DICHIARAZIONE DI ADEGUATEZZA. La Banca, quando formula una raccomandazione personalizzata al Cliente, di propria iniziativa o su richiesta del Cliente stesso, gli fornisce una dichiarazione che indica perché l’operazione è adeguata o, nei casi disciplinati dal precedente paragrafo “Modalità di effettuazione della valutazione di adeguatezza”, non adeguata. Prima di effettuare un investimento in Prodotti Finanziari il Cliente deve avere ben compreso la sua natura ed il grado di esposizione al rischio che lo stesso comporta. A tal fine, la Banca fornisce al Cliente le seguenti informazioni generali sulle tipologie di Prodotti Finanziari e sui rischi ad esse connessi. La Banca, inoltre, consegna al Cliente prima di effettuare operazioni per suo conto apposita documentazione contenente una descrizione della natura e dei rischi dei Prodotti Finanziari. Nella prestazione del servizio di collocamento e distribuzione di Prodotti Finanziari, la Banca consegna al Cliente la documentazione informativa predisposta e messa a disposizione dalla società emittente/offerente. Ulteriori informazioni possono essere richieste agli operatori presso la sede della Banca. Sez. 4.1: INFORMAZIONI SULLA NATURA DELLE TIPOLOGIE SPECIFICHE DI PRODOTTI FINANZIARI La Banca, nella prestazione dei servizi di investimento ed accessori, può eseguire operazioni aventi per oggetto: - titoli di capitale; - titoli di debito; - quote e azioni di OICR (in tale categoria, i più diffusi sono i fondi comuni di investimento armonizzati e le Sicav - società di investimento a capitale variabile); - strumenti finanziari derivati; - Prodotti di Investimento Assicurativo; - certificati di deposito. La Banca può inoltre effettuare operazioni di pronti contro termine. La Banca non potrà in ogni caso eseguire ordini conferiti da clientela al dettaglio aventi ad oggetto i prodotti finanziari a complessità molto elevata di cui al seguente elenco: - prodotti finanziari derivanti da operazioni di cartolarizzazione di crediti o di altre attività (ad esempio “Asset Backed Securities”); - prodotti finanziari per i quali, al verificarsi di determinate condizioni o su iniziativa dell’emittente, sia prevista la conversione in azioni o la decurtazione del valore nominale (ad esempio “Contingent Convertible Notes”, prodotti finanziari qualificabili come “additional tier 1” ai sensi dell’art. 52 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 (di seguito, “CRR”); - prodotti finanziari credit linked (ossia esposti ad un rischio di credito di soggetti terzi); - strumenti finanziari derivati di cui all’Allegato I, sezione C, punti da 4 a 10, del TUF, non negoziati in trading venues, con finalità diverse da quella di copertura; - prodotti finanziari strutturati non negoziati in trading venues, il cui pay-off non rende certa l’integrale restituzione a scadenza del capitale investito dal Cliente. Titoli di capitale e titoli di debito Tra i titoli di capitale più diffusi vi sono le azioni, mentre tra i titoli di debito più diffusi vi sono gli strumenti del mercato monetario, fra i quali i buoni del tesoro, i commercial paper, le obbligazioni (comprese le obbligazioni emesse dalla Banca). L’acquirente di titoli di capitale diviene socio della società emittente e quindi partecipa interamente al rischio economico della società medesima. Ha diritto a percepire annualmente il dividendo sugli utili conseguiti nel periodo di riferimento che l’assemblea degli azionisti eventualmente deciderà di distribuire. L’acquirente di titoli di debito diviene finanziatore della società o dell’ente emittente, e quindi ha diritto a percepire gli interessi previsti dal regolamento di emissione e, alla scadenza, al rimborso del capitale. A parità di altre condizioni, un titolo di capitale è più rischioso di un titolo di debito, in quanto la remunerazione spettante a chi lo possiede è maggiormente legata all'andamento economico della società emittente. Il detentore di titoli di debito invece rischierà di non essere remunerato solo in caso di dissesto finanziario della società emittente. In caso di fallimento della società emittente: - i detentori di titoli di debito potranno partecipare con gli altri creditori alla suddivisione degli eventuali proventi derivanti dal realizzo delle attività societarie; - i detentori di titoli di capitale solo in casi eccezionali potranno vedersi restituire di quanto investito. Sia per i titoli di capitale che per i titoli di