Capitolato Tecnico
Capitolato Tecnico
Gara a procedura aperta per la Manutenzione dei Servizi Applicativi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione
Stato del documento:BOZZA
Indice
2.2 L’attuale sistema informatico dell’ANAC 6
2.2.1 L’infrastruttura fisica 6
2.2.2 L’architettura logica dei sistemi e delle applicazioni 8
3.2.1 Supporto alla gestione dei servizi di manutenzione (SUP) 16
3.2.2 Servizio di manutenzione correttiva (MAC) 18
3.2.3 Manutenzione Adeguativa 20
3.3.1 Manutenzione Evolutiva 22
4 CARATTERISTICHE GENERALI DEI SERVIZI 23
4.1.5 Univocità ed integrità dei dati 24
4.2 Modalità di esecuzione e gestione della fornitura 25
4.2.2 Modalità “continuativa” 32
4.2.3 Portale di governo e gestione del contratto 33
4.2.4 Modalità di verifica della correttezza e della qualità dei servizi 34
4.3 Luogo di esecuzione dei servizi 35
4.4 Periodo di affiancamento iniziale 35
4.5 Trasferimento di know how 36
4.6 Pianificazione e consuntivazione delle attività 37
4.6.2 Stato avanzamento lavori 40
4.7.1 Comunicazione formale 41
4.7.2 Modalità di gestione dei rilievi 42
4.7.3 Indicatori di qualità, livelli di servizio, penali e relative modalità di applicazione 42
5 PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI 43
6.1 Linee Guida servizi ANAC 48
6.2 Servizi Applicativi ANAC 48
1 PREMESSA
Le informazioni contenute in questo documento costituiscono la base per la formulazione di un’offerta tecnico-economica per la fornitura dei servizi di Manutenzione dei Servizi Applicativi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Le indicazioni contenute nel presente Capitolato tecnico rappresentano i requisiti minimi della fornitura.
Considerati il ruolo e i compiti istituzionali dell’Autorità di cui al successivo paragrafo 2.1, nello svolgimento dei quali vengono trattate informazioni di particolare sensibilità e rilevanza, l’appalto di cui al presente Capitolato si rivolge ad Operatori economici, prestatori dei servizi oggetto della fornitura, in grado di assicurare la massima qualità, efficacia ed efficienza di gestione nonché di garantire livelli di sicurezza e riservatezza idonei alle problematiche da gestire.
Tabella Acronimi e Definizioni
Acronimo | Descrizione |
ALM | Application Lifecycle Management |
ANAC | Autorità Nazionale Anticorruzione (anche detta “Autorità” o “Amministrazione”) |
AVCP | Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture |
BDNCP | Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici |
BI | Business Intelligence |
CD | Compact Disk |
CED | Centro Elaborazione Dati |
CIG | Codice Identificativo Gara |
CMDB | Configuration Management Database |
CMS | Configuration Management System |
DB | Database |
DBMS | DataBase Management System |
DR | Disaster Recovery |
HTML | HyperText Markup Language |
Acronimo | Descrizione |
HW | Hardware |
IAM | Sistema di gestione delle funzioni di Identificazione, Autenticazione e Autorizzazione |
ICT | Information & Communication Technology |
IP | Internet Protocol |
IQ | Indicatori di Qualità |
ITIL | Information Technology Infrastructure Library |
J2EE | Java 2 Platform, Enterprise Edition |
MAC | Manutenzione Correttiva |
MAD | Manutenzione Adeguativa |
MEV | Manutenzione Evolutiva |
OE | Operatore Economico |
PF | Punto Funzione |
PMI | Project Management Institute Inc. |
PMP | Project Management Professional |
SA | Stazione Appaltante |
SAL | Stato Avanzamento Lavori |
SIMOG | Sistema Informativo Monitoraggio Gare |
SUP | Supporto alla gestione dei servizi di manutenzione |
SOA | Service Oriented Architecture |
SPC | Sistema Pubblico di Connettività |
SW | Software |
UML | Unified Modeling Language |
UPSI | Ufficio Progettazione e Sviluppo Servizi Informatici e Gestione del Portale dell'ANAC |
Acronimo | Descrizione |
XML | eXtensible Markup Language |
Nei successivi capitoli sarà descritto il contesto, l’oggetto e le caratteristiche complessive della fornitura con il dettaglio dei servizi richiesti ed i relativi livelli di servizio che l’aggiudicatario dovrà garantire.
2 CONTESTO DI RIFERIMENTO
2.1 Attività dell’ANAC
Il decreto legge n. 90/2014 convertito in legge n. 114/2014, oltre a sopprimere l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP) trasferendo le relative competenze all’Autorità Nazionale Anticorruzione (di seguito “ANAC” o “Autorità” o “Amministrazione), ha ridisegnato la missione istituzionale dell’ANAC.
Questa può essere individuata nella prevenzione della corruzione nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, nelle società partecipate e controllate anche mediante l’attuazione della trasparenza in tutti gli aspetti gestionali, nonché mediante l’attività di vigilanza nell’ambito dei contratti pubblici, degli incarichi e comunque in ogni settore della pubblica amministrazione che potenzialmente possa sviluppare fenomeni corruttivi, evitando nel contempo di aggravare i procedimenti con ricadute negative sui cittadini e sulle imprese, orientando i comportamenti e le attività degli impiegati pubblici, con interventi in sede consultiva e di regolazione.
La chiave dell’attività della nuova ANAC, nella visione attualmente espressa è quella di vigilare per prevenire la corruzione creando una rete di collaborazione nell’ambito delle amministrazioni pubbliche e al contempo aumentare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse, riducendo i controlli formali, che comportano, tra l’altro, appesantimenti procedurali e, di fatto, aumentano i costi della pubblica amministrazione senza creare valore per i cittadini e per le imprese.
Per la descrizione dettagliata della struttura organizzativa e delle competenze istituzionali degli uffici di ANAC si rimanda ai regolamenti di organizzazione e funzionamento dell’Autorità disponibili sul sito internet xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx.
2.2 L’attuale sistema informatico dell’ANAC
Si fornisce di seguito una descrizione generale del contesto applicativo e tecnologico.
Le infrastrutture in termini di server, sistemi storage, apparati di telecomunicazione ed altri apparati di supporto, sia di proprietà dell’Autorità che di terzi fornitori di servizi, sono dislocate attualmente nel Centro Elaborazione Dati (CED) presente all’interno della sede ANAC, in Xxx Xxxxxxxxx 00.
L’architettura tecnica del Data Center è server-centrica, orientata a fornire servizi prevalentemente in modalità web ed in cooperazione applicativa, sia agli utenti interni (attraverso la rete Intranet), che agli utenti esterni (sulla rete Internet). Sono presenti sistemi server, sistemi di storage, di connettività e relativi sistemi di supporto e monitoraggio che costituiscono le infrastrutture tecnologiche di supporto al funzionamento dei Sistema Informatico dell’Autorità.
L’Autorità dispone di un servizio di Disaster Recovery (DR), approvvigionato tramite contratto con fornitore esterno, che prevede la ridondanza degli apparati presso un sito esterno connesso al CED primario tramite collegamento dedicato.
L’architettura del servizio di DR prevede allineamento dinamico tra i due siti, tramite meccanismi di private cloud e di allineamento automatico degli storage e dei DB. Ove necessario l’aggiudicatario dovrà supportare le attività previste in occasione dei test di DR xxxxxxx nonché delle eventuali nuove attivazioni.
L’Amministrazione si è inoltre dotata di due Porte di Dominio SPC acquisite nell’ambito Contratto Quadro CNIPA 5/2007 per i servizi di interoperabilità evoluta e di cooperazione e sicurezza applicativa. Le Porte di Dominio, di cui una attualmente collocata presso la sede del DR, sono utilizzate per la cooperazione applicativa con altre istituzioni/enti della Pubblica Amministrazione per lo scambio di dati; per la realizzazione delle funzionalità di Porta di Dominio è utilizzata l’applicazione OpenSPCoop 1.4, installata su un’architettura basata su server fisici con sistema operativo Linux, ed un firewall XML per la gestione della sicurezza e dei certificati, su tecnologia Radware.
Attualmente sono attive numerose cooperazioni con enti esterni ed istituzioni, tra i quali citiamo Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Ministero degli Interni, Regioni, etc., ciascuna delle quali richiede la gestione, configurazione e monitoraggio di apposite policy su Porta di Dominio e Firewall XML specifiche della convenzione in essere con l’ente medesimo.
2.2.1.1 Ambienti di elaborazione
La farm dell’Autorità è costituita da cinque ambienti di elaborazione come meglio descritti nell’Allegato 1 “Linee guida tecniche per lo sviluppo dei Servizi dell’ANAC”:
• laboratorio: utilizzato per attività di sperimentazione di nuove tecnologie ovvero per le nuove versioni di piattaforme tecnologiche in uso;
• rilascio: l’ambiente di rilascio è l’ambiente in cui avviene la prima installazione degli artefatti, i test funzionali e quelli non funzionali laddove possibile;
• pre-esercizio: si tratta dell’ambiente, speculare a quello di esercizio, utilizzato per i test non funzionali, di integrazione e di stress pre-produzione;
• esercizio: è l’ambiente di produzione;
• qualificazione: è l’ambiente, speculare a quello di produzione, utilizzato tipicamente dagli utenti di cooperazione per la qualificazione delle soluzioni B2B.
Piattaforma di Monitoraggio
La piattaforma di monitoraggio attualmente utilizzata dall’Autorità comprende una serie di strumenti di raccolta di metriche quantitative, qualitative ed ambientali (Nagios, SCOM, Openview, prodotti custom di gestione apparati, ed altre). Lo strumento di aggregazione di tali metriche è costituito attualmente dalla piattaforma HP SiteScope, le cui licenze, non di proprietà dell’Autorità, scadranno il 31 dicembre 2015.
E’ in corso l’installazione e la configurazione della piattaforma VmWare vRealize Operations Manager, di proprietà dell’Amministrazione, per il monitoraggio integrato dell’infrastruttura, dei server e delle applicazioni.
2.2.2 L’architettura logica dei sistemi e delle applicazioni
I servizi erogati dall’Autorità sono sostanzialmente di due tipologie:
• Servizi B2C: sono i servizi che consentono di interagire con l’utente finale attraverso un’interfaccia web fruibile tramite un browser.
• Servizi B2B: sono i servizi che consentono la cooperazione tra i sistemi previo accordo di servizio (di norma attraverso il framework SPCOOP).
Nell’ultimo triennio è stata effettuata una completa revisione dell’architettura logica dei sistemi per aderire ad un paradigma SOA per la progettazione, realizzazione e governance di architetture distribuite, in cui la collaborazione tra sistemi avviene tramite lo scambio di servizi. In tale ottica, ogni servizio, indipendentemente da come questo venga realizzato, eroga funzionalità tramite delle interfacce ben definite e a sua volta può utilizzare funzionalità messe a disposizione da altri servizi, realizzando quindi applicazioni di maggiore complessità. La SOA, che identifica una particolare forma di sistema distribuito, non è quindi legata ad una specifica tecnologia o insieme di tecnologie, bensì è una strategia ICT che modifica sostanzialmente il modo di pensare e mettere in opera le attività e le organizzazioni di business. Definisce inoltre una serie di proprietà, orientate al riutilizzo e all’integrazione in un ambiente eterogeneo, che devono essere rispettate dai servizi che compongono il sistema. L’output atteso, dall’introduzione della SOA, è una collezione di servizi condivisi, standardizzati e governati in maniera indipendente, il cui scope va oltre la realizzazione del singolo processo di business in quanto si estende a più processi di business dell’Autorità.
L’approccio utilizzato per la progettazione dell’architettura dei Servizi ANAC è, quindi, basato sul concetto di stratificazione (layering), che comporta la suddivisione del sistema globale in sottosistemi di minore complessità e l’identificazione di una serie di strati logici separati. Ogni strato, nell’ottica di realizzare le proprie funzionalità, usufruisce degli strati di più basso livello e, a sua volta, mette a disposizione servizi agli strati di livello superiore.
In tale ottica sono stati identificati i seguenti strati logici:
Figura 1 – Architettura logica multi-layers
• Presentation (B2C multicanale): con il compito di gestire la logica di presentazione delle applicazioni esercite dall’Autorità.
• Cooperation (B2B multiprotocollo): con il compito di gestire le chiamate, da parte dei business partner dell’Autorità, ai servizi esposti con interfacce standard attraverso Porta di Dominio (PDD) o FWXML.
• Integration con il compito di orchestrare i servizi secondo i processi definiti.
• Service: con il compito di modellare la cosiddetta ‘Business Logic’ dei Servizi ANAC.
