Caratteristiche delle derrate alimentari. Tutti i prodotti alimentari impiegati e direttamente forniti, devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate, alle Tabelle merceologiche (all. n. 3 del presente capitolato) e ai limiti di contaminazione microbica (all. n. 6 del presente capitolato), come previsto dalle disposizioni legislative vigenti. È fatto obbligo al Concessionario, durante lo stoccaggio nei suoi magazzini e nell’asilo nido, di separare i prodotti (deperibili e non) biologici da quelli convenzionali, quelli destinati ai celiaci da quelli per gli altri utenti. I prodotti alimentari presenti nei frigoriferi, nelle celle e nel magazzino destinati all’A.C. devono essere chiaramente identificabili come prodotti destinati all’A.C. I prodotti alimentari non conformi devono essere identificabili come “prodotti non conformi” e isolati dal lotto, quindi segregati in area apposita e opportunamente identificata. Il Concessionario deve comunicare all’A.C. l’elenco aggiornato dei Fornitori qualificati e le eventuali variazioni. Le carni rosse devono essere di razza Piemontese come indicato nell’allegato Tabelle merceologiche (all. n. 3 del presente capitolato). Il Concessionario deve comunicare all’A.C. tutti i cambi di fornitori apportati e, su specifica richiesta dell’A.C., deve fornire le schede tecniche dei prodotti. Tutte le materie prime di origine animale e vegetale, deperibili e non (fatta eccezione per le indicazioni più specifiche per alcune referenze), devono essere di provenienza nazionale e, solo in caso di non reperibilità, di provenienza comunitaria. È consentita la provenienza extracomunitaria per la frutta esotica (banana e ananas). In caso di irreperibilità di prodotti con le caratteristiche previste nel presente articolo ogni variazione deve essere autorizzata dall’A.C.. Tutti gli alimenti utilizzati, sottoforma di materie prime o derivati, non devono contenere organismi geneticamente modificati (O.G.M.). Il Concessionario deve attenersi a quanto indicato nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) e alle migliorie previste nel progetto-offerta presentato in sede di gara che andranno a integrare le tabelle stesse. Il Concessionario deve fornire prodotti freschi di stagione di derivazione biologica per quanto riguarda frutta e verdura. I prodotti che sono consentiti anche surgelati, di derivazione biologica, sono i seguenti: piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi (all. n. 3 del presente capitolato). Per la fornitura di prodotti ortofrutticoli, sono consentite nel caso di non reperibilità, previa autorizzazione da parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con prodotti a lotta integrata o in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Il Concessionario deve inoltre fornire tutti i prodotti biologici indicati nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) con la dicitura “PER IL NIDO PRODOTTO BIOLOGICO”. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto della normativa vigente. Il Concessionario deve fornire prodotti frutticoli (di provenienza esotica e non) di derivazione biologica. Per la fornitura di prodotti frutticoli, sono consentite nel caso di non reperibilità, previa autorizzazione da parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con prodotti a lotta integrata o in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Tutti i prodotti orto-frutticoli devono essere scrupolosamente freschi di stagione ad eccezione di piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi che sono consentiti anche surgelati. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto della normativa vigente
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Samples: Service Agreement
