PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE (PNC)
PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE (PNC)
ACCORDO AI SENSI DELL’ART. 15, LEGGE 7 AGOSTO 1990, N. 241 PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO BANDIERA PNC-A.1.3 “POTENZIAMENTO DELLA CAPACITÀ DIGITALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
REGIONALE” AI SENSI DELL’ARTICOLO 33, COMMA 3, LETTERA B) DEL DECRETO LEGGE 6 NOVEMBRE 2021, N. 152, CONVERTITO, CON
MODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 29 DICEMBRE 2021, N. 233
tra
la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la trasformazione digitale (di seguito anche “Dipartimento”), con sede in Roma, Largo Xxxxxx Xxxxxx, n.86, C.F.: 80188230587, in persona del Coordinatore dell’Unità di Missione PNRR dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxx, nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre 2021, in qualità di legale rappresentante del Dipartimento
e
la Regione autonoma Valle D'Aosta / Vallée d’Aoste, con sede legale in Aosta, Xxxxxx X. Xxxxxxxx, 0, XX: 80002270074 in persona del Presidente Xxxxx Xxxxxxxx, in qualità di legale rappresentante della Regione
di seguito congiuntamente “le Parti”
PREMESSE
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, con cui è stato istituito il Dipartimento per la trasformazione digitale, quale Struttura generale della Presidenza del Consiglio dei ministri che supporta il Presidente o il Ministro delegato nell’esercizio delle funzioni in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, come modificato dal predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, e, in particolare, l’articolo 24-ter, ai sensi del quale il Dipartimento per la trasformazione digitale è preposto alla promozione e coordinamento delle azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali e, a tal fine, dà attuazione alle direttive del Presidente in materia e assicura il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, anche fornendo supporto tecnico alle attività di implementazione
di specifiche iniziative previste dall’Agenda digitale italiana, secondo i contenuti presenti nell’Agenda digitale Europea;
VISTO il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173 “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri”, in GU Serie Generale n.264 del 11-11-2022;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 31 ottobre 2022 con il quale il Senatore Xxxxxxx Xxxxx è stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 novembre 2022, con il quale al predetto Sottosegretario è stata conferita la delega di funzioni in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale;
VISTO l’art. 2, comma 2, del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 novembre 2022, ai sensi del quale il Sottosegretario, per lo svolgimento delle funzioni, si avvale del Dipartimento per la trasformazione digitale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 novembre 2022, con il quale al xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx è stato conferito, ai sensi degli articoli 18 e 28 della legge 23 agosto 1988, n. 400, nonché dell’articolo 19 del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, l'incarico di Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale;
CONSIDERATO che, ai sensi dell’art. 9 comma 2 della citata legge 23 agosto 1988, n. 400 “Ogni qualvolta la legge o altra fonte normativa assegni, anche in via delegata, compiti specifici ad un Ministro senza portafoglio ovvero a specifici uffici o dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri, gli stessi si intendono comunque attribuiti, rispettivamente, al Presidente del Consiglio dei ministri, che può delegarli a un Ministro o a un Sottosegretario di Stato, e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”;
VISTE le deleghe in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale attribuite al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Sen. Xxxxxxx Xxxxx, che ricomprendono quelle in precedenza in carico al Ministro senza portafoglio per l'Innovazione tecnologia e la transizione digitale (cd. MITD);
CONSIDERATO che la nuova Autorità politica continua ad avvalersi del Dipartimento per la Trasformazione digitale per l’esercizio delle funzioni delegate;
RILEVATO che il sopra richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 novembre 2022, attribuisce al xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx, Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale, la titolarità del centro di responsabilità amministrativa n. 12 “Innovazione tecnologica e trasformazione digitale“ del bilancio previsionale della Presidenza del Consiglio dei ministri;
RILEVATO che per la Regione autonoma Valle D'Aosta, conseguentemente alla sottoscrizione del presente accordo, i poteri di firma sono delegati al xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx in qualità di Responsabile di progetto ai sensi della Deliberazione della Giunta regionale n. 590 del 23 maggio 2022;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 luglio 2020, con cui è stato approvato il “Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2020-2022”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 aprile 2022, concernente l’adozione del “Piano triennale di prevenzione della corruzione 2022-2024” della Presidenza del Consiglio dei ministri;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 luglio 2022 concernente l’adozione del Piano integrato di attività e organizzazione 2022 - 2024 (PIAO), registrato dalla Corte dei conti al n. 2078 in data 9 agosto 2022);
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 286 recante “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59” e in particolare l’art.2;
VISTO il Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)”;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39, recante “Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri”;
VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, e s.m.i., recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia”;
VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”;
VISTO il decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123, concernente “Riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e potenziamento dell’attività di analisi e valutazione della spesa, a norma dell’articolo 49 della legge 31 dicembre 2009, n. 196”;
VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Codice dei contratti pubblici”;
VISTO il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale” e in particolare l’articolo 41, comma 1, che ha modificato l’art.11 della legge 16 gennaio 2003, n.3, istitutiva del CUP prevedendo che “Gli atti amministrativi anche di natura regolamentare adottati dalle Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l’esecuzione di progetti d'investimento pubblico, sono nulli in assenza dei corrispondenti codici di cui al comma 1 che costituiscono elemento essenziale dell’atto stesso”.
VISTA la Delibera del CIPE 26 novembre 2020, n. 63 che introduce la normativa attuativa della riforma del CUP;
VISTO il decreto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale del 24 febbraio 2022, con cui è stato approvato il “Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023”;
VISTO il Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e
la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
VISTO in particolare l’art. 61 del citato Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018 che al comma 3 precisa: “esiste un conflitto d’interessi quando l’esercizio imparziale e obiettivo delle funzioni di un agente finanziario o di un’altra persona” che partecipa all’esecuzione del bilancio “è compromesso da motivi familiari, affettivi, da affinità politica o nazionale, da interesse economico o da qualsiasi altro interesse personale diretto o indiretto”;
VISTA la comunicazione della Commissione europea 2021/C58/01 del 18 febbraio 2021, concernente “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza;
VISTO il Regolamento delegato UE 2021/2139 della Commissione, del 4 giugno 2021, che integra il Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088, e in particolare l’art.17 “Danno significativo agli obiettivi ambientali”;
VISTO il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, relativo a un regime generale di condizionalità per la tutela del bilancio dell'Unione;
VISTO il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
VISTO il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027;
VISTO il Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19;
VISTO in particolare l’art. art. 22, co. 1 del citato Regolamento (UE) 2021/241 rubricato “Tutela degli interessi finanziari dell'Unione” secondo il quale gli Stati membri, in qualità di beneficiari o mutuatari di fondi a titolo dello stesso, “adottano tutte le opportune misure per tutelare gli interessi finanziari dell'Unione e per garantire che l'utilizzo dei fondi in relazione alle misure sostenute dal dispositivo sia conforme al diritto dell'Unione e nazionale applicabile, in particolare per quanto riguarda la prevenzione, l'individuazione e la rettifica delle frodi, dei
casi di corruzione e dei conflitti di interessi. A tal fine, gli Stati membri prevedono un sistema di controllo interno efficace ed efficiente nonché provvedono al recupero degli importi erroneamente versati o utilizzati in modo non corretto. Gli Stati membri possono fare affidamento sui loro normali sistemi nazionali di gestione del bilancio.”;
VISTA la Decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, relativa al sistema delle risorse proprie dell’Unione europea e che abroga la decisione 2014/335/UE, Euratom;
CONSIDERATO che l’art. 5, comma 2 del Regolamento (UE) 2021/241, prevede, “Il dispositivo finanzia unicamente le misure che rispettano il principio «non arrecare un danno significativo”;
VISTO il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Italia (PNRR), presentato alla Commissione Europea in data 30 aprile 2021 ai sensi dell’art. 18 del Regolamento (UE) n. 2021/241,
VISTA la decisione di esecuzione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, recante “Approvazione della Valutazione del Piano per la ripresa e resilienza dell’Italia”, notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT 161/21, del 14 luglio 2021;
VISTA la legge 30 dicembre 2020, n.178, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” e, in particolare:
- l’articolo 1, comma 1042 ai sensi del quale con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze sono stabilite le procedure amministrativo-contabili per la gestione delle risorse di cui ai commi da 1037 a 1050, nonché le modalità di rendicontazione della gestione del Fondo di cui al comma 1037;
- l’articolo 1, comma 1043, secondo periodo ai sensi del quale, al fine di supportare le attività di gestione, di monitoraggio, di rendicontazione e di controllo delle componenti del Next Generation EU, il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato sviluppa e rende disponibile un apposito sistema informatico;
VISTA la legge 29 dicembre 2022, n. 197 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”;
VISTO il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 1° luglio 2021, n.101, recante “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”;
VISTO inoltre, il comma 2 dell’articolo 1 del citato decreto-legge n. 59 del 2021 che riporta l’elenco degli interventi finanziati con le risorse del Piano;
VISTO il comma 6 dell'articolo 1 del citato decreto-legge n. 59 del 2021 il quale prevede che “Agli interventi ricompresi nel Piano [...] si applicano, in quanto compatibili, le procedure di semplificazione e accelerazione, le misure di trasparenza e conoscibilità dello stato di avanzamento stabilite per il Piano nazionale di ripresa e resilienza”;
CONSIDERANDO che la complementarietà del PNC rispetto al PNRR si manifesta non solo
a livello di disciplina ma anche a livello progettuale, con una integrazione delle risorse per gli interventi già previsti nel PNRR (i c.d. programmi e interventi cofinanziati) e di missione o di componente della missione, con la previsione di ulteriori investimenti (i c.d. programmi e interventi del Piano) che contribuiscono al raggiungimento delle finalità del PNRR; e che il PNC rappresenta un traguardo del PNRR, trattandosi di un impegno oggetto di due milestone della Riforma della pubblica amministrazione (M1C1-55 e M1C1-62);
VISTO il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 15 luglio 2021, adottato in attuazione dell’art. 1, comma 7, del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59;
VISTO in particolare, l’articolo 4 comma 3, che riporta “Per il monitoraggio di ciascun programma cofinanziato è utilizzato il sistema REGIS di cui all’articolo 1 comma 1043 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e si applica la disciplina di cui al DPCM del 15 settembre 2021”;
VISTO il decreto-legge 31 maggio 2021, n.77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, recante “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”;
VISTO il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionali all’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 luglio 2021, che individua la Presidenza del Consiglio dei ministri - Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale quale struttura presso la quale istituire l’Unità di missione ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 luglio 2021, che istituisce, nell’ambito del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Unità di missione di livello dirigenziale ai sensi dell’art.8, comma, 1 del decreto- legge 31 maggio 2021, n. 77 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 luglio 2021;
VISTO il decreto del Ministro senza portafoglio per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 24 settembre 2021, recante l’organizzazione interna della predetta Unità di missione;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2021, recante le modalità, le tempistiche e gli strumenti per la rilevazione dei dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale nonché dei milestone e target degli investimenti e delle riforme e di tutti gli ulteriori elementi informativi previsti nel PNRR necessari per la rendicontazione alla Commissione Europea;
VISTO il decreto-legge 10 settembre 2021, n.121, convertito con modificazioni dalla legge 9 novembre 2021, n. 156 e in particolare l’art.10 recante “Procedure di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze dell’11 ottobre 2021, che definisce procedure amministrativo contabili in ordine alla gestione del Fondo di rotazione, al flusso degli accrediti, alle richieste di pagamento, alle modalità di rendicontazione per l’attuazione dell’iniziativa Next Generation EU Italia;
VISTA la Circolare del 14 ottobre 2021, n. 21 della Ragioneria Generale dello Stato recante “Trasmissione delle Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”;
VISTA la Circolare del 29 ottobre 2021, n. 25 della Ragioneria Generale dello Stato recante “Rilevazione periodica avvisi, bandi e altre procedure di attivazione degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”;
VISTA la Circolare del 14 ottobre 2021, n. 21 della Ragioneria Generale dello Stato recante “Trasmissione delle Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”;
VISTA la Circolare del 30 dicembre 2021, n. 32 della Ragioneria Generale dello Stato recante “Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente”.
VISTA la Circolare del 31 dicembre 2021, n. 33 della Ragioneria Generale dello Stato recante “Trasmissione delle Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti PNRR – Addizionalità, finanziamento complementare e obbligo di assenza del c.d. doppio finanziamento”;
VISTA la Circolare del 10 febbraio 2022, n. 9 della Ragioneria Generale dello Stato recante “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Trasmissione delle Istruzioni tecniche per la redazione dei sistemi di gestione e controllo delle amministrazioni centrali titolari di interventi del PNRR ”;
VISTA la Circolare del 29 aprile 2022, n. 21, della Ragioneria Generale dello Stato, avente ad oggetto “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e Piano nazionale per gli investimenti complementari - Chiarimenti in relazione al riferimento alla disciplina nazionale in materia di contratti pubblici richiamata nei dispositivi attuativi relativi agli interventi PNRR e PNC”;
VISTA la Circolare del 13 ottobre 2022, n. 33 della Ragioneria generale dello Stato recante “Aggiornamento Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all'ambiente (cd. DNSH)”;
VISTA la Circolare del 5 dicembre 2022 n. 40 della Ragioneria Generale dello Stato recante: “PNC - Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNC): trasmissione istruzioni sulle modalità di monitoraggio degli interventi."
