Contract
1. OGGETTO DEI LAVORI
Il presente documento costituisce il Capitolato Prestazionale dell’insieme delle prescrizioni tecniche e degli oneri accessori necessari per la realizzazione di degli interventi di riqualificazione energetica previsti, ed in particolare:
- La sostituzione del quadro elettrico generale e lo smantellamento di quello esistente, obsoleto e di scarsa sicurezza e affidabilità, e non ampliabile.
- La sostituzione dei corpi illuminanti esistenti in particolar modo negli ambienti ad uso aule e uffici con nuovi corpi illuminanti al LED con una minore manutenzione ed un minor consumo energetico.
- L’alimentazione elettrica degli impianti tecnologici e la predisposizione nel quadro elettrico di interruttori di scorta per futuri ampliamenti impiantistici.
per i locali a servizio di un immobile oggetto di un piano di recupero per funzioni sociali sito in via Xxxxxxxx 4 a Montemurlo.
a. INTERPRETAZIONE DEI DISEGNI E DEI CAPITOLATI
In merito all’interpretazione dei disegni e dei capitolati, con particolare riguardo alle sue ricadute contrattuali, resta inteso che essendo l’oggetto dell’appalto la fornitura di impianti e di sistemi di coibentazione completi, efficienti e funzionanti, a fronte di eventuali discordanze tra prescrizioni di Capitolato, computo metrico ed elaborati grafici o eventuali dimenticanze di tipi di materiali o parti di impianto, questi si intendono compresi nell’appalto e sarà sempre considerata valida l’interpretazione più favorevole alla committente e che migliora le caratteristiche dell’impianto.
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
2. DESCRIZIONE DEI LAVORI
a. INTERVENTI IMPIANTISTICI
L’attuale impianto elettrico è realizzato in parte in esecuzione esterna ed in parte in esecuzione incassata sottotraccia, provvisto di impianto di terra collegato al quadro generale esistete; Si dovrà sostituire il suddetto quadro con il nuovo quadro generale; al quale dovranno essere collegate tutte le linee di alimentazione degli impianti d’illuminazione e f.m. riutilizzando il più possibile gli impianti esistenti. I materiali di risulta dovranno essere allontanati e correttamente smaltiti.
Si dovranno sostituire i corpi illuminanti esistenti delle aule, ufficio/aula, attività collettive, con nuovi corpi a LED in grado di garantire minori costi di manutenzione, maggior risparmio energetico. I materiali di risulta dovranno essere allontanati e correttamente smaltiti.
Si dovranno alimentare le nuove apparecchiature tecnologiche per il riscaldamento / raffrescamento con nuove linee dedicate; sul quadro generale saranno inoltre predisposti interruttori di riserva per l’alimentazione di futura macchina per il riscaldamento/raffrescamento.
Si intendono sempre comprese le assistenze edili per la realizzazione degli impianti descritti, comprensive di sfondi, tracce e ripristini.
CONDIZIONI DI FORNITURA
Gli impianti così come descritti nei documenti di progetto, dovranno essere consegnati in opera, completi e perfettamente funzionanti. Per eliminare qualsiasi errata interpretazione che non corrisponda all'intento della Committente di ottenere, per il prezzo pattuito, tutti i materiali e le apparecchiature efficienti e funzionanti perfettamente, senza dover sostenere altri oneri, ad integrazione degli oneri indicati nel Capitolato Speciale di Appalto si elencano oneri e prestazioni specifiche relative agli impianti elettrici che si intendono comprese:
1- tutte le spese relative alla presentazione dell'offerta;
2- fornitura di tutti i materiali e le apparecchiature necessarie, anche se non descritti chiaramente nei documenti di gara, ma la cui fornitura o esecuzione sia necessaria al corretto completamento del lavoro compreso imballi e trasporti fino al cantiere; custodia e magazzinaggio di tutti i materiali, apparecchiature ed attrezzature.
3- la redazione dei disegni di competenza per la realizzazione delle opere murarie inserite fra le opere della sezione di Appalto “Opere edili” che per le loro caratteristiche coinvolgano elementi strutturali, (basamenti, scavi esterni, sfondi per attraversamenti su strutture portanti e solai ecc.). Detti disegni serviranno per la verifica di fattibilità e per l’esecuzione delle opere da parte dell’Impresa.
4- fornitura delle indicazioni necessarie (tracciatura) per tutte le opere murarie e di assistenza necessarie per la posa degli impianti elettrici e speciali e non comprese fra quelle indicate nella sezione “opere edili”; (tracce e ripristino su tamponature in laterizio, staffaggi a soffitto e parete, forature di attraversamento, pozzetti).
5- realizzazione di tutte le opere ed impianti provvisori di cantiere per garantire l’agibilità dello stesso in condizioni di sicurezza;
6- la Direzione, la sorveglianza e l'assistenza tecnica del personale addetto ai montaggi, eseguita tramite personale Responsabile di provata capacità tecnica nel campo specifico, con particolare riferimento alle operazioni da svolgere in cabina di trasformazione e sui quadri elettrici
7- le prestazioni del personale specializzato, di aiuto e di manovalanza di qualsiasi genere, occorrenti per consegnare gli impianti ultimati e perfettamente funzionanti;
8- le spese di trasporto ed i viaggi di tutto il personale addetto ai lavori;
9- tutti i mezzi d'opera, l'uso ed il deperimento degli attrezzi di lavoro, i materiali minuti e di consumo e quanto occorre per il completamento dei lavori;
10- sollevamenti, anche a mezzo gru o altri mezzi eccezionali, per il posizionamento delle apparecchiature nella loro sede di funzionamento (quadri elettrici, trasformatori).
11- verniciatura antiruggine e finitura di tutte le parti metalliche non zincate, quali mensole, supporti, staffe, lamiere di copertura;
12- protezione mediante fasciature, coperture, etc. degli apparecchi montati per evitare rotture, guasti, spruzzi, etc. in modo che a lavoro ultimato le apparecchiature siano consegnate come nuove;
13- smontaggio e rimontaggio delle apparecchiature che possono compromettere, a giudizio insindacabile della Direzione Lavori, la buona esecuzione di altri lavori in corso;
14- la pulizia completa degli impianti ad ultimazione avvenuta;
15- la rimozione degli imballi e delle attrezzature dalle aree di lavorazione man mano che i lavori vengono ultimati;
16- la fornitura, l'eventuale montaggio e smontaggio di campionature richieste dalla Direzione Lavori;
17- tutte le modifiche occorrenti per portare le apparecchiature in condizioni di collaudabilità;
18- tutti gli oneri per la messa a disposizione degli strumenti e apparecchiature, nonché della mano d'opera necessaria per le misure e le verifiche da effettuarsi in corso d'opera, in fase di collaudo e fino alla scadenza della garanzia;
19- tutte le spese di cancelleria e riproduzione disegni e documenti necessarie per la conduzione e la Direzione dei lavori e per l'espletamento delle pratiche amministrative;
20- le spese per i collaudi provvisori e definitivi, fatta esclusione per le competenze professionali per i collaudatori;
21- l'esecuzione delle prove elettriche su tutte le linee e circuiti da effettuarsi prima della loro entrata in servizio e di cui l'Appaltatore dovrà compilare documento da consegnare alla D.L.;
22- l'installazione di tutta la segnaletica atta ad identificare tutte le linee in cavo e circuiti sia primari che secondari lungo le vie cavi con riferimento alle sigle usate negli schemi elettrici;
23- la consegna, a lavori ultimati, di tre copie più una copia su supporto magnetico di tutti i disegni degli impianti come risulteranno effettivamente eseguiti e di tre copie di un Manuale con le istruzioni per la conduzione e la manutenzione ordinaria degli impianti;
24- tutti gli oneri per lo svolgimento di pratiche, denunce, richieste di collaudo, etc, le spese nei confronti degli Enti e Associazioni Tecniche aventi il compito di esercitare controlli, prevenzioni ed ispezioni di qualsiasi genere;
25- 'impianto elettrico di cantiere realizzato secondo la normativa CEI, con la fornitura dei materiali necessari agli allacciamenti temporanei per gli impianti provvisori di forza motrice e luce, quadri elettrici etc, nell'ambito del cantiere, che occorrono per l'esecuzione delle opere oggetto dell'Appalto;
26- gli oneri conseguenti ad erronea valutazione della situazione dei luoghi e/o difficoltà tecniche di realizzazione; le spese relative alla messa in servizio degli impianti, all'istruzione del personale della Committente da parte di un Tecnico dell'Appaltatore
RELAZIONE TECNICA
3. QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
Tutte le apparecchiature ed i materiali impiegati nella realizzazione degli interventi previsti debbono essere della migliore qualità, lavorati e corrispondenti perfettamente al servizio al quale sono destinati: allo scopo di meglio precisare i livelli di qualità al di sotto dei quali la Committente non intende scendere si indicano negli articoli seguenti loro principali requisiti.
