Common use of Ordine d’acquisto Clause in Contracts

Ordine d’acquisto. L’identificativo dell’ordine, se fornito dalle Società Enel, così come contrattualmente previsto, deve essere inserito nella fattura e trova la sua collocazione nei DatiOrdineAcquisto [2.1.2] alla sezione IdDocumento [2.1.2.2]. Qualora fosse immesso in altri campi, ad esempio “DatiContratto o altro campo descrittivo”, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. L’identificativo dell’ordine di acquisto delle Società Enel ha sempre lunghezza pari a 10 caratteri alfanumerici. Si chiede pertanto di porre attenzione alla corretta valorizzazione dell’apposito blocco: Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine è stato inserito nel blocco corretto <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> Esempio errato di valorizzazione: l’ordine di acquisto è stato inserito nel blocco contratto <DatiContratto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>10</NumItem> </DatiContratto> Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine di acquisto e il contratto sono state inseriti nelle posizioni corrette <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> <DatiContratto> <IdDocumento>8400126611</IdDocumento> </DatiContratto> Nei casi in cui sia prevista l’imposta di bollo, vanno valorizzati i dati dell’apposito blocco DatiBollo [2.1.1.6]:  [2.1.1.6.1] BolloVirtuale SI  [2.1.1.6.2] ImportoBollo 2.00 (facoltativo) Si ricorda che per le fatture di importo inferiore a euro 77,47 la marca da bollo non va applicata. <DatiBollo> <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale> <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo> </DatiBollo> Se il fornitore valorizza l’apposito campo sopracitato senza, contestualmente, inserire una linea di dettaglio per l’importo del bollo di 2 euro, l’importo del bollo verrà considerato a carico del fornitore. Viceversa, sarà considerato a carico del committente qualora il fornitore inserisca la relativa riga di dettaglio facendo confluire l’imposta nel totale fattura. Di seguito un esempio corretto nella posizione della riga: <DettaglioLinee> <NumeroLinea>2</NumeroLinea> <Descrizione>Bollo</Descrizione> <Quantita>1.00</Quantita> <PrezzoUnitario>2.00</PrezzoUnitario>\ <PrezzoTotale>2.00</PrezzoTotale> <AliquotaIVA>0.00</AliquotaIVA> <Natura>N1</Natura> </DettaglioLinee> Per effetto dell’adesione al Gruppo Iva, in linea generale, le Società italiane del Gruppo Enel rientrano nel meccanismo dell’iva ordinaria. E’ opportuno comunque prendere visione nel portale We Buy (xxxxx://xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xxx/xx/xxxxxxxxx/xxxxxx-xxx) dell’elenco delle Società Enel facenti parte del Gruppo Enel . Per tale motivo possono essere accettate solo fatture elettroniche emesse in regime di iva ordinaria e qualsiasi altro regime di esigibilità IVA non verrà accettato comportando il rifiuto della fattura e il mancato pagamento.. Criteri di valorizzazione esigibilità IVA [2.2.2.7] Indicare la lettera I (Iva ordinaria) S Esempio corretto di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> I</EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> Esempio errato di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> I</EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: DatiContratto [2.1.3] rispettivamente alla sezione CodiceCUP [2.1.3.6] e/o CodiceCIG [2.1.3.7] In alternativa gli stessi codici possono essere riportati in: Dati Ordine d’acquisto [2.1.2] rispettivamente alla sezione CodiceCUP [2.1.2.6] e/o CodiceCIG [2.1.2.7]. Qualora il CUP e/o il CIG siano stati forniti da ENEL ma non fossero presenti in fattura nelle modalità sopra riportate, ENEL non potrà procedere al pagamento della stessa; pertanto la fattura priva del CUP / CIG dovrà essere stornata con nota di credito e riemessa nuovamente completa di tali dati. Infine se fossero immessi in altri campi presenti in fattura, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. - L’identificativo CIG, per le Società Enel, ha lunghezza pari a 10 caratteri alfanumerici mentre il CUP ha lunghezza pari a 15 caratteri alfanumerici.

