FATTORI DI RISCHIO Clausole campione

FATTORI DI RISCHIO. Per ulteriori informazioni, cfr. Parte B, Sezione Prima, Capitolo XI, Paragrafo 11.3, del Prospetto. Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che sono considerati dall’Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo significativo sull’attività, sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria e/o sulle prospettive dell’Emittente e/o del Gruppo. Tenuto conto di quanto precede, l’Emittente stima che il rischio di cui al presente Paragrafo sia di media rilevanza. Il Prospetto contiene alcune dichiarazioni di preminenza riguardo l’attività dell’Emittente e il suo posizionamento nel mercato di riferimento, nonché previsioni sull’evoluzione futura del mercato in cui l’Emittente opera, formulate, ove non diversamente specificato, dall’Emittente sulla base della specifica conoscenza del settore di appartenenza, dei dati disponibili e della propria esperienza. Tali informazioni potrebbero tuttavia non rappresentare correttamente i mercati di riferimento, la loro evoluzione, il relativo posizionamento dell’Emittente, nonché gli effettivi sviluppi dell’attività dell’Emittente, a causa di rischi noti e ignoti, incertezze e altri fattori enunciati, tra l’altro, nella presente Parte I del Prospetto. Si segnala, inoltre, che talune delle informazioni provenienti da terzi contenute o utilizzate nel Prospetto possono essere state elaborate prima del verificarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, e pertanto non tenere conto degli effetti negativi, anche solo potenziali, derivanti da tale emergenza sanitaria. La lettura da parte di un investitore delle dichiarazioni di preminenza senza tenere in considerazione le suddette criticità potrebbe indurlo in errore, anche significativamente, nella valutazione della situazione economico, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente e comportare decisioni di investimento errate, non appropriate o adeguate per tale investitore. Per maggiori informazioni si rinvia alla Parte B, Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.1.7 del Prospetto.
FATTORI DI RISCHIO. I vari comparti della SICAV possono essere esposti a rischi diversi in base alla loro politica d'investimento. Qui di seguito sono descritti i principali rischi a cui possono essere esposti i comparti. Ciascuna Scheda Tecnica riporta i rischi non marginali ai quali può essere esposto il comparto in questione. Il valore netto d’inventario di un comparto può aumentare o diminuire e gli azionisti possono non coprire l’importo investito né ottenere alcun rendimento sul loro investimento. La descrizione dei rischi che segue non pretende tuttavia di essere esaustiva e i potenziali investitori devono prendere conoscenza, da una parte del presente prospetto nella sua integralità e dall’altra parte "Profilo di rischio e di rendimento" contenuto nelle informazioni chiave per l’investitore. Si consiglia inoltre ai potenziali investitori di rivolgersi a consulenti professionali prima di procedere a un investimento.
FATTORI DI RISCHIO. Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento negli strumenti finanziari emessi dall’Emittente, gli investitori sono invitati a valutare attentamente gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui la stessa opera e agli strumenti finanziari offerti. I fattori di rischio descritti di seguito devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Prospetto. I rinvii alle Sezioni, i Capitoli e ai Paragrafi si riferiscono alle Sezioni, ai Capitoli e ai Paragrafi del Prospetto.
