Conclusioni e raccomandazioni. In conclusione va detto che una parte degli scioglimenti di contratto di tirocinio è inevitabile. Si tratta infatti di correggere una scelta professionale non ottimale, che spesso deve essere presa già in giovane età (Xxxxxx 2010). Per questo motivo, una valutazione degli sciogli- menti di contratti di tirocinio e delle possibili contromi- sure presuppone sempre analisi accurate e dettagliate che considerano l’intero percorso formativo delle perso- ne in formazione e i diversi sbocchi formativi. Dal punto di vista della politica in materia di formazione occorre mirare a due obiettivi: in primo luogo è auspi- cabile ridurre al minimo il numero degli scioglimenti di contratto di tirocinio; in secondo luogo bisogna ridurre le interruzioni della formazione e aumentare la quota dei e delle giovani che dopo lo scioglimento di un contratto trova rapidamente uno sbocco formativo qualificante e riesce a portarlo a termine con successo (Xxxxxx 2010; Xxxxxx et al. 2014). Il modo più efficace per ridurre gli scioglimenti di con- tratto di tirocinio è conoscerne le cause. Per questo mo- tivo, per le professioni e le regioni fortemente coinvolte sono necessarie analisi approfondite che considerino sia le caratteristiche delle persone in formazione sia quelle delle aziende. Ciò fornisce la base per sviluppare misure di prevenzione efficaci che agiscano in modo mirato sulle cause principali degli scioglimenti di contratto di tirocinio. Possibili misure di prevenzione sono, ad esem- pio, una migliore corrispondenza tra persone in forma- zione e aziende, un’identificazione precoce di giovani con difficoltà, un miglioramento della qualità formativa aziendale oppure un’ottimizzazione delle direttive in materia di formazione nelle ordinanze sulla formazione professionale di base. Al fine di prevenire le interruzioni della formazione, il gruppo di giovani fortemente a rischio di interrompere la propria formazione dovrebbe essere identificato in modo rapido dopo lo scioglimento del contratto e aiu- tato a rientrare nel sistema di formazione professionale mediante misure mirate. Idealmente questo dovrebbe avvenire a livello cantonale.
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Samples: Report on Internship Contract Trends
Conclusioni e raccomandazioni. In conclusione va detto che L’indagine ha messo in evidenza, da un lato, la ancora incompleta attuazione del modello organizzativo adottato per la riscossione dei crediti giudiziari con la creazione di Equitalia giustizia e, dall’altro, i limiti del modello stesso, caratterizzato da una sostanziale discontinuità operativa tra l’attività svolta dagli uffici giudiziari e quella posta in essere dal nuovo soggetto. Sul piano generale occorre sottolineare come Equitalia giustizia eserciti, di fatto, funzioni tipiche di una società strumentale costituita per l’esternalizzazione di un’attività propria dell’amministrazione giudiziaria. Sotto tale profilo, dunque, appare poco convincente il controllo della società affidato dapprima a Equitalia s.p.a., a sua volta controllata dall’Agenzia delle entrate, ed oggi, a seguito del d.l. n. 193/2016, al Ministero dell’economia e delle finanze. Più razionale sembrerebbe essere il controllo diretto della società da parte degli scioglimenti di contratto di tirocinio è inevitabile. Si tratta infatti di correggere una scelta professionale non ottimaledel Ministero della giustizia, che spesso deve essere presa già in giovane età (Xxxxxx 2010)potrebbe assicurare il pieno governo delle attività svolte dalla medesima. Per questo motivo, una valutazione degli sciogli- menti Alla luce dell’analisi condotta possono formularsi le seguenti considerazioni di contratti di tirocinio e delle possibili contromi- sure presuppone sempre analisi accurate e dettagliate che considerano l’intero percorso formativo delle perso- ne in formazione e i diversi sbocchi formativi. Dal punto di vista della politica in materia di formazione occorre mirare a due obiettivi: in primo luogo è auspi- cabile ridurre al minimo il numero degli scioglimenti di contratto di tirocinio; in secondo luogo bisogna ridurre le interruzioni della formazione e aumentare la quota dei e delle giovani che dopo lo scioglimento di un contratto trova rapidamente uno sbocco formativo qualificante e riesce a portarlo a termine con successo (Xxxxxx 2010; Xxxxxx et al. 2014)sintesi.