• Data (Strato di persistenza): si occupa di gestire i servizi inerenti le differenti sorgenti di dati al fine di garantirne anche la persistenza (es: BDNCP) ed il funzionamento dell’interno sistema dell’Autorità.
L’architettura logica viene realizzata tramite la suddivisione delle macchine di elaborazione in specifici gruppi/cluster di nodi omogenei, ciascuno dei quali destinati a scopi specifici rientranti nell’architettura stratificata descritta precedentemente. Nella figura che segue è rappresentata l’architettura di deploy attuale, basata esclusivamente su tecnologie RedHat/Jboss.
Le applicazioni di nuova generazione o comunque progettate e sviluppate nell’ultimo triennio rispecchiano e si integrano in tale architettura, in particolare essendo state progettate in logica SOA e con una forte integrazione con i servizi per l’accesso alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) e con i servizi di Identificazione ed Autorizzazione (IAM).
Tutti i servizi interni e alcune applicazioni mantengono un’architettura “a silos” e sono attualmente esercite su piattaforme eterogenee (ad esempio Sharepoint, Tomcat, PHP, .NET in ambiente Windows o Linux).
Di seguito si riporta un elenco di alcuni dei principali servizi interni ed esterni erogati attraverso la suddetta infrastruttura:
- Servizi Interni:
o Portale Intranet
o Protocollo
x Xxxx/BI
o Portale della biblioteca
- Servizi Esterni:
o Sito Web: portale istituzionale dell’Amministrazione xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx.
o AVCpass SA: La componente del sistema AVCpass dedicata alle Stazioni Appaltanti (SA) offre la possibilità, attraverso un’interfaccia web integrata con i servizi di cooperazione applicativa con gli Enti Certificanti, di procedere all’acquisizione della documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed economico-finanziario per l’affidamento dei contratti pubblici, come sancito dall’art. 2 della Delibera AVCpass del 27/12/2012.
o AVCpass OE: La componente del sistema AVCpass dedicata all’Operatore Economico (OE) offre la possibilità di creare un proprio repository dove collezionare i documenti utili da presentare in sede di partecipazione alle procedure di scelta del contraente per l’affidamento di contratti pubblici. Consente inoltre agli OE di inserire a sistema i documenti la cui produzione è a proprio carico ai sensi dell’art. 6-bis, comma 4, del decreto legislativo n. 163/2006 (Codice dei Contratti).
o Sistema Informativo Monitoraggio Gare (SIMOG): Sistema che consente alle SA di richiedere il codice identificativo gara (CIG) necessario agli OE per il versamento del contributo a favore dell’Autorità, dovuto per la partecipazione alle gare di appalti pubblici. Il sistema gestisce inoltre le comunicazioni obbligatorie di cui all’art. 7 comma 8 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei Contratti), provenienti dalle stazioni appaltanti di interesse nazionale o sovraregionale e dalle sezioni regionali dell’osservatorio.
o Sistema per il rilascio del CIG in modalità semplificata (SmartCig): sistema che consente alle SA di ottenere CIG in modalità semplificata o carnet di CIG. Il CIG ottenuto in questa modalità può essere utilizzato per micro-contrattualistica (contratti di lavori di importo inferiore a € 40.000, ovvero contratti di servizi e forniture di importo inferiore a € 40.000, affidati ai sensi dell’art. 125 del Codice dei Contratti o mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando) e contratti esclusi in tutto o in parte dell’applicazione del suddetto Codice.
o Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA): il servizio consente l’iscrizione all’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA) e l’aggiornamento, almeno annuale, dei rispettivi dati identificativi, in attuazione a quanto disposto dall’articolo 33-ter del Decreto
Legge del 18 ottobre 2012 n. 179, convertito con modificazioni, dalla Legge n. 221 del 17
dicembre 2012.
o Certificati Esecuzione Lavori: Servizio per il rilascio alle imprese, a cura delle Stazioni Appaltanti, dei certificati per i lavori eseguiti; Procedura per il rilascio alle imprese dei certificati per i lavori eseguiti all'Estero, a cura delle rappresentanze diplomatiche italiane.
o Adempimenti del d.l. 66/2014: Trasmissione delle informazioni necessarie all’elaborazione dei prezzi di riferimento di cui all’art. 9 del d.l. 66/2014, sistema che consente al Responsabile Unico del Procedimento compilatore di indicare i beni acquistati dalla stazione appaltante, corredati di specifiche tecniche e prezzi.
o Attestazioni SOA: Servizio ad accesso riservato per il rilascio delle attestazioni da parte delle Società Organismi di Attestazione (SOA) agli OE in esito ai procedimenti istruttori previsti nel D.P.R. n. 207/2010, che disciplinano l’esercizio dell’attività di qualificazione.
o Portale Trasparenza: Portale degli appalti pubblici che ottempera a quanto disposto dall’art. 8 comma 1 del Decreto Legge 7 maggio 2012, n. 52 (convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 6 luglio 2012, n. 94).
o Servizio Riscossione Contributi: Il servizio permette agli OE registrati di ottenere il modello di pagamento da presentare alle ricevitorie abilitate per il versamento del contributo dovuto per la partecipazione agli appalti pubblici. Permette inoltre agli stessi OE di eseguire il pagamento del contributo on line a mezzo carta di credito dei circuiti abilitati.
o Campagna Trasparenza: Il Progetto “Portale della Trasparenza”, previsto dal d.lgs. n. 150/2009, ha la finalità di rendere accessibili e conoscibili le attività delle pubbliche amministrazioni, consentendo, a regime, di avere informazioni su: obiettivi strategici, indicatori e target delle amministrazioni centrali dello Stato; qualità dei servizi pubblici; valutazione degli Organismi Indipendenti di Valutazione; programmi triennali per la Trasparenza.
Un elenco completo degli applicativi che saranno oggetto dei servizi di cui al presente capitolato, comprensivo dei servizi di accesso ai dati secondo il paradigma SOA e dei pacchetti di cooperazione applicativa in essere con enti/amministrazioni esterne è riportato nell’Allegato 2, nel quale per ciascuna delle applicazioni è riportata la tecnologia/piattaforma di sviluppo, il livello di complessità (alto, medio, basso) e di criticità (alto, medio, basso). Il valore assegnato al livello di complessità è legato, oltre che alla complessità intrinseca in termini di PF del software, a fattori quali l’obsolescenza del software o dello stack tecnologico su cui lo stesso poggia, la stratificazione in termini di numero di interventi di manutenzione evolutiva operati nel corso del tempo ed il tasso di difettosità in termini di ricorrenza degli interventi di manutenzione correttiva. Il parametro relativo alla criticità è pesato in termini di impatto sull’immagine dell’Autorità nonché sul mercato di riferimento (impossibilità di pubblicare, aggiudicare o partecipare ad appalti pubblici) di eventuali disservizi o condizioni di errore bloccanti per l’utenza.
3 OGGETTO DELLA FORNITURA
L’oggetto del presente capitolato è costituito dal complesso delle attività necessarie ad assicurare la manutenzione dei servizi applicativi eserciti da ANAC, articolate nel seguente elenco di servizi:
o Supporto alla gestione dei servizi di manutenzione (SUP).
o Manutenzione Correttiva (MAC).
o Manutenzione Adeguativa (MAD).
o Manutenzione Evolutiva (MEV).
Questo insieme di servizi afferisce alle seguenti classi di fornitura secondo lo schema classificatorio del “Dizionario delle forniture ICT” nelle “Linee guida sulla qualità dei beni e dei servizi ICT per la definizione e il governo dei contratti della Pubblica Amministrazione” redatto da DigitPA (oggi Agid):
Servizio oggetto del capitolato | Denominazione Classe di fornitura DigitPA, Codice e acronimo |
Manutenzione Evolutiva (MEV) | Sviluppo e MEV di software ad hoc 1.1.1 SSW |
Manutenzione Correttiva (MAC) Manutenzione Adeguativa (MAD) | Manutenzione correttiva ed adeguativa 1.2.2 MAC |
Supporto alla gestione dei servizi (SUP) | Gestione applicativi e Basi Dati 1.2.1 GSW |
Si deve considerare come parte integrante della fornitura la predisposizione, l’evoluzione, l’aggiornamento e la gestione degli strumenti a supporto dell’erogazione dei servizi, ove non già disponibili presso l’Autorità, secondo le modalità descritte nel capitolo 4 e quanto specificato nell’Allegato 1.
Si evidenzia che restano in capo all’Autorità le attività relative all’amministrazione delle piattaforme tecnologiche e dei database per gli ambienti applicativi di rilascio, pre-esercizio, esercizio e qualificazione così come definiti nel capitolo 2 del presente capitolato.
Gli eventuali prodotti software offerti in gara dall’aggiudicatario devono essere caratterizzati da una licenza d’uso di tipo perpetuo ed accompagnati da un contratto di manutenzione ed aggiornamento da parte del produttore che si intende valido per l’intera durata del contratto senza ulteriori oneri a carico dell’Autorità.
L’Autorità si riserva la facoltà, in avvio o in corso di esecuzione del contratto, di rinunciare a uno o più dei servizi di cui al presente paragrafo a fronte di eventi eccezionali (modifiche normative, eventi imprevisti o imprevedibili), interrompendo i pagamenti connessi ad attività non più richieste e senza che si determinino oneri aggiuntivi di alcun tipo per la medesima. Il nuovo valore del canone mensile per i servizi continuativi sarà ricavato detraendo dal canone mensile la quota parte del valore del servizio non più richiesto.
3.1 Durata della Fornitura
La durata massima prevista è fissata in 36 mesi, a decorrere dalla sottoscrizione del contratto; nei primi tre mesi solari verrà svolta l’attività di presa in carico dei servizi come di seguito descritto. Nel corso dei primi tre mesi l’aggiudicatario dovrà comunque garantire la copertura dei servizi contrattualizzati. Per i servizi SUP, MAD e MAC in tale periodo non verranno applicati gli indicatori di qualità da IQ5 a IQ14 tra quelli descritti nell’Allegato 3.
E’ prevista la garanzia di 12 mesi sui prodotti, con la decorrenza indicata al paragrafo 4.8 del presente capitolato.
3.2 Servizi a canone
Rientrano in questa classe i seguenti servizi:
a) supporto alla gestione dei servizi di manutenzione (SUP);
b) servizio di manutenzione correttiva (MAC);
c) servizio di manutenzione adeguativa (MAD).
Per i servizi a canone è previsto un canone fisso mensile che remunera tutte le componenti di servizio sopraelencate, erogate secondo le modalità descritte nei paragrafi successivi. La fatturazione sarà trimestrale posticipata.
Nei primi tre mesi contrattuali deve essere svolta l’attività di presa in carico del parco applicativo oggetto dei servizi di cui al presente capitolato. La presa in carico dovrà assicurare l’acquisizione del know-how necessario per garantire la corretta ed efficace erogazione dei servizi previsti dal presente capitolato e la formalizzazione di quanto emerso nel corso della suddetta attività. Il parco applicativo è articolato in 13 basi di dati (incluse circa 1.200 tra stored procedure e function), 83 tra servizi complessi e applicazioni e 18 processi di elaborazione dati ETL, (vedi Allegato 2) per una dimensione complessiva stimata in circa 45.000 PF. La presa in carico ricomprende le seguenti attività necessarie:
• acquisizione della baseline del software e della documentazione progettuale;
• analisi e valutazione della baseline documentale: l’aggiudicatario analizzerà la documentazione al fine di verificarne la rispondenza ai requisiti non funzionali ed alle linee guida allegate al presente capitolato evidenziando le difformità riscontrate;
• installazione e configurazione degli ambienti di manutenzione e sviluppo: l’aggiudicatario installerà presso la sua sede e configurerà propri ambienti di manutenzione e di sviluppo, speculari a quelli dell’Autorità, utili alla successiva erogazione dei servizi di cui al presente capitolato;
• presa in carico della baseline del software: l’aggiudicatario eseguirà l’installazione e la configurazione dei sorgenti nel sistema di Application Lifecycle Management (ALM) di proprietà dell’Autorità, dovranno essere installati e configurati gli ambienti di sviluppo (creando i relativi progetti) e dovranno essere analizzati nella loro componente tecnica al fine di identificare specifiche peculiarità ed acquisirne la conoscenza;
• presa in carico degli schemi delle basi dati gestite e degli oggetti e processi ad esse correlati (stored procedures, function, ETL, ecc.), con la documentazione delle relative versioni e l’inserimento nella piattaforma ALM e nel CMDB al fine di costituire una baseline di riferimento;
• verifica e documentazione delle dipendenze: dovranno essere verificate, documentate e gestite le eventuali dipendenze dell’applicazione da oggetti esterni e tra i moduli interni all’applicazione, quali servizi di accesso ai dati, servizi di cooperazione, eccetera, definendo le relative mappe di dipendenza da inserire nel CMDB;
• esecuzione delle procedure di build del software a partire dai sorgenti disponibili;
• verifica della corrispondenza funzionale fra la baseline del software ed i requisiti: l’aggiudicatario, eseguendo i piani di test disponibili nella documentazione di cui sopra, verificherà che la baseline del software sia coerente con quanto previsto dalla documentazione;
• aggiornamento della baseline in PF del software;
• aggiornamento del CMDB: l’aggiudicatario si occuperà dell’aggiornamento del CMDB in uso presso l’Autorità.
