Common use of Considerazioni conclusive Clause in Contracts

Considerazioni conclusive. La Fondazione Human Technopole è stata istituita con la l. 11 dicembre 2016, n. 232, art. 1, commi da 116 a 123, “per la creazione di un’infrastruttura scientifica e di ricerca, di interesse nazionale, multidisciplinare e integrata nei settori della salute, della genomica, dell’alimentazione e della scienza dei dati e delle decisioni, e per la realizzazione del progetto scientifico e di ricerca Human Technopole”. La finalità è rappresentata dall’incremento degli investimenti pubblici e privati nei settori della ricerca finalizzata alla prevenzione e alla salute, coerentemente con il Programma nazionale per la ricerca. Nell’esercizio 2020 hanno operato tutti gli organi della Fondazione, ossia il Presidente, il Consiglio di sorveglianza, il Comitato di gestione, il Direttore ed il Collegio dei revisori, oltre all’organismo di consultazione scientifica, al quale sono stati demandati, in via temporanea, compiti, attribuzioni e funzioni del Comitato scientifico in una composizione numerica più ristretta. Sotto il profilo della pianificazione, il Consiglio di sorveglianza ha approvato in data 29 ottobre 2020, in base all’art. 13 dello statuto, il piano strategico 2020-2024 della Fondazione, all’esito di una attività di analisi intrapresa dal marzo 2020 e sentito l’organismo di consultazione scientifica. In buona sostanza, alla luce di quanto cristallizzato nel predetto documento, HT persegue la missione primaria di promuovere e contribuire al miglioramento della salute e del benessere dell’uomo, mediante il conseguimento di una serie di obiettivi strategici, quali promuovere lo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria; offrire infrastrutture e servizi scientifici; sviluppare talenti scientifici di eccellenza; incentivare il trasferimento di tecnologia e l’innovazione. Nell’esercizio 2020 HT ha proceduto nel percorso funzionale all’implementazione delle attività scientifiche ed amministrative, anche mediante la progressiva selezione del relativo personale. L’insediamento dell’Ente sul sito dell’area ex Expo contempla l’utilizzo da parte della Fondazione di vari immobili di proprietà di Arexpo, ed in particolare di Palazzo Italia, acquistato da HT in data 31 luglio 2020 per un prezzo pari ad euro 34.387.343, oltre imposte, nonchè del Cardo Nord Ovest/South Pavilion ed US6/North Pavilion, entrambi acquistati da HT, in data 28 settembre 2021, per un prezzo complessivo di euro 14.470.855,34 oltre IVA. La configurazione del campus ricomprende, altresì, un lotto di terreno di circa 22.000 mq ove insisterà il South Building, in relazione al quale è stato portato a compimento un concorso internazionale per il progetto di fattibilità tecnico- economica, con spazi verdi ed aree tecniche di supporto. Per quanto concerne le risorse umane, il personale in servizio, al 31 dicembre 2020, è pari a 70 dipendenti, di cui 21 dirigenti (compreso il Direttore), 17 quadri e 32 impiegati. Il totale del costo del personale relativo ai rapporti di lavoro subordinato in senso proprio, che include tutte le voci di costo, imputato a bilancio 2020 è pari a 4.154.009 euro, per un monte salari complessivo di euro 3.016.694. La retribuzione media unitaria ammonta ad euro 43.096, a fronte di un costo medio unitario di euro 59.343. Tale dato medio, comprensivo di tutte le voci esposte a bilancio relative ai rapporti di lavoro dipendente, risulta inferiore rispetto al precedente esercizio, attesa la differente composizione dell’organico connotato, nell’anno 2020, da una maggiore presenza di personale con qualifiche di quadro ed impiegato. Ai sensi dell’art. 6, c. 5, del regolamento di HT, il compenso del Direttore “è stabilito con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze”. In mancanza del predetto d.p.c.m., a partire dall’esercizio 2019 HT ha stipulato con il Direttore un contratto di lavoro dirigenziale, con decorrenza dal 1° gennaio 2019 e scadenza in data 31 dicembre 2022, pattuendo un trattamento retributivo pari ad euro 240.000 lordi annui omnicomprensivi. La Fondazione ha, dunque, auto-applicato il limite massimo al compenso dei dipendenti pubblici, pari a tale importo. La Corte ribadisce la necessità dell’adozione del prescritto d.p.c.m., quale fonte normativamente abilitata a quantificare il compenso dell’organo burocratico di vertice di HT. La disciplina pattizia, nelle more vigente tra HT ed il Direttore, dovrà, poi, coordinarsi con le relative previsioni di cui all’emanando decreto. In materia di controlli interni, ferme le prerogative istituzionali del Consiglio di sorveglianza e del Collegio dei revisori, ha concorso all’assolvimento di tale funzione anche l’organismo di vigilanza (O.d.v.), competente sul funzionamento e sull’osservanza dei modelli di organizzazione e gestione di cui all’art. 6, c. 1, lett. b) del d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo ai sensi dell’art. 2 dello statuto. Inoltre, è stata istituita un’apposita area internal audit and compliance, la quale, impregiudicato il monitoraggio dei processi volta a volta individuati, ha fornito specifico supporto nella predisposizione di alcuni atti di natura generale. Per quanto concerne l’attività negoziale in materia di contratti pubblici, ferma la natura di organismo di diritto pubblico ed il conseguente assoggettamento all’evidenza pubblica di matrice comunitaria, nell’esercizio 2020 la gran parte dei contratti di lavori, servizi e forniture è stata stipulata a seguito di affidamenti diretti. In punto di diritto, la Fondazione ha sottolineato che il ricorso a questi ultimi ha avuto luogo nel rispetto del presupposto di soglia di valore di cui al codice dei contratti pubblici, secondo i criteri di proporzionalità, urgenza e confronto con prezzo standard. L’Ente ha, altresì, precisato a questa Corte che vi è stata una crescita nell’adesione alle convenzioni Consip e di procedere alla gestione di trattative per affidamenti diretti tramite la piattaforma della centrale acquisto telematica della regione Lombardia (Sintel) ed il proprio albo fornitori. Sotto il profilo contabile, la Fondazione intrattiene un rapporto di tesoreria con un istituto di credito ed ha, poi, aperto, nel mese di ottobre 2020, il conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato, ai sensi dell’art. 00, x. 0 xxx, xxx x.x. x. 00 del 2020, ove vengono accreditate le somme richieste al Ministero dell’economia e delle finanze a valere sugli importi spettanti ex lege alla Fondazione. Muovendo dallo stato patrimoniale, si segnala che i crediti iscritti nell’attivo circolante ammontano ad euro 308.023.261. Nell’ambito delle poste creditorie contabilizzate nell’attivo circolante, i crediti residui verso lo Stato per tali contributi, relativi all’arco temporale 2017 - 2020, sono stati pari ad euro 306.549.630. Nell’alveo del patrimonio netto, il fondo di dotazione, costituito dal fondo vincolato per l’avvio dell’attività del progetto scientifico Human Technopole è stato contabilizzato nel 2020 per un ammontare complessivo pari ad euro 77.261.869. Inizialmente attribuito all’Istituto italiano di tecnologia, per un ammontare originario di euro 79.900.000, esso è stato trasferito, sotto forma sia di risorse finanziarie sia di beni in natura, alla Fondazione per l’importo residuo pari ad euro 77.230.557, corrispondente all’importo iniziale, al netto degli oneri sostenuti per il progetto da IIT. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, HT ha ricevuto un importo pari ad euro 31.312 da parte di IIT quale residuo del fondo di dotazione derivante dalla chiusura del conto corrente dedicato alla gestione del “Progetto HT”. Ai sensi dell’art. 6, c.4, dello statuto di HT e dell’art. 3 del regolamento, tale fondo di dotazione è indisponibile e vincolato al perseguimento delle finalità statutarie. Il fondo di gestione, a chiusura dell’esercizio 2020, risulta iscritto nel patrimonio netto per un ammontare complessivo di euro 304.654.974; esso comprende i contributi ex art. 1, c. 121 della l. n. 232 del 2016, relativi agli anni 2018, 2019 e 2020, per la quota non utilizzata alla data di chiusura dell’esercizio, ed i contributi erogati per il Centro per l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita, relativi all’anno 2020, per la quota da utilizzare. Tale fondo si compone, quindi, di due voci: a) fondo di gestione HT per euro 294.745.749; b) fondo di gestione CITT per euro 9.909.225. Ai sensi dell’art. 6, c. 4, dello statuto e dell’art. 3 del regolamento, il fondo di gestione è destinato alla copertura delle spese di funzionamento. Il conto economico chiude con un utile pari ad euro 13.918. I costi della produzione ammontano ad euro 12.187.935. I costi per servizi, che nel 2019 erano pari ad euro 2.551.697, ammontano ad euro 6.252.890, con un aumento di euro 3.701.193. La voce costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e costi per servizi è pari ad euro 889.440 e riguarda i costi sostenuti per l’approvvigionamento del materiale di consumo, quale diretta conseguenza delle attività di ricerca e dei costi di struttura sostenuti da HT. Le disponibilità liquide a fine esercizio ammontano ad euro 49.546.724.

