NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI
NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI
Relativa all’ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. di azioni ordinarie di GIMA TT S.p.A.
Emittente
GIMA TT S.p.A.
Azionisti Venditori
IMA S.p.A. Maestrale Investimenti S.p.A.
Coordinatori dell’Offerta e Joint Bookrunners
BofA Xxxxxx Xxxxx Equita SIM S.p.A. Mediobanca – Banca di
Credito Finanziario S.p.A.
UniCredit Corporate & Investment Banking
Sponsor
Equita SIM S.p.A.
La Nota Informativa è stata redatta ai sensi dell’articolo 113, comma 1, del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente modificato e integrato, dell’articolo 5, comma 4-bis, del regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato, e dell’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 809/2004 della Commissione del 29 aprile 2004, come successivamente modificato e integrato, recante modalità di esecuzione della Direttiva 2003/71/CE.
La Nota Informativa è stata depositata presso la Consob in data 15 settembre 2017 a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 15 settembre 2017, protocollo n. 0107033/17.
L’adempimento di pubblicazione della Nota Informativa non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
La Nota Informativa deve essere letta congiuntamente al Documento di Registrazione, depositato presso la Consob in data 15 settembre 2017 a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 15 settembre 2017, protocollo n. 0107032/17, e alla Nota di Sintesi, depositata presso la Consob in data 15 settembre 2017 a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 15 settembre 2017, protocollo n. 0107033/17.
Il Documento di Registrazione, la Nota Informativa e la Nota di Sintesi costituiscono, congiuntamente, il Prospetto relativo all’ammissione a quotazione delle Azioni di GIMA TT S.p.A. presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Il Prospetto è disponibile presso la sede legale dell’Emittente in Ozzano dell’Xxxxxx (BO), Xxx Xxxxxx xx Xxxxx 000/X, nonché sul sito internet dell’Emittente xxx.xxxxxx.xx.
AVVERTENZE PER L’INVESTITORE
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento, gli investitori sono invitati a valutare attentamente, nel loro complesso, (i) le informazioni contenute nel documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”), nella nota informativa sugli strumenti finanziari (la “Nota Informativa”) e nella nota di sintesi (la “Nota di Sintesi” che, congiuntamente al Documento di Registrazione e alla Nota Informativa, costituiscono il Prospetto), nonché (ii) gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente e al settore di attività in cui esso opera riportati nel Capitolo 4 (Fattori di Rischio) del Documento di Registrazione e gli specifici fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti, riportati nel Capitolo 2 (Fattori di Rischio) della Nota Informativa.
In particolare si richiama l’attenzione su quanto qui di seguito indicato.
1. L’operazione è finalizzata all’ammissione a quotazione delle azioni emesse da GIMA TT S.p.A., società controllata direttamente da IMA S.p.A., società avente azioni ammesse alla negoziazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana
S.p.A. L’operazione è volta a consentire all’Emittente di acquisire lo status di società quotata così da poter raggiungere una maggiore visibilità sul mercato di riferimento e accrescere la capacità di accesso ai mercati dei capitali. L’operazione di ammissione a quotazione si realizza attraverso un’offerta di vendita riservata a investitori istituzionali (l’“Offerta”). L’Offerta, pertanto, non comporta alcun provento in favore della Società, avendo ad oggetto esclusivamente azioni della Società già in circolazione.
Per ulteriori informazioni, si rinvia al Capitolo 2, Paragrafo 2.1 della Nota Informativa.
2. Alla Data del Documento di Registrazione e alla Data di Avvio delle Negoziazioni, GIMA TT S.p.A. è controllata e sarà controllata direttamente da IMA S.p.A, che esercita ed eserciterà su di essa l’attività di direzione e coordinamento. Nell’ambito dell’esercizio di tale attività di direzione e coordinamento, le due società hanno concordato che all’interno del Gruppo IMA le attività connesse al packaging dei prodotti derivati del tabacco siano compiute esclusivamente dall’Emittente e che quest’ultima si astenga dal compiere attività di packaging per prodotti diversi dai derivati del tabacco. Tale accordo, avente durata indeterminata, è previsto conservi efficacia sino a quando IMA detenga la maggioranza dei diritti di voto dell’Emittente o comunque sia in grado di esercitare su di essa una influenza dominante sulle politiche e sulle scelte commerciali. Inoltre, si segnala che IMA S.p.A. è il primo fornitore dell’Emittente in termini quantitativi. Inoltre, GIMA TT ha in essere contratti di fornitura e servizi con IMA S.p.A. che sono stati conclusi senza l’applicazione della procedura per le operazioni con parti correlate, procedura che entrerà in vigore soltanto dalla Data di Avvio delle Negoziazioni.
Per ulteriori informazioni, si rinvia al Capitolo 4, Paragrafi 4.1.5, 4.1.4.2, 4.1.9 e 4.1.14.1 del Documento di Registrazione.
3. Le vendite dell’Emittente sono concentrate su un numero limitato di clienti chiave e, pertanto, la perdita di tali clienti potrebbe avere rilevanti effetti negativi sull’attività, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e sulle prospettive dell’Emittente. Tenuto
conto del numero limitato di operatori del settore in cui opera l’Emittente, la perdita degli attuali clienti potrebbe avere effetti negativi sulla capacità di concludere relazioni commerciali con nuovi clienti. Gli accordi contrattuali conclusi con due dei principali clienti prevedono inoltre la facoltà di questi ultimi di risolvere in qualsiasi momento in tutto o in parte gli ordini sottoscritti, anche in assenza di giusta causa.
Inoltre, qualora tali clienti chiave ritenessero che i termini e le condizioni previsti nei contratti non siano più accettabili, potrebbero richiedere all’Emittente la rinegoziazione degli stessi a termini e condizioni meno favorevoli per l’Emittente. Le relazioni commerciali potrebbero inoltre modificarsi anche a seguito di un mutamento nelle priorità o di un deterioramento delle condizioni finanziarie del cliente. Inoltre, la dipendenza dell’Emittente da un numero limitato di clienti chiave potrebbe costringerlo in futuro ad accettare condizioni commercialmente sfavorevoli con il solo scopo di mantenere intatte le proprie relazioni commerciali ed esponendolo al rischio di perdite sostanziali nel caso in cui uno o più dei clienti chiave decidessero di ridurre il volume di fornitura originariamente previsto o di risolvere il contratto.
Per ulteriori informazioni, si veda il Capitolo 4, Paragrafo 4.1.1 del Documento di Registrazione.
4. L’Emittente è una società di recente costituzione che ha registrato una crescita significativa nei primi anni di attività e con una maggiore incidenza negli anni 2015 e 2016. Tale espansione potrebbe non essere replicata in futuro nel momento in cui la fase di sviluppo iniziale volga a maturazione. Inoltre in considerazione della nuova tipologia di produzione avviata a partire dal 2015, in relazione alla quale è stato applicato il principio contabile IAS 11 – “lavori su ordinazione”, i dati contabili relativi all’esercizio 2014 non risultano interamente comparabili con quelli relativi agli anni 2015 e 2016. L’Emittente non dispone di informazioni relative al grado di saturazione degli impianti dei propri clienti né al tasso di sostituzione da parte degli stessi delle macchine oggetto di fornitura. L’eventuale insuccesso dell’Emittente nella gestione della crescita del proprio business o nell’aumento dei propri ricavi e nel mantenimento dei margini potrebbe comportare effetti negativi sulla sua attività e sulle sue prospettive nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni, si veda il Capitolo 4, Paragrafo 4.1.2 del Documento di Registrazione.
5. Non sono disponibili dati di mercato di fonte indipendente sui segmenti di mercato in cui l’Emittente è attivo direttamente, vale a dire il mercato delle macchine e linee di packaging per il settore del tabacco. Pertanto, in assenza di tali dati, sono stati utilizzati, ai fini dell’analisi del posizionamento competitivo dell’Emittente, dati relativi al mercato del tabacco poiché la Società ritiene che ritiene che i trend del mercato del tabacco influenzino il mercato delle macchine per il packaging di prodotti derivati dal tabacco. Tuttavia, non può esservi garanzia che l’andamento del mercato del tabacco sia allineato e in futuro rimanga allineato all’andamento del mercato delle macchine per il packaging di prodotti derivati dal tabacco. Pertanto il Documento di Registrazione contiene alcune dichiarazioni di preminenza e stime sulla dimensione del mercato di riferimento e sul posizionamento
competitivo dell’Emittente che non sono state oggetto di verifica da parte di terzi indipendenti. Non è pertanto possibile escludere che il posizionamento dell’Emittente, nonché l’andamento dei settori di attività possano risultare differenti da quelli descritti nel Documento di Registrazione.
Per ulteriori informazioni, si rinvia al Capitolo 4, Paragrafo 4.1.3 del Documento di Registrazione.
6. Il controllo di diritto di IMA S.p.A. e l’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento sull’Emittente permarrà anche a seguito dell’Offerta e la Società non sarà pertanto contendibile. La presenza di un azionista di controllo potrebbe impedire, ritardare o comunque scoraggiare un cambio di controllo dell’Emittente negando agli azionisti di quest’ultimo la possibilità di beneficiare del premio generalmente connesso ad un cambio di controllo di una società. Tale circostanza potrebbe incidere negativamente, in particolare, sul prezzo di mercato delle azioni dell’Emittente medesimo. Peraltro, lo Statuto dell’Emittente che entrerà in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni prevede la possibilità, in presenza di determinate condizioni connesse al possesso continuativo delle Azioni per un periodo di almeno ventiquattro mesi, della maggiorazione del diritto di voto esercitabile in assemblea per il socio che rispetti le condizioni richieste dallo Statuto e dalla normativa applicabile. L’Emittente è qualificabile come piccola o media impresa ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. w-quater 1 del TUF.
Per ulteriori informazioni, si rinvia al Capitolo 4, Paragrafo 4.1.16 del Documento di Registrazione.
7. I moltiplicatori EV/EBIT e P/E relativi all’Emittente calcolati sulla base dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa e dei dati economico-patrimoniali dell’Emittente risultano maggiori della media dei moltiplicatori EV/EBIT e P/E 2016 delle società comparabili o correlate all’Emittente. Pertanto, qualora il Prezzo di Offerta fosse determinato applicando il valore massimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa, la sottoscrizione di azioni dell’Emittente risulterebbe per gli investitori più onerosa rispetto alla media delle società comparabili o correlate.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 5, Paragrafo 5.3.1 della Nota Informativa.
INDICE
DEFINIZIONI 4
1. PERSONE RESPONSABILI 9
1.1 Responsabili della Nota Informativa 9
1.2 Dichiarazione di responsabilità 9
2. FATTORI DI RISCHIO 10
2.1 Fattori di rischio relativi all’Offerta e agli strumenti finanziari offerti 10
2.1.1 Rischi connessi all’assenza di proventi dell’Offerta in favore dell’Emittente e alle spese relative al processo di quotazione 10
2.1.2 Rischi connessi al raggiungimento del c.d. flottante, alla liquidità dei mercati e alla possibile volatilità del prezzo delle azioni 10
2.1.3 Rischi connessi al segmento di quotazione e agli alti requisiti della qualifica STAR 11
2.1.4 Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse di un amministratore dell’Emittente 11
2.1.5 Rischi connessi all’interesse proprio nell’Offerta del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell’Amministratore Delegato 12
2.1.6 Rischi connessi alla distribuzione dei dividendi 12
2.1.7 Rischi connessi al sistema di governo societario e all’applicazione differita di alcune previsioni statutarie 13
2.1.8 Rischi connessi alla non contendibilità dell’Emittente 14
2.1.9 Rischi connessi all’attività di stabilizzazione 16
2.1.10 Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse con i Coordinatori dell’Offerta 16
2.1.11 Xxxxxx connessi agli impegni temporanei di alienazione delle Azioni 17
3. INFORMAZIONI ESSENZIALI 19
3.1 Dichiarazione relativa al capitale circolante 19
3.2 Fondi propri e indebitamento 19
3.3 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’Offerta 20
3.4 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi 22
4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE 23
4.1 Descrizione delle Azioni 23
4.2 Legislazione in base alla quale le Azioni sono emesse 23
4.3 Caratteristiche delle Azioni 23
4.4 Valuta delle Azioni 23
4.5 Descrizione dei diritti connessi alle Azioni 23
4.6 Delibere, autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali le Azioni sono emesse 26
4.7 Data prevista per l’emissione e la messa a disposizione delle Azioni 26
4.8 Limitazioni alla libera trasferibilità delle Azioni 26
4.9 Eventuali norme in materia di obbligo di offerta al pubblico di acquisto e/o di offerta
di acquisto e vendita residuali in relazione alle Azioni 27
4.10 Offerte pubbliche di acquisto effettuate sulle Azioni dell’Emittente nel corso
dell’ultimo esercizio e dell’esercizio in corso 29
4.11 Regime fiscale 30
4.11.1 Definizioni 30
4.11.2 Regime fiscale dei dividendi 31
4.11.3 Regime fiscale della distribuzione di riserve di cui all’articolo 47, comma 5, del TUIR 38
4.11.4 Regime fiscale delle plusvalenze 40
4.11.5 Registrazione del contratto di cessione 48
4.11.6 Imposta di bollo 48
4.11.7 Imposta sul valore dei prodotti finanziari detenuti all’estero (“IVAFE”) 49
4.11.8 Obblighi di monitoraggio fiscale ed eventuali ulteriori adempimenti informativi 49
4.11.9 Imposta italiana sulle transazioni finanziarie 50
4.11.10 Imposta sulle successioni e donazioni 52
5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA 53
5.1 Condizioni, statistiche relative all’offerta, calendario previsto e modalità di
sottoscrizione dell’offerta 53
5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata 53
5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta 53
5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e modalità di sottoscrizione 53
5.1.4 Revoca o sospensione dell’Offerta 54
5.1.5 Riduzione della sottoscrizione e modalità di rimborso 54
5.1.6 Ammontare della sottoscrizione 54
5.1.7 Ritiro della sottoscrizione 55
5.1.8 Pagamento e consegna delle Azioni 55
5.1.9 Pubblicazione dei risultati dell’Offerta 55
5.1.10 Procedura per l’esercizio del diritto di prelazione, per la negoziabilità dei diritti di sottoscrizione e per il trattamento dei diritti di sottoscrizione non esercitati 55
5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione 55
5.2.1 Categorie di investitori potenziali ai quali le Azioni sono offerte e mercati 55
5.2.2 Principali azionisti, membri del Consiglio di Amministrazione o componenti del Collegio Sindacale dell’Emittente che intendono aderire all’Offerta e persone che intendono aderire all’Offerta per più del 5% 56
5.2.3 Informazioni da comunicare prima dell’assegnazione 56
5.2.4 Procedura per la comunicazione delle assegnazioni ai sottoscrittori 57
5.2.5 Over-Allotment Option e Greenshoe Option 57
5.3 Fissazione del prezzo 58
5.3.1 Prezzo di Offerta e spese a carico del sottoscrittore 58
5.3.2 Comunicazione del Prezzo di Offerta 61
5.3.3 Limitazione o esclusione del diritto di opzione 61
5.3.4 Differenza tra il Prezzo di Offerta e il prezzo delle Azioni dell’Emittente pagato nel corso dell’anno precedente o da pagare da parte dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei componenti del Collegio Sindacale e dei principali dirigenti, o persone ad essi affiliate 61
5.4 Collocamento e sottoscrizione 62
5.4.1 Nome e indirizzo dei Coordinatori dell’Offerta 62
5.4.2 Organismi incaricati del servizio finanziario e degli agenti depositari 62
5.4.3 Collocamento e garanzia 62
5.4.4 Data di stipula degli accordi di collocamento 63
6. AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE 64
6.1 Domanda di ammissione alla negoziazione 64
6.2 Altri mercati regolamentati 64
6.3 Altre operazioni 64
6.4 Intermediari nelle operazioni sul mercato secondario 64
6.5 Stabilizzazione 64
7. POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA 66
7.1 Azionisti Venditori 66
7.2 Strumenti finanziari offerti 67
7.3 Accordi di lock-up 67
7.3.1 Impegni dell’Emittente 67
7.3.2 Impegni di IMA 68
7.3.3 Impegni di Xxxxxx Xxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx 69
8. SPESE LEGATE ALL’OFFERTA 70
9. DILUIZIONE 71
9.1 Ammontare e percentuale della diluizione immediata derivante dall’Offerta 71
9.2 Offerta destinata agli attuali azionisti 71
10. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 72
10.1 Soggetti che partecipano all’operazione 72
10.2 Altre informazioni sottoposte a revisione 72
10.3 Pareri e relazioni redatti da esperti 72
10.4 Informazioni provenienti da terzi 72
DEFINIZIONI
Si riporta di seguito un elenco delle definizioni utilizzate all’interno della Nota Informativa. Tali definizioni, salvo ove diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato. Si precisa che per le definizioni sotto riportate, ogni qualvolta il contesto lo richieda, la forma singolare include la forma plurale e viceversa.
Accordo per il Collocamento Istituzionale
Il contratto che sarà stipulato, al termine del Periodo di Offerta, tra l’Emittente, gli Azionisti Venditori e i membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale al fine di regolare gli impegni di collocamento e garanzia per il collocamento delle Azioni.
Azioni Le n. 88.000.000 azioni ordinarie della Società, prive di indicazione del valore nominale, nominative, indivisibili, con godimento regolare e in forma dematerializzata, da ammettere alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario.
Azionisti Venditori IMA e Maestrale Investimenti
Borsa Italiana Borsa Italiana S.p.A., con sede legale in Xxxxxx, Xxxxxx xxxxx Xxxxxx
x. 0.
BofA Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx International, con sede legale in Londra, 0 Xxxx Xxxxxx Xxxxxx, XX0X0XX, Xxxxx Xxxxx.
Codice Civile Il Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262, come successivamente modificato e integrato.
Collocamento Istituzionale
Il collocamento privato di n. 30.800.000 di Azioni, riservato a Investitori Istituzionali.
Consob La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con sede in Xxxx, Xxx X.X. Xxxxxxx 0.
Consorzio per il Collocamento Istituzionale
Coordinatori dell’Offerta
Data della Nota Informativa
Data di Avvio delle Negoziazioni
Il consorzio di collocamento e garanzia del Collocamento Istituzionale, coordinato e diretto dai Coordinatori dell’Offerta.
BofA Xxxxxxx Xxxxx, Equita SIM, Mediobanca e UniCredit. La data di approvazione della Nota Informativa.
Il primo giorno in cui le Azioni saranno negoziate sul Mercato Telematico Azionario.
Data di Pagamento La data prevista per il pagamento delle Azioni poste in vendita dagli Azionisti Venditori nel contesto del Collocamento Istituzionale.
Direttiva 2003/71/CE La Direttiva 2003/71/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 4 novembre 2003, come successivamente modificata e integrata, relativa al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari e che modifica la Direttiva 2001/34/CE.
Documento di Registrazione
Emittente o GIMA TT o Società
Il documento di registrazione relativo all’Emittente, depositato presso la Consob in data 15 settembre 2017 a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 15 settembre 2017, protocollo n. 0107032/17.
GIMA TT S.p.A., con sede legale in Ozzano dell’Xxxxxx (BO), Xxx Xxxxxx xx Xxxxx 000/X, codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Bologna 03249061205.
Equita SIM Equita SIM S.p.A. con sede legale in Milano, xxx Xxxxxxx Xxxxxx 0, Xxxxxx.
Gruppo IMA IMA e le società da questa direttamente o indirettamente controllate ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile e dell’articolo 93 del TUF.
IMA I.M.A. Industria Macchine Automatiche S.p.A., con sede legale in Ozzano dell’Xxxxxx (BO), Xxx Xxxxxx 000-000, codice fiscale e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Bologna 00307140376 e partita IVA 00500931209.
Intervallo di Valorizzazione Indicativa
Investitori Istituzionali
L’intervallo di valorizzazione indicativa del capitale economico della Società compreso tra circa Euro 845 milioni ed Euro 1.100 milioni, pari ad un minimo di Euro 9,60 per Azione ed un massimo di Euro 12,50 per Azione, determinato secondo quanto indicato al Capitolo 5, Paragrafo 5.3.1, della Nota Informativa.
Congiuntamente, gli Investitori Qualificati e gli investitori istituzionali all’estero ai sensi della Regulation S dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato, inclusi gli Stati Uniti d’America ai sensi della Rule 144A adottata in forza dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificata.
Investitori Qualificati Gli investitori qualificati come definiti all’articolo 34-ter, comma 1, lett. b), del Regolamento Emittenti.
Maestrale Investimenti
Maestrale Investimenti S.p.A., con sede legale in Xxxxxxx (XX), Xxx Xxxxx Xxxxx Xxxxxx 00, codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Bologna 02458121205.
Mediobanca Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., con sede legale in Milano, Xxxxxxxxx X. Xxxxxx 0, Xxxxxx.
Mercato Telematico Azionario
Il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana.
Monte Titoli Monte Titoli S.p.A., con sede legale in Xxxxxx, Xxxxxx xxxxx Xxxxxx 0.
Nota di Sintesi La nota di sintesi relativa all’Emittente e all’ammissione alle negoziazioni delle Azioni presso il Mercato Telematico Azionario, depositata presso la Consob in data 15 settembre 2017 a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 15 settembre 2017, protocollo n. 0107033/17.
Nota Informativa La presente nota informativa sugli strumenti finanziari, redatta in conformità agli schemi applicabili previsti dal Regolamento (CE) n. 809/2004.
Offerta Il collocamento di n. 30.800.000 di Azioni, poste in vendita dagli Azionisti Venditori in sede di Collocamento Istituzionale.
Opzione di Over- Allotment
L’opzione concessa da IMA ai Coordinatori dell’Offerta per prendere in prestito un massimo di n. 3.080.000 di Azioni, pari al 10% delle Azioni oggetto dell’Offerta, ai fini di una eventuale c.d. sovra- allocazione (over-allotment) nell’ambito del Collocamento Istituzionale.
Opzione Greenshoe L’opzione concessa da IMA ai Coordinatori dell’Offerta per l’acquisto, al Prezzo di Offerta, di ulteriori n. 3.080.000 di Azioni, pari al 10% delle Azioni oggetto dell’Offerta, da allocare presso i destinatari del Collocamento Istituzionale, ai fini dell’eventuale over-allotment nell’ambito del Collocamento Istituzionale.
Periodo di Offerta Il periodo di tempo che terminerà il 28 settembre 2017, salvo proroga o chiusura anticipata, nel quale si svolgerà il Collocamento Istituzionale come indicato al Capitolo 5, Paragrafo 5.1.3, della Nota Informativa.
Prezzo di Offerta Il prezzo definitivo unitario a cui verranno collocate le n. 30.800.000 di Azioni, che sarà determinato con le modalità e i termini di cui al Capitolo 5, Paragrafo 5.3.1, della Nota Informativa e reso noto con le modalità e i termini di cui al Capitolo 5, Paragrafo 5.3.2, della Nota Informativa.
Prospetto Il prospetto di ammissione alle negoziazioni delle Azioni, costituito dal Documento di Registrazione, dalla Nota Informativa e dalla Nota di Sintesi, ai sensi dell’articolo 94, comma 4, e 113 del TUF.
Regolamento (CE) Il Regolamento (CE) n. 809/2004 della Commissione del 29 aprile
n. 809/2004 2004, come successivamente modificato e integrato, recante modalità di esecuzione della Direttiva 2003/71/CE per quanto riguarda le informazioni contenute nei prospetti, il modello dei prospetti, l’inclusione delle informazioni mediante riferimento, la pubblicazione dei prospetti e la diffusione di messaggi pubblicitari.
Regolamento di Borsa Il Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana, vigente alla Data del Prospetto.
Regolamento Emittenti
Regolamento Intermediari
Il regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato.
Il regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007, come successivamente modificato e integrato.
Società di Revisione EY S.p.A., con sede legale in Xxxx, Xxx Xx 00, iscritta nel registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo n. 39/2010 con numero di iscrizione 70945.
Sponsor Equita SIM.
Statuto Lo statuto sociale dell’Emittente approvato dall’Assemblea dei Soci dell’Emittente in data 26 giugno 2017 e che entrerà in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni.
TUF Il Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente modificato e integrato
UniCredit UniCredit Bank AG, Xxxxx Xxxxxx con sede legale in Xxxxxx, xxxxxx Xxx Xxxxxxx 0, Xxxxx X, Xxxxxx.
NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI
1. PERSONE RESPONSABILI
1.1 Responsabili della Nota Informativa
I soggetti indicati nella tabella che segue assumono la responsabilità – per le parti di rispettiva competenza e limitatamente ad esse – della completezza e della veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella Nota Informativa.
Soggetto
Responsabile Qualifica Sede Legale Parti di Competenza
GIMA TT S.p.A. Emittente Ozzano dell’Xxxxxx
(BO), Via Tolara di Sotto 121/A
Intera Nota Informativa
I.M.A. Industria Macchine Automatiche S.p.A.
Maestrale Investimenti S.p.A.
Azionista Venditore
Azionista Venditore
Ozzano dell’Emilia (BO), Xxx Xxxxxx 000-000
Xxxxxxx (XX), Xxx Xxxxx Xxxxx Xxxxxx 00
Informazioni relative allo stesso e ai propri rappresentanti contenute nella Nota Informativa
Informazioni relative allo stesso e ai propri rappresentanti contenute nella Nota Informativa
1.2 Dichiarazione di responsabilità
L’Emittente dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nella Nota Informativa sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
Gli Azionisti Xxxxxxxxx dichiarano, per le parti della Nota Informativa di propria competenza, che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nelle parti della Nota Informativa di cui sono responsabili sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
FATTORI DI RISCHIO
2. FATTORI DI RISCHIO
L’operazione relativa all’ammissione alle negoziazioni delle Azioni dell’Emittente descritta nel Prospetto presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in titoli azionari quotati.
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all’Offerta e agli strumenti finanziari dell’Emittente, nonché gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente e al settore in cui il medesimo opera, descritti nel Capitolo 4 del Documento di Registrazione.
I fattori di rischio descritti di seguito devono essere letti congiuntamente alle informazioni contenute nel Documento di Registrazione e alle altre informazioni contenute nella Nota Informativa.
Salvo dove diversamente specificato, i rinvii ai Capitoli e ai Paragrafi si riferiscono ai Capitoli e ai Paragrafi della Nota Informativa.
2.1 Fattori di rischio relativi all’Offerta e agli strumenti finanziari offerti
2.1.1 Rischi connessi all’assenza di proventi dell’Offerta in favore dell’Emittente e alle spese relative al processo di quotazione
L’Offerta non comporta alcun provento in favore della Società avendo ad oggetto esclusivamente Azioni già in circolazione poste in vendita dagli Azionisti Venditori. Non è pertanto previsto il reimpiego in favore dell’Emittente dei proventi derivanti dall’Offerta.
Si stima che le spese relative al processo di quotazione delle Azioni dell’Emittente e all’Offerta, escluse le commissioni riconosciute al Consorzio per il Collocamento Istituzionale, possano ammontare a circa Euro 2,2 milioni e saranno sostenute dagli Azionisti Venditori nella misura dell’86% circa e dalla Società nella misura del 14% circa.
Per ulteriori informazioni, si veda al Capitolo 3, Paragrafo 3.4 e Capitolo 8 della Nota Informativa
2.1.2 Rischi connessi al raggiungimento del c.d. flottante, alla liquidità dei mercati e alla possibile volatilità del prezzo delle azioni
Alla Data della Nota Informativa non esiste un mercato delle Azioni dell’Emittente.
A seguito del perfezionamento dell’Offerta, le Azioni saranno negoziate sul Mercato Telematico Azionario, eventualmente sul segmento STAR, e i possessori delle stesse potranno liquidare il proprio investimento mediante la vendita sul Mercato Telematico Azionario. In seguito al perfezionamento dell’Offerta, pertanto, le Azioni presenteranno gli elementi di rischio propri di un investimento in strumenti finanziari quotati della medesima natura.
FATTORI DI RISCHIO
Tuttavia, non è possibile garantire che si formi o si mantenga un mercato liquido per le Azioni dell’Emittente, rischio tipico dei mercati mobiliari.
Le Azioni potrebbero, infatti, presentare problemi di liquidità indipendenti dall’Emittente e le richieste di vendita, quindi, potrebbero non trovare adeguate e tempestive contropartite, con la conseguenza che i prezzi delle Azioni potrebbero essere soggetti a fluttuazioni anche significative. Peraltro, il prezzo di mercato delle Azioni potrebbe fluttuare notevolmente in relazione a una serie di fattori, alcuni dei quali esulano dal controllo della Società, e dunque non riflettere in modo accurato i risultati operativi dell’Emittente.
Inoltre, i mercati azionari hanno fatto riscontrare negli ultimi anni un andamento dei prezzi e dei volumi negoziati alquanto instabile. Tali fluttuazioni potrebbero in futuro incidere negativamente sul prezzo di mercato delle Azioni, indipendentemente dai valori patrimoniali, economici e finanziari che l’Emittente sarà in grado di realizzare.
Per ulteriori informazioni si vedano i Capitoli 4 e 5 della Nota Informativa.
2.1.3 Rischi connessi al segmento di quotazione e agli alti requisiti della qualifica STAR
Con provvedimento di ammissione a quotazione delle Azioni, Borsa Italiana, previa verifica della sussistenza dei requisiti di capitalizzazione e diffusione tra il pubblico, attribuirà all’Emittente la qualifica STAR. Il segmento STAR si caratterizza, rispetto al segmento ordinario del Mercato Telematico Azionario, per i più alti requisiti di trasparenza informativa, governo societario e liquidità dei titoli ivi negoziati.
Si segnala, tuttavia, che, qualora dopo la conclusione dell’Offerta la diffusione delle azioni delle Emittente presso il pubblico risultasse inferiore al minimo richiesto per l’ammissione sul segmento STAR, le azioni dell’Emittente potrebbero essere negoziate esclusivamente sul segmento ordinario del Mercato Telematico Azionario, per il quale è richiesta una minore diffusione delle azioni presso il pubblico.
Per ulteriori informazioni si veda il Capitolo 5 della Nota Informativa.
2.1.4 Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse di un amministratore dell’Emittente
Alla Data della Nota Informativa, Xxxxxx Xxxxx è al contempo Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente e direttore finanziario (chief financial officer) della controllante IMA.
Inoltre Xxxxxx Xxxxx alla Data della Nota Informativa risulta essere anche membro del Consiglio di Amministrazione di varie società del Gruppo IMA tra cui: GIMA S.p.A., IMA Pacific Inc., IMA Automation Malaysia Sdn Bhd, IMA Automation USA Inc., IMA Medtech Switzerland S.A., IMA Life The Netherlands BV, IMA Life Japan KK, IMA Life North America Inc., IMA Life Beijing Co. Ltd., IMA PG Ltd., IMA Germany GmbH, IMA Iberica SL, IMA France S.à.r.l., Packaging Manufacturing Industry S.r.l., Packaging Systems Holding Inc., Ilapak France S.A., Ilapak do Brasil Ltda; Ilapak Italia S.p.A,; Corazza S.p.A.; Fillshape S.r.l.; Ilapak
FATTORI DI RISCHIO
International S.A.; Pharmasiena Service S.r.l.; Telerobot S.p.A.; Imautomatiche do Brasil Ltda; Teknoweb Converting S.r.l.; G.S. Coating Technologies; CO.MA.DI.S. S.p.A., Swiftpack Automation Ltd., Transworld Packaging Holding S.p.A. e EUROSICMA – Costruzione Macchine Automatiche S.p.A.
Non è possibile escludere che Xxxxxx Xxxxx si trovi in situazioni di potenziale conflitto di interesse, in ragione delle cariche ricoperte nella controllante IMA e nelle predette società del gruppo a questa facente capo. Tali situazioni di potenziale conflitto di interesse potrebbero avere un effetto negativo sui risultati operativi e la situazione finanziaria dell’Emittente.
Per ulteriori informazioni si veda il Capitolo 3, Paragrafo 3.3 e il Capitolo 7, Paragrafo 7.1 della Nota Informativa e il Capitolo 14, Paragrafo 14.1 del Documento di Registrazione.
2.1.5 Rischi connessi all’interesse proprio nell’Offerta del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell’Amministratore Delegato
Alla Data della Nota Informativa, alcuni membri del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente sono anche portatori di interessi propri o di terzi in quanto detengono partecipazioni azionarie nel capitale della Società e/o ricoprono cariche negli organi di amministrazione di società facenti parte del Gruppo GIMA.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Xxxxxx Xxxxx e l’Amministratore Delegato Xxxxxxxx Xxxxxxxxx hanno un interesse proprio nell’Offerta, in quanto (i) alla Data della Nota Informativa detengono rispettivamente, il 1,037% e il 1,795% del capitale sociale della Società e
(ii) hanno concesso in prestito a Maestrale Investimenti, rispettivamente, n. 456.400 e 790.000 di Azioni, pari allo 0,519% e allo 0,898% del capitale sociale dell’Emittente, ai fini dell’Offerta. Pertanto, è previsto che percepiscano parte dei proventi derivanti dalla vendita delle Azioni nell’ambito dell’Offerta.
Per ulteriori informazioni si veda il Capitolo 3, Paragrafo 3.3 della Nota Informativa.
