Accordo ex articolo 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 tra Regione Puglia e Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) per collaborazione su temi di interesse comune nell’ambito delle Tecnologie dell’Informazione e della...
XXXXXXXXXXXXX XXXXX XXXXXX XXXXXXXXX 00 maggio 2022, n. 659
Accordo ex articolo 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 tra Regione Puglia e Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) per collaborazione su temi di interesse comune nell’ambito delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT)
L’Assessore allo Sviluppo economico, Competitività, Attività economiche e consumatori, Politiche internazionali e Commercio estero, Energia, Reti e infrastrutture materiali per lo sviluppo, Ricerca industriale e innovazione, Politiche giovanili, sulla base dell’istruttoria espletata dal funzionario istruttore e confermata dal dirigente della Sezione Trasformazione Digitale, riferisce quanto segue:
Visti:
- il D.Lgs n.118 del 23/06/2011 e ss.mm.ii;
- la Legge n.241 del 07/08/1990 e ss.mm.ii.;
- il Regolamento UE n.679/2016 relativo alla “protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati”, che abroga la direttiva 95/46/CE (Reg. generale sulla protezione dei dati);
- la D.G.R. n.1974 del 07/12/2020, con la quale la Giunta regionale ha adottato la Macrostruttura del Modello Ambidestro per l’Innovazione della macchina Amministrativa regionale denominato “MAIA 2.0”, Atto di Alta Organizzazione che disciplina il sistema organizzativo della Presidenza e della Giunta Regionale;
- il decreto del Presidente della Regione Puglia n.22 del 22/01/2021, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.15 del 28/01/2021, che ha emanato l’Atto di Alta Organizzazione della Presidenza e della Giunta Regionale “Adozione Atto di Alta Organizzazione - Modello organizzativo MAIA 2.0”, successivamente modificato e integrato con decreto del Presidente della Giunta regionale 10 febbraio 2021, n. 45;
- il D.P.G.R. n.263 del 10/08/2021 “Attuazione modello Organizzativo MAIA 2.0 adottato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.22 del 22 gennaio 2021 e s.m.i. Definizione delle Sezioni di Dipartimento e delle relative funzioni” e ss. mm. e ii.;
Premesso che:
- l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 stabilisce che le Amministrazioni Pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3 della medesima legge;
- il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) all’art.12, comma 1, stabilisce che: “Le pubbliche amministrazioni nell’organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonché per l’effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cui al presente Codice in conformità agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione di cui all’articolo 14-bis, comma 2, lettera b)”;
- il CAD, all’art.8 “Alfabetizzazione informatica dei cittadini”, pone in capo ai soggetti di cui all’art.1, comma 2, del D.Lgs 165/2001, e quindi anche in capo alla Regione, la promozione di “iniziative volte a favorire la diffusione della cultura digitale tra i cittadini con particolare riguardo ai minori e alle categorie a rischio di esclusione, anche allo scopo di favorire lo sviluppo di competenze di informatica giuridica e l’utilizzo dei servizi digitali delle pubbliche amministrazioni”;
- in data 12 febbraio 2021, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno adottato il Regolamento UE 2021/241 per l’istituzione del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility), individuando sei aree di intervento (cd. pilastri), tra cui quello della Trasformazione digitale;
- il Recovery and Resilience Facility (RFF) ha previsto, per la trasformazione digitale, una spesa complessiva per investimenti e riforme non inferiore al 20 per cento delle risorse disponibili;
- il 9 marzo 2021, con la Comunicazione “2030 Digital Compass: the European Way for the Digital Decade”, la Commissione Europea ha presentato una visione e prospettive per la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030, proponendo una bussola digitale per il decennio digitale dell’UE che si sviluppa intorno a quattro punti cardinali: Competenze (specialistiche e di base), Infrastrutture digitali sicure e sostenibili, Trasformazione digitale delle imprese, Digitalizzazione dei servizi pubblici;
- con Decisione di esecuzione del Consiglio del 13 luglio 2021, è stato approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia (PNRR) denominato “Italia domani”, strutturato in sedici Componenti raggruppate nelle seguenti sei Missioni, in linea con il Regolamento RFF, tra le quali si evidenzia la Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”;
- per la Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, il PNRR ha stanziato risorse per € 40,29 miliardi (pari al 21,05% dell’importo totale delle risorse complessivamente stanziate), stante la necessità per l’Italia di recuperare il ritardo in termini di adozione digitale e innovazione tecnologica e per consentire il raggiungimento degli obiettivi illustrati dalla Commissione Europea nella Comunicazione “2030 Digital Compass”;
- Il 26 gennaio 2022 la Commissione Europea ha proposto una dichiarazione solenne interistituzionale sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale, con lo scopo di definire una serie di principi che fungeranno da guida per una trasformazione digitale sostenibile, antropocentrica e basata sui valori.