E’ parte dell’attività di presa in carico il primo impianto (installazione, configurazione e primo popolamento) in ambiente di esercizio della piattaforma di ALM di cui l’Autorità si è dotata così come definito nell’Allegato 1 e del Portale di governo del contratto di cui al paragrafo 4.2.3.
Ad esito dell’attività di presa in carico, e comunque entro tre mesi solari dalla data di sottoscrizione del contratto, l’aggiudicatario consegnerà la comunicazione di avvenuta presa in carico, che conterrà, oltre all’aggiornamento della baseline in PF del software, idonea reportistica riguardo a eventuali:
• scostamenti dell’applicazione dalle linee guida e/o dai requisiti non funzionali per ogni servizio, ivi compreso il set documentale standard previsto;
• scostamenti dell’applicazione dai requisiti di qualità del software;
• discrepanze fra il software in esercizio e l’equivalente versione ottenuta partendo dal software sorgente disponibile;
• carenze dei test automatizzati funzionali;
• discrepanze fra quanto riportato nella documentazione ed il software.
Con riferimento all’aggiornamento della baseline in PF del parco applicativo, richiesta come output di fase dell’attività di presa in carico, l’Autorità si riserva di rivolgersi a terze parti per una valutazione comparativa ed eventualmente di chiedere il ricalcolo in caso di scostamenti significativi. In ogni caso, l’aggiornamento della baseline non avrà alcun riflesso sui corrispettivi contrattualizzati.
L’eventuale aggiornamento ed il completamento della documentazione o dei test automatici rientra nei servizi SUP e MAC a meno delle eccezioni indicate dall’Autorità sulla base delle priorità che saranno individuate. Tali attività saranno pianificate nell’ambito dei piani mensili dei servizi continuativi.
3.2.1 Supporto alla gestione dei servizi di manutenzione (SUP)
3.2.1.1 Descrizione e requisiti del servizio
Il servizio di supporto alla gestione dei servizi di manutenzione (SUP) è un insieme integrato di attività che garantisce supporto alla manutenzione del parco applicativo dell’Autorità ed alla corretta gestione delle segnalazioni di eventi, incidenti nonché alla gestione dei problemi derivanti.
L’obiettivo del servizio consiste nell’assicurare, attraverso personale specializzato, attività di intervento operativo sui problemi riguardanti i servizi applicativi dell’Amministrazione.
Un elenco delle applicazioni attualmente gestite è riportato nell’Allegato 2. Per ciascuna applicazione, sono specificate la tipologia, l’architettura di riferimento, le tecnologie impiegate.
Di seguito è fornito l’elenco ed una descrizione di massima delle principali attività che devono essere garantite, assumendo come normalmente note all’aggiudicatario le attività di carattere tecnico necessarie al raggiungimento degli obiettivi dei servizi. L’aggiudicatario prende atto che, nel corso dell’erogazione dei servizi, l’introduzione di nuove tecnologie e nuove applicazioni a fronte delle evoluzioni in ambito ICT potrà comportare significative variazioni del contesto tecnologico di inizio fornitura e si impegna ad erogare i servizi richiesti adeguando le conoscenze del personale impiegato o inserendo nei gruppi di lavoro risorse con skill adeguati, senza alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione.
Elenco delle principali attività previste nell’ambito del servizio:
1. gestione delle segnalazioni di anomalie, eventi ed incidenti riguardanti il software in esercizio;
2. supporto nell’analisi delle anomalie dei servizi applicativi segnalate da utenti interni/esterni;
3. supporto alla individuazione delle cause e delle soluzioni per la rimozione delle anomalie segnalate da utenti interni/esterni;
4. eventuale aggiornamento della documentazione dei servizi applicativi, ove richiesto.
Tali attività saranno innescate da ticket interni provenienti dalle funzioni di IT Operation deputate alla ricezione e gestione delle segnalazioni come descritto nei processi indicati nelle linee guida. Al fine di consentire un corretto dimensionamento del servizio si stima, sulla base dell’esperienza pregressa, un volume di circa 1.000 ticket/anno da gestire attraverso il servizio di cui al presente paragrafo.
In particolare, dovrà essere garantito il supporto a tutte le attività di verifica e risoluzione delle anomalie segnalate da utenti interni/esterni che sono state oggetto di una prima diagnosi e non giudicate dipendenti da problemi di installazione/configurazione, problemi infrastrutturali o di comunicazione tra i servizi, etc.. Per eventuali anomalie riconducibili a tali casistiche il servizio dovrà fornire alla funzione di IT Operation le evidenze che la problematica scalata non è classificabile di natura applicativa. Negli altri casi, classificati come problemi di natura applicativa, l’aggiudicatario dovrà analizzare il problema, individuare le cause radice e le
necessarie soluzioni, individuando contestualmente le eventuali contromisure temporanee per il celere ripristino del servizio (workaround) da attivare prima possibile, definire, quindi, la richiesta di attivazione del servizio di manutenzione correttiva, adeguativa o evolutiva, corredando la richiesta con le informazioni ricavate dall’analisi; gli interventi di manutenzione correttiva, compresi i workaround, saranno attivati direttamente, mentre gli interventi di manutenzione adeguativa o evolutiva saranno approvati dall’Autorità.
L’attività in oggetto dovrà tenere conto di precedenti soluzioni note/workaround, da gestire attraverso un sistema di Knowledge Management (vedi allegato 1) che va aggiornato ed alimentato per ogni nuovo problema risolto; va inoltre fornito supporto alla problem determination fornendo ai gruppi di sviluppo tutte le informazioni note per risolvere il problema in tempi rapidi. I ticket presi in carico dal servizio SUP saranno considerati chiusi a valle del corretto aggiornamento del sistema di Knowledge Management.
L’aggiudicatario dovrà descrivere nell’offerta tecnica eventuali ulteriori attività oltre a quelle sopra indicate, che intende attuare, senza oneri aggiuntivi per l’Autorità, al fine di migliorare l’erogazione del servizio e la sua efficacia.
3.2.1.2 Dimensionamento del servizio e composizione del Gruppo di Lavoro
Il dimensionamento del servizio di SUP andrà effettuato tenuto conto della dimensione del parco applicativo e delle informazioni descritte nella sezione precedente oltre che dei livelli di servizio richiesti.
Per questo servizio, nell’ambito delle attività in modalità continuativa, l’aggiudicatario deve garantire la disponibilità di un mix adeguato delle figure professionali utili per rispondere alle esigenze che di volta in volta emergeranno, tenuto conto delle specifiche tipologie di segnalazioni.
L’allocazione delle risorse e delle figure professionali coinvolte deve garantire la continuità e l’efficacia del servizio assicurando i livelli di servizio richiesti misurati attraverso gli indicatori di qualità di cui all’Allegato 3. L’Autorità si riserva di valutare all’avvio del contratto e per tutta la sua durata l’aderenza dei profili professionali inseriti nei gruppi di lavoro allocati sui servizi oggetto del presente capitolato, richiedendo la sostituzione delle risorse eventualmente non ritenute adeguate.
3.2.1.3 Modalità di erogazione del servizio
Il servizio sarà normalmente erogato da remoto salvo la presenza presso la sede dell’Autorità delle figure professionali necessarie per l’accesso alle informazioni utili per l’analisi delle segnalazioni e l’individuazione delle cause.
Per specifiche esigenze l’Autorità si riserva di richiedere la presenza di una o più risorse presso la sede dell’Autorità.
Il personale addetto al servizio di SUP dovrà rendersi disponibile per eventuali sessioni illustrative sul sistema informatico dell’ANAC da parte di personale individuato dall’Autorità, con l’obiettivo di acquisire il know-how necessario nella fase di avvio del servizio.
Inoltre, alle risorse di questo servizio, che comunque potranno ricevere i documenti di progetto e di configurazione di tutti i sistemi, sia quelli da prendere in carico all’avvio del servizio che quelli rilasciati
successivamente, potrà essere richiesto di partecipare alle fasi di rilascio, collaudo e test dei servizi applicativi, per facilitare e rendere più rapida la presa in carico delle funzionalità da supportare.
3.2.2 Servizio di manutenzione correttiva (MAC)
3.2.2.1 Descrizione e requisiti del servizio
Per Manutenzione Correttiva (MAC) si intendono tutte le attività di analisi, diagnosi e rimozione delle cause e degli effetti, sia dei malfunzionamenti che del degrado delle prestazioni dei servizi in esercizio segnalati dagli utenti interni/esterni. Si precisa che tale servizio riguarda i servizi applicativi indicati nel presente capitolato nonché le modifiche evolutive che saranno eseguite dall’aggiudicatario durante il corso del contratto secondo le modalità specificate nei capitoli successivi.
Gli interventi di MAC sono normalmente innescati da una segnalazione di impedimento all’uso dell’applicazione o di una o più delle sue funzioni o dal riscontro di differenze fra l’effettivo funzionamento del software applicativo e quello atteso, come previsto dalla relativa documentazione o comunque determinato dai controlli che vengono svolti durante l’attività dell’utente, sia esso interno all’Autorità che esterno alla stessa (Stazioni Appaltanti, Cittadini, altre Amministrazioni, ecc.). I malfunzionamenti imputabili a difetti presenti nel codice sorgente, o nelle specifiche di formato o di base dati, sono risolti dal servizio di MAC con la riparazione del codice sorgente o della base dati. I malfunzionamenti, le cui cause non sono imputabili a difetti presenti nel software applicativo, ma ad errori tecnici o operativi (ad esempio interruzione della connettività), vengono “filtrate” dal SUP e non ricadono nell’ambito del servizio di MAC.
Sono parte integrante del servizio di MAC le seguenti attività:
• test positivo della soluzione realizzata in un ambiente assimilabile a quello di esercizio (pre-esercizio) come descritto nell’Allegato 1;
• allineamento della documentazione di progetto;
• allineamento degli eventuali script automatici;
• supporto all’installazione in ambiente di esercizio;
• supporto alla risoluzione tempestiva di eventuali problemi relativi a malfunzionamenti ed errori;
• erogazione di attività che assicurino in via continuativa la rimozione dei malfunzionamenti;
• miglioramento tempestivo delle funzionalità e delle prestazioni;
• aggiornamento periodico della soluzione, attraverso il miglioramento della funzionalità, dell’affidabilità e dell’efficienza dei prodotti;
• gestione della configurazione;
• assicurazione della qualità del software.
Si evidenzia che tutte le attività devono essere coerenti con quanto definito nell’Allegato 1.
Al fine di valutare e garantire il rispetto degli indicatori di qualità, la categoria dei malfunzionamenti è assegnata dall’Autorità ed è così definita:
• Categoria 1: sono i malfunzionamenti per cui è impedito l'uso corretto dell’applicazione, o di una o più delle relative funzioni, a tutti i potenziali utenti;
• Categoria 2: sono i malfunzionamenti per cui è impedito l'uso di una funzione dell'applicazione, o il relativo funzionamento risulta non corretto, in alcune specifiche condizioni (ad es. per alcuni dati di input, per alcuni utenti, ecc.);
• Categoria 3: sono i malfunzionamenti per cui è impedito l'uso di una funzione, ma lo stesso risultato è ottenibile con altra modalità operativa ed i malfunzionamenti sono di tipo residuale;
• Categoria 4: sono le anomalie rilevate sulla documentazione, sul Dizionario Dati e sul Modello dei Dati e qualsiasi altro disallineamento documentale.
Per impedimento all’uso corretto dell’applicazione o delle sue funzioni si intende un malfunzionamento vero e proprio dell’applicazione o gli effetti che tale malfunzionamento ha causato alla base dati.
L’aggiudicatario dovrà descrivere nell’offerta tecnica eventuali ulteriori attività oltre a quelle sopra indicate, che intende attuare, senza oneri aggiuntivi per l’Autorità, al fine di migliorare l’erogazione del servizio e la sua efficacia.
3.2.2.2 Modalità di erogazione del servizio
Il servizio sarà erogato presso la sede dell’aggiudicatario e, ove ANAC lo ritenesse necessario, presso la sede dell’Autorità. Il personale coinvolto dovrà rendersi disponibile per eventuali sessioni illustrative sul sistema informatico dell’ANAC da parte di personale individuato dall’Autorità, con l’obiettivo di acquisire il know- how necessario nella fase di avvio del servizio.