2.1.6 Rischi connessi alla distribuzione dei dividendi
L’Emittente, alla Data della Nota Informativa, non ha adottato alcuna politica in merito alla distribuzione dei dividendi futuri. L’Emittente non ha assunto alcun impegno e non ha adottato alcun programma in merito alla distribuzione di dividendi in esercizi futuri, la quale, pertanto, sarà demandata di volta in volta alle decisioni dell’Assemblea degli azionisti.
Di conseguenza, l’effettiva distribuzione dei dividendi dell’Emittente dipenderà, tra le altre cose, dai risultati operativi e dall’andamento generale del mercato, nonché dalla implementazione del piano industriale dell’Emittente.
Peraltro è previsto che nel corso del 2018 l’Emittente provveda ad aumentare gratuitamente il proprio capitale sociale a valere sugli eventuali utili relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre
FATTORI DI RISCHIO
2017. Pertanto la capacità dell’Emittente di distribuire utili sotto forma di dividendi nel corso del 2018 potrebbe risultate limitata.
Inoltre, detenendo IMA il controllo di diritto dell’Emittente ai sensi dell’articolo 93 del TUF e dell’articolo 2359 del Codice Civile, l’eventuale distribuzione dei dividendi dipenderà dal voto espresso da IMA in assemblea.
Con riferimento agli utili realizzati dall'Emittente nel proprio bilancio di esercizio relativamente agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 pari, rispettivamente a Euro 27.233 migliaia, Euro 15.591 migliaia e Euro 7.965 migliaia, l'Emittente ha deliberato di distribuire dividendi, rispettivamente, pari a Euro 27.001 migliaia, Euro 20.108 migliaia e Euro 10.000 migliaia.
Non è possibile garantire che in futuro l’Emittente realizzi utili distribuibili né che, in tali ipotesi, deliberi di procedere alla distribuzione di dividendi agli azionisti. La distribuzione di dividendi da parte dell’Emittente sarà tra l’altro condizionata per gli esercizi futuri dai risultati conseguiti, dalla costituzione e dal mantenimento delle riserve obbligatorie per legge, dal generale andamento della gestione e dai piani di sviluppo predisposti dal management nonché dalle future delibere dell’Assemblea che approvino (in tutto o in parte) la distribuzione degli utili distribuibili.
Per ulteriori informazioni si veda il Capitolo 4, Paragrafo 4.5 della Nota Informativa e il Capitolo 20, Paragrafo 20.7 del Documento di Registrazione.
2.1.7 Rischi connessi al sistema di governo societario e all’applicazione differita di alcune previsioni statutarie
L’Emittente ha provveduto ad adeguare il proprio statuto e il proprio sistema di governo societario alle disposizioni previste dal TUF e dal Codice di Autodisciplina anche ai fini dell’ammissione a quotazione delle Azioni sul MTA. In data 26 giugno 2017, l’Assemblea straordinaria degli azionisti ha approvato lo Statuto che entrerà in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni.
Lo Statuto prevede, tra l’altro, il meccanismo del voto di lista per la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale che, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile, contiene disposizioni finalizzate a consentire la nomina di rappresentanti delle minoranze in tali organi sociali.
Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, come integrato a partire dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, resterà in carica fino all’Assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio della Società relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Pertanto, solo a partire dal primo rinnovo del Consiglio di Amministrazione successivo alla Data di Avvio delle Negoziazioni troveranno applicazione le previsioni in materia di voto di lista contenute nello Statuto, che consentono alla lista di minoranza che ottenga il maggior numero di voti di nominare un amministratore, in conformità a quanto previsto dall’articolo 147-ter, comma 3, del TUF.
FATTORI DI RISCHIO
In data 26 giugno 2017 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con efficacia sospensivamente condizionata alla Data di Avvio delle Negoziazioni, di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione Xxxxxx Xxxxx, all’Amministratore Delegato Xxxxxxxx Xxxxxxxxx e al membro del Consiglio di Amministrazione Xxxxxxx Xxxxxxxxx i poteri di amministrazione descritti nel Capitolo 16 del Documento di Registrazione.
Si rileva inoltre che l’Assemblea ordinaria degli azionisti del 26 giugno 2017 ha integrato il Collegio Sindacale mediante la nomina di due nuovi membri. Il Collegio Sindacale, nominato in data 6 ottobre 2015, cosi come successivamente integrato, resterà in carica per tre esercizi e quindi fino all’Assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio della Società relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.
Pertanto, solo a partire dal primo rinnovo del Collegio Sindacale successivo alla Data di Avvio delle Negoziazioni troveranno applicazione le previsioni in materia di voto di lista contenute nello Statuto, che consentono alla lista di minoranza che ottenga il maggior numero di voti di nominare un sindaco effettivo e un sindaco supplente e che il Presidente del Collegio Sindacale sia nominato dall’Assemblea tra i sindaci eletti dalla minoranza, in conformità a quanto previsto dall’articolo 148, commi 2 e 2-bis del TUF.
Lo Statuto contiene disposizioni che prevedono che il riparto degli amministratori e dei sindaci da eleggere sia effettuato in base a criteri che assicurino l’equilibrio tra i generi in conformità alla normativa anche regolamentare pro tempore vigente; tali disposizioni troveranno applicazione in occasione del primo rinnovo, rispettivamente, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, successivo alla Data di Avvio delle Negoziazioni.
Di conseguenza, gli investitori avranno la possibilità di presentare e votare propri candidati alla carica di amministratore e sindaco solo in sede di prossimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, che avverrà, rispettivamente, con l’approvazione del bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2017.
Pertanto, nel periodo intercorrente tra la Data di Avvio delle Negoziazioni e quella di rinnovo di ciascuno degli organi di amministrazione e controllo, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale saranno entrambi espressione dell’Assemblea composta dagli azionisti alla Data della Nota Informativa.
Per ulteriori informazioni si veda il Capitolo 14, Paragrafo 14.2, il Capitolo 15, Paragrafo 15.1, il Capitolo 16 e il Capitolo 21, Paragrafo 21.2 del Documento di Registrazione.
2.1.8 Rischi connessi alla non contendibilità dell’Emittente
Ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile e dell’articolo 93 del TUF, alla Data della Nota Informativa, la Società è controllata di diritto da IMA che detiene una partecipazione pari al 70,0% del capitale sociale dell’Emittente. Maestrale Investimenti, invece, detiene una partecipazione pari al 21,7% del capitale sociale dell’Emittente.
FATTORI DI RISCHIO
L’Offerta ha ad oggetto il 35% delle Azioni dell’Emittente già in circolazione (il 38,5% assumendo l’integrale esercizio dell’Opzione Greenshoe) poste in vendita da IMA e da Maestrale Investimenti, incluse le Azioni date in prestito a Maestrale Investimenti da parte di altri azionisti e da quest’ultima poste in vendita. Pertanto, anche ad esito dell’Offerta, pur assumendo l’integrale collocamento delle Azioni poste in vendita e l’integrale esercizio dell’Opzione Greenshoe, il 60,0844% del capitale sociale dell’Emittente sarà posseduto da IMA e il restante sarà posseduto dal mercato. Pertanto l’Emittente non è contendibile alla Data della Nota Informativa e resterà non contendibile alla Data di avvio delle Negoziazioni.
La presenza di una struttura partecipativa concentrata e di un azionista di controllo potrebbe impedire, ritardare o comunque scoraggiare un cambio di controllo dell’Emittente negando agli azionisti di quest’ultimo la possibilità di beneficiare del premio generalmente connesso ad un cambio di controllo di una società. Tale circostanza potrebbe incidere negativamente, in particolare, sul prezzo di mercato delle azioni dell’Emittente medesimo.
Peraltro, lo Statuto dell’Emittente che entrerà in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni prevede la possibilità, in presenza di determinate condizioni connesse al possesso continuativo delle Azioni per un determinato periodo di tempo, della maggiorazione del diritto di voto esercitabile in Assemblea per il socio che rispetti le condizioni richieste dallo Statuto e dalla normativa applicabile. Nell’ipotesi in cui IMA chieda e ottenga con il decorso del tempo occorrente (che in ogni caso, non può essere inferiore a ventiquattro mesi, secondo quanto previsto dall’articolo 6 dello Statuto dell’Emittente e dall’articolo 127-quinquies del TUF) tale maggiorazione per tutte le Azioni possedute alla Data della Nota Informativa e nessun altro azionista dell’Emittente provveda ad effettuare tale richiesta o comunque ottenga la maggiorazione, la percentuale dei diritti di voto esercitabile da IMA nell’Assemblea ordinaria e straordinaria dell’Emittente sarebbe pari al 75,1% del totale dei diritti di voto.
Fino a quando IMA continuerà a essere azionista di controllo dell’Emittente, IMA potrà determinare le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria dell’Emittente, tra cui la distribuzione dei dividendi.
Peraltro, nell’ipotesi di maggiorazione sopra indicata, IMA disporrebbe di un numero di voti sufficiente a soddisfare i requisiti relativi ai quorum costitutivi e deliberativi dell’Assemblea ordinaria e straordinaria della Società previsti dagli articoli 2368 e 2369 del Codice Civile. In particolare, in relazione all’elezione del Consiglio di Amministrazione della Società, IMA disporrebbe di un numero di voti sufficiente per ottenere l’elezione di tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, escluso il componente che, previo soddisfacimento dei requisiti di legge e statutari, potrebbe essere eletto da un socio neppure indirettamente collegato con IMA ai sensi della normativa applicabile.
Inoltre, sempre nell’ipotesi sopra descritta, IMA avrebbe un numero di voti sufficiente per soddisfare il quorum costitutivo di un quinto del capitale sociale e il quorum deliberativo di due terzi del capitale rappresentato in assemblea previsti dall’articolo 2369 del Codice Civile per le assemblee straordinarie delle società quotate che si tengano in un'unica convocazione potendo in tal modo, a titolo esemplificativo, determinare le deliberazioni in materia di modifiche dello Statuto.
FATTORI DI RISCHIO
Per ulteriori informazioni, si veda il Capitolo 7 della Nota Informativa e il Capitolo 18 del Documento di Registrazione.
2.1.9 Rischi connessi all’attività di stabilizzazione
Nell’ambito dell’Offerta, è previsto che Mediobanca, anche per conto dei membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale, possa effettuare attività di stabilizzazione in ottemperanza alla normativa vigente.
Tale attività potrà essere svolta dalla Data di Avvio delle Negoziazioni e fino a 30 giorni successivi a tale data.
Tale attività di stabilizzazione potrebbe determinare un prezzo di mercato superiore a quello che verrebbe altrimenti a prevalere sul mercato e generare utili o perdite, che saranno ripartite tra i membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale.
Non vi sono garanzie che l’attività di stabilizzazione venga effettivamente svolta o che, quand’anche intrapresa, non possa essere interrotta in qualsiasi momento.
Per ulteriori informazioni si veda il Capitolo 6, Paragrafo 6.5 della Nota Informativa.
2.1.10 Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse con i Coordinatori dell’Offerta
BofA Xxxxxxx Xxxxx, Equita, Mediobanca e UniCredit, in qualità di Coordinatori dell’Offerta, si trovano in una situazione di potenziale conflitto di interessi in quanto è previsto che, al verificarsi di certe condizioni, questi stipulino un contratto di collocamento e garanzia ai sensi del quale assumeranno l’impegno a garantire, ciascuna per le quote di propria competenza, il collocamento delle Azioni poste in vendita dagli Azionisti Venditori nell’ambito del Collocamento Istituzionale.
A fronte dello svolgimento di tale attività, i Coordinatori dell’Offerta percepiranno una commissione composta da una parte fissa e da una parte variabile. Tale commissione ammonterà al 3,5% dei proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni nello svolgimento dell’Offerta, inclusi, se del caso, i proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni ai sensi dell’Opzione di Over-Allotment. Gli Azionisti Xxxxxxxxx potranno inoltre discrezionalmente pagare un’ulteriore commissione di incentivazione ai Coordinatori dell’Offerta fino ad un massimo dello 0,5% dei proventi lordi derivanti dell’Offerta. Il totale delle commissioni non supererà in ogni caso il 4,0% dei proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni nello svolgimento dell’Offerta, inclusi, se del caso, i proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni ai sensi dell’Opzione Greenshoe. In aggiunta, Xxxxxx SIM percepirà una commissione in relazione ai servizi prestati in qualità di Sponsor.
Infine, le suddette istituzioni finanziarie e/o le altre società appartenenti ai rispettivi gruppi bancari, nel normale esercizio delle proprie attività, hanno prestato in passato e/o potrebbero prestare in futuro in via continuativa, a seconda dei casi, (i) servizi di lending, advisory, investment banking e di finanza aziendale a favore dell’Emittente, degli Azionisti Venditori e/o
FATTORI DI RISCHIO
dei rispettivi gruppi di appartenenza e (ii) servizi di investimento e negoziazione, sia per proprio conto sia per conto dei propri clienti, che potrebbero avere ad oggetto gli strumenti finanziari emessi dall’Emittente o altri strumenti collegati e/o correlati a quest’ultimo.
Per ulteriori informazioni si veda il Capitolo 3, Paragrafo 3.3, al Capitolo 5, Paragrafo 5.4.3 e al Capitolo 8 della Nota Informativa.
2.1.11 Rischi connessi agli impegni temporanei di alienazione delle Azioni
Nell’ambito degli impegni assunti nel contesto dell’Offerta, l’Emittente, IMA, Xxxxxx Xxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx assumeranno impegni di lock-up nei confronti dei Coordinatori dell’Offerta fino a rispettivamente, 180 giorni dalla Data di Avvio delle Negoziazioni per quanto riguarda l’Emittente e IMA e, fino a 365 giorni dalla Data di Avvio delle Negoziazioni per quanto riguarda Xxxxxx Xxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx. Alla scadenza dei suddetti impegni di lock-up, non vi è alcuna garanzia che l’Emittente, IMA, Xxxxxx Xxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx non procedano alla vendita delle rispettive Azioni con conseguente effetto negativo sull’andamento del prezzo delle Azioni.
Inoltre eventuali vendite in misura significativa di Azioni dell’Emittente, o la mera percezione che tali vendite potrebbero verificarsi, potrebbero determinare un effetto negativo sull’andamento del prezzo delle Azioni.
Per ulteriori informazioni si vedano il Capitolo 4, Paragrafo 4.8 e il Capitolo 7, Paragrafo 7.3 della Nota Informativa.
2.1.12 Rischi connessi ai moltiplicatori EV/EBIT e P/E 2016 legati all’Emittente calcolati sulla base dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa
La seguente tabella rappresenta, a fini meramente indicativi, i moltiplicatori EV/EBIT e P/E 2016 legati alla Società calcolati sulla base dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa e dei dati economico-patrimoniali.
Multiplo calcolato su: EV/EBIT 2016(1) P/E 2016(2)
Valore minimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa................................ 20,8x 31,0x
Valore massimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa .............................. 27,2x 40,4x
(1) Il multiplo EV/EBIT implicito è calcolato come rapporto tra il valore dell’Intervallo di Valorizzazione (minimo e massimo)
aumentato della (i) posizione finanziaria netta al 30 giugno 2017, e l’EBIT dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
(2) Il multiplo P/E (Price/Earnings) implicito è calcolato come rapporto tra il valore dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativo (minimo e massimo) e il risultato dell’esercizio dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Nel Capitolo 5, Sezione 5.3.1 della Nota Informativa, sono riportati a fini meramente indicativi, e senza che questi abbiano alcun valore relativamente alla determinazione del Prezzo di Offerta, alcuni moltiplicatori EV/EBIT e P/E 2016 legati a società quotate che operano in settori comparabili o correlati a quello dell’Emittente.
FATTORI DI RISCHIO
I moltiplicatori EV/EBIT e P/E 2016 relativi all’Emittente calcolati sulla base dei valori minimo e massimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa (rispettivamente pari a 20,8 volte e 27,2 volte per quanto riguarda l’EV/EBIT, nonché 31,0 volte e 40,4 volte per quanto riguarda il P/E) risultano maggiori della media dei moltiplicatori EV/EBIT e P/E 2016 delle società comparabili o correlate all’Emittente (rispettivamente pari a 17,4 volte per l’EV/EBIT e 26,0 volte per il P/E). Pertanto, qualora il Prezzo di Offerta rientrasse nell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa, la sottoscrizione di azioni dell’Emittente risulterebbe per gli investitori più onerosa rispetto alla media delle società comparabili o correlate con riferimento ai multipli EV/EBIT e P/E relativi all’esercizio 2016.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 5, Paragrafo 5.3.1 della Nota Informativa.
3. INFORMAZIONI ESSENZIALI
3.1 Dichiarazione relativa al capitale circolante
Ai sensi del Regolamento 809/2004 e della definizione di capitale circolante contenuta nella Raccomandazione ESMA/2013/319– ovverosia il mezzo mediante il quale l’Emittente ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in scadenza – alla Data della Nota Informativa l’Emittente ritiene di disporre di capitale circolante sufficiente per far fronte alle proprie obbligazioni relative ai 12 mesi successivi alla Data della Nota Informativa.
3.2 Fondi propri e indebitamento
Alla Data della Nota Informativa, la struttura finanziaria dell’Emittente è composta da capitali propri e non è presente indebitamento finanziario verso terzi.
Il patrimonio netto dell’Emittente al 30 giugno 2017 è pari a Euro 23.467 migliaia ed è composto come segue:
Al 30 giugno 2017 | |
Capitale sociale ............................................................................................................................................... | 440 |
Riserva da sovrapprezzo azioni ...................................................................................................................... | 0 |
Riserva da valutazione attuariale TFR ............................................................................................................ | (4) |
Altre riserve .................................................................................................................................................... | 24 |
Utili indivisi .................................................................................................................................................... | 34 |
Utile del periodo ............................................................................................................................................. | 22.973 |
TOTALE PATRIMONIO NETTO ............................................................................................................. | 23.467 |
Conformemente a quanto previsto dal Paragrafo 127 della Raccomandazione ESMA/2013/319, il patrimonio netto è aggiornato al 30 giugno 2017. Si evidenzia inoltre che dal 30 giugno 2017 alla Data della Nota Informativa non sono intervenuti eventi significativi nell’attività operativa o operazioni straordinarie che hanno modificato in modo significativo il patrimonio netto dell’Emittente.
Per maggiori informazioni sui principali azionisti dell’Emittente, si rinvia al Capitolo 18 del Documento di Registrazione.
È intenzione dell’Emittente valutare l’incremento gratuito del capitale sociale attraverso l’utilizzo di riserve disponibili. A tale eventuale aumento di capitale verrebbe data esecuzione nell’esercizio che inizierà il primo gennaio 2018, fermo restando che lo stesso sarà soggetto ad approvazione da parte dell’Assemblea degli azionisti.
Si riporta, di seguito, il dettaglio della composizione della posizione finanziaria netta al 31 luglio 2017, determinata dall’Emittente secondo lo schema previsto dalla Raccomandazione ESMA/2013/319:
Al 31 luglio
2017
in migliaia di Euro
X. Xxxxx .................................................................................................................................................................................. 4
B. Disponibilità liquide .......................................................................................................................................................... 17.139
C. Titoli detenuti per la negoziazione ....................................................................................................................................
D. Liquidità (A) + (B) + (C) ................................................................................................................................................. 17.143
E. Crediti finanziari correnti ..............................................................................................................................................
F. Debiti bancari correnti .......................................................................................................................................................
G. Parte corrente dell’indebitamento non corrente ................................................................................................................
H. Altri debiti finanziari correnti ...........................................................................................................................................
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) ......................................................................................................... -
J. Posizione finanziaria al netto dell’indebitamento corrente (D) + (E) – (I) ................................................................ 17.143
K. Debiti bancari non correnti................................................................................................................................................
X. Xxxxxxxxxxxx emesse ..........................................................................................................................................................
M Altri debiti non correnti .....................................................................................................................................................
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ...........................................................................................
O. Posizione finanziaria netta (J) - (N) .............................................................................................................................. 17.143
3.3 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’Offerta
IMA, Maestrale Investimenti, in qualità di Azionisti Venditori, hanno un interesse proprio nell’Offerta, in quanto percepiranno i proventi derivanti dalla vendita delle Azioni nell’ambito dell’Offerta medesima.
BofA Xxxxxxx Xxxxx, Equita, Mediobanca e UniCredit, in qualità di Coordinatori dell’Offerta, si trovano in una situazione di potenziale conflitto di interessi in quanto è previsto che, al verificarsi di certe condizioni, questi stipulino un contratto di collocamento e garanzia ai sensi del quale assumeranno l’impegno a garantire, ciascuna per le quote di propria competenza, il collocamento delle Azioni poste in vendita dagli Azionisti Venditori nell’ambito del Collocamento Istituzionale.
A fronte dello svolgimento di tale attività, i Coordinatori dell’Offerta percepiranno una commissione composta in una parte fissa e in una parte variabile. Tale commissione ammonterà al 3,5% dei proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni nello svolgimento dell’Offerta, inclusi, se del caso, i proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni ai sensi dell’Opzione di Over-Allotment. Gli Azionisti Xxxxxxxxx potranno inoltre discrezionalmente pagare un’ulteriore commissione di incentivazione ai Coordinatori dell’Offerta fino ad un massimo dello 0,5% dei proventi lordi derivanti dell’Offerta. Il totale delle commissioni non supererà in ogni caso il 4,0% dei proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni nello svolgimento dell’Offerta, inclusi, se del caso, i proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni ai sensi dell’Opzione Greenshoe. In aggiunta, Xxxxxx SIM percepirà una commissione in relazione ai servizi prestati in qualità di Sponsor.
Infine, le suddette istituzioni finanziarie e/o le altre società appartenenti ai rispettivi gruppi bancari, nel normale esercizio delle proprie attività, hanno prestato in passato e/o potrebbero
prestare in futuro in via continuativa, a seconda dei casi, (i) servizi di lending, advisory, investment banking e di finanza aziendale a favore dell’Emittente, degli Azionisti Venditori e/o dei rispettivi gruppi di appartenenza e (ii) servizi di investimento e negoziazione, sia per proprio conto sia per conto dei propri clienti, che potrebbero avere ad oggetto gli strumenti finanziari emessi dall’Emittente o altri strumenti collegati e/o correlati a quest’ultimo.
In aggiunta, alla Data della Nota Informativa, alcuni membri del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente sono anche portatori di interessi propri o di terzi in quanto detengono partecipazioni azionarie nel capitale della Società e/o ricoprono cariche negli organi di amministrazione di società facenti parte della catena di controllo dell’Emittente.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Xxxxxx Xxxxx e l’Amministratore Delegato Xxxxxxxx Xxxxxxxxx hanno un interesse proprio nell’Offerta, in quanto alla Data della Nota Informativa detengono l’1,037% e l’1,795% del capitale sociale della Società, di cui, ai fini dell’Offerta, hanno concesso in prestito a Maestrale Investimenti, rispettivamente, lo 0,519% (pari a n. 456.400 Azioni) e lo 0,898% (pari a n. 790.000 Azioni) del capitale sociale dell’Emittente. Pertanto, è previsto che percepiscano parte dei proventi derivanti dalla vendita delle Azioni nell’ambito dell’Offerta. Per ulteriori informazioni, si veda Capitolo 7, Paragrafo
7.1 della Nota Informativa.
Inoltre Xxxxxx Xxxxx alla Data della Nota Informativa risulta essere (i) Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, (ii) direttore finanziario (chief financial officer) della controllante IMA, e (iii) membro del Consiglio di Amministrazione di varie società del Gruppo IMA tra cui: GIMA S.p.A., IMA Pacific Inc., IMA Automation Malaysia Sdn Bhd, IMA Automation USA Inc., IMA Medtech Switzerland S.A., IMA Life The Netherlands BV, IMA Life Japan KK, IMA Life North America Inc., IMA Life Beijing Co. Ltd., IMA PG Ltd., IMA Germany GmbH, IMA Iberica SL, IMA France S.à.r.l., Packaging Manufacturing Industry S.r.l., Packaging Systems Holding Inc., Ilapak France S.A., Ilapak do Brasil Ltda; Ilapak Italia S.p.A,; Corazza S.p.A.; Fillshape S.r.l.; Ilapak International S.A.; Pharmasiena Service S.r.l.; Telerobot S.p.A.; Imautomatiche do Brasil Ltda; Teknoweb Converting S.r.l.; G.S. Coating Technologies; CO.MA.DI.S. S.p.A., Swiftpack Automation Ltd., Transworld Packaging Holding S.p.A. e EUROSICMA – Costruzione Macchine Automatiche S.p.A.
Infine gli azionisti Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Ipercubo S.r.l. e Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, hanno un interesse proprio nell’Offerta, in quanto, ai fini dell’Offerta, hanno concesso in prestito a Maestrale Investimenti la totalità delle Azioni dagli stessi possedute nel capitale sociale dell’Emittente e, in particolare, rispettivamente, l’1,853% (pari a n. 1.630.400 Azioni), l’1,853% (pari a n. 1.630.400 Azioni), l’1,302% (pari a n. 1. 146.000 Azioni) e lo 0,455% (pari a n.
400.000 Azioni). Pertanto, è previsto che percepiscano parte dei proventi derivanti dalla vendita delle Azioni nell’ambito dell’Offerta.
Si evidenzia che Maestrale Investimenti è una società per azioni di diritto italiano con sede legale in Bologna, il cui capitale è detenuto, (i) quanto al 57,9% da Alva S.p.A. – detenuta per il 99,89% da Xxxxxxx Xxxxxx (il 46,6% è concesso in usufrutto a Xxxxx Xxxxxx); (ii) quanto al 17,0% da Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, (iii) quanto al 8,5% da Fariniunidici S.p.A., il cui capitale sociale è interamente detenuto da Xxxx Xxxxx mentre (iv) il rimanente 16,6% è rappresentato da azioni proprie.
Per ulteriori informazioni, si veda il Capitolo 7, il Capitolo 14 e il Capitolo 18, Paragrafo 18.1, del Documento di Registrazione.
3.4 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi
L’Offerta è funzionale alla diffusione delle Azioni dell’Emittente e alla quotazione delle stesse sul Mercato Telematico Azionario e risponde alla volontà dell’Emittente di acquisire lo status di società quotata così da poter raggiungere una maggiore visibilità sul mercato di riferimento e accrescere la capacità di accesso ai mercati dei capitali. Poiché l’Offerta ha a oggetto unicamente Azioni poste in vendita dagli Azionisti Venditori, l’operazione non genererà proventi a favore dell’Emittente.
4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE
4.1 Descrizione delle Azioni
Costituiscono oggetto dell’Offerta, finalizzata all’ammissione alla negoziazione delle Azioni sul Mercato Telematico Azionario, n. 30.800.000 di Azioni, prive di indicazione del valore nominale, pari al 35,0% del capitale sociale dell’Emittente, poste in vendita dagli Azionisti Venditori.
È inoltre prevista la concessione da parte di IMA dell’Opzione Greenshoe. In caso di integrale esercizio dell’Opzione Greenshoe le Azioni offerte rappresenteranno complessivamente il 38,5% del capitale sociale dell’Emittente.
Le Azioni hanno il codice ISIN IT0005279143.
Per ulteriori informazioni, si veda il Capitolo 5 della Nota Informativa.
4.2 Legislazione in base alla quale le Azioni sono emesse
Le Azioni sono state emesse ai sensi della legge italiana.
4.3 Caratteristiche delle Azioni
Le Azioni sono ordinarie, nominative, prive di indicazione del valore nominale espresso e sono assoggettate al regime di dematerializzazione ai sensi degli articoli 83-bis e seguenti del TUF e saranno immesse nel sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli.
4.4 Valuta delle Azioni
Le Azioni sono denominate in Euro.
4.5 Descrizione dei diritti connessi alle Azioni
Tutte le Azioni, ivi incluse le Azioni oggetto dell’Offerta, hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti. Le Azioni hanno godimento regolare.
Ogni azione attribuisce il diritto un voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie dell’Emittente, fatto salvo quanto di seguito indicato in merito alla maggiorazione del voto. Ove un’Azione appartenga a più soggetti, i diritti inerenti a tale Azione dovranno essere esercitati da un rappresentante comune nominato a norma dell’articolo 2347, comma 1, del Codice Civile.
Ciascuna Azione attribuisce inoltre gli altri diritti patrimoniali ed amministrativi previsti dalle disposizioni di legge e di statuto applicabili.
In deroga al principio secondo cui ogni azione ordinaria dà diritto a un voto, ai sensi dell’articolo 6 dello Statuto, ogni azione ordinaria dà diritto a due voti a condizione che: (i) l’azione sia appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l’esercizio del diritto di voto (piena proprietà, nuda proprietà con diritto di voto e usufrutto con diritto di voto), per un periodo continuativo di almeno 24 (ventiquattro) mesi, e (ii) che ciò sia attestato dall’iscrizione nell’elenco speciale istituito dalla Società ai sensi dell’articolo 6 dello Statuto per un periodo continuativo di almeno 24 (ventiquattro) mesi e da una comunicazione rilasciata dall’intermediario presso il quale le azioni sono depositate e riferita alla data di decorso del periodo continuativo.
Ai sensi della normativa vigente, la Società istituisce e mantiene presso la sede sociale l’elenco speciale cui devono iscriversi gli azionisti dell’Emittente che intendano beneficiare della maggiorazione del diritto di voto per tutte o parte delle azioni dell’Emittente di cui questi sono titolari.
Il soggetto che voglia ottenere l’iscrizione nell’elenco speciale di tutte o parte delle azioni dell’Emittente di cui è titolare ne fa richiesta per iscritto alla Società allegando la comunicazione che attesta il possesso delle azioni, rilasciata dall’intermediario presso il quale tali azioni sono depositate. Nel caso di soggetti diversi da persone fisiche, la richiesta indica se il titolare delle azioni dell’Emittente sia soggetto al controllo, diretto o indiretto, da parte di terzi e, in tal caso, contiene le informazioni necessarie per identificare il soggetto controllante.
L’acquisizione della maggiorazione del diritto di voto sarà efficace il quinto giorno di mercato aperto del mese di calendario successivo a quello in cui si sono verificate le condizioni richieste dallo Statuto per la maggiorazione del diritto di voto.
La maggiorazione del diritto di voto si estende proporzionalmente alle azioni dell’Emittente di nuova emissione (le “Azioni di Nuova Emissione”): (i) di compendio di un aumento gratuito di capitale ai sensi dell’articolo 2442 e seguenti del Codice Civile, spettanti al titolare in relazione alle azioni dell’Emittente per le quali sia già maturata la maggiorazione di voto (le “Azioni Preesistenti”); (ii) spettanti in cambio delle Azioni Preesistenti in caso di fusione o scissione, sempre che il progetto di fusione o scissione lo preveda; (iii) sottoscritte dal titolare delle Azioni Preesistenti nell’ambito di un aumento di capitale mediante nuovi conferimenti. In tali casi, le Azioni di Nuova Emissione acquisiscono la maggiorazione di voto dal momento dell’iscrizione nell’elenco speciale, senza necessità dell’ulteriore decorso del periodo continuativo di possesso di 24 (ventiquattro) mesi; invece, ove la maggiorazione di voto per le Azioni Preesistenti non sia ancora maturata, ma sia in via di maturazione, la maggiorazione di voto spetterà alle Azioni di Nuova Emissione dal momento in cui si siano verificate le condizioni richieste dallo Statuto per la maggiorazione del diritto di voto delle Azioni Preesistenti.
La maggiorazione del diritto di voto viene meno in caso di cessione a titolo oneroso o gratuito dell’azione dell’Emittente, restando inteso che per cessione si intende anche la costituzione di pegno, di usufrutto o di altro vincolo sull’azione dell’Emittente quando ciò comporti la perdita del diritto di voto da parte dell’azionista. Nelle ipotesi di cessione a titolo oneroso o gratuito, ivi compresa la costituzione di pegno, di usufrutto o di altro vincolo sull’azione dell’Emittente
quando ciò comporti la perdita del diritto di voto da parte dell’azionista, aventi ad oggetto solo una parte delle azioni dell’Emittente a voto maggiorato, il cedente conserva il voto maggiorato sulle azioni dell’Emittente diverse da quelle cedute o da quelle su cui è stato costituito il pegno o l’usufrutto o l’altro vincolo sull’azione dell’Emittente, fermo restando che il beneficio del voto maggiorato è conservato nel caso in cui il diritto reale legittimante sia trasferito (i) per successione mortis causa, ovvero (ii) per effetto di trasferimento in forza di una donazione a favore di eredi legittimari, un patto di famiglia, ovvero per la costituzione e/o dotazione di un trust, di un fondo patrimoniale o di una fondazione di cui lo stesso trasferente o i suoi eredi legittimari siano beneficiari. Gli aventi causa hanno diritto di chiedere l’iscrizione con la stessa anzianità d’iscrizione della persona fisica xxxxx causa.
