DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DI POSTE ITALIANE S.P.A.
2021
Determinazione del 1° dicembre 2022, n. 147
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DI POSTE ITALIANE S.P.A.
2021
Relatore: Presidente di Sezione Xxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx
Determinazione n. 147/2022
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell'adunanza del 1° dicembre 2022;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d. 12 luglio 1934, n.1214; viste le leggi 21 marzo 1958, n. 259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto l’art. 5 del decreto legge 1° dicembre 1993, n. 487, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 1994, n. 71, con cui l’ente “Poste italiane” è stato assoggettato al controllo della Corte dei conti, nelle forme previste dall’articolo 12 della richiamata legge n. 259 del 1958; vista la delibera del CIPE del 17 dicembre 1997, con la quale l’ente “Poste italiane” è stato trasformato in Poste italiane s.p.a.;
visto il bilancio dell’esercizio finanziario 2021 di Poste italiane S.p.A., nonché le annesse relazioni del Presidente e del Collegio sindacale, trasmessi alla Corte dei conti in adempimento dell’art. 4 della leggen. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore, Presidente di Sezione Xxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx , e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione, con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società per l’esercizio 2021;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, comunicare alle dette Presidenze, il bilancio di esercizio – corredato delle relazioni degli organi amministrativo e di controllo – e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, a norma dell’art. 7 della legge n. 259 del 21 marzo 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio di esercizio 2021 - corredato delle relazioni degli organi amministrativo e di controllo - l’unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane s.p.a.
RELATORE | PRESIDENTE |
Xxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxx Xxxxxxxxx |
DIRIGENTE
Xxxxx Xxxxxx
depositato in segreteria
INDICE
1.1 Situazione generale del Gruppo 2
1.2 Poste italiane e il Xxxxx xxxxxxxxx xx xxxxxxx x xxxxxxxxxx (XXXX) 0
1.3 Segue. Il progetto Polis 9
2. CORPORATE GOVERNANCE E SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI 13
2.1 Il modello di governance 13
2.4 Organismo di vigilanza e Modello organizzativo ex d.Lgs n. 231 del 2001 15
2.5 Politica sulla remunerazione e compensi agli amministratori e ai sindaci 16
2.6 Personale rilevante BancoPosta 20
2.7 Struttura organizzativa di Poste italiane s.p.a 21
2.8 Sistema di controllo interno e gestione dei rischi 22
2.9 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 23
2.10 Controlli interni di BancoPosta 24
2.11 Sistema di presidio della sicurezza 29
3. SERVIZI DI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 31
3.1 Mercato di riferimento e contesto normativo 31
3.2 Andamento economico dei servizi postali 34
4.1 Contesto normativo e di governance 40
4.2 Andamento economico dei Servizi Finanziari 43
4.3 Processo di affidamento ed esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta 48
5.2 Composizione e gestione del personale 57
5.5 Contenzioso del lavoro e provvedimenti disciplinari 64
6.1 Evoluzione organizzativa 66
6.2 Dinamica della spesa in Information & Comunications Technology (ICT) 68
7.2 Gestione degli acquisti 71
7.3 Evoluzione dei sistemi di supporto agli acquisti 72
7.4 Piano di revisione dei regolamenti e delle procedure in ambito acquisti 73
7.5 ATTIVITÀ D’ACQUISTO SVOLTE NELL’ESERCIZIO 2021 74
8. BILANCIO D’ESERCIZIO DI POSTE ITALIANE SPA 79
8.1 Principali eventi intervenuti nel corso dell’anno 79
8.2 Stato patrimoniale di Poste italiane s.p.a 83
8.3 - Conto economico di Poste italiane s.p.a 96
8.4 Rendiconto finanziario 102
8.5 Investimenti 104
8.6 Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta 107
8.6.1 Stato Patrimoniale 109
8.6.2 Conto economico 111
9. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 115
9.1 Stato Patrimoniale 115
9.2 Conto economico 119
9.3 Rendiconto finanziario 127
10. CONTENZIOSO 130
11. SOCIETA’ DEL GRUPPO 136
11.1 Assetto organizzativo e andamento delle aree di attività 136
11.2 Distribuzione di dividendi 141
11.3 Risultati economico-gestionali delle società controllate 141
11.3.1 Postel s.p.a 142
11.3.2 SDA Express Courier s.p.a 143
11.3.3 Poste Air Cargo s.r.l 144
11.3.4 PostePay s.p.a 144
11.3.5 BancoPosta Fondi s.p.a. SGR 145
11.3.6 Gruppo Poste Vita 145
12. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 149
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 – Emolumenti lordi spettanti ai componenti del Cda nell’anno 2021 19
Tabella 2 – Emolumenti dei componenti del Collegio sindacale dell’anno 2021 19
Tabella 3 - Ricavi dei servizi postali 34
Tabella 4 - Analisi risultati dei servizi postali (al netto dei compensi per servizio universale)
Tabella 5 - Obiettivi qualità 37
Tabella 6 - Risultati Posta 1 38
Tabella 7 - Confronto reclami 2020/2021 39
Tabella 8 – Ricavi dei Servizi BancoPosta 43
Tabella 9 - Andamento economico dei conti correnti 44
Tabella 11 - Raccolta netta del Risparmio postale 47
Tabella 12 – Giacenza media del Risparmio postale 48
Tabella 13 – Reclami ricevuti nel 2021 51
Tabella 14 - Costo del lavoro disaggregato 2021 54
Tabella 15 - Costo del lavoro 2020/2021 55
Tabella 16 - Tipologia del personale 58
Tabella 17 - Costo personale dirigente 2020/2021 59
Tabella 18 - Costo 2021 Dirigenti con responsabilità strategiche e altri dirigenti (Dirs) 59
Tabella 19 - Rinnovo CCNL 2019/2023 personale dipendente 60
Tabella 20 - Gare Sopra Soglia avviate con criteri ESG 72
Tabella 21 - Suddivisione contratti per applicazione del codice degli appalti 74
Tabella 22 - Acquisti inferiori alla soglia di indagine (euro 2.500) 75
Tabella 23 - Attività negoziale di Poste italiane s.p.a 75
Tabella 24 - Tipologie contrattuali 77
Tabella 25 - Contratti di consulenza sottoscritti nel periodo 2017/2021 77
Tabella 26 - Capitale investito netto e relativa copertura 83
Tabella 28 - Crediti commerciali 85
Tabella 29 - Debiti 89
Tabella 30 - Variazioni del Patrimonio Netto 91
Tabella 31 - Posizione Finanziaria Netta 93
Tabella 32 - Conto economico di Poste italiane s.p.a 96
Tabella 33 - Ricavi e Proventi - Ricavi da mercato 97
Tabella 34 - Ricavi e Proventi - Ricavi da Stato 99
Tabella 35 – Costi 100
Tabella 36 - Consulenze varie e assistenze legali 101
Tabella 37 – Rendiconto finanziario 103
Tabella 38 - Investimenti 104
Tabella 39 - Investimenti industriali 105
Tabella 40 - Risultanze dell’anno/Previsioni di budget 106
Tabella 41 - Importo contrattuale/Risultanze dell’anno 107
Tabella 42 – Stato Patrimoniale riclassificato BancoPosta 109
Tabella 43 - Conto Economico riclassificato BancoPosta 112
Tabella 44 – Oneri operativi netti 113
Tabella 45 – Capitale investito netto e relativa copertura Gruppo 115
Tabella 46 - Variazioni del Patrimonio netto 117
Tabella 47 - Posizione finanziaria netta Gruppo 118
Tabella 48 – Conto economico consolidato riclassificato Gruppo 119
Tabella 49 - Andamento economico SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione 121
Tabella 50 - Andamento economico SBU Servizi di Pagamenti e Mobile 123
Tabella 51 - Andamento economico SBU Servizi Finanziari 125
Tabella 52 - Andamento economico SBU Servizi Assicurativi 126
Tabella 53 – Rendiconto finanziario 128
Tabella 54 - Dividendi delle controllate in favore della Capogruppo 141
Tabella 55 - Risultati delle principali Società del Gruppo 142
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1 – Organigramma Poste italiane 21
Figura 2 – Giacenza media del Risparmio postale 48
Figura 3 – Disciplinari esecutivi 2021 49
Figura 4 – Reclami ricevuti nel 2021 52
Figura 5 – Ripartizione iniziative progettuali 2021 67
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento ai sensi dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259 sul risultato del controllo eseguito, con le modalità di cui all’art.12 della legge stessa, sulla gestione finanziaria di Poste italiane s.p.a. per l’esercizio 2021 e sui principali fatti intervenuti successivamente.
La precedente relazione sull’esercizio 2020 è stata approvata con determinazione n. 127 del 30 novembre 2021 e pubblicata in Atti Parlamentari, XVIII Legislatura, Doc. XV, n. 499.
1. INQUADRAMENTO GENERALE
1.1 Situazione generale del Gruppo
Poste italiane s.p.a. è una società emittente titoli quotati sul Mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa italiana, che opera nei settori dei servizi postali, assicurativi e finanziari (tramite il Patrimonio Bancoposta), nei servizi di monetica, di telefonia e di operazioni di riscossione e pagamento e di raccolta del risparmio postale. È partecipata per il 29,26 per cento dal Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), per il 35,00 per cento da Cassa depositi e prestiti s.p.a. (Cdp), a sua volta controllata dal Mef. La parte residua è rappresentata per il 35,34 per cento dal flottante (investitori istituzionali e retail1) e per lo 0,40 per cento da azioni proprie.
Il 65,3 per cento del flottante appartiene a investitori che seguono criteri ESG (Environment, Social, Governance)2 nelle proprie scelte di investimento.
L’esercizio 2021 rappresenta il secondo anno di gestione del vertice aziendale nominato
dall’Assemblea dei soci del 15 maggio 2020.
Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 18 marzo 2021, ha approvato il nuovo piano industriale 2021-2024 del Gruppo Poste italiane “2024 Sustain & Innovate” che prosegue nel percorso di crescita sostenibile già delineato dal precedente “Deliver 2022”. L’approvazione del piano industriale 2021-2024 e il raggiungimento degli obiettivi finanziari ivi previsti, hanno determinato la necessità di aggiornare le Linee guida della gestione finanziaria, approvate nella seduta del 24 marzo 2021.
Va preliminarmente osservato che Poste italiane chiude l’esercizio 2021 con un utile di 797 mln, più che raddoppiato rispetto al 2020 (325 mln), esercizio sul quale incideva la minore operatività causata dall’emergenza sanitaria, nonché un aumento dei costi sostenuti per fronteggiare la medesima (106 mln).
1 Sono investitori “retail” i risparmiatori (anche imprese, società o altri enti) che non sono qualificabili come clienti
professionali.
2 Le tre lettere dell'acronimo ESG si riferiscono alle parole inglesi Environmental, che riguarda l'impatto su ambiente e territorio; Social, che comprende invece tutte le iniziative con un impatto sociale; Governance, che riguarda aspetti più interni all'azienda e alla sua amministrazione. I criteri ESG sono quindi utilizzati per misurare l'impatto ambientale, sociale e di governance delle aziende e consentono di valutare investimenti responsabili non solo nei riguardi della gestione finanziaria della propria impresa, ma anche ponendo attenzione su aspetti di natura ambientale, sociale e di governance. Tenere in considerazione questi aspetti, in maniera più o meno approfondita, permette di misurare le capacità delle imprese nell'aderire a quegli standard che sono ormai considerati necessari per uno sviluppo sostenibile ed etico.
Il Consiglio di amministrazione di Poste italiane in data 10 novembre 2021, alla luce dell’andamento della situazione economica e finanziaria di Poste italiane s.p.a. al 30 giugno 2021, dell’andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione, nonché in linea con la dividend policy di Gruppo, approvata nel corso dell’esercizio 2021, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo previsto per l’esercizio 2021. La Società, pertanto, ha redatto una relazione e un prospetto contabile ai sensi dell’articolo 2433 bis c.c., acquisendo il parere della società di revisione. L’ammontare complessivo dell’acconto, pari a euro 0,185 per azione, è stato di 241 mln ed è stato messo in pagamento nel mese di novembre 2021.
Nel mese di giugno 2021 è stato rinnovato, con vigenza fino al 31 dicembre 2023, il contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale non dirigente di Poste italiane e delle aziende del Gruppo rientranti nel relativo campo di applicazione. L’accordo ha introdotto miglioramenti in ambito economico e nell’impianto normativo dell’organizzazione.
Nel corso dell’anno il settore postale è stato caratterizzato da un ulteriore sviluppo del comparto pacchi, grazie anche al nuovo hub, inaugurato nel mese di giugno, presso Landriano (PV). Si tratta del centro logistico più grande d’Italia (80 mila mq), in grado di gestire fino ad oltre 300mila pacchi al giorno, grazie alla dotazione di avanzati standard tecnologici.
Il settore è stato altresì interessato da nuove operazioni societarie3; tra queste, nel mese di
gennaio 2021 è stata perfezionata l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Nexive Group
s.r.l. da PostNL European Mail Holdings B.V. e Mutares Holding -32 GMBH a fronte di un corrispettivo finale, che tiene conto dell’aggiustamento del prezzo previsto dagli accordi contrattuali, di 30,7 mln. L’acquisizione dovrebbe consentire a Poste di sfruttare potenziali economie di scala derivanti dal consolidamento delle attività di Nexive, migliorando il livello di servizio per i clienti di entrambe le aziende.
L’operazione ha reso necessaria una riorganizzazione delle entità legali; pertanto il Consiglio di amministrazione di Poste, nella seduta dell’11 maggio 2021, ha autorizzato il riassetto societario del Gruppo Nexive che ha, tra l’altro, condotto alla creazione di una
3 Cfr. cap. 3 e cap. 11.
”operating company”, Nexive Network s.r.l., che dal 1° ottobre 2021 svolge attività di gestione e coordinamento della nuova rete di recapito.
Nel gennaio 2021 inoltre Poste ha siglato un accordo con Cloud Seven Holding Limited per l’acquisizione del 51 per cento del capitale di Sengi Express Limited con sede a Hong Kong. L’operazione, perfezionatasi il 1° marzo 2021, è finalizzata a consentire lo sviluppo del business internazionale dei pacchi B2C (business to consumer), elemento cardine, e ulteriormente rafforzato nel nuovo Piano “2024 Sustain & Innovate”, della strategia di trasformazione all’interno della divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
A maggio 2022 Poste ha acquisito una quota di maggioranza della società Plurima s.p.a., società leader di mercato in Italia nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private, per un corrispettivo complessivo di 135 mln. L’operazione, eseguita per il tramite di Poste Welfare Servizi s.r.l., è funzionale all’obiettivo di rendere il Gruppo Poste un operatore logistico ad ampio raggio e di proseguire il percorso iniziato con la c.d. “Piattaforma Vaccini”. Con il perfezionamento dell’operazione, Poste Welfare Servizi detiene il 70 per cento del capitale sociale di Plurima Bidco srl che a sua volta detiene il 100 per cento di Plurima.
In ambito finanziario, nel quale l’Azienda attraverso BancoPosta distribuisce prodotti di terzi senza il rischio di credito, il 24 dicembre 2021 Poste ha sottoscritto con Cassa depositi e prestiti il nuovo accordo che regola l’attività di collocamento e gestione dei prodotti del risparmio postale per il quadriennio 2021-2024. Il collocamento e la gestione di buoni e libretti continueranno a essere remunerati da commissioni annue differenziate sulla base della tipologia dei prodotti, il cui ammontare resta sostanzialmente in linea con quello degli anni precedenti.
Il comparto dei servizi assicurativi, la cui gestione è affidata al Gruppo Poste Vita ha continuato a perseguire l’obiettivo di consolidare la leadership nel mercato vita mediante un bilanciamento della raccolta, focalizzata ai prodotti non garantiti a maggiore valore aggiunto (multiramo), caratterizzati da un profilo di rischio e da un rendimento moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo, ma con ritorni sugli investimenti potenzialmente più attrattivi. Inoltre, dopo una prima fase sperimentale riservata ai dipendenti e ai pensionati del Gruppo Poste, a febbraio 2021 è stata lanciata l’offerta RC Auto “Poste Guidare Sicuri” destinata a tutta la clientela.
L’unità di business Pagamenti e mobile, che accoglie le attività di PostePay s.p.a., è stata impegnata in iniziative di incentivo all’utilizzo dei canali digitali per effettuare pagamenti e acquisti on line. Inoltre, in continuità con la strategia di specializzazione delle attività in ambito pagamenti e di accentramento della monetica nel Patrimonio destinato Imel (Istituto di moneta elettronica), l’Assemblea straordinaria degli azionisti, tenutasi il 28 maggio 2021, ha approvato la modifica del Patrimonio BancoPosta conseguente alla rimozione del vincolo di destinazione nei confronti delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici riconducibili alle carte di debito (c.d. “Ramo Debit”). L’atto di conferimento è stato formalizzato il 23 settembre 2021, con efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2021.
In data 25 febbraio 2022, PostePay ha sottoscritto con IGT Lottery s.p.a. un accordo vincolante per l’acquisizione del 100 per cento di LIS Holding s.p.a. a un prezzo di 700 mln. LIS offre un’ampia gamma di servizi attraverso la gestione tecnologica della piattaforma nei confronti degli esercenti convenzionati costituiti da 54.000 punti vendita non specializzati, di cui circa 33.000 tabaccai, dislocati su tutto il territorio nazionale.
Alcune questioni, relative ai rischi di tipo operativo, hanno assunto rilievo a livello gestionale e contabile. La prima riguarda il servizio, avviato nel settembre 2020, che consente alla clientela titolare di conto corrente BancoPosta di cedere i propri crediti d’imposta alla Società e ottenere la relativa liquidità direttamente sul conto corrente, in ottemperanza a quanto previsto nel c.d. decreto “Rilancio” (decreto legge 19 maggio 2020
n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge17 luglio 2020 n. 77). A tal riguardo la legge23 luglio 2021, n. 106 di conversione del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, ha introdotto la possibilità per il Patrimonio BancoPosta di impiegare, nei limiti di una percentuale del 15 per cento, i fondi rivenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata in crediti d’imposta cedibili ai sensi del citato decreto “Rilancio”.
Tra i mesi di novembre 2021 e febbraio 2022, su iniziativa di alcune Procure della Repubblica del territorio, sono stati sottoposti a sequestro preventivo, ex art. 321 cod. proc. pen., crediti di imposta rinvenienti da bonus edilizi, per un totale di 380,5 mln. La Società, a febbraio 2022, ha temporaneamente sospeso il servizio per riprenderlo a marzo, successivamente alla pubblicazione del decreto legge 25 febbraio 2022, n. 13 (c.d. decreto per il contrasto alle
frodi)4. In tale nuovo contesto, Poste ha dato incarico a una primaria società di consulenza e revisione legale di svolgere un’attività di assurance dell’intero processo di acquisto dei crediti d’imposta, attraverso la verifica del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi a presidio di tale processo, con riferimento ai profili civilistici, fiscali e antiriciclaggio. In relazione ai suddetti provvedimenti di sequestro, nei quali è stata riconosciuta terza in buona fede o parte offesa dal reato, la Società ha proposto istanze di riesame presso i Tribunali di competenza, i cui esiti hanno portato al dissequestro di parte delle somme (196,5 mln). Per i crediti residui, che alla data del 31 dicembre 2021 risultavano ancora sottoposti a provvedimenti cautelare, la Società ha provveduto a rettificare il costo ammortizzato, stimando in un anno la durata media del sequestro.
Con recente sentenza 28 ottobre 2022, n. 40867, la Corte di cassazione, Sez. III penale, ha respinto il ricorso proposto da Poste italiane avverso l’ordinanza del 1° marzo 2022, con la quale il Tribunale del riesame di Napoli aveva confermato l’ordinanza del Gip del 18 gennaio 2022, di sequestro per 4,953 mln. di euro a carico di Poste italiane, parte offesa dal reato di truffa aggravata; reato per il quale – unitamente ad altri capi d’accusa - risultano indagati vari soggetti, che avrebbero in tal modo tentato di beneficiare indebitamente del
c.d. superbonus previsto dall’art. 121 del citato d.l. n. 34 del 2020. Ultima pronunzia della Cassazione, ad oggi depositata, è la sentenza 23 novembre 2022, n. 44647, che parimenti ha ritenuto legittimo un altro sequestro operato nei confronti di Poste italiane 5. In particolare, secondo i Giudici il sequestro, di natura impeditiva, ha il fine di evitare che siano utilizzati i crediti sorti da un fatto illecito. I crediti in questione, pertanto, restano bloccati nel cassetto fiscale di Poste italiane6.
4 Tale provvedimento normativo è stato abrogato dall’art. 1, comma 2 della legge 28 marzo 2022, n. 25, il quale ha nel contempo disposto che “Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge n. 13 del 2022".
5 I soggetti privati in questione avevano ricevuto i benefici previsti dal n. 34 del 2020, con riconoscimento quindi dei crediti a fronte di lavori eseguiti per l’efficientamento energetico degli edifici (c.d. superbonus). Come noto, la normativa prevede la possibilità di utilizzare i crediti di imposta maturati compensandoli con il proprio debito fiscale, oppure di cedere i crediti. Per quel che riguarda la cessione, l’Agenzia delle Entrate, con una prima circolare, 8 agosto 2020, n. 24/E, aveva stabilito che “(…) se il soggetto acquisisce un credito d’imposta, ma durante i controlli dell’ENEA o dell’Agenzia delle entrate viene rilevato che il contribuente non aveva diritto alla detrazione, il cessionario che ha acquistato il credito in buona fede non perde il diritto ad utilizzare il credito d’imposta”. La successiva circolare 23 giugno 2022, n. 23/E, ha affermato invece la responsabilità in solido, in caso di truffa, tra il beneficiario e il cessionario, escludendo tale responsabilità solidale qualora il cessio nario dimostri di aver adottato tutti gli accorgimenti necessari al fine di verificare che effettivamente i lavori sono stati eseguiti e che vi è coerenza tra le somme dichiarate e i lavori effettuati. Infine, con la circolare 6 ottobre 2022, n. 33/E, la responsabilità in solido tra cedente e cessionario del credito è stata limitata ai casi di dolo e colpa grave.
6 Contemporanee, o di poco successive, sono altre sentenze della medesima Corte di cassazione (nn. 40865, 40866, 40868 e 40869 del 28 ottobre 2022; nn. 42009 e 42010 dell’8 novembre 2022) che hanno statuito identici principi con riferimento ad altri intermediari finanziari, confermando i sequestri impeditivi disposti a loro carico per vicende analoghe.
In considerazione di quanto precede, laSsocietà, a decorrere dal 7 novembre 2022, ha sospeso il servizio di acquisto di crediti d’imposta legati al superbonus, limitatamente all’apertura di nuove pratiche.
Altra questione riguarda l’evoluzione delle controversie con la clientela inerenti al riconoscimento degli interessi su alcune serie di Buoni postali fruttiferi (BFP) (serie P/Q) che nel corso degli ultimi anni hanno generato reclami e ricorsi all’Arbitro bancario finanziario (ABF) e il cui andamento è monitorato dalla Società anche tramite un aggiornamento trimestrale della stima delle perdite potenziali. In particolare, con riferimento alla fattispecie c.d. “21-30” derivante da modifiche delle condizioni economiche dei BFP introdotte con decreto ministeriale, la giurisprudenza di merito è stata prevalentemente orientata nel rigettare, per infondatezza, le domande giudiziali volte a ottenere l’accertamento del diritto all’applicazione dei tassi riportati sui buoni. La Società, già a fine 2019, aveva confermato la volontà di non modificare la propria politica di rimborso e di non aderire, dunque, alle decisioni dell’ABF. Le prime ordinanze riferite alla fattispecie, depositate dalla Corte di Cassazione nel febbraio 2022 (ordinanza del 10 febbraio 2022, n. 4384, e ordinanze del 14 febbraio 2022, nn. 4748, 4751 e 4763), hanno accolto la tesi di Poste. Per quanto concerne invece i rapporti con le Autorità di vigilanza, da gennaio a ottobre 2020 la Consob ha condotto un’ispezione di carattere generale ai sensi dell’articolo 6-ter, comma
1 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID II7. Agli esiti della verifica ispettiva, nel mese di maggio 2021 è pervenuta una nota tecnica a cui la Società ha fornito risposta nel mese di luglio 2021.
Come anticipato nel precedente referto, a dicembre 2020 l’Ivass aveva avviato una verifica ispettiva ordinaria, sulla valutazione del governo, gestione e controllo degli investimenti e dei rischi finanziari, le cui attività sono state completate a maggio 2021. Gli accertamenti hanno fatto emergere risultanze “parzialmente sfavorevoli”; tuttavia, per il superamento di taluni rilievi, che erano già stati in parte anticipati nel corso dell’ispezione, il Consiglio di
7 La MiFID II è la Direttiva n. 65 del 15 maggio 2014 del Parlamento e del Consiglio europeo, entrata in vigore in tutta l'Unione europea il 3 gennaio 2018. Riguarda i mercati degli strumenti finanziari e ha introdotto importanti novità rispetto alla precedente MiFID I (emanata il 21 aprile 2004 e i cui obiettivi erano la tutela degli investitori e la promozione dell’equità, della trasparenza, dell’efficienza e dell’integrazione dei mercati finanziari). In particolare, la MiFID II pone l’accento su alcuni temi specifici, quali: la prestazione dei servizi di investimento, la tutela degli investitori retail, i servizi di consulenza indipendente e, infine, le modalità di comunicazione alla clientela e alla autorità di vigilanza.
amministrazione della Società già il 12 aprile 2021 ha approvato un mirato piano di azioni . Tale piano, a ulteriore rafforzamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in materia di investimenti finanziari, è stato successivamente integrato e approvato dal Consiglio di amministrazione il 22 ottobre 2021. Con riguardo a taluni dei predetti rilievi, l’Ivass ha configurato violazioni degli artt. 30-bis, 30-ter, 37-ter e 183 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (“Codice delle assicurazioni private”) e delle relative disposizioni di attuazione emanate con regolamento dalla stessa Autorità. La Società ha presentato all’Autorità di vigilanza in data 25 ottobre 2021 le memorie dife nsive. Successivamente, in data 21 settembre 2022 Poste Vita ha trasmesso all’Autorità il resoconto delle ultime attività a chiusura del suddetto piano di azioni, che sono attualmente all’analisi del Servizio di vigilanza prudenziale dell’Ivass.
