REGOLAMENTI
REGOLAMENTI
1. Regolamento d'istituto ………………………………………………… pag. 2
2. Regolamento viaggi d'istruzione ………………………………………... pag. 14
3. Regolamento delle uscite didattiche……………………………………... | pag. | 26 |
4. Regolamento orientamento universitario………………………………… | pag. | 27 |
5. Regolamento frequenza anno scolastico all'estero………………………. | pag. | 28 |
6. Carta dei servizi dell'istituto……………………………………………… | pag. | 31 |
7. Patto di corresponsabilità educativa……………………………………… pag. 34
8. Protocollo d'accoglienza alunni stranieri…………………………………. pag. 36
9. Norme di comportamento anti-bullismo…………………………………. pag. 38
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
N. | Argomento | Pag. |
Premessa | 3 | |
1. | Contributo interno | 3 |
2. | Orario scolastico | 3 |
3. | Ore intermedie | 4 |
4. | Frequenza | 4 |
5. | Ingresso veicoli | 5 |
6. | Intervallo | 5 |
7. | Divieto di fumare nei locali scolastici - legge n°584/75. Riferimento normativo: G.U.11.04.2001 n° 85 | 6 |
8. | Divieto dell’utilizzo del telefono cellulare | 6 |
9. | Aule Speciali | 6 |
10. | Servizi | 7 |
11. | Assemblee degli studenti. Riferimento normativo D. L.vo 16/04/1994 n°297 | 7 |
12. | Assemblee dei genitori | 9 |
13. | Consigli di classe. | 10 |
14. | Modalità di comunicazione con l’utenza | 10 |
15. | Attività fuori orario scolastico | 10 |
16. | Provvedimenti disciplinari | 11 |
17. | Modifiche / Integrazioni | 13 |
E infatti saggiamente parlò chi disse che le scuole sono officine di umanità, in quanto, appunto, permettono che ciascuno diventi veramente uomo.
(Comenius. Da “La grande didattica”, IX)
Premessa
Il regolamento d’Istituto stabilisce le norme fondamentali della Comunità Scolastica, sia per quanto riguarda l’organizzazione interna, sia nei suoi rapporti con l’ambiente culturale esterno.
L’ordinato svolgimento delle attività all’interno della scuola è presupposto indispensabile per consentire a tutti, docenti, alunni, e non docenti, di espletare i propri compiti nel reciproco rispetto.
1. Contributo interno.
Gli istituti autonomi possono stabilire un contributo interno annuale da versare al momento dell'iscrizione.
1.1. Il Consiglio d'Istituto delibera anno per anno l'ammontare del contributo interno la cui destinazione è inserita nel Programma Annuale e finalizzata a soddisfare esigenze di natura amministrativa e didattica i cui destinatari sono gli studenti.
Preventivo e Consuntivo del Programma Annuale sono soggetti a pubblicità mediante affissione all'Albo d'Istituto.
2. Orario scolastico
2.1. L’osservanza dell’orario da parte di tutti i componenti della Comunità Scolastica è garanzia di corretto e ordinato funzionamento della scuola.
2.2. Il personale docente e non docente della scuola è tenuto ad osservare l’orario stabilito da apposite norme di legge o derivante da Contrattazione Decentrata a livello di Istituto.
2.3. Gli alunni sono tenuti a rispettare le norme degli articoli seguenti:
L’ingresso è fissato alle ore 8.00 nelle sedi Cassia, Malvano, Serra; alle ore 8,20 nella sede di via Gallina.
2.3.1. Le entrate posticipate a singoli alunni non sono consentite oltre la prima ora se non per motivi documentati (visita medica,analisi, convocazione ecc.) e dovranno essere registrate sul diario di classe e giustificate sull'apposito libretto il giorno stesso o il giorno immediatamente successivo.
2.3.2. Dette entrate devono essere autorizzate dal vicepreside nella sede centrale e dai fiduciari nelle sedi succursali. Dopo il quinto ritardo l’alunno minorenne potrà essere ammesso alle lezioni solo se accompagnato da uno dei genitori; il maggiorenne, senza documentato motivo, non sarà ammesso in classe per quella giornata di lezione. Il numero dei ritardi ammessi è stabilito in 10 per l’intero anno scolastico.
2.3.3. Le uscite anticipate non sono consentite se non per motivi documentati.
Gli alunni minorenni usciranno solo se prelevati dai genitori o da persona formalmente delegata e munita di valido documento di riconoscimento. Questi controfirmeranno il permesso di uscita sul diario di classe. Gli alunni maggiorenni potranno essere autorizzati ad anticipare l’uscita con richiesta scritta presentata il giorno prima e per validi motivi. Nel caso di richiesta avanzata nel corso della stessa mattinata o in caso di malore, la scuola, vagliata la motivazione, provvederà ad avvertire la famiglia anche dello studente maggiorenne.
Le uscite anticipate sono consentite per lo stesso numero dei ritardi e con le stesse modalità salvo deroghe in casi eccezionali e documentati. L’anticipo, di norma, può essere richiesto per un’ora rispetto al normale orario di lezione.
Eventuali variazioni dell'orario sono oggetto di specifico e tempestivo avviso alle famiglie da controfirmare volta per volta sul diario personale del minorenne.
3. Ore intermedie
3.1. Gli alunni devono trovarsi in classe quando entra l’insegnante.
3.2. Sono esclusi permessi di uscita dalle aule, in via ordinaria, durante la prima ora di lezione e durante l’ora successiva all’intervallo. I permessi di uscita debbono essere limitati allo stretto necessario, per tempi molto brevi e debbono riguardare solo un alunno per volta.
3.3. Non si autorizzano permessi di uscita dalle aule per rispondere a
chiamate telefoniche se non dietro invito della Presidenza.
4. Frequenza
4.1. L’assiduità alle lezioni è un indicatore fondamentale di partecipazione al dialogo educativo e di collaborazione alle attività promosse dalla scuola.
4.2. Le assenze saltuarie superiori al 15% del numero totale di lezioni in un anno potranno comportare, a giudizio del Consiglio di classe, l'attribuzione del punteggio minimo previsto nella banda di oscillazione relativa alla media dei voti riportati.
4.3. Anche la frequenza ai corsi di recupero organizzati dalla scuola nelle ore pomeridiane e in aggiunta all’orario scolastico, costituisce un preciso obbligo dello studente, tranne nel caso in cui la famiglia dichiari di provvedere autonomamente al recupero nella/e materia/e indicata/e dal Consiglio di classe.
4.4. Tutte le assenze, che devono essere contenute ai casi di motivata necessità, devono essere giustificate a norma di legge. La mancata giustificazione per tre giorni consecutivi comporterà la convocazione dei genitori dei minorenni e la non ammissione dei maggiorenni.
4.5. Ogni assenza di tipo collettivo si configura come ingiustificata ma richiede da parte del genitore del minorenne dichiarazione di presa d'atto dell’assenza e dei suoi motivi. Agli alunni presenti viene comunque garantito il servizio.
4.6. Le giustificazioni vengono controllate e registrate in classe dai docenti della prima ora. Qualora si riscontrino irregolarità nella frequenza delle lezioni, tali da pregiudicare il rendimento scolastico dell’alunno, il coordinatore lo segnalerà in Segreteria Didattica per gli opportuni contatti con la famiglia.
5. Ingresso veicoli
5.1. La logistica della sede centrale consente il parcheggio delle auto esclusivamente al personale per il quale sono destinati spazi antistanti e retrostanti l’edificio.
5.2. Il Dirigente Scolastico autorizza per gli studenti all’inizio dell’anno scolastico unicamente il parcheggio dei motorini ai quali è riservato, per motivi di sicurezza, uno spazio apposito a condizione che i conducenti entrino ed escano con prudenza nel rispetto dei limiti di velocità della segnaletica posta all’interno. In caso di violazione si applicano le sanzioni previste dal Regolamento, art. 16 e seguenti.
5.3 E’ interdetto, per motivi di sicurezza, il parcheggio di veicoli ad esterni all’istituzione scolastica.
5.4 I veicoli non devono in nessun modo creare intralcio al normale avvicendamento e al passaggio di eventuali mezzi di soccorso, pertanto, il parcheggio non è consentito:
a) davanti ai cancelli d’ingresso - pedonale e carrabile – ed in prossimità dell’adiacente condominio;
b) intorno alle aiuole;
c) lungo il vialetto che fiancheggia il campo sportivo, di fronte alla Biblioteca che costituisce una delle vie di esodo dell’edificio.
5.5 Nel caso di autorizzazione al parcheggio interno, la scuola non assume alcuna responsabilità in merito alla custodia di motorini e auto.
5.6 Qualsiasi incidente provocato dall’inosservanza del presente articolo comporta responsabilità individuali, per i maggiorenni, e dei genitori o dell’esercente la potestà, per i minorenni.
5.7 L’entrata e l’uscita,soprattutto quando coincidente con quella degli studenti, deve avvenire con la massima prudenza sia dalla scuola che lungo la rampa “Via La Moletta”
6. Intervallo
6.1. In tutte le sedi la durata dell’intervallo, durante il quale al docente in servizio alla terza ora spetta l’obbligo di sorveglianza, è di 15 minuti. Si svolgerà sui piani, in atrio o negli spazi aperti dell’edificio. Agli studenti viene rivolto un invito alla responsabilità con divieto assoluto di uscire, scavalcare i cancelli la retedi recinzione e sedersi sui davanzali. Ugualmente viene rivolto un invito alla collaborazione col personale ausiliario nel rispetto di basilari norme di civismo quali lasciare l’aula e i servizi igienici in ordine dopo la ricreazione e al
termine delle lezioni, di servirsi degli appositi contenitori di rifiuti esterni ed interni.
6.2. Gli studenti che trasgrediranno al divieto di uscire dall’edificio se ne assumeranno la responsabilità e saranno passibili di sanzioni disciplinari previste dal Regolamento.
7. Divieto di fumare nei locali scolastici - legge n° 584/75. Riferimento normativo: G.U. 11/04/2001 n°85
7.1. Si ribadisce il divieto assoluto di fumo nelle aule scolastiche, nelle aule speciali, nelle palestre, in biblioteca, nei corridoi, nei bagni ed in ogni locale che sia destinato ad attività scolastiche o adibito a scopo di assemblea.
8. Divieto dell’utilizzo del telefono cellulare e altri dispositivi elettronici
8.1 All’interno dell’istituto scolastico il telefono cellulare deve essere tassativamente spento e si fa espresso divieto di “utilizzo delle fotocamere, delle videocamere e dei registratori vocali inseriti all’interno dei cellulari....” come da C.M. 27548 del 17/12/07.
Il trasgressore consegnerà il cellulare o altro dispositivo elettronico al docente e al Dirigente Scolastico o suo delegato di sede che provvederà a restituirlo al termine lezioni allo studente maggiorenne o al genitore del minorenne.
In caso di recidiva verranno applicate le sanzioni disciplinari previste.
9 Aule Speciali
9.1 Gli studenti non possono accedere alle Aule Speciali se non accompagnati da un docente, salvo eccezioni che richiedono l’autorizzazione della Presidenza.
9.2 L’Aula Magna viene utilizzata per attività organizzate dall’Istituzione Scolastica e/o su delibera del C.d.I.
Le attrezzature del cineforum presenti nell’Aula Magna sono a disposizione dei docenti e degli studenti della scuola che ne usufruiranno in base a progetti elaborati da apposite commissioni.
9.2.1 Per quanto attiene le concessioni di locali ai soggetti esterni, si fa riferimento al Regolamento Provinciale approvato con deliberazione C. P. n.393 del 14.10.98 e ai criteri stabiliti dal C.d.I. ai sensi dell’art. 33 del D.M. 1.2.2001 n. 44.
9.2.2 La Biblioteca è a disposizione della comunità scolastica ed è centro di incontri e di scambi culturali.
9.2.3 Il funzionamento della Biblioteca è affidato ad un Direttore e ad un gruppo di docenti.
9.2.4 La Biblioteca è aperta al pubblico per la consultazione e il prestito dei libri con un orario che viene definito all’inizio di ogni anno scolastico e affisso all’Albo. E’ prevista un’apertura pomeridiana in un giorno da stabilirsi in relazione alla disponibilità dei docenti membri della Commissione Biblioteca.
9.3 I Laboratori di Fisica, Scienze, Informatica sono a disposizione dei docenti e degli studenti della scuola.
9.3.1 Il funzionamento dei Laboratori è affidato ai rispettivi Direttori. Esso è regolato da apposite norme elaborate dal Direttore e concordate con il Dirigente Scolastico e il D.S.G.A. consegnatario dei beni immobili.
9.3.2 Turni ed orari sono definiti, in relazione alle esigenze didattiche dei docenti, dai Direttori dei Laboratori che provvedono a redigere apposite tabelle da affiggere nelle bacheche predisposte per le informazioni al personale della scuola e dell’utenza.
9.4 Palestre e campi sportivi sono a disposizione dei docenti e degli studenti della scuola. Sono utilizzati per le attività sportive e curricolari ed extracurricolari pomeridiane, secondo un orario definito in relazione alle più generali esigenze didattiche e organizzative della scuola, con priorità su eventuali richieste da parte di enti e associazioni esterne che operano nell’ambito municipale e provinciale.
10 Servizi
10.1 Il servizio fotocopie è gratuito per prove scritte, test d'ingresso e di verifica, corsi di recupero, progetti approvati nel P.O.F. fino ad un tetto massimo da stabilire per ogni progetto. Docenti e alunni possono usufruire della fotocopiatrice e/o del fotoriproduttore, secondo orari stabiliti per ciascuna sede, in presenza e con l’assistenza di personale tecnico.
Macchine erogatrici di bevande e snack sono a disposizione di studenti e personale docente e non docente nelle sedi e in determinati orari. Gli alimenti vanno consumati durante l’intervallo.
11 Assemblee degli studenti. Riferimento normativo D. L.vo 16/04/1994 n°297
11.1 Le Assemblee d’Istituto autorizzate, che si configurano come sospensione della normale attività didattica, sono un momento importante della vita scolastica e pertanto richiedono la massima partecipazione.
11.2 Le Assemblee d’Istituto sono gestite autonomamente dagli studenti quale occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento di problemi della scuola e della società.
11.3 L’Assemblea d’Istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che deve essere inviato in visione al Consiglio d’Istituto.