La maggiorazione del diritto di voto viene altresì meno in caso di cessione, diretta o indiretta, di partecipazioni di controllo – come definite ai sensi della disciplina applicabile agli emittenti aventi titoli quotati – detenute in società o enti che a loro volta detengano azioni della Società a voto maggiorato in misura superiore alla soglia che richiede la comunicazione alla Società e alla Consob di partecipazioni rilevanti ai sensi della normativa vigente, fermo restando che il beneficio del voto maggiorato è conservato nel caso di trasferimenti (a) mortis causa, ovvero (b) in forza di una donazione a favore di eredi legittimari, in forza di un patto di famiglia, ovvero per la costituzione e/o dotazione di un trust, di un fondo patrimoniale o di una fondazione di cui lo stesso trasferente o i suoi eredi legittimari siano beneficiari, aventi ad oggetto le predette partecipazioni di controllo.
Il soggetto cui spetta il diritto di voto maggiorato ha facoltà di rinunciare alla maggiorazione del diritto di voto per tutte o parte delle proprie azioni dell’Emittente, mediante comunicazione scritta da inviare alla Società. La rinuncia è irrevocabile, ma la maggiorazione del diritto di voto può essere nuovamente acquisita rispetto alle azioni dell’Emittente per le quali è stata rinunciata, per mezzo di una nuova iscrizione nell’elenco speciale e il decorso integrale del periodo di appartenenza continuativa di almeno 24 (ventiquattro) mesi.
La Società procede alla cancellazione dall’elenco speciale nei seguenti casi: (i) rinuncia dell’avente diritto; (ii) comunicazione dell’avente diritto o dell’intermediario, comprovante il venir meno dei presupposti per la maggiorazione del diritto di voto o la perdita della titolarità del diritto reale legittimante e/o del relativo diritto di voto; (iii) d’ufficio, ove la Società abbia notizia dell’avvenuto verificarsi di fatti che comportano il venir meno dei presupposti per la maggiorazione del diritto di voto o la perdita della titolarità del diritto reale legittimante e/o del relativo diritto di voto.
L’elenco speciale è aggiornato a cura della Società entro il quinto giorno di mercato aperto dalla fine di ciascun mese di calendario e, in ogni caso, entro la data di legittimazione all’intervento in assemblea e all’esercizio del diritto di voto, c.d. record date.
La maggiorazione del diritto di voto si computa anche per la determinazione dei quorum costitutivi e deliberativi che fanno riferimento ad aliquote del capitale sociale, ma non ha effetto sui diritti, diversi dal voto, spettanti in forza del possesso di determinate aliquote del capitale sociale.
Nell’ipotesi in cui IMA chieda e ottenga con il decorso del tempo occorrente (che in ogni caso, non può essere inferiore a ventiquattro mesi, secondo quanto previsto dall’articolo 6 dello Statuto
dell’Emittente e dall’articolo 127-quinquies del TUF) tale maggiorazione per tutte le Azioni possedute alla Data della Nota Informativa e nessun altro azionista dell’Emittente provveda ad effettuare tale richiesta o comunque ottenga la maggiorazione, la percentuale dei diritti di voto esercitabile da IMA nell’Assemblea ordinaria e straordinaria dell’Emittente sarebbe pari al 75,1% del totale dei diritti di voto. In tale ipotesi, IMA potrà esprimere la maggioranza dei voti nell’assemblea ordinaria e straordinaria di GIMA TT, anche al fine di approvare modifiche dello statuto sociale aventi ad oggetto, tra l’altro, misure di difesa in materia di offerta pubblica di acquisto avente ad oggetto le azioni dell’Emittente, nonché la soglia di offerta pubblica di acquisto obbligatoria (facoltà prevista per le società che sono PMI).
Ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto, gli utili netti risultanti dal bilancio dell’Emittente regolarmente approvato, dedotto almeno il 5% da destinare a riserva legale fino a che questa non abbia raggiunto un ammontare pari alla quinta parte del capitale sociale, saranno a disposizione dell’Assemblea per le destinazioni che essa riterrà di deliberare. Ai sensi dell’articolo 29 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente può, nel corso dell’esercizio e quando lo ritenga opportuno, deliberare il pagamento di acconti sul dividendo per l’esercizio stesso, nel rispetto delle norme anche regolamentari pro tempore vigenti. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui siano diventati esigibili si prescrivono in favore della Società.
Ai sensi dell’articolo 30 dello Statuto, in caso di scioglimento della Società l’Assemblea determina le modalità della liquidazione e nomina uno o più liquidatori, fissandone i poteri e i compensi nei termini di legge.
Per ulteriori informazioni si veda il Capitolo 21 del Documento di Registrazione.
4.6 Delibere, autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali le Azioni sono emesse
Le Azioni oggetto dell’Offerta sono unicamente quelle poste in vendita dagli Azionisti Venditori. L’Offerta non prevede, pertanto, l’emissione di nuove Azioni da parte della Società.
4.7 Data prevista per l’emissione e la messa a disposizione delle Azioni
Contestualmente al pagamento del prezzo, le Azioni assegnate verranno messe a disposizione degli aventi diritto, in forma dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito intrattenuti dai collocatori presso Monte Titoli.
4.8 Limitazioni alla libera trasferibilità delle Azioni
Non esiste alcuna limitazione alla libera trasferibilità delle Azioni ai sensi di legge o di Statuto.
L’Emittente, IMA, Xxxxxx Xxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx assumeranno impegni di lock-up nei confronti dei Coordinatori dell’Offerta, che agiscono anche in nome e per conto dei membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale.
Per ulteriori informazioni, si veda il Capitolo 7, Paragrafo 7.3 della Nota Informativa.
4.9 Eventuali norme in materia di obbligo di offerta al pubblico di acquisto e/o di offerta di acquisto e vendita residuali in relazione alle Azioni
A far data dal momento in cui le Azioni saranno ammesse alla negoziazione sul Mercato Telematico Azionario, l’Emittente sarà assoggettato alle norme in materia di offerte pubbliche di acquisto e di scambio di cui agli articoli 101-bis e seguenti del TUF e ai relativi regolamenti attuativi, incluse le disposizioni in materia di offerta pubblica d’acquisto obbligatoria (articoli 105 e seguenti del TUF), di obbligo di acquisto (articolo 108 del TUF) e di diritto di acquisto (articolo 111 del TUF).Lo Statuto dell’Emittente che entrerà in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni prevede, in presenza di determinate condizioni, l’istituto della maggiorazione del voto, disciplinato all’articolo 127-quinquies del TUF. Si descrivono di seguito le principali previsioni in tema di offerta pubblica di acquisto obbligatoria che concernono la maggiorazione del voto. Xxxxx gli altri casi di obbligo di offerta pubblica di acquisto previsti dalla normativa applicabile, si rammenta che è tenuto a promuovere un’offerta pubblica di acquisto totalitaria ai sensi dell’articolo 106, comma 1, del TUF chiunque, a seguito di acquisti ovvero di maggiorazione dei diritti di voto, venga a detenere una partecipazione (come definita all’articolo 105 del TUF) superiore alla soglia del 30% ovvero a disporre di diritti di voto in misura superiore al 30% dei medesimi.
Ai sensi dell’articolo 106, comma 1-bis, del TUF nelle società diverse dalle PMI1 l’offerta di cui al comma 1 dell’articolo 106 del TUF è promossa anche da chiunque, a seguito di acquisti, venga a detenere una partecipazione (come definita all’articolo 105 del TUF) superiore alla soglia del 25% in assenza di altro socio che detenga una partecipazione più elevata.
Ai sensi dell’articolo 106, comma 2, del TUF, l’offerta pubblica di acquisto totalitaria è promossa entro venti giorni a un prezzo non inferiore a quello più elevato pagato dall’offerente e da persone che agiscono di concerto con il medesimo, nei dodici mesi anteriori alla comunicazione di cui all'articolo 102, comma 1, del TUF, per acquisti di titoli (come definiti all’articolo 000-xxx, xxxxx 0, xxx XXX) della medesima categoria. In mancanza di acquisti a un prezzo più elevato, in caso di superamento della soglia relativa ai diritti di voto per effetto della maggiorazione ai sensi dell'articolo 127-quinquies del TUF, l’offerta è promossa ad un prezzo non inferiore a quello medio ponderato di mercato degli ultimi dodici mesi o del minor periodo disponibile.
Ai sensi dell’articolo 109, comma 1, del TUF, sono solidalmente tenuti all’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisito totalitaria, di cui all’articolo 106 del TUF, o all’obbligo di acquisto, di cui all’articolo 108 del TUF, le persone che agiscono di concerto quando vengano a detenere, a seguito di acquisti effettuati anche da uno solo di essi, una partecipazione (come definita all’articolo 105 del TUF) complessiva superiore alle percentuali indicate nei predetti articoli. I medesimi obblighi sussistono in capo a coloro che agiscono di concerto, a seguito di maggiorazione, anche a favore di uno solo di essi, dei diritti di voto, qualora essi vengano a disporre di diritti di voto in misura superiore alle percentuali indicate nell'articolo 106 del TUF.
Ai sensi dell’articolo 44-bis, comma 5-bis, del Regolamento Emittenti, le regole di cui al medesimo articolo, relative al regime delle azioni private del diritto di voto nel contesto di
offerte pubbliche obbligatorie, si applicano anche ai fini del calcolo della partecipazione rilevante nelle società i cui statuti consentono la maggiorazione del diritto di voto.
Ai sensi dell’articolo 44-bis.1 del Regolamento Emittenti, nelle società i cui statuti consentono la maggiorazione del diritto di voto, la partecipazione rilevante ai sensi dell’articolo 106, commi 1, 1-bis e 3, lettera b), del TUF, in presenza della quale si rende attuale l’obbligo di offerta pubblica totalitaria ivi previsto, è calcolata tenendo conto del numero dei diritti di voto, esercitabili nelle deliberazioni assembleari riguardanti la nomina o la revoca degli amministratori, in rapporto al numero complessivo dei diritti di voto comunicati dall’emittente ai sensi dell’articolo 85-bis del Regolamento Emittenti.
Ai sensi dell’articolo 45, comma 1, del Regolamento Emittenti, l’acquisto, anche di concerto, di una partecipazione che consente di disporre del diritto di voto in misura superiore alle soglie indicate dall’articolo 106, commi 1 e 1-bis, del TUF, sugli argomenti indicati nell’articolo 105 del TUF, di una società quotata, ovvero di detenere il controllo di una società non quotata, determina l'obbligo dell'offerta pubblica, a norma dell'articolo 106, comma 3, lettera a) del TUF, quando l’acquirente venga così a detenere, indirettamente o per effetto della somma di partecipazioni dirette e indirette, la partecipazione superiore alle soglie indicate dall’articolo 106, commi 1 e 1-bis del TUF in una società quotata. Il comma 1-bis dell’articolo 45 del Regolamento Emittenti prevede che tale obbligo si applica anche in caso di superamento delle soglie indicate dall’articolo 106, comma 1, del TUF a seguito della maggiorazione dei diritti di voto.
L’articolo 46 del Regolamento Emittenti prevede che l’obbligo di offerta di cui all’articolo 106, comma 3, lettera b), del TUF consegue alla maggiorazione, ovvero all’acquisto, anche indiretto ai sensi del sopra citato articolo 45 del Regolamento Emittenti, di più del 5% del numero complessivo dei diritti di voto ovvero del capitale rappresentato da titoli (come definiti all’articolo 000-xxx, xxxxx 0, xxx XXX) che attribuiscono diritti di voto sugli argomenti indicati nell’articolo 105 del TUF nell’arco di dodici mesi.
Ai sensi dell’articolo 49, comma 1, lettera d-bis del Regolamento Emittenti, l’obbligo di offerta pubblica di acquisto totalitaria di cui all’articolo 106 del TUF non sussiste se, nelle società i cui statuti consentono la maggiorazione del diritto di voto, il superamento della soglia è determinato dalla riduzione del numero complessivo dei diritti di voto esercitabili sugli argomenti indicati dall’articolo 105 del TUF, salvo che il soggetto interessato abbia acquistato, anche di concerto, una partecipazione che, calcolata in rapporto al numero complessivo dei titoli (come definiti all’articolo 101-bis, comma 2, del TUF) emessi dall’emittente che attribuiscono il diritto di voto sui medesimi argomenti, eccede le soglie indicate dall’articolo 106, commi 1, 1-bis e 3, lettera b) del TUF.
Ai sensi dell’articolo 49, comma 1, lettera e) del Regolamento Emittenti, inoltre, l’obbligo di offerta pubblica di acquisto totalitaria di cui all’articolo 106 del TUF non sussiste se le soglie previste dall’articolo 106, commi 1, 1-bis e 3, lettera b), del TUF, sono superate e il soggetto si impegna a cedere a parti non correlate (come definite all’articolo 35, comma 1, lettera e) del Regolamento Emittenti) i titoli (come definiti all’articolo 101- bis, comma 2, del TUF), ovvero ridurre i diritti di voto, in eccedenza entro dodici mesi e a non esercitare i medesimi diritti.
Si segnala che l’Emittente è qualificabile quale “PMI” ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lett. w- quater.1 del TUF. Ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. w-quater.1 del TUF per “PMI” si intendono “fermo quanto previsto da altre disposizioni di legge, le piccole e medie imprese, emittenti azioni quotate, il cui fatturato anche anteriormente all’ammissione alla negoziazione delle proprie azioni, sia inferiore a Euro 300 milioni, ovvero che abbiano una capitalizzazione di mercato inferiore a Euro 500 milioni. Non si considerano PMI gli emittenti azioni quotate che abbiano superato entrambi i predetti limiti per tre anni consecutivi”.
L’Emittente ritiene di essere qualificabile quale “PMI” ai sensi della citata disposizione in quanto il proprio fatturato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 100,4 milioni, ed è dunque inferiore al suddetto limite di Euro 300 milioni.
Si riportano di seguito le principali disposizioni applicabili alle PMI in materia di offerte pubbliche di acquisto e scambio.
Ai sensi dell’articolo 106, comma 1 del TUF, chiunque, a seguito di acquisti ovvero di maggiorazione dei diritti di voto, venga a detenere una partecipazione superiore alla soglia del 30% ovvero a disporre di diritti di voto in misura superiore al 30% dei medesimi promuove un’offerta pubblica di acquisto rivolta a tutti i possessori di titoli sulla totalità dei titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato in loro possesso. Ai sensi dell’articolo 106, comma 1-ter del TUF, gli statuti delle PMI possono prevedere una soglia diversa da quella indicata nell’articolo 106, comma 1 del TUF (ossia il 30% del capitale sociale rappresentato da titoli con diritto di voto), comunque non inferiore al 25% né superiore al 40%. Lo Statuto non prevede una soglia diversa da quella indicata all’articolo 106, comma 1, del TUF, sopra riportata.
Se una modifica dello Statuto in tal senso interverrà dopo la Data di Avvio delle Negoziazioni dei titoli in un mercato regolamentato, i soci che non avranno concorso alla relativa deliberazione avranno diritto di recedere per tutti o parte dei loro titoli. La disciplina dell’esercizio del diritto di recesso e le modalità di liquidazione del valore delle azioni oggetto di recesso è quella di regola applicabile in caso di recesso ai sensi degli articoli 2437-bis, 2437-ter e 2437-quater del Codice Civile. Ai sensi dell’art. 106, comma 3-quater del TUF l’obbligo di offerta previsto dall’art. 106, comma 3, lettera b) del TUF, non si applica alle PMI, a condizione che ciò sia previsto dallo statuto, sino alla data dell’assemblea convocata per approvare il bilancio relativo al quinto esercizio successivo alla quotazione. Si segnala che lo statuto sociale dell’Emittente che entrerà in vigore a partire dalla Data di Avvio delle Negoziazioni non contiene tale previsione.
Si precisa che l’art. 106, comma 3, lettera b) del TUF si riferisce all’obbligo di offerta che consegue ad acquisti superiori al 5% o alla maggiorazione dei diritti di voto in misura superiore al cinque per cento dei medesimi, da parte di coloro che già detengono la partecipazione indicata nei commi 1 e 1-ter senza detenere la maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria (c.d. OPA incrementale).
4.10 Offerte pubbliche di acquisto effettuate sulle Azioni dell’Emittente nel corso dell’ultimo esercizio e dell’esercizio in corso
Le Azioni non sono mai state oggetto di alcuna offerta pubblica di acquisto e/o di scambio.
4.11 Regime fiscale
Le informazioni riportate nella presente sezione offrono una sintesi di alcuni aspetti del regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della cessione delle azioni ai sensi della legislazione tributaria italiana vigente e della prassi alla Data della Nota Informativa e relativamente a specifiche categorie di investitori, fermo restando che la relativa normativa potrebbe essere soggetta a modifiche, anche aventi effetto retroattivo, o ad evoluzioni interpretative.
La presente sezione non sarà aggiornata per dare conto delle modifiche intervenute dopo la Data della Nota Informativa. Eventuali modifiche normative o interpretative potranno pertanto rendere le presenti informazioni non aggiornate o incomplete.
Quanto segue non intende offrire un’analisi esaustiva di tutte le conseguenze fiscali dell’acquisto, della detenzione e della cessione delle azioni per tutte le possibili categorie di investitori e rappresenta, pertanto, una sintetica e parziale introduzione alla materia.
Gli investitori dovranno pertanto consultare i propri consulenti in merito al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della cessione delle azioni nonché delle eventuali distribuzioni di utili, riserve o capitale in favore dei titolari delle azioni.
La legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016) ha previsto una riduzione dell’aliquota dell’imposta sul reddito delle società (“IRES”) dal 27,5% al 24% con effetto per i periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016.
Sempre con effetto dai periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, per gli enti creditizi e finanziari di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87, e per la Banca d’Italia, la riduzione d’imposta sarà sterilizzata dall’introduzione di una addizionale di 3,5 punti percentuali.
Le percentuali di tassazione parziale previste per alcune tipologie di contribuenti su dividendi e plusvalenze, come di seguito descritte (tra cui il 49,72%), sono state rideterminate con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, del 26 maggio 2017 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 dell’11 luglio 2017, il “Decreto”) che ha introdotto le modifiche che si sono rese necessarie a seguito dalla suddetta riduzione d’imposta.
4.11.1 Definizioni
Ai fini del presente paragrafo (“Regime fiscale”), i termini definiti hanno il significato di seguito riportato:
“Cessione di Partecipazioni Non Qualificate”: cessione a titolo oneroso di partecipazioni, diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite partecipazioni, che non sia una Cessione di Partecipazioni Qualificate;
“Cessione di Partecipazioni Qualificate”: cessione a titolo oneroso di partecipazioni, diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite partecipazioni, che eccedano, nell’arco di un periodo
di dodici mesi, i limiti per la qualifica di Partecipazione Qualificata. Il termine di dodici mesi decorre dal momento in cui i titoli ed i diritti posseduti rappresentano una percentuale di diritti di voto o di partecipazione superiore ai limiti predetti. Per diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite partecipazioni si tiene conto delle percentuali di diritti di voto o di partecipazione al capitale potenzialmente ricollegabili alle partecipazioni;
“Partecipazioni Non Qualificate”: le partecipazioni sociali diverse dalle Partecipazioni Qualificate;
“Partecipazioni Qualificate”: le partecipazioni sociali costituite dal possesso di partecipazioni (diverse dalle azioni di risparmio), ovvero i diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni, che rappresentino complessivamente una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria superiore al 2% (per titoli negoziati in mercati regolamentati) o al 20% (in ogni altro caso) ovvero una partecipazione al capitale o al patrimonio superiore al 5% (per titoli negoziati in mercati regolamentati) o al 25% (in ogni altro caso).
4.11.2 Regime fiscale dei dividendi
4.11.2.1 Investitori residenti in Italia
Partecipazioni Qualificate detenute da persone fisiche residenti al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa
I dividendi corrisposti a persone fisiche residenti in relazione ad azioni detenute al di fuori dell’esercizio d’impresa che costituiscono Partecipazioni Qualificate concorrono alla determinazione del reddito complessivo del percipiente, da assoggettare ad IRPEF e alle relative addizionali secondo le aliquote progressive previste per tale imposta, nella misura del:
• 40% del loro ammontare, in caso di distribuzione di dividendi formati con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007;
• 49,72% del loro ammontare, in caso di distribuzione di dividendi formati con utili prodotti successivamente all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 e sino a quello in corso al 31 dicembre 2016; e
• 58,14% del loro ammontare, in caso di distribuzione di dividendi formati con utili prodotti successivamente all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016.
A partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, agli effetti della tassazione del percettore, i dividendi distribuiti si considerano prioritariamente formati con utili prodotti dalla società fino a tale esercizio. Tuttavia, a partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2016, agli effetti della tassazione del soggetto partecipante, i dividendi distribuiti si considerano formati (i) prioritariamente con utili prodotti dalla società o ente partecipato fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, e successivamente (ii) con utili prodotti dalla società o ente partecipato fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016.
Con riferimento ai dividendi percepiti in relazione a Partecipazioni Non Qualificate detenute da persone fisiche al di fuori dell’attività d’impresa, all’atto della percezione il beneficiario deve dichiarare che i dividendi ricevuti sono relativi ad una Partecipazione Qualificata, al fine di evitare l’applicazione della ritenuta del 26%, prevista dall’articolo 27, comma 1, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (“DPR 600”).
Partecipazioni Non Qualificate detenute da persone fisiche residenti al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa
In generale, i dividendi corrisposti a persone fisiche residenti in relazione ad azioni detenute al di fuori dell’esercizio d’impresa che non costituiscono Partecipazioni Qualificate sono soggetti ad una ritenuta alla fonte del 26% a titolo d’imposta.
Per i dividendi distribuiti su azioni immesse nel sistema di deposito accentrato gestito da Monte Titoli (quali le azioni della Società Emittente), in luogo della suddetta ritenuta trova applicazione un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con la stessa aliquota del 26%. L’imposta sostitutiva è applicata e versata direttamente dai soggetti residenti presso i quali i titoli sono depositati, aderenti al sistema di deposito accentrato gestito da Monte Titoli, ovvero, tramite un rappresentante fiscale nominato in Italia ai sensi dell’articolo 27-ter, comma 8, del DPR 600, dagli intermediari non residenti che aderiscono al sistema Monte Titoli in via diretta o indiretta, per il tramite di sistemi esteri di deposito accentrato a loro volta aderenti al sistema Monte Titoli (Euroclear, Clearstream).
Se, invece, gli azionisti optano per il regime del “risparmio gestito” (di cui al successivo paragrafo “Regime del risparmio gestito – articolo 7, Decreto Legislativo 21 novembre 1997, n. 461”), i dividendi relativi a Partecipazioni Non Qualificate conferite in gestioni individuali presso gli intermediari abilitati non sono soggetti a ritenuta alla fonte ma concorrono a formare il risultato complessivo annuo maturato della gestione soggetto ad imposta sostitutiva con aliquota del 26%.
In ogni caso, poiché il prelievo dell’imposta sostitutiva è effettuato dal soggetto depositario delle azioni o dall’intermediario incaricato della gestione patrimoniale, in sede di dichiarazione dei redditi il contribuente non è tenuto a far concorrere l’importo dei dividendi in esame al proprio reddito complessivo soggetto ad IRPEF.
Nel caso in cui siano integrati i requisiti di cui all’articolo 1, commi da 100 a 114, Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di Stabilità 2017), i dividendi (relativi a partecipazioni diverse dalle Partecipazioni Qualificate, tenendo conto, a tal fine, anche delle percentuali di partecipazione o di diritti di voto posseduti dai familiari della persona fisica di cui al comma 5 dell’articolo 5 del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 (di seguito “TUIR”) o enti da loro direttamente o indirettamente controllati ex numeri 1) e 2) del primo comma dell’articolo 2359 cod. civ.) corrisposti a persone fisiche fiscalmente residenti in Italia, in relazione a investimenti di lungo periodo nella Società, immessi in piani di risparmio a lungo termine (i.e. detenzione delle Azioni per un periodo minimo quinquennale, c.d. “PIR”), sono esenti da imposizione. Sono previsti meccanismi di recupero dell’imposta non applicata nel caso in cui le azioni della Società siano cedute prima che sia trascorso il periodo di 5 anni richiesto ai fini dell’esenzione.
Partecipazioni detenute da persone fisiche residenti in Italia nell’esercizio di attività d’impresa
I dividendi percepiti da persone fisiche residenti in Italia in relazione a partecipazioni detenute nell’esercizio di attività di impresa concorrono, nell’esercizio in cui sono percepiti, alla determinazione del reddito d’impresa del percettore, assoggettato ad IRPEF secondo le aliquote progressive previste per tale imposta, in misura pari al:
• 40% del loro ammontare, in caso di distribuzione di dividendi formati con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007;
• 49,72% del loro ammontare, in caso di distribuzione di dividendi formati con utili prodotti successivamente all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 e sino a quello in corso al 31 dicembre 2016; e
• 58,14% del loro ammontare, in caso di distribuzione di dividendi formati con utili prodotti successivamente all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016.
A partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, agli effetti della tassazione del percettore, i dividendi distribuiti si considerano prioritariamente formati con utili prodotti dalla società fino a tale esercizio. Tuttavia, a partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2016, agli effetti della tassazione del soggetto partecipante, i dividendi distribuiti si considerano formati (i) prioritariamente con utili prodotti dalla società o ente partecipato fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, e successivamente (ii) con utili prodotti dalla società o ente partecipato fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016.
Al fine di evitare l’applicazione della ritenuta del 26%, prevista dall’articolo 27, comma 1, del DPR 600 con riferimento ai dividendi percepiti da persone fisiche in relazione a Partecipazioni Non Qualificate detenute al di fuori dell’attività d’impresa, all’atto della percezione il beneficiario deve dichiarare che i dividendi ricevuti sono relativi ad una partecipazione detenuta nell’esercizio di attività d’impresa.
Partecipazioni detenute da società in nome collettivo, in accomandita semplice, società semplici ed equiparate di cui all’articolo 5 del TUIR, società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett.
a) e b), del TUIR
I dividendi percepiti da società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società semplici ed equiparate di cui all’articolo 5 del TUIR, da società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR, incluse, tra l’altro, le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società cooperative e le società di mutua assicurazione, nonché le società Europee di cui al regolamento (CE) n. 2157/2001 e le società cooperative Europee di cui al regolamento (CE) n. 1435/2003 residenti nel territorio dello Stato e gli enti pubblici e privati diversi dalle società, nonché i trust, residenti nel territorio dello Stato, che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali (c.d. enti commerciali), non sono soggetti ad alcuna ritenuta alla fonte o imposta sostitutiva in Italia e concorrono alla formazione del reddito imponibile complessivo del percipiente, da assoggettare a tassazione secondo le regole ordinarie, con le seguenti modalità:
(a) le distribuzioni a favore di soggetti IRPEF (ad esempio, società in nome collettivo, società in accomandita semplice) concorrono alla formazione del reddito imponibile complessivo del percipiente in misura pari al:
• 40% in caso di distribuzione di dividendi formati con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007;
• 49,72% del loro ammontare in caso di distribuzione di dividendi formati con utili prodotti successivamente all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 e fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016; e
• 58,14% in relazione alla distribuzione di dividendi formati con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016.
A partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, agli effetti della tassazione del percettore, i dividendi distribuiti si considerano prioritariamente formati con utili prodotti dalla società fino a tale esercizio. Tuttavia, a partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2016, agli effetti della tassazione del soggetto partecipante, i dividendi distribuiti si considerano formati (i) prioritariamente con utili prodotti dalla società o ente partecipato fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, e successivamente (ii) con utili prodotti dalla società o ente partecipato fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016;
(b) le distribuzioni a favore di soggetti IRES (ad esempio, società per azioni, società a responsabilità limitata, società in accomandita per azioni) concorrono a formare il reddito imponibile complessivo del percipiente (soggetto ad aliquota ordinaria IRES pari 27,5% ovvero al 24% a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016; con effetto dai medesimo periodi d’imposta, per gli enti creditizi e finanziari di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87, e per la Banca d’Italia, la riduzione d’imposta sarà sterilizzata dall’introduzione di una addizionale di 3,5 punti percentuali) limitatamente al 5% del loro ammontare, ovvero per l’intero ammontare se relative a titoli detenuti per la negoziazione da soggetti che applicano i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Per alcuni tipi di società ed a certe condizioni, i dividendi conseguiti possono parzialmente concorrere a formare anche il relativo valore netto della produzione soggetto ad IRAP.
Partecipazioni detenute da enti non commerciali di cui all’articolo 73, comma 1, lett. c) del TUIR
I dividendi percepiti dagli enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. c), del TUIR (cosiddetti enti non commerciali), tra cui gli enti pubblici e privati diversi dalle società, inclusi i trust, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale (esclusi gli organismi di investimento collettivo del risparmio) concorrono a formare il reddito complessivo dei percipienti da assoggettare ad IRES limitatamente al 77,74% del loro ammontare. I dividendi formati con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016 concorrono integralmente alla formazione del reddito imponibile da assoggettate ad IRES.
Partecipazioni detenute da Fondi comuni di investimento mobiliare, Società di investimento a capitale variabile (SICAV) e Società di investimento a capitale fisso (SICAF) residenti in Italia
I dividendi percepiti da un fondo comune d’investimento, aperto o chiuso (diverso da un fondo comune di investimento immobiliare), ovvero una SICAV o una SICAF diversa da una SICAF immobiliare (“Fondo”) non sono soggetti all’imposta sostitutiva sui dividendi, né a tassazione in capo al Fondo in quanto incluso nel relativo risultato di gestione, ma una ritenuta del 26% si applica, a certe condizioni, sui proventi distribuiti ai partecipanti o agli azionisti (l’Imposta sui Fondi di Investimento).
Partecipazioni detenute da FIA immobiliari italiani
Ai sensi del Decreto Legge 25 settembre 2001, n. 351 (“Decreto 351”), convertito con modificazioni dalla Legge 23 novembre 2001, n. 410, del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78
(“Decreto 78”) e dell’articolo 9 del Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 44 (“Decreto 44”), i dividendi percepiti da fondi comuni di investimento immobiliare italiani e da società di investimento a capitale fisso immobiliari italiane (“FIA immobiliari italiani”) non sono soggetti a ritenuta d’imposta né ad imposta sostitutiva e non scontano alcuna imposizione in capo a tali organismi di investimento.
In alcuni casi, i redditi conseguiti da un FIA immobiliare italiano non istituzionale potrebbero essere imputati per trasparenza ai (e concorrere dunque alla formazione del reddito imponibile in Italia dei) relativi investitori non istituzionali fiscalmente residenti in Italia che detengono una partecipazione superiore al 5% del patrimonio dell’organismo di investimento.
Partecipazioni detenute da fondi pensione
Se il titolare delle partecipazioni è un fondo pensione italiano (soggetto al regime previsto dall’articolo 17 del Decreto Legge 5 Dicembre 2005, n. 252), i relativi proventi sono inclusi nel risultato di gestione maturato dal fondo alla fine del periodo d’imposta ed assoggettati ad un’imposta sostitutiva del 20%.
Nel caso in cui siano integrati i requisiti di cui all’articolo 1, commi da 88 a 96, Legge di Stabilità 2017, i dividendi, diversi da quelli relativi a Partecipazioni Qualificate, corrisposti a fondi pensione italiani, in relazione a investimenti qualificati di lungo periodo (i.e. investimenti fino al 5 per cento dell’attivo patrimoniale risultante dal rendiconto dell’esercizio precedente, detenuti per cinque anni), sono esenti ai fini dell’imposta sul reddito e, pertanto, sono esclusi dal calcolo del risultato netto di gestione del fondo, assoggettato ad imposta sostitutiva con aliquota del 20%. Sono previsti meccanismi di recupero dell’imposta sostitutiva sul risultato netto di gestione nel caso in cui le azioni della Società siano cedute prima che sia trascorso il periodo di 5 anni richiesto ai fini dell’esenzione.
Ai fini dell’applicazione delle disposizioni di cui ai commi da 88 a 95 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità 2017, il soggetto percettore deve produrre una dichiarazione dalla quale risulti la sussistenza delle condizioni previste dai commi 88 e 92, nonché l’impegno a detenere gli strumenti finanziari oggetto dell’investimento qualificato per almeno 5 anni. Il percettore deve altresì dichiarare che i redditi generati dagli investimenti qualificati non sono relativi a Partecipazioni Qualificate.
4.11.2.2 Investitori non residenti in Italia
Partecipazioni connesse a stabili organizzazioni in Italia del soggetto non residente
I dividendi percepiti da soggetti non residenti in Italia in relazione a partecipazioni connesse ad una stabile organizzazione che questi detengano nel territorio dello Stato, sono assoggettati al regime applicabile ai dividendi percepiti da società e dagli enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR, descritto in precedenza.
Partecipazioni non connesse a stabili organizzazioni in Italia del soggetto non residente
I dividendi, corrisposti a soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia a cui le partecipazioni siano effettivamente connesse, sono soggetti ad un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con aliquota del 26%. I soggetti non residenti - diversi dagli azionisti di risparmio, dai fondi pensione istituiti negli Stati membri dell’Unione Europea o negli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo che siano “white listed” (i.e., attualmente inclusi nella lista di cui al decreto ministeriale 4 settembre 1996, come successivamente aggiornato e modificato), nonché dalle società ed enti soggetti ad un’imposta sul reddito delle società in uno dei suddetti Stati ed ivi residenti, di cui si dirà oltre - hanno diritto al rimborso, fino a concorrenza di undici ventiseiesimi della ritenuta subita in Italia, dell’imposta che, mediante certificazione del competente ufficio fiscale dello Stato estero, dimostrino di aver pagato all’estero in via definitiva sugli utili stessi. Resta comunque ferma, in alternativa al rimborso e sempre che venga tempestivamente prodotta adeguata documentazione, l’eventuale diretta applicazione della suddetta ritenuta con le aliquote ridotte previste dalle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni eventualmente applicabili.