Nel periodo compreso tra il 30 maggio 2022 e il 3 giugno 2022, Poste italiane s.p.a. ha acquistato n. 781.402 azioni proprie al prezzo medio unitario di 10,076892 euro, per un controvalore complessivo di 7.874.103,59 euro. Gli acquisti sono stati effettuati in esecuzione dell’autorizzazione deliberata dall’Assemblea degli azionisti di Poste italiane s.p.a. del 27 maggio 2022, il cui avvio è stato comunicato al mercato il 27 maggio 2022, ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento Consob 11971/1999.
1.2 Poste italiane e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
La Commissione europea nel luglio 2020 ha, come noto, definito un piano di ripresa finalizzato ad aiutare i Paesi dell’Unione europea a riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus e ha introdotto uno strumento finanziario temporaneo da 750 mld (800 mld a prezzi correnti) denominato NextGenerationEU (NGEU). Al fine di accedere a tali fondi messi a disposizione dei Paesi europei e per definire un pacchetto di riforme e investimenti per il periodo 2021 -2026, ciascuno Stato membro ha predisposto un Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR - Recovery and Resilience Plan). Il Piano, trasmesso alla Commissione europea il 30 aprile 2021, è stato approvato il 13 luglio con decisione di esecuzione del Consiglio europeo.
1.3 Segue. Il progetto Polis
Poste italiane collabora direttamente alla realizzazione di un intervento finanziato con fondi complementari previsti dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC)8. Nell’ambito del PNC è stato approvato il progetto “Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, di cui Poste è soggetto attuatore per conto del Ministero dello sviluppo economico (MiSE). A tal riguardo, il decreto legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge1 luglio 2021, n. 101, ha previsto uno stanziamento da parte del Ministero di 800 mln.
L’obiettivo del progetto è promuovere la coesione economica, sociale e territoriale in relazione ai piccoli centri urbani e nelle aree interne del Paese, contribuendo al loro rilancio attraverso la realizzazione di uno “sportello unico” di prossimità che assicuri ai cittadini residenti nei Comuni più piccoli la possibilità di fruire di tutti i servizi pubblici, in modalità digitale, per il tramite di un unico punto di accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste italiane.
Nel corso dell’anno è stato costituito un tavolo di lavoro per la notifica alla Commissione europea relativa agli aiuti di Stato, attività rimessa alla competenza congiunta del MiSE e del Ministero dell’economia e delle finanze. Tali attività hanno condotto alla sottoscrizione tra Poste e il MiSE, in data 30 settembre 2021, della convenzione operativa per il progetto Polis; il 28 febbraio 2022, il MiSE ha approvato il Piano tecnico operativo, contenente il cronoprogramma e gli obiettivi intermedi e finali del progetto. Inoltre, il decreto legge 17 maggio 2022, n. 50 (c.d. “Aiuti”), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n.91, all’art. 38, ha reso accessibile l’erogazione, da parte di Poste italiane, dei servizi della pubblica amministrazione che saranno oggetto di specifica convenzione nell’ambito del progetto Polis.
Al fine di coordinare tutte le attività operative per approntare la reportistica relativa agli stati avanzamento lavori e ai finanziamenti, nonché per la gestione del portale di progetto con i necessari requisiti di trasparenza, è stato costituito un gruppo di lavoro interfunzionale alla diretta dipendenza dei vertici aziendali.
8 Il PNC, istituito dal d.l. 6 maggio 2021, n. 59 recante “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale
di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti” e convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021,
n. 101 (dove sono individuate le risorse e i programmi in cui è articolato), è finanziato con risorse nazionali per complessivi 30,6 mld per gli anni dal 2021 al 2026, con l’obiettivo di integrare e potenziare i contenuti del PNRR.
Il progetto prevede due linee di attività:
1. Sportello unico
La linea di intervento dedicata alla creazione dello “Sportello unico” ha come obiettivo quello di offrire ai 16 milioni di cittadini residenti nei Comuni con popolazione inferiore a
15.000 abitanti, nel 100 per cento delle 72 aree interne del Paese, tutti i servizi pubblici attraverso la rete di canali fisico-digitali di Poste che si andranno ad aggiungere a quelli della pubblica amministrazione (PA). Il progetto riguarda oltre 6mila uffici postali in cui i cittadini saranno accompagnati verso l’utilizzo delle nuove tecnologie per l’erogazione dei servizi della PA, contribuendo così alla loro partecipazione attiva alle nuove forme di cittadinanza digitale e al conseguente ridimensionamento del divario tra chi ha accesso a internet e chi no. In tali uffici è prevista l’installazione, sulla base delle esigenze specifiche dei territori e degli spazi disponibili, di nuove postazioni per favorire l’erogazione dei servizi con operatore o in modalità self-service attraverso ATM o Totem, locker per la consegna di pacchi e altri beni h24, vetrine informative interattive, impianti fotovoltaici, sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale, oltre che cinquemila colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
2. Spazi per l’Italia
La linea “Spazi per l’Italia” ha l’obiettivo di riqualificare e riconfigurare taluni spazi interni degli edifici di Poste italiane da dedicare ad attività di co-working e formazione nelle aree periferiche delle grandi Città e nei piccoli Comuni. Tali “Spazi” saranno accessibili, anche sotto il profilo dei servizi digitali, a professionisti, imprese, start-up e alla cittadinanza con l’obiettivo di offrire nuove soluzioni di lavoro e opportunità di crescita. L’obiettivo finale è realizzare 250 spazi distribuiti su tutto il territorio nazionale, 80 dei quali saranno attivati in Comuni con meno di 15.000 abitanti, dove l’iniziativa privata non avrebbe interesse a investire.
Il programma di intervento prevede una ripartizione sulle annualità 2022 -2026 del valore complessivo di 1 mld per “Sportello unico”, di cui 780 mln finanziati dal PNC, e di 120 mln per “Spazi per l’Italia”, di cui 20 mln finanziati con il PNC. L’impegno di spesa degli 800
mln finanziati dal PNC (780 + 20) è così distribuito: 125 mln per il 2022, 145 mln per il 2023, 162,62 mln per il 2024, 245 mln per il 2025 e 122,38 mln per il 2026.
Tali iniziative, come già anticipato, rientrano tra le misure previste dal PNC, a sua volta strettamente collegato con il PNRR. Il PNC, infatti, prevede una governance unificata e l’applicazione di regole e procedure uniformi a quelle definite per il PNRR , ivi compresa la notifica veloce per aiuti di Stato e una semplificazione nell’espletamento delle gare.
A tale ultimo riguardo occorre evidenziare che Poste, in attesa della notifica della Commissione europea in materia di “aiuti di Stato”9, ha comunque bandito alcune gare per le forniture tecnologiche, con l’obiettivo di ottimizzare i tempi a disposizione. Infatti, in caso di richieste specifiche da parte della Commissione per garantire l’esimente al progetto, il Piano dovrà essere aggiornato entro 30 giorni dal ricevimento dell’autorizzazione per poi essere nuovamente sottoposto al MiSE per l’approvazione, che avverrà entro i successivi 10 giorni.
Le gare bandite e aggiudicate nel corso del 2021 e nel primo semestre del 2022 hanno previsto una clausola di salvaguardia (escape clause) per cui in nessun caso ai concorrenti potrà spettare alcun compenso, remunerazione, rimborso o indennità per la presentazione della domanda di partecipazione/offerta.
Per la linea di intervento “Sportello unico”, nel corso del 2021 è stata aggiudicata la procedura di gara per l’accordo quadro della progettazione del concept design il cui perfezionamento è avvenuto in data 14 gennaio 2022.
Nel 2022 sono state avviate le seguenti procedure di gara:
1. accordo quadro per servizi ingegneristici;
2. appalti integrati per i lavori di rifacimento degli uffici postali su tutto il territorio nazionale;
3. vetrine digitali;
4. chioschi;
5. ssportelli ATM;
6. connettività SD-WAN.
9 La Commissione europea ha autorizzato gli interventi nel mese di ottobre 2022.
Per la linea “Spazi per l’Italia”, nel 2022 è stata avviata e aggiudicata la procedura di gara per l’accordo quadro della progettazione del Concept design coworking. Il relativo contratto è stato perfezionato il 15 maggio 2022.
Sono state, inoltre, avviate le seguenti procedure di gara:
1. accordo quadro per incarichi professionali di servizi di ingegneria e architettura per
l’esecuzione di interventi edili e impiantistici;
2. appalto integrato per i lavori di rifacimento degli immobili finalizzati al coworking.
Il progetto Polis, sebbene abbia risentito dei tempi di notifica da parte della Commissione europea, dispone di un corredo di gare già espletate che attendono solo la formalizzazione dell’accordo. Appare, pertanto, ascrivibile a tale ragione il parziale raggiungimento dell’obiettivo PNC al 31 dicembre 2021 che, come confermato dalla Ragioneria generale dello Stato10, discende da fattori che esulano dalla disponibilità dell’Amministrazione titolare che si è attivata con la pre-notifica alla Commissione sin dal 19 luglio 2021. Sul punto, peraltro, come sopra accennato, il MiSE ha auspicato l’applicazione della procedura accelerata per la decisione sull’approvazione degli aiuti di Stato prevista per i progetti del PNRR, denominata “fast track”.
Conclusivamente, il piano degli interventi e dei relativi investimenti risulta dettagliato e completo e l’Azienda ha mantenuto la scadenza dei lavori nei termini previsti sulla base del citato cronoprogramma condiviso con il MiSE.
10 Nel documento “Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR - report n. 2: adempimenti e attività al 31 dicembre 2021” pubblicato ad aprile 2022 dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
2. CORPORATE GOVERNANCE E SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
2.1 Il modello di governance
La struttura di governance di Poste italiane è articolata secondo il sistema tradizionale: la gestione è affidata al Consiglio di amministrazione, al Collegio sindacale competono i controlli; entrambi sono nominati dall’Assemblea. Anche la società di revisione, con funzioni di revisore legale dei conti, è nominata dall’Assemblea su proposta motivata del Collegio sindacale. Tale modello è conforme alle disposizioni contenute nel d.Lgs. n. 58 del 1998 (TUF) e a quelle emanate da Banca d’Italia, ove applicabili, nonché alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance11 promosso da Borsa italiana, a cui Poste ha aderito a seguito di deliberazione assunta dal Consiglio di amministrazione nel mese di dicembre 2020.
Il Consiglio di amministrazione è composto da nove membri e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito al piano industriale e al budget dell’anno, all’andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. In conformità a quanto disposto dal Codice civile, il Consiglio di amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all’Amministratore delegato. Inoltre, in conformità alle raccomandazioni del citato Codice di Corporate Governance e alle disposizioni di vigilanza di Banca d’Italia, il Consiglio di amministrazione ha istituito cinque comitati con funzioni propositive e consultive: “Controllo e rischi”, “Remunerazioni”, “Nomine e corporate governance”, “Parti correlate e soggetti collegati”, “Sostenibilità”.
Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha il ruolo di impulso sul funzionamento del Consiglio stesso, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di amministrazione (seduta del 15 maggio 2020).
L’Amministratore delegato, che svolge anche le funzioni di Direttore generale, cui riportano
tutte le strutture organizzative di primo livello (con esclusione della funzione Controllo
11 Il nuovo Codice di Corporate Governance, che sostituisce il Codice di autodisciplina delle società quotate, è stato approvato da Borsa italiana nel mese di gennaio 2020 e reso applicabile dal primo esercizio chiuso successivamente al 31 dicembre 2020.
Interno che riporta direttamente al Consiglio di amministrazione sotto la supervisione del Presidente), ha i poteri per l’amministrazione della Società, a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo statuto e salvo i poteri che il Consiglio di amministrazione si è riservato. All’Amministratore delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell’ambito dei poteri a lui delegati.
2.2 Collegio sindacale
Il Collegio sindacale, composto da tre membri, vigila sulla osservanza della legge e dello statuto sociale, ricevendo dagli amministratori periodiche informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell’esercizio, effettuate da Poste italiane e dalle società del Gruppo. Il Collegio vigila anche sul Patrimonio BancoPosta ai sensi del d.p.r. 14 marzo 2001, n. 144 (“Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta”) e delle disposizioni applicate dalle competenti Autorità. Il Collegio in carica nel periodo di riferimento, nominato dall’Assemblea ordinaria del 28 maggio 2019, per l’espletamento delle attività di sua competenza nel corso dell’esercizio 2021 ha partecipato complessivamente a 40 riunioni, incontrandosi 30 volte in sede propria e partecipando a tutte le riunioni consiliari e alla maggior parte di quelle dei comitati endoconsiliari, nonché a 1 Assemblea ordinaria e 3 sessioni di approfondimenti tematici (induction).
In sede di approvazione del bilancio d’esercizio 2021, l’Assemblea degli azionisti di Poste italiane s.p.a., tenutasi il 27 maggio 2022, ha deliberato il rinnovo del Collegio sindacale, confermando il Presidente e avvicendando gli altri componenti. Il nuovo Collegio resterà in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio 2024.
Sulla base delle attività di vigilanza svolte nel corso del 2021 , il Collegio non ha rilevato motivi ostativi all’approvazione del bilancio d’esercizio di Poste italiane s.p.a. e del bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2021 e alla proposta di distribuzione del dividendo, formulata dal Consiglio di amministrazione.
2.3 Società di revisione
La società incaricata della revisione contabile è stata nominata dall’Assemblea dei soci del 28 maggio 2019 per il novennio 2020-2028. In data 5 aprile 2022 ha emesso senza rilievi le proprie relazioni sul bilancio d’esercizio e sul bilancio consolidato di Poste italiane chiusi al 31 dicembre 2021. In pari data, inoltre, ha trasmesso al Comitato per il controllo interno e la revisione contabile12, la relazione aggiuntiva prevista dall’art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014, nella quale conferma che “non sono state riscontrate carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria per l’esercizio 2021 che, secondo il giudizio professionale del revisore, siano sufficientemente importanti da meritare di essere portate all’attenzione del Comitato per il controllo interno e la revisione contabile”.
La Società di revisione ha altresì rilasciato un giudizio di conformità sulle disposizioni del Regolamento delegato 2019/185 dichiarando che “il bilancio d’esercizio e consolidato sono stati predisposti nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento e il bilancio consolidato è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento”13.
La società di revisione, a seguito del processo revisionale sul bilancio di esercizio e consolidato per il 2021, non ha emesso alcuna lettera di suggerimenti nei confronti del management aziendale.
2.4 Organismo di vigilanza e Modello organizzativo ex d.Lgs n. 231 del 2001
L’Organismo di vigilanza (Odv) ex decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 di Poste italiane è un organo collegiale, composto da due membri esterni alla Società, uno dei quali con funzioni di Presidente, e da un membro interno. Il mandato triennale dell’Odv in carica a tutto il 2021 si è concluso in data 30 luglio 2022 e, nel rispetto di quanto stabilito nel Modello
12 Nelle società che, come Poste italiane, adottano il sistema di amministrazione e controllo tradizionale, detto Comitato si identifica con il Collegio sindacale.
13 Il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, unitamente alla Direttiva 2004/109/CE (la “Direttiva Transparency”), ha introdotto l’obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell’Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. Pertanto, per gli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021 è previsto che la relazione finanziaria annuale sia predisposta nel formato XHTML e che gli schemi del bilancio consolidato siano “marcati” con la tassonomia ESMA-IFRS, utilizzando un linguaggio informatico integrato (iXBRL).
organizzativo ex d.lgs. n. 231 del2001 di Poste italiane, i componenti sono rimasti in carica fino alla nomina del nuovo Organismo di vigilanza, avvenuta con delibera consiliare il 28 settembre 2022; con la medesima decisione è stato determinato il compenso lordo annuo nella misura di euro 40.000 per il Presidente ed euro 30.000 per ciascuno degli altri due componenti. Il nuovo OdV rimarrà in carica fino al 28 settembre 2025. In coerenza con le policy aziendali è previsto il riversamento dei compensi per il componente interno. All’Odv spetta il compito di vigilare sul funzionamento e osservanza del Modello organizzativo ex d.lgs. n. 231 del 2001 che viene costantemente aggiornato dal Consiglio di amministrazione della Società.
Nel corso del 2021 l’Odv ha continuato a dedicare particolare attenzione al monitoraggio della gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 in ambito aziendale e, tramite i flussi informativi costantemente inviati dalle competenti funzioni, è stato aggiornato sulle principali iniziative e misure di prevenzione adottate dall’Azienda in funzione dell’evoluzione dello scenario di crisi. Inoltre, l’Odv ha proseguito, mediante incontri con le funzioni aziendali e l’esame dei flussi informativi prodotti dal management, il monitoraggio sulle aree di rischio rilevanti ai fini del Modello 231, senza evidenziare situazioni di particolare criticità da segnalare all’organo amministrativo.
2.5 Politica sulla remunerazione e compensi agli amministratori e ai sindaci
Le politiche di remunerazione e incentivazione di Poste italiane sono definite in coerenza con il modello di governance della Società, in conformità alla normativa vigente14 e in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance. L’approccio utilizzato in tale contesto segue l’evoluzione dei diversi ambiti di attività nei quali l’Azienda opera, incentivando l’allineamento con gli obiettivi fissati nella pianificazione strategica aziendale. Il Consiglio di amministrazione di Poste, in data 13 aprile 2022, su proposta del Comitato remunerazioni, ha deliberato di sottoporre al voto vincolante dell’Assemblea degli azionisti, convocata il 27 maggio 2022, la Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022 e
14 D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF – Testo Unico della Finanza), aggiornato con le modifiche apportate dal n. 49 del 2019 e del nuovo “Regolamento Emittenti” che recepisce la direttiva (UE) 2017/828, c.d. Shareholder RightsDirective II (“SHRD II”).
al voto consultivo la Relazione sui compensi corrisposti nel 2021, incluso l’allegato riferito
al Patrimonio BancoPosta.
Per quanto concerne la remunerazione dell’organo amministrativo, per l’anno 2021 occorre fare riferimento a quanto stabilito dall’Assemblea degli azionisti del 15 maggio 2020 per il mandato 2020-202215, ovvero un compenso nella misura di euro 60.000 lordi annui per il Presidente e di euro 40.000 lordi annui per ciascuno degli altri consiglieri. Al Presidente del Consiglio di amministrazione è altresì riconosciuto un compenso aggiuntivo deliberato dal Consiglio di amministrazione del 17 dicembre 2020 ai sensi dell’art. 2389, comma 3, c.c.,quantificato in euro 420.000.
Inoltre, per i consiglieri chiamati a far parte dei comitati endoconsiliari, il Consiglio di amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale e del Comitato Remunerazioni, nella riunione del 10 giugno 2020 ha deliberato i seguenti compensi annui lordi:
- comitato Controllo e Rischi: euro 35.000 al Presidente, 25.000 agli altri membri;
- altri Comitati (Remunerazioni; Nomine e Corporate Governance; Parti Correlate e Soggetti Collegati; Sostenibilità): euro 25.000 al Presidente, 17.500 agli altri membri.
Nell’attuale assetto organizzativo della Società la carica di Amministratore delegato e di Direttore generale, come innanzi accennato, è ricoperta dalla medesima persona e il trattamento economico e normativo interessa sia il rapporto di amministrazione che quello dirigenziale. La remunerazione è composta da una componente fissa, una componente variabile di breve termine e una componente variabile di medio-lungo termine.
I compensi lordi fissi annui dell’AD-DG, in riferimento al mandato 2020-2022, ammontano a euro 1.255.00016 lordi. Con riferimento alla componente variabile, la remunerazione dell’AD-DG è composta dal sistema d’incentivazione a breve termine “MBO” (management by objectives) e dai sistemi di incentivazione a medio-lungo termine “Piano ILT Performance Share 2021-2023” e “Piano ILT Deliver 2022”17.
15 I compensi degli organi amministrativi sono stati deliberati su proposta del Comitato Remunerazioni e sentito il parere
del Collegio sindacale ai sensi dell’art. 2389, comma 1 e comma 3, c.c.
16 Di cui 490.000 per la carica di Amministratore delegato e 765.000 per il rapporto di lavoro dirigenziale in qualità Direttore generale.
17 Piano monetario approvato nel 2018 che prevede un’unica assegnazione collegata al conseguimento degli obiettivi di
performance verificati su un orizzonte temporale quinquennale (2018-2022).
Per l’anno 2021 il compenso variabile MBO maturato dall’AD-DG ammonta a euro 833.143 da corrispondersi per il 40 per cento (up –front) nel 202218 e per il restante 60 per cento su un orizzonte temporale di 5 anni (pro-rata)19.
Con riferimento ai piani di incentivazione a medio-lungo termine, è giunto a maturazione il primo ciclo (2019-2021) del “Piano ILT Performance Share” che, in continuità con il “Piano ILT Phantom Stock”20 il cui ultimo ciclo è giunto a maturazione nel 202021, prevede l’assegnazione di azioni ordinarie di Poste italiane al termine del periodo di performance triennale e al raggiungimento di adeguati livelli di Total Shareholder Return22 (“TSR”) di Poste rispetto al TSR dell’indice di riferimento XXXX XXX00.
La struttura remunerativa complessiva a partire dal 2021, come deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 28 maggio 2021, prevede il limite di incidenza massima della remunerazione variabile in rapporto alla remunerazione fissa pari al 2:1.
Nelle tabelle che seguono si riportano i compensi lordi spettanti agli amministratori e ai componenti del Collegio sindacale nel corso del 2021.
18 Di cui il 20 per cento in forma monetaria e il restante 20 per cento in diritti a ricevere azioni ordinarie della Società, soggette a un vincolo di retention di un anno.
19 Di cui il 25 per cento in forma monetaria e il 35 per cento in diritti a ricevere azioni ordinarie della Società soggette a
retention di un anno.
20 Il Piano ILT Phantom stock, introdotto nel 2016 con la previsione di tre cicli di assegnazione triennale (2016, 2017, 2018), è basato sull’assegnazione di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell’azione Poste (c.d. phantom stock) al termine di un periodo di maturazione. Al raggiungimento degli obiettivi, le phantom stock vengono convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell’azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione.
21 Liquidato a valle dell’approvazione del bilancio di esercizio 2021 attraverso il riconoscimento di 60.645 phantom stock. 22 Il Total Shareholder Return è il ritorno complessivo per l'azionista. Il suo valore è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo. 23 FTSE MIB è il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani. Questo indice, che coglie circa l'80 per cento della capitalizzazione di mercato interna, misura la performance di 40 titoli italiani. L'Indice è ricavato dall'universo di trading di titoli sul mercato azionario principale di Borsa Italiana (Bit). Ciascun titolo viene analizzato per dimensione e liquidità e l'Indice fornisce complessivamente una corretta rappresentazione per settori. L'Indice FTSE MIB è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato dopo aver corretto i componenti in base al flottante.
Tabella 1 – Emolumenti lordi spettanti ai componenti del Cda nell’anno 2021
(dati in euro)
Consiglio di Amministrazione | Trattamento Economico Individuale | Corrispettivo ex art. 2389 3° comma c.c. | Corrispettivo consigliere | Variabile collegato raggiungiment o obiettivi annuali oggettivi e | Indennità per appartenza ai Comitati endoconsiliari | Totale | |
Presidente | Componente | ||||||
Presidente | 420.000 | 60.000 | 480.000 | ||||
Totale Presidente | 420.000 | 60.000 | 480.000 | ||||
Amministratore Delegato | 450.000 | 40.000 | 490.000 | ||||
Direttore Generale | 765.000 | 1.133.177 | 1.898.177 | ||||
Totale A.D. e D.G. | 765.000 | 450.000 | 40.000 | 1.133.177 | - | - | 2.388.177 |
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 25.000 | 17.500 | 82.500 | |||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 25.000 | 17.500 | 82.500 | |||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 35.000 | 75.000 | ||||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 25.000 | 17.500 | 82.500 | |||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 42.500 | 82.500 | ||||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 60.000 | 17.500 | 117.500 | |||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 42.500 | 82.500 | ||||
Totale Consiglieri | 280.000 | 135.000 | 190.000 | 605.000 |
(*) Gli emolumenti variabili erogati nel corso del 2021 afferiscono alle quote dei sistemi di incentivazione MBO 2017,2018,2019,2020 e ILT Phantom Stock 2017-2019. Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste Italiane s.p.a.
Tabella 2 – Emolumenti dei componenti del Collegio sindacale dell’anno 2021
(dati in euro)
Incarico | Compensi | Periodo | |
Presidente | 80.000,00 | 01-gen-21 | 31-dic-21 |
Componente | 70.000,00 | 01-gen-21 | 31-dic-21 |
Componente | 70.000,00 | 01-gen-21 | 31-dic-21 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste Italiane s.p.a.
