Co-progettazione. La coprogettazione è una metodologia che mira a creare le condizioni per uno sviluppo condiviso e complementare del sistema di servizi, che rafforza le finalità del servizio sanitario, quale garante della salute pubblica e del benessere della popolazione in generale e individua, riconosce e valorizza nuovi soggetti attuatori e promotori di risposte attive (Partner aggiudicatario, Enti locali, associazioni, volontari, soggetti pubblici e privati del sistema di welfare e della comunità) a favore delle persone in situazioni di disagio. In particolare, promuovendo e stimolando la comune progettazione per la stipula dei progetti terapeutico riabilitativi personalizzati con budget di salute e per la costruzione e la realizzazione dei progetti delle attività di comunità, il DSM-DP condivide con altri soggetti e coordina la realizzazione degli stessi, il supporto e la gestione di percorsi di abilitazione, riabilitazione e di emancipazione sociale nei confronti di utenti che necessitano di programmi riabilitativi individualizzati e/o di gruppo in un rapporto di continuità temporale e spaziale, allo scopo di favorire la costruzione e/o ricostruzione di reti familiari e sociali, l’integrazione e il reinserimento sociale e produttivo nonché volte a contrastare processi di cronicizzazione, desocializzazione ed esclusione sociale. Da questo punto di vista, il progetto terapeutico riabilitativo personalizzato che viene messo a punto nel contratto di cura intende funzionare anche come un progetto di innovazione della rete dei servizi. Il dispositivo “contrattuale” vuole vincolare alla reciproca responsabilità tutti i contraenti: la piena integrazione dei servizi sociali e sanitari (pubblici e privati) è assunta come condizione per l’integrazione dei soggetti deboli nei contesti sociali. Un ulteriore passo avanti in questa direzione è costituito dai progetti delle attività di comunità. L’intento, quindi, è quello di promuovere forme di intervento capaci di non separare le variabili socio-economiche e ambientali dall’offerta di servizi; di non porre confini rigidi fra sociale e sanitario, di rendere più flessibile e temporalizzata l’offerta e i modelli di erogazione; di evitare l’autoreferenzialità sia sul versante pubblico sia su quello del privato sociale. A tale scopo la metodologia del budget di salute e le attività comunitarie secondo l’approccio di cura orientato alla guarigione (recovery) incentivano la trasformazione che coinvolge diversi servizi e reti di intervento in grado di ridare alle persone che versano in condizione di vulnerabilità e disagio, le opportunità necessarie per aumentare le proprie aspettative e qualità della vita. Si definiscono quindi cogestori, tutti i soggetti che forniranno agli utenti - che abbiano difficoltà ad acquisire e/o mantenere le abilità necessarie a un funzionamento sociale soddisfacente - nel loro interesse e con attività utili per gli stessi, il possesso mutuale di strumenti e servizi in grado di garantire l’accesso ai diritti alla casa-habitat sociale, al lavoro/formazione, alla socialità/affettività e le opportunità per una reale integrazione nella comunità. E specificatamente: a. il DSM-DP (CSM, SerDP, NPIA) per il quale l’inserimento delle persone nei progetti personalizzati, non ne fa decadere il ruolo di Servizio Pubblico ma integra tali progetti con la presa in carico degli utenti e con tutte le attività necessarie a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA); b. il Partner aggiudicatario che sottoscrive un impegno/contratto d’investimento di risorse economiche, tecnico-professionali, logistiche e di comunità; c. gli Enti locali che attraverso le proprie strutture organizzative (e l’UVM) possono mettere a disposizione delle risorse d'integrazione e di inclusione sociale (es. prestazioni del personale del Servizio Sociale, alloggi di edilizia residenziale pubblica, pasti, sostegni economici, ecc.). d. gli utenti e le famiglie e/o i tutori legali che collaborino attivamente a un concreto impegno a incrementare e autopromuovere le proprie capacita d’inclusione, riabilitazione ed emancipazione; e. le associazioni, i volontari, i soggetti pubblici e privati del sistema di welfare e della comunità che rappresentano una fonte ulteriore di opportunità in termini di aiuto e di supporto all’utente per poter costruire e sviluppare al meglio il proprio progetto personalizzato e permettergli di conseguire dei reali obiettivi di inclusione e di integrazione nella comunità. Il partner o i partner aggiudicatari se diversi su Lotti diversi, dovranno nominare un responsabile generale per ogni Lotto o per più Lotti, in base alle