Inoltre, alle risorse di questo servizio, che comunque potranno ricevere i documenti di progetto e di configurazione di tutti i sistemi, sia quelli da prendere in carico all’avvio del servizio che quelli rilasciati successivamente, potrà essere richiesto di partecipare alle fasi di rilascio, collaudo e test dei servizi applicativi, per facilitare e rendere più rapida la presa in carico dei servizi da manutenere.
3.2.2.3 Dimensionamento del Servizio e composizione del Gruppo di Lavoro
L’ANAC stima il proprio parco servizi applicativi in 45.000 PF. Detta stima è stata condotta al meglio delle conoscenze all’atto della stesura del presente Capitolato, tenuto conto delle evoluzioni in corso e pianificate.
Nel piano di lavoro del servizio di manutenzione correttiva annuale verranno riportati i servizi applicativi coperti dalla MAC nel periodo di riferimento.
Per questo servizio l’aggiudicatario deve garantire la disponibilità di un mix adeguato delle figure professionali previste al capitolo 5 o di ulteriori figure ritenute utili per rispondere alle esigenze che di volta
in volta emergeranno. L’allocazione delle risorse e delle figure professionali coinvolte deve garantire la continuità e l’efficacia del servizio assicurando i livelli di servizio richiesti misurati attraverso gli indicatori di qualità di cui all’Allegato 3.
3.2.3.1 Descrizione e requisiti del servizio
Il servizio di Manutenzione Adeguativa (MAD) si riferisce all’attività volta ad assicurare il costante adeguamento delle procedure e dei programmi all’evoluzione dell’ambiente tecnologico del sistema informativo e al cambiamento dei requisiti infrastrutturali. A titolo esemplificativo e non esaustivo, gli interventi di MAD vengono innescati da:
• cambiamenti di condizioni al contorno (ad esempio variazioni al numero utenti, necessità di miglioramento delle performance, aumento delle dimensioni delle basi dati, ecc.);
• innalzamento di versioni del software di base;
• introduzione di nuove piattaforme tecnologiche;
• migrazioni di piattaforma;
• supporto al mantenimento della corretta evoluzione tecnico/architetturale dei servizi applicativi;
• supporto alla definizione, implementazione ed esecuzione di test di esercibilità e di carico;
• esigenza di garantire la corretta evoluzione tecnica dei servizi applicativi in coerenza con l’evoluzione dell’infrastruttura hardware e software dell’Autorità con il ciclo di vita dei software di base (sistemi operativi, middleware, piattaforme tecnologiche, ecc.) definito dai vari produttori;
• esigenza di mantenere aggiornate tutte le piattaforme tecnologiche (inclusi i sistemi di virtualizzazione, i sistemi di front end e la compatibilità con i browser più diffusi) in uso almeno alla penultima versione (minor release), salvo diversa richiesta di ANAC.
L’aggiudicatario dovrà descrivere nell’offerta tecnica eventuali ulteriori attività oltre a quelle sopra indicate, che intende attuare, senza oneri aggiuntivi per l’Autorità, al fine di migliorare l’erogazione del servizio e la sua efficacia.
3.2.3.2 Modalità di erogazione del servizio
Il servizio è erogato presso la sede dell’aggiudicatario e, ove strettamente necessario, presso la sede dell’Autorità. Il personale coinvolto dovrà rendersi disponibile per eventuali sessioni illustrative sul sistema informatico dell’ANAC da parte di personale individuato dall’Autorità, con l’obiettivo di acquisire il know- how necessario nella fase di avvio del servizio.
Inoltre alle risorse di questo servizio, che comunque potranno ricevere i documenti di progetto e di configurazione di tutti i sistemi, sia quelli da prendere in carico all’avvio del servizio che quelli rilasciati successivamente, potrà essere richiesto di partecipare alle fasi di rilascio, collaudo e test dei servizi applicativi, per facilitare e rendere più rapida la presa in carico dei servizi da manutenere.
Il servizio è erogato in modalità progettuale su singoli interventi (vedi p. 4.2.1) approvati da ANAC.
3.2.3.3 Dimensionamento del Servizio e composizione del Gruppo di Lavoro
Viene di seguito presentato un riepilogo delle piattaforme tecnologiche in uso e delle relative versioni attualmente installate (come desumibile dall’Allegato 2) con evidenza delle soluzioni a più alta probabilità di aggiornamento o introduzione nel corso della durata del contratto.
Tecnologia | Probabilità dell’evento |
Jboss EAP 5.1.0 GA JBoss EAP 5.1.2 JBoss EPP 5.2.2 Tomcat 6 QuartzConsole 1.8.4 Alfresco 4.1.4 Microsoft SQL Server 2008 R2 Apache Active MQ 5.6 389 Directory Server 1.2.11.15 ESB Redhat Fuse (nuova introduzione) | Alta |
Tomcat 5.5 Sharepoint 2007 Sharepoint 2010 | Media |
Microsoft SQL Server 2005 Microsoft IIS 6.0 Microsoft IIS 7.0 Adobe Livecycle 8.2 Apache 2.2 Microstrategy 9 eXo Portal 2.0 Joomla 1.5.7 Php 5 Mysql 5.1.7.3 Active Directory Domain Services ClamAV Antivirus 0.98.5 LOTUS Domino | Bassa |
Per questo servizio l’aggiudicatario deve garantire la disponibilità di un mix adeguato delle figure professionali previste al capitolo 5 o di ulteriori figure ritenute utili per rispondere alle esigenze che di volta in volta emergeranno. L’allocazione delle risorse e delle figure professionali coinvolte deve garantire la
continuità e l’efficacia del servizio assicurando i livelli di servizio richiesti misurati attraverso gli indicatori di qualità di cui all’Allegato 3.
3.3 Servizi a consumo
3.3.1.1 Descrizione e requisiti del servizio
La Manutenzione Evolutiva (MEV) si riferisce all’introduzione di nuove funzioni, o alla modifica di funzioni preesistenti, sul parco applicativo dell’Autorità volte a soddisfare esigenze utente che riguardano funzioni aggiuntive, modificate o complementari al sistema esistente. Il servizio in oggetto comprende, pertanto, tutti gli interventi finalizzati a modificare le applicazioni attraverso lo sviluppo di nuove funzionalità, la modifica di funzionalità esistenti, l’integrazione con altre funzionalità/servizi, per un volume massimo di PF da sviluppare pari a 9.000.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, gli interventi di MEV vengono innescati da:
• introduzione di nuove modalità di gestione del sistema;
• introduzione e/o modifiche di norme di legge, decreti legge e regolamenti interni;
• introduzione e/o modifiche di xxxxxx organizzative interne;
• richieste degli utenti interni e/o esterni;
• modifiche, anche massive, a carattere funzionale, alle applicazioni.
Sono compresi nel servizio di MEV anche interventi di “Nuovo Sviluppo” vale a dire di realizzazione di nuovo software, che entrerà a far parte stabile del parco applicativo, caratterizzati da particolare urgenza ed impegno di risorse e tempi contenuti (ad esempio nuovi servizi di cooperazione applicativa). Si tratta di interventi che non potranno in ogni caso superare la dimensione dei 100 PF e per i quali ANAC richiederà tipicamente un ciclo di sviluppo ridotto in coerenza con quanto definito nell’Allegato 1.
L’aggiudicatario dovrà descrivere nell’offerta tecnica eventuali ulteriori attività oltre a quelle sopra indicate, che intende attuare, senza oneri aggiuntivi per l’Autorità, al fine di migliorare l’erogazione del servizio e la sua efficacia.
3.3.1.2 Modalità di erogazione del servizio
Il servizio è erogato presso la sede dell’aggiudicatario e, per le attività strettamente necessarie, presso la sede dell’Autorità.
Il personale coinvolto dovrà rendersi disponibile per eventuali sessioni illustrative sul sistema informatico dell’ANAC da parte di personale individuato dall’Autorità, con l’obiettivo di favorire il trasferimento di know-how nella fase di avvio del servizio.
Inoltre alle risorse di questo servizio, che comunque potranno ricevere i documenti di progetto e di configurazione di tutti i sistemi, sia quelli da prendere in carico all’avvio del servizio che quelli rilasciati successivamente, potrà essere richiesto di partecipare alle fasi di rilascio, collaudo e test dei servizi applicativi, per facilitare e rendere più rapida la presa in carico dei servizi da manutenere.
3.3.1.3 Dimensionamento del Servizio e composizione del Gruppo di Lavoro
Il dimensionamento degli interventi di MEV in termini di impegno progettuale dovrà essere effettuato, ove possibile, utilizzando la metrica dei Punti Funzione IFPUG ver. 4.3. Laddove la metrica dei Punti Funzione non risulti applicabile, il dimensionamento degli interventi sarà effettuato direttamente in Giorni Persona.
Per questo servizio l’aggiudicatario deve garantire, per ogni singolo intervento, la disponibilità di un mix adeguato delle figure professionali previste al capitolo 5 o di ulteriori figure ritenute utili per rispondere alle singole esigenze che di volta in volta emergeranno. L’allocazione delle risorse e delle figure professionali coinvolte deve garantire l’economicità, l’efficienza e l’efficacia del servizio assicurando i livelli di servizio richiesti misurati attraverso gli indicatori di qualità di cui all’Allegato 3.
L’insieme degli interventi effettuati durante la vigenza contrattuale non potrà superare il massimale previsto dal contratto.
4 CARATTERISTICHE GENERALI DEI SERVIZI
Le attività dell’aggiudicatario devono essere improntate ad un’assoluta garanzia della riservatezza ed aderenti alle politiche e alle procedure di sicurezza dell’ANAC. L’esecuzione della fornitura deve essere effettuata nel pieno rispetto delle linee guida di sviluppo previste per i sistemi informativi ANAC e dettagliate nell’Allegato
1. ANAC si riserva di modificare le modalità di esecuzione descritte, di introdurre nuove modalità, di definire/modificare gli attuali standard, anche in corso d’opera, dandone congruo preavviso all’aggiudicatario. ANAC si riserva di chiedere all’aggiudicatario di utilizzare prodotti o modulistica specifica, messi a disposizione da ANAC stessa, di supporto alla gestione dei servizi oggetto della fornitura (ad esempio: registrazione errori, log interventi, richiesta attività, ecc.).
All’inizio della vigenza contrattuale, XXXX indicherà in dettaglio le attività, già descritte nel presente Capitolato, che saranno affidate all’aggiudicatario. In tale occasione ANAC fornirà i necessari chiarimenti riguardo eventuali cambiamenti intercorsi alle linee guida e all’organizzazione dei servizi applicativi.
Sarà inoltre presentata all’aggiudicatario l’organizzazione e la struttura ANAC di riferimento per la gestione del contratto.
Qualora l’aggiudicatario abbia proposto nella propria offerta tecnica, come condizione migliorativa, la messa a disposizione e l’utilizzo di piattaforme e strumenti aggiuntivi rispetto a quelli richiesti dal presente Capitolato, questi dovranno essere messi a disposizione entro tre mesi dalla stipula del contratto.
4.1 Requisiti Tecnici
Il riuso applicativo è un prerequisito per lo sviluppo e l’evoluzione del software. Pertanto, nella fase di definizione e, successivamente, di analisi degli interventi di sviluppo software, l’aggiudicatario deve verificare l’eventuale presenza di componenti già rilasciate che, opportunamente modificate e/o integrate, possano contribuire alla realizzazione delle funzionalità richieste.
Ogni prodotto software realizzato/modificato deve essere pienamente rispondente ai requisiti funzionali espressi, alle normative vigenti (vedi accessibilità), ai requisiti non funzionali (sicurezza, usabilità, prestazione, manutenibilità, etc.) nonché agli standard, linee guida e miglior prassi disponibile per lo sviluppo software. Il codice sorgente consegnato deve rispondere allo standard ISO/IEC 25010 (ISO/IEC 9126) e sarà verificato secondo quanto previsto dalle “Linee guida tecniche per lo sviluppo dei Servizi dell’ANAC”. Eventuali anomalie riscontrabili sulle funzionalità realizzate e/o modificate e/o non rispetto dei suddetti requisiti devono essere rimosse a totale carico dell’aggiudicatario, come parte integrante dei servizi che li hanno realizzati, anche qualora siano generati da servizi remunerati a giorni persona. Pertanto, l’aggiudicatario dovrà garantire la tempestiva rimozione dei difetti del software nuovo e/o modificato nonché la correzione e/o il ripristino delle basi dati deteriorate come ripercussione dei difetti con gli stessi livelli di servizio previsti per la garanzia.