1. Il modello organizzativo conseguente alla creazione della società Equitalia giustizia e alla stipulazione della convenzione tra il Ministero della giustizia e la società medesima non può ancora considerarsi compiutamente attuato e fino a tutto il 2018 si prefigura la prosecuzione del regime transitorio. Tale modo di procedere desta serie perplessità, non avendo consentito fino ad oggi di valutare gli effettivi benefici generati dalla convenzione.
2. Il modello adottato si è risolto essenzialmente nella sostituzione di parte dell’attività precedentemente svolta dagli operatori degli uffici giudiziari con quella demandata agli operatori di Equitalia giustizia. E’ mancato un deciso intervento nella direzione dell’effettiva reingegnerizzazione dell’intero processo gestionale10, che a giudizio 10 Ci si riferisce ad una effettiva riprogettazione del processo secondo il modello adottato nel mondo aziendale (Business Process Reengineering-Bpr) volto a realizzare una profonda revisione dei procedimenti operativi, allo scopo soprattutto di ottimizzare le potenzialità oggi offerte dalle tecnologie, attraverso sistemi di Work-flow management systems, cioè mediante sistemi di gestione elettronica dei processi lavorativi. Un esempio di questi modelli, non lontano concettualmente dalle procedure giudiziarie, può essere il Work-flow dell’accertamento fiscale (Aures) che si è sviluppato sin dai primi anni 2000 e che oggi permette una gestione informatizzata di della Corte dovrebbe costituire lo strumento principale da utilizzare nell’innovazione dei processi operativi della pubblica amministrazione. E’ ragionevole ipotizzare che, ove tale processo fosse stato perseguito, i risultati avrebbero potuto essere ben più efficace rilevanti. Va sottolineato, infatti, come nella revisione dei processi lavorativi la leva primaria per ridurre gli scioglimenti semplificare, incrementare l’efficienza e generare economie di con- tratto di tirocinio scala è conoscerne le cause. Per questo mo- tivo, per le professioni rappresentata dalla predisposizione degli atti amministrativi originari in maniera nativamente informatizzata e le regioni fortemente coinvolte sono necessarie analisi approfondite che considerino sia le caratteristiche delle persone in formazione sia quelle delle aziende. Ciò fornisce la base per sviluppare misure di prevenzione efficaci che agiscano in modo mirato sulle cause principali degli scioglimenti di contratto di tirocinio. Possibili misure di prevenzione sono, ad esem- pio, una migliore corrispondenza tra persone in forma- zione e aziende, un’identificazione precoce di giovani con difficoltà, un miglioramento della qualità formativa aziendale oppure un’ottimizzazione delle direttive in materia di formazione nelle ordinanze sulla formazione professionale di base. Al fine di prevenire le interruzioni della formazione, il gruppo di giovani fortemente a rischio di interrompere la propria formazione dovrebbe essere identificato in modo rapido dopo lo scioglimento del contratto e aiu- tato a rientrare nel sistema di formazione professionale mediante misure mirate. Idealmente questo dovrebbe avvenire a livello cantonaleforma strutturata: tale azione è peraltro oggi richiesta dal Codice dell’amministrazione digitale.
