Common use of Inerti Clause in Contracts

Inerti. Gli inerti impiegati per il confezionamento del conglomerato cementizio potranno provenire da vagliatura e trattamento dei materiali alluvionali o da frantumazione di materiali di cava e dovranno avere caratteristiche conformi a quelle previste per la Classe A nella Norma UNI 8520 parte 2a. Dovranno essere costituiti da elementi non gelivi privi di parti friabili e polverulente o scistose, argilla e sostanze organiche. Non dovranno contenere i minerali dannosi: · pirite; · marcasite; · pirrotina; · gesso; · solfati solubili. A cura del Contraente Generale, sotto il controllo della DL, dovrà essere accertata, mediante esame mineralogico (UNI 8520 parte 4) presso un laboratorio ufficiale, l’assenza dei minerali indesiderati e di forme di silice reattiva verso gli alcali del cemento (opale, calcedonio, tridimite, cristobalite, quarzo cristallino in stato di alterazione o tensione, selce, vetri vulcanici, ossidiane), per ciascuna delle cave di provenienza dei materiali. Xxx fosse presente silice reattiva si procederà all’esecuzione delle prove della Norma UNI 8520 parte 22, punto 3, con la successione e l’interpretazione ivi descritte. Copia della relativa documentazione dovrà essere custodita dalla DL e dal Contraente Generale. In assenza di tali certificazioni il materiale non potrà essere posto in opera, e dovrà essere allontanato e sostituito con materiale idoneo. Nella Tabella 2, sono riepilogate le principali prove cui devono essere sottoposti gli inerti. Tali esami, dovranno essere effettuati prima dell’autorizzazione all’impiego, per ogni cambiamento di cava o materiali nel corpo di cava, ogni 8000 m³ di materiali impiegati e comunque almeno una volta all’anno, nonché ogni volta la Direzione Lavori lo riterrà necessario, salvo per quanto riguarda il contenuto di solfati e di cloruri che dovrà essere effettuato giornalmente. Per quanto riguarda il coefficiente di forma degli inerti e la granulometria si dovrà verificare che soddisfino alle indicazioni riportate nel predetto punto, ogni 1000 m³ di materiale impiegato, nonché ogni volta che la DL lo riterrà necessario. Xxxxxxx rifiutati pietrischetti, pietrischi e graniglie aventi un coefficiente di forma, determinato secondo UNI 8520 parte 18, minore di 0,15 (per un diametro massimo Dmax fino a 32 mm) e minore di 0,12 (per un diametro massimo Dmax fino a 64 mm). La curva granulometrica dovrà essere tale da ottenere il massimo peso specifico del conglomerato cementizio a parità di dosaggio di cemento e di lavorabilità dell’impasto e dovrà consentire di ottenere i requisiti voluti sia nell’impasto fresco (consistenza, omogeneità, lavorabilità, aria inglobata, etc.) che nell’impasto indurito (resistenza, permeabilità, modulo elastico, ritiro, viscosità, durabilità, etc.). Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla granulometria della sabbia al fine di ridurre al minimo il fenomeno dell’essudazione (bleeding) nel conglomerato cementizio. Gli inerti dovranno essere suddivisi in almeno tre pezzature, la più fine non dovrà contenere più del 15% di materiale trattenuto al vaglio a maglia quadrata da 5 mm di lato. Le singole pezzature non dovranno contenere frazioni granulometriche appartenenti alle pezzature inferiori, in misura superiore al 15% e frazioni granulometriche, appartenenti alle pezzature superiori, in misura superiore al 10% della pezzatura stessa. La dimensione massima (Dmax) dell'aggregato deve essere tale da permettere che il conglomerato possa riempire ogni parte del manufatto; dovrà pertanto risultare: minore di 0,25 volte la dimensione minima delle strutture; minore della spaziatura minima tra le barre di armatura, diminuita di 5 mm; minore dello spessore del copriferro.

