FATTO. Il ….. l’Associazione Sindacale …..-….., per il tramite del segretario territoriale, presentava formale richiesta di accesso al Dirigente Scolastico dell’Istituto resistente alla seguente documentazione «informativa Successiva a.s. 2019-2020 recante i nominativi del personale che ha ricevuto i compensi attinti dal FIS, gli incarichi conferiti e la quota del Fondo erogata a ciascun dipendente per lo svolgimento degli incarichi stessi e copia dell'Informativa sull'assegnazione fondi ex c.126 art. I L 13 luglio 2015 n. 107 - valorizzazione del merito del personale docente a.s. 2019/2020 recante i nominativi dei docenti che hanno ricevuto il "bonus premiale" e la quota erogata a ciascuno». A fondamento veniva dedotta la circostanza che le informazioni richieste erano necessarie a consentire all’organizzazione sindacale la verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse. Il Dirigente Scolastico negava l’accesso in quanto “i compensi percepiti dal personale costituiscono dati personali e il personale ha un indubbio diritto alla riservatezza di tali dati e, dunque, l'interesse giuridicamente tutelato a non veder compromesso il diritto alla riservatezza dall'altrui esercizio dell'accesso. Peraltro l'art. 16, comma 3, L. 15/2005 -"non sono ammissibili istanze di accesso preordinate a un controllo generalizzato dell'operato delle Pubbliche Amministrazioni". Avverso tale provvedimento ….., in qualità di rappresentante sindacale della ….. di ….. proponeva ricorso alla Commissione. Perveniva memoria dell’Amministrazione, che avanzava dubbi circa l’interesse posto a fondamento dell’istanza di accesso, ossia che “tali informazioni fossero necessarie a consentire all’organizzazione sindacale ….. di ….. la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”. La Commissione, nella seduta del ….. riteneva necessario che la parte ricorrente fornisse chiarimenti in ordine all’interesse sotteso con peculiare riferimento “alla verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse da parte della ….. di …..”, interrompendo nelle more i termini di legge. La ricorrente forniva i chiarimenti richiesti e segnatamente ha rappresentato che l’interesse di ….. è l’accesso integrale dei dati di distribuzione del FIS per ogni singolo beneficiario (prospetto analitico degli importi erogati a ciascun beneficiario e per quale incarico) e ciò proprio per verificare il rispetto dei criteri e la corretta applicazione del Contratto di Istituto in materia di distribuzione del FIS, come previsto dalla normativa di settore, che riconosce al Sindacato il potere di partecipare alla procedura di assegnazione del FIS e di verificare l’utilizzo delle risorse del FIS, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. ….. n. …..
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FATTO. Il ….. l’Associazione Sindacale …..-….., per il tramite del segretario territoriale, presentava formale richiesta di accesso al Dirigente Scolastico dell’Istituto resistente Superiore ….. alla seguente documentazione «informativa Successiva a.s. 2019-2020 recante i nominativi del personale che ha ricevuto i compensi attinti dal FIS, gli incarichi conferiti e la quota del Fondo erogata a ciascun dipendente per lo svolgimento degli incarichi stessi e copia dell'Informativa sull'assegnazione fondi ex c.126 art. I L 13 luglio 2015 n. 107 - valorizzazione del merito del personale docente a.s. 2019/2020 recante i nominativi dei docenti che hanno ricevuto il "bonus premiale" e la quota erogata a ciascuno». A fondamento veniva dedotta la circostanza che le informazioni richieste erano necessarie a consentire all’organizzazione sindacale alle organizzazioni sindacali la verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse. Il ….. la Dirigente Scolastico Scolastica negava l’accesso in quanto “i compensi percepiti dal personale costituiscono dati personali e il personale ha un indubbio diritto alla riservatezza di tali dati e, dunque, l'interesse giuridicamente tutelato a poiché “non veder compromesso il diritto alla riservatezza dall'altrui esercizio dell'accesso. Peraltro l'art. 16, comma 3, L. 15/2005 -"non sono ammissibili istanze di accesso preordinate a ad un controllo generalizzato dell'operato dell’operato delle Pubbliche Amministrazioni"pubbliche amministrazioni e che non vi è un interesse diretto, concreto e attuale”. Avverso tale provvedimento ….., in qualità di rappresentante sindacale della ….. di ….. proponeva ricorso alla Commissione. Perveniva memoria dell’Amministrazione, che avanzava dubbi controdeduceva circa l’interesse posto a fondamento dell’istanza di accesso, ossia che “tali informazioni fossero sono necessarie a