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Samples: Determinazione E Relazione Sul Risultato Del Controllo Eseguito Sulla Gestione Finanziaria Della Fondazione Human Technopole (Fht)

Considerazioni conclusive. La Fondazione Human Technopole è stata istituita Riprendendo in considerazione gli esiti dell’analisi compiuta sui 7 AIR presen- tanti nel presente contributo e quelli dell’analisi condotta l’anno scorso su altri 11 AIR, emergono tre tematiche quale sulle quali si incentreranno i dibattiti nei prossimi mesi e rispetto a cui maggiori saranno i margini di differenziazione tra scelte regionali. Le tre questioni sono l’associazionismo, la definizione degli ac- cordi integrativi aziendali e l’evoluzione dei sistemi di programmazione e con- I nuovi accordi integrativi regionali con la l. 11 dicembre 2016Medicina Generale 283 Figura 8.1 I modelli di AIR trollo, n. 232, artintrinsecamente connessa al processo di definizione degli AIA (Accordi Integrativi Aziendali). 1, commi da 116 a 123, “per la creazione In tema di un’infrastruttura scientifica associazionismo molto è stato scritto in letteratura e diverse sono le posizioni delle differenti regioni. Cercando di ricercasintetizzare il quadro che emerge dall’analisi degli accordi è possibile evidenziare come: le Equipe Territoriali, di interesse nazionalefatto obbligatorie dal 2000 (DPR 270/00) vengono adottate solo da alcune regio- ni. Molte regioni sono andate ad identificare delle nuove forme associative di ec- cellenza che intendono premiare le componenti maggiormente avanzate della medicina generale; rimane tuttavia aperto il ruolo che può/deve essere affidato alle cooperative (Toscana) e alle forme associative con personalità giuridica (Pu- glia). Alla luce di questa molteplicità di scelte, multidisciplinare di modelli, di denominazioni risul- ta oramai quasi impossibile e integrata nei settori della salute, della genomica, dell’alimentazione forse scarsamente utile una generalizzazione e della scienza dei dati e delle decisioni, e per la realizzazione del progetto scientifico e di ricerca Human Technopole”. La finalità è rappresentata dall’incremento degli investimenti pubblici e privati nei settori della ricerca finalizzata alla prevenzione e alla salute, coerentemente con il Programma nazionale per la ricerca. Nell’esercizio 2020 hanno operato tutti gli organi della Fondazione, ossia il Presidente, il Consiglio di sorveglianza, il Comitato di gestione, il Direttore ed il Collegio dei revisori, oltre all’organismo di consultazione scientifica, al quale sono stati demandati, in via temporanea, compiti, attribuzioni e funzioni del Comitato scientifico in una composizione numerica più ristretta. Sotto il profilo della pianificazione, il Consiglio di sorveglianza ha approvato in data 29 ottobre 2020, in base all’art. 13 dello statuto, il piano strategico 2020-2024 della Fondazione, all’esito di una attività di analisi intrapresa dal marzo 2020 e sentito l’organismo di consultazione scientificaogni modalità operativa adottata deve essere necessariamente contestualizzata. In buona sostanzamerito agli AIA in letteratura gli ultimi dati sono relativi ad una survey del 2001 (Xxxxxxx, alla luce Vendramini, Gerzeli) mentre sono on line i dati della SICAC ag- giornati a marzo 2008 che evidenziano come 77 aziende su 157 abbiano proceduto al rinnovo dei precedenti accordi. (21 su 21 in Veneto, 11 su 11 in Xxxxxx Roma- gna, 15 su 15 in Lombardia, 11 su 12 in Toscana, 6 su 6 in Friuli Venezia Giulia, 5 su 5 in Liguria, 4 su 12 in Lazio e 4 su 4 in Umbria). Se da un lato potrebbe risultare particolarmente significativa un’analisi dei contenuti degli AIA dall’altro non è di quanto cristallizzato nel predetto documento, HT persegue la missione primaria meno interesse comprendere le ragioni di promuovere e contribuire al miglioramento della salute e del benessere dell’uomo, mediante il conseguimento un’assenza di una serie di obiettivi strategici, quali promuovere lo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria; offrire infrastrutture e servizi scientifici; sviluppare talenti scientifici di eccellenza; incentivare il trasferimento di tecnologia e l’innovazione. Nell’esercizio 2020 HT ha proceduto nel percorso funzionale all’implementazione delle attività scientifiche ed amministrative, anche mediante la progressiva selezione del relativo personale. L’insediamento dell’Ente sul sito dell’area ex Expo contempla l’utilizzo da parte della Fondazione di vari immobili di proprietà di Arexpo, ed in particolare di Palazzo Italia, acquistato da HT in data 31 luglio 2020 per un prezzo pari ad euro 34.387.343, oltre imposte, nonchè del Cardo Nord Ovest/South Pavilion ed US6/North Pavilion, entrambi acquistati da HT, in data 28 settembre 2021, per un prezzo complessivo di euro 14.470.855,34 oltre IVA. La configurazione del campus ricomprende, altresì, un lotto di terreno di circa 22.000 mq ove insisterà il South Building, in relazione al quale è stato portato a compimento un concorso internazionale per il progetto di fattibilità tecnico- economica, con spazi verdi ed aree tecniche di supporto. Per quanto concerne le risorse umane, il personale in servizio, al 31 dicembre 2020, è pari a 70 dipendenti, di cui 21 dirigenti AIA nelle seguenti Re- gioni: Piemonte (compreso il Direttore0 su 13), 17 quadri e 32 impiegati. Il totale del costo del personale relativo ai rapporti di lavoro subordinato in senso proprio, che include tutte le voci di costo, imputato a bilancio 2020 è pari a 4.154.009 euro, per un monte salari complessivo di euro 3.016.694. La retribuzione media unitaria ammonta ad euro 43.096, a fronte di un costo medio unitario di euro 59.343. Tale dato medio, comprensivo di tutte le voci esposte a bilancio relative ai rapporti di lavoro dipendente, risulta inferiore rispetto al precedente esercizio, attesa la differente composizione dell’organico connotato, nell’anno 2020, da una maggiore presenza di personale con qualifiche di quadro ed impiegato. Ai sensi dell’art. 6, c. 5, del regolamento di HT, il compenso del Direttore “è stabilito con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, Sicilia (0 su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze”. In mancanza del predetto d.p.c.m., a partire dall’esercizio 2019 HT ha stipulato con il Direttore un contratto di lavoro dirigenziale, con decorrenza dal 1° gennaio 2019 e scadenza in data 31 dicembre 2022, pattuendo un trattamento retributivo pari ad euro 240.000 lordi annui omnicomprensivi. La Fondazione ha, dunque, auto-applicato il limite massimo al compenso dei dipendenti pubblici, pari a tale importo. La Corte ribadisce la necessità dell’adozione del prescritto d.p.c.m., quale fonte normativamente abilitata a quantificare il compenso dell’organo burocratico di vertice di HT. La disciplina pattizia, nelle more vigente tra HT ed il Direttore, dovrà, poi, coordinarsi con le relative previsioni di cui all’emanando decreto. In materia di controlli interni, ferme le prerogative istituzionali del Consiglio di sorveglianza e del Collegio dei revisori, ha concorso all’assolvimento di tale funzione anche l’organismo di vigilanza (O.d.v.9), competente sul funzionamento e sull’osservanza dei modelli di organizzazione e gestione di cui all’art. 6Campania (0 su 13), c. 1, lett. b) del d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo ai sensi dell’art. 2 dello statuto. Inoltre, è stata istituita un’apposita area internal audit and compliance, la quale, impregiudicato il monitoraggio dei processi volta a volta individuati, ha fornito specifico supporto nella predisposizione di alcuni atti di natura generale. Per quanto concerne l’attività negoziale in materia di contratti pubblici, ferma la natura di organismo di diritto pubblico ed il conseguente assoggettamento all’evidenza pubblica di matrice comunitaria, nell’esercizio 2020 la gran parte dei contratti di lavori, servizi e forniture è stata stipulata a seguito di affidamenti diretti. In punto di diritto, la Fondazione ha sottolineato che il ricorso a questi ultimi ha avuto luogo nel rispetto del presupposto di soglia di valore di cui al codice dei contratti pubblici, secondo i criteri di proporzionalità, urgenza e confronto con prezzo standard. L’Ente ha, altresì, precisato a questa Corte che vi è stata una crescita nell’adesione alle convenzioni Consip e di procedere alla gestione di trattative per affidamenti diretti tramite la piattaforma della centrale acquisto telematica della regione Lombardia Sardegna (Sintel) ed il proprio albo fornitori. Sotto il profilo contabile, la