11.4 L’ordinato svolgimento dell’Assemblea deve essere assicurato dal Comitato Studentesco o dal Presidente eletto dall’Assemblea stessa. E’ necessario, pertanto, procedere in apertura di Assemblea all’elezione del Presidente.
11.5 E’ consentito lo svolgimento di un’Assemblea d’Istituto al mese nei limiti delle ore di lezione di una giornata, utilizzando tutti i giorni della settimana a rotazione.
11.5.1 Altra Assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali.
11.6 Non possono aver luogo Assemblee nel mese iniziale e conclusivo delle lezioni.
11.7 L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta del 10% degli studenti o della maggioranza del Comitato Studentesco. La relativa autorizzazione deve essere richiesta al Preside almeno 5 giorni prima, in via ordinaria, e 3 giorni prima, in via straordinaria, presentando l’ordine del giorno.
11.8 Alle Assemblee d’Istituto può essere richiesta per non più di 4 assemblee l'anno la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente all’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio di Istituto. Qualora il Comitato studentesco intenda invitare ex alunni in qualità di esperti, la partecipazione non può essere deliberata nel corso dell'Assemblea ma deve seguire la prassi rituale perché si conoscano i nominativi e le motivazioni della presenza, a garanzia della sicurezza e dell'ordinato svolgimento dell'Assemblea di cui il Preside è garante.
11.9 L’Assemblea si protrarrà fino a quando non sarà dichiarata sciolta dal Presidente o potrà essere sospesa anticipatamente per impossibilità di ordinato svolgimento.
11.10 Agli studenti partecipanti non sarà consentito uscire fin quando l’assemblea non sarà stata sciolta. Si sottolinea che un’adesione libera e volontaria deve essere mantenuta per tutta la durata e responsabilmente gestita.
11.11 Il Preside o un docente delegato ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.
11.12 Preside e docenti che lo desiderino possono assistere alle Assemblee d’Istituto.
11.13 A richiesta degli studenti, le ore destinate alle Assemblee d’Istituto possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e di lavoro di gruppo.
11.14 Dell’Assemblea e, soprattutto, delle variazioni rispetto alla normale attività, gli studenti sono tenuti a dare puntuale comunicazione alle famiglie annotandolo sul diario personale e facendolo controfirmare. L’insegnante della prima ora avrà cura di controllare che ciò sia avvenuto, con particolare attenzione agli studenti minorenni. Qualora gli studenti fossero sforniti di presa d’atto da parte delle famiglie nei due giorni precedenti l’assemblea, il docente provvederà ad annotarlo sul diario di classe.
11.15 I rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato Studentesco che deve garantire l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.
11.15.1 Il Comitato Studentesco deve eleggere un Presidente e darsi un regolamento per il proprio funzionamento. Di ciò il Comitato deve dare comunicazione al Consiglio d’istituto.
Il Comitato Studentesco si riunisce di norma in orario pomeridiano, previa autorizzazione del D.S.
Riunioni in orario curricolare possono avere carattere eccezionale, previa autorizzazione del D.S. e/o del C.d.I.
11.16 E’ consentito lo svolgimento di un’Assemblea di classe al mese nei limiti di due ore di lezione.
11.16.1 La richiesta di autorizzazione ad effettuare un’Assemblea di classe, che deve essere presentata al Preside almeno con tre giorni di anticipo, deve contenere l’ordine del giorno e deve essere controfirmata dal docente che mette a disposizione le ore di lezione. Non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana.
I docenti si alterneranno nella concessione.
11.16.2 Non possono aver luogo Assemblee di classe nel mese iniziale e conclusivo delle lezioni.
11.16.3 Durante l’Assemblea di classe la sorveglianza degli alunni è affidata al docente in servizio nell’ora in cui è autorizzata.
11.16.3.1 Preside e docenti che lo desiderino possono assistere alle Assemblee di classe.
12 Assemblee dei genitori
12. I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un comitato dei genitori.
12.2 Su richiesta dei genitori eletti nei consigli di classe può essere convocata l’Assemblea di classe o di sezione.
12.3 I genitori degli alunni possono riunirsi in Assemblea d’Istituto che è convocata su richiesta del Presidente dell’assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei genitori, oppure qualora la richiedano trecento genitori.
12.3.1 Il Preside, sentita la Giunta Esecutiva, autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all’albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno. L’assemblea si svolge fuori dell’orario di lezione.
12.3.2 L’assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che deve essere inviato in visione al Consiglio d’Istituto.
12.4 Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’Istituto, la data e l’orario di svolgimento devono essere concordati con il Preside.
13 Consigli di classe
13.1 Le riunioni dei Consigli di classe si tengono in orario pomeridiano, secondo un calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico ed esposto all’albo della scuola. Adempimenti non prevedibili possono determinare riunioni straordinarie.
14 Modalità di comunicazione con l’utenza
14.1 Sono previsti incontri dei singoli docenti con i genitori
a) in orario antimeridiano, secondo un calendario definito all’inizio dell’anno scolastico in base alle disponibilità e alle indicazioni dei singoli docenti ed esposto all’albo della scuola.
b) in orario pomeridiano, a fronte di decisione presa nel C.D. all'inizio dell'anno scolastico e sentite le R.S.U.
14.2 Sono prestabiliti ed esposti all’albo della scuola gli orari per i colloqui dei genitori e degli alunni con il Preside e per i rapporti con la segreteria. Solo in casi particolari ed eccezionali si può chiedere di conferire fuori degli orari previsti.
14.3 Il piano annuale delle attività collegiali che coinvolgono le famiglie, le delibere collegiali che riguardano la valutazione degli studenti e quant'altro possa essere d'interesse generale per famiglie e studenti vengono affissi all'Albo della scuola. Se ne può estrarre copia a pagamento.
14.4 Ai fini comunicativi, vengono attribuiti alle varie componenti appositi spazi. Il materiale esposto, previa autorizzazione del Dirigente, non dovrà contenere messaggi pubblicitari e di promozione commerciale, né riferirsi ad iniziative a scopo di lucro.
14.5 In casi di urgenza è consentito ai rappresentanti degli studenti, su autorizzazione della Presidenza, di usare il telefono e il fax per il collegamento con le sedi succursali.
15 Attività fuori orario scolastico
15.1 L’attività extra scolastica è finalizzata all’arricchimento culturale degli alunni e all’integrazione dell’attività didattica. Contenuti e modalità di attuazione sono definiti in base alla programmazione inclusa nel Piano dell’Offerta Formativa.
15.2 La scuola rimane aperta nelle ore pomeridiane, secondo un orario stabilito dalla Contrattazione d'Istituto all’inizio dell’anno scolastico e affisso negli spazi appositamente predisposti per l’informazione al personale della scuola e all’utenza.
15.2.1 Per poter usufruire dei locali della scuola in orario extra scolastico, studenti e genitori devono farne motivata richiesta scritta al Preside almeno tre giorni prima.
16 Provvedimenti disciplinari.
La sanzione disciplinare è il mezzo per ristabilire l'ordine violato e, quindi, la norma stessa.
Nella scuola ha valore di risorsa educativa in quanto rafforza il principio essenziale della comunità, della necessità di osservare regole di condotta.
16.1 In armonia con i principi individuati dall'art. 4 dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, si indicano i seguenti provvedimenti disciplinari, che si configurano come il primo strumento atto ad intervenire sulle mancanze meno gravi. Essi vengono inflitti per violazione dei doveri scolastici, negligenza, irregolarità nella frequenza o assenze ingiustificate:
• richiamo verbale ad opera dell'insegnante;
• xxxxxxxx scritto nel diario di classe ad opera dell'insegnante o del Preside;
• xxxxxxxx scritto dell'insegnante o del Preside con comunicazione alla famiglia;
• allontanamento dalla lezione con rinvio al Preside;
16.2 Si configurano come mancanze più gravi le infrazioni ai doveri elencati nell'art. 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, che vengono qui di seguito riportati sinteticamente:
❖ comportamento corretto e consono all'ambiente educativo
❖ atteggiamento rispettoso nei confronti di tutti i soggetti della scuola
❖ rispetto delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell'Istituto
❖ cura nell'utilizzo di strutture, macchinari e sussidi didattici
❖ cura della pulizia e della integrità dei locali dell'Istituto e di quant'altro previsto dalle disposizioni di sicurezza e organizzative dettate dal Regolamento d'Istituto.
16.3 Le sanzioni disciplinari cui vanno incontro gli studenti che commettono le mancanze indicate nel precedente punto 16.2 vengono così individuate:
♦ Sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni, con obbligo di:
1 produzione di lavori didattici aggiuntivi
2 prestazione di servizi utili connessi al funzionamento della scuola che verrannodi volta in volta decisi dal consiglio di classe.
Tali lavori saranno prestati ove possibile nei locali scolastici
♦ Sospensione dalle lezioni senza obbligo di frequenza dal 6°al 15°giorno tenuto conto dei principi generali Circ. Min. 31/07/2008
16.4 Per gravi e/o reiterate infrazioni rispetto ai doveri sopra citati è previsto l’allontanamento temporaneo dalla scuola con i tempi e i xxxx indicati dall’art. 4 dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
♦ Riparazione o acquisto di materiali e/o strutture eventualmente danneggiati (principio della riparazione del danno – art. 4 punto 5 dello Statuto).
In caso di furto o danno verificatosi all'interno di una classe o aula speciale, la scuola si riserva di chiedere agli studenti, qualora non venissero individuati gli autori materiali, un contributo in denaro a titolo di risarcimento.
♦ Sospensione in concorrenza di attività alternative alla normale didattica.
16.5 Nel caso di fattispecie integranti “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone......... la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato..... art. 9 del 21/11/2007 D.P.R.n° 235. Laddove poi si verifichino casi più gravi così come quelli descritti nell'art. 9 bis del citato D.P.R., verrà applicata la sanzione ivi prevista.
16.6 Per tutte le sanzioni citate nel precedente punto 16.3, nonché per l'allontanamento temporaneo, si individua nel Consiglio di classe l'organo competente per l'irrogazione fino a 15 gg. Per l'allontanamento superiore ai quindici giorni o esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato l'organo competente è il C.d.I.
16.7 Il procedimento deve sempre prevedere la contestazione dei fatti addebitati, anche per chiarirne la dinamica e per sentire le ragioni dell'interessato.
16.8 Contro le sanzioni disciplinari diverse dall'allontanamento temporaneo è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola.
16.9 L'Organo di Garanzia è composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da un docente designato dal C.d.I., da un genitore eletto dai rappresentanti dei genitori e da uno studente eletto dai rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe.
Xxxxxxx nominati anche un genitore, un docente e uno studente per l'eventuale surroga in caso di assenza o di coinvolgimento diretto. L'Organo di Garanzia si riunisce entro sette giorni dalla presentazione del ricorso e provvede, valutati gli atti a disposizione, a verificare se ci sia stata violazione del regolamento.
16.10 L'Organo di Garanzia viene nominato annualmente dal Dirigente Scolastico sulla base delle designazioni delle diverse componenti
16.11 L'eventuale ricorso per l'allontanamento temporaneo dalla scuola deve essere presentato al Direttore Regionale dell’Istruzione per il Lazio.
16.12 La seduta dell'Organo di Garanzia è valida se è presente la maggioranza dei suoi membri. Le delibere sono assunte a maggioranza dei presenti.
16.13 L'organo di Garanzia decide su richiesta della maggioranza dei rappresentanti degli studenti o dei genitori o dei docenti del personale ATA anche sui conflitti che sorgono all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente Regolamento.
16.14 Di ogni sanzione viene data regolare comunicazione alla famiglia dello studente.
16.15 Di tutte le sanzioni è tenuta documentazione scritta in un apposito registro.
16.16 Tutti i provvedimenti disciplinari elencati nei punti precedenti influiranno sul voto di condotta.
17 Modifiche / Integrazioni
Eventuali modifiche o sostituzioni del presente regolamento dovranno essere presentate, in un progetto redatto in articoli, da almeno un terzo dei componenti il Consiglio di Istituto ed approvate a maggioranza di due terzi, previa consultazione degli studenti.
Eventuali integrazioni al Regolamento, in materia disciplinata dall'art. 33 del Decreto 1.2.2001 n. 44 – interventi del C.d.I. nell'attività negoziale – vengono proposte dal Dirigente Xxxxxxxxxx e dal D.S.G.A.
[Homines] soli enim ratione utentes iure ac lege vivunt (Cicerone, De Natura Deorum, Liber II, 154)
REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE, SOGGIORNI-STUDIO, SCAMBI CULTURALI, SETTIMANA VELICA, SETTIMANA BIANCA, SOGGIORNI SPORTIVI
N. | Argomento | Pag. |
1. | Finalità, destinatari, organizzazione, destinazione, criteri, docenti accompagnatori, aspetti finanziari, responsabilità | 15 |
2. | Norme di comportamento | 20 |
3. | Autorizzazione scambi culturali/soggiorni studio c/o famiglie | 22 |
4. | Autorizzazione viaggi d’istruzione/soggiorni studio c/o alberghi | 23 |
5. | Autorizzazione viaggi d’istruzione/settimana bianca/velica | 24 |
6. | Presa d’atto per studenti maggiorenni | 25 |
Art. 1 - Finalità
La scuola è un’Istituzione formativa pertanto i percorsi di istruzione organizzati all’interno della programmazione dei dipartimenti disciplinari e dei Consigli di Classe costituiscono un valore aggiunto e supportano la didattica. Viaggi d’istruzione, soggiorni-studio, visite guidate, scambi culturali e attività sportive svolte in orario e in giorni di lezione costituiscono parte integrante della proposta formativa della scuola. Le suddette iniziative, quindi, devono essere funzionali alle finalità formative peculiari del curricolo di studi.
Le indicazioni ministeriali (C.M. 291 del 14/10/1992, OM 132 del 15/05/1990, CM 623 del 02/10/1996, DL 111 del 17/03/1995) sottolineano la necessità che i viaggi di istruzione si inseriscano in maniera organica nella programmazione di inizio anno scolastico, in quanto costituiscono iniziativa complementare alle attività istituzionali della Scuola e momento formativo nel quale gli studenti imparano a rapportarsi con gli altri e con l’ambiente circostante, gestendo in modo responsabile il tempo di impegno culturale e quello libero. Pertanto:
a) I viaggi di istruzione non sono semplice occasione di evasione dagli impegni scolastici e gli alunni che per qualsiasi motivo non potessero partecipare a questo momento d’istruzione, devono frequentare regolarmente le attività didattiche che, in alcuni casi, potrebbero prevedere dei mutamenti dell’orario delle lezioni in base alle esigenze organizzative della scuola.
b) “Al fine di non vanificare gli scopi didattici, cognitivo-culturali e relazionali del viaggio stesso, in nessun caso deve essere consentito agli studenti che partecipano al viaggio di essere esonerati, anche parzialmente, dalle attività e iniziative programmate” (OM 132/90)
c) Qualunque mancanza disciplinare durante questa attività è considerata commessa in ambito scolastico e perciò soggetta ai provvedimenti disciplinari previsti dalla normativa e dal Regolamento di Istituto.
