Generalità. I materiali ed i prodotti per uso strutturale, utilizzati nelle opere soggette al D.M. 14 gennaio 2008 devono rispondere ai requisiti indicati nel seguito. I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere: - identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili; - certificati mediante la documentazione di attestazione che preveda prove sperimentali per misurarne le caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche, effettuate da un ente terzo indipendente ovvero, ove previsto, autocertificate dal produttore secondo procedure stabilite dalle specifiche tecniche europee richiamate nel presente documento; - accettati dalla Direzione dei Lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione. Per i materiali e prodotti recanti la Marcatura CE sarà onere della Direzione dei Lavori, in fase di accettazione, accertarsi del possesso della marcatura stessa e richiedere ad ogni fornitore, per ogni diverso prodotto, il Certificato ovvero Dichiarazione di Conformità alla parte armonizzata della specifica norma europea ovvero allo specifico Benestare Tecnico Europeo, per quanto applicabile. Sarà inoltre onere della Direzione dei Lavori verificare che tali prodotti rientrino nelle tipologie, classi e/o famiglie previsti nella detta documentazione. Per i prodotti non recanti la Marcatura CE, la Direzione dei Lavori dovrà accertarsi del possesso e del regime di validità dell'Attestato di Qualificazione o del Certificato di Idoneità Tecnica all'impiego rilasciato del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Le prove su materiali e prodotti, a seconda delle specifiche procedure applicabili, devono generalmente essere effettuate da:
Generalità. Le malte da utilizzarsi per le opere di conservazione dovranno essere confezionate in maniera analoga a quelle esistenti. Per questo motivo si dovrà effettuare una serie di analisi fisico-chimico, quantitative e qualitative sulle malte esistenti, in modo da calibrare in maniera ideale le composizioni dei nuovi agglomerati. Tali analisi saranno a carico dell'Appaltatore dietro espressa richiesta della D.L. Ad ogni modo, la composizione delle malte, l'uso particolare di ognuna di esse nelle varie fasi del lavoro, l'eventuale integrazione con additivi, inerti, resine, polveri di marmo, coccio pesto, particolari prodotti di sintesi chimica, ecc., saranno indicati dalla D.L. dietro autorizzazione degli organi preposti alla tutela dell'edificio oggetto di intervento. Nella preparazione delle malte si dovranno usare sabbie di granulometria e natura chimica appropriate. Saranno, in ogni caso, preferite le sabbie di tipo siliceo o calcareo, mentre andranno escluse quelle provenienti da rocce friabili o gassose; non dovranno contenere alcuna traccia di cloruri, solfati, materie argillose, terrose, limacciose e polverose. I componenti di tutti i tipi di malte dovranno essere mescolati a secco. L'impasto delle malte dovrà effettuarsi manualmente o con appositi mezzi meccanici e dovrà risultare omogeneo e di tinta uniforme. I vari componenti, con l'esclusione di quelli forniti in sacchi di peso determinato, dovranno ad ogni impasto essere misurati sia a peso sia a volume. La calce spenta in pasta dovrà essere accuratamente rimescolata in modo che la sua misurazione riesca semplice ed esatta. Tutti gli impasti dovranno essere preparati nella quantità necessaria per l'impiego immediato e possibilmente in prossimità del lavoro. I residui di impasto non utilizzati immediatamente dovranno essere gettati a rifiuto, fatta eccezione per quelli formati con calce comune che, il giorno stesso della loro miscelazione, potranno essere riutilizzati. Tutte le prescrizioni relative alle malte faranno riferimento alle indicazioni fornite nella parte seconda Art. 2.3 del presente Capitolato. I tipi di malta e le loro classi sono definite in rapporto alla composizione in volume secondo la tabella seguente (D.M. 9 gennaio 1987): Cemento Calce aerea Calce idraulica Sabbia Pozzolana M4 Idraulica - - 1 3 - M4 Pozzolanica - 1 – – 3 M4 Bastarda 1 - 2 9 - M3 Bastarda 1 - 1 5 - M2 Cementizia 1 - 0,5 4 -