I prodotti realizzati devono essere conformi ai requisiti di accessibilità stabiliti dal decreto del Ministro per l’innovazione e le tecnologie dell’8 luglio 2005 e successive modifiche. In altre parole deve essere garantito il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della Pubblica Amministrazione da parte di soggetti disabili e/o svantaggiati.
Oltre all’applicazione obbligatoria e imprescindibile del dettato tecnico della cosiddetta "legge Stanca", per ottenere un'accessibilità di alto livello è necessario fare riferimento alle tecniche contenute nelle Web Content Accessibility Guidelines 2.0 (WCAG 2.0) all'indirizzo xxxx://xxx.x0.xxx/XXX/xxxxx/xxxx.xxx.
Il sistema dovrà, inoltre, essere compatibile con i principali browser di mercato. (Internet explorer, Chrome, Firefox, Safari, nelle tre ultime major releases).
Le funzionalità realizzate devono essere integrate con i meccanismi di sicurezza applicativa di ANAC per la registrazione, autenticazione e autorizzazione degli utenti.
4.1.5 Univocità ed integrità dei dati
Le manutenzioni dovranno essere progettate e realizzate in modo da rispettare i criteri di univocità ed integrità dei dati definiti nelle basi di dati, ovvero le informazioni di qualsiasi natura devono essere
memorizzate una sola volta senza ridondanza. Tale requisito non è mandatorio per le applicazioni afferenti al datawarehouse.
Il software realizzato dovrà essere compatibile con la versione/livello effettiva degli ambienti attivi al momento in cui il software sarà utilizzato. E’, pertanto, obbligo dell’aggiudicatario predisporre e mantenere costantemente adeguati i propri ambienti di sviluppo e testing alle configurazioni degli ambienti per minimizzare eventuali criticità derivanti da disallineamenti tra gli ambienti dell’aggiudicatario stesso e quelli target dell’Autorità.
4.2 Modalità di esecuzione e gestione della fornitura
I servizi oggetto della fornitura potranno essere erogati in modalità progettuale o continuativa.
L’aggiudicatario nell’erogazione dei servizi deve rispettare i processi, gli standard e le linee guida adottate dall’Autorità e riportate nell’Allegato 1 e le metodologie indicate dall’Autorità al momento dell’attivazione dei singoli interventi. L’aggiudicatario deve farsi carico di conoscere e diffondere al proprio interno tali conoscenze, di applicarle proattivamente e di recepirne tempestivamente eventuali variazioni. Durante la fornitura l'Autorità si riserva di modificare o integrare tali processi, standard o linee guida, anche in corso d’opera, dandone un congruo preavviso all’aggiudicatario.
L’aggiudicatario deve farsi carico di predisporre la documentazione inerente le applicazioni o i servizi oggetto di intervento e/o l’aggiornamento della stessa.
Nella tabella seguente si riporta per ogni servizio del capitolato la modalità di esecuzione e la relativa modalità di remunerazione, la metrica utilizzata e se il servizio può produrre una variazione o meno della consistenza del parco applicativo (baseline) misurata in PF.
Servizi | Modalità di erogazione | Remunerazione | Misurazione | Variazione baseline |
Supporto alla gestione dei servizi di manutenzione (SUP) | Continuativa | A canone | - | NO |
Manutenzione Correttiva (MAC) | Continuativa | A canone | - | NO |
Manutenzione evolutiva (MEV) | Progettuale | A consumo | PF | SI |
Manutenzione adeguativa (MAD) | Progettuale | A canone | - | NO |
Nei paragrafi successivi è riportata una descrizione delle differenti modalità di erogazione dei servizi.
I servizi da erogare in modalità progettuale sono il servizio di MEV ed il servizio di MAD. Essi saranno realizzati secondo i cicli di vita riportati nell’Allegato 1 e con l’utilizzo degli strumenti definiti nel successivo paragrafo 4.2.3.
I cicli di vita di un intervento sono articolati in più fasi, in relazione alla tipologia, alle dimensioni, alle caratteristiche, alle criticità dello specifico intervento di manutenzione.
In ogni caso dovranno essere previsti i seguenti eventi (milestones) imprescindibili:
Milestone | Attore | Descrizione |
Richiesta di stima | Autorità | Richiesta di procedere ad una valutazione dei tempi e dei costi dell’intervento sulla base delle specifiche e dei vincoli definiti dall’Autorità |
Stima | Aggiudicatario | Stima dei tempi per la manutenzione adeguativa, dei tempi e dei costi per la manutenzione evolutiva, dell’intervento sulla base delle specifiche e dei vincoli definiti dall’Autorità e relativo piano di lavoro |
Attivazione | Autorità | Comunicazione formale (lettera o email) con la quale viene attivato l’aggiudicatario per l’avvio delle attività secondo le modalità e tempistiche definite nel piano di lavoro approvato |
Consegna | Aggiudicatario | Rilascio dei prodotti, sia intermedi (di fase) che finali, previsti dal piano di lavoro e/o dallo specifico ciclo di sviluppo |
Autorità | Riscontro, sotto il profilo della quantità e della tipologia dei prodotti consegnati, senza alcuna valutazione di contenuto |
Approvazione | Autorità | Approvazione, per ogni fase, dei prodotti intermedi di fornitura, previa verifica di merito e certificazione della corretta esecuzione del servizio relativamente ai prodotti oggetto di approvazione |
Accettazione | Autorità | Accettazione dei prodotti, previo collaudo e verifica del software in pre-esercizio e certificazione della corretta esecuzione del servizio relativamente ai prodotti oggetto di accettazione |
Di seguito è riportata una breve descrizione del processo di attivazione e gestione degli interventi.
4.2.1.1 Gestione degli interventi
L’Autorità, con apposita comunicazione (lettera formale o mail), richiede la stima di un intervento di manutenzione, trasmettendo all’aggiudicatario i requisiti utente nonché tutte le altre informazioni necessarie per una puntuale valutazione, tra cui:
• la documentazione esistente sul servizio o sull’applicazione oggetto di intervento, ivi compresi eventuali studi di fattibilità realizzati;
• la data prevista di inizio e di fine attività;
• eventuali ulteriori date, scadenze critiche e/o vincoli per l’aggiudicatario;
• il ciclo di sviluppo applicabile, tra quelli riportati nell’Allegato 1;
• la metrica utilizzata per la misurazione del servizio (punti funzione o giorni persona);
• eventuali dettagli sui livelli di servizio applicabili.
L’aggiudicatario, sulla base della documentazione fornita, e, se necessario, previa ulteriore analisi dei requisiti anche mediante incontri di approfondimento con gli uffici competenti, fornisce la stima ed il piano di lavoro. Tali attività devono essere concluse entro 30 gg solari dalla richiesta di stima salvo diversa indicazione contenuta nella richiesta stessa.
L’Autorità esamina i prodotti e ne dà riscontro all’aggiudicatario entro 20 giorni solari. In particolare l’Autorità può:
• approvare i prodotti di fase e attivare l’intervento con le modalità e le tempistiche previste nei prodotti approvati e secondo le condizioni contrattualmente definite. L’attivazione dell’intervento viene comunicata per iscritto all’aggiudicatario;
• richiedere eventuali modifiche o integrazioni dei prodotti. La richiesta, oltre a indicare i prodotti che devono essere modificati o integrati, riporta le indicazioni in termini di osservazioni, riflessioni, rilievi, che motivano la mancata approvazione dei prodotti di fase. L’aggiudicatario deve procedere alla modifica dei prodotti secondo le indicazioni fornite entro 15 gg solari dalla richiesta di revisione prodotti, salvo diverso termine pattuito. Decorso invano tale termine l’Autorità può valutare di non dar seguito all’intervento. In tal caso l’aggiudicatario non avrà diritto ad alcun rimborso (cfr. par. cancellazione interventi);
• approvare i prodotti di fase, valutando tuttavia di non dar seguito all’intervento. In tal caso verrà riconosciuto all’aggiudicatario l’impegno comunicato all’atto della richiesta di stima (cfr. par. cancellazione interventi).
L’aggiudicatario esegue l’intervento secondo le modalità e le tempistiche approvate dall’Autorità in relazione a quanto previsto nello specifico ciclo di sviluppo.
Al termine di ciascuna fase l’aggiudicatario consegna i prodotti previsti inviandoli per email e inserendoli nel portale di gestione del contratto.
L’Autorità esamina nel merito i prodotti di fase al fine di verificarne la correttezza e la completezza e procede, come di seguito descritto:
• nel caso di approvazione, l’Autorità comunica l’esito e la prosecuzione dell’intervento con l’avvio della fase successiva del ciclo di sviluppo;
• nel caso di anomalie/malfunzionamenti/disallineamenti o altro rilievo, l’Autorità comunica la mancata approvazione nella quale oltre a indicare i prodotti che devono essere modificati o integrati, sono fornite le indicazioni in termini di osservazioni, riflessioni, rilievi, che ne motivano la mancata approvazione. L’aggiudicatario deve procedere tempestivamente alla modifica dei prodotti non approvati, fermo restando l’applicazione degli indicatori di qualità IQ5 e IQ6 di cui all’allegato 3.
• per gli interventi di manutenzione evolutiva l’accettazione del prodotto software realizzato è subordinata all’esito positivo del collaudo. Tale fase è di responsabilità dell’Autorità: l’esecuzione dei test di collaudo avverrà in contraddittorio con l’aggiudicatario che è tenuto a dare supporto all’Autorità, senza alcun onere aggiuntivo. I test di collaudo comprendono i test funzionali riferiti ai requisiti funzionali, ed eventualmente i test prestazionali, di sicurezza, di non regressione e di esercibilità che potranno essere richiesti in fase di pianificazione per lo specifico intervento. Al termine del collaudo, deve essere redatto e sottoscritto il verbale di collaudo con allegati i casi di test eseguiti ed il relativo esito. Questo verbale conterrà la segnalazione di eventuali carenze e vizi che l’aggiudicatario, fatta salva l'applicazione delle sanzioni, dovrà correggere a proprie spese entro i termini indicati nel verbale stesso.
Nel corso dell’intervento l’aggiudicatario è tenuto a consuntivare le attività svolte secondo quanto descritto al paragrafo 4.6.2.
Le attività erogate potranno essere fatturate a seguito dell’approvazione dei prodotti di fase; il corrispettivo riconosciuto è calcolato in proporzione all’impegno assorbito dalla specifica fase.
La seguente tabella riporta, per il ciclo di sviluppo completo, le percentuali di impegno di ciascuna fase nonché l’avanzamento cumulato del progetto.
Fase | Impegno della fase | Avanzamento cumulato |
Definizione | 3% | 3% |
Analisi | 15% | 18% |
Progettazione | 30% | 48% |
Realizzazione & Test | 42% | 90% |
Collaudo | 10% | 100% |
Alla conclusione di ciascun intervento di manutenzione evolutiva, l’aggiudicatario fornisce la misura degli interventi realizzati, sulla base della metrica prevista.
In tutti i casi in cui i servizi rilascino prodotti che modificano la baseline del software, l’aggiudicatario è tenuto a fornire tutti gli elementi di misurazione necessari a mantenere aggiornata la baseline. Tale requisito permane anche nei casi di attività remunerate in giorni persona.
4.2.1.2 Valutazione degli interventi di Manutenzione Evolutiva
La valutazione economica del servizio di MEV può essere effettuata sulla base delle seguenti metriche:
• PF
• GG/PP; solo nei casi residuali di inapplicabilità dei PF quali: Procedure batch; Procedure ETL; Interventi su BI o basi di dati; Parametrizzazione e/o configurazione di pacchetti software; etc..
L’Autorità nella richiesta di stima individua la metrica che sarà utilizzata nello specifico intervento richiesto. L’aggiudicatario si impegna a garantire una produttività media giornaliera non inferiore a 2,1 PF.
In particolare, per gli interventi misurati in GG/PP, la quantificazione economica sarà effettuata a corpo in fase di definizione dell’intervento, secondo il seguente criterio:
• Accertamento della congruità dell’offerta valutando l’effort in giorni persona proposto dal fornitore;
• Valutazione del costo del singolo giorno persona applicando il metodo di calcolo: Costo PF * 2,1 (produttività media giornaliera).
Tale valore costituisce un riferimento fisso ai fini della fatturazione, indipendentemente dall’effettivo consumo di risorse a cui l’aggiudicatario potrà andare incontro in corso d’opera. Solo in casi eccezionali, a fronte di eventi imprevisti di forza maggiore, tale valore potrà essere riconsiderato, previa approvazione da parte dell’Autorità.
Nel caso di interventi quantificati in PF, la quantificazione inizialmente definita può essere eccezionalmente rivista al termine della fase di analisi entro uno scostamento massimo del 10%.
