TITOLO I- Disciplina dei rapporti con le Associazioni di volontariato
Indice.
Art. 1 - Oggetto
Disciplinare di funzionamento del Canile Comprensoriale “Val di Pecora”
TITOLO I- Disciplina dei rapporti con le Associazioni di volontariato
Art. 2 - Principi fondamentali
Art. 3 - Finalità dell'attività di volontario presso il canile convenzionato Art. 4 – Requisiti per presentare domanda di attività di volontariato Rapporto con le Associazioni animaliste volontarie
Art. 5 – Ammissione all'attività di volontario Art. 6 – Attività dei volontari
Art.7 - Impegni dei volontari Art. 8 – Impegni del gestore Art. 9 - Inadempienze
Art. 10 - Elenco volontari
Art. 11 - Quaderno attività giornaliera – bacheca informativa Art. 12 - Scelta dei cani
Art. 13 – Polizza assicurativa e responsabilità Art. 14 - Orario
Art. 15 - Tesserino di riconoscimento Art. 16 - Riunioni
TITOLO II- Disciplina delle adozioni ed ingressi al canile
Art. 17 - Recupero cani vaganti Art. 18 – Ingressi al canile
Art. 19 - Adozioni
TITOLO III - Modalità di riconsegna e tariffe
Art. 20 - Riconsegna cani ritrovati ai loro proprietari
Art. 21 - Tariffe
Art. 22 - Decessi
Art. 23 - Organo di indirizzo e di controllo
Approvato con delibera G.C. n. 100 del 29/07/2014
Disciplinare di funzionamento del Canile Comprensoriale “Val di Pecora”
Articolo 1. Oggetto
Il presente disciplinare regola alcuni aspetti inerenti il funzionamento del Canile Comprensoriale “Val di Pecora”, ubicato in Loc. La Botte nel territorio del Comune di Scarlino, in particolare cio’ che concerne i rapporti con le Associazioni di volontariato, il sistema delle adozioni, l’accalappiamento e l’eventuale riconsegna ai proprietari di cani smarriti nel territorio dei Comuni di Follonica, Gavorrano e Scarlino.
TITOLO I
Disciplina dei rapporti con le Associazioni di volontariato
Articolo 2. Principi fondamentali
I comuni della gestione associata “Val di Pecora” riconoscono il valore sociale dell'attività di volontariato come espressione di solidarietà, partecipazione e spirito di collaborazione.
L'attività di volontariato viene svolta in ogni suo aspetto in modo personale, spontaneo e gratuito ai sensi della legge L. 266/91 art. 2.
Le prestazioni del volontariato non si configurano in nessun modo come rapporto remunerato o remunerabile. Il volontario, in riferimento ad eventuali danni che dovessero derivare direttamente o indirettamente a se’ o ad altri per il suo operato, agisce esclusivamente sotto la propria esclusiva responsabilità. Il volontario, a tale scopo, firma la conseguente liberatoria contestuale alla richiesta per l'ammissione al canile.
Articolo 3. Finalità dell'attività di volontario presso il canile convenzionato
L'attività svolta presso il canile dai volontari è principalmente finalizzata a collaborare con le Amministrazioni comunali in tutte quelle azioni ed iniziative che hanno come obbiettivo quello di rendere meno traumatizzante e triste per i cani la permanenza in canile nonchè a favorire il loro ritorno ad una vita in famiglia.
Articolo 4. Requisiti per presentare domanda di attività di volontariato
Per svolgere attività di volontariato presso il canile municipale è necessario:
a) essere maggiorenni;
b) non avere riportato condanne per maltrattamento e/o abbandono e/o malgoverno di animali;
c) aver pagato la quota annuale a copertura dei costi assicurativi
La domanda di ammissione è reperibile on line sul sito del canile o su quello istituzionale dei Comuni di Follonica, Gavorrano e Scarlino e va presentata direttamente al canile unitamente alla ricevuta di pagamento della quota annuale di ammissione.
Gli aspiranti volontari, appartenenti ad una Associazione animalista volontaria, sono esenti dal pagamento della quota di iscrizione solo ed esclusivamente se coperti da polizza assicurativa stipulata dalla propria Associazione.
