Common use of Il piano industriale Clause in Contracts

Il piano industriale. Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 26 maggio 2020, ha proceduto ad un aggiornamento del Piano industriale 2019/2035, approvato nella seduta del 26 novembre 2019, a seguito della stipula degli atti di concessione sottoscritti nell’aprile precedente15 ed in vista dell’assunzione del finanziamento senior di 210 milioni di cui si è testé detto. Nella sua costruzione sono stati presi in considerazione elementi di natura economica, patrimoniale e finanziaria, con un approfondimento su quelli di natura monetaria, ovvero sui flussi reddituali attesi nel periodo compreso negli anni dal 2020 al 2035, vale a dire, nel periodo di sviluppo del programma di rigenerazione urbana dell’area MIND, anche al fine di evidenziare la sostenibilità finanziaria e il merito creditizio dell’iniziativa imprenditoriale. A tal fine, sono stati messi in particolare risalto i riflessi finanziari derivanti dai contratti relativi alla “concessione base” e alla “concessione aggiunta”, in relazione ai quali sono stati stimati ricavi nell’arco di piano (coincidente con la fase di sviluppo), per un totale di 600 milioni circa, a titolo di canoni concessori, di anticipi sugli stessi, di rimborsi dei costi di infrastrutturazione e 14 In conformità alla clausola di “cash sweep”, inserita nel contratto di finanziamento, secondo cui i flussi di cassa eccedenti i 6 milioni alla fine di ogni esercizio devono essere destinati al rimborso del debito. 15 Cfr. supra, par. n. 3.2. di corrispettivo per la vendita della nuda proprietà di parte (142.000 mq circa) della Slp totale (227.250 mq) relativa alle aree oggetto della “concessione aggiunta”. I ricavi dalle alienazioni delle aree e dei manufatti in favore delle due “funzioni pubbliche”/”ancore dello sviluppo” (HT e UniMi), che si realizzeranno nei primi 6 anni di piano, sono stati, invece, stimati in 64 milioni circa. Tenuto conto che i costi complessivi per il funzionamento della società, per il mantenimento del sito, per l’adeguamento delle opere in cessione ai due Comuni soci e per lo sviluppo dell’area, sono stati previsti in complessivi 259 milioni, la Società ha ritenuto la completa recuperabilità, nell’arco di piano, degli investimenti effettuati e delle pregresse perdite, nonché la piena capacità della Società di soddisfare integralmente il debito finanziario contratto.

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Il piano industriale. Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 26 maggio 2020, ha proceduto ad un aggiornamento del Piano industriale 2019/2035, approvato nella seduta del 26 novembre 2019, a seguito della stipula degli atti di concessione sottoscritti nell’aprile precedente15 precedente40 ed in vista dell’assunzione del finanziamento senior di 210 milioni di cui si è testé dettodetto41, ha approvato il Piano industriale 2020/2035. Nella sua costruzione sono stati presi in considerazione elementi di natura economica, patrimoniale e finanziaria, con un approfondimento su quelli di natura monetaria, ovvero sui flussi reddituali attesi nel periodo compreso negli anni dal 2020 al 2035, vale a dire, nel periodo di sviluppo del programma di della rigenerazione urbana dell’area MIND, anche al fine di evidenziare la sostenibilità finanziaria e il merito creditizio dell’iniziativa imprenditoriale. 40 Cfr. supra, par. n. 3.2. 41 Cfr. supra, paragrafo precedente. A tal fine, sono stati messi in particolare risalto i riflessi finanziari derivanti dai contratti relativi alla “concessione base” e alla “concessione aggiunta”, in relazione ai mercé i quali sono stati stimati ricavi nell’arco di piano (coincidente con la fase di sviluppo), per un totale di 600 milioni di euro circa, a titolo di canoni concessori, di anticipi sugli stessi, di rimborsi dei costi di infrastrutturazione ristrutturazione e 14 In conformità alla clausola di “cash sweep”, inserita nel contratto di finanziamento, secondo cui i flussi di cassa eccedenti i 6 milioni alla fine di ogni esercizio devono essere destinati al rimborso del debito. 