In caso di scostamento la prosecuzione dell’intervento è soggetta all’approvazione dell’Autorità, che potrebbe a suo insindacabile giudizio cancellare definitivamente l’intervento senza alcuna ulteriore remunerazione delle attività successive alla fase di analisi.
Il dimensionamento in PF degli interventi dovrà essere effettuato secondo le modalità di conteggio consigliate da AGID (già CNIPA) in “Governo dei Contratti ICT” e “Strategie di Acquisizione delle Forniture ICT” e descritte nel Manuale ufficiale delle Regole di Conteggio dei Punti Funzione IFPUG: “Function Point : Manuale sulle Regole del Conteggio” nell’ultima versione disponibile.
4.2.1.3 Sospensione e cancellazione degli interventi di Manutenzione Evolutiva
Nel caso di non approvazione della prima fase del ciclo di sviluppo (fase di Definizione) e di annullamento dell’iniziativa, l’aggiudicatario non avrà diritto ad alcuna remunerazione. In particolare, laddove l’aggiudicatario non proceda, entro 15 gg solari dalla richiesta, alla modifica dei prodotti secondo le indicazioni fornite oppure laddove i prodotti di fase non siano ritenuti approvabili, l’Autorità comunica per iscritto all’aggiudicatario le motivazioni della mancata approvazione e la volontà di non attivare l’intervento. All’aggiudicatario non sarà riconosciuto alcun compenso per l’attività svolta nella fase di Definizione.
L’Autorità, per proprie insindacabili valutazioni, si riserva di non procedere all’attivazione di un intervento, anche in presenza di un’approvazione dei prodotti della fase di Definizione. In tale caso, ne dà comunicazione per iscritto all’aggiudicatario al quale sarà riconosciuto l’importo pattuito per la sola fase di Definizione.
L’Autorità, in conseguenza di variazioni organizzative, regolamentari o legislative, si riserva di sospendere ed eventualmente cancellare gli interventi al termine delle altre fasi progettuali, per cause non imputabili all’aggiudicatario. In tale caso ne viene data comunicazione per iscritto all’aggiudicatario sospendendo la pianificazione dell’intervento. In caso di cancellazione nel corso di una fase, all’aggiudicatario verrà riconosciuto un corrispettivo calcolato proporzionalmente all’avanzamento temporale della fase in questione (si veda tabella par. 4.2.1.1), secondo la seguente formula:
Corrispettivo riconosciuto= Importo Intervento * Impegno della fase *N. gg persona erogati tra l’inizio della fase e la data di cancellazione / Durata complessiva della fase espressa in gg persona.
L’Autorità, per gravi inadempienze dell’aggiudicatario (ad es. superati 12 rilievi), può cancellare gli interventi anche nel corso delle diverse fasi progettuali. L’Autorità comunica per iscritto all’aggiudicatario la cancellazione al quale non saranno in ogni caso riconosciuti importi per fasi che non abbiano avuto l’approvazione formale.
Tutti i prodotti, anche intermedi, realizzati dall’aggiudicatario nell’ambito degli interventi cancellati di cui al presente paragrafo restano di proprietà dell’Autorità che potrà avvalersene per il completamento dell’obiettivo progettuale o per altri obiettivi, autonomamente o con il supporto di terzi da questa individuati.
4.2.1.4 Cambiamento dei requisiti
Un cambiamento dei requisiti funzionali in corso d’opera per un intervento di MEV o di MAD può ripercuotersi in più modi sulle dimensioni del progetto: può richiedere di creare nuove funzionalità logiche o strutture dati e/o può avere ripercussioni sul modo in cui altre funzionalità logiche o strutture dati devono essere trasformate o cancellate.
La variazione dei requisiti è comunicata per iscritto all’aggiudicatario che entro 30 gg solari deve produrre il documento aggiornato con il ricalcolo dei PF, documento che deve essere approvato dall’Autorità. Ai fini della remunerazione dell’intervento, saranno riconosciuti i PF così aggiornati ed approvati per le fasi successive.
I servizi di SUP e di MAC devono essere erogati in modalità continuativa.
In particolare detti servizi sono attivati ogni qualvolta se ne ravvisi l’esigenza. Si tratta infatti di servizi tipicamente ad evento innescati da una segnalazione di impedimento all’esecuzione dell’applicazione/funzione, o dal riscontro di differenze fra l’effettivo funzionamento del software applicativo e quello atteso, come previsto dalla relativa documentazione o comunque determinato dai controlli che vengono svolti durante l’attività dell’utente o di monitoraggio
L’attivazione di tali servizi è prevista a partire dalla data di stipula del contratto e l’erogazione è senza soluzione di continuità fino alla conclusione delle attività contrattuali. Le attività da svolgere saranno definite di volta in volta in relazione alle specifiche esigenze che emergeranno nel corso della fornitura. La richiesta sarà effettuata mediante ticket aperti dalle strutture interne deputate alla ricezione e gestione delle segnalazioni come descritto nei processi riportati nell’Allegato 1. Nella richiesta sarà indicato il tipo di intervento, la categoria oltre a tutte le informazioni necessarie per la sua gestione.
Nei paragrafi seguenti sono descritti gli strumenti che dovranno essere resi disponibili dall’aggiudicatario per l’erogazione dei servizi per l’intera durata contrattuale.
4.2.3 Portale di governo e gestione del contratto
L’aggiudicatario dovrà rendere disponibile un “Portale di governo del contratto” comprensivo dell’hardware e del software necessario per il completo funzionamento dello stesso. L’infrastruttura tecnica deve essere coerente ed integrabile con gli strumenti in uso in ANAC e deve fornire un supporto operativo completo sia tecnico che organizzativo a quanto specificato nel presente capitolato.
Tale strumento, proposto dall’aggiudicatario in sede di offerta tecnica, deve assicurare all’Autorità funzionalità di ausilio alla governance delle attività contrattuali, quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo, le seguenti:
• verificare l’andamento dei livelli di servizio durante l’erogazione dei servizi, con la possibilità di accedere alla reportistica sulla rendicontazione degli indicatori di qualità, sugli eventuali scostamenti e su situazioni critiche che determinano l’applicazione di penali;
• consentire la condivisione della documentazione di progetto;
• gestire l’intero ciclo di vita degli interventi progettuali, le diverse fasi degli interventi di manutenzione, dal momento dell’attivazione fino alla chiusura ed accettazione da parte dell’Autorità;
• ricevere e consultare la documentazione legata alle scadenze contrattuali, senza che l’inserimento sul portale si sostituisca agli obblighi di comunicazione previsti;
• verificare il volume e lo stato delle segnalazioni utente, ecc.
E’, inoltre, necessario che la gestione degli accessi a questo portale sia integrata al sistema Active Directory dell’ANAC per la gestione degli accessi, con i servizi definiti nell’Allegato 1. In sede di offerta tecnica saranno valutate le caratteristiche architetturali e funzionali della soluzione di Portale proposta, con particolare riferimento alle sezioni dedicate alla consegna della documentazione di progetto, alla reportistica prevista contrattualmente per verificare la corretta erogazione dei servizi e alle modalità di integrazione con gli altri strumenti previsti nella fornitura. L’aggiudicatario si impegna, senza oneri aggiuntivi, ad alimentare tale strumento con la documentazione di progetto pregressa che sarà resa disponibile dall’Autorità nonché altra documentazione che nel corso del periodo di validità contrattuale verrà ad essere prodotta. In ogni caso devono essere fornite periodicamente (almeno ogni 6 mesi) durante la vigenza contrattuale copie in formato elettronico dei contenuti del portale e degli aggiornamenti. La copia finale dei contenuti del portale sarà considerata un’attività essenziale per la chiusura del contratto. L’aggiudicatario si impegna inoltre a
migliorare ed evolvere tale strumento senza ulteriori oneri, recependo eventuali richieste di miglioramento proposte dall’Autorità.
4.2.4 Modalità di verifica della correttezza e della qualità dei servizi
L’aggiudicatario dovrà predisporre una propria test factory e, nell’ambito di essa, utilizzare uno o più prodotti di test management, di build automation e di bug tracking, come specificato nell’Allegato 1, con cui gestire la fase di test relativa a tutti i servizi oggetto della presente fornitura (test proceduralizzato). Inoltre, l’aggiudicatario dovrà mettere a disposizione di ANAC uno o più prodotti automatici di test e di misurazione della qualità del software per l’avvio della piattaforma di ALM come specificato nell’Allegato 1.
I prodotti forniti dovranno garantire la possibilità di integrarsi completamente con l’architettura tecnico/applicativa dell’ANAC.
Questi prodotti dovranno essere resi operativi nell’ambito della presa in carico dei servizi di manutenzione (entro tre mesi dalla stipula del contratto).
I casi di test, manuali ed automatizzati, devono essere progettati, eseguiti e documentati dall’aggiudicatario conformemente agli standard e agli indirizzi metodologici indicati dall’ANAC, progettati sulla base dei requisiti con caratteristiche di autoconsistenza, ripetibili nell’ambiente ANAC indipendentemente da chi li ha realizzati e chi li esegue.
L’automazione dei test deve essere realizzata con modalità e misure determinate in fase di pianificazione, di concerto con il personale ANAC e sulla base delle specifiche esigenze e caratteristiche del progetto, in coerenza con il ciclo di ALM. L’utilizzo degli standard previsti e degli strumenti indicati è previsto per tutti i servizi di manutenzione. Nel caso di manutenzione su applicazioni per le quali sia stato già utilizzato un prodotto di test management per la progettazione dei test, questi dovranno essere riutilizzati, aggiornati e riconsegnati a fronte dell’intervento di manutenzione effettuato.
L’aggiudicatario dovrà garantire, per tutti i servizi applicativi in carico, che almeno siano automatizzati tutti i casi di test per le funzionalità di front end e tutti quelli tecnicamente possibili per le funzionalità di back end.
L’automazione dei test (test automatizzato) deve essere realizzata con modalità determinate in fase di pianificazione, di concerto con i referenti dell’ANAC e sulla base delle specifiche esigenze e caratteristiche del progetto. La scelta dei test da automatizzare verrà effettuata di concerto con i referenti dell’ ANAC.
Nella definizione e gestione dei test, particolare attenzione va posta ai test sugli aspetti di sicurezza delle applicazioni e delle basi dati gestite. In particolare, vanno garantite le verifiche atte ad assicurare che le misure di sicurezza adottate nello sviluppo delle applicazioni non possano essere superate e/o aggirate.
4.3 Luogo di esecuzione dei servizi
L’Autorità, come descritto nelle sezioni precedenti, può richiedere la presenza di un presidio stabile di risorse presso la propria sede di via Minghetti 10. A tal fine l’Autorità metterà a disposizione dell’aggiudicatario locali idonei presso la propria sede dotati della normale attrezzatura di ufficio e cablati per il collegamento dagli elaboratori. L’aggiudicatario è tenuto ad attrezzare tali postazioni di lavoro con proprie stazioni di lavoro dotate degli strumenti software necessari ai servizi contrattualizzati, che saranno inserite nel dominio di sicurezza dell’Autorità e dovranno rispettare le indicazioni sulla sicurezza e policy interne ANAC.
L’aggiudicatario dovrà essere attrezzato per svolgere tutti i servizi da remoto. A tal fine sarà autorizzato ad accedere ai sistemi dell’Autorità via VPN (virtual private network), secondo gli standard e le policy di sicurezza definite da ANAC. Resta a carico dell’aggiudicatario l’onere economico per le licenze dei prodotti software necessari alla gestione remota nonché la predisposizione ed il dimensionamento del collegamento telematico tra le sue sedi e la porta di accesso messa a disposizione da ANAC.
L’Autorità si riserva la facoltà di effettuare visite ispettive, audit ed in generale tutte le attività di verifica delle modalità di erogazione dei servizi contrattualizzati anche presso la sede o le sedi dell’aggiudicatario. Queste attività potranno essere eseguite da personale dell’Autorità e/o di una terza parte dalla stessa delegata.
4.4 Periodo di affiancamento iniziale
A partire dalla data di stipula del contratto, è previsto un periodo di presa in carico dei servizi applicativi della durata massima di tre mesi, al fine di permettere al personale del fornitore l’acquisizione delle conoscenze specifiche delle attività di fornitura.
Il personale dell’ANAC presterà l’assistenza necessaria a trasferire la gestione dei servizi all’aggiudicatario. La fase di presa in carico contempla i seguenti aspetti:
- acquisizione da parte di ANAC di ruoli, responsabilità, autorizzazioni e risorse;
- due diligence su documentazione, contenuti;
- trasferimento knowledge base da sistemi di trouble ticketing;
- popolamento del CMDB;
- gestione della sicurezza e dei modelli adottati dai servizi applicativi.