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Samples: Deliberazione
Conclusioni e raccomandazioni. In conclusione va detto 1. La valorizzazione trova il suo proprium negli interventi volti a promuovere la conoscenza dei beni culturali e ad assicurarne l’utilizzazione e la fruizione pubblica. Il tema della sostenibilità economico-finanziaria di tali interventi costituisce, da sempre, un nodo critico per la salvaguardia del patrimonio culturale. A causa della limitatezza delle risorse finanziarie di cui dispone l’amministrazione, si rivela sempre più importante l’apporto dei privati al finanziamento delle iniziative pubbliche di valorizzazione. L’introduzione di forme di partenariato pubblico-privato può effettivamente aumentare l’efficienza e consentire di realizzare investimenti di manutenzione e valorizzazione che il settore pubblico non sempre è in grado di svolgere. Peraltro, le imprese saranno propense ad investire nel settore culturale solo in presenza di reali possibilità di rendimento (project financing) oppure di un effettivo ritorno di immagine (sponsorizzazione), avendo trovato poco fortuna, sinora, in Italia il fenomeno del mecenatismo.
2. La disciplina speciale delle sponsorizzazioni dei beni culturali è il frutto di una parte degli scioglimenti serie di contratto di tirocinio è inevitabile. Si tratta infatti di correggere una scelta professionale non ottimaleinterventi normativi, che spesso deve essere presa già si sono succeduti nell’ultimo quindicennio. I casi presi in giovane età (Xxxxxx 2010)considerazione sono emblematici, in quanto fanno emergere, in maniera piuttosto evidente, da un lato, gli aspetti potenzialmente positivi dell’utilizzo della sponsorizzazione nel settore del patrimonio storico-artistico, e, dall’altro lato, anche i limiti e le problematiche dell’applicazione dell’istituto. Per questo motivoLe sponsorizzazioni nel settore dei beni culturali evidenziano, una anzitutto, la carenza dei contenuti contrattuali, in particolare sotto il profilo della valutazione degli sciogli- menti economica della controprestazione offerta dall’amministrazione, che rappresenta elemento fondamentale ai fini della determinazione della prestazione dello sponsor, sia essa pecuniaria ovvero di contratti dare o di tirocinio e delle possibili contromi- sure presuppone sempre analisi accurate e dettagliate che considerano l’intero percorso formativo delle perso- ne in formazione e i diversi sbocchi formativi. Dal punto di vista della politica in materia di formazione occorre mirare a due obiettivi: in primo luogo è auspi- cabile ridurre al minimo il numero degli scioglimenti di contratto di tirociniofacere; in secondo luogo bisogna ridurre luogo, una posizione di debolezza a contrattare dell’amministrazione, che non è dotata degli strumenti per verificare e ottimizzare il valore derivante dall’abbinamento del nome, del marchio, dell’immagine o del prodotto di un’impresa a un bene o a un’iniziativa culturale, siccome dimostra l’esperienza della sponsorizzazione dei lavori di restauro del Colosseo, esperienza nella quale sollevano perplessità la quantità e la durata dei diritti (in prevalenza diritti d’uso di immagini, spazi e informazioni) concessi allo sponsor e alla istituenda associazione “Amici del Colosseo”, di diretta emanazione dello stesso. Sul punto, l’originario avviso pubblico aveva espressamente previsto che i diritti d’uso fossero concessi per la durata dei lavori e non per periodi ulteriori. Diversamente, nel contratto stipulato si stabilisce, per un verso, che i diritti dello sponsor si protraggono per i due anni successivi alla conclusione dei lavori − allo stato completati in minima parte − senza che ciò comporti corrispettivi aggiuntivi al contributo e, per l’altro, che quelli concessi all’associazione avranno una durata di quindici anni a partire dalla data della sua costituzione (di cui non si ha notizia) eventualmente prorogabili: con il risultato che, a fronte di una esclusiva sicuramente ultraventennale, il corrispettivo pagato dallo sponsor ammonta a euro 1.250.000 ad anno (importo che si ottiene dividendo la somma di 25.000.000 euro, che corrisponde al finanziamento totale offerto dallo sponsor, per il tempo di durata dei diritti concessi all’associazione). Si raccomanda, in conclusione, all’amministrazione di dare impulso, in considerazione dei notevoli ritardi accumulatisi, all’attività di progettazione ed esecuzione dei lavori e di vigilare in ordine al rispetto dei tempi previsti.