consentire all’organizzazione sindacale alle organizzazioni sindacali ….. di ….. la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle della risorse”, in quanto la ….. della Scuola non aveva sottoscritto la richiesta inviata dalla ….., nonostante ….. dei ….. componenti fossero stati eletti nelle liste della ….. Deduceva altresì che i dati fossero stati forniti, con indicazione dettagliata dei compensi, suddivisi per categoria e che alla ….. della scuola non era stata inoltrata alcuna richiesta di chiarimento e che non aveva ricevuto alcuna istanza formale e/o informale da parte dei lavoratori della scuola e che nella provincia di ….. erano state inoltrate moltissime istanze di accesso da parte della ricorrente organizzazione sindacale. La Commissione, nella seduta del ….. riteneva necessario che la parte ricorrente fornisse la precisazione in ordine a quale documentazione intendesse accedere, avendone già ricevuta da parte dell’Amministrazione resistente che aveva dato un prospetto con indicazione dettagliata dei compensi, suddivisi per categoria, nonché fornisse chiarimenti in ordine all’interesse sotteso con peculiare riferimento “alla verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse da parte della ….. e ….. di ….... ”, interrompendo nelle more i termini di legge. La ricorrente forniva i chiarimenti richiesti e segnatamente ha rappresentato che l’interesse di ….. è l’accesso integrale dei dati di distribuzione del FIS per ogni singolo beneficiario (prospetto analitico degli importi erogati a ciascun beneficiario e per quale incarico) e ciò proprio per verificare il rispetto dei criteri e la corretta applicazione del Contratto di Istituto in materia di distribuzione del FIS, come previsto dalla normativa di settore, che riconosce al Sindacato il potere di partecipare alla procedura di assegnazione del FIS e di verificare l’utilizzo delle risorse del FIS, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. ….. n. …..
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FATTO. Il L’….. l’Associazione Sindacale le Associazioni Sindacali …..-.. e ….., per il tramite del segretario territorialedei loro segretari territoriali, presentava presentavano formale richiesta di accesso al Dirigente Scolastico dell’Istituto resistente Superiore ….. - ….. alla seguente documentazione «informativa Successiva a.s. 2019-2020 recante i nominativi del personale che ha ricevuto i compensi attinti dal FISFIS [Fondo Integrativo d’Istituto], gli incarichi conferiti e la quota del Fondo erogata a ciascun dipendente per lo svolgimento degli incarichi stessi e stessi” nonché “copia dell'Informativa sull'assegnazione fondi ex c.126 art. I L 13 luglio 2015 n. 107 - valorizzazione del merito del personale docente a.s. 2019/2020 recante i nominativi dei docenti che hanno ricevuto il "bonus premiale" e la quota erogata a ciascuno». A fondamento veniva dedotta la circostanza che le informazioni richieste erano necessarie a consentire all’organizzazione sindacale alle organizzazioni sindacali la verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse. Il ….. la Dirigente Scolastico Scolastica negava l’accesso «poiché l'ampia informazione, corredata da relativa e puntuale documentazione, già resa nel corso dell'incontro di relazioni sindacali a ciò dedicato, tenutosi in data ….., consente ogni opportuna verifica dell'attuazione del Contratto Integrativo d'Istituto per l'a.s. 2019-20 sottoscritto tra le parti. Dalle tabelle' già fornite si evince facilmente la corrispondenza tra quanto “contrattato e quanto corrisposto al personale, sulla base dei criteri sottoscritti nel Contratto. Nessun docente e nessuna unità di personale ATA ha avanzato rilievi o critiche rispetto a quanto percepito. Le somme spettanti sono state prontamente liquidate, appena reso disponibile a sistema il finanziamento. Per opportuna conoscenza di tutti i compensi percepiti dal personale costituiscono dati personali e il personale ha un indubbio diritto alla riservatezza destinatari della presente comunicazione, si allega la nota pervenuta dall'indirizzo PEC della ….. sprovvista di tali dati e, dunque, l'interesse giuridicamente tutelato a non veder compromesso il diritto alla riservatezza dall'altrui esercizio dell'accesso. Peraltro l'art. 16, comma 3, L. 15/2005 -"non sono ammissibili istanze di accesso preordinate a un controllo generalizzato dell'operato delle Pubbliche Amministrazioni"qualsiasi firma». Avverso tale provvedimento ….., in qualità di rappresentante sindacale della ….. di ….. proponeva ricorso alla Commissione. Perveniva memoria dell’Amministrazione, che avanzava dubbi deduceva che l’istanza di accesso non conteneva alcuna