assegnazioni di gara, dei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati e dei progetti delle attività di comunità. Tali responsabili sono una figura di interfaccia con la Direzione del DSM-DP e con il Gruppo Tecnico di Coordinamento. Il nominativo dovrà essere comunicato alla Direzione del DSM-DP e al Gruppo Tecnico di Coordinamento (vedi punto 4.3.5). Tali responsabili sono garanti: dell’adeguata presa in carico delle persone nei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati e dell’appropriato supporto agli utenti presenti nei progetti delle attività di comunità; della trasmissione agli operatori, con particolare scrupolo verso quelli di nuova assunzione, delle informazioni e delle prescrizioni relative al progetto personalizzato con budget di salute e al progetto dell’attività di comunità, ai contesi sociali in cui entrambi si inseriscono e agli obiettivi da raggiungere; del corretto svolgimento delle prestazioni per il raggiungimento degli obiettivi prefissati in ogni singolo progetto personalizzato e/o di ogni attività comunitaria e della verifica delle tappe intermedie; dell’adeguata organizzazione funzionale degli operatori; dell’adeguata registrazione, secondo modalità concordate con il DSM-DP, delle prestazioni e degli interventi effettuati. I responsabili partecipano attivamente alle riunioni di supervisione dei contratti e agli incontri di formazione proposti dal DSM-DP. I responsabili sono i referenti a cui gli operatori fanno riferimento per primi in relazione a problematiche relative allo svolgersi del proprio lavoro e a cui il Gruppo Tecnico di Coordinamento fa riferimento per mettere a punto le strategie e le linee di intervento. Per questioni di particolare urgenza o gravità, pertanto, il responsabile generale dei contratti o un suo esplicito delegato devono essere reperibili nell’arco delle 24 ore.
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Samples: Accordo Quadro, Accordo Quadro
Co-progettazione. Ruoli, funzioni, incarichi e budget, nonché la composizione del partenariato del progetto da presentare, saranno discussi e decisi durante la fase di coprogettazione. La co-progettazione dovrà garantire il perseguimento dei seguenti criteri e principi-guida:
a) qualità, continuità, accessibilità, anche economica, disponibilità e completezza dei servizi, esigenze specifiche delle diverse categorie di utenti, il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli utenti e l’innovazione;
b) composizione e qualità del partenariato attivato dal soggetto attuatore degli interventi proposti, con particolare riguardo alla ampiezza delle reti di collaborazione e coinvolgimento dell’associazionismo;
c) compartecipazione in termine di messa a disposizione di risorse umane, finanziarie e di beni aggiuntivi rispetto alle risorse pubbliche;
d) promozione della risposta più appropriata e personalizzata rispetto ai bisogni, perseguita in termini di efficacia ed efficienza;
e) trasversalità delle azioni e delle finalità previste negli interventi proposti al fine della riduzione dell’area dell’assistenza verso percorsi, anche graduali e parziali, di autonomia, laddove opportuno e fattibile;
f) qualità dell’aggiornamento professionale e/o formativo degli operatori, anche volontari, coinvolti nell’attuazione degli interventi e miglioramento delle capacità di auto-apprendimento da parte dei beneficiari e degli utenti. Nell’ambito del “Tavolo di co-progettazione” attivato con i soggetti ammessi a seguito di utile collocazione nella graduatoria si procederà all’elaborazione del progetto definitivo ed esecutivo delle attività previste, nonché della sottoscrizione dell’accordo di partenariato. I lavori del tavolo di co-progettazione saranno verbalizzati. Il provvedimento conclusivo della procedura motiverà in ordine alle ragioni della eventuale preferenza di singole proposte progettuali, sulla sostenibilità del progetto, avendo anche riguardo all’ampiezza ed all’equità dell’accesso in relazione alla situazione socioeconomica dei destinatari. I rapporti con gli Enti del Terzo Settore nascenti dalla valutazione della proposta progettuale e della relativa definizione all’interno del tavolo della co-progettazione, saranno puntualmente disciplinati mediante apposita convenzione. Il tavolo di coprogettazione è una metodologia potrà approvare, prima dell’inizio dei suoi lavori, ulteriori specifiche regole di autoregolamentazione dell'attività. Si applicano, tenendo conto della specificità dell’istituto della co-progettazione, le ipotesi normativamente previste in materia di conflitto di interesse. Il tavolo di co-progettazione può pervenire all’elaborazione di