debito, il rischio può essere idealmente scomposto in due componenti: il rischio specifico ed il rischio generico (o sistematico). Il rischio specifico dipende dalle caratteristiche peculiari dell'emittente e può essere diminuito sostanzialmente attraverso la suddivisione del proprio investimento tra titoli emessi da emittenti diversi (diversificazione del portafoglio), mentre il rischio generico rappresenta quella parte di variabilità del prezzo di ciascun titolo che dipende dalle fluttuazioni del mercato e non può essere eliminato per il tramite della diversificazione. Il rischio generico per i titoli di capitale trattati su un mercato organizzato si origina dalle variazioni del mercato in generale; variazioni che possono essere identificate nei movimenti dell'indice del mercato. Il rischio generico dei titoli di debito si origina dalle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato che si ripercuotono sui prezzi (e quindi sui rendimenti) dei titoli in modo tanto più accentuato quanto più lunga è la loro vita residua; la vita residua di un titolo ad una certa data è rappresentata dal periodo di tempo che deve trascorrere da tale data al momento del suo rimborso. Per gli investimenti in Prodotti Finanziari è fondamentale apprezzare la solidità patrimoniale delle società emittenti e le prospettive economiche delle medesime (c.d. rischio emittente) tenuto conto delle caratteristiche dei settori in cui le stesse operano. Si deve considerare che i prezzi dei titoli di capitale riflettono in ogni momento una media delle aspettative che i partecipanti al mercato hanno circa le prospettive di guadagno delle imprese emittenti. Con riferimento ai titoli di debito, il rischio che le società o gli enti finanziari emittenti non siano in grado di pagare gli interessi o di rimborsare il capitale prestato si riflette nella misura degli interessi che tali obbligazioni garantiscono al Cliente. Quanto maggiore è la rischiosità percepita dell'emittente tanto maggiore è il tasso d'interesse che l’emittente dovrà corrispondere al Cliente. Per valutare la congruità del tasso d'interesse pagato da un titolo si devono tenere presenti i tassi d'interesse corrisposti dagli emittenti il cui rischio è considerato più basso, ed in particolare il rendimento offerto dai titoli di Stato, con riferimento a emissioni con pari scadenza. Con riferimento ai titoli di debito, il Cliente deve tener presente che la misura effettiva degli interessi (c.d. rischio di interesse) si adegua continuamente alle condizioni di mercato attraverso variazioni del prezzo dei titoli stessi. Il rendimento di un titolo di debito si avvicinerà a quello incorporato nel titolo stesso al momento dell'acquisto solo nel caso in cui il titolo stesso venisse detenuto dal Cliente fino alla scadenza. Qualora il Cliente avesse necessità di smobilizzare l'investimento prima della scadenza del titolo, il rendimento effettivo potrebbe rivelarsi diverso da quello offerto dal titolo al momento del suo acquisto. In particolare, per i titoli che prevedono il pagamento di interessi in modo predefinito e non modificabile nel xxxxx xxxxx xxxxxx xxx xxxxxxxx (xxxxxx x xxxxx xxxxx), più lunga è la vita residua, maggiore è la variabilità del prezzo del titolo stesso rispetto a variazioni dei tassi d'interesse di mercato. Ad esempio, si consideri un titolo zero coupon, titolo a tasso fisso che prevede il pagamento degli interessi in un'unica soluzione alla fine del periodo con vita residua 10 anni e rendimento del 10% all'anno; l'aumento di un punto percentuale dei tassi di mercato determina, per il titolo suddetto, una diminuzione del prezzo dell’8,6%. È dunque importante per il Cliente, al fine di valutare l'adeguatezza del proprio investimento in questa categoria di titoli, verificare entro quali tempi potrà avere necessità di smobilizzare l'investimento. Una particolare categoria di strumenti finanziari che hanno natura intermedia fra i titoli di capitale e i titoli di debito sono le obbligazioni convertibili. Questi strumenti offrono all’investitore di restare creditore della società emittente e di convertire, in tutto o in parte, in determinato arco temporale e in base ad un rapporto di cambio prefissato, le obbligazioni in azioni della società emittente (conversione diretta) o di altra società (conversione indiretta), diventando socio delle stesse e assumendo i rischi tipici di un investimento in titoli di capitale. Fino a quando il Cliente mantiene lo stato di creditore, subisce il rischio della riduzione del diritto di conversione in caso di andamento negativo della società di cui può diventare azionista.