firma autografa e/o digitale e che parte ricorrente faceva riferimento ad una richiesta del protocollata al n. , mentre il documento che riguarda l’Amministrazione resistente ha come numero di protocollo il n. …../….. Inoltre circa l’interesse posto a fondamento dell’istanza di accesso, ossia che “tali informazioni fossero sono necessarie a consentire all’organizzazione sindacale alle organizzazioni sindacali ….. e ….. di ….. la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”, ha dedotto che la sig.ra ….., rappresentante sindacale della ….. di ….., non era stata informata dell’invio della richiesta di accesso. Infine produceva documentazione attestante che alla RSU della scuola non era stata inoltrata alcuna richiesta di chiarimento e che non aveva ricevuto alcuna istanza formale e/o informale da parte dei lavoratori della scuola e che nella provincia di ….. erano state inoltrate moltissime istanze di accesso da parte della ricorrente organizzazione sindacale. La Commissione, nella seduta del ….. riteneva necessario che la parte ricorrente fornisse la precisazione in ordine a quale documentazione intendesse accedere e a precisare il numero di protocollo, nonché fornisse chiarimenti in ordine all’interesse sotteso con peculiare riferimento “alla verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse da parte della ….. e ….. di …..”, interrompendo nelle more i termini di legge. La ricorrente forniva i chiarimenti richiesti e segnatamente ha rappresentato che l’interesse di ….. è l’accesso integrale dei dati di distribuzione del FIS per ogni singolo beneficiario (prospetto analitico degli importi erogati a ciascun beneficiario e per quale incarico) e ciò proprio per verificare il rispetto dei criteri e la corretta applicazione del Contratto di Istituto in materia di distribuzione del FIS, come previsto dalla normativa di settore, che riconosce al Sindacato il potere di partecipare alla procedura di assegnazione del FIS e di verificare l’utilizzo delle risorse del FIS, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. ….. 2018 n. …..4417.
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FATTO. 1. A seguito di numerose segnalazioni da parte dell’associazione di consumatori AECI e di microimprese italiane, nonché di informazioni acquisite d’ufficio, è emerso che taluni comportamenti realizzati da SEO DIGITAL MARKETING B.V. (di seguito anche SEO DIGITAL) potrebbero integrare fattispecie rilevanti ai sensi del Codice del Consumo.
2. In particolare, numerose microimprese italiane hanno ricevuto ripetutamente richieste e solleciti di pagamento delle rate annuali di un abbonamento triennale a un servizio di annunci pubblicitari sull’“EU Business Register”, che in realtà i segnalanti non hanno mai consapevolmente sottoscritto. I segnalanti lamentano come i solleciti si facciano via via più pressanti, giungendo anche alla minaccia di adire le competenti Autorità giudiziarie al fine di recuperare il credito indebitamente vantato.
3. L’inconsapevole adesione a tale servizio risale al ricevimento da parte delle microimprese segnalanti di e-mail contenenti la richiesta, formulata in lingua inglese, di inserimento/aggiornamento dei dati aziendali nel database privato denominato “EU Business Register” accessibile tramite i siti xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx e xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.
4. Il ….. l’Associazione Sindacale …..-…..modulo allegato alle suddette comunicazioni riporta il logo “Eu business register” che include la raffigurazione di un libro contornato da piccole stelle e descrive nel modo seguente le proprie finalità: “We are compiling information for the EU BUSINESS REGISTER. We wish to be able to inform other EU companies about your activities. In order to list your company on the Internet for EU businesses, just fill in and retourn the form. Any additional material of your company that can make your profile up to date is very welcome. We thank you for your cooperation”. Dopo tale testo si legge: “To update your company profile, please print, complete and return this form. Updating is free of charge!. Only sign if you want to place an insertion”.
5. In un paragrafo di difficile lettura intitolato “ORDER”, stampato in caratteri grafici minuscoli e tra loro ravvicinati e posizionato nella parte bassa del modulo, dopo gli spazi riservati all’inserimento dei dati aziendali del destinatario, si riporta l’indicazione che la sottoscrizione del modulo avrebbe comportato l’acquisto, per il tramite del segretario territorialetre anni, presentava formale di una inserzione nel database online EU BUSINESS REGISTER, al costo di 995 euro/anno.