15 Cfr. supra, par. n. 3.2. di corrispettivo per la vendita della nuda proprietà di parte (142.000 mq circa) della Slp SLP totale (227.250 mq) relativa alle aree oggetto della “concessione aggiunta”. I ricavi dalle alienazioni delle aree e dei manufatti in favore delle due “funzioni pubbliche”/”ancore dello sviluppo” (HT e UniMiUNIMI), che si realizzeranno nei primi 6 anni di piano, sono stati, invece, stimati in 64 61 milioni di euro circa. Tenuto Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 26 maggio 2020, ha proceduto ad un aggiornamento del Piano, apportandovi leggere modifiche, soprattutto sul versante dell’andamento dei costi operativi, tenuto conto che i costi complessivi per il funzionamento dei risultati del bilancio all’esame (la cui proposta è stata approvata nella stessa seduta) ed in considerazione, altresì, dell’evoluzione successiva della società, per il mantenimento del sito, per l’adeguamento delle opere in cessione ai due Comuni soci gestione sino alla suddetta data e per lo sviluppo dell’area, sono stati previsti in complessivi 259 milioni, di quella prevedibile nel breve periodo.42 42 Su tale argomento si riferirà più diffusamente con la Società ha ritenuto la completa recuperabilità, nell’arco di piano, degli investimenti effettuati e delle pregresse perdite, nonché la piena capacità della Società di soddisfare integralmente il debito finanziario contrattoprossima Relazione relativa all’esercizio corrente.

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Il piano industriale. Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 26 maggio 2020, ha proceduto ad un aggiornamento del Piano industriale 2019/2035, approvato nella seduta del 26 novembre 2019, a seguito della stipula degli atti di concessione sottoscritti nell’aprile precedente15 precedente40 ed in vista dell’assunzione del finanziamento senior di 210 milioni di cui si è testé dettodetto41, ha approvato il Piano industriale 2020/2035. Nella sua costruzione sono stati presi in considerazione elementi di natura economica, patrimoniale e finanziaria, con un approfondimento su quelli di natura monetaria, ovvero sui flussi reddituali attesi nel periodo compreso negli anni dal 2020 al 2035, vale a dire, nel periodo di sviluppo del programma di della rigenerazione urbana dell’area MIND, anche al fine di evidenziare la sostenibilità finanziaria e il merito creditizio dell’iniziativa imprenditoriale. 40 Cfr. supra, par. n. 3.2. 41 Cfr. supra, paragrafo precedente. A tal fine, sono stati messi in particolare risalto i riflessi finanziari derivanti dai contratti relativi alla “concessione base” e alla “concessione aggiunta”, in relazione ai mercé i quali sono stati stimati ricavi nell’arco di piano (coincidente con la fase di sviluppo), per un totale di 600 milioni di euro circa, a titolo di canoni concessori, di anticipi sugli stessi, di rimborsi dei costi di infrastrutturazione ristrutturazione e 14 In conformità alla clausola di “cash sweep”, inserita nel contratto di finanziamento, secondo cui i flussi di cassa eccedenti i 6 milioni alla fine di ogni esercizio devono essere destinati al rimborso del debito. 15 Cfr. supra, par. n. 3.2. di corrispettivo per la vendita della nuda proprietà di parte (142.000 mq circa) della Slp SLP totale (227.250 mq) relativa alle aree oggetto della “concessione aggiunta”. I ricavi dalle alienazioni delle aree e dei manufatti in favore delle due “funzioni pubbliche”/”ancore dello sviluppo” (HT e UniMiUNIMI), che si realizzeranno nei primi 6 anni di piano, sono stati, invece, stimati in 64 61 milioni di euro circa. Tenuto Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 26 maggio 2020, ha proceduto ad un aggiornamento del Piano, apportandovi leggere modifiche, soprattutto sul versante dell’andamento dei costi operativi, tenuto conto che i costi complessivi per il funzionamento dei risultati del bilancio all’esame (la cui proposta è stata approvata nella stessa seduta) ed in considerazione, altresì, dell’evoluzione successiva della società, per il mantenimento del sito, per l’adeguamento delle opere in cessione ai due Comuni soci gestione sino alla suddetta data e per lo sviluppo dell’area, sono stati previsti in complessivi 259 milioni, la Società ha ritenuto la completa recuperabilità, nell’arco di piano, degli investimenti effettuati e delle pregresse perdite, nonché la piena capacità della Società di soddisfare integralmente il debito finanziario contratto.quella prevedibile nel breve periodo.42