Valutato che:
- la digitalizzazione e l’innovazione di processi, prodotti e servizi rappresentano un fattore determinante per accompagnare il processo di trasformazione e modernizzazione del Paese;
- la promozione di investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali si rende necessaria per migliorare la competitività italiana ed europea, per favorire l’emergere di strategie di diversificazione della produzione e per migliorare l’adattabilità ai cambiamenti dei mercati;
- la trasformazione digitale invocata da tempo per modernizzare le organizzazioni pubbliche, interessata da una spinta di accelerazione durante il lockdown del 2020 e oggi sorretta dal D.L. 76/2020 recante
«Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitali» (cd “Decreto Semplificazioni”), convertito con modificazioni con Legge n. 120 dell’11 settembre 2020, e dal successivo d.l. 77/2021 ( cd “Decreto Semplificazioni bis”), convertito con la Legge n.108 del 29 luglio 2021, è funzionale alla creazione di valore pubblico ed è realizzabile con la disponibilità di risorse adeguate;
Considerato che:
- la Regione, ai sensi degli artt. 9, 11, 12 e 13 del proprio Statuto, opera nel quadro dei principi e delle norme dell’Unione europea, persegue la valorizzazione delle politiche comunitarie regionali, incentiva lo sviluppo sostenibile dell’economia pugliese, promuove la cultura, garantisce il diritto allo studio, sostiene la ricerca scientifica e favorisce intese anche con il sistema universitario pugliese;
- la Regione svolge il di Soggetto Aggregatore Territoriale per il Digitale (SATD) consapevole che l’innovazione digitale è un processo culturale, prima ancora che economico, operativo e tecnologico, ed ha pertanto bisogno di un opportuno accompagnamento diretto ai soggetti destinatari a partire dalle strutture regionali e la Pubblica Amministrazione Locale (PAL);
- la Regione intende promuovere la digitalizzazione delle imprese anche attraverso un rafforzamento delle competenze;
- nell’ambito del PNRR, la Regione è destinataria in particolare delle risorse della misura 1.7.2 avente l’obiettivo di ampliare l’esperienza dei “Centri di facilitazione digitale”, punti di accesso fisici, solitamente situati in biblioteche, scuole e centri sociali, che forniscono ai cittadini formazione sia di persona che online sulle competenze digitali al fine di supportare l’inclusione digitale;
- sempre nell’ambito del PNRR, la Regione è destinataria anche delle risorse della misura 1.4.2 per migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici digitali attraverso la diffusione di strumenti e strategie condivise;
- la Regione Puglia, in continuità con la programmazione regionale in ambito ICT e in coerenza con gli obiettivi di digitalizzazione promossi dal PNRR, intende favorire e sostenere lo sviluppo di processi di innovazione digitale, anche avvalendosi del contributo delle più alte professionalità riconosciute della ricerca scientifica e del mondo accademico.
Considerato altresì che:
- il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) è un consorzio costituito da n.49 Università pubbliche afferenti ai Settori Scientifico-Disciplinari INF/01 e ING-INF/05, e costituisce punto di riferimento della ricerca accademica nazionale nei settori dell’Informatica e dell’Information Technology;
- Il CINI è Consorzio di diritto pubblico, iscritto all’indice delle pubbliche amministrazioni (IPA) e ricompreso nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e ss.mm.ii;
- il CINI promuove e coordina attività scientifiche, di ricerca e di trasferimento, sia di base sia applicative, nel campo dell’informatica, di concerto con le comunità scientifiche nazionali di riferimento favorendo, in particolare:
• la collaborazione con Università, Istituti di istruzione universitaria, Enti di ricerca, Aziende e Pubblica Amministrazione;
• l’accesso e la partecipazione a progetti e attività scientifiche, di ricerca e di trasferimento;
• la creazione e lo sviluppo di laboratori tematici nazionali;
• la realizzazione di percorsi di Alta Formazione;
- Il CINI è attualmente dotato di 13 laboratori nazionali, di cui 12 laboratori tematici a rete, con Nodi distribuiti sul territorio nazionale:
• AIIS : Artificial Intelligence and Intelligent Systems;
• AsTech: Assistive Technologies;
• Big Data;
• CFC: Competenze ICT – Formazione – Certificazione;
• CyberSecurity;
• Embedded Systems and Smart Manufacturing;
• HPC – Key technologies and tools;
• InfoLife: Xxxxxx Xxxxxxx e Algoritmici per le Scienze della Vita;
• Informatica e Scuola;
• Informatica e Società;
• Smart Cities and Communities;
e di 1 Laboratorio Nazionale ITeM “C. Savy”, presso l’Università di Xxxxxx Xxxxxxxx XX.