3. Già da tempo si rileva che le interruzioni sponsorizzazioni “culturali” non costituiscono una esperienza completamente riuscita, come evidenziato dal valore degli interventi realizzati, poichè non sono riuscite ad attrarre in misura consistente i finanziamenti auspicati. Le sponsorizzazioni, oltre che poche rispetto alle necessità esistenti, sono state, inoltre, occasionali e per lo più frutto delle proposte di operatori privati. Sulla base della formazione e aumentare documentazione trasmessa, inoltre, non sempre è stato possibile accertare l’effettivo rispetto, da parte dello sponsor, degli impegni contrattuali, soprattutto nelle operazioni di sponsorizzazione tecnica, così da mettere in forse il raggiungimento degli obiettivi in termini di valorizzazione del bene culturale. Sul piano legislativo, sarebbe auspicabile, innanzitutto, un intervento che tenesse conto delle peculiarità delle sponsorizzazioni “culturali”, soprattutto con la quota dei e delle giovani che dopo lo scioglimento determinazione di un contratto trova rapidamente uno sbocco formativo qualificante contenuto contrattuale minimo ed inderogabile, eliminando così forzature come quelle verificatesi nel caso del Colosseo, e, altresì, chiarisse le incertezze in campo fiscale.
4. Rimane irrisolto il problema della pubblicità delle iniziative che l’amministrazione intende assumere, diffondendo gli avvisi di sponsorizzazione nella maniera più ampia (sul sito web istituzionale) al fine di porre ogni soggetto interessato nella condizione di prendere piena conoscenza delle esigenze di sponsorizzazione espresse dall’amministrazione, come raccomandato già nel 2008 dall’Agcom. Si tratta, in definitiva, di favorire l’incontro tra domanda pubblica e riesce a portarlo a termine con successo (Xxxxxx 2010; Xxxxxx et alofferta del mercato, sulla base delle best practices già esistenti nel settore pubblico.
5. 2014). Il modo più efficace per ridurre gli scioglimenti Dovranno essere motivo di con- tratto di tirocinio è conoscerne le cause. Per questo mo- tivoriflessione, per l’amministrazione, le professioni e ragioni da individuare in concreto per le regioni fortemente coinvolte sono necessarie analisi approfondite che considerino quali il ricorso al project financing sia le caratteristiche delle persone stato addirittura nullo nel periodo preso in formazione sia quelle delle aziendeconsiderazione dall’indagine, pur essendo ormai pacifica la sua applicabilità anche con riferimento alle opere c.d. Ciò fornisce la base per sviluppare misure di prevenzione efficaci che agiscano in modo mirato sulle cause principali degli scioglimenti di contratto di tirocinio. Possibili misure di prevenzione sono, ad esem- pio, una migliore corrispondenza tra persone in forma- zione e aziende, un’identificazione precoce di giovani con difficoltà, un miglioramento della qualità formativa aziendale oppure un’ottimizzazione delle direttive in materia di formazione nelle ordinanze sulla formazione professionale di base. Al fine di prevenire le interruzioni della formazione, il gruppo di giovani fortemente a rischio di interrompere la propria formazione dovrebbe essere identificato in modo rapido dopo lo scioglimento del contratto e aiu- tato a rientrare nel sistema di formazione professionale mediante misure mirate. Idealmente questo dovrebbe avvenire a livello cantonalefredde.