Articolo 5 . Ammissione all'attività di volontario
L'inizio dell'attività di volontariato presso il canile per il privato cittadino può avvenire solo dopo presentazione della domanda.
Qualora, a seguito di controllo, il richiedente non risulti in possesso dei requisiti richiesti, il Comune capofila
provvede a far pervenire all'interessato una motivata comunicazione scritta di diniego dell’ammissione.
Sono ammessi soggetti minorenni solo se accompagnati e in ragione di due minorenni per ogni adulto regolarmente iscritto come volontario.
Articolo 6. Attività dei volontari
I volontari sono autorizzati allo svolgimento delle seguenti attività:
a) Accompagnamento cani nello sgambamento
b) toelettatura
c) agility e giochi educativi
d) qualsiasi altra attività tesa a migliorare il benessere del cane se concordata con il veterinario comportamentalista della struttura.
Articolo 7. Impegni dei volontari
I volontari si impegnano a mettere gratuitamente a disposizione la loro opera e la loro esperienza secondo le disponibilità di tempo di ciascuno.
I volontari possono nominare un proprio delegato.
Articolo 8 . Impegni del gestore
Il gestore si impegna a mettere a disposizione dei volontari e delle volontarie tutte le informazioni e le conoscenze in suo possesso sui cani al fine di permettere l'instaurarsi di rapporti positivi animale/volontario.
Si impegna altresì ad effettuare riunioni periodiche fra i rappresentanti dei volontari e il responsabile del Canile al fine di rendere sempre più proficua la collaborazione nelle attività finalizzate a migliorare il benessere degli animali ospiti in canile e a favorirne l'adozione. Il gestore si impegna inoltre a rispettare e a far rispettare quanto nelle presenti disposizioni.
Articolo 9. Inadempienze
Qualora il volontario non rispetti le presenti disposizioni o commetta azioni od omissioni che arrechino danni agli animali e/o alla struttura , il Comune capofila, anche su richiesta dei rappresentanti dei volontari, delle associazioni o del soggetto gestore, può decidere di interrompere la collaborazione dandone comunicazione scritta all'interessato.
Articolo 10. Elenco volontari
Il soggetto gestore predispone ed aggiorna un elenco nel quale sono riportati i nominativi e il recapito telefonico dei volontari e lo trasmette annualmente al Comune capofila.
Articolo 11. Quaderno attività giornaliera – bacheca informativa
Presso il canile saranno messi a disposizione dal gestore due quaderni per l'attività giornaliera dei volontari.
Sul primo quaderno con dicitura "Attività e presenze di volontariato", il volontario dovrà firmare indicando il nome, l'orario di ingresso e di uscita dalla struttura, il cane o i cani con cui ha fatto attività di sgambamento e socializzazione, in modo da garantirne al maggior numero di cani la possibilità di uscire dai box nonchè eventuali commenti/suggerimenti.
Sul secondo quaderno, con dicitura "Segnalazioni per i veterinari", i volontari, qualora ne ravvisino la necessità, segnalano situazioni particolari.
Verrà altresì allestita una bacheca dove saranno esposte eventuali comunicazioni tra e per i volontari.
Ogni comunicazione e informazione che i volontari ritengano utile trasmettere ai Comuni o al Gestore delle strutture, deve essere comunicata tramite delegato di cui all’articolo 4 oppure tramite rappresentante dell’ associazione di appartenenza.
Articolo 12 . Scelta dei cani
I cani sulla cui scheda indentificativa è stato affisso un bollino rosso dal gestore, in collaborazione con il Servizio Veterinario dell' ASL 9 ed il Medico Veterinario della struttura, non posso essere avvicinati dai volontari nè all'interno dei box nè fuori, fatti salvi specifici percorsi di risocializzazione e recupero attuati in accordo con l’Ente (bollino rosso = cane con probabile aggressività per traumi subiti).
I cani sulla cui scheda è stato affisso un bollino giallo posso essere avvicinati solo dai volontari che abbiano una comprovata esperienza ad insindacabile giudizio del veterinario comportamentalista e del soggetto gestore. (bollino giallo = cane che sta compiendo uno specifico percorso di rieducazione).
