SFIDE CONTRATTUALI. Il settore del freddo industriale, alimentare e commerciale risente della crisi generale, ora esasperata dal “Covid-19” e di altre crititicà che sono: • il susseguirsi continuo di normative tecniche che modificano pesantemente le regole produttive e del lavoro; • la difficoltà crescente di reperire la necessaria manodopera specializzata anche per l’assurda marginalizzazione delle scuole e degli istituti professionali; • i fattori esogeni al Settore, che comprendono un elevato costo del lavoro a fronte di insufficienti retribuzioni nette destinate ai Lavoratori; • un apparato pubblico che, riversa sulle aziende oneri crescenti con burocratizzazioni sempre più complicate, riducendo contestualmente l’area dei servizi resi. Il risultato è una competitività internazionale sempre più problematica e, ciò, in un settore che ha sempre attivamente operato nelle esportazioni di beni, tecnologie e competenze. Un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) non può affrontare e risolvere tanti e tali articolati problemi, ma può porsi quale utile strumento per favorire all’interno delle Aziende tutte le necessarie collaborazioni che concorrano ad affrontare positivamente la crisi. Per affrontare le nuove criticità, questo CCNL si è posto l’obiettivo di contenere, per quanto possibile, tutti i costi indiretti del lavoro e quelli delle eccezioni alle prestazioni corrispettive tra lavoro effettivo e retribuzione. Ciò, al fine primario di favorire al massimo la costituzione di nuovi rapporti di lavoro e la salvaguardia delle specifiche aziende e competenze d’area. Tra le criticità degli altri CCNL “Metalmeccanici”, vi è l’obsolescenza delle figure professionali normate, spesso superate dalle innovazioni tecnologiche e produttive, e una scarsa coerenza tra mansioni effettive e la progressione nelle retribuzioni, che comprende l’idea di una continua acquisizione di professionalità, ora infondata o di molto attenuata, per l’effetto della vorticosa innovazione dei sistemi produttivi, gestionali ed organizzativi, che esigono sempre di rinnovare le competenze. Per vincere tali sfide, il CCNL “Frigoristi” dev’essere oggi uno strumento molto innovativo e le Parti hanno scelto di percorrere tale via, nell’esclusivo interesse delle Aziende e dei Lavoratori di settore. Tale scelta, si giustifica per il messaggio che trasmette ai Lavoratori dipendenti: Dirigenti, Quadri, Impiegati ed Operai, seppure con competenze e responsabilità molto diverse, concorrono indistintamente ai risultati aziendali, e la crisi non può chiedere sacrifici solo alle Categorie che già maggiormente vivono le difficoltà presenti. Ovviamente, il CCNL tiene conto delle diverse competenze e responsabilità presenti nella forza lavoro. Si pensi alle sanzioni penali in tema di Sicurezza del lavoro previste per i Datori di lavoro, Dirigenti e Xxxxxxxx, Figure che hanno anche la più elevata responsabilità gestionale. Pertanto, come previsto dall’art. 36 della Costituzione, alle loro maggiori responsabilità, corrisponderanno anche più qualificati livelli d’inquadramento e retributivi. L’Europa, con il Quadro Europeo delle Qualifiche (“E.Q.F.”), ha fatto una proposta coerente con i principi che informano l’Unione e le Parti sottoscrittrici di questo CCNL hanno rilevato una sostanziale coincidenza tra il sistema contrattuale proposto dall’Europa e quello da esse già applicato nei CCNL del proprio sistema contrattuale. Per questo, le Parti hanno ritenuto di acquisire contrattualmente tale Quadro, riportando nelle Declaratorie dei vari livelli interi spezzoni testuali dell’E.Q.F. e assumendo la medesima impostazione Classificatoria prevista dal predetto sistema. Di conseguenza, le Parti all’atto della prima applicazione del presente CCNL consigliano di verificare l’inquadramento del Personale in modo che il livello riconosciuto al Lavoratore sia quello ora contrattualmente previsto per le mansioni effettivamente svolte, ferma restando la garanzia di mantenimento della retribuzione prima percepita. Tale verifica, a domanda di chi ne ha interesse, potrà essere effettuata e certificata dalla Commissione Bilaterale di Certificazione (xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xx) alle condizioni ricavabili dal sito xxx.xxxxxx.xx.