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DICHIARAZIONE DI ADEGUATEZZA. La BancaCon riferimento alle informazioni fornite dal contraente e raccolte dall’Intermediario in occasione della presentazione del contratto offerto lo stesso risulta adeguato rispetto alle esigenze individuate e condivise. Tale giudizio di adeguatezza si fonda sulla consapevolezza condivisa con il contraente che egli abbia ricevuto e compreso tutte le informazioni riguardo al contratto offerto con particolare riferimento alla sua tipologia, quando formula al premio, alla durata, alle eventuali limitazioni, esclusioni e decadenze ivi previste. Dichiaro di non voler fornire una raccomandazione personalizzata al Clienteo più delle informazioni richiestemi, nella consapevolezza che ciò pregiudica la valutazione dell’adeguatezza del contratto alle mie esigenze assicurative. Il sottoscritto intermediario dichiara di avere informato il contraente dei principali motivi, di propria iniziativa o su richiesta del Cliente stessoseguito riportati, gli fornisce una dichiarazione che indica perché l’operazione è adeguata o, nei casi disciplinati dal precedente paragrafo “Modalità di effettuazione della valutazione di adeguatezza”, non adeguata. Prima di effettuare un investimento in Prodotti Finanziari il Cliente deve avere ben compreso la sua natura ed il grado di esposizione al rischio che lo stesso comporta. A tal fine, la Banca fornisce al Cliente le seguenti informazioni generali sulle tipologie di Prodotti Finanziari e sui rischi ad esse connessi. La Banca, inoltre, consegna al Cliente prima di effettuare operazioni per suo conto apposita documentazione contenente una descrizione della natura e dei rischi dei Prodotti Finanziari. Nella prestazione del servizio di collocamento e distribuzione di Prodotti Finanziari, la Banca consegna al Cliente la documentazione informativa predisposta e messa a disposizione dalla società emittente/offerente. Ulteriori informazioni possono essere richieste agli operatori presso la sede della Banca. Sez. 4.1: INFORMAZIONI SULLA NATURA DELLE TIPOLOGIE SPECIFICHE DI PRODOTTI FINANZIARI La Banca, nella prestazione dei servizi di investimento ed accessori, può eseguire operazioni aventi per oggetto: - titoli di capitale; - titoli di debito; - quote e azioni di OICR (in tale categoria, i più diffusi sono i fondi comuni di investimento armonizzati e le Sicav - società di investimento a capitale variabile); - strumenti finanziari derivati; - Prodotti di Investimento Assicurativo; - certificati di deposito. La Banca può inoltre effettuare operazioni di pronti contro termine. La Banca non potrà in ogni caso eseguire ordini conferiti da clientela al dettaglio aventi ad oggetto i prodotti finanziari a complessità molto elevata di cui al seguente elenco: - prodotti finanziari derivanti da operazioni di cartolarizzazione di crediti o di altre attività (ad esempio “Asset Backed Securities”); - prodotti finanziari per i quali, al verificarsi sulla base delle informazioni disponibili, la proposta assicurativa non risulta o potrebbe non risultare adeguata alle Sue esigenze assicurative. Il sottoscritto contraente dichiara di determinate condizioni o su iniziativa dell’emittente, sia prevista voler comunque stipulare il relativo contratto. Riportare il/i principale/i motivo/i dell’eventuale inadeguatezza Quali sono le esigenze e gli obiettivi che l’hanno motivata ad acquistare la conversione in azioni o la decurtazione del valore nominale (ad esempio “Contingent Convertible Notes”, prodotti finanziari qualificabili come “additional tier 1” ai sensi dell’art. 52 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 (di seguito, “CRR”); - prodotti finanziari credit linked (ossia esposti ad un rischio di credito di soggetti terzi); - strumenti finanziari derivati copertura di cui all’Allegato I, sezione C, punti da 4 a 10, del TUF, non negoziati in trading venuessopra? Gentile Contraente, con finalità diverse da quella di copertura; - prodotti finanziari strutturati non negoziati in trading venues, il cui pay-off non rende certa l’integrale restituzione a scadenza del capitale investito dal Cliente. Titoli di capitale e titoli di debito Tra i titoli di capitale più diffusi vi sono le azioni, mentre tra i titoli