Art. 2 – Destinatari dei percorsi di Istruzione
I gruppi-classe saranno abbinati tenendo possibilmente conto della stessa fascia d’età, “sussistendo tra coetanei esigenze per lo più comuni” (CM 291/92)
Dato il forte valore formativo, culturale e didattico di tali iniziative, il viaggio non può essere effettuato se non viene assicurata la partecipazione di almeno i due terzi degli allievi delle classi coinvolte. Il predetto limite non si applica per i viaggi realizzati nel quadro di progetti speciali approvati dagli XX.XX. o per particolari situazioni che dovranno essere adeguatamente motivate e rappresentate al Dirigente scolastico da parte del Consiglio di classe.
Il Consiglio di Classe potrà tuttavia decidere, previo confronto con la famiglia e l’allievo, di non ammettere al viaggio di istruzione quegli studenti che dovessero presentare valutazioni negative nel comportamento e/o che non dessero affidabilità a livello disciplinare o della vita di gruppo.
Gli allievi minorenni potranno partecipare alle iniziative previa acquisizione obbligatoria del consenso scritto di chi esercita la potestà, che dovrà anche dichiarare di aver letto e approvato il presente regolamento.
Non è richiesta l’autorizzazione agli allievi in possesso della maggiore età, fermo restando l’obbligo di chi esercita la potestà di dichiarare per iscritto l’impegno a sostenere la spesa prevista e di aver letto e approvato il presente regolamento.
Gli allievi partecipanti devono essere in possesso di idoneo documento di identificazione personale e, ove previsto, valido per l’espatrio, oltre alla tessera sanitaria.
I genitori degli alunni partecipanti hanno l’obbligo di segnalare per tempo eventuali situazioni di ordine medico-sanitario concernenti allergie alimentari o di altro tipo o di terapie in atto e
autorizzano i docenti accompagnatori a svolgere ogni pertinente azione in favore degli allievi interessati.
Art. 3 – Organi competenti e fasi organizzative
I viaggi e le visite di istruzione sono considerati parte integrante del POF, pertanto vengono proposti:
• dal/dai docenti coinvolti, se si svolgono nell’ambito dell’orario di lezione;
• dal Consiglio di classe se la durata è superiore all’orario di lezione.
All’inizio di ogni anno scolastico, sulla base delle indicazioni dei Dipartimenti disciplinari, il Collegio Docenti individua il periodo in cui potranno svolgersi i viaggi di istruzione, compatibilmente con il piano delle attività didattiche e di recupero programmate per quell’anno scolastico. Tale periodo si estende generalmente nell’arco di più settimane pertanto non è assolutamente possibile indicare la data esatta di partenza fino al momento della conferma dell’adesione al viaggio da parte degli studenti (come di seguito specificato). Delibera altresì il “Piano dei viaggi d’istruzione” sulla base di scelte coerenti con le programmazioni didattiche.
Il Consiglio d’Istituto, a cui spetta delineare gli indirizzi generali del POF, riconosce il valore formativo dei percorsi d’istruzione e delibera il piano viaggi.
Spetta a ogni Consiglio di Classe scegliere e inserire i viaggi proposti nella programmazione annuale delle attività e pertanto individuare la meta tra quelle proposte, la durata del viaggio e il nominativo del docente accompagnatore nel primo consiglio di classe dell’anno scolastico di riferimento, alla presenza di tutte le componenti.
Gli allievi sono invitati a collaborare nella definizione delle mete e delle modalità di svolgimento del viaggio attraverso i loro rappresentanti istituzionali.
Poiché i viaggi di istruzione sono inquadrati nella programmazione didattica e rappresentano un completamento della formazione e della promozione culturale e personale degli allievi, tutti i docenti del Consiglio di Classe devono contribuire alla preparazione culturale che metta gli studenti nelle condizioni di usufruire al massimo dei benefici di suddette iniziative.
Ottenute le delibere del caso, la Commissione Viaggi procede alla redazione dei bandi di gara, insieme alla Commissione Tecnica, alla successiva aggiudicazione che dovrà essere approvata dal Consiglio d’Istituto.
Solo a seguito dell’approvazione del Consiglio di Istituto potranno essere rese note le informazioni relative ai costi dei viaggi. Pertanto nessuna indicazione di prezzo né alcuna informazione riguardante lo svolgimento del viaggio (date, nome compagnia aerea, tipologia hotel ecc.) può essere fornita prima di quest’ultima fase e, in ogni caso, qualora tali informazioni fossero fornite prima di questa fase esse sono da considerarsi puramente indicative e in nessun modo vincolanti per la scuola.
Successivamente il docente accompagnatore raccoglierà le adesioni con il pagamento di una quota di acconto a titolo di impegno a partecipare al viaggio e la dichiarazione di assunzione di responsabilità (non saranno prese in considerazione le adesioni degli studenti che non abbiano pagato l’acconto) e le comunicherà alla Commissione Viaggi che a sua volta fornirà gli elenchi dei partecipanti all’Agenzia di Viaggi aggiudicatrice, stipulando così il contratto di viaggio.
L’Agenzia comunicherà alla Commissione Viaggi la disponibilità dei mezzi di trasporto e degli alberghi nei periodi richiesti e la Commissione Viaggi procederà all’abbinamento delle classi in base al numero dei partecipanti e delle disponibilità. Solo a questo punto sarà possibile fornire informazioni dettagliate riguardo alla data di partenza, all’hotel ecc.
Art. 4 – Destinazione e durata
Su indicazione del Consiglio d’Istituto e del Collegio Docenti l’Istituto predilige i soggiorni studio, i soggiorni sportivi e in ottemperanza alla CM 291/92 i percorsi di istruzione che seguano
il criterio della “maggior vicinanza della meta prescelta” che comprendano località “ricche di patrimonio storico, artistico e culturale”.
La scelta delle mete deve rispondere ad uno specifico progetto didattico coerente con il piano di lavoro annuale perché l’iniziativa risulti qualificante sotto il profilo formativo e culturale.
Sulla base di quanto sopra esposto si fissano i seguenti criteri generali per la definizione delle mete:
• Classi di primo biennio liceo classico e scientifico: soggiorno studio; settimana velica (primo anno);
• settimana bianca (secondo anno); mete in Italia.
• Classi di biennio di liceo linguistico: soggiorno studio.
• Classi del secondo biennio liceo classico e scientifico: soggiorno studio; settimana bianca; mete in Italia e all’estero.
• Classi del secondo biennio di liceo linguistico: soggiorno studio.
• Quinto anno di tutti i licei: soggiorno studio; mete in Italia e all’estero.
Inoltre si fissano i seguenti criteri per la durata dei viaggi di istruzione:
• Soggiorni studio, settimana bianca, settimana velica: 7 giorni;
• Mete in Italia primo biennio: massimo 4 giorni scolastici;
• Mete in Italia e all’estero secondo biennio: massimo 5 giorni scolastici;
• Mete in Italia e all’estero quinto anno: massimo 6 giorni scolastici.
Tutte le suddette indicazioni sono soggette a deroga dietro presentazione di richiesta per fondati motivi didattici e formativi e sentito il parere del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto.
Art. 5 - Docenti accompagnatori
Gli accompagnatori dovranno essere docenti delle classi interessate e potranno partecipare ad un solo viaggio di istruzione nell’anno scolastico in corso, salvo deroga a discrezione del Dirigente Scolastico per particolari situazioni e progetti speciali.
In sede di Consiglio di Classe i docenti daranno la loro disponibilità ad accompagnare gli studenti durante il viaggio di istruzione. Si ricorda che la disponibilità è del tutto volontaria e nessuna pressione può essere fatta da parte di genitori ed alunni perché i docenti accompagnino la classe in viaggio di istruzione, in quanto per tale attività non è previsto alcun compenso, diaria o forma di rimborso spese ai docenti, i quali inoltre assumono totalmente a loro carico la responsabilità di cui agli artt. 2047 e 2048 del Codice Civile, integrato dall’art. 61 della Legge 312/1980 (che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave). A tale proposito gli alunni partecipanti sono tenuti al rispetto delle Norme di Comportamento allegate al presente Regolamento.
Il docente accompagnatore avrà cura di:
• Raccogliere le autorizzazioni delle famiglie;
• Predisporre l’elenco nominativo dei partecipanti da comunicare alla Commissione Viaggi;
• Raccogliere le ricevute delle quote di partecipazione a titolo di acconto e di saldo pagate dalle famiglie;
• Assicurarsi che tutti i partecipanti siano in possesso dei documenti di identità richiesti per il viaggio;
• Controllare all’arrivo i locali delle strutture alberghiere destinate agli studenti per accertarsi che:
• non vi siano situazioni che possano pregiudicare la sicurezza degli stessi.
• Redigere la relazione consuntiva del viaggio.
Infine i docenti accompagnatori sono tenuti ad informare il Dirigente Scolastico di eventuali inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio.
Il Dirigente Scolastico individua tra i docenti accompagnatore il Capo Gruppo al quale verranno consegnati i documenti di viaggio.
Art. 6 - Alunni diversamente abili
Per assicurare il diritto degli alunni diversamente abili a partecipare ai viaggi di istruzione, la Commissione Viaggi comunica all’Agenzia di Viaggio aggiudicatrice la presenza di allievi ai quali devono essere assicurati e forniti servizi idonei secondo la normativa vigente in materia.
In considerazione del tipo di disabilità può essere prevista, in aggiunta al numero di accompagnatori, la presenza di un docente aggiuntivo.
L’accompagnatore dell’alunno diversamente abile non deve essere necessariamente il docente di sostegno, ma può essere un qualsiasi docente della classe.
Art. 7 - Aspetti finanziari
Il costo dei Viaggi di Istruzione sarà a totale carico degli studenti. Per tutti i viaggi si deve tener conto dell’esigenza di contenere le spese per evitare un eccessivo onere per le famiglie.
Eventuali rinunce, dopo l’adesione al viaggio, devono essere di carattere eccezionale e motivate. Le rinunce che intervengono dopo che è stato stipulato il contratto con l’Agenzia comportano il pagamento da parte degli studenti delle penali previste. La rinuncia deve essere fatta in forma scritta esplicitando le motivazioni e vale la data della comunicazione scritta.
Di norma le penali di annullamento, salvo dove diversamente indicato dall’Agenzia di viaggi, sono:
1. 25% dell’ammontare del costo complessivo se la rinuncia perviene all’agenzia fino a 30 giorni prima della partenza;
2. 50% dell’ammontare del costo complessivo se la rinuncia perviene all’agenzia fino 15 giorni prima della partenza;
3. 75% dell’ammontare del costo complessivo se la rinuncia perviene all’agenzia fino a 7 giorni prima della partenza;
4. 100% dopo tali termini.
Eventuali iscrizioni tardive (di alunni che non avevano aderito entro la scadenza fissata) saranno accettate purché avvengano con congruo anticipo rispetto alla partenza, ma per tutte le iscrizioni avvenute dopo la stipula del contratto con l’agenzia (vedi art. 3) non potrà essere garantito il mantenimento delle condizioni economiche in quanto la tardiva prenotazione dei voli e degli alberghi potrebbe comportare dei sovrapprezzi che saranno ad esclusivo carico dello studente.
La scelta dei mezzi di trasporto e dei fornitori di servizi deve essere effettuata tenendo conto dei criteri di economicità, senza tuttavia trascurare la buona qualità dei servizi stessi.
In caso di viaggio aereo, su indicazione del Consiglio di Istituto, verranno utilizzate esclusivamente compagnie di bandiera.
Qualora venga scelto il pullman quale mezzo di trasporto saranno acquisiti tutti i documenti previsti dalla normativa.
Per gli spostamenti sul posto è da prediligere l’utilizzo dei mezzi pubblici ogni volta che i percorsi
programmati lo consentano.
Art. 8 – Responsabilità della famiglia
La famiglia è obbligata ad informare per tempo i docenti accompagnatori in caso di xxxxxxxx, intolleranze o problemi di salute importanti e a controllare che il figlio porti con sé i farmaci appositi. La famiglia sarà responsabile di aggravamenti di salute, crisi, ricoveri ecc. in caso non
abbia informato i docenti su problemi di salute prima della partenza oppure non abbia messo nella valigia del figlio i farmaci appositi.
La famiglia è tenuta a fornire al figlio i farmaci che assume abitualmente per disturbi lievi (es. tachipirina, farmaci per il mal di gola o la tosse ecc.)
La famiglia è responsabile per il possesso di bevande alcoliche (anche a bassa gradazione) o altre sostanze illecite portate in valigia da casa che vengano trovate dai docenti.
Art. 9 - Norme finali
Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia alla normativa di disciplina della materia in vigore.
Il Dirigente scolastico Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx
NORME DI COMPORTAMENTO DURANTE I VIAGGI DI ISTRUZIONE
Qui di seguito vengono elencate le Norme di Comportamento a cui attenersi per la buona riuscita dei viaggi di istruzione, degli scambi culturali o dei soggiorni studio e i Comportamenti Vietati o le iniziative personali non autorizzate che saranno sanzionati al ritorno dal viaggio con provvedimenti disciplinari in base alla violazione delle norme del Regolamento d’Istituto e del Regolamento relativo ai viaggi di istruzione.
1 – Tenere sempre con sé: indirizzo e numero telefonico dell’hotel o di residenza; carta di identità; tesserino sanitario; programma del viaggio ed eventuale mappa.
Nel caso ci si perda telefonare a un compagno o a un docente che daranno le indicazioni in merito. Se ci si perde volontariamente, al ritorno seguiranno provvedimenti disciplinari.
2 – Mezzi di trasporto:
In pullman: restare sempre seduti durante la marcia e riporre i bagagli negli appositi scompartimenti. In treno: sedersi sempre nei posti riservati; non sostare nei corridoi.