Offerte a maggior pregio, da esporsi in variante, saranno attentamente considerate ed eventualmente accettate purché ne risulti chiaramente la rispondenza agli scopi che la Committente si propone di conseguire.
L’Impresa assuntrice ha l’obbligo di esibire alla D.L., dietro richiesta, le fatture ed i documenti atti a comprovare la provenienza dei diversi materiali ed apparecchiature.
Qualora la Direzione Lavori rifiuti dei materiali o dei macchinari, ancorché messi in opera, perché essa a suo insindacabile giudizio li ritiene di qualità, lavorazione e funzionamento, non corrispondenti alle prescrizioni contrattuali o non adatti alla perfetta riuscita, deve sostituirli, a sua cura e spese, con altri che soddisfino alle condizioni prescritte.
4. SPECIFICHE TECNICHE DEI MATERIALI
Nel presente capitolato sono descritte tutte le apparecchiature necessarie al buon funzionamento dell’impianto e le caratteristiche degli isolamenti e degli infissi previsti.
Nel caso vi fossero discordanze tra queste, il computo metrico ed i disegni, la scelta sarà fatta ad insindacabile giudizio della Direzione dei Lavori.
Nel caso inoltre non fossero descritte alcune apparecchiature o interventi raffigurate nelle planimetrie allegate, queste dovranno essere della migliore qualità ed installate secondo la migliore e più recente tecnologia.
Le caratteristiche tecniche riportate devono intendersi minime ed irrinunciabili.
Nel caso non compaiano alcuni dati caratteristici sarà cura dell’offerente la loro compilazione.
Tutte le apparecchiature ed i materiali dovranno essere di primaria Marca, che dia la massima garanzia di lunga durata e di buon funzionamento e comunque di qualità non inferiore alle marche indicate nell’elenco allegato, potranno essere di produzione nazionale od estera, ma per tutte la Ditta Installatrice dovrà garantire la facile reperibilità sul mercato interno dei pezzi di ricambio e l’esistenza in Italia di un efficiente servizio di assistenza e manutenzione.
Gli impianti e i componenti devono essere realizzati a regola d’arte, secondo quanto prescritto dal DM 37/08 del 22 Gennaio 2008. Le caratteristiche degli impianti e dei loro componenti devono essere conformi alla normativa generale (disposizioni legislative italiane) e tecnica di settore vigente alla data di presentazione del presente capitolato, oltre che alle disposizioni impartite da enti e autorità locali (VV.FF; ENEL o in generale l’azienda distributrice dell’energia elettrica; TELECOM o altro ente che gestisce il servizio telefonico/dati). L’appaltatore dichiara di conoscere perfettamente tutte le norme che disciplinano il presente appalto, e di non sollevare obiezioni di alcun genere alle prescrizioni contenute
nel presente Capitolato speciale d’appalto.
I principali riferimenti normativi che disciplinano il presente Capitolato sono di seguito citati. Normativa generale
- DM 37/08 del 22 Gennaio 2008: Norme per la sicurezza degli impianti
- Legge 11 febbraio 1994, n. 109: Legge quadro in materia di lavori pubblici, modificata ed integrata dalla Legge 18 novembre 1998 n. 415 e dall’Art. 7 della Legge 1 agosto 2002,
n. 166 e dalla Legge 18 aprile 2005, n. 62
- Decreto Ministeriale del 19 aprile 2000, n. 145: Capitolato Generale d’Appalto dei Lavori Pubblici
- D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554: Regolamento di attuazione della Legge quadro in materia di lavori pubblici 109/1994 e successive modifiche
- D. Lgs. 14 agosto 1996, n. 493: Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro,
integrato e modificato dal D. Lgs. n. 528/1999 e dal D.Lgs. n. 276/2003
- D. Lgs. 14 agosto 1996, n. 494: Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili,
integrato e modificato dal D. Lgs. n. 528/1999 e dal D.Lgs. n. 276/2003
- DLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
- D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
- Decreto Ministeriale dell’1 febbraio 1986: Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l'esercizio di autorimesse e simili
- Decreto Ministeriale 16 febbraio 1982: Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi
- Legge 791/77: attuazione della direttiva europea n°73/23/CEE - Direttiva Bassa Tensione
- Decreto legislativo 81-2008 e decreto legislativo 31 luglio 1977 n. 277, rispettivamente: Attuazione e modifica della direttiva 93/68 CEE - Marcatura CE del materiale elettrico
- Decreto legislativo 12 novembre 1996 n. 615: Attuazione della direttiva europea 89/536 CEE - Compatibilità elettromagnetica
- DM del 15 ottobre 1993 n. 519: Regolamento recante autorizzazione dell’Istituto superiore di prevenzione e sicurezza del lavoro a esercitare attività omologative di primo o nuovo impianto per la messa a terra e la protezione delle scariche atmosferiche
- D.P.R. n°462 del 22/10/2001: Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi
- Legge 20 marzo 1865, n. 2248 (allegato F): Xxxxx sulle opere pubbliche
Poiché l'appalto riguarda interventi da eseguirsi sugli impianti di cui all'art. 1 del Decreto
Ministeriale 22 Gennaio 2008 n. 37 una particolare attenzione dovrà essere riservata, dall'appaltatore, al pieno rispetto delle condizioni previste dal DM medesimo. Egli dovrà quindi:
· essere in possesso dei requisiti tecnico professionali previsti, riconosciuti ai sensi degli articoli 3, 4 del DM medesimo per quanto attiene all'installazione, trasformazione e manutenzione degli impianti da eseguirsi;
· rispettare le disposizioni di cui all'art. 5 per quanto concerne l'iter previsto per la progettazione degli impianti;
· garantire l'utilizzazione di materiali costruiti a regola d'arte e comunque il rispetto delle previsioni dell'art. 6;
· presentare la dichiarazione di conformità o di collaudo degli impianti così come prescritto dagli articoli 7 e 11 del DM 37/08.
NORME CEI
- CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
- CEI 0-2: guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici; Le Norme di riferimento relativamente agli impianti e ai prodotti sono citate nelle specifiche sezioni del presente capitolato speciale.
Per quanto concerne gli argomenti non trattati, o particolari non specificati, si prescrive che
in conformità a quanto sopra descritto i materiali adottati e l'esecuzione dei lavori corrispondano alle norme CEI o europee di pari valore ed abbiano dimensioni unificate secondo le tabelle UNEL e DIN in vigore.
CEI 64-50: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri generali
CEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici
DM 26/08/92: Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica
5. QUADRI ELETTRICI
a. GENERALITÀ
• Requisiti preliminari
In genere l'ingombro interno netto di ciascun quadro deve essere atto a contenere tutte le apparecchiature specificate, rendendo agevole e sicuro l'accesso alle medesime, rendendo possibili le normali operazioni di manutenzione.
• Prescrizioni tecniche
Le apparecchiature saranno contenute in quadri con esecuzione come da elaborati grafici.
I quadri elettrici siano di tipo AS o ANS dovranno rispettare la Norme CEI 17-113 o la Norma CEI sperimentale 23- 51, dovranno essere stati sottoposti a tutte le prove prescritte dalle sopra citate Xxxxx ed essere corredati di certificato di collaudo redatto dal costruttore.