Fondazione intrattiene un rapporto di tesoreria con un istituto di credito ed ha, poi, aperto, nel mese di ottobre 2020, il conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato, ai sensi dell’art. 00, x. 0 xxx, xxx x.x. x. 00 del 2020, ove vengono accreditate le somme richieste al Ministero dell’economia e delle finanze a valere sugli importi spettanti ex lege alla Fondazione. Muovendo dallo stato patrimoniale, si segnala che i crediti iscritti nell’attivo circolante ammontano ad euro 308.023.261. Nell’ambito delle poste creditorie contabilizzate nell’attivo circolante, i crediti residui verso lo Stato per tali contributi, relativi all’arco temporale 2017 - 2020, sono stati pari ad euro 306.549.630. Nell’alveo del patrimonio netto, il fondo di dotazione, costituito dal fondo vincolato per l’avvio dell’attività del progetto scientifico Human Technopole è stato contabilizzato nel 2020 per un ammontare complessivo pari ad euro 77.261.869. Inizialmente attribuito all’Istituto italiano di tecnologia, per un ammontare originario di euro 79.900.000, esso è stato trasferito, sotto forma sia di risorse finanziarie sia di beni in natura, alla Fondazione per l’importo residuo pari ad euro 77.230.557, corrispondente all’importo iniziale, al netto degli oneri sostenuti per il progetto da IIT. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, HT ha ricevuto un importo pari ad euro 31.312 da parte di IIT quale residuo del fondo di dotazione derivante dalla chiusura del conto corrente dedicato alla gestione del “Progetto HT”. Ai sensi dell’art. 6, c.4, dello statuto di HT e dell’art. 3 del regolamento, tale fondo di dotazione è indisponibile e vincolato al perseguimento delle finalità statutarie. Il fondo di gestione, a chiusura dell’esercizio 2020, risulta iscritto nel patrimonio netto per un ammontare complessivo di euro 304.654.974; esso comprende i contributi ex art. 1, c. 121 della l. n. 232 del 2016, relativi agli anni 2018, 2019 e 2020, per la quota non utilizzata alla data di chiusura dell’esercizio, ed i contributi erogati per il Centro per l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita, relativi all’anno 2020, per la quota da utilizzare. Tale fondo si compone, quindi, di due voci: a) fondo di gestione HT per euro 294.745.749; b) fondo di gestione CITT per euro 9.909.225. Ai sensi dell’art. 6, c. 4, dello statuto e dell’art. 3 del regolamento, il fondo di gestione è destinato alla copertura delle spese di funzionamento. Il conto economico chiude con un utile pari ad euro 13.918. I costi della produzione ammontano ad euro 12.187.935. I costi per servizi, che nel 2019 erano pari ad euro 2.551.697, ammontano ad euro 6.252.890, con un aumento di euro 3.701.193. La voce costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e costi per servizi è pari ad euro 889.440 e riguarda i costi sostenuti per l’approvvigionamento del materiale di consumo, quale diretta conseguenza delle attività di ricerca e dei costi di struttura sostenuti da HT. Le disponibilità liquide a fine esercizio ammontano ad euro 49.546.724su 8)9.

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Samples: Accordo Integrativo Regionale

Considerazioni conclusive. La Fondazione Human Technopole è stata istituita con la l. 11 dicembre 2016Il sistema di valutazione del sistema scolastico inglese appare il frutto di una lunga evoluzione storica che ha avuto momenti di svolta importanti, n. 232ma che ha dovuto affrontare i problemi derivanti da uno specifico contesto istituzionale all’interno del quale le esigenze di standardizzazione nazionale si sono dovute faticosamente imporre sul ruolo autonomo giocato tradizionalmente dalle LEA e dagli stessi istituti scolastici. Oggi assistiamo ad una fase in cui numero 3 • maggio/giugno 2007 arannewsletter gli attori strategici nazionali (governo e DfES) riscoprono paradossalmente il valore di una governance più decentrata, art. 1centrata sulla capacità di miglioramento attraverso l’autovalutazione dei singoli istituti scolastici, commi ma anche guidata ed accompagnata da 116 a 123, “per la creazione una rete di un’infrastruttura scientifica e di ricercacontrolli multipli (politici, di interesse nazionalemercato, multidisciplinare professionali) sempre meno invasivi, in quanto ispirati al principio di rendere tutti i protagonisti dei processi educativi nel contempo più capaci e integrata nei settori responsabili delle loro azioni (empowerment). Su tale prospettiva il consenso sembra essere abbastanza ampio e stabile14 se si pensa che l’Education and Inspection Act del 2006 ha rischiato di essere approvato anche con i voti del partito conservatore, il cui leader ha dichiarato esplicitamente di condividerne gli aspetti principali. Sul piano di una valutazione di merito, il sistema scolastico inglese negli ultimi dieci-quindici anni, durante i quali si sono consolidati (e affinati) i nuovi apparati e strumenti di valutazione, sembra aver fatto discreti progressi dal punto di vista delle comparazioni diacroniche sugli apprendimenti e sui tassi di abbandono scolastico fornite dal DfES. Sul piano della salutecomparazione internazionale, resa possibile dagli esiti del progetto internazionale PISA 2000, gli studenti quindicenni delle scuole inglesi risultavano più “bravi”, sia nelle capacità linguistiche e matematiche che nelle conoscenze scientifiche, degli studenti appartenenti ai sistemi educativi continentali come la Francia, la Germania e l’Italia. Non è possibile però utilizzare i dati dell’indagine comparativa PISA effettuata nel 2003, in quanto il numero delle scuole inglesi che hanno volontariamente accettato di partecipare al progetto è stato inferiore al livello necessario per assicurare la significatività statistica dei risultati. Tuttavia, una ricerca molto rigorosa condotta da un gruppo di studio della genomicaUniversity of Newcastle-upon- Xxxxx, dell’alimentazione tesa a rilevare l’impatto che le ispezioni avevano avuto in 3.000 scuole sui risultati ottenuti dai rispettivi studenti agli esami finali (CGSE), riscontrò che esse non avevano prodotto in generale effetti positivi, ma che anzi l’impatto sui risultati era leggermente negativo per le scuole comprehensive e lievemente positivo per quelle più selettive15! È opportuno ricordare che nella fase iniziale della scienza dei dati sua attività (1992-2002 circa), le metodologie ispettive non solo erano svolte in maniera molto più intrusiva e delle decisioni, costosa (per l’OfSTED e per la realizzazione del progetto scientifico e le stesse scuole) di ricerca Human Technopole”. La finalità è rappresentata dall’incremento degli investimenti pubblici e privati nei settori della ricerca finalizzata alla prevenzione e alla salutequanto non avvenga oggi, coerentemente con il Programma nazionale per la ricerca. Nell’esercizio 2020 hanno operato tutti gli organi della Fondazione, ossia il Presidente, il Consiglio di sorveglianza, il Comitato di gestione, il Direttore ed il Collegio dei revisori, oltre all’organismo di consultazione scientifica, al quale sono stati demandatima risultavano spesso ridondanti, in via temporanea, compiti, attribuzioni e funzioni quanto utilizzano come criterio di valutazione anche i risultati delle league tables annuali realizzate indipendentemente dal DfES. Si spiega anche così l’avvio del Comitato scientifico in una composizione numerica più ristretta. Sotto il profilo della pianificazione, il Consiglio processo di sorveglianza ha approvato in data 29 ottobre 2020, in base all’art. 13 dello statuto, il piano strategico 2020-2024 della Fondazione, all’esito di una attività di analisi intrapresa dal marzo 2020 e sentito l’organismo di consultazione scientifica. In buona sostanza, alla luce di quanto cristallizzato nel predetto documento, HT persegue la missione primaria di promuovere e contribuire al miglioramento della salute e del benessere dell’uomo, mediante il conseguimento di una serie di obiettivi strategici, quali promuovere lo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria; offrire infrastrutture e servizi scientifici; sviluppare talenti scientifici di eccellenza; incentivare il trasferimento di tecnologia e l’innovazione. Nell’esercizio 2020 HT ha proceduto nel percorso funzionale all’implementazione delle attività scientifiche ed amministrative, anche mediante la progressiva selezione del relativo personale. L’insediamento dell’Ente sul sito dell’area ex Expo contempla l’utilizzo da parte della Fondazione di vari immobili di proprietà di Arexpo, ed in particolare di Palazzo Italia, acquistato da HT in data 31 luglio 2020 per un prezzo