Atteso che:
- il Laboratorio CFC-Competenze ICT-Formazione_Certificazione è stato attivato per creare una struttura in grado di portare un contributo alla filiera Competenze Digitali - Formazione - Valutazione - Certificazione
- Abilitazione, interagendo con i vari livelli del sistema formativo, sia con l’organizzazione politica (Regioni
- Stato - Europa) sia con gli stakeholder, incluso il mercato, mediante lo sviluppo di azioni ricadenti nelle aree tematiche di propria competenza;
- presso il Laboratorio CFC si svolgono attività di ricerca, monitoraggio e analisi del quadro complessivo dei risultati e proposte formulate a livello nazionale e internazionale sul tema delle competenze digitali;
- il Laboratorio CFC valida e confronta i dati emersi attraverso il coinvolgimento degli attori del settore e pertanto, in virtù della sua specificità, potrà proporsi come partner per la definizione e validazione a livello regionale e nazionale dei profili di competenza della filiera ICT.
Ritenuto che:
- la sinergia tra la Regione Puglia ed il CINI ed in particolare con il Laboratorio CFC-Competenze ICT- Formazione_Certificazione del CINI può stimolare importanti occasioni di confronto, di sviluppo e di
approfondimento relativamente a tematiche di ricerca di particolare rilievo per il settore dell’Information and Communication Technology (ICT);
- la Regione Puglia e il CINI sono interessati a programmare, promuovere e intraprendere attività di comune interesse nelle tematiche dell’Informatica e delle ICT e, più in generale, nei campi di azione specifici dei due Enti;
- la Regione Puglia e il CINI, per quanto sopra detto, intendono stipulare un accordo tra pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’art.15 della Legge n.241/90, per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune.
Tutto ciò premesso e considerato, con il presente provvedimento si propone di:
- approvare lo schema di Accordo Quadro parte integrante del presente provvedimento, da sottoscriversi con il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), affidare, al dirigente pro tempore della Sezione Trasformazione Digitale il compito di provvedere all’attuazione dell’Accordo Quadro avendo cura di adottare ogni necessario atto amministrativo conseguente.
Garanzie di riservatezza
La pubblicazione sul BURP, nonché la pubblicazione all’Albo o sul sito istituzionale, salve le garanzie previste dalla L.241/1990 in tema di accesso ai documenti amministrativi, avviene nel rispetto della tutela della riservatezza dei cittadini secondo quanto disposto dal Regolamento UE n.679/2016 in materia di protezione dei dati personali, nonché dal D.Lgs. 196/2003 ss.mm.ii., ed ai sensi del vigente Regolamento regionale n.5/2006 per il trattamento di dati sensibili e giudiziari, in quanto applicabile. Ai fini della pubblicità legale, il presente provvedimento destinato alla pubblicazione è stato redatto in modo da evitare la diffusione di dati personali identificativi non necessari ovvero il riferimento alle particolari categorie di dati previste dagli articoli 9 e 10 del succitato Regolamento UE.
COPERTURA FINANZIARIA AI SENSI DEL D.LGS. N. 118/2011 E XX.XX..II.
La presente deliberazione non comporta implicazioni, dirette e/o indirette, di natura economico-finanziaria e/o patrimoniale e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale.
Tutto ciò premesso l’Assessore relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate, ai sensi dell’art.4, comma 4, lett. e) della L.R. n. 7 del 4 febbraio 1997, propone alla Giunta:
1. di prendere atto quanto espresso in narrativa, che qui si intende integralmente riportato;
2. di approvare lo schema di Accordo Quadro, di cui all’Allegato A, costituente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per la collaborazione tra la Regione Puglia e il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) su temi di interesse comune nell’ambito delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT);
3. di delegare l’Assessore allo Sviluppo Economico alla sottoscrizione dell’accordo, autorizzandolo ad apportare modifiche non sostanziali che dovessero rendersi necessarie in fase di perfezionamento;
4. di nominare componenti per la Regione del Comitato di Coordinamento di cui all’art.3 dello Schema di Accordo, il Direttore pro tempore del Dipartimento dello Sviluppo Economico e il Dirigente pro tempore della Sezione Trasformazione Digitale;
5. di rinviare specifici accordi attuativi su singole attività di interesse comune, in cui andranno definiti di volta in volta, tempi di realizzazione e ripartizione di eventuali oneri economici;
6. di demandare l’adozione di tutti gli atti consequenziali all’attuazione dell’Accordo al Dirigente pro tempore della Sezione Trasformazione Digitale;
7. di dare atto che per l’attuazione degli specifici accordi attuativi si procederà previo coinvolgimento del Responsabile della Transizione al Digitale come previsto dalla DGR 1219/2021 per quanto di competenza;
8. di pubblicare il presente provvedimento in versione integrale sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e sul sito ufficiale della Regione Puglia xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx nella sezione “Amministrazione Trasparente”, sottosezione “Provvedimenti” e “Provvedimenti della Giunta Regionale” del sito ufficiale della regione Puglia: xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx.