di debito più diffusi vi sono gli strumenti del mercato monetario, fra i quali i buoni del tesoro, i commercial paper, le obbligazioni (comprese le obbligazioni emesse dalla Banca). L’acquirente di titoli di capitale diviene socio della società emittente e quindi partecipa interamente al rischio economico della società medesima. Ha diritto a percepire annualmente il dividendo sugli utili conseguiti nel periodo di riferimento che l’assemblea degli azionisti eventualmente deciderà di distribuire. L’acquirente di titoli di debito diviene finanziatore della società o dell’ente emittente, e quindi ha diritto a percepire gli interessi previsti dal regolamento di emissione e, alla scadenza, al rimborso del capitale. A parità di altre condizioni, un titolo di capitale è più rischioso di un titolo di debitopresente documento desideriamo verificare, in quanto la remunerazione spettante occasione della presentazione del contratto di assicurazione di cui al questionario a chi lo possiede è maggiormente legata all'andamento economico della società emittente. Il detentore di titoli di debito invece rischierà di non essere remunerato solo in caso di dissesto finanziario della società emittente. In caso di fallimento della società emittente: - i detentori di titoli di debito potranno partecipare con gli altri creditori alla suddivisione degli eventuali proventi derivanti dal realizzo delle attività societarie; - i detentori di titoli di capitale solo in casi eccezionali potranno vedersi restituire di quanto investito. Sia per i titoli di capitale che per i titoli di debito, il rischio può essere idealmente scomposto in due componenti: il rischio specifico ed il rischio generico (o sistematico). Il rischio specifico dipende dalle caratteristiche peculiari dell'emittente e può essere diminuito sostanzialmente attraverso la suddivisione del proprio investimento tra titoli emessi da emittenti diversi (diversificazione del portafoglio), mentre il rischio generico rappresenta quella parte di variabilità del prezzo di ciascun titolo che dipende dalle fluttuazioni del mercato e non può essere eliminato per il tramite della diversificazione. Il rischio generico per i titoli di capitale trattati su un mercato organizzato si origina dalle variazioni del mercato in generale; variazioni che possono essere identificate nei movimenti dell'indice del mercato. Il rischio generico dei titoli di debito si origina dalle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato che si ripercuotono sui prezzi (e quindi sui rendimenti) dei titoli in modo tanto più accentuato quanto più lunga è la loro vita residua; la vita residua di un titolo ad una certa data è rappresentata dal periodo di tempo che deve trascorrere da tale data al momento del suo rimborso. Per gli investimenti in Prodotti Finanziari è fondamentale apprezzare la solidità patrimoniale delle società emittenti e le prospettive economiche delle medesime (c.d. rischio emittente) tenuto conto delle caratteristiche dei settori in cui le stesse operano. Si deve considerare che i prezzi dei titoli di capitale riflettono in ogni momento una media delle aspettative che i partecipanti al mercato hanno circa le prospettive di guadagno delle imprese emittenti. Con riferimento ai titoli di debito, il rischio che le società o gli enti finanziari emittenti non siano in grado di pagare gli interessi o di rimborsare il capitale prestato si riflette nella misura degli interessi che tali obbligazioni garantiscono al Cliente. Quanto maggiore è la rischiosità percepita dell'emittente tanto maggiore è il tasso d'interesse che l’emittente dovrà corrispondere al Cliente. Per valutare la congruità del tasso d'interesse pagato da un titolo si devono tenere presenti i tassi d'interesse corrisposti dagli emittenti il cui rischio è considerato più bassomargine indicato, ed in particolare alla luce delle informazioni da Lei ricevute dall’intermediario: Cognome e Nome/Ragione Sociale del Contraente Codice Fiscale/Partita Iva Indirizzo/Sede Legale A quale tipo di copertura il rendimento offerto dai titoli di Stato, con riferimento a emissioni con pari scadenza. Con riferimento ai titoli di debito, il Cliente deve tener presente che la misura effettiva degli interessi (c.d. rischio di interesse) questionario da Lei compilato datato e firmato si adegua continuamente alle condizioni di mercato attraverso variazioni del prezzo dei titoli stessi. Il rendimento di un titolo di