CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI E ESAMI, PER L’ASSUNZIONE CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PIENO E INDETERMINATO DI DUE UNITÀ DI PERSONALE PROFILO COLLABORATORE TECNICO ENTI DI RICERCA, VI LIVELLO PROFESSIONALE PRESSO L’ISTITUTO DI CALCOLO E RETI AD ALTE...
CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI E ESAMI, PER L’ASSUNZIONE CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PIENO E INDETERMINATO DI DUE UNITÀ DI PERSONALE PROFILO COLLABORATORE TECNICO ENTI DI RICERCA, VI LIVELLO PROFESSIONALE PRESSO L’ISTITUTO DI CALCOLO E RETI AD ALTE PRESTAZIONI (ICAR) DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - NAPOLI
Bando N. 367.246 CTER ICAR
Prova orale
in data 7 febbraio 2023 ore 9:30 presso l’Area della Ricerca Napoli 1 Via X. Xxxxxxxxxx, 111 – 80131 Napoli
(NA)
Aula Convegni
“PIANO OPERATIVO”
Sommario
Premesse e definizioni 3
Requisisti dell’Area Concorsuale 4
Fasi di accesso, transito e uscita dall’area concorsuale dei candidati 5
Identificazione, posizionamento dei candidati e deflusso dall’aula 7
Svolgimento delle prove concorsuali 7
Individuazione dei percorsi di transito dei candidati 8
Procedura di gestione dell’emergenza ed evacuazione 8
Individuazione del numero e delle mansioni del personale addetto 9
Modalità di informazione ai candidati e alle commissioni e al personale 9
Allegati 10
Premesse e definizioni
Il presente “Piano Operativo” è redatto nel rispetto del documento recante «Protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici» (nel prosieguo “Protocollo Concorsi”), parte integrante dell’Ordinanza del 25 maggio 2022 del Ministero della Salute (aggiornamento del «Protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici» 22A03297-GU Serie Generale n.126 del 31-05-2022- allegato 1), che sostituisce, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, di cui alla nota prot. ULM_FP- 686 del 20 maggio 2022, il Protocollo del 15 aprile 2021 del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri adottato (prot. n. 25239/2021) e pubblicato il 15 aprile 2021 ai sensi dell’art. 1, comma 10, lettera z), del DPCM 14 gennaio 2021”, dell’art. 24 del DPCM 2 marzo 2021 e alla luce di quanto previsto D.L. 1° aprile 2021, n. 44, convertito con modificazioni dalla Legge 28 maggio 2021, n. 76, e in particolare dall’art. 10, comma 9, a mente del quale “dal 3 maggio 2021 è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni (…).
Il “Piano Operativo”, ai sensi del punto 9 del Protocollo Concorsi, descrive le fasi della procedura concorsuale; ne costituiscono parte integrante gli allegati:
a. Protocollo Concorsi
b. Mappa interna sede concorsuale
c. Planimetria aula concorso con disposizioni postazioni
d. Planimetria dell’area concorsuale
e. Modello autocertificazione
f. Modello di informativa sul trattamento dei dati personali
g. Piano di evacuazione della sede concorsuale
h. Autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000
Si riportano di seguito alcune definizioni tratte dal Protocollo Concorsi:
Area Concorsuale: spazio complessivo dove si trovano i locali destinati allo svolgimento delle prove selettive del concorso;
Aula Concorso: spazio adibito allo svolgimento delle prove concorsuali avente dimensioni adeguate e caratteristiche particolari di autonomia funzionale;
Area di Transito: spazio adibito alla coda dei candidati in attesa dell’identificazione e/o dell’accesso all’Aula Concorso;
Facciali filtranti (mascherine FFP2 e FFP3): sono utilizzati in ambiente ospedaliero e assistenziale per proteggere l’utilizzatore da agenti esterni (anche da trasmissione di infezioni da goccioline e aerosol) e
sono certificati ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. n. 475 del 1992 e s.m.i. e sulla base di norme tecniche armonizzate (UNI EN 149:2009).
Requisisti dell’Area Concorsuale
La sede in cui si svolgerà la prova orale è la seguente: Area della Ricerca Napoli 1 (mappa interna sede concorsuale allegato 2), con accesso da Xxx X. Xxxxxxxxxx, 000 – 00000 Xxxxxx.
L’aula concorso designata è l’Aula Convegni (planimetria aula concorso con disposizione postazioni
– allegato 3), collocata nell’area concorsuale – piano Rialzato (planimetria area concorsuale -allegato 4).
Il luogo per lo svolgimento delle prove concorsuali ha un’elevata flessibilità logistica e dispone delle seguenti caratteristiche:
- disponibilità di una adeguata viabilità e di trasporto pubblico locale;
- dotazione di ingressi riservati ai candidati, distinti e separati tra loro per consentirne il diradamento, in entrata e in uscita dall’area;
- disponibilità di aree riservate al parcheggio dei candidati con particolari esigenze (portatori di handicap, donne in stato di gravidanza etc.);
- disponibilità di sufficiente area interna con adeguata areazione naturale (compatibilmente con le condizioni climatiche esterne);
- flussi e percorsi di accesso e movimento nell’area concorsuale separati ed organizzati in modalità a senso unico mediante apposita cartellonistica orizzontale e verticale di carattere prescrittivo, informativo e direzionale;
- adeguata areazione naturale dell’area di identificazione dei candidati, della relativa area di transito e dell’aula concorso.
L’aula concorso ha una superficie utile pari a 264 mq; ogni postazione è dotata di piano di lavoro con sedia posizionate a una distanza, in tutte le direzioni, di almeno 1 metro l’una dall’altra, di modo che ad ogni candidato venga garantita un’area di almeno 1 mq.
La disposizione dei candidati rispetta il criterio della fila (contrassegnata da lettera) lungo un asse verticale preventivamente prescelto (planimetria aula concorso con disposizione postazioni - allegato 3).
Inoltre, l’aula dispone di:
- pavimentazione e strutture verticali facilmente salificabili;
- servizi igienici direttamente accessibili, identificati con apposita cartellonistica e segnaletica, dimensionati secondo gli standard previsti dalla legislazione vigente;
- un elevato livello di aerazione naturale, anche alternato dall’utilizzo di aerazione meccanica (gli
impianti di aerazione meccanica lavorano con impostazione di esclusione di ricircolo di aria.
- volumetrie di ricambio d’aria per candidato sufficientemente ampie.
In tutta l’area concorsuale, particolarmente nelle aree antistanti l’aula concorsuale e i servizi igienici, sono resi disponibili, in numero adeguato, dispenser con soluzione idroalcolica per le mani con le istruzioni per la corretta igienizzazione delle stesse con soluzione idroalcolica (allegato 5).
Nei servizi igienici, sono affisse le istruzioni per il corretto lavaggio delle mani con acqua e sapone.
(allegato 6).
All’interno di tutta l’area concorsuale sono affisse le infografiche sulle regole da seguire per prevenire la diffusione del Covid19 (allegato 7).
Nell’area concorsuale è assicurata:
- la bonifica preliminare dell’area concorsuale nel suo complesso valida per l’intera durata della prova;
- la pulizia giornaliera;
- la sanificazione e disinfezione dell’aula concorso e delle postazioni dei candidati, ivi comprese le postazioni informatiche, dei locali, degli ambienti, degli arredi, delle maniglie;
- la pulizia, la sanificazione e la disinfezione dei servizi igienici con personale qualificato in presidio permanente, dotato di idonei prodotti; all’interno degli stessi è sempre garantito sapone liquido, igienizzante, salviette e pattumiere chiuse con apertura a pedale;
- i servizi igienici sono costantemente presidiati e costantemente puliti e sanificati, ovvero dopo ogni singolo utilizzo. L’accesso dei candidati è limitato dal personale addetto, al fine di evitare sovraffollamenti all’interno dei suddetti locali.
Fasi di accesso, transito e uscita dall’area concorsuale dei candidati
I candidati ammessi (in totale 7) sono convocati presso la sede concorsuale il giorno 7 febbraio 2023 a partire dalle ore 9:30.
I candidati dovranno attenersi alle disposizioni comunicate in sede di convocazione e alle disposizioni previste nel presente Piano Operativo, nonché dal Protocollo Concorsi e alle disposizioni governative in materia di contenimento del virus SarsCov2; le prescrizioni sono rivolte anche alla commissione esaminatrice al segretario e al personale di supporto, qualora presente.
In particolare, tutti i soggetti coinvolti dovranno:
a. presentarsi da soli per evitare assembramenti;
b. non presentarsi presso la sede concorsuale se sottoposto alla misura dell’isolamento come misura di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19;
c. indossare obbligatoriamente, dal momento dell’accesso all’area concorsuale sino all’uscita, la mascherina FFP2 messa a disposizione dalla Struttura del CNR; in caso di rifiuto di indossare la mascherina fornita dall’Amministrazione, al candidato sarà inibito l’ingresso nell’area concorsuale. Si sottolinea che non è consentito in ogni caso all’interno dell’area concorsuale l’uso di mascherine chirurgiche, facciali filtranti e mascherine di comunità in possesso del candidato;
d. rispettare in qualsiasi momento il distanziamento interpersonale.
L’obbligo di cui alla lettera b) deve essere oggetto di autocertificazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000, che verrà raccolta attraverso il modulo fornito di autodichiarazione in ingresso (allegato 8).
Qualora una o più delle sopraindicate condizioni non dovesse essere soddisfatta, oppure in caso di rifiuto a produrre l’autocertificazione, al candidato sarà inibito l’ingresso nell’area concorsuale.
Al momento dell’accesso nell’area concorsuale ciascun candidato:
viene dotato di mascherina FFP2 (prodotte nel rispetto della norma tecnica UNI EN 14683:2019 scaricabile gratuitamente dal sito xxxxx://xxx.xxx.xxx), in numero congruo, fornita dall’Amministrazione, che deve indossare e tenere costantemente indossata. Verrà inoltre verificato il corretto utilizzo della stessa. I candidati sono stati informati che devono indossare obbligatoriamente ed esclusivamente le mascherine fornite dal CNR, prevedendo, in caso di rifiuto, l’impossibilità di partecipare alla prova. Il CNR fornisce assieme alle mascherine le indicazioni sul loro corretto utilizzo, sulla loro eventuale sostituzione e successivo smaltimento (allegato 7).
I candidati a cui verrà consentito l’accesso all’area concorsuale utilizzano il dispenser lavamani igienizzante e si immettono in un percorso ben identificato, atto a garantire file ordinate e dotato di segnaletica (orizzontale o verticale) indicante la distanza minima di 1 metro tra persona e persona.
Il percorso è finalizzato a raggiungere l’area di transito.
Sono previsti tempi dilatati per l’accesso all’area concorsuale: preventivamente è stato fissato l’orario di inizio e di fine delle operazioni di riconoscimento.
L’Amministrazione ridurrà al minimo le tempistiche delle operazioni di identificazione dei candidati. Al momento della convocazione è chiesto ai candidati di esibire preferibilmente lo stesso documento di riconoscimento presentato con la domanda di partecipazione, che sarà poi esibito durante la fase di riconoscimento. In caso di smarrimento, i candidati sono invitati ad inviare copia del nuovo documento
di riconoscimento, prima della data prevista per lo svolgimento della prova, all’indirizzo di posta elettronica istituzionale della segretaria della commissione, indicato nella lettera di convocazione.
Fatte salve tutte le misure di prevenzione e protezione già predisposte dall’Amministrazione, prima di accedere alle aree dedicate allo svolgimento del concorso, la Commissione e i candidati si sottopongono a una adeguata igiene delle mani e indossano la mascherina facciale che dovrà essere mantenuta durante l’intero svolgimento della prova concorsuale.
Identificazione, posizionamento dei candidati e deflusso dall’aula
Le operazioni di identificazione dei candidati sono effettuate all’ingresso dell’area concorsuale. L’identificazione avviene presso il bancone dotato di schermo in plexiglas da parte del personale incaricato.
In fase di identificazione, il candidato consegnerà al personale dedicato, l’autocertificazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 (allegato 8), nella quale è attestata anche la presa visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali, in relazione ai dati acquisiti con la succitata autocertificazione, ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679 (allegato 9).
Il personale addetto invita i candidati a procedere all’igienizzazione delle mani prima e dopo le operazioni di identificazione, per le quali sono disponibili penne monouso.
I candidati prenderanno posto utilizzando esclusivamente le sedute segnalate con apposito cartello. Durante lo svolgimento della prova non è consentito spostarsi dal posto assegnato e sarà permesso l’allontanamento dall’aula concorsuale esclusivamente per recarsi ai servizi igienici.
La disposizione dei candidati rispetta il criterio della fila lungo un asse verticale preventivamente prescelto. Questo sistema garantisce un esodo ordinato dei candidati al termine della prova. I candidati, una volta raggiunta la postazione loro assegnata, rimangono seduti per tutto il periodo antecedente alla prova e solo dopo lo svolgimento della stessa aranno autorizzati all’uscita dal personale preposto.
I candidati saranno invitati all’uscita in tempi distanziati tra loro al fine di evitare gli assembramenti. L’uscita dei candidati sarà espletata in maniera ordinata al fine di garantire la distanza interpersonale tra i candidati di almeno 1 metro.
Svolgimento delle prove concorsuali
Per la prova orale ciascun candidato si troverà di fronte la Commissione.
Il Presidente della Commissione chiederà di volta in volta ad ogni candidato ammesso di sorteggiare una delle buste contenenti le domande della prova orale. Il Presidente sottoporrà, una alla volta, verbalmente al candidato le domande da lui estratte.
Durante la prova, gli addetti al controllo sono muniti di facciale filtrante FFP2, circolano solo nelle aree e nei percorsi indicati ed evitano di permanere in prossimità dei candidati a distanze inferiori a 1 metro.
Per l’intera durata della prova i candidati devono obbligatoriamente indossare la mascherina FFP2 consegnata dall’Amministrazione. È vietato il consumo di alimenti ad eccezione delle bevande, di cui i candidati potranno munirsi preventivamente.
Individuazione dei percorsi di transito dei candidati
I flussi e i percorsi di accesso e movimento all’interno dell’area concorsuale (ingresso nell’area di transito per la registrazione dei partecipanti, ingresso nell’area concorsuale- -ingresso nell’aula concorsuale- organizzazione delle sedute- uscita dei candidati dall’aula e dall’area concorsuale) sono organizzati e regolamentati in modalità a senso unico anche mediante apposita cartellonistica orizzontale e verticale di carattere prescrittivo, informativo e direzionale. I percorsi di entrata e uscita sono separati e correttamente identificati.
Nell’area concorsuale e nelle aule concorso sono collocate a vista:
- le planimetrie dell’area concorsuale, i flussi di transito e le indicazioni dei percorsi da seguire per raggiungere le aule concorso;
- le planimetrie delle aule concorso, recanti la disposizione dei posti, l’indicazione delle file e l'ubicazione dei servizi ad uso dei candidati.
Procedura di gestione dell’emergenza ed evacuazione
In merito alla gestione di eventuali situazioni di emergenza che dovessero prevedere la necessità di evacuazione dell’immobile, parziale o totale, durante tutta la durata della prova concorsuale verrà rispettato il vigente piano delle emergenze ed evacuazione, già predisposto per l’edificio denominato Area della Ricerca Napoli 1 sulla base delle normative vigenti (allegato 10).
Le planimetrie del piano con l’indicazione delle vie di fuga, sono affisse nei corridoi adiacenti l’aula destinata alla prova.
Individuazione del numero e delle mansioni del personale addetto
Presso l’area concorsuale operano le seguenti unità di personale (per un totale di 5) con le relative mansioni indicate:
n. 3 membri della commissione esaminatrice e n. 1 segretario nominati con decreto della Presidente del CNR prot. n. 0058441 in data 04/08/2022.
n. 1 unità di personale con funzioni di supporto tecnico e verifica del rispetto delle misure previste dal protocollo.
Modalità di informazione ai candidati e alle commissioni e al personale
L’obbligo di fornire adeguata informazione ai candidati e formazione al personale impegnato e ai componenti della Commissione esaminatrice, è stato assolto mediante:
invio ai componenti della commissione esaminatrice, al segretario e al personale di supporto del presente Piano Operativo e le informazioni relative al Protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici di cui all’Ordinanza del Ministero della Salute;
invio della lettera di convocazione dei candidati con indicazione degli obblighi da seguire e successiva pubblicazione sulla piattaforma selezioni online del Protocollo Concorsi e del Piano Operativo;
programmazione di un incontro formativo tra datore di lavoro, Responsabile dell’Organizzazione concorsuale, Responsabile Unità prevenzione e protezione (o di un suo delegato), membri della Commissione esaminatrice, Segretario e Personale di supporto, da tenersi in data antecedente allo svolgimento della prova concorsuale.
Il presente Piano Operativo è pubblicato sul sito istituzionale del CNR xxxx://xxx.xxx.xxx.xx Sezione bandi di concorso tra gli allegati al bando di riferimento, nonché nella piattaforma Selezioni Online del CNR xxxx://xxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
Si allega l’autodichiarazione (allegato 11), ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000, attestante la piena e incondizionata conformità delle misure organizzative della procedura concorsuale alle prescrizioni del “Protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici”.
Il Responsabile dell’Organizzazione Concorsuale
Xxxxxxxx De Xxxxxx 11.01.2023
13:13:28
GMT+01:00
Allegati
Allegato 1: protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici
Allegato 2: mappa interna sede concorsuale
Allegato 3: planimetria aula concorso con disposizione postazioni
Allegato 4: planimetria area concorsuale
Allegato 5: istruzioni per la corretta igienizzazione delle stesse con soluzione idroalcolica
Allegato 6: istruzioni per il corretto lavaggio delle mani con acqua e sapone Allegato 7: regole da seguire per prevenire la diffusione del Covid19 Allegato 8: autocertificazione in ingresso
Allegato 9: informativa sul trattamento dei dati personali
Allegato 10: piano di emergenza
Allegato 11: dichiarazione sostitutiva ROC
ALLEGATO 1
PROTOCOLLO PER LO SVOLGIMENTO DEI CONCORSI PUBBLICI
1. Ambito di applicazione
Il presente protocollo disciplina le modalità di organizzazione e gestione delle prove selettive delle procedure concorsuali pubbliche tali da consentirne lo svolgimento in presenza in condizioni di sicurezza rispetto al rischio di contagio da COVID-19.