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Samples: Condizioni Generali Di Contratto Italia, Comunicazione Di Variazione Dell’elenco Dei Sub Responsabili, globalprocurement.enel.com

Ordine d’acquisto. L’identificativo dell’ordine, se fornito dalle Società Enel, così come contrattualmente previsto, deve essere inserito nella fattura e trova la sua collocazione nei DatiOrdineAcquisto [2.1.2] alla sezione IdDocumento [2.1.2.2]. Qualora fosse immesso in altri campi, ad esempio “DatiContratto o altro campo descrittivo”, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. L’identificativo dell’ordine di acquisto delle Società Enel ha sempre lunghezza pari a 10 caratteri alfanumerici. Si chiede pertanto di porre attenzione alla corretta valorizzazione dell’apposito blocco: Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine è stato inserito nel blocco corretto <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> Esempio errato di valorizzazione: l’ordine di acquisto è stato inserito nel blocco contratto <DatiContratto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>10</NumItem> </DatiContratto> Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine di acquisto e il contratto sono state inseriti nelle posizioni corrette <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> <DatiContratto> <IdDocumento>8400126611</IdDocumento> </DatiContratto> Nei casi in cui sia prevista l’imposta di bollo, vanno valorizzati i dati dell’apposito blocco DatiBollo [2.1.1.6]:  [2.1.1.6.1] BolloVirtuale SI  [2.1.1.6.2] ImportoBollo 2.00 (facoltativo) Si ricorda che per le fatture di importo inferiore a euro 77,47 la marca da bollo non va applicata. <DatiBollo> <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale> <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo> </DatiBollo> Se il fornitore valorizza l’apposito campo sopracitato senza, contestualmente, inserire una linea di dettaglio per l’importo del bollo di 2 euro, l’importo del bollo verrà considerato a carico del fornitore. Viceversa, sarà considerato a carico del committente qualora il fornitore inserisca la relativa riga di dettaglio facendo confluire l’imposta nel totale fattura. Di seguito un esempio corretto nella posizione della riga: <DettaglioLinee> <NumeroLinea>2</NumeroLinea> <Descrizione>Bollo</Descrizione> <Quantita>1.00</Quantita> <PrezzoUnitario>2.00</PrezzoUnitario>\ PrezzoUnitario>2.00</PrezzoUnitario> <PrezzoTotale>2.00</PrezzoTotale> <AliquotaIVA>0.00</AliquotaIVA> <Natura>N1</Natura> </DettaglioLinee> Per effetto dell’adesione al Gruppo Iva, in In linea generale, le Società italiane del Gruppo Enel rientrano nel meccanismo dell’iva ordinaria. E’ opportuno comunque prendere visione nel portale We Buy (xxxxx://xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xxx/xx/xxxxxxxxx/xxxxxx-xxx) dell’elenco delle Società Enel facenti parte del Gruppo Enel della scissione dei pagamenti. Per tale motivo possono essere accettate solo fatture elettroniche emesse in regime di iva ordinaria split payment e qualsiasi altro regime di esigibilità IVA non verrà accettato comportando il rifiuto della fattura e il mancato pagamento.. . Vi invitiamo a consultare gli elenchi validi ai fini dell’applicazione del regime scissione dei pagamenti sul sito MEF – Dipartimento delle Finanze. Criteri di valorizzazione esigibilità IVA [2.2.2.7] Indicare la lettera I (Iva ordinaria) S Esempio corretto di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> I</EsigibilitaIVA>S</EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> Esempio errato di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> >I</EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: DatiContratto [2.1.3] rispettivamente alla sezione CodiceCUP [2.1.3.6] e/o CodiceCIG [2.1.3.7] ].  