6. Nel modulo è indicato quale “service provider” la società EU BUSINESS SERVICE LTD. La stessa è qualificata come “editore” della banca dati “EU Business Register” sui siti xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx e xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx, dove si afferma anche che è “corporation organized and existing under the law of Nevis, West Indies” e si fornisce un recapito della medesima in Olanda. Non è stato possibile rinvenire alcuna traccia della società EU Business Service Ltd nei registri internazionali delle camere di commercio1.
7. Soltanto con la ricezione della richiesta di accesso al Dirigente Scolastico dell’Istituto resistente pagamento della quota annuale, che fa riferimento alla seguente documentazione «informativa Successiva a.s. 2019-2020 recante i nominativi data dell’invio del personale modulo, la microimpresa che ha ricevuto trasmesso i compensi attinti dal FISpropri dati ha appreso di aver sottoscritto un servizio a pagamento che non aveva alcuna intenzione di richiedere.
8. Qualora le imprese contattate non versino l’importo richiesto, gli incarichi conferiti esse ricevono via e-mail con cadenza periodica solleciti di pagamento (“REMINDER”) del seguente tenore: “Sir/Xxxxx, We are sending the message to remind you that the invoice we have issued towards your company is overdue (due date – 09/05/2022) and soon to be penalized with extra fees for delayed settlement, therefore increasing your debt to EUR 1129, -on 4th of July, 2022. The message is sent for your acknowledging the 5-days term to settle with initial amount of EUR995-. Regards […]”3. In tali solleciti, all’importo iniziale di 995 euro annuali sono aggiunte due commissioni, rispettivamente pari a 99 euro in qualità di “late payment fee” e 35 euro in qualità di “administration fee”, che accrescono l’importo complessivo richiesto. Anche in tali solleciti è indicato come beneficiario del pagamento “SEO DIGITAL MARKETING B.V. EU Business Register” e risultano altresì specificati i medesimi riferimenti bancari.
9. Il credito viene successivamente reclamato4 anche da una presunta società di recupero crediti, la Xxxxxxx & Xxxxx Global Collections Ltd, di cui tuttavia non vi è traccia nel registro della Camera di Commercio olandese. Con tale sollecito è preteso il pagamento, oltre che delle somme sopra citate, di una commissione pari a 300 euro a titolo di «Legal Fee» ed una commissione ulteriore di 500 euro a titolo di «Additional Legal Fee», per complessivi 1429 euro.
1 Si è espressa in tal senso anche Guardia di Finanza con nota pervenuta in data 11 febbraio 2021, prot. 92301. 2 Cfr. ad esempio allegati alla segnalazione del 2 agosto 2022 prot. 60129. 3 Cfr. segnalazione del 7 luglio 2022 prot. 53331. 4 Cfr. segnalazione del 13 luglio 2022 prot. 54645, segnalazione del 21 luglio 2022 prot. 57268 e la quota segnalazione del Fondo erogata 19 luglio 2022 prot. 56426 e relativi allegati. Le microimprese sono altresì informate del fatto che, qualora continuino a ciascun dipendente per lo svolgimento degli incarichi stessi perseverare nel mancato versamento delle somme ritenute dovute, si provvederà ad agire legalmente contro le suddette microimprese adottando le “necessarie” azioni legali5. In tali comunicazioni è sempre indicato come beneficiario del pagamento “SEO DIGITAL MARKETING B.V./EU Business Register”.
10. Le richieste di pagamento e copia dell'Informativa sull'assegnazione fondi ex c.126 arti solleciti, allegati alle segnalazioni recentemente pervenute, sono trasmesse alle microimprese via mail utilizzando i seguenti domini: eubusinessservices.net6, accounting-seo.eu7, accountingebr.eu8, accountingseo.net9, seoaccounting.org10 ed ebr.directory11.