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SFIDE CONTRATTUALI. Il settore del freddo industrialemetalmeccanico nazionale, alimentare e commerciale risente della come detto, è in crisi generaleda fattori esterni, ora esasperata dal “Covid-19” e di altre crititicà che sono: • il susseguirsi continuo di normative tecniche che modificano pesantemente le regole produttive e dall’elevato costo del lavoro; • la difficoltà crescente di reperire la necessaria manodopera specializzata , ma anche per l’assurda marginalizzazione delle scuole dall’apparato burocratico e degli istituti professionali; • i fattori esogeni al Settoreamministrativo nazionale, che comprendono un elevato costo del lavoro insieme concorrono a fronte di insufficienti retribuzioni nette destinate ai Lavoratori; • un apparato pubblico che, riversa sulle aziende oneri crescenti con burocratizzazioni sempre più complicate, riducendo contestualmente l’area dei servizi resiridurre la competitività nei mercati. Il risultato è una competitività internazionale sempre più problematica e, ciò, in un settore che rinnovo del CCNL ha sempre attivamente operato nelle esportazioni di beni, tecnologie e competenze. Un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) non può affrontare e risolvere tanti e tali articolati problemi, ma può porsi quale utile strumento per favorire all’interno delle Aziende tutte le necessarie collaborazioni che concorrano ad affrontare positivamente la crisi. Per affrontare le nuove criticità, questo CCNL si è posto l’obiettivo cercato di contenere, per quanto possibile, tutti i costi indiretti del lavoro e quelli delle eccezioni alle prestazioni corrispettive tra lavoro effettivo e retribuzione. CiòCosì facendo, al fine primario di le Parti sottoscrittrici hanno inteso primariamente favorire al massimo la costituzione di nuovi rapporti di lavoro e la salvaguardia delle specifiche aziende e competenze d’area. Tra le criticità degli altri dei CCNL “Metalmeccanici”storici” di settore, vi è l’obsolescenza delle figure professionali normate, spesso ormai superate dalle innovazioni tecnologiche e produttive, e una scarsa coerenza tra mansioni effettive e la progressione nelle retribuzioni, che comprende l’idea di una continua acquisizione di professionalità, ora infondata o di molto attenuata, per l’effetto della la vorticosa innovazione dei sistemi produttivi, gestionali ed organizzativi, che esigono sempre di rinnovare le rinnovate competenze. Per vincere tali sfide, il CCNL “FrigoristiMetalmeccanico” oggi dev’essere oggi uno strumento molto innovativo e le Parti hanno scelto di percorrere tale via, nell’esclusivo interesse delle Aziende e dei Lavoratori di settore. Le Parti, contraddicendo la prassi sindacale di uno specifico contratto per i Dirigenti, hanno introdotto un principio “rivoluzionario” ed è un Contratto Collettivo Unico per tutte le Categorie. Tale scelta, si giustifica per il messaggio che trasmette ai Lavoratori dipendenti: Dirigenti, Quadri, Impiegati ed OperaiOperai concorrono indistintamente ai risultati aziendali, seppure con competenze e responsabilità molto diverse, concorrono indistintamente ai risultati aziendali, e la crisi non può chiedere sacrifici solo alle Categorie che già maggiormente vivono le difficoltà presenti. Ovviamente, il CCNL tiene deve tener conto delle diverse competenze e responsabilità presenti nella forza lavoro. Si pensi alle che la Legge individua i destinatari delle norme di sicurezza e delle relative sanzioni penali in tema di Sicurezza del lavoro previste per i penali, nei Datori di lavoro, Dirigenti e Xxxxxxxx, Figure che hanno anche la più elevata responsabilità gestionaledegli aspetti gestionali. Pertanto, come previsto dall’art. 36 della Costituzione, alle loro maggiori responsabilità, corrisponderanno anche più qualificati livelli d’inquadramento e retributivi. L’Europa, con il Quadro Europeo delle Qualifiche (“E.Q.F.”), ha fatto una proposta coerente con i principi che informano l’Unione e le Parti sottoscrittrici di Tutto ciò è realizzato da questo CCNL hanno rilevato in una sostanziale coincidenza cornice contrattualmente coerente. Le Parti, danno quindi il benvenuto alle due nuove Categorie e alle loro Rappresentanze che sono regolamentate dal presente CCNL: quella dei Dirigenti e quella dei Quadri. In un settore importante e storico, qual’è il metalmeccanico, vi saranno diverse occasioni di lavoro “a gomito a gomito” tra lavoratori di Categorie e Livelli diversi, ma tutti concorreranno a garantire il sistema contrattuale proposto dall’Europa e quello da esse già applicato nei CCNL del proprio sistema contrattualerisultato d’impresa. Per questo, le Parti hanno ritenuto di acquisire contrattualmente tale Quadro, riportando nelle Declaratorie dei vari livelli interi spezzoni testuali dell’E.Q.F. e assumendo la medesima impostazione Classificatoria prevista dal predetto sistema. Di conseguenza, le Parti all’atto della prima applicazione del il presente CCNL consigliano ha un’estesa piattaforma comune che precisa i doveri e i diritti di verificare l’inquadramento del Personale in modo che il livello riconosciuto al Lavoratore tutti i Lavoratori, qualsiasi sia quello ora contrattualmente previsto per le mansioni effettivamente svolte, ferma restando la garanzia di mantenimento della retribuzione prima percepita. Tale verifica, a domanda di chi ne ha interesse, potrà essere effettuata e certificata dalla Commissione Bilaterale di Certificazione (xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xx) alle condizioni ricavabili dal sito xxx.xxxxxx.xxloro Categoria.
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