debito si avvicinerà a quello incorporato nel titolo stesso al momento dell'acquisto solo nel caso in cui il titolo stesso venisse detenuto dal Cliente fino alla scadenza. Qualora il Cliente avesse necessità di smobilizzare l'investimento prima della scadenza del titolo, il rendimento effettivo potrebbe rivelarsi diverso da quello offerto dal titolo al momento del suo acquisto. In particolare, per i titoli che prevedono il pagamento di interessi in modo predefinito e non modificabile nel xxxxx xxxxx xxxxxx xxx xxxxxxxx (xxxxxx x xxxxx xxxxx), più lunga è la vita residua, maggiore è la variabilità del prezzo del titolo stesso rispetto a variazioni dei tassi d'interesse di mercato. Ad esempio, si consideri un titolo zero coupon, titolo a tasso fisso che prevede il pagamento degli interessi in un'unica soluzione alla fine del periodo con vita residua 10 anni e rendimento del 10% all'annoriferisce? 🞎 RC Professionale; l'aumento di un punto percentuale dei tassi di mercato determina, per il titolo suddetto, una diminuzione del prezzo dell’8,6%. È dunque importante per il Cliente, al fine di valutare l'adeguatezza del proprio investimento in questa categoria di titoli, verificare entro quali tempi potrà avere necessità di smobilizzare l'investimento. Una particolare categoria di strumenti finanziari che hanno natura intermedia fra i titoli di capitale e i titoli di debito sono le obbligazioni convertibili. Questi strumenti offrono all’investitore di restare creditore della società emittente e di convertire, in tutto o in parte, in determinato arco temporale e in base ad un rapporto di cambio prefissato, le obbligazioni in azioni della società emittente (conversione diretta) o di altra società (conversione indiretta), diventando socio delle stesse e assumendo i rischi tipici di un investimento in titoli di capitale. Fino a quando il Cliente mantiene lo stato di creditore, subisce il rischio della riduzione del diritto di conversione in caso di andamento negativo della società di cui può diventare azionista.🞎 Infortuni; 🞎 Tutela Giudiziaria; 🞎 Altro CONSULENZA ASSICURATIVA INFERMIERI EntiPubblici assi
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DICHIARAZIONE DI ADEGUATEZZA. La BancaCon riferimento alle informazioni fornite dal contraente e raccolte dall’Intermediario in occasione della presentazione del contratto offerto lo stesso risulta adeguato rispetto alle esigenze individuate e condivise. Tale giudizio di adeguatezza si fonda sulla consapevolezza condivisa con il contraente che egli abbia ricevuto e compreso tutte le informazioni riguardo al contratto offerto con particolare riferimento alla sua tipologia, quando formula al premio, alla durata, alle eventuali limitazioni, esclusioni e decadenze ivi previste. Dichiaro di non voler fornire una raccomandazione personalizzata al Clienteo più delle informazioni richiestemi, nella consapevolezza che ciò pregiudica la valutazione dell’adeguatezza del contratto alle mie esigenze assicurative. Il sottoscritto intermediario dichiara di avere informato il contraente dei principali motivi, di propria iniziativa o su richiesta del Cliente stessoseguito riportati, gli fornisce una dichiarazione che indica perché l’operazione è adeguata o, nei casi disciplinati dal precedente paragrafo “Modalità di effettuazione della valutazione di adeguatezza”, non adeguata. Prima di effettuare un investimento in Prodotti Finanziari il Cliente deve avere ben compreso la sua natura ed il grado di esposizione al rischio che lo stesso comporta. A tal fine, la Banca fornisce al Cliente le seguenti informazioni generali sulle tipologie di Prodotti Finanziari e sui rischi ad esse connessi. La Banca, inoltre, consegna al Cliente prima di effettuare operazioni per suo conto apposita documentazione contenente una descrizione della natura e dei rischi dei Prodotti Finanziari. Nella prestazione del servizio di collocamento e distribuzione di Prodotti Finanziari, la Banca consegna al Cliente la documentazione informativa predisposta e messa a disposizione dalla società emittente/offerente. Ulteriori informazioni possono essere richieste agli operatori presso la sede della Banca. Sez. 4.1: INFORMAZIONI SULLA NATURA DELLE TIPOLOGIE SPECIFICHE DI PRODOTTI FINANZIARI La Banca, nella prestazione dei servizi di investimento ed accessori, può eseguire operazioni aventi per oggetto: - titoli di capitale; - titoli di debito; - quote e azioni di OICR (in tale categoria, i