Dovranno avere una targhetta sulla quale deve essere indicato il nome del costruttore, o il marchio di fabbrica, insieme al tipo e/o numero di identificazione, in modo che sia possibile ottenere le informazioni previste dalla Norma. Saranno forniti anche i supporti necessari per il montaggio ed il fissaggio di tutte le apparecchiature elettriche, completi di bulloneria ed accessori metallici ( trattati galvanicamente. L'esecuzione sarà tale da assicurare la protezione contro contatti con oggetti metallici e piccoli oggetti estranei. I quadri elettrici dovranno avere il grado di protezione indicato negli elaborati grafici. Saranno forniti inoltre i seguenti materiali accessori del quadro:
- terminali dei cavi in ingresso ed uscita corredati di capicorda preisolati o rivestiti;
- cavi, o barre in rame, di sezione adeguata per il cablaggio interno del quadro; i cavi, saranno isolati in materiale termoplastico, tipo FS17;
- morsettiera in materiale plastico termoindurente ad alta rigidità dielettrica e resistenza meccanica;
- capicorda preisolati;
- cartellini segnafili numerati;
- targhette pantografate per l'indicazione dei vari circuiti in partenza;
- schema elettrico.
Saranno conformi alle normative CEI attualmente in vigore elencate di seguito:
17-113 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri bt); Parte 1: Regole Generali;
17-114 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri bt);Parte 2: Quadri di potenza;
17-115 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri bt); Parte 5: Quadri di distribuzione in reti pubbliche;
17-116 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri bt); Parte 3: Quadri di distribuzione destinati ad essere utilizzati da persone comuni (DBO)
17-117 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri bt);Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC);
Interruttori automatici in scatola isolante
Gli interruttori automatici di sezionamento e protezione in scatola isolante avranno di norma le seguenti caratteristiche:
- attacchi anteriori a seconda delle esigenze costruttive e portate rilevabili dai disegni e dagli schemi dei quadri;
- tarature su tutte le fasi come da schemi allegati, neutro compreso;
- potere di interruzione simmetrico sufficiente a garantire il corretto coordinamento delle protezioni e comunque non inferiore a 6 KA a 220V;
- nel caso che gli interruttori siano corredati di relè differenziale, esso dovrà essere pure modulare, per montaggio su profilato DIN nel caso di interruttore modulare, e in ogni caso solidale al corpo dell'interruttore.
Interruttori sezionatori
Gli interruttori di sezionamento in scatola isolante avranno di norma le seguenti caratteristiche:
- attacchi anteriori a seconda delle esigenze costruttive e portate rilevabili dai disegni e dagli schemi dei quadri
Interruttori modulari per protezione differenziale Riferimenti normativi:
CEI EN 61009-1 (CEI 23-44): Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali
CEI EN 61009-1 app. G (CEI 23-44): Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1:
Prescrizioni generali
CEI EN 61008-1 (CEI 23-42): Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali
XXX XX 00000-0: Apparecchiature a bassa tensione - Parte 2: Interruttori automatici
6. CAVI E CONDUTTORI
Cavi b.t. isolati in PVC
Conduttori unipolari costituiti da corda di rame ricotto, tipo flessibile isolato in PVC.
Tensione nominale di riferimento Vo/V = 450/750V, a I.M.Q., secondo le Norme CEI 20-20 e 20-22 e tabelle UNEL 35752 tipo FS17.
Cavi costituiti da conduttori uni-multipolari a filo o corda di rame, isolato in PVC e protetto da guaina in PVC.
Cavi b.t. isolati in gomma:
Cavi costituiti da conduttori uni-multipolari a filo o in corda di rame isolato in gomma etilpropilenca ad alto modulo di qualità G16.
Tensione nominale: 0,6/1KV, a I.M.Q., secondo le norme CEI 20-22/20-37/20-13 e tabelle UNEL 35375/35376/35377, tipo FG16OR16.
La sezione minima dei cavi non potrà essere inferiore a:
- 1,5mmq per i circuiti di illuminazione;
- 2,5mmq per i circuiti F.M..
Saranno in ogni caso rispettate le sezioni ed i tipi di cavi adottati negli elaborati grafici.
I cavi saranno contrassegnati in modo da individuare prontamente il servizio a cui appartengono; avranno le colorazioni delle guaine prescritte dalla Normativa CEI-UNEL.
7. TUBAZIONI
Il sistema di tubazioni flessibili (guaine spiralate), dovrà comprendere una serie di prodotti adattabili a diverse esigenze ed utilizzabili anche in ambienti con condizioni ambientali particolarmente gravose. Tutte le tubazioni saranno dotate di marchio di qualità IMQ.
In particolare la gamma dovrà comprendere:
- guaine isolanti spiralate (autoestinguenti resistenti ad agenti chimici per impieghi industriali);
- guaine isolanti spiralate per impieghi non gravosi (applicazioni industriali non gravose). La gamma comprenderà un elevato numero di accessori, che permetteranno di poter impiegare tutte le guaine spiralate in tutte le condizioni ambientali ed installative previste dalle norme.
Gli accessori dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- Realizzati in materiale termoplastico a base di PVC, autoestiguente;
- Grado di protezione minimo IP64;
- Resistenza alla fiamma secondo EN 61386: autoestinguente in meno di 30s; La gamma degli accessori dovrà comprendere:
- Raccordi girevoli dritti scatola-guaina con almeno tre tipologie di filettatura: Metrica, Gas, PG;
- Raccordi girevoli curvi scatola-guaina guaina con almeno tre tipologie di filettatura: Gas, PG;
- Raccordi fissi scatola-guaina guaina con almeno tre tipologie di filettatura: Metrica, Gas, PG;
- Raccordi tubo-guaina ad innesto rapido;
- Manicotti girevoli guaina-guaina;
- Raccordi guaina-cavo. Riferimenti normativi
EN 61386-1 (CEI 23-39): Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Parte 1: Prescrizioni generali
EN 61386-23 (CEI 23-56)+(V1): Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche Parte 23: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili e accessori Caratteristiche generali
- Resistenza all’urto 2kg da 100mm (2J);
- resistenza di isolamento 100Mohm a 500V per 1 min.;
- rigidità dielettrica: 2000V a 50Hz per 15 minuti;
- resistenza alla fiamma (secondo CEI EN 50086): autoestinguente in meno di 30s;
- temperatura di applicazione permanente e di installazione: -5°C/+60°C. Caratteristiche specifiche
Guaina isolante spiralata
- Materiale: PVC (rigido per la spirale interna, plastificato per la copertura);
- classificazione 2311;
- resistenza alla compressione 320N;
- disponibili alcune versioni con sonda tiracavo;
- colori disponibili: nero RAL 9005, grigio RAL 7035, azzurro.
Guaina isolante spiralata per impieghi non gravosi
- Materiale: PVC (rigido per la spirale interna, plastificato per la copertura);
- classificazione 1311;
- resistenza alla compressione 125N;
- colore disponibile: grigio RAL 7035.
8. SCATOLE DI DERIVAZIONE
- Ampia gamma: 3, 4, 6, 6(3+3), 8(4+4), 12(6+6) e 18(6+6+6) posti per serie civili;
- scatole con ampio spazio interno ricavato sia in altezza che in larghezza per contenere agevolmente i cavi per i cablaggi tradizionali e le interfacce per la domotica;
- dotate di inserti metallici a doppia nervatura;
- scatole da 3, 4 e 6 posti accessoriabili con scudo protettivo riutilizzabile con funzione antimalta e paratinteggiatura in tecnopolimero di colore particolarmente visibile ed avente peduncoli di riconoscimento particolarmente flessibili ed orientati in modo tale da agevolare il passaggio della staggia evitando spruzzi di intonaco;
- scudo protettivo per scatole da 3,4 e 6 posti disponibile come complemento tecnico agganciabile a scatto sul bordo della scatola o a vite sugli inserti della scatola con posizione leggermente arretrata per evitare interferenze con la staggia e per facilitare la rimozione dell’intonaco;
- scudo protettivo per scatole da 3,4 e 6 posti disponibile come complemento tecnico facilmente estraibile tirando con le mani la maniglia centrale oppure agendo sui peduncoli di identificazione;
- scatole dotate di prefratture a diametro differenziato, facilmente sfondabili e predisposti per ospitare tubi pieghevoli fino a Ø32mm;
- possibilità di inserimento di appositi setti separatori all’interno della scatola;
- possibilità di accoppiare più scatole da 3,4 e 6 posti con l’impiego dell’apposito elemento di unione, che permette di realizzare batterie di scatole in verticale ed orizzontale con tutte le placche delle serie civili;
- scatole agganciabili in posizione “dorso a dorso” tramite appositi incastri ricavati sul fondo;
- scatole realizzate in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 00000-0-0;
- Glow Wire Test minimo 650°C;
- scatole dotate di marchio di qualità.