I cani sulla cui scheda indentificata è stato affisso un bollino verde, possono essere affidati ai volontari per effettuare l'attività di sgambatura.
Articolo 13 . Polizza assicurativa e responsabilità
I Comuni della gestione associata “Val di Pecora” sollevano il gestore del canile da ogni responsabilità civile per eventuali danni che possano occorrere durante lo svolgimento dell'attività di volontariato all'interno del canile, con particolare riferimento all'attività di sgambatura. I volontari saranno coperti da assicurazione di RCT stipulata dal Comune di Scarlino, capofila della gestione, e/o dall'associazione di volontariato a cui risultino eventualmente iscritti.
Articolo 14 . Orario
L’ attività di volontariato si svolgerà in orari stabiliti con il gestore del canile a seconda delle effettive
necessità e nel rispetto del benessere degli animali.
Articolo 15 . Tesserino di riconoscimento
Ad ogni volontariato verrà consegnato un tesserino riportante il nome ed il cognome, la scritta VOLONTARIATO DEL CANILE che dovrà essere esposto in modo visibile.
Articolo 16 . Riunioni
I volontari potranno riunirsi presso i locali del canile previa richiesta al gestore.
TITOLO II
Disciplina delle adozioni ed ingressi al canile
Articolo 17. Recupero cani vaganti
Il servizio di cattura dei cani vaganti è assicurato dal soggetto gestore secondo le indicazioni contenute nel “Protocollo di cattura cani vaganti e soccorso cani coinvolti in incidenti stradali o rinvenuti in difficoltà sul territorio” predisposto dalla ASL e incluso con il seguente disciplinare come allegato”1”.
Il soggetto gestore del canile assicurerà, altresì, il servizio di reperibilità h24 sette giorni/settimana.
Articolo 18. Ingressi al canile
Al canile accedono:
1) i cani in stato di abbandono, vaganti, ritrovati sul territorio dei Comuni di Follonica, Gavorrano e Scarlino, segnalati alle Forze dell’Ordine o agli uffici comunali, e da questi comunicati al soggetto gestore del canile via fax o pec, previa comunicazione telefonica; il gestore deve essere dotato di apparecchiature per la lettura del microchip al fine di identificare nel più breve tempo possibile il proprietario del cane.
2) i cani sequestrati;
3) i cani che appartengono a famiglie con particolari problemi economici e sociali, solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione del proprio Comune di residenza per la rinuncia della proprietà previo accertamento della reale situazione economica dei richiedenti e rilascio di una relazione da parte di un’ assistente sociale; in questi casi il Comune competente si dovrà accollare la spesa del mantenimento del cane presso la Struttura;
4) i cani appartenenti ad un detentore deceduto (residente in vita nei Comuni di Follonica, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx), che aveva adottato il cane presso il canile, previa richiesta scritta da parte degli eredi legittimi al proprio Comune di residenza, pagando una quota d’ingresso, oltre la diaria giornaliera secondo le tariffe approvate dai Comuni del detentore deceduto;
5) ) i cani appartenenti ad altri Enti che abbiano stipulato apposita convenzione per l’affidamento del servizio
di custodia e mantenimento dei cani;
6)i cani appartenenti a soggetti privati, secondo le modalità stabilite dai Comuni e purché risultino compatibili con gli animali ospitati nel canile, previo pagamento della diaria giornaliera secondo le tariffe approvate dai Comuni. Il numero dei posti disponibili per questa opzione sarà individuata dai Comuni in accordo con il soggetto gestore.
I cani che entrano al canile devono essere tutti provvisti di tatuaggio o microchip, per poter essere riconoscibili, nei limiti temporali previsti dalle leggi in materia.
Tutti i cani devono essere obbligatoriamente sterilizzati.
Prima di essere inseriti in canile devono essere sottoposti a visita ed eventualmente tenuti in appositi spazi in
“osservazione”.
I cani in attesa del microchip vengono comunque registrati in apposito schedario anagrafico, indicando i dati del cane, lo stato di salute, il box e tutte le variazioni del caso. Successivamente saranno inseriti in canile, all’interno dei box.
