RICHIAMATI Clausole campione

RICHIAMATI la Determina n. … del ../../2.. di approvazione dell’Avviso pubblico e dei relativi Allegati ai fini della ricezione delle domande di partecipazione da parte degli Enti del Terzo Settore volte alla procedura ad evidenza pubblica di co-progettazione; - l’Avviso pubblicato dal …al.............di indizione dell’istruttoria pubblica per la co-progettazione degli interventi di cui al Documento progettuale; - i verbali della Commissione di gara istituita per la verifica della regolarità formale delle domande di partecipazione, nonché della Commissione per valutazione delle proposte pervenute all’Amministrazione nell’ambito della richiamata procedura ad evidenza pubblica; - la Determina n. … del ../../…. di approvazione dell’esito del procedimento e di avvio del tavolo di co-progettazione dei interventi/progetti/azioni a favore dei giovani; - la Determina n. … del ………. di approvazione dell’esito conclusivo della co-progettazione stessa, del progetto definitivo e dell’avvio del rapporto di collaborazione con l’Ente del Terzo settore; - la verifica del possesso dei requisiti del soggetto attuatore degli interventi autodichiarati nell’ambito della procedura ad evidenza pubblica ha dato esito positivo e pertanto può procedersi con la sottoscrizione della convenzione mediante la quale regolare i reciproci rapporti fra le Parti. - Visti • l’art. 118, quarto comma, della Costituzione; • la legge n. 241/1990 e ss. mm.; • il D.Lgs. n. 267/2000 ed in particolare l’art. 119; • DPCM 30 marzo 2001; • la Legge delega n. 106/2016 di Riforma del Terzo settore, il D.Lgs 112/2017 e il D.Lgs.117/2017; • la Delibera ANAC 20 gennaio 2016, n. 32 recante “Linee Guida per l’affidamento di servizi a Enti del Terzo Settore e alle cooperative sociali”; • le modifiche al Dlgs 50 del 2016 apportate dalla L. 120/2020 e s.m.i.; • il D.M. 72/2021 “Linee guida sul rapporto tra Pubbliche Amministrazioni ed Enti del Terzo Settore negli artt. 55 e 57 del D.lgs n.117/2017”
RICHIAMATI l'art. 17, comma 1, del D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36, stabilisce che le stazioni appaltanti, fermi restando gli obblighi di utilizzo di strumenti di acquisto e di negoziazione, anche telematici, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa, possono procedere direttamente e autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi di importo inferiore a 150.000 euro e di lavori di importo inferiore a 140.000 euro, nonché attraverso l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza; • l’art. 1, comma 450 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (così come modificata dall’art. 1, comma 130 della legge 30 dicembre 2018, n. 145) che ha innalzando la soglia per non incorrere nell’obbligo di ricorrere al MEPA o ad altri sistemi elettronici di acquisto da 1.000 euro a 5.000 euro; DATO ATTO che il Broker assicurativo incaricato, INSUBRIASS S.r.l., ha effettuato indagine di mercato per reperire le compagnie assicurative e le relative quotazioni di mercato disponibili all’offerta di polizza in argomento (vedi allegato); DATO ATTO CHE con comunicazione protocollata al n. 41413 in data 22.09.2023 (allegata) INSUBRIASS S.r.l. ha informato di: - aver sottoposto i requisiti tecnici del fabbisogno assicurativo alle compagnie: - Unipol Assicurazioni - Generali Assicurazioni - Vittoria Assicurazioni - XL Insurance Company SE - Groupama assicurazioni al fine di recuperare le disponibilità e relative quotazioni; Copia informatica per consultazione - aver ricevuto la seguente offerta relativamente al velivolo Parrot modello ANAFI n. di serie PS728000BA8H082997 - Generali Assicurazioni Premio lordo annuo €494,00 - aver ricevuto la seguente offerta relativamente al velivolo DJI modello MAVIC 2 ENTERPRISE ADV n. di serie ITA01105u6pida8g: - Generali Assicurazioni Premio lordo annuo €877,50 - aver ricevuto la seguente offerta per emissione di una polizza cosiddetta Flotta per entrambi i velivoli Parrot modello ANAFI n. di serie PS728000BA8H082997 velivolo DJI modello MAVIC 2 ENTERPRISE ADV n. di serie ITA01105u6pida8g - XL Insurance Company SE: Opzione 1 Premio annuo lordo €240,00 - Massimale €.3.000.000,00 Franchigia €0,00 Opzione 2 Premio annuo lordo €160,00 - Massimale €.3.000.000,00 Franchigia €250,00 Richiamata la relazione del Broker InsubriAss S.r.l. e scegliendo l’opzione 2 delle due sopra indicate, si procede con l’affidamento a favore di XL Insurance Company SE premio annuo lordo €160,00, dur...