11. I L 13 luglio 2015 n. 107 - valorizzazione del merito del personale docente a.sPertanto, sulla base delle informazioni acquisite in atti, è stato avviato il procedimento istruttorio PS12414, ai sensi dell’art. 2019/2020 recante i nominativi dei docenti che hanno ricevuto il "bonus premiale" e la quota erogata a ciascuno». A fondamento veniva dedotta la circostanza che le informazioni richieste erano necessarie a consentire all’organizzazione sindacale la verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse. Il Dirigente Scolastico negava l’accesso in quanto “i compensi percepiti dal personale costituiscono dati personali e il personale ha un indubbio diritto alla riservatezza di tali dati e, dunque, l'interesse giuridicamente tutelato a non veder compromesso il diritto alla riservatezza dall'altrui esercizio dell'accesso. Peraltro l'art. 1627, comma 3, L. 15/2005 -"non sono ammissibili istanze di accesso preordinate a un controllo generalizzato dell'operato delle Pubbliche Amministrazioni"del Codice del Consumo nonché ai sensi dell’art. Avverso tale provvedimento …..6 del Regolamento, in qualità di rappresentante sindacale della ….. di ….. proponeva ricorso alla Commissione. Perveniva memoria dell’Amministrazione, che avanzava dubbi circa l’interesse posto a fondamento dell’istanza di accesso, ossia che “tali informazioni fossero necessarie a consentire all’organizzazione sindacale ….. di ….. la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”. La Commissione, nella seduta del ….. riteneva necessario che la parte ricorrente fornisse chiarimenti in ordine all’interesse sotteso con peculiare riferimento “alla verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse da parte della ….. di …..”, interrompendo nelle more i termini di legge. La ricorrente forniva i chiarimenti richiesti e segnatamente ha rappresentato che l’interesse di ….. è l’accesso integrale dei dati di distribuzione del FIS per ogni singolo beneficiario (prospetto analitico degli importi erogati a ciascun beneficiario e per quale incarico) e ciò proprio per verificare il rispetto dei criteri e la corretta applicazione del Contratto di Istituto in materia di distribuzione del FIS, come previsto dalla normativa di settore, che riconosce al Sindacato il potere di partecipare alla procedura di assegnazione del FIS e fine di verificare l’utilizzo delle risorse la sussistenza di pratiche commerciali scorrette in violazione degli articoli 21, 22, 24, 25, comma 1 lettere a, d) ed e), nonché 26, comma 1, lettera f), del FISCodice del Consumo. Parte del procedimento è SEO DIGITAL MARKETING B.V..
12. In sintesi, anche alla luce della sentenza del Consiglio i comportamenti oggetto di Stato n. ….. n. …..contestazione appaiono integrare una pratica commerciale scorretta unitariamente volta a pretendere il pagamento di un servizio non richiesto di annunci pubblicitari a pagamento.
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FATTO. Il ….. l’Associazione Sindacale …..-….., per il tramite del segretario territoriale, presentava formale richiesta di accesso al Dirigente Scolastico dell’Istituto resistente alla seguente documentazione «informativa Successiva a.ssig. 2019-2020 recante i nominativi del personale che ha ricevuto i compensi attinti dal FIS, gli incarichi conferiti e la quota del Fondo erogata a ciascun dipendente per lo svolgimento degli incarichi stessi e copia dell'Informativa sull'assegnazione fondi ex c.126 art. I L 13 luglio 2015 n. 107 - valorizzazione del merito del personale docente a.s. 2019/2020 recante i nominativi dei docenti che hanno ricevuto il "bonus premiale" e la quota erogata a ciascuno». A fondamento veniva dedotta la circostanza che le informazioni richieste erano necessarie a consentire all’organizzazione sindacale la verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse. Il Dirigente Scolastico negava l’accesso in quanto “i compensi percepiti dal personale costituiscono dati personali e il personale ha un indubbio diritto alla riservatezza di tali dati e, dunque, l'interesse giuridicamente tutelato a non veder compromesso il diritto alla riservatezza dall'altrui esercizio dell'accesso. Peraltro l'art. 16, comma 3, L. 15/2005 -"non sono ammissibili istanze di accesso preordinate a un controllo generalizzato dell'operato delle Pubbliche Amministrazioni". Avverso tale provvedimento ….., in qualità data ….., ha presentato attraverso l’URP del Comando Legione Carabinieri ….. un’istanza di rappresentante sindacale accesso al Dipartimento di Medicina Legale di ….., chiedendo copia degli atti amministrativi contenuti nel proprio fascicolo ed in particolare di “tutti gli atti successivi alla richiesta inoltrata al Dipartimento di Medicina Legale - ….. dal Comando Legione Carabinieri ….. con ff. nn. …../….. - ….. del ….. e …../….. - ….. del ….. (…) nella circostanza si chiede di trasmettere anche le attestazioni ricevute delle avvenute trasmissioni tra uffici”. Tale documentazione, si precisa, attiene alle pratiche di riconoscimento della dipendenza di patologie da causa di servizio e/o del loro aggravamento. In data ….. il Dipartimento di Medicina Legale di trasmetteva una generica comunicazione di presa in carico dell’istanza ricevuta preannunciando un futuro invito compatibile con la lista d’attesa esistente e le risorse umane a disposizione. In data il richiedente sollecitava l’evasione della istanza d’accesso sempre attraverso l’URP del Comando Legione Carabinieri ….. di una nuova richiesta presentata il di “copia di quanto