I sottoscritti attestano che il procedimento istruttorio loro affidato è stato espletato nel rispetto della vigente normativa regionale, nazionale e comunitaria e che il presente schema di provvedimento, dagli stessi predisposto ai fini dell’adozione dell’atto finale da parte della Giunta regionale, è conforme alle risultanze istruttorie.
Sottoscrizioni dei responsabili della struttura proponente
Il Funzionario
(Xxxxxxxx Xxxxxxxxx)
Il Dirigente della Sezione Trasformazione Digitale
(Xxxx Xxxxxx)
La Direttora di Dipartimento in applicazione di quanto previsto dal decreto del Presidente della Giunta regionale n.22/2021 e ss.mm.ii., NON ravvisa la necessità di esprimere sulla presente proposta di deliberazione alcuna osservazione.
La Direttora del Dipartimento Sviluppo Economico
(Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxxx)
Sottoscrizione del soggetto politico proponente
L’Assessore allo Sviluppo Economico
(Xxxxxxxxxx Xxxxx Xxxx)
LA GIUNTA
- udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore allo Sviluppo Economico;
- viste le sottoscrizioni poste in calce al presente provvedimento;
- a voti unanimi espressi nei modi di legge;
DELIBERA
1. di prendere atto di quanto espresso in narrativa, che qui si intende integralmente riportato;
2. di approvare lo schema di Accordo Quadro, di cui all’Allegato A costituente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per la collaborazione tra la Regione Puglia e il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) su temi di interesse comune nell’ambito delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT);
3. di delegare l’Assessore allo Sviluppo Economico alla sottoscrizione dell’accordo, autorizzandolo ad apportare modifiche non sostanziali che dovessero rendersi necessarie in fase di perfezionamento;
4. di nominare componenti per la Regione del Comitato di Coordinamento di cui all’art.3 dello Schema di Accordo, il Direttore pro tempore del Dipartimento dello Sviluppo Economico e il Dirigente pro tempore della Sezione Trasformazione Digitale;
5. di rinviare specifici accordi attuativi su singole attività di interesse comune, in cui andranno definiti di volta in volta, tempi di realizzazione e ripartizione di eventuali oneri economici;
6. di demandare l’adozione di tutti gli atti consequenziali all’attuazione dell’Accordo al Dirigente pro tempore della Sezione Trasformazione Digitale;
7. di dare atto che per l’attuazione degli specifici accordi attuativi si procederà previo coinvolgimento del Responsabile della Transizione al Digitale come previsto dalla DGR 1219/2021 per quanto di competenza;
8. di pubblicare il presente provvedimento in versione integrale sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e sul sito ufficiale della Regione Puglia xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx nella sezione “Amministrazione Trasparente”, sottosezione “Provvedimenti” e “Provvedimenti della Giunta Regionale” del sito ufficiale della regione Puglia: xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx.
IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA | IL PRESIDENTE DELLA XXXXXX |
XXXX XXXXXXX | XXXXXXXX XXXXXXXXXX |
ALLEGATO A Pag. 1 di 10
Xxxx Xxxxxx
04.05.2022 09:56:49 GMT+00:00
SCHEMA DI ACCORDO QUADRO
tra
il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (si seguito denominato “CINI”), con sede legale in via Ariosto 25 – Xxxx 00000, P.I. e C.F.03886031008, PEC: xxxxxxxxx.xxxx@xxxxxxxxx.xx, rappresentato dal Presidente, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx, domiciliato per la carica presso la sede CINI;
e
la Regione Puglia (di seguito denominata “Regione”), con sede in ,
PEC……………………rappresentata da ……………..………………, in qualità di , domiciliato per la
carica presso la sede dello stesso ;
(Regione e CINI di seguito congiuntamente le “Parti” o singolarmente la “Parte”).
Premesso che:
• L’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 stabilisce che le Amministrazioni Pubbliche possono con- cludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse co- mune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3 della medesima legge;
• il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) all’art 12, comma 1, stabilisce che: “Le pubbliche ammi- nistrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informa- zione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonché per l'effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cui al presente Codice in conformità agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui all'articolo 14-bis, comma 2, lettera b).”
• Il CAD all’art. 8 “Alfabetizzazione informatica dei cittadini” pone in capo ai soggetti di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 165/2001, e quindi anche in capo alla Regione la promozione di “iniziative volte a favorire la diffusione della cultura digitale tra i cittadini con particolare riguardo ai minori e alle categorie a rischio di esclusione, anche allo scopo di favorire lo sviluppo di competenze di informatica giuridica e l’utilizzo dei servizi digitali delle pubbliche amministrazioni…”.