A tal fine, per le azioni o titoli similari immessi nel sistema di deposito accentrato gestito da Monte Titoli (quali le azioni della Società Emittente), i soggetti presso cui le azioni sono depositate, aderenti al sistema di deposito accentrato gestito dalla Monte Titoli, devono acquisire:
• una dichiarazione del soggetto non residente effettivo beneficiario degli utili, dalla quale risultino i dati identificativi del soggetto medesimo, la sussistenza di tutte le condizioni alle quali è subordinata l’applicazione del regime convenzionale e gli eventuali elementi necessari a determinare la misura dell’aliquota applicabile ai sensi della convenzione;
• un’attestazione dell’autorità fiscale competente dello Stato ove l’effettivo beneficiario degli utili ha la propria residenza, dalla quale risulti la residenza nello Stato medesimo ai sensi della convenzione.
I benefici convenzionali sono alternativi rispetto al rimborso parziale della ritenuta sopra descritto. Se la documentazione non è presentata al soggetto depositario precedentemente alla messa in pagamento dei dividendi, l’imposta sostitutiva è applicata con aliquota del 26%. In tal caso, il beneficiario effettivo dei dividendi può comunque richiedere all’Amministrazione finanziaria italiana il rimborso della differenza tra l’imposta sostitutiva applicata e quella applicabile ai sensi della convenzione tramite apposita istanza di rimborso, corredata dalla documentazione di cui sopra, da presentare secondo le condizioni e nei termini di legge.
La suddetta ritenuta è operata con aliquota pari all’1,2% (precedentemente alla citata riduzione dell’aliquota ordinaria IRES, l’aliquota applicabile a tale imposta sostitutiva era pari all’1,375%) nel caso in cui i percettori e beneficiari dei dividendi siano società o enti fiscalmente residenti negli Stati membri dell’Unione Europea o aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo che siano “white listed” (attualmente inclusi nella lista di cui al decreto ministeriale 4 settembre 1996 come successive aggiornato e modificato) ed ivi assoggettati a un’imposta sul reddito delle società, a fronte di specifica richiesta tempestivamente formulata al soggetto depositario delle azioni e corredata dalle relative certificazioni dallo stesso richieste. Ai sensi dell’articolo 1, comma 68, della Legge 24 dicembre 2007 n. 244, l’imposta sostitutiva in misura ridotta si applica ai soli dividendi derivanti da utili formatisi a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007. Nel caso in cui i soggetti percettori e beneficiari dei dividendi siano fondi pensione istituiti in uno degli Stati membri dell’Unione Europea ovvero in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio Economico che sia “white listed”, tali soggetti possono beneficiare dell’applicazione di un’imposta sostitutiva sui dividendi nella misura ridotta dell’11% del relativo ammontare. Ai fini dell’applicazione dell’imposta sostitutiva della misura dell’11%,
i fondi pensione non residenti devono tempestivamente formulare specifica richiesta al soggetto depositario delle azioni tenuto al prelievo dell’imposta sostitutiva, corredata da idonea documentazione. Nel caso in cui siano integrati i requisiti di cui all’articolo 1, comma 95, Legge di Stabilità 2017, la ritenuta sui dividendi (articolo 27 del D.P.R. 600/1973) e l’imposta sostitutiva sugli utili derivanti da azioni in deposito accentrato presso la Monte Titoli (27-ter del
D.P.R. 600/1973) non si applicano agli utili corrisposti ai fondi pensione istituiti negli Stati membri dell’Unione europea e negli Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo derivanti dagli investimenti qualificati fino al 5 per cento dell’attivo patrimoniale risultante dal rendiconto dell’esercizio precedente, detenuti per cinque anni.
Ai fini dell’applicazione delle disposizioni indicate in precedenza, il soggetto non residente beneficiario effettivo degli utili deve produrre una dichiarazione dalla quale risultino i dati identificativi del soggetto medesimo e la sussistenza di tutte le condizioni alle quali è subordinata l’agevolazione di cui ai commi da 88 a 114 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità 2017, nonché l’impegno a detenere gli strumenti finanziari oggetto dell’investimento qualificato per il periodo di tempo richiesto dalla legge. Il predetto soggetto non residente deve fornire, altresì, copia dei prospetti contabili che consentano di verificare l'osservanza delle predette condizioni.
Ai sensi della Direttiva n. 90/435/CEE del Consiglio del 23 luglio 1990, come successivamente modificata, poi rifusa nella Direttiva 2011/96/UE (c.d. direttiva Madre-Figlia) e dell’articolo 27- bis del DPR 600, nel caso in cui i dividendi siano percepiti da una società (i) fiscalmente residente in uno Stato membro dell’Unione Europea, (ii) che riveste una delle forme previste nell’allegato alla stessa direttiva Madre-Figlia, (iii) che è soggetta nello Stato di residenza ad una delle imposte indicate nell’allegato alla predetta direttiva, e (iv) che possieda ininterrottamente per almeno un anno una partecipazione diretta “rilevante” (pari, cioè, ad almeno il 10%) ha diritto a chiedere il rimborso integrale dell’eventuale prelievo alla fonte subito.
A tal fine, la società deve produrre (a) una certificazione, rilasciata dalle competenti autorità fiscali dello Stato estero, che attesti che la società non residente soddisfa i predetti requisiti, nonché (b) la domanda in apposita modulistica approvata dall’Agenzia delle Entrate.
In alternativa alla procedura di rimborso, al verificarsi delle predette condizioni, la società non residente che detenga la partecipazione da almeno un anno già all’atto del pagamento dei
dividendi, può richiedere la non applicazione del prelievo alla fonte presentando tempestivamente all’intermediario depositario delle azioni la documentazione sopra indicata. In relazione alle società non residenti che risultano direttamente o indirettamente controllate da soggetti non residenti in Stati membri dell’Unione Europea, il suddetto diritto al rimborso o all’esenzione spetta a condizione che le stesse dimostrino di non essere state costituite allo scopo esclusivo o principale di beneficiare di tale regime. Con Provvedimento del 10 luglio 2013, l’Agenzia delle Entrate ha approvato la modulistica ai fini dell’applicazione dell’aliquota convenzionale. La predetta Direttiva n. 2011/96/UE è stata recentemente modificata con la Direttiva n. 2015/121/UE del 27 gennaio 2015, al fine di introdurvi una disposizione anti-elusiva, ai sensi della quale le Autorità fiscali di ciascuno Stato membro dell’Unione Europea hanno il potere di disconoscere l’esenzione da ritenuta prevista dalla Direttiva “… a una costruzione o a una serie di costruzioni che, essendo stata posta in essere allo scopo principale o a uno degli scopi principali di ottenere un vantaggio fiscale che è in contrasto con l’oggetto o la finalità della presente direttiva, non è genuina avendo riguardo a tutti i fatti e le circostanze pertinenti”. A tali fini “… una costruzione o una serie di costruzioni è considerata non genuina nella misura in cui non è stata posta in essere per valide ragioni commerciali che riflettono la realtà economica” (cfr. par. 2 e 3 del nuovo articolo 1 della Direttiva). Tale modifica è attuata dall’ordinamento nazionale mediante l’applicazione della disposizione generale anti-elusiva di cui all’articolo 10-bis della Legge n. 212/2000.
I dividendi di pertinenza di enti o organismi internazionali che godono dell’esenzione dalle imposte in Italia per effetto di leggi o di accordi internazionali resi esecutivi in Italia non sono soggetti all’imposta sostitutiva.
4.11.3 Regime fiscale della distribuzione di riserve di cui all’articolo 47, comma 5, del TUIR
Le informazioni fornite in questo paragrafo sintetizzano il regime fiscale applicabile alla distribuzione da parte della Società Emittente – in occasione diversa dal caso di riduzione del capitale esuberante, di recesso, di esclusione, di riscatto o di liquidazione – delle riserve di capitale di cui all’articolo 47, comma 5, del TUIR, ovverosia, tra l’altro, delle riserve od altri fondi costituiti con sovrapprezzi di emissione, con interessi di conguaglio versati dai sottoscrittori di nuove azioni, con versamenti fatti dai soci a fondo perduto o in conto capitale e con saldi di rivalutazione monetaria esenti da imposta (di seguito anche Riserve di Capitale).
4.11.3.1 Persone fisiche non esercenti attività d’impresa fiscalmente residenti in Italia
Ai sensi dell’articolo 47, comma 1, del TUIR, indipendentemente dalla delibera assembleare, le somme percepite da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale costituiscono utili per i percettori nei limiti e nella misura in cui sussistano, in capo alla società distributrice, utili di esercizio e riserve di utili (fatta salva la quota di essi accantonata in sospensione di imposta). Le somme qualificate come utili sono soggette, a seconda che si tratti o meno di Partecipazioni Non Qualificate e/o non relative all’impresa, al medesimo regime sopra riportato per i dividendi. Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto, sulla base di quanto testé indicato, dell’importo eventualmente
qualificabile come utile, riducono di pari ammontare il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione.
Ne consegue che, in sede di successiva cessione, la plusvalenza imponibile è calcolata per differenza fra il prezzo di vendita ed il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione ridotto di un ammontare pari alle somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitali (al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile). Secondo l’interpretazione fatta propria dall’amministrazione finanziaria le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, per la parte eccedente il costo fiscale della partecipazione, costituiscono utili, da assoggettare al regime descritto sopra per i dividendi. Regole particolari potrebbero applicarsi in relazione alle partecipazioni per cui la persona fisica abbia optato per il regime cosiddetto del “risparmio gestito” di cui all’articolo 7 del Decreto Legislativo 21 novembre 1997, n. 461.
4.11.3.2 Società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5 del TUIR, società di persone, società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR e persone fisiche esercenti attività d’impresa, fiscalmente residenti in Italia
In capo alle persone fisiche che detengono azioni nell’esercizio dell’attività d’impresa, alle società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate (escluse le società semplici) di cui all’articolo 5 del TUIR, alle società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR, fiscalmente residenti in Italia, le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale costituiscono utili nei limiti e nella misura in cui sussistano, in capo alla società distributrice, utili di esercizio e riserve di utili (senza considerare la quota di essi che è stata accantonata in sospensione di imposta). Le somme qualificate come utili sono soggette al medesimo regime sopra riportato per i dividendi.
Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile, riducono il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione di un pari ammontare. Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, per la parte eccedente il costo fiscale della partecipazione, costituiscono plusvalenze e, come tali, sono assoggettate al regime fiscale illustrato nei precedenti paragrafi.
4.11.3.3 Fondi pensione italiani e Fondi (diversi dai FIA immobiliari italiani)
In base ad una interpretazione sistematica delle norme, le somme percepite da fondi pensione italiani soggetti al regime di cui all’articolo 17 del Decreto 252, a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, dovrebbero concorrere a formare il risultato netto di gestione maturato relativo al periodo d’imposta in cui è avvenuta la distribuzione, soggetto ad un’imposta sostitutiva del 20%. Nel caso in cui siano integrati i requisiti di cui all’articolo 1, commi da 88 a 96, Legge di Stabilità 2017, i redditi, diversi da quelli relativi a Partecipazioni Qualificate, conseguiti da fondi pensione italiani, in relazione a investimenti qualificati di lungo periodo (i.e. investimenti fino al 5 per cento dell’attivo patrimoniale risultante dal rendiconto dell’esercizio precedente, detenuti per cinque anni), sono esenti ai fini dell’imposta sul reddito e, pertanto, sono esclusi dal calcolo del risultato netto di gestione del fondo, assoggettato ad imposta sostitutiva
con aliquota del 20%. Sono previsti meccanismi di recupero dell’imposta sostitutiva sul risultato netto di gestione nel caso in cui le azioni della Società siano cedute prima che sia trascorso il periodo di 5 anni richiesto ai fini dell’esenzione.
Le somme percepite da un Fondo a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale non dovrebbero, invece, scontare alcuna imposizione in capo a tali organismi di investimento.
4.11.3.4 FIA Immobiliari italiani
Ai sensi del D. L. 351/2001, le somme percepite a titolo di distribuzione di Riserve di Capitale da FIA Immobiliari italiani non sono soggetti a ritenuta d’imposta né ad imposta sostitutiva e non scontano alcuna imposizione in capo a tali organismi di investimento.
Al ricorrere di determinate condizioni, i redditi conseguiti da un FIA Immobiliare italiano potrebbero essere imputati per trasparenza ai (e concorrere, dunque, alla formazione del reddito imponibile in Italia dei) relativi investitori non istituzionali qualora costoro detengano una partecipazione superiore al 5% del patrimonio dell’organismo di investimento.
4.11.3.5 Soggetti fiscalmente non residenti in Italia
In capo ai soggetti fiscalmente non residenti in Italia (siano essi persone fisiche o società di capitali), privi di stabile organizzazione in Italia cui la partecipazione sia riferibile, la natura fiscale delle somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale è la medesima di quella evidenziata per le persone fisiche fiscalmente residenti in Italia.
Relativamente ai soggetti non residenti che detengono la partecipazione attraverso una stabile organizzazione in Italia a cui la partecipazione sia effettivamente connessa, le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale sono assoggettate in capo alla stabile organizzazione al medesimo regime impositivo previsto per le società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR, fiscalmente residenti in Italia.
4.11.4 Regime fiscale delle plusvalenze
4.11.4.1 Investitori residenti in Italia
Cessione di Partecipazioni Qualificate da parte di persone fisiche residenti in Italia non esercenti attività di impresa
Le plusvalenze derivanti dalla cessione di Partecipazioni Qualificate conseguite da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia al di fuori dell’esercizio di imprese commerciali concorrono a formare il reddito complessivo del cedente nei limiti del 49,72% del relativo ammontare, al netto della corrispondente quota delle relative minusvalenze. L’importo così determinato è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche (“IRPEF”) secondo le aliquote progressive previste per tale imposta nonché alle relative addizionali ove applicabili.
Le suddette plusvalenze, nonché le relative minusvalenze realizzate nel corso d’anno, devono essere distintamente indicate, per ciascuna operazione, in sede di dichiarazione dei redditi. Qualora le minusvalenze superino le plusvalenze, l’eccedenza può essere riportata in deduzione dalle plusvalenze della stessa natura realizzate nei periodi d’imposta successivi, ma non oltre al quarto, entro il limite del 49,72%, a condizione che l’eccedenza risulti dalla dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale le minusvalenze sono state realizzate.
Le plusvalenze realizzate a decorrere dal 1° gennaio 2018 concorreranno a formare il reddito complessivo del cedente nei limiti del 58,14% del relativo ammontare, al netto della corrispondente quota delle relative minusvalenze. Qualora le minusvalenze realizzate a partire dal 1° gennaio 2018 superino le plusvalenze, l’eccedenza può essere riportata in deduzione dalle plusvalenze della stessa natura realizzate nei periodi d’imposta successivi, ma non oltre al quarto, entro il limite del 58,14%, a condizione che l’eccedenza risulti dalla dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale le minusvalenze sono state realizzate.
Resta ferma la percentuale del 49,72% per le plusvalenze e le minusvalenze derivanti da atti di realizzo posti in essere anteriormente al 1° gennaio 2018 ma i cui corrispettivi siano in tutto o in parte percepiti a decorrere dalla stessa data.
Cessione di Partecipazioni Non Qualificate da parte di persone fisiche residenti in Italia non esercenti attività di impresa
Le plusvalenze derivanti dalla cessione di Partecipazioni Non Qualificate realizzate da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia al di fuori dell’esercizio d’impresa sono soggette ad imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con aliquota del 26%.
Limitatamente alle Partecipazioni Non Qualificate, in relazione alle modalità di applicazione dell’imposta sostitutiva, oltre al regime ordinario, consistente nella indicazione delle plusvalenze nella dichiarazione dei redditi, sono previsti due regimi alternativi, che trovano applicazione a seguito di opzione da parte del contribuente: il c.d. regime del risparmio amministrato ed il c.d. regime del risparmio gestito.
Regime della dichiarazione – articolo 5, Decreto Legislativo 21 novembre 1997, n. 461
Il contribuente deve indicare nella dichiarazione dei redditi le plusvalenze realizzate nel corso dell’esercizio. Ai fini dell’applicazione dell’imposta sostitutiva del 26%, le plusvalenze sono sommate algebricamente alle relative minusvalenze.
Se l’ammontare complessivo delle minusvalenze realizzato a seguito di cessione delle partecipazioni è superiore a quello delle plusvalenze, l’eccedenza può essere portata in deduzione, fino a concorrenza, dalle plusvalenze della stessa natura realizzate in periodi d’imposta successivi, non oltre il quarto, a condizione che tale eccedenza sia stata indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale le minusvalenze sono state realizzate. Ai sensi del Decreto Legge 24 aprile 2014 n. 66, convertito dalla Legge 23 giugno 2014, n. 89 (“Decreto 66”), le minusvalenze possono essere portate in deduzione dalle plusvalenze in misura ridotta pari al 76,92%, per minusvalenze realizzate dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2014.
L’imposta sostitutiva deve essere versata nei termini e nei modi previsti per il versamento delle imposte sui redditi dovute a saldo in base alla dichiarazione. L’eventuale imposta sostitutiva pagata fino al superamento delle soglie che configurano la cessione di Partecipazioni Qualificate può essere computata in detrazione dall’imposta sui redditi dovuta per il periodo in cui le medesime sono state superate.
Regime del risparmio amministrato – articolo 6, Decreto Legislativo 21 novembre 1997, n. 461
Qualora le azioni siano affidate in custodia, in amministrazione o in deposito ad intermediari abilitati (banche, S.I.M., S.G.R., società fiduciarie di cui alla legge n. 23 novembre 1939, n. 1966, Poste Italiane S.p.A. e agenti di cambio iscritti nel ruolo unico nazionale) il contribuente ha facoltà di optare per l’applicazione, ad opera dell’intermediario incaricato, dell’imposta sostitutiva su ciascuna plusvalenza realizzata, nella misura del 26%.
L’imposta sostitutiva è versata direttamente dall’intermediario, che ne trattiene l’importo sul reddito realizzato o ne riceve provvista dal contribuente, entro il quindicesimo giorno del secondo mese successivo a quello in cui la medesima imposta è stata applicata. Il contribuente non è conseguentemente tenuto a includere le suddette plusvalenze e/o minusvalenze nella propria dichiarazione dei redditi.
L’opzione può essere esercitata, con comunicazione sottoscritta rilasciata all’intermediario, sia contestualmente al conferimento dell’incarico e all’apertura del deposito o conto corrente, che successivamente, con riferimento a rapporti già in essere. Nel primo caso l’opzione ha effetto immediato per il periodo d’imposta in cui è esercitata e per i periodi successivi mentre nel secondo ha effetto a decorrere dall’inizio del periodo d’imposta successivo a quello in cui è esercitata. L’opzione può essere revocata entro la scadenza di ciascun anno solare, con efficacia a partire dalla prima operazione successiva.
Le minusvalenze realizzate nelle singole operazioni sono computate dagli intermediari in deduzione, fino a loro concorrenza, dalle plusvalenze realizzate nelle successive operazioni poste in essere nell’ambito del medesimo rapporto, nello stesso periodo d’imposta e nei successivi, ma non oltre il quarto. Qualora sia revocata l’opzione o sia chiuso il rapporto di custodia, amministrazione o deposito, le eventuali minusvalenze non utilizzate possono essere portate in deduzione, sempre non oltre il quarto periodo d’imposta successivo a quello di realizzo, dalle eventuali plusvalenze della stessa natura realizzate nell’ambito di un altro rapporto intestato agli stessi soggetti intestatari del rapporto di provenienza o, in sede di dichiarazione dei redditi, dalle eventuali plusvalenze, derivanti dalla cessione di Partecipazioni Non Qualificate, assoggettate a tassazione secondo il regime ordinario. Ai sensi del Decreto 66 le minusvalenze possono essere portate in deduzione dalle plusvalenze in misura ridotta pari al 76,92%, per minusvalenze realizzate dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2014.
Regime del risparmio gestito - articolo 7, Decreto Legislativo 21 novembre 1997, n. 461
Il contribuente che abbia conferito ad un intermediario abilitato l’incarico di gestire masse patrimoniali costituite da somme di denaro, azioni e altri beni non relativi all’impresa, può optare per l’applicazione della imposta sostitutiva, con l’aliquota del 26%, sul risultato maturato della gestione individuale del portafoglio conferito.
L’opzione può essere esercitata, con comunicazione sottoscritta rilasciata all’intermediario, sia all’atto della stipula del contratto che successivamente, con riferimento a rapporti già in essere. Nel primo caso l’opzione ha effetto immediato per il periodo d’imposta in cui è esercitata e per i periodi successivi, mentre nel secondo ha effetto a decorrere dall’inizio del periodo d’imposta successivo a quello in cui è esercitata. L’opzione può essere revocata entro la scadenza di ciascun anno solare, con efficacia a partire dal periodo d’imposta successivo.
Il risultato della gestione è costituito dalla differenza tra il valore del patrimonio gestito alla fine di ciascun anno solare ed il valore del patrimonio stesso all’inizio dell’anno.
In particolare, il valore del patrimonio gestito alla fine di ciascun anno solare è computato al lordo dell’imposta sostitutiva, aumentato dei prelievi e diminuito dei conferimenti effettuati nell’anno, dei redditi maturati nel periodo e soggetti a ritenuta a titolo d’imposta, dei redditi che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente, dei redditi esenti o comunque non soggetti a imposta maturati nel periodo. Il risultato è computato al netto degli oneri e delle commissioni relative al patrimonio gestito.
Il risultato negativo della gestione eventualmente conseguito in un anno è computato in diminuzione del risultato della gestione dei periodi d’imposta successivi, ma non oltre il quarto, per l’intero importo che trova capienza in ciascuno di essi. Ai sensi del Decreto 66 il risultato negativo della gestione può essere portato in deduzione dal risultato positivo successivamente conseguito in misura ridotta pari al 76,92%, per risultati negativi realizzati dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2014.
L’imposta sostitutiva è prelevata dal soggetto gestore, che provvede a versarla al concessionario competente della riscossione entro il 16 febbraio dell’anno successivo a quello in cui è maturato il relativo debito, ovvero, in caso di revoca del mandato di gestione, entro il sedicesimo giorno del mese successivo a quello in cui il mandato di gestione è stato revocato.
In caso di opzione per il regime del risparmio gestito, il contribuente non è tenuto a includere detti proventi nella propria dichiarazione annuale dei redditi.
Nel caso in cui siano integrati i requisiti di cui all’articolo 1, commi da 100 a 114, Legge di Stabilità 2017, le plusvalenze (relative a partecipazioni diverse dalle Partecipazioni Qualificate, tenendo conto, a tal fine, anche delle percentuali di partecipazione o di diritti di voto posseduti dai familiari della persona fisica di cui al comma 5 dell’articolo 5 TUIR o enti da loro direttamente o indirettamente controllati ex numeri 1) e 2) del primo comma dell’articolo 2359 cod. civ.) realizzate da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia, in relazione a investimenti di lungo periodo nella Società, immessi in piani di risparmio a lungo termine (i.e. detenzione delle Azioni per un periodo minimo quinquennale, c.d. “PIR”), sono esenti da imposizione. Sono previsti meccanismi di recupero dell’imposta non applicata nel caso in cui le azioni della Società siano cedute prima che sia trascorso il periodo di 5 anni richiesto ai fini dell’esenzione.
Cessioni di partecipazioni da parte di persone fisiche esercenti attività d’impresa, società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5 del TUIR
Le plusvalenze realizzate da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia nell’esercizio di impresa, nonché da società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui
all’articolo 5 del D.P.R. n. 917/1986, escluse le società semplici, mediante cessione a titolo oneroso di partecipazioni, concorrono, per l’intero ammontare, a formare il reddito d’impresa imponibile, soggetto a tassazione in Italia secondo il regime ordinario.
Secondo quanto chiarito dall’amministrazione finanziaria, gli elementi negativi di reddito realizzati da persone fisiche nell’esercizio di impresa, società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5 del TUIR fiscalmente residenti in Italia mediante cessione a titolo oneroso delle partecipazioni sarebbero integralmente deducibili dal reddito imponibile del soggetto cedente.
Tuttavia, laddove siano soddisfatte le condizioni evidenziate ai punti (a), (b), (c) e (d) del successivo paragrafo “Cessioni di partecipazioni da parte di società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR”, le plusvalenze concorrono alla formazione del reddito d’impresa imponibile in misura parziale pari al 49,72% del relativo ammontare. Le minusvalenze realizzate relative a partecipazioni con i requisiti di cui ai punti (a), (b), (c) e (d) del successivo paragrafo sono deducibili in misura parziale analogamente a quanto previsto per la tassazione delle plusvalenze. Le plusvalenze realizzate a decorrere dal 1° gennaio 2018 concorreranno a formare il reddito complessivo del cedente nei limiti del 58,14% del relativo ammontare, al netto della corrispondente quota delle relative minusvalenze. Qualora le minusvalenze realizzate a partire dal 1° gennaio 2018 superino le plusvalenze, l’eccedenza può essere riportata in deduzione dalle plusvalenze della stessa natura realizzate nei periodi d’imposta successivi, ma non oltre al quarto, entro il limite del 58,14%, a condizione che l’eccedenza risulti dalla dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale le minusvalenze sono state realizzate. Resta ferma la percentuale del 49,72% per le plusvalenze e le minusvalenze derivanti da atti di realizzo posti in essere anteriormente al 1° gennaio 2018 ma i cui corrispettivi siano in tutto o in parte percepiti a decorrere dalla stessa data.
Ai fini della determinazione delle plusvalenze e minusvalenze fiscalmente rilevanti, il costo fiscale delle partecipazioni cedute è assunto al netto delle svalutazioni dedotte nei precedenti periodi di imposta.
Cessioni di partecipazioni da parte di società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR
Le plusvalenze realizzate dalle società e dagli enti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a) e b), del TUIR (ovverosia da società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, fiscalmente residenti in Italia) mediante la cessione a titolo oneroso di azioni diverse da quelle aventi i requisiti di cui all’articolo 87 del TUIR (elencati di seguito) concorrono a formare il reddito d’impresa imponibile per il loro intero ammontare nell’esercizio in cui sono state realizzate ovvero, per le partecipazioni iscritte fra le immobilizzazioni finanziarie negli ultimi tre bilanci, su opzione, in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi, ma non oltre il quarto.
Tuttavia, le plusvalenze realizzate dalle società e dagli enti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a) e b), del TUIR non concorrono alla formazione del reddito imponibile del cedente, in quanto esenti, limitatamente al 95% del relativo ammontare, ove siano soddisfatte le seguenti condizioni, indicate rispettivamente dall’articolo 87, comma 1, lettere da a) a d), del TUIR:
(a) possesso ininterrotto dal primo giorno del dodicesimo mese precedente quello dell’avvenuta cessione, considerando cedute per prime le azioni acquistate in data più recente;
(b) classificazione della partecipazione tra le immobilizzazioni finanziarie nel primo bilancio chiuso durante il periodo di possesso. Per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS si considerano immobilizzazioni finanziarie le azioni o quote diverse da quelle detenute per la negoziazione;
(c) residenza fiscale della società partecipata in uno Stato o territorio diverso da quelli a regime fiscale privilegiato individuati in base ai criteri di cui all’articolo 167, comma 4, del TUIR o, alternativamente, dimostrazione, anche a seguito dell’esercizio dell’interpello di cui allo stesso articolo 167, comma 5, lettera b), che dalle partecipazioni non sia stato conseguito, sin dall’inizio del periodo di possesso, l’effetto di localizzare i redditi in tali Stati o territori; e
(d) esercizio da parte della società partecipata di un’impresa commerciale secondo la definizione di cui all’articolo 55 del TUIR. Tale ultimo requisito si presume sempre esistente con riferimento alle società i cui titoli sono negoziati nei mercati regolamentati. Inoltre, la sussistenza di tale requisito non è richiesta in caso di plusvalenze realizzate mediante offerte pubbliche di vendita.
I requisiti di cui agli ultimi due punti (lett. (c) e (d) supra) devono sussistere ininterrottamente, al momento del realizzo delle plusvalenze, almeno dall’inizio del terzo periodo d’imposta anteriore al realizzo stesso.
Qualora uno dei suddetti requisiti non sussista, le plusvalenze concorrono interamente alla formazione del reddito imponibile nell’esercizio in cui sono realizzate ovvero, a scelta del contribuente, in quote costanti nell’esercizio stesso e nei quattro successivi, purché le partecipazioni siano iscritte come immobilizzazioni finanziarie negli ultimi tre bilanci. La predetta scelta deve risultare dalla dichiarazione dei redditi del cedente.
Per taluni tipi di società e a certe condizioni, i proventi derivanti dalla cessione di partecipazioni societarie concorrono, in tutto o in parte, anche a formare il valore netto della produzione, soggetto all’Imposta regionale sulle attività produttive (“IRAP”).
Ove siano verificate le condizioni di cui ai precedenti punti (b), (c) e (d), sono interamente indeducibili dal reddito d’impresa le minusvalenze realizzate a seguito della cessione di partecipazioni possedute ininterrottamente dal primo giorno del dodicesimo mese precedente quello dell’avvenuta cessione, considerando cedute per prime le azioni acquisite in data più recente.
Le minusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni prive dei suddetti requisiti, invece, in linea di massima sono interamente deducibili dal reddito del cedente.
Tuttavia, le minusvalenze e le differenze negative tra i ricavi e i costi relative ad azioni che non possiedono i requisiti per l’esenzione non sono ammesse in deduzione fino a concorrenza dell’importo non imponibile dei dividendi, ovvero dei loro acconti, percepiti nei trentasei mesi precedenti il loro realizzo/conseguimento. Tale disposizione (i) si applica con riferimento alle azioni acquisite nei trentasei mesi precedenti il realizzo/conseguimento, sempre che siano
soddisfatte le condizioni di cui ai precedenti punti (c) e (d), ma (ii) non si applica ai soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Con riferimento ai soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, per le azioni possedute per un periodo inferiore a 12 mesi, in relazione alle quali risultano integrati gli altri requisiti di cui ai precedenti punti (b), (c) e (d), il costo fiscale è ridotto dei relativi utili percepiti durante il periodo di possesso per la quota di detti utili esclusa dalla formazione del reddito imponibile.
In relazione alle minusvalenze deducibili dal reddito di impresa derivanti da operazioni su azioni e altri titoli negoziati in mercati regolamentati italiani o esteri, occorre evidenziare che ai sensi dell’articolo 5 quinquies, comma 3, del Decreto Legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla Legge 2 dicembre 2005, n. 248, qualora l’ammontare delle suddette minusvalenze risulti superiore a Euro 50.000, anche a seguito di più operazioni, il cedente è tenuto a comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati e le notizie relativi all’operazione.
Devono essere altresì comunicate, ai sensi dell’articolo 1 del Decreto Legge 24 settembre 2002,
n. 209, convertito, con modificazioni, dalla Legge 22 novembre 2002, n. 265, le minusvalenze di ammontare complessivo superiore a cinque milioni di euro, derivanti da cessioni di partecipazioni che costituiscono immobilizzazioni finanziarie.
Tale ultima disposizione non si applica nei confronti dei soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.
In entrambe le ipotesi indicate in precedenza, l’omessa, incompleta o infedele comunicazione delle minusvalenze è punita con la sanzione amministrativa del 10 per cento delle minusvalenze la cui comunicazione è omessa, incompleta o infedele, con un minimo di Euro 500 ed un massimo di Euro 50.000.
Per alcuni tipi di società ed a certe condizioni, le plusvalenze realizzate dai suddetti soggetti mediante cessione di azioni concorrono a formare anche il relativo valore netto della produzione, soggetto ad imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
Partecipazioni detenute da enti non commerciali di cui all’articolo 73, comma 1, lett. c) del TUIR
Le plusvalenze realizzate, al di fuori dell’attività d’impresa, da enti non commerciali residenti in Italia e da società semplici residenti nel territorio dello Stato, sono assoggettate a tassazione con le stesse regole previste per le plusvalenze realizzate da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia su partecipazioni detenute non in regime d’impresa.
Cessioni di partecipazioni da parte di Fondi comuni di investimento mobiliare, Società di investimento a capitale variabile residenti (SICAV) e Società di investimento a capitale fisso residenti (SICAF)
Se l’investitore è residente in Italia ed è un Fondo e (i) il Fondo ovvero (ii) la società incaricata della sua gestione sono sottoposti a forme di vigilanza prudenziale, le plusvalenze realizzate dallo stesso non sono soggetti all’imposta sostitutiva. Il Fondo non è soggetto a tassazione su tale risultato di gestione, ma una ritenuta del 26% si applica, a certe condizioni, sui proventi distribuiti ai partecipanti o agli azionisti (l’Imposta sui Fondi di Investimento).
