Abuso di posizione dominante Clausole campione

Abuso di posizione dominante. Quando un’impresa detiene una forte posizione sul mercato nel quale opera (c.d. “mercato rilevante”)21, essa potrebbe essere ritenuta, ai sensi del diritto antitrust, in “posizione dominante” o come detentrice di un “significativo potere di mercato”. Tale potere di mercato può essere detenuto da una singola impresa (posizione dominante individuale) o, in particolari circostanze, insieme ad altre imprese (posizione dominante collettiva). Le quote di mercato forniscono una prova tendenzialmente attendibile del potere di mercato di un’impresa, anche se non sono l’unico fattore da tenere in considerazione al fine di stabilire la dominanza. Ai fini dell’analisi antitrust è necessario prendere in considerazione le quote di mercato complessive detenute da tutte le società attive in un dato mercato rilevante controllate da Unipol Gruppo (posto che esse devono essere considerate come un’unica impresa dal punto di vista del diritto della concorrenza).
Abuso di posizione dominante. Un’impresa è dominante quando possiede nel mercato rilevante una forza economica tale da consentirle di ostacolare una concorrenza effettiva e di operare con un certo grado di indipendenza dalle possibili reazioni dei fornitori, concorrenti, clienti e consumatori finali. L’eventuale dominanza in un mercato rilevante va apprezzata caso per caso in base a numerosi fattori, quali ad esempio: – le quote di mercato 26 dell’impresa, anche alla luce della struttura competitiva del mercato stesso (ad esempio, forza degli altri concorrenti, stabilità delle quote, tasso di innovazione, fedeltà dei clienti, costi di passaggio dei clienti da un fornitore all’altro, ecc.); – vantaggi competitivi dell’impresa (ad esempio, integrazione verticale, rete distributiva capillare, controllo di infrastrutture – anche IT – non facilmente duplicabili, disponibilità di marchi o brevetti importanti, dimensione produttiva ottimale, portafoglio di prodotti molto ricco, grandi disponibilità finanziarie, ecc.); – concorrenza potenziale (ad esempio, costi di ingresso nel mercato per nuovi operatori, barriere legislative o tecnologiche, possibili reazioni delle aziende già presenti su mercato, ecc.). La detenzione di una posizione dominante può dipendere anche da: – la titolarità di prodotti irrinunciabili per i distributori, rivenditori e consumatori (c.d. “must stock item”); – la disponibilità di risorse scarse, necessarie ai concorrenti per operare in un mercato o ai clienti; – la posizione di partner commerciale inevitabile (ad esempio quando gli operatori distribuiscono in via esclusiva determinati dati necessari per confezionare prodotti o servizi offerti sul mercato).
Abuso di posizione dominante. Non vi è nulla di illegale o di sbagliato nel fatto che un'azienda abbia successo tramite l’utilizzo mezzi legittimi come l'uso di brevetti. Tuttavia, le leggi sulla concorrenza generalmente vietano la condotta di esclusione da parte di un monopolista (ad esempio Giappone e Stati Uniti) o l'abuso della loro forte posizione di mercato (ad esempio Giappone, UE e molti altri paesi). Si può affermare che le società con un significativo potere di mercato abbiano una responsabilità speciale nel tenere una corretta condotta in materia concorrenza perfetta. I comportamenti che possono essere considerati anticoncorrenziali se eseguiti da una società dominante / monopolistica senza giustificazione obiettiva sono: • fatturare prezzi irragionevolmente alti; • vendere a prezzi ingiustificatamente bassi (sottocosto) al fine di impedire l'ingresso sul mercato di un nuovo concorrente; • un accordo che vincola l'acquisto di un prodotto all’obbligo di acquistare un altro prodotto; • rifiutare di stipulare un contratto con un cliente; • stipulare requisiti di acquisto o vendita esclusivi (non concorrenza); o • strutturare rebates/sconti in modo tale che i clienti siano penalizzati se non acquistano tutti i prodotti a loro necessari dalla società dominante.
Abuso di posizione dominante. Quando un’impresa detiene una forte posizione sul mercato nel quale opera (c.d. “mercato rilevante”)12, essa potrebbe essere ritenuta, ai sensi del diritto antitrust, in “posizione dominante” o come detentrice di un “significativo potere di mercato”. Tale potere di mercato può essere detenuto da una singola impresa (posizione dominante individuale) o, in particolari circostanze, insieme ad altre imprese (posizione dominante collettiva). Le quote di mercato forniscono una prova tendenzialmente attendibile del potere di mercato di un’impresa, anche se non sono l’unico fattore da tenere in considerazione al fine di stabilire la dominanza. Ai fini dell’analisi antitrust è necessario prendere in considerazione le quote di mercato complessive detenute da tutte le società attive in un dato mercato rilevante controllate da UG (posto che esse devono essere considerate come un’unica impresa dal punto di vista del diritto della concorrenza). Altri elementi di cui bisogna tenere conto sono la posizione di mercato dei concorrenti; la possibilità di espansione e ingresso sul mercato da parte di concorrenti attuali o potenziali; e il potere contrattuale dei clienti della Compagnia 13 . In generale, un’impresa non verrà considerata dominante nel caso in cui abbia una quota di mercato inferiore al 40%14. Una quota di mercato compresa tra il 40% e il 50%, invece, potrebbe essere indicativa di un potere di mercato/dominanza. Tuttavia, qualora dovesse risultare che UnipolSai abbia una quota di mercato prossima o superiore al 30%15 o più in uno dei mercati in cui opera, tale informazione deve essere riportata all’ACO. La detenzione di una posizione dominante non è di per sé vietata. L’unico divieto posto dal diritto della concorrenza è infatti l’abuso della stessa, che si manifesta attraverso la condotta sul mercato dell’impresa dominante nei confronti dei suoi concorrenti, clienti o fornitori. Le condotte che possono costituire un abuso di posizione dominante formano un elenco aperto e, pertanto, non sono predeterminate dal legislatore. Il seguente elenco non esaustivo fornisce una descrizione delle principali condotte che sono considerate abusive – e quindi vietate dal diritto antitrust – quando poste in essere da società con un potere di mercato significativo: – prezzi predatori: applicazione di prezzi anormalmente bassi e inferiori ai costi;
Abuso di posizione dominante. Un’impresa è dominante quando possiede nel mercato rilevante una forza economica tale da consentirle di ostacolare una concorrenza effettiva e di operare con un certo grado di indipendenza dalle possibili reazioni dei fornitori, concorrenti, clienti e consumatori finali. L’eventuale dominanza in un mercato rilevante va apprezzata caso per caso in base a numerosi fattori, quali ad esempio: – le quote di mercato 17 dell’impresa, anche alla luce della struttura competitiva del mercato stesso (ad esempio, forza degli altri concorrenti, stabilità delle quote, tasso di innovazione, fedeltà dei clienti, costi di passaggio dei clienti da un fornitore all’altro, ecc.); – vantaggi competitivi dell’impresa (ad esempio, integrazione verticale, rete distributiva capillare, controllo di infrastrutture – anche IT – non facilmente duplicabili, disponibilità di marchi o brevetti importanti, dimensione produttiva ottimale, portafoglio di prodotti molto ricco, grandi disponibilità finanziarie, ecc.);