9. ILLUMNAZIONE
Saranno impiegati corpi illuminanti a LED ad alta resa; si elencanp le tipologie di apparecchi che dovranno essere installati:
Apparecchio quadrato a plafone con diffusore PMMA opalino. Corpo apparecchio in lamiera di acciaio, verniciato a polvere colore bianco, delle dimensioni 225x225mm altezza 35mm. Base cablata LED Flusso luminoso apparecchio 1650 lm, potenza del sistema 21 W, efficienza dell'apparecchio 79 lm/W.
Colore della luce bianco neutro, temperatura del colore 4000 K, Indice di resa cromatica generale CRI> 80. Durata utile media X00 00000x.
Classe di isolamento (EN 61140) I, grado di protezione IP20
Apparecchio a sospensione con sorgente LED costituita da corpo in alluminio estruso verniciato di colore bianco, delle dimensioni 80X250mm . Driver ON-OFF integrato nel corpo dell’apparecchio. Potenza Led 18w , temperatura colore 4000°K, CRI>85 ,
Flusso luminoso apparecchio Lm 1597 - Efficienza luminosa Lm/W 80 durata vita media L80 50000h
Conforme alle norme: CEI EN 60598-1:2008 + A11:2009, IEC 00000-0-0
APPARECCHIO LED PANEL LED300-840
Apparecchio LED installabile con struttura a vista e in battuta con molle, plafone, tramite accessorio separato. Il vano ottico è composto da una cornice estrusa bianca, uno schermo diffusore in metacrilato per emissione con luminanza controllata UGR<19L<3.000 cd/m2 per ambienti con uso di videoterminali a norma EN 12464-1 e un fondello di chiusura posteriore in lamiera. Flusso luminoso 3060 lm, potenza di rete 36 W, Colore della luce bianco neutro, temperatura del colore (CCT) 4000 K, Indice di resa cromatica generale (CRI) R>80. Durata utile media L70 25°C 35.000 h
Alimentazione elettronica inclusa 220-240V 50/60Hz (alimentatore esterno al pannello LED e da collegare ad esso tramite opportuni connettori rapidi)
Dimensioni (L x P): 595 mm x 595 mm, altezza apparecchio 10 mm. Classe di isolamento (EN 61140): I
Grado di protezione verso il locale IP40
Apparecchio certificato in GRUPPO ESENTE DA RISCHI, in conformità alla normativa CEI EN 62471:2010. Conforme alle norme: CEI EN 60598-1:2008 + A11:2009, IEC 60598-2
11. PRESE DI CORRENTE ED ALIMENTAZIONI F.M.
Le diverse tipologie delle prese di corrente e dei gruppi presa di cui si è prevista l'installazione nei vari ambienti (con riferimento a quanto indicato nei disegni di progetto) saranno delle seguenti tipologie:
- tipo modulare per esecuzione da incasso;
- tipo modulare da esterno in contenitore per canaletta a battiscopa;
- tipo modulare su torretta a scomparsa;
- di tipo modulare in contenitore stagno con membrana di protezione
- di tipo stagno industriale (CEE) con interruttore di blocco e protezione locale
12. COMPONENTI IMPIANTO TELEFONICO E TRASMISSIONE DATI
Normativa di riferimento
Il presente progetto fa riferimento alla normativa internazionale ISO/EIC IS 11801, a quella europea EN/CENELEC 50173, agli standard statunitensi TIA/EIA 568A/B, TIA/EIA 568 TSB67, TIA/EIA 607, oltre alle normative nazionali vigenti. In particolare il riferimento sarà allo standard ISO/EIC IS 11801 ed alla norma europea EN/CENELEC50173 da esso derivata, la quale specifica:
- la struttura e la configurazione minima per il cablaggio generico;
- i requisiti per la realizzazione;
- i requisiti delle prestazioni per singoli collegamenti in cavo;
- i requisiti di conformità e le procedure di verifica.
Altri requisiti che sono richiesti all’interno di questo progetto sono la conformità allo standard IEEE 802.3 e relative versioni e agli standard attuali ed emergenti per LAN, oltre al supporto delle principali apparecchiature di comunicazione ed interfacce.
La soluzione tecnica ritenuta più adeguata alle esigenze prevede la realizzazione di un sistema di cablaggio strutturato che consentirà in particolare:
- l’utilizzo indifferenziato di tutte le prese di comunicazione, indipendentemente dal tipo di applicazione o dal protocollo di rete;
- la possibilità di riconfigurazione, di mobilità interna, di utilizzo di nuove applicazioni senza richiesta di ulteriori lavori che interferiscano sul normale funzionamento della rete;
- un funzionamento sicuro delle applicazioni e del sistema nel suo complesso;
L’architettura di riferimento, adottata per la rete è una struttura a stella gerarchica costituita da sottosistemi, il numero ed il tipo dei quali è stato valutato indipendentemente dalle dimensioni dell’edificio, dalla dislocazione fisica delle utenze e dalle esigenze del Committente.
La struttura fisica del sistema di cablaggio sia a livello di dorsale che di cablaggio orizzontale, è quindi di tipo stellare gerarchico Identificazione degli elementi
Per gli aspetti riguardanti la tipologia dei singoli componenti, le loro dimensioni, le loro caratteristiche elettriche, meccaniche ed ambientali, i riferimenti normativi sono lo standard ISO/EIC IS 11801 e la norma europea EN/CENELEC 50173.
N.B. Tutto il sistema di cablaggio dovrà essere di unico costruttore, inoltre la ditta installatrice deve essere certificata dal costruttore del sistema di cablaggio da essa fornito.
Dorsali di fonia
La distribuzione della fonia dovrà essere garantita da cavi multicoppia, posati nelle canalizzazioni predisposte che collegheranno gli armadi Rack direttamente al permutatore del PABX.
I cavi, dai permutatori dei vari rack si attesteranno al permutatore del PABX del locale portineria (è incluso il collegamento dei cavi al permutatore).
I collegamenti saranno realizzati con cavi multicoppia in rame ricotto rosso di diametro 0,51 mm (AWG 24).
Cablaggio orizzontale
Il cablaggio orizzontale sarà realizzato mediante cavo UTP cat. 6 a 4 coppie intrecciate, con conduttore 24AWG a filo unico con guaina esterna LSZH conforme agli standard IEEE 802/3 EIA/TIA.
La guaina esterna di tutti i cavi deve essere del tipo non propagante l’incendio e conforme alle normative CEI 20-22 2 CEI 20-37 riguardanti l’emissione di fumi e gas tossici e corrosivi in caso di incendio, sono quindi richiesti cavi LSZH.
Ciascun conduttore dovrà essere chiaramente identificabile mediante colorazione distinta per ogni coppia e per ogni cavo della coppia e mediante etichettatura di ciascun cavo alle estremità.
La lunghezza dei cavi nei tratti d'interconnessione tra i punti terminali e gli armadi secondari non dovrà essere superiore a 90 m.
Tali cavi saranno posati nelle canalizzazioni ad essi dedicate e da queste verranno derivati in corrispondenza della presa utente.
I cavi, di regola, saranno adagiati sulle passerelle; l'infilaggio avverrà esclusivamente nel caso sia l'unico sistema di posa.
Per agevolare l'operazione di infilaggio dei cavi dovrà essere consentito usare lubrificanti che non pregiudichino le prestazioni elettriche e meccaniche degli stessi; non dovrà essere accettato l'uso di grasso o di altri sostanze dannose all'isolamento dei cavi.
Il tiro dovrà essere attuato sui conduttori e non sugli isolanti o sulle guaine protettive. Lo sforzo di tiro applicato al cavo non dovrà essere superiore ai limiti sopportati dalle anime dei cavi.
La lavorazione dei cavi verrà eseguita con attrezzatura idonea e certificata per l'utilizzo. Si dovranno rispettare i valori previsti per il raggio di curvatura minimo.