Cessioni di partecipazioni da parte di FIA immobiliari italiani
Ai sensi del Decreto 351, del Decreto 78 e dell’articolo 9 del Decreto 44, e successive modificazioni e integrazioni, i proventi, ivi incluse le plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni, conseguiti da FIA immobiliari italiani non scontano alcuna imposizione in capo a tali organismi di investimento. In alcuni casi, i redditi conseguiti da un FIA immobiliare italiano non istituzionale potrebbero essere imputati per trasparenza ai (e concorrere dunque alla formazione del reddito imponibile dei) relativi investitori non istituzionali fiscalmente residenti in Italia che detengano una partecipazione superiore al 5% del patrimonio dell’organismo di investimento.
Cessioni di partecipazioni da parte di fondi pensione italiani
Le plusvalenze realizzate da un investitore che sia un fondo pensione italiano (soggetto al regime previsto dall’articolo 17 del Decreto Legge 5 Dicembre 2005, n. 252) sono incluse nel risultato di gestione maturato dal fondo alla fine del periodo d’imposta e soggette ad un’imposta sostitutiva del 20%.
Nel caso in cui siano integrati i requisiti di cui all’articolo 1, commi da 88 a 96, Legge di Stabilità 2017, le plusvalenze, diverse da quelle relative a partecipazioni qualificate, realizzate da fondi pensione italiani, in relazione a investimenti di lungo periodo nella Società (i.e. investimenti fino al 5 per cento dell’attivo patrimoniale risultante dal rendiconto dell’esercizio precedente, detenuti per cinque anni), sono esclusi dal calcolo del risultato netto di gestione del fondo, assoggettato ad imposta sostitutiva con aliquota del 20%. Sono previsti meccanismi di recupero dell’imposta sostitutiva sul risultato netto di gestione nel caso in cui le azioni della Società siano cedute prima che sia trascorso il periodo di 5 anni richiesto ai fini dell’esenzione.
4.11.4.2 Investitori non residenti in Italia
Partecipazioni connesse a stabili organizzazioni in Italia del soggetto non residente
Le plusvalenze realizzate da soggetti non residenti in Italia, derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni connesse ad una stabile organizzazione che questi detengano nel territorio dello Stato, concorrono alla formazione del reddito della stabile organizzazione e sono conseguentemente assoggettate al trattamento fiscale applicabile alle plusvalenze realizzate dalle società e dagli enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR. per le società ed enti commerciali residenti.
Partecipazioni non connesse a stabili organizzazioni in Italia del soggetto non residente
Le plusvalenze realizzate da soggetti non residenti in Italia, derivanti dalla cessione a titolo oneroso di Partecipazioni Non Qualificate in società residenti negoziate in mercati regolamentati, che non siano connesse ad eventuali stabili organizzazioni nel territorio dello Stato, non sono imponibili in Italia. Gli azionisti non residenti devono fornire un’autocertificazione attestante la residenza all’estero ai fini fiscali ed adempiere ad eventuali ulteriori formalità.
Le plusvalenze (o minusvalenze) realizzate da soggetti non residenti in Italia, derivanti dalla cessione di Partecipazioni Qualificate in società residenti (negoziate e non negoziate su mercati regolamentati), non connesse ad eventuali stabili organizzazioni che gli stessi soggetti detengano
nel territorio dello Stato, concorrono a formare il reddito complessivo imponibile in Italia del soggetto percipiente secondo le stesse regole previste per le persone fisiche residenti in Italia non esercenti attività d’impresa.
Al fine di assoggettare a tassazione le plusvalenze realizzate, ovvero di beneficiare del riporto delle eventuali minusvalenze, il soggetto non residente deve presentare in Italia una dichiarazione dei redditi da cui risultino le plusvalenze e le minusvalenze realizzate a seguito della cessione delle partecipazioni in esame ed adempiere ad ulteriori formalità.
Resta comunque ferma l’applicabilità delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni sul reddito stipulate dall’Italia, se più favorevoli, e, quindi, ove prevista e applicabile, l’esclusione da imposizione in Italia delle suddette plusvalenze.
4.11.5 Registrazione del contratto di cessione
Gli atti aventi ad oggetto la negoziazione di titoli scontano l’imposta di registro come segue: (i) gli atti pubblici e le scritture private autenticate scontano l’imposta di registro in misura fissa pari a Euro 200; e (ii) le scritture private non autenticate scontano l’imposta di registro solo in “caso d’uso”, enunciazione o a seguito di registrazione volontaria.
4.11.6 Imposta di bollo
L’articolo 13, commi 2-bis e 2-ter, della Tariffa, parte prima, allegata al Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 ottobre 1972, n. 642, e le relative note 3-bis e 3-ter dettano la disciplina dell’imposta di bollo proporzionale generalmente applicabile (salvo alcune esclusioni/eccezioni) alle comunicazioni periodiche inviate dagli intermediari finanziari italiani alla propria clientela, relative a prodotti finanziari depositati presso di loro, tra i quali si annoverano anche le azioni.
Non sono soggetti all’imposta di bollo proporzionale, tra l’altro, i rendiconti e le comunicazioni che gli intermediari italiani inviano a soggetti diversi dai clienti, come definiti, nel Provvedimento del Governatore della Banca d’Italia del 20 giugno 2012. L’imposta di bollo proporzionale non trova applicazione, tra l’altro, per le comunicazioni ricevute dai fondi pensione e dai fondi sanitari. Il comma 2-ter dell’articolo 13 della Tariffa, parte prima, allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 642 prevede che, laddove applicabile, l’imposta di bollo proporzionale si applica nella misura del 2 per mille annuo. Non è prevista una misura minima.
Per i soggetti diversi dalle persone fisiche è previsto un tetto massimo di 14.000 Euro ad anno. Le comunicazioni periodiche alla clientela si presumono, in ogni caso, inviate almeno una volta l’anno, anche nel caso in cui l’intermediario italiano non sia tenuto alla redazione e all’invio di comunicazioni. In tal caso, l’imposta deve essere applicata al 31 dicembre di ciascun anno e, comunque, al termine del rapporto intrattenuto con il cliente.
L’aliquota d’imposta si applica sul valore di mercato dei prodotti finanziari, in mancanza, sul valore nominale o di rimborso, come risultante dalla comunicazione inviata alla clientela. L’imposta trova applicazione sia con riferimento ad investitori residenti sia con riferimento ad investitori non residenti, per prodotti finanziari detenuti presso intermediari italiani.
4.11.7 Imposta sul valore dei prodotti finanziari detenuti all’estero (“IVAFE”)
Le persone fisiche residenti in Italia che detengono all’estero prodotti finanziari (ivi incluse le azioni) devono generalmente versare un’imposta sul loro valore (IVAFE). L’imposta si applica anche sulle azioni in società residenti in Italia detenute all’estero.
L’IVAFE non si applica ai prodotti finanziari detenuti all’estero ma affidati in amministrazione o gestione ad intermediari finanziari italiani. In tale ultimo caso, infatti, trova applicazione l’imposta di bollo di cui al precedente paragrafo.
L’imposta, calcolata sul valore dei prodotti finanziari è dovuta proporzionalmente alla quota di possesso e al periodo di detenzione, si applica con aliquota pari al 2 per mille. Il valore dei prodotti finanziari è costituito generalmente dal valore di mercato, rilevato al termine di ciascun anno solare nel luogo in cui gli stessi sono detenuti, anche utilizzando la documentazione dell’intermediario estero di riferimento. Se al 31 dicembre i prodotti non sono più posseduti, si fa riferimento al valore di mercato dei prodotti rilevato al termine del periodo di possesso. Per i prodotti finanziari che hanno una quotazione nei mercati regolamentati deve essere utilizzato questo valore.
Dall’imposta dovuta si detrae, fino a concorrenza del suo ammontare, un credito d’imposta pari all’ammontare dell’eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui sono detenuti i prodotti finanziari. Il credito non può in ogni caso superare l’imposta dovuta in Italia.
Non spetta alcun credito d’imposta se con il Paese nel quale è detenuta il prodotto finanziario è in vigore una convenzione per evitare le doppie imposizioni (riguardante anche le imposte di natura patrimoniale) che prevede, per quel prodotto finanziario, l’imposizione esclusiva nel Paese di residenza del possessore. In questi casi, per le imposte patrimoniali eventualmente pagate all’estero può essere generalmente chiesto il rimborso all’Amministrazione fiscale del Paese in cui le suddette imposte sono state applicate nonostante le disposizioni convenzionali.
I dati sui prodotti finanziari detenuti all’estero vanno indicati nel quadro RW della dichiarazione annuale dei redditi.
4.11.8 Obblighi di monitoraggio fiscale ed eventuali ulteriori adempimenti informativi
Ai fini della normativa sul monitoraggio fiscale, le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici e i soggetti equiparati, fiscalmente residenti in Italia, sono tenuti ad indicare nel quadro RW della dichiarazione annuale dei redditi (o in un modulo apposito, in alcuni casi di esonero dall’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi), l’importo degli investimenti (incluse le eventuali azioni) detenuti all’estero nel periodo d’imposta, attraverso cui possono essere conseguiti redditi imponibili in Italia.
In relazione alle azioni, tali obblighi di monitoraggio non sono applicabili se le azioni non sono detenute all’estero e, in ogni caso, se le stesse sono depositate presso un intermediario italiano incaricato della riscossione dei legati redditi, qualora i flussi finanziari e i redditi derivanti dalle azioni siano assoggettati a ritenuta o imposta sostitutiva dall’intermediario stesso.
Inoltre, a seguito dell’accordo intergovernativo intervenuto tra Italia e Stati Uniti d’America con riferimento al recepimento della normativa sul Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA) e della legge 18 giugno 2015, n. 95, contenente la ratifica ed esecuzione di tale accordo nonché disposizioni concernenti gli adempimenti delle istituzioni finanziarie ai fini dell’attuazione dello scambio automatico di informazioni derivanti dal predetto accordo e da accordi tra l’Italia e altri Stati esteri (Common Reporting Standard), implementata con Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2015 attuato con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Prot. n. 125650 del 4 luglio 2017, i titolari di strumenti finanziari (azioni incluse) possono essere soggetti, in presenza di determinate condizioni, ad alcuni adempimenti informativi.
4.11.9 Imposta italiana sulle transazioni finanziarie
4.11.9.1 Trasferimento di proprietà delle azioni
L’imposta italiana sulle transazioni finanziarie (“FTT”) si applica alle transazioni finanziarie di cui all’articolo 1, commi da 491 a 500, della Legge 24 dicembre 2012 n. 228, ivi inclusi, tra l’altro, i trasferimenti di proprietà di azioni emesse da società residenti nel territorio dello Stato. Il Decreto Ministeriale 21 febbraio 2013, come modificato dal Decreto Ministeriale 16 settembre 2013 (D.M. 21 febbraio 2013), fornisce le disposizioni attuative per l’applicazione della FTT.
L’imposta è dovuta dai soggetti che acquistano la proprietà delle azioni emesse da società italiane indipendentemente dalla residenza delle controparti e dal luogo di conclusione dell’operazione. Sono generalmente responsabili del versamento dell’imposta le banche e gli altri intermediari qualificati che intervengono nell’esecuzione delle operazioni. Qualora nell’esecuzione dell’operazione intervengano più soggetti tra quelli sopra indicati, l’imposta è versata da colui che riceve direttamente dall’acquirente l’ordine di esecuzione. In mancanza di intermediari che intervengano nell’operazione, l’imposta deve invece essere versata dal contribuente.
L’imposta è generalmente applicata con aliquota dello 0,20% sul valore delle transazioni, determinato sulla base del saldo netto delle transazioni giornaliere (calcolato per ciascun soggetto passivo con riferimento al numero di titoli oggetto delle transazioni regolate nella stessa giornata per singolo strumento finanziario), moltiplicato per il prezzo medio ponderato degli acquisti effettuati nella giornata di riferimento.
L’aliquota è ridotta alla metà (0,10%) per le operazioni che si considerano concluse ai sensi di legge in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.
Tale riduzione si applica anche nel caso di acquisto di azioni, strumenti finanziari partecipativi e titoli rappresentativi tramite l’intervento di un intermediario finanziario che si interponga tra le parti della transazione acquistando i predetti strumenti su un mercato regolamentato o un sistema multilaterale di negoziazione, sempre che tra le transazioni di acquisto e di vendita vi sia coincidenza di prezzo, quantità complessiva e data di regolamento.
L’imposta prevede una casistica articolata di esenzioni ed esclusioni tra cui, a titolo meramente esemplificativo, si menzionano: (i) i trasferimenti di proprietà di azioni che avvengono a seguito di successione o donazione; (ii) le operazioni riguardanti l’emissione e l’annullamento di azioni,
ivi incluse le operazioni di riacquisto da parte dell’emittente; (iii) l’acquisto di azioni di nuova emissione, anche qualora avvenga a seguito della conversione di obbligazioni o dell’esercizio di un diritto di opzione spettante al socio della società emittente; (iv) le operazioni di acquisizione temporanea di titoli indicate nell’articolo 2, punto 10, del regolamento (CE) n. 1287/2006 della Commissione del 10 agosto 2006, nonché i trasferimenti di proprietà nell’ambito di operazioni di garanzia finanziaria a determinate condizioni; (v) i trasferimenti di proprietà di azioni negoziate in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione emesse da società la cui capitalizzazione media nel mese di novembre dell’anno precedente a quello in cui avviene il trasferimento sia inferiore a 500 milioni di Euro (l’esclusione opera anche per i trasferimenti che non avvengono in mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione). Inoltre, l’imposta non si applica, tra l’altro: (i) ai soggetti che effettuano le transazioni nell’esercizio dell’attività di supporto agli scambi, e limitatamente alla stessa, come definita dall’articolo 0, xxxxxxxxx 0, xxxxxxx x), xxx xxxxxxxxxxx (XX) n. 236/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 marzo 2012 nonché dal documento ESMA/2013/158 del 1 febbraio 2013; (ii) ai soggetti che, per conto di una società emittente, pongono in essere operazioni nell’esercizio dell’attività di sostegno alla liquidità nel quadro delle prassi di mercato ammesse, accettate dalla autorità dei mercati finanziari in applicazione della direttiva 2003/6/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 gennaio 2003 e della direttiva 2004/72/CE della Commissione del 29 aprile 2004; (iii) agli acquisti ed alle operazioni posti in essere da un intermediario finanziario che si interponga tra due parti ponendosi come controparte di entrambe, acquistando da una parte e vendendo all’altra un titolo, qualora tra le due transazioni vi sia coincidenza di prezzo, quantità complessiva e data di regolamento delle operazioni in acquisto e vendita, ad esclusione dei casi in cui il soggetto al quale l’intermediario finanziario cede il titolo non adempia alle proprie obbligazioni; (iv) agli acquisti ed alle operazioni posti in essere da sistemi che si interpongono negli acquisti o nelle operazioni con finalità di compensazione e garanzia degli acquisti o transazioni medesime; (v) agli enti di previdenza obbligatoria, nonché alle forme pensionistiche complementari di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252; (vi) i trasferimenti di proprietà tra società fra le quali sussiste un rapporto di controllo di cui all’articolo 2359, comma 1, n. 1) e 2), e comma 2, del Codice Civile, o che sono controllate dalla stessa società; e (vii) alle transazioni e alle operazioni relative a prodotti e servizi qualificati come etici o socialmente responsabili a norma dell’articolo 117-ter del TUF, e della relativa normativa di attuazione. Sono altresì previste ulteriori fattispecie di esenzione legate allo status del contribuente come ente pubblico o sovrannazionale. La FTT non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi (IRPEF e IRES), delle imposte sostitutive delle medesime e dell’IRAP.
4.11.9.2 Imposta sulle negoziazioni ad alta frequenza
Ai sensi dell’articolo 1, comma 495, della Legge 228/2012 le operazioni effettuate sul mercato finanziario italiano sono soggette ad un’imposta sulle negoziazioni ad alta frequenza relative agli strumenti finanziari di cui all’articolo 1, commi 491 e 492, della Legge 228/2012. Si considera attività di negoziazione ad alta frequenza quella generata da un algoritmo informatico che determina in maniera automatica le decisioni relative all’invio, alla modifica o alla cancellazione degli ordini e dei relativi parametri, laddove l’invio, la modifica o la cancellazione degli ordini su strumenti finanziari della medesima specie sono effettuati con un intervallo minimo inferiore al valore stabilito con il D.M. 21 febbraio 2013. L’imposta si applica con un’aliquota dello 0,02% sul controvalore degli ordini annullati o modificati che in una giornata di borsa superino la soglia numerica stabilita con il D.M. 21 febbraio 2013. Tale soglia non può in ogni caso essere
inferiore al 60 per cento degli ordini trasmessi. L’imposta è dovuta dal soggetto che, attraverso gli algoritmi indicati all’articolo 12 del D.M. 21 febbraio 2013, immette gli ordini di acquisto e vendita e le connesse modifiche e cancellazioni di cui all’articolo 13 del medesimo D.M. 21 febbraio 2013.
4.11.10 Imposta sulle successioni e donazioni
I trasferimenti di partecipazioni o titoli per successione a causa di morte, per donazione o a titolo gratuito rientrano generalmente nell’ambito di applicazione della vigente imposta italiana sulle successioni e donazioni. L’imposta si applica anche sulla costituzione di vincoli di destinazione.
Per i soggetti residenti in Italia l’imposta di successione e donazione viene generalmente applicata su tutti i beni e i diritti trasferiti, ovunque esistenti (salve alcune eccezioni). Per i soggetti non residenti, l’imposta di successione e donazione viene applicata esclusivamente sui beni e i diritti esistenti nel territorio italiano. Si considerano in ogni caso esistenti nel territorio italiano le azioni in società che hanno in Italia la sede legale o la sede dell’amministrazione o l’oggetto principale.
L’imposta è dovuta dagli eredi e dai legatari per le successioni mortis causa, dai donatari per le donazioni e dai beneficiari per le altre liberalità tra vivi.
Entrambe le imposte si applicano con le seguenti aliquote:
• 4% sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, Euro 1.000.000, se gli eredi sono il coniuge ed i parenti in linea retta (la franchigia è determinata tenendo in considerazione le donazioni già effettuate a favore del beneficiario);
• 6% sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, Euro 100.000, se gli eredi sono i fratelli o le sorelle (la franchigia è determinata tenendo in considerazione le donazioni già effettuate a favore del beneficiario);
• 6% se gli eredi sono i parenti fino al quarto grado, gli affini in linea retta e gli affini in linea collaterale entro il terzo grado;
• 8% se gli eredi sono soggetti diversi da quelli di cui ai punti precedenti.
Nel caso in cui l’erede o il beneficiario sia un soggetto portatore di handicap riconosciuto grave ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, l’imposta di successione e donazione si applica solo sulla parte del valore della quota, del legato o della donazione che supera la franchigia di Euro 1.500.000, con le medesime aliquote sopra indicate.
Ulteriori esenzioni si possono rendere applicabili al verificarsi di talune condizioni.
5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA
5.1 Condizioni, statistiche relative all’offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’offerta
L’Offerta è costituita unicamente dal Collocamento Istituzionale rivolto esclusivamente a Investitori Istituzionali e finalizzato a costituire il flottante richiesto dal Regolamento di Borsa per l’ammissione delle Azioni sul Mercato Telematico Azionario, eventualmente sul segmento STAR.
Non è prevista alcuna offerta al pubblico indistinto in Italia e/o in qualsiasi altro Paese.
5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata
L’Offerta non è subordinata ad alcuna condizione, fatto salvo il provvedimento di inizio delle negoziazioni di Borsa Italiana.
Per ulteriori informazioni, si veda quanto indicato al successivo Paragrafo 5.1.4 nonché il Capitolo 6, Paragrafo 6.1 della Nota Informativa.
5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta
L’Offerta, finalizzata all’ammissione alle negoziazioni delle Azioni sul Mercato Telematico Azionario, eventualmente sul segmento STAR, ha ad oggetto massime n. 30.800.000 di Azioni poste in vendita dagli Azionisti Venditori, corrispondenti al 35,0% del capitale sociale dell’Emittente, ed è costituita unicamente dal Collocamento Istituzionale.
È inoltre prevista la concessione da parte di IMA dell’Opzione Greenshoe (cfr. Paragrafo 5.2.5 che segue). In caso di integrale esercizio dell’Opzione Greenshoe (cfr. Paragrafo 5.2.5 che segue) le Azioni offerte rappresenteranno complessivamente il 38,5% del capitale sociale dell’Emittente.
Fermo restando quanto previsto al successivo Paragrafo 5.1.4, gli Azionisti Venditori si riservano, d’intesa con i Coordinatori dell’Offerta, di non collocare integralmente le Azioni oggetto dell'Offerta.
5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e modalità di sottoscrizione
Il Collocamento Istituzionale avrà inizio il giorno 18 settembre 2017 e terminerà il giorno 28 settembre 2017, salvo proroga o chiusura anticipata da rendersi nota tramite comunicato stampa da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente xxx.xxxxxx.xx e contestuale comunicazione a Consob (il “Periodo di Offerta”).
In considerazione del fatto che l’Offerta consiste unicamente in un Collocamento Istituzionale, non sono previste particolari modalità di sottoscrizione. La raccolta degli ordini nell’ambito del
Collocamento Istituzionale e l’adesione verrà effettuata secondo la prassi internazionale per operazioni similari.
L'avvio del Periodo di Offerta avverrà entro un mese dalla data del provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione della Nota Informativa rilasciato da Consob. Gli Azionisti Venditori, d’intesa con i Coordinatori dell’Offerta, si riservano la facoltà di disporre la chiusura anticipata del Collocamento Istituzionale qualora, prima della chiusura del Periodo di Offerta, l'ammontare delle Azioni sia interamente collocato, dandone in ogni caso tempestiva comunicazione a Consob e informativa al pubblico mediante comunicato stampa da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente xxx.xxxxxx.xx l'ultimo giorno del Periodo di Offerta.
Si rende noto che il calendario dell'operazione è indicativo e potrebbe subire modifiche al verificarsi di eventi e circostanze indipendenti dalla volontà della Società e degli Azionisti Venditori, ivi inclusi particolari condizioni di volatilità dei mercati finanziari, che potrebbero pregiudicare il buon esito del Collocamento Istituzionale.
Eventuali modifiche del Periodo di Offerta saranno comunicate al pubblico mediante comunicato stampa da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente xxx.xxxxxx.xx.
5.1.4 Revoca o sospensione dell’Offerta
La Società e gli Azionisti Venditori, d’intesa tra loro, previa consultazione con i Coordinatori dell’Offerta, avranno la facoltà di ritirare, revocare, in tutto o in parte, o sospendere il Collocamento Istituzionale.
Il Collocamento Istituzionale sarà comunque ritirato, entro la Data di Pagamento, qualora (i) Borsa Italiana non deliberi l’inizio delle negoziazioni e/o revochi il provvedimento di ammissione a quotazione ai sensi dell’articolo 2.4.3, comma 7, del Regolamento di Borsa, previa tempestiva comunicazione alla Consob e successivamente al pubblico con comunicato stampa da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente xxx.xxxxxx.xx, (ii) il Collocamento Istituzionale venisse meno, in tutto o in parte, per mancata assunzione e/o efficacia dell’impegno di collocamento e/o garanzia relativo alle Azioni oggetto del Collocamento Istituzionale.
5.1.5 Riduzione della sottoscrizione e modalità di rimborso
In considerazione del fatto che l’Offerta non è rivolta al pubblico indistinto, non sono previsti lotti minimi di adesione, né vi sono previsioni in merito alla possibilità di ridurre e ritirare la sottoscrizione o alle modalità di rimborso dell’ammontare eccedente la stessa, in quanto non applicabili al Collocamento Istituzionale.
5.1.6 Ammontare della sottoscrizione
Si veda il Paragrafo 5.1.5 che precede.
5.1.7 Ritiro della sottoscrizione
Si veda il Paragrafo 5.1.5 che precede.
5.1.8 Pagamento e consegna delle Azioni
La Data di Pagamento delle Azioni oggetto del Collocamento Istituzionale è prevista entro il 3 ottobre 2017.
In caso di posticipo, proroga o chiusura anticipata dell’Offerta, le eventuali variazioni della Data di Pagamento saranno comunicate con il medesimo comunicato con il quale sarà reso pubblico detto avvenimento, pubblicato sul sito internet dell’Emittente xxx.xxxxxx.xx.
Contestualmente al pagamento del relativo prezzo, le Azioni collocate verranno messe a disposizione degli aventi diritto, in forma dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito intrattenuti presso Monte Titoli.
5.1.9 Pubblicazione dei risultati dell’Offerta
Entro cinque giorni successivi alla chiusura del Periodo di Offerta, l’Emittente comunicherà i risultati riepilogativi del Collocamento Istituzionale a Borsa Italiana e al mercato, tramite comunicato stampa pubblicato sul sito internet dell’Emittente xxx.xxxxxx.xx ai sensi dell’articolo 2.4.3 comma 1 lettera a) del Regolamento di Borsa. Copia di tale comunicato verrà contestualmente trasmessa alla Consob ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del Regolamento Emittenti.
5.1.10 Procedura per l’esercizio del diritto di prelazione, per la negoziabilità dei diritti di sottoscrizione e per il trattamento dei diritti di sottoscrizione non esercitati
La vendita delle Azioni non è soggetta all’esercizio di diritti di prelazione.
Le Azioni sono esclusivamente poste in vendita dagli Azionisti Venditori e non è pertanto previsto alcun diritto di opzione.
5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione
5.2.1 Categorie di investitori potenziali ai quali le Azioni sono offerte e mercati
Il Collocamento Istituzionale, coordinato e diretto dai Coordinatori dell’Offerta, è riservato agli Investitori Istituzionali, e in particolare: (a) agli Investitori Qualificati in Italia, (b) negli Stati Uniti d’America, limitatamente ai Qualified Institutional Buyers ai sensi della Rule 144A adottata in forza dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato e integrato (il “Securities Act”) e (c) agli investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti d’America ai sensi della Regulation S del Securities Act, ad eccezione di qualsiasi altro Paese nel quale l’offerta di strumenti finanziari non sia consentita in assenza di autorizzazione da parte
delle competenti autorità, in particolare in Australia e Giappone, salvo che nei limiti consentiti dalle leggi e dai regolamenti del paese interessato.
Ai fini del Collocamento Istituzionale, l’Emittente ha predisposto un documento di offerta in lingua inglese (c.d. offering circular), contenente dati ed informazioni coerenti con quelli forniti nel presente Prospetto.
5.2.2 Principali azionisti, membri del Consiglio di Amministrazione o componenti del Collegio Sindacale dell’Emittente che intendono aderire all’Offerta e persone che intendono aderire all’Offerta per più del 5%
Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei principali azionisti, né i membri del Consiglio di Amministrazione, né i componenti del Collegio Sindacale dell’Emittente intendono aderire all’Offerta.
Per quanto a conoscenza della Società, nessuno intende aderire all’Offerta per più del 5%.
5.2.3 Informazioni da comunicare prima dell’assegnazione
5.2.3.1 Divisione dell’Offerta in tranche
Il presente Paragrafo non trova applicazione.
5.2.3.2 Claw back
Il presente Paragrafo non trova applicazione.
5.2.3.3 Metodi di assegnazione
Il presente Paragrafo non trova applicazione.
5.2.3.4 Trattamento preferenziale
Non è previsto un trattamento preferenziale predeterminato da accordare a talune classi di investitori o a taluni gruppi.
5.2.3.5 Trattamento delle sottoscrizioni o delle offerte di sottoscrizione nell’ambito dell’assegnazione
Il presente Paragrafo non trova applicazione.
5.2.3.6 Obiettivo minimo di assegnazione
Non è previsto alcun obiettivo minimo di assegnazione.
5.2.3.7 Condizioni di chiusura dell’Offerta e durata minima del Periodo di Offerta
Si veda il Paragrafo 5.1.3 e 5.1.4 che precedono.
5.2.3.8 Sottoscrizioni multiple
Il presente Paragrafo non trova applicazione.
5.2.4 Procedura per la comunicazione delle assegnazioni ai sottoscrittori
Ciascun membro del Consorzio per il Collocamento Istituzionale provvederà a dare comunicazione ai richiedenti dei quantitativi loro assegnati.
5.2.5 Over-Allotment Option e Greenshoe Option
Nell’ambito dell’Accordo per il Collocamento Istituzionale è prevista la concessione, da parte di IMA ai Coordinatori dell’Offerta, di un’opzione di Over-Allotment per chiedere in prestito un massimo di ulteriori n. 3.080.000 di Azioni, corrispondenti ad una quota pari al 10% delle Azioni oggetto dell’Offerta ai fini di una eventuale c.d. sovra-allocazione (over-allotment) nell’ambito del Collocamento Istituzionale (l’“Opzione di Over-Allotment”). In caso di over-allotment, i Coordinatori dell’Offerta potranno esercitare l’Opzione di Over-Allotment, in tutto o in parte entro 30 giorni dalla Data di Avvio delle Negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario delle Azioni, e collocare le Azioni così prese a prestito nell’ambito del Collocamento Istituzionale al Prezzo di Offerta.
Sempre nell’ambito dell’Accordo per il Collocamento Istituzionale, è inoltre prevista la concessione, da parte di IMA ai Coordinatori dell’Offerta, anche in nome e per conto dei membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale, di un’opzione greenshoe per l’acquisto di un massimo di ulteriori n. 3.080.000 di Azioni, al Prezzo di Offerta, corrispondenti ad una quota pari al 10% delle Azioni oggetto dell’Offerta (l’“Opzione Greenshoe”). I Coordinatori dell’Offerta potranno esercitare tale opzione, in tutto o in parte entro 30 giorni dalla Data di Avvio delle Negoziazioni.
Le Azioni eventualmente prese in prestito sulla base dell’Opzione di Over-Allotment saranno restituite a IMA entro 30 giorni dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, utilizzando: (i) le Azioni rivenienti dall’esercizio, in tutto o in parte, dell’Opzione Greenshoe e/o (ii) le Azioni eventualmente acquistate nell’ambito delle attività di stabilizzazione di cui al Capitolo 6, Paragrafo 6.5 della Nota Informativa.
5.3 Fissazione del prezzo
5.3.1 Prezzo di Offerta e spese a carico del sottoscrittore
Il Prezzo di Offerta sarà determinato dalla Società e dagli Azionisti Venditori, previa consultazione con i Coordinatori dell’Offerta, al termine del Periodo di Offerta, tenendo conto, tra l’altro, delle condizioni del mercato mobiliare domestico e internazionale, e della quantità e qualità delle manifestazioni di interesse ricevute dagli Investitori Istituzionali.
La determinazione del Prezzo di Offerta delle Azioni avverrà secondo il meccanismo dell’open price.
5.3.1.1 Intervallo di Valorizzazione Indicativa
La Società e gli Azionisti Venditori, anche sulla base di analisi svolte dai Coordinatori dell’Offerta, al fine esclusivo di consentire la raccolta di manifestazioni di interesse da parte degli Investitori Istituzionali nell’ambito del Collocamento Istituzionale, hanno individuato, d’intesa con i Coordinatori dell’Offerta, un intervallo di valorizzazione indicativa del capitale economico della Società compreso tra circa Euro 845 milioni e circa Euro 1.100 milioni, pari ad un minimo di Euro 9,60 per Azione ed un massimo di Euro 12,50 per Azione (l’“Intervallo di Valorizzazione Indicativa”).
Alla determinazione del suddetto Intervallo di Valorizzazione Indicativa si è pervenuti considerando i risultati e le prospettive di sviluppo nell’esercizio in corso e in quelli successivi della Società, tenuto conto delle condizioni di mercato ed applicando le metodologie di valutazione più comunemente riconosciute dalla dottrina e dalla pratica professionale a livello internazionale, nonché le risultanze dell’attività di investor education effettuata presso Investitori Istituzionali di elevato standing nazionale ed internazionale. In particolare, ai fini valutativi sono state considerate le risultanze derivanti dall’applicazione del metodo dei multipli di mercato, che prevede la comparazione della Società con alcune società quotate di riferimento, sulla base di indici e moltiplicatori di grandezze economiche, finanziarie e patrimoniali significative e, come analisi di controllo, il metodo finanziario di valutazione dei flussi di cassa (cosiddetto Discounted Cash Flow) basato sulla attualizzazione dei flussi di cassa prospettici.
La seguente tabella rappresenta, a fini meramente indicativi, i moltiplicatori EV/EBIT e P/E legati alla Società calcolati sulla base dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa e dei dati economico-patrimoniali.
Multiplo calcolato su: EV/EBIT 2016(1) P/E 2016(2)
Valore minimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa................................ 20,8x 31,0x
Valore massimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa .............................. 27,2x 40,4x
(1) Il multiplo EV/EBIT implicito è calcolato come rapporto tra il valore dell’Intervallo di Valorizzazione (minimo e massimo)
aumentato della (i) posizione finanziaria netta al 30 giugno 2017, e l’EBIT dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
(2) Il multiplo P/E (Price/Earnings) implicito è calcolato come rapporto tra il valore dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativo (minimo e massimo) e il risultato dell’esercizio dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Di seguito viene fornita una descrizione sintetica dell’ambito operativo di un campione di alcune società quotate che operano in settori comparabili o correlati a quelli della Società, con evidenza del Paese, del mercato di quotazione e della capitalizzazione alla data del 31 agosto 2017 il cui valore – ove espresso in valuta differente dall’Euro – è stato convertito in Euro secondo il tasso di cambio alla medesima data1.