pari ad euro 34.387.343, oltre imposte, nonchè del Cardo Nord Ovest/South Pavilion ed US6/North Pavilion, entrambi acquistati da HT, in data 28 settembre 2021, per un prezzo complessivo di euro 14.470.855,34 oltre IVA. La configurazione del campus ricomprende, altresì, un lotto di terreno di circa 22.000 mq ove insisterà il South Building, in relazione al quale è stato portato a compimento un concorso internazionale per il progetto di fattibilità tecnico- economica, con spazi verdi ed aree tecniche di supporto. Per quanto concerne le risorse umane, il personale in servizio, al 31 dicembre 2020, è pari a 70 dipendenti, di cui 21 dirigenti (compreso il Direttore), 17 quadri e 32 impiegati. Il totale del costo del personale relativo riflessione critica che portò ai rapporti di lavoro subordinato in senso proprio, che include tutte le voci di costo, imputato a bilancio 2020 è pari a 4.154.009 euro, per un monte salari complessivo di euro 3.016.694. La retribuzione media unitaria ammonta ad euro 43.096, a fronte di un costo medio unitario di euro 59.343. Tale dato medio, comprensivo di tutte le voci esposte a bilancio relative ai rapporti di lavoro dipendente, risulta inferiore rispetto al precedente esercizio, attesa la differente composizione dell’organico connotato, nell’anno 2020, da una maggiore presenza di personale con qualifiche di quadro ed impiegato. Ai sensi dell’art. 6, c. 5, del regolamento di HT, il compenso del Direttore “è stabilito con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze”. In mancanza del predetto d.p.c.m., a partire dall’esercizio 2019 HT ha stipulato con il Direttore un contratto di lavoro dirigenziale, con decorrenza dal 1° gennaio 2019 e scadenza in data 31 dicembre 2022, pattuendo un trattamento retributivo pari ad euro 240.000 lordi annui omnicomprensivi. La Fondazione ha, dunque, auto-applicato il limite massimo al compenso dei dipendenti pubblici, pari a tale importo. La Corte ribadisce la necessità dell’adozione del prescritto d.p.c.m., quale fonte normativamente abilitata a quantificare il compenso dell’organo burocratico di vertice di HT. La disciplina pattizia, nelle more vigente tra HT ed il Direttore, dovrà, poi, coordinarsi con le relative previsioni di cui all’emanando decreto. In materia di controlli interni, ferme le prerogative istituzionali del Consiglio di sorveglianza e del Collegio dei revisori, ha concorso all’assolvimento di tale funzione anche l’organismo di vigilanza (O.d.v.), competente sul funzionamento e sull’osservanza dei modelli di organizzazione e gestione di cui all’art. 6, c. 1, lett. b) del d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo ai sensi dell’art. 2 dello statutocambiamenti nei sistemi ispettivi descritti nella sezione 3.2. Inoltre, poiché i costi, soprattutto del sistema ispettivo, rimangono elevati, nonostante le direttive del governo rivolte a imporre sostanziali riduzioni triennali, le aspettative sono che i benefici derivanti dalla valutazione debbano essere sostanziali per giustificare le risorse investite in essa16. Il sistema di valutazione e governance del settore scolastico inglese non si ispira tanto alla razionalità sinottica e gerarchica tipica, ad esempio, del sistema francese, dove ogni organo o attore è stata istituita un’apposita area internal audit supposto avere una sua specifica e distinta funzione prestabilita dall’alto di un’armonica e coerente (almeno nelle intenzioni) pianificazione amministrativa17. Si tratta piuttosto di un sistema che funziona all’interno di una cornice istituzionale che lascia ampia autonomia decisionale agli attori, numero 3 • maggio/giugno 2007 arannewsletter nel quale il ruolo di guida e di leadership appartiene in varia misura ai diversi soggetti responsabili dei processi educativi e il cui controllo (nel quale rientra l’attività di valutazione) si avvale di “pesi e contrappesi” (check and compliancebalances) i cui strumenti includono la regolamentazione normativa statale, la qualediffusione delle informazioni sui rendimenti scolastici, impregiudicato le visite ispettive, l’attività di indirizzo e di monitoraggio svolto dalle LA, la distribuzione delle responsabilità decisionali tra i consigli delle scuole (boards), gli headteachers e gli stessi operatori, senza dimenticare il monitoraggio ruolo non indifferente che nella responsabilizzazione del sistema giocano le norme professionali sia degli organi che degli attori dei processi volta a volta individuatidi accreditamento, ha fornito specifico supporto nella predisposizione di alcuni atti di natura generale. Per quanto concerne l’attività negoziale in materia di contratti pubblici, ferma la natura di organismo di diritto pubblico ed il conseguente assoggettamento all’evidenza pubblica di matrice comunitaria, nell’esercizio 2020 la gran parte dei contratti di lavori, servizi certificazione e forniture è stata stipulata a seguito di affidamenti diretti. In punto di diritto, la Fondazione ha sottolineato che il ricorso a questi ultimi ha avuto luogo nel rispetto del presupposto di soglia di valore di cui al codice dei contratti pubblici, secondo i criteri di proporzionalità, urgenza e confronto con prezzo standard. L’Ente ha, altresì, precisato a questa Corte che vi è stata una crescita nell’adesione alle convenzioni Consip e di procedere alla gestione di trattative per affidamenti diretti tramite la piattaforma della centrale acquisto telematica della regione Lombardia (Sintel) ed il proprio albo fornitori. Sotto il profilo contabile, la Fondazione intrattiene un rapporto di tesoreria con un istituto di credito ed ha, poi, aperto, nel mese di ottobre 2020, il conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato, ai sensi dell’art. 00, x. 0 xxx, xxx x.x. x. 00 del 2020, ove vengono accreditate le somme richieste al Ministero dell’economia e delle finanze a valere sugli importi spettanti ex lege alla Fondazione. Muovendo dallo stato patrimoniale, si segnala che i crediti iscritti nell’attivo circolante ammontano ad euro 308.023.261. Nell’ambito delle poste creditorie contabilizzate nell’attivo circolante, i crediti residui verso lo Stato per tali contributi, relativi all’arco temporale 2017 - 2020, sono stati pari ad euro 306.549.630. Nell’alveo del patrimonio netto, il fondo di dotazione, costituito dal fondo vincolato per l’avvio dell’attività del progetto scientifico Human Technopole è stato contabilizzato nel 2020 per un ammontare complessivo pari ad euro 77.261.869. Inizialmente attribuito all’Istituto italiano di tecnologia, per un ammontare originario di euro 79.900.000, esso è stato trasferito, sotto forma sia di risorse finanziarie sia di beni in natura, alla Fondazione per l’importo residuo pari ad euro 77.230.557, corrispondente all’importo iniziale, al netto degli oneri sostenuti per il progetto da IIT. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, HT ha ricevuto un importo pari ad euro 31.312 da parte di IIT quale residuo del fondo di dotazione derivante dalla chiusura del conto corrente dedicato alla gestione del “Progetto HT”. Ai sensi dell’art. 6, c.4, dello statuto di HT e dell’art. 3 del regolamento, tale fondo di dotazione è indisponibile e vincolato al perseguimento delle finalità statutarie. Il fondo di gestione, a chiusura dell’esercizio 2020, risulta iscritto nel patrimonio netto per un ammontare complessivo di euro 304.654.974; esso comprende i contributi ex art. 1, c. 121 della l. n. 232 del 2016, relativi agli anni 2018, 2019 e 2020, per la quota non utilizzata alla data di chiusura dell’esercizio, ed i contributi erogati per il Centro per l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita, relativi all’anno 2020, per la quota da utilizzare. Tale fondo si compone, quindi, di due voci: a) fondo di gestione HT per euro 294.745.749; b) fondo di gestione CITT per euro 9.909.225. Ai sensi dell’art. 6, c. 4, dello statuto e dell’art. 3 del regolamento, il fondo di gestione è destinato alla copertura delle spese di funzionamento. Il conto economico chiude con un utile pari ad euro 13.918. I costi della produzione ammontano ad euro 12.187.935. I costi per servizi, che nel 2019 erano pari ad euro 2.551.697, ammontano ad euro 6.252.890, con un aumento di euro 3.701.193. La voce costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e costi per servizi è pari ad euro 889.440 e riguarda i costi sostenuti per l’approvvigionamento del materiale di consumo, quale diretta conseguenza delle attività di ricerca e dei costi di struttura sostenuti da HT. Le disponibilità liquide a fine esercizio ammontano ad euro 49.546.724valutazione.