FATTORI DI RISCHIO. Il valore a tale data dell’avviamento deriva quasi esclusivamente dal plusvalore emerso in sede di acquisizione di Cerved Holding S.p.A. da parte di Cerved Technologies S.p.A.. Il Gruppo Cerved verifica la recuperabilità dell’avviamento almeno annualmente, o più frequentemente nel caso vi siano indicazioni di potenziali perdite di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). Al 31 dicembre 2013, l’avviamento risulta così ripartito tra i settori operativi/CGU: Credit Information 608.919 Marketing Solutions 41.872 Credit Management 57.842 Oltre all’avviamento, Cerved Group S.p.A., alla data del 31 dicembre 2013, aveva altre attività immateriali immobilizzate iscritte in bilancio pari ad Euro 501 milioni (pari al 34,3% del totale delle attività risultanti nel medesimo bilancio). Le attività immateriali al 31 dicembre 2013 includono prevalentemente le attività acquisite tramite le aggregazioni aziendali effettuate dal Gruppo nell’esercizio per il cui dettaglio si rinvia alla Sezione I, Capitolo 20, Paragrafo 6 “Aggregazioni aziendali”. Si segnala che nel corso degli ultimi tre esercizi chiusi al 31 dicembre 2011, al 31 dicembre 2012 ed al 31 dicembre 2013, il Gruppo Cerved non ha operato alcuna svalutazione del valore dell’avviamento. Una riduzione imprevista dei risultati operativi così come eventuali modifiche strutturali nei mercati in cui è attivo il Gruppo Cerved potrebbero comportare una svalutazione del valore dell’avviamento. Eventuali svalutazioni ridurrebbero i profitti riportati nei periodi in cui essi sono registrati, con effetti negativi sulle attività e sulle prospettive dell’Emittente e/o del Gruppo Cerved nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo Cerved. L’avviamento è classificato come attività immateriale a vita utile indefinita ed è inizialmente contabilizzato al costo e successivamente assoggettato a valutazione, almeno annuale, volta a individuare l’esistenza di eventuali perdite di valore (“Impairment test”). L’Impairment test viene effettuato con riferimento a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (“Cash Generating Units”, o “CGU”) alle quali è stato allocato l’avviamento e oggetto di monitoraggio da parte del management; per il Gruppo Cerved dunque Credit Information, Marketing Solutions e Credit Management. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il va...
FATTORI DI RISCHIO. L’investimento negli Strumenti Finanziari comporta un elevato grado di rischio. Conseguentemente, prima di decidere di effettuare un investimento negli Strumenti Finanziari, i potenziali investitori sono invitati a valutare attentamente i rischi di seguito descritti, congiuntamente a tutte le informazioni contenute nel Documento di Ammissione. L’investimento negli Strumenti Finanziari presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in strumenti finanziari di società ammesse alle negoziazioni in un mercato non regolamentato. Gli investitori, prima di qualsiasi decisione di effettuare un investimento in strumenti finanziari emessi dall’Emittente, sono pertanto invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui esso opera e agli strumenti finanziari. Il verificarsi delle circostanze descritte in uno dei seguenti fattori di rischio potrebbe incidere negativamente sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo, sulle sue prospettive e sul prezzo degli Strumenti Finanziari e gli azionisti potrebbero perdere in tutto o in parte il loro investimento. Tali effetti negativi sulla Società, sul Gruppo e sugli Strumenti Finanziari si potrebbero, inoltre, verificare qualora sopraggiungessero eventi, oggi non noti alla Società, tali da esporre la stessa ad ulteriori rischi o incertezze ovvero qualora fattori di rischio oggi ritenuti non significativi lo divengano a causa di circostanze sopravvenute.