Cavi di permutazione (Patch-cord) in rame
Dovranno essere forniti cavi di permutazione realizzati utilizzando lo stesso cavo UTP di categoria 6, già cablato su entrambe le estremità con i relativi connettori RJ45. I cavi di permuta devono essere a prestazioni certificate.
Certifica
La certifica deve essere eseguita in ottemperanza a quanto stabilito da ISO/EIC IS 11801, EN/CENELEC 50173 e, per quanto non specificato, agli standard TIA/EIA 568 A/B e TIA/EIA TSB67. Quest’ultimo in particolare, non definisce solo le modalità di test e certifica di un cablaggio strutturato, ma anche le specifiche (sensibilità ed accuratezza) degli strumenti di misura necessari.
Lo scopo della certifica è quello di garantire che, dopo la posa in opera, le caratteristiche elettriche ed ottiche dei link siano nei valori previsti dagli standard. Si tratta quindi di una verifica della conformità dei cablaggi in rame (cavi e link) alle categorie degli standard, e della perdita di accoppiamento sui connettori.
- La certifica dovrà essere effettuata sul 100% dei cavi, delle prese e dei collegamenti, con le caratteristiche e le prestazioni di ogni singola presa e di ogni collegamento riportati su supporto cartaceo e magnetico, in particolare i files di misura dovranno essere scaricati su PC del committente al termine della certifica.
- La certifica dovrà essere effettuata con strumenti della classe più elevata esistente al momento della realizzazione dei lavori per le misurazioni da effettuare.
- Per garantire le prestazioni nel tempo e anche in condizioni estreme di funzionamento, sulla documentazione rilasciata dovrà essere indicato anche il margine tra il valore misurato e quello previsto dal test di classe di connessione eseguito.
- Prima di iniziare le operazioni di test, dovrà essere eseguita la calibratura dello strumento.
- A lavori ultimati, dovrà essere rilasciata la certificazione del costruttore del sistema di cablaggio installato.
- Per ogni tipologia di cavo e collegamento dovranno essere fornite le indicazioni riportate nei paragrafi successivi.
Documentazione tecnica finale
Per sfruttare a pieno la flessibilità del sistema di cablaggio è importante che venga messa a disposizione del Committente tutta la documentazione as-built (supporto cartaceo ed elettronico) riguardante il sistema stesso. Pertanto dovranno essere consegnati al termine dei lavori:
- Schemi logici e funzionali della rete
- Tavola planimetrica con indicazione della posizione degli armadi di distribuzione, dei percorsi dei cavi e della distribuzione delle prese terminali in campo;
- Lista dei materiali e dei componenti utilizzati comprensiva di manuali e documentazione tecnica ;
- Caratteristiche tecniche e certificati di conformità agli standard di materiali ed apparecchiature fornite;
- Piano per l’interconnessione fisica dei componenti passivi;
Certifica per tratte di cavo UTP cat. 6
Dalla documentazione fornita dovranno risultare le indicazioni di seguito elencate, e relative alla certifica tramite strumenti ad alta precisione ed accuratezza.
- Nominativo della ditta certificatrice;
- Nominativo del tecnico che esegue la certifica;
- Tipologia, classe di misura e numero di serie dello strumento impiegato;
- Numero identificativo della tratta a cui si riferisce il test;
- Versione del software utilizzato;
- Tipo di test di connessione effettuato;
- Lunghezza di ogni singola coppia;
- Impedenza di ogni singola coppia;
- Resistenza di ogni singola coppia;
- Capacità di ogni singola coppia;
- Massimo valore di attenuazione per ogni coppia e relativa frequenza di test;
Garanzia
Al termine dei lavori dovrà essere rilasciata la garanzia sul sistema di cablaggio e sugli apparati attivi. La garanzia dovrà avere durata di:
- almeno 12 mesi per i componenti attivi
- almeno 15 anni per tutti i componenti ed il sistema di cablaggio stesso (deve essere fornita la garanzia estesa del costruttore sul sistema di cablaggio);
Il periodo di garanzia decorrerà dalla data di collaudo favorevole dell’impianto e dovrà essere rilasciato apposito modulo della garanzia offerta.
13. IMPIANTO DI TERRA
Collettori e sub-collettori di terra
All'interno del quadro generale di settore e dei quadri secondari sarà installato un collettore di terra, costituito da una barra di rame preforata, di dimensioni minime 30x5 mm, fissata nella parte bassa in corrispondenza delle morsettiere.
A tale barra saranno collegati i conduttori di protezione ed i conduttori equipotenziali principali successivamente descritti.
Collettori equipotenziali di terra saranno realizzati anche nei locali tecnologici e nei locali contenenti bagni e docce. Costruttivamente saranno costituiti da una barra di rame preforata installata all’interno di apposito contenitore di pvc con coperchio trasparente. Negli ambienti con un numero limitato di collegamenti equipotenziali, in luogo della piastra di rame preforata, è ammesso l’uso di apposite morsettiere di terra predisposte con barrette di
continuità in rame.
Conduttori di protezione
I conduttori di protezione collegheranno i collettori di terra dei quadri elettrici con tutti i punti luce, i punti presa e gli allacciamenti di forza motrice costituenti l’impianto elettrico.
L’eventuale corrente di guasto a terra in un circuito, provocherà l’intervento della protezione differenziale installata, a monte dello stesso, sul quadro elettrico con interruzione automatica dell’alimentazione.
La sezione dei conduttori di protezione sarà scelta in accordo alle norme CEI 64-8.
Conduttori equipotenziali principali e supplementari
I conduttori equipotenziali principali collegheranno, tra loro, il collettore generale di terra con i collettori di terra dei quadri elettrici e sub collettori; collegheranno inoltre ciascun collettore con tutte le “masse” e "masse estranee" esistenti nell'impianto. In particolare: le condutture dell'acqua, del riscaldamento e del gas nel punto accessibile più prossimo al terreno ed in ogni altro punto ove tale massa entri naturalmente in contatto con il potenziale di terra.
14. IMPIANTO VIDEOCOTOFONICO
Riferimenti normativi
CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V incorrente alternata e a 1500V in corrente continua
Guida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati.
Descrizione impianto
L’impianto videocitofonico è composto da:
- posto esterno con pulsantiera e telecamera per ripresa;
- serratura elettrica;
- apparecchio interno costituito da monitor per ricezione visiva e da apparecchio citofonico per ricezione fonica;
- alimentatore d'impianto.
Per il posto citofonico o videocitofonico esterno usare componenti (contenitori e/o apparecchiature) con grado di protezione minimo IP 44.
15. ELENCO MARCHE
Il presente Elenco Marche ha lo scopo di indicare uno standard di qualità dei materiali da impiegare nella esecuzione degli impianti. Come indicato precedentemente, in particolare per gli impianti speciali di cui le opere del presente appalto costituiranno una integrazione e ampliamento sono da considerare come tassative le marche ed i modelli esistenti all’interno del complesso.
Eventuali altre Marche proposte dall'Installatore dovranno essere preventivamente accettate dalla D.L.
Quadri, interruttori, contattori ed apparecchiature Bassa Tensione: SCHNEIDERELECTRIC, ABB, o similare
Tubazioni: A marchio Italiano di Qualità
Cavi e conduttori: A marchio Italiano Qualità
Xxxxxxxxxx comando e prese stagne: GEWISS, PALAZZOLI o similare Xxxxxxxxxx comando e prese serie civile: bTICINO, VIMAR o similare Corpi illuminanti: Wiva Group S.p.a, Xxxxxxxx’x srl o similare
INDICAZIONI PER LA SICUREZZA
6. INDICAZIONI PRELIMINARI PER LA SICUREZZA
Indagini preliminari
L’area, sulla quale si svolgeranno i lavori, deve essere attentamente esaminata per stabilire se esistono linee elettriche aeree, cavi sotterranei, fognature, acquedotti, sorgenti, acque superficiali, gallerie, servitù a favore d’altri fondi confinanti, pericoli di frane, smottamenti, valanghe e comportamento dei venti dominanti nella zona.
Poiché le lavorazioni riguardano interventi sulla copertura, sulle facciate e sugli infissi, i rischi connessi sono sostanzialmente quelli relativi all’utilizzo di ponteggi ed alle cadute dall’alto.