I compensi del Collegio sindacale sono stati determinati dall’Assemblea degli azionisti del 28 maggio 2019 per l’intero periodo di mandato, ossia fino all’approvazione del Bilancio 2021. In linea con il precedente mandato, al Presidente è stato confermato un compenso di euro 80.000 lordi annui e, agli altri sindaci effettivi del Collegio, un compenso di euro 70.000 lordi annui.
2.6 Personale rilevante BancoPosta
Il processo e la metodologia di identificazione del personale rilevante del Patrimonio BancoPosta (“material risk takers”), in ottemperanza a quanto previsto dalle “Disposizioni di vigilanza per le banche”, è svolto annualmente e il Consiglio di amministrazione di Poste, nella seduta del 16 dicembre 2021, ha approvato la “Linea guida in materia di identificazione del personale più rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta”, propedeutica alla definizione delle “Linee guida sulle politiche di remunerazione e incentivazione del Patrimonio BancoPosta”. In particolare, le Linee guida individuano i criteri per identificare il personale le cui attività professionali hanno o possono avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Patrimonio destinato, nonché i ruoli e le responsabilità degli organi e delle strutture preposte all’individuazione e all’aggiornamento di tale personale.
Nella seduta del Consiglio di amministrazione di Poste del 13 aprile 2022 sono state apportate alcune modifiche di modesto rilievo alla metodologia di identificazione del personale rilevante ed è stato proposto l’aggiornamento del perimetro dei “material risk takers per il 2022.
2.7 Struttura organizzativa di Poste italiane s.p.a.
Il grafico che segue illustra la struttura organizzativa di Poste italiane al 31 dicembre 2021.
Figura 1 – Organigramma Poste italiane
L’organizzazione di Poste italiane prevede quattro funzioni di business specializzate sulle principali aree di offerta (Posta, Comunicazione e Logistica per i servizi di corrispondenza, pacchi e comunicazione commerciale, BancoPosta quale intermediario collocatore dell’offerta finanziaria e assicurativa, PostePay per l’offerta di pagamenti e telefonia e il Gruppo Poste Vita per la gamma assicurativa) e due canali commerciali deputati alla vendita dei prodotti/servizi del Gruppo, cui si affiancano funzioni corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.
Nel corso del 2021 i principali interventi organizzativi hanno riguardato: l’accentramento nella Capogruppo delle funzioni di Risorse umane e organizzazione, precedentemente operanti in ambito BancoPosta e nelle Società del Gruppo; la ridefinizione della struttura organizzativa della funzione BancoPosta, con l’obiettivo di realizzare un modello “cliente- centrico”; la ridefinizione del modello di gestione dei servizi amministrativi attraverso la riconduzione degli stessi nella funzione Digital, Technology & Operations.
Nel mese di novembre 2021, inoltre, è stato pubblicato il Regolamento organizzativo aziendale di Poste italiane (ROA) che, attraverso la descrizione della struttura organizzativa di Poste e dei suoi principi generali, consente una visione unica e integrata delle funzioni aziendali e delle relative mission, in costante aggiornamento a fronte delle manovre organizzative che vengono poste in essere.
2.8 Sistema di controllo interno e gestione dei rischi
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (“SCIGR”) di Poste italiane è costituito dall’insieme di strumenti, procedure, regole e strutture organizzative, predisposte per garantire una corretta conduzione dell’impresa in coerenza con gli obiettivi aziendali. Il SCIGR24 è una componente rilevante della Corporate Governance aziendale in quanto consente al Consiglio di amministrazione di perseguire l’obiettivo di definire, anche nel medio-lungo periodo, la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici.
24 Il SCIGR si articola su tre livelli di controllo: il primo è costituito dall’insieme delle attività che le singole unità operative svolgono sui propri processi al fine di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni; il secondo è affidato a funzioni autonome, indipendenti e distinte da quelle operative che concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del processo di gestione, in particolare monitorando i rischi aziendali; il terzo, che fornisce assurance indipendente sull’adeguatezza ed effettiva operatività del primo e secondo livello e, in generale, sul SCIGR, è affidato alle funzioni Controllo interno di Poste italiane e Revisione Interna di BancoPosta per le attività condotte per il tramite del Patrimonio BancoPosta.
La valutazione complessiva del SCIGR di Gruppo per l’anno 2021 è riportata in un’apposita relazione presentata dalla funzione Controllo Interno al Consiglio di amministrazione nella riunione del 22 febbraio 2022, nella quale viene riportato, ad esito delle attività di verifica e valutazione, che “il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi risulta complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali”.
Nell’ambito dell’evoluzione della governance societaria e del rafforzamento dello SCIGR rispetto ai rischi legati alla non conformità, il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 14 ottobre 2021, ha approvato la linea guida “Compliance integrata di Gruppo” e aggiornato la “Politica integrata del Gruppo Poste italiane”.
All’Amministratore delegato spetta il ruolo di “amministratore incaricato XXXXX”, anche in
considerazione delle indicazioni espresse al riguardo dal Codice di Corporate Governance.
2.9 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Il sistema di controllo interno sull’informativa finanziaria (“SCIIF”), che è parte integrante del SCIGR, è finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dei bilanci e di ogni altra informazione di carattere finanziario. La responsabilità di attuare e mantenere un adeguato SCIIF è affidata al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste italiane (Dp) come previsto dall’art. 154-bis del TUF. Il Dp di Poste italiane è nominato dal Consiglio di amministrazione, previo parere del Collegio sindacale; ha il compito di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, nonché ogni altra comunicazione di carattere finanziario e fornisce, congiuntamente all’Amministratore delegato, un’attestazione sul bilancio d’esercizio e consolidato e sulla relazione semestrale. Nel mese di dicembre 2021 il Consiglio di amministrazione di Poste italiane, al fine di recepire le evoluzioni del SCIGR intervenute nel corso degli ultimi anni, ha approvato l’aggiornamento della Linea guida SCIIF25, in coerenza della cui metodologia il Dp ha eseguito le attività propedeutiche all’attestazione del bilancio annuale 2021. Tali attività hanno riguardato la totalità dei processi significativi delle società rilevanti del Gruppo:
25 La precedente Linea guida era stata approvata nel 2016.
Poste italiane, Poste Vita, Poste Assicura, SDA Express Courier, PostePay, BancoPosta Fondi SGR e Postel.
Gli esiti delle verifiche hanno evidenziato uno SCIIF efficace e consentito di escludere carenze rilevanti e significativi punti di debolezza.
2.10 Controlli interni di BancoPosta
Il modello organizzativo del Patrimonio BancoPosta prevede funzioni di controllo dotate dei requisiti di autonomia e indipendenza secondo quanto previsto dalla specifica normativa di vigilanza della Banca d’Italia (Circolare n. 285/2013): Revisione Interna, Risk Management e Compliance. La normativa prevede altresì che BancoPosta definisca un quadro di riferimento per la determinazione della propria propensione al rischio (Risk Appetite Framework – RAF26) e garantisca il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF. Nello svolgimento delle attività di controllo, BancoPosta si avvale dell’apporto delle altre funzioni di Poste italiane, in linea con il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta (cfr. cap. 4).
In materia di antiriciclaggio, Poste italiane prevede un modello di controllo accentrato a livello di Gruppo (coordinamento, controllo e indirizzo del rischio e dei connessi adempimenti per la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo). A tal proposito, in Corporate Affairs è stata istituita la funzione Antiriciclaggio di Gruppo, mentre in ambito Risk Management di BancoPosta opera una specifica funzione antiriciclaggio. L’insieme delle misure che declinano l’approccio basato sul rischio nel Gruppo Poste nell’applicazione degli obblighi di adeguata verifica sono disciplinate nella Linea guida Antiriciclaggio di Gruppo e nelle corrispondenti policy emanate dai Soggetti obbligati.
Revisione Interna
La funzione Revisione interna, in base alle Disposizioni di vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, ha tra le principali responsabilità quella di assicurare la valutazione della completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, nonché quella di garantire la
26 Il RAF è il quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il modello di business e il Piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi e i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
necessaria informativa periodica agli organi aziendali e alle Autorità di vigilanza in merito ai risultati dell’attività svolta. In tale ottica, è stata presentata al Consiglio di amministrazione nella riunione del 22 marzo 2022 la relazione annuale di Revisione interna che si compone delle seguenti relazioni: 1) Relazione sul Patrimonio BancoPosta; 2) Relazione sulle funzioni affidate a Poste italiane; 3) Relazione sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate; 4) Relazione sulla prestazione dei servizi di investimento.
La Relazione annuale è inviata alla Banca d’Italia, mentre la specifica sezione relativa ai
servizi di investimento è trasmessa alla Consob.
Nel corso del 2021 la funzione Revisione interna BancoPosta ha condotto 24 interventi di audit, in luogo dei 23 previsti nel Piano di audit annuale, oltre a quelli demandati alla funzione Controllo interno e a quelli relativi ai processi amministrativo contabili ex legge28 dicembre 2005, n. 262.
La Relazione riporta anche gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste italiane tramite disciplinari esecutivi (aggiornati nel 2021 e argomentati nel cap. 4), nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all’Azienda.
Con riferimento alle tematiche riportate nelle singole Relazioni citate, a giudizio della funzione Revisione Interna, nel 2021 l’assetto dei controlli interni del Patrimonio BancoPosta, è risultato complessivamente adeguato e affidabile con alcune aree di miglioramento.
Le attività di audit, condotte nel 2021 sugli assetti organizzativi e di funzionamento delle funzioni con compiti di controllo di secondo livello di BancoPosta e della funzione Fraud Management e Security Intelligence in ambito Corporate Affairs, hanno evidenziato l’adeguatezza dei controlli di secondo livello, la coerenza dei presidi posti in essere e l’idoneità a presidiare tutti gli ambiti di rischio di competenza del Patrimonio BancoPosta. Risk Management
Le Disposizioni di vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta prevedono che la funzione Risk Management presenti al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale, almeno una volta all’anno:
- una relazione sull’attività svolta, che illustri le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati e proponga gli interventi da adottare per la loro rimozione;
- un programma di attività, in cui siano identificati e valutati i principali rischi a cui
l’intermediario è esposto e siano programmati i relativi interventi di gestione.
Inoltre, con riferimento ai servizi di investimento, ai sensi della normativa applicabile in xxxxxxx00, la funzione presenta agli organi aziendali una relazione con periodicità almeno annuale.
La relazione sulle attività svolte nel 2021 è stata presentata dalla funzione Risk Management al Consiglio di amministrazione nell’adunanza del 22 marzo 2022, e riporta le tipologie di rischio che connotano l’operatività di BancoPosta, le modalità di misurazione e la rilevanza attuale e prospettica; la relazione contiene anche il monitoraggio delle metriche rappresentative della propensione al rischio di BancoPosta, nell’ambito del sopra citato Risk Appetite Framework , per tutto l’esercizio concluso il 31 dicembre 2021. Essa infine rappresenta lo stato di avanzamento a fine 2021 del programma di interventi definito a valle dell’ispezione condotta nel 2017 da Banca d’Italia sui rischi operativi e informatici, che registra una percentuale di completamento del 98 per cento.
Tra i rischi più rilevanti per BancoPosta si segnalano quelli operativi, di leva finanziaria, di
spread e di rischio di tasso di interesse.
I rischi operativi28 rappresentano strutturalmente la categoria più rilevante per il Patrimonio BancoPosta come requisito patrimoniale di primo pilastro29 e, fino alla fine del 2021, lo è stata anche in termini di assorbimenti patrimoniali di secondo pilastro.
L’esposizione ai rischi operativi, di fatto, è connessa alle caratteristiche dimensionali e operative: estensione della rete commerciale e della base clienti, numero di carte di pagamento, significatività delle masse di risparmio amministrate e ruolo nel sistema dei pagamenti.
Il rischio di leva finanziaria (leverage ratio), che era stato riportato al valore obiettivo del 3 per cento attraverso accantonamento di utili prodotti nell’esercizio 2020 e per effetto di un rafforzamento patrimoniale deliberato dal Consiglio di amministrazione del 18 marzo 2021, nel corso del 2021 ha ripreso un trend decrescente legato alla significativa crescita dei volumi di raccolta collocandosi al 2,8 per cento, valore di poco superiore alla soglia di tolleranza
27 Art. 16, c. 3, del Regolamento congiunto Banca d’Italia – Consob, emanato ai sensi dell’art. 6, c. 2-bis, del TUF.
28 Il rischio operativo è quello di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane
e sistemi interni, oppure da eventi esogeni, ivi compreso il rischio legale e quello informatico.
29 Ci si riferisce ai 3 pilastri previsti dai regolamenti bancari internazionali definiti dal Comitato di Basilea per la vigilan za bancaria: 1° pilatro Requisiti di adeguatezza patrimoniale, 2° Revisione prudenziale, 3° Disciplina di mercato.
stabilita nel RAF (2,7 per cento). Al fine di riportare l’indicatore al 3 per cento è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione di Poste del 22 marzo 2022 un accantonamento di utili prodotti nell’esercizio 2021 da BancoPosta.
Con riferimento al rischio spread, l’esercizio 2021 è stato caratterizzato da un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani che ha portato lo spread BTP-Bund a 135 punti base rispetto ai 111 del 2020.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse, in termini di valore economico, l’esposizione si è mantenuta su livelli relativamente contenuti nel primo semestre per poi superare la soglia del 20 per cento a partire da agosto, soprattutto a causa dell’incremento della raccolta in tutte le sue componenti, al basso livello dei tassi30 e alla riduzione della durata media degli impieghi attestandosi a fine anno al 26,4 per cento.
La relazione della funzione Risk Management riferisce che il monitoraggio degli indicatori (metriche) rappresentativi della propensione al rischio di BancoPosta, nell’ambito degli obiettivi fissati dal RAF, ha dato esiti positivi, ad eccezione del leverage ratio e della sensitivity (analisi di sensitività) del margine di interesse ai movimenti dei tassi, che si colloca al 21,1 per cento, oltre la soglia di tolleranza del 20 per cento, ma entro il limite del 25 per cento.
Compliance
Nel corso del 2021 il processo di compliance ha interessato l’ambito normativo delle aree di business del Patrimonio BancoPosta, costituite dai servizi di investimento, di intermediazione assicurativa, dai servizi bancari e di risparmio postale e da quelli di pagamento, nonché l’ambito normativo correlato alle discipline trasversali alle aree di business. Gli esiti dell’attività svolta dalla funzione Compliance nel corso del 2021 sono stati rappresentati al Consiglio di amministrazione nella riunione del 22 marzo 2022 con apposita relazione, unitamente al piano delle attività per il 2022. La relazione31 riporta, per ciascun ambito, gli esiti dell’analisi, gli interventi svolti nel 2021 e quelli pianificati per il 2022 e
30 Le Disposizioni di Xxxxxxxxx relativamente al rischio di tasso prevedono che “nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20 per cento dei fondi propri, la Banca d’Italia approfondisce i risultati e si riserva di adottare opportuni interventi.” cfr. Circolare n. 285/2013, Titolo III, Capitolo 1, Sez. II. Tale soglia, calibrata sulle banche, risulta molto stringente per BancoPosta che, non effettuando attività di concessione di finanziamenti (rischio di credito) né di trading (rischio di mercato), presenta un’esposizione relativamente più alta sulle altre categorie di rischio (rischi operativi e di tasso).
31 La relazione è stata inviata alla Banca d’Italia e, con riferimento alla sezione relativa ai servizi di investimento, è stata trasmessa anche alla Consob.
illustra le principali azioni correttive per il superamento delle aree di attenzione riferite ai
requisiti “parzialmente adeguati” riscontrati.
Con riferimento agli interventi pianificati per il 2021, il piano originario risultava composto di 67 interventi prevalentemente riconducibili al sistema informativo, servizi bancari e risparmio postale e servizi di investimento. Il piano è stato rimodulato in corso d’anno con ulteriori 8 interventi su servizi di investimento, a seguito dell’interlocuzione con Consob successivamente alla verifica ispettiva conclusasi nel mese di ottobre 2020 e di cui si è riferito nella Relazione di questa Corte relativa all’esercizio 202032 e 1 intervento, a seguito di richiesta da parte Ivass, sul processo di gestione delle polizze “dormienti”.
Nel mese di agosto 2021 inoltre la Banca d’Italia ha inviato a BancoPosta una nota con la quale ha chiesto di conoscere lo stato avanzamento del piano degli interventi previsto a seguito dell’accertamento ispettivo condotto nel 2019 a cui la Società ha fornito riscontro in data 12 novembre 2021.
Il consuntivo delle attività condotte dalla funzione Compliance evidenzia che risultano
completati l’86 per cento degli interventi previsti nel piano revisionato 2021.
Antiriciclaggio
Il Consiglio di amministrazione di Poste, nell’adunanza del 13 aprile 2022, ha approvato la Relazione annuale antiriciclaggio di BancoPosta 2021 che riassume gli esiti dell’esercizio di autovalutazione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo per BancoPosta 33 (in coerenza con l’analisi complessiva condotta dalla funzione Antiriciclaggio di Gruppo), le attività svolte nel corso del 2021 sul sistema dei controlli interni in materia e il piano degli interventi previsti per il 2022.
Tali esiti evidenziano che il livello di “rischio residuo” a cui risulta esposto BancoPosta è classificabile come “basso”34, in linea con i risultati del 2020. Tale livello è determinato dalla media ponderata delle valutazioni di rischio residuo attribuite a ciascun soggetto obbligato (BancoPosta, PostePay, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita). La Relazione, dopo
32 A maggio 2021 la Consob ha trasmesso una nota tecnica con gli esiti degli accertamenti ispettivi condotti dall’Autorità
da gennaio a ottobre 2020 e in data 16 luglio 2021 la Società ha inviato una nota di risposta.
33 Per la qualifica dei rischi è lasciata discrezionalità all’intermediario, seppur con alcune indicazioni/raccomandazioni, sulla scelta dei parametri e sul valore da attribuire a ciascuno di essi per l’esercizio di autovalutazione.
34 Secondo una scala di 4 valori di rischio residuo: non significativo, basso, medio, elevato.
l’approvazione del Consiglio di amministrazione, è stata inviata a Banca d’Italia, come
previsto dalla normativa di riferimento.
2.11 Sistema di presidio della sicurezza
Nel corso del 2021 sono continuate le azioni di prevenzione, mitigazione e contrasto alle minacce per la sicurezza di Poste italiane e delle Società del Gruppo, attraverso attività di definizione e diffusione delle politiche e degli standard di sicurezza fisica dei siti aziendali; prevenzione dei diversi fattori critici in materia di igiene e sicurezza sul lavoro e di tutela delle informazioni detenute e trattate dall’Azienda.
In tema di sicurezza “fisica” attiva negli uffici postali è proseguita l’implementazione, l’integrazione e la sostituzione di impianti di allarme e di videosorveglianza tecnologicamente avanzati che hanno consentito di registrare una flessione del 40 per cento degli attacchi; in tema di sicurezza c.d. passiva l’Azienda ha implementato ulteriori sistemi di protezione antirapina.
Va osservato tuttavia che se alcune modalità di aggressione permangono costanti, emergono ulteriori elementi di attenzione che indicano un orientamento verso forme e tecniche innovative come il cyber risk, ovvero in contesti locali specifici (per esempio gli attacchi a dispositivi ATM), che richiedono strategie di prevenzione e contrasto sempre più flessibili e di tempestiva attuazione. Il cyber risk rappresenta il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione o di quote di mercato derivanti da atti volti a sabotare misure di sicurezza per ottenere l’accesso non autorizzato ai sistemi ICT oppure provocare l’indisponibilità di detti sistemi. Tale rischio, percepito tra i maggiori a livello globale in termini di probabilità di accadimento e di impatto generato, si è amplificato nel 2020, quando le condizioni di contesto collegate all’emergenza sanitaria hanno comportato la necessità di adottare le modalità di lavoro agile su larga scala. A fronte di tale crescente rischio, Poste ha predisposto un Piano permanente di sicurezza, composto da tutti gli interventi trasversali e progetti tecnologici necessari per garantire la presenza, l’aggiornamento e il corretto funzionamento delle piattaforme di sicurezza. Inoltre, il “Comitato della sicurezza informatica”, presieduto dal responsabile della funzione Corporate Affairs e composto da responsabili delle principali funzioni/Società del Gruppo interessate dal processo di gestione e controllo del settore, si occupa, tra l’altro, della
supervisione e dell’efficacia del modello di governo aziendale e del potenziamento del
sistema di controllo interno della sicurezza informatica.
Relativamente alla gestione delle attività di indagine sugli eventi fraudolenti, di natura interna ed esterna, nel corso del 2021 sono stati gestiti 721 incarichi, che hanno portato all’individuazione di 925 responsabilità interne, fornendo i presupposti per il recupero di un importo complessivo di 3,6 mln (circa il 73 per cento del danno totale per frodi rilevato). Dal confronto con l’esercizio precedente, emerge una riduzione del danno relativo alle frodi sulle polizze, sui libretti e sui buoni, mentre aumenta quello sui fondi di investimento e sugli assegni.
Gli ambiti della sicurezza sul lavoro e della sicurezza informatica sono trattati, rispettivamente, nei capp. 5 e 6.
3. SERVIZI DI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE
3.1 Mercato di riferimento e contesto normativo
Il settore dei servizi di corrispondenza e pacchi risente, come già da diversi anni, degli effetti prodotti dal processo di digitalizzazione che sta contribuendo a profondi cambiamenti, sia in merito all’evoluzione dei servizi offerti che alle modalità operative nella fornitura del servizio.
Nella regolamentazione del settore riveste un ruolo centrale il contratto di programma 2020- 202435 che disciplina i rapporti fra MiSE e Poste italiane s.p.a. per l’erogazione del servizio universale. Oltre agli obblighi di servizio universale, il testo prevede, in misura più ampia che in passato, la possibilità di ulteriori rapporti tra Stato e Poste per la prestazione di servizi utili a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, tramite apposite convenzioni, come la realizzazione della piattaforma per la notifica digitale (PagoPA)36 degli atti della pubblica amministrazione. Per quanto concerne le compensazioni per gli obblighi del servizio pubblico, il contratto di programma prevede un ristoro nella misura di 262 mln annui, fino al 2024.
Con riferimento alla verifica del costo netto del servizio universale37, l’Autorità garante delle comunicazioni (AGCom)38, con delibera 199/21/CONS del 1º luglio 2021, ha concluso il procedimento quantificando per gli anni 2017, 2018, e 2019 rispettivamente la somma di 354,5, 334,5 e 175 mln. Sebbene l’onere quantificato per l’esercizio 2019 sia inferiore alle compensazioni autorizzate (262 mln), l’onere per la fornitura sull’intero periodo (contratto di programma 2016-2019) è in ogni caso superiore alle compensazioni autorizzate dalla
35 Il Contratto di programma 2020-2024 è entrato in vigore il 1° gennaio 2020 e scadrà il 31 dicembre 2024.
36 Il d.l. 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. Semplificazioni), convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, all’art. 26 disciplina la realizzazione della piattaforma per la notifica digitale degli atti della Pubblica amministrazione. Il gestore della piattaforma sarà la società PagoPA che potrà affidare, in tutto o in parte, la realizzazione della stessa a Poste in qualità di Fornitore del servizio universale.
37 La Direttiva 2008/6/CE (art. 7, all. I), recepita nel nostro ordinamento con d.lgs. 31 marzo 2011, n. 58, ha introdotto la metodologia del net cost per il calcolo dell’OSU (Onere del Servizio Universale). Il costo netto è calcolato “come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato quando è soggetto ad obblighi di servizio universale e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi. Nel calcolo si terrà conto di tutti gli elementi pertinenti, compresi i vantaggi intangibili e commerciali di cui beneficiano i fornitori di servizi postali designati per eseguire il servizio universale, il diritto a realizzare profitti ragionevoli e gli incentivi per una maggiore efficienza economica”.
38 L'AGCom esercita attività di regolamentazione e vigilanza sul rispetto degli obblighi cui sono tenuti i fornitori dei Servizi Postali, come disposto dal d.l. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
Commissione europea. L’Autorità ha stabilito inoltre che l’onere per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non sia istituito il Fondo di compensazione di cui all’art. 10 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261. Avverso suddetta delibera, Xxxxx ha presentato ricorso al TAR Lazio nel mese di settembre 2021.
Nell’ambito dei contributi statali per le agevolazioni tariffarie editoriali, oltre agli stanziamenti già contemplati nella legge di bilancio 2020 (legge27 dicembre 2019, n. 160) di 53,2 mln per il 2021 e di 52,5 mln per il 2022, la legge di Bilancio 2021 (legge30 dicembre 2020, n.178) ha stanziato 52,5 mln per il 2023.
In materia di regolamentazione del mercato della consegna dei pacchi, a valle del procedimento avviato nel 2020 con delibera n. 212/20/CON (“Analisi del servizio di consegna dei pacchi”), l’AGCom ad agosto 2021 ha pubblicato la delibera n. 255/21/CONS (consultazione pubblica “Obblighi regolamentari nel mercato dei servizi di consegna dei pacchi”) con cui ha sottoposto a consultazione pubblica la proposta di adottare alcuni obblighi regolamentari aventi lo scopo di aumentare il livello di sorveglianza sulle condizioni di fornitura dei servizi, su quelle contrattuali fra le imprese che svolgono il servizio e su quelle di lavoro. Il procedimento si è concluso a marzo 2022 con delibera n. 94/22/CONS, che obbliga gli operatori di settore a trasmettere annualmente all’Autorità le condizioni economiche dei servizi offerti al pubblico, i contratti vigenti che regolano i rapporti commerciali con le imprese di settore, una dichiarazione sul rispetto delle condizioni di lavoro delle persone coinvolte nella fornitura del servizio, così come schemi tipo di contratto utilizzati per il personale appartenente alle diverse categorie coinvolte.