Related to Abuso di posizione dominante

  • DOTAZIONI TECNICHE Ai fini della partecipazione alla presente procedura, ogni operatore economico deve dotarsi, a propria cura, spesa e responsabilità della strumentazione tecnica ed informatica conforme a quella indicata nel presente disciplinare e nel documento "Regole del sistema di e-Procurement della pubblica amministrazione”, che disciplina il funzionamento e l’utilizzo del Sistema. In ogni caso è indispensabile:

  • Licenza Il software, comprese tutte le relative funzionalità e servizi, e la documentazione, compreso qualsiasi materiale della confezione ("Documentazione"), che accompagnano il presente Contratto di licenza (collettivamente il "Software") sono di proprietà di Symantec o dei suoi licenziatari e sono protetti dalla legge sul copyright. Sebbene Symantec continui a detenere la proprietà del Software, l'accettazione del presente Contratto di licenza concede all'Utente alcuni diritti di utilizzo del Software durante il Periodo del servizio. Il “Periodo del servizio” inizierà dalla data di installazione iniziale del Software, indipendentemente dal numero di copie che l'Utente è autorizzato a utilizzare in accordo con la Sezione 1.A del presente Contratto di licenza, e durerà per il periodo stabilito nella Documentazione o nella documentazione della transazione pertinente effettuata con il distributore o rivenditore autorizzato presso il quale è stato ottenuto il Software. Il Software può disattivarsi automaticamente e diventare non operativo al termine del Periodo del servizio e l'Utente non avrà diritto a ricevere alcun aggiornamento dei contenuti o delle funzionalità del Software a meno che il Periodo del servizio non venga rinnovato. Gli abbonamenti per i rinnovi del Periodo del servizio saranno disponibili conformemente alla policy di supporto di Symantec situata all'indirizzo xxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xx/xx/xxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxxxx_xxxxxxx_xxxxxx.xxx. Il presente Contratto di licenza disciplina qualsiasi versione, revisione o miglioramento del Software reso disponibile all'Utente da Symantec. Ad eccezione di eventuali modifiche contemplate nella Documentazione e fatto salvo il diritto di risoluzione di Symantec per inadempimento dell'Utente secondo quanto stabilito nella Sezione 9, i diritti e gli obblighi dell'Utente ai sensi del presente Contratto di licenza riguardanti l'utilizzo del suddetto Software sono i seguenti. Durante il Periodo del servizio, è possibile:

  • CAUZIONI E GARANZIE Art. 34 Cauzione provvisoria ...............................................................................................................................

  • Norme finali e transitorie Articolo 32