Recinzione del cantiere
Sul perimetro del cantiere deve essere allestita una recinzione, le aperture devono essere mantenute chiuse a chiave durante le ore non lavorative. In cantiere devono essere allestiti i locali per: uffici, spogliatoi, lavatoi, docce, gabinetti, locale di ricovero, refettorio e deposito dei materiali.
La recinzione che impedisce l’accesso agli estranei e che segnala la zona dei lavori deve essere allestita con elementi decorosi e duraturi; sugli accessi devono essere esposti i segnali di divieto d’ingresso a persone non autorizzate. La recinzione deve essere adeguata ai regolamenti edilizi locali per eventuali particolari caratteristiche richieste.
Quando sia previsto il passaggio o lo stazionamento di terzi in prossimità di zone di lavoro elevate di pertinenza al cantiere, devono essere adottare misure per impedire che la caduta accidentale di materiali possa costituire pericolo. Recinzioni, sbarramenti, protezioni, segnalazioni e avvisi devono essere mantenuti in buone condizioni e resi ben visibili.
Tabella informativa
Il “cartello di cantiere” deve essere collocato in posizione ben visibile e contenere tutte le indicazioni necessarie a qualificare il cantiere. Cartello e sistema di sostegno devono essere realizzati con materiali d’adeguata resistenza e aspetto decoroso.
Emissioni inquinanti
Qualsiasi emissione proveniente dal cantiere nei confronti dell’ambiente esterno deve essere valutata al fine di limitarne gli effetti negativi.
Lavori in elevazione
I ponteggi metallici devono essere di tipo regolarmente autorizzato, eretti in base al progetto, quando ne incorre l’obbligo, o in base agli schemi di montaggio previsti dal fabbricante ed al relativo disegno esecutivo.
Alla base del ponteggio è opportuno esporre il previsto cartello indicante la sua natura (da costruzione o da manutenzione), il numero complessivo degli impalcati e dei carichi massimi ammissibili.
Qualora sia necessario rimuovere alcuni impalcati in corrispondenza ai piani già disarmati, le aperture perimetrali devono essere sbarrate oppure si devono precludere gli accessi a questi piani non più protetti dal ponte esterno.
Fra i piani di calpestio ed il fabbricato sono ammessi 30 cm di distacco.
Il transito fra i diversi piani del ponteggio, se non si svolge direttamente dall’interno del fabbricato, deve avvenire con scale a pioli vincolate, sfalsate, con parapetti/corrimano o, meglio, poste verso il fabbricato.
Per i pericoli di caduta verso l’interno si devono utilizzare impalcature mobili ed allestire parapetti sui vani delle scale, sui vani degli ascensori e su ogni altra apertura prospiciente il vuoto.
Posizionando ampi pannelli d’armatura si deve provvedere al loro sganciamento dai sistemi d’imbracatura solo dopo che siano stati vincolati.
Il materiale disarmato deve essere subito schiodato, ripulito e calato a terra con cestoni o imbracature ed essere accatastato in modo stabile.
Lavori di copertura
Le armature ed i getti di copertura richiedono particolare attenzione qualora questa sia a falde inclinate. I parapetti dei ponteggi devono avere un’altezza adeguata, devono essere pieni o avere correnti ravvicinati per offrire una sicura protezione in caso di scivolamento dalla falda.
Sistemi di protezione contro le cadute dall'alto
1. Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva come previsto all'articolo 111, comma 1, lettera a), è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, quali i seguenti:
a) assorbitori di energia;
b) connettori;
c) dispositivo di ancoraggio;
d) cordini;
e) dispositivi retrattili;
f) guide o linee vita flessibili;
g) guide o linee vita rigide;
h) imbracature.
2. Il sistema di protezione, certificato per l'uso specifico, deve permettere una caduta libera non superiore a 1,5 m o, in presenza di dissipatore di energia a 4 metri.
3. Il cordino deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali.
4. Nei lavori su pali il lavoratore deve essere munito di ramponi o mezzi equivalenti e di idoneo dispositivo anticaduta.
Ponteggi ed opere provvisionali
1. Nei lavori che sono eseguiti ad un'altezza superiore ai m 2, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose conformemente al punto 2 dell'allegato XVIII.
Montaggio e smontaggio delle opere provvisionali
1. Il montaggio e lo smontaggio delle opere provvisionali devono essere eseguiti sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori.
Deposito di materiali sulle impalcature
1. Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori.
2. Il peso dei materiali e delle persone deve essere sempre inferiore a quello che è consentito dalla resistenza strutturale del ponteggio; lo spazio occupato dai materiali deve consentire i movimenti e le manovre necessarie per l'andamento del lavoro.
Disposizione dei montanti
1. I montanti devono essere costituiti con elementi accoppiati, i cui punti di sovrapposizione devono risultare sfalsati di almeno un metro; devono altresì essere verticali o leggermente inclinati verso la costruzione.
2. Per le impalcature fino ad 8 metri di altezza sono ammessi montanti singoli in un sol pezzo; per impalcature di altezza superiore, soltanto per gli ultimi 7 metri i montanti possono essere ad elementi singoli.
3. Il piede dei montanti deve essere solidamente assicurato alla base di appoggio o di infissione in modo che sia impedito ogni cedimento in senso verticale ed orizzontale.
4. L'altezza dei montanti deve superare di almeno metri 1,20 l'ultimo impalcato o il piano di gronda.
5. La distanza tra due montanti consecutivi non deve essere superiore a m 3,60; può essere consentita una maggiore distanza quando ciò sia richiesto da evidenti motivi di esercizio del cantiere, purché, in tale caso, la sicurezza del ponteggio risulti da un progetto redatto da un ingegnere o architetto corredato dai relativi calcoli di stabilità.
6. Il ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggi a rombo o di pari efficacia.
Parapetti
1. Gli impalcati e ponti di servizio, le passerelle, le andatoie, che siano posti ad un'altezza maggiore di 2 metri, devono essere provvisti su tutti i lati verso il vuoto di robusto parapetto e in buono stato di conservazione.
MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI
7. INDICAZIONI GENERALI PER LA MANUTENZIONE
La manutenzione, sia essa di tipo ordinaria che straordinaria, ha la finalità di mantenere costante nel tempo le prestazioni degli impianti al fine di conseguire: -le condizioni di base richieste -le prestazioni di base richieste -la massima efficienza delle apparecchiature. L’attuazione di una strategia di interventi a carattere preventivo e di un programma di controlli ed ispezioni consente di massimizzare la durata dei componenti limitando e rallentando gli effetti dell’usura. Essa comprende quindi tutte le operazioni necessarie all’ottenimento di quanto sopra nonché ad: -ottimizzare i consumi (energia elettrica, gas, etc.);-garantire una lunga vita all’impianto, prevedendo le possibili avarie e riducendo nel tempo i costi di manutenzione straordinaria che comportano sostituzioni e/o riparazioni di componenti importanti dell’impianto.
Manutenzione ordinaria
Si intende ordinaria la manutenzione quando: -comporta l’impiego di materiali di consumo (stracci, con attrezzi di tipo corrente (chiavi, cacciaviti e simili); -non richiede parti specifiche di lubrificanti, grassi e simili) o di ricambio espressamente previsti (fusibili di valvole, filtri a perdere, filtri aria, etc.); -può essere eseguita in luogo ricambio, ma
unicamente minuterie o materiali di normale usura (ranelle, guarnizioni, materiali di saldatura e simili). Comprende: -tutti gli oneri relativi alle operazioni ordinarie e necessarie per assicurare l’efficienza degli impianti e la loro conservazione.
Si intende straordinaria la manutenzione quando:
non può essere eseguita in loco oppure quando, eseguita in loco, richiede mezzi di particolare importanza
- (ponteggi e mezzi di sollevamento) ed attrezzature particolari (saldature elettriche, filettatrici, etc.);
-
comporta l’approvvigionamento di parti di ricambio, oppure la sostituzione di componenti dell’impianto di uso non corrente.
CRITERI DI UTILIZZO FONDAMENTALI
Si vogliono innanzi tutto ricordare alcuni criteri di utilizzo base degli impianti elettrici. - Mantenere in perfetto stato di funzionamento tutti gli impianti di sicurezza. - All’interno dei quadri deve accedere soltanto personale specializzato ed autorizzato.