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Samples: Deliberazione
Conclusioni e raccomandazioni. In conclusione va detto 1. L’istituzione del Fondo per la crescita sostenibile (Fcs) si inserisce nel quadro di un’azione di riordino degli interventi a sostegno del sistema produttivo, di cui all’art. 23 del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla l. 7 agosto 2012, n. 134, il quale ha introdotto una serie di disposizioni finalizzate a riorganizzare il Fondo speciale rotativo sull’innovazione tecnologica-Fit, rinominato “Fondo per la crescita sostenibile”, disponendo, contestualmente, l’abrogazione di numerose disposizioni concernenti la concessione e l’erogazione di agevolazioni, fermo restando il completamento degli interventi già approvati. Il d.l. n. 83/2012 citato, al fine di perseguire, con particolare riguardo alla piccola e media impresa, la crescita sostenibile e la creazione di nuova occupazione, dispose l’abrogazione di un consistente numero di leggi ritenute obsolete o non operative o non rifinanziate o, ancora, ritenute non più suscettibili di impattare positivamente sul sistema produttivo. Nel disegno normativo, il sostegno all’attività produttiva era rivolto al recupero delle risorse e alla concentrazione dell’attività verso obiettivi considerati prioritari sulla base di progetti di rilevante interesse nazionale in grado di accrescere il patrimonio tecnologico del paese per il rilancio della competitività dell’intero sistema economico.
2. Il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, ha individuato le priorità, le forme e le intensità massime di aiuto concedibili nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile, ai sensi dell’art. 23, c. 3, d.l. n. 83/2012, con il d. interm. 8 marzo 2013, che una finora non è stato modificato (aggiornato), atteso che la gestione della maggior parte degli scioglimenti interventi è stata solo di contratto di tirocinio è inevitabile. Si tratta infatti di correggere una scelta professionale non ottimale, che spesso deve essere presa già in giovane età (Xxxxxx 2010)recente avviata. Per questo motivo, una valutazione degli sciogli- menti di contratti di tirocinio e delle possibili contromi- sure presuppone sempre analisi accurate e dettagliate che considerano l’intero percorso formativo delle perso- ne in formazione e i diversi sbocchi formativi. Dal punto di vista della politica in materia di formazione occorre mirare a due obiettivi: in primo luogo è auspi- cabile ridurre al minimo il numero degli scioglimenti di contratto di tirocinio; in secondo luogo bisogna ridurre le interruzioni della formazione e aumentare la quota dei e delle giovani che dopo lo scioglimento di un contratto trova rapidamente uno sbocco formativo qualificante e riesce a portarlo a termine con successo (Xxxxxx 2010; Xxxxxx et al. 2014). Il modo più efficace per ridurre gli scioglimenti di con- tratto di tirocinio è conoscerne le cause. Per questo mo- tivo, per le professioni e le regioni fortemente coinvolte sono necessarie analisi approfondite che considerino sia le caratteristiche delle persone in formazione sia quelle delle aziende. Ciò fornisce la base per sviluppare misure di prevenzione efficaci che agiscano in modo mirato sulle cause principali degli scioglimenti di contratto di tirocinio. Possibili misure di prevenzione sonoalcuni interventi, ad esem- pioeccezione di quello di cui al bando “Investimenti innovativi nelle regioni Convergenza”, una migliore corrispondenza tra persone sono riportati soltanto dati previsionali, in forma- zione e aziende, un’identificazione precoce di giovani con difficoltà, un miglioramento della qualità formativa aziendale oppure un’ottimizzazione delle direttive in materia di formazione nelle ordinanze sulla formazione professionale di base. Al fine di prevenire le interruzioni della formazionequanto l’avvio degli investimenti agevolati a valere sul nuovo Fcs è recente; per altri interventi, il gruppo di giovani fortemente loro carattere pluriennale non rende disponibili dati a rischio di interrompere la propria formazione dovrebbe essere identificato in modo rapido dopo lo scioglimento del contratto e aiu- tato a rientrare nel sistema di formazione professionale mediante misure mirate. Idealmente questo dovrebbe avvenire a livello cantonaleconsuntivo.