Appears in 1 contract

Samples: www.mb.provincia.mb.it

Inerti. Gli inerti impiegati per il confezionamento del conglomerato cementizio potranno provenire da vagliatura e trattamento dei materiali alluvionali o da frantumazione di materiali di cava e dovranno avere caratteristiche conformi a quelle previste per la Classe A nella Norma UNI 8520 parte 2a. Dovranno essere costituiti da elementi non gelivi privi di parti friabili e polverulente o scistose, argilla e sostanze organiche. Non dovranno contenere i minerali dannosi: · pirite; · marcasite; · pirrotina; · gesso; · • pirite • marcasite • pirrotina • gesso • solfati solubili. solubili A cura del Contraente Generaledell’Impresa, sotto il controllo della DL, dovrà essere accertata, mediante esame mineralogico (UNI 8520 parte 4) presso un laboratorio ufficiale, l’assenza dei minerali indesiderati e di forme di silice reattiva verso gli alcali del cemento (opale, calcedonio, tridimite, cristobalite, quarzo cristallino in stato di alterazione o tensione, selce, vetri vulcanici, ossidiane), per ciascuna delle cave di provenienza dei materiali. Xxx fosse presente silice reattiva si procederà all’esecuzione delle prove della Norma UNI 8520 parte 22, punto 3, con la successione e l’interpretazione ivi descritte. Copia della relativa documentazione dovrà essere custodita dalla DL e dal Contraente Generaledall’Impresa. In assenza di tali certificazioni il materiale non potrà essere posto in opera, e dovrà essere allontanato e sostituito con materiale idoneo. Nella Tabella 228.3.2a, sono riepilogate le principali prove cui devono essere sottoposti gli inerti. Tali esami, dovranno essere effettuati prima dell’autorizzazione all’impiego, per ogni cambiamento di cava o materiali nel corpo di cava, ogni 8000 m3 di materiali impiegati e comunque almeno una volta all’anno, nonché ogni volta la Direzione Lavori lo riterrà necessario, salvo per quanto riguarda il contenuto di solfati e di cloruri che dovrà essere effettuato giornalmente. Per quanto riguarda il coefficiente di forma degli inerti e la granulometria si dovrà verificare che soddisfino alle indicazioni riportate nel predetto punto, ogni 1000 m3 di materiale impiegato, nonché ogni volta che la DL lo riterrà necessario. CARATTERISTICHE PROVE NORME TOLLERANZA DI ACCETTABILITA’ Gelività degli aggregati Gelività CNR 80 Perdita di massa 4% dopo 20 cicli UNI 8520 (parte 20) Resistenza all’abrasione Los Angeles CNR 34 UNI 8520 (parte 19) Perdita di massa LA 30% Compattezza degli aggregati Degradabilità delle soluzioni solfatiche UNI 8520 (parte 10) Perdita di massa dopo 5 cicli 10% Presenza di gesso e solfati solubili Analisi chimica degli inerti UNI 8520 (parte 11) SO3 0,05% Presenza di argille Equivalente in sabbia UNI 8520 (parte 15) ES 80 VB 0,6 cm3/gr di fini Presenza di pirite, marcasite e pirrotina Analisi petrografica UNI 8520 (parte 4) Assenti Presenza di sostanze organiche Determinazione colorimetrica UNI 8520 (parte 14) Per aggregato fine: colore della soluzione più chiaro dello standard di riferimento Presenza di forme di silice reattiva Potenziale reattività dell’aggregato: metodo chimico Potenziale attività delle miscele cemento aggregati: metodo del prisma di malta UNI 8520 (parte 22) UNI 8520 (parte 22 punto 4) UNI 8520 (parte 22 punto 5) Presenza di cloruri solubili Analisi chimica UNI 8520 (parte 12) Cl 0,05% Coefficiente di forma e di appiattimento Determinazione dei coefficienti di forma e di appiattimento UNI 8520 (parte 18) Cf 0,15 (Dmax = 32 mm) Cf 0,12 (Dmax = 64 mm) Frequenza delle prove La frequenza sarà definita dal progettista e/o prescritta dalla D.L. Comunque dovranno essere eseguite prove: prima dell’autorizzazione all’impiego; per ogni cambiamento di cava o materiali nel corpo di cava; ogni 8000 mc di aggregati impiegati. Xxxxxxx rifiutati pietrischetti, pietrischi e graniglie aventi un coefficiente di forma, determinato secondo UNI 8520 parte 18, minore di 0,15 (per un diametro massimo Dmax fino a 32 mm) e minore di 0,12 (per un diametro massimo Dmax fino a 64 mm). La curva granulometrica dovrà essere tale da ottenere il massimo peso specifico del conglomerato cementizio a parità di dosaggio di cemento e di lavorabilità dell’impasto e dovrà consentire di ottenere i requisiti voluti sia nell’impasto fresco (consistenza, omogeneità, lavorabilità, aria inglobata, etc.) che nell’impasto indurito (resistenza, permeabilità, modulo elastico, ritiro, viscosità, durabilità, etc.). Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla granulometria della sabbia al fine di ridurre al minimo il fenomeno dell’essudazione (bleeding) nel conglomerato cementizio. Gli inerti dovranno essere suddivisi in almeno tre pezzature, la più fine non dovrà contenere più del 15% di materiale trattenuto al vaglio a maglia quadrata da 5 mm di lato. Le singole pezzature non dovranno contenere frazioni granulometriche appartenenti alle pezzature inferiori, in misura superiore al 15% e frazioni granulometriche, appartenenti alle pezzature superiori, in misura superiore al 10% della pezzatura stessa. La dimensione massima (Dmax) dell'aggregato deve essere tale da permettere che il conglomerato possa riempire ogni parte del manufatto; dovrà pertanto risultare: minore di 0,25 volte la dimensione minima delle strutture; minore della spaziatura minima tra le barre di armatura, diminuita di 5 mm; minore dello spessore del copriferro.