Il protocollo prende inoltre a riferimento:
- il decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2022 n. 11, recante “Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19”;
- il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n.87, recante “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19”;
- il decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76, recante “Misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici”;
- il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, in corso di conversione, recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”.
- il decreto-legge 30 marzo 2022, n. 36 recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza PNRR”, che all’articolo 3, comma 7, prevede che “Con le ordinanze di cui all’articolo 10-bis del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, il Ministro della salute, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, può aggiornare i protocolli per lo svolgimento dei concorsi pubblici in condizioni di sicurezza”;
- il protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici emanato il 15 aprile 2021 dal Dipartimento della funzione pubblica ed esaminato e validato dal Comitato Tecnico Scientifico nella seduta del 29 marzo 2021.
Il presente protocollo non trova applicazione rispetto alle procedure per le quali la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica; resta ferma la possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.
L’obiettivo del presente protocollo è quello di fornire indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da COVID-19 nell’organizzazione e la gestione delle prove dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.
Tali indicazioni sono rivolte:
a) alle amministrazioni titolari delle procedure concorsuali;
b) alle commissioni esaminatrici;
c) al personale di xxxxxxxxx;
d) ai candidati;
e) a tutti gli altri soggetti terzi comunque coinvolti (altri enti pubblici e privati coinvolti nella gestione delle procedure concorsuali, gestori della sede e/o con funzioni di supporto organizzativo e logistico; eventuale personale sanitario presente in loco).
Le prescrizioni del presente protocollo presuppongono che l’amministrazione abbia adottato tutte le iniziative e le misure necessarie ai sensi della normativa in tema di sicurezza e salute sul luogo di lavoro. Inoltre, considerando che le prove concorsuali potrebbero essere espletate presso locali o spazi di proprietà di terzi, le amministrazioni devono assicurare che le medesime prescrizioni trovino integrale applicazione anche in tale caso, armonizzandosi con le regole di prevenzione e sicurezza relative alla struttura ospitante.
Inoltre, l’applicazione del presente protocollo deve tener conto delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione della pandemia da COVID-19 applicabili nel territorio regionale ove si svolge la procedura concorsuale.
2. Definizioni
Ai fini del presente protocollo si considerano le seguenti definizioni:
• Area Concorsuale: spazio complessivo dove si trovano i locali destinati allo svolgimento delle prove selettive dei pubblici concorsi;
• Aula Concorso: spazio adibito allo svolgimento delle prove concorsuali avente dimensioni adeguate e caratteristiche particolari di autonomia funzionale;
• Area di Transito: spazio adibito alla coda dei candidati in attesa dell’identificazione e/o dell’accesso all’Aula Concorso;
• Mascherine chirurgiche: maschere facciali monouso destinate a limitare la trasmissione di agenti infettivi, di tipo I/IR o II/IIR, certificate secondo la norma tecnica UNI EN 14683:2019;
• Facciali filtranti (mascherine FFP2 e FFP3): sono utilizzati in ambiente ospedaliero e assistenziale per proteggere l’utilizzatore da agenti esterni (anche da trasmissione di infezioni da goccioline e aerosol) e sono certificati ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. n. 475 del 1992 e
s.m.i. e sulla base di norme tecniche armonizzate (UNI EN 149:2009);
• Pulizia: insieme di operazioni che occorre praticare per rimuovere lo “sporco visibile” di
qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, materiale organico, ecc.) da qualsiasi tipo di ambiente,
superficie, macchinario, ecc. La pulizia si ottiene con la rimozione manuale o meccanica dello sporco anche – eventualmente – con acqua e/o sostanze detergenti (detersione). La pulizia è un’operazione preliminare e si perfeziona ed è indispensabile ai fini delle successive fasi di sanificazione e disinfezione;
• Sanificazione: è un intervento mirato a eliminare alla base qualsiasi batterio e agente contaminante che con le comuni pulizie non si riescono a rimuovere. La sanificazione si attua avvalendosi di prodotti chimici detergenti (detersione) per riportare il carico microbico entro standard di igiene accettabili ed ottimali che dipendono dalla destinazione d'uso degli ambienti interessati. La sanificazione deve comunque essere preceduta dalla pulizia;
• Disinfezione: consiste nell’applicazione di agenti disinfettanti, quasi sempre di natura chimica o fisica (calore), che sono in grado di ridurre, tramite la distruzione o l’inattivazione, il carico microbiologico presente su oggetti e superfici da trattare. La disinfezione deve essere preceduta dalla pulizia per evitare che residui di sporco possano comprometterne l'efficacia. La disinfezione consente di distruggere i microrganismi patogeni;
• Bonifica: una procedura di pulizia e disinfezione mirata a privare un ambiente, un’apparecchiatura, un impianto, di qualsiasi traccia di materiale contenuto o trattato precedentemente all’interno dello stesso. L’operazione garantisce l’abbattimento della crosscontamination (contaminazione incrociata).
Si rimanda in ogni caso al Rapporto ISS COVID-19 n. 20/2020 - Indicazioni per la sanificazione degli ambienti interni nel contesto sanitario e assistenziale per prevenire la trasmissione di SARS- CoV 2, versione dell’8 maggio 2020 e successivo aggiornamento del 7 luglio 2020 1.
3. Misure organizzative e misure igienico-sanitarie
Le amministrazioni organizzano le sessioni giornaliere di svolgimento delle prove separandole temporalmente per garantire il completo deflusso dei candidati e le operazioni di pulizia di cui al successivo punto 7.
Tutti i candidati devono essere preventivamente informati delle misure adottate sulla base del presente protocollo, a mezzo PEC e/o mediante apposita comunicazione mediante il portale
dell’amministrazione organizzatrice, con particolare riferimento ai comportamenti che dovranno
essere tenuti e che saranno di seguito descritti.
In particolare, i candidati dovranno:
1. presentarsi da soli, per evitare assembramenti;
1 Rapporto ISS COVID-19 n. 20/2020 Rev. 2 - Indicazioni ad interim per la sanificazione degli ambienti interni nel contesto sanitario e assistenziale per prevenire la trasmissione di SARS-CoV 2. Versione del 7 luglio 2020.
2. non presentarsi presso la sede concorsuale se sottoposto alla misura dell’isolamento come misura di prevenzione della diffusione del contagio da COVID-19;
3. indossare obbligatoriamente, dal momento dell’accesso all’area concorsuale sino all’uscita,
facciali filtranti messi a disposizione dall’amministrazione organizzatrice.
L’obbligo di cui al numero 2 deve essere oggetto di un’apposita autodichiarazione da prodursi ai
sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000.
Qualora una o più delle sopraindicate condizioni non dovesse essere soddisfatta, ovvero in caso di rifiuto a produrre l’autodichiarazione, dovrà essere inibito l’ingresso del candidato nell’area concorsuale.
Rispetto al punto sub 3, tutti i candidati devono essere muniti di dispositivi di protezione delle vie aeree. A tale fine le amministrazioni rendono disponibili per i candidati il necessario numero di facciali filtranti FFP2. I candidati devono indossare obbligatoriamente ed esclusivamente i facciali filtranti forniti dall’amministrazione, prevedendo in caso di rifiuto l’impossibilità di partecipare alla prova. L’amministrazione fornisce indicazioni sul corretto utilizzo delle mascherine (copertura delle vie aeree, naso e bocca), sulla loro eventuale sostituzione e successivo smaltimento. Non deve essere consentito in ogni caso nell’area concorsuale l’uso di mascherine chirurgiche, facciali filtranti in possesso del candidato.
Gli operatori di vigilanza e addetti all’organizzazione e all’identificazione dei candidati nonché i
componenti delle commissioni esaminatrici devono essere muniti di facciali filtranti.
I flussi e i percorsi di accesso e movimento nell’area concorsuale (ingresso nell’area concorsuale - ingresso nell’area di transito per registrazione dei partecipanti - ingresso nell’aula concorsuale organizzazione delle sedute - uscita dei candidati dall’aula e dall’area concorsuale) vanno organizzati e regolamentati in modalità a senso unico, anche mediante apposita cartellonistica orizzontale e verticale di carattere prescrittivo, informativo e direzionale. I percorsi di entrata e uscita devono essere separati e correttamente identificati.
Nell’area concorsuale e nelle aule concorso devono essere collocate a vista le planimetrie dell’area concorsuale, i flussi di transito e le indicazioni dei percorsi da seguire per raggiungere le aule concorso; le planimetrie delle aule concorso, recanti la disposizione dei posti, l’indicazione delle file e l’ubicazione dei servizi ad uso dei candidati.
In tutta l’area concorsuale, particolarmente nelle aree antistanti l’aula concorsuale e i servizi igienici, devono essere resi disponibili, in numero adeguato, dispenser con soluzione idroalcolica per le mani. Le amministrazioni rendono disponibili mediante apposita cartellonistica nell’area concorsuale, in prossimità dei dispenser e nei servizi igienici, le istruzioni per il corretto lavaggio delle mani.
I candidati che accederanno all’area concorsuale dovranno utilizzare il dispenser lavamani igienizzante e immettersi in un percorso ben identificato, atto a garantire file ordinate e dotato di segnaletica (orizzontale o verticale) indicante la distanza minima di 1 metro tra persona e persona.
Il percorso è finalizzato a raggiungere l’area di transito.
Le postazioni degli operatori addetti all’identificazione dei candidati devono prevedere appositi divisori in plexiglass (barriere antirespiro) e una finestra per il passaggio dei documenti di riconoscimento e concorsuali del candidato. Le postazioni, se plurime, saranno distanziate di almeno 3 metri una dall’altra. La consegna e il ritiro della strumentazione informatica (es. tablet), materiale o documentazione relativa alle prove non deve avvenire brevi manu ma mediante deposito e consegna su un apposito piano di appoggio. Deve essere garantita l’identificazione prioritaria, anche mediante postazioni dedicate, delle donne in stato di gravidanza, dei candidati con disabilità e dei candidati richiedenti tempi aggiuntivi. Presso le postazioni di identificazione dovranno essere resi disponibili appositi dispenser di gel idroalcolico. Gli operatori invitano i candidati a procedere all’igienizzazione delle mani prima e dopo le operazioni di identificazione e/o consegna e/o ricezione di materiale concorsuale.
Le amministrazioni al fine di ridurre al minimo la tempistica delle operazioni di identificazione dei candidati utilizzano ove possibile apposite piattaforme digitali per la gestione di prove concorsuali, richiedendo ai candidati di trasmettere con congruo anticipo a mezzo PEC/Email ordinaria copia scansionata dei documenti di identità che saranno presentati in sede per l’ammissione in sede concorsuale.
Le amministrazioni prevedono tempi dilatati per l’accesso all’area concorsuale, fissando preventivamente l’orario di inizio e di fine delle operazioni di riconoscimento e, se del caso, determinando orari differenziati per la convocazione dei candidati.
Le amministrazioni stipulano apposite convenzioni o accordi con le strutture sanitarie pubbliche e private territoriali, al fine di garantire nell’area concorsuale l’attivazione di un adeguato servizio medico‐sanitario.
4. Requisiti delle aree concorsuali
I luoghi per lo svolgimento dei concorsi dovranno avere un’elevata flessibilità logistica e disporre
delle seguenti caratteristiche:
• disponibilità di una adeguata viabilità e di trasporto pubblico locale;
• dotazione di ingressi riservati ai candidati, distinti e separati tra loro per consentirne il
diradamento, in entrata e in uscita dall’area;
• disponibilità di aree riservate al parcheggio dei candidati con particolari esigenze (portatori di handicap, immunodepressi, etc.);
• disponibilità di sufficiente area interna con adeguata areazione naturale (compatibilmente con le condizioni climatiche esterne).
5. Requisiti dimensionali delle aule concorso - organizzazione dell’accesso, seduta e dell’uscita
dei candidati
Le aule concorso devono essere dotate di postazioni operative costituite da scrittoio e sedia posizionate a una distanza, in tutte le direzioni, di almeno 1 metro l’una dall’altra.
Per le prove svolte in formato digitale, sullo scrittoio sarà resa disponibile una postazione informatica (qualora la prova non si svolga con un tablet che verrà consegnato al candidato al momento dell’identificazione). Deve essere limitato ogni spostamento, anche minimo, degli elementi della postazione. La disposizione dei candidati dovrà rispettare il criterio della fila (contrassegnata da lettera o numero) lungo un asse preventivamente prescelto. Questo sistema garantirà un esodo ordinato dei candidati al termine della prova. I candidati, una volta raggiunta la postazione loro assegnata, dovranno rimanere seduti per tutto il periodo antecedente alla prova, quello della prova stessa e dopo la consegna dell’elaborato finché non saranno autorizzati all’uscita. Durante l’orario d’esame sarà permesso l’allontanamento dalla propria postazione esclusivamente per recarsi ai servizi igienici o per altri motivi indifferibili. I candidati saranno invitati all’uscita per singola fila in tempi distanziati tra loro al fine di evitare gli assembramenti. Per ogni fila e per tutta la lunghezza delle stesse verrà applicata apposita segnaletica orizzontale o verticale calpestabile sulla pavimentazione, al fine di facilitare l’osservanza del mantenimento costante della distanza interpersonale di sicurezza. La procedura di deflusso dei candidati dalle aule concorsi dovrà essere gestita in maniera ordinata scaglionando e invitando all’uscita i candidati, ordinandoli per singola fila e progressivamente. Dovrà essere prioritariamente garantito il deflusso dei candidati con disabilità e delle donne in stato di gravidanza. L’esodo dei restanti candidati dovrà essere espletato in maniera ordinata al fine di garantire la distanza interpersonale tra i candidati di almeno 1 metro.
Inoltre, le aule dovranno:
• avere pavimentazione e strutture verticali facilmente sanificabili;
• avere servizi igienici direttamente (o facilmente) accessibili dalle aule, identificati con apposita cartellonistica e segnaletica, dimensionati secondo gli standard previsti dalla legislazione vigente;
• permettere un elevato livello di aerazione naturale, anche alternandosi con aerazione meccanica;
• garantire volumetrie minime di ricambio d’aria per candidato.
6. Svolgimento della prova
Per l’intera durata della prova i candidati devono obbligatoriamente mantenere il facciale filtrante FFP2. Deve essere vietato il consumo di alimenti a eccezione delle bevande, di cui i candidati potranno munirsi preventivamente. L’eventuale traccia della prova sarà comunicata verbalmente tramite altoparlante. Durante le prove gli addetti al controllo dovranno sempre essere muniti di facciale filtrante FFP2, circolare solo nelle aree e nei percorsi indicati ed evitare di permanere in prossimità dei candidati a distanze inferiori a 1 metro.
7. Bonifica preliminare, pulizia sanificazione e disinfezione delle aree concorsuali
Nell’area concorsuale dovrà essere assicurata:
• la bonifica preliminare dell’area concorsuale nel suo complesso valida per l’intera durata
della sessione/i giornaliera/e;
• la pulizia giornaliera;
• la sanificazione e disinfezione, tra una sessione e l’altra e al termine delle stesse, delle aule concorso e delle postazioni dei candidati, xxx comprese le postazioni informatiche dei locali, degli ambienti, degli arredi, delle maniglie;
• la pulizia, sanificazione e disinfezione dei servizi igienici da effettuarsi con personale qualificato in presidio permanente, dotato di idonei prodotti; all’interno degli stessi dovrà essere sempre garantito sapone liquido, igienizzante, salviette e pattumiere chiuse con apertura a pedale. I servizi igienici dovranno essere costantemente presidiati e costantemente puliti e sanificati, ovvero dopo ogni singolo utilizzo. L’accesso dei candidati dovrà essere limitato dal personale addetto, al fine di evitare sovraffollamenti all’interno dei suddetti locali.
8. Misure di prevenzione e protezione dei lavoratori e delle commissioni esaminatrici
Fatte salve tutte le misure di prevenzione e protezione già predisposte dal datore di lavoro, i lavoratori addetti alle varie attività concorsuali si sottoporranno a una adeguata igiene delle mani per poi indossare il dispositivo di protezione che dovrà essere indossato durante l’intero svolgimento della prova concorsuale. Le medesime cautele trovano applicazione rispetto ai membri delle commissioni esaminatrici.
Le amministrazioni assicurano che il personale addetto all’organizzazione concorsuale e i componenti delle commissioni esaminatrici siano formati adeguatamente sull’attuazione del presente protocollo.
9. Piano operativo specifico della procedura concorsuale
Tutti gli adempimenti necessari per una corretta gestione e organizzazione dei concorsi in conformità al presente protocollo devono essere pianificati in uno specifico documento contenente la descrizione dettagliata delle varie fasi della procedura concorsuale, tenendo conto di quanto evidenziato nel protocollo e di tutti gli altri adempimenti di sicurezza previsti dalla normativa vigente.
Il piano operativo viene reso disponibile, unitamente al presente protocollo, sulla pagina web dedicata alla procedura concorsuale entro i 10 giorni precedenti lo svolgimento della prova.
In particolare, il documento dovrà, tra l’altro, contenere specifica indicazione circa:
• il rispetto dei requisiti dell’area;
• il rispetto dei requisiti di accesso, transito e uscita dall’area;
• il rispetto dei requisiti di accesso, posizionamento dei candidati e deflusso dall’aula nonché
di svolgimento della prova;
• l’individuazione dei percorsi di transito dei candidati;
• le procedure di gestione dell’emergenza - piano di emergenza ed evacuazione (secondo le normative vigenti);
• l’individuazione del numero e delle mansioni del personale addetto;
• modalità di adeguata informazione ai candidati e di formazione al personale impegnato e ai componenti delle commissioni esaminatrici sulle misure adottate;
• apposita autodichiarazione, ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000, attestante la piena e incondizionata conformità delle misure organizzative della procedura concorsuale alle prescrizioni del presente protocollo, comprensiva del link alla sezione del sito istituzionale dove esso è pubblicato.
10. Clausole finali
In relazione a specifiche esigenze o per scelta organizzativa dell’amministrazione procedente, le amministrazioni, secondo quanto previsto dal decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, organizzano le prove selettive in strutture decentrate in base al numero e alla provenienza geografica dei candidati.
In ogni caso, le prove selettive in presenza dovranno avere una durata massima di 180 minuti.
Le disposizioni del presente protocollo non si applicano alle procedure di reclutamento del
personale in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001,
n. 165. Resta ferma la facoltà per le amministrazioni interessate a tale ultima fattispecie di applicare il presente protocollo.