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Samples: Deliberazione
Conclusioni e raccomandazioni. In conclusione va detto I temi della dematerializzazione e dell’innovazione digitale nel Miur e nella scuola sono stati indicati come priorità politiche e obiettivi strategici nelle direttive generali e negli atti d’indirizzo del ministro menzionati nel secondo capitolo di questa relazione. L’amministra- zione ha dimostrato di essersi impegnata in tale direzione. Tuttavia, il piano, seppure tem- pestivamente emanato, è stato finora attuato parzialmente. Un dato positivo è rappresentato dalla realizzazione del sistema d’iscrizione on line in tutte le scuole del territorio nazionale, ad eccezione della scuola d’infanzia, non contemplata nel programma. Il buon funzionamento del servizio è dimostrato dall’elevata percentuale di famiglie che una parte se ne è servita e dalla possibilità di avvalersi della procedura “assistita” presso la stessa scuola. Ad un buon livello di realizzazione risultano pervenuti i registri on line e l’invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico, mentre per la pagella in formato elettronico il Miur non ha fornito dati numerici. Non sono stati invece realizzati l’archivio virtuale, il fascicolo elettronico degli scioglimenti alunni e la scrivania virtuale semplificata, seppure previsti dal piano di contratto dematerializzazione. La causa dei ritardi è attribuita dall’amministrazione controllata alla carenza di tirocinio è inevitabilefondi e alla sospensione della collaborazione con il Cineca, oltre che al sopravvenire di nuove procedure informatiche e di modifiche dell’organizzazione ministeriale tali da rendere necessario l’ag- giornamento del piano. Si tratta infatti raccomanda all’amministrazione di correggere una scelta professionale non ottimaledefinire tempi certi per la realizzazione degli obiettivi, di rimodulare il piano secondo le indicazioni normative nel frattempo intervenute, e allorché si riprenda la collaborazione con il Cineca, di definire corrispettivi delle presta- zioni, in accordo con l’AgId, convenienti rispetto al ricorso al mercato. Questo obiettivo è doveroso poiché il consorzio in questione opera statutariamente senza finalità di lucro nelle prestazioni dei servizi alle stesse pubbliche amministrazioni partecipanti. Esso stesso fa parte dell’organizzazione amministrativa, in quanto soggetto che spesso opera secondo il modello dell’affidamento dei servizi in house providing, sicché il controllo su di esso e sui suoi bilanci deve essere presa già particolarmente stringente da parte del Miur. Inoltre ad avviso di questa Se- zione, come si è detto, sussistono i presupposti per la sottoposizione del Cineca al controllo della stessa Corte dei conti nei modi previsti dalla l. 21 marzo 1958, n. 259. Pertanto dovrà provvedersi all’emanazione dell’apposito d.p.r. previsto dall’art. 3 della medesima legge. L’amministrazione dovrà adoperarsi per assicurare l’uniformità del processo di demate- rializzazione e di informatizzazione nelle scuole di tutto il territorio nazionale. Pertanto, anche in giovane età relazione agli aspetti che dipendono dall’iniziativa autonoma delle singole scuole, l’amministrazione dovrà effettuare un costante monitoraggio (Xxxxxx 2010che potrebbe essere svolto anche mediante gli uffici scolastici regionali), adottando, ove occorra, gli opportuni inter- venti sussidiari. Per questo motivoLa Corte ha acquisito dati, una valutazione sia dal ministero, sia dall’Ufficio centrale di bilancio presso il ministero stesso, per verificare la possibilità di stimare risparmi di spese postali e per con- sumo di carta. Quest’aspetto dell’indagine ha riguardato soltanto gli uffici ministeriali e ha indicato l’esistenza di margini di riduzione della spesa che dipendono anche dalla modifica delle abitudini degli sciogli- menti operatori, nel senso della riduzione dell’utilizzo della carta al minimo indispensabile e della sostituzione del mezzo postale con quello informatico. Si raccomanda, pertanto, all’amministrazione di contratti porre in atto tutti gli strumenti per realizzare tale obiettivo. Infine, in considerazione dell’aumentata disponibilità, da parte delle scuole, di tirocinio stru- mentazioni informatiche, si raccomanda al Miur di