Ambito della Verifica Clausole campione

Ambito della Verifica. Il Cliente dovrà garantire un preavviso minimo di almeno 60 giorni per qualsiasi verifica a meno che la Normativa sulla Protezione dei Dati o un’autorità della protezione dei dati competente richieda un preavviso più breve. La frequenza e l’ambito di qualunque verifica andrà concordata dalle parti che agiranno con ragionevolezza e in buona fede. Le verifiche del Cliente andranno limitate quanto alla durata a un massimo di 3 giorni lavorativi. Oltre a tali limitazioni, le parti utilizzeranno le certificazioni in vigore o altre relazioni di verifica al fine di evitare o minimizzare la ripetizione delle verifiche. Il Cliente dovrà fornire a SAP i risultati di tutte le verifiche.
Ambito della Verifica. Il Cliente dovrà garantire un preavviso minimo di almeno 60 giorni per qualsiasi verifica, a meno che la Normativa sulla Protezione dei Dati o un’autorità della protezione dei dati competente richieda un preavviso più breve. La frequenza, l’intervallo temporale e l’ambito di qualsiasi verifica andrà concordata dalle parti che agiranno ragionevolmente e in buona fede. Per quanto possibile, le verifiche del Cliente dovranno limitarsi a verifiche in remoto. Nel caso siano obbligatorie verifiche in loco, non potranno estendersi per più di 1 giorno lavorativo. Oltre a tali limitazioni, le parti utilizzeranno le certificazioni in vigore o altre relazioni di verifica al fine di evitare o minimizzare la ripetizione delle verifiche. Il Cliente dovrà fornire a SAP i risultati di tutte le verifiche.

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  • Posa in opera Per la posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57.