RICHIAMATI il Decreto Legislativo 3 luglio 2017 n.117 "Codice del Terzo settore, a norma dell'art.1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n.106"., in particolare l'art 56 che prevede che le Amministrazioni Pubbliche possano sottoscrivere con le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni di Promozione Sociale, iscritte da almeno sei mesi nel registro unico del Terzo settore, convenzioni finalizzate allo svolgimento in favore di terzi di attività o servizi sociali di interesse generale, se più favorevoli rispetto al ricorso al mercato, prevedendo a favore delle stesse esclusivamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate. • • la Legge Xxxxxxx Xxxxxxx 00 xxxxxx 0000, x.00 "Xxxxx di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore toscano" che all’art. 1 riconosce, promuove e sostiene l’iniziativa autonoma delle formazioni sociali che, nella comunità Regionale, perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, senza fini di lucro, e l'art. 15 che conferma quanto disposto dall'art. 56 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017 n.117. • • Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 72 del 31/03/2021 “ Linee guida sul rapporto tra Pubbliche Amministrazioni e Enti del terzo Settore” Tanto premesso e considerato si provvede a bandire, tramite il presente avviso, una procedura comparativa ai sensi dell'art. 56 del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) riservata alle Organizzazioni di Volontariato e alle Associazioni di Promozione Sociale, al fine della selezione e del successivo convenzionamento con l'Azienda Usl Toscana Sud Est per la realizzazione di quanto sotto riportato.
RICHIAMATI la Legge 24/12/1954, n. 1228 che all’art. 1 stabilisce che “In ogni Comune deve essere tenuta l’anagrafe della popolazione residente, e il D.P.R. 30/05/1989, n. 223 “Regolamento anagrafico della popolazione residente” e s.m.i.; l’art. 2, comma quinto della Legge 15/05/1997 n. 127, secondo cui i Comuni favoriscono, per mezzo di intese o convenzioni, la trasmissione di dati o documenti tra gli archivi anagrafici e dello stato civile, le altre pubbliche amministrazioni, nonché i gestori o esercenti di pubblici servizi, garantendo il diritto alla riservatezza delle persone e che tale trasmissione può avvenire anche attraverso sistemi informatici o telematici; l’art. 2 del D. Lgs. n. 165 del 30/03/2001, secondo cui le pubbliche amministrazioni ispirano la loro organizzazione, fra l’altro, al criterio del collegamento delle attività degli uffici, adeguandosi al dovere di comunicazione interna ed esterna, ed interconnessione mediante sistemi informatici e statistici pubblici; il Regolamento Europeo (UE) 2016/679 (GDPR) ed in particolare: l’art. 4 recante le definizioni rilevanti ai fini dell’applicazione della normativa in materia di protezione e trattamento dei dati personali, ai sensi del quale (comma 2) tra l’altro, costituiscono “trattamento” di dati operazioni quali l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione; l’art. 5 recante “Principi applicabili al trattamento di dati personali”; l’art. 6 sulla “Liceità del trattamento”; il Capo IV che individua le responsabilità e i compiti del Titolare e del Responsabile del trattamento dei dati personali; gli artt. 16, 43 e 71 del D.P.R. 445 del 28/12/2000 secondo cui: o al fine di tutelare la riservatezza dei dati personali i certificati ed i documenti trasmessi ad altre pubbliche amministrazioni possono contenere soltanto le informazioni relative a stati, fatti e qualità personali previste da legge o da regolamento e strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità per le quali vengono acquisite;
RICHIAMATI il DPCM 14.2.2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio- sanitarie” che definisce tali prestazioni e attribuisce degli oneri conseguenti al FSN (Fondo Sanitario Nazionale) o agli Enti Locali; • il DPCM 29.11.2001 “Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza” - le successive modifiche e integrazioni - e il DPCM 12.01.2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”, per le parti in vigore o che entreranno in vigore con successivi provvedimenti; • Le “Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2018-2020” di cui alla DGR n. 7631/2018; • Il precedente Accordo di programma del distretto di Cernusco sul Naviglio ed il relativo Xxxxx xx Xxxx 0000-00, che ha protratto il proprio effetto fino all’approvazione del presente Accordo di Programma come disposto da Regione Lombardia nell’atto di indirizzo citato sopra (DGR 7631/18); nell’ambito del processo di programmazione del welfare locale dell’Ambito distrettuale di Cernusco sul Naviglio, il presente documento recepisce le indicazioni di ricomposizione delle politiche di welfare: i Comuni dell’Ambito e l’ATS della Città Metropolitana di Milano, le ASST Melegnano Martesana concordano di sottoscrivere l’Accordo per la realizzazione del Piano di Zona articolato secondo gli obiettivi e gli impegni specifici indicati.