già richiesto e non trasmesso ovvero di tutti gli atti successivi alla richiesta di accertamenti sanitari per causa di servizio protocollate i numeri (…) presso la stazione di ….. proponeva ricorso alla Commissione. Perveniva memoria dell’Amministrazione, entrambe in data Copia di tutte le attestazioni delle avvenute trasmissioni tra uffici nonché copia della certificazione che avanzava dubbi circa l’interesse posto a fondamento dell’istanza attesti la data di accesso, ossia che “tali informazioni fossero necessarie a consentire all’organizzazione sindacale presa in carico delle pratiche numero presso la ….. di ; si In data ….. la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”il Dipartimento di Medicina Legale trasmetteva una comunicazione pec identica a quella già fornita in precedenza, contenente una generica presa in carico dell’istanza ricevuta. La Commissione, nella seduta del Conseguentemente il sig. ….. riteneva necessario che adiva nei termini la parte ricorrente fornisse chiarimenti in ordine all’interesse sotteso con peculiare riferimento “Commissione affinchè riesaminasse il caso ed adottasse le relative determinazioni. Pervenivano alla verifica dell'attuazione Commissione una serie di comunicazioni interne tra gli Uffici della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo amministrazione adita relative alla trasmissione del ricorso e delle risorse da parte note della ….. di Commissione ma del tutto inconferenti ai fini dell’accesso del sig. …..”, interrompendo nelle more i termini di legge. La ricorrente forniva i chiarimenti richiesti e segnatamente ha rappresentato che l’interesse di ….. è l’accesso integrale dei dati di distribuzione del FIS per ogni singolo beneficiario (prospetto analitico degli importi erogati a ciascun beneficiario e per quale incarico) e ciò proprio per verificare il rispetto dei criteri e la corretta applicazione del Contratto di Istituto in materia di distribuzione del FIS, come previsto dalla normativa di settore, che riconosce al Sindacato il potere di partecipare alla procedura di assegnazione del FIS e di verificare l’utilizzo delle risorse del FIS, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. ….. n. …..
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FATTO. Il ….. l’Associazione Sindacale …..-….., per il tramite del segretario territoriale, presentava formale richiesta di accesso al Dirigente Scolastico dell’Istituto resistente alla seguente documentazione «informativa Successiva a.s. 2019-2020 recante i nominativi del personale che ha ricevuto i compensi attinti dal FIS, gli incarichi conferiti e la quota del Fondo erogata a ciascun dipendente per lo svolgimento degli incarichi stessi e copia dell'Informativa sull'assegnazione fondi ex c.126 art. I L 13 luglio 2015 n. 107 - valorizzazione del merito del personale docente a.s. 2019/2020 recante i nominativi dei docenti che hanno ricevuto il "bonus premiale" e la quota erogata a ciascuno». A fondamento veniva dedotta la circostanza che le informazioni richieste erano necessarie a consentire all’organizzazione sindacale alle organizzazioni sindacali la verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse. Il ….. il Dirigente Scolastico negava l’accesso in quanto “i compensi percepiti dal personale costituiscono dati personali e il personale ha un indubbio diritto alla riservatezza di tali dati e, dunque, l'interesse giuridicamente tutelato a poiché “non veder compromesso il diritto alla riservatezza dall'altrui esercizio dell'accesso. Peraltro l'art. 16, comma 3, L. 15/2005 -"non sono ammissibili istanze di accesso preordinate a ad un controllo generalizzato dell'operato dell’operato delle Pubbliche Amministrazioni"pubbliche amministrazioni e che non vi sia un interesse diretto, concreto e attuale”. Avverso tale provvedimento ….., in qualità di rappresentante sindacale della ….. ..di ….. .., proponeva ricorso alla Commissione. Perveniva memoria dell’Amministrazione, che avanzava dubbi circa l’interesse posto a fondamento dell’istanza di accesso, ossia che “tali informazioni fossero sono necessarie a consentire all’organizzazione sindacale ….. di ….. la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”. Deduceva che i dati erano stati forniti e che alla RSU della scuola non era stata inoltrata alcuna richiesta di chiarimento e che non aveva ricevuto alcuna istanza formale e/o informale da parte dei lavoratori della scuola e che nella provincia di ….. erano state inoltrate moltissime istanze di accesso da parte della ricorrente organizzazione sindacale. La Commissione, nella seduta del ….. riteneva necessario che la parte ricorrente fornisse chiarimenti in ordine all’interesse sotteso con peculiare riferimento “alla verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse da parte della ….. di …..”, interrompendo nelle more i termini di legge. La ricorrente forniva i chiarimenti richiesti e segnatamente ha rappresentato che l’interesse di ….. è l’accesso integrale dei dati di distribuzione del FIS per ogni singolo beneficiario (prospetto analitico degli importi erogati a ciascun beneficiario e per quale incarico) e ciò proprio per verificare il rispetto dei criteri e la corretta applicazione del Contratto di Istituto in materia di distribuzione del FIS, come previsto dalla normativa di settore, che riconosce al Sindacato il potere di partecipare alla procedura di assegnazione del FIS e di verificare l’utilizzo delle risorse del FIS, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. ….. n. …..