A fronte dell’articolo 10, comma 4, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, in corso di conversione, per lo svolgimento dei concorsi indetti e già in atto per l’accesso ai ruoli e alle qualifiche delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco trovano applicazione le prescrizioni tecniche, di cui al decreto interministeriale 6 luglio 2020 e s.m.i..
Allegato 2
ALLEGATO 5
ALLEGATO 7
Bando n. ……..
AUTOCERTIFICAZIONE IN INGRESSO
Il/la sottoscritto/a cognome nome
Nato a il (Provincia o Stato Estero )
Residente a (Provincia )
Via n. C.A.P.
Codice fiscale Recapito telefonico _
In qualità di: (barrare con una X la casella corrispondente) Candidato*
Componente della Commissione esaminatrice**
Altro (specificare)**
consapevole della responsabilità e delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. 28/12/2000,
n. 445, per false attestazioni e dichiarazioni mendaci
DICHIARA
• di non essere sottoposto/a alla misura dell’isolamento come misura di prevenzione della diffusione del contagio da Covid19;
• di aver preso visione del Piano Operativo CNR, relativo alla specifica procedura concorsuale nonché dei relativi allegati.
Luogo e data
Firma
L’incaricato all’accoglimento dei candidati Firma
*I candidati devono apporre la sottoscrizione esclusivamente in presenza del personale incaricato
**I componenti della Commissione esaminatrice e personale di supporto devono allegare copia del documento di identità
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI ( Art. 13 Reg. UE 2016/679)
ALLEGATO 9
Titolare del trattamento
Il Titolare del Trattamento è il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con sede legale in Xxxxxxxx Xxxx Xxxx, x. 0 – 00185 – Roma. PEC: xxxxxxxxxx-xxxxxx@xxx.xxx.xx.
Responsabile interno del trattamento e Punto di contatto presso il Titolare del trattamento
Il punto di contatto inerente al trattamento dei dati personali è il Dirigente dell’Ufficio Reclutamento del Personale CNR (tel. 0039.06/4993.2172/2140 – fax 0039.06/4993.3852 e-mail: xxxxxxxx@xxx.xx; PEC: xxxxxxxx@xxx.xxx.xx
Responsabile per la protezione dei dati
Il Responsabile della Protezione dei Dati (RDP) presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche è contattabile ai seguenti recapiti: e-mail: xxx@xxx.xx; PEC: xxx@xxx.xxx.xx.
Dati trattati
Nei limiti delle finalità e delle modalità definite nella presente informativa, sono oggetto di trattamento:
a) i dati attinenti alla non sottoposizione alle misure dell’isolamento come misura di prevenzione dalla diffusione del contagio da Covid-19.
Il suddetto dato deve essere oggetto di un’apposita autocertificazione da prodursi a cura degli interessati ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000;
b) i dati identificativi, qualora fosse necessario documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso.
Tipologia di soggetti interessati
I dati personali oggetto di trattamento si riferiscono:
a) ai candidati. Rispetto a tali interessati, la presente informativa integra quella già fornita per il trattamento dei dati personali funzionale alla partecipazione alla selezione, all’instaurazione e all’esecuzione del rapporto di lavoro;
b) ai componenti la Commissione giudicatrice;
c) ai terzi autorizzati ad accedere ai locali prescelti per le prove concorsuali per l’espletamento di attività connesse e funzionali alla procedura in corso.
Finalità del trattamento
I dati personali saranno trattati esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da COVID-19, in esecuzione del Protocollo di svolgimento dei concorsi pubblici di cui all’Ordinanza del Ministero della Salute del 25.05.2022 e del Piano Operativo Specifico della Procedura Concorsuale.
Si informa che, tenuto conto delle finalità del trattamento, i dati personali sono trattati senza il suo consenso espresso in quanto necessari per la tutela della sua salute e di quella collettiva (art. 6, lett. d) del Regolamento UE 2016/679 e del D.L. n. 6 del 23.02.2020 e DPCM del 26 aprile 2020).
Mancato conferimento dei dati
Il conferimento dei dati per dette finalità è obbligatorio ed è pertanto necessario per accedere all’interno della sede per lo svolgimento della procedura concorsuale. Un eventuale rifiuto a conferirli impedisce di consentire l’ingresso.
Modalità di trattamento
La raccolta e l’utilizzo dei dati personali avviene nel rispetto dei principi di: liceità, correttezza e
trasparenza; limitazione delle finalità; minimizzazione dei dati; esattezza; limitazione alla conservazione; integrità e riservatezza, di cui all’art. 5 del Regolamento UE 2016/679, in modo tale da garantirne la sicurezza e tutelare la riservatezza dell’interessato. Tali dati non saranno oggetto di alcun processo decisionale interamente automatizzato o di alcun trattamento di profilazione.
Con riferimento alla misurazione della temperatura corporea che verrà rilevata, il titolare del trattamento non effettua alcuna registrazione del dato laddove la temperatura sia inferiore ai 37,5°C. L’identificazione dell’interessato e la registrazione del superamento della soglia di temperatura potrebbero avvenire solo qualora fosse necessario documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso. In tal caso, l’interessato sarà informato della circostanza.
Base giuridica del trattamento
La base giuridica del trattamento dei dati personali è rappresentata:
- dall’obbligo legale al quale è soggetto il CNR per la salvaguardia degli interessi vitali dell'interessato o di un'altra persona fisica;
- per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico di cui all’art. 6, par. 1, lett. c) d) ed e) nonché all’art. 9, par. 2, lett. b), g) e i) con riferimento ai dati sulla salute del Regolamento UE 2016/679;
- dal Protocollo di svolgimento dei concorsi pubblici di cui dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 25.05.2022, pubblicata sulla G.U. n. 156 del 31.5.2022.
Destinatari dei dati raccolti
Il trattamento è effettuato da parte di personale incaricato che agisce sulla base di specifiche istruzioni fornite in ordine alle finalità e alle modalità del trattamento. I dati personali e le informazioni raccolte non saranno oggetto di diffusione, né di comunicazione a terzi, se non in ragione delle specifiche previsioni normative.
Solo a tali fini, i dati personali potranno inoltre essere comunicati:
- all’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali contatti stretti di un lavoratore risultato positivo al COVID-19;
- a tutti i soggetti pubblici per i quali sussiste o sussisterà in capo al Titolare un obbligo di comunicazione dei dati stessi.
Trasferimento extra UE
Non è previsto il trasferimento in Paesi extra UE.
Periodo di conservazione
I dati saranno trattati per il tempo strettamente necessario a perseguire la citata finalità di prevenzione dal contagio da COVID-19 e conservati fino al termine dello stato d’emergenza previsto dalle autorità pubbliche competenti. In ogni caso, una volta cessato lo stato di emergenza, qualsiasi dato personale conservato dal Titolare ai sensi della presente informativa sarà cancellato da parte dello stesso Titolare, fatte salve esigenze di ulteriore trattamento in forza di:
a) specifici obblighi normativi;
b) disposizioni di autorità pubbliche;
c) eventuali ragioni di Giustizia.
Diritti di accesso, rettifica, cancellazione, limitazione e portabilità
L’interessato al trattamento ha diritto di richiedere al Consiglio Nazionale delle Ricerche, quale Titolare del trattamento, ai sensi degli artt. da 15 a 22 del Regolamento UE 2016/679:
- l’accesso ai propri dati personali ed a tutte le informazioni di cui all’art. 15 del Regolamento UE 2016/679;
- la rettifica dei propri dati personali inesatti e l’integrazione di quelli incompleti; - la cancellazione dei propri dati (c.d. “diritto all’oblio”), fatta eccezione quelli contenuti in atti che devono essere obbligatoriamente conservati dal CNR per il tempo indicato e ove sussista un motivo legittimo
prevalente;
- la limitazione del trattamento ove ricorra una delle ipotesi di cui all’art. 18 del Regolamento UE 2016/679;
- la cancellazione dei dati personali laddove questi non siano più necessari rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o altrimenti trattati, sempre che non ricorrano le condizioni di cui all’art. 17, par. 3del Regolamento UE 2016/679;
- l’opposizione al trattamento dei propri dati personali, salvo quanto previsto con riguardo alla necessità ed obbligatorietà del trattamento dati per poter accedere ai locali prescelti per il concorso;
- la portabilità dei dati, finalizzato a consentirle di ottenere copia dei dati che vengono trattati, in un formato strutturato, di uso comune e leggibile da un dispositivo automatico, anche al fine di comunicare tali dati a un altro Titolare del trattamento.
Queste richieste potranno essere rivolte al punto di contatto del Titolare del Trattamento al seguente recapito: e-mail: concorsi@cnr.it- PEC: xxxxxxxx@xxx.xxx.xx.
Modalità di esercizio dei diritti
Per l’esercizio dei diritti di tutela dei propri dati personali, l’interessato può rivolgersi al Titolare del trattamento, al Responsabile interno del trattamento e Punto di contatto presso il Titolare del trattamento e al Responsabile della Protezione dei dati, utilizzando i seguenti contatti:
- Titolare del trattamento: PEC: xxxxxxxxxx-xxxxxx@xxx.xxx.xx;
- Responsabile interno del trattamento e Punto di contatto presso il Titolare del trattamento: e-mail: xxxxxxxx@xxx.xx; PEC: xxxxxxxx@xxx.xxx.xx;
- Responsabile della Protezione dei Dati (RPD): e-mail: xxx@xxx.xx; PEC: xxx@xxx.xxx.xx
Reclamo e tutela giurisdizionale
Nel caso in cui si ritenga che il trattamento sia stato svolto in violazione della normativa sulla protezione dei dati personali, è riconosciuto il diritto di presentare reclamo all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Xxxxxx xx Xxxxxxxxxxxx - 00000 – Xxxx, ovvero di ricorrere dinanzi alla competente autorità giudiziale.
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
PIANO DI EMERGENZA TIPO DI ISTITUTO E GENERALE DELL’AREA
RICERCA NA1
Documento | Revisione numero | Data revisione | Redatto in collaborazione con |
Piano d’emergenza Generale Comprensorio, xxx X. Xxxxxxxxxx, 000 Xxxxxx | 01 | 30/09/2022 | Geom. L. Vado P.I. G. Sepe |
Premessa
Il presente documento:
❑ viene emesso in prima revisione n° 1 del 30/09/22 del precedente documento redatto in data 07/03/2006 al fine di consentire la regolarità dell’espletamento di concorsi presso gli spazi denominati Xxxx Xxxxxxxxxx XXXX XX0, a cui seguirà poi un aggiornamento generale, e sarà distribuito a tutti i Direttori e/o Responsabili di Istituti e/o Servizi Operanti nel Comprensorio di via X. Xxxxxxxxxx. In caso di eventuali variazione delle condizioni generali delle aree esterne, spazi e servizi comuni, o interne dei singoli laboratori e /o servizi che può influire sulla sicurezza generale dei lavoratori e che comportano dunque aggiornamenti del presente elaborato, si muterà l’indice di revisione di cui sopra, oltre ai contenuti tecnici, in modo tale da avere sempre disponibile un quadro immediato dei vari adattamenti e/o miglioramenti del piano di emergenza.
Ogni revisione, appena emessa sarà immediatamente distribuita.
❑ stato elaborato dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico AREA RICERCA NA1 e redatto in collaborazione con il Geom. Xxxxxxx Xxxx e del P.I. Xxxxxxx Xxxx afferenti rispettivamente all’AREA NA1 ed all’Istituto IGB in ottemperanza agli adempimenti legislativi previsti da:
− DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (GU Serie Generale n.101 del 30-04-2008 - Suppl. Ordinario n. 108)
− D.Lgs. 25/02 relativo alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici, e s.m.i
− Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro” e .s.m.i.
Il documento contiene:
− le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di emergenza;
− le procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro per il raggiungimento dei punti di raccolta esterni, che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti;
− le procedure per l’evacuazione dai punti di raccolta all’esterno del
Comprensorio
− le disposizioni per chiedere l'intervento dei soccorsi esterni e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo;
− le specifiche misure per assistere le persone disabili eventualmente presenti;
− le procedure per coordinare gli interventi con i Preposti dei vari Istituti e/o Servizi di Area
− Grafici particolareggiati e di insieme dei piani di evacuazione dei singoli Istituti
− Grafici aree esterne con punti di raccolta e percorsi di evacuazione dal Comprensorio
Introduzione
All’interno del Comprensorio di via X. Xxxxxxxxxx operano i seguenti Istituti e/o Servizi:
❑ ISTITUTO ISMED (sola biblioteca) DIRETTORE DR. XXXXXXXXX XXXXXXX
❑ ISTITUTO IBB DIRETTORE DR. XXXXXXXX XXXXXXX
❑ ISTITUTO IBBC DIRETTORE (FF) DR. XXXXXXXX XXXXXXXXXX
❑ ISTITUTO IEOS DIRETTORE DR. XXXXX XX XXXXXX
❑ ISTITUTO ISASI DIRETTORE DR. XXX XXXXXXX
❑ ISTITUTO IGB DIRETTORE DR. XXXXXXX XXXXXXX
❑ ISTITUTO IBBR DIRETTORE DR. XXXXXXXX XXXXXXXXX
❑ ISTITUTO IRET DIRETTORE DR. XXXXX XXXXXXXXXXX
❑ ISTITUTO IAC DIRETTORE DR. XXXXXXX XXXXXXXX
❑ ISTITUTO ICAR DIRETTORE ING. XXXXXXXX DE XXXXXX
❑ ISTITUTO UARIE RESPONSBILE DR.SSA VIRGINIA CODA NUNZIANTE
❑ SERVIZIO SPP RESPONSABILE DR. XXXXXXXX XXXXX
❑ SERVIZIO TECNICO DI AREA RESPONSABILE XXX.XXXXXX XXXXXXXX.
E’ premessa fondamentale che, laddove richiesto, ogni Istituto e/o Servizio abbia assolto agli obblighi del DPR 81/08 ex.626/94 e s.m.i, nominando un proprio Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e/o un Preposto locale che garantisca il rispetto dei vincoli normativi ed il Responsabile antincendio, emergenza ed evacuazione, e pronto soccorso.
Con tali figure i componenti l’organigramma del Servizio Antincendio Emergenza ed evacuazione di Area provvisoriamente in capo all’UFFICIO TECNICO, si interfacceranno al fine di una corretta applicazione delle procedure contenute nel presente documento.
È necessario che per ogni Istituto e/o Servizio sia preventivamente definito un piano di emergenza specifico, che dovrebbe essere già divulgato e noto al personale, e che dovrebbe consentire allo stesso di abbandonare i luoghi di lavoro in sicurezza e raggiungere la via di uscita più vicina,
I contenuti del presente documento, una volta noti al personale, previo specifico programma di prove di evacuazione generali, dovranno consentire il raggiungimento dei punti di raccolta.
Si riportano di seguito i contenuti di un piano di emergenza tipo, adatto alle tipologie di attività esercitate nell’Area Na1, al quale possono fare riferimento gli Istituti e/o servizi che ancora non si sono dotati di un proprio piano di emergenza. Tale adempimento è fondamentale poiché per evacuare un ambiente di lavoro in condizioni di sicurezza occorre che personale inserito nell’organigramma della sicurezza del singolo Istituto (preposti, responsabili antincendio, emergenza, pronto soccorso etc) adeguatamente formato, attui preventivamente una serie di operazioni collegate al tipo di emergenza di cui di seguito si darà ampia evidenza. Ogni singolo Istituto e/o Servizio potrà quindi individuare fra le note seguenti situazioni e metodologie che più si adattano alla propria attività al fine di raggiungere, per gli occupanti del Comprensorio, livelli di comportamento standardizzati.
Saranno infine indicate le norme comportamentali che riguardano l’evacuazione dai
luoghi sicuri del proprio Istituto fino al raggiungimento dei punti di raccolta esterni.
Obbiettivi
Gli obbiettivi di un Piano di Emergenza, cioè dell’insieme delle misure straordinarie o procedure e azioni da attuare al fine di fronteggiare e ridurre i danni derivanti da eventi pericolosi per la salute dei lavoratori e degli esterni, sono quelli di ridurre i pericoli per le persone, di prestare soccorso a quelle eventualmente coinvolte, di circoscrivere e contenere l’evento per limitare i danni e permettere la ripresa delle attività prima possibile.
Il Piano d’emergenza interno sarà sottoposto a verifiche pratiche di congruità che ne accertino l’effettiva capacità di applicazione in tutte le situazioni, in particolare:
− la risposta del Piano di emergenza in merito all’eliminazione o a rendere minime
le conseguenze degli eventi dannosi;
− la capacità e la tempestività decisionale e applicativa delle procedure da parte del personale incaricato per la gestione delle emergenze (affiatamento, capacità
tecniche, tempestività di intervento, coordinamento con gli addetti del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area)
− l’efficienza e l’affidabilità delle attrezzature e degli equipaggiamenti predisposti;
− l’adeguatezza delle vie di fuga, delle eventuali aree sicure, ecc.;
− il grado di conoscenza delle procedure da parte di tutti i lavoratori presenti nell'unità operativa.
Classificazione dell'attività
Si farà di seguito esplicito riferimento in particolare agli Istituti caratterizzati da sensibile affollamento e da attività specifiche di laboratorio che li accomuna sia per tipologie di sostanze utilizzate (compreso radioattivo e MOGM) che per tipologia di rischio antincendio classificabile come medio ai sensi del Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”, e s.m.i e moderato ai del D.Lgs. 25/02 relativo alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici.
❑ Al fine dell’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, l’intero Comprensorio è da ritenersi un’unica unità operativa nella quale si esplicano attività (radioattivo, autorimessa, gruppo elettrogeno, centrali termiche, affollamenti di oltre 300 persone.) che rientrano nell'elenco delle attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco (ai sensi del Decreto Ministeriale 151/11 e s. m. e i. ALLEGATO I° art 2);
❑ In generale gli Istituti IGB, IBBC, IEOS, IBBR, IBB, IRET e ISASI, in base ai criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale 10 marzo 1998, rientrano tra i luoghi di lavoro classificati a livello di rischio d’incendio medio ed, in base ai criteri stabiliti dal Decreto del ministero della Salute 388/03, tra i luoghi di lavoro classificati nel Gruppo B.
❑ I rimanenti Istituti, che non utilizzano laboratori, si possono classificare a livello
di rischio d’incendio basso.
Le valutazioni di cui sopra sono state ricavate in base all’analisi del documento di
valutazione del rischio degli Istituti che lo hanno reso disponibile.
