Commissione europea Clausole campione

Commissione europea. Comunicazione della Commissione; Il Green Deal europeo, COM (2019) 640 final.
Commissione europea. L’Autorità ha stabilito inoltre che l’onere per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non sia istituito il Fondo di compensazione di cui all’art. 10 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261. Avverso suddetta delibera, Xxxxx ha presentato ricorso al TAR Lazio nel mese di settembre 2021. Nell’ambito dei contributi statali per le agevolazioni tariffarie editoriali, oltre agli stanziamenti già contemplati nella legge di bilancio 2020 (legge27 dicembre 2019, n. 160) di 53,2 mln per il 2021 e di 52,5 mln per il 2022, la legge di Bilancio 2021 (legge30 dicembre 2020, n.178) ha stanziato 52,5 mln per il 2023. In materia di regolamentazione del mercato della consegna dei pacchi, a valle del procedimento avviato nel 2020 con delibera n. 212/20/CON (“Analisi del servizio di consegna dei pacchi”), l’AGCom ad agosto 2021 ha pubblicato la delibera n. 255/21/CONS (consultazione pubblica “Obblighi regolamentari nel mercato dei servizi di consegna dei pacchi”) con cui ha sottoposto a consultazione pubblica la proposta di adottare alcuni obblighi regolamentari aventi lo scopo di aumentare il livello di sorveglianza sulle condizioni di fornitura dei servizi, su quelle contrattuali fra le imprese che svolgono il servizio e su quelle di lavoro. Il procedimento si è concluso a marzo 2022 con delibera n. 94/22/CONS, che obbliga gli operatori di settore a trasmettere annualmente all’Autorità le condizioni economiche dei servizi offerti al pubblico, i contratti vigenti che regolano i rapporti commerciali con le imprese di settore, una dichiarazione sul rispetto delle condizioni di lavoro delle persone coinvolte nella fornitura del servizio, così come schemi tipo di contratto utilizzati per il personale appartenente alle diverse categorie coinvolte. Per quanto attiene al mercato dei servizi di consegna della corrispondenza l’AGCom, dopo aver approvato la definizione dei mercati rilevanti (delibera 589/20/CONS), ha avviato una nuova fase procedimentale con cui, tra l’altro, ha richiesto alla Società di trasmettere una proposta di rimodulazione dei criteri di tariffazione e delle tariffe massime inerenti ai servizi universali. Il procedimento, prorogato con delibera n. 396/21/CONS del marzo 2022, si è concluso a giugno 2022 (delibera n. 171/22/CONS), che approva il listino dei prezzi delle tariffe massime dei servizi postali universali di invii singoli di posta registrata e di invii multipli di ...
Commissione europea. L'abbattimento degli ostacoli agli scambi online transfrontalieri costituirà un incentivo per ulteriori 122 000 imprese che decideranno di vendere online oltre frontiera, generando un aumento di circa 1 miliardo di euro nelle esportazioni intra UE. Grazie ad una maggiore concorrenza, nell'UE i prezzi al dettaglio caleranno mediamente dello 0,25%, contribuendo ad alimentare una maggiore fiducia nei consumatori. Ciò comporterà anche un aumento della domanda alla quale seguirà un aumento dei consumi per una media UE pari al 23%, corrispondente a circa 18 miliardi di euro. La Commissione europea stima che tra gli 8 e i 13 milioni di nuovi consumatori potrebbero iniziare a fare acquisti online transfrontalieri e che l'importo medio speso ogni anno da ciascun acquirente aumenterà di 40 euro. La Commissione europea afferma poi che l'aumento della domanda e dell'offerta inciderà sulle principali variabili macroeconomiche di ciascuno Stato membro e dell'Unione nel suo complesso, con un aumento del PIL complessivo dell'UE dello 0,03% pari ad un aumento di circa 4 miliardi di euro l'anno. La proposta di direttiva in esame ha lo scopo di armonizzare determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuti digitali. La disparità tra le norme nazionali di diritto contrattuale o la mancanza delle