varianti progettuali, rispetto alle azioni presentate in sede di risposta all’avviso sia sotto il profilo oggettivo, che mira a creare le condizioni comportino la fusione tra loro, oppure la suddivisione di proposte di azioni, che sotto il profilo oggettivo, mediante la fusione o l’articolazione di compagini di reti di soggetti proponenti. In ogni caso, non sono consentite varianti essenziali, intendendosi per uno sviluppo condiviso e complementare del sistema esse quelle proposte che mutano, stravolgendola, l’idea progettuale originaria negli elementi costitutivi, né sono possibili varianti in aumento di spesa delle progettazioni approvate. Allo stesso modo non sono consentite varianti che determinano la diversa qualificazione giuridica dell’intervento da co- progettazione in appalto o concessione di servizi, che rafforza le finalità del servizio sanitario, quale garante della salute pubblica e del benessere della popolazione in generale e individua, riconosce e valorizza nuovi soggetti attuatori e promotori di risposte attive (Partner aggiudicatario, Enti locali, associazioni, volontari, soggetti pubblici e privati del sistema di welfare e della comunità) a favore delle persone in situazioni di disagio. In particolare, promuovendo e stimolando la comune progettazione per la stipula dei progetti terapeutico riabilitativi personalizzati con budget di salute e per la costruzione e la realizzazione dei progetti delle attività di comunità, il DSM-DP condivide con altri soggetti e coordina la realizzazione degli stessi, il supporto e la gestione di percorsi di abilitazione, riabilitazione e di emancipazione sociale nei confronti di utenti che necessitano di programmi riabilitativi individualizzati e/o di gruppo in un rapporto di continuità temporale e spaziale, allo scopo di favorire la costruzione e/o ricostruzione di reti familiari e sociali, l’integrazione e il reinserimento sociale e produttivo nonché volte a contrastare processi di cronicizzazione, desocializzazione ed esclusione sociale. Da questo punto di vista, il progetto terapeutico riabilitativo personalizzato che viene messo a punto nel contratto di cura intende funzionare anche come un progetto di innovazione della rete dei servizi. Il dispositivo “contrattuale” vuole vincolare alla reciproca responsabilità tutti i contraenti: la piena integrazione dei servizi sociali e sanitari (pubblici e privati) è assunta come condizione per l’integrazione dei soggetti deboli nei contesti sociali. Un ulteriore passo avanti in questa direzione è costituito dai progetti delle attività di comunità. L’intento, quindi, è quello di promuovere forme di intervento capaci di non separare le variabili socio-economiche e ambientali dall’offerta di servizi; di non porre confini rigidi fra sociale e sanitario, di rendere più flessibile e temporalizzata l’offerta e i modelli di erogazione; di evitare l’autoreferenzialità sia sul versante pubblico sia su quello del privato sociale. A tale scopo la metodologia del budget di salute e le attività comunitarie secondo l’approccio di cura orientato alla guarigione (recovery) incentivano la trasformazione che coinvolge diversi servizi e reti di intervento in grado di ridare alle persone che versano in condizione di vulnerabilità e disagio, le opportunità necessarie per aumentare le proprie aspettative e qualità della vita. Si definiscono quindi cogestori, tutti i soggetti che forniranno agli utenti - che abbiano difficoltà ad acquisire e/o mantenere le abilità necessarie a un funzionamento sociale soddisfacente - nel loro interesse e con attività utili per gli stessi, il possesso mutuale di strumenti e servizi in grado di garantire l’accesso ai diritti alla casa-habitat sociale, al lavoro/formazione, alla socialità/affettività e le opportunità per una reale integrazione nella comunità. E specificatamente:
a. il DSM-DP (CSM, SerDP, NPIA) per il quale l’inserimento delle persone nei progetti personalizzati, non ne fa decadere il ruolo di Servizio Pubblico ma integra tali progetti con la presa in carico degli utenti e con tutte le attività necessarie a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA);
b. il Partner aggiudicatario che sottoscrive un impegno/contratto d’investimento di risorse economiche, tecnico-professionali, logistiche e di comunità;
c. gli Enti locali che attraverso le proprie strutture organizzative (e l’UVM) possono mettere a disposizione delle risorse d'integrazione e di inclusione sociale (es. prestazioni del personale del Servizio Sociale, alloggi di edilizia residenziale pubblica, pasti, sostegni economici, eccassoggettati dalla vigente disciplina sui contratti pubblici.).