Caratteristiche delle derrate alimentari. Tutti i prodotti Le derrate alimentari impiegati e direttamente forniti, devono le bevande dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate, alle Tabelle merceologiche Merceologiche allegate e alle “Linee guida per l’analisi del rischio nel campo della microbiologia degli alimenti” – Progetto Regionale approvato con Deliberazione della Direzione Sanità Regione Piemonte n. 780 del 18/12/2011 (alldocumento allegato denominato Limiti di Contaminazione Microbica). n. 3 del presente capitolato) e ai limiti di contaminazione microbica (all. n. 6 del presente capitolato), come previsto dalle disposizioni legislative vigenti. È E’ fatto obbligo al Concessionarioall’I.A., durante lo stoccaggio nei suoi magazzini e nell’asilo nidoloro magazzini, di separare i prodotti (deperibili e non) biologici da quelli convenzionali, quelli destinati ai celiaci da quelli per gli altri utenti. I prodotti alimentari presenti nei frigoriferi, nelle celle e nel magazzino destinati all’A.C. al Comune di Moncalieri devono essere chiaramente identificabili come prodotti destinati all’A.C. al Comune di Moncalieri. I prodotti alimentari non conformi devono essere identificabili identificati come “prodotti non conformi” e ed isolati dal lotto, quindi segregati in area apposita e ed opportunamente identificata. Il Concessionario deve L’I.A. dovrà comunicare all’A.C. l’elenco elenco aggiornato dei Fornitori qualificati con le referenze da essi fornite e le eventuali variazioni. Le carni rosse devono essere di razza Piemontese come indicato nell’allegato “Tabelle merceologiche (allMerceologiche”. n. 3 Sono previste derrate alimentari biologiche o ottenute con lotta integrata del presente capitolato). Il Concessionario deve comunicare all’A.C. tutti i cambi di fornitori apportati e, su specifica richiesta dell’A.C., deve fornire territorio o provenienti dal Commercio Equo e Solidale come meglio specificato nelle “Tabelle Merceologiche” che ne determinano le schede tecniche relative caratteristiche e requisiti L’I.A. dovrà attenersi scrupolosamente alla fornitura dei prodotti. Tutte le materie prime di origine animale e vegetale, deperibili e non (fatta eccezione per le indicazioni più specifiche per alcune referenze), devono essere di provenienza nazionale e, solo in caso di non reperibilità, di provenienza comunitaria. È consentita la provenienza extracomunitaria per la frutta esotica (banana e ananas). In caso di irreperibilità di prodotti con le caratteristiche previste nel presente articolo ogni variazione deve essere autorizzata dall’A.C.. Tutti gli alimenti utilizzati, sottoforma di materie prime o derivati, non devono contenere organismi geneticamente modificati (O.G.M.). Il Concessionario deve attenersi a quanto indicato nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) e alle migliorie previste nel progetto-offerta presentato in sede di gara che andranno a integrare le tabelle stesse. Il Concessionario deve fornire prodotti freschi di stagione di derivazione biologica per quanto riguarda frutta e verdura. I prodotti che sono consentiti anche surgelati, di derivazione biologica, sono i seguenti: piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi (all. n. 3 del presente capitolato). Per la fornitura di prodotti ortofrutticoli, sono consentite nel caso di non reperibilitàSono consentite, previa autorizzazione da parte dell’A.C., dell’A.C,. al massimo quattro variazioni al mese con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con altri prodotti a lotta integrata del territorio o in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Il Concessionario deve inoltre fornire tutti i prodotti biologici indicati nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) con la dicitura “PER IL NIDO PRODOTTO BIOLOGICO”. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto della normativa vigente. Il Concessionario deve fornire prodotti frutticoli (di provenienza esotica e non) di derivazione biologica. Per la fornitura di prodotti frutticoli, sono consentite nel delle Regioni contermini o nazionali In caso di non reperibilitàvariazioni ulteriori rispetto al numero sopra indicato, previa autorizzazione da parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti si procederà all’applicazione di provenienza biologica nel mese oppure con prodotti a lotta integrata o in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Tutti i prodotti orto-frutticoli devono essere scrupolosamente freschi di stagione ad eccezione di piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi che sono consentiti anche surgelati. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto della normativa vigentesanzione pecuniaria.