Gli abbinamenti dei cani che devono coabitare nello stesso box o negli stessi spazi, devono essere effettuati da personale addetto alla gestione, tenendo conto delle caratteristiche fisiche dei cani, dei loro caratteri e della loro compatibilità.
Il gestore del canile dovrà scrivere nella scheda anagrafica del cane il box in cui è ospitato e gli eventuali spostamenti, la data di accesso al canile, i motivi dell’accesso (con indicazione del luogo di ritrovamento, autorizzazione del Comune, ecc.) il nome del cane (se noto, oppure il nuovo nome che gli verrà assegnato), la presunta età, il numero di tatuaggio o microchip ed ogni altro elemento identificativo.
Il personale addetto dovrà altresì tenere aggiornato il registro generale di entrata ed uscita, nel quale deve essere riportata la data di entrata e quella della eventuale uscita di ogni singolo cane, i dati anagrafici, nonché gli estremi completi di un documento di identità di chi consegna il cane (se soggetto diverso da quello incaricato formalmente del servizio di cattura xxxx) e, in caso di uscita, di chi lo ritira.
Nel registro e nelle singole schede anagrafiche vengono inoltre riportati i dati relativi al periodo di sequestro, alla cessione, alla eliminazione eutanasica, ed alla morte degli animali; in quest’ultimo caso deve essere riportata la causa della morte da parte del veterinario di servizio.
Il canile assicura un adeguato ricovero anche ai cani abbandonati nelle vicinanze della struttura (es. cuccioli abbandonati nei pressi della struttura); in questo caso essendo dubbia la provenienza geografica, i costi sostenuti per il mantenimento e le cure saranno ripartiti tra i Comuni associati applicando, per analogia, la percentuale di ripartizione delle spese determinata e già condivisa dagli Enti. La rendicontazione di tali casi dovrà essere evidenziata a parte nei prospetti mensili.
Articolo 19. Adozioni
Tutte le fasi delle pratiche di adozione dei cani vengono seguite dal soggetto gestore anche quelle che
concernenti la compatibilità fra le peculiarità caratteriali dell’animale e le richieste dell’adottante.
Alle persone recidive nella rinuncia di proprietà non possono essere affidati cani in adozione.
Sanità del cane. Ogni cane deve essere consegnato alla persona che intende adottarlo, già sverminato, dotato di microchip e sterilizzato. Nel caso di patologie o terapie in atto al momento dell’adozione viene data informazione al nuovo proprietario.
Per i cuccioli femmina per i quali non sia stato ancora possibile procedere alla sterilizzazione, si da’ comunicazione all’adottante che potrà concordare con il veterinario convenzionato la possibilità di sterizzarli.
Il gestore del canile adotterà una procedura per la gestione delle adozioni la quale possa limitare i rientri dovuti a incompatibilità tra adottanti e cani.
Lo staff che si occupa delle adozioni è composto dal responsabile del canile, dal veterinario della clinica convenzionata e dal veterinario comportamentalista, nonché da operatori che conoscono il cane perché se ne occupano con una certa frequenza.
Il primo step nella valutazione del cane avviene ad opera dell’operatore preposto all’avvicinamento e all’accalappiamento attraverso un apposito modulo elaborato specificatamente, necessario per evidenziare aspetti del comportamento quali, socievolezza, aggressività da paura, etc al momento della cattura.
Una volta accolto nel canile sanitario il cane è sottoposto ad una prima valutazione comportamentale ai fini
dell’adozione, seguendo le indicazioni di un modello denominato IDA (Indice di Adottabilità).
In alcuni casi, in base anche a successive valutazioni, si potrà decidere se attivare o meno percorsi rieducativi con personale qualificato e, all’occorrenza, con la collaborazione dei volontari. L’adottante viene accolto da un componente dello staff adozioni per compilare la scheda sulla tipologia del cane desiderato che potrebbe non essere in quel momento presente in canile. Inoltre viene loro consegnato un questionario da riempire grazie al quale è possibile reperire informazioni sulla tipologia di famiglia, stile di vita e caratteristiche dell’abitazione/giardino dove sarà tenuto il cane. In questa fase il gestore potrà chiedere la collaborazione delle associazioni animaliste per reperire ulteriori informazioni. Trovato l’abbinamento adottante e cane del canile, viene richiesta una frequentazione del canile variabile a seconda dei casi al fine di valutare la compatibilità del binomio cane-uomo e lavorare su eventuali punti critici. Al momento dell’adozione in presenza dello staff adozioni il cane viene sottoposto a visita medica e comportamentale con il rilascio di libretto sanitario, certificato di buona salute e ultima valutazione comportamentale con eventuali consigli. Nella fase di post adozione, per i successivi 3 mesi, il gestore si rende disponibile ad intervenire con suggerimenti, consigli e mirate azioni rieducative, qualora l’adottante segnali problemi o disagi nella gestione del cane.