d. gli utenti e le famiglie e/o i tutori legali che collaborino attivamente a un concreto impegno a incrementare e autopromuovere le proprie capacita d’inclusione, riabilitazione ed emancipazione;
e. le associazioni, i volontari, i soggetti pubblici e privati del sistema di welfare e della comunità che rappresentano una fonte ulteriore di opportunità in termini di aiuto e di supporto all’utente per poter costruire e sviluppare al meglio il proprio progetto personalizzato e permettergli di conseguire dei reali obiettivi di inclusione e di integrazione nella comunità. Il partner o i partner aggiudicatari se diversi su Lotti diversi, dovranno nominare un responsabile generale per ogni Lotto o per più Lotti, in base alle assegnazioni di gara, dei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati e dei progetti delle attività di comunità. Tali responsabili sono una figura di interfaccia con la Direzione del DSM-DP e con il Gruppo Tecnico di Coordinamento. Il nominativo dovrà essere comunicato alla Direzione del DSM-DP e al Gruppo Tecnico di Coordinamento (vedi punto 4.3.5). Tali responsabili sono garanti: dell’adeguata presa in carico delle persone nei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati e dell’appropriato supporto agli utenti presenti nei progetti delle attività di comunità; della trasmissione agli operatori, con particolare scrupolo verso quelli di nuova assunzione, delle informazioni e delle prescrizioni relative al progetto personalizzato con budget di salute e al progetto dell’attività di comunità, ai contesi sociali in cui entrambi si inseriscono e agli obiettivi da raggiungere; del corretto svolgimento delle prestazioni per il raggiungimento degli obiettivi prefissati in ogni singolo progetto personalizzato e/o di ogni attività comunitaria e della verifica delle tappe intermedie; dell’adeguata organizzazione funzionale degli operatori; dell’adeguata registrazione, secondo modalità concordate con il DSM-DP, delle prestazioni e degli interventi effettuati. I responsabili partecipano attivamente alle riunioni di supervisione dei contratti e agli incontri di formazione proposti dal DSM-DP. I responsabili sono i referenti a cui gli operatori fanno riferimento per primi in relazione a problematiche relative allo svolgersi del proprio lavoro e a cui il Gruppo Tecnico di Coordinamento fa riferimento per mettere a punto le strategie e le linee di intervento. Per questioni di particolare urgenza o gravità, pertanto, il responsabile generale dei contratti o un suo esplicito delegato devono essere reperibili nell’arco delle 24 ore.