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FATTO. Il Alla ….. l’Associazione Sindacale Coop Sociale, che opera nel settore della assistenza domiciliare privata, è stato notificato un verbale unico di accertamento (numero …../…..-…..–…..) dalla DTL di ….., a seguito di sopralluogo effettuato presso la sede della società. Con il verbale in oggetto veniva ingiunto alla stessa il pagamento di una somma di oltre ….. di euro per presunti contributi non versati e somme aggiuntive e tra gli elementi di prova citati dalla DTL a sostegno del proprio verbale emergevano le dichiarazioni delle lavoratrici. Conseguentemente la ….. Coop, per il tramite del segretario territorialeproprio legale rappresentante ….., presentava ha presentato formale richiesta istanza di accesso al Dirigente Scolastico dell’Istituto resistente alla seguente documentazione «informativa Successiva a.sall’INPS di ….. chiedendo “copia delle dichiarazioni dei lavoratori intervistati del verbale unico di accertamento e notificazione n. …../…..-…..-….. del …..”. 2019-2020 recante i nominativi del personale Dichiarava nell’istanza che ha ricevuto i compensi attinti dal FIS, gli incarichi conferiti e la quota del Fondo erogata a ciascun dipendente per lo svolgimento degli incarichi stessi e copia dell'Informativa sull'assegnazione fondi ex c.126 art. I L 13 luglio 2015 n. 107 - valorizzazione del merito del personale docente a.s. 2019/2020 recante i nominativi dei docenti che hanno ricevuto il "bonus premiale" e la quota erogata a ciascuno». A fondamento veniva dedotta la circostanza che le informazioni richieste erano necessarie a consentire all’organizzazione sindacale la verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse. Il Dirigente Scolastico negava l’accesso in quanto “i compensi percepiti dal personale costituiscono dati personali lavoratori non sono più in forza alla cooperativa”. L’amministrazione adita rigettava l’istanza con provvedimento del ….., tra l’altro, “sulla base del Regolamento interno, e il personale ha un indubbio successive modificazioni, che si è dato l’INPS in materia di disciplina del diritto alla riservatezza di tali dati eaccesso, dunque, l'interesse giuridicamente tutelato a non veder compromesso il diritto alla riservatezza dall'altrui esercizio dell'accesso. Peraltro l'art. 16, comma 3, L. 15/2005 -"non sono ammissibili istanze di accesso preordinate a un controllo generalizzato dell'operato delle Pubbliche Amministrazioni"approvato con la Determinazione del Presidente n. 366 del 5 agosto 2011”. Avverso tale provvedimento ….., in qualità di rappresentante sindacale della la ….. di ….. proponeva ricorso alla CommissioneCoop Sociale adiva, nei termini, la Commissione affinché riesaminasse il caso. Perveniva memoria dell’Amministrazionedella amministrazione resistente la quale ribadisce che il Regolamento INPS 16 febbraio 1994, n. 1951 e successive modifiche assunte con Determinazione del Presidente n. 366 del 5 agosto 2011, sottrae all’accesso, a tutela della riservatezza, le dichiarazioni rilasciate dai lavoratori che avanzava dubbi circa costituiscono la base per la redazione del verbale ispettivo, al fine di prevenire pressioni, discriminazioni o ritorsioni ai danni dei lavoratori stessi. Ciò al fine di tutelare la riservatezza dei lavoratori che hanno reso dichiarazioni in sede ispettiva, quali soggetti più deboli, nonchè per preservare l’interesse posto a fondamento dell’istanza generale ad un compiuto controllo della regolare gestione dei rapporti di accessolavoro. Nè, ossia che “tali informazioni fossero necessarie a consentire all’organizzazione sindacale ….. precisa l’amministrazione, il diritto di ….. la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”. La Commissione, nella seduta difesa del ….. riteneva necessario che la parte ricorrente fornisse chiarimenti in ordine all’interesse sotteso con peculiare riferimento “alla verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse richiedente può dirsi leso da parte della ….. di …..”, interrompendo nelle more i termini di legge. La ricorrente forniva i chiarimenti richiesti e segnatamente ha rappresentato che l’interesse di ….. è l’accesso integrale dei dati di distribuzione del FIS per ogni singolo beneficiario (prospetto analitico degli importi erogati a ciascun beneficiario e per quale incarico) e ciò proprio per verificare il rispetto dei criteri e la corretta applicazione del Contratto di Istituto in materia di distribuzione del FIS, come previsto dalla normativa di settore, che riconosce al Sindacato il potere di partecipare alla procedura di assegnazione del FIS e di verificare l’utilizzo delle risorse del FIS, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. ….. n. …..tale esclusione dall’accesso.