Per quanto attiene al mercato dei servizi di consegna della corrispondenza l’AGCom, dopo aver approvato la definizione dei mercati rilevanti (delibera 589/20/CONS), ha avviato una nuova fase procedimentale con cui, tra l’altro, ha richiesto alla Società di trasmettere una proposta di rimodulazione dei criteri di tariffazione e delle tariffe massime inerenti ai servizi universali. Il procedimento, prorogato con delibera n. 396/21/CONS del marzo 2022, si è concluso a giugno 2022 (delibera n. 171/22/CONS), che approva il listino dei prezzi delle tariffe massime dei servizi postali universali di invii singoli di posta registrata e di invii multipli di posta ordinaria e raccomandata, nonché dei servizi di notifica singoli e multipli,
ritenendo ammissibili alcuni degli aumenti delle tariffe rientranti nel perimetro del servizio universale, in ragione degli incrementi del costo delle materie prime.
In ambito e-commerce è invece terminata la consultazione pubblica per l’incentivazione all’utilizzo dei “locker” (armadietti automatici per la raccolta e consegna dei pacchi). Tenuto conto delle informazioni e dei dati complessivamente acquisiti nel corso del procedimento l’AGCom, accogliendo molti dei suggerimenti avanzati da Poste, ha ritenuto opportuno segnalare al Governo la necessità di interventi legislativi volti a incentivare l’utilizzo e l’installazione dei locker (inclusi quelli condominiali - delibera 117/21/CONS).
Principali interventi del periodo
Tra le principali attività a supporto della crescita del settore e in linea con il piano industriale “24 Sustain & Innovate”, si evidenzia la realizzazione a Landriano (PV) del nuovo centro logistico, il più grande d’Italia, inaugurato a giugno 2021 e dotato dei più avanzati standard tecnologici, in grado di gestire giornalmente oltre 300mila pacchi. L’hub di Landriano va ad aggiungersi a quelli di Bologna e di Passo Corese (quest’ultimo già avviato nel 2020 ed entrato a regime nel corso 2021).
La società nel mese gennaio 2021 ha completato l’acquisizione dell’intero capitale sociale di
Nexive (cfr. cap 11).
Nel 2021 è proseguito il percorso di rinnovo della flotta dedicata al recapito e sono stati inaugurati i primi due centri di distribuzione “full green” (Imperia e Viareggio), nei quali i mezzi dei portalettere sono a zero emissioni (elettrici). Complessivamente al 31 dicembre 2021 sono stati introdotti oltre 1.700 mezzi elettrici (tra tricicli, quadricicli e autoveicoli) e implementate linee di recapito a zero emissioni su 15 centri città. È stata altresì ampliata la rete Punto Poste39 che al 31 dicembre conta circa 13.500 punti di contatto.
Con la crescita dell’e-commerce inbound dalla Cina, nel mese di marzo 2021 Poste ha finalizzato l’acquisizione di una quota di controllo nella società Sengi Express Limited, operatore cinese leader sia nel commercio elettronico che nella creazione e nella gestione dei flussi logistici transfrontalieri, grazie ad un avanzato tracciamento end-to-end (cfr. cap 11). In ambito logistico è proseguita l’attività nella campagna vaccinale, con oltre 25 milioni di dosi consegnate su tutto il territorio italiano. L’esperienza maturata nel comparto logistico
39 La Rete Punto Poste è composta da punti di ritiro (attività commerciali che offrono servizi di ritiro e spedizioni pacchi) e locker (punti self-service con orari di apertura estesi).
sanitario con la Piattaforma Xxxxxxx ha spinto il Consiglio di amministrazione di Poste del 16 dicembre 2021 a presentare la proposta di acquisizione di una quota di maggioranza nella società Plurima s.p.a., società che offre servizi logistici integrati a strutture ospedaliere pubbliche e private. L’operazione si è chiusa il 2 maggio 2022 per il tramite di Poste Welfare Servizi.
3.2 Andamento economico dei servizi postali
I servizi postali hanno realizzato nel 2021 ricavi per 3.057 mln, in aumento di 211 mln (+7,4 per cento) rispetto al 2020. La tabella seguente evidenzia tali ricavi, comprensivi del compenso previsto per l’obbligo dello svolgimento del servizio universale.
Tabella 3 - Ricavi dei servizi postali
(dati in milioni)
2020 2021 Δ Δ % 21/20 21/20 | |||||
Corrispondenza | 1.604 | 1.693 | 89 5,5 | ||
Pacchi | 919 | 1.041 | 122 13,3 | ||
Filatelia | 7 | 8 | 1 14,3 | ||
RICAVI DA MERCATO | 2.530 | 2.742 | 212 | 8,4 | |
Integrazioni tariffarie all'Editoria | 54 | 53 | (1) | (2) | |
Totale ricavi inclusa editoria | 2.584 | 2.795 | 211 | 8,2 | |
Compensi per Servizio Universale | 262 | 262 | - | - | |
TOTALE RICAVI | 2.846 | 3.057 | 211 | 7,4 |
Fonte: Poste italiane s.p.a. - Relazione finanziaria annuale 2021.
I servizi postali tradizionali di Corrispondenza, anche grazie all’acquisizione di Nexive, hanno registrato un aumento dei ricavi del 5,5 per cento rispetto al 2020 (+89 mln), riconducibile all’aumento dei volumi generato dalla ripresa delle attività che nell’esercizio precedente risentivano degli effetti legati al lockdown. Anche il comparto Xxxxxx ha continuato a evidenziare positive performance e i ricavi sono cresciuti del 13,3 per cento (+122 mln). Le Integrazioni tariffarie all’editoria40 sono pari a 53 mln e trovano parziale copertura nel bilancio dello Stato 2021 (cfr. cap. 8), mentre i Compensi per servizio universale, previsti dal contratto
40 Le integrazioni tariffarie all’editoria riguardano le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, spettanti alla Società a titolo di rimborso per le agevolazioni praticate agli editori e al settore no-profit. Il relativo importo è determinato sulla base delle tariffe stabilite dal decreto del Mise di concerto con il Mef del 21 ottobre 2010 e dalla l. 16 luglio 2012, n. 103.
di programma 2020-2024, per il 2021 ammontano, come detto, a 262 mln; tale compenso è stato approvato dalla Commissione europea.
Nella tabella seguente è rappresentato il conto economico dei servizi postali, elaborato per la redazione del Documento di separazione contabile41.
Tabella 4 - Analisi risultati dei servizi postali (al netto dei compensi per servizio universale)
Servizi Postali
(dati in milioni)
2020 2021 Δ Δ % 21/20 21/20 | ||
Totale ricavi 2.584 di cui per Servizio Universale 1.130 Corrispondenza * 1.658 di cui per Servizio Universale 1.081 Pacchi 919 di cui per Servizio Universale 49 Filatelia 6 di cui per Servizio Universale - | 2.795 1.117 1.745 1.064 1.041 53 8 - | 211 8 (13) (1) 87 5 (17) (2) 122 13 4 8 2 33 - - |
Totale costi 4.272 di cui per Servizio Universale 1.609 Costi per beni e servizi 1.324 di cui per Servizio Universale 259 Costo del lavoro 2.673 di cui per Servizio Universale 1.231 Ammortamenti e Altri costi e oneri 275 di cui per Servizio Universale 119 | 4.373 1.444 1.507 242 2.549 1.078 317 123 | 101 2 (165) (10) 183 14 (17) (7) (124) (5) (153) (12) 42 15 4 3 |
RISULTATO OPERATIVO E DI INTERMEDIAZIONE (1.688) di cui per Servizio Universale (479) | (1.578) (327) | 110 (7) 152 (32) |
Oneri/Proventi finanziari (10) di cui per Servizio Universale (5) | (7) (4) | 3 (30) 1 (20) |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (1.698) di cui per Servizio Universale (484) | (1.585) (331) | (113) 7 (153) 32 |
Imposte dell'esercizio - | - | - - |
RISULTATO DELL'ESERCIZIO (1.698) di cui per Servizio Universale (484) | (1.585) (331) | (113) 7 (153) 32 |
* La voce Corrispondenza include le Integrazioni tariffarie all'editoria (54 mln nel 2020 e 53 mln nel 2021).
I dati relativi al Servizio Universale derivano dal processo di separazione contabile, finalizzato al calcolo dell’onere derivante dalla fornitura del servizio universale, e sono calcolati attraverso il metodo del full cost, il cui fine è la valorizzazione del costo di prodotto.
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a..
41 Poste italiane s.p.a., in qualità di Fornitore del servizio universale e in adempimento a quanto disciplinato dall’art. 7 d.lgs. n. 261 del 1999, è tenuta a redigere annualmente il Documento di separazione contabile al fine di fornire all’Autorità di regolamentazione del settore postale (AGCom) una rappresentazione trasparente e puntuale degli oneri sostenuti nell’anno per lo svolgimento del servizio universale.
La componente dei ricavi dei servizi/prodotti rientranti negli obblighi del servizio universale mostra una flessione di 13 mln, essenzialmente ascrivibile al comparto Corrispondenza (-17 mln) e riconducibile prevalentemente al decremento della posta indescritta42, solo in parte compensato dall’incremento della posta descritta43 e dei servizi integrati di notifica.
I Costi dei servizi postali ammontano a 4.373 mln, in aumento di 101 mln sul 2020 (+2 per cento); di questi, quelli correlati ai prodotti/servizi universali (1.444 mln) si riducono del 10 per cento (-165 mln) rispetto al 2020, principalmente per effetto del decremento del costo del lavoro di 153 mln, riferibile alla componente straordinaria legata agli incentivi all’esodo e a quella ordinaria per la riduzione del personale (cfr. cap. 5). Incide, altresì, sul costo del comparto il progressivo spostamento di volumi e costi sui servizi non universali. Gli ammortamenti ed altri costi e oneri aumentano (+4 mln), prevalentemente per lo sviluppo degli applicativi operativi.
Il risultato operativo e di intermediazione dei servizi postali è negativo per 1.578 mln, sebbene in miglioramento di 110 mln rispetto al 2020; anche il risultato operativo e di intermediazione dei prodotti/servizi rientranti negli obblighi di servizio universale continua a essere negativo ma in miglioramento (-327 mln, contro -479 mln del 2020). Ne consegue che il risultato d’esercizio dei servizi postali è negativo per 1.585 mln, pur registrando un lieve miglioramento rispetto all’esercizio precedente (+7 per cento); quello dei prodotti/servizi universali è negativo per 331 mln e segna un miglioramento del 32 per cento rispetto al 2020.
In continuità con gli anni precedenti e in linea con quanto indicato nella Direttiva 2008/6/CE, Poste italiane ha quantificato l’onere del servizio universale dei servizi postali per l’anno 2021 in 1.748 mln, di cui 368 mln afferiscono ai prodotti/servizi rientranti negli obblighi di servizio universale44.
42 Posta indescritta = senza tracciatura: Posta ordinaria, Pieghi di Libri Ordinari, Postamail internazionale, Postapr iority internazionale.
43 Posta descritta = con tracciatura: Posta raccomandata interna e estera, raccomandata 1 nelle sue tre forme: standard, PDC e C/ASS., assicurata convenzionale, assicurata a valore dichiarato, assicurata estera, pieghi di libri raccomandati.
44 La Società per il calcolo dell’OSU oltre al net cost ha tenuto conto sia dei vantaggi intangibili e commerciali (45 mln), sia del diritto a realizzare profitti ragionevoli (207 mln, di cui 83 mln con riferimento alla componente legata ai prodotti/servizi universali).
3.3 Qualità
Il controllo sulla qualità dei prodotti rientranti nel servizio universale è svolto dall’AGCom, che ne definisce gli obiettivi ed effettua verifiche su base campionaria avvalendosi, per la sola posta ordinaria, di un organismo specializzato indipendente selezionato dalla stessa. Si illustrano di seguito i risultati conseguiti dalla Società nell’anno 2021, confrontati con i dati dell’esercizio precedente.
Consegna entro | Obiettivo | Risultato 2020 | Risultato 2021 | |
Posta1 - Prioritaria (*) | j+1 | 80,0% | 82,7% | 81,7% |
j+4 | 98,0% | 98,7% | 98,7% | |
Posta 4 - Ordinaria (**) | j+4 | 90,0% | 86,2% | 83,5% |
j+6 | 98,0% | 95,7% | 94,2% | |
Posta massiva | j+4 | 90,0% | 97,2% | 97,0% |
j+6 | 98,0% | 99,3% | 99,2% | |
Posta raccomandata (*) | j+4 | 90,0% | 94,2% | 91,4% |
j+6 | 98,0% | 97,5% | 96,5% | |
Posta assicurata (*) | j+4 | 90,0% | 99,3% | 99,2% |
j+6 | 98,0% | 99,8% | 99,8% | |
Poste Delivery Standard (*) | j+4 | 90,0% | 94,0% | 93,5% |
(*) Monitorata attraverso sistemi di tracciatura elettronica.
(**) Elaborazione su dati certificati dalla società incaricata dall'AGCom. Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Il livello della qualità per l’esercizio 2021 è in linea con gli obiettivi stabiliti, seppur in lieve calo rispetto al 2020. Nel confronto con l’esercizio precedente l’andamento ha risentito sia del processo di integrazione di Nexive nel Gruppo, in corso di completamento, che dell’entrata in vigore delle misure restrittive di accesso ai luoghi di lavoro per la tutela dei dipendenti, legate al permanere dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Sull’andamento della qualità hanno avuto effetto anche i maggiori volumi da gestire nel corso dell’anno rispetto al precedente, che hanno determinato un maggior impegno nell’ambito della rete logistico postale
Consegna entro | Obiettivo | 2020 | 2021 | |
Posta1 - Prioritaria | j+1 | 80% | 82,7% | 81,7% |
j+2 | 80% | 90,0% | 89,9% | |
j+3 | 80% | 98,0% | 97,1% | |
j+4 | 98% | 98,7% | 98,7% |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Il documento di valutazione SCIGR (Sistema di controllo interno e gestione dei rischi), che definisce le linee d’azione, i controlli e le procedure adottate dalla direzione aziendale al fine di garantire il contenimento dei rischi, evidenzia per il 2021 una valutazione di adeguatezza in miglioramento rispetto al precedente anno, pur indicando azioni di rinforzo che riguardano, tra l’altro, l’affidabilità del flusso di informazioni, il presidio dei comportamenti anomali in fase di recapito, le verifiche nell’attivazione dei contratti a presidio della solvibilità dei clienti. I test di funzionamento dei controlli nelle fasi di recapito e smistamento hanno confermato la valutazione di adeguatezza del sistema dei controlli.
Con delibera dell’AGCom n. 331/20/CONS nel 2021 sono stati definiti e applicati i nuovi standard, che afferiscono alla continuità e affidabilità dei servizi erogati negli uffici postali e riguardano in particolare: le aperture e chiusure e il progressivo abbattimento delle barriere architettoniche (per i quali la Società sarà valutata annualmente), i tempi di attesa, il principio di priorità allo sportello e le modalità di accettazione delle contestazioni sul servizio postale. A tale ultimo riguardo, nel 2021 Poste ha ricevuto 159.90345 reclami inerenti ai servizi postali universali e non universali, in diminuzione (-33.214) rispetto al 2020 (193.117). I reclami rimborsati e/o indennizzati sono stati 100.074.
Nella tabella che segue è rappresentata la distribuzione dei reclami per tipologia di prodotto, raffrontata con il 2020.
45 Comprende anche i reclami per prodotti a marchio Nexive a partire dal 1° ottobre 2021.
Tabella 7 - Confronto reclami 2020/2021
TIPOLOGIA DI PRODOTTO | Reclami 2020 | Reclami 2021 | Δ 21/20 |
Posta Prioritaria | 2,9% | 2,3% | -0,6% |
Posta Raccomandata | 16,8% | 18,9% | 2,1% |
Pacco | 64,0% | 57,1% | -6,9% |
Posta Assicurata | 0,6% | 0,8% | 0,2% |
Atti giudiziari | 1,5% | 1,4% | -0,04% |
Duplicato 23L | 1,1% | 1,3% | 0,2% |
Telegramma | 0,3% | 0,2% | -0,1% |
Altro* | 12,8% | 18,1% | 5,3% |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
*Comprende anche segnalazioni relative a disservizi di recapito, non attribuili a uno specifico prodotto
I reclami dei prodotti rientranti nei servizi postali universali ammontano a 66.97246, in aumento del 4 per cento rispetto al 2020 (64.387). Di questi, 8.813 sono stati indennizzati. Analizzando i singoli prodotti si rileva un lieve peggioramento della posta descritta (raccomandate e assicurate), mentre, con riferimento ai pacchi, la percentuale delle segnalazioni registrate nel 2021 è diminuita del 6,9 per cento, nonostante l’aumento dei volumi registrati (+18,3 per cento rispetto al 2020). I principali motivi di reclamo sono stati: mancato recapito, ritardo nella consegna, mancato espletamento del servizio e danneggiamento/manomissione.
Per le modalità di gestione dei reclami, i tempi medi di risposta al cliente sono al di sotto della soglia di 45 giorni solari, previsti dalla delibera AGCom n. 184/13/CONS.
46 Sempre comprensivi dei reclami per prodotti a marchio Nexive a partire dal 1° ottobre 2021.
4.1 Contesto normativo e di governance
Le regole di organizzazione, gestione e controllo che disciplinano il funzionamento di BancoPosta sono contenute nel “Regolamento del Patrimonio BancoPosta”, approvato dall’Assemblea straordinaria di Poste italiane il 14 aprile 2011 e successivamente modificato dall’Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018. Con delibera del 28 maggio 2021 il Regolamento predetto è stato ulteriormente modificato a seguito della rimozione del vincolo di destinazione del ramo d’azienda inerente alle carte di debito, conferito alla controllata PostePay. BancoPosta è altresì dotato di un “Regolamento organizzativo e di funzionamento”, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di amministrazione del 24 giugno 2022; tale documento disciplina in dettaglio l’operatività della funzione BancoPosta e traccia il modello di funzionamento, l’assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni, nonché i processi di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste italiane e di esternalizzazione del Patrimonio. Nel quadro delle disposizioni che disciplinano il settore sono previsti, inoltre, la “Linea guida sul processo di product governance di prodotti di investimento, assicurativi e bancari” e il “Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta”.
La “Linea Guida sul processo di “product governance” è stata declinata in un’apposita procedura e applicata all’intera gamma di offerta BancoPosta; l’informativa in merito all’attuazione del processo è stata approvata dal Consiglio nella seduta del 24 giugno 2021. Sempre in tema di product governance, con riferimento all’ispezione47 condotta dalla Consob da gennaio a ottobre 2020, in data 15 giugno 2021 l’Azienda è stata convocata dall’Autorità per trattare i profili di attenzione individuati, acquisire informazioni sulle iniziative correttive programmate e sulla relativa tempistica. A valle di tale incontro, nel successivo mese di luglio XxxxxXxxxx ha inviato una nota con la definizione di un piano di interventi. Il 28 dicembre l’Autorità ha chiesto un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività, cui la funzione Compliance ha risposto in data 11 febbraio 2022.
47 L’ispezione era volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa con riguardo ai profili procedurali, all’adeguatezza delle operazioni effettuate per conto della clientela, nonché alle condotte poste in essere nella declinazion e delle politiche commerciali e nella formazione professionale del personale.
Il processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, approvato dal Consiglio nella seduta del 24 giugno 2022, ha invece subìto modifiche e affinamenti correlati al rafforzamento delle attività di monitoraggio e reporting.
In seguito al completamento dell’iter autorizzativo, iniziato nel mese di ottobre 2020 con l’invio a Banca d’Italia della comunicazione preventiva per i disciplinari di funzioni essenziali o importanti (FEI) e di funzioni di controllo, nel mese di gennaio 2021 sono entrati in vigore i nuovi disciplinari validi fino a dicembre 2022.
Poste è dotata anche di “Linee guida della gestione finanziaria”, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 24 marzo 2021; esse definiscono le caratteristiche fondamentali della gestione finanziaria di Poste italiane e del Patrimonio BancoPosta, stabilendo i limiti operativi alle attività finanziarie al fine di contenerne i rischi. Nello specifico, le Linee guida predette riguardano l’investimento della liquidità raccolta su conti correnti postali con vincolo d’impiego, in conformità alle disposizioni di legge vigenti e alla normativa di vigilanza applicabile, nonchè le operazioni in derivati aventi a oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio e la copertura della remunerazione della liquidità riveniente dalla pubblica amministrazione e le operazioni di pronti contro termine di impiego e di finanziamento.
Il Patrimonio BancoPosta dal 1° gennaio 2019 ha esternalizzato a Bancoposta Fondi SGR la gestione finanziaria dell’impiego della liquidità riveniente dalla clientela privata, di cui continua a mantenere l’esclusiva titolarità. Nello svolgimento di tale attività, BancoPosta Fondi opera attenendosi sia agli obiettivi strategici di investimento stabiliti da BancoPosta, sia alle norme che disciplinano le suddette modalità di impiego della raccolta48, nonché ai limiti operativi imposti dalle summenzionate Linee guida della gestione finanziaria e dal Risk Appetite Framework (cfr. cap. 2).
La gestione finanziaria si concretizza nell’investimento dei fondi in titoli di Stato europei o garantiti dallo Stato italiano, nelle attività di raccolta e impiego in pronti contro termine e di copertura del rischio di tasso, tramite l’utilizzo di strumenti derivati. Il Patrimonio,
48 Nello specifico la Legge Finanziaria del 2007 stabilisce che:
- la raccolta riveniente dalla clientela privata sia impiegata in titoli governativi dell’area euro e, nei limiti del 50 per cento
dell’importo complessivo dei fondi, in titoli garantiti dallo Stato;
- la raccolta riveniente dalla pubblica amministrazione sia depositata presso un conto del Mef, remunerato a un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il Mef rinnovata il 25 giugno 2021 per il biennio 2021-2022 e modificata il 19 gennaio 2022.
attraverso la funzione BancoPosta/Risk Management e Governo Outsourcing, verifica il rispetto dei limiti operativi e misura la qualità e l’efficienza delle attività affidate a BancoPosta Fondi. Con riferimento all’operatività in derivati, la suddetta funzione ne valuta l’impatto sull’esposizione al rischio di tasso di interesse (in termini di valore economico e di variabilità del margine di interesse), al rischio di credito/controparte e di leva finanziaria, tutti elementi che concorrono alle valutazioni di adeguatezza patrimoniale di Bancoposta. La funzione è, inoltre, responsabile della definizione e applicazione delle metodologie per la conduzione dei c.d. “test di efficacia” dei derivati, ai fini della valutazione in bilancio. Inoltre, annualmente viene predisposta una relazione sintetica che illustra le risultanze delle valutazioni e delle verifiche in merito all’operatività posta in essere dal gestore. Nel corso del 2021, dal monitoraggio effettuato non sono emerse evidenze di disservizi; pertanto, non è stata applicata alcuna penale per livelli di servizio non rispettati.
Con riferimento alle novità normative nell’ambito dei servizi di pagamento, la Banca d’Italia ha emanato il 30 giugno 2021 il provvedimento con cui ha apportato le modifiche alle Disposizioni di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, al fine di dare attuazione all’art. 106 della Direttiva 2015/2366/UE (Payment Services Directive 2 - PSD249), la quale prevede, tra l’altro, per i prestatori di servizi di pagamento l’obbligo di messa a disposizione dell’Opuscolo della Commissione europea illustrativo dei diritti dei consumatori nell’ambito dei sistemi di pagamento nell’Unione europea. La Banca d’Italia ha altresì pubblicato il 26 luglio 2021 la nuova guida sui pagamenti nel commercio elettronico che gli intermediari devono rendere disponibili attraverso i propri siti e che fornisce a tutti gli utenti una mappa semplice e chiara degli strumenti da utilizzare per fare acquisti on line. BancoPosta, unitamente a PostePay, ha completato tutte le attività necessarie per la pubblicazione dell’opuscolo e della guida nei termini di adeguamento previsti (ottobre 2021).
Con delibera n. 21755 del 10 marzo 2021, la Consob ha modificato il Regolamento intermediari, in tema di requisiti di conoscenza e competenza del personale che presta
49 La direttiva 2015/2366/(UE) sui servizi di pagamento nel mercato interno (cd. PSD2) mira a promuovere lo sviluppo di un mercato interno dei pagamenti al dettaglio efficiente, sicuro e competitivo rafforzando la tutela degli utenti dei servizi di pagamento, sostenendo l’innovazione e aumentando il livello di sicurezza dei servizi di pagamento elettronici.
consulenza e fornisce informazioni alla clientela, al fine di una possibile predisposizione di regole comuni a tutti gli intermediari.
Sono infine applicabili le norme del Regolamento UE 2019/2088 in materia di trasparenza Environmental Social Governance (ESG) che mira a rendere omogenee le informazioni nei confronti della clientela circa i rischi di sostenibilità e la promozione dei fattori ESG nelle attività di investimento, ponendo a carico degli intermediari che prestano il servizio di consulenza l'obbligo di informare in via precontrattuale e continuativa gli investitori finali sui profili ESG.
4.2 Andamento economico dei Servizi Finanziari
L’attività dei Servizi finanziari riguarda l’offerta del Patrimonio separato BancoPosta, disciplinata dal d.p.r. n. 144/2001 e s.m.i., i cui risultati sono sintetizzati nella tabella seguente.