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Considerazioni conclusive. La Fondazione Human Technopole è stata istituita con In estrema sintesi, il fortunato processo di allargamento ha visto l’antico “club dei vinti”, costituito dai sei paesi fondatori delle Comunità, trasformarsi in una grandiosa istituzione politico-economica, chiamata a farsi carico delle sorti dell’intera Europa, una volta che essa, tramontata l’età degli imperi, ha ritrovato la l. 11 dicembre 2016sua antica, n. 232instabile libertà, art. 1, commi caratterizzata da 116 a 123, “per la creazione una vivace pluralità di un’infrastruttura scientifica nazioni e di ricercaStati. Addirittura, e non senza impulsi del governo USA, in taluni ambienti si ipotizza un’Unione europea estesa anche alla Russia. Per contro, soprattutto con l’ultima fase di ampliamento a est e al Mediterraneo, non solo si è allontanata nel tempo la prospettiva della federazione europea ipotizzata dalla Dichiarazione Xxxxxxx (v. Piano Xxxxxxx) del 9 maggio 1950, ma è emersa tutta la difficoltà della formula, coniata da Xxxxxxx Xxxxxx, che vorrebbe l’Unione come federazione di Stati- nazione in divenire. Nell’Europa a Ventisette sussistono infatti realtà statuali profondamente diverse e con eredità storiche variegate: alcune sono entità mononazionali e di grandi dimensioni, come la Francia, ovvero, seppur più composite, la Germania e l’Italia; altre risultano di tipo plurinazionale, sia di notevole entità, quali la Gran Bretagna e la Spagna, sia più ridotte, come il Belgio; altre ancora sono Stati nazionali di media grandezza, di interesse consistenza spesso analoga a province o regioni degli Stati più grandi, sia mono che plurinazionali, che sono state anch’esse potenze sovrane in un passato relativamente recente; altre ancora, dalle proporzioni in taluni casi addirittura minuscole, non sono mai state potenze e tanto meno Stati nazionali in tutta la loro storia. Questa complessità, in parte presente fin dai tempi dell’Europa a Sei, è risultata evidentissima con l’ingresso dei paesi PECO e delle isole mediterranee, ovvero con l’imminente arrivo degli Stati balcanici. Il fenomeno appare dovuto in parte alle caratteristiche proprie dell’Europa centro-orientale, in parte ai modi con cui è stato condotto l’allargamento. L’accettazione della divisione della Iugoslavia e il riconoscimento di Stato nazionale sovrano a ognuna delle sue repubbliche (per non parlare della divisione della Cecoslovacchia, o di altri casi) ha fatto sì che con i prossimi allargamenti il numero degli Stati nuovi possa superare quello dei Quindici. In sé il processo potrebbe risultare politicamente gestibile, sia pure rivalutando l’Europa delle regioni contenute negli Stati più grandi, qualora l’UE fosse retta con istituzioni federali simili a quelle svizzere, o degli Stati Uniti, caratterizzati dalla compresenza di 50 Stati grandi e piccoli. Di fatto esso appare assai distorsivo per le istituzioni dell’UE, anche qualora il Trattato costituzionale venisse approvato. Infatti, il conferimento della prerogativa di Stati nazionali sovrani a realtà scarsamente significative, dovuto alla mancata messa in discussione del principio di sovranità nazionale, multidisciplinare ha fatto sì che ognuna di esse disponga all’interno dell’UE del diritto di veto su materie fondamentali, nonché di esigere la presenza di un proprio cittadino nella Commissione europea, nella Corte di giustizia, nella Corte dei conti e integrata nei settori in altre sedi, con effetti delegittimanti sulla composizione delle maggioranze in tali organi, rispetto alla consistenza dell’Europa reale. Senza contare l’alterazione dei rapporti di rappresentanza all’interno del Parlamento europeo. Un ripensamento sulle scelte finora compiute, al di là di recenti prese di posizione di esponenti francesi, traspare dal crescente dibattito sulle “capacità di assorbimento” dell’Unione. Il Vertice europeo del 15-16 giugno 2006 ha affermato, nelle sue conclusioni, che tutte le adesioni successive a quella della saluteRomania, della genomica, dell’alimentazione Bulgaria e della scienza dei dati Croazia esigeranno di «verificare che l’Unione sia in grado di funzionare politicamente, finanziariamente e delle decisioni, e per la realizzazione del progetto scientifico e di ricerca Human Technopole”. La finalità è rappresentata dall’incremento degli investimenti pubblici e privati nei settori della ricerca finalizzata alla prevenzione e alla salute, coerentemente con il Programma nazionale per la ricerca. Nell’esercizio 2020 hanno operato tutti gli organi della Fondazione, ossia il Presidente, il Consiglio di sorveglianza, il Comitato di gestione, il Direttore ed il Collegio dei revisori, oltre all’organismo di consultazione scientifica, al quale sono stati demandati, in via temporanea, compiti, attribuzioni e funzioni del Comitato scientifico in una composizione numerica più ristretta. Sotto il profilo della pianificazione, il Consiglio di sorveglianza ha approvato in data 29 ottobre 2020, in base all’art. 13 dello statuto, il piano strategico 2020-2024 della Fondazione, all’esito di una attività di analisi intrapresa dal marzo 2020 e sentito l’organismo di consultazione scientifica. In buona sostanza, alla luce di quanto cristallizzato nel predetto documento, HT persegue la missione primaria di promuovere e contribuire al miglioramento della salute e del benessere dell’uomo, mediante il conseguimento di una serie di obiettivi strategici, quali promuovere lo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria; offrire infrastrutture e servizi scientifici; sviluppare talenti scientifici di eccellenza; incentivare il trasferimento di tecnologia e l’innovazione. Nell’esercizio 2020 HT ha proceduto nel percorso funzionale all’implementazione delle attività scientifiche ed amministrative, anche mediante la progressiva selezione del relativo personale. L’insediamento dell’Ente sul sito dell’area ex Expo contempla l’utilizzo da parte della Fondazione di vari immobili di proprietà di Arexpo, ed in particolare di Palazzo Italia, acquistato da HT in data 31 luglio 2020 per un prezzo pari ad euro 34.387.343, oltre imposte, nonchè del Cardo Nord Ovest/South Pavilion ed US6/North Pavilion, entrambi acquistati da HT, in data 28 settembre 2021, per un prezzo complessivo di euro 14.470.855,34 oltre IVA. La configurazione del campus ricomprende, altresì, un lotto di terreno di circa 22.000 mq ove insisterà il South Building, in relazione al quale è stato portato a compimento