Entro sei mesi dall’adozione lo staff preposto alle adozioni svolgerà, a campione, il controllo post adozione per valutare il benessere del cane compilando il modello M. Nel caso in cui si rilevano situazioni di cattiva gestione del cane o incompatibilità di convivenza, lo staff provvederà a segnalare agli Enti preposti situazioni di maltrattamento o si adopererà per suggerire soluzioni ai problemi riscontrati. Sarà premura del gestore
somministrare un questionario per la rilevazione del grado di soddisfazione dell’adottante, e recepire
eventuali consigli e suggerimenti.
TITOLO III
Modalità di riconsegna e tariffe
Articolo 20. Riconsegna cani ritrovati ai loro proprietari. Nella stessa giornata in cui è avvenuto il ritrovamento, il gestore del canile deve provvedere a contattare il proprietario qualora il cane sia tatuato o dotato di microchip, mediante l’accesso all’anagrafe canina, affinchè questo possa provvedere a riprenderlo in consegna.
Al proprietario andranno poi applicate le eventuali e relative sanzioni oltre alle spese di soggiorno presso il canile.
Qualora si presenti qualcuno a reclamare un cane catturato, dichiarandosi proprietario, ma senza fornire la
relativa documentazione, allo stesso verrà fatta compilare un’ autodichiarazione con le formalità di cui al
D.P.R. 445/2000 alla quale sarà allegata foto del cane e copia del documento di identità del dichiarante, da tenere agli atti del canile; se entro 60giorni il cane non viene reclamato da altri, si può intendere come restituito al proprietario (al quale verranno applicate le eventuali sanzioni e tariffe del soggiorno in canile).
Articolo 21. Tariffe
Il proprietario del cane ritrovato e restituito dovrà pagare una quota che ricopre le spese sostenute per la cattura, il mantenimento giornaliero (a partire dal 2° giorno di permanenza) e eventuali trattamenti sanitari resisi necessari al momento della cattura.
Il proprietario riceverà un bollettino di pagamento per il totale dell’importo che dovrà pagare, a cura del
Comune capofila.
Le tariffe per le prestazioni praticate devono essere pubbliche. A tal fine il gestore esporrà nei locali di
ricezione al pubblico la tabella con l’indicazione delle tariffe per:
1. Permanenza giornaliera al canile a partire dal 2° giorno di permanenza di animali restituiti al proprietario;
2. Recupero e cattura cani;
3. Prestazioni sanitarie obbligatorie dopo il 3° giorno di permanenza (Vaccinazioni; Antiparassitari; inserimento microchip, ecc.)
4. Quota annuale di ammissione come volontario del canile
Le tariffe sono approvate dai Comuni.
Nella stessa tabella saranno riportate le principali sanzioni previste dalla normativa vigente relativa alla lotta al randagismo.
TITOLO IV
Modalità di controllo e norme finali
Articolo 22. Decessi
Dei decessi e della loro causa deve essere data informazione da parte del soggetto gestore agli organi individuati dalla normativa vigente.
Le soppressioni urgenti per gravi e incurabili malattie sono decise dal veterinario di servizio in accordo con il gestore.
Articolo 23. Organo di indirizzo e di controllo
Viene istituito un organismo con funzioni di controllo della gestione del canile presieduto dal Sindaco del Comune capofila o suo delegato e composto da:
- un rappresentante per ciascuno dei Comuni Associati (Assessore e/o Amministrativo)
- un rappresentante dell’Area Sanità Pubblica Veterinaria dell’ASL.
- un rappresentante del soggetto gestore.