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FATTO. Il ….. l’Associazione Sindacale …..-….., per il tramite del segretario territoriale, presentava formale richiesta di accesso al Dirigente Scolastico dell’Istituto resistente alla seguente documentazione «informativa Successiva a.s. 2019-2020 recante i nominativi del personale che ha ricevuto i compensi attinti dal FIS, gli incarichi conferiti e la quota del Fondo erogata a ciascun dipendente per lo svolgimento degli incarichi stessi e copia dell'Informativa sull'assegnazione fondi ex c.126 art. I L 13 luglio 2015 n. 107 - valorizzazione del merito del personale docente a.s. 2019/2020 recante i nominativi dei docenti che hanno ricevuto il "bonus premiale" e la quota erogata a ciascuno». A fondamento veniva dedotta la circostanza che le informazioni richieste erano necessarie a consentire all’organizzazione sindacale la verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse. Il Dirigente Scolastico negava l’accesso “poiché si è inviata puntuale documentazione nell'informativa successiva (prot.n. …../….. del …..) in quanto “i compensi percepiti dal personale costituiscono dati personali e il personale ha un indubbio diritto alla riservatezza vista del confronto tenuto in data ….., tale da consentire ogni opportuna verifica dell'attuazione del Contratto Integrativo d'Istituto per l'a. s. 2019-20 sottoscritto tra le parti. Nell'incontro del ….. non sono state sollevate considerazioni o richieste di tali dati e, dunque, l'interesse giuridicamente tutelato a non veder compromesso il diritto alla riservatezza dall'altrui esercizio dell'accesso. Peraltro l'art. 16, comma 3, L. 15/2005 -"non sono ammissibili istanze di accesso preordinate a un controllo generalizzato dell'operato delle Pubbliche Amministrazioni"chiarimento relativamente all'informativa successiva. Avverso tale provvedimento ….., in qualità di rappresentante sindacale della ….. di ….. proponeva ricorso alla Commissione. Perveniva memoria dell’Amministrazione, che avanzava dubbi circa l’interesse posto a fondamento dell’istanza di accesso, ossia evidenziava che “tali informazioni fossero necessarie a consentire all’organizzazione sindacale nel confronto tenutosi in data ….. non erano state sollevate richieste di ….. chiarimento e che dalle tabelle già fornite si evinceva la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”corrispondenza tra quanto contrattato e quanto corrisposto. La Commissione, nella seduta del ….. riteneva necessario che la parte ricorrente fornisse chiarimenti in ordine all’interesse sotteso con peculiare riferimento “alla verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull’utilizzo delle risorse da parte della ….. e ….. di …..”, interrompendo nelle more i termini di legge. La ricorrente forniva i chiarimenti richiesti e segnatamente ha rappresentato che l’interesse di ….. è l’accesso integrale dei dati di distribuzione del FIS per ogni singolo beneficiario (prospetto analitico degli importi erogati a ciascun beneficiario e per quale incarico) e ciò proprio per verificare il rispetto dei criteri e la corretta applicazione del Contratto di Istituto in materia di distribuzione del FIS, come previsto dalla normativa di settore, che riconosce al Sindacato il potere di partecipare alla procedura di assegnazione del FIS e di verificare l’utilizzo delle risorse del FIS, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. ….. n. …..
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