VISTA la Circolare del 15 giugno 2022, n. 1 dell'Unità di Missione PNRR recante “Politica per il contrasto alle frodi e alla corruzione e per prevenire i rischi di conflitti di interesse e di doppio finanziamento”;
VISTA la Circolare del 28 luglio 2022 del Coordinatore dell’Unità di Missione PNRR recante “Misure di prevenzione e contrasto dei possibili conflitti di interesse”;
VISTO il Manuale di attuazione della Politica antifrode - all. 36 del Sistema di gestione e controllo dell’Unità di Missione PNRR - approvato con decreto del Coordinatore n. 5 del 12 agosto 2022;
VISTA la Circolare del 23 settembre 2022, n. 2 dell'Unità di Missione PNRR recante ”Tutela della sana gestione finanziaria –Indicazioni ai fini dell’attuazione degli interventi”;
VISTA la Circolare del 28 dicembre 2022, n. 3 dell’Unità di Missione PNRR recante “Indicatori per il monitoraggio e la valutazione del PNRR”;
CONSIDERATO che il Piano Nazionale Complementare di cui al decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59 prevede il programma cofinanziato “Servizi digitali e cittadinanza digitale” al fine di rafforzare con ulteriori risorse e iniziative la misura PNRR M1C1 - Investimento 1.4: "Servizi digitali e esperienza dei cittadini" volta a migliorare i servizi digitali offerti ai cittadini;
VISTO l’articolo 1, co. 2, lett. a) 1 del d.l. del 6 maggio 2021, n. 59, convertito con modificazioni dalla L. 1 luglio 2021, n. 101 con il quale sono state ripartite le risorse destinate tra l’altro ai “Servizi digitali e cittadinanza digitale” del PNC, corrispondenti ad euro 350.000.000,00 (trecentocinquantamilioni/00), nel periodo compreso tra l’anno 2021 e il 2026;
VISTO il decreto-legge 6 novembre 2021, n.152, convertito con modificazioni dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” che ha disposto, all’art. 33, l’istituzione, presso il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri (DARA), di uno specifico Nucleo per il coordinamento delle iniziative di ripresa e resilienza tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, denominato “Nucleo PNRR Stato- Regioni” con la funzione, tra le altre, di prestare supporto alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano nella elaborazione, coerentemente con le linee del PNRR, di un progetto avente particolare rilevanza strategica per ciascuna Regione e Provincia Autonoma, denominato "Progetto Bandiera";
VISTO il Protocollo d’intesa del 20 aprile 2022, sottoscritto tra il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e i Ministri delle Amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR, avente ad oggetto la “realizzazione di una collaborazione sistemica e istituzionale volta all’individuazione di “Progetti bandiera” di cui all’articolo 33, comma 3, lett. b), del decreto- legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 dicembre 2021,
n. 233” e le disposizioni ivi contenute;
VISTA l’informativa del Ministro per gli affari regionali e le autonomie nella seduta della Conferenza Stato Regioni e Province Autonome del 28 aprile 2022, prot. n. 6711;
VISTO il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).”, ed in particolare l’articolo 21 “Utilizzo di economie degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, il quale prevede al comma 1 che “le amministrazioni titolari degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza possono destinare eventuali risorse delle missioni e componenti del Piano non assegnate in esito alle procedure di selezione dei progetti al finanziamento dei Progetti Bandiera di cui all’articolo 33, comma 3, lettera b), del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con
modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, proposti dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano all’interno delle stesse missioni e componenti del Piano, in coerenza con le relative condizionalità e previa individuazione del contributo di tali progetti ai traguardi e agli obiettivi già fissati per le stesse, nel rispetto del vincolo di cui all’articolo 2, comma 6 - bis del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, e con allocazione nelle aree territoriali alle quali le risorse non assegnate erano originariamente destinate, salve le specifiche allocazioni territoriali già previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza” e al comma 2, ai sensi del quale “Alla realizzazione dei Progetti Bandiera di cui al comma 1 possono altresì concorrere le risorse afferenti ai Piani di sviluppo e coesione, programmazione 2021-2027, di cui all’articolo 1, comma 178, della legge 30 dicembre 2020, n. 178”;
VISTO il Protocollo di Intesa del 13 ottobre 2022 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale e la Regione Autonoma Valle d’Aosta avente ad oggetto la realizzazione di una collaborazione sistemica e istituzionale tra il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie e la Regione Valle d’Aosta volta alla realizzazione del Progetto Bandiera “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale”, nell’ambito degli interventi di cui alla Missione 1, Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 1, Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle Finanze 1° agosto 2022 che individua gli obiettivi iniziali, intermedi e finali del programma cofinanziato “Servizi digitali e cittadinanza digitale” definiti in relazione al relativo cronoprogramma finanziario di cui all’articolo 1 comma 2 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59 e in coerenza al relativo cronoprogramma procedurale previsto nel PNRR, nonché le relative attività di monitoraggio, le informazioni relative amministrazione proponente, alla complementarità con il PNRR, ai soggetti attuatori e alle modalità di attuazione degli interventi;
VISTA la Scheda Progetto “Servizi Digitali e Cittadinanza Digitale“, allegata al citato Decreto del MEF del 1° agosto 2022, che prevede espressamente, all’obiettivo 3, di "sostenere progetti di natura strategica da parte di Regioni e Province Autonome in materia di digitalizzazione della PA, denominati "Progetti Bandiera";
CONSIDERATO che la Tabella A del citato decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 6 agosto 2021 individua il Ministro per l’innovazione e la transizione digitale, quale Amministrazione titolare di risorse, per l’Investimento 1.4. della Missione 1 – Componente 1 del PNRR;
RITENUTO, per quanto sopra esposto, che nelle more dell’aggiornamento letterale del citato decreto del Ministero dell’Economia e finanze del 6 agosto 2021 e ss. mm. ii, gli investimenti e le riforme PNRR attribuiti nella Tabella A alla PCM - Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD), sono da considerare assegnati alla nuova Autorità politica, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Sen. Xxxxxxx Xxxxx, che ai sensi del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 novembre 2022 si avvale del Dipartimento per la Trasformazione digitale;
RITENUTO di poter conseguire gli obiettivi indicati nel predetto Decreto del Ministro
dell’economia e delle Finanze 1° agosto 2022 mediante la sottoscrizione di un Accordo che disciplini lo svolgimento in collaborazione delle attività di interesse comune e che includa la chiara ripartizione delle responsabilità e obblighi connessi alla gestione, controllo e rendicontazione in adempimento a quanto prescritto dalla regolamentazione europea di riferimento e dal citato decreto-legge del 31 maggio 2021, n. 77;
CONSIDERATO che la Regione Valle D’Aosta ha manifestato la volontà di partecipare al conseguimento degli obiettivi su indicati, presentando una proposta progettuale, denominata “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale”;
RITENUTO di interesse comune la realizzazione del predetto progetto coerentemente con il cronoprogramma del PNC;
CONSIDERATO che è sempre possibile per le amministrazioni pubbliche concludere tra loro Accordi mediante sottoscrizione con firma digitale, per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
VISTO l’articolo 5, comma 6, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, a mente del quale il Codice dei contratti pubblici non trova applicazione rispetto ad accordi conclusi esclusivamente tra due o più Amministrazioni aggiudicatrici al ricorrere di tutte le condizioni ivi previste;
CONSIDERATO che l’ANAC, con la delibera n. 567 del 31 maggio 2017, ha puntualizzato al riguardo che “(…) la disciplina dettata dal citato articolo 5, comma 6, del d.lgs. 50/2016 e s.m.i., indica in maniera tassativa i limiti entro i quali detti accordi possono essere conclusi, affinché possa ritenersi legittima l’esenzione dal Codice. Si stabilisce, quindi, che la cooperazione Presidenza del Consiglio dei Ministri deve essere finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni agli enti interessati e che la stessa deve essere retta esclusivamente da considerazioni inerenti all’interesse pubblico” e che “La norma contempla, quindi, una specifica disciplina degli accordi tra soggetti pubblici, quale istituto già previsto in passato e in linea generale dall’articolo 15 della legge 241/1990, ai sensi del quale «anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”. Si tratta, com'è evidente, di un modello convenzionale di svolgimento delle pubbliche funzioni, finalizzato alla collaborazione tra amministrazioni pubbliche”;
CONSIDERATO che il fine perseguito è un interesse di natura pubblica a beneficio e vantaggio della collettività, che dall’Accordo tra le parti discende una reale suddivisione di compiti e responsabilità in relazione alle rispettive funzioni istituzionali e che, pertanto, entrambe le Amministrazioni forniranno il proprio rispettivo contributo;
CONSIDERATO, nello specifico, che rappresenta interesse comune delle parti collaborare in funzione della realizzazione del PNC e che la collaborazione tra le parti risulta essere lo strumento più idoneo per il perseguimento dei reciproci fini istituzionali e, in particolare, per la realizzazione dell’investimento di digitalizzazione della PA in coerenza con l’investimento
1.4 del PNRR;
VISTA la nota prot. n. DTD-185-P del 23 gennaio 2023, con la quale il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha richiesto alla Regione Valle D’Aosta, quale Xxxxxxxx attuatore deputato alla realizzazione progetti di natura strategica
da parte di Regioni e Province Autonome in materia di digitalizzazione della P.A., denominati- appunto - “Progetti Bandiera”, l’invio di un Piano Operativo con l’indicazione delle attività necessarie a concorrere al raggiungimento degli obiettivi, con i relativi tempi di esecuzione e la quantificazione delle risorse necessarie, nel rispetto delle tempistiche previste dal PNC;
VISTA la nota del 24 gennaio 2023, acquisita, in pari data, al protocollo del Dipartimento al prot. n. DTD_PNRR-0305-A, con cui la regione Valle D’Aosta ha trasmesso formalmente il Piano Operativo relativo al progetto “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale”;
TENUTO CONTO che il Soggetto attuatore individuato è responsabile della richiesta del Codice Unico di Progetto (CUP) da associare a ciascun progetto d’investimento pubblico finanziato come previsto dall’art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 e che, a tal fine, dovrà attivare la procedura di richiesta del suddetto codice in fase attuativa e a seguito della sottoscrizione del presente accordo, nel rispetto delle procedure previste dalla Delibera CIPE 26 novembre 2020, n.63.
Tanto premesso le Parti, come sopra individuate, convengono e stipulano quanto segue.
Articolo 1 (Premesse e definizioni)
1. Le premesse e il Piano Operativo costituiscono parte integrante del presente Accordo.
2. Ai fini del presente Accordo di collaborazione si intende per:
a) Amministrazione titolare: Dipartimento per la trasformazione digitale;
b) Soggetto attuatore: Regione Autonoma Valle D’Aosta;
c) Le Parti: il Dipartimento per la trasformazione digitale e la Regione Autonoma Valle d’Aosta;
d) Intervento: “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale”, incluso nel Piano nazionale per gli investimenti complementari la cui realizzazione è affidata al Soggetto attuatore, del costo complessivo di euro 6.000.000,00 (seimilioni/00), Iva inclusa;
e) Piano operativo: documento trasmesso dalla Regione Valle D’Aosta, acquisito agli atti del Dipartimento con la citata nota prot. n. DTD_PNRR-0305-A del 24 gennaio 2023 che descrive le fasi delle attività progettuali necessarie ai fini dell’attuazione dell’Intervento, il relativo cronoprogramma e i relativi costi.
Articolo 2
(Interesse pubblico comune alle parti)
1. Le Parti ravvisano il reciproco interesse pubblico ad attivare le necessarie forme di collaborazione per la realizzazione dell’Intervento “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale”, facente parte del Piano Nazionale per gli investimenti complementari (PNC) per un valore complessivo di euro 6.000.000,00 (seimilioni/00), Iva inclusa.
2. Nello specifico, le Parti, per quanto di loro competenza, collaborano per definire indirizzi strategici, metodologie e strumenti funzionali a supportare complessivamente l’intervento di
cui sopra, garantendo il raggiungimento di milestone e target riportati nel Piano Operativo allegato e la relativa rendicontazione.
Articolo 3 (Oggetto e importo)
1. Il presente Accordo disciplina le forme di collaborazione tra le Parti e gli impegni operativi delle medesime in attuazione dell’Intervento “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale” facente parte del Piano Nazionale per gli investimenti complementari (PNC) per un valore di euro 6.000.000,00 (seimilioni/00), Iva inclusa.