Generalità. Quale regola generale si intende che tutti i materiali, apparecchiature e componenti, previsti per la realizzazione degli impianti dovranno essere muniti del Marchio Italiano di Qualità (IMQ) e/o del contrassegno CEI o di altro Marchio e/o Certificazione equivalente. Tali materiali e apparecchiature saranno nuovi, di alta qualità, di sicura affidabilità, completi di tutti gli elementi accessori necessari per la loro messa in opera e per il corretto funzionamento, anche se non espressamente citati nella documentazione di progetto; inoltre, dovranno essere conformi, oltre che alle prescrizioni contrattuali, anche a quanto stabilito da Xxxxx, Regolamenti, Circolari e Normative Tecniche vigenti (UNI, CEI UNEL ecc.), anche se non esplicitamente menzionate. I materiali e i componenti devono corrispondere alle prescrizioni di legge e del presente Capitolato Speciale; essi dovranno essere della migliore qualità e perfettamente lavorati, e possono essere messi in opera solamente dopo l'accettazione della Direzione dei Lavori. Per quanto non espresso nel presente Capitolato Speciale, relativamente all'accettazione, qualità e impiego dei materiali, alla loro provvista, il luogo della loro provenienza e l'eventuale sostituzione di quest'ultimo, si applicano le disposizioni dell'art. 101 comma 3 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. e gli articoli 16, 17, 18 e 19 del Capitolato Generale d'Appalto D.M. 145/2000 e s.m.i. Il Direttore dei Lavori si riserva il diritto di autorizzarne l’impiego o di richiederne la sostituzione, a suo insindacabile giudizio, senza che per questo possano essere richiesti indennizzi o compensi suppletivi di qualsiasi natura e specie. Tutti i materiali che verranno scartati dal Direttore dei Lavori, dovranno essere immediatamente sostituiti, siano essi depositati in cantiere, completamente o parzialmente in opera, senza che l’Appaltatore abbia nulla da eccepire. Dovranno quindi essere sostituiti con materiali idonei rispondenti alle caratteristiche e ai requisiti richiesti. Salvo diverse disposizioni del Direttore dei Lavori, nei casi di sostituzione i nuovi componenti dovranno essere della stessa marca, modello e colore di quelli preesistenti, la cui fornitura sarà computata con i prezzi degli elenchi allegati. Per comprovati motivi, in particolare nel caso di componenti non più reperibili sul mercato, l'Appaltatore dovrà effettuare un’accurata ricerca al fine di reperirne i più simili a quelli da sostituire sia a livello tecnico-funzionale che estet...
Generalità. Il piano adottato dal Miur, approvato, come detto, con d.m. 16 novembre 2012, indicava le iniziative strategiche finalizzate alla completa “dematerializzazione delle procedure am- ministrative in materia di istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comunità dei docenti, del personale, degli studenti e delle famiglie” e si articolava in 5 parti: le azioni di implementazione per l’utilizzo dei sistemi informativi con riferimento alle procedure comuni dei tre dipartimenti del ministero (parte I: dipartimenti); le priorità strategiche per l’orga- nizzazione e il funzionamento degli uffici di diretta collaborazione con il ministro e i relativi sistemi informativi (parte II: uffici di diretta collaborazione); le azioni e gli obiettivi per la gestione del settore “istruzione”, con particolare risalto ai flussi di comunicazione tra il Miur e le istituzioni scolastiche (parte III: scuole); gli ambiti di intervento nel sistema universita- rio, della ricerca e dell’Afam (parte IV: università, Afam e ricerca); gli strumenti infrastrut- turali a supporto della dematerializzazione (parte V: infrastrutture). Per ogni parte del piano, un sommario descriveva i tratti salienti di ogni intervento pro- grammato con i relativi tempi di attuazione. Una scheda tecnica elaborata dal Consorzio Interuniversitario per il calcolo automatico dell’Italia Nord Orientale (Cineca)1 indicava i tempi delle azioni affidate alla collaborazione del consorzio stesso. Tale collaborazione non ha avuto corso per oltre due anni, secondo quanto riferito dal Miur, a causa di un dubbio insorto sulla possibilità dell’anzidetto consorzio di operare come
1 Il Cineca fu costituito nel 1969 su iniziativa del Ministero della pubblica istruzione, in forza della convenzione sottoscritta in data 14 luglio 1967 dai rettori delle Università fondatrici (Bologna, Firenze, Padova e Istituto Universitario di Economia e Commercio e di lingue e letterature straniere di Venezia). Oggi vi aderisce il 90 per cento università italiane. Oltre al supporto al calcolo scientifico, il consorzio è per statuto un centro per il trasferimento tecnologico verso l’università e la pubblica amministrazione, con lo scopo di facilitare l’adozione di nuove tecnologie da parte delle organizzazioni pubbliche. Per statuto, il consorzio è sottoposto alla vigi- xxxxx del Miur e svolge la sua attività senza scopo di lucro. soggetto in house providing del Miur per lo svolgimento dei servizi informatici necessari all’attuazione del ...