Tabella 8 – Ricavi dei Servizi BancoPosta
(dati in milioni)
2020 | 2021 | Δ % 21/20 | |
Conti Correnti 2.502 Risparmio 2.347 Trasferimento fondi 16 Proventi dei Servizi Delegati 103 Collocamento Prodotti di finanziamento 192 Altri prodotti e servizi 17 | 2.440 2.315 14 99 240 15 | -2,5 -1,4 -12,5 -3,9 25,0 -11,8 | |
RICAVI SERVIZI BANCOPOSTA 5.177 | 5.123 | -1,0 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
I ricavi dei servizi BancoPosta conseguiti nel 2021 ammontano a 5.123 mln e si riducono dell’1 per cento rispetto al 2020 per effetto principalmente della flessione dei comparti Conti correnti (-62 mln) e Risparmio (-32 mln) che non è stata compensata dalla crescita del collocamento dei prodotti di finanziamento (+48 mln rispetto al 2020).
Tabella 9 - Andamento economico dei conti correnti
(dati in milioni)
2020 | 2021 | Δ % 21/20 | |
Commissioni su bollettini di c/c postale 297 Proventi degli impieghi della raccolta su c/c postali 1.593 di cui: Proventi degli impieghi in titoli - Raccolta da clientela privata 1.546 Proventi degli impieghi presso il MEF - Raccolta da clientela pubblica 43 Proventi degli impieghi in crediti d'imposta - Altri proventi 4 Ricavi dei servizi di c/c 432 Collocamento prodotti e servizi di pagamento 180 Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate - | 264 1.526 1.434 28 58 6 437 213 - | -11,1 -4,2 -7,2 -34,9 - 50,0 1,2 18,3 n.s. | |
TOTALE RICAVI SERVIZI C/C 2.502 | 2.440 | -2,5 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
I proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali evidenziano una flessione del 4,2 per cento, passando da 1.593 mln del 2020 a 1.526 mln nel 2021. Tale voce accoglie gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi rivenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata (1.434 mln) e la pubblica amministrazione (28 mln), nonché quelli rivenienti dagli acquisti dei crediti d’imposta (58 mln) effettuati nel rispetto delle disposizioni del decreto “Rilancio” (d.l. n. 34 del 2020).
Al 31 dicembre 2021 la giacenza media dei conti correnti si è attestata a 79,1 mld, in crescita del 17,3 per cento sul 2020 (67,4 mld) - da ricondurre al contesto determinato dalla pandemia che ha indotto la clientela a investire in prodotti a maggiore liquidità e a lasciare maggiore disponibilità sui conti correnti - di cui quella riveniente dai conti correnti intestati alla pubblica amministrazione ammonta a 9,4 mld (7,3 mld nel 2020).
Rientrano tra i proventi degli impieghi gli interessi maturati sulla quota di raccolta privata impiegata in un deposito presso il Mef, c.d. conto “Buffer”50, finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi, in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi, che al termine dell’anno ammontano a 1.633 mln, sono remunerati a
50 Regolato da apposita convenzione rinnovata il 22 maggio 2020 per il triennio 2020-2022.
un tasso variabile commisurato al tasso Euro overnight index average (EONIA)51 fino al 31 dicembre 2021, e al tasso Euro Short Term Rate (ESTR)52 a partire dal 1° gennaio 2022.
I proventi da collocamento di prodotti e servizi di pagamento segnano un aumento del 18,3 per cento rispetto al 2020 (+33 mln) e si riferiscono alle commissioni percepite dalla Società per l’attività di collocamento e promozione di prodotti emessi dalla controllata PostePay.
Le commissioni sui bollettini registrano un decremento dell’11,1 per cento (- 33 mln rispetto al 2020) a conferma del costante calo dei volumi di tale prodotto.
Il settore del risparmio registra una diminuzione dell’1,4 per cento dei ricavi rispetto al 2020 essenzialmente ascrivibile alla componente del Risparmio Postale, che riflette le condizioni disciplinate dalla nuova convenzione sottoscritta con Cassa depositi e prestiti in data 24 dicembre 2021; in crescita, invece, la componente relativa al Risparmio amministrato e gestito, che ha realizzato ricavi per 562 mln (496 mln nel 2020).
(dati in milioni)
2020 | 2021 | Δ % 21/20 | |
Risparmio Postale 1.851 Risparmio amministrato e gestito 496 di cui: Intermediazione assicurativa 439 Fondi comuni di investimento 57 | 1.753 562 489 73 | -5,3 13,3 11,4 28,1 | |
TOTALE 2.347 | 2.315 | -1,4 |
Risparmio Postale
I ricavi per la remunerazione dell’attività di raccolta e gestione del Risparmio postale (BFP e libretti postali) hanno subìto una flessione rispetto all’anno precedente, anche in relazione alle condizioni disciplinate dalla suddetta nuova convenzione con Cdp. Tale Accordo copre un orizzonte temporale di quattro anni, in linea con il citato piano industriale del Gruppo
51 Euro overnight index average (EONIA) è il tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla BCE da un campione di banche operanti nell’area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell’area euro).
52 Euro Short Term Rate (ESTR) è il tasso calcolato e pubblicato dalla BCE con nuova metodologia coerente con il Regolamento (EU) n. 1333/2014 del 26 novembre 2014 e basato su operazioni overnight di deposito non collateralizzate a tasso fisso di importo superiore al milione di euro.
Poste “2024 Sustain & Innovate”. Il compenso spettante alla Società, a differenza della precedente convenzione, si basa su un meccanismo ibrido che consente di mantenere una maggiore stabilità e sostenibilità dei ricavi nel tempo.
Risparmio amministrato e gestito
Per quanto attiene al risparmio amministrato, Xxxxx ha partecipato al collocamento della terza e quarta emissione del BTP “Futura”, titolo legato all’andamento del PIL italiano e lanciato nell’ambito delle misure del Governo per far fronte all'emergenza generata dal Covid-19 e in particolare al sostegno della ripresa economica e della campagna vaccinale. Nell’ambito delle attività del risparmio gestito, invece, nel corso dell’anno Poste ha avviato la distribuzione di nuovi fondi comuni di investimento: “BancoPosta Focus Rilancio 2026” e “BancoPosta Focus Rilancio giugno 2027”, incentrati sui temi della tecnologia, salute pubblica, nuovi consumi, cambiamento climatico, infrastrutture, ecc.; “BancoPosta Focus Ambiente 2027”, che investe sui settori economici legati alla tutela ambientale; “BancoPosta Universo 40” e “BancoPosta Universo 60” pensati per una clientela evoluta e gestiti attraverso strumenti sostenibili.
L’esame dei risultati realizzati dal settore evidenzia, come sopra anticipato, un considerevole incremento dei proventi derivanti dal collocamento di fondi comuni di investimento (+28,1 per cento) e di quelli rivenienti dal servizio di intermediazione assicurativa (+11,4 per cento), relativi alle commissioni maturate nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura.
Nella Tabella 11 sono illustrati i valori di raccolta netta, realizzati per le tipologie di prodotti del risparmio postale.
Tabella 11 - Raccolta netta del Risparmio postale
(dati in milioni)
2020 | 2021 | Δ 21/20 | |
Libretti Postali (LP) | |||
Versamenti | 92.331 | 90.665 | (1.666) |
Prelevamenti | (90.479) | (95.144) | (4.665) |
RACCOLTA NETTA LP | 1.852 | (4.479) | (6.331) |
Buoni Fruttiferi Postali (BFP) | |||
Sottoscrizioni | 28.046 | 30.228 | 2.182 |
Rimborsi | (30.470) | (31.047) | (577) |
RACCOLTA NETTA BFP | (2.424) | (819) | 1.605 |
RACCOLTA NETTA TOTALE (LP+BFP) | (572) | (5.298) | (4.726) |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
Nel 2021 la raccolta netta del risparmio postale presenta un saldo negativo di circa 5,3 mld, in peggioramento rispetto all'anno precedente (-4,7 mld). Tale decremento è ascrivibile principalmente alla minor raccolta netta sui libretti postali (-6,3 mld), dovuta in parte alla maggiore propensione all’investimento rispetto all’anno precedente, anche a seguito del miglioramento dello scenario economico. Occorre altresì evidenziare che il confronto rispetto all’anno precedente non è omogeneo: nel corso del 2020, infatti, sono stati accreditati, per effetto delle disposizioni correlate all’emergenza sanitaria, tredici ratei pensionistici rispetto a dodici del 2021. I BFP registrano invece una variazione positiva di 1,6 mld, dovuta a nuove sottoscrizioni pari a 30,2 mld (+8% rispetto al 2020), nonostante un importo di BFP in scadenza sostanzialmente allineato a quello dell’anno precedente.
Nel grafico e nella tabella che seguono è illustrata la giacenza media delle masse gestite dai
due strumenti emessi da Cdp nell’ultimo biennio.
Figura 2 – Giacenza media del Risparmio postale
2020
+2,5
2021
102,6
315,6
213,0
101,5
318,1
216,6
Libretti Postali
Buoni Fruttiferi Postali
in miliardi
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
Tabella 12 – Giacenza media del Risparmio postale
(dati in miliardi)
2020 2021 Δ 21/20 | ||
Libretti Postali 102,6 Buoni Fruttiferi Postali 213,0 | 101,5 216,6 | (1,1) 3,6 |
GIACENZA MEDIA 315,6 | 318,1 | 2,5 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
Benché la Raccolta netta sia inferiore di 4,7 mld rispetto al 2020, la giacenza media totale dell’anno si è attestata a 318,1 mld, registrando un incremento di 2,5 mld sul 2020 (+0,8 per cento), principalmente ascrivibile alla capitalizzazione degli interessi.
4.3 Processo di affidamento ed esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta Le attività del Patrimonio BancoPosta sono svolte anche attraverso l’affidamento di funzioni ad altri soggetti, mediante un processo strutturato in coerenza con la normativa di vigilanza applicabile (circolare Banca d’Italia 285/2013 e s.m.i.). Quando l’esecuzione dell’attività è demandata a una funzione di Poste, viene attivato il processo di affidamento, mentre
quando l’esecutore è un soggetto terzo, anche se appartenente al Gruppo, viene attivato il processo di esternalizzazione53. La normativa, inoltre, prevede una classificazione delle funzioni sia in caso di affidamento, sia di esternalizzazione, articolata su tre tipologie: funzioni operative essenziali o importanti (Fei), funzioni operative non essenziali o importanti (non Fei) e funzioni di controllo.
Figura 3 – Disciplinari esecutivi 2021
FUNZIONI OPERATIVE ESSENZIALI O IMPORTANTI (FEI) | FUNZIONI OPERATIVE NON ESSENZIALI O IMPORTANTI (non FEI) | |||
Rete Commerciale Mercato Privati | Corporate Affairs | Immobiliare | ||
Reti Commerciali Mercato Imorese e Pubblica Amministrazione | Comunicazione Esterna | |||
Corporate Affairs | Sicurezza, Privacy, Fraud Management e Movimento Fondi | Acquisti | ||
Poste Comunicazione e Logistica | ||||
Affari Legali | ||||
Amministrazione Finanza e Controllo | ||||
Risorse Umane e Organizzazione | ||||
Continuità Operativa | ||||
Sistemi Informativi | ||||
Back Office e Assistenza Clienti |
FUNZIONI DI CONTROLLO |
Presidi Specialistici Compliance |
Antiriciclaggio |
Controllo Interno |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Come anticipato nel par. 4.1, il processo di governo degli affidamenti e delle esternalizzazioni del Patrimonio BancoPosta, aggiornato il 24 giugno 2021, è stato ulteriormente irrobustito nell’ottica di un miglioramento della qualità dei processi.
L’iter autorizzativo, iniziato nel mese di ottobre 2020 con l’invio a Banca d’Italia dei documenti relativi ai disciplinari di funzioni essenziali o importanti e di funzioni di controllo, è stato completato nel mese di gennaio 2021 con l’entrata in vigore dei nuovi disciplinari validi fino a dicembre 2022.
In particolare, per il biennio 2021-2022 è stato introdotto, con riferimento alla funzione Corporate Affairs, un nuovo Disciplinare relativo all’affidamento dei servizi di Business Continuity Management e sono state ampliate significativamente le attività affidate alla funzione Risorse umane e organizzazione, il cui affidamento è stato riclassificato in FEI. È stato, inoltre, previsto un unico disciplinare esecutivo Reti Commerciali, in luogo dei due
53 Si considerano esternalizzazioni ai sensi delle disposizioni di vigilanza, le attività date in outsourcing sia direttamente da
BancoPosta, sia da altre funzioni di Poste nell’ambito del perimetro definito dai Disciplinari esecutivi.
precedenti con Mercato Privati e Mercato Business, per una gestione più efficiente della rete distributiva.
Per quanto attiene ai dati economici, il valore netto complessivo dell’apporto al Patrimonio BancoPosta per il 2021, sulla base dei criteri definiti per la determinazione della remunerazione54 dei servizi resi dalle funzioni affidatarie, è stato di 4.379 mln e si è ridotto dello 0,5 per cento rispetto al 2020, anche per effetto dei minori costi legati all’emergenza sanitaria, che ha comportato una riduzione delle attività sul territorio (ad es. trasporto contante). Il 91 per cento della remunerazione è relativo al contributo delle reti commerciali e l’intero importo include la quota variabile legata al raggiungimento di obiettivi e sconta l’applicazione di penali nonché l’attribuzione delle perdite operative riconducibili ai processi affidati.
Le attività di monitoraggio hanno evidenziato, al 31 dicembre 2021, il mancato raggiungimento di 2 indicatori alternativi di performance (KPI), determinando l’applicazione di penali per 9,38 mln, in calo rispetto al 2020 (12,6 mln).
4.4 Gestione dei reclami
Al fine di garantire un adeguato governo delle situazioni di insoddisfazione o di potenziale conflittualità con la clientela, Poste ha adottato un modello organizzativo accentrato per la gestione dei reclami e del servizio di assistenza clienti. Tale modello prevede l’affidamento dell’attività di gestione dei reclami, mediante apposito contratto di esternalizzazione, alla funzione Digital, Technology & Operations di Poste nonché a PostePay per le contestazioni relative ai prodotti e servizi di pagamento affidati a quest’ultima. Inoltre, in linea con la normativa Banca d’Italia in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e degli orientamenti in materia di organizzazione e funzionamento degli uffici reclami, BancoPosta si è dotato di una “Linea guida gestione reclami” approvata il 26
54 I valori sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso analisi di benchmark. In presenza di specificità tipiche della struttura di Poste che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l’adeguatezza dell’apporto stimato. In tali circostanze si aggiunge, inoltre, l’applicazione di un adeguato mark up, definito sulla base di analisi condotte su peer comparabili. I prezzi di trasferimento, così definiti, sono rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget da parte della Società.
settembre 2019 dal Consiglio di amministrazione, aggiornata l’11 maggio 2022, e di un “Manuale operativo gestione reclami finanziari” aggiornato il 30 settembre 2021.
Nel corso del 2021, in ambito BancoPosta sono stati ricevuti, complessivamente, 42.091 reclami (-7 per cento rispetto al 2020), suddivisi come indicato in tabella:
Tabella 13 – Reclami ricevuti nel 2021
Reclami ricevuti nel 2021 | |
Servizi di pagamento | 17.222 |
Risparmio postale | 14.483 |
Servizi bancari | 8.614 |
Servizi di investimento | 1.621 |
Intermediazione assicurativa | 151 |
Totale | 42.091 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a. |
I reclami ricevuti sono riconducibili, nel 41 per cento dei casi, ai servizi di pagamento, senza variazioni significative rispetto al 2020, nel 34 per cento dei casi al risparmio postale, nel 21 per cento dei casi ai servizi bancari, mentre un ulteriore 4 per cento è relativo ai servizi di investimento ed all’intermediazione assicurativa.
Figura 4 – Reclami ricevuti nel 2021
Servizi di investimento e intermediazione assicurativa 4%
Servizi bancari 21%
Servizi di pagamento 41%
Risparmio postale 34%
Per quanto riguarda l’Arbitro bancario e finanziario (ABF)55, nel corso del 2021 sono stati presentati 3.757 ricorsi di competenza BancoPosta, con un decremento del 22 per cento rispetto ai 4.846 del 2020. Nel 67 per cento dei casi, i ricorsi sono riconducibili a contestazioni dei rendimenti sui BFP, dei quali il 40 per cento verte su contestazioni rientranti nella cd fattispecie “21°/30°”56, per la quale è intervenuta la Corte di Cassazione nel mese di febbraio esprimendo parere favorevole sulla posizione assunta da Poste italiane; è quindi ragionevole prevedere una progressiva riduzione del contenzioso in oggetto.
Le altre casistiche riguardano il disconoscimento delle operazioni di pagamento (13 per cento) e le contestazioni sull’applicazione di oneri fiscali, spese e commissioni (10 per cento). Nel processo di gestione dei reclami, si conferma il raggiungimento, anche per il 2021, della massima performance (100 per cento) dei ricorsi lavorati entro i 30 giorni, mentre riguardo
55 Il 12 agosto 2020, la Banca d’Italia ha emanato le nuove Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Tali disposizioni hanno introdotto, a partire dal 1° ottobre 2020, novità in merito all’estensione a 60 giorni del tempo massimo di risposta ai reclami presentati dalla clientela e ampliato la tutela offerta dall’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) con l’innalzamento da 100 a 200mila euro del limite di competenza per valore delle controversie.
54 Mancata apposizione, per i BFP della serie Q del timbro di variazione dei tassi di rendimento con riferimento al periodo dal 21° al 30° anno nel caso di utilizzo di modulistica relativa ai buoni della serie precedente.
alla tempestività dei pagamenti, dopo la performance dell’anno 2020, che ha visto significativamente aumentare la percentuale di quelli pagati nei termini , grazie al rafforzamento dell’organico preposto nonché a una iniziativa informatica per la semplificazione e velocizzazione dei pagamenti stessi, nel 2021 si è registrata una lieve diminuzione (87 per cento nel 2021 vs 92 per cento nel 2020).
5.1 Costo del lavoro
Il costo del lavoro di Poste italiane s.p.a. ammonta a 5.348 mln, in diminuzione del 3,8 per cento rispetto al precedente esercizio (5.557 mln) e afferisce a 117.389 unità FTE 57 mediamente impiegate nell’anno (121.530 risorse nel 2020). La positiva variazione dell’onere è essenzialmente imputabile alla riduzione della componente straordinaria relativa all’esodo incentivato, come si dirà nel prosieguo. Il costo del lavoro include 113 mln di Spese per servizi del personale esposti in bilancio tra i Costi per servizi e 33 mln riferiti al personale del Patrimonio destinato BancoPosta, che conta 390 FTE. In diminuzione l’incidenza del costo del lavoro sui costi e sui ricavi e proventi; i relativi dati si attestano rispettivamente al 60,7 per cento (63,8 nel 2020) e al 63 per cento (67,6 nel 2020). La tabella che segue evidenzia il costo del lavoro disaggregato e ripartito secondo le diverse famiglie professionali.
Tabella 14 - Costo del lavoro disaggregato 2021
(dati in milioni)
Voci | Dirigenti | Dipendenti a tempo indeterminato | Contratti a Tempo Determinato | Apprendisti | Somministrati | Totale (*) | % sul totale |
Salari e Stipendi | 108 | 3.422 | 183 | 48 | 11 | 3.772 | 70,6 |
Pagamenti basati su azioni | 11 | 11 | 0,2 | ||||
Contributi | 35 | 972 | 53 | 6 | 1.066 | 19,9 | |
TFR | 5 | 205 | 11 | 3 | 224 | 4,2 |
Altri costi | 1 | (68) | (67) | (1,3) | |||
Esodi- vertenze-ammin-coll. | 39 | 190 | 229 | 4,3 | |||
Costo da bilancio | 199 | 4.721 | 247 | 57 | 11 | 5.235 | 97,9 |
Spese per servizi del personale | 113 | 113 | 2,1 | ||||
Costo del lavoro | 199 | 4.834 | 247 | 57 | 11 | 5.348 | 100 |
% su costo lavoro | 3,7 | 90,4 | 4,6 | 1,1 | 0,2 100 | ||
Numero medio unità | 554 | 107.911 | 6.964 | 1.708 | 252 | 117.389 |
(*) Gli importi indicati derivano dalla somma del costo dei dirigenti (che comprende anche quello del direttore generale) e dei dipendenti. Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Il 90,4 per cento del costo del lavoro (4.834 mln) afferisce ai 107.911 dipendenti a tempo indeterminato, il 4,6 per cento (247 mln) riguarda il personale assunto con contratto a tempo determinato (Ctd), il 3,7 per cento (199 mln) il personale dirigente. Minima l’incidenza delle categorie degli apprendisti e somministrati. Il costo medio pro/capite annuo si attesta a 45.565
57 L’acronimo FTE (Full Time Equivalent) esprime il numero medio annuo dei dipendenti occupati e li equipara al regime lavorativo di 36 ore settimanali. Tutte le informazioni contenute nel presente referto si intendono espresse in FTE tranne ove diversamente specificato.
euro (45.725 euro nel 2020) e si riduce a 42.647 euro comparando le sole componenti ordinarie. Il costo medio per ogni nuovo FTE assunto è di ca. 36.00058 euro. Nella tabella che segue si riporta il dettaglio del costo del lavoro 2021.
Tabella 15 - Costo del lavoro 2020/2021
(dati in milioni)
Voci 2020 2021 Δ % 21/20 | ||
Componenti ordinarie Salari e stipendi 3.736 Oneri sociali 1.073 TFR: costo relativo xxxx.xx compl. e Inps 231 Contratti di somministrazione/a progetto 20 Compensi e spese amministratori 2 Pagamenti basati su azioni 5 Altri costi (recuperi di costo) del personale (52) | 3.762 1.066 224 11 2 11 (67) | 0,7 (0,7) (3,0) (45,0) ns 120,0 27,9 |
Totale Costo ordinario del lavoro 5.015 | 5.009 | (0,1) |
Partite straordinarie Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi 414 Incentivi all'esodo 18 Accantonamenti netti per vertenze con il personale 7 Recuperi del personale per vertenze (8) | 194 36 - (4) | (53,1) 100,0 ns (50,0) |
Totale partite straordinarie 431 | 226 | (47,6) |
COSTO DEL LAVORO DA BILANCIO 5.446 | 5.235 | (3,9) |
Spese per servizi del personale 111 | 113 | 1,8 |
TOTALE COSTO DEL LAVORO 5.557 | 5.348 | (3,8) |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Come sopra anticipato, la riduzione del costo del lavoro è ascrivibile alle partite straordinarie, che si riducono di 205 mln (-47,6 per cento) per effetto del minor accantonamento al piano esodi, che ha beneficiato del trattamento “quota 100”59.
Con riferimento alle componenti ordinarie, l’incremento della voce Salari e Stipendi (+26 mln), pur in presenza di una riduzione dell’organico mediamente impiegato nel 2021 (-4.141 FTE), è legato alla circostanza che i primi mesi del 2020 beneficiavano dei minori costi correlati all’emergenza sanitaria, quali l’accesso al Fondo di Solidarietà, i minori costi per
58 Il costo riguarda tutte le tipologie contrattuali e tiene conto della retribuzione fissa, accessoria, dei contributi e tfr (non considera i costi per trasferta, ticket mensa e ulteriori benefit non rientranti nel perimetro ordinario del costo del lavoro). 59 Misure economiche introdotte con l. 28 marzo 2019, n. 26 a sostegno del prepensionamento di lavoratori in possesso, tra il 2019 e il 2021, di un’età anagrafica non inferiore a 62 anni e di un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni.
incentivazione MBO e commerciale e altre indennità varie, (per es. straordinari e notturni per la ridotta attività svolta durante il lockdown). La voce include altresì il costo sostenuto per l’ingresso (con decorrenza 1° ottobre 2021) di 1.092 FTE del Gruppo Nexive (11 mln).
Il costo dei contratti di somministrazione/a progetto si riduce, passando da 20 a 11 mln, per effetto del minor ricorso a tale tipologia di personale, mentre restano stabili i Compensi agli amministratori (2 mln). I Pagamenti basati su azioni registrano un incremento di 6 mln in relazione al raggiungimento di scadenze e obiettivi previsti nei diversi piani di incentivazione a medio/lungo termine. Gli Altri costi (recuperi di costo) del personale afferiscono a sopravvenienze e recuperi e presentano un saldo positivo per 67 mln (52 mln di saldo positivo nel 2020).
L’accantonamento al Fondo di Incentivazione agli esodi, da utilizzare per l’uscita volontaria incentivata di ca. 5.70060 dipendenti che risolveranno il rapporto di lavoro entro la fine del 2023, ammonta a 194 mln (414 mln nel 2020). Il Fondo è stato utilizzato per 252 mln, a copertura di 5.130 esodi. Il costo per Incentivi all’esodo passa da 18 a 36 mln e sostiene l’uscita volontaria di 70 dirigenti (36 nel 2020). La voce Recuperi del personale per vertenze, che evidenzia il venir meno di passività riferite a precedenti esercizi, riduce il costo di 4 mln (8 mln nel 2020).
Le Spese per servizi del personale ammontano a 113 mln (111 mln nel 2020) e accolgono, tra l’altro, costi per servizio mensa per 86,4 mln e per la formazione del personale per 6,9 mln. Con riferimento ai compensi incentivanti corrisposti al personale nell’ambito delle competenze accessorie alla retribuzione, sono stati erogati premi per 77,1 mln (47 mln nel 2020) in aumento rispetto all’esercizio precedente sul quale incideva, la riduzione dell’MBO e il calo delle vendite61. Le premialità corrispondono, per il personale dipendente, anche al risultato di un processo di valutazione delle prestazioni che ha interessato il 96,2 per cento del personale.