2. L’Amministrazione titolare affida al Soggetto attuatore, l’attuazione del suddetto intervento alle condizioni di cui al presente Accordo.
Articolo 4
(Referenti delle Parti e Comitato di attuazione)
1. Ai fini dell’attuazione del presente Accordo le Parti individuano un referente per la gestione e per il coordinamento delle attività oggetto del presente Accordo.
2. I referenti designati dalle parti sono:
- per l’Amministrazione titolare: il Coordinatore dell’Unità di Missione PNRR del Dipartimento per la trasformazione digitale (o un suo delegato);
- per il Soggetto attuatore: il Responsabile di progetto (o un suo delegato);
3. Ciascuna parte si riserva il diritto di sostituire i propri referenti dandone tempestiva comunicazione a mezzo PEC all’altra parte.
4. Le Parti inoltre costituiscono un Comitato di Attuazione, composto da cinque componenti, di cui tre nominati dall’Amministrazione titolare e due dal Soggetto attuatore.
5. Il Comitato di Attuazione supporta le Parti nell’esercizio delle funzioni di coordinamento tecnico operativo delle attività oggetto del presente Accordo e, in particolare:
● garantisce il costante monitoraggio delle attività, anche al fine di proporre adeguate soluzioni ad eventuali criticità emergenti in corso di attuazione;
● esamina i contenuti dei report prodotti nel corso di attuazione ed evidenzia eventuali scostamenti rispetto alle attività programmate e ai tempi di attuazione previsti;
● assicura che non siano effettuate attività in sovrapposizione con altri interventi del PNRR.
6. Nell’ambito del Comitato di Attuazione verranno, infine, monitorate le attività eventualmente contemplate in altri investimenti finanziati dal PNRR e/o da altre fonti finanziarie (cfr. allegato Piano Operativo, Paragrafo 7) funzionali al raggiungimento degli obiettivi del progetto secondo l’intervento PNC in oggetto, al fine di concordare le azioni più opportune per il raggiungimento di milestone e target. In particolare, sarà cura dei referenti del Soggetto attuatore segnalare per tempo eventuali ritardi di attività interdipendenti, imputabili ad altri soggetti, che possono incidere sul raggiungimento dei citati target.
Articolo 5
(Compiti in capo all’Amministrazione titolare)
1. Con la sottoscrizione del presente Accordo, l’Amministrazione titolare dell’intervento si obbliga a:
a. assicurare la supervisione complessiva del progetto;
b. assicurare che le attività poste in essere dal Soggetto attuatore siano coerenti con le indicazioni contenute nel PNC;
c. assicurare il coordinamento delle attività di gestione, monitorare lo stato di attuazione, nonché curare la rendicontazione e il controllo complessivo del progetto;
d. presidiare in modo continuativo l’avanzamento degli interventi e dei relativi milestone e target, vigilando costantemente su ritardi e criticità attuative, ponendo in essere le eventuali azioni correttive e assicurando la regolarità e tempestività dell’esecuzione di tutte le attività previste per l’attuazione degli interventi;
e. rappresentare, attraverso l’Unità di missione istituita con DPCM 30 luglio 2021, il punto di contatto con il Servizio centrale per il PNRR di cui all’articolo 6 del decreto- legge 31 maggio 2021, n. 77;
f. verificare che il Soggetto attuatore svolga una costante e completa attività di rilevazione dei dati di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale, nonché di quelli afferenti al conseguimento di milestone e target di pertinenza degli interventi finanziati;
g. assicurare l’utilizzo del sistema di registrazione e conservazione informatizzata dei dati, istituito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, ai sensi dell’articolo 1, comma 1043, della legge 31 dicembre 2020, n. 178, necessari alla sorveglianza, alla valutazione, alla gestione finanziaria, ai controlli amministrativo-contabili, al monitoraggio e agli audit, verificandone la corretta implementazione;
h. trasmettere al Servizio Centrale per il PNRR i dati finanziari e di realizzazione fisica e procedurale degli investimenti e delle riforme, nonché dell’avanzamento dei relativi milestone e target, attraverso le specifiche funzionalità del sistema informatico di cui all’articolo 1, comma 1043, della legge 30 dicembre 2020, n. 178;
i. vigilare affinché siano adottati criteri di selezione delle azioni coerenti con le regole e gli obiettivi del PNC;
j. emanare proprie Linee guida in coerenza con gli indirizzi del Ministero dell’economia e delle finanze anche per assicurare la correttezza delle procedure di attuazione e rendicontazione, la regolarità della spesa e il conseguimento dei milestone e target e di ogni altro adempimento previsto dalla normativa europea e nazionale applicabile al PNC;
k. adottare le iniziative necessarie a prevenire le frodi, i conflitti di interesse ed evitare il rischio di doppio finanziamento degli interventi, secondo le disposizioni del Regolamento (UE) 2021/241;
l. garantire l'avvio delle procedure di recupero e restituzione delle risorse indebitamente utilizzate, ovvero oggetto di frode o doppio finanziamento pubblico;
m. vigilare sull’applicazione dei principi trasversali e in particolare sul principio di “non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali” di cui all’art. 17 del Regolamento (UE) 2020/852 e sul principio del tagging clima e digitale;
n. vigilare, qualora pertinenti, sull’applicazione dei principi della parità di genere, della protezione e valorizzazione dei giovani e del superamento dei divari territoriali;
o. vigilare sugli obblighi di informazione e pubblicità di cui all’art. 34 del Regolamento (UE) 2020/2021;
p. fornire tempestivamente al Soggetto attuatore le informazioni necessarie e pertinenti all’esecuzione dei compiti assegnati;
q. garantire il massimo e tempestivo supporto al Soggetto attuatore per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per l’adozione di tutti gli atti ritenuti necessari e rientranti nelle materie di propria competenza;
r. curare la gestione del flusso finanziario per il tramite del Servizio Centrale del Ministero dell’economia e delle finanze, impegnandosi a rendere tempestivamente disponibili le risorse finanziarie destinate all’attuazione dell’investimento in funzione della loro fruibilità;
s. elaborare le informazioni fornite dal Soggetto attuatore ai fini della presentazione delle relazioni di attuazione periodiche e finali;
t. collaborare, alla risoluzione di eventuali problematiche o difficoltà attuative segnalate dal Soggetto attuatore.
Articolo 6
(Compiti in capo al Soggetto attuatore)
1. Con la sottoscrizione del presente accordo, il Soggetto attuatore si obbliga a:
a. garantire la piena attuazione ai progetti, assicurando l’avvio tempestivo delle attività per non incorrere in ritardi attuativi e concludere i progetti nella forma, nei modi e nei tempi previsti, nel rispetto del relativo cronoprogramma, sottoponendo all’Amministrazione titolare le eventuali modifiche ai progetti;
b. contribuire al raggiungimento dei pertinenti Milestone e Target riferiti all’investimento
1.4 e fornire le informazioni necessarie per la predisposizione di tutta la documentazione necessaria pertinente finalizzata a comprovare il conseguimento di Xxxxxxxxx e Target inerenti l’attuazione del progetto;
c. garantire, nel caso in cui si faccia ricorso alle procedure di appalto, il rispetto della normativa vigente di riferimento;
d. rispettare, in caso di ricorso diretto ad esperti esterni all’Amministrazione, la conformità alla pertinente disciplina comunitaria e nazionale, nonché alle eventuali specifiche circolari/disciplinari che potranno essere adottati dall’Amministrazione titolare di Intervento che verranno tempestivamente comunicate al Soggetto attuatore;
e. rispettare le indicazioni in relazione ai principi orizzontali di cui all’art. 5 del Reg. (UE) 2021/241 ossia il principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali, ai sensi dell'articolo 17 del Reg. (UE) 2020/852 (DNSH);
f. adottare proprie procedure interne, assicurando la conformità ai regolamenti comunitari e a quanto indicato dall’Amministrazione responsabile nella Descrizione delle funzioni e delle procedure in essere dall’Amministrazione responsabile e nella connessa manualistica allegata;
g. individuare eventuali fattori che possano determinare ritardi che incidano in maniera considerevole sulla tempistica attuativa e di spesa, definita nel cronoprogramma, relazionando all’Amministrazione Centrale titolare di intervento sugli stessi;
h. rispettare quanto previsto dall' articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, in merito alla richiesta dei Codici Unici di Progetto, CUP, e garantirne l’indicazione su tutti gli atti amministrativo-contabili relativi all’attuazione della Misura;
i. assicurare la completa tracciabilità dei flussi finanziari come previsto dall’art. 3 legge 13 agosto 2010, n. 136 e la tenuta di un’apposita codificazione contabile per l'utilizzo delle risorse del PNC;
j. effettuare i controlli amministrativo-contabili previsti dalla legislazione nazionale per garantire la regolarità delle procedure e delle spese prima della loro rendicontazione all’Amministrazione titolare, attraverso la compilazione di apposite check list di controllo di cui al successivo articolo 9, comma 2;
k. presentare all’Amministrazione titolare la rendicontazione della spesa, nei tempi e nei modi previsti dal successivo articolo 8, nonché di milestone e target;
l. adottare misure adeguate volte a rispettare il principio di sana gestione finanziaria secondo quanto disciplinato nel Regolamento finanziario (UE, Euratom) 2018/1046, in particolare in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione, di recupero e restituzione dei fondi che sono stati indebitamente versati e di evitare il rischio di doppio finanziamento degli interventi, secondo quanto disposto dall’art. 22 del Regolamento (UE) 2021/241;
m. garantire una tempestiva diretta informazione agli organi preposti, tenendo informata l’Amministrazione titolare sull’avvio e l’andamento di eventuali procedimenti di carattere giudiziario, civile, penale o amministrativo che dovessero interessare le operazioni oggetto del progetto e comunicare le irregolarità, le frodi, i casi di corruzione e di conflitti di interessi riscontrati, nonché i casi di doppio finanziamento a seguito delle verifiche di competenza e adottare le misure necessarie, nel rispetto delle procedure adottate dalla stessa Amministrazione titolare in linea con quanto indicato dall’art. 22 del Regolamento (UE) 2021/241;
n. porre in essere tutte le azioni utili a perseguire gli obiettivi prefissati e conseguire milestone e target previsti;
o. conformarsi alle Linee guida di cui all’art. 5, comma 1, lett. j), adottate in coerenza con gli indirizzi emanati dal Ministero dell’economia e delle finanze, in tema di monitoraggio, controllo e rendicontazione e per qualsiasi altra attività inerente la corretta realizzazione dell’intervento per il perseguimento dell’obiettivo comune di cui all’art.2;
p. adottare il sistema informatico unitario di cui all’articolo 1, comma 1043, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (ReGiS), finalizzato a raccogliere, registrare e archiviare in
formato elettronico i dati per ciascuna operazione necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione finanziaria, la verifica e l’audit, secondo quanto previsto dall’art. 22.2 lettera d) del Regolamento (UE) 2021/241 e tenendo conto delle indicazioni che verranno fornite dall’Amministrazione centrale titolare di Intervento;
q. rilevare e imputare nel sistema informativo i dati di monitoraggio sull’avanzamento procedurale, fisico e finanziario dei progetti secondo quanto previsto dall’articolo 22.2, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241, nonché sul conseguimento di eventuali milestone e target associati ad essi e della documentazione probatoria pertinente, ove di propria competenza;
r. presentare, con cadenza almeno bimestrale, la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute o dei costi esposti maturati nel caso di ricorso alle opzioni semplificate in materia di costi, nonché degli indicatori di realizzazione associati agli interventi, in riferimento al contributo al perseguimento dei target e milestone del Piano;
s. garantire l’alimentazione del sistema informatico di registrazione e conservazione di supporto alle attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e controllo delle componenti del progetto PNC necessari alla sorveglianza, alla valutazione, alla gestione finanziaria;
t. garantire il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità di cui all’art. 34 del Regolamento (UE) 2021/241;
u. garantire, qualora pertinenti, l’applicazione dei principi della parità di genere, della protezione e valorizzazione dei giovani e del superamento dei divari territoriali, principio del DNSH;
v. conservare tutti gli atti e la relativa documentazione giustificativa su supporti informatici o in fascicoli cartacei adeguati, secondo quanto previsto al successivo art. 7, comma 4, e renderli disponibili per le attività di controllo e di audit, comprensiva di indicazioni tecniche specifiche per l’applicazione progettuale delle prescrizioni finalizzate al rispetto dei tagging climatici e digitali stimati;
w. fornire su richiesta dell’Amministrazione titolare ogni informazione utile per la predisposizione della dichiarazione di affidabilità di gestione;
x. collaborare all’adempimento di ogni altro onere o obbligo previsto dalla normativa vigente a carico dell’Amministrazione titolare, per tutta la durata del presente Accordo.