La Commissione di Controllo può avvalersi della collaborazione delle Associazioni animaliste.
ALLEGATO “1”
Protocollo cattura cani vaganti e soccorso cani e gatti coinvolti in incidenti stradali o rinvenuti in difficoltà sul territorio
• Il concessionario del servizio, dal momento della richiesta di intervento telefonica – seguita da fax – da parte degli organi competenti (Polizia Municipale) si preoccuperà di reperire maggiori informazioni possibili circa il luogo di avvistamento, la pericolosità e lo stato di salute dell’animale da catturare, al fine di garantire l’efficacia dell’intervento in termini di tempistica e di attivazione di eventuali altri servizi.
• Garantisce l’intervento sul posto indicato sul fax nell’arco di 1 ora. Qualora dalla chiamata si evincano le caratteristiche di urgenza, dovrà essere ridotto il più possibile il tempo di intervento pur garantendo i requisiti di “un buon servizio”.
• Si deve dotare di un numero riservato per la reperibilità in qualsiasi orario di tutti i giorni della settimana. Tale numero dovrà essere comunicato al Comando di Polizia Municipale dei Comuni, alle Amministrazioni Comunali interessate e al Servizio Veterinario della ASL 9.
• Concorda con il Comando di Polizia Municipale chiamante, la necessità, nel caso di cane vagante su strade particolarmente pericolose, di intervenire congiuntamente alle Forze dell’ordine.
• In caso di animale ferito o non in buone condizioni di salute, l’operatore attiverà il veterinario convenzionato per l'assistenza per le dovute cure prima dell'eventuale ricovero in canile; il veterinario convenzionato potrà essere anche attivato in caso di necessità di sedazione dell'animale per poter procedere al ricovero in canile.
• Effettuata la cattura sarà compito dell’operatore compilare il “Modulo di Cattura del Cane” in ogni sua parte e conservarlo in archivio. Copia del modulo dovrà essere consegnata al Comune di Scarlino (Polizia municipale) e alla ASL (Servizio veterinario) per la registrazione.
• Trimestralmente invierà la rendicontazione al Servizio Tutela Animali del Comune di Scarlino.
• Al momento del ritiro degli animali catturati, da parte del proprietario o detentore rintracciato, verrà fatto sottoscrivere il “Modulo di ritiro del cane da parte del proprietario”.
• I cani catturati sono associati al canile sanitario
• Secondo la procedura contenuta nel Protocollo sanitario, con cadenza bisettimanale il Servizio veterinario della ASL visita i cani ricoverati presso il canile sanitario come nuove introduzioni e li identifica arruolandoli in anagrafe canina mediante l'inoculo del microchip.
• Sono a carico del concessionario del servizio i risarcimenti di eventuali danni al proprio personale subiti nello svolgimento delle attività connesse alla cattura e alla conduzione del cane, nonché eventuali oneri derivanti da responsabilità di natura civile o penale verso terzi.
• I soggetti con lesioni non curabili sono soppressi con metodo eutanasico secondo quanto prevede la normativa regionale.