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Il piano industriale. Il Piano industriale 2019–2021, come già anticipato da questa Corte nel precedente referto29, si muove all’interno di uno scenario fortemente dinamico e in deciso cambiamento, con un evidente spostamento delle abitudini di consumo degli utenti verso piattaforme IP e mobile e verso modelli di fruizione non lineari; i più giovani (i cc.dd. millennials) considerano sempre più web e social come forme principali di fruizione delle notizie. In tale contesto, la capacità creativa di generare contenuti fortemente identificativi diventa un importante differenziale competitivo a scapito della capacità di confezionamento dei palinsesti. I cambiamenti strutturali che caratterizzano le attuali dinamiche evolutive del settore dei media impongono a tutti i broadcaster tradizionali un ripensamento del proprio approccio strategico. Anche i Public Service Media (PSM), come la Rai, sono chiamati a fornire risposte innovative per poter mantenere la propria posizione di centralità e rilevanza all’interno del nuovo contesto competitivo digitale. Proprio tenendo presente la nuova realtà e per affrontare adeguatamente le nuove sfide di 29 V. anche il precedente referto di cui alla del. n. 82 del 2020, cit., par. 9.1. mercato, il Piano industriale 2019-2021 ha identificato come priorità strategica l’evoluzione della Rai da broadcaster tradizionale a digital media company, puntando ad intercettare anche gli utenti che non prediligono la Tv come media di riferimento, coniugando i principi di universalità e di autorevolezza con l’innovazione di stili, linguaggi e canali digitali. In coerenza con tali premesse, il Piano 2019–2021 identifica una serie di direttrici strategiche di fondo: − definizione di un modello operativo multipiattaforma per lo sviluppo e la gestione di tutte le tipologie di contenuti; − superamento delle logiche di verticalizzazione nell’ideazione e nello sfruttamento del prodotto; − potenziamento dell’offerta digitale e revisione dell’offerta informativa, anche attraverso la valorizzazione del presidio territoriale garantito dalle sedi regionali; − riarticolazione dell’offerta televisiva e radiofonica; − rafforzamento delle competenze ideative interne. Esso si pone, inoltre, come ulteriore obiettivo, il mantenimento a regime dell’equilibrio economico-finanziario del Gruppo, nonostante i consistenti investimenti previsti nel triennio per realizzare il processo di trasformazione innanzi tratteggiato; il Piano, infatti, prevede, da un lato, una serie di razionalizzazioni dei costi derivanti anche dalle sinergie connesse ad un effettivo approccio multipiattaforma, dall’altro, delinea un’offerta maggiormente allineata alle nuove esigenze degli utenti, con positive ricadute sui ricavi pubblicitari e su quelli commerciali. D’altra parte, è comunque da considerare che la Rai, per la sua natura di servizio pubblico, non può seguire esclusivamente logiche di mercato. Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 26 maggio 20206 marzo 2019, ha proceduto approvato il Piano industriale in cui – oltre ad essere indicate le iniziative strategiche che guideranno il percorso di evoluzione dell’azienda – è stata dedicata ampia trattazione all’evoluzione del mondo dei media e di come queste evoluzioni incidano sul futuro stesso della Rai. In tale contesto, il Piano industriale ha inteso perseguire tutti i compiti che sono affidati al servizio pubblico e contemporaneamente favorire una posizione da protagonista dell’Azienda anche nel mondo digitale, nel quale operano