RICHIAMATI il Programma Operativo Molise FESR – FSE 2014-2020, approvato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2015) 4999 del 14 luglio 2015; successivamente integrato e modificato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2018) 3705 del 20.06.2018 e C(2018) 8984 del 19.12.2018 e C(2020) 1989 del 1.4.2020; · i criteri di selezione delle operazioni riferiti a ciascuna Azione del Programma, approvati dal Comitato di Sorveglianza del POR FESR FSE 2014/2020, istituito con DGR n. 535/2015, con procedura scritta n.2/2016, successivamente integrati e modificati con procedura scritta nn. 1/2018, 4/2018, 5/2018 e 1/2020; · il Programma di Sviluppo Rurale Molise 2014-2020 approvato con Decisione di esecuzione della Commissione EuropeaC(2015) 4623 del 2 luglio 2015, come da ultima modifica del 11/09/2018; · il Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) POR MOLISE FESR – FSE 2014/2020, di cui alla DGR n. 626 del 28/12/2016 integrato e modificato con DD del I Dipartimento n.146/2018, n. 17 del 29.03.2017 n.34/2018, n. 48/2018, n.54/2018, n. 171 del 18.12.2018 e n. 62 del 28.06.2019; · la Determinazione del Direttore del I Dipartimento n. 141 del 26.11.2018 ad oggetto “Interventi Infrastrutturali - Approvazione Disciplinare di Finanziamento e Manuale di Rendicontazione” successivamente integrato con DD n. 81 del 22.07.2019 e n. 107 del 13.8.2019; · la DGR n. 8 del 23.01.2019 che da ultimo ha preso d'atto della decisione di esecuzione c(2018) 8984 final, che ha modificato la decisione esecutiva c(2015) 4999 e approva la versione aggiornata del POR MOLISE FESR FSE 2014-2020; · il Programma Operativo Complementare Molise 2014-2020 che, adottato con DGR n 168 del 20.05.2019, è stato approvato dal CIPE nella seduta del 24 luglio 2019, giusta Delibera CIPE n. 44/2019 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 14.11.2019; · la suindicata DGR n 168 del 20.05.2019 che ha definito, altresì, le coperture finanziarie "POR-POC" delle strategie urbane e delle Aree Interne SNAI di cui al Por Fesr-Fse Molise 2014-2020; · la DGR n. 435 dell’11/11/2019 avente ad oggetto “POR MOLISE FESR FSE 2014-2020 (CCI 2014IT16M2OP001), approvato con Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2015)4999 final del 14/07/2015, Decisione C(2018) 3705 final del 20/06/2018 e Decisione C(2018) 8984 final del 19.12.2018 – Riprogrammazione del POR FESR FSE 2014/2020. Procedura di consultazione scritta del Comitato di Sorveglianza n. 1/2019. Adempimenti”; · la DGR n. 393 del 14 ottobre 2019...
