervistati nella fase iniziale dell’indagine, per coinvolgere altri soggetti e aumentare successivamente le dimensioni della “palla di neve” fino ad arrivare ad avere un quadro il più completo possibile delle attività svolte e dei soggetti impegnati nella lotta al tabagismo. L’opportunità offerta ai componenti del Gruppo Tecnico Antitabacco di partecipare ad alcune riunioni preliminari all’approva- zione del Piano Regionale Anti-Tabacco (PRAT), ha permesso inoltre di incontrare alcuni soggetti già attivamente impegnati nella lotta al tabagismo in ambito regionale. Il lavoro ha potuto dunque avvalersi anche di interviste a testimoni privilegiati per meglio conoscere lo stato dell’arte di alcune iniziative antitabacco. L’esplorazione delle attività realizzate da parte delle ASL e dei Centri Antifumo pub- blici si è cioè regolamentato l’inserimento per periodi full-time (continuativi, sulle 24 ore), per periodi part-time, brevi o giornalieri, o per periodi short-time, diurni (alcuni momenti “critici” della giornata); viene così superato quell’allontanamento sociale che spesso accompagna l’inserimento in strutture protette. Per la valutazione della compatibilità degli abbinamenti e delle capacità di interrelazione tra la famiglia intrecciata ed il soggetto viene utilizzata la Pinacoteca Associativa del Test di Rorschach, somministrata sia singolarmente che in gruppo. In tre casi si è utilizzata la Adult Attachment Interview (AAI, Main e Goldwin, 1984), un’intervista strutturata per l’analisi della rappresentazione dei legami infantili e attuali, volta a valutare i patterns relazionali integrata con le figure significative ed elaborata a partire dagli studi di J. Bowlby. È stata somministrata sia agli ospitanti che agli ospitati un mese dopo l’ingresso in famiglia. Dopo 6 mesi si è invece utilizzato lo strumento (analogo alla AAI, ma basato sulla somministrazione di scene che l’intervistato deve descrivere) della Separation Anxiety Test (SAT, J. Bowlby, 1983; G. Attili, 2001, nella versione italiana) e relativo a situazioni di ansia di separazione, finalizzata (sempre in accordo alla Teoria dell’Attaccamento) ancora a valutare i modelli operativi interni e la qualità delle relazioni intime. Si è così potuto valutare i cambiamenti operati dall’esperienza dell’accoglienza (seppure in un numero limitato di casi) sulle relazioni di attaccamento e sugli stili relazionaliuna rilevazione analoga, sia sui pazienti ospitatiper quanto riguarda i tempi che gli obiettivi, sia sulle famiglie condotta su base nazionale a cura dell’Osservatorio Fumo Alcol e Droga1 (OSSFAD) dell’Istituto Superiore di accoglienza. I due strumenti utilizzati elicitano, infatti, risposte relative alle esperienze di attaccamento avute in particolare nei primi anni di vita, ma anche successivamente, indagando sui ricordi relativi a: la qualità della relazione con ciascun genitore, la sensazione di essere stato rifiutato, le reazioni ed i comportamenti messi in atto quando si stava male fisicamente o emotivamente, i ricordi di separazione ed i lutti. Viene anche chiesto di spiegare i motivi del comportamento dei genitori e la loro relazione attuale con essi. Le interviste, di durata media di 45 minuti, sono state audioregistrate, trascritte e codificate. Lo scoring prevedeva punteggi da 1 a 9 per 5 scale relative ad esperienze di Affetto Sanità (A), Rifiuto (Ri), Coinvolgimento e parentificazione (Ci), Pressione verso il successo (Su), Trascuratezze (TISS). Analogo punteggio fu attribuito Incrociando il focus sui soggetti con quello sulle attività (ovvero le tre macro-aree sopra descritte) è stato possibile ricostruire il quadro delle iniziative antifumo in Piemonte riportato nella Tabella 1. 1Tale rilevazione si svolge nel contesto dell’indagine promossa dal Coordinamento Tecnico delle Regioni sul Tabagismo, dal Ministero della Salute e dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OSSFAD) dell’Istituto Superiore di Sanità, allo state of mind relativo alla Mancanza scopo di memoria (M), Coerenza del racconto evidenziare le attività antifumo promosse dalle Aziende Sanitarie Locali e del pensiero (Ce), Idealizzazione (Id) dei genitori, Rabbia (Ra) verso i genitori, Svalutazione dei legami di attaccamento (Sv), Irrisoluzione (Ir) di lutti o traumi, Processi Metacognitivi (PM). Alle esperienze negative ed ai racconti confusi ed incongrui venne dato un punteggio basso; viceversa per le esperienze positive ed i racconti chiari ed appropriati. Venne inoltre indagata la presenza di lutti, maltrattamenti o separazioni infantili (L) e ricercata la presenza di fenomeni di depersonalizzazione e/o derealizzazione (d), specialmente nei pazienti psicotici (66%)dai Centri Antifumo pubblici.