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Samples: Avviso Pubblico Di Co Progettazione
Co-progettazione. La coprogettazione co-programmazione e la co-progettazione sono modalità di relazione tra enti pubblici e terzo settore ispirate al principio di collaborazione. La co-progettazione è una metodologia che mira a creare le condizioni per modalità concreta attraverso la quale perseguire uno sviluppo condiviso e complementare del sistema di servizi, che rafforza le finalità del servizio sanitario, quale garante della salute pubblica e del benessere della popolazione in generale e individua, riconosce e valorizza nuovi soggetti attuatori e promotori di risposte attive (Partner aggiudicatario, Enti locali, associazioni, volontari, soggetti pubblici e privati del sistema di welfare e della comunità) a favore delle persone in situazioni di disagio. In particolare, promuovendo e stimolando la comune progettazione per la stipula dei progetti terapeutico riabilitativi personalizzati con budget di salute e per la costruzione e la realizzazione dei progetti delle attività di comunità, il DSM-DP condivide con altri soggetti e coordina la realizzazione degli stessi, il supporto e la gestione di percorsi di abilitazione, riabilitazione e di emancipazione sociale nei confronti di utenti che necessitano di programmi riabilitativi individualizzati e/o di gruppo in un rapporto di continuità temporale e spaziale, allo scopo di favorire la costruzione e/o ricostruzione di reti familiari e sociali, l’integrazione e il reinserimento sociale e produttivo nonché volte a contrastare processi di cronicizzazione, desocializzazione ed esclusione sociale. Da questo punto di vista, il progetto terapeutico riabilitativo personalizzato che viene messo a punto nel contratto di cura intende funzionare anche come un progetto di innovazione della rete dei servizicondiviso. Il dispositivo “contrattuale” vuole vincolare alla reciproca responsabilità tutti i contraenti: la piena integrazione dei servizi sociali e sanitari (pubblici e privati) è assunta come condizione per l’integrazione dei soggetti deboli nei contesti sociali. Un ulteriore passo avanti in questa direzione è costituito dai progetti delle attività modello di comunità. L’intento, quindi, riferimento è quello di promuovere forme un ’welfare che sia in grado di intervento capaci rigenerare le risorse esistenti, responsabilizzando i soggetti che ricevono aiuto, al fine di non separare le variabili socioaumentare la capacitazione sia delle persone coinvolte che del contesto sociale in cui questo processo avviene: Welfare Generativo (Rapporto sulla lotta alla povertà 2012-economiche 2013 Fondazione Zancan). Questo approccio promuove e ambientali dall’offerta di servizi; di non porre confini rigidi fra sociale e sanitario, di rendere più flessibile e temporalizzata l’offerta e i modelli di erogazione; di evitare l’autoreferenzialità sia sul versante pubblico sia su quello supporta il consolidamento dei network territoriali tra enti del privato sociale. A tale scopo la metodologia del budget , servizi pubblici e cittadini attraverso l’attivazione di salute e le attività comunitarie secondo l’approccio di cura orientato alla guarigione (recovery) incentivano la trasformazione che coinvolge diversi servizi e reti di intervento percorsi in grado di ridare alle persone che versano in condizione di vulnerabilità portare ad espressione bisogni, desideri e disagio, le opportunità necessarie per aumentare le proprie aspettative potenzialità individuali e qualità della vitalocali e l’allargamento delle reti. Si In questa prospettiva si definiscono quindi cogestori, tutti i soggetti che forniranno agli utenti - che abbiano difficoltà ad acquisire e/o mantenere le abilità necessarie a un funzionamento sociale soddisfacente - nel loro interesse e con attività utili per gli stessi, il possesso mutuale di strumenti e servizi in grado di garantire l’accesso ai diritti alla della casa-habitat sociale, al lavoro/formazione, alla socialità/affettività e le alle opportunità per una reale integrazione nella comunità. E specificatamente:
a. il DSM-DP (CSM, SerDP, NPIA) per il quale l’inserimento delle persone nei progetti personalizzati, non ne fa decadere il ruolo di Servizio Pubblico ma integra tali progetti con la presa in carico degli utenti e con tutte le attività necessarie a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA);
b. il Partner aggiudicatario che sottoscrive un impegno/contratto d’investimento di risorse economiche, tecnico-professionali, logistiche e di comunità;
c. gli Enti locali che attraverso le proprie strutture organizzative (e l’UVM) possono mettere a disposizione delle risorse d'integrazione e di inclusione sociale (es. prestazioni del personale del Servizio Sociale, alloggi di edilizia residenziale pubblica, pasti, sostegni economici, ecc.).