DDT Nel caso di forniture di beni certificate mediante documento di trasporto, è necessario indicare in fattura l’estremo del DDT nonché la data del documento di Trasporto. In alternativa particolare gli stessi codici possono estremi devono essere riportati obbligatoriamente in: Dati Ordine d’acquisto DatiDDT [2.1.22.1.8] rispettivamente alla nella sezione CodiceCUP NumeroDDT [2.1.2.62.1.8.1] e DataDDT [2.1.8.2]. L’elemento [2.1.8.3] RiferimentoNumeroLinea deve essere valorizzato solo se la fattura è riferita a più documenti di trasporto da indicarsi nelle rispettive linee di dettaglio a cui il DDT si riferisce. Esempio di valorizzazione del dato riferito all’intera fattura e quindi a tutte le righe di dettaglio: <DatiDDT> <NumeroDDT>999</NumeroDDT> <DataDDT>2018-11-09</DataDDT> </DatiDDT> Si raccomanda di non anteporre altri dati in aggiunta al numero DDT Esempio di valorizzazione errata <DatiDDT> <NumeroDDT>documento 999</NumeroDDT> <DataDDT>2018-11-09</DataDDT> </DatiDDT> Nel caso di fatture riferite a servizi e/o CodiceCIG [2.1.2.7]. Qualora il CUP e/o il CIG siano stati forniti da ENEL ma non fossero presenti in fattura nelle modalità sopra riportatelavori, ENEL non potrà procedere deve essere sempre presente l’identificativo del benestare al pagamento della stessa; pertanto la fattura priva del CUP / CIG dovrà essere stornata con nota di credito e riemessa nuovamente completa di tali daticomprovante l’autorizzazione ad un determinato SAL o ultimazione servizio. Infine se fossero immessi in altri campi presenti in fattura, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. - L’identificativo CIG, per le Società Enel, Il codice è numerico ed ha lunghezza pari 10 caratteri. Il dato trova la sua collocazione all’interno del tracciato XML nel blocco DatiRicezione: Esempio di valorizzazione corretta del dato “Datiricezione” <DatiRicezione> <IdDocumento>1000002142</IdDocumento> </DatiRicezione> Si tratta della possibilità, messa a 10 caratteri alfanumerici mentre disposizione nel tracciato (da 2.5.1 a 2.5.5) di allegare dei file in formato PDF o altro formato previsto al documento XML al fine di agevolare la registrazione della fattura. Esempi di allegati pdf possono essere una copia della fattura in formato “analogico”, i documenti di trasporto, ecc. Attenzione: se l’allegato contiene uno o più dati già presenti nel tracciato XML, i primi non possono essere in alcun modo sostitutivi, qualora diversi, dei secondi che restano quelli ufficialmente validi. Con riferimento all’art. 18 dell’Annex VII alla Lettera d’Ordine n. ed in particolare alla nomina della società [•] quale Responsabile del trattamento dei dati, con il CUP ha lunghezza pari a 15 caratteri alfanumericipresente allegato si intende specificare che il suddetto trattamento dei dati avrà ad oggetto le seguenti tipologie di dati e categorie di interessati.

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Samples: globalprocurement.enel.com, globalprocurement.enel.com

Ordine d’acquisto. L’identificativo dell’ordine, se fornito dalle Società Enel, così come contrattualmente previsto, deve essere inserito nella fattura e trova la sua collocazione nei DatiOrdineAcquisto [2.1.2] alla sezione IdDocumento [2.1.2.2]. Qualora fosse immesso in altri campi, ad esempio “DatiContratto o altro campo descrittivo”, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. L’identificativo dell’ordine di acquisto delle Società Enel ha sempre lunghezza pari a 10 caratteri alfanumerici. Si chiede pertanto di porre attenzione alla corretta valorizzazione dell’apposito blocco: Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine è stato inserito nel blocco corretto <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> Esempio errato di valorizzazione: l’ordine di acquisto è stato inserito nel blocco contratto <DatiContratto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>10</NumItem> </DatiContratto> Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine di acquisto e il contratto sono state inseriti nelle posizioni corrette <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> <DatiContratto> <IdDocumento>8400126611</IdDocumento> </DatiContratto> Nei casi in cui sia prevista l’imposta di bollo, vanno valorizzati i dati dell’apposito blocco DatiBollo [2.1.1.6]: [2.1.1.6.1] BolloVirtuale SI [2.1.1.6.2] ImportoBollo 2.00 (facoltativo) Si ricorda che per le fatture di importo inferiore a euro 77,47 la marca da bollo non va applicata. <DatiBollo> <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale> <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo> </DatiBollo> Se il fornitore valorizza l’apposito campo sopracitato senza, contestualmente, inserire una linea di dettaglio per l’importo del bollo di 2 euro, l’importo del bollo verrà considerato a carico del fornitore. Viceversa, sarà considerato a carico del committente qualora il fornitore inserisca la relativa riga di dettaglio facendo confluire l’imposta nel totale fattura. Di seguito un esempio corretto nella