FATTORI DI RISCHIO. In conformità a quanto previsto dal Testo Unico TV e dalla Convenzione 1994, Rai stipula con cadenza triennale un apposito contratto di servizio con il Ministero, integrativo della Convenzione 1994 mede- sima. Detto contratto, in particolare, disciplina a livello tecnico le modalità e i livelli qualitativi di ero- gazione del Servizio Pubblico da parte di Rai e contiene una serie di prescrizioni in materia di qualità tecnica e gestione degli Impianti relativi alla diffusione del segnale televisivo e radiofonico. Alla Data del Prospetto, risulta ancora in vigore il Contratto di Servizio MiSE 2010-2012, approvato con D.M. del 27 aprile 2011 e relativo al triennio 2010-2012. A seguito della scadenza, infatti, lo stesso è in regime di prorogatio e sono in corso le negoziazioni per la sottoscrizione di un nuovo contratto di servizio. Per quanto il rapporto concessorio del Servizio Pubblico generale radiotelevisivo sia disciplinato, come detto, dal Testo Unico TV fino al 6 maggio 2016 e non dipenda, pertanto, dalla sottoscrizione del nuovo contratto di servizio con il Ministero, eventuali specifiche prescrizioni tecniche contenute nel nuovo contratto di servizio tra Rai e il Ministero, non conosciute né prevedibili alla Data del Prospetto, po- trebbero determinare livelli di servizio più stringenti rispetto a quelli attualmente previsti o la necessità di nuovi investimenti non preventivati, con assunzione di oneri ulteriori per la Società. Per maggiori informazioni sulla concessione tra Stato e Rai si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.5.1 del Prospetto. Per maggiori informazioni sul Nuovo Contratto di Servizio, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.4.2, e Capitolo XXII, Paragrafo 22.1 del Prospetto. La perdita della titolarità delle Frequenze da parte dei clienti Broadcaster potrebbe tradursi in una perdita di clientela per la Società, con effetti negativi sui suoi ricavi, nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Inoltre, eventuali modifiche delle Frequenze assegnate potrebbero determi- nare un incremento dei costi e degli investimenti che la Società potrebbe essere tenuta ad affrontare. Alla Data del Prospetto, la Società non è, né è mai stata prima d’ora, titolare di Frequenze, la cui asse- gnazione viene invece effettuata in capo ai suoi clienti definiti Broadcaster – categoria che include gli operatori radiotelevisivi nazionali e locali, tra i quali rientra anche Rai. L’attività dell’Emittente di...
FATTORI DI RISCHIO. FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO. L’Emittente ritiene che alcuni dei seguenti fattori possano avere un effetto sulla propria capacità di adempiere le obbligazioni ai sensi delle Obbligazioni offerte e/o quotate ai sensi del Programma. Tali rischi sono per la maggior parte sopravvenienze che potranno verificarsi o non verificarsi e l’Emittente non è in grado di esprimere un’opinione sulla probabilità del loro verificarsi. Inoltre, di seguito sono anche descritti fattori rilevanti ai fini della valutazione dei rischi associati a un investimento nelle Obbligazioni. L’Emittente ritiene che i fattori descritti nel prosieguo rappresentino i rischi principali inerenti all’investimento nelle Obbligazioni offerte e/o quotate ai sensi del Programma, ma l’incapacità dell’Emittente di pagare gli eventuali interessi, capitale o altri importi su o in relazione alle Obbligazioni potrebbe manifestarsi per ragioni diverse che potrebbero non essere considerate fattori di rischio significativi dall’Emittente in base alle informazioni attualmente a sua disposizione o che l’Emittente potrebbe non essere attualmente in grado di prevedere. Pertanto, le dichiarazioni che seguono o quelle nelle relative Condizioni Definitive riguardanti i rischi dell’investimento in un Prestito Obbligazionario non dovrebbero essere considerate esaurienti. Le Condizioni Definitive possono contenere ulteriori fattori di rischio relativi alle Obbligazioni che dovrebbero essere presi in considerazione prima di effettuare una decisione di investimento. I potenziali investitori sono inoltre invitati a leggere le informazioni contenute nel presente Prospetto di Base e a prendere una decisione autonoma prima di effettuare una decisione di investimento. Non dovrebbe essere effettuato alcun investimento nelle Obbligazioni prima di avere analizzato attentamente tutti i fattori rilevanti relativi a tali Obbligazioni. I potenziali investitori dovrebbero valutare l'idoneità di un investimento nelle Obbligazioni soltanto dopo un’attenta analisi e dopo aver consultato i rispettivi consulenti finanziari e legali. Le Obbligazioni RATE, le Obbligazioni RATE con Opzioni Aggiuntive e le Obbligazioni con Opzioni, oggetto del Prospetto di Base sono strumenti di investimento del risparmio a medio-lungo termine con rimborso del capitale a scadenza, salvo il caso in cui sia previsto il Rimborso Anticipato, ivi compresa l'ipotesi di Rimborso Anticipato Automatico. Fermo restando il rimborso del capitale, in caso di Obbligazioni con Opzioni, gli investitori ...