In aereo: sedersi sempre nei posti assegnati e numerati, non scambiarsi di posto senza l’autorizzazione del personale di volo; non sostare nei corridoi.
Su tutti i mezzi: è vietato fumare, disturbare il conducente o gli altri passeggeri con cori rumorosi e irrispettosi, mettere i piedi sui sedili, gettare carta a terra.
Episodi vandalici: eventuali danni o sottrazioni di componenti d’arredo del pullman, del treno o dell’aereo saranno addebitati all’intero gruppo se non sarà individuato il responsabile.
3 – Sistemazione alberghiera:
All’arrivo i docenti accompagnatori dovranno controllare i locali delle strutture alberghiere destinate agli studenti per accertarsi che non vi siano situazioni che possano pregiudicare la sicurezza degli stessi. Gli studenti, insieme al docente, verificheranno se vi siano danni nelle camere e lo comunicheranno alla reception; prima della partenza per il ritorno, eventuali danni agli arredi non presenti all’arrivo saranno addebitati a tutti gli occupanti della camera se non sarà individuato il responsabile.
E’vietato:
• parlare ad alta voce nelle camere e nei corridoi e sbattere le porte.
• Sporgersi da finestre o balconi.
• Uscire dalla propria camera in abbigliamento da riposo notturno e/o discinto.
• Uscire dalla propria camera dopo l’orario concordato con i docenti.
• Uscire dall’hotel senza essere accompagnati da un docente.
• Fumare in camera.
• Possesso, uso, acquisto di alcolici (anche a bassa gradazione) o di sostanze stupefacenti o illegali; il ritrovamento di sostanze illegali comporta, oltre alle sanzioni disciplinari, la segnalazione alle autorità di Pubblica Sicurezza.
• Possesso o uso di oggetti di natura offensiva (coltelli, fionde ecc.)
4 – Ore notturne
La sera è vietato uscire dalla propria camera dopo l’orario concordato con i docenti per il riposo notturno; in qualsiasi momento gli accompagnatori potranno fare un controllo delle camere, quindi è necessario aprire la porta immediatamente dopo che essi avranno bussato. Nel caso fosse richiesto l’intervento dei docenti da parte del portiere di notte o da altri ospiti dell’hotel a causa di comportamenti rumorosi o irriguardosi, il fatto costituirà un’aggravante nel momento della sanzione disciplinare che sarà irrogata dal Consiglio di Classe al ritorno dal viaggio.
Si ricorda che il viaggio è un’attività didattica a tutti gli effetti e quindi il riposo notturno è fondamentale sia per gli allievi che partecipano sia per i docenti accompagnatori.
5 – Pranzo libero, shopping
I generi alimentari si acquistano e si consumano tutti insieme, solo nei momenti e nei luoghi concordati con i docenti.
Lo shopping si effettua solo nei momenti e nei luoghi concordati con i docenti. È vietato acquistare bevande alcoliche (anche a bassa gradazione).
Qualora fosse impossibile mantenere unito il gruppo gli studenti comunicheranno al docente in quale dei luoghi concordati si recheranno. Il docente resterà in un punto quanto più possibile vicino a tutti e gli studenti sono tenuti a rispettare l’orario fissato dal docente per il ritrovo.
6 – Orari
Gli studenti sono tenuti a rispettare rigorosamente gli orari fissati dai docenti per gli appuntamenti per la colazione e la cena in hotel e per le varie attività e gli eventuali ritrovi.
7 – Abbigliamento
L’abbigliamento deve essere decoroso e consono ai luoghi da visitare.
8 – Telefono
Durante le visite i cellulari devono essere spenti; si possono effettuare o ricevere telefonate solo durante i pasti, dopo cena e in camera.
9 – Comportamenti sempre vietati
Disturbo e maleducazione durante le visite;
Telefonare, rispondere al telefono, mandare sms nei momenti non consentiti; Allontanarsi volontariamente dal gruppo.;
Attardarsi in un luogo senza avvertire un docente.
10 – Privacy
Rispettare il divieto di foto/ riprese previsto in alcuni luoghi d’arte o religiosi.
È vietata la violazione della privacy di persone o compagni consenzienti o non, tramite foto o riprese non autorizzate, illegali o di cattivo gusto, anche per semplici scherzi.
AUTORIZZAZIONE ALLA PARTECIPAZIONE A SCAMBI CULTURALI/ SOGGIORNI STUDIO CON OSPITALITA’ PRESSO FAMIGLIE (estero)
Io sottoscritto……………………………………………………………………………………….
genitore dell’alunno………………………………………frequentante la classe……….sez. …….
autorizzo mio figlio a partecipare allo SCAMBIO CULTURALE/SOGGIORNO-STUDIO che avrà luogo a………………….……………………… dal giorno…………….… al giorno…………….
Accetto che mio figlio per tutta la durata dello scambio sia sottoposto all’autorità ed alla responsabilità del Docente accompagnatore e dei genitori ospitanti.
Lo studente è tenuto a rispettare tutte le disposizioni e le indicazioni dei docenti accompagnatori, consapevole che in caso di violazione andrà incontro a sanzioni disciplinari.
Delego il Docente accompagnatore e i genitori ospitanti ad adottare le disposizioni necessarie in caso di urgenti motivi di salute, nonché altri provvedimenti a seguito di eventuali comportamenti gravemente scorretti degli alunni, compresa l’esclusione dalla prosecuzione dello scambio.
Autorizzo mio figlio ad effettuare autonomamente con mezzi pubblici il tragitto di andata /ritorno dalla casa ospitante al luogo di appuntamento con i docenti accompagnatori e viceversa.
Dichiaro inoltre che mio figlio è stato da me informato che non dovrà per nessun motivo assumere o detenere sostanze stupefacenti o alcooliche, nella consapevolezza che la legislazione nazionale o locale prevede pene gravi o l’immediato rimpatrio e che non dovrà guidare veicoli inclusi i motocicli durante il periodo di soggiorno all’estero.
Dichiaro di aver preso visione del programma dello scambio/soggiorno-studio e di accettarlo in ogni sua parte.
SOLO PER LO SCAMBIO:
Nell’ambito dello scambio culturale, mi impegno ad ospitare uno studente straniero nella mia abitazione per la durata del soggiorno in Italia ed a trattarlo come un membro della famiglia.
Roma,
……………………………… FIRMA DEL GENITORE
……………………………………
AUTORIZZAZIONE ALLA PARTECIPAZIONE A VIAGGI D’ISTRUZIONE E SOGGIORNI STUDIO
CON OSPITALITA’ IN ALBERGO CON DOCENTI ACCOMPAGNATORI (estero)
Io sottoscritto………………………………………………………………………………………..
genitore dell’alunno………………………………………frequentante la classe……….sez. …….
autorizzo mio figlio a partecipare al soggiorno-studio/viaggio d’istruzione che avrà luogo a………………….………………………… dal giorno..……………al giorno…………..
Accetto che mio figlio per tutta la durata del viaggio sia sottoposto all’autorità ed alla responsabilità del Docente accompagnatore.
Lo studente è tenuto a rispettare tutte le disposizioni e le indicazioni dei docenti accompagnatori, consapevole che in caso di violazione andrà incontro a sanzioni disciplinari.
Delego il Docente accompagnatore ad adottare le disposizioni necessarie in caso di urgenti motivi di salute, nonché altri provvedimenti a seguito di eventuali comportamenti gravemente scorretti degli alunni, compresa l’esclusione dalla prosecuzione del viaggio.
Dichiaro inoltre che mio figlio è stato da me informato che non dovrà per nessun motivo detenere o assumere sostanze stupefacenti o alcooliche, nella consapevolezza che la legislazione nazionale o locale prevede pene gravi o l’immediato rimpatrio e che non dovrà guidare veicoli inclusi i motocicli durante il periodo di soggiorno all’estero.
Dichiaro di aver preso visione del programma del viaggio d’istruzione e di accettarlo in ogni sua parte.
Roma, ………………………………
FIRMA DEL GENITORE
………………………………………. minorenni
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “XXXXXXX XX XXXXXXX” PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016-17 / 2017-18 / 2018-19
AUTORIZZAZIONE ALLA PARTECIPAZIONE
A VIAGGI D’ISTRUZIONE /SETTIMANA BIANCA / VELICA
Io sottoscritto……………………………………………………………………….………………...
genitore dell’alunno………………………………………frequentante la classe……….sez. …….
autorizzo mio figlio a partecipare al soggiorno-studio/viaggio d’istruzione che avrà luogo a………………….………………………… dal giorno..……………al giorno…………..
Accetto che mio figlio per tutta la durata del viaggio rispetti le decisioni del Docente accompagnatore della classe. Lo studente sarà altresì tenuto ad osservare le disposizioni e le indicazioni dei Docenti accompagnatori dell’intero gruppo, consapevole che in caso di violazione andrà incontro a sanzioni disciplinari previste dal regolamento d’Istituto.
Delego il Docente accompagnatore ad adottare le disposizioni necessarie in caso di urgenti motivi di salute, nonché altri provvedimenti a seguito di eventuali comportamenti gravemente scorretti degli alunni, compresa l’esclusione dalla prosecuzione del viaggio.
Dichiaro inoltre che mio figlio è stato da me informato che non dovrà per nessun motivo assumere o detenere alcoolici o sostanze stupefacenti.
Dichiaro di aver preso visione del programma del viaggio d’istruzione e di accettarlo in ogni sua parte.
PER LA SETTIMANA BIANCA/VELICA: si allega apposito regolamento Roma, ………………………………
FIRMA DEL GENITORE
……………………………………….
24
maggiorenni
PRESA D’ATTO PARTECIPAZIONE
A VIAGGI D’ISTRUZIONE/SETTIMANA BIANCA /VELICA
Io sottoscritto……………………………………………………………………………………..
genitore dell’alunno………………………………………frequentante la classe……….sez sono
a conoscenza che mio figlio parteciperà al viaggio d’istruzione che avrà luogo a………………….………………………… dal giorno..……………al giorno………..
Per tutta la durata del viaggio mio figlio dovrà rispettare le decisioni del Docente accompagnatore della classe e sarà tenuto ad osservare le disposizioni e le indicazioni dei Docenti accompagnatori dell’intero gruppo, consapevole che in caso di violazione andrà incontro a sanzioni disciplinari previste dal regolamento d’Istituto.
Sono inoltre a conoscenza che il Docente accompagnatore potrà adottare le disposizioni necessarie in caso di urgenti motivi di salute, nonché altri provvedimenti a seguito di eventuali comportamenti gravemente scorretti degli alunni, compresa l’esclusione dalla prosecuzione del viaggio.
Mio figlio non dovrà per nessun motivo assumere o detenere alcoolici o sostanze stupefacenti. Dichiaro di aver preso visione del programma del viaggio d’istruzione e di accettarlo in ogni sua parte.
PER LA SETTIMANA BIANCA/VELICA: si allega apposito regolamento Roma,
……………………………… FIRMA DEL GENITORE
……………………………………….
FIRMA DELLO STUDENTE Maggiorenne
……………………………………….
REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE
(approvato nel CD del 15/05/2013 e nel CDI del 29/05/2013)
1. Compilare l’apposito modello precisando gli obiettivi dell’uscita e farlo firmare dai colleghi del Consiglio di Classe. Quindi presentarlo al Dirigente, per autorizzazione, almeno 7 giorni prima della data fissata per l’uscita.
2. Consegnare agli allievi i moduli per le autorizzazioni dei genitori e ritirarli almeno due giorni prima dell’uscita.
3. Informare i collaboratori del Dirigente Scolastico almeno due giorni prima dell’uscita affinché si possano predisporre le supplenze.
4. Consegnare ai collaboratori del Dirigente Scolastico, almeno due giorni prima dell’uscita, le autorizzazioni dei genitori e copia del foglio con le firme dei docenti del Consiglio di Classe e l’autorizzazione del Dirigente.
1. Non è consentito:
a. delegare agli studenti
b. la raccolta delle firme dei docenti del Consiglio di classe;
c. la raccolta di eventuali quote di partecipazione;
d. il versamento all’ufficio postale di quote relative alla classe;
e. la presentazione del modulo autorizzativo al Dirigente scolastico.
f. organizzare le uscite dell’intera giornata durante il periodo di svolgimento di consigli di classe, scrutini, ricevimento pomeridiano dei genitori.
g. organizzare le uscite in orario scolastico nei giorni di ricevimento antimeridiano dei genitori da parte del docente accompagnatore.
x. organizzare uscite didattiche nell’ultimo mese di lezione. Eventuali deroghe per assistere ad importanti eventi culturali o motivate da particolari esigenze della classe devono essere deliberate dal Consiglio di classe e richieste al Dirigente scolastico con almeno 10 gg di anticipo.
i. organizzare uscite didattiche nei giorni in cui gli accompagnatori non abbiano lezione anche nelle classi partecipanti all’uscita stessa. Eventuali deroghe in relazione a oggettive impossibilità di avere accesso in altri giorni a eventi culturali di particolare importanza saranno vagliati dal Dirigente scolastico sulla base delle esigenze organizzative della scuola legate alla sostituzione dei docenti assenti.
6. E’ consentito: per gli studenti raggiungere il luogo convenuto con mezzi propri e, al termine della visita, far ritorno a casa autonomamente, solo se il genitore sottoscrive tale possibilità nel modulo di autorizzazione predisposto.
Per quanto riguarda la raccolta delle firme dei docenti del Consiglio di classe, di eventuali quote di partecipazione o di ricevute di versamento di quote relative alla classe si potrà lasciare il foglio firme nel registro in modo tale che il rappresentante di classe ricordi ai docenti di firmarlo; si potrà chiedere la collaborazione di un genitore per il versamento delle quote di partecipazione. Il versamento cumulativo di una classe potrà avvenire tramite bonifico bancario con IBAN della scuola e la ricevuta consegnata al docente accompagnatore/organizzatore.
ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO
a.s. 2015-2016
Per l’a.s. 2015-2016 l’Orientamento Universitario viene organizzato nel modo seguente:
1. Verrà effettuata una giornata di orientamento presso il nostro istituto – sede Cassia- durante il quale Università private e pubbliche potranno esporre la propria offerta formativa
2. Verrà data informazione di tutte le attività di orientamento organizzate dalle Università private e pubbliche, prediligendo gli incontri pomeridiani, in modo da evitare la perdita delle lezioni in orario antimeridiano. Gli studenti potranno autonomamente seguire lezioni ed eventi di orientamento solo in orario pomeridiano.