Categorie di incidenti ipotizzabili
Considerata l’attività lavorativa svolta, a seconda dell’origine rispetto all’unità
operativa, sono ipotizzabili le seguenti emergenze:
Emergenze con origine esterna
Emergenze con origine interna
• Calamità naturali (terremoto)
• Telefonata minatoria e/o presenza di oggetti sospetti
• Presenza di persone insane, rapina
• Incendio avente origine in ambienti adiacenti di altre ragioni sociali
• Fughe di gas metano da condotta interrata su via X.Xxxxxxxxxx
(circostanza già verificatasi)
• Rilascio di agenti biologici/sangue con contaminazione o meno di persone
• Rilascio di gas metano
• Rilascio di gas criogenico liquefatto
• Guasti agli impianti elettrico o idraulico (allagamento)
• Persona bloccata sull’elevatore
da materiale
Contaminazione radioattivo
•
• Incendio, esplosione
• Infortunio, malore
• Rilascio di agenti chimici con contaminazione o meno di persone
Misure preventive
A cura dei servizi tecnici di Area sono predisposte delle procedure che prevedono:
❑ lo svolgimento delle manutenzioni ordinarie degli impianti di uso comune (condizionamento, riscaldamento, antincendio, ecc.), a tutti gli Istituti e/o servizi.
A cura del servizio tecnico del singolo Istituto devono essere predisposti:
❑ interventi di manutenzione, controlli interni e verifiche sugli impianti, sulle dotazioni, sulle attrezzature, ecc., di pertinenza, effettuati nel rispetto delle disposizioni legislative e dei regolamenti vigenti, delle norme di buona tecnica o, in assenza, delle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall’installatore. Di tali operazioni occorre dare evidenza oggettiva mediante appositi registri degli interventi”;
❑ una corretta gestione dei luoghi e delle attrezzature di lavoro, il mantenimento della fruibilità delle vie d’esodo, la verifica degli equipaggiamenti per le emergenze, ecc. Il personale in particolare deve
− segnalare al proprio referente (generalmente il preposto locale di Istituto) qualsiasi situazione di possibile rischio quali eventuali carenze riscontrate negli impianti/nelle attrezzature per la prevenzione degli incendi, ecc.;
− non effettuare alcun tipo di riparazione/intervento che non sia di competenza;
− evitare ingombri, anche temporanei, sulle vie di fuga o in prossimità delle uscite di sicurezza e delle dotazioni antincendio;
− rispettare il divieto di fumare e di utilizzare fiamme libere;
− assicurarsi che siano spenti i mozziconi di sigarette e i fiammiferi anche
all’esterno, non gettare mozziconi o fiammiferi per terra, nei cestini, ecc.;
− spegnere le macchine elettriche quando non vengono usate, in particolare alla fine della giornata di lavoro;
− non spostare dalla posizione prescritta, non manomettere gli estintori, gli altri mezzi antincendio e le dotazioni d’emergenza.
A cura del Direttore e/o del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione di Istituto occorre garantire:
❑ una informazione e una formazione periodica di tutti i lavoratori riguardo la prevenzione e la gestione delle emergenze, e un addestramento specifico per i lavoratori con compiti propri nella gestione delle emergenze
❑ istruzioni per i terzi presenti negli ambienti di lavoro
Esercitazioni pratiche
Il Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998 stabilisce che almeno una volta all’anno deve essere effettuata un’esercitazione antincendio per mettere in pratica le procedure d’esodo e di primo intervento, e che una successiva esercitazione deve essere messa in atto non appena:
− un'esercitazione abbia rilevato serie carenze e dopo che sono stati intrapresi i necessari provvedimenti;
− si sia verificato un incremento del numero dei lavoratori;
− siano stati effettuati lavori che abbiano comportato modifiche alle vie di esodo. Appare chiaro che tali esercitazioni, affinché abbiano effettiva utilità, dovranno essere opportunamente coordinate e concordate con il personale afferente al Servizio
Sicurezza di Area per consentire i rilievi e le verifiche dei tempi di evacuazione e
stabilire preventivamente le “porzioni” di Comprensorio ed il relativo numero di unità di personale interessate alle prove di evacuazione, anche per verificare la ricettività dei punti di raccolta.
Al termine dell’esercitazione il Responsabile del Servizio Sicurezza di area, il Coordinatore per le emergenze o gli R.S.P.P degli Istituti interessati alle prove di evacuazione redigeranno un apposito verbale dove saranno:
❑ dettagliatamente descritte le fasi della prova,
❑ stimati il numero di partecipanti
❑ individuati i punti di raccolta interessati
❑ elencati gli Istituti partecipanti ed i Responsabili Preposti
❑ valutati e commentati, in riferimento ai limiti max. del Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998, i tempi di evacuazione,
❑ riportati ulteriori ed eventuali considerazioni tecniche e statistiche sugli esiti della prova.
Divulgazione del Piano di emergenza
Al Piano d’emergenza di Istituto, ed al presente documento, deve essere data la massima evidenza e pubblicità presso tutti i lavoratori, almeno per le parti nelle quali gli stessi possono essere direttamente coinvolti: un’adeguata e capillare diffusione del piano aumenta la possibilità di verificarne la reale applicabilità e di sviluppare la collaborazione e il supporto da parte del personale.
Copie del piano sono messe a disposizione:
− dei lavoratori di ogni Istituto e/o Servizio di Area chiamati a svolgere un ruolo attivo nella gestione delle emergenze; (le indicazioni sui percorsi d’esodo, la posizione dei mezzi antincendio, ecc., e le istruzioni fondamentali da seguire sono affisse in modo permanente all’interno dell’unità operativa);
− del personale afferente al Servizio Sicurezza di Area. Descrizione caratteristiche impiantistiche/strutturali
Si darà di seguito una descrizione dei dati tecnici (affollamento, carichi di incendio,
strutture, compartimentazioni) utili per lo studio delle vie di esodo e la determinazione dei punti di raccolta rinviando per ogni ulteriore approfondimento al documento di valutazione rischio della singola unità operativa.
Descrizione e caratteristiche costruttive
Gli ambienti, di lavoro, presentano zone filtro e sono compartimentati rispetto al resto
dell’immobile con strutture resistenti al fuoco e con porte REI 120.
I pavimenti e le pareti di tutti i laboratori e i locali accessori sono rivestiti con linoleum facilmente lavabile e decontaminabile, gli zoccoli sono di tipo a sguscio per facilitarne la pulizia.
Scale fisse ed elevatori collegano i vari piani. Le scale e i pianerottoli sono separati dagli ambienti con strutture resistenti al fuoco e con porte REI 120. I gradini sono muniti di sistemi antisdrucciolo.
I vari fabbricati sono realizzati con struttura portante di calcestruzzo armato a travi e pilastri, con tamponatura perimetrale di muratura. Le finestre sono apribili e sono munite di tende a veneziana regolabili.
Gli ambienti di lavoro sono dotati d’illuminazione naturale e artificiale, comprendente quella d’emergenza. Gli apparecchi illuminanti hanno neon schermati con luce a tonalità calda. Nei laboratori le plafoniere sono a tenuta stagna.
Gli impianti tecnologici e gli impianti elettrici sono corredati di dichiarazione di conformità alla regola d’arte; gli impianti tecnici comuni sono posti in ambienti dedicati e sono gestiti dal Concedente l’immobile.
La struttura risulta “autoprotetta” contro la fulminazione diretta e indiretta (vedi
relazione “Calcolo di probabilità di fulminazione” del 02/09/1996).
Arredi
Gli arredi da laboratorio sono certificati e conformi alla norma UNI EN 13150:2003 (Banchi da lavoro per laboratorio-Dimensioni, requisiti di sicurezza e metodi di prova):
− i banchi da lavoro per laboratorio sono realizzati con struttura portante in profilo d’acciaio scatolato, verniciata con polveri epotossiche resistenti alla corrosione, agli agenti chimici, lavabile e decontaminabile;
− i mobili per laboratorio sono realizzati in pannello ecologico idrofugo e ignifugo, rivestiti in laminato plastico resistente agli urti, ai reagenti chimici e ai graffi.
Gli impianti tecnici a servizio degli arredi sono certificati, in particolare sono muniti di dichiarazione di conformità:
− gli impianti elettrici dei banchi da lavoro costituiti da prese elettriche con relative protezioni automatiche, condutture e cablaggi fino ai punti d’allacciamento all’energia elettrica;
− gli impianti di distribuzione per fluidi e gas tecnici (a esclusione del gas metano,
GPL o similari) dei banchi da lavoro fino ai punti d’allaccio;
− gli impianti d’aspirazione realizzati per il convogliamento e l’espulsione dell’aria;
− le camere termostatate + 4°C (piani seminterrato, rialzato I e II);
− la camera termostatata + 37°C (primo piano). Sono inoltre muniti di dichiarazione di conformità:
− le cappe chimiche d’aspirazione;
− le cabine di sicurezza microbiologiche di classe II (cappe biologiche di II classe);
Macchine e attrezzature
Le attrezzature, alimentate elettricamente, sono munite di dichiarazione di conformità e sono allacciate a impianti certificati dotati di messa a terra.
Le attrezzature munite di videoterminale sono tutte recenti e conformi alle norme di sicurezza: la quasi totalità degli schermi è di tipo piatto a cristalli liquidi.
Gli impianti di ventilazione e termoregolazione dell’aria sono di tipo centralizzato. In alcuni locali, per esigenze specifiche, a supporto dell’impianto centralizzato di condizionamento dell’aria sono stati installati singoli elementi aggiuntivi.
Dotazioni antincendio e modalità di gestione
Sono presenti nell’ Istituto idranti UNI45 ad ogni piano, estintori a polvere da 9 Kg, estintori a CO2 da 2 Kg, ed un impianto ad aerosol a servizio della stanza server ubicata al piano seminterrato.
I mezzi di estinzione incendi sopra descritti sono gestiti, relativamente ai controlli periodici previsti dalla legge delle ricariche e degli involucri metallici degli estintori, da ditta specializzata incaricata direttamente dall’Istituto, i controlli sulle attrezzature delle cassette UNI 45 sono a cura del Servizio Sicurezza di Area
I carichi di incendio comportano (per la presenza anche di radioisotopi) la classificazione rischio medio.
Affollamento dichiarato
totale generale utilizzato per le verifiche circa 600 unità
Materiali e sostanze presenti
Nelle attività di ricerca possono essere utilizzate:
− sostanze chimiche, anche infiammabili;
− materiali biologici;
− radioisotopi, in zona controllata;
− sostanze cancerogene/mutagene.
Copia delle schede dati di sicurezza degli agenti utilizzati sono archiviate presso
l’ufficio tecnico/ufficio prevenzione.
Vie d’esodo
Le vie d’uscita, munite di porte resistenti al fuoco REI 120 e con sistemi d’apertura
antipanico e a favore di esodo, sono collocate come dalle planimetrie allegate. La via di fuga dai piani è costituita dalla scala fissa.
Al piano seminterrato è presente anche una via di fuga alternativa, compartimentata, costituita da una scala fissa esterna coperta che conduce direttamente all’aperto.
I percorsi delle vie d’uscita, muniti d’illuminazione di emergenza, sono evidenziati
con idonea segnaletica.
Occorre precisare che ad ogni livello, ogni laboratorio o ufficio presenta una sola via di uscita verso il corridoio centrale che va dunque considerato come unico percorso possibile per il raggiungimento di un luogo sicuro.
A livello di piano esiste almeno n° 1 uscita di piano di larghezza pari a 200 cm che immette su una scala protetta di larghezza pari a circa 200 cm.
Si nota che l’edificio 15 in particolare ha la caratteristica di essere servito da una sola scala, poiché si ipotizza, nel piano di emergenza di Istituto, non usufruibile il collegamento strutturale di piano con le scale dell’xxxxxxx xx 0 x xx 0.
Il D.M 10/03/98 stabilisce che:
❑ possono essere serviti da una sola scala gli edifici, di altezza antincendi non superiore a 24 metri (così come definita dal D.M. 30 novembre 1983), adibiti a luoghi di lavoro con rischio di incendio basso o medio, dove ogni singolo piano può essere servito da una sola uscita.
❑ Se le scale servono un solo piano al di sopra o al di sotto del piano terra, la loro larghezza non deve essere inferiore a quella delle uscite del piano servito.
❑ Se le scale servono più di un piano al di sopra o al di sotto del piano terra, la larghezza della singola scala non deve essere inferiore a quella delle uscite di piano che si immettono nella scala, mentre la larghezza complessiva è calcolata in relazione all'affollamento previsto in due piani contigui con riferimento a quelli aventi maggior affollamento.
❑ Nel caso di edifici contenenti luoghi di lavoro a rischio di incendio basso o medio, la larghezza complessiva delle scale e calcolata con la seguente formula: L (metri) = A* x 0,60/50
in cui:
A* = affollamento previsto in due piani contigui, a partire dal 1° piano f.t., con riferimento a quelli aventi maggior affollamento.
Nel caso del fabbricato 15, quindi, considerando il max. affollamento del piano rialzato e del piano primo pari a circa= 100 unità, si ricava una larghezza necessaria della scala pari a 1,25*100*0,6/50= 150 cm, mentre il numero di moduli necessario per le uscite di piano risulta pari a (1,25*45/33) * 60= 102 cm. Quindi il sistema di vie di esodo risulta adeguato.
Sistemi di rilevazione e d’allarme per gli incendi
Nei locali sono attivi:
− impianto di rilevazione di fumo acustico e ottico;
− sistemi d’allarme incendio;
− sistemi di rilevazione per le fughe di gas;
Gli impianti sono di tipo centralizzato. I rilevatori e il sistema d’allarme sono collegati a segnali sonori e ottici installati negli ambienti e presso i locali guardiania del Comprensorio
Volendo verificare a campione il corretto proporzionamento delle vie di esodo a servizio dell’AREA NA1 in analogia, a favore di sicurezza, alla casistica prevista al punto7. 6 del D.M. 09/04/94, assumendo, in via cautelativa, una capacità di deflusso limitata a 33 si ricava che:
il numero di moduli necessario NM= 120/33 = circa 4, corrispondente a 240 cm.
Come sopra calcolato, la larghezza totale delle uscite confinanti con spazi sicuri è abbondantemente superiore a quanto necessario, quindi la verifica risulta positiva. Per la verifica della larghezza complessiva delle scale si fa riferimento ai piani 3° e 2° e ad un affollamento totale pari a 2*120 = 240 unità considerando l’xxxxxxxx xxxxxxxxxx xx 0 xxxxx xx xx xxxxx xxx xxxxx xxxxxxxx:
Va notato che sia la scala protetta del fabbricato n° 29 di larghezza pari a 230 cm, sia le due scale interne protette dei fabbricati n° 3 e n° 1 di larghezza pari a circa 320 cm, sia la scala esterna in acciaio di larghezza pari a circa 300 cm presentano i requisiti richiesti, essendo la larghezza della porte che immettono sulle stesse sempre minore o uguale alla larghezza del vano scala di riferimento.
Da quanto sopra si calcola la larghezza complessiva delle scale = (240/50) x 0,60 = 288 cm valore già compensato da una delle due scale interne citate di larghezza complessiva pari a circa 320 cm.
Coordinamento delle situazioni d’emergenza
IL COORDINAMENTO DELLE SITUAZIONI D’EMERGENZA CHE HANNO ORIGINE ALL’ESTERNO DEGLI ISTITUTI E/O SERVIZI DI CUI SOPRA E’ EFFETTUATO DAL PERSONALE ADDETTO AL SERVIZIO ANTINCENDIO EMERGENZA ED EVACUAZIONE DI AREA
Evento con origine esterna agli Istituti e/o Servizi
Nel caso d’allarme proveniente dall’esterno dell’unità operativa il personale interno con incarichi per la gestione delle emergenze, appena ricevuto il segnale o la comunicazione dell’evento in corso:
− seguirà le istruzioni del personale addetto del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione;
− metterà in atto le misure necessarie per prevenire l’estendersi dell’evento agli ambienti dell’Istituto (chiusura o controllo della chiusura delle porte resistenti al fuoco, messa in sicurezza degli impianti e delle attrezzature in caso d’incendio, presenza di fumo...);
− agirà seguendo le “Norme di comportamento in caso di emergenze” contenute
nel presente piano;
− collaborerà con il personale addetto al Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area;
− Alla fine dell’evento, prima di riprendere le normali attività, sempre che non sussistano situazioni di pericolo, il Coordinatore interno per le emergenze di Istituto attenderà la dichiarazione di fine dell’emergenza da parte del personale di riferimento Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area.
Evento con origine interna agli Istituti e/o Servizi
Il Coordinatore per le emergenze, direttamente o tramite un lavoratore da lui incaricato, deve:
▪ avvisare tempestivamente dell’evento in corso il personale di riferimento del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area fornendo il maggior numero d’informazioni su
− ubicazione e dimensioni dell’evento, stato dell’emergenza e previsioni sulle
possibili conseguenze
− persone eventualmente coinvolte e loro stato
− tipo e quantità di sostanze eventualmente coinvolte
▪ collaborare con il personale di riferimento del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area nella gestione dell’emergenza;
▪ mettere in atto le misure necessarie per prevenire l’estendersi dell’evento all’esterno degli ambienti di lavoro dell’Istituto (chiusura o controllo della chiusura delle porte resistenti al fuoco, messa in sicurezza degli impianti e delle attrezzature in caso d’incendio, presenza di fumo...);
▪ agire seguendo le “Norme di comportamento in caso di emergenze” contenute
nel presente piano.
In caso d’impossibilità di comunicare telefonicamente il Coordinatore incaricherà un lavoratore affinché si rechi direttamente dal personale di riferimento del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area.
Organizzazione interna di Istituto e/o Servizio dell’emergenza
Emergenza in orario di lavoro
CHIUNQUE RAVVISI UNA SITUAZIONE ANOMALA O DI PERICOLO DEVE CONTATTARE IMMEDIATAMENTE IL PREPOSTO LOCALE DEL
S.S.P ED IL COORDINATORE PER LE EMERGENZA/I LAVORATORI INCARICATI PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE
Coordinatore per le emergenze
È la figura che all’insorgere di una situazione d’emergenza durante il normale orario di lavoro assume immediatamente il coordinamento delle operazioni d’intervento.
Il Coordinatore per le emergenze deve intervenire per fronteggiare le emergenze senza mai mettere a repentaglio la propria o la altrui incolumità secondo la formazione specifica e le istruzioni che ha ricevuto, seguendo le “Norme di comportamento in caso di emergenze” contenute nel presente piano.