60 Il personale esodato è espresso a teste intere e non in FTE.
61 Occorre evidenziare che i premi erogati ciascun anno, accolgono quota parte dell’incentivo dell’esercizio precedente
maturato, con riferimento alle campagne commerciali, trimestralmente.
5.2 Composizione e gestione del personale
Nel 2021 è proseguito il consolidamento delle politiche aziendali delineate nel piano industriale “2024 Sustain & Innovate” che ha previsto, tra l’altro, l’accentramento nella Capogruppo delle funzioni di Risorse umane e organizzazione, precedentemente operanti in ambito BancoPosta e nelle Società del Gruppo.
Con riferimento alla funzione Mercato Privati, che presidia la clientela retail e il front end commerciale con ca. 52.700 risorse (ca. 55.400 nel 2020), di cui 48.700 operanti nei 12.761 uffici postali aperti sul territorio nazionale, sono state istituite nuove figure professionali (Referenti nelle macro aree e Specialisti nelle filiali) e la distribuzione dei prodotti/servizi è stata orientata verso una piattaforma multicanale composta non solo dalla rete degli uffici ma anche dalle digital properties62, dai punti di contatto remoto (contact center) e da una rete fisica “di terzi”63 per rispondere ai mutati bisogni della clientela.
La funzione Posta Comunicazione e Logistica si avvale di ca. 47.200 dipendenti (ca. 49.700 nel 2020) distribuiti sull’intera catena di lavorazione della corrispondenza, dall’accettazione e raccolta, fino allo smistamento e consegna. Il recapito ha impegnato ca. 37.800 risorse (ca.
40.400 nel 2020), di cui ca. 31.400 portalettere (ca. 33.000 nel 2020). Le iniziative gestionali realizzate nell’anno fanno riferimento al riassetto delle lavorazioni interne, alle prestazioni dei portalettere e all’ottimizzazione dei flussi produttivi all’interno dei siti aziendali.
62 Gli utenti che hanno utilizzato i canali web e app di Poste sono stati 33,8 mln (27,1 nel 2020), con una media giornaliera di 4,3 mln di accessi (3 mln nel 2020) e un valore annuo di transazioni per 32,7 mld (22,2 mld nel 2020).
63 L’offerta di prodotti/servizi nei canali di distribuzione di terzi è composta da 62mila punti di consegna/ritiro (di cui
13.500 è rappresentata dalla rete Punto Poste).
Tabella 16 - Tipologia del personale
Qualifiche professionali | 2020 | 2021 | Δ 21/20 |
Dirigenti | 572 | 554 | (18) |
Quadri - A1 | 6.196 | 6.354 | 158 |
Quadri - A2 | 7.660 | 7.515 | (145) |
Xxxxxxx B,C,D | 94.483 | 89.392 | (5.091) |
Xxxxxxx E, F | 4.936 | 4.650 | (286) |
Contratti di apprendistato | 1.164 | 1.708 | 544 |
Totale organico a tempo indeterminato | 115.011 | 110.173 | (4.838) |
Personale CTD | 6.147 | 6.964 | 817 |
Contratti di somministrazione lavoro | 372 | 252 | (120) |
Totale organico flessibile | 6.519 | 7.216 | 697 |
Totale organico Poste italiane s.p.a. | 121.530 | 117.389 | (4.141) |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Nel 2021, come detto, il personale si è ridotto complessivamente di 4.141 FTE. Analizzando le diverse categorie, si rileva una significativa riduzione del personale appartenente ai livelli B, C, D (-5.091 FTE) per effetto, sia dell’adesione all’esodo incentivato, sia del raggiungimento dei requisiti pensionistici. Analoghe motivazioni hanno determinato una riduzione anche dei livelli E ed F (-286 FTE). Il personale quadro (A1 e A2) si mantiene sostanzialmente in linea, il personale assunto con contratto di apprendistato cresce (+544 FTE), così come la categoria dei Ctd (+817 FTE).
Con riferimento alle politiche gestionali, sono proseguite nell’anno le misure già attuate per il contenimento della pandemia (sospensione trasferte e formazione in presenza, distanziamento, ecc.), nonché la concessione di due giorni di permesso retribuito per aderire alla campagna vaccinale, la conferma del lavoro agile (smart working) per il personale di staff, alternato con due rientri settimanali in presenza dal mese di ottobre e l’ampliamento delle coperture assicurative incluse nella polizza sanitaria.
5.3 Personale dirigente
Il costo del personale dirigente ammonta a 199,7 mln, in crescita del 25,4 per cento rispetto al 2020 (159,3 mln) e rappresenta il 3,7 per cento del costo del lavoro. Nel 2021 si sono realizzate 36 assunzioni e 84 cessazioni. La tabella che segue riepiloga le voci costitutive del suddetto onere confrontate con il 2020.
Tabella 17 - Costo personale dirigente 2020/2021
Voci di costo
2020
FTE
2021
FTE Δ %
21/20
(dati in milioni)
Competenze fisse | 75,2 | 75,3 | 0,1 | ||
Competenze accessorie | 17,6 | 33,0 | 87,5 | ||
Pagamenti basati su azioni | 5,5 | 10,6 | 92,7 | ||
Contributi | 30,3 | 35,3 | 16,5 | ||
TFR | 5,2 | 5,2 | ns | ||
Altri costi | 4,7 | 1,2 | (74,5) | ||
Esodi - Vertenze -Amm.- Collab. | 20,8 | 39,1 | 88,0 | ||
TOTALE | 159,3 | 572 | 199,7 | 554 | 25,4 |
Costo del lavoro | 5.557 | 5.348 | (3,8) | ||
Costo personale dirigente su costo totale del lavoro | 2,9% | 3,7% |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Le competenze fisse della retribuzione sono sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente, crescono invece le competenze accessorie (+87,5 per cento) in relazione alla consuntivazione dell’MBO (nel 2020 decurtato del 50 per cento a sostegno di una politica responsabile sugli effetti della pandemia) e i Pagamenti basati su azioni (+92,7 per cento) riepilogativi delle incentivazioni a medio/lungo termine64 giunte a scadenza nell’esercizio. Diminuisce la voce Altri costi (1,2 mln contro i 4,7 del 2020) per maggiori recuperi di sopravvenienze e si incrementa (+88 per cento) l’aggregato Esodi –Vertenze, ecc. (39,1 mln contro 20,8 del 2020), la cui voce più rappresentativa (36 mln) è costituita dal costo per l’esodo incentivato di 70 dirigenti (36 nel 2020).
Tabella 18 - Costo 2021 Dirigenti con responsabilità strategiche e altri dirigenti (Dirs)
(dati in milioni) | |||||||||
DIRS + DG | Costo 2020 | FTE | Costo 2021 | FTE | Altri dirigenti | Costo 2020 | FTE | Costo 2021 | FTE |
Competenze fisse | 5,6 | 5,9 | Competenze fisse | 69,6 | 69,4 | ||||
Competenze accessorie | 1,7 | 3,7 | Competenze accessorie | 15,9 | 29,3 | ||||
Pagamenti basati su azioni | 2,0 | 4,2 | Pagamenti basati su azioni | 3,5 | 6,4 | ||||
Contributi | 2,3 | 2,9 | Contributi | 28,0 | 32,4 | ||||
TFR | 0,4 | 0,4 | TFR | 4,8 | 4,8 | ||||
Altri costi | 2,8 | 1,9 | Altri costi | 1,9 | (0,7) | ||||
Esodi, Vertenze, Amm., Collab. | - | - | Esodi, Vertenze, Amm., Collab. | 20,8 | 39,1 | ||||
TOTALE | 14,8 | 13 | 19,0 | 13 | TOTALE | 144,5 | 559 | 180,7 | 541 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
64 Nel 2021 è giunto a maturazione il primo ciclo del piano “ILT Performance Share” il cui livello medio di raggiungimento
degli obiettivi per gli aventi diritto è stato pari al 126,5 per cento del target.
I dirigenti a cui sono riconosciute responsabilità strategiche nelle scelte gestionali sono 13 e il relativo costo aumenta, passando da 14,8 del 2020 a 19 mln nel 2021; anche il costo degli altri 541 dirigenti si incrementa, passando da 144,5 a 180,7 mln, per effetto del già citato incremento delle componenti variabili e dell’onere per incentivi all’esodo. Le complessive performance manageriali hanno raggiunto i target degli obiettivi per l’accesso ai sistemi di incentivazione MBO65 erogato nel 2021 a 525 dirigenti per complessivi 11,9 mln, ulteriori 11,6 mln afferiscono ai sistemi di incentivazione a lungo termine erogati a 153 risorse. Il costo invece del MBO di competenza 2021 accantonato in bilancio è pari a 34,7 mln, di cui 24,3 mln per i dirigenti e 10,4 mln per i quadri.
5.4 Personale dipendente
Rinnovo CCNL
Il Ccnl del personale non dirigente di Poste italiane s.p.a. e delle società del Gruppo66 è stato rinnovato il 23 giugno 2021 con validità dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2023. I termini economici maggiormente rappresentativi dell’intesa riguardano l’erogazione di due una tantum a copertura del periodo di vacatio contrattuale (900 euro medi pro/capite per l’anno 2020 e 800 per il 2021), un incremento di 90 euro medi pro/capite con decorrenza luglio 2022/luglio 2023 e un aumento del ticket mensa giornaliero di 0,84 euro. La tabella che segue fornisce il dettaglio dell’impatto economico generato dal rinnovo.
Tabella 19 - Rinnovo CCNL 2019/2023 personale dipendente
(dati in milioni)
Impatto economico rinnovo CCNL anno 2021 e successivi
Retribuzione Contributi e TFR Accessorie* Totale
Anno 2021 | 60 | 16 | 76 | |
Anno 2022 | 48 | 16 | 5 | 69 |
Anno 2023 | 124 | 40 | 14 | 178 |
a regime | 152 | 50 | 19 | 221 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
*valore ticket mensa
65 L’attivazione dell’MBO è vincolata al raggiungimento della soglia economico-finanziaria fissata nell’EBIT del Gruppo
definito annualmente e tiene conto dei parametri di adeguatezza patrimoniale e liquidità operativa.
66 Il contratto si applica a Postel, Poste Vita, Poste Assicura, Poste Welfare Servizi, BancoPosta Fondi SGR, EGI e PostePay.
Gli incrementi previsti hanno determinato un maggior onere di 76 mln relativo alle citate una tantum, erogate con le competenze del mese di luglio, mentre la stima del maggior costo impatterà, a parità di organico, per 69 mln nell’esercizio 2022, 178 mln nel 2023 e 221 mln a regime. In relazione ai profili normativi, il nuovo Ccnl contiene ampliamenti e integrazioni sui temi di rapporto di lavoro a tempo determinato67, di part/time (considerata la richiesta sempre più frequente del ricorso a tale modalità) di lavoro agile, di mobilità, ferie, permessi e malattie. E’ stato altresì recepito l’istituto della smonetizzazione in caso di coincidenza di festività nazionali con la domenica e infine, con riferimento al sistema di welfare aziendale, è stato confermato il piano di assistenza sanitaria per dipendenti e familiari e introdotta la possibilità di trasformare tutto o parte del premio di risultato annuale in beni e servizi a impatto sociale, da utilizzare per sé e/o per il nucleo familiare (spese di educazione o istruzione, salute e benessere, ecc.).
Assunzioni e cessazioni
Nel corso del 2021 la Società ha realizzato 3.031 assunzioni con contratto a tempo indeterminato (di cui 1.254 part/time) e 770 con contratto di apprendistato. Le assunzioni rientrano in un piano straordinario di politiche attive del lavoro68 realizzato per mitigare gli effetti del turn over e per sostenere l’operatività del front end commerciale della funzione Mercato Privati a cui sono state destinate 1.475 nuove risorse, 1.100 delle quali impiegate nell’attività di sportelleria. Dal mese di ottobre sono inoltre entrati in organico 1.092 dipendenti del Gruppo Nexive. Con riferimento al personale Ctd, 10 dipendenti sono stati riammessi in servizio, come da disposizione del giudice del lavoro, per sentenze sfavorevoli alla Società, mentre 12.300 sono i contratti a termine stipulati nell’anno, di cui 297 part time. La Società ha fatto ricorso a 215 nuovi contratti dii somministrazione. Le previsioni occupazionali stimano l’assunzione di 6.900 dipendenti tra giovani laureati, stabilizzazioni di contratti a termine, conversioni da part time a full time, sportellizzazioni e mobilità nazionale69. Significativo è il turnover degli addetti al servizio di consulenza dei prodotti finanziari e assicurativi: nel periodo 2017/2021 l’avvicendamento delle risorse ha registrato ca. 1.300 uscite e 1.100 nuove ingressi (tra assunzioni e promozioni).
67 È stata introdotta la disciplina del diritto di precedenza che privilegia, nelle assunzioni a tempo indeterminato, i lavoratori Ctd che, alla data del 31 gennaio dell’anno di avvio del processo assunzionale, abbiano prestato attività di portalettere e/o addetto di produzione con uno o più contratti a termine.
68 Verbali di Accordo con le XX.XX. del 24 marzo e 3 agosto 2021.
69 Mobilità del personale interno verso le attività di sportelleria.
I dipendenti cessati dal servizio si attestano a 9.059, in aumento del 9,8 per cento rispetto al 2020 (8.245). Le risorse che hanno aderito ai programmi di esodo incentivato ammontano a
5.130 (con un costo di 252 mln), ulteriori 3.037 dipendenti hanno raggiunto i requisiti pensionistici secondo la normativa vigente.
Gestione Coordinamento e Sicurezza sul lavoro
Anche l’anno 2021 è stato influenzato dall’emergenza sanitaria dovuta alla circolazione del Coronavirus. In funzione dell’evoluzione della pandemia, del quadro normativo e dell’avanzamento della campagna vaccinale, la Società ha aggiornato i propri protocolli anti-contagio, informato costantemente i lavoratori sui comportamenti da assumere e sulle regole da adottare e ha completato la migrazione degli standard gestionali sulla salute e sicurezza dal sistema XX XXXXX 00000 alla norma europea UNI ISO 45001, ottenendo la certificazione internazionale di conformità70 fino all’esercizio 2024. L’attività di verifica e controllo è proseguita in tutti i siti aziendali secondo specifici piani71 di intervento e l’esito degli accertamenti è stato comunicato ai competenti uffici per la soluzione delle problematiche rappresentate. Sono 414 i report consuntivati (327 nel 2020) che riepilogano 3.781 dichiarazioni di non conformità, in crescita del 14,7 per cento rispetto alle 3.296 del 2020. Gli ambiti impiantistico/strutturali rilevano, come per il passato, le maggiori criticità impegnando il 30,2 per cento del totale; seguono le irregolarità nei sistemi antincendio e nella gestione delle emergenze (21,7 per cento) e quelle riscontrate negli ambienti di lavoro (13,5 per cento). Sono 119 le ispezioni effettuate nell’anno. in osservanza del protocollo per il contenimento del contagio da Coronavirus.
Sono in diminuzione le segnalazioni di non conformità provenienti dagli organi di vigilanza esterni alla Società che rivestono la qualifica di Ufficiali di Polizia giudiziaria (Asl, Vvf, ecc.) per effetto della diminuzione dei sopralluoghi nei siti aziendali. I verbali emessi nell’anno sono 25 (58 nel 2020), riepilogativi di 62 prescrizioni (151 nel 2020) comminate, in massima parte, per irregolarità accertate nell’uso di impianti di areazione e illuminazione nei locali adibiti a deposito materiali, nella segnaletica, nell’accesso alle vie di esodo, ecc. Ciascuna prescrizione corrisponde a una specifica violazione, cui fa seguito il pagamento di una
70 L’ottenimento della certificazione ha consentito un risparmio sulle tariffe applicate dall’Inail stimato in ca. 1,5 mln annui.
71 I piani di intervento e miglioramento sulla salute e sicurezza hanno la finalità di verificare che i sistemi di gestione adottati siano conformi alle normative vigenti (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81). Nel corso del 2021 la Società ha proceduto, tra l’altro, all’aggiornamento di 7.433 documenti di valutazione dei rischi, contenenti molteplici innovazioni in materia di contagio da Covid, smart working, monitoraggio ambientale, ecc..
sanzione amministrativa per l’estinzione del procedimento. L’onere relativo alle ammende si attesta a 95mila euro, in diminuzione del 10,4 per cento rispetto ai 106mila euro del 2020. Tra le misure di tutela adottate, si segnalano circa 300mila ore di formazione erogate a 48mila dipendenti (38mila nel 2020), prevalentemente operanti nelle funzioni di Mercato Privati e di Posta, Comunicazione e Logistica per la complessità dei processi lavorativi che interessano dette funzioni e per la maggiore esposizione a rischi specifici. L’erogazione dei corsi è avvenuta in modalità webinar e e-learning, limitando le attività in presenza solo alla parte esercitativa delle squadre di emergenza. La flotta aziendale dedicata al recapito è stata rafforzata con ca. 4mila nuovi mezzi (tricicli, quadricicli e autoveicoli) di cui ca 1.700 elettrici). Infine, con l’introduzione dell’obbligo di esibire il green pass per accedere ai luoghi di lavoro (decreto legge 21 settembre 2021, n. 127, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 novembre 2021, n. 165), Poste dal mese di ottobre ha predisposto un sistema di verifica e rendicontazione delle presenze giornaliere. Tali misure hanno riguardato anche gli accessi in tutti gli uffici postali aperti sul territorio.
Malattie e Infortuni
Il fenomeno delle assenze per malattia si è ridotto dell’8,7 per cento (64.449 casi contro i 70.636 del 2020). Le giornate di lavoro perse nell’anno si attestano a 15,3 pro/capite (16,6 nel 2020, -7,8 per cento) corrispondenti a una perdita di capacità lavorativa di ca. 6.400 FTE e, in termini di costo, a un onere stimato dalla Società in circa 251,7 mln. Il tasso di assenteismo è del 4,9 per cento. La pandemia ha fatto registrare 11.841 casi nel corso dell’anno (10.990 nel 2020) con 2,3 giorni pro/capite annui di lavoro persi, in linea con il 2020. Aumentano le risorse titolari dei benefici di cui alla legge5 febbraio 1992, n. 10472 che passano da ca. 22.500 del 2020 a ca. 23.400. Le relative assenze dal servizio hanno determinato la perdita di 6 giorni di lavoro pro/capite annui (8,1 giorni nel 2020) per effetto di quanto disposto dai decreti73 “Cura Italia” e “Rilancio”.
Nell’ambito delle iniziative promosse a tutela della salute dei dipendenti, sono stati eseguiti ca. 270mila tamponi gratuiti nei 57 presidi aperti su tutto il territorio nazionale, è stato attuato il programma di sorveglianza sanitaria (controlli, visite, sopralluoghi, valutazione
72 La legge prevede assenze per 3 giorni al mese fino a un massimo di due anni continuativi nell’intera vita lavorativa del
dipendente.
73 Con i dd.ll. n. 18 e n. 34 del 2020 i lavoratori hanno potuto richiedere ulteriori 24 giorni di permesso ex 104/92 da fruire tra i mesi di marzo e giugno 2020.
delle fragilità, ecc.), secondo quanto previsto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, su ca. 55mila dipendenti e, in particolare, su lavoratori maggiormente esposti a rischio contagio, in ragione dell'età e dello stato di salute (cd. sorveglianza sanitaria eccezionale). Relativamente agli infortuni occorsi sui luoghi di lavoro, con la ripresa delle attività e con il protrarsi della pandemia, l’esercizio 2021 ha registrato un incremento del fenomeno, passando da 6.502 casi del 2020 a 11.127 (+71,1 per cento). I dati esposti includono 6.137 infortuni denunciati per contagio da Covid-19 (2.042 casi nel 2020), pari al 55,1 per cento del fenomeno. In aumento i relativi indici di frequenza (64,6 per cento) e gravità (36 per cento). Al netto della casistica riconducibile al Covid74, gli incidenti del 2021 contano 4.990 casi (4.460 nel 2020, +11,8 per cento). Per neutralizzare gli effetti distorsivi prodotti dalla pandemia sull’andamento del fenomeno, la Società ha monitorato il numero degli infortuni attraverso l’applicazione di una media mobile triennale, con avanzamento annuale, calcolata su due periodi consecutivi (anni ‘19-20-21 verso ‘18-19-20), escludendo i casi Covid. Tale criterio ha consentito di rilevare un trend di diminuzione del numero degli eventi (-10 per cento) e dell’indice di frequenza (-7 per cento) nei periodi considerati.
Per quanto attiene agli ambiti di lavoro e alle causali degli incidenti, l’attività del recap ito postale conta quasi il 78 per cento del totale degli infortuni per le insidie che derivano dalla circolazione stradale. In particolare, gli infortuni registrati nell’uso di motoveicoli (collisione con terzi, cadute senza collisione e posizionamento del mezzo) occupano più del 31 per cento del fenomeno, mentre le cadute durante il percorso a piedi riguardano ca. il 12 per cento. Gli incidenti mortali registrati nell’anno sono 10 (8 sul lavoro e 2 in itinere75) a cui si aggiungono 24 decessi per infezione da Covid-19.
5.5 Contenzioso del lavoro e provvedimenti disciplinari
Il contenzioso del lavoro registra l’apertura di 693 nuovi procedimenti (524 nel 2020). Di questi, 551 attengono a diversi aspetti dello svolgimento del lavoro (mobilità, trasferimenti, demansionamenti, ecc.), 83 riguardano la tipologia della costituzione del rapporto di lavoro e 59 quella della risoluzione. Aumentano soprattutto le vertenze attivate a seguito
74 Dall’inizio della pandemia nel 2020 a fine 2021 si sono verificati ca. 8.200 infortuni, con una durata media di 27 giorni.
75 Gli eventi in itinere (occorsi nel tragitto casa/lavoro/casa), pur non rientrando nella disamina del fenomeno rappresentato registrano una crescita dell’11,7 per cento. Nel 2021 sono stati registrati 977 casi (875 nel 2020).
dell’applicazione di sanzioni disciplinari (230 rispetto a 46 del 2020) e per omissioni contributive lamentate dai dipendenti (97 contro 26 del 2020). Diminuisce invece il contenzioso con i lavoratori con contratto a tempo determinato76, che registra nell’anno 30 nuove istanze (72 nel 2020). Per tale tipologia di controversia risultano ancora pendenti 672 cause in ogni grado di giudizio. L’utilizzo del Fondo vertenze con il personale è stato di 10 mln, dei quali 2,2 mln relativi a spese legali di controparte. La percentuale di soccombenza in giudizio stimata ai fini della valorizzazione del suddetto Fondo si attesta al 25,4 per cento.
Per quanto attiene all’adozione dei provvedimenti disciplinari, il fenomeno è in crescita del 66 per cento, con 2.515 eventi rilevati nell’anno (1.515 nel 2020). La Società individua fatti e comportamenti illeciti e, a seconda della gravità dell’infrazione, adotta provvedimenti espulsivi o conservativi del posto di lavoro. Le sanzioni di tipo espulsivo sono state 133, in crescita del 6,4 per cento (125 casi nel 2020) e hanno riguardato principalmente le causali dell’assenza ingiustificata superiore a 10/60 giorni e le irregolarità operative rilevate nell’adempimento delle mansioni assegnate. Ulteriori 2.382 provvedimenti (1.390 nel 2020) attengono a sanzioni di tipo conservativo, di cui 670 per irregolarità operative, 221 per assenza a visita fiscale e 219 per cashback, tipologia di sanzione applicata soprattutto al personale di sportelleria che, nel corso del 2021, si è indebitamente appropriato delle misure governative concesse ai cittadini per l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici77. Seguono le sanzioni per mancato rispetto dell’orario di lavoro, per irregolarità nel recapito e per alterco con e senza vie di fatto. Circa i comportamenti che violano le misure atte a contenere gli infortuni sul lavoro, si evidenziano 112 provvedimenti presi per rifiuto di indossare i dispositivi antinfortunio e 38 per inosservanza delle norme del codice stradale (soprattutto per guida senza casco). Sono stati adottati anche 319 provvedimenti di “reprimenda”, 275 provvedimenti gestionali senza attivazione di un procedimento disciplinare e 99 archiviazioni di casi ritenuti non rilevanti. Le posizioni creditorie vantate nei confronti dei dipendenti per l’applicazione delle sanzioni in argomento hanno consentito alla Società di recuperare 2,7 mln (2,4 mln nel 2020).
76 Il costo medio dell’anno si attesta a 3.541 euro a vertenza.
77 Decreto del Ministero dell'Economia e delle finanze 24 novembre 2020, n. 156: “Regolamento recante condizioni e criteri per l’attribuzione delle misure premiali per l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici” . L’azione sanzionata veniva compiuta nelle fasi di pagamento effettuate dagli utenti presso gli sportelli postali, con richiesta di accredito del cashback su conti intestati a dipendenti.
6.1 Evoluzione organizzativa
L’Information Technology (IT) rappresenta un fattore importante per il perseguimento degli obiettivi del Piano Strategico “2024 Sustain & Innovate” e la stessa velocità di adattamento e di reazione all’innovazione tecnologica è un elemento fondamentale in un contesto sempre più competitivo. Poste, attraverso la funzione Digital, Technology & Operations, ha intrapreso un percorso di digitalizzazione che ha influenzato l’offerta e i processi aziendali attraverso l’evoluzione del proprio modello di distribuzione in un’ottica omnicanale. Tale processo è stato indubbiamente favorito dalla pandemia da Covid-19 che, a partire dagli inizi del 2020 e durante il 2021, ha comportato un’accelerazione forzata verso modelli di business che fanno leva su una strategia che favorisca la presenza del venditore nei diversi canali e piattaforme, così da consentire ai clienti di interagire ed essere coinvolti in maniera simultanea e con diverse modalità. In tale ottica, il nuovo Piano ha il fine di abilitare la transizione di Poste verso il ruolo di Distribution Platform of Choice degli italiani78.
