Metodo di prova. La prova prevede la simulazione del livello di reattivo nel sistema di controllo e la valutazione delle variazioni di potenza reattiva scambiata dall’impianto con la rete rispetto al riferimento del livello di reattivo simulato. A partire dall’assetto iniziale descritto nelle condizioni di prova, la prova si svolge attuando le seguenti operazioni: • imporre all’impianto una rampa del riferimento di Livq per portare l’impianto sottoposto a test nella regione di sottoeccitazione fino a Livq pari a -30% (il gradiente di variazione di Livq in valore assoluto deve essere minore o uguale a 10%/minuto) • mantenere l’impianto al punto di funzionamento trovato per un minuto • in seguito, aumentare il riferimento di Livq per portare l’impianto nella regione di sovraeccitazione fino a raggiungere un Livq pari a +30% (il gradiente di variazione di Livq in valor assoluto deve essere minore o uguale a 10%/minuto) • mantenere l’impianto al punto di funzionamento trovato per un minuto • in seguito, imporre una rampa di variazione di Livq per tornare al valore iniziale In Figura 24 è riportato l’andamento indicativo del profilo di set-point di Livq imposto per l’esecuzione del test di regolazione statica sopra descritto.
Metodo di prova. La prova prevede di imporre un riferimento di tensione di sbarra AT e valutare il comportamento dell’impianto a fronte di variazioni del set-point sia valutando la tensione lato AT sia la potenza reattiva scambiata dall’impianto con la rete. A partire dall’assetto iniziale descritto nelle condizioni di prova la prova si svolge attuando le seguenti operazioni: • imporre una rampa sul riferimento di calibratore di sbarra RTS per portare l’impianto sottoposto al test ad assorbire potenza reattiva senza che intervenga alcun limite; il gradiente di variazione RTS deve essere minore o uguale a 0.02%/minuto della tensione nominale e la variazione totale non deve essere inferiore allo 0.5%Vn; • mantenere l’impianto al punto di funzionamento trovato per un minuto; • imporre sul riferimento RTS per portare l’impianto a erogare potenza reattiva senza che intervenga alcun limite; il gradiente di variazione RTS deve essere minore o uguale a 0.1%/minuto della tensione nominale e la variazione totale non deve essere inferiore a 1%; • mantenere l’impianto al punto di funzionamento trovato per un minuto; • imporre il riferimento di calibratore RTS al valore iniziale; • la variazione complessiva di tensione di sbarra non deve essere inferiore a 1% della tensione di sbarra nominale. In Figura 25 è riportato l’andamento indicativo del profilo del riferimento di tensione RTS imposto per l’esecuzione del test di regolazione statica sopra descritto.
Metodo di prova. La prova prevede di variare a gradino il riferimento di Livq e valutare la variazione della potenza reattiva scambiata dall’impianto con la rete. A partire dall’assetto descritto nelle condizioni di prova la prova si svolge attuando le seguenti operazioni: • agire sul riferimento di Livq imposto all’impianto per portare l’impianto ad assorbire potenza reattiva (regione di sottoeccitazione) • mantenere l’impianto al punto di funzionamento raggiunto per un minuto • in seguito, imporre una variazione a gradino del riferimento di Livq di -30% della potenza reattiva limite istantanea avendo cura di non toccare alcuna limitazione di tensione a fine transitorio • mantenere l’impianto al punto di funzionamento trovato per un minuto • rimuovere il gradino di Livq • in seguito, agire sul riferimento di Livq imposto all’impianto per portare l’impianto a erogare potenza reattiva (regione di sovraeccitazione) • mantenere l’impianto al punto di funzionamento raggiunto per un minuto • in seguito, imporre una variazione a gradino del riferimento di Livq di almeno il 30% della potenza reattiva limite istantanea avendo cura di non toccare alcuna limitazione di tensione a fine transitorio • mantenere l’impianto al punto di funzionamento trovato per un minuto • rimuovere il gradino di Livq In Figura 26 è riportato l’andamento indicativo del profilo del set-point Livq imposto per l’esecuzione del test di regolazione dinamica sopra descritto.
Metodo di prova. La prova prevede di imporre un riferimento di tensione di sbarra AT RTS a gradino e valutare il comportamento dell’impianto sia valutando la tensione lato AT sia la potenza reattiva scambiata dall’impianto con la rete. A partire dall’assetto descritto nelle condizioni di prova la prova si svolge attuando le seguenti operazioni: • agire sul riferimento RTS imposto all’impianto per portare l’impianto in assorbimento di potenza reattiva (regione di sottoeccitazione); • mantenere l’impianto al punto di funzionamento raggiunto per un minuto; • imporre una variazione a gradino del riferimento di tensione di sbarra di 0.5% Vn avendo cura di non toccare alcuna limitazione di potenza reattiva o tensione a fine transitorio; • mantenere l’impianto al punto di funzionamento raggiunto per circa dieci minuti; • rimuovere il gradino. In Figura 18 è riportato l’andamento indicativo del profilo del set-point della tensione di riferimento di RTS per l’esecuzione del test di regolazione dinamica descritto in precedenza.