stesse in alcuni Stati membri sono tra i principali ostacoli allo sviluppo dell’offerta di contenuti digitali. Quando le imprese vendono contenuti digitali oltre frontiera, infatti, devono affrontare costi aggiuntivi imputabili alla diversità delle norme e all’incertezza giuridica. I consumatori, d’altro canto, non si sentono sicuri nell’effettuare acquisti online transfrontalieri di contenuti digitali a causa dell’incertezza sui diritti contrattuali, soprattutto in caso di problemi concernenti la qualità dei contenuti digitali o l’accesso agli stessi. In particolare, la proposta di direttiva comprende norme sulla conformità del contenuto digitale, sui rimedi a disposizione dei consumatori in caso di difetto di conformità del contenuto digitale con le previsioni contrattuali e sulle modalità per l’esercizio di tali rimedi (articolo 1). La proposta di direttiva non pregiudica le disposizioni nazionali relative ad aspetti che non sono disciplinati dalla stessa (ad esempio: norme sulla formazione e la validità dei contratti e sulla liceità del contenuto) e si applica a tutti i contenuti digitali, indipendentemente dal supporto utilizzato per la loro trasmissione (supporto durevo...
Commissione europea. Modernizzare il diritto del lavoro per rispondere alle sfide del XXI secolo, COM(2006)708. sottolineava come gli Stati membri avessero mancato l’obiettivo di conciliare flessibilità e sicurezza, concentrandosi sulle riforme dei mercati del lavoro, senza impegnarsi a sufficienza nella predisposizione di politiche che favoriscano in modo attivo ed efficace le transizioni nel mercato del lavoro, né nella costruzione di sistemi affidabili ed innovativi di apprendimento permanente. Anche nei Rapporti congiunti successivi e fino agli anni più recenti, i moniti delle istituzioni europee ad un maggiore impegno sul versante della costruzione di schemi di protezione sociale più inclusivi e della costruzione di un sistema di apprendimento permanente si susseguono, trovando scarso riscontro nei programmi di riforma nazionali. Probabilmente, ciò è dipeso proprio dall’ambiguità degli orientamenti comunitari, che ha impedito alla SEO di contribuire efficacemente all’affermazione dei principi della flexicurity ed al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di Lisbona, conducendo a strategie di riforma molto differenziate negli Stati membri. Solo alcuni di essi sono riusciti ad articolare strategie integrate, coerentemente con le proprie tradizioni istituzionali e di regolazione del mercato del lavoro, tra cui l’Austria e la Danimarca, che vengono citate anche nella comunicazione della Commissione del 2007 come esempio, insieme ad altri Stati membri che hanno attuato politiche coerenti con la strategia di flexicurity.
Commissione europea. Direzione Generale Energia e dei trasporti
Commissione europea. 2022/C 44/13 Comunicazione alle imprese che nel 2023 intendono immettere in commercio nell’Unione europea idrofluorocarburi sfusi 30 2022/C 44/14 Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione 32 I‌
Commissione europea. La libera circolazione to di beni, Guida all’applicazione delle previsioni del Trattato che governano la)ree movement of goods, Guide to the application of Treaty provisions governing the free movements of goods ( Unione Europea, 2010) p. 28. In ogni caso, l’UE è intervenuta sul punto con regolamentazioni che mirano all’armonizzazione, come la Direttiva 89/104/EC sui marchi.
Commissione europea. Comunicazione interpretativa C 179/2006 “Sul diritto comunitario applicabile agli appalti pubblici non soggetti in tutto o in parte alle disposizioni delle direttive comunitarie sugli appalti” AVCP - Determinazione n. 8 del 14 dicembre 2011
Commissione europea. 3. Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE)
Commissione europea. Direzione generale della Concorrenza Direzione X X-0000 Xxxxxxxxx Fax (00-0) 000 00 00 E-mail: xxxx.xxxxxx@xxx.xx.xxx