più diffusi sono i fondi comuni di investimento armonizzati e le Sicav - società di investimento a capitale variabile); - strumenti finanziari derivati; - Prodotti di Investimento Assicurativo; - certificati di deposito. La Banca può inoltre effettuare operazioni di pronti contro termine. La Banca non potrà in ogni caso eseguire ordini conferiti da clientela al dettaglio aventi ad oggetto i prodotti finanziari a complessità molto elevata di cui al seguente elenco: - prodotti finanziari derivanti da operazioni di cartolarizzazione di crediti o di altre attività (ad esempio “Asset Backed Securities”); - prodotti finanziari per i quali, al verificarsi sulla base delle informazioni disponibili, la proposta assicurativa non risulta o potrebbe non risultare adeguata alle Sue esigenze assicurative. Il sottoscritto contraente dichiara di determinate condizioni o su iniziativa dell’emittentevoler comunque stipulare il relativo contratto. Riportare il/i principale/i motivo/i dell’eventuale inadeguatezza assi EntiPubblici CONSULENZA ASSICURATIVA INFERMIERI Gentile Contraente, sia prevista la conversione con il presente documento desideriamo verificare, in azioni o la decurtazione occasione della presentazione del valore nominale (ad esempio “Contingent Convertible Notes”, prodotti finanziari qualificabili come “additional tier 1” ai sensi dell’art. 52 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 (contratto di seguito, “CRR”); - prodotti finanziari credit linked (ossia esposti ad un rischio di credito di soggetti terzi); - strumenti finanziari derivati assicurazione di cui all’Allegato Ial questionario a margine indicato, sezione C, punti ed alla luce delle informazioni da 4 a 10, del TUF, non negoziati in trading venues, con finalità diverse Lei ricevute dall’intermediario: A quale tipo di copertura il questionario da quella di coperturaLei compilato datato e firmato si riferisce? RC Professionale; - prodotti finanziari strutturati non negoziati in trading venues, il cui pay-off non rende certa l’integrale restituzione a scadenza del capitale investito dal Cliente. Titoli di capitale e titoli di debito Tra i titoli di capitale più diffusi vi Infortuni; Tutela Giudiziaria; Altro Quali sono le azioni, mentre tra i titoli esigenze e gli obiettivi che l’hanno motivata ad acquistare la copertura di debito più diffusi vi cui sopra? Le è sufficientemente chiaro che le risposte da Lei fornite alle domande contenute nel questionario da Lei dell’adeguatezza del contratto offerto? Le sono gli strumenti chiare le caratteristiche del mercato monetario, fra i quali i buoni del tesoro, i commercial papercontratto offerto? Le sono state spiegate in modo chiaro le esclusioni, le obbligazioni (comprese le obbligazioni emesse dalla Banca). L’acquirente di titoli di capitale diviene socio della società emittente e quindi partecipa interamente al rischio economico della società medesima. Ha diritto a percepire annualmente il dividendo sugli utili conseguiti nel periodo di riferimento che l’assemblea degli azionisti eventualmente deciderà di distribuire. L’acquirente di titoli di debito diviene finanziatore della società o dell’ente emittente, e quindi ha diritto a percepire gli interessi previsti dal regolamento di emissione e, alla scadenza, al rimborso del capitale. A parità di altre condizioni, un titolo di capitale è più rischioso di un titolo di debito, in quanto la remunerazione spettante a chi lo possiede è maggiormente legata all'andamento economico della società emittente. Il detentore di titoli di debito invece rischierà di non essere remunerato solo in caso di dissesto finanziario della società emittente. In caso di fallimento della società emittente: - i detentori di titoli di debito potranno partecipare con gli altri creditori alla suddivisione degli eventuali proventi derivanti dal realizzo delle attività societarie; - i detentori di titoli di capitale solo in casi eccezionali potranno vedersi restituire di quanto investito. Sia per i titoli di capitale che per i titoli di debito, il rischio può essere idealmente scomposto in due componenti: il rischio specifico ed il rischio generico (o sistematico). Il rischio specifico dipende dalle caratteristiche peculiari dell'emittente e può essere diminuito sostanzialmente attraverso la suddivisione del proprio investimento tra titoli emessi da emittenti diversi (diversificazione del portafoglio), mentre il rischio generico rappresenta