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Samples: Research Report
Materiali e metodi. Il Dipartimento Servizio di Salute Mentale dell’A.S.L. 8 Medicina Nucleare comprendente una sezione PET/CT già operante e regolarmente autorizzata mediante N.O. di Chieri si adopera da tempo categoria B, giunge all’attenzione del Servizio S.Pre.S.A.L ASP-ME nell’ambito delle attività programmate per una maggiore integrazione tra l’ambito istituzionale e la rete sociale, percorrendo modalità il controllo dell’osservanza delle norme in materia di intervento volte al reinserimento di soggetti per cui la semplice risposta degenziale rappresenta un momento deresponsabilizzanteradiazioni ionizzanti . Il programma personale classificato esposto di Accoglienza Familiare del DSM categoria A si compone di Chieri nasce già dal 1994 dalla collaborazione con famiglie disponibili ad accogliere adulti in difficoltà. Dal 19986 unità ( 3 medici nucleari e 3 TSRM); l’attività diretta allo svolgimento di prestazioni radiodiagnostiche è supportata anche da Infermieri Professionali, in particolare, utilizzando le risorse del sociale, si Ausiliari e Cardiologi classificati lavoratori Esposti di Categoria B. La sorveglianza fisica è avviato garantita da un progetto servizio di Accoglienza Familiare Supportata per soggetti Adulti sofferenti psichici. L'esperimento iniziato dal DSM della ASL 8 coinvolge nuclei che vivono nella zona compresa tra Chieri e Asti e consiste in una modalità abitativa che integra una persona in difficoltà presso una famiglia terza, fisica sanitaria sotto la quale, previa stipula responsabilità di un preciso contratto, riceve un sussidio economico (Esperto in fisica medica che garantisce altresì un risparmio svolge congiuntamente le funzioni di spesa rispetto alla redidenzialità comunitaria) e viene regolarmente e professionalmente assistita dagli operatori di una équipe preposta. Strumento legislativo del progetto della ASL 8 Esperto Qualificato ; la sorveglianza medica è la D.C.R. del Piemonte n. 357-1370 del 28/01/1997 la quale, tra gli interventi alternativi al ricovero, prevede all’allegato C che il DSM possa procedere ad affidare pazienti psichiatrici, provvedendo affidata ad un parallelo sostegno economico alla famiglia che accoglieMedico Autorizzato . Riprendendo, peraltro, un vecchio dispositivo giuridico già contemplato nella Legge psichiatrica La metodologia d’intervento si basa sull’impiego di uno strumento informativo appositamente predisposto per le attività di indagine conoscitiva del 1904comparto di interesse a suo tempo effettuate . Il DSM dell’ASL 8 ha a sua volta predisposto, nel dicembre 1999, una Determinazione quadro del Direttore Generale (“Avvio programma sperimentale questionario utilizzato è articolato in domande che consentono di affidi familiari indagare e valutare il livello di pazienti psichiatrici”) che esplicita le linee guida dell’accoglienza familiare. Si è voluto dare flessibilità allo strumento, individuando tre diverse tipologie di Accoglienza in base alla periodizzazione degli inserimenti. Utilizzando tre diversi tipi di contratto si è cioè regolamentato l’inserimento per periodi full-time (continuativi, sulle 24 ore), per periodi part-time, brevi o giornalieri, o per periodi short-time, diurni (alcuni momenti “critici” della giornata); viene così superato quell’allontanamento sociale che spesso accompagna l’inserimento in strutture protette. Per la valutazione della compatibilità degli abbinamenti e