Le società riportate sono state selezionate tra i principali operatori italiani ed europei nel settore dell’ingegneristica commerciale e del packaging sulla base di alcune caratteristiche ritenute in linea con quelle dell’Emittente in termini di posizionamento di settore e modello di business.
Nonostante ciascuna delle società selezionate presenti specifiche caratteristiche individualmente assimilabili a quelle dell’Emittente quali, ad esempio, il mercato finale di riferimento, la forma giuridica o il modello di business, non esistono a giudizio della Società e degli Azionisti Venditori, a livello italiano, europeo ed internazionale società quotate perfettamente confrontabili con l’Emittente. Nell’ambito del panorama delle società quotate la Società ritiene che l’emittente maggiormente confrontabile per prodotti realizzati, processo produttivo applicabile e know-how, sebbene di dimensioni superiori in termini di fatturato e con più ampia diversificazione di prodotto, sia la società controllante IMA. Inoltre, sono state individuate società quotate ritenute similari per tecnologie applicate e business model sebbene caratterizzate da un livello di comparabilità minore in termini di fatturato, diversificazione dei prodotti e mercati serviti rispetto alla Società stessa.
Alfa Laval AB è una società con sede a Lund (Svezia), quotata alla Borsa di Stoccolma con una capitalizzazione di mercato pari a Euro 7.981 milioni al 31 agosto 2017. Il Gruppo opera a livello globale nello sviluppo e produzione di tecnologie per lo scambio termico, la separazione e la movimentazione dei fluidi dedicate alle industrie navale, alimentare ed energy. Al 31 dicembre 2016 il gruppo facente capo a Alfa Laval AB contava 16.941 dipendenti.
Bobst SA. è una società con sede a Mex (Svizzera), quotata alla Borsa di Zurigo con una capitalizzazione di mercato pari a Euro 1.570 milioni al 31 agosto 2017. Il Gruppo progetta, sviluppa e produce macchinari e tecnologie per la lavorazione di imballaggi destinati all’industria del packaging. Al 31 dicembre 2016 il gruppo facente capo a Bobst SA. contava
5.055 dipendenti.
GEA Group AG è una società con sede a Düsseldorf (Germania), quotata alla Borsa di Francoforte con una capitalizzazione di mercato pari a Euro 6.853 milioni al 31 agosto 2017. Il Gruppo opera a livello globale come fornitore di attrezzature e tecnologie per i processi industriali nei settori alimentare, farmaceutico, delle utilities e in una vasta gamma di altre industrie di processo. Al 31 dicembre 2016 il gruppo facente capo a contava 16.937 dipendenti.
I.M.A. Industria Macchine Automatiche S.p.A. è una società con sede a Ozzano dell’Xxxxxx (BO, Italia), quotata alla Borsa di Milano con una capitalizzazione di mercato pari a Euro 3.191 milioni al 31 agosto 2017. Il Gruppo è attivo nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. Al 31 dicembre 2016 il gruppo facente capo a IMA contava 5.109 dipendenti.
1 Fonte: Factset. Tasso di cambio EUR/SEK applicato 9.46. Tasso di cambio EUR/CHF applicato 1.14.
Krones AG è una società con sede a Neutraubling (Germania), quotata alla Borsa di Francoforte con una capitalizzazione di mercato pari a Euro 3.283 milioni al 31 agosto 2017. La società opera a livello globale nella produzione di macchinari e linee complete per l’imbottigliamento e confezionamento di bevande e generi alimentari liquidi, prodotti farmaceutici, cosmetici e chimici. Al 31 dicembre 2016 il gruppo facente capo a Krones AG contava 9.453 dipendenti.
Maschinenfabrik Xxxxxxxx Xxxxxx AG è una società con sede a Gosheim (Germania), quotata alla Borsa di Francoforte con una capitalizzazione di mercato pari a Euro 1.800 milioni al 31 agosto 2017. La società opera a livello globale come costruttore di macchine fresatrici e foratrici e strumenti di perforazione e taglio ad alta precisione che vengono venduti ad aziende dell’industria ottica, del trasporto aereo e della meccanica di precisione. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo contava 1.018 dipendenti.
In generale, il livello di significatività del campione dei comparables rispetto all’Emittente, può risultare meno rappresentativo limitatamente a taluni aspetti quali la maggiore diversificazione (in termini di segmenti) e scala (in termini di fatturato), nonché di posizionamento dell’offerta di prodotto e tipologia di clientela.
A fini meramente indicativi e senza che questi abbiano alcun valore relativamente alla determinazione del Prezzo di Offerta, si riportano i moltiplicatori di mercato legati alle suddette società.
Multiplo calcolato su: | EV/EBIT 2016(1) | P/E 2016(2) | |||
Alfa Laval(3) ......................................................................................................... Bobst(4)................................................................................................................. GEA(5).................................................................................................................. IMA(6) .................................................................................................................. Krones(7) .............................................................................................................. | 19,1x 17,2x 13,4x 24,2x 13,8x | 33,0x 21,4x 24,1x 34,1x 19,2x | |||
Maschinenfabrik Xxxxxxxx Xxxxxx(8).................................................................... | 16,7x | 24,4x | |||
Media .................................................................................................................. | 17,4x | 26,0x | |||
Fonte: FactSet, documenti societari. |
(1) Enterprise Value (EV) calcolati come somma della capitalizzazione di mercato al 31 agosto 2017 delle società comparabili e degli ultimi dati disponibili di posizione finanziaria netta, oltre – ove applicabile – del patrimonio netto di pertinenza di terzi disponibili alla stessa data. L’EBIT delle società comparabili è riferito ai rispettivi bilanci di esercizio per l’anno 2016.
(2) I multipli P/E (Price/Earnings) relativi alle società comparabili sono calcolati come rapporto tra la capitalizzazione di mercato al 31 agosto 2017 e il Risultato d’esercizio di pertinenza del Gruppo risultante dai bilanci di esercizio per l’anno 2016.
(3) Valori di posizione finanziaria netta e patrimonio netto di terzi riferiti al bilancio di esercizio chiuso al 30 giugno 2017. Per il calcolo dell’EV/EBIT 2016 è stato utilizzato un valore di EBIT aggiustato per partite non ricorrenti.
(4) Valori di posizione finanziaria netta e patrimonio netto di terzi riferiti al bilancio di esercizio chiuso al 30 giugno 2017.
(5) Valori di posizione finanziaria netta e patrimonio netto di terzi riferiti al bilancio di esercizio chiuso al 30 giugno 2017. Per il calcolo dell’EV/EBIT 2016 è stato utilizzato un valore di EBIT aggiustato per partite non ricorrenti.
(6) Valori di posizione finanziaria netta e patrimonio netto di terzi riferiti al bilancio di esercizio chiuso al 30 giugno 2017.
(7) Valori di posizione finanziaria netta e patrimonio netto di terzi riferiti al bilancio di esercizio chiuso al 30 giugno 2017.
(8) Valori di posizione finanziaria netta e patrimonio netto di terzi riferiti al bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Tali moltiplicatori sono stati elaborati in base a dati storici ed informazioni pubblicamente disponibili nonché in base a parametri e presupposti soggettivi determinati secondo metodologie di comune applicazione e sono riportati, per ulteriore informazione ed illustrazione e a titolo puramente indicativo, senza alcuna pretesa di completezza. I dati si riferiscono a società selezionate dalla Società ritenute potenzialmente comparabili, e in alcuni casi solo parzialmente comparabili, pertanto tali dati potrebbero risultare non rilevanti e non rappresentativi ove considerati in relazione alla specifica situazione economica, patrimoniale e finanziaria della
Società o al contesto economico e normativo di riferimento. Non può, infine, escludersi che vi siano altre società che, con metodologie o approcci valutativi diversi da quelli adottati in buona fede nel Prospetto, potrebbero essere ritenute comparabili.
Si rappresenta, altresì, che i moltiplicatori sono stati redatti esclusivamente ai fini dell’inserimento nel Prospetto e potrebbero non essere i medesimi in operazioni diverse, seppur analoghe; la sussistenza di diverse condizioni di mercato, potrebbero condurre inoltre, in buona fede, ad analisi e valutazioni, in tutto o in parte, differenti da quelle rappresentate.
Tali dati non devono costituire il fondamento unico della decisione di investire nelle Azioni della Società e pertanto, al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento proposto, qualsiasi decisione deve basarsi sull’esame completo da parte dell’investitore del Prospetto nella sua interezza.
La capitalizzazione della Società sulla base del valore massimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa ammonterebbe ad Euro 1.100 milioni; mentre tale capitalizzazione sulla base del valore minimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa, ammonterebbe a circa Euro 845 milioni.
5.3.2 Comunicazione del Prezzo di Offerta
Il Prezzo di Offerta sarà reso noto mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito internet della Società xxx.xxxxxx.xx entro cinque giorni dal termine del Periodo di Offerta. L’avviso con cui sarà reso noto il Prezzo di Offerta conterrà, inoltre, i dati relativi alla capitalizzazione della Società calcolati sulla base del Prezzo di Offerta, nonché il ricavato complessivo derivante dall’Offerta, riferito al Prezzo di Offerta e al netto delle commissioni che saranno riconosciute al Consorzio per il Collocamento Istituzionale al termine del Periodo di Offerta.
5.3.3 Limitazione o esclusione del diritto di opzione
Il presente Paragrafo non trova applicazione.
5.3.4 Differenza tra il Prezzo di Offerta e il prezzo delle Azioni dell’Emittente pagato nel corso dell’anno precedente o da pagare da parte dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei componenti del Collegio Sindacale e dei principali dirigenti, o persone ad essi affiliate
Nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione e dei componenti del Collegio Sindacale, né dei principali dirigenti, o persone a essi affiliate, ha acquistato Azioni dell’Emittente nell’anno precedente l’Offerta o a una data più recente, né nello stesso periodo è stato loro concesso di acquistare Azioni.
5.4 Collocamento e sottoscrizione
5.4.1 Nome e indirizzo dei Coordinatori dell’Offerta
Il Collocamento Istituzionale è coordinato e diretto da (i) Equita SIM S.p.A. con sede legale in Xxxxxx, xxx Xxxxxxx Xxxxxx 0, Xxxxxx; (ii) Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., con sede legale in Milano, Xxxxxxxxx X. Xxxxxx 0, Xxxxxx; (iii) Xxxxxxx Xxxxx International con sede legale in Londra, 0 Xxxx Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxx e (iv) UniCredit Bank AG, Xxxxx Xxxxxx con sede legale in Milano, piazza Xxx Xxxxxxx 4, Torre C, Italia, in qualità di Coordinatori dell’Offerta e dei Joint Bookrunners nell’ambito del Collocamento Istituzionale.
Equita SIM agisce altresì in qualità di Sponsor ai fini della quotazione sul Mercato Telematico Azionario.
5.4.2 Organismi incaricati del servizio finanziario e degli agenti depositari
Il servizio titoli relativo alle Azioni sarà svolto, per conto della Società, da Spafid S.p.A., società del gruppo facente capo a Mediobanca, con sede legale in Xxxxxx, Xxxx Xxxxxxxxxx 00, Xxxxxx.
5.4.3 Collocamento e garanzia
Le Azioni oggetto del Collocamento Istituzionale saranno collocate tramite il Consorzio per il Collocamento Istituzionale (il “Consorzio per il Collocamento Istituzionale”) formato e diretto da BofA Xxxxxxx Xxxxx, Equita SIM, Mediobanca e UniCredit.
L'Offerta sarà garantita dal Consorzio per il Collocamento Istituzionale. Gli Azionisti e la Società, al fine di regolare gli impegni di collocamento e garanzia, sottoscriveranno un apposito contratto con i partecipanti al Consorzio per il Collocamento Istituzionale (il "Contratto Istituzionale").
Il Contratto per il Collocamento Istituzionale prevedrà condizioni sospensive agli impegni assunti dal Consorzio per il Collocamento Istituzionale, ovvero che detti impegni possano essere revocati al verificarsi di talune circostanze. In particolare, il Contratto Istituzionale prevedrà fra l'altro che detti impegni potranno venir meno, e/o che il Contratto Istituzionale stesso possa essere risolto, entro la Data di Pagamento, al verificarsi di talune circostanze come individuate nel Contratto Istituzionale medesimo tra le quali: (i) il verificarsi di un mutamento negativo rilevante, ovvero qualsiasi sviluppo o evento (od ogni sviluppo o evento che comporti un futuro mutamento del quale la Società sia, o possa ragionevolmente essere, a conoscenza) che comporterà o possa ragionevolmente comportare un mutamento negativo rilevante nelle condizioni finanziarie, operative, legali o di altra natura o nei ricavi, nell’attività o nelle prospettive della Società e delle società del Gruppo, che derivino o meno dall’ordinaria attività della Società; (ii) il verificarsi di mutamenti negativi rilevanti nei mercati finanziari italiani, statunitensi, del Regno Unito o nei Paesi appartenenti all’Area Economica Europea ovvero nei casi in cui scoppino o si intensifichino ostilità internazionali o qualsiasi calamità o crisi in tali Paesi oppure si verifichi qualsiasi mutamento o sviluppo nella situazione politica, finanziaria, economica o valutaria nazionale o internazionale tali da rendere impraticabile e/o sconsigliabile,
secondo il giudizio ragionevole dei Coordinatori dell’Offerta, l’effettuazione dell’Offerta e/o l’esecuzione dei contratti per la vendita delle Azioni; (iii) il verificarsi di una violazione da parte dell’Emittente e dell’Azionista Venditore delle dichiarazioni e garanzie e degli impegni assunti nell’Accordo per il Collocamento o il fatto che tali dichiarazioni e garanzie e impegni siano diventati non veritieri, non corretti o fuorvianti; (iv) il fatto che le dichiarazioni contenute nel Prospetto o nell’offering circular siano, siano diventate o siano state scoperte essere non veritiere, non corrette o fuorvianti in misura rilevante o che sia occorso un fatto che comporti un’omissione rilevante nel Prospetto o nell’offering circular qualora tali documenti fossero stati pubblicati in tale data; (v) il ritiro della ammissione a quotazione delle Azioni sul MTA, segmento STAR, o il verificarsi di una generale sospensione o significativa limitazione delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario, sul London Stock Exchange o sul New York Stock Exchange o della determinazione di prezzi minimi e massimi di negoziazione o di range di prezzo massimi da parte dei medesimi mercati o da parte di un’autorità governativa o indipendente dell’Italia, degli Stati Uniti, del Regno Unito o dell’Europa; (vi) il verificarsi di una moratoria bancaria dichiarata dalle autorità del Regno Unito, degli Stati Uniti, d’Italia o di qualsiasi altro Stato membro dell’Area Economica Europea; o (vii) l’entrata in vigore di qualsiasi nuova legge o regolamento o modifica a leggi o regolamenti o interpretazioni o applicazione degli stessi da parte di un tribunale o di altra autorità competente che abbia un impatto sull’Italia o su qualunque altro Stato membro dell’Area Economica Europea o sugli Stati Uniti e che, secondo il giudizio in buona fede dei Coordinatori dell’Offerta, (a) abbia, o potrebbe avere, un effetto rilevante e pregiudizievole sull’attività o sulla posizione finanziaria della Società, (b) renda o potrebbe rendere impraticabile o sconsigliabile procedere con l’Offerta o consegnare le Azioni alla data prevista, o (c) possa pregiudicare il successo del completamento dell’Offerta.
L'Emittente e gli Azionisti, da una parte, e i Coordinatori dell'Offerta, dall'altra, potranno non addivenire alla stipula del Contratto Istituzionale nel caso in cui non si raggiunga un livello adeguato in merito alla quantità e qualità della domanda da parte degli Investitori Istituzionali, secondo la prevalente prassi di mercato in analoghe operazioni, ovvero non si raggiunga l'accordo sul Prezzo di Offerta.
L'ammontare complessivo delle commissioni che gli Azionisti Venditori corrisponderanno al Consorzio per il Collocamento Istituzionale sarà non superiore al 4,0% del controvalore delle Azioni collocate nell'ambito dell'Offerta, ivi incluse quelle acquistate in relazione dell'eventuale esercizio dell'Opzione Greenshoe.
5.4.4 Data di stipula degli accordi di collocamento
Il Contratto Istituzionale sarà stipulato successivamente al termine del Periodo di Offerta.
6. AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE
6.1 Domanda di ammissione alla negoziazione
L’Emittente ha presentato a Borsa Italiana domanda di ammissione a quotazione delle Azioni sul Mercato Telematico Azionario.
Borsa Italiana, con provvedimento n. 8391 del 14 settembre 2017, ha disposto l’ammissione alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario delle Azioni.
La Data di Avvio delle Negoziazioni sarà disposta da Borsa Italiana ai sensi dell’articolo 2.4.3, comma 6, del Regolamento di Borsa, previa verifica della sufficiente diffusione tra il pubblico delle Azioni a seguito del Collocamento Istituzionale.
6.2 Altri mercati regolamentati
Alla Data della Nota Informativa, le Azioni dell’Emittente non sono quotate in nessun altro mercato regolamentato o equivalente italiano o estero.
6.3 Altre operazioni
Non sono previste in prossimità della quotazione altre operazioni di vendita, sottoscrizione o di collocamento privato di strumenti finanziari della stessa categoria di quelli oggetto del Collocamento Istituzionale oltre a quelle indicate nella Nota Informativa.
6.4 Intermediari nelle operazioni sul mercato secondario
Nell’ambito del Collocamento Istituzionale, alla Data della Nota Informativa, nessun soggetto ha assunto l’impegno di agire come intermediario nelle operazioni sul mercato secondario relative alle Azioni.
6.5 Stabilizzazione
Mediobanca, anche in nome e per conto dei membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale, si riserva la facoltà di effettuare attività di stabilizzazione sulle Azioni in ottemperanza alla normativa vigente.
Tale attività potrà essere svolta dalla Data di Avvio delle Negoziazioni fino ai 30 giorni successivi a tale data.
Non vi è comunque certezza che l’attività di stabilizzazione venga effettivamente esercitata; la medesima, peraltro, potrà essere interrotta in qualsiasi momento.
Le operazioni di stabilizzazione, se intraprese, potrebbero determinare un prezzo di mercato superiore al prezzo che verrebbe altrimenti a prevalere.
7. POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA
7.1 Azionisti Venditori
Le Azioni oggetto dell’Offerta sono offerte in vendita da (i) I.M.A. Industria Macchine Automatiche S.p.A., con sede legale in Ozzano dell’Xxxxxx (BO), Xxx Xxxxxx 000-000, codice fiscale e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Bologna 00307140376 e partita IVA 00500931209 e (ii) Maestrale Investimenti S.p.A., con sede legale in Xxxxxxx (XX), Xxx Xxxxx Xxxxx Xxxxxx 00, codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Bologna 02458121205.
Alla Data della Nota Informativa, IMA e Maestrale Investimenti detengono una partecipazione rispettivamente pari al 70,000% e al 28,583% del capitale sociale dell’Emittente, e intendono procedere alla vendita di complessivamente n. 30.800.000 di Azioni, pari al 35,0% del capitale sociale dell’Emittente.
In particolare:
(i) IMA procederà alla vendita di n. 5.646.800 di Azioni, pari a circa il 6,417% del capitale sociale dell’Emittente,
(ii) Maestrale Investimenti procederà alla vendita di n. 25.153.200 Azioni, pari al 28,583% del capitale sociale dell’Emittente, di cui n. 6.053.200 di Azioni pari al 6,879% del capitale sociale dell’Emittente, rivenienti da Azioni prese in prestito (le “Azioni Oggetto di Prestito Xxxxxx”) in forza di un contratto di prestito titoli sottoscritto tra le parti (il “Prestito Titoli”), dai seguenti soggetti:
(a) n. 456.400 di Azioni ricevute in prestito dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Xxxxxx Xxxxx, pari allo 0,519% del capitale sociale dell’Emittente;
(b) n. 790.000 di Azioni ricevute in prestito dall’Amministratore Delegato Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, pari allo 0,90% del capitale sociale dell’Emittente;
(c) n. 1.630.400 di Azioni ricevute in prestito da Xxxxxxx Xxxxxxx, pari all’1,853% del capitale sociale dell’Emittente;
(d) n. 1.630.400 di Azioni ricevute in prestito da Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, pari all’1,853% del capitale sociale dell’Emittente;
(e) n. 1.146.000 di Azioni ricevute in prestito da Ipercubo S.r.l., pari all’1,302% del capitale sociale dell’Emittente; e
(f) n. 400.000 di Azioni ricevute in prestito da Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, pari allo 0,455% del capitale sociale dell’Emittente.
In particolare, si segnala che
i. ai sensi del Prestito Titoli, Maestrale Investimenti sarà tenuta (i) a restituire le Azioni Oggetto di Prestito Titoli entro il termine concordato tra le parti, nell’ipotesi in cui l’Offerta non abbia luogo, oppure (ii) a corrispondere ai prestatori la relativa porzione dei proventi dell’Offerta, entro il secondo giorno lavorativo successivo alla Data di Avvio delle Negoziazioni, nell’ipotesi in cui l’Offerta abbia luogo;
ii. alla Data della Nota Informativa, il Presidente del Consiglio di Amministrazione Xxxxxx Xxxxx e l’Amministratore Delegato Xxxxxxxx Xxxxxxxxx hanno mantenuto la proprietà di, rispettivamente, n. 456.400 di Azioni, pari allo 0,519% del capitale sociale dell’Emittente e n. 790.000 di Azioni pari allo 0,898% del capitale sociale dell’Emittente.
7.2 Strumenti finanziari offerti
Tutte le Azioni oggetto dell’Offerta sono poste in vendita dagli Azionisti Venditori.
La seguente tabella illustra la compagine sociale dell’Emittente alla Data della Nota Informativa e la sua evoluzione – con l’indicazione del numero di Azioni e la relativa percentuale del capitale sociale, in caso di integrale collocamento delle Azioni oggetto dell’Offerta e di integrale esercizio dell’Opzione Greenshoe.
Azionisti
X. Xxxxxx alla Data della Nota Informativa
X. Xxxxxx offerte
in vendita N. Azioni post Offerta
Opzione
Greenshoe
N. Azioni post Offerta in caso di integrale esercizio della Opzione
Greenshoe
Azioni | % del capitale sociale | Azioni | Azioni | % del capitale sociale | Azioni | Azioni | % del capitale sociale | |||||||||||
IMA .................... | 61.600.400 | 70,000% | 5.646.800 | 55.953.600 | 63,584% | 3.080.000 | 52.873.600 | 60,084% | ||||||||||
Maestrale Investimenti(1) ..... | 25.153.200 | 28,583% | 25.153.200 | - | - | - - | - | |||||||||||
Xxxxxx Xxxxx ...... | 456.400 | 0,519% | - | 456.400 | 0,519% | - 456.400 | 0,519% |
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx............. | 790.000 | 0,898% | - | 790.000 | 0,898% | - | 790.000 | 0,898% | |||||||
Mercato............... | - | - | - | 30.800.000 | 35,0% | - | 33.880.000 | 38,5% | |||||||
Totale ................. | 88.000.000 | 100,000% | 30.800.000 | 88.000.000 | 100,000% | 3.080.000 | 88.000.000 | 100,000% |
(1) Include le n. 6.053.200 di Azioni pari al 6,879% del capitale sociale dell’Emittente, rivenienti da Azioni prese in prestito in
forza del Prestito Titoli dai seguenti soggetti: (a) n. 456.400 di Azioni ricevute in prestito dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Xxxxxx Xxxxx, pari allo 0,519% del capitale sociale dell’Emittente; (b) n. 790.000 di Azioni ricevute in prestito dall’Amministratore Delegato Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, pari allo 0,898% del capitale sociale dell’Emittente; (c) n. 1.630.400 di Azioni ricevute in prestito da Xxxxxxx Xxxxxxx, pari all’1,853% del capitale sociale dell’Emittente; (d) n. 1.630.400 di Azioni ricevute in prestito da Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, pari all’1,853% del capitale sociale dell’Emittente; (e) n. 1.146.000 di Azioni ricevute in prestito da Ipercubo S.r.l., pari all’1,302% del capitale sociale dell’Emittente; e (f) n. 400.000 di Azioni ricevute in prestito da Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, pari allo 0,455% del capitale sociale dell’Emittente.
7.3 Accordi di lock-up
7.3.1 Impegni dell’Emittente
Nell’ambito degli accordi stipulati per l’Offerta e, in particolare, con la sottoscrizione del Contratto Istituzionale, la Società assumerà, nei confronti dei Coordinatori dell’Offerta, un impegno di lock-up fino a 180 giorni decorrenti dalla Data di Avvio delle Negoziazioni.
In particolare, l’accordo di lock-up dell’Emittente prevedrà, tra l’altro, che la Società, per il periodo di tempo di cui sopra, e salvo previo consenso scritto dei Coordinatori dell’Offerta, che non sarà ragionevolmente negato, non (i) effettuerà operazioni di vendita, atti di disposizione e/o comunque operazioni che abbiano per oggetto e/o per effetto l’attribuzione e/o il trasferimento a terzi, a qualunque titolo e sotto qualsiasi forma, direttamente o indirettamente, delle azioni della Società, ivi incluse le operazioni per effetto delle quali siano costituiti e/o trasferiti diritti di opzione o diritti reali di garanzia sulle medesime azioni, e non (ii) approverà e/o effettuerà operazioni su strumenti derivati, che abbiano i medesimi effetti, anche solo economici, delle operazioni sopra richiamate.
Gli impegni di cui sopra non si applicano nelle seguenti ipotesi: (i) trasferimento di Azioni quali corrispettivo nell’ambito di offerte di acquisto ovvero nell’ambito di altra forma di riorganizzazione del capitale o di operazioni strategiche di acquisizione o cessione di attività o ristrutturazione finanziaria o procedura analoga a condizione che i soggetti che ricevano le Azioni assumano il medesimo impegno di lock-up avente ad oggetto le Azioni; (ii) emissione di Azioni derivanti da un piano di incentivazione per il management dell’Emittente; e (iii) operazioni derivanti da disposizioni di legge e/o regolamentari e/o da ordini da parte dell’autorità giudiziaria.
7.3.2 Impegni di IMA
Nell’ambito degli accordi stipulati per l’Offerta e, in particolare, con la sottoscrizione del Contratto Istituzionale, IMA assumerà, nei confronti dei Coordinatori dell’Offerta, un impegno di lock-up fino a 180 giorni decorrenti dalla Data di Avvio delle Negoziazioni.
In particolare, l’accordo di lock-up di IMA prevedrà, tra l’altro, che IMA, per il periodo di tempo di cui sopra, e salvo previo consenso scritto dei Coordinatori dell’Offerta (che non sarà ragionevolmente negato), non (i) effettui operazioni di vendita, atti di disposizione e/o comunque operazioni che abbiano per oggetto e/o per effetto l’attribuzione e/o il trasferimento a terzi, a qualunque titolo e sotto qualsiasi forma, direttamente o indirettamente, delle azioni della Società, ivi incluse le operazioni per effetto delle quali siano costituiti e/o trasferiti diritti di opzione o diritti reali di garanzia sulle medesime azioni, e non (ii) approvi e/o effettui operazioni su strumenti derivati, che abbiano i medesimi effetti, anche solo economici, delle operazioni sopra richiamate.
Gli impegni di cui sopra non si applicano nelle seguenti ipotesi: (i) trasferimento delle Azioni quali corrispettivo nell’ambito di operazioni strategiche di acquisizione e cessione di attività o di offerte di acquisto ovvero nell’ambito di procedura analoga a condizione che e nella misura in cui i soggetti che ricevano le Azioni assumano il medesimo impegno di lock-up avente a oggetto le Azioni di titolarità dei suddetti azionisti; (ii) trasferimento di Azioni a società controllate o collegate, a condizione che e nella misura in cui tali società controllate o collegate assumano il medesimo impegno di lock-up avente a oggetto le Azioni di titolarità di IMA; e (iii) nell’ambito di contratti di garanzia ovvero in adempimento di obbligazioni previste nel Contratto Istituzionale; (iv) in esecuzione dell’Opzione di Over-Allotment, dell’Opzione Greenshoe e del contratto di prestito titoli; e (v) operazioni derivanti da disposizioni di legge e/o regolamentari e/o da ordini da parte dell’autorità giudiziaria.
7.3.3 Impegni di Xxxxxx Xxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Nell’ambito degli accordi stipulati per l’Offerta e, in particolare, con la sottoscrizione del Contratto Istituzionale, Xxxxxx Xxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx assumeranno, nei confronti dei Coordinatori dell’Offerta, un impegno di lock-up fino a 365 giorni decorrenti dalla Data di Avvio delle Negoziazioni.
In particolare, tale accordo di lock-up prevedrà, tra l’altro, che Xxxxxx Xxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, per il periodo di tempo di cui sopra, e salvo previo consenso scritto dei Coordinatori dell’Offerta (che non sarà ragionevolmente negato), non (i) effettueranno operazioni di vendita, atti di disposizione e/o comunque operazioni che abbiano per oggetto e/o per effetto l’attribuzione e/o il trasferimento a terzi, a qualunque titolo e sotto qualsiasi forma, direttamente o indirettamente, delle azioni della Società, ivi incluse le operazioni per effetto delle quali siano costituiti e/o trasferiti diritti di opzione o diritti reali di garanzia sulle medesime azioni, e non (ii) approveranno e/o effettueranno operazioni su strumenti derivati, che abbiano i medesimi effetti, anche solo economici, delle operazioni sopra richiamate.
Gli impegni di cui sopra non si applicano in caso di operazioni derivanti da disposizioni di legge e/o regolamentari e/o da ordini da parte dell’autorità giudiziaria.
8. SPESE LEGATE ALL’OFFERTA
Il ricavato stimato derivante dal Collocamento Istituzionale spettante agli Azionisti Venditori, calcolato sulla base del valore massimo dell’Intervallo di Valorizzazione Indicativa e in caso di integrale sottoscrizione dell’Offerta e della Opzione Greenshoe, al netto delle commissioni riconosciute dagli Azionisti Venditori al Consorzio per il Collocamento Istituzionale, è pari a circa Euro 407 milioni. L’Offerta non comporta alcun provento in favore della Società avendo ad oggetto esclusivamente azioni della Società già in circolazione. Si stima che le spese relative al processo di quotazione delle Azioni dell’Emittente e all’Offerta, escluse le commissioni riconosciute al Consorzio per il Collocamento Istituzionale, possano ammontare a circa Euro 2,2 milioni e saranno sostenute dagli Azionisti Venditori nella misura dell’86% circa e dalla Società nella misura del 14% circa.
I Coordinatori dell’Offerta percepiranno una commissione composta da una parte fissa e da una parte variabile. Tale commissione ammonterà al 3,5% dei proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni nello svolgimento dell’Offerta, inclusi, se del caso, i proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni ai sensi dell’Opzione di Over-Allotment. Gli Azionisti Xxxxxxxxx potranno inoltre discrezionalmente pagare un’ulteriore commissione di incentivazione ai Coordinatori dell’Offerta fino ad un massimo dello 0,5% dei proventi lordi derivanti dell’Offerta. Il totale delle commissioni non supererà in ogni caso il 4,0% dei proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni nello svolgimento dell’Offerta, inclusi, se del caso, i proventi lordi derivanti dalla vendita delle Azioni ai sensi dell’Opzione Greenshoe
9. DILUIZIONE
9.1 Ammontare e percentuale della diluizione immediata derivante dall’Offerta
L’Offerta non comporta l’emissione di nuove Azioni della Società e pertanto non comporta alcuna effetto di diluizione.
9.2 Offerta destinata agli attuali azionisti
L’Offerta non prevede un’offerta destinata agli attuali azionisti dell’Emittente.
10. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
10.1 Soggetti che partecipano all’operazione
La tabella che segue indica i soggetti che partecipano all’operazione e il relativo ruolo.
Soggetto Ruolo
GIMA TT S.p.A. Emittente
I.M.A. Industria Macchine Automatiche S.p.A. Azionista Venditore Maestrale Investimenti S.p.A. Azionista Venditore
Equita SIM S.p.A. Coordinatore dell’Offerta e Sponsor Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. Coordinatore dell’Offerta
Xxxxxxx Xxxxx International Coordinatore dell’Offerta
UniCredit Bank AG, Xxxxx Xxxxxx Coordinatore dell’Offerta
EY S.p.A. Società di Revisione
10.2 Altre informazioni sottoposte a revisione
La Nota Informativa non contiene informazioni aggiuntive, rispetto a quelle contenute nel Documento di Registrazione, che siano state sottoposte a revisione contabile completa o limitata.
10.3 Pareri e relazioni redatti da esperti
Nella Nota Informativa non vi sono pareri o relazioni attribuite ad esperti.
10.4 Informazioni provenienti da terzi
Nella Nota Informativa non vi sono informazioni provenienti da terzi.
NOTA DI SINTESI
RELATIVA A GIMA TT S.P.A., SOCIETÀ DI DIRITTO ITALIANO CON SEDE IN OZZANO DELL’XXXXXX (BO), VIA TOLARA DI SOTTO 121/A, CODICE FISCALE, PARTITA IVA E NUMERO DI ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE DI BOLOGNA 03249061205, CAPITALE SOCIALE PARI A EURO 440.000
Emittente
GIMA TT S.p.A.
Azionisti Venditori
IMA S.p.A. Maestrale Investimenti S.p.A.