L’addestramento consisterà in riunioni di lavoro, esame della documentazione esistente con assistenza di personale esperto del fornitore uscente e/o dell’Autorità.
4.5 Trasferimento di know how
Nel corso dell’esecuzione del contratto l’aggiudicatario dovrà, garantire il costante trasferimento al personale dell’Autorità, o a terzi da essa designati, del know-how sulle attività condotte, al fine di rendere la prosecuzione delle attività quanto più efficace possibile.
A partire dal terzo mese antecedente la scadenza del contratto l’aggiudicatario, dovrà, da una parte, curare la normale prosecuzione dei servizi contrattualmente previsti, con il mantenimento dei livelli di servizio contrattuali, dall'altra, mettere in grado il personale tecnico indicato dall’Autorità di operare un’efficace presa in carico dei servizi in questione. Per tale ragione, l’aggiudicatario si deve impegnare nei confronti del subentrante ad un completo passaggio delle consegne ed alla fornitura di tutta la documentazione e il supporto necessari a consentire un agevole avvio del nuovo ciclo di servizio.
L’Autorità si riserva la facoltà di posticipare l’avvio della fase di trasferimento di know-how entro il termine massimo di tre mesi successivi alla scadenza del contratto, qualora il contratto con il fornitore subentrante non sia ancora stato stipulato.
In particolare il trasferimento deve riguardare almeno i seguenti aspetti:
• presentazione esaustiva degli aspetti organizzativi, amministrativi e tecnici per l’erogazione dei servizi;
• presentazione degli aspetti di criticità di ogni singolo servizio con l’esposizione chiara delle soluzioni proposte ed attuate durante la fornitura;
• aggiornamento e consolidamento del sistema di Knowledge Base Management System utilizzato nell’ambito del contratto.
4.6 Pianificazione e consuntivazione delle attività
Le modalità di gestione della pianificazione e della consuntivazione riportate di seguito si riferiscono a tutte le attività previste nella fornitura. L’aggiudicatario alla stipula del contratto comunicherà i nominativi dei propri referenti che, insieme al personale ANAC designato, farà parte del gruppo di lavoro di governance della fornitura conil compito di adempiere alle attività di seguito descritte per la pianificazione e per la verifica dello stato di avanzamento della fornitura.
In considerazione dell’articolazione e complessità dei servizi richiesti, l’aggiudicatario dovrà predisporre e mantenere costantemente aggiornati nel tempo i seguenti Piani:
• Piano di Lavoro Generale;
• Piano della Qualità generale;
• Piano di Presa in carico;
• Piano di lavoro delle attività continuative;
• I Piani di lavoro dei singoli interventi progettuali;
• Piano di trasferimento del know how;
• Piano di gestione dei rischi.
Il Piano di Lavoro Generale, il Piano della qualità generale e il Piano di Presa in Carico devono essere presentati dall’aggiudicatario in offerta. L’Autorità, a valle della stipula del contratto potrà chiedere modifiche ed integrazioni. Il Piano di Lavoro Generale e il Piano della qualità generale definitivi dovranno essere consegnati entro 15 giorni solari dalla data di stipula del contratto; saranno approvati dall’Autorità entro 20 giorni solari e ove necessario e previa approvazione, potranno essere modificati. Non è prevista approvazione per tacito assenso.
Il Piano di Lavoro Generale è il documento che definisce le modalità operative, le risorse e le sequenze delle attività relative ad un servizio contrattualmente previsto. In esso si deve almeno:
• esplicitare le disposizioni organizzative, i processi (descrizione dei gruppi di lavoro previsti con nominativi, professionalità, esperienza, giornate/uomo previste per ciascun componente del gruppo di lavoro, procedure utilizzate, ecc.) e le metodologie adottate dall’aggiudicatario, allo scopo di
garantire l’erogazione dei servizi anche con riferimento a standard riconosciuti (ad es. ISO/IEC 20000-1:2011);
• garantire il corretto e razionale evolversi delle attività contrattualmente previste, nonché la trasparenza e la tracciabilità di tutte le azioni messe in atto dalle parti.
Il Piano della qualità generale è il documento che precisa le particolari modalità operative, le risorse e le sequenze delle attività relative alla qualità di un determinato servizio.
Il Piano della qualità generale deve almeno:
• introdurre alle finalità di gestione della qualità;
• definire i documenti applicabili e di riferimento;
• definire i requisiti di qualità e le relative procedure per la valutazione della qualità;
• definire le modalità degli audit (riesami, test, verifiche e validazioni, valutazioni, ecc.);
• definire le modalità di ricezione delle segnalazione di problemi ed azioni correttive;
• definire nei dettagli i metodi di lavoro xxxxx in atto dall’aggiudicatario, facendo riferimento alle procedure relative al proprio sistema di qualità, descritte nel manuale di qualità del fornitore, o a procedure sviluppate per questo specifico contratto ed a supporto delle attività in esso descritte.
Il Piano di Presa in Carico presentato in sede di offerta potrà essere rivisto, anche su richiesta ANAC, nei primi 30 giorni solari dalla stipula del contratto per garantirne l’effettiva applicabilità nel contesto ANAC. L’aggiudicatario dovrà comunicare tempestivamente e concordare con l’Autorità ogni eventuale modifica, aggiornando e consegnando ad ANAC il relativo Piano di Presa in Carico in coerenza con i vincoli temporali previsti contrattualmente. L’attuazione del Piano sarà oggetto di monitoraggio costante da parte dell’Autorità. Il Piano di Presa in Carico deve almeno contenere il dettaglio delle attività che devono essere espletate ad inizio contratto, la relativa tempificazione e le stime di impegno. In particolare, coerentemente con le caratteristiche offerte dall’aggiudicatario e concordate con l’Autorità, il Piano riporterà:
• nome e descrizione delle attività per la presa in carico;
• output delle singole attività, ove applicabile;
• gantt delle attività, contenente:
o date di inizio e fine, previste ed effettive, delle singole attività;
o date di consegna, previste ed effettive, dei singoli prodotti.
Il Piano di lavoro delle attività continuative deve contenere la previsione delle attività da svolgere per ogni servizio a carattere continuativo. Deve essere prodotto e consegnato trimestralmente, inviato ad ANAC entro il giorno 20 del mese precedente il trimestre di riferimento e approvato dall’Autorità entro il giorno 10 del primo mese del trimestre di riferimento. Non è prevista approvazione per tacito assenso. I Piani di lavoro degli interventi a progetto contengono la pianificazione di dettaglio delle attività e delle risorse necessarie per la realizzazione degli interventi di manutenzione a progetto (adeguativa ed evolutiva). I Piani contengono il dettaglio degli interventi richiesti dall’Amministrazione, la relativa tempistica e le stime di impegno di risorse come indicato nell’allegato 1. Le modalità ed i tempi di consegna ed approvazione sono definiti al punto 4.2.1 del presente capitolato
Il Piano di trasferimento del know-how descrive tempi e modalità per il raggiungimento degli obiettivi di trasferimento di know-how di cui al paragrafo 4.5. L’aggiudicatario propone in questo piano la miglior soluzione per garantire il completo passaggio di conoscenze (di contesto, amministrative, organizzative, funzionali e tecniche) al personale dell’ANAC o a terzi da essa designati nei tempi concordati con il responsabile del contratto dell’ANAC.
Il piano deve prevedere nella programmazione almeno le seguenti fasi:
• fase di programmazione del passaggio di consegne:
o predisposizione e raccolta della documentazione per il passaggio di consegne (sorgenti, documentazione, report, strumenti, etc.);
o riunioni preparatorie con l’Autorità;
o pianificazione incontri di passaggio delle consegne;
• fase di affiancamento:
o consegna della documentazione per il passaggio di consegne;
o incontri finalizzati al passaggio delle consegne;
o training on the job (affiancamento) del personale subentrante per consentire l’efficace prosecuzione dei servizi.
Il piano di trasferimento del know-how deve essere presentato entro sei mesi dalla data di scadenza del contratto e deve essere approvato dall’Autorità entro i 30 giorni solari successivi. Non è prevista approvazione per tacito assenso. Esso può essere aggiornato, modificato o subire slittamento dei termini,
prima dell’inizio dell’attività o in corso d’opera per assicurare il pieno trasferimento di know-how al personale interno e/o al fornitore subentrante effettuato e comprovato attraverso un verbale congiunto redatto a fine attività.
Il Piano di gestione dei rischi descrive la modalità di gestione dei rischi nell’erogazione di tutti i servizi contrattualmente previsti; il piano tiene traccia di tutti i rischi identificati, delle valutazioni di impatto e probabilità, delle contromisure previste e dello stato di applicazione.
Nel corso del contratto l’aggiudicatario dovrà tenere aggiornato l’elenco dei rischi individuati per ogni servizio o intervento con le azioni di riduzione associate ed il relativo stato di attuazione. Per gli interventi progettuali la gestione dei rischi rientra nel piano di progetto.
Le azioni di riduzione saranno discusse ed approvate nel corso delle riunioni di stato avanzamento lavori.
4.6.2 Stato avanzamento lavori
L’aggiudicatario dovrà mantenere aggiornata la documentazione relativa allo stato di avanzamento dei lavori fornendo tutte le indicazioni sulle attività, sia continuative che di tipo progettuale, concluse o in corso nel periodo di riferimento, esplicitandone la percentuale di avanzamento, gli eventuali rischi/criticità/ritardi, gli eventuali impatti dei rischi e delle criticità, le azioni di recupero e le motivazioni degli eventuali scostamenti.
L’aggiudicatario dovrà consegnare con periodicità trimestrale, entro 5 giorni solari successivi al bimestre di riferimento, la documentazione relativa allo Stato Avanzamento Lavori ed al Rapporto sugli indicatori di qualità. L’Autorità convoca entro i 15 giorni solari successivi la riunione di SAL.
La rendicontazione dello Stato Avanzamento Lavori di ciascuna attività continuativa e di ogni intervento progettuale sarà articolata come specificato di seguito:
• descrizione dell’attività in corso e/o completata nel periodo;
• percentuale di avanzamento dell’attività (ove applicabile);
• data a cui si riferisce lo stato di avanzamento;
• razionali di ripianificazione, scostamento eventuale delle date, dell’impegno, ecc.;
• xxxxxxx, criticità, rischi e relative azioni da intraprendere e/o intraprese
Il SAL prevede la rendicontazione dei livelli di servizio mediante la misurazione degli indicatori di qualità. Per ciascun indicatore soggetto a misurazione il rapporto di riepilogo prevede le seguenti informazioni:
• la scheda dell’indicatore misurato con indicazione del servizio o dell’intervento a cui si riferisce;
• il periodo di riferimento della misura;
• gli strumenti di misura utilizzati;
• i dati rilevati;
• il valore misurato dell’indicatore;
• eventuale scostamento dal valore di soglia;
• cause dell’eventuale scostamento dai valori di soglia.
L’aggiudicatario è tenuto a comunicare proattivamente e con la massima tempestività qualsiasi criticità, ritardo o impedimento proponendo una modifica del piano corrispondente ai referenti dell’Autorità. Ad esito del SAL dovranno essere adeguati tutti i piani di cui al precedente paragrafo a seguito di quanto concordato. La documentazione aggiornata deve essere consegnata ad ANAC entro i 10 lavorativi successivi all’incontro di XXX.
I Piani di Lavoro e le relative modifiche certificano ai fini contrattuali gli obblighi formalmente assunti dall’aggiudicatario, e accettati dall’ANAC, su stime e tempi di esecuzione delle attività e sulle relative date di consegna dei prodotti (scadenze).
4.7 Azioni contrattuali
Ogni comunicazione formale relativa alla gestione ed all’esecuzione dei servizi contrattualmente previsti dovrà essere inviata per posta elettronica dal soggetto contrattualmente responsabile ed indirizzata all’attenzione del responsabile del contratto dell’ANAC.
Per ogni servizio è prevista la consegna di tutto quanto prodotto per realizzarlo (documenti, sorgenti, ecc.) in formato elettronico conformemente a quanto indicato nell’Allegato 1; la consegna è accompagnata da una comunicazione scritta al responsabile del contratto dell’ANAC.
Quanto sopra potrà subire variazioni/evoluzioni derivanti dall’introduzione di diversi strumenti automatici a supporto o a seguito di accordi specifici stabiliti in sede di esecuzione del contratto.