promuovere l’adozione di misure di pro- tezione della proprietà e integrità di tali beni. DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE IN MATERIA DI ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA E DEI RAPPORTI CON LE COMUNITÀ DEI DOCENTI, DEL PERSONALE, STUDENTI E FAMIGLIE Il presente Piano – in conformità al disposto dell’art. 7, comma 27, del Decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito in Legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della Legge 7 agosto 2012, n. 135 - delinea le iniziative strategiche che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ri- cerca (di seguito, anche “MIUR”) intende porre in essere al fine di realizzare la completa “demate- rializzazione delle possibili contromi- sure presuppone sempre analisi accurate e dettagliate che considerano l’intero percorso formativo delle perso- ne in formazione e i diversi sbocchi formativi. Dal punto di vista della politica procedure amministrative in materia di formazione occorre mirare istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comu- nità dei docenti, del personale, studenti e famiglie”. Il Piano – dopo una breve premessa volta a due obiettiviesporre il metodo operativo utilizzato per la pianificazione e programmazione degli interventi – si articola nell’illustrazione di: in primo luogo è auspi- cabile ridurre al minimo il numero degli scioglimenti di contratto di tirocinio; in secondo luogo bisogna ridurre le interruzioni ⮚ Azioni programmate per implementare l’utilizzo dei sistemi informativi con riferi- mento alle procedure che – per tipologia e flusso documentale – appaiono comuni ai tre Dipartimenti che costituiscono articolazione della formazione e aumentare la quota dei e delle giovani che dopo lo scioglimento di un contratto trova rapidamente uno sbocco formativo qualificante e riesce a portarlo a termine con successo struttura amministrativa cen- trale del Ministero (Xxxxxx 2010; Xxxxxx et al. 2014Parte I: Dipartimenti). Il modo più efficace ⮚ Priorità strategiche per ridurre gli scioglimenti efficientare – mediante l’utilizzo dei sistemi informativi – l’or- ganizzazione e il funzionamento degli Uffici di con- tratto diretta collaborazione del Ministro (Parte II: Uffici di tirocinio diretta collaborazione). ⮚ Piano di azioni ed obiettivi per la gestione – in chiave esclusivamente digitale – del settore “Istruzione”, con particolare riferimento ai flussi comunicativi tra MIUR e Istituzioni scolastiche (Parte III: Scuole). ⮚ Ambiti di intervento in relazione al sistema Universitario, della Ricerca e dell’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica (Parte IV: Università, Afam e Ricerca). ⮚ Strumenti infrastrutturali volti a supportare il processo di dematerializzazione (Parte V: Infrastrutture). Ogni Parte è conoscerne le causepreceduta da un Executive Summary, che descrive i tratti salienti di ogni intervento programmato e dà conto dei relativi tempi di attuazione. Per questo mo- tivoCostituisce parte integrante del presente Documento la Scheda Tecnica elaborata dal CINECA, per le professioni e le regioni fortemente coinvolte sono necessarie analisi approfondite contenente la tempistica delle azioni che considerino sia le caratteristiche delle persone in formazione sia quelle delle aziendenecessitano della collaborazione del Consorzio (All. Ciò fornisce la base per sviluppare misure di prevenzione efficaci che agiscano in modo mirato sulle cause principali degli scioglimenti di contratto di tirocinio. Possibili misure di prevenzione sono, ad esem- pio, una migliore corrispondenza tra persone in forma- zione e aziende, un’identificazione precoce di giovani con difficoltà, un miglioramento della qualità formativa aziendale oppure un’ottimizzazione delle direttive in materia di formazione nelle ordinanze sulla formazione professionale di base. Al fine di prevenire le interruzioni della formazione, il gruppo di giovani fortemente a rischio di interrompere la propria formazione dovrebbe essere identificato in modo rapido dopo lo scioglimento del contratto e aiu- tato a rientrare nel sistema di formazione professionale mediante misure mirate. Idealmente questo dovrebbe avvenire a livello cantonale1: documento CINECA).
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