In particolare deve:
− recarsi immediatamente sul luogo della segnalazione e verificare per prima cosa che non vi siano persone in pericolo (in caso contrario coordinerà le operazioni di salvataggio);
− attivare i lavoratori incaricati per le emergenze (prevenzione incendi, pronto soccorso, incaricati alle comunicazioni e all’evacuazione delle persone…) e coordinare il personale che ha compiti specifici nell’emergenza;
− chiamare o far chiamare dal lavoratore incaricato il personale di riferimento del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area, fornendo le indicazioni sullo stato dell’evento e collaborando con questo nella gestione dell’emergenza;
− decidere il distacco dell’alimentazione elettrica, di quella del gas, ecc., e
impartire al personale adeguate istruzioni in merito;
− decidere di chiamare gli enti preposti ai soccorsi (VV.F., Emergenza sanitaria, ecc.) o di farli chiamare da un lavoratore da lui incaricato quando non è in grado di valutare l’entità dell’evento o si rende conto che non è possibile arrestare l’emergenza con i mezzi interni e le procedure previste;
− decidere e dare l’ordine d’evacuazione dei locali (in caso di pericoli per le
persone presenti);
− contribuire a mantenere la calma e ad aiutare le persone che lo richiedono;
− controllare o far controllare che non rimanga nessuno nei locali verificando in particolare gli ambienti non presidiati (servizi igienici, depositi, ecc.);
− mantenere i contatti con l’esterno e mettersi a disposizione dei soccorritori;
− avvisare il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.
Il Coordinatore per le emergenze, e l’eventuale Sostituto in assenza del Coordinatore per le emergenze, sono individuati tra il personale formato e addestrato per la gestione delle emergenze.
I nominativi delle figure in questione sono riportati in appositi organigrammi noti a tutto il personale.
A fine emergenza deve:
− verificare con il personale di riferimento del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area gli eventuali danni agli impianti, agli arredi, alle strutture, ecc., chiedendo se necessario la consulenza di tecnici specializzati (dei VV.F., delle aziende distributrici dell’energia elettrica, del gas…);
− dichiarare la fine dell’emergenza e la possibilità di riprendere le normali attività se non sussistono situazioni di pericolo e sentito il parere dei tecnici di cui al precedente punto;
− redigere un rapporto particolareggiato dell’accaduto e inviarlo al Preposto e/o al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, ed al Direttore e/o Responsabile locale dell’unità operativa.
Nei compiti del Coordinatore per le emergenze sono compresi quelli di collaborare con il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione di Istituto e il Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area:
a) nell’organizzare le esercitazioni periodiche antincendio e nel redigere
l’apposito verbale per valutarne l’esito;
b) nell’attuare quanto previsto per i controlli interni, gli interventi di manutenzione e le verifiche sugli impianti, sulle dotazioni, sulle attrezzature, ecc., di pertinenza.
Addetti alle emergenze
Xxxxxxxxxx incaricato per la prevenzione degli incendi di Istituto
E’ la figura formalmente incaricata che, all’insorgere di una situazione d’emergenza durante il normale orario di lavoro, deve intervenire per fronteggiare le emergenze senza mai mettere a repentaglio la propria o la altrui incolumità secondo la formazione specifica e le istruzioni che ha ricevuto, seguendo le “Norme di comportamento in caso di emergenze” contenute nel presente piano.
In particolare deve:
− eseguire quanto indicato dal Coordinatore per le emergenze o dall’eventuale
sostituto in sua assenza;
− coordinare gli interventi con il personale addetto del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area
− munirsi degli equipaggiamenti e delle dotazioni di sicurezza e per la lotta agli incendi a disposizione;
− recarsi immediatamente sul luogo della segnalazione;
− intervenire per fronteggiare le emergenze secondo le istruzioni e la formazione specifica che ha ricevuto;
− procedere al distacco dell’alimentazione elettrica, di quella del gas, ecc., o impartire al personale adeguate istruzioni in merito;
− verificare che siano chiuse le porte REI (tagliafuoco) presenti;
− collaborare nell’indicare al pubblico e ai terzi eventualmente presenti le vie d’uscita, contribuire a mantenere la calma e aiutare le persone che lo richiedono;
− collabora, o da istruzioni al personale, ad assistere e ad accompagnare o se necessario a trasportare all’esterno le persone disabili o con ridotte capacità motorie o sensoriali eventualmente presenti nei locali;
− controllare che non rimanga nessuno nei locali (dipendenti, esterni, pubblico), anche dando istruzioni al personale affinché collabori, e verificando in particolare gli ambienti non presidiati (spogliatoi, servizi igienici, depositi, ecc.);
− mettersi a disposizione dei soccorsi esterni.
A fine emergenza deve collaborare con il Coordinatore per le emergenze, se richiesto,
nel verificare gli eventuali danni e l’assenza di situazioni di pericolo.
Nei compiti del Lavoratore incaricato per la prevenzione degli incendi sono compresi quelli di collaborare:
a) con il Coordinatore per le emergenze all’organizzazione delle esercitazioni periodiche antincendio per mettere in pratica le procedure contenute nel presente piano;
b) all’attuazione di quanto previsto per i controlli interni, gli interventi di manutenzione e le verifiche sugli impianti, sulle dotazioni, sulle attrezzature, ecc., di pertinenza.
I Lavoratori incaricati per la prevenzione degli incendi sono formati tramite corsi specifici per i luoghi di lavoro a rischio d’incendio medio, conformemente a quanto stabilito negli articoli 6 e 7 del D.M. 10 marzo 1998.
Xxxxxxxxxx incaricato per il pronto soccorso di Istituto
E’ la figura formalmente incaricata che, all’insorgere di una situazione d’emergenza durante il normale orario di lavoro, deve intervenire per fronteggiare le emergenze senza mai mettere a repentaglio la propria o la altrui incolumità secondo la formazione specifica e le istruzioni che ha ricevuto, seguendo le “Norme di comportamento in caso di emergenze” contenute nel presente piano . Il Lavoratore incaricato per il pronto soccorso valuta la situazione sanitaria degli infortunati, presta il primo soccorso e decide l’eventuale attivazione dei soccorsi esterni. In particolare deve:
− eseguire quanto indicato dal Coordinatore per le emergenze o dall’eventuale
sostituto in sua assenza;
− coordinare gli interventi con il personale addetto del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area
− munirsi degli equipaggiamenti e dei dispositivi di protezione individuale necessari;
− recarsi immediatamente sul luogo della segnalazione;
− intervenire per fronteggiare gli infortuni, i malori, ecc., secondo le istruzioni e la formazione specifica che ha ricevuto;
− creare una zona di salvaguardia per evitare affollamenti intorno all’infortunato;
− rimanere accanto e rassicurare l’infortunato;
− mettersi a disposizione dei soccorsi esterni.
In caso d’evacuazione degli ambienti deve:
− collaborare, insieme ai Lavoratori incaricati per la prevenzione degli incendi, nell’indicare al pubblico e ai terzi eventualmente presenti le vie d’uscita, e contribuire a mantenere la calma e aiutare le persone che lo richiedono;
− collaborare ad assistere e ad accompagnare o se necessario a trasportare all’esterno le persone disabili o con ridotte capacità motorie o sensoriali eventualmente presenti nei locali.
Nei compiti del Lavoratore incaricato per il pronto soccorso sono compresi quelli di collaborare:
a) con il Coordinatore per le emergenze all’organizzazione delle esercitazioni periodiche antincendio per mettere in pratica le procedure contenute nel presente piano;
b) all’attuazione di quanto previsto per i controlli interni, gli interventi di manutenzione e le verifiche sugli impianti, sulle dotazioni, sulle attrezzature, ecc., di pertinenza.
I Lavoratori incaricati per il pronto soccorso possono essere:
− in possesso del diploma di laurea in Medicina e Chirurgia;
− formati tramite corsi specifici conformemente a quanto stabilito nel D.M. n. 388 del 15 luglio 2003.
Personale incaricato per le comunicazioni
Se necessario si potrà individuare personale incaricato per la chiamata dei soccorsi e per le comunicazioni.
Il lavoratore incaricato, appena ricevuto il compito dal Coordinatore per le emergenze:
− a seconda del messaggio da utilizzare segue gli schemi contenuti nel paragrafo: “Messaggi da utilizzare in caso di emergenze”. Gli schemi dei messaggi sono apposti in evidenza in prossimità della postazione di chiamata da utilizzare in caso d’emergenza;
− senza mai mettere a repentaglio la propria o la altrui incolumità, se la gravità dell'evento lo permette, rimane accanto alla postazione audio e al telefono, mantiene la linea telefonica libera e a disposizione dei soccorritori, altrimenti si dirige verso il punto di raccolta all’esterno dell’edificio.
Personale dell’unità operativa
In caso di pericolo, i preposti alle normali attività lavorative devono lasciare operare il Coordinatore e il Lavoratori incaricati per le emergenze liberamente, anche se il loro livello nella gerarchia dell’Istituto e/o Servizio è superiore, questo per non intralciare o diminuire l’efficacia degli interventi di soccorso.
Il personale, senza mai mettere a repentaglio la propria o la altrui incolumità, è tenuto:
− a collaborare con i Lavoratori incaricati per le emergenze interni e del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area
− ad assistere le persone esterne ospiti di cui è il riferimento;
− ad assistere le persone disabili o con ridotte capacità motorie o sensoriali eventualmente presenti nei locali.
Il personale che non ha incarichi formali nella gestione delle emergenze, appreso lo
stato d’allarme, deve:
a) abbandonare i locali solo in caso di pericolo grave e immediato per la propria incolumità;
b) mettere in sicurezza gli impianti o le attrezzature di pertinenza (disinserendo le apparecchiature elettriche, chiudendo l’alimentazione del gas, ecc.), sempre che la gravità della situazione in atto lo permetta;
c) seguire le indicazioni impartite dal Coordinatore/dai Lavoratori incaricati per le emergenze interni o del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area, e attenersi alle istruzioni ricevute sui comportamenti da attuare nel caso di emergenze;
d) in caso di evacuazione degli ambienti
− abbandonare con calma il posto di lavoro senza attardarsi e senza fermarsi;
− chiudere le porte alle spalle dopo aver controllato che non sia rimasto nessuno nel locale;
− contribuire a mantenere la calma e ad aiutare le persone a defluire indicando le uscite di sicurezza e aiutando le persone che lo richiedono;
− allontanarsi rapidamente verso l’uscita più vicina e dirigersi verso il punto di raccolta all’esterno dell’edificio, senza intralciare i soccorsi.
ATTENZIONE: per recarsi all’esterno dell’edificio utilizzare le scale, non utilizzare l’ascensore.
A fine emergenza deve attendere il segnale e le istruzioni impartite dal Coordinatore per le emergenze prima di ritornare al proprio posto di lavoro.
Il lavoratore deve collaborare:
a) all’organizzazione e alla buona riuscita delle esercitazioni periodiche
antincendio per mettere in pratica le procedure contenute nel presente piano;
b) all’attuazione di quanto previsto per i controlli interni, gli interventi di manutenzione e le verifiche sugli impianti, sulle dotazioni, sulle attrezzature, ecc.
Xxxxxxx (visitatori, ospiti, ecc.)
Il personale deve aiutare i propri ospiti e le persone esterne che lo richiedono (persone spaventate, anziane, disabili, ecc.). Gli esterni:
− devono essere allontanati rapidamente e con calma dai locali;
− devono essere assistiti dal personale di riferimento sino all’abbandono dei locali e devono essere indirizzati verso il punto di raccolta esterno senza che si attardino o si fermino;
− devono utilizzare le scale per recarsi all’esterno dell’edificio, non devono utilizzare l’ascensore.
Se le condizioni o lo stato dell’emergenza non lo richiedono gli esterni non devono permanere nell’area di raccolta ma devono essere allontanati senza intralciare i soccorsi. Non si devono fare rientrare gli esterni negli ambienti fino a che permangono situazioni di possibile pericolo.
Personale delle ditte esterne
Il personale delle ditte esterne o in appalto eventualmente presente, in caso di pericolo grave e immediato per la propria incolumità:
− esegue le indicazioni impartite dal Coordinatore/dai lavoratori incaricati per le emergenze e si attiene alle istruzioni ricevute sui comportamenti da tenere nel caso di emergenze;
− mette in sicurezza gli impianti o le attrezzature eventualmente utilizzate nella propria attività (disinserisce le apparecchiature elettriche, spegne le fiamme libere, ecc.);
− abbandona con calma il posto di lavoro senza attardarsi e senza fermarsi, si allontana rapidamente dall’uscita di sicurezza più vicina verso l’esterno e si dirige verso il punto di raccolta all’esterno dell’edificio senza intralciare i soccorsi. Deve utilizzare le scale per recarsi all’esterno dell’edificio, non deve utilizzare l’ascensore.
I responsabili delle imprese esterne verificano che tutti i loro lavoratori siano presenti nel punto di raccolta: nel caso di mancanza di personale avvertono il Coordinatore per le emergenze il quale provvederà ad avvertire gli incaricati per le emergenze o i soccorritori esterni per organizzare le ricerche.
A fine emergenza il personale esterno deve attendere il segnale e le istruzioni impartite dal Coordinatore per le emergenze prima di ritornare al proprio posto di lavoro. Non si deve fare rientrare il personale esterno negli ambienti fino a che permangono situazioni di possibile pericolo.
Alle imprese appaltatrici sono fornite informazioni anche attraverso appositi documenti elaborati a cura del Servizio Prevenzione e Protezione. (Art. 7 D.Lgs. 626/94 “Imprese appaltatrici e lavoratori autonomi. Informazioni - procedure cui attenersi. Misure, precauzioni e cautele da adottare nell’esecuzione dei lavori in appalto”).
Emergenza al di fuori del normale orario di lavoro
Personale reperibile
È istituito presso gli Istituti che ne necessitano e presso il Servizio Tecnico di Area, il servizio di reperibilità per garantire la continuità di funzionamento degli impianti tecnologici in servizio, salvaguardare l’incolumità delle persone e la sicurezza degli impianti e della sede dell’Istituto. Il personale reperibile interviene durante le ore di chiusura dell’Istituto, o al di fuori del normale orario di lavoro, in caso d’insorgenze d’emergenze per garantire, nell’ambito delle sue competenze, addestramento e professionalità la salvaguardia del personale presente e delle attrezzature anche prevedendo l’intervento di enti di soccorso appropriati (VV.F., ecc.) .
Il personale reperibile è individuato in particolare tra i lavoratori formati per la prevenzione degli incendi.
La persona reperibile di turno, avuta la comunicazione d’allarme dal personale di
vigilanza, deve:
− recarsi prima possibile presso l’unità operativa;
− prendere visione della situazione e coordinarsi se necessario con il personale di riferimento del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area;
− se non sono già stati chiamati, e se la situazione lo richiede, chiamare i soccorsi esterni e il personale di riferimento del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area” e mettersi a loro disposizione;
− avvisare il Preposto delegato per la sicurezza dell’Istituto/la Direzione dell’Istituto cha a loro volta avvisano il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.
La persona reperibile di turno a fine emergenza deve:
− verificare gli eventuali danni agli impianti, agli arredi, alle strutture, ecc., chiedendo se necessario la consulenza del personale di riferimento del Servizio Antincendio Emergenza ed Evacuazione di Area e di tecnici specializzati (dei VV.F., delle aziende distributrici dell’energia elettrica, del gas…);
− dichiarare la fine dell’emergenza e la possibilità di riprendere le normali attività se non sussistono situazioni di pericolo e sentito il parere dei tecnici di cui al precedente punto;
− redigere un rapporto particolareggiato dell’accaduto e inviarlo al Preposto delegato per la sicurezza dell’Istituto/alla Direzione di Istituto che a loro volta lo inviano per conoscenza al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.
COMUNICAZIONI DA UTILIZZARE IN CASO DI EMERGENZE
Il lavoratore che verifica la presenza di una situazione anomala avvisa immediatamente la i responsabili antincendio emergenza ed evacuazione di Istituto presenti specificando il tipo d’emergenza (principio d’incendio, infortunio, rilascio di agenti chimici, ecc.) e il luogo dell’evento, mantenendo la calma e cercando di non creare panico tra i presenti:
− se possibile per mezzo telefono, componendo il numero dell’interno
corrispondente;
− a voce nel caso di non funzionamento dell’impianto telefonico.
Il personale eventualmente incaricato per le comunicazioni, contatta immediatamente
il Coordinatore in caso d’emergenze:
− per mezzo del telefono componendo il numero dell’interno corrispondente o il
numero del telefono portatile;
− attraverso l’impianto audio se non ottiene risposta, utilizzando un messaggio del tipo riportato in allegato (l’annuncio deve essere effettuato in modo chiaro per tre volte consecutive e a intervalli ravvicinati).
Messaggi interni
Comunicazione per attivare gli addetti alle emergenze
Il personale eventualmente incaricato per le comunicazioni, attiva i Lavoratori incaricati in caso di emergenze o localmente, o attraverso l’impianto audio, se esistente, utilizzando un messaggio tipo (l’annuncio deve essere effettuato in modo chiaro per tre volte consecutive e a intervalli ravvicinati).
Copia del messaggio è conservata vicino alla postazione principale dell’impianto audio dell’unità operativa.
Comunicazione per l’evacuazione dei locali
Per evacuare rapidamente i locali è importante non creare situazioni che possono indurre panico e reazioni incontrollate nei presenti, l’annuncio per l’evacuazione deve essere effettuato in modo chiaro, calmo, attraverso l’impianto audio, ripetendolo a intervalli ravvicinati fino al termine delle operazioni d’evacuazione dei locali.
In caso di non funzionamento dell’impianto audio il messaggio per l’evacuazione dei locali deve essere dato a voce dal personale incaricato per le emergenze, entrando in tutti gli ambienti. La comunicazione deve essere ripetuta in modo calmo, chiaro, fino al termine delle operazioni d’evacuazione dei locali. Occorre specificare che per uscire dall’edificio non deve essere utilizzato l’ascensore ma le scale.
Richiesta telefonica d’intervento dei soccorsi esterni
Il Coordinatore per l’emergenza richiede, anche tramite un lavoratore da lui incaricato, o tramite il coinvolgimento del personale della Gurdiania del Comprensorio, l’intervento dei soccorsi esterni (Pubblica autorità, VV.F., ecc.) quando non è in grado di valutare l’entità dell’evento o si rende conto che non è possibile arrestare l’emergenza con i mezzi interni e le procedure previste.