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Samples: Capitolato Speciale Di Appalto
Caratteristiche delle derrate alimentari. Tutti i prodotti Le derrate alimentari impiegati e direttamente forniti, devono le bevande dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Leggi Xxxxx in materia che qui si intendono tutte richiamate, alle “Tabelle merceologiche Merceologiche ed igiene delle derrate alimentari” (allAllegato “1”) ed ai Criteri Microbiologici di cui al suddetto art. n. 3 84 del presente capitolato) Capitolato, nonché da quanto previsto dal PANGPP di cui all’allegato 1 G.U. n. 220 del 21.11.2011 e ai limiti di contaminazione microbica (all. n. 6 del presente capitolato), come previsto dalle disposizioni legislative vigenti. È s.m.i.. E’ fatto obbligo al Concessionarioall’Impresa aggiudicataria, durante lo stoccaggio nei suoi magazzini e nell’asilo nidoloro magazzini, di separare tutti i prodotti (deperibili e non) biologici da quelli convenzionali. E’ assolutamente vietato l’utilizzo di alimenti, quelli destinati ai celiaci da quelli per gli altri utentisotto forma di materie prime o derivati, contenenti organismi geneticamente modificati (O.G.M.). I prodotti alimentari presenti nei frigoriferinon conformi, nelle celle e nel magazzino destinati all’A.C. non restituiti immediatamente al fornitore devono essere chiaramente identificabili identificati come prodotti destinati all’A.C. I prodotti alimentari non conformi devono essere identificabili come “prodotti non conformi” e ed isolati dal lotto, quindi segregati in area apposita e ed opportunamente identificata. Il Concessionario deve comunicare all’A.C. l’elenco aggiornato dei Fornitori qualificati e le eventuali variazioni. Le carni rosse devono I cibi non conformi, rilevati presso il punto di distribuzione, dovranno essere eliminati presso il plesso scolastico al termine del servizio di razza Piemontese come indicato nell’allegato Tabelle merceologiche (all. n. 3 del presente capitolato)distribuzione, salvo diverse indicazioni delle autorità competenti o dell'A.C. in accordo con l'Impresa aggiudicataria. Il Concessionario deve concessionario dovrà comunicare all’A.C. tutti i cambi alla Amministrazione Comunale, ad ogni inizio servizio, l’elenco dei fornitori qualificati; ogni aggiornamento di fornitori apportati e, su specifica richiesta dell’A.C., deve fornire le schede tecniche dei prodotti. Tutte le materie prime di origine animale e vegetale, deperibili e non (fatta eccezione per le indicazioni più specifiche per alcune referenze), devono essere di provenienza nazionale e, solo in caso di non reperibilità, di provenienza comunitaria. È consentita la provenienza extracomunitaria per la frutta esotica (banana e ananas). In caso di irreperibilità di prodotti con le caratteristiche previste nel presente articolo ogni variazione tale elenco deve essere autorizzata dall’A.C.. Tutti gli alimenti utilizzati, sottoforma di materie prime o derivati, non devono contenere organismi geneticamente modificati (O.G.M.). Il Concessionario deve attenersi a quanto indicato nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) e alle migliorie previste nel progetto-offerta presentato in sede di gara che andranno a integrare le tabelle stesse. Il Concessionario deve fornire prodotti freschi di stagione di derivazione biologica per quanto riguarda frutta e verdura. I prodotti che sono consentiti anche surgelati, di derivazione biologica, sono i seguenti: piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi (all. n. 3 del presente capitolato)inoltrato alla Amministrazione Comunale. Per la fornitura preparazione dei menù l’A.C. intende utilizzare prodotti biologici, prodotti IGP (Indicazione Geografica Protetta), DOP (Denominazione di Origine Protetta)e STG (Specialità Tradizionale Garantita) e prodotti ortofrutticoliPAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), sono consentite nel caso a chilometro zero, nonchè carni bovine di non reperibilitàRazza Piemontese a filiera tracciata e/o filiera certificata, previa autorizzazione da parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con “produzione integrata” e prodotti a lotta integrata o in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Il Concessionario deve inoltre fornire tutti i prodotti biologici indicati nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) con la dicitura “PER IL NIDO PRODOTTO BIOLOGICO”. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) Commercio Equo e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto della normativa vigente. Il Concessionario deve fornire prodotti frutticoli (di provenienza esotica e non) di derivazione biologica. Per la fornitura di prodotti frutticoli, sono consentite nel caso di non reperibilità, previa autorizzazione da parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con prodotti a lotta integrata o in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Tutti i prodotti orto-frutticoli devono essere scrupolosamente freschi di stagione ad eccezione di piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi che sono consentiti anche surgelati. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto della normativa vigenteSolidale.
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Samples: Capitolato Speciale
Caratteristiche delle derrate alimentari. Tutti i prodotti alimentari impiegati 1. Le derrate utilizzate per la preparazione dei pasti devono possedere le caratteristiche indicate nell’allegato B al presente capitolato.