4.7.2 Modalità di gestione dei rilievi
Oltre ai rilievi che emergono in fase di misura degli indicatori di qualità, l’Autorità può sollevare rilievi formali conseguenti il mancato rispetto delle disposizioni contrattuali (Contratto, Capitolato e sue appendici, linee guida e standard ANAC, offerta, Piano di Lavoro Generale, Piano di Lavoro delle Attività a Consumo, ecc.). Tutti i rilievi sollevati nel periodo di riferimento sono utilizzati per la verifica del rispetto degli indicatori di qualità e per l’applicazione delle eventuali penali.
4.7.3 Indicatori di qualità, livelli di servizio, penali e relative modalità di applicazione
Gli indicatori di qualità che definiscono le soglie di accettazione dei livelli di servizio, per ciascun servizio e per l’insieme della fornitura, sono riportati nell’Allegato 3 “Indicatori di qualità”.
L’aggiudicatario dovrà garantire all’Autorità, senza oneri aggiuntivi, la misurazione degli indicatori di qualità per il calcolo delle penali contrattualmente previste e per valutare l’efficacia nell’erogazione dei servizi. Dovranno essere descritte dettagliatamente le funzionalità degli strumenti messi a disposizione a tale scopo, le informazioni che saranno fornite e le modalità di fruizione da parte dell’Autorità. L’aggiudicatario dovrà dimostrare la conoscenza di tali strumenti e sarà tenuto al loro costante utilizzo per tutte le attività cui essi si applichino. Inoltre, sarà responsabile della loro gestione, ne garantirà la disponibilità e l’adeguamento dei prodotti software alle versioni correnti, senza alcun onere per l’Autorità. Gli strumenti previsti dal Capitolato e offerti dall’aggiudicatario dovranno essere pienamente operativi, entro il termine massimo di 2 mesi, dalla data di stipula del contratto.
4.8 Garanzie
La garanzia a correzione dei difetti deve almeno riguardare:
• gli oggetti software nuovi e/o modificati;
• le strutture di dati deteriorate e ripristino dati;
• la documentazione prodotta.
La garanzia sui servizi di MEV deve essere assicurata per 12 mesi dall’avvenuto collaudo con esito positivo, .
La garanzia sugli altri servizi deve essere assicurata nei 12 mesi successivi all’accettazione dei prodotti, anche oltre il termine dei 36 mesi oggetto del contratto.
5 PROFILI PROFESSIONALI RICHIESTI
In questo capitolo vengono illustrati i profili professionali indispensabili per l’erogazione dei servizi classificati secondo il “Dizionario dei profili di competenza per le professioni ICT” parte delle “Linee guida sulla qualità dei beni e dei servizi ICT per la definizione e il governo dei contratti della Pubblica Amministrazione” redatti da DigitPA (oggi Agid).
L’Autorità si riserva di valutare la conformità rispetto ai requisiti specificati di seguito per ciascuna figura professionale e segnalare eventuali incompatibilità del personale utilizzato dall’aggiudicatario per l’erogazione del servizio e richiederne la sostituzione, applicando quanto previsto dall’allegato 3 al presente capitolato “Indicatori di Qualità della Fornitura”.
Capoprogetto di Sistemi Informativi
Capoprogetto di Sistemi Informativi | |
Titolo di Studio | • Laurea in discipline tecnico-scientifiche o cultura equivalente |
Esperienze Lavorative | • Anzianità lavorativa di almeno 12 anni, con almeno 4 di provata esperienza lavorativa nella specifica funzione su progetti complessi. E’ particolarmente apprezzata la conoscenza del settore pubblico, preferibilmente nella Pubblica Amministrazione italiana. • Almeno 2 anni di provata esperienza di analisi e progettazione di sistemi informativi, package e procedure complesse nel settore pubblico, con periodi di permanenza continuativa presso lo stesso cliente non inferiori a 6 mesi. • Sono necessarie almeno le seguenti certificazioni in corso di validità PMI/PMP e ISO/IEC 27001. |
Conoscenze | • Metodologie di project management e risk management • Metodologie di sviluppo SW • Redazione di specifiche di progetto • Controllo realizzazione procedure • Stima di risorse per realizzazione di progetto • Stima di tempi • Analisi e progettazione di sistemi informativi, package, procedure complesse • Conoscenze ed uso di tecniche e prodotti SW per project management e risk management • Responsabilità su gruppi di progetto |
Analista di Sistemi Informativi
Analista di Sistemi Informativi | |
Titolo di Studio | • Laurea in discipline tecnico-scientifiche o economiche |
Esperienze Lavorative | • Anzianità lavorativa di almeno 6 anni, di cui 3 come analista. • Ha partecipato a progetti di sviluppo presso realtà della Pubblica Amministrazione facendo esperienza nei seguenti ambiti: -Redazione di specifiche di progetto -Redazione di modelli dei processi -Controllo realizzazione procedure -Stima di risorse per realizzazione di progetto - Stima di tempi -Coordinamento di gruppi di lavoro -Disegno e progettazione di test • Sono necessarie almeno le seguenti certificazioni in corso di validità CFPS e ISO/IEC 27001 |
Conoscenze | • Metodologie di analisi dei processi • Metodologie di analisi e disegno di prodotti SW • Metodologie di analisi e disegno dati • Tecniche di controllo di progetto e di programmazione strutturata • Tecniche di programmazione in ambiente Java e Microsoft • Tematiche applicative/ gestionali, preferibilmente in ambito di controllo di gestione di processi relativi alla Pubblica Amministrazione • Caratteristiche e possibilità di riuso dei pacchetti software relativi al progetto |
Progettista di Sistemi Informatici
Progettista di Sistemi Informatici | |
Titolo di Studio | • Laurea in discipline tecnico-scientifiche o cultura equivalente |
Esperienze Lavorative | • Minimo 8 anni, di cui almeno 4 nella funzione. In caso di mancanza della laurea indicata, è richiesta una anzianità lavorativa di 13 anni, di cui almeno 6 nella funzione • Analisi, progettazione e realizzazione di sistemi informativi, package, procedure complesse • Partecipazione a gruppi di lavoro nella definizione delle soluzioni • Redazione di specifiche di progetto • Progettazione test integrati • Installazione e configurazione di applicativi di front-office e di back-office • Installazione e configurazione di software di base in ambiente distribuito e di architetture di rete • Progettazione soluzioni di system integration • Integrazione di prodotti e/o componenti Open Source • Redazione di studi di fattibilità ad alto contenuto innovativo, di specifiche di gestione e procedure |
• Spiccata attitudine all’analisi dei malfunzionamenti e al problem solving • Completa autonomia nell’individuare, pianificare e progettare adeguamenti tecnologici infrastrutturali | |
Conoscenze | • Possesso di una o più certificazioni riconosciute a livello internazionale nel proprio ambito di competenza • Metodologie di analisi e disegno di prodotti SW • Tecniche di progettazione di test su funzionalità di prodotti • Framework di sviluppo: .NET, J2EE • Modellazione di dati in ambienti multidimensionali e disegno cruscotti • Elevata conoscenza di architetture hardware e prodotti software; in particolare, risultano di interesse: − Piattaforme Jboss, Fuse e Camel RedHat − Piattaforma Alfresco − Apache Active MQ − Prodotti di virtualizzazione e Service Management (VMWare) − Piattaforma Microstrategy − apparecchiature HW Enclosure, Server blade, Server tradizionali e Storage, Tape Library • Sistemi di Configuration Management • Conoscenza di prodotti open source • Conoscenza di ambienti di programmazione |
Analista Programmatore
Analista Programmatore | |
Titolo di Studio | • Diploma di perito informatico o cultura superiore in ambito tecnico- scientifico |
Esperienze Lavorative | • Minimo 4 anni come programmatore in ambiente J2EE e .NET e 1 nella funzione • Coordinamento di gruppi di lavoro • Verifica della corretta applicazione di metodi e standard • Sviluppo di analisi tecnica di media complessità • Realizzazione di siti Web accessibili (legge 4 del 9 gennaio 2004) • Documentazione di procedure • Programmazione strutturata, in ambiente client-server, Web e SOA • Preparazione casi di test ed esecuzione di test • Predisposizione di script per il testing automatico con i principali prodotti per il testing automatico • Partecipazione a gruppi di progetto di medie/grandi dimensioni • Tecnologie emergenti |
• Metodologie di analisi e disegno di prodotti SW • Installazione e personalizzazione di sistemi anche complessi • Progettazione ed integrazione di sistemi • Tecniche di programmazione strutturata • Pacchetti software relativi al progetto | |
Conoscenze | • Metodologie di disegno di prodotti software • DBMS relazionali, SQL • Strumenti di modellazione dati • Tecniche di programmazione Object Oriented • Conoscenza dei principali Design Pattern • Conoscenze della metodologia UML • Conoscenza dei sistemi operativi Microsoft e Linux • Conoscenza delle specifiche JPA • Tecniche di programmazione in ambiente J2EE e .NET • Strumenti per il cleaning e la qualità dei dati • Strumenti di ETL • Ottima conoscenza del regolamento attuativo della Legge n°4/2004 • Web designer (grafico) • Ottima conoscenza di tecniche di configuration management del software |
Responsabile di Basi di Dati
Responsabile di Basi di Dati | |
Titolo di Studio | • Diploma di perito informatico o cultura superiore in ambito tecnico- scientifico |
Esperienze Lavorative | • Minimo 4 anni nel ruolo specifico. Sono richiesti almeno 2 anni di esperienza su Microsoft SQL Server. • Verifica della corretta applicazione di metodi e standard • Progettazione e configurazione di basi dati • Partecipazione a gruppi di progetto di medie/grandi dimensioni • Metodologie di analisi e disegno di prodotti SW • Documentazione di procedure • Analisi impatti attività di business per definire/modificare basi dati • Identificazione con i gruppi di gestione applicativa delle più appropriate strategie di uso di dati e data base |
Conoscenze | • Concetti, tecniche, sistemi e prodotti per la gestione dei dati e dei data- base fisici • Progettazione di Database • Data modeling • Tecniche di disegno di DB applicativi e DB conoscitivi |
• Tecniche di gestione di dizionari dati aziendali e, più in generale, delle informazioni aziendali • Tecniche di Integrazione di dati provenienti da sistemi diversi • Data quality measurement and assessment |
Esperto di Applicazioni Web e Multimediali
Esperto di Applicazioni Web e Multimediali | |
Titolo di Studio | • Laurea in discipline tecnico-scientifiche • Preferibile il possesso di certificazioni sulle tecnologie della piattaforma ANAC (Microsoft, JBOSS, ecc.) |
Esperienze Lavorative | • Minimo 5 anni, di cui almeno due nella progettazione di architetture web e SOA • Almeno 2 anni di esperienza come coordinatore di gruppi di lavoro in progetti di gestione applicativi e basi di dati |
Conoscenze | • Problematiche di integrazione di sistemi complessi • Metodologie e tecnologie innovative che comportano cambiamenti nelle modalità di progettazione dei componenti software e nella gestione dei progetti di implementazione • Impostazione di metodologie, metriche e qualità • Metodologie di riferimento per assessment e progettazione di architetture ICT • Norme di riferimento per la regolamentazione dei rapporti tra le diverse funzioni che concorrono alla produzione del software (processo, prodotti di scambio,….) • Normative Generali (Qualità, Sicurezza, ecc…) • Competenza delle principali metodologie di modellazione dei dati • Padronanza delle principali metodologie, tecnologie e prodotti di integrazione sistemi • Padronanza dello standard UML per la modellazione e realizzazione di componenti SW • Conoscenza dei framework .Net e J2EE • Standard ITIL • Ambienti operativi Windows • Conoscenza approfondita Unix • Ottima conoscenza piattaforma HP openview e SCOM • Conoscenze TCP/IP, protocolli di rete, ambienti LAN e WAN |
I curricula vitae del personale da impiegare nei servizi continuativi e quelli delle figure di Capoprogetto di Sistemi Informativi, di Analista di Sistemi Informativi e di Responsabile di Basi di Dati dovranno essere resi disponibili a ANAC secondo il formato standard europeo (EUROPASS) ad avvio delle attività. Tali curricula devono essere nominativi e costituiranno un vincolo per l’aggiudicatario, in quanto dovranno corrispondere esattamente al personale utilizzato per l’esecuzione delle prestazioni. Essendo opportuno l’utilizzo continuativo dello stesso personale per tutta la durata della fornitura, fermi restando gli indicatori di qualità previsti, le sostituzioni di personale durante l’esecuzione della medesima dovranno essere soggette ad approvazione dell’Amministrazione, dietro presentazione dei curricula, nel rispetto dei requisiti indicati per ciascuna figura professionale. La sostituzione richiederà un adeguato periodo di affiancamento per la risorsa entrante, il cui costo sarà interamente a carico dell’aggiudicatario.
Le competenze tecniche delle piattaforme e dei prodotti software richieste per la corretta erogazione dei servizi sono indicate nell’allegato 2.