Articolo 7
(Obblighi e responsabilità delle Parti)
1. Ciascuna Parte si impegna, in esecuzione del presente Accordo, in conformità al Piano Operativo e con le scadenze previste dagli obiettivi intermedi e finali, a contribuire allo svolgimento delle attività di propria competenza con la massima cura e diligenza e a tenere informata l’altra parte sulle attività effettuate.
2. Le Parti sono direttamente responsabili della corretta realizzazione delle attività di spettanza e della loro conformità al Piano Operativo, ciascuna per quanto di propria competenza e in conformità con quanto previsto dal presente Accordo, nel rispetto della tempistica concordata.
3. Le Parti si obbligano a eseguire le attività oggetto del presente Accordo nel rispetto degli indirizzi del Ministero dell’economia e delle finanze.
4. Le Parti si obbligano ad eseguire le attività oggetto del presente Accordo nel rispetto delle regole deontologiche ed etiche, secondo le condizioni, le modalità ed i termini indicati nel presente atto e nei documenti di cui in premessa, nonché, laddove pertinente, nel rispetto di quanto previsto dal Sistema di Gestione e Controllo del PNRR e dai relativi documenti di indirizzo e linee guida afferenti la realizzazione degli investimenti e riforme incluse nel Piano e delle indicazioni in merito all’ammissibilità delle spese del PNRR;
5. Le Parti garantiscono la conservazione e la messa a disposizione degli organismi nazionali ed europei preposti ai controlli, della documentazione, fatta salva in ogni caso la normativa nazionale sulle modalità e i tempi di conservazione di atti e documenti della Pubblica Amministrazione.
6. Le Parti facilitano gli eventuali controlli in loco, effettuati da ogni Organismo autorizzato, anche successivamente alla conclusione del progetto, in ottemperanza delle disposizioni contenute nella normativa nazionale ed europea applicabile.
7. Le Parti si obbligano ad adempiere agli obblighi di informazione, comunicazione e pubblicità di cui all’articolo 34, paragrafo 2, del Regolamento (UE) 241/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021.
8. Le Parti si impegnano al rispetto delle norme in tema di prevenzione della corruzione e delle frodi, doppio finanziamento nonché in materia di trasparenza, secondo i regolamenti e le misure adottate da ciascuna Parte.
9. Le Parti si impegnano, durante l’esecuzione del presente Accordo, all’osservanza della normativa vigente in materia fiscale e, in particolare, dichiarano che le prestazioni per la realizzazione delle attività oggetto del presente Accordo sono svolte nell’ambito dell’esercizio dei rispettivi compiti istituzionali.
Articolo 8
(Risorse e circuito finanziario)
1. Per la realizzazione dell’intervento oggetto del presente Accordo, l’Amministrazione titolare riconosce al Soggetto attuatore l’importo massimo di euro 6.000.000,00 (seimilioni/00), Iva inclusa, come ristoro delle spese effettivamente sostenute per le attività svolte, secondo quanto riportato nel Piano Operativo.
2. Successivamente alla registrazione del presente Accordo da parte degli organi di controllo, l’Amministrazione titolare, su richiesta del Soggetto attuatore, rende disponibile una quota di anticipazione, fino al massimo del 10% dell’importo di cui al comma 1, sul conto intestato al Soggetto Attuatore che verrà comunicato successivamente.
3. Le successive richieste di trasferimento delle risorse potranno essere inoltrate dal Soggetto attuatore ad avvenuto trasferimento, anche mediante apposito sistema di monitoraggio ai sensi dell’articolo 9, comma 1, della documentazione attestante lo stato di avanzamento finanziario ed il grado di conseguimento dei relativi target e milestone. L’Amministrazione titolare, verificata la corretta alimentazione del citato sistema informativo, rende disponibili le risorse al Soggetto attuatore. Il Soggetto attuatore provvede tempestivamente alla erogazione dei contributi o corrispettivi dovuti a terzi per la realizzazione del progetto.
4. L’ammontare complessivo dei trasferimenti dall’Amministrazione titolare al Soggetto attuatore non supera il 90% dell’importo riconosciuto al Soggetto attuatore di cui al comma 1 del presente articolo. La quota a saldo, pari al 10% dell’importo riconosciuto, sarà trasferita sulla base della presentazione da parte del Soggetto attuatore della richiesta attestante la conclusione dell’intervento, nonché il raggiungimento dei relativi milestone e target, in coerenza con le risultanze del citato sistema informativo.
5. Eventuali modifiche al Piano operativo sono approvate dal Dipartimento previo parere favorevole del Comitato di attuazione.
6. Eventuali rimodulazioni finanziarie tra le voci previste nel quadro finanziario di cui al Piano Operativo dovranno essere motivate e preventivamente comunicate all’Amministrazione titolare e dalla stessa autorizzate. Non sono soggette ad autorizzazione le rimodulazioni il cui valore è inferiore o pari al 15% della voce di costo indicata nel Piano Operativo, per annualità.
Articolo 9
(Monitoraggio e rendicontazione delle spese)
1. Il Soggetto attuatore, deve registrare i dati di avanzamento finanziario nel sistema informativo ReGiS messo a disposizione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze caricando la documentazione attestante il conseguimento dei milestone e target ed ogni altro documento richiesto a tal fine e conservando la documentazione specifica relativa a ciascuna procedura di affidamento e a ciascun atto giustificativo di spesa e di pagamento, al fine di consentire l’espletamento delle verifiche indicate dal Ministero dell’economia e delle finanze.
2. Il Soggetto attuatore, pertanto, dovrà inoltrare almeno bimestralmente, tramite il sistema informativo, la rendicontazione delle spese che hanno superato con esito positivo i controlli di gestione amministrativa ordinaria, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale vigente, unitamente alle check list di controllo definite in linea con le indicazioni del Ministero dell’economia e delle finanze.
Articolo 10
(Riduzione e revoca dei contributi)
1. Al fine di evitare la revoca, anche parziale del contributo, nonché l’esercizio dei poteri sostitutivi di cui al successivo articolo 13, nel caso in cui sopravvengano problematiche tali da incidere anche solo potenzialmente sulla corretta e puntuale attuazione degli interventi oggetto del presente Accordo, in ossequio al principio di leale collaborazione, di imparzialità e buon andamento dell’Amministrazione, il Soggetto attuatore si impegna a comunicare tempestivamente all’Amministrazione titolare tali problematiche.
2. Qualora dalle verifiche dell’Amministrazione titolare, anche nell’ambito del Comitato di Attuazione di cui all’articolo 4, risulti che il Soggetto Attuatore è in ritardo sulle tempistiche previste nel Piano Operativo, la medesima Amministrazione titolare, per il tramite dei referenti, comunica il ritardo al Soggetto attuatore che, entro dieci (10) giorni espone le ragioni del ritardo e individua le possibili soluzioni al fine di recuperare il ritardo accumulato. Le parti si impegnano a concordare un Piano di rientro, tale da consentire il rispetto dei termini previsti e a monitorare periodicamente lo stato di avanzamento di tale piano.
3. Nel caso di reiterati ritardi rispetto ai termini fissati dal Piano Operativo allegato e/o di mancato rispetto dei Piani di rientro di cui al comma 3 del presente articolo, l’Amministrazione titolare potrà revocare il contributo al soggetto attuatore.
4. L’Amministrazione titolare adotta tutte le iniziative volte ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti: laddove comunque essi non vengano raggiunti per cause non imputabili al Soggetto attuatore, la copertura finanziaria degli importi percepiti o da percepire per l’attività realizzata e rendicontata è stabilita dall’Amministrazione titolare sulla base delle disposizioni vigenti in materia di gestione finanziaria delle risorse.
Articolo 11
(Affidamenti a fornitori)
1. Per lo svolgimento delle attività previste, il Soggetto attuatore può avvalersi di propri fornitori, del cui operato è responsabile in via esclusiva, garantendo, nelle relative procedure di affidamento, l’osservanza delle norme nazionali ed unionale in materia di appalti pubblici e di ogni altra normativa o regolamentazione prescrittiva pertinente.
Articolo 12
(Durata ed efficacia)
1. Il presente Accordo ha durata sino al completamento materiale delle attività affidate al Soggetto Attuatore con le modalità definite nel Piano Operativo trasmesso e, in ogni caso, non oltre il 31 dicembre 2025 e acquisisce efficacia nei confronti delle Parti a seguito dell’intervenuta registrazione del relativo decreto di approvazione presso i competenti Organi di controllo, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.
2. Eventuali proroghe potranno essere concordate per iscritto tra le Parti, sulla base di apposita richiesta sorretta da comprovati motivi e pervenuta almeno 15 giorni prima della scadenza dell’Accordo, nel rispetto della normativa eurounitaria e nazionale di riferimento.
Articolo 13
(Poteri sostitutivi)
1. In caso di mancato adempimento da parte del Soggetto attuatore di quanto previsto nel presente Accordo e nel Piano operativo, il competente Sottosegretario di stato con delega di funzioni in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale procede ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 12, comma 3 e art. 14 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108.
Articolo 14
(Modifiche)
1. Il presente Accordo può essere modificato/integrato, nel periodo di validità, mediante atto aggiuntivo sottoscritto dalle Parti e sottoposto, laddove ricorra il caso, ai competenti Organi di controllo, in relazione a nuove e sopravvenute esigenze connesse alla realizzazione dell’intervento di cui all'art. 3.
Articolo 15
(Riservatezza e protezione dei dati personali)
1. Le Parti hanno l’obbligo di mantenere riservati i dati, le informazioni di natura tecnica, economica, commerciale e amministrativa e i documenti di cui vengano a conoscenza o in possesso in esecuzione del presente Accordo o, comunque, in relazione a esso, in conformità alle disposizioni di legge applicabili, di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione dell’Accordo, per la durata dell’Accordo stesso.
2. Le Parti si obbligano a far osservare ai propri dipendenti, incaricati e collaboratori la massima riservatezza su fatti e circostanze di cui gli stessi vengano a conoscenza, direttamente e/o indirettamente, per ragioni del loro ufficio, durante l’esecuzione del presente Accordo. Gli obblighi di riservatezza di cui al presente articolo rimarranno operanti fino a quando gli elementi soggetti al vincolo di riservatezza non divengano di pubblico dominio.
3. Le Parti si impegnano a concordare le eventuali modalità di pubblicizzazione o comunicazione esterna, anche a titolo individuale, del presente Accordo.
4. Nel corso dell’esecuzione delle attività oggetto del presente Accordo, ciascuna delle Parti potrà trovarsi nella condizione di dover trattare dati personali riferibili a dipendenti e/o collaboratori dell’altra Parte, motivo per cui le stesse si impegnano sin d’ora a procedere al trattamento di tali dati personali in conformità alle disposizioni di cui al Regolamento Europeo (UE) 679/2016 in materia di protezione dei dati personali (GDPR) nonché di tutte le norme di legge di volta in volta applicabili.
5. Le Parti si impegnano a condurre le suddette attività di trattamento sulla base dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e tutela della riservatezza dei soggetti interessati e per il solo ed esclusivo fine di perseguire le finalità di cui al presente Accordo, nonché degli eventuali obblighi di legge allo stesso connessi. Tali dati saranno trattati dalle Parti con sistemi cartacei e/o automatizzati - ad opera di propri dipendenti e/o collaboratori che, in ragione della propria funzione e/o attività, hanno la necessità di trattarli, per le sole finalità suindicate e limitatamente al periodo di tempo necessario al loro conseguimento.
6. Qualora, nell’ambito dello svolgimento delle attività di cui al presente Accordo, una delle Parti si trovi nella condizione di affidare all'altra attività di trattamento di dati personali di propria titolarità o di cui è stata nominata responsabile del trattamento da parte del relativo Titolare, quest’ultima si impegna fin da ora al pieno rispetto di tutte le istruzioni che saranno impartite dalla prima e a sottoscrivere un separato accordo scritto volto a formalizzare la nomina a responsabile o a sub-responsabile del trattamento, al fine di procedere a una corretta gestione delle attività di trattamento di dati personali, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 28 GDPR.
Articolo 16
(Comunicazioni)
1. Tutte le comunicazioni fra le parti devono essere inviate, salva diversa espressa previsione, per iscritto ai rispettivi indirizzi di posta elettronica, qui di seguito precisati:
- per il Dipartimento per la trasformazione digitale: xxx.xxxx@xxx.xxxxxxx.xx, per il Soggetto Attuatore:
xxxxxxxxxxx_xxxxx@xxx.xxxxxxx.xxx.xx; xxxxxx_xxxxxxx@xxx.xxxxxxx.xxx.xx; xxxxxx_xxxxx@xxx.xxxxxxx.xxx.xx
Articolo 17
(Disposizioni finali)
1. Per quanto non espressamente previsto o disciplinato all’interno del presente Accordo, trovano applicazione le disposizioni di natura legislativa e regolamentare vigenti.
2. Il presente Accordo dovrà essere registrato presso i competenti organi di controllo, al ricorrere dei presupposti di legge.