Appears in 1 contract

Samples: www.provincia.sp.it

Inerti. Gli inerti impiegati per il confezionamento del conglomerato cementizio potranno provenire da vagliatura e trattamento dei materiali alluvionali o da frantumazione di materiali di cava e dovranno avere caratteristiche conformi a quelle previste per la Classe A nella Norma UNI 8520 parte 2a. Dovranno essere costituiti da elementi non gelivi privi di parti friabili e polverulente o scistose, argilla e sostanze organiche. Non dovranno contenere i minerali dannosi: · pirite; · marcasite; · pirrotina; · gesso; · solfati solubili. A cura del Contraente Generaledell’Impresa, sotto il controllo della DLD.L., dovrà essere accertata, mediante esame mineralogico (UNI 8520 EN 932 parte 43) presso un laboratorio ufficiale, l’assenza dei minerali indesiderati e di forme di silice reattiva verso gli alcali del cemento (opale, calcedonio, tridimite, cristobalite, quarzo cristallino in stato di alterazione o tensione, selce, vetri vulcanici, ossidiane), per ciascuna delle cave di provenienza dei materiali. Xxx fosse presente silice reattiva si procederà all’esecuzione delle prove della Norma UNI 8520 parte 22, punto 3, con la successione e l’interpretazione ivi descritte. Copia della relativa documentazione dovrà essere custodita dalla DL D.L. e dal Contraente Generaledall’Impresa. In assenza di tali certificazioni il materiale non potrà essere posto in opera, e dovrà essere allontanato e sostituito con materiale idoneo. Nella Tabella 2, 2 sono riepilogate le principali prove cui devono essere sottoposti gli inerti. Tali esami, dovranno essere effettuati prima dell’autorizzazione all’impiego, per ogni cambiamento di cava o materiali nel corpo di cava, ogni 8000 m3 di materiali impiegati e comunque almeno una volta all’anno, nonché ogni volta la Direzione Lavori lo riterrà necessario, salvo per quanto riguarda il contenuto di solfati e di cloruri che dovrà essere effettuato giornalmente. Per quanto riguarda il coefficiente di forma degli inerti e la granulometria si dovrà verificare che soddisfino alle indicazioni riportate nel predetto punto, ogni 1000 m3 di materiale impiegato, nonché ogni volta che la DL D.L. lo riterrà necessario. Xxxxxxx rifiutati pietrischetti, pietrischi e graniglie aventi un coefficiente di forma, determinato secondo UNI 8520 parte 18EN 933-3, minore di 0,15 (per un diametro massimo Dmax fino a 32 mm) e minore di 0,12 (per un diametro massimo Dmax fino a 64 mm). La curva granulometrica dovrà essere tale da ottenere il massimo peso specifico del conglomerato cementizio a parità di dosaggio di cemento e di lavorabilità dell’impasto e dovrà consentire di ottenere i requisiti voluti sia nell’impasto fresco (consistenza, omogeneità, lavorabilità, aria inglobata, etc.) che nell’impasto indurito (resistenza, permeabilità, modulo elastico, ritiro, viscosità, durabilità, etc.). Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla granulometria della sabbia al fine di ridurre al minimo il fenomeno dell’essudazione (bleeding) nel conglomerato cementizio. Gli inerti dovranno essere suddivisi in almeno tre pezzature, la più fine non dovrà contenere più del 15% di materiale trattenuto al vaglio a maglia quadrata da 5 mm di lato. Le singole pezzature non dovranno contenere frazioni granulometriche appartenenti alle pezzature inferiori, in misura superiore al 15% e frazioni granulometriche, appartenenti alle pezzature superiori, in misura superiore al 10% della pezzatura stessa. La dimensione massima (Dmax) dell'aggregato deve essere tale da permettere che il conglomerato possa riempire ogni parte del manufatto; dovrà pertanto risultare: minore di 0,25 volte la dimensione minima delle strutture; minore della spaziatura minima tra le barre di armatura, diminuita di 5 mm; minore dello spessore del copriferro.