Generalità. Chiunque intenda eseguire opere di allacciamento alla rete fognaria pubblica, nonché interventi di modifica, riparazione o sostituzione di allacciamenti esistenti, dovrà presentare domanda al gestore secondo quanto previsto nella sezione C - Servizi fognatura e depurazione del regolamento del Servizio idrico integrato. I lavori relativi all’allacciamento alla rete fognaria pubblica, sia per lo scarico di acque reflue domestiche che industriali, sono eseguiti dal richiedente dietro autorizzazione rilasciata dal gestore e sulla base delle specifiche da questo impartite. Dal 1 gennaio 2009 il gestore eseguirà direttamente i lavori di allacciamento per il tratto ricadente in area pubblica, a spese del richiedente. In tale caso il gestore predisporrà un terminale di recapito, al quale il titolare dell’allaccio/scarico provvederà a collegare gli impianti di scarico interni. Nel caso di tubazioni fognarie posizionate all’interno di proprieta’ private il gestore, a spese del richiedente, realizzerà i primi 2 m di allacciamento in area privata. Il terminale di recapito verrà posizionato in prossimità del confine di proprietà in posizione concordata con il titolare dello scarico o con un suo tecnico di fiducia sulla base delle necessità di rispetto dei servizi del sottosuolo esistenti e delle prescrizioni impartite dalle Amministrazioni comunali. Q Al termine dell’esecuzione delle opere da parte del privato, verrà eseguito un collaudo finalizzato alla verifica del corretto funzionamento e della rispondenza di quanto costruito alle prescrizioni impartite dal gestore. Se il collaudo risulterà positivo, il gestore rilascerà al titolare dell’allacciamento un’attestazione di corretta esecuzione. In ogni caso sono di proprietà privata il sifone Firenze, la valvola antiriflusso ed i pozzetti, le inserzioni ed ogni altro impianto ed accessorio della rete fognaria privata. In casi particolari sono consentite diverse delimitazioni della proprietà dell'allacciamento. L’utente curerà ed ottempererà, per i lavori a suo carico, a tutti gli adempimenti occorrenti all’attuazione degli stessi, quali l’autorizzazione comunale, i permessi per l'occupazione di suolo pubblico o privato per l’esecuzione di scavi, ecc., nonché ai provvedimenti in fatto di salvaguardia degli altri servizi tecnologici che dovessero interferire con i lavori e a tutte le misure atte a garantire la sicurezza del traffico stradale. Se non eseguiti consecutivamente ai lavori realizzati dal gestore, l'utente dovr...
Generalità. Gli elementi di impianto e le apparecchiature a monte del punto di connessione sono di proprietà di DEA S.p.a., mentre sono di proprietà dell’Utente produttore tutti gli elementi a valle. L’Utente produttore si impegna a non manomettere o manovrare gli impianti e le apparecchiature di DEA S.p.a.. Si precisa che solo i gruppi generatori indicati dall’Utente produttore nel presente regolamento possono funzionare in parallelo con la rete DEA S.p.a.; è vietato il collegamento a tale rete di generatori diversi da essi. In caso di qualunque variazione rispetto a quanto indicato nel presente documento l’Utente produttore si impegna a contattare DEA S.p.a. per rinnovare il regolamento ed i relativi allegati. Ogni modifica dello schema d'impianto, riportato in allegato, dovrà essere preventivamente autorizzata da DEA S.p.a.. L’Utente produttore prende atto del fatto che possibili innovazioni tecnologiche o normative potranno in futuro indurre richieste di varianti o aggiunte a quanto riportato nel presente documento e si impegna ad agevolare l'attuazione di tali richieste per quanto di sua competenza. L’Utente produttore inoltre si impegna a comunicare tempestivamente a DEA S.p.a. qualsiasi iniziativa od evento che, per qualsiasi motivo, possa comportare modifica, anche parziale, di quanto esposto nel presente regolamento di esercizio ed a evitare l'attuazione di tale modifica sino a che non abbia ottenuto il consenso da DEA S.p.a., attenendosi comunque alle condizioni che eventualmente vincolassero tale consenso. Qualora l’Utente produttore non rispetti le prescrizioni riportate nel presente regolamento e/o nella Norma CEI 0-21, l’allacciamento potrà essere soggetto a sospensione o a limitazione sino al ripristino delle condizioni prescritte. DEA S.p.a. può esercitare il diritto di verificare in ogni momento il rispetto delle prescrizioni e di quanto dichiarato nel presente regolamento e nei relativi allegati, con facoltà di effettuare propri controlli. In caso di cessazione del contratto di connessione l’Utente produttore si impegna a contattare DEA S.p.a. al fine di distaccare la fornitura ed a mettere in sicurezza il collegamento elettrico dei propri impianti.