3. Il presente Accordo si compone di 17 articoli ed è sottoscritto digitalmente.
Xxxxx, approvato e sottoscritto digitalmente dalle Parti.
Dipartimento per la Trasformazione Digitale | Regione Autonoma Valle D’Aosta |
Il Coordinatore dell’Unità di Missione Xxxxxxx Xxxxxx XXXXXX XXXXXXX PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI 21.03.2023 14:22:12 | Il Presidente della Regione Xxxxx Xxxxxxxx XXXXX XXXXXXXX 26.03.2023 16:48:24 GMT+01:00 L’Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna Xx. Xxxxxxx Xxxxxx |
UTC
XXXXXXX XXXXXX XXXXXX
24.03.2023 12:06:17
GMT+01:00
Allegato - Piano Operativo TITOLO:
POTENZIAMENTO DELLA CAPACITÀ DIGITALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE REGIONALE
Versione 11 gennaio 2023
Sommario
2.1 Articolazione sintetica contenuti progettuali: 4
2.2 Individuazione degli attori coinvolti 5
3.1 Modello di Governance del progetto 6
3.2 Strumenti e modalità di monitoraggio e controllo interno del progetto 9
3.3 Rispetto dei PRINCIPI TRASVERSALI 10
4. Piano progettuale di dettaglio 19
5. Articolazione temporale del Progetto 24
7. Interrelazione con interventi del PNRR 27
1. Introduzione
Riportare gli elementi relativi al progetto ed una breve descrizione del contesto in relazione con la Missione 1 – Componente 1 del PNRR.
Il progetto si colloca nell’ambito della M1C1 - DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E SICUREZZA NELLA PA i cui obiettivi generali sono
A. Digitalizzare la Pubblica Amministrazione italiana con interventi tecnologici ad ampio spettro accompagnati da riforme strutturali;
B. Abilitare gli interventi di riforma della PA investendo in competenze e innovazione e semplificando in modo sistematico i procedimenti amministrativi (riduzione di tempi e costi).
In particolare, il progetto è attuativo delle misura 1 della M1C1 - DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E SICUREZZA NELLA PA ed in particolare, seppur con opportuni distinguo, degli investimenti:
1. Investimento 1.1: Infrastrutture digitali;
2. Investimento 1.2 Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud;
3. Investimento 1.3 Dati ed interoperabilità;
4. Investimento 1.4 Servizi digitali e cittadinanza digitale.
Il contesto programmatico di riferimento del progetto è rappresentato dal Protocollo d’intesa del 20 aprile 2022, sottoscritto tra il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e i Ministri delle amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR, avente ad oggetto la “Realizzazione di una collaborazione sistemica e istituzionale volta all’individuazione di Progetti bandiera di cui all’articolo 33, comma 3, lett. b), del decreto- legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 dicembre 2021, n. 233” e le disposizioni ivi contenute e dal Protocollo di intesa del 14 luglio 2022, sottoscritto tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro degli affari regionali e le autonomie, il Dipartimento per la trasformazione digitale e la Regione Autonoma Valle d’Aosta, avente ad oggetto collaborazione per la realizzazione del progetto bandiera “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale” ai sensi dell’articolo 33, comma 3, lettera b) del decreto legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233.
Inoltre, l’articolo 33, comma 3, lettera b), del decreto-legge n. 152/2021, prevede che il Nucleo PNRR Stato-Regioni avrà la funzione, tra le altre, di “prestare supporto alle Regioni e alle Province Autonome nella elaborazione, coerentemente con le linee del PNRR, di un progetto avente particolare rilevanza strategica per ciascuna Regione e Provincia Autonoma, denominato «Progetto bandiera»”.
Il Nucleo PNRR Stato-Regioni costituisce un modello straordinario di relazioni Amministrazioni statali
– enti territoriali nel sistema PNRR, nell’ambito del quale le Regioni recuperano autonomia progettuale, su materie di propria competenza, in ordine a progetti ritenuti strategici (i Progetti “bandiera”), elaborati col supporto dello stesso Nucleo PNRR Stato-Regioni.
Il progetto bandiera “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale” è, inoltre, sinergico e integrato con il progetto “Servizi digitali e cittadinanza digitale” del PNC i cui obiettivi sono Digitalizzare la Pubblica Amministrazione, Rafforzare soluzioni di IA e deeptech e Progetti Bandiera (Allegato 1 del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 1° agosto 2022).
Infine, il Piano Nazionale Complementare di cui al decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59 prevede il programma cofinanziato “Servizi digitali e cittadinanza digitale” al fine di rafforzare con ulteriori risorse e iniziative la misura PNRR M1C1. Tra gli obiettivi del PNC e nella relativa scheda progetto “Servizi digitali e cittadinanza digitale” figura il Progetto Bandiera, per il quale entro dicembre 2025 sarà prodotta una relazione finale, come previsto dall’Allegato 1.
Il progetto bandiera “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale” è, poi, complementare con il progetto Servizi digitali e competenze digitali i cui obiettivi sono la formazione e l’inclusione digitale per accrescere le competenze digitali (Allegato 1 del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 1° agosto 2022).
2. Descrizione del progetto
Articolazione sintetica dei contenuti progettuali, individuazione degli attori coinvolti e loro ruolo, obiettivo del progetto e sua capacità di contribuzione al perseguimento dei target di riferimento.
2.1 Articolazione sintetica contenuti progettuali:
Complessivamente il progetto è declinato i 3 ambiti quali:
1) Identificazione e adozione delle piattaforme abilitanti, attraverso l’implementazione nelle infrastrutture tecnologiche del Data center unico regionale (classificato in categoria A da parte di Agid) e, ove necessario, di ulteriori infrastrutture, dei sistemi necessari per la gestione dell’attuale patrimonio informativo e la scalabilità verso nuove tipologie di fonti informative (es. sensori, Big Data, ecc.);
2) Sviluppo della capacità regionale di analisi dei dati attraverso il ricorso all’Internet of Things (IOT) e ai Big Data e la valorizzazione ed estensione del Datacenter Unico Regionale (DCUR), sia relativamente al potenziamento delle capacità elaborative esistenti, anche in ottica Big Data, sia relativamente all’introduzione di alcune tecnologie di frontiera (blockchain, AI, IoT, edge computing);
3) Definizione di un modello di erogazione dei servizi e la sua implementazione sul sistema informativo regionale e on board dei procedimenti sulla piattaforma, che servirà sia per la messa on line dei servizi attualmente non digitalizzati, sia per l’evoluzione dei servizi già digitalizzati.
2.2 Individuazione degli attori coinvolti
Gli attori coinvolti a vario titolo del progetto sono:
1. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI;
2. IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE;
3. IL DIPARTIMENTO PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE;
4. LA REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA.
Per il tramite delle loro strutture amministrative competenti, come previsto dai contenuti del protocollo, i diversi attori coinvolti perseguono lo scopo di:
a) individuare stabili modalità di interlocuzione, anche attraverso la costituzione di tavoli di confronto tematici;
b) favorire l’implementazione del Progetto bandiera tenendo conto di target e milestone individuati dal PNRR e dell’opportuna complementarietà prevista nel Fondo complementare;
c) attivare le iniziative per favorire il dialogo con gli enti locali eventualmente coinvolti;
d) rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione del Progetto bandiera;
e) collaborare per individuare e superare eventuali criticità ostative alla realizzazione Progetto bandiera.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale, in particolare, si impegna a:
a) fornire ogni utile indicazione alla Regione Autonoma Valle d’Aosta per la realizzazione del
Progetto bandiera;
b) supportare la Regione Autonoma Valle d’Aosta per superare le eventuali criticità derivanti dalla
attuazione degli interventi previsti dal Progetto bandiera.
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, in particolare, si impegna a:
a) favorire ed agevolare la realizzazione dei Progetti bandiera anche attraverso i tavoli tecnici di confronto settoriali di cui all’articolo 33, comma 3, lett. a) del DL 152/2021 convertito, con modificazioni, dalla L. 233/2021, e in sinergia con gli altri interventi promossi dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta.
La Regione Autonoma Valle d’Aosta, in particolare, si impegna a:
a) valutare la possibilità di integrare la dotazione finanziaria del Progetto bandiera con ulteriori stanziamenti regionali, qualora ne ricorrano le condizioni;
b) garantire la realizzazione di ogni fase progettuale del Progetto bandiera di cui alla scheda tecnica allegata al presente protocollo nonché al Piano Operativo di cui al successivo punto.
La Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Dipartimento per la trasformazione digitale sottoscriveranno un accordo ex art. 15 della legge 241/1990 per la concreta attuazione del Progetto bandiera, che disciplinerà le modalità di esecuzione e di finanziamento, comprensivo di un Piano Operativo allegato.
3. Modalità operative
3.1 Modello di Governance del progetto
Il progetto bandiera si caratterizza per una governance multilivello:
• Comitato di coordinamento e monitoraggio
Al fine di consentire ai Ministri sottoscrittori di disporre di adeguate informazioni circa lo stato di avanzamento dei Progetti bandiera e degli impatti raggiunti dalle attività per garantire la coerenza delle attività progettuali con i propri indirizzi strategici, è istituito presso il DARA, con Decreto del Capo del Dipartimento, un Comitato di coordinamento e monitoraggio (Comitato) formato da un rappresentante del DARA, un rappresentante della Regione Autonoma Valle d’Aosta e da due rappresentanti del MITD e coordinato dal rappresentante del DARA.
• DARA
Assicura il supporto tecnico-amministrativo al funzionamento e alle attività del Comitato di coordinamento e monitoraggio mediante le funzioni del Nucleo PNRR Stato- Regioni. L’articolo 33, comma 3, lettera b), del decreto-legge n. 152/2021, prevede che il Nucleo PNRR Stato-Regioni avrà la funzione, tra le altre, di “prestare supporto alle Regioni e alle Province Autonome nella elaborazione, coerentemente con le linee del PNRR, di un progetto avente particolare rilevanza strategica per ciascuna Regione e Provincia Autonoma, denominato «Progetto bandiera»”.
• Comitato di Attuazione
Costituito da rappresentanti e referenti tecnici della Regione Autonoma Valle D’Aosta e del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, con la funzione di monitorare e risolvere eventuali criticità, nonché di esaminare i contenuti dei report prodotti, verificare lo Stato di avanzamento lavori (SAL) anche attraverso l’ausilio di tool di project management e il sistema informativi RGS, e di assicurare la non sovrapposizione con altri interventi del PNRR. Questo livello mira anche a garantire un allineamento costante fra la Regione e il DTD nella logica di considerare il progetto quale strumento di potenziamento e consolidamento della collaborazione già in essere.
• Cabina di regia regionale per il PNRR
Con DGR 591/2021 la Regione Valle d’Aosta ha istituito la Cabina di regia regionale per il PNRR e la Task force per il PNRR.
La Cabina di regia regionale ha le finalità precipue di:
1. Cogliere tutte le opportunità derivanti dal PNRR;
2. Garantire il coordinamento dei tavoli la ‘Cabina di regia regionale per il PNRR;
3. Coordinare i tavoli bilaterali che saranno attivati con la Regione per l’attuazione delle
progettualità di competenza;
4. Garantire il monitoraggio dell’avanzamento degli interventi e il rafforzamento della
cooperazione con il partenariato economico, sociale e territoriale;
5. Porre in essere tutte le azioni che si dovessero rendere necessarie per l’attuazione del Piano.
La Cabina di regia regionale per il PNRR è composta dai membri della Giunta regionale, tenuto conto delle sei Missioni del Piano in linea con i sei Pilastri del Next Generation EU (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute) e delle interconnessioni tra le diverse misure delle componenti del Piano.
La Cabina di regia regionale riferisce periodicamente al Consiglio regionale e può avvalersi, a richiesta, del Nucleo di valutazione dei Programmi a finalità strutturale (Nuval) della Valle d’Aosta e dal Nucleo di valutazione e verifica delle opere pubbliche (Nuvvop) della Valle d’Aosta, entrambe sezioni del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (Nuvv), di cui all’articolo 24 della legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale).
A latere della Cabina di regia è stata istituita una Task force, presieduta dal Segretario Generale della Regione e composta dai dirigenti delle Strutture organizzative dirigenziali di primo e di secondo livello interessati dalla realizzazione degli interventi, che può, altresì, operare, in relazione ai singoli progetti, in sottogruppi attraverso la costituzione di specifici Tavoli tematici, avvalendosi anche di strumenti telematici, nei quali potranno essere coinvolti anche i componenti del Tavolo permanente per il confronto partenariale sulla Politica regionale di Sviluppo 2021/27 competenti per materia.
La Task force dei dirigenti è stata integrata nella composizione con il Presidente del Consiglio permanente degli Enti locali della Valle d’Aosta e del Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta, avendo il Piano territoriale evidenti ricadute sul territorio regionale.