un concorso internazionale per il progetto di fattibilità tecnico- economica, con spazi verdi ed aree tecniche di supporto. Per quanto concerne le risorse umane, il personale in servizio, al 31 dicembre 2020, è pari a 70 dipendenti, di cui 21 dirigenti (compreso il Direttore), 17 quadri e 32 impiegati. Il totale del costo del personale relativo ai rapporti di lavoro subordinato in senso proprio, che include tutte le voci di costo, imputato a bilancio 2020 è pari a 4.154.009 euro, per un monte salari complessivo di euro 3.016.694. La retribuzione media unitaria ammonta ad euro 43.096, a fronte di un costo medio unitario di euro 59.343. Tale dato medio, comprensivo di tutte le voci esposte a bilancio relative ai rapporti di lavoro dipendente, risulta inferiore rispetto al precedente esercizio, attesa la differente composizione dell’organico connotato, nell’anno 2020, da una maggiore presenza di personale con qualifiche di quadro ed impiegato. Ai sensi dell’art. 6, c. 5, del regolamento di HT, il compenso del Direttore “è stabilito con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze”. In mancanza del predetto d.p.c.mistituzionalmente»., a partire dall’esercizio 2019 HT ha stipulato con il Direttore un contratto di lavoro dirigenziale, con decorrenza dal 1° gennaio 2019 e scadenza in data 31 dicembre 2022, pattuendo un trattamento retributivo pari ad euro 240.000 lordi annui omnicomprensivi. La Fondazione ha, dunque, auto-applicato il limite massimo al compenso dei dipendenti pubblici, pari a tale importo. La Corte ribadisce la necessità dell’adozione del prescritto d.p.c.m., quale fonte normativamente abilitata a quantificare il compenso dell’organo burocratico di vertice di HT. La disciplina pattizia, nelle more vigente tra HT ed il Direttore, dovrà, poi, coordinarsi con le relative previsioni di cui all’emanando decreto. In materia di controlli interni, ferme le prerogative istituzionali del Consiglio di sorveglianza e del Collegio dei revisori, ha concorso all’assolvimento di tale funzione anche l’organismo di vigilanza (O.d.v.), competente sul funzionamento e sull’osservanza dei modelli di organizzazione e gestione di cui all’art. 6, c. 1, lett. b) del d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo ai sensi dell’art. 2 dello statuto. Inoltre, è stata istituita un’apposita area internal audit and compliance, la quale, impregiudicato il monitoraggio dei processi volta a volta individuati, ha fornito specifico supporto nella predisposizione di alcuni atti di natura generale. Per quanto concerne l’attività negoziale in materia di contratti pubblici, ferma la natura di organismo di diritto pubblico ed il conseguente assoggettamento all’evidenza pubblica di matrice comunitaria, nell’esercizio 2020 la gran parte dei contratti di lavori, servizi e forniture è stata stipulata a seguito di affidamenti diretti. In punto di diritto, la Fondazione ha sottolineato che il ricorso a questi ultimi ha avuto luogo nel rispetto del presupposto di soglia di valore di cui al codice dei contratti pubblici, secondo i criteri di proporzionalità, urgenza e confronto con prezzo standard. L’Ente ha, altresì, precisato a questa Corte che vi è stata una crescita nell’adesione alle convenzioni Consip e di procedere alla gestione di trattative per affidamenti diretti tramite la piattaforma della centrale acquisto telematica della regione Lombardia (Sintel) ed il proprio albo fornitori. Sotto il profilo contabile, la Fondazione intrattiene un rapporto di tesoreria con un istituto di credito ed ha, poi, aperto, nel mese di ottobre 2020, il conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato, ai sensi dell’art. 00, x. 0 xxx, xxx x.x. x. 00 del 2020, ove vengono accreditate le somme richieste al Ministero dell’economia e delle finanze a valere sugli importi spettanti ex lege alla Fondazione. Muovendo dallo stato patrimoniale, si segnala che i crediti iscritti nell’attivo circolante ammontano ad euro 308.023.261. Nell’ambito delle poste creditorie contabilizzate nell’attivo circolante, i crediti residui verso lo Stato per tali contributi, relativi all’arco temporale 2017 - 2020, sono stati pari ad euro 306.549.630. Nell’alveo del patrimonio netto, il fondo di dotazione, costituito dal fondo vincolato per l’avvio dell’attività del progetto scientifico Human Technopole è stato contabilizzato nel 2020 per un ammontare complessivo pari ad euro 77.261.869. Inizialmente attribuito all’Istituto italiano di tecnologia, per un ammontare originario di euro 79.900.000, esso è stato trasferito, sotto forma sia di risorse finanziarie sia di beni in natura, alla Fondazione per l’importo residuo pari ad euro 77.230.557, corrispondente all’importo iniziale, al netto degli oneri sostenuti per il progetto da IIT. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, HT ha ricevuto un importo pari ad euro 31.312 da parte di IIT quale residuo del fondo di dotazione derivante dalla chiusura del conto corrente dedicato alla gestione del “Progetto HT”. Ai sensi dell’art. 6, c.4, dello statuto di HT e dell’art. 3 del regolamento, tale fondo di dotazione è indisponibile e vincolato al perseguimento delle finalità statutarie. Il fondo di gestione, a chiusura dell’esercizio 2020, risulta iscritto nel patrimonio netto per un ammontare complessivo di euro 304.654.974; esso comprende i contributi ex art. 1, c. 121 della l. n. 232 del 2016, relativi agli anni 2018, 2019 e 2020, per la quota non utilizzata alla data di chiusura dell’esercizio, ed i contributi erogati per il Centro per l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita, relativi all’anno 2020, per la quota da utilizzare. Tale fondo si compone, quindi, di due voci: a) fondo di gestione HT per euro 294.745.749; b) fondo di gestione CITT per euro 9.909.225. Ai sensi dell’art. 6, c. 4, dello statuto e dell’art. 3 del regolamento, il fondo di gestione è destinato alla copertura delle spese di funzionamento. Il conto economico chiude con un utile pari ad euro 13.918. I costi della produzione ammontano ad euro 12.187.935. I costi per servizi, che nel 2019 erano pari ad euro 2.551.697, ammontano ad euro 6.252.890, con un aumento di euro 3.701.193. La voce costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e costi per servizi è pari ad euro 889.440 e riguarda i costi sostenuti per l’approvvigionamento del materiale di consumo, quale diretta conseguenza delle attività di ricerca e dei costi di struttura sostenuti da HT. Le disponibilità liquide a fine esercizio ammontano ad euro 49.546.724.