ALLEGATO “2”
PROTOCOLLO SANITARIO
PER ASSISTENZA SANITARIA AI CANI OSPITATI NEL CANILE SANITARIO E NEL CANILE RIFUGIO
E INTERVENTI DI PRONTO SOCCORSO SU CANI E GATTI VAGANTI COINVOLTI IN INCIDENTI DELLA STRADA O IN DIFFICOLTA’
COMUNI – DIPARTIMENTO PREVENZIONE ASL 9
CANILE SANITARIO – nuove immissioni
A) Gestore del canile per conto dei Comuni
1) Verifica identificazione e ammissione ala struttura
2) Xxxxx visita clinica di ingresso con eventuale intervento di pronto soccorso
3) Nel caso di animale identificato è inoltrata al Dipartimento di Prevenzione richiesta dei dati del proprietario e successivamente il cane è riconsegnato
A) Dipartimento prevenzione ASL 9
1) Nel caso di animale non identificato entro 15 gg. Il Dipartimento di prevenzione provvedere ad identificare il soggetto e ad iscriverlo all’Anagrafe canina regionale
2) Contestualmente all’operazione di cui al punto 1) il veterinario del Dipartimento di prevenzione effettua una visita clinica per escludere la presenza di sintomi clinici riferibili a malattie trasmissibili all’uomo o ad altri animali
CANILE SANITARIO – sorveglianza e prevenzione patologie
A) Gestore del canile per conto dei Comuni
1) Somministrazione antiparassitari per apparato digerente e cutaneo
2) Vaccinazione per cimurro, epatite, parvovirosi e leptospirosi sugli animali ricoverati, nel caso di tali visite vengono espressi le valutazioni per il passaggio al canile rifugio
3) Accertamenti clinico diagnostici eseguibili in clinica (radiografie, ecografie, endoscopie, elettrocardiogrammi)
4) Accertamenti di diagnostica di laboratorio eseguibili in clinica (esame emocromocitometrico, profili biochimici, test sierologici, esami citologici, profili ormonali, esami monitoraggio cani sieropositivi per leishmaniosi)
5) Interventi chirurgici comprensivi delle ovariectomie
6) Reperibilità h24 che garantirà anche nell’orario di chiusura della clinica convenzionata un intervento medico entro un’ora dalla richiesta dello stesso
7) Farmacoterapia prescritta in base alla diagnosi svolta
8) Controllo igienico-sanitario ambientale
A) Dipartimento della prevenzione ASL 9
1) Profilassi sanitaria mediante visite periodiche quindicinali sugli animali ricoverati; nel caso di tali visite vengono espresse le valutazioni per il passaggio al canile rifugio
CANILE RIFUGIO – sorveglianza e prevenzione patologie
A) Gestore del canile
1) Profilassi sanitaria (vaccinazione di base+richiami annuali per malattie infettive contagiose del cane; trattamento mensile in estate e trimestrale in inverno con ectoparassiti; trattamento di prevenzione contro la dirofiliarosi; trattamento trimestrale contro le parassitosi intestinali)
2) Garantire assistenza sanitaria continuativa in forma di reperibilità
3) Garantire il responsabile della gestione scorta farmaci
4) Visita clinica ambulatoriale al momento dell’adozione, con rilascio di certificato medico da consegnare all’adottando
5) Check up annuale esteso a tutti i cani, compresi quelli asintomatici
6) Controllo igienico-sanitario ambientale
A) Dipartimento prevenzione ASL 9
1) Verifica annuale delle conformità igienico-sanitarie generali alle condizioni di accreditamento della struttura
2) Interventi su segnalazioni del gestore per verifica dello stato sanitario e/o di benessere dei cani
MODALITA’ OPERATIVE DI COLLABORAZIONE
La visita settimanale al canile sarà svolta presso il locale medicheria del canile una mattina alla settimana in giorno da concordarsi.
Tutte le prestazioni che non possono essere fornite in tale sede dovranno essere svolte presso strutture veterinarie autorizzate.
Sarà cura del soggetto gestore del canile fornire un assistente che provvederà ad agevolare le operazioni di visita dei cani, sia nel locale medicheria del canile, sia presso la struttura veterinaria esterna.
Il costo per la fornitura dei farmaci, parafarmaci, attrezzature e materiali d’uso è compreso nell’importo giornaliero a cane dell’appalto.
Il gestore del canile risponde del corretto smaltimento di rifiuti sanitari e farmaci scaduti prodotti all’interno della struttura canile, nonché della tenuta dei certificati di morte degli animali e del corretto smaltimento delle carcasse.
Il medico veterinario proposta al canile avrà libertà decisionale per i procedimenti diagnostici, terapeutici, di profilassi e eutanasia.
ALLEGATO “3”
PROPOSTA
TARIFFE DEL CANILE COMPRENSORIALE E SANZIONI PREVISTE PER LA LOTTA AL RANDAGISMO.
Permanenza giornaliera al canile a partire dal 2° giorno di permanenza di animali restituiti al proprietario | €4,00 al giorno | |
Recupero e cattura cani | 1° episodio: € 30,00 diurno - € 50,00 notturno successivi: €50,00 diurno 8-20 - €70,00 notturno 20-8 | |
Quota annuale di ammissione come volontario del canile | € 10,00 | |