Coordinatori dell’Offerta e Joint Bookrunners
BofA Xxxxxx Xxxxx Equita SIM S.p.A. Mediobanca – Banca di
Credito Finanziario S.p.A.
UniCredit Corporate & Investment Banking
Sponsor
Equita SIM S.p.A.
La Nota di Sintesi è stata redatta ai sensi dell’articolo 113, comma 1, del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente modificato e integrato, dell’articolo 5, comma 3, del regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato, e dell’articolo 24 del Regolamento (CE) n. 809/2004 della Commissione del 29 aprile 2004, come successivamente modificato e integrato, recante modalità di esecuzione della Direttiva 2003/71/CE.
La Nota di Sintesi è stata depositata presso la Consob in data 15 settembre 2017 a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 15 settembre 2017, protocollo n. 0107033/17.
L’adempimento di pubblicazione della Nota di Sintesi non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
La Nota di Sintesi deve essere letta congiuntamente al Documento di Registrazione depositato presso la Consob in data 15 settembre 2017, a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 15 settembre 2017, protocollo n. 0107032/17, contenente informazioni sull’Emittente, ed alla Nota Informativa depositata presso la Consob in data 15 settembre 2017, a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 15 settembre 2017, protocollo n. 0107033/17.
Il Documento di Registrazione, la Nota Informativa e la Nota di Sintesi costituiscono, congiuntamente, il Prospetto relativo all’ammissione a quotazione delle Azioni di GIMA TT S.p.A. presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
I termini riportati con lettera maiuscola, ove non espressamente definiti nella Nota di Sintesi sono definiti nell’apposita sezione “Definizioni” e “Glossario” del Documento di Registrazione e nella Sezione “Definizioni” della Nota Informativa.
La presente Nota di Xxxxxxx, redatta ai sensi del Regolamento (CE) n. 809/2004/CE, contiene le informazioni chiave relative all’Emittente ed al settore di attività in cui opera, nonché quelle relative alle Azioni oggetto dell’Offerta.
La Nota di Xxxxxxx riporta gli elementi informativi richiesti dagli schemi applicabili (gli “Elementi”) indicati nelle Sezioni da A a E (A.1 – E.7), dell’Allegato XXII del Regolamento 809/2004/CE.
La presente Nota di Xxxxxxx contiene tutti gli Elementi richiesti dagli schemi applicabili in relazione alle caratteristiche degli strumenti finanziari offerti e dell’Emittente. Poiché non è richiesta l’indicazione nella Nota di Sintesi di Elementi relativi a schemi non utilizzati per la redazione del Documento di Registrazione e della Nota Informativa, potrebbero esservi intervalli nella sequenza numerica degli Elementi.
Qualora l’indicazione di un determinato Elemento sia richiesta dagli schemi applicabili in relazione alle caratteristiche degli strumenti finanziari offerti e dell’Emittente, e non vi siano informazioni rilevanti al riguardo, la Nota di Sintesi contiene una sintetica descrizione dell’Elemento astratto richiesto dagli schemi applicabili, con l’indicazione “non applicabile”.
SEZIONE A – INTRODUZIONE E AVVERTENZE | |
A.1 | Avvertenza Si avverte espressamente che: - la Nota di Sintesi deve essere letta come un’introduzione e congiuntamente al Documento di Registrazione e alla Nota Informativa; - qualsiasi decisione, da parte dell’investitore, di investire nelle Azioni oggetto dell’Offerta dovrebbe basarsi sull’esame, da parte dell’investitore, oltre che della presente Nota di Sintesi, anche della Nota Informativa e del Documento di Registrazione; - qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nella Nota di Sintesi, nella Nota Informativa e/o del Documento di Registrazione, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati Membri, a sostenere le spese di traduzione della Nota di Sintesi, della Nota Informativa e/o del Documento di Registrazione prima dell’inizio del procedimento; e - la responsabilità civile incombe sulle persone che hanno redatto la Nota di Xxxxxxx, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta congiuntamente alla Nota Informativa e al Documento di Registrazione e non offre, se letta congiuntamente alla Nota Informativa e al Documento di Registrazione, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire nelle Azioni oggetto dell’Offerta. |
A.2 | Consenso all’utilizzo della Nota di Sintesi, del Documento di Registrazione e della Nota Informativa per successiva rivendita di azioni L’Emittente non acconsente all’utilizzo della Nota di Sintesi, del Documento di Registrazione e della Nota Informativa per la successiva rivendita o il collocamento finale di Azioni da parte di intermediari finanziari. |
SEZIONE B – EMITTENTE | |
B.1 | Denominazione legale e commerciale dell’Emittente |
L’Emittente è denominato “GIMA TT S.p.A.” | |
B.2 | Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera l’Emittente e suo paese di costituzione L’Emittente è una società per azioni di diritto italiano, costituita in Italia ed operante in base alla legislazione italiana, con sede legale in Ozzano dell’Xxxxxx (BO), Via Tolara di Sotto 121/A. |
B.3 | Descrizione della natura delle operazioni correnti dell’Emittente e delle sue principali attività, e relativi fattori chiave, con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e identificazione dei principali mercati in cui l’Emittente compete Principali attività La Società è uno dei leader nella progettazione e produzione / assemblaggio di macchine automatiche ad architettura aperta ad alto contenuto elettronico per il packaging dei prodotti derivati del tabacco e nella fornitura di servizi post-vendita. La Società divide generalmente i propri prodotti in due categorie: (i) Original Equipment e (ii) After-Sales. La seguente tabella mostra i ricavi generati negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 e nel semestre al 30 giugno 2017. Per il semestre chiuso al 30 Ricavi Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre giugno
2016 2015 2014 2017 In milioni di Euro
Original Equipment............................................... 78,7 53,5 26,1 53,0
After-Sales ............................................................. 21,7 15,8 10,9 23,2
Totale Ricavi ........................................................ 100,4 69,3 37,0 76,2
a) Gli Original Equipment consistono nella progettazione, sviluppo, produzione e assemblaggio di macchine automatiche per il settore del tabacco tradizionale e per i Prodotti di Nuova Generazione che includono macchine impacchettatrici progettate per l’uso di differenti materiali da imballaggio, applicatori di etichette in diverse posizioni, macchine cellofanatrici e macchine astucciatrici. Le macchine così prodotte sono poi assemblate al fine di fornire ai propri clienti una linea di packaging per prodotti convenzionali del tabacco e per Prodotti di Nuova Generazione. I prodotti della categoria Original Equipment hanno generato, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, Euro 78,7 milioni di ricavi, ovvero il 78,4% dei ricavi totali annui, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, Euro 53,5 milioni di ricavi, ovvero il 77,2% dei ricavi totali annui e per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, Euro 26,1 milioni di ricavi, ovvero il 70,6% dei ricavi totali annui. Per il semestre chiuso al 30 giugno 2017 i prodotti della categoria Original Equipment hanno generato Euro 53,0 milioni di ricavi, ovvero il 69,6% dei ricavi totali del periodo. |
La tabella che segue indica, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 e per il semestre chiuso al 30 giugno 2017, i ricavi derivanti dalla vendita delle macchine per il settore del tabacco tradizionale (cioè per i prodotti convenzionali derivanti dal tabacco) e dalla vendita delle macchine per i New Generation Products, in valore assoluto e in percentuale sul totale dei ricavi dell’Emittente. Si precisa che gli importi indicati nella tabella che segue in relazione alle macchine per i New Generation Products si riferiscono esclusivamente alla produzione di macchine per il packaging per heated-tobacco-products (o prodotti a tabacco riscaldato). Per il semestre chiuso al 30 Original Equipment Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre giugno
% su % su % su % su totale totale totale totale 2016 ricavi 2015 ricavi 2014 ricavi 2017 ricavi
In milioni di Euro Macchine per New Generation Products...... 45,5 45,3% 15,9 23,0% 3,6 9,7% 45,3 59,5 %
Macchine per prodotti convenzionali ........... 33,2 33,1% 37,6 54,2% 22,5 60,9% 7,7 10,1%
Totale ricavi ................................................. 78,7 78,4% 53,5 77,2% 26,1 70,6% 53,0 69,6%
Si precisa che i Prodotti di Nuova Generazione sono prodotti progettati per sostituire le sigarette convenzionali e possono essere divisi in due principali categorie: (i) sistemi a vaporizzazione aperti o chiusi e (ii) prodotti a tabacco riscaldato (heated-tobacco- products). In particolare, i Prodotti di Nuova Generazione includono prodotti usa-e-getta assimilabili alle sigarette convenzionali, serbatoi, liquidi, sigarette elettroniche ricaricabili e relative cartucce, serbatoi chiusi e heated-tobacco-products. b) Gli After-Sales includono (i) l’assemblaggio e la distribuzione di pezzi di ricambio per le macchine, (ii) la progettazione e distribuzione di cambi formato e di kit per aggiornamenti e miglioramenti, (iii) l’assistenza tecnica altamente specializzata sulle macchine e sulle linee di packaging e (iv) servizi di formazione e altri servizi ancillari. Gli After-Sales hanno generato, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, Euro 21,7 milioni di ricavi, ovvero il 21,6% dei ricavi totali annui, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, Euro 15,8 milioni di ricavi, ovvero il 22,8% dei ricavi totali annui e per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, Euro 10,9 milioni di ricavi, ovvero il 29,4% dei ricavi totali annui. Per il semestre chiuso al 30 giugno 2017 i prodotti della categoria After-Sales hanno generato Euro 23,2 milioni di ricavi, ovvero il 30,4% dei ricavi totali del periodo. La Società presidia l’intera supply chain internalizzando le attività a più alto valore aggiunto, dalla progettazione all’approvvigionamento dei componenti per terminare con l’assemblaggio dei prodotti finiti. La Società ha il proprio centro di assemblaggio e il reparto di Research & Development (“R&D”) a Ozzano dell’Xxxxxx (Bologna); entrambi operano secondo elevati standard qualitativi. Grazie al proprio know-how, la Società ha sviluppato tecnologie che le consentono di progettare, produrre e assemblare macchinari in linea con le specifiche richieste della propria clientela. Il tratto distintivo dei prodotti della Società è l’alto grado di flessibilità che permette agli stessi di cambiare formato rapidamente e creare soluzioni di packaging innovative. |
L’Emittente annovera tra i propri clienti le società leader nel settore del tabacco a livello globale (con esclusione del mercato cinese) che utilizzano le macchine e le linee di packaging prodotte dall’Emittente in Europa e in Asia. I tre maggiori clienti dell’Emittente sono il Gruppo Xxxxxx Xxxxxx International, il Gruppo British American Tobacco e il Gruppo Japan Tobacco, i quali hanno generato rispettivamente l’87,7% dei ricavi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il 99,5% per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, il 99,8% per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e il 95,7% per il semestre chiuso al 30 giugno 2017. La seguente tabella mostra i ricavi totali relativi ai primi tre clienti per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 e al semestre chiuso al 30 giugno 2017: Per il semestre chiuso al 30 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre giugno
2016 2016 2015 2014 2017 (unaudited)
In In In In In milio % di milio % di milio % di milio % di milio % di ni di ricavi ni di ricavi ni di ricavi ni di ricavi ni di ricavi Euro Euro Euro Euro Euro Gruppo Xxxxxx Xxxxxx International .......... 55,7 55,5% 41,6 60,0% 28,5 77,1% 35,7 46,8% 18,6 47,0%
Gruppo British American Tobacco............ 17,8 17,7% 24,5 35,4% 0,7 1,9% 5,1 6,7% 9,2 23,3%
Gruppo Japan Tobacco.............................. 14,5 14,5% 2,9 4,1% 7,7 20,8% 32,2 42,3% 6,2 15,8%
Altri............................................................. 12,4 12,3% 0,31 0,5% 0,1 0,2% 3,2 4,2% 5,5 13,9%
100, 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale ricavi .............................................. 4 % 69,3 % 37,0 % 76,2 % 39,5 %
Di seguito si presenta l’evoluzione dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBITDA margin nel xxxxx xxxxx xxxxxxxx xxxxxx al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 e del semestre chiuso al 30 giugno 2017. Per il semestre chiuso al 30 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre giugno 2016 2015 2014 2017 in migliaia di Euro Ricavi ............................................................. 100.394 69.291 37.003 76.237 EBITDA ........................................................ 40.228 23.072 12.079 32.111
EBITDA margin ........................................... 40,1% 33,3% 32,6% 42,1%
Negli ultimi tre esercizi la Società ha aumentato i propri ricavi, il proprio EBITDA ed il proprio EBITDA margin da, rispettivamente, (i) Euro 37,0 milioni, Euro 12,1 milioni e 32,6% per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 a, rispettivamente, (ii) Euro 69,3 milioni, Euro 23,1 milioni e 33,3% per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 a, rispettivamente, (iii) Euro 100,4 milioni, Euro 40,2 milioni e 40,1% per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. La Società ha perciò registrato per il periodo 2014-2016 un CAGR del 64,7% in termini di ricavi e dell’82,3% in termini di EBITDA. Inoltre, la Società ha aumentato i propri ricavi, EBITDA ed EBITDA margin da, rispettivamente, Euro 39,5 milioni, Euro 13,4 milioni e 33,9% per il semestre chiuso al 30 giugno 2016 a, rispettivamente, Euro 76,2 milioni, Euro 32,1 milioni e 42,1% per il semestre chiuso al 30 giugno 2017. |
La Società opera in quattro aree geografiche differenti: Italia, Resto d’Europa, Asia e Resto del Mondo. Tali aree geografiche sono basate sul Paese in cui il soggetto verso il quale viene effettuata la vendita ed emessa la relativa fattura ha la sede legale. Occorre precisare tuttavia che il mercato finale fornito dai clienti dell’Emittente non necessariamente coincide con l'area geografica in cui il suddetto prodotto viene lavorato. La tabella che segue indica, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 e per il semestre chiuso al 30 giugno 2017, i ricavi dell’Emittente, suddivisi per area geografica. Per il semestre chiuso al 30 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre giugno
2016 2016 2015 2014 2017 (unaudited)
In In In In In milio % di milio % di milio % di milio % di milio % di ni di ricavi ni di ricavi ni di ricavi ni di ricavi ni di ricavi Euro Euro Euro Euro Euro Italia .............................................................. 36,8 36,7% 15,7 22,7% 3,8 10,3% 28,6 37,5% 11,1 28,1%
Resto d’Europa ............................................. 43,6 43,4% 45,0 64,9% 19,6 53,0% 13,5 17,7% 20,4 51,6%
Asia ................................................................ 19,4 19,3% 7,9 11,4% 9,7 26,2% 33,5 44,0% 7,9 20,0%
Resto del Mondo............................................ 0,6 0,6% 0,7 1,0% 3,9 10,5% 0,6 0,8% 0,1 0,3%
100, 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale ricavi ................................................. 4 % 69,3 % 37,0 % 76,2 % 39.5 %
In aggiunta alla presenza in Italia (36,7% dei ricavi nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016) e nel Resto d’Europa (43,4% dei ricavi nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016), la Società ha una significativa presenza in Asia dove ha realizzato il 19,3% dei propri ricavi nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. Nel corso degli ultimi tre esercizi la Società ha inoltre aumentato il proprio Portafoglio Ordini da Euro 64,5 milioni per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 a Euro 57,3 milioni per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, Euro 88,6 milioni per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 ed Euro 93,9 milioni al 30 giugno 2017. Rispetto a tale ultimo dato, nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 i Nuovi Ordini della Società (vale a dire gli ordini aggiunti durante il periodo di riferimento, al netto di eventuali cancellazioni di progetti o di modifiche a contratti esistenti che siano già stati inseriti nel Portafoglio Ordini) erano pari a Euro 131,8 milioni, a fronte di Euro 46,7 milioni, 75,3 milioni e 81,3 milioni negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 e nel semestre al 30 giugno 2017. Si precisa che l’Emittente non si avvale di canali distributivi, con una struttura commerciale leggera e prevalentemente basata su vendite dirette con l’utilizzo di agenti solo in determinati Paesi. Fattori chiave A giudizio dell’Emittente la sua forza competitiva risiede nei seguenti fattori: (i) mercato finale resiliente e redditizio, con segmento relativo ai Prodotti di Nuova Generazione giovane e in rapida crescita; (ii) soluzioni innovative per macchinari per il settore del tabacco tradizionale e per i Prodotti di Nuova Generazione, che stabiliscono nuovi parametri di riferimento per il mercato; (iii) modello di business vincente fondato su rapporti stabili e ben protetti con i clienti; (iv) combinazione di eccezionale crescita, redditività e generazione di cash flow; (v) potenzialità inespresse del mercato che offrono molteplici opportunità di crescita. |
Principali mercati e posizionamento competitivo
La Società è attiva nelle macchine del packaging per il settore del tabacco, che rappresenta uno dei mercati più resilienti a livello internazionale, avente nel 2016 un valore finale di Euro 688 miliardi (fonte: Euromonitor International).
Non sono disponibili dati di mercato di fonte indipendente sui segmenti di mercato in cui l’Emittente è attivo direttamente, vale a dire il mercato delle macchine e linee di packaging per il settore del tabacco. Pertanto, in assenza di tali dati, sono stati utilizzati, ai fini dell’analisi del posizionamento competitivo dell’Emittente, dati relativi al mercato del tabacco poiché la Società ritiene che ritiene che i trend del mercato del tabacco influenzino il mercato delle macchine per il packaging di prodotti derivati dal tabacco. Tuttavia, non può esservi garanzia che l’andamento del mercato del tabacco sia allineato e in futuro rimanga allineato all’andamento del mercato delle macchine per il packaging di prodotti derivati dal tabacco. Pertanto il Documento di Registrazione contiene alcune dichiarazioni di preminenza e stime sulla dimensione del mercato di riferimento e sul posizionamento competitivo dell’Emittente che non sono state oggetto di verifica da parte di terzi indipendenti.
Il mercato delle macchine e linee di packaging per il settore del tabacco è storicamente presidiato da un numero limitato di player. A giudizio dell’Emittente ed in base al proprio report annuale frutto delle analisi del management, il gruppo facente capo a Coesia S.p.A., e in particolare la sua controllata G.D. S.p.A., e il gruppo Focke sono i principali competitors della Società.
A giudizio dell’Emittente, la Società è uno dei leader nella progettazione e assemblaggio di macchine automatiche per il packaging dei prodotti derivati del tabacco ed è l’unico operatore attualmente in grado di fornire macchine basate su una piattaforma di tipo elettronico.
La leadership tecnica e l’esperienza della Società maturate nella progettazione e produzione / assemblaggio di macchine automatiche ad architettura aperta per i propri clienti del settore del tabacco rappresentano i fattori principali del suo successo. La Società ritiene che le proprie capacità di innovazione le forniscano un vantaggio competitivo nel settore in cui opera.
Punti di forza Punti di debolezza
• Mercato di riferimento resiliente e redditizio
• Elevato know-how tecnologico
• Relazioni privilegiate con i clienti
• Unico fornitore di macchine elettroniche
• Qualità e affidabilità del prodotto
• Rilevante exposure sui NGP ad elevata crescita
• Management di comprovata esperienza
• Sinergie con il Gruppo IMA
• Elevata redditività e generazione di cassa
• Dimensione più contenuta rispetto ai
competitor
• Base installata di macchine ancora limitata
• Dipendenza da un unico mercato di riferimento
• Concentrazione dei ricavi su pochi clienti
• Dipendenza dal top management
Opportunità Minacce
• Espansione dell’attività After-Sales • Quadro regolatorio più restrittivo
• Ulteriore segmentazione/premiumizzazione • Aggravio dell’imposizione fiscale sui prodotti del mercato finale derivati del tabacco • Accelerazione della domanda di NGP da • Pressione al ribasso sui prezzi di vendita da parte dei consumatori finali parte dei competitors • Incremento della quota di mercato sulle • Difficoltà a reperire capitale umano macchine per i prodotti convenzionali qualificato a supporto della crescita • Penetrazione commerciale nel mercato cinese • Disaffezione dei consumatori finali per i • Apertura del mercato USA all’IQOS / HNB prodotti derivati del tabacco • Disponibilità finanziarie per l’M&A Il mercato del tabacco ha dimostrato negli ultimi anni una notevole resilienza, una crescita di lungo periodo e una robusta accelerazione nei trend. Un mercato che non è stato significativamente impattato dalle condizioni macroeconomiche avverse e ha fatto registrare un CAGR complessivo di circa 4,9% (per valore di vendita al dettaglio) nel periodo 2011-2016 (fonte: Euromonitor International). Il settore del tabacco è diviso in due principali macro famiglie di prodotto: sigarette convenzionali e altri prodotti; questi ultimi includono principalmente sigari e sigaretti, tabacco da fumo, tabacco non da fumo e i Prodotti di Nuova Generazione. Il mercato del tabacco è considerato un mercato globale dominato da grandi operatori presenti a livello internazionale. I principali (escludendo il mercato cinese) sono il Gruppo Xxxxxx Xxxxxx International, il Gruppo British American Tobacco, il Gruppo Japan Tobacco e il Gruppo Imperial Brands. Il mercato cinese è considerato a parte data la struttura monopolistica coordinata dallo State Tobacco Monopoly Administration (STMA) che coinvolge tutte le fasi di lavorazione e vendita del prodotto: produzione, distribuzione, marketing e vendita dei prodotti a base di tabacco. Successivamente ai picchi raggiunti negli anni ottanta, il volume di tabacco e il numero di sigarette convenzionali pro capite prodotte hanno subito una continua diminuzione nei mercati occidentali a causa delle legislazioni restrittive, di una generalizzata maggiore attenzione da parte dei consumatori per la salute e dei rischi associati al fumo di sigarette convenzionali attivo e passivo. Contrariamente, il mercato cinese si è contraddistinto sino al 2014 per una crescita dei volumi dovuta una combinazione favorevole di crescita demografica e un ritardo nell’adozione di un quadro normativo restrittivo. Seppur in volume il mercato si è attestato nel 2016 a 5,5 mila miliardi di sigarette convenzionali vendute all’anno, il valore totale del mercato è tuttavia cresciuto del 4,9% CAGR nel periodo 2011 – 2016 (fonte: Euromonitor International) grazie principalmente ai continui aumenti dei prezzi al dettaglio (principalmente dovuti a un aumento delle imposte), alla segmentazione di prodotto e all’introduzione di prodotti a base di nicotina, quali ad esempio i Prodotti di Nuova Generazione. Le principali dinamiche che supportano lo sviluppo futuro del mercato del tabacco sono: - la diminuzione stimata dei volumi globali (con un CAGR negativo del 1,3% nel periodo 2016-2021, escludendo la Cina) (fonte: Euromonitor International), principalmente determinata da (i) una continua de-standardizzazione del consumo di sigarette convenzionali come risultato delle misure restrittive e in alcune geografie dalla probabilità di ulteriori restrizioni (ampliamento dei divieti), (ii) un |
continuo aumento della tassazione con impatto sull’accessibilità al consumo di sigarette convenzionali e una minore o nessuna propensione al consumo nonché uno spostamento verso categorie di consumo alternative, (iii) una minore diffusione del tabacco tra giovani che limita l’ingresso di nuovi consumatori, e (iv) una tendenza in alcuni mercati chiave verso la sostituzione del tabacco con prodotti a base di nicotina ritenuti meno rischiosi per la salute; e - la crescita stimata in valore del mercato globale (con un CAGR positivo del 2,4% nel periodo 2016-2021, escludendo la Cina) (fonte: Euromonitor International), principalmente riconducibile a (i) una continua crescita nella tassazione che ha fatto registrare un pari aumento del prezzo del pacchetto al consumatore finale e ha d'altra parte permesso ai produttori di sigarette convenzionali di praticare agevolmente un ulteriore aumento sul prezzo delle sigarette convenzionali (pre- tasse), (ii) una favorevole inelasticità del prezzo nel breve-medio periodo nella maggior parte dei mercati la quale ha permesso ai produttori di tabacco agevoli rincari sul prezzo del pacchetto finale, e (iii) un continuo trend di premiumizzazione/differenziazione di prodotto (sebbene sempre più limitata) tramite filtri, capsule, aromi e miscele differenti. In generale, il mercato del Tabacco ha dimostrato una dinamica crescente in valore seppur calante in termini di volumi. All’interno delle varie categorie merceologiche, sono principalmente due i segmenti che sono sostanzialmente rilevanti per il futuro e per le attività dell’Emittente: il segmento delle sigarette convenzionali (Euro 618 miliardi in valore nel 2016 e 1,6% CAGR nel periodo 2016-2021) e il segmento Prodotti di Nuova Generazione (Euro 11 miliardi in valore nel 2016 e 23,7% CAGR nel periodo 2016-2021) (fonte: Euromonitor International). Entrambi i segmenti sono connotati da particolari dinamiche di cui ci si aspetta la Società possa beneficiare in futuro. In sintesi, i benefici che la Società potrebbe avere da queste dinamiche generali di settore sono i seguenti: - Segmento delle sigarette convenzionali: la crescente esigenza di rapidità nel cambiare assetto produttivo in risposta alle mutevoli ed evolute esigenze dei consumatori è un fattore importante per la sostituzione di macchinari tradizionali caratterizzati da un’elevata rigidità e l’adozione di macchinari flessibili; - Segmento dei Prodotti di Nuova Generazione: la crescita futura significativa del segmento e la rapida espansione attesa nel segmento dei heated-tobacco-products |
supportano un impegno di investimento in capacità produttiva da parte dei produttori di tabacco e quindi una domanda di nuovi macchinari sostenuta. | |
B.4a | Descrizione delle principali tendenze recenti riguardanti l’Emittente e i settori in cui opera Fatto salvo quanto indicato nel Documento di Registrazione, a giudizio della Società, dal 30 giugno 2017 (data dell’ultima rendicontazione contabile approvata) alla Data della Nota di Sintesi, non si sono manifestate tendenze significative nell’andamento della produzione, ovvero nell’evoluzione dei costi e dei prezzi di vendita, nonché nell’andamento delle vendite e delle scorte, in grado di condizionare, in positivo o in negativo, l’attività dell’Emittente. |
B.5 | Descrizione del gruppo a cui appartiene l’Emittente Alla Data della Nota di Sintesi, l’Emittente (i) è controllata da LOPAMFIN S.p.A. ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile e dell’articolo 93 del TUF, tramite IMA che detiene una partecipazione complessiva pari al 70,0% del capitale sociale dell’Emittente, e, pertanto (ii) fa parte del gruppo facente capo a IMA (il “Gruppo IMA”). Alla Data della Nota di Sintesi, il capitale sociale di IMA è detenuto per il 57,00% da So.Fi.M.A. S.p.A. che pertanto controlla IMA ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile e dell’articolo 93 del TUF. Con riferimento all’attività di direzione e coordinamento esercitata sulla Società da IMA S.p.A., il Consiglio di Amministrazione attesta che l’Emittente è in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 37 del Regolamento Mercati in materia di direzione e coordinamento, dal momento che: (a) ha adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bis del Codice Civile; (b)ha un’autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori; (c) non ha in essere con IMA un rapporto di tesoreria accentrata; (d)dispone di un comitato di controllo interno composto da amministratori indipendenti, nonché degli altri comitati raccomandati dal Codice di Autodisciplina e di un consiglio di amministrazione composto in maggioranza da amministratori indipendenti. Il grafico che segue riporta le società direttamente o indirettamente controllate da IMA e facenti quindi parte del Gruppo IMA, con indicazione delle partecipazioni detenute in ciascuna di esse alla Data della Nota di Sintesi. |
IMA, in qualità di società a capo del Gruppo IMA, esercita nei confronti di tutte le proprie società controllate, anche quelle di diritto estero una attività di direzione delle strategie aziendali e di gruppo, con riferimento, tra l’altro, alla definizione e adeguamento dei sistemi di controllo interno, alla governance e agli assetti societari, all’elaborazione di politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie, alle politiche commerciali e di comunicazione e marketing, alla gestione dei rapporti con la clientela e all’approvvigionamento dei fattori produttivi, oltre a svolgere alcune funzioni operative |
centralizzate per le società del Gruppo IMA. Alla Data della Nota di Sintesi, il capitale sociale dell’Emittente è detenuto per il 70,000% da IMA, per il 21,705% da Maestrale Investimenti, per il 1,853% da Xxxxxxx Xxxxxxx, per il 1,853% da Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, per il 1,795% da Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, per il 1,302% da Ipercubo S.r.l., per il 1,037% da Xxxxxx Xxxxx e per il 0,455% da Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx. LOPAMFIN S.p.A. controlla pertanto l’Emittente tramite IMA ai sensi dell’articolo 93 del TUF. | |
B.6 | Azionisti che detengono partecipazioni superiori al 5% del capitale, diritti di voto |
diversi in capo ai principali azionisti dell’Emittente, indicazione del soggetto | |
controllante ai sensi dell’art. 93 TUF | |
Alla Data della Nota di Sintesi, i soci dell’Emittente sono IMA, Maestrale Investimenti, | |
Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx S.r.l., Xxxxxx Xxxxx | |
e Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx. | |
La seguente tabella illustra la compagine sociale dell’Emittente alla Data della Nota di | |
Sintesi e la sua evoluzione – con l’indicazione del numero di Azioni e la relativa | |
percentuale del capitale sociale, in caso di integrale collocamento delle Azioni oggetto | |
dell’Offerta e di integrale esercizio dell’Opzione Greenshoe. | |
X. Xxxxxx alla Data X. Xxxxxx N. Azioni post Offerta in | |
della Nota offerte in Opzione caso di integrale esercizio | |
Azionisti Informativa vendita N. Azioni post Offerta Greenshoe della Opzione Greenshoe | |
% del % del % del | |
capitale capitale capitale | |
Azioni sociale Azioni Azioni sociale Azioni Azioni sociale | |
IMA ............................ 61.600.400 70,000% 5.646.800 55.953.600 63,584% 3.080.000 52.873.600 60,084% | |
Maestrale | |
Investimenti(1)............. 25.153.200 28,583% 25.153.200 - - - - - | |
Xxxxxx Xxxxx.............. 456.400 0,519% - 456.400 0,519% - 456.400 0,519% | |
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx ..... 790.000 0,898% - 790.000 0,898% - 790.000 0,898% | |
Mercato ...................... - - - 30.800.000 35,0% - 33.880.000 38,5% | |
Totale......................... 88.000.000 100,000% 30.800.000 88.000.000 100,000% 3.080.000 88.000.000 100,000% | |
(1) Include le n. 6.053.200 di Azioni pari al 6,879% del capitale sociale dell’Emittente, rivenienti da Azioni prese in prestito in forza del Prestito Titoli dai seguenti soggetti: (a) n. | |
456.400 di Azioni ricevute in prestito dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Xxxxxx Xxxxx, pari allo 0,519% del capitale sociale dell’Emittente; (b) n. 790.000 di Azioni | |
ricevute in prestito dall’Amministratore Delegato Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, pari allo 0,898% del capitale sociale dell’Emittente; (c) n. 1.630.400 di Azioni ricevute in prestito da Xxxxxxx | |
Xxxxxxx, pari all’1,853% del capitale sociale dell’Emittente; (d) n. 1.630.400 di Azioni ricevute in prestito da Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, pari all’1,853% del capitale sociale | |
dell’Emittente; (e) n. 1.146.000 di Azioni ricevute in prestito da Ipercubo S.r.l., pari all’1,302% del capitale sociale dell’Emittente; e (f) n. 400.000 di Azioni ricevute in prestito da | |
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, pari allo 0,455% del capitale sociale dell’Emittente. | |
GIMA TT è controllata da LOPAMFIN S.p.A. attraverso IMA che controlla di diritto la | |
Società ai sensi dell’articolo 93 TUF e dell’articolo 2359 del Codice Civile. | |
IMA è una società per azioni di diritto italiano con sede legale in Ozzano dell’Xxxxxx | |
(BO), Xxx Xxxxxx 000-000, codice fiscale e numero di iscrizione presso il Registro delle | |
Imprese di Bologna 00307140376 e partita IVA 00500931209, le cui azioni sono quotate | |
presso il Mercato Telematico Azionario, Segmento STAR, organizzato e gestito da Borsa | |
Italiana. | |
IMA è controllata da So.Fi.M.A. S.p.A. con il 57,00% del capitale sociale. | |
So.Fi.M.A. S.p.A. è controllata da LOPAMFIN S.p.A., in quanto quest’ultima detiene, il |
49,59% del capitale sociale di So.Fi.M.A. S.p.A. ed il 50,297% dei relativi diritti di voto. Il capitale sociale di LOPAMFIN S.p.A. è detenuto per il 16,57% da Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, per il 16,57% da Xxxxxxx Xxxxxxxxx, per il 16,57% da Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx, per il 16,57% da Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx, per l’8,28% da Xxxxxxx Xxxxxxxx, per l’8,28% da Xxxxxxxx Xxxxxxxx, per il 5,52% da Xxxxxxxx Xxxxxxxx, per il 3,68% da Xxxxxx Xxxxxxx, per il 3,68% da Xxxx Xxxxxxx per il 3,68%, da Giulia Panzani per il 3,68% e da Xxxxx Xxxxxx per lo 0,59%. Pertanto non esiste alcun soggetto che esercita il controllo su LOPAMFIN S.p.A. La seguente tabella mostra la ripartizione del capitale sociale di LOPAMFIN S.p.A. con indicazione per ciascun azionista dei rispettivi diritti di voto. Inoltre il capitale sociale di So.Fi.M.A. S.p.A. è detenuto al 24,65% da Cofiva S.A. e al 24,36% da Alva S.p.A.: (i) Cofiva S.A. è una società di diritto lussemburghese interamente detenuta da Cofiva Holding S.p.A. i cui principali azionisti sono Xxxxxxxx Xxxxxx (55,3%) e Xxxxxxxx Xxxxxx (29,7%) mentre il rimanente 15,0% è rappresentato da azioni proprie; (ii) Alva S.p.A. è detenuta per il 99,89% da Xxxxxxx Xxxxxx (il 46,6% è concesso in usufrutto a Xxxxx Xxxxxx). Maestrale Investimenti è una società per azioni di diritto italiano con sede legale in Xxxxxxx (XX), Xxx Xxxxx Xxxxx Xxxxxx 00, codice fiscale, partita IVA e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Bologna 02458121205, il cui capitale è detenuto, (i) quanto al 57,9% da Alva S.p.A. – detenuta per il 99,89% da Xxxxxxx Xxxxxx (il 46,6% è concesso in usufrutto a Xxxxx Xxxxxx); (ii) quanto al 17,0% da Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, (iii) quanto al 8,5% da Fariniunidici S.p.A., il cui capitale sociale è interamente detenuto da Xxxx Xxxxx mentre (iv) il rimanente 16,6% è rappresentato da azioni proprie. Oltre a IMA e Maestrale Investimenti, non vi sono altri soggetti che direttamente o indirettamente detengano una quota del capitale o dei diritti di voto dell’Emittente superiore al 5% e pertanto soggetta a notificazione ai sensi della normativa vigente. Alla Data della Nota di Xxxxxxx, l’Emittente ha emesso esclusivamente azioni ordinarie e non sono state emesse azioni portatrici di diritti di voto o di altra natura diversi dalle azioni ordinarie. Lo Statuto dell’Emittente che entrerà in vigore alla Data di Avvio delle Negoziazioni prevede, in presenza di determinate condizioni, l’istituto della maggiorazione del voto, |