• Struttura di progetto (soggetto attuatore)
Con DGR 1399/2021 avente ad oggetto “Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Implementazione del sistema di governance, a livello regionale, per l’attuazione del PNRR, definito con DGR 591/2021. Istituzione di una struttura organizzativa dirigenziale di progetto di secondo livello (grad. 2a) denominata “semplificazione, supporto procedimentale e progettuale per l’attuazione del PNRR in ambito regionale”, la Governance regionale del PNRR è stata integrata attraverso l’istituzione di una Struttura temporanea di project management funzionale alla elaborazione, alla gestione, al controllo, al monitoraggio ed alla valutazione dei progetti del PNRR.
In particolare, la struttura di progetto è responsabile
o del Progetto Task Force 1000 esperti;
o del Progetto bandiera Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale;
o del Progetto di Assistenza tecnica, per il tramite delle partecipate regionali e con risorse esclusivamente regionali, ai soggetti attuatori territoriali titolari di interventi a valere sul PNRR/PNC;
o delle attività di monitoraggio periodico degli interventi territoriali a valere sul PNRR/PNC.
• Soggetto realizzatore
Per la realizzazione dei diversi ambiti del progetto bandiera si avvarrà prevalentemente della società INVA SPA.
XX.XX., società in house della Regione Autonoma Valle d’Aosta, del Comune di Aosta e dell’Azienda USL Valle d’Aosta, opera nel settore ICT (Information and Communication Technology) e progetta e realizza sistemi informativi, di telecomunicazione e servizi a supporto della transizione digitale per i propri azionisti.
3.2 Strumenti e modalità di monitoraggio e controllo interno del progetto
Con riferimento al monitoraggio del progetto l’Amministrazione regionale porrà in essere tutte le azioni volte ad attuare un ottimale, continuo e costante processo di raccolta e monitoraggio di dati e documenti inerenti l’attuazione del progetto, organizzando il flusso delle informazioni in coerenza e nel rispetto delle disposizioni europee e nazionali, al fine di garantire la piena disponibilità dei dati significativi, aggiornati, attendibili e coerenti, utili a fornire un quadro costantemente aggiornato sullo stato dell’arte della realizzazione di ciascun progetto in relazione ai valori e ai livelli di conseguimento di attività, procedure, spese, target e milestone.
Per il monitoraggio del progetto verrà utilizzato il sistema unitario ReGIS.
Il Sistema Unitario è finalizzato a rispondere a quanto stabilito dall’articolo 29 del Regolamento (UE) 241/2021 con riferimento alla “raccolta efficiente, efficace e tempestiva dei dati per il monitoraggio dell’attuazione delle attività e dei risultati”.
Il Sistema Unitario “ReGIS” è strumento applicativo unico di supporto ai processi di programmazione, attuazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione del PNRR. È utile a fornire un continuo e tempestivo presidio sull’insieme delle misure finanziate e sul loro avanzamento finanziario, procedurale e fisico.
L’Amministrazione regionale curerà alimentazione del sistema ReGiS con i dati di programmazione ed attuazione finanziaria, fisica e procedurale relativi ai progetti di propria competenza, e provvedono ad aggiornare i dati registrati sul sistema e a renderli disponibili al DFP ai fini delle operazioni di monitoraggio e validazione di competenza.
L’Amministrazione regionale curerà altresì alla raccolta sistemica e continuativa di tutta la documentazione progettuale e dei relativi dati di avanzamento, garantendo la loro archiviazione in un fascicolo archiviato elettronicamente e/o fisicamente presso gli stessi e la loro registrazione all’interno del sistema ReGiS.
Con riferimento al controllo del progetto l’Amministrazione regionale assumerà obblighi specifici in tema di controllo del rispetto:
• della regolarità amministrativo-contabile delle procedure e delle spese esposte a rendicontazione sul PNRR e, dunque, di tutti gli atti di competenza direttamente o indirettamente collegati ad esse, che viene garantito attraverso lo svolgimento dei controlli ordinari previsti dalla normativa nazionale vigente (controllo di regolarità amministrativo-contabile e controllo di gestione);
• delle condizionalità PNRR previste nell’Annex CID e negli Operational Arrangements per le misure PNRR di competenza (e, quindi, per tutti gli obiettivi e i traguardi connessi alle medesime misure);
• degli ulteriori requisiti connessi alla misura del PNRR a cui è associato il progetto come il contributo agli indicatori comuni e ai tagging ambientali e digitali (ove applicabili);
• del principio di “non arrecare danno significativo all’ambiente” (cd. DNSH);
• dei principi trasversali PNRR quali pari opportunità di genere e generazionali, politiche per i giovani, quota Sud (ove applicabili);
• dell’adozione di misure di prevenzione e contrasto di irregolarità gravi quali frode, conflitto di interessi, doppio finanziamento nonché verifiche dei dati previsti dalla normativa antiriciclaggio (“titolarità effettive”).
Per la realizzazione del monitoraggio e controllo del progetto verrà fatto riferimento alle indicazioni, di diversa natura, predisposte dal MEF in materia di gestione, controllo, monitoraggio e rendicontazione.
Per la realizzazione del monitoraggio e del controllo verrà fatto, inoltre, riferimento anche alla metodologie esistenti in materia di qualità e di project management.
3.3 Rispetto dei PRINCIPI TRASVERSALI
● Do No Significant Harm (DNSH)
Premessa
L’Amministrazione regionale rispetterà sin da subito le indicazioni – generali e specifiche – previste dalla
Guida Operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente.
Come specificato nella circolare del MEF, tale Guida Operativa non ha carattere esaustivo, restando in capo a tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione (Direzioni generali – Soggetti attuatori – Soggetti realizzatori) la disamina puntuale della normativa comunitaria, nazionale e/o regionale, al fine di individuare tutte le soluzioni tecniche/operative che garantiscano un’attuazione dell’investimento conforme al principio di non arrecare danno significativo ai principi tassonomici di sostenibilità e alle ulteriori condizionalità trasversali, ove applicabili.
In via generale, quindi, l’Amministrazione regionale in qualità di soggetto attuatore è tenuto a rispettare gli obblighi specifici del PNRR relativi al “Do No Significant Harm” (DNSH) secondo la normativa comunitaria - regolamentare - sopra esplicitata, garantendo, altresì, la piena osservanza della disciplina nazionale in materia ambientale (a titolo esemplificativo e non esaustivo, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Testo Unico Ambientale”, CAM-Criteri Ambientali Minimi per il settore edilizio - D.M. 11.10.2017).
In aggiunta l’Amministrazione regionale rispetterà gli elementi essenziali necessari all’assolvimento del principio in questione previsti dalle Amministrazioni centrali titolari degli interventi negli atti di convenzionamento, quali:
• documenti, atti tecnici o dichiarazioni di assolvimento del principio DNSH;
• specifici obblighi del Soggetto attuatore per il perseguimento del principio DNSH;
• il rilascio di una dichiarazione di aderenza al principio DNSH negli atti di rendicontazione;
• meccanismi sanzionatori specifici, quali la sospensione oppure la revoca del finanziamento nel caso di accertamento della violazione dei principi generali di DNSH.
L’amministrazione regionale, in qualità di soggetto attuatore presiederà al rispetto del suddetto principio dalla fase di selezione alla fase di attuazione.
L’amministrazione regionale provvederà al rispetto delle suddette obbligazioni anche da parte dei soggetti realizzatori. I soggetti realizzatori dovranno produrre a loro volta una sintetica relazione che indichi le misure adottate al fine di adempiere ai vincoli DNSH.
Tali dati verranno validati dall’Amministrazione regionale attraverso apposite check-list.
Verifica criterio
Il progetto bandiera dell’amministrazione proponente Regione autonoma Valle d’Aosta “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale”, ha come riferimento al PNRR la missione M1
(Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo) e Componente C1 (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA).
Secondo il principio del “Do No Significant Harm” DNSH il progetto viene valutato “ex ante” in tre
ambiti complementari:
1. La prima linea di intervento ricade nell’identificazione e adozione delle piattaforme abilitanti attraverso l’implementazione nelle infrastrutture tecnologiche del Data center unico regionale e, ove necessario, di ulteriori infrastrutture, dei sistemi necessari per la gestione dell’attuale patrimonio informativo e la scalabilità verso nuove tipologie di fonti informative, questa attività riguarda l'adozione di sistemi e server ad alta affidabilità per la digitalizzazione della PA regionale. L'investimento rispetta i Criteri dell'UE in materia di appalti pubblici verdi per i centri dati, le sale server e i servizi digitali secondo quanto indicato dal documento dei servizi della commissione SWD(2020) 55 final, che garantisce l'efficienza energetica della nuova infrastruttura, insieme al Codice di Condotta Europeo sull'Efficienza Energetica dei Data Center, che è incorporato nella procedura di appalto e richiederà il rispetto dei più alti standard di efficienza energetica. Tra i requisiti, sono previste anche procedure formali per la gestione dei Data Center per la riduzione delle emissioni di gas serra (ad esempio, ISO 14064) e per l'efficienza energetica (ad esempio, ISO 50001). È stato effettuato uno screening per identificare le infrastrutture qualificate per ospitare il Polo Strategico Nazionale (PSN), sulla base delle migliori pratiche in termini di sicurezza, prestazioni, scalabilità, interoperabilità europea ed efficienza energetica. I refrigeranti utilizzati nei sistemi di refrigerazione saranno conformi ai requisiti del regolamento UE sui gas fluorurati. Considerando tutti gli elementi sopra descritti, si può tranquillamente ritenere che la misura non produca alcun danno significativo agli obiettivi di cambiamento climatico.
2. La seconda linea di intervento prevede lo sviluppo della capacità regionale di analisi dei dati attraverso il ricorso all’Internet of Things (IOT) e ai Big Data e la valorizzazione ed estensione del Datacenter Unico Regionale (DCUR), anche in ottica Big Data e all’introduzione di alcune tecnologie di frontiera (blockchain, AI, IoT, edge computing). Lo sviluppo del data center avviene in linea con gli standard più aggiornati in termini di materiali utilizzati, procedure per la gestione dei rifiuti e riutilizzo dei materiali. Le linee guida del Green Public Procurement sono applicate e saranno seguite nell'approvvigionamento di tutti i materiali, le attrezzature e i servizi seguiranno le regole per l'intero ciclo di vita dell'infrastruttura. In conformità con i requisiti stabiliti negli allegati agli Atti Delegati del Regolamento 2020/852 per l'elaborazione dei dati, l'hosting e le attività sono correlate con la seguente normativa:
o le apparecchiature utilizzate saranno conformi ai requisiti della direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/CE);
o le apparecchiature elettriche acquistate non conterranno le sostanze soggette a restrizioni elencate nell'allegato II della direttiva 2011/65/UE in valori di concentrazione in peso nei materiali omogenei superiori ai valori massimi elencati in tale direttiva;
o le procedure di approvvigionamento includeranno la gestione dei beni alla fine del loro ciclo di vita, per ridurre al minimo gli sprechi e favorire il riutilizzo e il riciclo dei materiali;
o al termine del ciclo di vita, le apparecchiature saranno preparate per il riutilizzo, il recupero, il riciclaggio e il trattamento adeguato in conformità all'Allegato VII della Direttiva 2012/19/UE;
o le apparecchiature digitali saranno conformi ai requisiti della Direttiva UE sulla progettazione ecocompatibile di computer e server informatici. Quando le apparecchiature elettriche ed elettroniche raggiungono la fine del servizio, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche saranno raccolti e gestiti da un operatore
autorizzato e trattati secondo la gerarchia dei rifiuti. Le apparecchiature utilizzate saranno conformi ai requisiti della Direttiva Ecodesign (Direttiva 2009/125/CE). Le apparecchiature elettriche acquistate non conterranno le sostanze soggette a restrizioni elencate nell'Allegato II della Direttiva 2011/65/UE in valori di concentrazione in peso nei materiali omogenei superiori ai valori massimi elencati in tale Direttiva (Rohs);
o le procedure di approvvigionamento includeranno la gestione dei beni al termine del loro ciclo di vita, per ridurre al minimo gli sprechi e favorire il riutilizzo e il riciclo dei materiali. al termine del ciclo di vita, lo smaltimento delle apparecchiature elettroniche acquistate per questo investimento sarà effettuato a fine vita secondo la normativa vigente, che impone le operazioni di riutilizzo, recupero o riciclaggio, o il corretto trattamento, a seconda dei casi (Allegato VII della Direttiva 2012/19/UE (RAEE) sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).