nuovi e importanti concorrenti. Il predetto percorso di cambiamento presuppone la necessità di vincere alcune sfide essenziali per l’Azienda: − migliorare la comprensione delle esigenze degli utenti per adempiere al meglio al ruolo di servizio pubblico; − intercettare le abitudini e gli interessi delle giovani generazioni che non prediligono la Tv come media di riferimento, anche con una più ampia offerta digitale; − recuperare il gap rispetto al mercato sull’area news; − elaborare contenuti innovativi, pensati per le piattaforme digitali; − realizzare un aggiornamento mutamento organizzativo che agevoli l’ottimizzazione delle risorse a disposizione. Il nuovo Piano industriale intende gestire la transizione della Rai, da broadcaster tradizionale a media company di servizio pubblico a trazione digitale, basando tale percorso su quattro aree principali: − porre utenti e contenuti al centro, con iniziative che puntino a presidiare in modo più completo ed efficace l’interazione con gli utenti, ottimizzare gli investimenti in contenuto e rendere la produzione di contenuto nazionale un elemento di differenziazione competitiva rispetto a quanto proposto dai gruppi internazionali; − colmare il gap digitale, sviluppare l’offerta di news sul fronte digitale e l’offerta editoriale sulle nuove piattaforme, innovando contenuti e funzionalità tecnologiche delle stesse piattaforme digitali di distribuzione; − finanziare la trasformazione, individuando le risorse per finanziare tutte le iniziative strategiche su cui si basano le prospettive di sviluppo del Piano e l’ottemperanza agli obblighi del contratto di servizio; − presidiare i fattori abilitanti, assicurando la presenza e l’impiego ottimale di tutte le risorse (tecnologiche, immobiliari, umane) necessarie per consentire alla Rai di avviare e governare le iniziative strategiche. L’irrompere della pandemia ha ostacolato la realizzazione operativa del Piano industriale 2019/20352019-2021, approvato imponendone la sospensione. In particolare, la Rai ha sospeso le attività di definizione dei nuovi processi e delle modalità di gestione della transizione verso il nuovo modello organizzativo content centric. Infatti, l’esigenza di concentrare tutti gli sforzi nella seduta gestione della crisi della pandemia e nel garantire la continuità della programmazione ha comportato il rinvio del 26 novembre 2019progetto di riorganizzazione dell’area editoriale. Tuttavia, in questo periodo la società ha istituito le nuove direzioni: Nuovi Formati, Documentari nonché Rai per il Sociale. In ogni caso, il percorso delineato dal Piano industriale è ritenuto idoneo a mantenere la sua validità, sicché le direttrici individuate potranno supportare una maggiore focalizzazione sui contenuti, garantendo al contempo una maggiore efficienza aziendale. Il panorama del mercato degli abbonamenti ai servizi di video on demand (SVOD) è in continua crescita, in termini di abbonati, di piattaforme e di contenuti. Tutte le esigenze tecnologiche aziendali nel campo della produzione, trattamento e distribuzione di contenuti audio, video e dati, nonché l’architettura e dotazione di apparati, sistemi, reti e servizi necessari allo sviluppo del Gruppo Rai, sono stati definiti sulla base degli obiettivi del Piano industriale e delle specifiche esigenze di business e delle best practice tecnologiche nazionali ed internazionali. Nel corso del 2020, molte delle attività di indirizzo e coordinamento del Chief Technology Officer – Infrastrutture tecnologiche hanno favorito progetti tecnologici in grado di rafforzare la capacità di resilienza aziendale, aumentare la produttività e accelerare l’innovazione. Inoltre, sono stati realizzati diversi interventi organizzativi in applicazione del Piano industriale (istituzione delle Direzioni di genere, razionalizzazione della Direzione distribuzione, potenziamento della Direzione RaiPlay e Digital, avvio della piena operatività della Direzione canone e beni artistici, a seguito dell’ampliamento delle competenze sui beni artistici definito a fine 2019) e delle