• Il 9 marzo 2021 la Commissione europea ha presentato una visione e prospettive per la trasforma- zione digitale dell'Europa entro il 2030, proponendo una bussola digitale per il decennio digitale
ALLEGATO A Pag. 2 di 10
dell'UE che si sviluppa intorno a quattro punti cardinali: Competenze (specialistiche e di base); infra- strutture digitali sicure e sostenibili; Trasformazione digitale delle imprese; Digitalizzazione dei servizi pubblici;
Premesso, altresì, che:
• La Regione, ai sensi del titolo V della Costituzione Italiana, è un ente autonomo con proprio statuto, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione;
• la Regione, ai sensi degli artt. 9, 11, 12 e 13 del proprio Statuto, opera nel quadro dei principi e delle norme dell'Unione europea perseguendo la valorizzazione delle politiche comunitarie regionali, in- centiva lo sviluppo sostenibile dell’economia pugliese, promuove la cultura, garantisce il diritto allo studio, sostiene la ricerca scientifica e favorisce intese anche con il sistema universitario pugliese;
• La Regione per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali e di ogni altra attività connessa, se- condo criteri e modalità determinati con il regolamento di organizzazione e funzionamento, può:
• stipulare accordi e convenzioni con soggetti pubblici e privati, sia nazionali che internazionali;
• commissionare attività di ricerca e studio a soggetti pubblici e privati, nazionali e internazionali.
• La Regione, anche in relazione alle proprie competenze, è interessata ad accrescere il proprio know- how al fine di assicurare un costante aggiornamento del proprio personale e del personale delle Pub- bliche Amministrazioni pugliesi alla continua evoluzione delle tecnologie informatiche;
• La Regione nella propria attività istituzionale ha l’esigenza di mantenere costanti e stabili rapporti con la comunità scientifica nazionale del settore ICT sugli aspetti innovativi e tecnologici ritenuti di proprio interesse.
• La Regione, al fine di rafforzare gli interventi avviati dalla programmazione regionale in ambito ICT e in vista del raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione promossi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal redigendo Programma Operativo Regionale (POR) intende favorire e soste- nere lo sviluppo di processi di innovazione digitale e di inclusione sociale, partendo anche dalla valo- rizzazione delle competenze;
• la Regione svolge il di Soggetto Aggregatore Territoriale per il Digitale (SATD) consapevole che l’inno- vazione digitale è un processo culturale, prima ancora che economico, operativo e tecnologico, ed ha pertanto bisogno di un opportuno accompagnamento diretto ai soggetti destinatari a partire dalle strutture regionali e la Pubblica Amministrazione Locale (PAL);
• Nell’ambito del PNRR la Regione è destinataria delle risorse della misura 1.7.2 avente l’obiettivo di ampliare l’esperienza dei "Centri di facilitazione digitale", punti di accesso fisici, solitamente situati in biblioteche, scuole e centri sociali, che forniscono ai cittadini formazione sia di persona che online sulle competenze digitali al fine di supportare l’inclusione digitale;
ALLEGATO A Pag. 3 di 10
• La Regione intende promuovere la digitalizzazione delle imprese anche attraverso un rafforzamento delle competenze;
Premesso infine che:
• Il CINI è un consorzio costituito da 49 Università statali (di seguito le “Università consorziate”), rico- nosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, strutturato in unità operative dislocate presso le Università consorziate e dotato di una rete di laboratori in cui si svolgono attività di ricerca (di base e industriale) e di sviluppo sperimentale nell’ambito dell’Informatica e delle “Information and Com- munication Technologies” (nel seguito ICT).
• Il CINI è Consorzio di diritto pubblico, iscritto all’indice delle pubbliche amministrazioni (IPA) e ricom- preso nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato indivi- duate ai sensi dell’articolo 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e ss.mm.ii;
• Il CINI promuove e coordina attività scientifiche, di ricerca e di trasferimento, sia di base sia applica- tive, nel campo dell’informatica, di concerto con le comunità scientifiche nazionali di riferimento. Il CINI favorisce, in particolare:
o la collaborazione con Università, Istituti di istruzione universitaria, Enti di ricerca, Aziende e Pub- blica Amministrazione;
o l’accesso e la partecipazione a progetti e attività scientifiche, di ricerca e di trasferimento;
o la creazione e lo sviluppo di laboratori tematici nazionali;
o la realizzazione di percorsi di Alta Formazione.
• In tutte le attività, il CINI è in grado di garantire:
o la massima qualità a livello nazionale (e, ove necessario, internazionale) potendo attingere alle varie eccellenze accademiche;
o la massa critica necessaria al raggiungimento degli obiettivi concordati;
o la distribuzione geografica su tutto il territorio nazionale.
• Il CINI è un Consorzio Interuniversitario valutato ANVUR.
• Lo Statuto del CINI, nonché i Regolamenti interni adottati dal Consiglio Direttivo, prevedono e disci- plinano forme di collaborazione tra università ed Enti pubblici e privati, segnatamente per quanto riguarda attività di ricerca e di consulenza nei diversi settori scientifici e disciplinari e per la realizza- zione di attività didattiche e formative.
• Ai sensi dell’art. 14 dello Statuto del CINI, i Laboratori Nazionali sono strutture appositamente costi- tuite per il raggiungimento degli scopi istituzionali del Consorzio, previa autorizzazione del Consiglio Direttivo.