Appears in 1 contract

Samples: cdn1.regione.veneto.it

Inerti. Gli I materiali inerti impiegati per il confezionamento del conglomerato cementizio potranno provenire da vagliatura e trattamento dei materiali alluvionali o da frantumazione di materiali di cava e dovranno avere caratteristiche conformi a quelle previste impiegarsi per la Classe A nella Norma UNI 8520 parte 2aconfezione di malte e xxxxxxxxxxxx dovranno possedere le qualità, stabilite dal vigente regolamento d’applicazione della legge 5.11.1971 nr. Dovranno essere costituiti da elementi non gelivi privi di parti friabili e polverulente o scistose, argilla e sostanze organiche. Non dovranno contenere i minerali dannosi: · pirite; · marcasite; · pirrotina; · gesso; · solfati solubili. A cura del Contraente Generale, sotto il controllo della DL, dovrà essere accertata, mediante esame mineralogico (UNI 8520 parte 4) presso un laboratorio ufficiale, l’assenza dei minerali indesiderati e di forme di silice reattiva verso gli alcali del cemento (opale, calcedonio, tridimite, cristobalite, quarzo cristallino 1086 relativa alla disciplina delle opere in stato di alterazione o tensione, selce, vetri vulcanici, ossidiane), per ciascuna delle cave di provenienza dei materiali. Xxx fosse presente silice reattiva si procederà all’esecuzione delle prove della Norma UNI 8520 parte 22, punto 3, con la successione e l’interpretazione ivi descritte. Copia della relativa documentazione dovrà essere custodita dalla DL e dal Contraente Generale. In assenza di tali certificazioni il materiale non potrà essere posto in opera, e dovrà essere allontanato e sostituito con materiale idoneo. Nella Tabella 2, sono riepilogate le principali prove cui devono essere sottoposti gli inerti. Tali esami, dovranno essere effettuati prima dell’autorizzazione all’impiego, per ogni cambiamento di cava o materiali nel corpo di cava, ogni 8000 m³ di materiali impiegati e comunque almeno una volta all’anno, nonché ogni volta la Direzione Lavori lo riterrà necessario, salvo per quanto riguarda il contenuto di solfati e di cloruri che dovrà essere effettuato giornalmente. Per quanto riguarda il coefficiente di forma degli inerti e la granulometria si dovrà verificare che soddisfino alle indicazioni riportate nel predetto punto, ogni 1000 m³ di materiale impiegato, nonché ogni volta che la DL lo riterrà necessario. Xxxxxxx rifiutati pietrischetti, pietrischi e graniglie aventi un coefficiente di forma, determinato secondo UNI 8520 parte 18, minore di 0,15 (per un diametro massimo Dmax fino a 32 mm) e minore di 0,12 (per un diametro massimo Dmax fino a 64 mm). La curva granulometrica dovrà essere tale da ottenere il massimo peso specifico del conglomerato cementizio a parità di dosaggio di cemento e di lavorabilità dell’impasto e dovrà consentire di ottenere i requisiti voluti sia nell’impasto fresco (consistenza, omogeneità, lavorabilità, aria inglobata, etc.) che nell’impasto indurito (resistenza, permeabilità, modulo elastico, ritiro, viscosità, durabilità, etc.). Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla granulometria della sabbia al fine di ridurre al minimo il fenomeno dell’essudazione (bleeding) nel conglomerato cementizio. Gli inerti si classificano come terre che passa- no o vengono trattenute da xxxxxxxx con fori circolari delle seguenti dimensioni (in mm): ghiaia o pietrisco da 71 - 25 ghiaietto o pietrischetto da 25 - 10 ghiaino o pietrischino da 10 - 2 sabbia da 2 - 0,05 E' assolutamente vietato per le confezioni suddette, l’uso di limi o argille, cioè di terre con ele- menti passanti per xxxxxxxx con fori circolari di dimensioni inferiori a 0,05 mm. Per quanto riguarda i materiali inerti da impiegarsi nella formazione delle pavimentazioni stradali, ivi compresi i sottofondi, essi dovranno essere suddivisi in almeno tre pezzaturecorrispondere alle norme per l'accettazione delle pietre naturali da costruzione di cui R.D. 16.11.1939 nr. 2232 e alle norme CNR fascicolo 4 ed. 1953. In particolare il pietrisco e il pietrischino o graniglia per la formazione rispettivamente della mas- sicciata e dello strato di usura dovranno possedere caratteristiche non inferiori alle seguenti: pietrisco pietrischino Peso specifico 2500 kg/m3 2700 kg/m3 Coefficiente qualità 12 25 Per gli inerti da usare nella formazione delle strato di base, dello strato di collegamento (binder) e dello strato di usura, la più fine non perdita di peso determinata con la prova "Los Angeles" dovrà contenere più del 15% essere in- feriore o uguale rispettivamente a 25,22 e 20. L'equivalente in sabbia sarà sempre maggiore o uguale a 45. Il materiale utilizzato, se proveniente da altri cantieri o riciclato in cantiere dovrà avere le se- guenti caratteristiche: • Materiale inerte derivante da macinazione di materiale trattenuto da demolizione strutturale o di scarto di processi industriali opportunamente ripulito, separato, selezionato, frantumato e vagliato. Con- tenuto di frammenti di conglomerati cementizi, manufatti in calcestruzzo, malte e intonaci, ele- menti lapidei naturali anche derivanti da murature, sfridi di cava o pietrisco tolto d’opera, ma- teriali legati idraulicamente, privi di materiale organico. Preventivamente dovrà essere presen- tata la campionatura e sottoposta all'accettazione da parte della D.L. • Idoneo per realizzare sottofondi di piazzali e come tout venant di fondazione. • Composizione granulometrica 15/40 – 30/60 mm e comunque a scelta della D.L. • Idonea certificazione sulla provenienza e qualità dei materiali nel rispetto dei CAM. Al fine di garantire il rispetto del punto 2.5.5 (Scavi e reinterri) dei CAM (Errore: sorgente del rife- rimento non trovata del presente capitolato) l'appaltatore dovrà accertarsi in fase di approvvigio- namento della rispondenza al vaglio criterio. I cementi e gli agglomeranti cementizi a maglia quadrata rapida o lenta presa da 5 mm impiegare per qualsiasi lavoro, do- vranno corrispondere a tutte le particolari prescrizioni di latoaccettazione di cui al D.M. 3.6.1968. Le singole pezzature non Il cemento alluminoso potrà essere usato solo in casi di provata necessità e solo in seguito al con- senso del direttore dei lavori. Gli altri leganti idraulici dovranno contenere frazioni granulometriche appartenenti corrispondere alle pezzature inferiori, prescrizioni di cui alla legge 26.5.1965 nr. 595 e D.M. 14.1.1966. Qualsiasi tipo di legante idraulico dovrà essere conservato in misura superiore al 15% e frazioni granulometriche, appartenenti alle pezzature superiori, in misura superiore al 10% della pezzatura stessa. La dimensione massima (Dmax) dell'aggregato deve essere tale modo da permettere che il conglomerato possa riempire ogni parte del manufatto; dovrà pertanto risultare: minore di 0,25 volte la dimensione minima delle strutture; minore della spaziatura minima tra le barre di armatura, diminuita di 5 mm; minore dello spessore del copriferroripararlo dall'umidità.

Appears in 1 contract

Samples: bandieconcorsi.comune.trieste.it