- I cartelli indicatori devono essere sempre visibili. -Controllare con continuità lo stato di conservazione dell’isolamento dei cavi, delle morsettiere, delle spine, etc. -Non mettere a terra le apparecchiature elettriche con doppio isolamento. - Evitare adattamenti pericolosi tra prese e spine non corrispondenti. -Non estrarre le spine agendo sui cavi. -Non sovraccaricare le linee elettriche.
-Le operazioni di controllo e verifica degli impianti devono avvenire in orari in cui eventuali black-out non generino situazioni di rischio. -I controlli sugli impianti devono essere affidati a persone con conoscenze teoriche ed esperienza pratica adeguata.
-Il corretto funzionamento degli impianti deve essere controllato giornalmente.
Modalità di uso corretto dei principali componenti
Allarmi
-Verificare sempre il perfetto stato di funzionamento sia ottico che acustico degli allarmi. -Segnalare tempestivamente ogni tipo di anomalia. -Annotare tutti gli interventi su appositi registri.
Comandi di sicurezza
-Verificare sempre il perfetto stato di funzionamento di tutti i comandi di sicurezza, compresi gli elettromagneti delle
porte tagliafuoco. -Mantenere tutti i componenti perfettamente puliti. -Annotare tutti gli interventi su appositi registri.
Impianti a correnti deboli
-Mantenere gli impianti a correnti deboli in perfetto stato di pulizia. -Verificare il funzionamento anche in assenza di rete tutto dove necessario. -Controllare i display e le stampanti. -Annotare tutti gli interventi su appositi registri.
Impianti di forza motrice
-Mantenere tutti i componenti degli impianti di forza motrice in perfetto stato di funzionamento. -Controllare lo stato di conservazione degli isolamenti dei cavi, delle prese, ecc. -Non sovraccaricare le linee elettriche. -Non estrarre le spine agendo sui cavi. -Annotare tutti gli interventi su appositi registri.
Impianti di illuminazione artificiale
-Mantenere le lampade, i corpi illuminanti ed i comandi puliti ed in perfetto stato di conservazione. -Sostituire le lampade al termine della loro vita utile. -Mantenere in perfetto stato di funzionamento tutte le luci di sicurezza e la relativa cartellonistica. -Controllare lo stato di conservazione dell’isolamento dei cavi, delle morsettiere, ecc. -Non mettere a terra le apparecchiature elettriche con doppio isolamento. -Sostituire le spie luminose in caso di guasto. -Annotare su appositi registri tutti gli interventi effettuati.
Impianti di terra
-Controllare periodicamente l’integrità degli impianti di terra e la loro continuità. -Segnalare immediatamente eventuali anomalie. -Annotare su appositi registri tutti gli interventi effettuati.
Impianti soccorso disabili
- sempre il perfetto funzionamento ottico e acustico. -Segnalare Verificare tempestivamente ogni tipo di anomalia. -Annotare tutti gli interventi su appositi registri.
Quadri elettrici
-L’uso dei quadri elettrici deve essere riservato al personale autorizzato. -Nel caso di interventi delle protezioni prima di riavviare gli interruttori verificare che non ci siano disservizi a valle dei medesimi.
- Annotare tutti gli interventi su appositi registri.
Reti elettriche
-Mantenere tutti i componenti delle reti in perfetto stato di funzionamento. -Controllare lo stato di conservazione degli isolamenti. -Verificare le messe a terra. -Non sovraccaricare le linee elettriche. -Annotare tutti gli interventi su appositi registri.
1. OGGETTO DEI LAVORI 1
a. INTERPRETAZIONE DEI DISEGNI E DEI CAPITOLATI 1
RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1
2. DESCRIZIONE DEI LAVORI 1
a. INTERVENTI IMPIANTISTICI 1
RELAZIONE TECNICA 2
3. QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI 2
4. SPECIFICHE TECNICHE DEI MATERIALI 2
5. QUADRI ELETTRICI 4
a. GENERALITÀ 4
- attacchi anteriori a seconda delle esigenze costruttive e portate rilevabili dai disegni e dagli schemi dei quadri 5
CEI EN 60947-2: Apparecchiature a bassa tensione - Parte 2: Interruttori automatici 5
6. CAVI E CONDUTTORI 5
7. TUBAZIONI 5
8. SCATOLE DI DERIVAZIONE 6
9. ILLUMNAZIONE 6
11. PRESE DI CORRENTE ED ALIMENTAZIONI F.M 7
12. COMPONENTI IMPIANTO TELEFONICO E TRASMISSIONE DATI 7
13. IMPIANTO DI TERRA 9
14. IMPIANTO VIDEOCOTOFONICO 9
apparecchiature) con grado di protezione minimo IP 44 9
15. ELENCO MARCHE 9
INDICAZIONI PER LA SICUREZZA 10
6. INDICAZIONI PRELIMINARI PER LA SICUREZZA 10
Indagini preliminari 10
Recinzione del cantiere 10
Tabella informativa 10
Emissioni inquinanti 10
Lavori in elevazione 10
Lavori di copertura 10
Sistemi di protezione contro le cadute dall'alto 10
Ponteggi ed opere provvisionali 11
Montaggio e smontaggio delle opere provvisionali 11
Deposito di materiali sulle impalcature 11
Disposizione dei montanti 11
Parapetti 11
MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI 12
7. INDICAZIONI GENERALI PER LA MANUTENZIONE 12-13
ALLEGATI: SCHEDE APPARECCHIATURE
WPL PANEL EKO 0606 36W NW WHT
Codice prodotto | 41600017 |
Famiglia prodotto Serie | PANEL EKO PANEL_LIGHT |
Tensione apparecchio (V) | 200-240 |
Corrente apparecchio (mA) | 0.5 |
Potenza apparecchio (W) | 36 |
CCT (K) | 4000 |
Caratteristiche generali
Alimentatore | INCLUSO |
Tensione apparecchio (V) | 200-240 |
Corrente apparecchio (mA) | 0.5 |
Potenza apparecchio (W) | 36 |
Frequenza di funzionamento (Hz) | 50/60 |
Fattore di potenza | 0.95 |
Tensione LED (V) | 36 |
Corrente LED (mA) | 900 |
Potenza LED (W) | 32 |
CCT (K) | 4000 |
Apertura di fascio (°) | 113 |
Orientabilità (°) | -- |
Tipologia di colore | LUCE NATURALE |
Tipologia LED | SMD |
Caratteristiche dimensionali
Lunghezza (mm) | 595 |
Larghezza (mm) | 595 |
Altezza (mm) | 10 |
Foro di incasso (mm) | -- |
Prestazioni | |
Flusso luminoso LED (lm) | 3780 |
Flusso luminoso apparecchio (lm) | 3060 |
Efficienza LED (lm/W) | 126 |
Efficienza apparecchio (lm/W) | 85 |
Intensità luminosa (cd) | -- |
CRI | 80+ |
Durata di vita media (h) | X00 00000x |
UGR | <=19* |
* Apparecchio con valori UGR<=19 (UNI EN12464-1) rispettando i seguenti parametri di installazione:
H = altezza locale – 1.2m
Interdistanza minima apparecchi S=0.40H
Altre caratteristiche
Schermo di protezione PMMA
Temperatura ambiente di utilizzo (°C) -25 +40
Grado di protezione IP IP20 (V.I.) / IP40 (V.U.)
Protezione elettrica III
Protezione ignifuga F
Gruppo fotobiologico 0
Prestazioni illuminotecniche
Nota: Nel caso di apparecchio d’illuminazione con più di una sorgente luminosa, il piano d’illuminamento è riferito alla singola sorgente.