posizione della riga: <DettaglioLinee> <NumeroLinea>2</NumeroLinea> <Descrizione>Bollo</Descrizione> <Quantita>1.00</Quantita> <PrezzoUnitario>2.00</PrezzoUnitario>\ <PrezzoTotale>2.00</PrezzoTotale> <AliquotaIVA>0.00</AliquotaIVA> <Natura>N1</Natura> </DettaglioLinee> Per effetto dell’adesione al Gruppo Iva, in linea generale, le Società italiane del Gruppo Enel rientrano nel meccanismo dell’iva ordinaria. E’ opportuno comunque prendere visione nel portale We Buy (xxxxx://xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xxx/xx/xxxxxxxxx/xxxxxx-xxx) dell’elenco delle Società Enel facenti parte del Gruppo Enel . Per tale motivo possono essere accettate solo fatture elettroniche emesse in regime di iva ordinaria e qualsiasi altro regime di esigibilità IVA non verrà accettato comportando il rifiuto della fattura e il mancato pagamento.. Criteri di valorizzazione esigibilità IVA [2.2.2.7] Indicare la lettera I (Iva ordinaria) S Esempio corretto di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> I</EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> Esempio errato di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> I</EsigibilitaIVAS </EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: DatiContratto [2.1.3] rispettivamente alla sezione CodiceCUP [2.1.3.6] e/o CodiceCIG [2.1.3.7] In alternativa gli stessi codici possono essere riportati in: Dati Ordine d’acquisto [2.1.2] rispettivamente alla sezione CodiceCUP [2.1.2.6] e/o CodiceCIG [2.1.2.7]. Qualora il CUP e/o il CIG siano stati forniti da ENEL ma non fossero presenti in fattura nelle modalità sopra riportate, ENEL non potrà procedere al pagamento della stessa; pertanto la fattura priva del CUP / CIG dovrà essere stornata con nota di credito e riemessa nuovamente completa di tali dati. Infine se fossero immessi in altri campi presenti in fattura, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. - L’identificativo CIG, per le Società Enel, ha lunghezza pari a 10 caratteri alfanumerici mentre il CUP ha lunghezza pari a 15 caratteri alfanumerici.

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Samples: Condizioni Generali Di Contratto Basic Italia

Ordine d’acquisto. L’identificativo dell’ordine, se fornito dalle Società Enel, così come contrattualmente previsto, deve essere inserito nella fattura e trova la sua collocazione nei DatiOrdineAcquisto [2.1.2] alla sezione IdDocumento [2.1.2.2]. Qualora fosse immesso in altri campi, ad esempio “DatiContratto o altro campo descrittivo”, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. L’identificativo dell’ordine di acquisto delle Società Enel ha sempre lunghezza pari a 10 caratteri alfanumerici. Si chiede pertanto di porre attenzione alla corretta valorizzazione dell’apposito blocco: Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine è stato inserito nel blocco corretto <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> Esempio errato di valorizzazione: l’ordine di acquisto è stato inserito nel blocco contratto <DatiContratto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>10</NumItem> </DatiContratto> Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine di acquisto e il contratto sono state inseriti nelle posizioni corrette <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> <DatiContratto> <IdDocumento>8400126611</IdDocumento> </DatiContratto> Nei casi in cui sia prevista l’imposta di bollo, vanno valorizzati i dati dell’apposito blocco DatiBollo [2.1.1.6]:  [2.1.1.6.1] BolloVirtuale SI  [2.1.1.6.2] ImportoBollo 2.00 (facoltativo) Si ricorda che per le fatture di importo inferiore a euro 77,47 la marca da bollo non va applicata. <DatiBollo> <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale> <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo> </DatiBollo> Se il fornitore valorizza l’apposito campo sopracitato senza, contestualmente, inserire una linea di dettaglio per l’importo del bollo di 2 euro, l’importo del bollo verrà considerato a carico del fornitore. Viceversa, sarà considerato a carico del committente qualora il fornitore inserisca la relativa riga di dettaglio facendo confluire l’imposta nel totale fattura. Di seguito un esempio corretto nella posizione della riga: <DettaglioLinee> <NumeroLinea>2</NumeroLinea> <Descrizione>Bollo</Descrizione> <Quantita>1.00</Quantita> <PrezzoUnitario>2.00</PrezzoUnitario>\ <PrezzoTotale>2.00</PrezzoTotale> <AliquotaIVA>0.00</AliquotaIVA> <Natura>N1</Natura> </DettaglioLinee> Per effetto dell’adesione al Gruppo Iva, in linea generale, le Società italiane del Gruppo Enel rientrano nel meccanismo dell’iva ordinaria. E’ opportuno comunque prendere visione nel portale We Buy (xxxxx://xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xxx/xx/xxxxxxxxx/xxxxxx-xxx) dell’elenco delle Società Enel facenti parte del Gruppo Enel . Per tale motivo possono essere accettate solo fatture elettroniche emesse in regime di iva ordinaria e qualsiasi altro regime di esigibilità IVA non verrà accettato comportando il rifiuto della fattura e il mancato pagamento.. Criteri di valorizzazione esigibilità IVA [2.2.2.7] Indicare la lettera I (Iva ordinaria) S Esempio corretto di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> I</EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> Esempio errato di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> I</EsigibilitaIVAS </EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: DatiContratto [2.1.3] rispettivamente alla sezione CodiceCUP [2.1.3.6] e/o CodiceCIG [2.1.3.7] In alternativa gli stessi codici possono essere riportati in: Dati Ordine d’acquisto [2.1.2] rispettivamente alla sezione CodiceCUP [2.1.2.6] e/o CodiceCIG [2.1.2.7]. Qualora il CUP e/o il CIG siano stati forniti da ENEL ma non fossero presenti in fattura nelle modalità sopra riportate, ENEL non potrà procedere al pagamento della stessa; pertanto la fattura priva del CUP / CIG dovrà essere stornata con nota di credito e riemessa nuovamente completa di tali dati. Infine se fossero immessi in altri campi presenti in fattura, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. - L’identificativo CIG, per le Società Enel, ha lunghezza pari a 10 caratteri alfanumerici mentre il CUP ha lunghezza pari a 15 caratteri alfanumerici.

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Samples: Condizioni Generali Di Contratto Basic Italia

Ordine d’acquisto. L’identificativo dell’ordine, se fornito dalle Società Enel, così come contrattualmente previsto, deve essere inserito nella fattura e trova la sua collocazione nei DatiOrdineAcquisto [2.1.2] alla sezione IdDocumento [2.1.2.2]. Qualora fosse immesso in altri campi, ad esempio “DatiContratto o altro campo descrittivo”, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. L’identificativo dell’ordine di acquisto delle Società Enel ha sempre lunghezza pari a 10 caratteri alfanumerici. Si chiede pertanto di porre attenzione alla corretta valorizzazione dell’apposito blocco: Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine è stato inserito nel blocco corretto <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> Esempio errato di valorizzazione: l’ordine di acquisto è stato inserito nel blocco contratto <DatiContratto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>10</NumItem> </DatiContratto> Esempio corretto di valorizzazione: l’ordine di acquisto e il contratto sono state inseriti nelle posizioni corrette <DatiOrdineAcquisto> <RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea> <IdDocumento>4500001164</IdDocumento> <NumItem>00010</NumItem> <DatiOrdineAcquisto> <DatiContratto> <IdDocumento>8400126611</IdDocumento> </DatiContratto> Nei casi in cui sia prevista l’imposta di bollo, vanno valorizzati i dati dell’apposito blocco DatiBollo [2.1.1.6]: [2.1.1.6.1] BolloVirtuale SI [2.1.1.6.2] ImportoBollo 2.00 (facoltativo) Si ricorda che per le fatture di importo inferiore a euro 77,47 la marca da bollo non va applicata. <DatiBollo> <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale> <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo> </DatiBollo> Se il fornitore valorizza l’apposito campo sopracitato senza, contestualmente, inserire una linea di dettaglio per l’importo del bollo di 2 euro, l’importo del bollo verrà considerato a carico del fornitore. Viceversa, sarà considerato a carico del committente qualora il fornitore inserisca la relativa riga di dettaglio facendo confluire l’imposta nel totale fattura. Di seguito un esempio corretto nella posizione della riga: <DettaglioLinee> <NumeroLinea>2</NumeroLinea> <Descrizione>Bollo</Descrizione> <Quantita>1.00</Quantita> <PrezzoUnitario>2.00</PrezzoUnitario>\ PrezzoUnitario>2.00</PrezzoUnitario> <PrezzoTotale>2.00</PrezzoTotale> <AliquotaIVA>0.00</AliquotaIVA> <Natura>N1</Natura> </DettaglioLinee> Per