3. Per quanto riguarda gli incontri che si svolgeranno in orario antimeridiano presso le Università, potranno recarvisi solo gli studenti maggiorenni che sono stati prenotati seguendo le indicazioni delle preferenze da loro espresse nella scheda consegnata ( i minorenni potranno recarvisi solo in presenza di accompagnatore, previa consegna di autorizzazione dei genitori, altrimenti dovranno giustificare l’assenza) . Non verranno giustificate le assenze per incontri di cui non vi sia la prenotazione della scuola. I responsabili di sede sotto indicati dovranno scrivere sul registro di classe cartaceo le prenotazioni degli studenti. I docenti coordinatori delle classi dovranno riportare quanto scritto sul registro elettronico.
Copia della scheda delle preferenze, debitamente compilata, sarà consegnata anche ai coordinatori di classe e alla classe. La copia originale debitamente compilata deve essere restituita alla Prof.ssa Xxxxx.
Gli studenti, il giorno successivo all’incontro, al fine di non dover giustificare l’assenza, dovranno presentare l’attestato di partecipazione rilasciato dalle Università ai docenti della prima ora o ai responsabili dell’orientamento universitario che comunque dovranno inserire su registro elettronico la presenza all’evento:
Xxxx. Xxxxx (sede Via Cassia) Prof.ssa Casardi (sede Via Malvano) Prof.ssa Xxxxxxx (sede Via Serra) Prof.ssa Damiani (sede Via Gallina)
4. Tutte le informazioni verranno inserite nel sito della scuola xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx sotto la voce “DIDATTICA-POF- Orientamento in uscita”.
5. Per qualunque chiarimento è possibile contattare la Prof.ssa Xxxxx al seguente indirizzo mail: xxxxxx@xxxxxx.xx o al numero 3476590239.
Prof.ssa Xxxxxx Xxxxx Il Dirigente scolastico
F.S.O.F Orientamento Universitario Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx
REGOLAMENTO FREQUENZA ANNO SCOLASTICO ALL’ESTERO
Il MIUR con nota Nota Prot.843 del 10 aprile 2013 ha emanato le “Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale”.
Considerato il significativo valore educativo delle esperienze di studio compiute all’estero e l’arricchimento culturale della personalità dello studente che ne deriva, questo Istituto promuove per quanto possibile, nel rispetto della normativa del settore, tale tipologia educativa.
Al fine di garantire agli studenti che scelgono di effettuare un periodo di studio all’estero un corretto reinserimento a scuola, il Collegio Docenti ha approvato alcune indicazioni operative e informazioni di massima sulle procedure da attuare al rientro nella classe di provenienza.
“I soggiorni individuali di studio possono realizzarsi a seguito di programmi tra scuole italiane e straniere ovvero sulla base di iniziative di singoli alunni. Le esperienze di studio compiute all’estero da alunni italiani delle scuole secondarie di 2° grado, attraverso i soggiorni individuali, sono valide per la riammissione nella scuola di provenienza e sono valutate, ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dai programmi di studio italiani.”(TU/94-C.M. 181/97-C.M. 236/99).
Poiché in generale, nelle scuole estere vengono seguiti piani di studio e criteri di valutazione non corrispondenti a quelli italiani, occorre adeguare gli stessi alle previsioni in materia di credito scolastico.
A tale scopo, per un preliminare giudizio sul programma di studio, lo studente deve fornire un’ampia informativa sull’istituto scolastico che intende frequentare all’estero, sui relativi programmi e sulla durata della permanenza, sul sistema di valutazione seguito presso la scuola straniera, in maniera tale che l’istituto italiano sia messo in grado di conoscere il percorso di studio/formazione che sarà effettuato dall’allievo all’estero.
Al termine degli studi all’estero, il Consiglio di classe competente, visto l’esito degli studi compiuti presso la scuola straniera ed il risultato di eventuali prove integrative, delibera circa la riammissione dell’alunno compreso, limitatamente agli studenti del triennio, l’inserimento in una delle bande di oscillazione del credito scolastico previste dalla vigente normativa.
Il consiglio di classe pertanto sottoporrà gli alunni in questione ad accertamento sulle materie della classe non frequentata in Italia, non comprese nel piano degli studi compiuti presso la scuola estera. Sulla base dell'esito delle prove suddette e della valutazione espressa dalla scuola estera sulle materie comuni ai due ordinamenti, il Consiglio di classe formulerà una valutazione globale, che determinerà l'inserimento degli alunni in una delle bande di oscillazione del credito scolastico previste dalla vigente normativa.
Pur non essendo previsto un anno specifico in cui svolgere il periodo formativo, per ragioni legate ai programmi di insegnamento della scuola italiana, l'anno generalmente indicato per la frequenza all'estero è il quarto della scuola secondaria di secondo grado.
SEZIONE PRIMA: COMPITI DELLO STUDENTE
Gli studenti che intendono frequentare un anno scolastico all’estero, solitamente al quarto anno, devono osservare le seguenti modalità:
⮚ prima della partenza
1) gli studenti devono acquisire parere favorevole del Consiglio di classe ed essere ammessi alla quarta classe senza sospensione di giudizio;
2) gli studenti devono prendere visione dei programmi di studio relativi al corso annuale o semestrale estero (ovvero dei programmi effettivamente svolti l’anno precedente nella classe corrispondente); una copia di detti programmi deve essere portata in visione al Consiglio di Classe;
⮚ durante il soggiorno all’estero:
3) gli studenti devono impegnarsi a recuperare, durante il soggiorno all’estero e/o durante le vacanze estive, i programmi delle discipline non studiate all’estero (conoscenze essenziali definite dai corrispondenti Dipartimenti disciplinari e pubblicati nel sito web dell’Istituto);
4) gli studenti devono mantenere i contatti con la scuola ed il corpo docente della classe. Ferma restando la libera iniziativa di integrare nel proprio percorso formativo un’esperienza estera, lo studente, in modo collaborativo, chiederà al Consiglio di Classe di valutare i programmi della scuola estera e concorderà con i docenti opportunità di contatti per seguire lo sviluppo delle lezioni e dei programmi disciplinari italiani anche al fine di una possibile preparazione autonoma che possa essere verificata di tanto in tanto dai docenti italiani (invio di appunti, di compiti scritti, di questionari ecc.) tramite e-mail. Il Consiglio di classe può nominare un docente tutor in funzione di contatto con lo studente all’estero;
⮚ al rientro in Italia
5) lo studente italiano deve presentare un attestato di frequenza della scuola estera con il Piano di Studi seguito (programmi dettagliati) e con un documento finale, dove siano riportate le valutazioni di ogni singola disciplina seguita all’estero. Questa documentazione deve essere tradotta in italiano dal Consolato italiano del paese di provenienza, o da un traduttore che abbia l’abilitazione o da persona comunque competente della quale sia asseverato in tribunale il giuramento di fedeltà del testo tradotto dal testo originario;
6) lo studente, al ritorno dal soggiorno all’estero, ha l’obbligo di sottoporsi alle prove integrative deliberate dal consiglio di classe;
7) dopo un soggiorno all’estero inferiore all’anno scolastico, lo studente sostiene delle verifiche entro il primo mese di frequenza in Italia, previo accordo con i docenti, sulla parte di programma non svolta in classe in Italia. Nella documentazione scolastica estera deve essere anche evidenziato un giudizio sul comportamento;
8) dopo un soggiorno all’estero di un anno scolastico, lo studente deve sostenere, con i docenti del proprio Consiglio di classe, prove integrative (colloquio) per l’assegnazione del credito scolastico, su tutte le discipline del curricolo italiano che non hanno fatto parte del Piano di studi all’estero;
9) Le prove saranno di norma sostenute nei primi giorni del mese di settembre. Gli alunni possono concordare con i propri docenti gli argomenti essenziali che saranno oggetto delle prove (colloquio) al ritorno; possono altresì preparare un “approfondimento individuale” oggetto di colloquio multidisciplinare da concordare con il consiglio di classe;
10) L’ammissione all’anno successivo (e quindi anche l’eventuale richiesta di nulla-osta per trasferirsi ad altro Istituto) potrà avvenire solo dopo lo svolgimento delle prove integrative e lo scrutinio finale con relativa attribuzione del credito scolastico;
11) CREDITO FORMATIVO: il percorso all’estero non può essere valutato come credito formativo in quanto lo stesso viene già riconosciuto come valido a tutti gli effetti per il curricolo italiano e quindi, come tale, equiparato alla frequenza di un periodo scolastico in Italia. Diversamente se si frequenta solo un bimestre o un trimestre scolastico all'estero nel periodo estivo in Paesi come Australia, Nuova Zelanda o Repubblica del Sudafrica nei quali l'anno scolastico è invertito rispetto a quello italiano, l’esperienza di studio è riconosciuta come credito formativo, in quanto aggiuntiva rispetto all’anno scolastico regolarmente frequentato in Italia.
SEZIONE SECONDA: COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
I Consigli di classe
12) effettueranno un'analisi condivisa dei punti di forza e di fragilità della preparazione dello studente, corredata di indicazioni su attività didattiche da svolgere prima della partenza e durante il soggiorno all’estero;
13) elaboreranno la proposta, per quanto riguarda il piano di studio italiano, di un percorso essenziale di studio focalizzato sui contenuti fondamentali utili per la frequenza dell’anno successivo. Ciò risulta particolarmente importante per le discipline che non sono comprese nel piano di studi dell’istituto straniero;
14) assicureranno contatti periodici con lo studente per verificare e supportare il lavoro che sta svolgendo;
15) al termine dell’esperienza all’estero valuteranno il percorso formativo partendo da un esame della documentazione rilasciata dall’istituto straniero e presentata dall’alunno per arrivare ad una verifica delle competenze acquisite;
16) hanno la responsabilità ultima di riconoscere e valutare le competenze acquisite durante l’esperienza all’estero considerandola nella sua globalità e valorizzandone i punti di forza;
17) sottopongono il giovane ad accertamento che si sostanzia in prove integrative al fine di pervenire ad una valutazione globale, che tiene conto anche della valutazione espressa dall’istituto estero sulle materie comuni ai due ordinamenti. Tale valutazione permette di definire il credito scolastico dell’alunno nell’ambito delle relative bande di oscillazione previste dalla vigente normativa;
18) assumono le valutazioni della scuola estera che, riconosciute e riportate in decimi con apposite tabelle di corrispondenza e, insieme agli esiti delle prove integrative, costituiscono le valutazioni riferite all’anno trascorso in mobilità, sulla base delle quali attribuire il Credito scolastico.
CARTA DEI SERVIZI DELL’ISTITUTO
La Carta dei servizi dell’ Istituto d’Istruzione Superiore “Xxxxxxx Xx Xxxxxxx”, fondata sul principio programmatico che la scuola pubblica è indirizzata alle funzioni sia di educare ad apprendere e ad acquisire un sapere critico, sia di formare e potenziare la coscienza di cittadini responsabilmente partecipi della comunità locale, nazionale, europea, planetaria, rappresenta l’insieme della proposta educativa e del sistema organizzativo del Liceo, scaturiti dalla progettualità di tutti gli operatori scolastici, sulla base delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili.
1. Principi fondamentali: Libertà – Uguaglianza nell’apprendimento
La carta dei servizi dell’Istituto ha come fonte di ispirazione fondamentale la Costituzione italiana, in particolare gli artt. 3, 33, 34 nella considerazione della libertà e dell’autonomia del soggetto che apprende, in termini di diritti inviolabili alla libertà di apprendimento, alla continuità di esso e alla propria diversità anche di natura culturale ed ideologica, nonché in considerazione del diritto sociale all’istruzione.
In merito all’uguaglianza per nessuna ragione possono essere compiute discriminazioni nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche.
2. Partecipazione
L’Istituzione, il personale, i genitori, gli alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della Carta, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.
3. Accoglienza, integrazione e diritto di scelta.
Accoglienza
L’Istituto si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutto il personale, docente e non docente, a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori, l’inserimento e l’integrazione degli studenti, anche attraverso progetti specifici.
L’Istituto si impegna inoltre a garantire il diritto di scelta in relazione all’indirizzo di studio e alla sede di frequenza, nell’ambito delle scelte opzionali proposte dalla scuola.
Integrazione
Tutoring speciale per alunni di lingua straniera
Tutoring per alunni con specifici problemi di socializzazione e/o di apprendimento
Diritto di scelta
1. Iscrizione iniziale ai licei ed alle sperimentazioni degli ultimi anni (linguistica, classica con lo studio dell’inglese fino all’ultimo anno, classica con lingua ed informatica, scientifica PNI) secondo le indicazioni espresse da studenti e famiglie e nel rispetto più ampio possibile del criterio di equilibrio per fasce di livello, onde garantire l’eterogeneità interna e l’omogeneità rispetto alle altre classi
2. Iscrizione alle classi intermedie nel rispetto dei criteri generali indicati per le classi iniziali e solo nelle medesime sperimentazioni, salvo il superamento di esami integrativi previsti nei primi giorni di settembre, prima dell’inizio delle lezioni
3. Priorità nella scelta della medesima sezione frequentata da fratelli o sorelle per consentire l’uso degli stessi libri di testo
4. Per gli alunni ripetenti possibilità di iscrizione, su richiesta, in una sezione diversa da quella frequentata l’anno precedente quando ne ricorrano le condizioni
5. Nella scelta della sede di frequenza (centrale/succursali) priorità determinata dal principio di contiguità territoriale rispetto all’abitazione dello studente, secondo criteri stabiliti annualmente dal C.d.I.
4. Sicurezza
Per tutto quanto si riferisce alla sicurezza nell’ambito del D.L. 81/08 il Liceo ha curato la predisposizione del Piano di valutazione dei rischi dell’Istituto con aggiornamento annuale ed effettuazione delle previste prove di evacuazione:
- Formazione personale docente e ATA
- Designazione e aggiornamento periodico delle squadre di emergenza
- Distribuzione di materiali informativi
5. Area didattica
Il rapporto tra la scuola e la famiglia si basa sul contratto formativo (POF) che, nell’ottica di una fattiva e sistematica collaborazione, viene stipulato all’atto dell’iscrizione e indica i termini del reciproco impegno.