3. La terza linea di intervento ricade nella definizione di un modello di erogazione dei servizi e la sua implementazione sul sistema informativo regionale e on board dei procedimenti sulla piattaforma, che servirà sia per la messa on line dei servizi attualmente non digitalizzati, sia per l’evoluzione dei servizi già digitalizzati. L'implementazione della migrazione in servizi digitali offerti dalla piattaforma informatica non prevede la creazione e l'utilizzo di nuovo hardware e aumenta l'efficienza energetica, rispetto ai sistemi informatici obsoleti. Questa attività mira a fornire un'ampia gamma di servizi pubblici digitali ai cittadini, consentendo processi efficienti attraverso l'adozione di piattaforme dedicate e riducendo così i tempi e i costi. L'aggiornamento digitale dei cittadini che ora sono esclusi dai servizi pubblici digitali può portare a un aumento dell'uso di dispositivi elettronici (computer, smartphone, ecc.) che può avere un impatto sulla produzione di rifiuti. Nell'ambito delle iniziative di formazione per promuovere le competenze digitali di base, sarà prevista una campagna di sensibilizzazione sulle migliori pratiche per un uso, un riutilizzo e uno smaltimento efficiente dei dispositivi. Inoltre, il progetto prevede una serie di best practices volte a promuovere l'economia circolare, la consapevolezza e le nuove infrastrutture digitali.
Per quanto riguarda la valutazione “ex post” del progetto sui principi del DNSH, si farà riferimento alla dichiarazione ambientale di prodotto “Environmental Product Declaration” (EPD), come strumento di confronto delle prestazioni ambientali di un prodotto ed un servizio, basata sulla normativa ISO 14025. La metodologia che sarà utilizzata è fondata sulla valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) come approccio metodologico alla analisi di impatto ambientale di prodotti e servizi, che consiste nella compilazione e valutazione attraverso tutto il ciclo di vita dei flussi in entrata ed in uscita, nonché i potenziali impatti ambientali. Attraverso una LCA sarà possibile ricostruire tutte le fasi che caratterizzano il ciclo di vita di un prodotto/servizio.
● Climate and Digital Tagging
Premessa
Come si evince nel Dataset “TAG per il sostegno climatico e digitale del PNRR, gli ambititi costitutivi del progetto bandiera contribuiscono, con un coefficiente TAG pari al 100%, al digitale. Mentre il coefficiente TAG Clima è conseguentemente pari allo zero per cento.
Verifica criterio
Oltre al principio generale secondo il quale tutti gli interventi del PNRR devono rispettare il principio DNSH, come descritto appena sopra, almeno il 37% delle risorse complessive del Piano sono destinate alla transizione verde e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, compresa la biodiversità, come definito dall’obiettivo ambientale cd. tagging climatico, il 20% a quella digitale.
Riportiamo sotto quelli che potrebbero essere i TAG climatici e digitali dei tre ambiti del progetto bandiera, dove indichiamo le voci su cui puntare nello sviluppo del progetto esecutivo, per alzare la valenza ambientale/climatica/digitale del nostro progetto bandiera, secondo il Regolamento UE 2021/241, Annex VI, con alcune note iniziali, relativamente alle voci della tabella sottostante:
• è evidente l’intreccio stretto tra le componenti della missione M1C1 e le altre: i risvolti della digitalizzazione e dell’implementazione delle reti ad altissima capacità (fisse e mobili), la diffusione dell’IoT e della sensoristica ha chiaramente risvolti ambientali da valutare caso per caso, che riflettono su tutte le altre missioni e settori, ad esempio nei trasporti, nella telemedicina, nel monitoraggio territoriale, nella formazione, nella ricerca, nell’industria, nell’energia, nell’agricoltura, nella Tutela del territorio e della risorsa idrica e così via;
• nelle tecnologie a larga banda sono comprese le reti 5G e 6G;
• sono compresi: misure a sostegno della digitalizzazione degli istituti di istruzione e formazione (compresi gli investimenti nelle infrastrutture informatiche e di comunicazione), anche per l'istruzione e la formazione professionale e la formazione degli adulti. Si riferisce alle competenze digitali a tutti i livelli e comprende: programmi di istruzione altamente specializzati per formare specialisti digitali (o, programmi incentrati sulla tecnologia); formazione degli insegnanti, sviluppo di contenuti digitali a fini educativi e pertinenti capacità organizzative. Ciò comprende anche misure e programmi volti a migliorare le competenze digitali di base. Compreso l'uso di tecnologie avanzate (come il calcolo ad alte prestazioni, la cibersicurezza o l'intelligenza artificiale) per i servizi pubblici e il processo decisionale e l'interoperabilità delle infrastrutture e dei servizi pubblici digitali (regionali, nazionali e transfrontalieri);
• l'obiettivo della misura e della raccolta dati (es IoT) è che l'attività debba trattare o raccogliere dati per consentire riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra che si traducono in dimostrate riduzioni sostanziali delle emissioni di gas a effetto serra durante il ciclo di vita.
Codice Univoco Misura | Rif. | CAMPO DI INTERVENTO | Coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici | Coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi ambientali | Coefficiente digitale | Applicazione agli ambiti di progetto ed esempi |
M1C3I4.01 | 011bis | Soluzioni TIC, servizi elettronici, applicazioni per l'amministrazione conformemente ai criteri di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra o di efficienza energetica | 0% | 0% | 100% | 1,2,3 |
M1C1I1.04 | 011ter | Applicazione del regime europeo di identità digitale per uso pubblico e privato | 0% | 0% | 100% | 3 |
M6C1I1.02 | 13 | Applicazioni e servizi e informatici di assistenza sanitaria online (compresi l'e- Care, Internet delle cose per l'attività fisica e la domotica per categorie deboli) | 0% | 0% | 100% | 2,3 |
M1C1I1.05 | 021ter | Sviluppo di servizi e strutture di supporto altamente specializzati per le amministrazioni pubbliche e le imprese (centri nazionali di competenza per il calcolo ad alte prestazioni, centri informatici, strutture di sperimentazione e prova dell'IA, blockchain, Internet degli oggetti, ecc.) | 0% | 0% | 100% | 1,2 |
Codice Univoco Misura | Rif. | CAMPO DI INTERVENTO | Coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici | Coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi ambientali | Coefficiente digitale | Applicazione agli ambiti di progetto ed esempi |
M4C2I2.01 | 021quater | Investimenti in tecnologie avanzate quali: capacità di calcolo ad alte prestazioni e di calcolo quantistico/capacità di comunicazione quantistica (compresa la crittografia quantistica); progettazione, produzione e integrazione dei sistemi di microelettronica; la prossima generazione di dati, cloud e capacità europee all'avanguardia (infrastrutture, piattaforme e servizi); realtà virtuale e aumentata, Deeptech e altre tecnologie digitali avanzate. Investimenti volti a garantire la sicurezza della catena di approvvigionamento digitale. | 0% | 0% | 100% | 2 |
M1C1I1.05 | 021quinquies | Sviluppo e diffusione di tecnologie, misure e strutture di supporto per la cibersicurezza per gli utenti del settore pubblico e privato. | 0% | 0% | 100% | 2,3 |
027bis | Investimenti in tecnologie, competenze, infrastrutture e soluzioni che migliorino l'efficienza energetica e garantiscano la neutralità climatica dei centri e delle reti di dati. | 0% | 0% | 100% | 2,3 | |
M2C2I2.01 | 33 | Sistemi energetici intelligenti (comprese le reti intelligenti e i sistemi TIC) e relativo stoccaggio | 100% | 40% | 100% | 2,3 |
M2C4I4.01 | 40 | Gestione delle risorse idriche e loro conservazione (compresa la gestione dei bacini idrografici, misure specifiche di adattamento ai cambiamenti climatici, riutilizzo, riduzione delle perdite) | 40% | 100% | 0% | 2,3 |
M1C2I3.01 | 51 | Reti a banda larga ad altissima capacità (reti dorsali/di backhaul) | 0% | 0% | 100% | 1 |
Codice Univoco Misura | Rif. | CAMPO DI INTERVENTO | Coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici | Coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi ambientali | Coefficiente digitale | Applicazione agli ambiti di progetto ed esempi |
52 | Reti a banda larga ad altissima capacità (accesso/linea locale con prestazioni equivalenti a un'installazione in fibra ottica fino al punto di distribuzione nel luogo servito per condomini) | 0% | 0% | 100% | 1 | |
53 | Reti a banda larga ad altissima capacità (accesso/linea locale con prestazioni equivalenti a un'installazione in fibra ottica fino al punto di distribuzione nel luogo servito per singole abitazioni e uffici) | 0% | 0% | 100% | 1 | |
M2C4I3.02 | 54 | Reti a banda larga ad altissima capacità (reti dorsali/di backhaul) (accesso/linea locale con prestazioni equivalenti a un'installazione in fibra ottica fino alla stazione di base per comunicazioni senza fili avanzate) | 0% | 0% | 100% | 1 |
54bis | Copertura della rete 5G, compresa la fornitura ininterrotta di connettività lungo i percorsi di trasporto; connettività Gigabit (reti che offrono almeno 1 Gbps in download e in upload) per i fattori socioeconomici, quali scuole, nodi di trasporto e principali fornitori di servizi pubblici | 0% | 0% | 100% | 1 | |
M1C2I4.01 | 055bis | TIC: altre tipologie di infrastrutture TIC (compresi risorse/impianti informatici di grandi dimensioni, centri di dati, sensori e altri dispositivi wireless) conformemente ai criteri di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra o di efficienza energetica | 40% | 0 | 100% | 1,2 |
063bis | Digitalizzazione dei trasporti, se dedicata in parte alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra: trasporti stradali | 40% | 0 | 100% | 2,3 ITS | |
70 | Digitalizzazione dei trasporti: trasporto ferroviario | 40% | 0 | 2,3 | ||
M3C1I1.04 | 71 | Sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) | 40% | 40% | 100% | 2,3 |
076bis | Digitalizzazione dei trasporti, se dedicata in parte alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra: trasporto urbano | 40% | 0 | 100% | 2,3 | |
M5C3I1.04 | 78 | Trasporti multimodali (TEN-T) | 40% | 40% | 3 | |
M2C1I2.01 | 79 | Trasporto multimodale (non urbano) | 40% | 40% | 3 | |
M3C2I2.02 | 84bis | Digitalizzazione dei trasporti, se dedicata in parte alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra: altri modi di trasporto | 40% | 0 | 100% | 2,3 (ITS) |
Equità di Genere e Valorizzazione e protezione dei giovani Premessa
L’Amministrazione regionale rispetterà ex ante, in itinere ed ex post le indicazioni previste dal decreto 7 dicembre 2021 recante Adozione delle linee guida volte a favorire la pari opportunità di genere e generazionali, nonché l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nei contratti pubblici finanziati con le risorse del PNRR e del PNC.
Verifica del criterio
Per quanto attiene ai requisiti di partecipazione
Agli operatori economici verrà richiesto, a prescindere dalla previsione nel bando, la produzione del
• Rapporto sulla situazione del personale per operatori economici che occupano oltre 50 dipendenti;
• Relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile per operatori economici che occupano un numero pari o inferiore a 50 dipendenti;
• Rispetto degli obblighi di alla legge 12 marzo 1999, n 68.
I rapporti e le relazioni di genere sulla situazione del personale maschile e femminile sono pubblicati sul profilo del committente, nella sezione “Amministrazione trasparente”, ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs. 50/2016, e comunicati alla Presidenza del consiglio dei ministri ovvero ai Ministri o alle autorità delegati per le pari opportunità e della famiglia e per le politiche giovanili e il servizio civile universale.
Per quanto attiene ai criteri di valutazione
L’amministrazione regionale prevedrà, nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, specifiche clausole dirette all'inserimento, come requisiti necessari (e dunque requisiti di partecipazione) e come ulteriori requisiti premiali dell’offerta (e dunque come criteri di valutazione), di criteri orientati a promuovere:
• l'imprenditoria giovanile;
• l’inclusione lavorativa delle persone disabili;
• la parità di genere;
• l'assunzione di giovani, con età inferiore a trentasei anni, e donne.
● Riduzione divari territoriali
Premessa
L’amministrazione regionale prevedrà specifiche attività funzionali alla riduzione dei divari fra enti territoriali. In particolare, sono previste tanto attività volte alla riduzione infrastrutturale e culturale del digital divide.
Verifica del criterio
Con riferimento al digital divide infrastrutturale il progetto prevede una nuova definizione di servizio universale che sia al passo con il progresso tecnologico, l’evoluzione del mercato e la domanda degli utenti.
Per la verifica della qualità del servizio universale l’Amministrazione regionale prevede la definizione di SLA (service level agreement) da sviluppare nella documentazione contrattuale del soggetto realizzatore degli interventi.
Con riferimento al digital divide culturale il progetto prevede soluzioni che consentano l’esercizio di una vera e propria cittadinanza digitale, basata su una educazione critica all’utilizzo del digitale, che sappia promuovere un uso consapevole del web ed una vera e propria educazione civica digitale.