valutazioni dei vertici aziendali (es. accorpamento delle attività in materia di responsabilità sociale nell’ambito della stipula degli atti nuova Direzione Rai per il Sociale). In coerenza con le disposizioni del contratto di concessione sottoscritti nell’aprile precedente15 ed servizio, la Rai ha presentato al Ministero dello sviluppo economico per le determinazioni di competenza, i progetti relativi alla realizzazione di un nuovo canale in vista dell’assunzione del finanziamento senior lingua inglese e di 210 milioni di cui si è testé detto. Nella sua costruzione sono stati presi in considerazione elementi di natura economica, patrimoniale e finanziaria, con un approfondimento su quelli di natura monetaria, ovvero sui flussi reddituali attesi nel periodo compreso negli anni dal 2020 al 2035, vale a dire, nel periodo di sviluppo del programma di rigenerazione urbana dell’area MIND, anche al fine di evidenziare la sostenibilità finanziaria e il merito creditizio dell’iniziativa imprenditorialenuovo canale dedicato alle tematiche istituzionali. A tal fineseguito dell’approvazione da parte del Ministero, sono stati messi in particolare risalto i riflessi finanziari derivanti dai contratti la Società ha, quindi, avviato le necessarie attività di definizione operativa dei relativi alla “concessione base” e alla “concessione aggiunta”progetti, in relazione sulla cui tempistica hanno negativamente inciso gli impatti della pandemia da Covid-19. Per quanto attiene ai quali sono stati stimati ricavi nell’arco di piano (coincidente con la fase di sviluppo), per un totale di 600 milioni circa, a titolo di canoni concessori, di anticipi sugli stessi, di rimborsi dei costi di infrastrutturazione e 14 In conformità alla clausola di “cash sweep”, inserita nel contratto di finanziamento, secondo cui i flussi di cassa eccedenti i 6 milioni alla fine di ogni esercizio devono essere destinati al rimborso del debito. 15 Cfr. supra, par. n. 3.2. di corrispettivo per la vendita della nuda proprietà di parte (142.000 mq circa) della Slp totale (227.250 mq) relativa alle aree oggetto della “concessione aggiunta”. I ricavi dalle alienazioni delle aree e dei manufatti in favore delle due “funzioni pubbliche”/”ancore dello sviluppo” (HT e UniMi), che si realizzeranno nei primi 6 anni di piano, sono stati, invece, stimati in 64 milioni circa. Tenuto conto che i costi complessivi per il funzionamento della società, per il mantenimento del sito, per l’adeguamento delle opere in cessione ai due Comuni soci e per lo sviluppo dell’area, sono stati previsti in complessivi 259 milioniprocessi, la Società ha ritenuto definito l’impianto del nuovo modello normativo, articolato in policy, processi e procedure. Tale impostazione abilita sia la completa recuperabilitàdefinizione di una “catena del valore” coerente con i principi del Piano industriale e del ruolo di servizio pubblico, nell’arco sia la conseguente mappatura dei processi aziendali in un catalogo organico. Circostanza che, a sua volta, consente di pianoprocedere all’aggiornamento di fonti normative interne stratificate e talvolta datate, degli investimenti effettuati con benefici tangibili, a tendere, in termini di comprensione del funzionamento, gestione delle competenze, controllo interno e definizione delle pregresse perditepriorità di interventi informatici. Con riguardo ai fatti successivi al 31 dicembre 2020, nonché va segnalata l’acquisizione dei diritti esclusivi multipiattaforma di tutte le 64 partite dei Campionati del mondo di calcio del 2022 che si disputeranno in Qatar, con facoltà di sublicenza. Nel biennio 2021/2022 con il radicale rinnovamento del sistema tecnologico diffusivo nazionale - a seguito della assegnazione ai sistemi di telecomunicazione di telefonia mobile delle frequenze della banda Uhf 700 MHz – è previsto il refarming del digitale terrestre e la piena capacità della Società sua evoluzione verso tecnologie di soddisfare integralmente il debito finanziario contrattoseconda generazione.

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