6. Servizi amministrativi
L’Istituto individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: Celerità delle procedure
Trasparenza
Informatizzazione dei servizi di segreteria Tempi di attesa agli sportelli
Flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico a fronte di particolari esigenze
7. Trasparenza e celerità delle procedure
L’organigramma degli uffici, i relativi orari di servizio e di ricevimento vengono esposti in luoghi ben visibili agli ingressi principali di tutte le sedi. Sono predisposti spazi per l’esposizione dell’organigramma funzionale d’istituto, per l’organico del personale docente e ATA e per gli Albi di Istituto.
Vengono, inoltre, messi a disposizione spazi per:
BACHECA GENITORI BACHECA ALUNNI BACHECA SINDACALE
È cura dell’Istituto pubblicizzare negli appositi spazi quanto comunicato con avviso a genitori e studenti.
Il rilascio delle certificazioni e copie documenti è effettuato negli orari di apertura al pubblico con le seguenti modalità:
Certificati di iscrizione entro 3 gg.
Certificati di frequenza entro 3 gg.
Certificati con valutazione e/o giudizi entro 5 gg.
Copie autenticate di documenti entro 5 gg.
Rilascio Nulla Osta entro 5 gg.
Tutte le operazioni di carattere didattico - amministrativo hanno luogo nella Sede centrale di Via Cassia.
Telefono del centralino (via Cassia): 00-00000000 – fax 00-00000000 Telefono delle sedi succursali:
Via Malvano: 00-0000000
Via Serra: 06-121123945
Via Gallina: 06.30887489-fax 00-00000000
Xxx Xxxxxx 000: 121123966
Sito INTERNET: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
Patto educativo di corresponsabilità (DPR 21/11/2007 n. 235)
Il regolamento DPR 21/11/2007 n. 235, recante modifiche ed integrazioni allo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, prevede che in ogni Istituzione scolastica sia richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”
Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 “ Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del Bullismo”
Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “ Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
PREMESSO che
1. La scuola è ambiente educativo e persegue l’obiettivo di suscitare negli allievi l’amore per la cultura e la conoscenza.
2. La scuola è il luogo di promozione, di educazione, di sviluppo e formazione della coscienza civile mediante l’acquisizione di conoscenze e competenze.
3. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno ( art. 1 – commi 1 e 2 D.P.R. 249/98).
L’Istituto d’Istruzione Superiore G. De Sanctis, in ottemperanza a quanto stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti,
PROPONE
il seguente Patto educativo di corresponsabilità, con lo scopo di individuare e condividere diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, famiglie e studenti.
Il rispetto di tale Patto è condizione per stabilire e consolidare un rapporto di fiducia reciproca, premessa necessaria per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.
L’ISTITUTO si impegna a:
- favorire una formazione critica che consenta agli studenti di operare scelte autonome e responsabili
- rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi propri di ciascuna persona, intesa nella sua unicità;
- rispettare gli orientamenti culturali e religiosi degli studenti, favorendo un clima culturale di valorizzazione delle differenze;
- favorire relazioni aperte al dialogo e alla collaborazione;
- comunicare le attività della scuola ed informare le famiglie sulla regolare frequenza degli alunni;
- valorizzare la collaborazione con le famiglie per una maggiore efficacia degli interventi educativi.
I genitori si impegnano a:
- conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti;
- sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
- essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza;
- informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente;
- vigilare sulla costante frequenza;
- giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;
- vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola;
- invitare il/la proprio/a figlio/a a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi. La violazione di tale disposizione comporterà la comminazione delle previste sanzioni disciplinari ed il ritiro temporaneo del cellulare. Il deferimento alle autorità competenti avverrà nel caso in cui lo studente abbia utilizzato dispositivi per riprese non autorizzate e, comunque, lesive dell’immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici;
- intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;
- tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti.
Lo studente si impegna a:
- prendere coscienza dei personali diritti e doveri e a rispettare persone, ambienti e attrezzature;
- presentarsi con puntualità alle lezioni (ore 8,00);
- spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione;
- tenere un contegno corretto e rispetto nei confronti di tutto il Personale della scuola e dei propri compagni;
- seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze;
- usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera;
- evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. Gli alunni dovranno indennizzare il danno prodotto.
Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto e del verbale del Consiglio d’Istituto.
Il Dirigente Scolastico Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx
Il Genitore Lo Studente
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Il Protocollo d’accoglienza per l’inserimento degli alunni stranieri è stato deliberato dal Collegio dei Docenti in data 3 settembre 2012 e viene rinnovato ogni anno. La struttura del documento è la seguente:
1. GLI OBIETTIVI
Il Protocollo d’accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti.
Contiene le indicazioni riguardanti l’inserimento degli alunni immigrati, traccia in linea di massima le fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento/consolidamento della lingua italiana, stabilisce i criteri di massima per la valutazione degli apprendimenti e delle competenze.
E’ uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto annualmente sulla base delle esperienze realizzate da tutti i docenti.
Il Protocollo d’accoglienza si propone di:
⮚ definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni stranieri;
⮚ facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;
⮚ favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione.
In una prima fase di accoglienza, sulla base delle competenze linguistiche esistenti, segnalate dai docenti del consiglio di classe, sarà possibile attivare:
- la formazione temporanea di gruppi omogenei per madrelingua o per cittadinanza per specifiche esigenze didattiche (alfabetizzazione italiano L2);
- l’inserimento in altre attività proposte da Enti vari presenti sul territorio
2. LA PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO
Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell’apprendimento linguistico e “disciplinare”, sulla base delle risorse disponibili:
- ore a disposizione/sportello/altro…
- risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali e dal Ministero
- risorse professionali volontarie messe a disposizione dal territorio
- risorse economiche dell’Istituto
I docenti di classe potranno concordare con le risorse coinvolte gli interventi di facilitazione linguistica per l’apprendimento della lingua italiana.
Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso provenienti direttamente dall’estero e “non alfabetizzati”.
Obiettivi prioritari saranno l’acquisizione di una buona competenza nell’Italiano scritto e parlato, sia in forme ricettive che produttive, prima per la comunicazione interpersonale e per l’integrazione scolastica, poi per lo studio delle discipline, da realizzare attraverso laboratori di Italiano, a seconda della situazione iniziale rilevata.
La progettazione avviene su obiettivi ridotti o semplificati, in base alle capacità dell’alunno ed in risposta ai suoi bisogni formativi ed utilizzati per definire lo standard da raggiungere. L’attività dei docenti coinvolti nell’inserimento potrebbe avere lo scopo di:
- facilitare l’apprendimento del linguaggio funzionale favorendo la presenza nel gruppo- classe per tutto il tempo scuola;
- rilevare i bisogni specifici di apprendimento;
- semplificare, se necessario, il curricolo, per quanto riguarda i tempi di apprendimento di un’altra lingua straniera oltre all’Italiano;
- individuare le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina.
3. LA VALUTAZIONE
Si individuano alcuni criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione:
- prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;
- valutare il progresso rispetto al livello di partenza;
- tenere conto che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa al suo percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune;
- predisporre strumenti per la valutazione formativa e sommativa adeguati.
4. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il Protocollo d’accoglienza rappresenta uno strumento con cui l’Istituto amplia il Piano dell’Offerta Formativa.
Esso è coerente con la legislazione vigente e si propone di dare concreta attuazione alle seguenti normative:
- DPR 394/99 Art.45;
- “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (C.M. n. 24, febbraio 2006);
- Documento programmatico “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”, Ottobre 2007;
- DPR 22 giugno 2009 , n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”;
- Nota MIUR prot. 465 del 27 gennaio 2012 - Studenti con cittadinanza non italiana iscritti a classi di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Esami di Stato.
- MIUR, Prot. 236 del 31 GENNAIO 2012, Linee guida per la progettazione dei percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana.
- MIUR FEBBRAIO 2014 Linee guida per gli alunni stranieri.
NORME DI COMPORTAMENTO ANTI-BULLISMO
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha emesso una direttiva ministeriale il 5 febbraio 2007 n. 16 con “Le Linee di indirizzo generale ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”. Tutte le Regioni, quindi, si sono attrezzate per organizzarsi sul proprio territorio, redigendo dei protocolli sul bullismo fra la Regione, l'Ufficio Scolastico Regionale, la Questura di ogni provincia della regione, il Comando regionale dei Carabinieri nelle sue articolazioni provinciali, per contrastare e prevenire il bullismo e la violenza nelle scuole. Gli Osservatori Regionali Permanenti sul Bullismo, istituiti con lo stesso D.M. e attivi presso gli Uffici Scolastici Regionali, rappresentano un importante riferimento a livello territoriale. Hanno il compito di lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni locali per la realizzazione di attività e la valorizzazione del patrimonio di buone pratiche e di competenze che si sono sviluppate nel territorio. E soprattutto garantiscono un monitoraggio costante del fenomeno, il raccordo con le istituzioni che si occupano di educazione alla legalità e la verifica delle attività svolte dai vari soggetti. Favoriscono la promozione dei percorsi di informazione e aggiornamento destinati alle diverse componenti della comunità scolastica.
La regione Lazio ha siglato un protocollo tra il garante regionale e l’ufficio scolastico in data 12 maggio 2008 dal titolo “Infanzia, tutela e bullismo” con lo scopo di focalizzare l’attenzione sui temi dell’illegalità e dei comportamenti adolescenziali a rischio, di cui è responsabile l’intera collettività.
Il Miur si riconferma per gli anni 2015/2016 coordinatore del Safer Internet Center Italiano (SIC), il Centro nazionale per la Sicurezza in Rete costituito da un Consorzio Nazionale composto da: Polizia Postale, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Save The Children, Telefono Azzurro, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Xxxxxx.xxx, Movimento Difesa del Cittadino, Edi onlus, per sensibilizzare ed educare i più giovani. Il Safer Internet Center rientra nel programma Ue “Better and Safer Internet for Kids”.
Il 13 aprile 2015 il Miur ha pubblicato le nuove “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyber bullismo”.
Per la prevenzione sono necessari maggior vigilanza e controllo, ma soprattutto DIALOGO con studenti e genitori, sensibilizzando la comunità di riferimento e istituendo anche sportelli di ascolto. Inoltre occorre prevedere sanzioni che possono realizzarsi in attività a favore della comunità scolastica, tendenti alla rieducazione e al recupero dello studente, per sviluppare una maggiore consapevolezza individuale e collettiva sul problema del bullismo.
Noi docenti, che abbiamo formato il partenariato nel Progetto COSY, abbiamo acquisito una formazione specifica relativa al fenomeno del bullismo attraverso i corsi offerti dai partner intermedi (ASL RME, Associazioni di Psicoterapeuti, Università Roma3, DREAMS), ma soprattutto attraverso il confronto con i partner europei per esaminare e riconoscere i primi sintomi del fenomeno e discutere sulle possibili azioni per prevenirlo e reprimerlo.
Ma soprattutto abbiamo capito che è importante FARE RETE. Non a caso proveniamo da una rete di scuole: la rete DEURE LAZIO: Dimensione EURopea dell’Educazione.
Fare rete significa non essere soli, ma saper chiedere anche aiuto e sostegno a chi ha più esperienza. Fare rete significa confrontarsi e non restare chiuso nel proprio guscio, significa condividere le proprie esperienze con gli altri ed essere cittadini del mondo nel senso più ampio del termine.
Vogliamo pertanto formare un TEAM come struttura permanente di supporto alle scuole della RETE e del territorio di riferimento per affrontare il disagio dei giovani anche attraverso sportelli di ascolto permanenti e orientamento verso strutture specializzate in diversi settori. Vogliamo “fare rete” seguendo il modello già esistente in altri paesi europei, come Gran Bretagna e Olanda, per definire insieme gli interventi più opportuni ai singoli casi.
Allora, non restare solo, chiuso… se non vuoi urlare, sussurra il tuo problema a qualcuno che può aiutarti a risolverlo. Vedrai sarà tutto più semplice!
INTRODUZIONE
Definizione di Bullismo
Un’oppressione, psicologica o fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona (bullo), o da un gruppo di persone, nei confronti di una persona percepita più debole (vittima).
Caratteristiche del Bullismo
I tre fattori che permettono di discriminare il Bullismo da altre forme di comportamento aggressivo e dalle prepotenze sono:
L’intenzionalità (il bullo agisce con l’intenzione e lo scopo preciso di dominare sull’altra persona, di offenderla e di causarle danni o disagi).
La persistenza nel tempo (di solito gli episodi sono ripetuti nel tempo e si verificano con una frequenza piuttosto elevata).
L’asimmetria della relazione (c’è una disuguaglianza: uno dei due prevarica e l’altro subisce sempre, la differenza di potere è dovuta alla forza fisica, all’età o al numero quando le aggressioni sono di gruppo).
Il bullismo può essere diretto, se è costituito dai comportamenti aggressivi e prepotenti più visibili, sia fisici che verbali: il bullismo diretto fisico consiste nel picchiare, prendere a calci e a pugni, spingere, dare pizzicotti, graffiare, mordere, tirare i capelli, appropriarsi degli oggetti degli altri o rovinarli. Il bullismo diretto verbale implica il minacciare, insultare, offendere, prendere in giro, esprimere pensieri razzisti.
Il bullismo di tipo indiretto, invece, si gioca più sul piano psicologico, è meno evidente e più difficile da individuare, ma non per questo meno dannoso per la vittima. Esempi di bullismo indiretto sono l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul conto della vittima, le dicerie, il danneggiamento dei rapporti di amicizia. Il bullismo al maschile e al femminile
A differenza di quanto comunemente si ritenga, il bullismo è un fenomeno che riguarda sia i maschi che le femmine; si esprime però in modi differenti nei due casi. I maschi mettono in atto prevalentemente prepotenze di tipo diretto, con aggressioni per lo più fisiche, ma anche verbali. Le femmine, invece, utilizzano in genere, modalità indirette di prevaricazione e le rivolgono prevalentemente verso altre femmine, come la manipolazione e l'alterazione dei rapporti di amicizia (per es. riuscire ad allontanare una ragazza dalla sua migliore amica).
Nella definizione di Bullismo abbiamo individuato il bullo e la vittima, ma svolge un ruolo fondamentale anche chi assiste, cioè la cosiddetta maggioranza silenziosa.
IL BULLO E LA VITTIMA NEL GRUPPO: I DIVERSI ATTORI
In una situazione di bullismo sono sempre presenti tre diversi attori: il bullo, o i bulli, ovvero coloro che attivamente pongono in essere condotte aggressive; la vittima, il destinatario degli atti di prepotenza; e infine lo spettatore, o più spesso gli spettatori, cioè coloro che assistono senza prendere parte attiva alla prevaricazione.