quella parte di variabilità del prezzo di ciascun titolo che dipende dalle fluttuazioni del mercato e non può essere eliminato per il tramite della diversificazione. Il rischio generico per i titoli di capitale trattati su un mercato organizzato si origina dalle variazioni del mercato in generale; variazioni che possono essere identificate nei movimenti dell'indice del mercato. Il rischio generico dei titoli di debito si origina dalle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato che si ripercuotono sui prezzi (e quindi sui rendimenti) dei titoli in modo tanto più accentuato quanto più lunga è la loro vita residua; la vita residua di un titolo ad una certa data è rappresentata dal periodo di tempo che deve trascorrere da tale data al momento del suo rimborso. Per gli investimenti in Prodotti Finanziari è fondamentale apprezzare la solidità patrimoniale delle società emittenti limitazioni e le prospettive economiche decadenze previste nel contratto? Le sono chiari i contenuti della Nota Informativa e delle medesime (c.d. rischio emittente) tenuto conto delle caratteristiche dei settori in cui le stesse operano. Si deve considerare che i prezzi dei titoli Condizioni Generali di capitale riflettono in ogni momento una media delle aspettative che i partecipanti assicurazione relative al mercato hanno circa le prospettive di guadagno delle imprese emittenti. Con riferimento ai titoli di debito, il rischio che le società o gli enti finanziari emittenti non siano in grado di pagare gli interessi o di rimborsare il capitale prestato si riflette nella misura degli interessi che tali obbligazioni garantiscono al Cliente. Quanto maggiore è la rischiosità percepita dell'emittente tanto maggiore è il tasso d'interesse che l’emittente dovrà corrispondere al Cliente. Per valutare la congruità del tasso d'interesse pagato da un titolo si devono tenere presenti i tassi d'interesse corrisposti dagli emittenti il cui rischio è considerato più basso, ed in particolare il rendimento contratto offerto dai titoli di Stato, con riferimento a emissioni con pari scadenza. Con riferimento ai titoli di debito, il Cliente deve tener presente che la misura effettiva degli interessi (c.d. rischio di interesse) si adegua continuamente alle condizioni di mercato attraverso variazioni del prezzo dei titoli stessi. Il rendimento di un titolo di debito si avvicinerà a quello incorporato nel titolo stesso al momento dell'acquisto solo nel caso in cui il titolo stesso venisse detenuto dal Cliente fino alla scadenza. Qualora il Cliente avesse necessità di smobilizzare l'investimento prima della scadenza del titolo, il rendimento effettivo potrebbe rivelarsi diverso da quello offerto dal titolo al momento del suo acquisto. In particolare, per i titoli che prevedono il pagamento di interessi in modo predefinito e non modificabile nel xxxxx xxxxx xxxxxx xxx xxxxxxxx (xxxxxx x xxxxx xxxxx), più lunga è la vita residua, maggiore è la variabilità del prezzo del titolo stesso rispetto a variazioni dei tassi d'interesse di mercato. Ad esempio, si consideri un titolo zero coupon, titolo a tasso fisso che prevede il pagamento degli interessi in un'unica soluzione alla fine del periodo con vita residua 10 anni e rendimento del 10% all'anno; l'aumento di un punto percentuale dei tassi di mercato determina, per il titolo suddetto, una diminuzione del prezzo dell’8,6%. È dunque importante per il Cliente, al fine di valutare l'adeguatezza del proprio investimento in questa categoria di titoli, verificare entro quali tempi potrà avere necessità di smobilizzare l'investimento. Una particolare categoria di strumenti finanziari che hanno natura intermedia fra i titoli di capitale e i titoli di debito sono le obbligazioni convertibili. Questi strumenti offrono all’investitore di restare creditore della società emittente e di convertire, in tutto o in parte, in determinato arco temporale e in base ad un rapporto di cambio prefissato, le obbligazioni in azioni della società emittente (conversione diretta) o di altra società (conversione indiretta), diventando socio delle stesse e assumendo i rischi tipici di un investimento in titoli di capitale. Fino a quando il Cliente mantiene lo stato di creditore, subisce il rischio della riduzione del diritto di conversione in caso di andamento negativo della società di cui può diventare azionista. SI - NO SI - NO SI - NO
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