Nel richiedere l’intervento devono essere fornite il maggior numero di informazioni
possibili, quali:
− ubicazione e dimensioni dell’evento, stato dell’emergenza e previsioni sulle
possibili conseguenze esterne;
− persone eventualmente coinvolte e loro stato;
− tipo e quantità di sostanze eventualmente coinvolte ed equipaggiamenti presenti;
− dati identificativi di chi trasmette.
Nel dare il messaggio è importante:
− verificare che sia stato recepito correttamente, ripetere per sicurezza l’indirizzo, rispondere in modo chiaro e corretto alle eventuali ulteriori domande poste dall’interlocutore;
− mantenere libera e a disposizione per i soccorsi la linea telefonica, rimanere accanto al telefono a disposizione per mantenere i collegamenti con l’esterno, sempre che la gravità dell’evento lo permetta.
ALLEGATO 1
Aree operative tipo di Istituto e/o Servizio e di Area
presidi fondamentali per fronteggiare un ‘emergenza
ubicazione
area operativa
Allarmi incendio | I pulsanti per attivare gli allarmi d’incendio, segnalati, posti in cassette di colore rosso con coperchio trasparente di protezione, sono posizionati come dalle planimetrie allegate. I pulsanti sono collegati con la portineria centrale del Comprensorio (guardiania) |
Il telefono(facoltativo) per le comunicazioni d’emergenza con Telefono per le l’esterno, segnalato, è posto normalmente in luogo facilmente comunicazioni accessibile e segnalato; in mancanza si potrà utilizzare un qualsiasi d’emergenza apparecchio Tutti i laboratori e gli uffici sono dotati di telefoni | |
Impianto voce | L’impianto voce (facoltativo) da utilizzare in caso d’emergenza è ubicato in luogo facilmente accessibile e segnalato; in mancanza, è disponibile un impianto voce in guardiania collegato con buona parte dei fabbricati |
Xxxxxxxx per il pronto soccorso | La cassetta per il pronto soccorso è ubicata in luogo facilmente accessibile e segnalato |
Lavaocchi d’emergenza | I lavaocchi d’emergenza sono posti in luogo facilmente accessibile e segnalato come da planimetrie allegate |
Docce d’emergenza | Le docce d’emergenza sono poste in luogo facilmente accessibile e segnalato come dalle planimetrie allegate |
Impianti e | |
attrezzature | I presidi antincendio, segnalati e regolarmente mantenuti, sono |
per la | posizionati ubicato in luogo facilmente accessibile e segnalato come |
protezione | dalle planimetrie allegate |
dagli incendi | |
Equipaggiame nti/materiali per le emergenze | Gli equipaggiamenti da utilizzare in caso d’emergenza e i materiali per assorbire eventuali perdite di prodotti pericolosi sono posti in luogo facilmente accessibile e segnalato come dalle planimetrie allegate |
Pulsanti di stacco dell’alimentazi one elettrica | Gli interruttori per lo stacco dell’alimentazione elettrica sono posti in luogo facilmente accessibile e segnalato come dalle planimetrie allegate |
Valvole d’intercettazio ne dei gas | Le valvole per l’intercettazione del gas metano e dei gas tecnici sono poste in luogo facilmente accessibile e segnalato come dalle planimetrie allegate |
Impianto di | In tutti i laboratori sono installati rilevatori per le fughe di gas |
rilevazione dei | metano. I rilevatori sono collegati a segnalatori acustici e luminosi |
gas | posti all’esterno dell’ambiente e presso la portineria centrale del |
Comprensorio |
Impianto di rilevazione dei fumi | In tutti gli ambienti sono installati rilevatori di fumo. I rilevatori sono collegati a segnalatori acustici e luminosi posti all’interno degli ambienti dell’Istituto e presso la portineria centrale del Comprensorio |
Punti di raccolta | Il punto di raccolta esterno (luogo sicuro) è ubicato all’esterno dell’immobile (piano terra, cortile interno) |
Sostanze e materiali pericolosi | Le sostanze pericolose sono conservate: − in appositi armadi di sicurezza, per i reagenti liquidi tossici, infiammabili, corrosivi, infiammabili/corrosivi, infiammabili/tossici − in appositi siti di stoccaggio per le polveri tossiche, corrosive, mutagene o cancerogene |
Schede dati di sicurezza | Le schede sono conservate dai preposti di laboratorio |
prodotti pericolosi |
ALLEGATO 2
Messaggi da utilizzare in caso di emergenze
“Comunicazioni da utilizzare in caso di emergenze”
Messaggio tipo per la richiesta telefonica d’intervento dei Soccorsi esterni
Sono (nome e cognome dell’addetto che telefona) dell’Istituto ------------ del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Xxx Xxxxxx Xxxxxxxxxx xx 000 Xx, richiediamo il vostro intervento per ... (specificare il tipo e l’entità dell’emergenza - principio d’incendio, infortunio, rilascio di sostanze tossiche, ...) ci sono/non ci sono feriti (se possibile specificare il numero e lo stato del/degli infortunati).
Il nostro numero di telefono è --------------------------------
Comunicazione per attivare gli addetti alle emergenze
Attenzione, attenzione l’addetto alle emergenze signor .......... (nome dell’addetto alle
emergenze) è desiderato (luogo dove è segnalata l’emergenza, ad esempio l’incendio o l’infortunato).
L’annuncio deve essere effettuato in modo chiaro per tre volte consecutive ad intervalli ravvicinati
Comunicazione tipo per l’evacuazione dei locali
Attenzione, attenzione! Per motivi tecnici siamo costretti a chiedervi di abbandonare i locali e di dirigervi con calma all’esterno dell’edificio. La situazione è sotto controllo; non utilizzate gli ascensori, servitevi delle scale e seguite le indicazioni degli addetti alle emergenze.
Grazie per la collaborazione.
L’annuncio deve essere effettuato in modo chiaro, calmo, ripetendolo ad intervalli ravvicinati fino al
termine delle operazioni di evacuazione dei locali.
ALLEGATO 3
Norme di comportamento in caso di emergenze
Elenco delle schede
1. Perdita/spargimento di sostanze pericolose
2. Contaminazione di persone con sostanze pericolose
3. Perdita/spargimento di sangue - agenti biologici
4. Contaminazione di persone con sangue - agenti biologici
5. Incendio
6. Evacuazione dei locali
7. Infortunio o malore
8. Fuga di gas metano
9. Fuga di gas criogenico liquefatto
10. Calamità naturali
11. Allagamento dei locali
12. Guasto agli impianti elettrico e d’illuminazione
13. Presenza di persone insane - Rapina
14. Oggetto sospetto od ordigno
15. Guasti a sistemi di sollevamento (ascensore)
16. Sostanze radioattive
Le seguenti schede riassumono tutte le possibili cause di emergenza e le relative azioni da intraprendere.
Ogni singola tipologia di emergenza è costituita da una scheda descrittiva numerata e dotata di un indice di revisione che va aggiornato in base alle variazioni locali di lay-out, introduzioni di nuove tecnologie, nuove sostanze etc. che possono mutare i fattori e la tipologia di rischio
01
Norme di comportamento in caso di emergenze
PERDITA/SPARGIMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE
Scheda n.: Revisione: 00 del Pag. 1 di 2
In caso di perdite, rotture di recipienti, incidente che coinvolga gli agenti chimici utilizzati nel laboratorio senza conseguenze per le persone:
tutto il personale
− secondo il tipo di sostanza coinvolta, se è in grado e se l’intervento è facile e ragionevolmente privo di rischi, segue le istruzioni riportate sull’etichetta e sulla scheda dati di sicurezza della sostanza coinvolta e interviene direttamente con idonei strumenti per contenere l’evento;
− contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze/gli incaricati per le emergenze;
− allontana le persone eventualmente presenti dal luogo dove è avvenuto
l’incidente;
− apre le finestre e chiude le porte di comunicazione dell’ambiente interessato con gli ambienti confinanti, comunque impedisce l’accesso all’area ai non addetti ai soccorsi.
coordinatore dell’emergenza
1. valuta, anche sulla base dell’etichetta e della scheda dati di sicurezza del prodotto coinvolto, se la gravità dell’evento richiede
− l’evacuazione dell’unità operativa o dei locali interessati (vedi procedura)
− l’intervento dei soccorsi esterni;
2. si mette a disposizione e collabora con gli eventuali soccorritori esterni;
3. dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che possono essere causa di pericoli.
incaricato per la prevenzione degli incendi
− segue scrupolosamente le istruzioni riportate sull’etichetta e sulla scheda dati di sicurezza riguardo le tecniche d’intervento, i materiali e dispositivi di protezione individuale da utilizzare;
− se necessario toglie o fa togliere la tensione d’alimentazione alle attrezzature o alle macchine elettriche eventualmente presenti nell’area dell’evento agendo sugli interruttori delle prese;
− se necessario chiude o fa chiudere gli interruttori degli impianti di adduzione dell’energia elettrica dell’area interessata dall’evento (agendo sui quadri di laboratorio o su quello generale);
− prima d’intervenire apre le finestre e chiude le porte di comunicazione dell’ambiente interessato con gli ambienti confinanti, comunque impedisce l’accesso all’area ai non addetti ai soccorsi;
− verifica che non siano presenti altre sostanze che possano innestare reazioni pericolose con quella coinvolta e, se necessario, le allontana;
− circoscrive la zona interessata dall’evento, verifica la causa dell’incidente, interviene per eliminare la fonte della perdita/del pericolo (contenitori danneggiati…) e utilizza mezzi assorbenti inerti (kit assorbenti);
− pulisce adeguatamente la zona interessata, le attrezzature, gli arredi e comunque
tutto ciò che è stato coinvolto dall’evento;
− raccoglie e smaltisce correttamente i rifiuti, utilizzando idonei strumenti ed
evitando la dispersione nell’ambiente;
− si mette a disposizione e collabora con gli eventuali soccorsi esterni;
− a emergenza finita verifica con il Coordinatore per l’emergenza che la zona interessata dall’evento sia perfettamente agibile (assenza di odori, pavimenti non scivolosi, ecc.).
01
Norme di comportamento in caso di emergenze
PERDITA/SPARGIMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE
Scheda n.: Revisione: 00 del Pag. 2 di 2
incaricato per il pronto soccorso
− valuta la situazione sanitaria degli eventuali infortunati, presta il primo soccorso e decide l’attivazione dei soccorsi esterni (vedi “Contaminazione di persone con sostanze pericolose”).
Note
− tutti gli interventi devono essere condotti seguendo scrupolosamente le istruzioni riportate sull’etichetta e sulla scheda dati di sicurezza della sostanza coinvolta riguardo le tecniche d’intervento, i materiali assorbenti, le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale da utilizzare. In particolare verificare:
▪ § 4 “Misure di primo soccorso”;
▪ § 5 “Misure antincendio”;
▪ § 6 “Misure in caso di fuoriuscita accidentale”;
▪ § 8 “Controllo dell’esposizione/protezione individuale”;
− non intervenire comunque mai a mani nude, indossare sempre guanti impermeabili/di gomma, utilizzare spazzoloni, scope, pattumiere con manico, secchi…;
− agire con calma, non sollevare polvere, non provocare schizzi o altro;
− lavare accuratamente le mani dopo l’intervento;
− togliere e lavare accuratamente gli indumenti da lavoro, le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale utilizzati;
− seguire le indicazioni per smaltire correttamente, secondo le disposizioni normative, i rifiuti.
02
Norme di comportamento in caso di emergenze
CONTAMINAZIONE DI PERSONE CON SOSTANZE PERICOLOSE
Scheda n.: Revisione: 00 del Pag. 1 di 1
In caso d’incidente con agenti chimici che coinvolga le persone:
tutto il personale
− contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze/gli incaricati per le emergenze;
− secondo il tipo di sostanza coinvolta, se è in grado e se l’intervento è facile e ragionevolmente privo di rischi, segue le istruzioni riportate sull’etichetta della sostanza coinvolta e interviene direttamente secondo le seguenti istruzioni:
Contaminazione degli occhi
accompagnare immediatamente al lavaocchi più vicino l’infortunato, lavare gli occhi in modo da irrorarli abbondantemente con acqua corrente per almeno per 15 minuti (se necessario aiutare l’infortunato a tenere le palpebre ben aperte).
Contaminazione del corpo o parte del corpo
accompagnare immediatamente l’infortunato a lavare abbondantemente con acqua corrente la parte contaminata usando, se il caso, la doccia d’emergenza più vicina. I soccorritori devono avere cura d’indossare guanti e occhiali di protezione e/o di toccare il meno possibile la persona da soccorrere per evitare di contaminarsi. Se è necessario l’infortunato deve essere aiutato a spogliarsi degli indumenti contaminati, incluse scarpe e accessori (orologio, anelli, ecc.).
Inalazione di sostanze nocive
accompagnare immediatamente l’infortunato in un luogo non contaminato e
adeguatamente ventilato (aprendo le finestre), possibilmente all’aperto.
coordinatore dell’emergenza
− si mette a disposizione e collabora con gli eventuali soccorritori esterni;
− dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che
possono essere causa di pericoli.
incaricato per il pronto soccorso
− valuta la situazione sanitaria dell’infortunato, presta il primo soccorso e decide l’eventuale attivazione dei soccorsi esterni.
Note
− nel caso di contaminazioni oculari, d’ustioni o d’inalazione di sostanze l’infortunato deve essere accompagnato al pronto soccorso per i controlli del caso. Ai medici deve essere mostrata la confezione e/o la scheda dati di sicurezza della sostanza coinvolta;
− tutti gli interventi devono essere condotti seguendo scrupolosamente le istruzioni
riportate sull’etichetta e sulla scheda dati di sicurezza della sostanza interessata.
Norme di comportamento in caso di emergenze
03
PERDITA/SPARGIMENTO
DI SANGUE - AGENTI BIOLOGICI
Scheda n.: Revisione: 00 del
In caso di perdite, rotture di recipienti, incidente che coinvolga sangue o agenti biologici senza conseguenze per le persone:
tutto il personale
Il personale coinvolto:
− contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze;
− allontana le persone eventualmente presenti dal luogo dove è avvenuto
l’incidente;
− circoscrive la zona interessata dall’evento, verifica la causa dell’incidente, interviene per eliminare la fonte del pericolo (contenitori danneggiati…) e utilizza mezzi assorbenti inerti;
− decontamina adeguatamente la zona interessata, le attrezzature, gli arredi e
comunque tutto ciò che è stato coinvolto dall’evento;
− raccoglie e smaltisce i rifiuti secondo le procedure stabilite utilizzando idonei strumenti.
Contaminazione superfici
Seguire le procedure di disinfezione stabilite nei protocolli di laboratorio e intervenire direttamente con idonei strumenti per contenere l’evento. Si ricorda che le operazioni di disinfezione con Ten-Quat devono essere effettuate utilizzando adeguate protezioni per gli occhi (occhiali o schermi) e per la pelle (camice e guanti).
Rottura di contenitori di vetro
Utilizzare mezzi meccanici per la raccolta dei frammenti (spazzole, palette, pinze...), non utilizzare le mani. Indossare adeguate protezioni per gli occhi (occhiali o schermi) e per la pelle (camice e guanti). Seguire le procedure di disinfezione.
coordinatore dell’emergenza
− dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che possono essere causa di pericoli e verifica che i rifiuti siano stati smaltiti correttamente;
− informa dettagliatamente dell’accaduto il RSPP.
incaricato per la prevenzione degli incendi
incaricato per il pronto soccorso
note
− non intervenire comunque mai a mani nude, indossare sempre guanti impermeabili, utilizzare spazzoloni, scope, pattumiere con manico, secchi…;
− agire con calma, non provocare schizzi o altro;
− lavare accuratamente e abbondantemente con acqua e sapone le mani dopo
l’intervento;
− seguire le indicazioni per smaltire correttamente, secondo le disposizioni normative, i rifiuti.
04
Norme di comportamento in caso di emergenze
CONTAMINAZIONE DI PERSONE CON SANGUE - AGENTI BIOLOGICI
Scheda n.: Revisione: 00 del
In caso d’incidente con sangue o agenti biologici che coinvolga le persone:
Tutti il personale:
_ contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze/gli incaricati per il pronto soccorso;
− se è in grado e se l’intervento è facile e ragionevolmente privo di rischi interviene
direttamente secondo le seguenti istruzioni:
Contaminazione delle mucose (occhi, bocca, naso)
occhi: accompagnare immediatamente al lavaocchi d’emergenza più vicino l’infortunato, lavare gli occhi in modo da irrorarli abbondantemente con l’acqua corrente per almeno 15 minuti (se necessario aiutare l’infortunato a tenere le palpebre ben aperte indossando guanti di protezione impermeabili);
bocca, naso: accompagnare immediatamente al lavandino più vicino l’infortunato, risciacquare abbondantemente la mucosa contaminata con acqua corrente per almeno 15 minuti (se necessario aiutare l’infortunato indossando guanti di protezione impermeabili).
Contaminazione di cute non intatta (presenza escoriazioni, ferite)
accompagnare immediatamente l’infortunato a lavare abbondantemente con acqua corrente e sapone la cute interessata, disinfettare poi con alcool al 70% o iodio-PVP. I soccorritori devono avere cura d’indossare guanti impermeabili e occhiali di protezione e/o di toccare il meno possibile la persona da soccorrere per evitare di contaminarsi.
Contaminazione del corpo o parte del corpo
accompagnare immediatamente l’infortunato a lavare abbondantemente con acqua corrente e sapone la parte contaminata. La doccia d’emergenza più vicina deve essere utilizzata solo se la contaminazione è molto estesa. I soccorritori devono avere cura d’indossare guanti impermeabili e occhiali di protezione e/o di toccare il meno possibile la persona da soccorrere per evitare di contaminarsi. Se è necessario l’infortunato deve essere aiutato a spogliarsi degli indumenti contaminati, incluse scarpe e accessori (orologio, anelli, ecc.);
Ferite da punta e da taglio
accompagnare immediatamente l’infortunato a lavare in modo accurato e abbondantemente con acqua corrente e sapone la pelle colpita, disinfettare in seguito con alcool al 70% o con iodio PVP.
coordinatore dell’emergenza
− contatta il Medico competente e le strutture esterne di soccorso;
− accompagna o fa accompagnare l’infortunato presso le strutture di soccorso
esterne;
− dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che possono essere causa di pericoli;
− informa dettagliatamente dell’accaduto il RSPP.
incaricato per il pronto soccorso
− valuta la situazione e presta il primo soccorso all’infortunato disinfettando la parte
interessata.
note
− dopo avere effettuato quanto precedentemente descritto il lavoratore deve essere indirizzato presso il centro di riferimento provinciale per l’esposizione a punture/contaminazioni accidentali. Il lavoratore dovrà essere seguito periodicamente per valutare le eventuali conseguenze dell'esposizione al sangue presso le strutture preposte;
− comunicare immediatamente al supervisore e alle strutture delegate alla sicurezza
ogni evento comportante un rischio d’infezione attraverso sangue.