IL BULLO
Il bullo è colui che individua la vittima tra i compagni più fragili, li attacca attuando comportamenti di prevaricazione, (offese, minacce, esercizio del potere, oppressione, violenze fisiche, danneggiamento di oggetti personali) e mostrando scarsa empatia nei confronti delle vittime. Agisce di solito in luoghi o momenti in cui il rischio di essere scoperto dall’adulto è minimo.
Il bullo può essere dominante se possiede una forza superiore rispetto alla media dei coetanei e in particolare della vittima. Ha scarse capacità di controllo e una bassa resistenza alle frustrazioni. Il bisogno di dominio è molto elevato; i comportamenti aggressivi e la violenza esercitata, sia verso i pari che verso le figure adulte, assumono il significato di mezzi attraverso i quali acquisire prestigio o vantaggi.
Quando il ruolo del bullo è svolto da un individuo di sesso femminile, il motivo dell'aggressione verso l'altro è spesso da rintracciarsi nella gelosia o nell'invidia. La “bulla” infatti vittimizza coetanee che, sebbene apparentemente più deboli dal punto di vista fisico, rappresentano una minaccia, concreta o percepita, alla sua immagine di dominatrice, di "donna adulta" ed al suo potere di gestire eventi e persone e di decidere chi includere od escludere dal gruppo dei pari.
Il bullo gregario o passivo è invece un sostenitore, un semplice esecutore del bullo dominante. Generalmente si tratta di un soggetto insicuro, con bassa autostima e scarso rendimento scolastico che agisce nel piccolo gruppo usando le azioni aggressive come mezzo attraverso il quale ottenere visibilità presso i coetanei, acquistando così la popolarità di cui egli pensa di non godere.
LA VITTIMA
La vittima è colui che subisce: può presentare fragilità, bassi livelli di autostima o un’opinione negativa di sé, spesso presenta aspetti caratteriali quali timidezza, introversione, insicurezza, o caratteristiche fisiche considerate come “difetti” o tratti che si discostano da quelli della maggioranza dei suoi coetanei. Il più delle volte la vittima arriva persino a sentirsi “diverso”, “sbagliato”, oppure a evitare il contesto scolastico percepito come minaccioso e pericoloso. Le vittime sono quelle cui gli specialisti dedicano maggiore attenzione rispetto ai bulli proprio perché rappresentano la parte all’apparenza più debole, ma non per questo però sono da considerarsi come i più bisognosi di aiuto.
A volte la vittima non si presenta come passiva e sottomessa ma provocatrice, in quanto con i propri comportamenti sollecita e orienta verso di sé le condotte dei bulli. E' una persona, prevalentemente di sesso maschile, dotata di scarsa autostima e, per converso, di un elevato grado di ansia e di insicurezza.
GLI SPETTATORI
Gli spettatori sono tutti coloro che assistono all’episodio di bullismo e che possono, con il loro comportamento, indirizzarlo e dar luogo a differenti esiti. Si distinguono infatti in tre categorie molto diverse tra loro.
Possono essere sostenitori del bullo se agiscono da rinforzo sul bullo stesso, come compagni prepotenti e non vittimizzati.
Raramente si mettono in gioco i difensori della vittima che prestano soccorso o offrono consolazione e aiuto opponendosi in maniera concreta alle prevaricazioni del bullo.
La maggioranza degli spettatori è però quella silenziosa che ignora o si astiene dal prendere parte, in difesa o a sostegno, della situazione aggressiva. Il silenzio dello spettatore, indipendentemente dalle motivazioni, non fa altro che rafforzare il potere del bullo. La mancanza di un'opposizione e l'adesione, da parte degli spettatori, ad una logica di omertà, tendono a legittimare i comportamenti prepotenti e spesso li incentivano. Al contrario, la richiesta di aiuto ad un adulto, una posizione aperta contro i fatti di bullismo e l'inserimento della vittima nel gruppo rappresentano un forte segnale nei confronti del bullo, in quanto è un chiaro segnale della caduta della sua popolarità.
VITTIME E BULLI: COME RICONOSCERLI
Caratteristiche del Bullo (in base al profilo classico descritto da Xxxxxx, 1993)
Il bullo è un individuo fisicamente o psicologicamente più forte dei suoi pari.
Ha un’alta autostima ed un bisogno di dominare gli altri (l’autostima potrebbe essere solo apparente poiché in realtà la bassa fiducia in sé stessi lo porterebbe a cercare un senso di
superiorità o controllo sugli altri al fine di lenire il profondo senso di inadeguatezza che prova e quindi la ricerca del conflitto con gli altri è la proiezione dei propri problemi che vengono allontanati da sé)
È favorevole all’uso della violenza nella gestione dei conflitti.
Ha poca o nessuna sensibilità morale verso la vittima (se dotato di competenze sociali le usa a proprio vantaggio)
Tende a legittimare le relazioni gerarchiche poiché il dominio dei più forti e di coloro che occupano uno status sociale più elevato viene considerato positivamente, a discapito di una prospettiva più egualitaria.
Mostra un forte orientamento alla dominanza sociale ed è poco sensibile nei confronti di persone discriminate a causa della loro diversità o debolezza, o che vivono in condizioni di inferiorità.
Manca di empatia.
Ha un sistema di credenze volto a giustificare la discriminazione e la sottomissione dei più deboli.
Desidera essere ammirato o temuto e di fare colpo sulle ragazze.
Caratteristiche della vittima
La vittima soffre a livello sociale ed emozionale.
Spesso il suo malessere si ripercuote sul rendimento scolastico.
Soffre sovente d’ansia, angoscia, sensi di colpa, vergogna, bassa autostima, passività nelle relazioni sociali.
Tende a sopprimere ed a negare la propria sofferenza emotiva.
Spesso dimostra la sua paura e vulnerabilità incoraggiando la prepotenza e gli atti di sopraffazione del bullo.
SEGNALI DA NON TRASCURARE
Come riconoscere i bulli
Provano piacere o divertimento ad umiliare gli altri. Maltrattano gli animali.
Non rispettano l’altro sesso.
Non accettano regole o figure che rappresentano l’autorità. Vogliono imporre il loro punto di vista.
Non ammettono i propri errori. Ricorrono spesso alla menzogna.
ritengono che lo scontro fisico sia il mezzo più corretto per risolvere le controversie.
Non ammettono di avere paura o di soffrire, sono intolleranti e possono essere inclini ad abbracciare ideologie razziste.
I bulli possono soffrire per una bassa autostima, tendere quindi a valutarsi negativamen- te, ad avere scarsa fiducia in sé, ad avere timore nell'affrontare le circostanze e le sfide e a ridurre le proprie aspirazioni (Xxxxxxxx et al., 2001).
Come riconoscere la vittima (consigli per i genitori)
Manifesta sintomi di ansia
Soffre di insonnia o di alterazione dei ritmi di veglia e sonno, ha incubi, mal di testa, tic, nervosismo eccessivo.
Non ha appetito.
Ha problemi gastrointestinali.
Può manifestare dermatiti.
Mostra paura o rifiuto di andare a scuola, ha spesso malori a scuola e chiede di tornare a casa.
Marina la scuola.
Si reca a scuola seguendo strade diverse da quelle abituali.
Xxxxx di frequentare i compagni o di andare nel cortile dell'istituto.
Manifesta sintomi depressivi: è triste, apatica, ha improvvise esplosioni di rabbia ingiustificate.
Si isola dai compagni.
Dorme troppo o troppo poco, mangia troppo o troppo poco.
Mostra affaticamento ingiustificato o, addirittura (in casi più gravi), minaccia o tenta il suicidio.
Manifesta sintomi da stress postraumatico: ha incubi, si spaventa facilmente, evita i luoghi e le situazioni collegati a un trauma di cui è stato vittima a scuola, ha flashback in cui rivive lo shock subito.
Ritorna a casa con i vestiti o i libri strappati o con ferite.
Parla poco ed evasivamente di quanto avviene a scuola, ha un calo del rendimento scolastico, dichiara di avere perso dei soldi, chiede o ruba denaro (da dare ai bulli ricattatori)
Perde interesse per le attività che prima svolgeva con piacere, non partecipa ad attività extrascolastiche, non ha amici e/o non riceve inviti dai compagni (Xxxxxxxx et a l , 2004), fa cose insolite, contrarie alle sue normali abitudini.
Può presentare forme di regressione (ad esempio episodi di enuresi notturna).
I sintomi psicosomatici sono tanto più informativi se si attenuano mano a mano che si prendono le distanze dall'ambiente in cui si viene vittimizzati: ad esempio quando non si è a scuola, la sera a casa, o in vacanza.
Xxxxxx improvvisamente di andare su Internet o, al contrario, controlla in continuazione i propri profili sui social network.
Come riconoscere la vittima in classe (insegnanti)
E’ spesso presa in giro dai compagni.
Rimane da sola (oppure vicino all'insegnante) durante la ricreazione o in altre occasioni di socializzazione.
E’ timida, interviene poco nelle discussioni. Peggiora nel suo rendimento scolastico.
Negli sport di squadra è scelta per ultima.
IL RUOLO DELLA SCUOLA
Le misure su cui la scuola può lavorare per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyber bullismo sono prevalentemente tre:
La Prevenzione La Collaborazione
La Punizione e le Misure Correttive
La prevenzione, con progetti interni, grazie anche all’apporto di figure professionali come psicologi e pedagogisti, in particolare attivando gli psicologi dello sportello CIC interno alla scuola.
La collaborazione con famiglie, enti locali, polizia locale, polizia postale, tribunale dei minori, ASL di zona, osservatori regionali e centri territoriali di supporto, associazioni specifiche del settore a livello locale, regionale, nazionale.
La punizione e le misure correttive, con l’adozione di un regolamento volto a sanzionare episodi di mancato rispetto delle regole nell’ambito del bullismo, prevedendo per lo più sanzioni disciplinari che possono realizzarsi in attività a favore della comunità scolastica. Il provvedimento disciplinare dovrà tendere sempre alla rieducazione ed al recupero dello studente. Tali misure/azioni dovranno essere strategicamente modulate a seconda delle realtà in cui vengono applicate.
È dimostrato che il modo migliore per affrontare il problema del bullismo è quello di adottare una politica scolastica integrata, cioè un insieme coordinato di azioni che interessino tutte le componenti scolastiche ed in cui gli adulti della scuola, dai dirigenti scolastici agli insegnanti, dal personale non docente ai genitori, ognuno in funzione del proprio ruolo, si assumano la responsabilità della relazione con gli alunni.
I Dirigenti scolastici
Possono adottare e sostenere una politica scolastica che faciliti il riconoscimento del bullismo e la sua riduzione attivando diversi progetti di prevenzione e contrasto del bullismo
Possono valorizzare ed incentivare le iniziative di docenti o di gruppi di alunni che mostrano interesse nell' affrontare il tema del bullismo
Possono attivare degli spazi o dei momenti di ascolto rivolti agli alunni ed alle loro famiglie in cui si possa discutere e mediare dei conflitti che possono insorgere con e nella scuola o in cui vengano affrontate delle situazioni di disagio legate al bullismo in un clima di ascolto e fiducia
Gli Insegnanti
Possono vigilare maggiormente durante attività poco strutturate come la ricreazione oppure essere sempre più presenti ed accoglienti al momento dell'entrata in classe ed all'uscita da scuola
Possono favorire un clima di classe sereno e fiducioso in cui gli alunni si possano sentire liberi di parlare delle prepotenze e compresi nelle loro difficoltà
Possono organizzare delle attività, degli incontri o delle riunioni con alunni e con i loro genitori per segnalare e parlare insieme di eventuali situazioni di prepotenza che si possono verificare in classe o a scuola e per cercare insieme delle possibili soluzioni
Xxxxxxx proporre ai dirigenti scolastici, al collegio dei docenti e ai consigli di classe delle iniziative preventive da poter adottare nella lotta al bullismo, stabilire insieme le linee guida di un piano antibullismo di istituto e partecipare ad attività di formazione nel settore specifico anche in collaborazione con enti ed associazioni del territorio
Il Personale non docente:
Può denunciare tempestivamente ai docenti e al dirigente scolastico eventuali episodi di bullismo di cui è venuto a conoscenza o a cui ha assistito personalmente
Può non sottovalutare i propri compiti di sorveglianza in quanto anch'esso è importante educativamente
Può attenzionare e rivolgersi con sensibilità a quegli alunni che spesso sono soli e tristi nei cortili o nei corridoi e segnalarli agli insegnanti
Può mostrarsi come mediatore disponibile all'ascolto ed alla comprensione nella gestione di piccoli conflitti tra gli alunni
Può far presente ai docenti ed al dirigente scolastico di eventuali momenti o luoghi in cui gli alunni non vengono adeguatamente sorvegliati per migliorarne il controllo e la vigilanza.
A CHI PUOI RIVOLGERTI?
Se ti senti aggredito verbalmente o fisicamente, schernito, mortificato, denigrato, preso in giro oltre misura da un tuo compagno o da un gruppo ricorda che non sei solo, ma puoi chiedere aiuto. Non avere remore, nessun può permettersi di prevaricare una persona, né di giudicarla, né di oltraggiarla. Continua sempre a credere che tu sei nel giusto e lotta per i tuoi diritti e fra tutti il rispetto di cui ogni persona deve godere.
Se queste manifestazioni nei tuoi confronti avvengono a scuola, prima di tutto individua un professore della tua classe o dell’Istituto di cui hai fiducia chiedi di poter parlare con lui privatamente e racconta cosa ti succede.
Se nella tua scuola c’è uno Sportello di Ascolto recati a colloquio e spiega le motivazioni che ti hanno indotto ad andare lì.
Fai la stessa cosa se la struttura scolastica ha al suo interno uno psicologo o un pedagogista; oggi, se si denunciano episodi di bullismo, il “bullo” va incontro a serie punizioni.
Non esitare nemmeno se nell’Istituto vi è un “SOS online”, scrivi immediatamente ed esponi quanto ti succede.
Possono essere un valido aiuto anche i collaboratori scolastici che sono preposti alla vigilanza;essi vanno immediatamente allertati in maniera tale che possano aiutarti intervenendo o raccontando tutto al capo di Istituto.
Parlane immediatamente anche ai tuoi genitori che sapranno rivolgersi alle autorità competenti oltre al capo di Istituto.