• Il CINI è attualmente dotato di 13 Laboratori nazionali, di cui
ALLEGATO A Pag. 4 di 10
• 12 tematici, a rete, con Nodi distribuiti sul territorio nazionale:
a) AIIS : Artificial Intelligence and Intelligent Systems
b) AsTech: Assistive Technologies
c) Big Data
d) CFC: Competenze ICT – Formazione – Certificazione
e) CyberSecurity
f) Digital Health
g) Embedded Systems and Smart Manufacturing
h) HPC – Key technologies and tools
i) InfoLife: Xxxxxx Xxxxxxx e Algoritmici per le Scienze della Vita
j) Informatica e Scuola
k) Informatica e Società
l) Smart Cities and Communities
• 1 Laboratorio Nazionale ITeM “C. Savy” presso l’Università di Xxxxxx Xxxxxxxx XX.
Considerato che:
• la trasformazione digitale invocata da tempo per modernizzare le organizzazioni pubbliche, interes- sata da una spinta di accelerazione durante il lockdown del 2020 e oggi sorretta dal D.L. 76/00 recante
«Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitali» (Decreto Semplificazioni), convertito con modificazioni con legge 11 settembre 2020, n. 120, e dal successivo d.l. 77/2021, detto “Decreto Semplificazioni bis”, convertito con la legge n. 29 luglio 2021, n. 108, è funzionale alla creazione di valore pubblico ed è realizzabile con la disponibilità di risorse adeguate;
• la sinergia tra la Regione e i Laboratori Nazionali CINI, in generale, e, in particolare, il Laboratorio CFC- Competenze ICT-Formazione_Certificazione, può stimolare importanti occasioni di confronto, di svi- luppo e di approfondimento relativamente a tematiche di particolare rilievo per il settore del digitale e delle ICT;
• il CINI dispone di professionalità e mezzi idonei a supportare iniziative di confronto, di sviluppo e di approfondimento relativamente a tematiche di ricerca, nonché di divulgazione e formazione;
• il laboratorio CFC è stato attivato per creare una struttura in grado di portare un contributo alla filiera Competenze Digitali - Formazione - Valutazione - Certificazione – Abilitazione, interagendo con i vari livelli del sistema formativo, sia con l'organizzazione politica (Regioni - Stato - Europa) sia con gli sta- keholder, incluso il mercato. Tale missione si esplica prevalentemente attraverso lo sviluppo di azioni ricadenti nelle seguenti aree tematiche: Competenze digitali, Formazione, Certificazioni, valutazioni e accreditamento;
ALLEGATO A Pag. 5 di 10
• presso il Laboratorio CFC si svolgono attività di ricerca, monitoraggio e analisi del quadro complessivo dei risultati e proposte formulate a livello nazionale e internazionale sul tema delle competenze di- gitali;
• il laboratorio CFC valida e confronta i dati emersi attraverso il coinvolgimento degli attori del settore. In virtù della sua specificità potrà proporsi come partner per la definizione e validazione a livello re- gionale e nazionale dei profili di competenza della filiera ICT;
• la Regione e il CINI manifestano l’interesse a programmare, promuovere e intraprendere attività di comune interesse nelle tematiche del digitale e delle ICT e, più in generale, nei campi di azione spe- cifici dei due Enti;
Tra le parti sopra costituite si conviene e si stipula quanto segue:
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE,
Art.1 – Premesse
Le considerazioni poste in premessa costituiscono parte integrante del presente Accordo Quadro. Il presente Accordo richiama norme a carattere generale cui le Parti dovranno fare riferimento in sede di stipula di futuri ed eventuali atti integrativi e/o ulteriormente attuativi. Per quanto non espressamente disposto dagli atti di cui sopra si rinvia alla normativa vigente.
Art.2 – Oggetto e Finalità
Le Parti, nell'ambito dei rispettivi compiti e funzioni attribuite per legge, cooperano per:
• l’individuazione e lo sviluppo di azioni di coordinamento, programmazione, diffusione di buone pra- tiche e divulgazione nel settore del digitale e delle ICT;
• realizzazione di progettualità congiunte negli ambiti afferenti la missione e le aree tematiche del CINI, con riferimento particolare, ma non esclusivo, al dominio del Laboratorio CFC;
• ogni altra forma collaborazione volte a mettere a valore la mission e gli obiettivi dei due soggetti contraenti nel settore digitale.
Le modalità e le forme di collaborazione saranno regolate attraverso la stipula di specifiche Convenzioni ope- rative adottate sulla base dell’art.5 del presente Accordo ed ai sensi degli ordinamenti interni delle Parti.
Art. 3 – Comitato di coordinamento
ALLEGATO A Pag. 6 di 10
Con la sottoscrizione dell’Accordo Quadro viene istituito un Comitato di coordinamento con il compito di definire e coordinare le azioni di collaborazione oggetto del presente Accordo Quadro da sviluppare attra- verso specifiche Convenzioni operative.