FATTORI DI RISCHIO. I Titoli oggetto del Prospetto di Base sono strumenti di investimento del risparmio a medio-lungo termine con rimborso del capitale a scadenza, salvo il caso in cui sia previsto il Rimborso Anticipato, ivi compresa l'ipotesi di Rimborso Anticipato Automatico (Autocallable). Fermo restando il rimborso del capitale, gli investitori potrebbero non ricevere alcuna Cedola nel caso in cui non fosse previsto il pagamento di alcuna Cedola Fissa nè una cedola minima (Floor). Pertanto l’investitore potrebbe non ricevere la Cedola Variabile ove la performance del Parametro del Paniere avesse un andamento non favorevole per l'investitore in relazione al tipo di Opzione implicita utilizzata. Le Obbligazioni oggetto del Programma presentano elementi di rischio che gli investitori devono considerare nel decidere se investire nelle stesse. Gli investitori, pertanto, sono invitati ad effettuare un investimento in tali titoli solo qualora abbiano compreso la loro natura e il grado di rischio sotteso.
FATTORI DI RISCHIO. Ai fini dell’Impairment Test dell’Avviamento, l’investimento legato alla concessione GNTN è stato at- tribuito alle CGU che beneficiavano, alla data di aggiudicazione della gara, della rete di vendita delle ricevitorie, in considerazione della valenza strategica che il prodotto Superenalotto aveva per il mante- nimento e la difesa di tale canale di vendita. Nell’ipotesi in cui l’investimento complessivo nella con- cessione GNTN fosse stato attribuito alla sola CGU Lottery, non si sarebbe comunque generata la necessità di una svalutazione dell’Avviamento. Si segnala tuttavia, che l’Impairment Test della suddetta concessione, basato sui flussi di cassa del relativo periodo concessorio, avrebbe evidenziato un valore inferiore della stessa al 31 dicembre 2013 per circa Euro 40 milioni. L’Impairment Test effettuato in sede di redazione del Bilancio Consolidato riflette l’ipotesi di rinnovo nel 2018 della concessione GNTN, in considerazione della storia di successo del Gruppo nell’aggiudi- cazione delle concessioni. Il riaddebito del rinnovo della concessione GNTN previsto ai fini dell’Im- pairment Test, diversamente da quanto effettuato in passato, è stato interamente allocato alla CGU Lottery, alla luce del ridimensionamento della raccolta e della modifica della rilevanza di questo prodotto per il business del Gruppo intervenuta negli ultimi anni. Nell’ipotesi in cui la concessione GNTN non fosse rinnovata, il Gruppo registrerebbe una perdita dei ricavi relativi alla vendita dei prodotti GNTN2e una riduzione dei servizi ad essi collegati, nonché un parziale impatto sulle altre attività in termini di mancate sinergie. L’impatto di tale ipotesi sul Impairment Test della CGU Lottery comporterebbe un sostanziale azzeramento dell’avviamento alla stessa allocato, pari a Euro 156,6 milioni. Il tasso di crescita di lungo periodo utilizzato per la valutazione del terminal value ai fini dell’Impair- ment Test è pari al 2,85% e determinato sulla base dei dati macroeconomici pubblicati dal IMF (Inter- national Monetary Fund) che evidenziano una crescita nominale del PIL italiano che per il 2019, primo anno successivo alle previsioni esplicite incluse nell’Impairment Test, è pari a circa 2,6%. La perfor- mance del Gruppo, che nel periodo 2006-2013 ha evidenziato trend di crescita significativamente su- periori rispetto agli andamenti macroeconomici italiani (in particolare i ricavi hanno registrato un CAGR pari al 10% e l’EBITDA Adjusted un CAGR pari al 9%), risulta coeren...