Se le manifestazioni oppositive nei tuoi riguardi avvengono fuori dalla scuola o qualcuno sta attentando a minare la tua immagine con mezzi informatici screditandoti attraverso i Social (messanger, facebook, youtube…) avverti immediatamente i tuoi genitori che dovranno rivolgersi alla Polizia o alla Polizia Postale ciò che è importante è che devi denunciare e non farti sopraffare.
IN PARTICOLARE SE QUALCUNO TI INFASTIDISCE ONLINE
Invia al cyber-bullo un messaggio in cui, in maniera chiara, dici che il suo comportamento ti sta disturbando e lo inviti a smettere; nel caso non smetta, evita di rispondergli
Segnala le azioni che ti danno fastidio ai moderatori o a chi gestisce il sistema
Blocca o filtra tutte le e-mail e la messaggistica immediata provenienti dal cyber-bullo
Evita di visitare i forum, le chat o comunque di partecipare a gruppi di discussione dove hanno avuto luogo gli attacchi. Eventualmente cancellati
Se gli attacchi dovessero continuare, considera la possibilità di cambiare indirizzo e-mail, account o la username per impedire di essere identificato
Parla con un adulto. Ciò vale anche nel caso in cui non sia tu la vittima diretta, ma ti sia capitato di assistere a episodi di cyber-bullismo.
SE VEDI UN EPISODIO DI BULLISMO
Non fare finta di niente Rifiutati di partecipare
Cerca di far capire al bullo che sta sbagliando Xxxxxx aiuto a un adulto
Stai vicino al compagno che ha subito le prepotenze e accompagnalo dall’insegnante Xxxxxx i tuoi amici a non sostenere il bullo
Tu sei nella ragione e chi sbaglia deve essere severamente punito e messo davanti alle proprie responsabilità.
LE MISURE INTEGRATIVE E CORRETTIVE
CONSIGLI PER CONTRASTARE IL BULLISMO (PER I GENITORI)
Educa a comportamenti relazionali positivi, dando l’esempio in famiglia Xxxxx all’accettazione, all’ascolto e al rispetto per l’altro
Invita a non rimanere indifferente davanti alle ingiustizie, anche a quelle che non riguardano i suoi amici
Presta attenzione ai segnali di malessere di tuo figlio
Se tuo figlio ti racconta una situazione di bullismo, ascolta senza minimizzare e giudicare quello che ha fatto/non ha fatto
Ascolta il suo parere valorizzandone l’iniziativa e trovate insieme un modo per risolvere la situazione
Xxxxxxx tuo figlio a trovare attività nuove e gratificanti, anche al di fuori della scuola, che possano aumentare la sua autostima
Confrontati con gli insegnanti e cercate insieme una soluzione
CONSIGLI PER CONTRASTARE IL BULLISMO (PER I DOCENTI)
Crea un clima di fiducia nei tuoi studenti in modo che il loro disagio trovi il giusto spazio di ascolto e supporto
Segnala tempestivamente alle famiglie se noti atteggiamenti o comportamenti che suggeriscono una situazione di malessere
Intervieni convocando i genitori degli studenti coinvolti negli episodi di bullismo Informa i tuoi studenti della possibilità di rivolgersi allo sportello CIC in orario scolastico
Xxx compilare un questionario anonimo che dia la possibilità agli studenti più fragili di richiedere aiuto senza esporsi direttamene
Proponi ai tuoi studenti la visione di film, documentari e incontri con esperti sul tema del bullismo per incoraggiare discussioni e dibattiti
Xxxxx i tuoi studenti consapevoli e soprattutto certi che la loro scuola ha adottato una politica di tolleranza zero nei confronti del bullismo
CONSIGLI PER I GENITORI DI UN BULLO
Un ragazzo che si comporta da bullo esprime malessere, immaturità, insicurezza, scarsa autostima, nonostante possa sembrare il contrario. Ha bisogno di aiuto, al pari delle sue vittime. Xxxx ne ha doppiamente bisogno: le vittime, nel momento in cui denunciano i fatti, ricevono solidarietà, vicinanza e difesa. Un bullo viene punito, isolato, condannato, in molti casi senza che vengano messe in atto contromisure per il suo recupero.
Cercate di affrontare il problema con un atteggiamento costruttivo, parlando con vostro figlio in modo sincero e facendolo ragionare sul suo atteggiamento. La cosa peggiore, infatti, è reagire in modo spropositato, perdendo le staffe. Chiedetevi per prima cosa se non siete stati troppo disattenti, inculcando così in vostro figlio l'idea di poter agire in modo incontrollato.
Non giudicatelo, ma cercate di capire cosa vuole comunicare con il suo atteggiamento.
Aiutatelo ad aumentare la sua autostima (chi infierisce sui deboli non ha vera stima di sé), incoraggiandolo a sviluppare le sue caratteristiche positive, le sue abilità, l'impegno personale, l'empatia, la collaborazione, la solidarietà.
Xxxxxxxtelo a costruire relazioni valide con i coetanei, a esprimere la rabbia in modo differente, ad esempio attraverso lo sport; proponetegli un'attività di gruppo che lo responsabilizzi verso i compagni.
Insegnategli a intuire le conseguenze dei suoi comportamenti.
Se vi è accaduto, raccontate a vostro figlio di quando anche voi avete avuto un comportamento da "bullo" e di come nel tempo siete cambiati.
COSA POTREBBE FARE LA SCUOLA PER UN BULLO
La scuola dovrebbe insegnare maggiormente agli alunni a interiorizzare una cultura della tolleranza e del rispetto verso i coetanei, attraverso la riflessione e la piena consapevolezza della condotta sbagliata messa in atto con la vittima. Il bullo non andrebbe isolato, ma educato all'accettazione dell'altro. Non è del tutto consapevole della sofferenza che provoca. Dunque, bisognerebbe aiutarlo a comprendere la conseguenza del suo gesto nei confronti della vittima, mediante la condivisione del dolore. Come? Attivando, ad esempio, laboratori teatrali in cui favorire la simulazione del conflitto fra pari. Sarebbe inoltre auspicabile pensare a un percorso di comprensione fatto di stimoli, immagini, racconti ed esercitazioni per ripensare i sentimenti vissuti e le reazioni emotive; e per esercitarsi a imparare a gestire le proprie emozioni, sviluppando la massima tolleranza verso chi è diverso da sé.
ATTI DI BULLISMO: PROCEDURE SCOLASTICHE
Analisi e valutazione Coordinatore di classe Altri soggetti coinvolti
Referente Bullismo Psicologo
Risultati
Stabilire le azioni da intraprendere Non si ritiene di intervenire
Coinvolgimento del D. S. per opportuni consigli
Provvedimenti:
Comunicazione telefonica immediata ai genitori
Lettera di comunicazione formale all’alunno e genitori Convocazione del C.d.C. per analizzare i fatti e prendere decisioni Xxxxxxxxxxx informazioni sull’accaduto
Scegliere l’opportuno ammonimento Xxxxxxxx un intervento personalizzato
Valutare la Sospensione o l’Espulsione dalla scuola
REATI PENALI COME CONSEGUENZA DI ATTI DI BULLISMO: PROCEDURE GIUDIZIARIE
I reati penali che si possono configurare sono molti:
percosse (art.581 codice penale) o lesioni, se lasciano tracce-conseguenze più o meno gravi (artt. 582 e ss cod. pen.);
danni alle cose, danneggiamento (art. 635 cod. pen.);
offese = ingiuria, se a tu per tu, o diffamazione, se di fronte ad altri (artt. 594 e 595 cod. pen.); minacce = minaccia (art. 612 cod. pen.);
prese in giro = (eventuale) molestia o disturbo alle persone (art. 660 cod. pen.)
In alcuni casi basta la denuncia ad un organo di polizia o all'autorità giudiziaria (questura, carabinieri ecc.) per attivare un procedimento penale (x.xx. lesioni gravi, minaccia grave, molestie); negli altri casi, la denuncia deve contenere la richiesta che si proceda penalmente contro l'autore di reato (querela).
VIOLAZIONE DELA LEGGE CIVILE
Si subisce un danno ingiusto (volontario o anche non intenzionale) alla persona o alle cose (art. 2043 codice civile). Per chiedere il risarcimento del danno, bisogna rivolgersi ad un avvocato ed intraprendere una causa davanti al Tribunale civile, salvo che ci si metta d'accordo prima.
Il più delle volte l'atto di bullismo viola sia la legge penale, sia quella civile, quindi può dar vita a due processi, l'uno penale e l'altro civile.
TIPOLOGIE DI DANNO SUBITO E RISARCIBILE
1) DANNO MORALE (patire sofferenze fisiche o morali, turbamento dello stato d’animo della vittima, lacrime, dolori, patemi d’animo);
2) DANNO BIOLOGICO (danno riguardante la salute in sé considerata, è un danno all’integrità fisica e psichica della persona tutelata dalla Costituzione Italiana all’art. 32);
3) DANNO ESISTENZIALE (danno alla persona, alla sua esistenza, alla qualità della vita, alla vita di relazione, alla riservatezza, alla reputazione, all’immagine, all’autodeterminazione sessuale. La tutela del pieno sviluppo della persona nelle formazioni sociali è riconosciuta dall’art. 2 della Costituzione).
Il danno esistenziale è un non poter più fare, doversi comportare diversamente da come si desidera, dovere agire altrimenti, essere costretti a relazionarsi diversamente.
Questo danno viene quantificato dal Giudice in via equitativa (secondo il suo concetto di equità. Il che può dar luogo a valutazioni molto diverse).
CHI È RESPONSABILE, CHI PAGA?
Bullo maggiorenne
La responsabilità è solo sua
Bullo minorenne
La colpa è sua, degli insegnanti (che hanno il dovere di vigilare sui ragazzi), dell’amministrazione scolastica (che ha il dovere di controllare che sussista una vigilanza) e dei genitori (coloro che hanno il dovere di educare il ragazzo).
Colpa del bullo minorenne
L’art. 2046 c.c. pone una regola fondamentale per i casi di bullismo, secondo l’articolo difatti chiunque è autore di un fatto lesivo risponde esclusivamente nei limiti in cui è in grado di comprendere la portata ed il del significato della propria condotta, purché lo stato di incapacità non derivi da sua colpa.
Anche il minore, se ritenuto capace di intendere di volere, è chiamato a rispondere degli atti di bullismo, insieme ai genitori ed alla scuola.
Essendo spesso il bullo un minorenne sono molti i casi in cui si prevedono responsabilità da parte di soggetti che rispondono per lui. Il bullismo è talvolta avvallato dall'eccessiva tolleranza di alcuni professori e dall'educazione che le famiglie danno ai loro figli.
Si parla tecnicamente di:
▪ culpa in educando relativamente alla colpa dei genitori;
▪ culpa in vigilando ed anche in educando degli insegnanti;
▪ culpa in organizzando nella misura in cui l’organizzazione scuola non permetta il monitoraggio ed il controllo sui comportamenti degli studenti (prevedendo ad esempio uffici ad hoc, consultino).
Culpa in educando dei genitori
L’affidamento dei figli minori alla scuola ed agli insegnanti non esclude la responsabilità dei genitori per il fatto illecito commesso dai loro figli.
L’art. 2048, 1° comma, recita: “Il padre e la madre, o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi”.
L’affidamento a terzi solleva il genitore soltanto dalla presunzione di culpa in vigilando.
Culpa in vigilando della scuola (ma anche in educando ed organizzando)
Lo studente, con l’iscrizione ad una scuola, acquisisce il diritto a riceve un’adeguata e serena formazione e la scuola ha il preciso dovere di garantire tutto ciò, impedendo che atti illeciti turbino/impediscano il corretto esercizio di tale diritto.
Gli insegnati possono essere ritenuti responsabili, ma a pagare il risarcimento sarà la scuola.
Lo studente (e i genitori in quanto titolari del diritto soggettivo di educare ed istruire i figli) hanno diritto alla prestazione scolastica, all’interno del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.
Lo studente, con l’iscrizione ad una scuola, acquisisce il diritto a riceve un’adeguata, corretta e puntuale formazione e la scuola ha il preciso dovere di garantire tutto ciò, impedendo ed evitando che atti illegittimi ovvero illeciti possano in qualche modo turbare il corretto esercizio di tale diritto.
E’ dunque la scuola a dover risarcire i danni cagionati dall’insegnante durante l’esercizio della sua professione all’interno dell’istituto e durante gli orari di lavoro.
Culpa in organizzando della Scuola
La vigilanza deve essere assicurata all'interno della Scuola e dunque anche fuori dalla classe. Spetta alla direzione dell'istituto scolastico fare in modo che gli studenti siano adeguatamente seguiti per tutto il tempo in cui si trovano all'interno dell'istituto stesso. L’organizzazione scuola che non prevenga atti di bullismo, prevedendo ad esempio uffici ad hoc, consultorio ecc. può ritenersi anche colpevole di culpa in organizzando.
L’ESITO DEL PROCESSO
Il processo penale può portare a: reclusione, pena pecuniaria o altre sanzioni, quali attività socialmente utili (ma è difficile che ciò avvenga, soprattutto se l'autore del reato è minorenne). Sapere di dover affrontare un processo (con le spese legali del caso e la concreta possibilità di essere condannato) è per il bullo un deterrente a vita. Purtroppo in Italia si sa che un accusato è spesso marchiato indelebilmente.
E’ possibile un'attività di mediazione penale tra autore del reato e vittima.
Il processo civile porta ad una condanna al risarcimento del danno. Il danno risarcibile è quello morale, biologico ed esistenziale (vedi sopra).
Il Tribunale di Bologna di fronte ad un caso di lesioni ai danni di un minore per spintonamento ad opera di un compagno, ha riconosciuto l’esistenza di una responsabilità della Scuola per difetto di organizzazione correlata alla mancanza di sorveglianza da parte del personale; lo stesso tribunale ha
condannato il Ministero della Pubblica Istruzione al risarcimento del danno biologico, del danno morale e del danno esistenziale.
Per un risarcimento “esemplare” del danno esistenziale, un appello ai giudici
Il danno esistenziale viene quantificato dal Giudice in via equitativa e tale valutazione può essere molto diversa a seconda del giudice, confidiamo in risarcimenti “esemplari” tali da appagare il senso di giustizia della vittima del bullismo, dare una lezione al bullo, ridare fiducia nelle istituzioni e fungere da deterrente.
Per conoscerne di più :
xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxx-xxxxxx.xxx/xxxxxxxx_xxxxx.xxx#xxxxxx.xxxXXxXx.xxxx