Nel corso del 2021 è proseguita la realizzazione di numerosi progetti all’interno delle piattaforme progettuali (di business e infrastrutturali) di Poste italiane e di tutte le Società del Gruppo.
Nell’esercizio in esame sono state prese in carico 2.465 iniziative progettuali79, di cui il 32 per cento complesse e il 68 per cento semplici80. A fronte di queste, nel 2021 sono state completate 1.992 iniziative, di cui il 30 per cento complesse e il 70 per cento semplici.
Di seguito viene illustrata la ripartizione delle iniziative per cliente interno.
78 Le platform companies, o aziende piattaforma, sono aziende il cui modello di business si basa su piattaforme digitali (ne sono un esempio Amazon, Google, Alibaba, Uber, ecc.)
79 Nell’analisi delle iniziative prese in carico e completate nel 2021, occorre tenere presente che l’insieme delle attività
progettuali è composto da:
- Attività avviate negli anni precedenti con termine nell’anno 2021;
- Attività avviate e terminate nell’anno 2021;
- Attività avviate nell’anno 2021 che termineranno negli anni successivi.
80 Le iniziative progettuali relative ai fabbisogni IT vengono convenzionalmente classificate in “semplici” e “complesse” in relazione al diverso impatto in termini di architettura sistemistico/applicativa, al perimetro funzionale, al livello di integrazione con altre iniziative/sistemi dal punto di vista applicativo, tecnologico o di dati.
Figura 5 – Ripartizione iniziative progettuali 2021
18%
21%
34%
BancoPosta
4%
7%
16%
Digital, Technology & Operations
società del Gruppo
Posta Comunicazione e Logistica
Mercato Privati
Altre funzioni
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Dall’analisi per cliente interno emerge che il 18 per cento degli investimenti IT ha riguardato iniziative progettuali di reingegnerizzazione dei processi e conseguente implementazione di sistemi a supporto di attività trasversali a tutte le diverse aree di business. Il 21 per cento degli interventi sono stati realizzati in ambito BancoPosta e comprendono attività di progettazione, sviluppo, evoluzione e manutenzione dei sistemi informativi per l’efficientamento dei processi, l’adeguamento normativo e l’evoluzione dei prodotti e servizi offerti alla clientela. A tal proposito, i principali interventi hanno riguardato la semplificazione del processo di vendita a distanza sul canale digitale dei prodotti di Risparmio Postale, di quelli assicurativi e dei fondi comuni di investimento. Sono stati realizzati, inoltre, gli interventi necessari a rendere i sistemi applicativi di BancoPosta sempre più conformi agli obblighi di legge e di compliance di varia natura (leggi, audit interni, regolamentazione di Banca d'Italia, norme e orientamenti Consob, disposizioni dell'Agenzia delle Entrate), nonché a migliorare i processi contabili. Sono altresì proseguite le evoluzioni dei sistemi che abilitano la cessione del credito d’imposta introdotto dal Decreto Rilancio. Il 34 per cento degli interventi riguarda alcune società del Gruppo, in particolare il 16 per cento ha riguardato il Gruppo Poste Vita, oggetto di una profonda trasformazione
dell’intera architettura IT, in relazione all’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2023, del nuovo
principio contabile IFRS 17.
6.2 Dinamica della spesa in Information & Comunications Technology (ICT)
Gli investimenti realizzati nel corso del 2021 da Poste italiane nell’ICT ammontano a circa
418 mln (377 mln nel 2020) di cui 193 mln destinati a progetti “infrastrutturali” di aggiornamento, consolidamento, trasformazione e innovazione tecnologica delle infrastrutture ICT aziendali a supporto del business e 225 mln afferenti a progetti tesi alla crescita dei volumi e dei ricavi.
Per quanto riguarda la componente costi ICT, il 2021 ha consuntivato circa 300 mln; l’incremento di circa 50 mln rispetto al 2020 (a parità di perimetro considerato) è principalmente dovuto alla realizzazione della piattaforma a supporto dei processi di gestione dei Centri Vaccinali, nonché all’incremento dei volumi gestiti sui numeri verdi di Assistenza clienti sul ramo finanziario e pagamenti.
Considerando la variazione del perimetro di attività dell’esercizio, dovuta alla cessione del ramo IT di Postel e di Nexive in favore di Poste italiane s.p.a. (avvenute nel secondo semestre 2021), la variazione dei costi rispetto all’esercizio precedente si attesta a +4 mln.
Sono proseguite, inoltre, le attività di integrazione dei processi e sistemi IT del Gruppo Poste Vita e di PostePay.
6.3 Rischio informatico
Poste italiane già da alcuni anni ha sviluppato un modello di approccio sistemico per il governo della sicurezza informatica che indirizza, in maniera omogenea e continuativa, tutti i processi di gestione dei rischi derivanti dalla compromissione della riservatezza, dell’integrità e della disponibilità dei servizi e delle informazioni trattate, in un progetto di adeguamento continuo dei presidi di prevenzione e protezione delle risorse informative. Tale approccio è stato formalizzato nel “Testo unico di sicurezza informatica”81, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre
81 Il Testo unico di sicurezza informatica è adottato da Poste italiane con l’obiettivo di descrivere l’approccio metodologico e operativo utilizzato dal Gruppo per la gestione della sicurezza informatica, elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano Strategico “24 Sustain & Innovate”, nonché individuare i ruoli e le responsabilità attribuibili ai diversi soggetti coinvolti.
2021, con l’obiettivo di descrivere l’approccio metodologico e operativo adottato dal Gruppo Poste per la gestione della sicurezza informatica.
In tale contesto opera il CERT (Computer Emergency Response Team), una specifica realtà organizzativa di Poste specializzata in prevenzione dei rischi, coordinamento della gestione degli incidenti informatici del Gruppo e risposta a eventi di criminalità informatica, che si colloca all’interno di una rete nazionale e internazionale di strutture similari con cui dialoga quotidianamente per condividere informazioni, indicatori di compromissione e modelli di attacco in generale; tale scenario vede una forte collaborazione anche con la struttura CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della Polizia Postale.
Comitato della Sicurezza Informatica
Il Comitato Strategico della Sicurezza Informatica è l’organismo inter-funzionale presieduto dal Responsabile della funzione Corporate Affairs e composto da responsabili delle principali funzioni/Società del Gruppo interessate dal processo di gestione e controllo della sicurezza informatica. Il Comitato, oltre a definire le linee di indirizzo della sicurezza informatica:
- coordina funzioni e Società del Gruppo, con lo scopo di garantire l’efficacia della governance complessiva e agevolare la risoluzione di eventuali problematiche di impedimento;
- valuta e monitora gli avanzamenti del Piano Permanente di Sicurezza contenente gli interventi di sicurezza informatica da realizzare nel medio-lungo termine;
- monitora costantemente i livelli di rischio informatico.
7. ATTIVITÀ NEGOZIALE
7.1 Novità normative
Nel corso del 2021 il quadro normativo ha continuato a essere parzialmente influenzato dal contesto emergenziale da cui è derivato, anche nel settore degli appalti pubblici, il frequente ricorso alla decretazione d’urgenza, necessaria ai fini della tempestiva adozione di misure di semplificazione e di sostegno alle imprese e all’economia nazionale nonché dirette alla promozione dell’equità sociale e di genere. Su tale solco si innestano le misure previste dal decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 luglio 2021,
n. 108 (cd. “Semplificazioni bis”), per le procedure afferenti agli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dal PNRR e dal PNC, dirette a semplificare l’iter di affidamento dei relativi contratti. Particolarmente intensa è stata pertanto l’attività di compliance alle disposizioni di nuova emanazione, stante l’inclusione di alcuni specifici affidamenti di Poste nel quadro dei progetti interessati da risorse provenienti dal PNC e per i quali si rimanda a quanto esposto nel cap. 1.2. Al medesimo d.l. n. 77 del 2021 si deve inoltre la proroga di alcune misure - sempre volte alla semplificazione e accelerazione delle procedure di affidamento di contratti pubblici - già varate con i precedenti decreto legge 18 aprile 2019 n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55 (c.d. “Sblocca Cantieri”) e decreto legge 16 luglio 2020 n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120 (c.d. “Semplificazioni 2020”), nonché l’intervento sull’art. 105 del Codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, diretto a conformare l’istituto del subappalto ai rilievi espressi nella procedura di infrazione UE82 con particolare riguardo alla previsione, ad opera della normativa nazionale, di un limite predefinito di prestazioni subappaltabili in assenza di una corrispondente disposizione nel diritto di derivazione comunitaria.
Sempre tra le misure a sostegno delle imprese che hanno caratterizzato il 2021, è opportuno inoltre segnalare il decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 (c.d. “Sostegni-bis”) che, per fronteggiare i rincari dei costi di alcuni materiali da costruzione, ha previsto, all’art. 1-septies, l’introduzione di una specifica disciplina revisionale dei prezzi per i contratti di lavori pubblici in relazione alle lavorazioni
82 L’art. 105 commi 2 e 5 del Codice dei Contratti è stato oggetto della procedura di infrazione n. 2018/2273, avviata dalla
Commissione Europea nei confronti dell’Italia con atto di costituzione in mora del 24 gennaio 2019.
eseguite e contabilizzate nel primo semestre 202183, nonché l’art. 3 comma 4 del decreto legge 30 dicembre 2021 n. 228, convertito, con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15 (c.d. “Milleproroghe”), con cui è stata estesa, sino al 31 dicembre 2022, l’operatività dell’art. 207 del n. 34 del 2020, cit., che riconosce alla stazione appaltante la facoltà di innalzare, sino al 30 per cento, l’anticipazione del prezzo in favore dell’impresa appaltatrice prevista dall’art. 35 c. 18 del Codice.
Il quadro così delineato è stato recepito nella documentazione normativa e contrattuale delle procedure negoziali del Gruppo, contribuendo a limitare il numero di contestazioni giudiziali, unitamente all’esito dei ricorsi promossi, tutti favorevoli a Poste84.
7.2 Gestione degli acquisti
Il percorso di innovazione intrapreso negli ultimi anni dal Gruppo Poste italiane ha spinto la funzione Acquisti della Capogruppo a sviluppare un processo di trasformazione verso un modello integrato volto alla semplificazione, standardizzazione e digitalizzazione dei processi, all’accelerazione dei tempi di risposta, al continuo rispetto della compliance e al rafforzamento della partnership tra le unità di business. Nel corso del 2021 sono stati introdotti cambiamenti che hanno avuto impatto non solo sull’organizzazione, sui processi e procedure, sui sistemi, ma anche su specifici ambiti quali la sostenibilità e il marketing di acquisto.
Con riferimento all’attenzione della governance verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile e i principi del Global Compact, Poste si è confrontata sui temi legati alla sostenibilità nell’ambito del United Nation Global Compact (UNGC)85 di cui è membro dal 2019. In particolare, i criteri ESG (Environmental, Social e Governace) sono stati recepiti all’interno del quadro regolamentare dei processi di approvvigionamento. In tale contesto e in continuità con i precedenti anni, la funzione Acquisti ha recepito i criteri previsti dal Green Public Procurement (GPP – Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione) al fine di coniugare la
83 Compensazione successivamente estesa anche alle lavorazioni relative al secondo semestre 2021.
84 La competente funzione aziendale ha comunicato che allo stato attuale è pendente un solo giudizio di appello innanzi al Consiglio di Stato.
85 L’adesione al Global Compact impegna Poste italiane a integrare i principi sanciti dal Patto nei propri processi decisionali. L’UNGC, fondato nel 1999 dalle Nazioni Unite è l’iniziativa strategica di cittadinanza d’impresa più ampia al mondo, istituita con l’obiettivo di incoraggiare l’applicazione, la diffusione e il supporto ai dieci principi fondamentali relativi a diritti umani, condizioni lavorative, ambiente e lotta alla corruzione.
sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi e incentivato l’adozione, da parte dei fornitori, di standard etici di comportamento e di certificazioni in materia sociale, ambientale e di governance (per es. ISO 9001, ISO 14001, XX 0000, OHSAS 18001, ISO37001) nonché, per determinate categorie merceologiche, l’impiego di specifici criteri di procurement finalizzati alla valorizzazione degli aspetti di sostenibilità. I risultati raggiunti nel 2021 confermano un trend di crescita rispetto al 2020 degli indici di sostenibilità, in particolare, con riferimento alle gare sopra-soglia avviate nell’anno come illustrato nella tabella che segue.
Tabella 20 - Gare Sopra Soglia avviate con criteri ESG
KPI | 2020 | 2021 | Δ 21/ 20 |
Ambientali | 75,9% | 83,4% | 7,5% |
Sociali | 74,1% | 84,5% | 10,4% |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste Italiane s.p.a.
Nel 2021 è proseguito il percorso finalizzato all’implementazione delle strategie di marketing d’acquisto a supporto dei processi di approvvigionamento, attraverso studi e analisi di settore86 che hanno permesso, da un lato, di ampliare la lista dei fornitori87, dall’altro di definire politiche di acquisto funzionali ad assicurare la massima apertura ed accessibilità ai mercati di riferimento.
7.3 Evoluzione dei sistemi di supporto agli acquisti
Nel corso del 2021 è proseguito il percorso di digitalizzazione dell’intero ciclo passivo (dall’emissione della richiesta di acquisto all’avvenuta prestazione) che ha portato a incrementare fortemente i documenti dematerializzati rispetto all’anno precedente. L’applicazione webAPP che, tramite l’utilizzo di dispositivi mobili (tablet, cellulare) consente di gestire l’intera fase di affidamento e contrattualizzazione, è stata ulteriormente estesa a tutte le risorse con profilo di buyer. Inoltre, l’utilizzo dell’applicativo workflow management
86 Nel 2021 gli studi e analisi dei mercati di acquisto sono stati effettuati prevalentemente per ambiti merceologici non rientranti nel perimetro di copertura dell’Albo Fornitori di Gruppo (prodotti, servizi professionali, servizi finanziari, servizi sostitutivi di mensa mediante buoni pasto, servizi di coworking ecc.).
87 Nel 2021 la lista è stata ampliata con ca. 190 nuovi fornitori (pari al 21 per cento del totale movimentato con valori superiori a euro 10mila euro) e nei confronti competitivi sono stati coinvolti circa 1.800 operatori economici.
integrato col sistema transazionale (SAP-S/4) è stato ulteriormente esteso a tutte le Società del Gruppo88, permettendo di digitalizzare circa 8.700 richieste di acquisto delle controllate. Sono stati altresì effettuati interventi in coerenza con le direttive ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) e con le evoluzioni della normativa del Codice degli appalti che hanno portato, tra l’altro, all’introduzione e alla personalizzazione dei moduli per la compilazione e la trasmissione verso l’Autorità delle informazioni riguardanti la fase esecutiva.
Nei primi mesi del 2021 Poste italiane ha siglato il rinnovo del protocollo di intesa con la Guardia di Finanza, ribadendo la centralità della cultura della legalità e trasparenza nella sua strategia di crescita e nella gestione del business, attraverso una maggiore collaborazione tra le parti tramite la condivisione di dati e notizie utili per l’attività di contrasto all’evasione fiscale e alla criminalità economica e finanziaria.
7.4 Piano di revisione dei regolamenti e delle procedure in ambito acquisti Poste italiane applica regole interne che disciplinano il processo di acquisto sia per gli appalti soggetti al Codice dei contratti pubblici, sia per gli appalti esclusi dall’ambito di applicazione del Codice stesso89. Il “Regolamento Interno per le Procedure di Affidamento degli Appalti di Lavori, Servizi e Forniture” assieme al Codice dei contratti pubblici costituiscono documenti di tutela di governance e compliance normativa degli affidamenti di Poste. A tal riguardo, nel corso del 2021 è stato avviato l’iter di revisione dell’impianto procedurale, introducendo, in coerenza con il percorso verso la certificazione ISO 20400 (sustainable procurement), i principi ESG funzionali agli acquisti sostenibili.
Restano, infine, cardini del quadro regolamentare la procedura “Gestione della fase di esecuzione contrattuale: ruoli e responsabilità”, con cui sono state disciplinate le attività relative alla gestione contrattuale passiva e le modalità di attestazione delle prestazioni ricevute, nonché la procedura “Predisposizione, autorizzazione ed emissione delle richieste di acquisto”, con l’obiettivo di adeguare i contenuti in coerenza con le variazioni organizzative e di processo sopravvenute.
88 A eccezione del Gruppo PosteVita (inserito a gennaio 2022).
89 La Corte di Giustizia UE, Sez. V, con sentenza 28 ottobre 2020, causa C-521/18 ha stabilito che Poste riveste la qualità di impresa pubblica e come tale, per l’approvvigionamento di beni e servizi, opera in condizioni normali di economia di mercato, a eccezione delle attività dei settori speciali per le quali è tenuta ad osservare la normativa dei contratti pubblici.
Tutte le procedure aziendali rappresentano un presidio necessario ai fini dell’osservanza di quanto previsto dal d.lgs. n. 231 del 2001 e trovano applicazione in tutte le Società del Gruppo.
7.5 Attività d’acquisto svolte nell’esercizio 2021
Nel corso del 2021 Poste italiane ha dato seguito a 2.743 procedure acquisitive che hanno determinato una spesa di 2,4 mld; le procedure soggette ad applicazione del n. 50 del 2016 hanno rappresentato il 52 per cento del totale90, come dettagliato nella Tabella 19.
Tabella 21 - Suddivisione contratti per applicazione del codice degli appalti
(dati in milioni)
Totale Poste italiane - Anno 2021 | N. atti | Importi | % Spesa |
Attività soggette ad applicazione del d.lgs. 50/2016 | 1.773 | 1.270 | 52 |
Appalti esclusi dall'ambito del d.lgs 50/2016 (Parte I - Titolo II) | 970 | 1.179 | 48 |
Intercompany - Esclusi ex art. 6 e art. 7 | 23 | 508 | 21 |
Altri appalti esclusi | 947 | 671 | 27 |
TOTALE | 2.743 | 2.449 | 100 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a. |
La tabella non include i contratti di approvvigionamento di servizi legali afferenti a specifiche materie, conclusi direttamente dalle strutture Corporate Affairs-Affari Legali e Risorse Umane e Organizzazione, così come i contratti sui temi della sicurezza, la cui responsabilità è direttamente in capo al datore di lavoro. Sono esclusi, parimenti, gli ordini di acquisto di importo inferiore alla soglia di euro 2.500, in quanto di scarsa significatività91. Tali acquisti vengono sintetizzati nella tabella che segue.
90 Le principali fattispecie per cui non trova applicazione il Codice dei Contratti Pubblici sono i contratti intercompany (che nel 2021 hanno rappresentato il 21 per cento del totale) nonché i Servizi Finanziari e le attività di Corriere Espresso nazionali e internazionali in quanto direttamente esposte a regime di concorrenza su mercati liberamente accessibili.
91 A seguito dell’istruttoria condotta, la competente funzione aziendale ha comunicato che gli atti acquisitivi inferiori a
euro 2.500 nel 2021 sono stati n. 218 per un valore di 0,23 mln, in diminuzione del 2,2 per cento rispetto al 2020.
Tabella 22 - Acquisti inferiori alla soglia di indagine (euro 2.500)
Anno | N.contratti | Importo complessivo |
2020 | 223 | 264.521 |
2021 | 218 | 233.709 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
a) Procedure di affidamento
Nell’ambito degli affidamenti di Gruppo soggetti al codice degli appalti, le gare hanno rappresentato il 77 per cento per un valore di 985 mln. In particolare, gli affidamenti conseguenti a procedure di gara a evidenza pubblica nel 2021 ammontano a 197 atti, per un importo di 410 mln (32 per cento del totale), includendo sia quelle con bando, sia quelle originate da accordi-quadro precedentemente perfezionati.
La situazione complessiva è esposta nella tabella 23.
Tabella 23 - Attività negoziale di Poste italiane s.p.a.
(valori in migliaia di euro)
Procedure di affidamento
Gare pubbliche Selezione Albo fornitori Altre procedure di gara Atti aggiuntivi
Totale procedure competitive Deroga ex art. 125 D.Lgs. 50/2016 Sottosoglia da Regolamento
Altro
Atti aggiuntivi
Totale affidamenti diretti
Quantità Valore Valore % Quantità
218 509.875 38,0 197
243 402.626 30,0 260
168 20.853 1,6 210
680 216.467 16,1 493
1.309 1.149.821 85,6 1.160
128 84.998 6,3 125
290 5.896 0,4 171
48 4.919 0,4 60
40 12.032 0,9 40
506 107.844 8,0 396
Valore Valore %
410.238 32,3
435.224 34,3
15.435 1,2
124.253 9,8
985.149 77,5
71.828 5,7
3.550 0,3
7.769 0,6
3.837 0,3
86.984 6,8
Proroghe Tecniche
217
84.993 6,3
217
198.397 15,6
Totale altri affidamenti
217
84.993 6,3
217
198.397 15,6
Totale attività soggette a D.Lgs 50/2016
Esclusi Intercompany
Totale attività escluse dal D.Lgs 50/2016
2.032 1.342.658 100,0
1.044 3.103.810 89,2
58 377.523 10,8
1.102 3.481.333 100,0
1.773
23
947
970
1.270.529 100,0
508.189 43,1
671.104 56,9
1.179.293 100,0
TOTALE COMPLESSIVO 3.134 4.823.991 2.743 2.449.822
Incidenza attività soggette a D.Lgs 50/2016 dell'anno 52% Incidenza attività escluse applicazione D.Lgs 50/2016 dell'anno 48%
Attività soggette ad applicazione del D. Lgs. 50/2016
Procedure competitive
Affidamenti diretti
Attività 2020 Attività 2021
Attività Esclusa D.Lgs 50/2016
Altri affidamenti
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Il ricorso all’albo fornitori ha interessato 260 contratti a fronte di 210 altre procedure di gara. A questi si aggiungono 493 atti aggiuntivi (10 per cento del totale delle proc edure di gara soggette al d.lgs. n. 50 del 2016), attivati direttamente da Poste. Ai fini di una corretta valutazione dei dati, occorre tuttavia tener conto che le variazioni, in aumento o in diminuzione, dei valori assoluti e percentuali delle procedure competitive rispetto all’esercizio precedente, sono determinate prevalentemente dalla durata pluriennale dei contratti stessi, che possono determinare oscillazioni anche consistenti tra un anno e l’altro. Gli affidamenti diretti registrano una diminuzione del valore, che passa da 108 a 87 mln (7 per cento del totale), riduzione essenzialmente imputabile alle deroghe ex art. 125 d.lgs. n. 50 del 2016, che passano da 85 mln del 2020 a 72 mln nel 2021 (5,7 per cento del totale). Il valore delle proroghe tecniche92 passa da 85 mln del 2020 a 198 mln nel 2021, registrando un aumento per effetto di eventi non ricorrenti, quali: servizio sostitutivo mensa (buoni pasto), servizio di trasporto dei prodotti postali e attività collegate afferenti alla rete di base nell’ambito territoriale per garantire la continuità del servizio postale, nonché servizi legati all’ICT.
Per quanto riguarda il settore degli appalti non ricadenti nel perimetro di applicazione del codice dei contratti, gli atti di acquisto intercompany hanno generato una spesa complessiva di 671 mln, in aumento rispetto ai 378 mln del 2020. Infine, il perimetro degli appalti esclusi si è attestato su un valore di ca. 508 mln, segnando un decremento di ca. 2.596 mln rispetto al precedente esercizio, che era stato caratterizzato dalla riorganizzazione e ripianificazione degli affidamenti infragruppo su un arco temporale più lungo93.
b) Tipologie contrattuali
Le analisi effettuate sulle informazioni fornite dalla Società in merito alle tipologie contrattuali, sono sinteticamente riportate nella tabella seguente.
92 Le proroghe tecniche sono uno strumento di carattere eccezionale normativamente regolamentato che risponde all’esigenza di garantire la continuità di servizi/forniture nelle more dell’espletamento di procedure di gara per il tempo strettamente necessario alla conclusione di tali procedure; si sostanzia nella prosecuzione di contratti stipulati all'esito delle precedenti gare espletate per l'affidamento della medesima attività.
93 Nel novembre 2019 Poste italiane aveva stipulato un nuovo contratto per servizi logistici con SDA, conseguente la
scissione parziale di quest’ultima a favore della Capogruppo.
Tabella 24 - Tipologie contrattuali
(Valori in migliaia di euro)
Attività 2020 Attività 2021 ∆ 21/20
Tipologia di contratto | Quantità | Valori | Quantità | Valori | % Quantità | % Valori |
Comunicazione | 81 | 22.458 | 4 | 725 | (95) (97) | |
Consulenze | 31 | 4.268 | 22 | 1.266 | (29) (70) | |
Formazione | 27 | 11.273 | 6 | 1.652 | (78) (85) | |
Fornitura | 498 | 867.791 | 378 | 685.772 | (24) (21) | |
Lavori | 334 | 161.203 | 184 | 168.252 | (45) 4 | |
Servizi (*) | 2.163 | 3.756.999 | 2.149 | 1.592.155 | (1) (58) | |
TOTALE | 3.134 | 4.823.991 | 2.743 | 2.449.822 | (12) | (49) |
(*) La categoria include le attività afferenti igiene ambientale, trasporto effetti postali e manutenzioni di apparati e autom Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a. La tipologia contrattuale che nel 2021 ha la maggiore rilevanza, sia | ezzi. per quantità che per |
risorse economiche impiegate, è quella relativa ai servizi, che ammonta a 1,6 mld, in riduzione del 58 per cento rispetto al 2020, esercizio sul quale incideva la scissione parziale in favore di Poste italiane del ramo d’azienda afferente alle attività commerciali e di assistenza clienti relative ai servizi di Corriere Espresso Pacchi SDA. Il 2020 risentiva, altresì, dell’adeguamento dei valori afferenti ai contratti per servizi di igiene ambientale, resosi necessario per ottemperare alle disposizioni di legge introdotte in via eccezionale per contenere la diffusione della pandemia da Covid-19.