disciplinato all’articolo 127-quinquies del TUF. Nell’introdurre tale previsione, i soci dell’Emittente hanno ritenuto che la maggiorazione del voto sia strumentale al perseguimento dell’interesse sociale in quanto finalizzata ad incentivare la fedeltà degli azionisti e l’investimento a medio-lungo termine nella Società e una conseguente maggiore stabilità della compagine azionaria. La bozza di statuto che prevede la maggiorazione del voto è stata approvata all’unanimità dai membri del Consiglio di Amministrazione presenti nell’adunanza consiliare del 26 giugno e la delibera dell’Assemblea straordinaria della Società in pari data che ha introdotto la maggiorazione del voto in Statuto è stata approvata all’unanimità del capitale sociale. In particolare, lo Statuto prevede che, in deroga alla regola generale per cui ogni Azione dà diritto a un voto, un soggetto avrà diritto al voto doppio (due voti per ogni Azione detenuta) qualora il diritto di voto sia spettato (in forza della piena proprietà dell’Azione con diritto di voto, ma anche nuda proprietà o usufrutto con diritto di voto) al medesimo soggetto per un periodo continuativo di almeno 24 mesi decorrente dalla Data di Avvio delle Negoziazioni o una data successiva alla stessa, e tale condizione sia attestata dall’iscrizione continuativa per un periodo di almeno 24 mesi in un apposito elenco che sarà istituito successivamente alla Data di Avvio delle Negoziazioni e comunicato al pubblico e tenuto dalla Società in conformità alla disciplina applicabile. Nell’ipotesi in cui IMA chieda e ottenga con il decorso del tempo occorrente la maggiorazione del voto per tutte le Azioni rispettivamente possedute dalla medesima alla Data della Nota di Sintesi e nessun altro azionista dell’Emittente provveda ad effettuare tale richiesta o comunque ottenga la maggiorazione, la percentuale dei diritti di voto esercitabile da IMA nell’Assemblea ordinaria e straordinaria dell’Emittente sarebbe pari al 75,1% del totale dei diritti di voto. Al riguardo, si ricorda che, secondo quanto previsto dallo Statuto, la maggiorazione del diritto di voto si computa anche per la determinazione dei quorum costitutivi e deliberativi che fanno riferimento ad aliquote del capitale sociale. Nell’ipotesi sopra indicata, IMA disporrebbe di un numero di voti sufficiente per soddisfare i requisiti relativi ai quorum costitutivi e deliberativi dell’Assemblea ordinaria e straordinaria della Società previsti dagli articoli 2368 e 2369 del Codice Civile. In particolare, in relazione all’elezione del Consiglio di Amministrazione della Società, IMA disporrebbe di un numero di voti sufficiente per ottenere l’elezione di tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, escluso il componente che, previo soddisfacimento dei requisiti di legge e statutari, potrebbe essere eletto da un socio neppure indirettamente collegato con IMA ai sensi della normativa applicabile. Inoltre, sempre nell’ipotesi sopra descritta, IMA avrebbe un numero di voti sufficiente per soddisfare il quorum costitutivo di un quinto del capitale sociale e il quorum deliberativo di due terzi del capitale rappresentato in assemblea previsti dall’articolo 2369 del Codice Civile per le assemblee straordinarie delle società quotate che si tengano in unica convocazione, potendo in tal modo, a titolo esemplificativo, determinare le deliberazioni in materia di modifiche dello Statuto. Inoltre, la maggiorazione del diritto di voto non ha effetto sui diritti, diversi dal voto, spettanti in forza del possesso di determinate aliquote del capitale, come ad esempio il diritto di convocazione dell’assemblea dei soci, il diritto di integrazione dell’ordine del giorno o quello di presentazione delle liste per la nomina degli amministratori. L’Emittente renderà noti, mediante la pubblicazione sul proprio sito internet, i dati identificativi degli azionisti che hanno richiesto l’iscrizione nell’elenco e l’ammontare |
della partecipazione, solo se superiore alla soglia prevista per la comunicazione delle partecipazioni rilevanti ex art. 120 TUF, la data di iscrizione nell’elenco e la data di conseguimento della maggiorazione del diritto di voto. |
B.7 | Informazioni finanziarie selezionate fondamentali sull’Emittente relative agli esercizi passati. Si riportano di seguito le informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 ed al semestre chiuso al 30 giugno 2017 tratte dai bilanci dell’Emittente a tali date e predisposti in conformità agli IFRS. Tali informazioni sono state integrate con le informazioni addizionali richieste agli emittenti con riferimento alla disclosure relativa (i) all’informativa per settore sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 8 – Operating Segments e (ii) all’utile per azione base e diluito sulla base di quanto previsto dal principio contabile IAS 33 – Earnings per Share. Inoltre, le informazioni finanziarie selezionate relative all’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 tratte dai bilanci dell’Emittente sono state riclassificate, con riferimento al rendiconto finanziario, per esporle in modo coerente nel periodo oggetto di presentazione con il bilancio del semestre chiuso al 30 giugno 2017. Sia il bilancio intermedio dell’Emittente relativo al semestre chiuso al 30 giugno 2017 sia quello relativo al 30 giugno 2016 sono stati approvati da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente in data 3 agosto 2017 ed i bilanci di esercizio dell’Emittente relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 sono stati approvati da parte dell’assemblea degli azionisti rispettivamente in data 12 aprile 2017 e 11 aprile 2016 e 27 aprile 2015. Il bilancio intermedio dell’Emittente relativo al semestre chiuso al 30 giugno 2017 ed i bilanci di esercizio dell’Emittente relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 sono stati sottoposti a revisione completa da parte della Società di Revisione, che ha emesso le proprie relazioni senza rilievi rispettivamente in data 4 agosto 2017, 28 marzo 2017, 25 marzo 2016 e 27 marzo 2015. Il bilancio intermedio per il semestre chiuso al 30 giugno 2016 non è stato assoggettato a revisione contabile, né a revisione contabile limitata. Nel corso dell’esercizio 2015 l’Emittente ha modificato il proprio portafoglio prodotti, focalizzandosi sulla produzione di linee di macchinari complesse e dall’elevato livello di personalizzazione anziché di macchinari singoli (venduti su base standalone) e, conseguentemente, ha adottato, a partire dal bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, il principio contabile IAS 11 – Construction contracts applicabile alla contabilizzazione dei lavori su ordinazione. Con riferimento alle altre tipologie di rimanenze, come di seguito specificato, l’Emittente continua ad adottare il principio contabile IAS 2 – Inventories. Le altre tipologie di rimanenze valorizzate secondo il principio contabile IAS 2 – Inventories sono principalmente costituite da macchinari singoli (venduti su base standalone), che non vanno a formare linee di macchinari complesse, e la cui vendita è in via di esaurimento, e da determinati materiali e semilavorati (parti di macchine). Per questa ultima tipologia di materiali e semilavorati che andranno a confluire in linee di macchinari complesse, si evidenzia che l’Emittente, avvia alcune fasi del proprio processo produttivo in anticipo rispetto alla ricezione dell’ordine formale da parte del cliente, |
basandosi su conferme preliminari del cliente al fine di contenere il tempo necessario per la realizzazione delle linee di macchinari. In tali fasi, antecedenti alla ricezione dell’ordine formalizzato del cliente, l’Emittente inizia l’approvvigionamento dei materiali e la realizzazione di semilavorati da assemblare nelle linee di macchinari. Pertanto i valori relativi a crediti commerciali e altri crediti, rimanenze, debiti commerciali e altri debiti, ricavi e costi per materiali e merci dell’esercizio 2014 non risultano interamente comparabili con i relativi dati degli esercizi 2015 (primo esercizio in cui è stato adottato il principio contabile IAS 11 – Construction contracts) e 2016. Il bilancio intermedio dell’Emittente relativo al semestre chiuso al 30 giugno 2017 è stato approvato da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente in data 3 agosto 2017 ed i bilanci di esercizio dell’Emittente relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014, sono stati approvati da parte dell’assemblea degli azionisti rispettivamente in data 12 aprile 2017 e 11 aprile 2016 e 27 aprile 2015. Il bilancio intermedio dell’Emittente relativo al semestre chiuso al 30 giugno 2017 e al 30 giugno 2016 ed i bilanci di esercizio dell’Emittente, relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014, sono stati sottoposti a revisione legale da parte della Società di Revisione, che ha emesso le proprie relazioni senza rilievi rispettivamente in data 4 agosto 2017, 28 marzo 2017, 25 marzo 2016 e 27 marzo 2015. Il bilancio intermedio per il semestre chiuso al 30 giugno 2016 non è stato assoggettato a revisione contabile, né a revisione contabile limitata. Informazioni economiche, finanziarie e patrimoniali selezionate Dati selezionati economici dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 Di seguito sono forniti i principali dati economici dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014. Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre Variazione
2015 % su % su % su 2016 2015 vs totale totale totale vs 2016 vs vs 2014 2016 ricavi 2015 ricavi 2014 ricavi 2015 2015 % 2014 %
in migliaia di Euro Ricavi....................................................................... 100.394 99,9% 69.291 99,7% 37.003 99,3% 31.103 44,9% 32.288 87,3%
Altri proventi ........................................................... 117 0,1% 177 0,3% 272 0,7% (60) (33,9%) (95) (34,9%)
TOTALE RICAVI ................................................ 100.511 100,0% 69.468 100,0% 37.275 100,0% 31.043 44,7% 32.193 86,4%
Costo per materiali e merci..................................... (33.554) (33,4%) (26.878) (38,7%) (10.121) (27,2%) (6.676) 24,8% (16.757) 165,6%
Costi per servizi e godimento beni di terzi.............. (17.121) (17,0%) (11.877) (17,1%) (8.590) (23,0%) (5.244) 44,2% (3.287) 38,3%
Costi per il personale .............................................. (9.066) (9,0%) (7.275) (10,5%) (6.172) (16,6%) (1.791) 24,6% (1.103) 17,9%
Ammortamenti e svalutazioni .................................. (469) (0,5%) (497) (0,7%) (479) (1,3%) 28 (5,6%) (18) 3,8%
Accantonamento per rischi ed oneri ....................... (448) (0,4%) (270) (0,4%) (235) (0,6%) (178) 65,9% (35) 14,9%
Altri costi operativi ................................................. (94) (0,1%) (96) (0,1%) (78) (0,2%) 2 (2,1%) (18) 23,1%
TOTALE COSTI OPERATIVI ........................... (60.752) (60,4%) (46.893) (67,5%) (25.675) (68,9%) (13.859) 29,6% (21.218) 82,6%
UTILE OPERATIVO ........................................... 39.759 39,6% 22.575 32,5% 11.600 31,1% 17.184 76,1% 10.975 94,6%
Proventi finanziari .................................................. 125 0,1% 305 0,4% 176 0,5% (180) (59,0%) 129 73,3%
Oneri finanziari ...................................................... (139) (0,1%) (95) (0,1%) (50) (0,1%) (44) 46,3% (45) 90,0%
TOTALE PROVENTI ED ONERI (14) (0,0%) 210 0,3% 126 0,3% (224) (106,7%) 84 66,7% FINANZIARI......................................................... |
UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE.................... 39.745 39,5% 22.785 32,8% 11.726 31,5% 16.960 74,4% 11.059 94,3%
Imposte sul reddito correnti .................................... (12.688) (12,6%) (7.329) (10,6%) (3.899) (10,5%) (5.359) 73,1% (3.430) 88,0%
Imposte sul reddito differite .................................... 176 0,2% 135 0,2% 138 0,4% 41 30,4% (3) (2,2%)
TOTALE IMPOSTE............................................. (12.512) (12,4%) (7.194) (10,4%) (3.761) (10,1%) (5.318) 73,9% (3.433) 91,3%
UTILE DELL'ESERCIZIO ................................. 27.233 27,1% 15.591 22,4% 7.965 21,4% 11.642 74,7% 7.626 95,7%
Di seguito sono forniti i principali dati economici riclassificati dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014. Si precisa che tale schema di conto economico, utilizzato dal management nell’analisi della performance aziendale, presenta alcune riclassifiche effettuate riesponendo secondo la loro destinazione le voci di conto economico, che nello schema di conto economico incluso nel bilancio di esercizio dell’Emittente sono rappresentate per natura. In particolare, tali riclassifiche afferiscono la suddivisione dei costi operativi in costo del venduto, spese di Research & Development, spese commerciali di vendita e spese generali ed amministrative. Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre Variazione
% su totale % su totale % su totale 2016 vs 2016 vs 2015 vs 2015 vs 2016 ricavi 2015 ricavi 2014 ricavi 2015 2015 % 2014 2014 %
in migliaia di Euro 100.3 69.29 37.00 Ricavi ............................ 94 100,0% 1 100,0% 3 100,0% 31.103 44,9% 32.288 87,3%
(52.5 (40.2 (19.7 Costo del venduto .......... 76) (52,4%) 65) (58,1%) 65) (53,4%) (12.311) 30,6% (20.500) 103,7% Utile lordo industriale 47.81 29.02 17.23 (*) ................................... 8 47,6% 6 41,9% 8 46,6% 18.792 64,7% 11.788 68,4%
Spese di Research & (2.22 (2.09 (1.77 Development ................. 1) (2,2%) 1) (3,0%) 3) (4,8%) (130) 6,2% (318) 17,9%
Spese commerciali di (2.45 (1.95 (1.63 vendita ........................... 5) (2,4%) 1) (2,8%) 5) (4,4%) (504) 25,8% (316) 19,3%
Spese generali ed (3.38 (2.40 (2.23 amministrative............... 3) (3,4%) 9) (3,5%) 0) (6,0%) (974) 40,4% (179) 8,0%
39.75 22.57 11.60 EBIT.............................. 9 39,6% 5 32,6% 0 31,3% 17.184 76,1% 10.975 94,6%
Proventi (Oneri) finanziari netti ............... (14) (0,0%) 210 0,3% 126 0,3% (224) (106,7%) 84 66,7%
Utile prima delle 39.74 22.78 11.72 imposte ......................... 5 39,6% 5 32,9% 6 31,7% 16.960 74,4% 11.059 94,3%
(12.5 (7.19 (3.76 Imposte sull'esercizio..... 12) (12,5%) 4) (10,4%) 1) (10,2%) (5.318) 73,9% (3.433) 91,3%
27.23 15.59 Utile dell'esercizio ........ 3 27,1% 1 22,5% 7.965 21,5% 11.642 74,7% 7.626 95,7%
(*) L’Utile lordo industriale è rappresentato dalla differenza tra i ricavi ed il costo del venduto. L’Utile lordo industriale così definito rappresenta una misura utilizzata dal management della Società per monitorare e valutare l’andamento operativo della stessa. L’Utile lordo industriale non è identificato come misura contabile nell’ambito degli IFRS e, pertanto, non deve essere considerato misura alternativa per la valutazione dell’andamento del risultato operativo dell’Emittente. Poiché la composizione dell’Utile lordo industriale non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dall’Emittente potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e quindi non comparabile. La percentuale di incidenza dell’Utile lordo industriale sui ricavi viene calcolata dall’Emittente come rapporto tra l’Utile lordo industriale ed i ricavi. Dati selezionati economici dell’Emittente per i semestri chiusi al 30 giugno 2017 e 2016 Di seguito sono forniti i principali dati economici dell’Emittente per semestri chiusi al 30 giugno 2017 e 2016. |
Per il semestre chiuso al 30 giugno Variazione
2017 % su totale ricavi 2016 % su totale ricavi 2017 vs 2016 2017 vs 2016 %
in migliaia di Euro Ricavi................................................................................... 76.237 98,2% 39.512 100,0% 36.725 92,9% Altri proventi ....................................................................... 1.364 1,8% 4 0,0% 1.360 34.000,0%
TOTALE RICAVI .............................................................. 77.601 100,0% 39.516 100,0% 38.085 96,4%
Costo per materiali e merci................................................. (25.583) (33,0%) (13.796) (34,9%) (11.787) 85,4%
Costi per servizi e godimento beni di terzi.......................... (12.314) (15,9%) (7.759) (19,6%) (4.555) 58,7%
Costi per il personale .......................................................... (7.020) (9,0%) (4.290) (10,9%) (2.730) 63,6%
Ammortamenti e svalutazioni .............................................. (215) (0,3%) (248) (0,6%) 33 (13,3%)
Accantonamento per rischi ed oneri ................................... (484) (0,6%) (239) (0,6%) (245) 102,5%
Altri costi operativi ............................................................. (89) (0,1%) (23) (0,1%) (66) 287,0%
TOTALE COSTI OPERATIVI .......................................... (45.705) (58,9%) (26.355) (66,7%) (19.350) 73,4%
EBIT ................................................................................... 31.896 41,1% 13.161 33,3% 18.735 142,4%
Proventi finanziari .............................................................. 54 0,1% 97 0,2% (43) (44,3%)
Oneri finanziari ................................................................... (33) (0,0%) (38) (0,1%) 5 (13,2%)
TOTALE PROVENTI ED ONERI FINANZIARI ........ 21 0,0% 59 0,1% (38) (64,4%)
UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE................................ 31.917 41,1% 13.220 33,5% 18.697 141,4%
Imposte sul reddito correnti ................................................ (9.174) (11,8%) (4.199) (10,6%) (4.975) 118,5%
Imposte sul reddito differite ................................................ 230 0,3% 155 0,4% 75 48,4%
TOTALE IMPOSTE......................................................... (8.944) (11,5%) (4.044) (10,2%) (4.900) 121,2%
UTILE DEL PERIODO ................................................... 22.973 29,6% 9.176 23,2% 13.797 150,4%
Di seguito sono forniti i principali dati economici dell’Emittente per i semestri chiusi al 30 giugno 2017 e 2016. Per il semestre chiuso al 30 giugno Variazione
% su totale 2016 % su totale 2017 vs 2016 2017 ricavi (unaudited) ricavi 2017 vs 2016 %
in migliaia di Euro Ricavi....................................................... 76.237 100,0% 39.512 100,0% 36.725 92,9%
Costo del venduto..................................... (38.277) (50,2%) (22.491) (56,9%) (15.786) 70,2%
Utile lordo industriale(*)......................... 37.960 49,8% 17.021 43,1% 20.939 123,0%
Spese di Research & Development .......... (1.166) (1,5%) (1.097) (2,8%) (69) 6,3%
Spese commerciali di vendita .................. (1.994) (2,6%) (1.112) (2,8%) (882) 79,3%
Spese generali ed amministrative ............ (2.904) (3,8%) (1.651) (4,2%) (1.253) 75,9%
EBIT ........................................................ 31.896 41,8% 13.161 33,3% 18.735 142,4%
Proventi (Oneri) finanziari netti .............. 21 0,0% 59 0,1% (38) (64,4%)
Utile prima delle imposte ...................... 31.917 41,9% 13.220 33,5% 18.697 141,4%
Imposte ..................................................... (8.944) (11,7%) (4.044) (10,2%) (4.900) 121,2%
Utile del periodo ..................................... 22.973 30,1% 9.176 23,2% 13.797 150,4%
(*) L’Utile lordo industriale è rappresentato dalla differenza tra i ricavi ed il costo del venduto. L’Utile lordo industriale così definito rappresenta una misura utilizzata dal management della Società per monitorare e valutare l’andamento operativo della stessa. L’Utile lordo industriale non è identificato come misura contabile nell’ambito degli IFRS e, pertanto, non deve essere considerato misura alternativa per la valutazione dell’andamento del risultato operativo dell’Emittente. Poiché la composizione dell’Utile lordo industriale non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dall’Emittente potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e quindi non comparabile. La percentuale di incidenza dell’Utile lordo industriale sui ricavi viene calcolata dall’Emittente come rapporto tra l’Utile lordo industriale ed i ricavi. Dati selezionati patrimoniali e finanziari dell’Emittente al 30 giugno 2017, 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 Di seguito sono forniti i principali dati patrimoniali dell’Emittente come risultanti dai bilanci per gli esercizi chiusi al 30 giugno 2017 ed al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014. Al 30 giugno Al 31 dicembre
2017 2016 2015 2014 |
in migliaia di Euro Immobilizzazioni materiali........................................................................... 1.000 000 000 530 Immobilizzazioni immateriali 1.807 581 611 685
Crediti verso altri ...................................................................................... 6 10 – – Crediti per imposte anticipate...................................................................... 787 557 381 249 TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI................................................ 3.742 1.806 1.638 1.464 Rimanenze .................................................................................................... 19.162 18.171 10.822 18.271 Crediti commerciali e altri crediti ............................................................... 53.477 28.922 8.417 9.193 Crediti finanziari verso controllanti ............................................................ - 7.624 38.200 33.500 Cassa e disponibilità liquide ........................................................................ 16.809 37.624 3.915 6.323 TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI.......................................................... 89.448 92.341 61.354 67.287 TOTALE ATTIVO .................................................................................... 93.190 94.147 62.992 68.751
Al 30 giugno Al 31 dicembre
2017 2016 2015 2014
in migliaia di Euro Capitale sociale............................................................................................ 440 110 110 110 Riserva da sovrapprezzo azioni ................................................................... - 132 3.957 3.957 Altre Riserve ................................................................................................. 54 20 712 2.740 Utile (perdita) dell'esercizio ........................................................................ 22.93 27.233 15.591 7.965 TOTALE PATRIMONIO NETTO .......................................................... 23.467 27.495 20.370 14.772 Passività per benefici a dipendenti .............................................................. 132 131 125 125 Passività per imposte differite...................................................................... - – – 1 TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI .............................................. 132 131 125 126 Finanziamenti............................................................................................... - – – – Debiti commerciali e altri debiti .................................................................. 55.090 60.003 38.339 50.959 Debiti per imposte sul reddito...................................................................... 12.794 5.295 3.383 2.389 Fondi per rischi ed oneri.............................................................................. 1.707 1.223 775 505 TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI ........................................................ 69.591 66.521 42.497 53.853 TOTALE PASSIVO................................................................................... 69.723 66.652 42.622 53.979 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO .................................... 93.190 94.147 62.992 68.751
La tabella di seguito riportata presenta lo schema per fonti e impieghi della situazione patrimoniale-finanziaria al 30 giugno 2017 ed al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 derivato dai bilanci alle medesime date. Al 30 giugno Al 31 dicembre
2017 2016 2015 2014
IMPIEGHI in migliaia di Euro Capitale circolante netto(*).......................................... 16.943 (10.987) (17.636) (23.416)
Altri crediti .................................................................... 5.061 2.684 1.037 1.906 Altri debiti ..................................................................... (17.249) (9.901) (5.885) (4.375) Fondo garanzia prodotti ............................................... (1.707) (1.223) (775) (505) Capitale netto di funzionamento(**) ........................... 3.048 (19.427) (23.259) (26.390)
Immobilizzazioni materiali............................................ 1.000 000 000 530 Immobilizzazioni immateriali ....................................... 1.807 581 611 685 Crediti per imposte anticipate e altri crediti finanziari 000 000 000 249 |
Capitale fisso(***) .......................................................... 3.742 1.805 1.639 1.464 TFR ................................................................................ (132) (131) (125) (125) Capitale investito netto(****) ........................................ 6.658 (17.753) (21.745) (25.051) FONTI Patrimonio netto ........................................................... 23.467 27.495 20.370 14.772 Posizione finanziaria netta(*****) ................................... (16.809) (45.248) (42.115) (39.823) Totale fonti ................................................................... 6.658 (17.753) (21.745) (25.051)
(*) Il capitale circolante netto è calcolato come somma del saldo netto rapporti verso clienti, saldo netto rapporti verso fornitori, saldo netto rapporti verso controllanti e consociate, rimanenze e altri. Il capitale circolante netto non è identificato come misura contabile nell’ambito degli IFRS. Il criterio di determinazione applicato dall’Emittente potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e, pertanto, il saldo ottenuto dall’Emittente potrebbe non essere comparabile con quello determinato da queste ultime. (**) Il capitale netto di funzionamento è calcolato come somma del capitale circolante netto, degli altri crediti ed altri debiti e del fondo garanzia prodotti. Il capitale netto di funzionamento non è identificato come misura contabile nell’ambito degli IFRS. Il criterio di determinazione applicato dall’Emittente potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e, pertanto, il saldo ottenuto dall’Emittente potrebbe non essere comparabile con quello determinato da queste ultime. (***) Il capitale fisso è calcolato come somma di immobilizzazioni materiali, immobilizzazioni immateriali e crediti per imposte anticipate e altri crediti finanziari. Il capitale fisso non è identificato come misura contabile nell’ambito degli IFRS. Il criterio di determinazione applicato dall’Emittente potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e, pertanto, il saldo ottenuto dall’Emittente potrebbe non essere comparabile con quello determinato da queste ultime. (****) Il capitale investito netto è calcolato come somma di capitale netto di funzionamento, capitale fisso e TFR. Il capitale investito netto non è identificato come misura contabile nell’ambito degli IFRS. Il criterio di determinazione applicato dall’Emittente potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e, pertanto, il saldo ottenuto dall’Emittente potrebbe non essere comparabile con quello determinato da queste ultime. (*****) La Posizione finanziaria netta, positiva per tutti i periodi presentati, è stata determinata dall’Emittente secondo lo schema previsto dalla Raccomandazione ESMA/2013/319. La voce è composta dalla somma algebrica della voce cassa e disponibilità liquide (pari a Euro 16.809 migliaia al 30 giugno 2017, pari a Euro 37.624 migliaia al 31 dicembre 2016, a Euro 3.915 migliaia al 31 dicembre 2015 e a Euro 6.323 migliaia al 31 dicembre 2014) e della voce crediti finanziari verso controllanti (pari a Euro 0 al 30 giugno 2017, pari a Euro 7.624 migliaia al 31 dicembre 2016, a Euro 38.200 migliaia al 31 dicembre 2015 e a Euro 33.500 migliaia al 31 dicembre 2014). Il capitale circolante netto è definito come somma del saldo netto rapporti verso clienti, saldo netto rapporti verso fornitori, saldo netto rapporti verso controllanti e consociate, rimanenze e altri. Si riporta di seguito il dettaglio della composizione del capitale circolante netto al 30 giugno 2017 e al 31 dicembre 2016 derivato dai bilanci dell’Emittente alle medesime date. Al 30 giugno Al 31 dicembre
2017 2016
in migliaia di Euro Saldo netto rapporti verso clienti, composti da: ............................................................... 35.238 5.359 Crediti commerciali .......................................................................................................... 47.306 24.018 di cui crediti verso clienti per produzioni completate............................................... 34.798 12.739 di cui valutazione commesse in essere (costi sostenuti sommati ai margini rilevati) 20.829 23.336 di cui acconti ricevuti per produzione già avviata .................................................... (8.347) (12.094) di cui altri crediti ...................................................................................................... 26 37 Acconti ricevuti da clienti per produzioni da avviare ............................................... (12.068) (18.659)
Saldo netto rapporti verso fornitori, composti da:............................................................ (30.137) (33.213)
Debiti commerciali..................................................................................................... (30.331) (33.408)
Acconti a fornitori ..................................................................................................... 194 195
Saldo netto rapporti verso controllante e consociate, composti da: ................................. (7.320) (1.304)
Crediti verso controllante e consociate) ............................................................................................................ 916 2.025
Debiti verso controllante e consociate ..................................................................... (8.236) (3.329)
Rimanenze ......................................................................................................................... 19.162 18.171
Capitale circolante netto................................................................................................. 16.943 (10.987)
Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2017, 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 La seguente tabella riporta la composizione della Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2017 ed al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 (positiva per tutti i periodi presentati) secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2013/319. |
Al 30 giugno Al 31 dicembre
2017 2016 2016 2015 2014
in migliaia di Euro X. Xxxxx.......................................................................... 7 9 9 3 9 B. Disponibilità liquide .................................................. 16.802 37.615 37.615 3.912 6.314 C. Titoli detenuti per la negoziazione ............................ – – – – – D. Cassa e disponibilità liquide (A) + (B) + (C) ........ 16.809 37.624 37.624 3.915 6.323 E. Crediti finanziari correnti ...................................... – 7.624 7.624 38.200 33.500
F. Debiti bancari correnti.............................................. – – – – – G. Parte corrente dell’indebitamento non corrente ...... – – – – – X. Altri debiti finanziari correnti................................... – – – – – X. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) . – – – – – X. Xxxxxxxxx finanziaria al netto dell’indebitamento corrente (D) + (E) – (I)................................................. 16.809 45.248 45.248 42.115 39.823 K. Debiti bancari non correnti ...................................... – – – – – X. Xxxxxxxxxxxx emesse .................................................. – – – – – M. Altri debiti non correnti ............................................ – – – – – N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ........................................................................ – – – – – O. Posizione finanziaria netta (J) - (N) (*)................. 16.809 45.248 45.248 42.115 39.823 (*) La Posizione finanziaria netta, positiva per tutti i periodi presentati, è stata determinata dall’Emittente secondo lo schema previsto dalla Raccomandazione ESMA/2013/319. Analisi dei flussi di cassa per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014 Si forniscono di seguito le informazioni sintetiche relative ai flussi di cassa generati dalle attività operative, di investimento e di finanziamento nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014. I dati sono tratti dai rendiconti finanziari dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016, 2015 e 2014. Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 2015 2014
in migliaia di Euro Flusso di cassa netto generato dalle attività operative (A) ........................ 23.730 12.610 25.085 Flusso di cassa netto assorbito dalle attività di investimento (B).............. 30.084 (5.239) (24.364) - di cui flusso di cassa netto generato (assorbito) dal credito finanziario verso la controllante 30.576 (4.700) (24.000)
Flusso di cassa netto generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (C) .................................................................................................................. (20.105) (9.779) 000 - xx xxx xxxxxx xx xxxxx xxxxx (xxxxxxxxx) dai dividendi distribuiti (20.108) (10.000) -
Flusso di cassa complessivo D=(A+B+C) ............................................... 33.709 (2.408) 1.208 Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio (E)...................... 3.915 6.323 5.115 Effetto dei cambi sulle disponibilità liquide nette (F) ............................... – – –
Cassa e disponibilità liquide alla fine dell’esercizio G=(D+E+F) ....... 37.624 3.915 6.323 Analisi dei flussi di cassa per i semestri chiusi al 30 giugno 2017 e 2016 Si forniscono di seguito le informazioni sintetiche relative ai flussi di cassa generati dalle attività operative, di investimento e di finanziamento nel corso dei semestri chiusi al 30 giugno 2017 e 2016, tratti dai rendiconti finanziari dell’Emittente per tali periodi. Per il semestre chiuso al 30 giugno 2016 2017 (unaudited)
in migliaia di Euro Flusso di cassa netto generato dalle attività operative (A) ...................................................... 455 2.485 Flusso di cassa netto assorbito dalle attività di investimento (B)............................................ 5.693 30.313 - di cui flusso di cassa netto generato dal credito finanziario verso la controllante ............. 7.624 30.576 Flusso di cassa netto assorbito dalle attività di finanziamento (C) ......................................... (26.963) (20.038) - di cui flusso di cassa netto (assorbito) dai dividendi distribuiti ............................................ (27.001) (20.108) Flusso di cassa complessivo D=(A+B+C) ............................................................................. (20.815) 12.760
Cassa e disponibilità liquide all’inizio del periodo (E)....................................................... 37.624 3.915 |