RICHIAMATI l'art. 32, comma 2, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50, il quale dispone che prima dell'avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, le amministrazioni aggiudicatrici decretano o determinano di contrarre, in conformità ai propri ordinamenti, individuando gli elementi essenziali del contratto e i criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte; - nelle procedure di cui all’articolo 36, comma 2, lettera a), la stazione appaltante può procedere ad affidamento diretto tramite determina a contrarre, o atto equivalente, che contenga, in modo semplificato, l’oggetto dell’affidamento, l’importo, il fornitore, le ragioni della scelta del fornitore, il possesso da parte sua dei requisiti di carattere generale, nonché il possesso dei requisiti tecnico - professionali, ove richiesti. - l'art. 192, comma 1, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 il quale dispone che la stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposita determinazione del responsabile del procedimento di spesa indicante:
RICHIAMATI la Legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 "Riordinamento dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”; • lo Statuto dell’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx- Romagna, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione progr. 942/1997; • il Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, e successive modificazioni; • la Legge Regionale 15 febbraio 2000, n. 18, “Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”, e successive modificazioni; • il Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art.10 della legge 6 luglio 2002 n. 137” e successive modificazioni; • la Deliberazione del Consiglio Comunale di Bologna O.d.G. n° 66 del 21 luglio 2008, P.G. n. 45010/2008, con cui è stata costituita l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna ed è stato approvato il relativo regolamento; • la “Convenzione tra il Ministero per i beni e le attività culturali, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la Provincia di Bologna e il Comune di Bologna per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”, rep. n. 2379/2013 del 26 luglio 2013; • la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, e successive modificazioni; • la “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, approvata dal Consiglio metropolitano con delibera n. 20 del 27 maggio 2015 e sottoscritta il 23 luglio 2015; • la delibera del Consiglio metropolitano di Bologna n. 25 del 10 giugno 2015 “Approvazione dell'Accordo attuativo tra la Città metropolitana di Bologna e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna per la prosecuzione del servizio di biblioteca digitale in ambito metropolitano MLOL–Media library on line”; • la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, e successive modificazioni; • il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il tr...
RICHIAMATI. La D.G.R. di Regione Lombardia n. X/5918 del 28.11.2016 “Disposizioni in ordine all’evoluzione del modello organizzativo della rete cure palliative in Lombardia: integrazione dei modelli organizzativi sanitario e sociosanitario” che prevede che i soggetti accreditati per le cure palliative garantiscano tutti e quattro i livelli assistenziali previsti dalla normativa. Il Decreto D.G. n.726 del 18.12.2017 dell' ATS di Brescia che istituisce la Rete Locale di Cure Palliative dell'ATS medesima ed il relativo Dipartimento Interaziendale. Il verbale dell’incontro del 05.12.2019 con cui l'ASST del Garda e la Fondazione Madonna del Corlo Onlus di Lonato hanno preso atto degli impegni reciproci per la gestione della presa in carico dei pazienti, secondo un percorso di cura coordinato ed integrato, con il rinnovo dell’accordo di collaborazione per il mantenimento/acquisizione dei requisiti organizzativi per i singoli livelli di assistenza.
RICHIAMATI gli articoli n° 12 e 15 della Legge 241 del 7 agosto 1990 consente alle Amministrazioni Pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - il parere ANAC AG/07/15/AP 18/02/2015 la medesima Autorità ha precisato i limiti del ricorso a tali accordi tra pubbliche amministrazioni, rispettati dalla presente convenzione che: • regola la realizzazione di un interesse pubblico commune ai partecipanti, pro- prio delle finalità istituzionali dei due enti DISTUM e DSU, in una cooperazio- ne tra le parti; • rispetta la condizione che gli accordi tra amministrazioni «siano stipulati esclu- sivamente tra enti pubblici, senza la partecipazione di una parte privata, che nessun prestatore privato sia posto in una situazione privilegiata rispetto ai suoi concorrenti, e che la cooperazione da essi istituita sia retta unicamente da considerazioni ed esigenze connesse al perseguimento di obiettivi d’interesse pubblico»; • fissa una divisione di compiti e responsabilità; • prevede tra i soggetti che sottoscrivono l’accordo movimenti finanziari che si configurano solo come ristoro delle spese sostenute strettamente necessarie allo sviluppo della ricerca; • non contrasta con le norme ed i principi sull’evidenza pubblica comunitaria poi- ché ha ad oggetto servizi riconducibili ad attività di ricerca scientifica che non «ricadono, secondo la loro natura effettiva, nell’ambito dei servizi di ricer- ca e sviluppo, oppure nell’ambito dei servizi d’urbanistica e dei servizi affini di consulenza scientifica e tecnica indicati nella categoria 12 di tale allegato» , infatti la ricerca socio-territoriale d’interesse del DSU non si confi- gura in termini di soluzioni tecniche o di trasferimento tecnologico con ricadute immediate in processi di sviluppo;