Per quanto concerne il ricorso a collaborazioni professionali esterne all’Azienda, la tabella che segue riporta i contratti di consulenza stipulati dalla Società nel quinquennio 2017/2021.
Tabella 25 - Contratti di consulenza sottoscritti nel periodo 2017/2021
(valori in migliaia di euro) | |||
Anno | Atti stipulati | Xxxxx sost | enuta |
2017 | 58 | 5.837 | |
2018 | 71 | 6.607 | |
2019 | 54 | 3.399 | |
2020 | 31 | 4268 | |
2021 | 22 | 1.266 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
c) Appalti stipulati in relazione all’emergenza sanitaria Covid-19
I contratti di appalto esclusivi stipulati in ambito Covid-19 pari a circa 15 mln, hanno interessato principalmente settori merceologici quali i servizi di sanificazione e disinfezione di immobili (10 mln) e, in misura inferiore, le forniture di dispositivi per la protezione individuale e dei dispositivi medici a tutela della salute e sicurezza del personale. Tra gli acquisti più rilevanti del 2021 si evidenziano le forniture di 83,46 mln di mascherine, 35,8 mln di paia di guanti, 648 mila kit disinfettanti per superfici, 2,15 mln di litri di gel igienizzante mani, 14.000 termoscanner e di 29.000 schermi in plexiglass.
8. BILANCIO D’ESERCIZIO DI POSTE ITALIANE SPA
Il bilancio di Poste italiane s.p.a. per l’esercizio 2021, comprendente il rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, approvato dall’Assemblea degli azionisti del 27 maggio 2022, è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standard (IFRS), emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall’Unione europea. I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati per la sua predisposizione sono conformi a quelli utilizzati per il bilancio 2020, nonché agli orientamenti e alle raccomandazioni degli organismi regolamentari e di vigilanza europei (ESMA, CONSOB e IFRS Foundation), pubblicati nel 2020 e 2021, al fine di fornire una linea guida nel contesto economico attuale, influenzato dalla pandemia ancora in corso.
In conformità con la Direttiva 2004/109/CE (c.d. “Direttiva Transparency”) e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 che hanno introdotto, a decorrere dal 1° gennaio 2021, l’obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell’Unione, di redigere la relazione finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format), la relazione finanziaria annuale è stata predisposta nel formato XHTML e gli schemi del bilancio consolidato sono “marcati” con la tassonomia ESMA-IFRS, utilizzando un linguaggio informatico integrato (iXBRL).
Al bilancio sono allegate la relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio rilasciata, ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 e del Regolamento (UE) 537/2014, da una primaria società di revisione il 5 aprile 2022, e la relazione del Collegio sindacale agli Azionisti, redatta ai sensi dell’art. 153 del d.lgs. n. 58 del 1998 (TUF) e consegnata il 5 aprile 2022.
8.1 Principali eventi intervenuti nel corso dell’anno
I risultati di Poste italiane s.p.a. realizzati nel 2021 hanno evidenziato un’importante crescita rispetto al 2020, hanno fortemente condizionato dalla pandemia da Covid-19, dalla quale erano conseguiti rilevanti impatti economici, sia in termini di fatturato chedi marginalità. L’esercizio, infatti, ha chiuso con ricavi in aumento del 7,2 per cento (+650 mln), a fronte di un incremento dei costi dell’1,1 per cento (+96 mln); l’effetto congiunto dei due risultati ha
consentito alla Società di realizzare un risultato operativo di 884 mln (330 nel 2020) e un risultato netto di 797 mln (325 mln nel 2020).
I principali eventi intercorsi nell’esercizio hanno riguardato:
- il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale non dirigente di Poste italiane e delle aziende del Gruppo rientranti nel relativo campo di applicazione;
- la stipula di un nuovo finanziamento con la Banca europea per gli investimenti (BEI), per 150 mln. Il prestito, erogato a maggio 2021, prevede interessi al tasso fisso dello 0,161 per cento e scadenza a maggio 2028;
- l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Nexive da PostNL e Mutares Holding per complessivi 30,7 mln. All’acquisto hanno fatto seguito le attività di integrazione logistica della rete di Poste con quella di Nexive che ha generato un costo di avviamento di 33 mln e un disavanzo da fusione di 10 mln, rilevato nell’apposita riserva di patrimonio netto. A partire dal 1° ottobre 2021 Nexive Network opera come Operating Company per la gestione e il coordinamento della nuova rete di recapito del Gruppo (cfr. cap. 3);
- l’acquisizione del 51 per cento del capitale c.d. “votante” (corrispondente al 40 per cento del capitale totale) di Sengi Express Limited, società interamente posseduta da Cloud Seven Holding Limited con sede a Hong Kong;
- il collocamento della prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida94 del valore nominale complessivo di 800 mln;
- il perfezionamento, il 1° luglio 2021, dell’accordo quadro vincolante con BNL -Gruppo BNP Paribas, per l’acquisizione di una partecipazione azionaria del 40 per cento in BNL Finance, società di BNL Gruppo BNP Paribas che, con stessa decorrenza, ha mutato la propria denominazione sociale in Financit s.p.a.. La società distribuisce i propri crediti CQ (cessione del quinto dello stipendio o della pensione) attraverso la rete degli uffici postali, in continuità con l’accordo commerciale decennale già in essere prima della chiusura dell’operazione;
- il pagamento, a novembre 2021, di un acconto sul dividendo 2021 di 0,185 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, per complessivi 241 mln;
94 Le obbligazioni ibride sono strumenti che presentano caratteristiche proprie sia delle obbligazioni che delle azioni e che attribuiscono ai possessori un maggior rendimento rispetto alle normali obbligazioni.
- la conversione in legge23 luglio 2021, n. 106 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 che ha modificato l’art. 2, comma 1097 della legge27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) e introdotto la possibilità per il Patrimonio BancoPosta di impiegare, nei limiti del 15 per cento, i fondi rivenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata in crediti d’imposta cedibili, ai sensi del d.l. n. 34 del 2020, ovvero in altri crediti d’imposta la cui cessione sia normativamente prevista;
- la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale di Replica SIM s.p.a. per 10 mln, con
conseguente acquisizione di una partecipazione del 45 per cento del capitale;
- la firma del nuovo accordo con Cdp che regola l’attività di collocamento e gestione dei prodotti del Risparmio postale per il quadriennio 2021-2024 e ne disciplina la remunerazione;
Nel corso dell’esercizio 2021 tra le principali operazioni societarie si evidenzia:
- la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività,
ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il cd “Xxxx Xxxxx”, in favore di PostePay;
- la cessione del 100 per cento della partecipazione detenuta da Poste in Indabox s.r.l. in favore di MLK Deliveries s.p.a. (70 per cento Poste e 30 per cento Milkman Tech s.p.a.);
- la liquidazione di Uptime s.p.a. a seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea del bilancio e del relativo piano di riparto finale. Ad agosto 2021 la società è stata cancellata dal Registro Imprese di Roma;
- la cessione del ramo di MLK cd. “Business Parcel B2C” e del ramo ICT di Postel in favore di Poste italiane.
Altri eventi di rilievo successivi alla data di chiusura di bilancio riguardano:
- l’acquisizione, a gennaio 2022, del 100 per cento delle quote detenute da Poste Vita in
Poste Welfare Servizi (PWS), con efficacia a decorre da febbraio 2022;
- l’aumento di capitale, a gennaio 2022, di MFM Holding Ltd (Moneyfarm) per il valore di 53 mln, sottoscritto per circa 44 mln da M&G plc, asset manager quotato con sede nel Regno Unito, e pro quota da Poste con un investimento di circa 9 mln, finalizzato a non diluire la propria partecipazione in Moneyfarm (14 per cento ca.);
- la firma, a marzo 2022, di un accordo vincolante tra Poste italiane, Opus s.r.l. e l’operatore di private equity Siparex per l’acquisizione di una quota di maggioranza in Plurima s.p.a. per un corrispettivo di 135 mln;
- l’ottenimento, ad aprile 2022, dalla Banca europea degli investimenti (BEI) di due linee di credito a medio/lungo termine per complessivi 700 mln, per favorire la realizzazione delle iniziative ESG previste dal piano strategico “24SI Plus” della Società;
- l’acquisto di n. 2.600.000 azioni proprie (pari allo 0,199 per cento del capitale sociale), al prezzo medio di 9,73 euro per azione, per un controvalore di 25,3 mln. A seguito dell’operazione Poste italiane detiene complessivamente n. 7.535.991 azioni proprie, incluse quelle già presenti nel portafoglio, pari allo 0,577 per cento del capitale sociale.
L’Assemblea ordinaria degli azionisti nella riunione del 27 maggio 2022, in coerenza con la
politica di distribuzione dei dividendi approvata dal Consiglio, ha deliberato:
- di destinare l’utile netto dell’esercizio 2021 del Patrimonio BancoPosta di 508,4 mln, come segue:
i. a “Riserva di utili” per 200,0 mln;
ii. a disposizione di Poste italiane per l’eventuale distribuzione per 308,4 mln;
- di destinare l’utile netto dell’esercizio 2021 di Poste italiane s.p.a. pari a 797,2 mln come segue:
i. a “Riserve di utili” afferenti al Patrimonio BancoPosta per 200,0 mln;
ii. a Riserva denominata “Risultati portati a nuovo”, come quota non disponibile alla
distribuzione, per 4,9 mln95;
- di distribuire in favore degli azionisti il residuo di 592,3 mln attraverso un dividendo di 0,590 euro per azione, così diviso:
i. 0,185 euro per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di “stacco cedola”, escluse le azioni proprie in portafoglio, a titolo di acconto sul dividendo, già messo in pagamento a decorrere dal 24 novembre 2021 per un importo complessivo di 240,7 mln;
ii. 0,405 euro per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione al 20 giugno 2022, data prevista per lo “stacco cedola”, escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data, a titolo di saldo del dividendo.
95 L’ammontare si riferisce al provento indisponibile alla distribuzione, rilevato a conto economico per la valutazione a fair value delle azioni Visa Preferred Stock che, in applicazione del n. 38 del 2005, non può essere oggetto di distribuzione fino al suo effettivo realizzo.
8.2 Stato patrimoniale di Poste italiane s.p.a.
La struttura patrimoniale della Società (Tabella 26) evidenzia al 31 dicembre 2021 un patrimonio netto di 7.034 mln (7.239 mln nel 2020), che copre ampiamente il capitale investito netto di 5.095 mln (3.744 mln nel 2020).
Tabella 26 - Capitale investito netto e relativa copertura
(dati in milioni)
31 dicembre 2020 | 31 dicembre 2021 | Δ 21/20 | Δ% 21/20 | |
Immobilizzazioni materiali | 2.017 | 2.142 | 125 | 6,2 |
Immobilizzazioni immateriali | 000 | 000 | 000 | 15,2 |
Attività per diritti d'uso | 1.034 | 945 | (89) | -8,6 |
Partecipazioni | 2.215 | 2.598 | 383 | 17,3 |
Capitale Immobilizzato | 5.985 | 6.513 | 528 | 8,8 |
Rimanenze | 21 | 10 | (11) | -52,4 |
Crediti commerciali e Altri crediti e attività | 5.427 | 5.573 | 146 | 2,7 |
Debiti commerciali e Altre passività | (5.111) | (5.041) | 70 | -1,4 |
Crediti (Debiti) per imposte correnti | 137 | 105 | (32) | -23,4 |
Capitale Circolante netto | 474 | 647 | 173 | 36,5 |
Capitale investito lordo | 6.459 | 7.160 | 701 | 10,9 |
Fondi per rischi e oneri | (1.309) | (1.169) | 140 | -10,7 |
Trattamento di fine rapporto | (1.003) | (896) | 107 | -10,7 |
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | (403) | - | 403 | n.s. |
Capitale investito netto | 3.744 | 5.095 | 1.351 | 36,1 |
Patrimonio netto | 7.239 | 7.034 | (205) 2,0 |
Fonte: Poste italiane s.p.a. - Relazione finanziaria annuale 2021.
Il Capitale immobilizzato si attesta a 6.513 mln ed evidenzia un incremento di 528 mln rispetto al 2020 (5.985 mln, +8,8 per cento). Alla formazione del capitale immobilizzato hanno concorso investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per 708 mln, in parte compensati da ammortamenti e svalutazioni per 532 mln.
Le Attività per diritti d’uso registrano una variazione negativa di 89 mln (1.034 a fine 2020, - 8,6 per cento) per effetto di acquisizioni di nuovi contratti per 70 mln, operazioni straordinarie per 8 mln, rettifiche positive di 68 mln, relative a variazioni contrattuali intercorse nell’esercizio, e dismissioni, ammortamenti e svalutazioni per 235 mln.
Il valore delle Partecipazioni si incrementa di 383 mln (2.598 mln, +17,3 per cento rispetto al 31 dicembre 2020), quale risultante di incrementi per 741 mln e decrementi per 358 mln; tra
i principali incrementi rileva la ricapitalizzazione di Poste Vita (300 mln), l’acquisto di partecipazioni azionarie in BNL Finance (40 mln), nonché i versamenti in conto capitale in favore di Nexive Network (16 mln), Replica SIM (10 mln), e Sengi Express Limited (16 mln).
Il Capitale circolante netto si attesta a 647 mln e si incrementa di 173 mln rispetto alla fine dell’esercizio 2020 (474 mln, +36,5 per cento), per effetto, principalmente, della diminuzione del debito della Società nei confronti delle controllate, in qualità di consolidante fiscale.
Nel dettaglio, i Crediti ammontano a 5.573 mln (+146 mln, +2,7 per cento) e sono costituiti per il 52,5 per cento da Crediti commerciali e per il restante 47,5 per cento dagli Altri crediti e Attività (Tabella 27).
Saldo al 31 dicembre 2020
Saldo al 31 dicembre 2021
non correnti
Attività Attività
correnti
Totale sul totale
%
non correnti
Attività Attività
correnti Totale sul totale 21/20
% Δ%
(dati in milioni)
Crediti verso clienti Crediti verso Controllante Crediti verso imprese controllate e collegate | 1 - - | 2.057 36 890 | 2.058 36 890 | 37,9 0,7 16,4 | 2 - | 2.142 48 734 | 2.144 48 734 | 38,5 0,9 13,2 | 4,2 33,3 -17,5 |
CREDITI COMMERCIALI | 1 | 2.983 | 2.984 | 55,0 | 2 | 2.924 | 2.926 | 52,5 | -1,9 |
Crediti per sostituto d'imposta | 1.474 | 482 | 1.956 | 36,0 | 1.614 | 542 | 2.156 | 38,7 | 10,2 |
Crediti per accordi CTD | 57 | 79 | 136 | 2,5 | 46 | 76 | 122 | 2,2 | -10,3 |
Crediti vs enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) | - | 175 | 175 | 3,2 | 171 | 171 | 3,1 | -2,3 | |
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari | - | 78 | 78 | 1,4 | 77 | 77 | 1,4 | -1,3 | |
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività | - | 7 | 7 | 0,1 | 50 | 50 | 0,9 | n.s. | |
Crediti tributari | - | 31 | 31 | 0,6 | 35 | 35 | 0,6 | 12,9 | |
Crediti vs imprese controllate e collegate | - | 42 | 42 | 0,8 | 76 | 76 | 1,4 | 81,0 | |
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | - | 46 | 46 | 0,8 | 46 | 46 | 0,8 | - | |
Crediti diversi | 17 | 73 | 90 | 1,7 | 17 | 58 | 75 | 1,3 | -16,7 |
Fondo svalutazione crediti verso altri | (1) | (117) | (118) | -2,2 | (3) | (158) | (161) | -2,9 | 36,4 |
ALTRI CREDITI E ATTIVITA' | 1.547 | 896 | 2.443 | 45,0 | 1.674 | 973 | 2.647 | 47,5 | 8,4 |
TOTALE CREDITI | 1.548 | 3.879 | 5.427 | 100,0 | 1.676 | 3.897 | 5.573 | 100,0 | 2,7 |
Fonte: Poste italiane s.p.a. - Relazione finanziaria annuale 2021.
I Crediti commerciali ammontano a 2.926 mln e registrano una diminuzione dell’1,9 per cento riferibile alla riduzione dei crediti verso le società controllate e collegate, come illustrato nella Tabella 28.
Tabella 28 - Crediti commerciali
2020
2021
Δ
21/20
Δ%
21/20
(dati in milioni)
Clienti privati | 1.327 | 1.420 | 93 7,0 | |
Crediti verso clienti privati | 1.591 | 1.700 | 109 6,9 | |
Fondo svalutazione verso clienti privati | (264) | (280) | (16) 6,1 | |
CDP - Attività di raccolta del Risparmio postale | 432 | 387 | (45) -10,4 | |
Ministeri ed Enti pubblici | 299 | 337 | 38 12,7 | |
Rimborso delle Integrazioni tariffarie editoria - PCM | 67 | 120 | 53 79,1 | |
Pagamento Pensioni - Inps | 25 | 14 | (11) n.s. | |
Servizi di Spedizione con utilizzo dei conti di credito - Varie pp.aa. | 67 | 57 | (10) -14,9 | |
Rimborso spese immobili, veicoli e vigilanza per conto - Mise | 81 | 48 | (33) -40,7 | |
Altri Servizi - Varie pubbliche xxx.xx | 224 | 224 | 0 0,0 | |
Fondo svalutazione crediti | (165) | (126) | 39 -23,6 | |
CREDITI VS CLIENTI | 2.058 | 2.144 | 86 | 4,2 |
Remunerazione raccolta su c/c | 5 | 17 | 12 | n.s. |
Servizio Universale | 31 | 31 | - | - |
Riduzioni tariffarie/Agevolazioni elettorali | 1 | 1 | - | - |
Servizi delegati | 30 | 30 | - | - |
Altri crediti | 2 | 2 | - | - |
Fondo svalutazione crediti vs Controllante | (33) | (33) | - | - |
CREDITI VS CONTROLLANTE | 36 | 48 | 12 | 33,3 |
Crediti verso imprese controllate e collegate | 890 | 734 | (156) | -17,5 |
Fondo svalutazione crediti | (1) | (1) | - | - |
CREDITI COMMERCIALI | 2.984 | 2.926 | (58) | -1,9 |
Fonte: Elaborazione su dati di Poste italiane s.p.a.
I Crediti verso Clienti, al netto del Fondo svalutazione di 406 mln, stanziato a copertura delle perdite attese, ammontano a 2.144 mln. In tale ambito:
- i Crediti verso clienti privati segnano una crescita del 7,0 per cento, passando da 1.327 mln di fine 2020 a 1.420 mln a tutto il 2021, in relazione all’incremento dei Crediti verso altri clienti (+14,8 per cento), relativi a servizi di postalizzazione non universale e di notifica atti giudiziari. NelN corso dell’anno la Società ha recuperatoa crediti pregressi per 183,1 mln, incassati nei primi mesi del 2022. A copertura dei Crediti verso Clienti privati è stanziato un Fondo svalutazione di 280 mln;
- i Crediti verso Cassa depositi e prestiti (387 mln), relativi ai corrispettivi per il servizio di collocamento e gestione di buoni e libretti prestato dal Patrimonio BancoPosta per conto di Cdp nell’ultimo trimestre del 2021, sono stati incassati ad aprile 2022;
- i Crediti verso Ministeri ed Enti pubblici, pari a 337 mln, aumentano di 38 mln (+12,7 per cento). Nel dettaglio, il credito per Rimborso delle integrazioni tariffarie all’editoria, riferito alla
Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento dell’editoria, ammonta a 120 mln, di cui 53 mln maturati nell’esercizio. Tale credito è esposto al lordo di un incasso non disponibile di 84 mln, relativo alle integrazioni praticate nel 2020 e nei primi nove mesi del 2021, depositato dalla Presidenza su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato, per il cui svincolo è necessario attendere il parere favorevole della Commissione europea, e di ulteriori 17 mln interamente svalutati, in quanto privi di copertura finanziaria nel bilancio dello Stato96.
Per quanto riguarda i Crediti verso il Mise (48 mln), come già riferito nel precedente referto, Poste ha avviato un’azione giudiziale per il riconoscimento di 62 mln di oneri vari derivanti dall’utilizzo di immobili, sostenuti dalla Società nel periodo 1997-2012 per conto dell’ex Ministero delle comunicazioni. Il credito è completamente svalutato. Il Tribunale civile di Roma, con sentenza del 30 aprile 2020 parzialmente favorevole alla Società, ha condannato al pagamento dell’importo di 33,6 mln, oltre a interessi per 3,5 mln, il Mise, che ha impugnato la sentenza dinanzi alla Corte di Appello, con istanza di sospensiva. In data 3 dicembre 2020, tale istanza non è stata accolta e pertanto, nel dicembre 2021, in ottemperanza a quanto previsto nella sentenza di primo grado, il MiSE ha versato 38 mln. A seguito della sentenza, Xxxxx sta valutando le ipotesi percorribili per il recupero dei crediti maturati successivamente al 2012, che non sono oggetto del citato contenzioso. A fronte dei Crediti verso Ministeri ed Enti pubblici è stanziato un Fondo svalutazione di 126 mln.
I crediti verso Controllante, al netto del Fondo svalutazione di 33 mln stanziato a copertura delle perdite attese, ammontano a 48 mln, in aumento di 12 mln (36 mln, +33,3 per cento) in relazione alla crescita dei Crediti per la remunerazione della raccolta su c/c, maturati nell’esercizio 2021 e pressoché interamente relativi agli interessi maturati sui depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta. Il credito per Servizio Universale (31 mln), come riferito nel precedente referto, è stato interamente svalutato97, mentre quello per Servizi delegati (30 mln)
96 Con riferimento ad alcune attività regolamentate da disposizioni di legge e da apposite convenzioni o contratti (Servizio Universale, riduzioni tariffarie concesse per campagne elettorali), che prevedono un parziale rimborso degli oneri sostenuti dalla Società da parte della Pubblica amministrazione, occorre rilevare che i rimborsi spettanti a Poste italiane non sono sempre associati a contestuali risorse nel Bilancio dello Stato.
97 Il credito per Servizio Universale si riferisce a quanto maturato nel 2005 (8,7 mln), oggetto di tagli a seguito delle Leggi finanziarie 2007 e 2008, e soprattutto nel 2012 (22,6 mln) relativo al differenziale tra il compenso originariamente rilevato (350 mln) e quanto riconosciuto dall’AGCom per lo stesso anno (327 mln) al termine del processo di verifica sul costo netto.
corrisponde a quanto maturato nell’esercizio. La remunerazione dei servizi in argomento è disciplinata da apposita convenzione con il MEF sottoscritta il 22 maggio 2020 per il triennio 2020-2022. Nel corso dell’anno sono stati incassati 262 mln, relativi a compensi maturati nel 2021 per lo svolgimento del Servizio Universale, e complessivi 78 mln per i Servizi delegati e per la Remunerazione dei conti correnti postali.
I Crediti verso le imprese controllate e collegate ammontano a 734 mln ed evidenziano una diminuzione di 156 mln sul 2020 (-17,5 per cento) riferibile, principalmente, alla diminuzione dei crediti di natura commerciale PostePay (459 mln a fine 2020, 302 mln a fine 2021, -34,2 per cento), riguardanti i servizi di pagamento. A fronte dei Crediti verso le imprese controllate e collegate è stanziato un Fondo svalutazione di 1,0 mln.
Gli Altri crediti e attività ammontano a 2.647 mln e segnano un incremento di 204 mln (+8,4 per cento) in larga parte ascrivibile all’aumento dei Crediti per sostituto d’imposta (+10,2 per cento), dei Crediti verso le imprese controllate e collegate (+81,0 per cento), riguardanti per 66 mln il credito di Poste in qualità di consolidante fiscale per Poste Vita, PostePay e SDA, e dei Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività (passati da 7 mln di fine 2020 a 50 mln al 31 dicembre 2021), riferibili per 38 mln all’una-tantum riconosciuta al personale della Società nel mese di luglio 2021 a copertura della vacatio contrattuale relativa al primo semestre 2022, in coerenza con quanto definito nel nuovo CCNL.
I Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (175 mln a fine 2020, 171 mln al 31 dicembre 2021, -2,3 per cento) riguardano per 57 mln le somme che l’Azienda ha anticipato nel corso del 2020 ai propri dipendenti nei periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per Covid-19. Tali somme, a seguito dell’accesso alle prestazioni del Fondo di solidarietà bilaterale presso l’Inps, abilitato dalla sottoscrizione degli accordi sindacali del 30 aprile e del 21 dicembre 2020, saranno recuperate mediante conguaglio con i contributi dovuti all’Inps.
I crediti per Somme indisponibili per provvedimenti giudiziari (78 mln a fine 2020, 77 mln al 31 dicembre 2021, -1,3 per cento) si riferiscono per 64 mln a importi pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per i restanti 13 mln a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero, in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consentano lo svincolo (cfr cap. 10).