4. Piano progettuale di dettaglio
Il progetto si articola in tre linee di intervento che sono finalizzate a perseguire i seguenti obiettivi:
• Semplificazione amministrativa e normativa realizzate al fine di rendere maggiormente agevole, efficace e rapida la relazione tra enti della PA e tra enti e cittadini e operatori economici, puntando in particolare sulla razionalizzazione e digitalizzazione dei processi in linea con le raccomandazioni europee e nazionali;
• Realizzazione di uno strato di integrazione, orchestrazione ed erogazione dei servizi regionali in linea con quanto indicato dalle Linee Guida sull’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni (EU + AgID + Team Digitale) con relativo monitoraggio dei processi. Orientamento al modello once only;
• Creazione di un centro di competenza per la gestione dell’ecosistema digitale regionale al fine di supportare a 360 gradi negli aspetti metodologici e tecnologici relativi alla tematica dell’interoperabilità (API, integrazioni XML, BPMN, ecc.);
• Implementazione della raccolta unificata di dati statistici e di processo sull'utilizzo dei servizi digitali, dei sistemi e dei siti regionali (anonimizzati nel rispetto del GDPR) attraverso l'utilizzo della componente di data analytics e stream processing. I dati prodotti permetteranno di avviare successivi processi di miglioramento continuo e di fornire informazioni fondamentali per l’implementazione di servizi proattivi;
• Predisposizione di un punto di accesso unico e semplificato per cittadini e imprese ai servizi e alla verifica dello stato delle sue pratiche e procedimenti, che raccolga le informazioni da molteplici sistemi di backend istruttorio con l’obiettivo di convergere verso il Fascicolo unico del cittadino/impresa. Gli interventi verranno realizzati in conformità alle Linee Guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA (AgID + Team Digitale).
4.1 Il perimetro dell’intervento
Il progetto prevede la progettazione e lo sviluppo di un ecosistema digitale regionale incentrato sulla gestione dei dati e sull’integrazione e orchestrazione dei servizi disegnati nella logica dell’accesso unico.
* In attuazione di quanto previsto dalle Linee Guida sull’interoperabilità e relativo Modello di Interoperabilità della PA (i n breve ModI)
Per ogni ambito complementare sono stati identificati una serie di interventi progettuali che vengono sintetizzati nel seguito:
* In riferimento a quanto indicato nel “Documento di analisi delle procedure – Task Force 2022”.
** In conformità alle Linee Guida sull’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni (AgID + Team Digitale)
*** In conformità alle Linee Guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA (AgID + Team Digitale)
Ambiti complementari e relativi interventi | Azioni | Output | Indicatore | Unità di misura | Valore obiettivo |
Identificazione e adozione delle piattaforme abilitanti | |||||
1.0 Gestione progetto e rendicontazione | Coordinamento progetto | Piano di ambito, Stati Avanzamento Lavori, report rendicontazione | Predisposizione Piano ambito Predisposizione SAL Predisposizione Rendicontazione | quantità | 1 trimestrale (12) trimestrale (12) |
1.1 Interoperabilità | Definizione della soluzione Acquisto/Riuso Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Documentazione tecnica della soluzione • Eventuale capitolato a supporto dell’acquisto • Gestione del cambiamento Sistemi Software: • Integratore e orchestratore dei servizi • Catalogo API • Monitoraggio dei Processi | Realizzazione nuovi sistemi Software | quantità | 3 |
1.2 Sistema delle Conoscenze Territoriali (SCT) | Definizione della soluzione Acquisto/Riuso Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Documentazione tecnica della soluzione • Analisi e progettazione • Eventuale capitolato a supporto dell’acquisto • Gestione del cambiamento Sistemi Software: • Integrazione piattaforma SCT (ESRI): − Modifica fornitura ESRI con servizi evolutivi − Reingegnerizzazione geoapplicativi in ottica di servizio • Strumenti di gestione delle informazioni provenienti da Remote sensing − Sensoristica, IoT, Droni | Realizzazione geoapplicativi Realizzazione sistema per integrazione dati da Remote sensing | quantità | 3 1 |
1.3 Analisi dei dati | Definizione della soluzione Acquisto/Riuso Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Documentazione tecnica della soluzione • Analisi e progettazione • Eventuale capitolato a supporto dell’acquisto • Gestione del cambiamento Sistemi Software: • Data Warehouse • Data Analytics | Realizzazione componenti architetturali del datawarehouse | quantità | (in fase di quantificazione) |
1.4 Documentale | Definizione della soluzione Acquisto/Riuso Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Documentazione tecnica della soluzione • Eventuale capitolato a supporto dell’acquisto • Gestione del cambiamento Sistemi Software: • Piattaforma documentale | Realizzazione piattaforma di gestione documentale | quantità | 1 |
1.5 DCUR - Componenti infrastrutturali | Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio | Documentazione: • Documentazione tecnica della soluzione • Analisi e progettazione • Gestione del cambiamento Sistemi Software: Componenti infrastrutturali trasversali (crittografia, sicurezza, log), Servizi Paas, Saas, Iass | Complemento infrastrutturale agli interventi di realizzazione | percentuale | 100% |
Sviluppo della capacità regionale di analisi dei dati | |||||
2.0 Gestione progetto e rendicontazione | Coordinamento progetto | Piano di ambito, Stati Avanzamento Lavori, report rendicontazione | Predisposizione Piano ambito Predisposizione SAL Predisposizione Rendicontazione | quantità | 1 trimestrale (12) trimestrale (12) |
2.1 Data Governance | Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio | Documentazione: • Analisi e progettazione • Modello organizzativo • Data Modelling & Design − Modellazione dati ecosistema regionale − Portale metadati applicazioni e database • Data Quality − Linee guida per la DQ − Reportistica sulla DQ | Redazione Linee guida | quantità | 1 |
2.2 Data Integration & Interoperability | Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Analisi e progettazione • Gestione del cambiamento Sistemi Software: • Integrazioni tra data store interni ed esterni • Portale Open Data | Realizzazione sistema open data Implementazione dataset opendata | quantità | 1 almeno 10 |
2.3 Reference & Master Data | Definizione della soluzione Acquisto/Riuso Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Documentazione tecnica della soluzione • Analisi e progettazione • Eventuale capitolato a supporto dell’acquisto • Gestione del cambiamento Evoluzione delle banche dati territoriali: BD Cartografiche • Aereo Triangolazione e Ortofoto cartografica volo Agea • Aggiornamento LIDAR (267 km2) • DTM - DSM BD Pianificazione • Numerazione civica e stradario • PRG su base catastale • Vincolistica • Catasto BD Conoscenza del territorio | Aggiornamento banche dati | Quantità | almeno 5 |
• Catasto ghiacciai • Catasto valanghe • Catasto dissesti • Altri catasti di interesse BD Monitoraggio del territorio • Dati satellitari • Dati da sensoristica • Dati da droni • Indici territoriali BD Amministrative • Anagrafiche • Contratti pubblici | |||||
2.4 Data Warehousing & Business Intelligence | Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Analisi e progettazione • Gestione del cambiamento Sistemi software: • Flussi di alimentazione • Cruscotti analisi • Reportisitca • Modellazioni | Realizzazione ETL Realizzazione cruscotti / report | quantità | (in fase di quantificazione) almeno 10 |
Definizione di un modello di erogazione dei servizi e la sua implementazione | |||||
3.0 Gestione progetto e rendicontazione | Coordinamento progetto | Piano di ambito, Stati Avanzamento Lavori, report rendicontazione | Predisposizione Piano ambito Predisposizione SAL Predisposizione Rendicontazione | quantità | 1 trimestrale (12) trimestrale (12) |
3.1 Modello erogazione servizi | Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Analisi e progettazione • Gestione del cambiamento Sistemi software: • Servizi su Gateway Servizi RAVA • API interoperabilità | Realizzazione servizi attestati su Gateway/API Catalogue | quantità | almeno 10 |
3.2 Processi amministrativi | Definizione della soluzione Acquisto/Riuso Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Documentazione tecnica della soluzione • Analisi e progettazione • Eventuale capitolato a supporto dell’acquisto • Gestione del cambiamento Sistemi software: • Informatizzazione procedure in ambito Enti Locali • Informatizzazione procedure in ambito Edilizia e urbanistica • Informatizzazione procedure in ambito Territorio e Ambiente • Informatizzazione procedure in ambito Acquisti e Forniture di Servizi | Realizzazione soluzioni software | quantità | almeno 10 |
3.3 Servizi per il territorio | Definizione della soluzione Acquisto/Riuso Analisi e Progettazione Realizzazione Rilascio in esercizio Change management | Documentazione: • Documentazione tecnica della soluzione • Analisi e progettazione • Eventuale capitolato a supporto dell’acquisto • Gestione del cambiamento Sistemi software: • Extranet regionale • Fascicolo dell'edificio • Portale del cittadino/imprese | Realizzazione servizi per il territorio | quantità | almeno 10 |
5. Articolazione temporale del Progetto
PROGETTO BANDIERA PNRR POTENZIAMNTO DELLA CAPACITA' DIGITALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE REGIONALE | Anni | |||||
2023 | 2024 | 2025 | ||||
1. | Identificazione e adozione di piattaforme abilitanti l'ecosistema digitale regionale | |||||
1.0 | Gestione progetto e rendicontazione | |||||
1.1 | Interoperabilità (*) | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
1.2 | Sistema delle Conoscenze Territoriali (SCT) | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
1.3 | Analisi dei dati | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
1.4 | Documentale | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
1.5 | DCUR - Componenti infrastrutturali | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
2. Sviluppo della gestione e analisi dei dati | ||||||
2.0 | Gestione progetto e rendicontazione | |||||
2.1 | Data Governace | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
2.2 | Data Integration & Interoperability | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
2.3 | Reference & Master Data | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
2.4 | Data Warehousing & Business Intelligence | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
3. Definizione del modello di erogazione dei servizi e sua implementazione | ||||||
3.0 | Gestione progetto e rendicontazione | |||||
3.1 | Modello erogazione servizi | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
3.2 | Processi amministrativi | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management | ||||||
3.3 | Servizi per il territorio | Definizione della soluzione | ||||
Acquisto/Riuso | ||||||
Analisi e Progettazione | ||||||
Realizzazione | ||||||
Rilascio in esercizio | ||||||
Change management |
(*) In attuazione di quanto previsto dalle Linee Guida sull’interoperabilità e relativo Modello di Interoperabilità della PA
6. Costi del progetto
7. Interrelazione con interventi del PNRR
Indicare integrazione e complementarietà con interventi finanziati dal PNRR e/o da altre risorse
Il progetto bandiera “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale” prevede la progettazione e lo sviluppo di un ecosistema digitale regionale incentrato sulla gestione dei dati e sull’integrazione e orchestrazione dei servizi disegnati nella logica dell’accesso unico. La trasversalità dei temi trattati può favorire potenziali integrazioni e complementarietà con altri interventi finanziati in ambito PNRR e/o da altre risorse.
In particolare relativamente al Progetto Task force 1000 esperti (M1C1 I.2.2) si evidenzia che saranno oggetto di implementazione soluzioni utili all’informatizzazione di alcuni procedimenti presi in esame da tale progetto.
Qualora venga attivato uno specifico progetto regionale su ambiti Piattaforma digitale nazionale dati (PDND) [ M1C1 I1.3.1 ], Sportello digitale unico (SDG - Single Digital Gateway) [M1C1 I1.3.1 ] e Piattaforma nazionale notifiche (PND) [MM1C1 I1.4.5 ] dovrà essere definita la complementarietà con gli interventi del progetto Bandiera.
Altri interventi sul tema “Enti Locali” possono avere complementarietà su scala regionale per:
• implementare soluzioni applicative coordinate (rif "Abilitazione al cloud per le PA Locali" - Comuni [M1C1 I1.2]);
• implementare servizi online coordinati a livello regionale rivolti ai cittadini e imprese (rif "Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici" - Comuni [M1C1 I1.4.1]);
• abilitare la gestione delle notifiche digitali (rif "Piattaforma Notifiche Digitali" - Comuni [M1C1 I1.4.5]);
• abilitare soluzioni di interoperabilità (rif "Piattaforma Digitale Nazionale Dati" - Comuni [M1C1 I1.3.1]).
Infine, le piattaforme e soluzioni implementate con il Progetto Bandiera potranno essere adottate anche per interventi PNRR orientati alla digitalizzazione in ambito Sanità prevedendo eventuali interventi complementari di adeguamento allo specifico contesto.
Il progetto bandiera “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale” è, inoltre, sinergico e integrato con il progetto “Servizi digitali e cittadinanza digitale” del PNC i cui obiettivi sono Digitalizzare la Pubblica Amministrazione, Rafforzare soluzioni di IA e deeptech e Progetti Bandiera (Allegato 1 del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 1° agosto 2022).
Il progetto bandiera “Potenziamento della capacità digitale della pubblica amministrazione regionale” è, poi, complementare con il progetto Servizi digitali e competenze digitali i cui obiettivi sono la formazione e l’inclusione digitale per accrescere le competenze digitali (Allegato 1 del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 1° agosto 2022).