Norme di comportamento in caso di emergenze
05
INCENDIO
Scheda n.: Revisione: 00 del
tutto il personale
chiunque scopra un principio d’incendio:
− se è in grado e se l’intervento è facile e ragionevolmente privo di rischi, interviene
direttamente con l’estintore più vicino;
− contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze/l’Incaricato per la
prevenzione incendi di turno;
− allontana le persone eventualmente presenti dai luoghi pericolosi.
coordinatore dell’emergenza
1. valuta se la gravità dell’evento richiede
− l’intervento dei Vigili del Fuoco
− l’intervento della squadra d’emergenza del Servizio antincendi Emergenza Evacuazione di Area
− l’evacuazione dell’unità operativa o dei locali interessati (vedi procedura);
2. coordina gli interventi degli incaricati per le emergenze;
3. si mette a disposizione e collabora con i soccorritori esterni;
4. dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che
possono essere causa di pericoli.
incaricato per la prevenzione degli incendi
− mette o fa mettere fuori tensione le attrezzature/le macchine interessate
dall’evento;
− ferma o fa fermare gli impianti di condizionamento o di ventilazione interessati
dall’incendio;
− chiude o fa chiudere gli interruttori degli impianti di adduzione del gas e
dell’energia elettrica;
− controlla l’efficacia dell’intervento dei dispositivi antincendio fissi dove presenti;
− per quanto possibile circoscrive la zona interessata allontanando il materiale infiammabile;
− utilizza i mezzi estinguenti a disposizione;
− mantiene agibili gli accessi alla zona interessata dall’incendio per facilitare l’intervento dei VV.F.;
− si mette a disposizione e collabora con i VV.F.;
− ad emergenza finita verifica il completo spegnimento dei focolai con il
Coordinatore dell’emergenza e se necessario con i VV.F.;
− segnala al Coordinatore dell’emergenza i mezzi d’estinzione da ricaricare o da
verificare.
note
vedi procedure per l’evacuazione dei locali.
Norme di comportamento in caso di emergenze
06
EVACUAZIONE DEI LOCALI
Scheda n.: Revisione: 00 del
tutto il personale
all’attivazione del segnale d’evacuazione dei locali, secondo la formazione ricevuta:
1. se la situazione lo permette
− mette in sicurezza gli impianti e le attrezzature eventualmente presenti
all’interno del locale (macchinari, VDT, fotocopiatrici...);
− controlla che non rimanga nessuno nel locale di pertinenza, esce e chiudendo la porta;
2. segue le istruzioni del Coordinatore per le emergenze/degli Incaricati per la prevenzione incendi di turno
3. si avvia verso l’area di raccolta all’esterno dell’edificio senza creare intralcio ai
soccorritori
4. aiuta le persone che lo richiedono.
coordinatore dell’emergenza
− attiva o fa attivare il segnale acustico e/o il messaggio per l’evacuazione dei locali;
− richiede o fa richiedere l’intervento della Pubblica autorità (VV.F., Prefettura,
ecc.);
− sovrintende/collabora all’evacuazione delle persone;
− si mette a disposizione e collabora con i soccorritori esterni;
− dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che possono essere causa di pericoli.
incaricato per la prevenzione degli incendi
1. all’attivazione del segnale d’evacuazione dei locali interviene secondo la
formazione ricevuta e seguendo le istruzioni del Coordinatore per le emergenze;
2. mantiene la calma tra i presenti e aiuta le persone che lo richiedono, fa defluire i
presenti verso l’area di raccolta esterna;
3. se la situazione lo permette
− se necessario mette in sicurezza gli impianti;
− controlla che non rimanga nessuno nei locali non presidiati (servizi igienici, ecc.).
note
non ritornare mai sui propri passi per evitare di essere travolti, cadere, far cadere altre persone
Norme di comportamento in caso di emergenze
07
INFORTUNIO O MALORE
Scheda n.: Revisione: 00 del
tutto il personale
chiunque è vicino a una persona infortunata o colta da malore:
− se la gravità dell’evento lo richiede chiama o fa chiamare immediatamente l’autoambulanza
− contatta immediatamente il Lavoratore incaricato per il pronto soccorso/il Coordinatore per le emergenze di turno;
− si astiene da qualsiasi intervento;
− crea una zona di salvaguardia attorno all’infortunato allontanando gli estranei;
− se richiesto collabora con l’incaricato per il pronto soccorso;
− su istruzioni del Lavoratore incaricato per il pronto soccorso chiama o fa chiamare
l’autoambulanza.
coordinatore dell’emergenza
− aspetta in strada, o fa aspettare da un addetto, l’arrivo dei soccorsi per condurli sul luogo dell’infortunio nel minor tempo possibile.
incaricato per il pronto soccorso
− valuta la situazione sanitaria dell’infortunato, presta il primo soccorso e decide l’eventuale attivazione dei soccorsi esterni.
note
vedi istruzioni per l’utilizzo della cassetta di pronto soccorso.
Norme di comportamento in caso di emergenze
08
FUGA DI GAS METANO
Scheda n.: Revisione: 00 del
tutto il personale
chiunque scopra una fuga di gas:
− spegne immediatamente tutte le fiamme libere presenti;
− non aziona nessun tipo d’interruttore elettrico e non utilizza apparecchi portatili per le telecomunicazioni;
− apre immediatamente tutte le porte e le finestre presenti;
− contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze o l’addetto alla
prevenzione degli incendi di turno;
− allontana le persone presenti.
coordinatore dell’emergenza
1. valuta se la gravità della fuga di gas richiede:
− l’intervento dei Vigili del Fuoco;
− l’intervento dell’Azienda del Gas;
− l’intervento della squadra d’emergenza del Servizio Antincendi Emergenza ed Evacuazione di Area
− l’evacuazione dell’unità operativa o dei locali interessati (vedi procedura);
2. si mette a disposizione e collabora con i soccorritori esterni;
3. dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato la rimozione della causa
della fuga.
incaricato per la prevenzione degli incendi
− mette o fa mettere fuori tensione l’impianto elettrico agendo solo sull’interruttore esterno all’ambiente o su quello generale;
− chiude o fa chiudere l’adduzione del gas agendo sulla valvola dell’impianto del laboratorio o se necessario su quella generale (nel caso non funzionino le valvole di sicurezza automatiche);
− verifica se ci sono cause accertabili della fuga di gas (rotture nelle tubazioni, rubinetti aperti, etc.) e se è possibile intervenire per eliminare la perdita;
− si mette a disposizione e collaborano con i VV.F. o i tecnici dell’Azienda del Gas;
− a emergenza finita verifica con il Coordinatore dell’emergenza, e se necessario con i VV.F. e i tecnici dell’Azienda del Gas, ecc., le cause della fuga.
note
1. l’eventuale messa fuori tensione dell’impianto elettrico deve essere effettuata:
− solo nell’assoluta certezza di assenza di gas nella zona del quadro per evitare il rischio d’esplosioni (comunque spalancando prima le porte, aprendo le finestre, ecc.);
− agendo solo sull’interruttore generale;
2. se non si è in grado d’intervenire sulle cause della fuga, per evitare possibili esplosioni, le comunicazioni telefoniche (richiesta intervento dei soccorsi, ecc.), devono avvenire da un apparecchio esterno o comunque dall’esterno dell’edificio.
Norme di comportamento in caso di emergenze
09
FUGA DI GAS CRIOGENICO
Scheda n.: Revisione: 00 del
tutto il personale
chiunque scopra una fuga di gas criogenico liquefatto (azoto, anidride carbonica):
− apre immediatamente tutte le porte e le finestre;
− contatta immediatamente il Coordinatore in caso di emergenze o gli addetti alla prevenzione degli incendi di turno;
− allontana le persone eventualmente presenti.
coordinatore dell’emergenza
1. valuta se la gravità della fuga di gas criogenico richiede:
− l’intervento dei Vigili del Fuoco;
− l’intervento dell’azienda fornitrice;
− l’intervento della squadra d’emergenza del Servizio Antincendi Emergenza ed Evacuazione di Area
− l’evacuazione dell’unità operativa o dei locali interessati (vedi procedura);
2. si mette a disposizione e collabora con i soccorritori esterni;
3. dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato la rimozione della causa
della fuga.
incaricato per la prevenzione degli incendi
− chiude o fa chiudere l’adduzione del gas agendo sull’apposita valvola dell’impianto;
− verifica se ci sono cause accertabili della fuga di gas (rotture nelle tubazioni, rubinetti aperti, etc.) e se è possibile intervenire per eliminare la perdita;
− si mette a disposizione e collaborano con i VV.F. o i tecnici dell’azienda fornitrice;
− a emergenza finita verifica con il Coordinatore dell’emergenza, e se necessario con i VV.F. e i tecnici dell’azienda fornitrice, ecc., le cause della fuga.
incaricato per il primo soccorso
− valuta la situazione sanitaria degli eventuali infortunati, presta il primo soccorso
e decide l’eventuale attivazione dei soccorsi esterni
note
− prima d’intervenire nel locale strumenti verificare che i rilevatori non segnalino la carenza d’ossigeno (allarme gas);
− se non si ha la certezza che la ventilazione sia presente, funzionante, sufficiente, prima d’intervenire occorre valutare la presenza d’ossigeno con un analizzatore portatile;
− se si riscontra carenza d’ossigeno indossare un autorespiratore prima di entrare
nel locale;
− bonificare l’ambiente sino a quando il tenore d’ossigeno non avrà raggiunto di nuovo il valore normale, intercettando eventuali perdite dopo aver abbondantemente ventilato il locale;
− se qualche persona è rimasta nel locale in carenza d’ossigeno (svenuta o altro) indossare un autorespiratore prima del suo soccorso.
Norme di comportamento in caso di emergenze
10
CALAMITÀ NATURALI
Scheda n.: Revisione: 00 del
In caso di terremoto, inondazioni, tromba d’aria, eventi calamitosi esterni al
Comprensorio (fuga di gas condotta cittadina, incendio fabbricati limitrofi etc);
tutto il personale
all’attivazione del segnale di evacuazione dei locali se la situazione lo permette
− sospende le attività lavorative e mette in sicurezza le macchine e le attrezzature
della propria area staccando l’alimentazione elettrica;
− spegne immediatamente tutte le fiamme libere presenti;
− aiuta le persone che lo richiedono e controlla che non rimanga nessuno nella propria area;
− si reca ordinatamente al punto di raccolta esterno camminando con calma lungo le pareti.
coordinatore dell’emergenza
− si mette in comunicazione con gli organi preposti ai soccorsi (Protezione Civile,
Prefettura…), e attende istruzioni;
− decide l’evacuazione dei locali (vedi procedura);
− contatta il Servizio Antincendi Emergenza ed Evacuazione di Area per coordinare gli interventi;
− richiede o fa richiedere l’intervento della Pubblica autorità (VV.F., Prefettura...);
− si mette a disposizione e collabora con i soccorritori esterni;
− dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che
possono essere fonte di pericoli.
incaricato per la prevenzione degli incendi
− mette o fa mettere fuori tensione le attrezzature o le macchine;
− ferma o fa fermare gli impianti di condizionamento/di ventilazione;
− chiude o fa chiudere l’adduzione del gas (nel caso non funzionino le valvole di sicurezza automatiche), dell’energia elettrica e dell’acqua agendo sulle valvole e sugli interruttori generali;
− controlla l’agibilità delle vie di fuga;
− verifica che non vi siano persone intrappolate nei locali e avverte il Coordinatore per le emergenze in caso di feriti, persone intrappolate, ecc.;
− avvia tutti ai punti di raccolta all’esterno, in posizione sicura e che non crei
intralcio ai soccorritori;
− alla fine delle operazioni di evacuazione segue gli altri all’esterno dei locali (luoghi
sicuri).
incaricato per il pronto soccorso
− valuta la situazione sanitaria degli eventuali feriti, presta il primo soccorso in attesa dei soccorsi esterni.
note
prima della ripresa del lavoro devono essere controllate attentamente le parti strutturali, gli impianti, ecc., coinvolgendo tecnici qualificati. Vedi anche procedura per l’evacuazione dei locali.
Norme di comportamento in caso di emergenze
11
ALLAGAMENTO DEI LOCALI
Scheda n.: Revisione: 00 del
tutto il personale
− non aziona nessun tipo d’interruttore elettrico;
− contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze/l’Incaricato per la
prevenzione incendi di turno;
− allontana le persone eventualmente presenti.
coordinatore dell’emergenza
1. valuta se la gravità dell’evento richiede:
− l’intervento dei Vigili del Fuoco;
− l’intervento dell’Azienda che gestisce l’acquedotto;
− l’intervento della squadra d’emergenza del C.N.R;
− l’evacuazione dell’unità operativa o dei locali interessati (vedi procedura);
2. si mette a disposizione e collabora con i soccorritori esterni;
3. dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato la rimozione della causa della
perdita e che non sussistano pericoli legati agli impianti, alle attrezzature, ecc.
incaricato per la prevenzione degli incendi
− mette o fa mettere fuori tensione l’impianto elettrico agendo solo sull’interruttore
generale esterno;
− interrompe immediatamente l’erogazione dell’acqua dal contatore generale;
− verifica se ci sono cause accertabili dell’allagamento (rotture nelle tubazioni,
xxxxxxxxx aperti, altro) e se è possibile intervenire per eliminare la perdita;
− si mette a disposizione e collabora con i VV.F. o i tecnici dell’Azienda che gestisce l’acquedotto.
A emergenza finita
− verifica che l’acqua non abbia raggiunto componenti elettrici (quadri, apparecchi…);
− verifica con il Coordinatore per l’emergenza, e se necessario con i VV.F. e i tecnici dell’Azienda che gestisce l’acquedotto e/o del C.N.R., le cause della perdita;
− verifica con un tecnico abilitato che l’impianto elettrico non abbia subito
danneggiamenti;
− prima di riprendere le attività lavorative verifica che il pavimento sia asciutto e non scivoloso.
note
1. l’eventuale messa fuori tensione dell’impianto elettrico deve essere effettuata:
− solo nell’assoluta certezza di assenza d’acqua o di umidità nella zona del quadro generale per evitare il rischio di fulminazione;
− agendo solo sull’interruttore generale;
2. non richiudere l’interruttore generale, per rimettere in tensione l’impianto
elettrico, fino a completa manutenzione di tutti i componenti.
Norme di comportamento in caso di emergenze
12
GUASTO AGLI IMPIANTI
ELETTRICO E D’ILLUMINAZIONE
Scheda n.: Revisione: 00 del
Nel caso di non funzionamento dell’illuminazione d’emergenza:
tutto il personale
− non aziona nessun tipo d’interruttore elettrico;
− rimane fermo nella posizione in cui si trova.
coordinatore dell’emergenza
− verifica se è possibile intervenire per ripristinare l’erogazione dell’energia
elettrica;
− contatta il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) e/o il servizio Tecnico del
Comprensorio. informandolo dell’evento;
− richiede l’intervento di un tecnico abilitato o dell’Azienda distributrice dell’energia elettrica;
− decide l’evacuazione (vedi procedura) del complesso o dei locali interessati se, dopo un tempo ragionevolmente breve (alcuni minuti), non è possibile ritornare alla situazione normale;
− incarica un addetto di aspettare all’esterno l’arrivo dei soccorsi per condurli sul
luogo dell’evento nel minor tempo possibile;
− dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che
possono essere causa di pericoli.
incaricato per la prevenzione degli incendi
− verifica con il Coordinatore per le emergenze se è possibile intervenire per
ripristinare l’erogazione dell’energia elettrica;
− si mette a disposizione e collabora con i tecnici del servizio manutenzione del
Comprensorio., dell’Azienda l’elettricista;
distributrice
dell’energia elettrica e/o con
a emergenza finita
− verifica con un tecnico abilitato che l’impianto elettrico non abbia subito
danneggiamenti.
note
nel caso di xxxxxx/mancata accensione dell’illuminazione d’emergenza invitare i presenti a rimanere fermi nella posizione in cui si trovano.
Gli addetti alle emergenze si procurano le torce elettriche poste negli armadi per le emergenze e con queste illuminano le vie di fuga e procedono all’evacuazione dei locali.
13
Norme di comportamento in caso di emergenze
PRESENZA DI PERSONE INSANE RAPINA
Scheda n.: Revisione: 00 del
tutto il personale
− mantiene la calma;
− non interviene in alcun modo;
− non prende nessuna iniziativa;
− asseconda le richieste, non reagisce;
− aspetta indicazioni.
coordinatore dell’emergenza
se la situazione lo permette, senza mettere a repentaglio la propria o l’altrui
incolumità:
− richiede l’intervento dell’autorità di pubblica sicurezza (Polizia di Stato, Carabinieri…) e ne aspetta le indicazioni senza prendere altre iniziative.
− contatta il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) e/o il servizio di vigilanza del Comprensorio. informandolo dell’evento.
incaricato per la prevenzione degli incendi e per il pronto soccorso
− mantiene la calma;
− non interviene in alcun modo;
− non prende nessuna iniziativa;
− asseconda le richieste, non reagisce;
− aspetta indicazioni.
note
non devono assolutamente essere compiute azioni che possano mettere in pericolo la propria o la altrui incolumità.