effetto dell’adesione al Gruppo Iva, in In linea generale, le Società italiane del Gruppo Enel rientrano nel meccanismo dell’iva ordinaria. E’ opportuno comunque prendere visione nel portale We Buy (xxxxx://xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xxx/xx/xxxxxxxxx/xxxxxx-xxx) dell’elenco delle Società Enel facenti parte del Gruppo Enel della scissione dei pagamenti. Per tale motivo possono essere accettate solo fatture elettroniche emesse in regime di iva ordinaria split payment e qualsiasi altro regime di esigibilità IVA non verrà accettato comportando il rifiuto della fattura e il mancato pagamento.. . Vi invitiamo a consultare gli elenchi validi ai fini dell’applicazione del regime scissione dei pagamenti sul sito MEF – Dipartimento delle Finanze. Criteri di valorizzazione esigibilità IVA [2.2.2.7] Indicare la lettera I (Iva ordinaria) S Esempio corretto di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> I</EsigibilitaIVA>S</EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> Esempio errato di riepilogo <DatiRiepilogo> <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA> <ImponibileImporto>241067.66</ImponibileImporto> <Imposta>53034.89</Imposta> <EsigibilitaIVA> >I</EsigibilitaIVA> </DatiRiepilogo> I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: I codici CIG/CUP, se presenti contrattualmente devono essere riportati in: DatiContratto [2.1.3] rispettivamente alla sezione CodiceCUP [2.1.3.6] e/o CodiceCIG [2.1.3.7] ]. • DDT Nel caso di forniture di beni certificate mediante documento di trasporto, è necessario indicare in fattura l’estremo del DDT nonché la data del documento di Trasporto. In alternativa particolare gli stessi codici possono estremi devono essere riportati obbligatoriamente in: Dati Ordine d’acquisto DatiDDT [2.1.22.1.8] rispettivamente alla nella sezione CodiceCUP NumeroDDT [2.1.2.62.1.8.1] e DataDDT [2.1.8.2]. L’elemento [2.1.8.3] RiferimentoNumeroLinea deve essere valorizzato solo se la fattura è riferita a più documenti di trasporto da indicarsi nelle rispettive linee di dettaglio a cui il DDT si riferisce. Esempio di valorizzazione del dato riferito all’intera fattura e quindi a tutte le righe di dettaglio: <DatiDDT> <NumeroDDT>999</NumeroDDT> <DataDDT>2018-11-09</DataDDT> </DatiDDT> Si raccomanda di non anteporre altri dati in aggiunta al numero DDT Esempio di valorizzazione errata <DatiDDT> <NumeroDDT>documento 999</NumeroDDT> <DataDDT>2018-11-09</DataDDT> </DatiDDT> Nel caso di fatture riferite a servizi e/o CodiceCIG [2.1.2.7]. Qualora il CUP e/o il CIG siano stati forniti da ENEL ma non fossero presenti in fattura nelle modalità sopra riportatelavori, ENEL non potrà procedere deve essere sempre presente l’identificativo del benestare al pagamento della stessa; pertanto la fattura priva del CUP / CIG dovrà essere stornata con nota di credito e riemessa nuovamente completa di tali daticomprovante l’autorizzazione ad un determinato SAL o ultimazione servizio. Infine se fossero immessi in altri campi presenti in fattura, l’elemento non verrà riconosciuto dai nostri sistemi. - L’identificativo CIG, per le Società Enel, Il codice è numerico ed ha lunghezza pari 10 caratteri. Il dato trova la sua collocazione all’interno del tracciato XML nel blocco DatiRicezione: Esempio di valorizzazione corretta del dato “Datiricezione” <DatiRicezione> <IdDocumento>1000002142</IdDocumento> </DatiRicezione> Si tratta della possibilità, messa a 10 caratteri alfanumerici mentre disposizione nel tracciato (da 2.5.1 a 2.5.5) di allegare dei file in formato PDF o altro formato previsto al documento XML al fine di agevolare la registrazione della fattura. Esempi di allegati pdf possono essere una copia della fattura in formato “analogico”, i documenti di trasporto, ecc. Attenzione: se l’allegato contiene uno o più dati già presenti nel tracciato XML, i primi non possono essere in alcun modo sostitutivi, qualora diversi, dei secondi che restano quelli ufficialmente validi. Con riferimento all’art. 18 dell’Annex VII alla Lettera d’Ordine n. ed in particolare alla nomina della società [•] quale Responsabile del trattamento dei dati, con il CUP ha lunghezza pari a 15 caratteri alfanumericipresente allegato si intende specificare che il suddetto trattamento dei dati avrà ad oggetto le seguenti tipologie di dati e categorie di interessati.

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