Fanno parte Comitato due rappresentanti della Regione e due rappresentanti del CINI.
Il Comitato, oltre alle attribuzioni comunque ascrivibili in virtù del presente Accordo di collaborazione, si do- terà di un regolamento interno, e avrà in particolare i seguenti compiti:
• Supervisione e coordinamento delle attività oggetto del presente Accordo;
• Proposta di eventuali modelli organizzativi ritenuti più appropriati per il raggiungimento delle finalità prospettate, ivi compresa la individuazione di appostiti gruppi di lavoro;
• Approvazione delle proposte/iniziative, nell’ambito del presente Accordo, da sottoporre ai compe- tenti Organi delle rispettive Parti anche ai fini della successiva presentazione congiunta ad altri sog- getti interessati;
• Predisposizione, con cadenza annuale, di una relazione consegnata alle Parti che riassume lo stato di attuazione del presente Accordo ed inoltre lo stato delle iniziative rientranti nel medesimo Accordo.
Il Comitato può avvalersi del supporto di personale della Regione e/o personale CINI avente specifiche com- petenze nell'ambito delle tematiche e dei progetti individuati.
Art.4 – Tipologia delle azioni
Al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 3, le Parti si propongono di:
• sviluppare iniziative di collaborazione attraverso la realizzazione di studi e ricerche su problemi e progetti specifici;
• partecipare congiuntamente a programmi/progetti avvisi a valere su fondi nazionali e internazionali;
• organizzare di conferenze, dibattiti, seminari, attività di divulgazione e promozione in ambito digitale;
• organizzare iniziative di informazione e formazione volte a promuovere e diffondere la cultura del digitale e dell'ICT;
• rafforzare le competenze digitali cittadini ed imprese del territorio pugliese;
• favorire lo sviluppo e il sostegno dei processi di innovazione tecnologica nel settore del digitale, me- diante un percorso le cui azioni si sviluppino attraverso una costante e continua iterazione tra le Parti;
• promuovere eventi e strumenti funzionali a rafforzare il trasferimento delle tecnologie digitali e delle conoscenze nei confronti di una massa variegata di possibili “utenti”;
• realizzare attività di analisi del fabbisogno in tema di formazione, certificazione e validazione delle competenze digitali.
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Per la realizzazione delle predette iniziative, le Parti intendono mettere a disposizione risorse umane e stru- mentali e finanziare secondo le modalità previste dalle Convenzioni operative previsti dall’art.5.
Art.5 – Convenzioni operative
Le modalità operative concernenti l'esecuzione del presente Accordo saranno definite all’atto della stipula delle convenzioni operative bilaterali in cui verrà anche disciplinata la gestione delle risorse umane e stru- mentali appositamente dedicate.
Le Convenzioni operative dovranno contenere le descrizioni specifiche in merito a:
a) attività da svolgere;
b) obiettivi da realizzare;
c) termini e condizioni di svolgimento;
d) tempi di attuazione;
e) risorse umane e strumentali da impiegare e messe a disposizione dalle parti;
f) definizione degli oneri finanziari relativi alle singole attività tecnico-scientifiche e delle loro modalità di erogazione.
Le Convenzioni operative potranno disciplinare anche i diritti di proprietà intellettuale, i copyright, i marchi eventualmente derivanti dalle attività condotte ed ogni altro aspetto che le parti riterranno opportuno.
Art.6 – Risorse
Il presente accordo di programma quadro non comporta oneri finanziari per le Parti.
Le Parti sosterranno, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, con proprie risorse finanziarie i costi di realizzazione delle attività congiunte secondo le modalità disciplinate dalle Convenzioni operative di cui all’Art.5.
Art.7 – Proprietà Intellettuale
Le Parti sono vicendevolmente obbligate al vincolo di confidenzialità per quanto concerne le informazioni, i dati, il know–how, le notizie che le stesse scambiano durante la vigenza e/o esecuzione del presente Accordo, ad eccezione di quelle informazioni, dati, notizie e decisioni per le quali la legge o un provvedimento ammi- nistrativo o giudiziario imponga un obbligo di comunicazione e/o salvo consenso della Parte da cui tali dati provengono.
Qualsiasi diritto di proprietà intellettuale di cui sia titolare una Parte resterà nella piena esclusività della stessa, e il relativo uso che dovesse essere consentito alle altre Parti nell’ambito del presente Accordo non implicherà il riconoscimento di alcuna licenza e/o diritto in capo alle stesse, salvi i casi in cui il trasferimento sia espressamente e previamente previsto.
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Qualsiasi diritto di proprietà intellettuale di cui sia titolare una Parte potrà essere utilizzato dalle altre Parti per le attività di cui all’Accordo solo dietro espresso consenso della Parte proprietaria e in conformità alle regole indicate da tale Parte definita “titolare”.