Caratteristiche per la spedizione
Codice a barre | 8054247488857 |
Imballo inner (pz) | 1 |
Imballo master (pz) | 5 |
Peso apparecchio (Kg) | -- |
Il prodotto è progettato, costruito, provato e verificato in conformità alle seguenti Direttive, Regolamenti e Norme Europee di prodotto:
EN 00000-0-0 A1, EN 55015, EN 00000-0-0, EN 00000-0-0, EN 62471, IEC TR 62471-2, EN 62031, EN 62031
A1+A2, EN 60598-1, EN 00000-0-0, EN 55015 A1
2014/35/EU, 2014/30/EU, 2011/65/EU, 2012/19/EU, 2010/30/EU, 874/2012/EU, 2009/125/EC, 1194/2012/EU
WL INCA S-SQ CEL FIX 21W NW WFL WHT
Codice prodotto | 41400011 |
Famiglia prodotto Serie | INCA-S CEL CEILING |
Tensione apparecchio (V) | 200-240 |
Corrente apparecchio (mA) | 280 |
Potenza apparecchio (W) | 21 |
CCT (K) | 4000 |
Caratteristiche generali
Alimentatore | INCLUSO |
Tensione apparecchio (V) | 200-240 |
Corrente apparecchio (mA) | 280 |
Potenza apparecchio (W) | 21 |
Frequenza di funzionamento (Hz) | 50/60 |
Fattore di Potenza | 0.9 |
Tensione LED (V) | 60 |
Corrente LED (mA) | 300 |
Potenza LED (W) | 18 |
CCT (K) | 4000 |
Apertura di fascio (°) | 109 |
Orientabilità (°) | -- |
Tipologia di colore | LUCE NATURALE |
Tipologia LED | SMD |
Caratteristiche dimensionali
Lunghezza (mm) | 225 |
Larghezza (mm) | 225 |
Altezza (mm) | 35 |
Prestazioni
Flusso luminoso LED (lm) | 2350 |
Flusso luminoso apparecchio (lm) | 1650 |
Efficienza LED (lm/W) | 131 |
Efficienza apparecchio (lm/W) | 79 |
Intensità luminosa (cd) | -- |
CRI | 80 |
Durata di vita media (h) | L70 35000h |
Altre caratteristiche
Schermo di protezione PMMA
Temperatura ambiente di utilizzo (°C) -25 +40
Protezione elettrica III
Grado di protezione IP 20
Protezione ignifuga F
Gruppo fotobiologico 0
Prestazioni illuminotecniche
Caratteristiche per la spedizione
Codice a barre | 8054247484798 |
Imballo inner (pz) | 1 |
Imballo master (pz) | 20 |
Peso apparecchio (Kg) | 1.00 |
Il prodotto è progettato, costruito, provato e verificato in conformità alle seguenti Direttive, Regolamenti e Norme Europee di prodotto:
EN 61547, EN 55015, EN 00000-0-0, EN 00000-0-0, EN 62471, IEC TR 62471-2, EN 62031+A1+A2, EN 60598-1, EN 00000-0-00+A1, EN 61347-1, EN 00000-0-0, EN 55015+A1
2014/35/EU, 2014/30/EU, 2011/65/EU, 2012/19/EU, 2010/30/EU, 874/2012/EU, 2009/125/EC, 1194/2012/EU
WPL LAJA-DI PDL 20W NW FL WHT
Codice prodotto | 41300005 |
Famiglia prodotto Serie | LAJA PENDANT_LIGHT |
Tensione apparecchio (V) | 220-240 |
Corrente apparecchio (mA) | 350 |
Potenza apparecchio (W) | 20 |
CCT (K) | 4000 |
Caratteristiche generali
Alimentatore INCLUSO
Tensione apparecchio (V) 220-240
Potenza apparecchio (W) 20
Corrente apparecchio (mA) 350
Fattore di Potenza 0.9
Frequenza di funzionamento (Hz) 50
CCT (K) 4000
Potenza LED (W) 18
Orientabilità (°) --
Apertura di fascio (°) 45
Tipologia di colore LUCE NATURALE
Tipologia LED COB
Caratteristiche dimensionali
Diametro (mm) 80
Altezza (mm) 250
Prestazioni | |
Flusso luminoso LED (lm) | 2030 |
Flusso luminoso apparecchio (lm) | 1597 |
Efficienza LED (lm/W) | 113 |
Efficienza apparecchio (lm/W) | 80 |
Intensità luminosa (cd) | 1976 |
CRI | 85+ |
Durata di vita media (h) | L80 50000h |
Altre caratteristiche
Schermo di protezione VETRO
Temperatura ambiente di utilizzo (°C) -25 +40
Protezione elettrica I
Grado di protezione IP 20
Protezione ignifuga F
Gruppo fotobiologico 1
Prestazioni illuminotecniche
Caratteristiche per la spedizione
Xxxxxx a barre | 8054247483616 |
Imballo inner (pz) | 1 |
Imballo master (pz) | 12 |
Peso apparecchio (Kg) | 1.1 |
Il prodotto è progettato, costruito, provato e verificato in conformità alle seguenti Direttive, Regolamenti e Norme Europee di prodotto:
EN 61547, EN 55015, EN 00000-0-0, EN 00000-0-0, EN 62471, IEC TR 62471-2, EN 62031+A1+A2, EN 60598-1, EN 00000-0-00+A1, EN 61347-1, EN 00000-0-0, EN 55015+A1
2014/35/EU, 2014/30/EU, 2011/65/EU, 2012/19/EU, 2010/30/EU, 874/2012/EU, 2009/125/EC, 1194/2012/EU
File
Sistema reglette LED 24W/mt codice RLF3M07
alimentatore incluso
Descrizione della collezione:
Sistema modulare per illuminazione diretta, diffusa e/o d'accento, composto da profili vuoti in estruso di alluminio verniciato o anodizzato 66x40 mm. di lunghezza predefinita o tagliabili a misura, disponibili nelle versioni a parete, plafone, sospensione, a incasso con cornice di battuta super-slim larghezza 5 mm. (61,5x40 mm.)e a incasso rasato a scomparsa totale trimless. Da integrare con sorgenti lineari LED, reglettes per lampade fluorescenti T16, proiettori con sorgente LED integrata e moduli binario max 16A 3 accensioni per inserimento di proiettori. Reglettes fluorescenti complete di alimentazione elettronica 50/60Hz 230/240V. Reglette LED con driver integrati. Da completare con le testate di chiusura laterali con sistema Light Proof, schermo diffondente in PC opalino bianco o microprismatico a luminanza controllata (conforme normativa EN 12464-1), profili di chiusura, di lunghezza predefinita o tagliabili a misura, o griglia dark-light in alluminio ad alta specularità e staffe di fissaggio o cavi di sospensione. Grado di protezione IP40.
Specifiche prodotto
Sorgente luminosa: linear LED Potenza apparecchio: 1x51,2W Temperatura colore: 3000K Indice di resa cromatica CRI: >80 Flusso led: 0lm
Flusso luminoso apparecchio: 4928 lm Efficienza apparecchio: 96 lm/W Tolleranza colore MacAdam: 3
Durata media stimata: 50000h Ta 25° L70B10 Alimentatore/trasformatore: incluso Tensione di rete: 220-240V / 50-60Hz
Classe di efficienza energetica: A+
Dimensione: L 2240 MM
Soddisfa EN605981 e relative note
File H
Sospensione LED bi-emissione con diffusore opalino
codice LTC937
Su richiesta disponibile la versione 4000°K
Descrizione della collezione:
Serie di apparecchi a sospensione e a parete per illuminazione diretta e indiretta diffusa, per sorgenti lineari LED o lampade fluorescenti T16. Alimentazione elettronica integrata 50/60Hz 230/240V. Corpo in estruso di alluminio 120x40mm. Finitura verniciata o anodizzata. Completi di cavi di sospensione in acciaio con sistema di regolazione micrometrica e cavo di alimentazione
l. 2000 mm., testate di chiusura laterali con sistema Light Proof e schermo diffondente in PC opalino bianco o microprismatico (conforme normativa EN12464-1) o griglia dark-light in alluminio ad alta specularità. Grado di protezione IP20 o IP40.
Specifiche prodotto
Installazione: sospensione Sorgente luminosa: linear LED Potenza apparecchio: 2x64W Temperatura colore: 3000K Indice di resa cromatica CRI: >80 Flusso led: 0lm
Diffusore: policarbonato opalino
Flusso luminoso apparecchio: 7361 lm Efficienza apparecchio: 58 lm/W Tolleranza colore MacAdam: 3
Durata media stimata: 50000h Ta 25° L70B10 Alimentatore/trasformatore: incluso Tensione di rete: 220-240V / 50-60Hz
Classe di efficienza energetica: A+
Dimensione: L 2825 MM
Soddisfa EN605981 e relative note