Generalità. È indetto un bando per la selezione di n. 26.304 volontari, da avviare nell’anno 2017 nei progetti di servizio civile nazionale in Italia e all’estero, presentati dagli enti di cui all’Allegato 1, approvati dal Dipartimento ai sensi dell’art. 6, comma 4, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77 ed inseriti nelle graduatorie. L’impiego dei volontari nei progetti decorre dalla data che verrà comunicata dal Dipartimento agli enti e ai volontari - tenendo conto, compatibilmente con la data di arrivo delle graduatorie e con l’entità delle richieste, delle date proposte dagli enti - secondo le procedure e le modalità indicate al successivo art. 6, a seguito dell’esame delle graduatorie. La durata del servizio è di dodici mesi. Ai volontari in servizio civile nazionale spetta un assegno mensile di 433,80 euro.
Generalità. L'Impresa sarà tenuta all'osservanza delle Norme Tecniche della legge 05/11/1971 n. 1086 “Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso, e per le strutture metalliche” (DM in vigore); dal D.M. 14.01.2008 e s.s.m.i. “Norme tecniche per le costruzioni. Per quanto applicabili e non in contrasto con le suddette Xxxxx, si richiamano qui espressamente anche le seguenti Norme UNI: - UNI 7070/82 relativa ai prodotti laminati a caldo di acciaio non legato di base e di qualità; - UNI 10011/88 relativa alle costruzioni in acciaio, recante istruzioni per il calcolo, l'esecuzione e la manutenzione I materiali impiegati nella costruzione di strutture in acciaio dovranno essere “qualificati”; la marcatura dovrà risultare leggibile ed il produttore dovrà accompagnare la fornitura con l'attestato di controllo e la dichiarazione che il prodotto è qualificato. Prima dell'approvvigionamento dei materiali da impiegare l'Impresa dovrà presentare alla Direzione Lavori, in copia riproducibile, i disegni costruttivi di officina delle strutture, nei quali, in conformità a quanto riportato negli elaborati forniti dal Progettista, dovranno essere completamente definiti tutti i dettagli di lavorazione, ed in particolare: - i diametri relativi e la disposizione dei chiodi e dei bulloni, nonché dei fori relativi ; - le coppie di serraggio dei bulloni ad alta resistenza ; - le classi di qualità delle saldature; - il progetto e le tecnologie di esecuzione delle saldature e specificatamente: le dimensioni dei cordoni, le caratteristiche dei procedimenti, le qualità degli elettrodi ; - gli schemi di montaggio e controfrecce di officina ; - la relazione di calcolo Sui disegni costruttivi di officina dovranno essere inoltre riportate le distinte dei materiali nelle quali sarà specificato numero, qualità, tipo di lavorazione, grado di finitura, dimensioni e peso teorico di ciascun elemento costituente la struttura. L'Impresa dovrà, inoltre, far conoscere per iscritto, prima dell'approvvigionamento dei materiali da impiegare, la loro provenienza con riferimento alle distinte di cui sopra. È facoltà della Direzione Lavori di sottoporre il progetto delle saldature e le loro tecnologie di esecuzione alla consulenza dell'Istituto Italiano della Saldatura o di altro Ente di sua fiducia. La Direzione Lavori stabilirà il tipo e l'estensione dei controlli da eseguire sulle saldature, sia in corso d'opera che ad opera finita, in conformità a quanto stabili...
Generalità. Il presente documento ha come obiettivo la descrizione, in termini generali, delle procedure e delle relative regole utilizzate dal certificatore accreditato INTESA per l’emissione di certificati qualificati. Tale impianto di regole e procedure scaturisce dall’ottemperanza alle attuali normative in merito la cui osservanza permette ad INTESA di essere inserita nell’elenco dei certificatori accreditati. Pertanto, in funzione delle normative menzionate, vengono coinvolte più entità che saranno meglio identificate nel prosieguo del documento.
B.1. Dati identificativi della versione del Manuale Operativo
Generalità. Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all'ambiente in cui sono installati e avere caratteristiche idonee a resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio. Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle relative norme CEI e alle tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano. Per i materiali la cui provenienza è prescritta dalle condizioni del presente Capitolato Speciale, potranno pure essere richiesti i campioni, sempre che siano materiali di normale produzione. In merito alla scelta dei materiali è raccomandata la preferenza ai prodotti nazionali o comunque a quelli dei Paesi della CE. Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la simbologia del CEI e la lingua italiana.