2. Ogni prodotto deve essere conforme alle normative vigenti e direttamente fornitipossedere caratteristiche qualitative, igienico sanitarie e merceologiche di cui alle norme legislative nazionali e comunitarie. Gli imballaggi devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Leggi in materia che qui si intendono tutte richiamateintegri, alle Tabelle merceologiche (allsenza alterazioni manifeste. n. 3 del presente capitolato) e ai limiti Le confezioni dei prodotti consegnati devono essere integre, chiuse all’origine, senza segni di contaminazione microbica (allmanomissione, fori o perdita di sottovuoto. n. 6 del presente capitolato)I prodotti consegnati devono essere privi di corpi estranei, come previsto dalle disposizioni legislative vigenti. È fatto obbligo al Concessionariomuffe, durante lo stoccaggio nei suoi magazzini e nell’asilo nidosudiciume, di separare i parassiti, difetti merceologici, odori, sapori, consistenza o colorazioni anomale L’etichettatura dei prodotti (deperibili e non) biologici da quelli convenzionali, quelli destinati ai celiaci da quelli deve essere conforme alla normativa vigente per gli altri utenticiascuna classe merceologica.
3. I prodotti alimentari presenti nei frigoriferidevono contenere esclusivamente gli allergeni intrinseci all’alimento stesso, nelle celle e nel magazzino destinati all’A.C. devono essere chiaramente identificabili come qualora gli alimenti siano prodotti destinati all’A.C. I prodotti alimentari in stabilimenti che non conformi devono essere identificabili come “prodotti non conformi” e isolati dal lottogarantiscano l’assenza di contaminazioni, quindi segregati in area apposita e opportunamente identificata. Il Concessionario la Ditta Appaltatrice deve comunicare all’A.C. l’elenco aggiornato dei Fornitori qualificati e le eventuali variazioni. Le carni rosse devono essere sostituire tale prodotto con un prodotto idoneo a garantire l’assenza di razza Piemontese come indicato nell’allegato Tabelle merceologiche (all. n. 3 del presente capitolato). Il Concessionario deve comunicare all’A.C. tutti i cambi di fornitori apportati e, su specifica richiesta dell’A.C., deve fornire le schede tecniche dei prodotti. Tutte le materie prime di origine animale e vegetale, deperibili e non (fatta eccezione per le indicazioni più specifiche per alcune referenze), devono essere di provenienza nazionale e, solo in caso di non reperibilità, di provenienza comunitariaallergeni contaminanti.
4. È consentita la provenienza extracomunitaria per la frutta esotica (banana e ananas). In caso di irreperibilità di prodotti con le caratteristiche previste nel presente articolo ogni variazione deve essere autorizzata dall’A.C.. Tutti gli alimenti utilizzati, sottoforma di materie prime o derivati, non devono contenere organismi geneticamente modificati (O.G.M.). Il Concessionario deve attenersi a quanto indicato nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) e alle migliorie previste nel progetto-offerta presentato in sede di gara che andranno a integrare le tabelle stesse. Il Concessionario deve fornire prodotti freschi di stagione di derivazione biologica per quanto riguarda frutta e verdura. I prodotti che sono consentiti anche surgelati, di derivazione biologica, sono i seguenti: piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi (all. n. 3 del presente capitolato). Per tassativamente vietata la fornitura di prodotti ortofrutticolicon origine transgenica o sottoposti a trattamenti transgenici (OGM). I pesci surgelati devono provenire da tutte le zone di pesca ammesse, sono consentite nel caso sulla base delle norme vigenti.
5. L'eventuale introduzione di nuovi prodotti non reperibilitàricompresi fra quelli riportati nell'allegato B deve essere preventivamente autorizzata dalla Stazione Appaltante, previa autorizzazione da parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con prodotti a lotta integrata o in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Il Concessionario deve inoltre fornire tutti i prodotti biologici indicati nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) con la dicitura “PER IL NIDO PRODOTTO BIOLOGICO”. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto presentazione della normativa vigente. Il Concessionario deve fornire prodotti frutticoli (di provenienza esotica e non) di derivazione biologica. Per la fornitura di prodotti frutticoli, sono consentite nel caso di non reperibilità, previa autorizzazione scheda prodotto da parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con prodotti a lotta integrata o in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Tutti i prodotti orto-frutticoli devono essere scrupolosamente freschi di stagione ad eccezione di piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi che sono consentiti anche surgelati. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto della normativa vigentesottoporre alla valutazione.
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Samples: Capitolato Speciale d'Appalto