d. gli utenti e le famiglie e/o i tutori legali che collaborino attivamente a un concreto impegno a incrementare e autopromuovere le proprie capacita capacità d’inclusione, riabilitazione ed emancipazione;
e. le associazioni, i volontari, i soggetti pubblici e privati del sistema di welfare e della comunità che rappresentano una fonte ulteriore di opportunità in termini di aiuto e di supporto all’utente per poter costruire e sviluppare al meglio il proprio progetto personalizzato e permettergli di conseguire dei reali obiettivi di inclusione e di integrazione nella comunità. Il partner o i partner aggiudicatari se diversi su Lotti diversi, dovranno nominare un responsabile generale per ogni Lotto o per più Lotti, in base alle assegnazioni di gara, dei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati e dei progetti delle attività di comunità. Tali responsabili sono una figura di interfaccia con la Direzione del DSM-DP e con il Gruppo Tecnico di Coordinamento. Il nominativo dovrà essere comunicato alla Direzione del DSM-DP e al Gruppo Tecnico di Coordinamento (vedi punto 4.3.5). Tali responsabili sono garanti: dell’adeguata presa in carico delle persone nei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati e dell’appropriato supporto agli utenti presenti nei progetti delle attività di comunità; della trasmissione agli operatori, con particolare scrupolo verso quelli di nuova assunzione, delle informazioni e delle prescrizioni relative al progetto personalizzato con budget di salute e al progetto dell’attività di comunità, ai contesi sociali in cui entrambi si inseriscono e agli obiettivi da raggiungere; del corretto svolgimento delle prestazioni per il raggiungimento degli obiettivi prefissati in ogni singolo progetto personalizzato e/o di ogni attività comunitaria e della verifica delle tappe intermedie; dell’adeguata organizzazione funzionale degli operatori; dell’adeguata registrazione, secondo modalità concordate con il DSM-DP, delle prestazioni e degli interventi effettuati. I responsabili partecipano attivamente alle riunioni di supervisione dei contratti e agli incontri di formazione proposti dal DSM-DP. I responsabili sono i referenti a cui gli operatori fanno riferimento per primi in relazione a problematiche relative allo svolgersi del proprio lavoro e a cui il Gruppo Tecnico di Coordinamento fa riferimento per mettere a punto le strategie e le linee di intervento. Per questioni di particolare urgenza o gravità, pertanto, il responsabile generale dei contratti o un suo esplicito delegato devono essere reperibili nell’arco delle 24 ore.
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Samples: Capitolato Speciale
Co-progettazione. La coprogettazione è una metodologia che mira a creare le condizioni per uno sviluppo condiviso e complementare del sistema di servizi, che rafforza le finalità del servizio sanitario, quale garante della salute pubblica e del benessere della popolazione in generale e ed individua, riconosce e valorizza nuovi soggetti attuatori e promotori di risposte attive (Partner aggiudicatario, Enti locali, associazioniPartner, volontari, soggetti pubblici e privati del sistema di welfare e della comunità) a favore delle persone in situazioni di disagio. In particolare, promuovendo e stimolando la comune progettazione per la e stipula dei budget di salute-progetti terapeutico riabilitativi personalizzati con budget di salute e per la costruzione e la realizzazione dei progetti delle attività di comunitàpersonalizzati, il DSM-DP condivide con altri soggetti e coordina DSM affida la realizzazione degli stessi, il supporto e la gestione di percorsi di abilitazione, riabilitazione e di emancipazione sociale nei confronti di utenti che necessitano di programmi riabilitativi individualizzati e/o di gruppo in un rapporto di continuità temporale e spaziale, allo scopo di favorire la costruzione e/o ricostruzione di reti familiari e sociali, sociali e l’integrazione e il reinserimento sociale e produttivo nonché volte a contrastare processi di cronicizzazione, desocializzazione ed esclusione sociale. Da questo punto di vista, il progetto terapeutico riabilitativo personalizzato che viene messo a punto nel contratto di cura intende funzionare anche come un progetto di innovazione della rete dei servizi. Il dispositivo “contrattuale” vuole vincolare alla reciproca responsabilità tutti i contraenti: la piena integrazione dei servizi sociali e sanitari (pubblici e privati) è assunta come condizione per l’integrazione dei soggetti deboli nei contesti sociali. Un ulteriore passo avanti in questa direzione è costituito dai progetti delle attività di comunità. L’intento, quindi, è quello di promuovere forme di intervento capaci di non separare le variabili socio-economiche e ed ambientali dall’offerta di servizi; di non porre confini rigidi fra sociale e sanitario, di