Norme di comportamento in caso di emergenze
14
OGGETTO SOSPETTO OD ORDIGNO
Scheda n.: Revisione: 00 del
In caso di segnalazione telefonica di presenza di un ordigno o di riscontro di oggetti sospetti:
tutto il personale
chiunque scopra un oggetto sospetto:
− contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze/l’Incaricato per la
prevenzione incendi di turno;
− allontana le persone eventualmente presenti dai luoghi pericolosi.
all’attivazione del segnale di evacuazione dei locali se la situazione lo permette:
− sospende le attività lavorative e mette in sicurezza le macchine e le attrezzature
della propria area staccando l’alimentazione elettrica;
− spegne immediatamente tutte le fiamme libere presenti;
− aiuta le persone che lo richiedono e controlla che non rimanga nessuno nella propria area;
− si reca ordinatamente al punto di raccolta esterno.
coordinatore dell’emergenza
− richiede l’intervento dell’autorità di pubblica sicurezza (Polizia di Stato,
Carabinieri, etc.) e ne aspetta le indicazioni;
− contatta il Servizio Antincendi Emergenza ed Evacuazione di Area e la portineria
del Comprensorio dando comunicazione dell’evento;
− attiva o fa attivare il segnale acustico e/o il messaggio per l’evacuazione dei locali;
− alla fine delle operazioni di evacuazione segue gli altri ai punti di raccolta nei luoghi sicuri e si mette a disposizione e collabora con le autorità di pubblica sicurezza;
− dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che
possono essere causa di pericoli.
incaricato per la prevenzione degli incendi e per il pronto soccorso
all’attivazione del segnale di evacuazione dei locali
− mantiene la calma trai presenti e aiuta le persone che lo richiedono;
− avvia tutti ai punti di raccolta all’esterno, in posizione sicura e che non crei intralcio ai soccorritori;
− controlla che non rimanga nessuno nei locali;
− impartisce istruzioni al personale perché metta in sicurezza gli impianti e le attrezzature;
− alla fine delle operazioni di evacuazione segue gli altri ai punti di raccolta nei luoghi sicuri.
note
non devono assolutamente essere compiute azioni che possano mettere in pericolo la propria o la altrui incolumità:
− non devono essere effettuate ricerche per l’individuazione dell’ordigno;
− non devono essere toccati/rimossi od altro gli oggetti sospetti.
Norme di comportamento in caso di emergenze
15
GUASTO A SISTEMI DI SOLLEVAMENTO (ASCENSORE)
Scheda n.: Revisione: 00 del Pag. 1 di 1
In caso di blocco dell’ascensore con persone a bordo per malfunzionamento dei sistemi di sicurezza automatici (ritorno al piano, ecc.):
tutto il personale
chiunque scopra una persona bloccata nell’ascensore:
− invita le persone bloccate a mantenere la calma, a rimanere ferme, parla con loro per tranquillizzarle avvicinandosi alla porta dell’elevatore;
− contatta immediatamente il Coordinatore per le emergenze/gli incaricati per le emergenze.
coordinatore dell’emergenza
− richiede l’intervento immediato alla ditta incaricata per le manutenzioni;
- richiede l’intervento Servizio Antincendi Emergenza ed Evacuazione di Area
− richiede o fa richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco in caso di persona colta da malore o in grave pericolo, tempi d’intervento lunghi...;
− solo se le persone intrappolate sono in grave pericolo autorizza la manovra
d’emergenza a mano;
− si mette a disposizione e collabora con i soccorritori esterni;
− dichiara la fine dell’emergenza dopo aver verificato l’assenza di situazioni che
possono essere causa di pericoli.
incaricato per la prevenzione degli incendi
− verifica con il Coordinatore per le emergenze se è possibile intervenire e lo affianca;
− si mette a disposizione e collabora con i tecnici i soccorritori esterni;
− segnala il divieto e impedisce l’utilizzo dell’elevatore sino al ritorno della
normalità.
incaricato per il pronto soccorso
− liberati gli intrappolati ne valuta la situazione sanitaria, presta il primo soccorso
e decide, se il caso, l’attivazione dei soccorsi esterni.
note
− in caso di mancanza d’alimentazione elettrica controlla, o fa controllare, avvicinandosi alle porte di piano se ci sono persone intrappolate all’interno.
Norme di comportamento in caso di emergenze
16
SOSTANZE RADIOATTIVE
Scheda n.: Revisione: 00 del
Norme attinenti le sostanze radioattive da adottare in caso d’emergenza non
radiologica (incendio, esplosione, terremoto o eventi analoghi).
ATTENZIONE!
In questo laboratorio s’impiegano sorgenti radioattive costituite da radioisotopi non sigillati per impiego in vitro, in caso d’incendio, esplosione, crolli da terremoto o emergenze analoghe il rischio prodotto da tali sorgenti è da ritenersi assolutamente trascurabile
Le norme, redatte dall’Esperto qualificato ai fini della radioprotezione, sono apposte
in evidenza all’interno della zona controllata.
ALLEGATO 4
Organizzazione interna per le emergenze
Persone reperibili al di fuori del normale orario di lavoro
Ogni Istituto dovrà redigere un organigramma interno con i nominativi di:
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione tel……………….
Responsabile Antincendio tel………….
Responsabile Emergenza ed Evacuazione tel…… Responsabile Pronto Soccorso tel………….
Personale Reperibile al di fuori del normale orario di lavoro se richiesto tel……
Organizzazione Servizio Antincendio Emergenza Evacuazione Area
Il servizio attualmente IN FASE DI RIORGANIZZAZIONE prevede personale adeguatamente formato reso disponibile dal servizio SSP presente in AREA NA1 e da parte dei Direttori di Istituto operanti nel Comprensorio;
Xxx.Xxxxxx Xxxxxxxx
RESPONSABILE UFFICIO STUDI E PROGETTI SICUREZZA STRUTTURALE ED ANTINCENDIO
Tel 081/0000000
ALLEGATO 5
Numeri per le emergenze
Il prospetto con i numeri di telefono da utilizzare per le chiamate d’emergenza è apposto in evidenza accanto al telefono da utilizzare per le comunicazioni in caso d’emergenza ed in ogni ufficio e/o laboratorio
NUMERI PER LE EMERGENZE | |
EMERGENZA SANITARIA | 118 |
AUTOAMBULANZE CRI ASL NA 1 | 081/7528282 |
GUARDIA MEDICA | 08175780760 |
PRONTO SOCCORSO OSP.XXXXXXXXXX | 081/7472956 |
CENTRO ANTIVELENI | 081/5451889 |
VIGILI DEL FUOCO | 115 |
CARABINIERI | 112 |
POLIZIA DI STATO | 113 |
POLIZIA MUNICIPALE | 081/7513177 |
NUMERI DI INTERESSE GENERALE | |
GUARDIANIA COMPRENSORIO | 698 |
ACQUEDOTTO SEGNALAZIONE GUASTI | 081 14551317-557 |
ENEL SEGNALAZIONE GUASTI | 800.900.108 |
AZIENDA GAS NAPOLETANA GAS | 800.553.00 |
Xxx.Xxxxxx Xxxxxxxx
RESPONSABILE UFFICIO STUDI E PROGETTI SICUREZZA STRUTTURALE ED ANTINCENDIO
Tel 081/0000000
ALLEGATO 6
Impianti e dotazioni per la protezione dagli incendi
Nella tabella sono riportate le dotazioni di prevenzione dagli incendi di pertinenza
installate negli ambienti di lavoro, l’ubicazione è riportata nelle planimetrie allegate.
numero | tipo | posizione |
Edificio n. (nota:la seguente tabella è indicativa e sarà aggiornata in seguito) | |||
estintori a polvere (9 kg) | tutti i piani | ||
estintori a CO2 (2 kg) | tutti i piani | ||
idranti a naspo (45 mm) | UNI 45 | accessi ai piani | |
pulsanti d’allarme incendio | - | accessi ai piani |
impianto rilevatore di fumo con allarme acustico e ottico | tutti i locali |
impianti rilevatori di fughe di gas metano | laboratori |
Xxx.Xxxxxx Xxxxxxxx
RESPONSABILE UFFICIO STUDI E PROGETTI SICUREZZA STRUTTURALE ED ANTINCENDIO
Tel 081/0000000
ALLEGATO 7
Mezzi di spegnimento
Istruzioni di base per i lavoratori incaricati della prevenzione incendi
USO DEGLI ESTINTORI
1. Rimuovere la spina di sicurezza;
2. sollevare l’estintore con una mano utilizzando la maniglia di presa;
3. sollevare la manichetta con l’altra mano e dirigere l’erogatore verso la base delle
fiamme, in modo quasi parallelo al terreno;
4. premere la leva erogatrice;
5. erogare l’estinguente in modo continuo e con movimento alternato destra-sinistra, a ventaglio, fino alla completa estinzione del fuoco.
Posizionarsi in modo da non essere investiti dal fumo e chinarsi in avanti per essere
meno esposti al calore (che sale verso l’alto).
Nel caso d’intervento simultaneo di più addetti mantenere i getti paralleli o perpendicolari tra loro, non posizionarsi mai uno di fronte all’altro.
TABELLA RIASSUNTIVA SULL’USO DEGLI ESTINGUENTI
Natura dell’incendio | Tipo di estinguente | ||||
Acqua a getto | Acqua nebulizz ata | Schiuma | Polvere | CO2 |
Materiali solidi comuni: legno, carta, tessuti, etc. | SI | SI | SI | SI | SI |
Liquidi infiammabili più leggeri dell’acqua: benzine, oli, vernici, etc. | NO | SI | SI | SI | SI |
Liquidi infiammabili più pesanti dell’acqua: alcoli, acetoni, etc. | SI | SI | SI | SI | SI |
Sostanze comburenti: clorati nitrati, etc. | NO | NO | NO | NO | NO |
Sostanze reagenti con l’acqua: acidi forti, sodio, potassio; etc. | NO | NO | NO | SI | NO |
Gas infiammabili: metano, GPL, etilene, etc. | NO | SI | NO | SI | SI |
Xxx.Xxxxxx Xxxxxxxx
RESPONSABILE UFFICIO STUDI E PROGETTI SICUREZZA STRUTTURALE ED ANTINCENDIO
Tel 081/0000000
Apparecchiature elettriche in tensione | NO | NO | NO | SI | SI |
Casi particolari: documenti, apparecchi delicati, etc. | NO | NO | NO | SI | SI |
Acqua | Usare su materiali solidi (legno, carta, stracci etc.) e per raffreddare recipienti, strutture. NON UTILIZZARE SU APPARECCHIATURE ELETTRICHE IN TENSIONE |
CO2 | Usare su apparecchiature elettriche, su liquidi infiammabili (solventi, benzine, vernici, oli, etc.). |
Polvere | Usare su liquidi infiammabili (solventi, benzine, vernici, oli, etc.), gas, solidi (legno, carta, tessuti etc.), apparecchiature elettriche. |
Xxx.Xxxxxx Xxxxxxxx
RESPONSABILE UFFICIO STUDI E PROGETTI SICUREZZA STRUTTURALE ED ANTINCENDIO
Tel 081/0000000
ALLEGATO 8
Uso delle cassette di pronto soccorso
Istruzioni di base per i lavoratori incaricati del primo soccorso
In caso d’infortuni che richiedono l’assistenza dei soccorsi esterni, richiedere ai
soccorritori il comportamento da tenere nell’attesa del loro intervento.
L’infortunato deve consultare comunque il medico, anche in caso d’eventi di lieve entità, per verificare la correttezza del trattamento subito ed escludere possibili conseguenze.
Si ricorda che:
− solo per infortuni o malori di lieve entità gli incaricati possono agire autonomamente
senza richiedere l’intervento dei soccorsi esterni;
− l’uso delle fiale per iniezione è riservato al medico, ovvero può essere effettuato soltanto dietro sua indicazione e responsabilità, salvo il caso d’assoluta irreperibilità dell’assistenza dei soccorsi esterni.
Lavarsi sempre bene le mani con acqua e sapone, prima di toccare qualsiasi ferita o i materiali per le medicazioni, indossare i guanti sterili. In caso d’assenza d’acqua pulire le mani con cotone idrofilo imbevuto d’alcool o di disinfettante.
Utilizzare i materiali per le medicazioni avendo cura di maneggiarli il meno possibile, servirsi delle pinze per prendere e usare la garza nel lavaggio e nella disinfezione delle ferite. Utilizzare le forbici per tagliare bende, cerotti, garze ecc. Se gli strumenti non sono sterili pulirli accuratamente con il cotone idrofilo imbevuto d’alcool o di disinfettante.
FERITE
Lavare la ferita con acqua pura e sapone, servendosi della garza per allontanare polvere, terriccio, schegge, ecc. In caso d’assenza d’acqua pulire la pelle intorno alla ferita con cotone idrofilo imbevuto d’alcool o di disinfettante.
Lasciare uscire dalla ferita alcune gocce di sangue e asciugare con garza sterile. Trattare la ferita con acqua ossigenata o con liquido di Carrell-Xxxxx, servendosi della garza sterile.
Asciugare la ferita con garza sterile e applicare tintura di iodio o polvere antibiotico- sulfamidica.
Coprire con la garza sterile.
Appoggiare sopra alla garza uno strato di cotone idrofilo.
Xxxxxxxx con una benda di garza e fermare con un il cerotto. Nel caso di ferite di piccole dimensioni fissare la medicazione direttamente con il cerotto.
Xxx.Xxxxxx Xxxxxxxx
RESPONSABILE UFFICIO STUDI E PROGETTI SICUREZZA STRUTTURALE ED ANTINCENDIO
Tel 081/0000000
EMORRAGIE
Se l’infortunato perde molto sangue chiedere l’intervento del medico e nell’attesa
comprimere la ferita con garza sterile e cotone idrofilo.
Se la perdita di sangue non si arresta e la ferita si trova in un arto, in attesa dei soccorsi esterni, applicare il laccio emostatico a monte o a valle della ferita o, sempre a seconda dei casi, in ambedue le sedi fino a conseguire l’arresto dell’emorragia.
Se la posizione della ferita non consente di applicare i lacci emostatici, e in caso di emorragia grave, dietro assistenza medica telefonica praticare una o più iniezioni intramuscolari del preparato emostatico.
FERITE AGLI OCCHI
Nel caso di ferita agli occhi lavare la lesione solo con acqua, coprirla con garza sterile e cotone idrofilo, fissare la medicazione con una benda o direttamente con il cerotto. Richiedere i soccorsi esterni.
SCOTTATURE, USTIONI
In caso di ustioni:
1. lievi (1° e 2° grado) con interessamento degli strati più superficiali della pelle con dolore, arrossamento, tumefazioni o flittene – bolle piene di liquido –, di una piccola parte del corpo), allontanare l’agente ustionante; rimuovere gli eventuali indumenti; fare impacchi con acqua fredda; disinfettare con antisettici; se possibile medicare con sostanza cicatrizzanti; applicare garze sterili; fasciare la zona;
2. gravi (3° grado) con necrosi dei tessuti e formazione di escare – macchie nere fumanti
-, di una piccola parte del corpo, allontanare l’agente ustionante; non asportare eventuali pezzi di indumenti attaccati alla zona ustionata; ricoprire la zona con garze sterili; inviare al più vicino pronto soccorso;
3. gravi (3° grado) con necrosi dei tessuti e formazione di escare – macchie nere fumanti
-, estesa ad un’ampia parte del corpo, allontanare l’agente ustionante; mettere il soggetto in posizione anti-shock (supino con gli arti sollevati); riscaldarlo con coperte; se è cosciente fargli bere acqua; trasportare immediatamente in ospedale.
Se le ustioni sono provocate da sostanze chimiche (acidi o alcali lavare la parte a lungo con abbondante acqua corrente.
FRATTURE, LUSSAZIONI, DISTORSIONI O GRAVI CONTUSIONI
In caso di fratture, lussazioni, distorsioni o di gravi contusioni, chiedere l’intervento del medico e, nell’attesa, non muovere l’infortunato.
Se è assolutamente necessario spostare l’infortunato, immobilizzare la parte lesa mediante bendatura convenientemente stretta e imbottita con cotone idrofilo. In caso di frattura, o di sospetta fattura di un arto, immobilizzarlo con stecche di forma e grandezza adatte, convenientemente imbottite con cotone idrofilo, mantenute aderenti con fasciature.
Xxx.Xxxxxx Xxxxxxxx
RESPONSABILE UFFICIO STUDI E PROGETTI SICUREZZA STRUTTURALE ED ANTINCENDIO
Tel 081/0000000
Se la sede della frattura presenta anche ferite, con o senza sporgenza di frammenti ossei, disinfettare la lesione con acqua ossigenata o con liquido di Carrell-Xxxxx, coprire la ferita con garza sterile e immobilizzare la parte senza toccare o spostare i frammenti.
MALORI
In caso di malore improvviso, chiedere l’intervento del medico e, nell’attesa, liberare il soggetto da ogni impedimento per favorire la respirazione (cintura, cravatta, slacciare il colletto, ecc.).
In caso d’asfissia per cause meccaniche, tossiche o da folgorazione elettrica chiedere l’intervento del medico e, nell’attesa, portare l’infortunato in un luogo aerato e praticare la respirazione artificiale.
Xxx.Xxxxxx Xxxxxxxx
RESPONSABILE UFFICIO STUDI E PROGETTI SICUREZZA STRUTTURALE ED ANTINCENDIO
Tel 081/0000000
ALLEGATO 9
Contenuto minimo
della cassetta di primo soccorso e del pacchetto di medicazione
Decreto n. 388 del 15 luglio 2003
Sono di seguito riportati i contenuti minimi della cassetta di primo soccorso e del pacchetto di medicazione da integrare sulla base dei rischi presenti nei luoghi di lavoro, su indicazione del Medico competente e del sistema di emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale.
Contenuto minimo del pacchetto di medicazione:
− Guanti monouso sterili (2 paia)
− 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml
− 1 flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml
− 1 compresse di garza sterile 18x40 in busta singola
− 3 compresse di garza sterile 10x10 in buste singole
− 1 pinzetta da medicazione sterile monouso
− 1 confezione di cotone idrofilo
− 1 confezione di cerotti pronti all’uso di varie misure
− 1 rotolo di cerotto alto 2,5 cm
− 1 rotolo di benda orlata alta 10 cm
− 1 paio di forbici
− 1 laccio emostatico
− 1 confezione di ghiaccio «pronto uso»
− 1 sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari
− Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio d’emergenza
Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso
− Guanti monouso sterili (5 paia)
− 1 visiera paraschizzi
− 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 l
− 3 flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 500 ml
− 2 compresse di garza sterile 18x40 in buste singole
− 10 compresse di garza sterile 10x10 in buste singole
− 2 teli sterili monouso
− 2 pinzette da medicazione sterili monouso
− 1 confezione di rete elastica di misura media
− 1 confezione di cotone idrofilo
− 2 confezioni di cerotti pronti all’uso di varie misure
− 2 rotoli di cerotto alto 2,5 cm