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Samples: Allargamento

Considerazioni conclusive. La Fondazione Human Technopole è stata istituita L’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP), nel quadro delle funzioni assegnate dal legislatore negli ultimi anni, nell’ambito delle politiche del lavoro, ha assunto un nuovo ruolo, pur conservando linee di continuità con la l. 11 dicembre 2016il precedente quadro ordinamentale. Ai sensi del decreto legislativo n. 150 del 2015 e del nuovo Statuto adottato nel 2018, n. 232, art. 1, commi da 116 a 123, l’INAPP si occupa per la creazione di un’infrastruttura scientifica e di ricerca, di interesse nazionaleanalisi strategica, multidisciplinare di monitoraggio e integrata nei settori della salutedi valutazione delle politiche economiche, della genomicasociali, dell’alimentazione del lavoro, dell’istruzione e della scienza dei dati formazione professionale, al fine di trasferirne e applicarne i risultati per lo sviluppo scientifico, culturale, tecnologico, economico e sociale del Paese e di fornire supporto tecnico-scientifico allo Stato e alle amministrazioni pubbliche”. L’esigenza normativa è quella di operare, attraverso il rafforzamento delle attività di studio, monitoraggio ed analisi in capo all’Ente, un raccordo tra le attività istituzionali del Ministero del lavoro e delle decisionipolitiche sociali e le attività dell’INAPP, affinché si rendano più efficienti ed efficaci i nuovi interventi sul mercato del lavoro e per la realizzazione del progetto scientifico e di ricerca Human Technopole”nell’ambito delle politiche sociali. La finalità L’esercizio 2018 è rappresentata dall’incremento degli investimenti pubblici e privati nei settori della ricerca finalizzata alla prevenzione e alla salute, coerentemente stato caratterizzato dalla definizione dei rapporti con il Programma l’Agenzia nazionale per la ricercale politiche attive del lavoro (ANPAL), divenuta autorità di gestione del Fondo sociale europeo per il PON “Sistemi di politiche attive per l’occupazione” (SPAO). Nell’esercizio 2020 hanno operato tutti gli organi della FondazioneDifatti, ossia il Presidentedal 2018, il Consiglio l’INAPP opera in qualità di sorveglianzaOrganismo Intermedio del PON Sistemi e Politiche Attive per l’Occupazione (SPAO) del Fondo Sociale Europeo, il Comitato ai sensi di gestionequanto previsto dall’art. 123 del Regolamento (UE) n. 1303 del 2013, il Direttore ed il Collegio dei revisori, oltre all’organismo di consultazione scientifica, al quale sono stati demandati, in via temporanea, compiti, attribuzioni e funzioni del Comitato scientifico in una composizione numerica più ristretta. Sotto il profilo della pianificazione, il Consiglio di sorveglianza ha approvato in data 29 ottobre 2020, in sulla base all’art. 13 dello statuto, il piano strategico 2020-2024 della Fondazione, all’esito di una attività di analisi intrapresa dal marzo 2020 e sentito l’organismo di consultazione scientifica. In buona sostanza, alla luce di quanto cristallizzato nel predetto documento, HT persegue la missione primaria di promuovere e contribuire al miglioramento della salute e del benessere dell’uomo, mediante il conseguimento di una serie di obiettivi strategici, quali promuovere lo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria; offrire infrastrutture e servizi scientifici; sviluppare talenti scientifici di eccellenza; incentivare il trasferimento di tecnologia e l’innovazione. Nell’esercizio 2020 HT ha proceduto nel percorso funzionale all’implementazione delle attività scientifiche ed amministrative, anche mediante la progressiva selezione del relativo personale. L’insediamento dell’Ente sul sito dell’area ex Expo contempla l’utilizzo da parte della Fondazione di vari immobili di proprietà di Arexpo, ed in particolare di Palazzo Italia, acquistato da HT in data 31 luglio 2020 per un prezzo pari ad euro 34.387.343, oltre imposte, nonchè del Cardo Nord Ovest/South Pavilion ed US6/North Pavilion, entrambi acquistati da HT, in data 28 settembre 2021, per un prezzo complessivo di euro 14.470.855,34 oltre IVA. La configurazione del campus ricomprende, altresì, un lotto di terreno di circa 22.000 mq ove insisterà il South Building, in relazione al quale è stato portato a compimento un concorso internazionale specifica Convenzione stipulata per il progetto di fattibilità tecnico- economica, con spazi verdi ed aree tecniche di supporto. Per quanto concerne le risorse umane, il personale in servizio, periodo dal gennaio 2018 al 31 dicembre 2020, per il PON SPAO, a titolarità di ANPAL. In ordine ai profili normativi, si è già sottolineato, nella precedente relazione, che il decreto legislativo n.150 del 2015 lascia spazi di incertezza in merito ai compiti valutativi e di esecuzione, rientranti sia nelle funzioni di INAPP ( tra cui la verifica del raggiungimento degli obiettivi da parte dell’ANPAL) che in quelle di ANPAL, che ha la titolarità dei programmi operativi nazionali che vengono poi assegnati, proprio per i profili attuativi, all’Istituto, con possibile sovrapposizione di ruoli e responsabilità. È stato invece temporaneamente sospeso dal Ministero del lavoro il PON Inclusione, per l’esigenza di un preliminare approfondimento tecnico-giuridico. Oltre ad operare quale organismo intermedio nell’ambito delle risorse FSE, l’Istituto è Agenzia nazionale per le specifiche azioni del programma Erasmus Plus, per il periodo 2014-2020, e referente in molti altri programmi e progetti internazionali di ricerca. In qualità di ente pubblico di ricerca, l’Istituto osserva le disposizioni del decreto legislativo n.218 del 2016, che ha previsto la semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca, la predisposizione di un Piano triennale di attività e la valutazione dei risultati della ricerca. Nel piano annuale, per complessivi euro 83,3 milioni, si evidenzia, in primo luogo, un aumento del 25 per cento del contributo istituzionale del Ministero, pari a euro 20,41 milioni, che rappresenta il 25 per cento delle fonti di finanziamento, ed anche l’incremento del 7,23 per cento delle fonti di finanziamento non nazionali, ma una flessione delle altre fonti nazionali del 98 per cento. L’attuazione del piano annuale in termini finanziari è del 99 per cento, in lieve aumento rispetto al 2017. Le risorse quantitativamente più elevate riguardano, come nel passato, il programma Erasmus Plus con quasi euro 45 milioni. Tematica complessa e sulla quale occorre che l’Amministrazione ponga costantemente particolare attenzione, è quella delle certificazioni relative ai progetti finanziati dai fondi strutturali, per il riflesso finanziario che potrebbe risultare dall’esito dell’attività di rendicontazione ed ispettiva sulle certificazioni rese a fronte dei progetti conclusi. L’attività istituzionale si è esplicata anche nella collaborazione con il Ministero e nella stesura di numerose relazioni nelle materie di competenza. Ha partecipato inoltre, con esito positivo, a progetti e bandi di ricerca competitivi finanziati da istituzioni nazionali e internazionali, costituendo basi dati pubbliche degli esiti delle indagini realizzate. Al 31 dicembre 2018, il personale, compreso il direttore generale, è pari a 70 dipendentin. 428 unità, di cui 21 n. 325 unità a tempo indeterminato e n. 103 a tempo determinato, complessivamente in riduzione rispetto al 2017 ed ancor più al 2016. Oltre alle stabilizzazioni operate nel 2018 per 65 unità, nel corso del 2019 sono state portate a termine le previste stabilizzazioni per poco più di 100 unità, di cui l’ultimo gruppo a decorrere dal gennaio 2020. La cessazione dall’incarico del direttore generale, dal 6 dicembre 2019, in quanto nominato direttore generale dell’ANPAL, ha comportato difficoltà operative per l’Ente, nel periodo di vacatio del vertice in assenza di adeguata normativa interna, alle quali il Consiglio di amministrazione ha ovviato affidando incarichi diretti per singolo atto gestionale ai dirigenti (compreso di seconda fascia, al fine di assicurare la continuità della gestione amministrativa. La spesa di personale, pari a euro 26 milioni, risulta tuttavia in lieve aumento, anche in ragione delle stabilizzazioni, anche se il Direttore), 17 quadri rapporto valore della produzione e 32 impiegati. Il totale del costo del personale relativo ai rapporti è pressoché stabile. La gestione nel 2018 chiude con un avanzo finanziario di lavoro subordinato in senso propriocompetenza di euro 410,76 mila, che include tutte le voci rispetto al valore negativo del 2017. Si evidenzia, rispetto al 2017, la crescita delle entrate del 9,47 per cento, al netto delle partite di costo, imputato a bilancio 2020 è giro pari a 4.154.009 euroeuro 97,2 milioni, parzialmente neutralizzato da un aumento del 5,74 per cento delle spese, al netto pari a euro 96,8 milioni. L’incremento delle risorse è