Requisiti di partecipazione d’ordine economico-finanziario e tecnico organizzativo Clausole campione

Requisiti di partecipazione d’ordine economico-finanziario e tecnico organizzativo. Si precisa, che ai sensi e per gli effetti dell’articolo 357, comma 16, del Regolamento di Attuazione, continuano ad applicarsi le categorie e classifiche previste dal D.P.R. n. 34/2000. II concorrente deve, obbligatoriamente, a pena di esclusione: I. possedere l’attestazione di qualificazione rilasciata da una SOA, regolarmente autorizzata, in corso di validità, che documenti il possesso della qualificazione in categoria e classifiche adeguate ai sensi dell’articolo 3 del D.P.R. n. 34/2000 e in conformità all’allegato «A» al predetto D.P.R. 34/2000, («OG2» - Restauro e Manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali); la qualificazione in una categoria abilita l'impresa a partecipare alle gare e ad eseguire i lavori nei limiti della propria classifica incrementata di un quinto; II. ai sensi dell’articolo 253, comma 30, del Codice degli Appalti, aver regolarmente eseguito, con buon esito, nell'ultimo decennio dalla pubblicazione del bando, lavori di importo almeno pari a quello indicato nel Bando e nel presente disciplinare, nello specifico settore cui si riferisce l'intervento e più precisamente lavori di restauro architettonico di strutture archeologiche. Ai fini della valutazione della sussistenza di detto requisito, possono essere utilizzati unicamente i lavori effettivamente realizzati dal soggetto esecutore, anche in esecuzione di cottimi e subaffidamenti.
Requisiti di partecipazione d’ordine economico-finanziario e tecnico organizzativo. L’Attestazione, in corso di validità, rilasciata da una SOA regolarmente autorizzata (D.P.R. 34/2000) che documenti il possesso della qualificazione nella categoria e classifica adeguata ai lavori da assumere, come indicato nel bando. - Nel caso di concorrenti stabiliti in altri Stati aderenti all’U.E.: una dichiarazione attestante il possesso dei requisisti previsti dal D.P.R. 34/2000 accertati, ai sensi dell’art. 3 c. 7 del medesimo D.P.R., in base alla documentazione prodotta secondo le norme vigenti nei rispettivi paesi. - I certificati di regolare esecuzione, attestanti il buon esito dei lavori eseguiti, per l’importo minimo richiesto, nell’ultimo decennio dalla pubblicazione del bando, nello specifico settore a cui si riferisce l'intervento e più precisamente lavori di restauro architettonico di strutture archeologiche.