rendere più flessibile e temporalizzata l’offerta e i modelli di erogazione; di evitare l’autoreferenzialità sia sul versante pubblico sia su quello del privato sociale. A tale scopo la metodologia del budget di salute e le attività comunitarie secondo l’approccio di cura orientato alla guarigione (recovery) incentivano incentiva la trasformazione che coinvolge diversi servizi e reti di intervento in grado di ridare alle persone che versano in condizione di vulnerabilità e disagio, le opportunità necessarie per aumentare le proprie aspettative e qualità della vita. Si definiscono quindi cogestori, tutti cogestori i soggetti che forniranno agli utenti - che abbiano difficoltà ad acquisire e/o mantenere le abilità abilita necessarie a ad un funzionamento sociale soddisfacente - soddisfacente, nel loro interesse e con attività utili per gli stessi, il possesso mutuale di strumenti e servizi in grado di garantire l’accesso ai diritti alla casa-habitat sociale, al lavoro/formazione, alla socialità/affettività e le opportunità per una reale integrazione nella comunitàaffettività. E specificatamente:
a. a) il DSM-DP DSM (CSM), SerDP, NPIA) per il quale l’inserimento delle persone nei progetti personalizzati, non ne fa decadere il ruolo di Servizio Pubblico ma integra tali progetti con la presa in carico degli utenti e con tutte le attività necessarie a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA);
b. b) il Partner aggiudicatario che sottoscrive un impegno/contratto d’investimento di risorse economiche, tecnico-professionali, logistiche e di comunità;
c. gli Enti locali che attraverso le proprie strutture organizzative (e l’UVMc) possono mettere a disposizione delle risorse d'integrazione e di inclusione sociale (es. prestazioni del personale del Servizio Sociale, alloggi di edilizia residenziale pubblica, pasti, sostegni economici, ecc.).
d. gli utenti e le famiglie e/o i tutori legali che collaborino attivamente a ad un concreto impegno a ad incrementare e ed autopromuovere le proprie capacita d’inclusione, riabilitazione ed emancipazione;
e. le associazioni, i volontari, i soggetti pubblici e privati del sistema di welfare e della comunità che rappresentano una fonte ulteriore di opportunità in termini di aiuto e di supporto all’utente per poter costruire e sviluppare al meglio il proprio progetto personalizzato e permettergli di conseguire dei reali obiettivi di inclusione e di integrazione nella comunità. Il partner o i partner aggiudicatari se diversi su Lotti diversi, dovranno dovrà nominare un responsabile generale per ogni Lotto o per più Lotti, in base alle assegnazioni di gara, dei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati e dei progetti delle attività di comunitàpersonalizzati. Tali responsabili sono Tale responsabile è una figura di interfaccia con la Direzione del DSM-DP DSM e con il Gruppo Tecnico di Coordinamento. Il nominativo dovrà essere comunicato alla Direzione direzione del DSM-DP DSM e al responsabile del Gruppo Tecnico di Coordinamento (vedi punto 4.3.5)Coordinamento. Tali responsabili sono garantiTale responsabile è garante: dell’adeguata della adeguata presa in carico delle persone nei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati e dell’appropriato supporto agli utenti presenti nei progetti delle attività di comunitàpersonalizzati; della trasmissione agli operatori, con particolare scrupolo verso quelli di nuova assunzione, delle informazioni della storia di vita, dei contesti dei soggetti e delle prescrizioni relative al progetto personalizzato con budget di salute e al progetto dell’attività di comunità, ai contesi sociali in cui entrambi si inseriscono e agli degli obiettivi da raggiungere; del corretto svolgimento delle prestazioni per il raggiungimento degli obiettivi prefissati in ogni singolo progetto personalizzato e/o di ogni attività comunitaria e della verifica delle tappe intermedie; dell’adeguata della adeguata organizzazione funzionale degli operatori; dell’adeguata della adeguata registrazione, secondo modalità concordate con il DSM-DP, delle prestazioni e degli interventi effettuatifornite dagli operatori. I responsabili partecipano Il responsabile partecipa attivamente alle riunioni di supervisione dei contratti e ed agli incontri di formazione proposti dal DSM-DP. I responsabili sono i referenti Il responsabile è il referente a cui gli operatori fanno riferimento per primi primo in relazione a problematiche relative allo svolgersi del proprio lavoro e ed a cui il Gruppo Tecnico di Coordinamento fa riferimento per mettere a punto le strategie e le linee di intervento. Per questioni di particolare urgenza o gravità, pertanto, il responsabile generale dei contratti o un suo esplicito delegato devono essere reperibili nell’arco delle 24 ore.
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Samples: Accordo Quadro