Metodo di prova. La prova consiste nel simulare un profilo del riferimento di tensione ai morsetti di macchina come descritto di seguito per verificare l’errore di controllo del regolatore. A partire dall’assetto riportato nelle condizioni di prova, la prova si svolge attuando le seguenti operazioni: • imporre al regolatore un riferimento di tensione tale da portare il gruppo di generazione nella regione di sottoeccitazione senza che intervenga il limite di sotto eccitazione o il valore minimo del riferimento di tensione (il gradiente di variazione del set-point deve essere in valore assoluto inferiore o pari a 1%/min). Indicativamente la variazione di tensione deve essere di circa -2.5% del valore nominale. • mantenere l’impianto nel punto di funzionamento trovato per un minuto. • in seguito, imporre al regolatore un riferimento di tensione tale da portare il gruppo di generazione nella regione di sovraeccitazione senza che intervenga il limite di sovra eccitazione o il valore massimo del riferimento di tensione (il gradiente di variazione del set-point deve essere inferiore o pari a 1%/min). Indicativamente la variazione di tensione deve essere di circa 5% del valore nominale. • mantenere l’impianto nel punto di funzionamento trovato per un minuto. • in seguito, tornare al valore iniziale di Vrif con gradiente in valore assoluto inferiore o pari a 1%/min. In Figura 8 è riportato un esempio tipico dell’andamento del set-point richiesto per lo svolgimento della prova.
Metodo di prova. La prova consiste nell’applicare una variazione a gradino del riferimento di tensione di macchina e registrare l’andamento della risposta del gruppo di generazione in termini di tensione di macchina. Dall’assetto riportato nelle condizioni di prova, la prova si svolge attuando le seguenti operazioni: • mantenere il valore di tensione di riferimento costante per almeno trenta secondi; • applicare una variazione a gradino del riferimento di tensione di macchina del 4% del valore nominale; • mantenere la variazione di tensione per dieci secondi o fino all’esaurimento delle oscillazioni di potenza e rimuovere il gradino di tensione impostato. In Figura 9 è riportato un esempio tipico dell’andamento del set-point richiesto per lo svolgimento della prova descritta in precedenza.
Metodo di prova. La prova consiste nell’applicare una variazione a gradino del riferimento di tensione di macchina e registrare l’andamento della risposta del gruppo di generazione in termini di potenza attiva prodotta. Dall’assetto iniziale descritto nelle condizioni di prova, la prova si effettua attuando le seguenti operazioni: • mantenere il valore di tensione di riferimento per almeno un minuto • applicare una variazione a gradino del riferimento di tensione di macchina del 2% del valore nominale • mantenere la variazione di tensione per il tempo necessario allo smorzamento delle oscillazioni elettromeccaniche • rimuovere la variazione di tensione • controllare che sia verificata la seguente condizione: l’ampiezza della prima oscillazione picco-picco provocata sulla potenza attiva sia pari ad almeno 10% del valore di potenza efficiente • Se le verifiche di cui al punto precedente non hanno esito positivo applicare variazioni a gradino crescenti fino a che non siano verificate tali condizioni oppure il valore della variazione a gradino sia pari a 10% della tensione nominale
Metodo di prova. La prova consiste nella registrazione di variazioni di potenza reattiva generata e assorbita a diversi livelli di potenza. Dall’assetto riportato nelle condizioni di prova, la prova si svolge attuando le seguenti operazioni: • imporre al regolatore di tensione del gruppo di generazione un riferimento di tensione tale da portare il calibratore al valore minimo • in seguito, senza modificare il riferimento di tensione, agire sul riferimento di potenza attiva del gruppo di generazione e portare il gruppo al valore di massimo carico con un gradiente non superiore a 1%/minuto • imporre al regolatore di tensione del gruppo di generazione un riferimento di tensione tale da portare il gruppo di generazione ad un valore di potenza reattiva vicino a zero mantenendo la potenza attiva costante al massimo valore. • tornare al valore minimo di potenza attiva, senza modificare il riferimento di tensione, e attendere che il gruppo di generazione raggiunga stabilmente il valore di regime (il gradiente di variazione in questo caso è libero) • imporre al regolatore di tensione del gruppo di generazione un riferimento di tensione tale da portare il calibratore al valore massimo • in seguito, senza modificare il riferimento di tensione, agire sul riferimento di potenza attiva del gruppo di generazione e portare il gruppo al valore di massimo carico con un gradiente non superiore a 1%/minuto In Figura 12 è riportato su un diagramma Q-P l’andamento indicativo atteso delle misure di potenza attiva e reattiva di macchina. Qualora i limiti raggiunti alla potenza minima siano limiti di tensione, si utilizzino gli altri gruppi presenti in impianto oppure il variatore di tensione sotto carico sul trasformatore elevatore (dove applicabile) per permettere la più grande variazione di potenza reattiva possibile per il gruppo sottoposto a test. Pmax Fine prova Pmin Inizio prova Sottoeccitazione Sovraeccitazione 120 100 80 P [%] 60 40 20 0
Metodo di prova. La prova consiste nel simulare un profilo del riferimento di potenza reattiva nel sistema di controllo descritto di seguito e verificare l’effetto sulla misura di potenza reattiva erogata.
Metodo di prova. La prova consiste nel simulare un profilo del riferimento di tensione Vsrif_TLT descritto di seguito che alimenta il sistema di controllo del parco e verificare l’effetto sulla misura di potenza reattiva erogata.