correlato al maggior contributo istituzionale, ma anche ai maggiori trasferimenti europei. L’aumento delle spese afferisce ai trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche (12,36 per cento), relativi alle attività dell’Ente per euro 45,3 milioni, per un monte salari complessivo la quasi totalità destinate al programma Erasmus Plus, per il finanziamento delle azioni decentrate. Salgono in modo esponenziale le spese in conto capitale, in termini assoluti ammontano a euro 4,32 milioni di euro 3.016.694. La retribuzione media unitaria ammonta ad euro 43.096euro, a fronte di un costo medio unitario lieve aumento delle spese correnti (2 per cento), che si assestano a euro 84,3 milioni. Minori sono state le spese per acquisto di euro 59.343beni e servizi (– 27 per cento), che mostrano impegni per 9,22 milioni di euro. Tale dato medioAl fine di risolvere la problematica della errata contabilizzazione in partite di giro di poste gestionali afferenti ai fondi comunitari, comprensivo è stato istituito nel titolo VI delle entrate il capitolo “Anticipazioni a titolo non oneroso”, in cui confluiscono e vengono registrate le somme pervenute dagli organismi finanziatori a titolo di tutte le voci esposte a bilancio relative ai rapporti anticipi, per lo svolgimento delle attività cofinanziate dal FSE, cui corrisponde l’omologo capitolo nel titolo IV nella spesa. L’analisi degli indicatori gestionali evidenzia una capacità di lavoro dipendenteriscossione complessivamente del 72 per cento, risulta inferiore in linea con quanto rilevato nel 2017, mentre in decisa diminuzione è la capacità di pagamento, che si attesta al 48 per cento rispetto al precedente 71 per cento del 2017. L’indice di tempestività dei pagamenti si attesta a – 16,31 giorni (-8,26 giorni nel 2017). La complessa attività di riaccertamento dei residui ha portato alla rilevante diminuzione dei residui attivi (- 16 per cento), parzialmente bilanciata da quella dei residui passivi (+ 17 per cento). L’avanzo di amministrazione 2018 pari euro 14,2 milioni, in riduzione del 46 per cento rispetto al 2017, è determinato principalmente dalla consistenza di cassa di fine esercizio notevolmente elevata, pari a euro 29 milioni, in aumento del 61 per cento rispetto al 2017. La parte vincolata dell’avanzo, pari a euro 8,9 milioni, ha subito una riduzione del 60 per cento. La parte disponibile, pari a euro 5,32 milioni, è di minor consistenza, pur aumentando del 20 per cento rispetto al 2017. Il conto economico presenta un avanzo di esercizio, attesa la differente composizione dell’organico connotato, nell’anno 2020, da una maggiore presenza di personale con qualifiche di quadro ed impiegato. Ai sensi dell’art. 6, c. 5, del regolamento di HT, il compenso del Direttore “è stabilito con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze”. In mancanza del predetto d.p.c.m., a partire dall’esercizio 2019 HT ha stipulato con il Direttore un contratto di lavoro dirigenziale, con decorrenza dal 1° gennaio 2019 e scadenza in data 31 dicembre 2022, pattuendo un trattamento retributivo pari ad euro 240.000 lordi annui omnicomprensivi19.833 in aumento rispetto all’avanzo del 2017 (euro 5.318); flettono sia le componenti positive che negative della gestione. La Fondazione haRisulta negativo il saldo tra valore e costi della produzione e, dunquedi contro, auto-applicato positivi sono il limite massimo al compenso dei dipendenti pubblici, pari a tale importosaldo fra proventi ed oneri straordinari e quello fra proventi ed oneri finanziari. La Corte ribadisce la necessità dell’adozione Lo stato patrimoniale del prescritto d.p.c.m., quale fonte normativamente abilitata a quantificare il compenso dell’organo burocratico di vertice di HT. La disciplina pattizia, nelle more vigente tra HT ed il Direttore, dovrà, poi, coordinarsi con le relative previsioni di cui all’emanando decreto. In materia di controlli interni, ferme le prerogative istituzionali del Consiglio di sorveglianza e del Collegio dei revisori, ha concorso all’assolvimento di tale funzione anche l’organismo di vigilanza (O.d.v.), competente sul funzionamento e sull’osservanza dei modelli di organizzazione e gestione di cui all’art. 6, c. 1, lett. b) del d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo ai sensi dell’art. 2 dello statuto. Inoltre, è stata istituita un’apposita area internal audit and compliance, la quale, impregiudicato il monitoraggio dei processi volta a volta individuati, ha fornito specifico supporto nella predisposizione di alcuni atti di natura generale. Per quanto concerne l’attività negoziale in materia di contratti pubblici, ferma la natura di organismo di diritto pubblico ed il conseguente assoggettamento all’evidenza pubblica di matrice comunitaria, nell’esercizio 2020 la gran parte dei contratti di lavori, servizi e forniture è stata stipulata a seguito di affidamenti diretti. In punto di diritto, la Fondazione ha sottolineato che il ricorso a questi ultimi ha avuto luogo nel rispetto del presupposto di soglia di 2018 presenta un valore di cui al codice dei contratti pubblici, secondo i criteri di proporzionalità, urgenza e confronto con prezzo standard. L’Ente ha, altresì, precisato a questa Corte che vi è stata una crescita nell’adesione alle convenzioni Consip e di procedere alla gestione di trattative per affidamenti diretti tramite la piattaforma della centrale acquisto telematica della regione Lombardia (Sintel) ed il proprio albo fornitori. Sotto il profilo contabile, la Fondazione intrattiene un rapporto di tesoreria con un istituto di credito ed ha, poi, aperto, nel mese di ottobre 2020, il conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato, ai sensi dell’art. 00, x. 0 xxx, xxx x.x. x. 00 del 2020, ove vengono accreditate le somme richieste al Ministero dell’economia e delle finanze a valere sugli importi spettanti ex lege alla Fondazione. Muovendo dallo stato patrimoniale, si segnala che i crediti iscritti nell’attivo circolante ammontano ad euro 308.023.261. Nell’ambito delle poste creditorie contabilizzate nell’attivo circolante, i crediti residui verso lo Stato per tali contributi, relativi all’arco temporale 2017 - 2020, sono stati pari ad euro 306.549.630. Nell’alveo del patrimonio netto, il fondo pari a euro 6,53 milioni, sostanzialmente analogo al precedente esercizio. Non sono intervenute modifiche nella consistenza del patrimonio immobiliare. Dei due immobili di dotazioneproprietà, costituito dal fondo vincolato per l’avvio dell’attività del progetto scientifico Human Technopole l’uno è stato contabilizzato nel 2020 per un ammontare complessivo pari ad euro 77.261.869. Inizialmente attribuito all’Istituto italiano in corso di tecnologiadismissione, per un ammontare originario l’altro è interessato da interventi di euro 79.900.000, esso è stato trasferito, sotto forma sia di risorse finanziarie sia di beni in natura, alla Fondazione per l’importo residuo pari ad euro 77.230.557, corrispondente all’importo iniziale, al netto degli oneri sostenuti per il progetto da IIT. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, HT ha ricevuto un importo pari ad euro 31.312 da parte di IIT quale residuo del fondo di dotazione derivante dalla chiusura del conto corrente dedicato alla gestione del “Progetto HT”. Ai sensi dell’art. 6, c.4, dello statuto di HT manutenzione e dell’art. 3 del regolamento, tale fondo di dotazione è indisponibile e vincolato al perseguimento delle finalità statutarie. Il fondo di gestione, messa a chiusura dell’esercizio 2020, risulta iscritto nel patrimonio netto per un ammontare complessivo di euro 304.654.974; esso comprende i contributi ex art. 1, c. 121 della l. n. 232 del 2016, relativi agli anni 2018, 2019 e 2020, per la quota non utilizzata alla data di chiusura dell’esercizio, ed i contributi erogati per il Centro per l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita, relativi all’anno 2020, per la quota da utilizzare. Tale fondo si compone, quindi, di due voci: a) fondo di gestione HT per euro 294.745.749; b) fondo di gestione CITT per euro 9.909.225. Ai sensi dell’art. 6, c. 4, dello statuto e dell’art. 3 del regolamento, il fondo di gestione è destinato alla copertura delle spese di funzionamento. Il conto economico chiude con un utile pari ad euro 13.918. I costi della produzione ammontano ad euro 12.187.935. I costi per servizi, che nel 2019 erano pari ad euro 2.551.697, ammontano ad euro 6.252.890, con un aumento di euro 3.701.193. La voce costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e costi per servizi è pari ad euro 889.440 e riguarda i costi sostenuti per l’approvvigionamento del materiale di consumo, quale diretta conseguenza delle attività di ricerca e dei costi di struttura sostenuti da HT. Le disponibilità liquide a fine esercizio ammontano ad euro 49.546.724norma.

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