delle capacità di interrelazione tra la famiglia ed il soggetto viene utilizzata la Pinacoteca Associativa del Test di Rorschach, somministrata sia singolarmente che in gruppo. In tre casi si è utilizzata la Adult Attachment Interview (AAI, Main e Goldwin, 1984), un’intervista strutturata per l’analisi della rappresentazione dei legami infantili e attuali, volta a valutare i patterns relazionali con le figure significative ed elaborata a partire dagli studi di J. Bowlby. È stata somministrata sia agli ospitanti che agli ospitati un mese dopo l’ingresso in famiglia. Dopo 6 mesi si è invece utilizzato lo strumento (analogo alla AAI, ma basato sulla somministrazione di scene che l’intervistato deve descrivere) della Separation Anxiety Test (SAT, J. Bowlby, 1983; G. Attili, 2001, nella versione italiana) e relativo a situazioni di ansia di separazione, finalizzata (sempre in accordo alla Teoria dell’Attaccamento) ancora a valutare i modelli operativi interni diffusione e la qualità dell’applicazione delle relazioni intimenorme di cui al D.Lgs.241 /00, Capo VIII del D.Lgs 230/95 e s.m.i. Si è così potuto valutare (che disciplina gli articoli concernenti la protezione dei lavoratori esposti ) e al D.Lgs 187/00 (che sancisce i cambiamenti operati dall’esperienza dell’accoglienza (seppure in un numero limitato principi per la protezione del paziente). E’ stata verificata l’osservanza degli obblighi di casi) sulle relazioni di attaccamento e sugli stili relazionalilegge delle figure professionali coinvolte nella radioprotezione sia per il profilo fisico, sia sui pazienti ospitati, sia sulle famiglie di accoglienza. I due strumenti utilizzati elicitano, infatti, risposte relative alle esperienze di attaccamento avute in particolare nei primi anni di vita, ma anche successivamente, indagando sui ricordi relativi a: la qualità della relazione con ciascun genitore, la sensazione di essere stato rifiutato, le reazioni ed i comportamenti messi in atto quando si stava male fisicamente o emotivamente, i ricordi di separazione ed i lutti. Viene anche chiesto di spiegare i motivi del comportamento dei genitori e la loro relazione attuale con essi. Le interviste, di durata media di 45 minuti, sono state audioregistrate, trascritte e codificate. Lo scoring prevedeva punteggi da 1 a 9 per 5 scale relative ad esperienze di Affetto (A), Rifiuto (Ri), Coinvolgimento e parentificazione (Ci), Pressione verso il successo (Su), Trascuratezze (T). Analogo punteggio fu attribuito allo state of mind relativo alla Mancanza di memoria (M), Coerenza del racconto e del pensiero (Ce), Idealizzazione (Id) dei genitori, Rabbia (Ra) verso i genitori, Svalutazione dei legami di attaccamento (Sv), Irrisoluzione (Ir) di lutti o traumi, Processi Metacognitivi (PM). Alle esperienze negative ed ai racconti confusi ed incongrui venne dato un punteggio basso; viceversa per le esperienze positive attività di tipo sanitario; quindi sono stati ispezionati i locali e le aree interessate dall’attività. Il secondo livello di indagine esamina l’aspetto radioprotezionistico considerando particolarmente la valutazione di dose agli operatori durante lo svolgimento della pratica come da art 82 del D.L.vo 17 marzo 1995 n.230 ed i racconti chiari ed appropriatiall. Venne inoltre indagata la presenza di lutti, maltrattamenti o separazioni infantili (L) e ricercata la presenza di fenomeni di depersonalizzazione e/o derealizzazione (d), specialmente nei pazienti psicotici (66%)III. del D.Lgs.241/00 .
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Materiali e metodi. Il Dipartimento di Salute Mentale dell’A.S.L. 8 di Chieri si adopera da tempo per una maggiore integrazione tra l’ambito istituzionale e la rete sociale, percorrendo modalità di intervento volte al reinserimento di soggetti per cui la semplice risposta degenziale rappresenta un momento deresponsabilizzantepresente studio clinico è stato autorizzato dal Comitato Etico Palermo 1 nella seduta del 17/01/2018 n. 01/2018. Il programma reclutamento dei pazienti è stato condotto tra il 01/05/2018 ed il 30/04/2019. I criteri d’inclusione allo studio sono stati: - Pazienti adulti (>18 anni) con fistole perianali complesse di Accoglienza Familiare del DSM origine criptoghiandolare. I criteri di Chieri nasce già dal 1994 dalla collaborazione esclusione sono stati: - Fistole non complicate curabili con famiglie disponibili ad accogliere adulti in difficoltà. Dal 1998semplice fistulotomia; - Fistole retto-vaginali; - Gravidanza - Morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa - HCV, in particolareHBV, utilizzando le risorse del socialeHIV - neoplasie, si è avviato un progetto di Accoglienza Familiare Supportata per soggetti Adulti sofferenti psichici. L'esperimento iniziato dal DSM della ASL 8 coinvolge nuclei che vivono nella zona compresa tra Chieri e Asti e consiste in una modalità abitativa che integra una persona in difficoltà presso una famiglia terzamalattie autoimmuni, la qualeTBC, previa stipula di un preciso contrattomalattie psichiatriche, riceve un sussidio economico (che garantisce altresì un risparmio di spesa rispetto alla redidenzialità comunitaria) e viene regolarmente e professionalmente assistita dagli operatori di una équipe preposta. Strumento legislativo del progetto della ASL 8 è la D.C.R. del Piemonte n. 357-1370 del 28/01/1997 la quale, tra gli interventi alternativi al ricovero, prevede all’allegato C che il DSM possa procedere ad affidare pazienti psichiatrici, provvedendo ad un parallelo sostegno economico alla famiglia che accoglie. Riprendendo, peraltro, un vecchio dispositivo giuridico già contemplato nella Legge psichiatrica del 1904trattamento con agenti immunosoppressori o citotossici. Il DSM dell’ASL 8 reclutamento dei pazienti è avvenuto mediante visita proctologica. La visita proctologica ha a sua volta predispostoprevisto la raccolta anamnestica, nel dicembre 1999prossima e remota, una Determinazione quadro del Direttore Generale (“Avvio programma sperimentale di affidi familiari di pazienti psichiatrici”) che esplicita le linee guida dell’accoglienza familiare. Si è voluto dare flessibilità allo strumento, individuando tre diverse tipologie di Accoglienza in base alla periodizzazione degli inserimenti. Utilizzando tre diversi tipi di contratto si è cioè regolamentato l’inserimento per periodi full-time (continuativi, sulle 24 ore), per periodi part-time, brevi o giornalieri, o per periodi short-time, diurni (alcuni momenti “critici” della giornata); viene così superato quell’allontanamento sociale che spesso accompagna l’inserimento in strutture protette. Per con la valutazione della compatibilità degli abbinamenti delle comorbidità dei pazienti e delle capacità di interrelazione tra la famiglia dei pregressi interventi proctologici ed il soggetto viene utilizzata la Pinacoteca Associativa del Test di Rorschachaddominali, somministrata sia singolarmente l’esame obiettivo con l’ispezione e l’esplorazione digito-ano-rettale e l’anoscopia. Ai pazienti con fistole perianali reputate complesse è stata proposta l’inclusione nello studio clinico ed a coloro che in gruppo. In tre casi si è utilizzata la Adult Attachment Interview (AAI, Main e Goldwin, 1984), un’intervista strutturata per l’analisi della rappresentazione dei legami infantili e attuali, volta a valutare i patterns relazionali con le figure significative ed elaborata a partire dagli studi di J. Bowlby. È stata somministrata sia agli ospitanti che agli ospitati hanno accettato sono stati sottoposti un mese dopo l’ingresso in famiglia. Dopo 6 mesi si è invece utilizzato lo strumento (analogo alla AAI, ma basato questionario sulla somministrazione di scene che l’intervistato deve descrivere) della Separation Anxiety Test (SAT, J. Bowlby, 1983; G. Attili, 2001, nella versione italiana) e relativo a situazioni di ansia di separazione, finalizzata (sempre in accordo alla Teoria dell’Attaccamento) ancora a valutare i modelli operativi interni e la qualità delle relazioni intime. Si è così potuto valutare i cambiamenti operati dall’esperienza dell’accoglienza (seppure in un numero limitato di casi) sulle relazioni di attaccamento e sugli stili relazionali, sia sui pazienti ospitati, sia sulle famiglie di accoglienza. I due strumenti utilizzati elicitano, infatti, risposte relative alle esperienze di attaccamento avute in particolare nei primi anni di vita, ma anche successivamentel’SF-36 (SF 36-Q) (70), indagando sui ricordi relativi a: e due questionari sull’incontinenza fecale, il Xxxxxx score (71) ed il Xxxxxx score (72). La valutazione clinica ottenuta mediante esame obiettivo è stata confermata attraverso uno studio morfologico strumentale con RMN con mdc. La valutazione funzionale ottenuta mediante l’esame obiettivo e gli score sull’incontinenza è stata completata dall’esecuzione di manometria ano-rettale con ricostruzione 3D. Confermata la qualità della relazione con ciascun genitore, la sensazione di essere stato rifiutato, le reazioni ed i comportamenti messi in atto quando si stava male fisicamente o emotivamente, i ricordi di separazione ed i lutti. Viene anche chiesto di spiegare i motivi del comportamento dei genitori patologia e la loro relazione attuale non passibilità di interventi chirurgici tradizionali, è stata confermata l’inclusione nello studio clinico di trattamento con essiSVF contenente cellule staminali mesenchimali autologhe di origine adiposa e CPUNT e sottoposto ed acquisito il consenso informato in accordo con la Dichiarazione di Helsinki. Le intervisteIl reclutamento attraverso la visita proctologica, lo studio fisiologico e gli interventi chirurgici sono stati eseguiti presso l’U.O.C. di durata media Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’A.O.U.P. ”Xxxxx Xxxxxxxx” di 45 minuti, sono state audioregistrate, trascritte e codificatePalermo. Lo scoring prevedeva punteggi da 1 a 9 studio morfologico è stato eseguito presso l’U.O. di Radiologia dell’A.O.U.P. ”Xxxxx Xxxxxxxx” di Palermo. L’analisi di laboratorio è stata eseguita presso il Laboratorio di Fisiopatologia Cellulare e Molecolare del Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche dell’Università degli Studi di Palermo. I pazienti reclutati hanno eseguito un deposito di sangue per 5 scale relative ad esperienze la produzione del CPUNT autologo presso il Servizio Trasfusionale dell’A.O.U.P. “Xxxxx Xxxxxxxx” di Affetto (A), Rifiuto (Ri), Coinvolgimento e parentificazione (Ci), Pressione verso il successo (Su), Trascuratezze (T). Analogo punteggio fu attribuito allo state of mind relativo alla Mancanza di memoria (M), Coerenza del racconto e del pensiero (Ce), Idealizzazione (Id) dei genitori, Rabbia (Ra) verso i genitori, Svalutazione dei legami di attaccamento (Sv), Irrisoluzione (Ir) di lutti o traumi, Processi Metacognitivi (PM). Alle esperienze negative ed ai racconti confusi ed incongrui venne dato un punteggio basso; viceversa per le esperienze positive ed i racconti chiari ed appropriati. Venne inoltre indagata la presenza di lutti, maltrattamenti o separazioni infantili (L) e ricercata la presenza di fenomeni di depersonalizzazione e/o derealizzazione (d), specialmente nei pazienti psicotici (66%)Palermo.
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