Art.8 – Tutela dei dati personali
Tutti i dati personali e le informazioni di carattere tecnico, amministrativo, scientifico, formativo e divulga- tivo, di cui le Parti dovessero entrare in possesso o fornirsi reciprocamente nello svolgimento del presente Accordo, dovranno considerarsi strettamente riservati e, pertanto, le parti non potranno farne uso per scopi diversi da quelli espressamente contemplati e rientranti nell’oggetto del presente Accordo.
I dati qui riportati, cui le parti danno il consenso all'utilizzo, saranno trattati per le finalità strettamente ne- cessarie all'esecuzione del presente Accordo, con le modalità e garanzie di cui al D.Lgs. n.196/2003, così come novellato dal d.lgs. 101/2018 in applicazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati personal (REGOLAMENTO (UE) 2016/679).
Art.9 – Visibilità dell’Accordo Quadro
Le Parti concordano sull’importanza di offrire un’adeguata visibilità al contenuto del presente Accordo Qua- dro e, a tal fine, si impegnano a darne diffusione attraverso una comune attività di comunicazione.
Art.10 – Durata
Il presente Accordo Quadro ha la durata di 3 anni a decorrere dalla sua sottoscrizione e potrà essere rinno- vato per un uguale periodo mediante ulteriore atto scritto tra le parti salvo disdetta da parte di uno dei contraenti da comunicarsi all’altro contraente a mezzo PEC entro e non oltre sei mesi dalla scadenza del presente Accordo Quadro.
Art.11 – Modifiche e Recesso
Qualora nel corso del triennio venissero a modificarsi i presupposti per i quali si è provveduto alla stipula del presente Accordo di collaborazione o si ritenesse opportuno rivedere lo stesso, le Parti procederanno di comune accordo e le eventuali modifiche da apportare dovranno rivestire la forma scritta.
Ciascuna delle Parti avrà la facoltà di recedere dal presente Accordo, senza oneri o corrispettivi, dandone comunicazione scritta a mezzo PEC all’altra Parte con un preavviso di almeno 90 (novanta) giorni.
In caso di recesso restano salve le eventuali iniziative già avviate congiuntamente, salvo che le Parti di co- mune accordo non decidano diversamente.
Art.12 – Nullità parziale
Qualora qualsivoglia clausola del presente Accordo sia riconosciuta non valida o di impossibile attuazione, oppure successivamente diventata – totalmente e/o parzialmente – non valida o di impossibile attuazione,
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ciò non inficia la validità del rimanente dettato del presente Accordo, fatto salvo quanto previsto dall’art. 1419 del Codice Civile.
Nel caso in cui si verifichi quanto previsto al comma di cui sopra, le Parti provvederanno a concordare una valida clausola sostitutiva che sia il più vicino possibile allo scopo della clausola non valida e/o di impossibile attuazione, al fine di superare la situazione che ne ha determinato l’invalidità e/o la impossibilità di attua- zione.
Art.13 – Cessione
Il presente Accordo non potrà essere ceduto, neppure parzialmente, a terzi, rimanendo comunque sempre obbligati i soli soggetti indicati in epigrafe.
Art.14 – Comunicazioni
Tutte le comunicazioni relative al presente Accordo, da inviarsi, salvo quanto altrimenti concordato tra le parti, con PEC, dovranno essere recapitate presso le sedi istituzionali dei firmatari:
per CINI: xxxxxxxxx.xxxx@xxxxxxxxx.xx;
per la Regione: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxxxxx@xxx.xxxxx.xxxxxx.xx
Art.15 – Registrazione e bollo
Il presente Accordo Quadro, stipulato in modalità elettronica nel rispetto di quanto disposto dall’art.15, comma 2-bis della Legge n.241/90, è sottoscritto con firma digitale ai sensi dell’art.24 del D.Lgs n.82/2005. Il presente Accordo Quadro è soggetto a registrazione in caso d'uso ai sensi degli artt.5 e 39 dei DPR n. 131/86 e s.m. con spese a carico della parte che richiede la registrazione.
Art. 16 – Controversie
Le Parti concordano, secondo i principi della leale collaborazione e del buon andamento dell’azione ammini- strativa, di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dall’interpretazione e attua- zione del presente Accordo.
Nel caso in cui non sia possibile raggiungere l’accordo, la controversia sarà devoluta al giudice amministra- tivo, ai sensi dell’art. n. 133 del Codice del processo amministrativo.
Art. 17 – Disposizioni finali
Per quanto non previsto dal presente Accordo si fa rinvio alle leggi ed ai regolamenti che regolano la materia. Le parti concorderanno eventuali adeguamenti del presente Accordo a disposizioni legislative di carattere innovativo ed integrativo che potranno sopravvenire nel corso del periodo di validità dell'Accordo stesso.
Xxxxx, approvato e sottoscritto
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Per la Regione Puglia ...................................................
Per il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica
Il Presidente
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx