Common use of Conclusioni e raccomandazioni Clause in Contracts

Conclusioni e raccomandazioni. Come recentemente ricordato anche dal Presidente Xxxxxx le nuove forme di competizione strategica che caratterizzano lo scenario geopolitico impongono all’Italia, in aderenza agli impegni assunti nell’ambito delle organizzazioni internazionali cui essa aderisce, di proseguire e, ove possibile, incrementare le Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G iniziative in materia di cybersicurezza, anche tenuto conto degli elevati standard e dei massicci investimenti realizzati in questo campo dai principali alleati e partner internazionali. Questo ha evidenziato la necessità di una totale rivisitazione nella concezione e nella visione strategica dell’architettura nazionale di cybersicurezza. Va da sé che l’efficacia di una strategia è strettamente correlata alla possibilità di misurare i risultati progressivamente raggiunti, anche al fine di poter assumere in corso d’opera gli opportuni correttivi o integrazioni, laddove necessari. In relazione alla road map prevista nell’ambito degli investimenti finanziati con le risorse del PNRR, non può non essere evidenziato come in realtà si tratti di un processo assai giovane soprattutto se riferito alla creazione dell’Agenzia per la cyber sicurezza. Ciò nonostante, appare apprezzabile lo sforzo, regolamentare ed organizzativo, condotto in tempi brevissimi al fine di poter mettere le strutture in grado di operare e di fornire i servizi destinati alla sicurezza, nell’ambito del più vasto settore della sicurezza nazionale. Di rilievo, in proposito, appare il piano di implementazione 2022-2026 elaborato dall’Agenzia che riporta, per ciascuno degli obiettivi della Strategia Nazionale di Cybersicurezza – protezione, risposta e sviluppo – le misure da porre in essere per il loro conseguimento, suddivise per aree tematiche, per ognuna delle quali è indicato il novero degli attori responsabili per la loro attuazione e tutti gli altri soggetti a vario titolo interessati. E, cosa ancora più importante, viene precisato il motivo per cui l’Agenzia viene creata … “Considerato l’impatto trasversale delle politiche definite in relazione all’ambito cyber, era stata avvertita l’esigenza di una specifica autorità di raccordo con il livello politico-strategico e di coordinamento degli attori coinvolti in materia, nonché di regolamentazione, certificazione e vigilanza del settore. Ciò, in particolare, al fine di assicurare iniziative coerenti, rappresentare un chiaro e aggiornato quadro situazionale all’Autorità politica, nonché fornire un’interfaccia unica a livello nazionale, europeo e internazionale, assicurando una postura nazionale unitaria”. Ma se quindi appare necessario e non può non raccomandarsi un costante monitoraggio nei rapporti tra i diversi attori, vecchie e nuovi, che agiscono nel settore della sicurezza nazionale al fine di verificare l'assenza di sovrapposizioni e la costante Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G efficienza di quella che si può definire la catena di comando, per altrettanto in particolare l'attenzione merita l'elemento finanziario. Nel corso della relazione si è fatto riferimento alla dotazione finanziaria apportata dal PNRR nell'ambito della cyber security, dotazione pari ad oltre 620 milioni di euro, e si è detto anche di come tale investimento vada a strutturarsi nell'ambito di una serie di work packages (12 per la precisione) destinati a coprire esigenze diversificate. Come si è già avuto modo di far notare il valore di questi interventi appare assai differenziato tanto che solo tre di essi coprono più dei 2/3 delle risorse disponibili previste dal PNRR (interventi di potenziamento delle capacità cyber della pubblica amministrazione; interventi di potenziamento delle capacità cyber- defence ; reti dei laboratori di scrutinio e certificazione tecnologica). Peraltro, ciascuno di questi macrosettori appare sufficientemente generico tanto da rendere possibile, in questa sede, solo un auspicio sulla corretta spendita del denaro disponibile, corretta spendita che potrà essere verificata solo in un momento successivo e durante il corso dell'implementazione del Piano. Tuttavia, non può non richiamarsi l'attenzione sulla necessità quindi di una equa distribuzione dei fondi in relazione a tutte le esigenze che sono state evidenziate nell'ambito di questo ampio discorso di rafforzamento della sicurezza cibernetica, ovvero sulla necessità, che potrà essere riscontrata solo di fatto in un momento successivo, di una maggiore concentrazione dei fondi laddove si riscontrano le maggiori carenze nel sistema di sicurezza nazionale tuttora esistente. Si tratta evidentemente di scelte politiche, ancorate tuttavia al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano e comunque vincolate ai principi di efficienza ed efficacia ed economicità che devono comunque accompagnare la gestione dei fondi pubblici. In questo senso, questa Corte prende atto dell'impegno finora profuso per il raggiungimento dei risultati previsti e dei relativi tempi impiegati nel rispetto degli obblighi contratti con l'Unione europea, ma richiama fortemente l'attenzione dei soggetti gestori ed attuatori sulla necessità che l'attuale quadro trovi prontamente un riscontro in una serie di iniziative di spesa concrete che potranno essere valutate nel proseguo degli anni previsti dal Piano stesso. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G

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Conclusioni e raccomandazioni. Come recentemente ricordato anche I temi della dematerializzazione e dell’innovazione digitale nel Miur e nella scuola sono stati indicati come priorità politiche e obiettivi strategici nelle direttive generali e negli atti d’indirizzo del ministro menzionati nel secondo capitolo di questa relazione. L’amministra- zione ha dimostrato di essersi impegnata in tale direzione. Tuttavia, il piano, seppure tem- pestivamente emanato, è stato finora attuato parzialmente. Un dato positivo è rappresentato dalla realizzazione del sistema d’iscrizione on line in tutte le scuole del territorio nazionale, ad eccezione della scuola d’infanzia, non contemplata nel programma. Il buon funzionamento del servizio è dimostrato dall’elevata percentuale di famiglie che se ne è servita e dalla possibilità di avvalersi della procedura “assistita” presso la stessa scuola. Ad un buon livello di realizzazione risultano pervenuti i registri on line e l’invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico, mentre per la pagella in formato elettronico il Miur non ha fornito dati numerici. Non sono stati invece realizzati l’archivio virtuale, il fascicolo elettronico degli alunni e la scrivania virtuale semplificata, seppure previsti dal Presidente Xxxxxx piano di dematerializzazione. La causa dei ritardi è attribuita dall’amministrazione controllata alla carenza di fondi e alla sospensione della collaborazione con il Cineca, oltre che al sopravvenire di nuove procedure informatiche e di modifiche dell’organizzazione ministeriale tali da rendere necessario l’ag- giornamento del piano. Si raccomanda all’amministrazione di definire tempi certi per la realizzazione degli obiettivi, di rimodulare il piano secondo le nuove forme indicazioni normative nel frattempo intervenute, e allorché si riprenda la collaborazione con il Cineca, di competizione strategica che caratterizzano lo scenario geopolitico impongono all’Italiadefinire corrispettivi delle presta- zioni, in aderenza agli impegni assunti nell’ambito delle organizzazioni internazionali cui essa aderisceaccordo con l’AgId, convenienti rispetto al ricorso al mercato. Questo obiettivo è doveroso poiché il consorzio in questione opera statutariamente senza finalità di proseguire elucro nelle prestazioni dei servizi alle stesse pubbliche amministrazioni partecipanti. Esso stesso fa parte dell’organizzazione amministrativa, ove possibilein quanto soggetto che opera secondo il modello dell’affidamento dei servizi in house providing, incrementare le sicché il controllo su di esso e sui suoi bilanci deve essere particolarmente stringente da parte del Miur. Inoltre ad avviso di questa Se- zione, come si è detto, sussistono i presupposti per la sottoposizione del Cineca al controllo della stessa Corte dei conti | Sezione nei modi previsti dalla l. 21 marzo 1958, n. 259. Pertanto dovrà provvedersi all’emanazione dell’apposito d.p.r. previsto dall’art. 3 della medesima legge. L’amministrazione dovrà adoperarsi per assicurare l’uniformità del processo di demate- rializzazione e di informatizzazione nelle scuole di tutto il territorio nazionale. Pertanto, anche in relazione agli aspetti che dipendono dall’iniziativa autonoma delle singole scuole, l’amministrazione dovrà effettuare un costante monitoraggio (che potrebbe essere svolto anche mediante gli uffici scolastici regionali), adottando, ove occorra, gli opportuni inter- venti sussidiari. La Corte ha acquisito dati, sia dal ministero, sia dall’Ufficio centrale di controllo sulla gestione bilancio presso il ministero stesso, per verificare la possibilità di stimare risparmi di spese postali e per con- sumo di carta. Quest’aspetto dell’indagine ha riguardato soltanto gli uffici ministeriali e ha indicato l’esistenza di margini di riduzione della spesa che dipendono anche dalla modifica delle Amministrazioni dello Stato | Delibabitudini degli operatori, nel senso della riduzione dell’utilizzo della carta al minimo indispensabile e della sostituzione del mezzo postale con quello informatico. Si raccomanda, pertanto, all’amministrazione di porre in atto tutti gli strumenti per realizzare tale obiettivo. Infine, in considerazione dell’aumentata disponibilità, da parte delle scuole, di stru- mentazioni informatiche, si raccomanda al Miur di promuovere l’adozione di misure di pro- tezione della proprietà e integrità di tali beni. DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE IN MATERIA DI ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA E DEI RAPPORTI CON LE COMUNITÀ DEI DOCENTI, DEL PERSONALE, STUDENTI E FAMIGLIE Il presente Piano – in conformità al disposto dell’art. 7, comma 27, del Decreto-legge 6 luglio 2012 n. 31/2022/G 95, convertito in Legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della Legge 7 agosto 2012, n. 135 - delinea le iniziative strategiche che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ri- cerca (di seguito, anche “MIUR”) intende porre in essere al fine di realizzare la completa “demate- rializzazione delle procedure amministrative in materia di cybersicurezzaistruzione, anche tenuto conto degli elevati standard università e ricerca e dei massicci investimenti realizzati in questo campo dai principali alleati e partner internazionali. Questo ha evidenziato la necessità di una totale rivisitazione nella concezione e nella visione strategica dell’architettura nazionale di cybersicurezza. Va da sé che l’efficacia di una strategia è strettamente correlata alla possibilità di misurare i risultati progressivamente raggiunti, anche al fine di poter assumere in corso d’opera gli opportuni correttivi o integrazioni, laddove necessari. In relazione alla road map prevista nell’ambito degli investimenti finanziati rapporti con le risorse comu- nità dei docenti, del PNRRpersonale, non può non essere evidenziato come in realtà si tratti di un processo assai giovane soprattutto se riferito alla creazione dell’Agenzia studenti e famiglie”. Il Piano – dopo una breve premessa volta a esporre il metodo operativo utilizzato per la cyber sicurezzapianificazione e programmazione degli interventi – si articola nell’illustrazione di: ⮚ Azioni programmate per implementare l’utilizzo dei sistemi informativi con riferi- mento alle procedure che – per tipologia e flusso documentale – appaiono comuni ai tre Dipartimenti che costituiscono articolazione della struttura amministrativa cen- trale del Ministero (Parte I: Dipartimenti). Ciò nonostante, appare apprezzabile lo sforzo, regolamentare ⮚ Priorità strategiche per efficientare – mediante l’utilizzo dei sistemi informativi – l’or- ganizzazione e il funzionamento degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro (Parte II: Uffici di diretta collaborazione). ⮚ Piano di azioni ed organizzativo, condotto in tempi brevissimi al fine di poter mettere le strutture in grado di operare e di fornire i servizi destinati alla sicurezza, nell’ambito del più vasto settore della sicurezza nazionale. Di rilievo, in proposito, appare il piano di implementazione 2022-2026 elaborato dall’Agenzia che riporta, per ciascuno degli obiettivi della Strategia Nazionale di Cybersicurezza – protezione, risposta e sviluppo – le misure da porre in essere per il loro conseguimento, suddivise per aree tematiche, per ognuna delle quali è indicato il novero degli attori responsabili per la loro attuazione gestione – in chiave esclusivamente digitale – del settore “Istruzione”, con particolare riferimento ai flussi comunicativi tra MIUR e tutti gli altri soggetti a vario titolo interessatiIstituzioni scolastiche (Parte III: Scuole). E, cosa ancora più importante, viene precisato il motivo per cui l’Agenzia viene creata … “Considerato l’impatto trasversale delle politiche definite ⮚ Ambiti di intervento in relazione all’ambito cyberal sistema Universitario, era stata avvertita l’esigenza della Ricerca e dell’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica (Parte IV: Università, Afam e Ricerca). ⮚ Strumenti infrastrutturali volti a supportare il processo di una specifica autorità di raccordo con il livello politico-strategico e di coordinamento degli attori coinvolti in materia, nonché di regolamentazione, certificazione e vigilanza del settoredematerializzazione (Parte V: Infrastrutture). Ciò, in particolare, al fine di assicurare iniziative coerenti, rappresentare Ogni Parte è preceduta da un chiaro e aggiornato quadro situazionale all’Autorità politica, nonché fornire un’interfaccia unica a livello nazionale, europeo e internazionale, assicurando una postura nazionale unitaria”. Ma se quindi appare necessario e non può non raccomandarsi un costante monitoraggio nei rapporti tra i diversi attori, vecchie e nuoviExecutive Summary, che agiscono nel settore della sicurezza nazionale al fine descrive i tratti salienti di verificare l'assenza di sovrapposizioni ogni intervento programmato e la costante Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G efficienza di quella che si può definire la catena di comando, per altrettanto in particolare l'attenzione merita l'elemento finanziario. Nel corso della relazione si è fatto riferimento alla dotazione finanziaria apportata dal PNRR nell'ambito della cyber security, dotazione pari ad oltre 620 milioni di euro, e si è detto anche di come tale investimento vada a strutturarsi nell'ambito di una serie di work packages (12 per la precisione) destinati a coprire esigenze diversificate. Come si è già avuto modo di far notare il valore di questi interventi appare assai differenziato tanto che solo tre di essi coprono più dei 2/3 delle risorse disponibili previste dal PNRR (interventi di potenziamento delle capacità cyber della pubblica amministrazione; interventi di potenziamento delle capacità cyber- defence ; reti dei laboratori di scrutinio e certificazione tecnologica). Peraltro, ciascuno di questi macrosettori appare sufficientemente generico tanto da rendere possibile, in questa sede, solo un auspicio sulla corretta spendita del denaro disponibile, corretta spendita che potrà essere verificata solo in un momento successivo e durante il corso dell'implementazione del Piano. Tuttavia, non può non richiamarsi l'attenzione sulla necessità quindi di una equa distribuzione dei fondi in relazione a tutte le esigenze che sono state evidenziate nell'ambito di questo ampio discorso di rafforzamento della sicurezza cibernetica, ovvero sulla necessità, che potrà essere riscontrata solo di fatto in un momento successivo, di una maggiore concentrazione dei fondi laddove si riscontrano le maggiori carenze nel sistema di sicurezza nazionale tuttora esistente. Si tratta evidentemente di scelte politiche, ancorate tuttavia al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano e comunque vincolate ai principi di efficienza ed efficacia ed economicità che devono comunque accompagnare la gestione dei fondi pubblici. In questo senso, questa Corte prende atto dell'impegno finora profuso per il raggiungimento dei risultati previsti e dà conto dei relativi tempi impiegati nel rispetto degli obblighi contratti con l'Unione europeadi attuazione. Costituisce parte integrante del presente Documento la Scheda Tecnica elaborata dal CINECA, ma richiama fortemente l'attenzione dei soggetti gestori ed attuatori sulla necessità contenente la tempistica delle azioni che l'attuale quadro trovi prontamente un riscontro in una serie di iniziative di spesa concrete che potranno essere valutate nel proseguo degli anni previsti dal Piano stessonecessitano della collaborazione del Consorzio (All. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G1: documento CINECA).

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Conclusioni e raccomandazioni. Come recentemente ricordato anche dal Presidente Xxxxxx A seguito dell’attività di analisi documentale svolta si è potuto constatare che il programma, con la pubblicazione del relativo bando e la relativa aggiudicazione, è stato opportunamente implementato e ha rispettato finora le nuove forme di competizione strategica che caratterizzano lo scenario geopolitico impongono all’Italiascadenze previste. Di particolare rilevanza, ai fini del conseguimento della Xxxxxxxxx X0X0-0 entro il 31.12.2022, appare il rispetto della prossima scadenza afferente al collaudo dell’infrastruttura PSN entro la fine del 2022, in aderenza agli impegni assunti nell’ambito quanto, in coerenza con il cronoprogramma, l’avvio del processo di migrazione delle organizzazioni internazionali cui essa aderisceserie di dati e delle applicazioni di specifiche amministrazioni pubbliche verso il PSN, potrà avvenire solo una volta effettuato positivamente il collaudo dell’infrastruttura. Tale stringente cronoprogramma si rivela particolarmente impegnativo solo ove si consideri che, dopo la stipula del contratto, residueranno unicamente 3 mesi per il definitivo collaudo dell’infrastruttura PSN. La piena realizzazione dell'intero progetto è posta entro il mese di giugno 2026 quando, in coerenza con quanto previsto dal target M1C1-26, dovranno essere migrate verso il PSN almeno 280 amministrazioni. Si ritiene, inoltre, di proseguire edover sottolineare l’importanza (in tutte le fasi, ove possibiledalla gestione al monitoraggio e al controllo) di un puntuale cronoprogramma che fornisca una stringente e dettagliata descrizione degli step procedurali necessari al pieno conseguimento dell’investimento, incrementare indicando le Corte dei conti | Sezione centrale attività già concluse, quelle in atto e quelle previste a breve, con i rispettivi periodi di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G iniziative riferimento ed i soggetti coinvolti, in materia modo tale da avere un quadro chiaro ed attendibile dell’effettivo stato di cybersicurezza, anche tenuto conto degli elevati standard e dei massicci investimenti realizzati in questo campo dai principali alleati e partner internazionali. Questo ha evidenziato la necessità di una totale rivisitazione nella concezione e nella visione strategica dell’architettura nazionale di cybersicurezza. Va da sé che l’efficacia di una strategia è strettamente correlata alla possibilità di misurare i risultati progressivamente raggiunti, anche avanzamento al fine di poter assumere in corso d’opera gli opportuni correttivi o integrazioni, laddove necessari. In relazione alla road map prevista nell’ambito degli investimenti finanziati con le risorse consentire un adeguato monitoraggio dello stato di avanzamento e del PNRR, non può non essere evidenziato come in realtà si tratti di un processo assai giovane soprattutto se riferito alla creazione dell’Agenzia per la cyber sicurezza. Ciò nonostante, appare apprezzabile lo sforzo, regolamentare ed organizzativo, condotto in tempi brevissimi al fine di poter mettere le strutture in grado di operare e di fornire i servizi destinati alla sicurezza, nell’ambito raggiungimento del più vasto settore della sicurezza nazionale. Di rilievo, in proposito, appare il piano di implementazione 2022-2026 elaborato dall’Agenzia che riporta, per ciascuno degli obiettivi della Strategia Nazionale di Cybersicurezza – protezione, risposta e sviluppo – le misure da porre in essere per il loro conseguimento, suddivise per aree tematiche, per ognuna delle quali è indicato il novero degli attori responsabili per la loro attuazione e tutti gli altri soggetti a vario titolo interessati. E, cosa ancora più importante, viene precisato il motivo per cui l’Agenzia viene creata … “Considerato l’impatto trasversale delle politiche definite in relazione all’ambito cyber, era stata avvertita l’esigenza di una specifica autorità di raccordo con il livello politico-strategico e di coordinamento degli attori coinvolti in materia, nonché di regolamentazione, certificazione e vigilanza del settore. Ciò, in particolare, al fine di assicurare iniziative coerenti, rappresentare un chiaro e aggiornato quadro situazionale all’Autorità politica, nonché fornire un’interfaccia unica a livello nazionale, europeo e internazionale, assicurando una postura nazionale unitaria”. Ma se quindi appare necessario e non può non raccomandarsi un costante monitoraggio nei rapporti tra i diversi attori, vecchie e nuovi, che agiscono nel settore della sicurezza nazionale al fine di verificare l'assenza di sovrapposizioni e la costante Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G efficienza di quella che si può definire la catena di comando, per altrettanto in particolare l'attenzione merita l'elemento finanziario. Nel corso della relazione si è fatto riferimento alla dotazione finanziaria apportata dal PNRR nell'ambito della cyber security, dotazione pari ad oltre 620 milioni di euro, e si è detto anche di come tale investimento vada a strutturarsi nell'ambito di una serie di work packages (12 per la precisione) destinati a coprire esigenze diversificate. Come si è già avuto modo di far notare il valore di questi interventi appare assai differenziato tanto che solo tre di essi coprono più dei 2/3 delle risorse disponibili previste dal PNRR (interventi di potenziamento delle capacità cyber della pubblica amministrazione; interventi di potenziamento delle capacità cyber- defence ; reti dei laboratori di scrutinio e certificazione tecnologica). Peraltro, ciascuno di questi macrosettori appare sufficientemente generico tanto da rendere possibile, in questa sede, solo un auspicio sulla corretta spendita del denaro disponibile, corretta spendita che potrà essere verificata solo in un momento successivo e durante il corso dell'implementazione del Piano. Tuttavia, non può non richiamarsi l'attenzione sulla necessità quindi di una equa distribuzione dei fondi in relazione a tutte le esigenze che sono state evidenziate nell'ambito di questo ampio discorso di rafforzamento della sicurezza cibernetica, ovvero sulla necessità, che potrà essere riscontrata solo di fatto in un momento successivo, di una maggiore concentrazione dei fondi laddove si riscontrano le maggiori carenze nel sistema di sicurezza nazionale tuttora esistente. Si tratta evidentemente di scelte politiche, ancorate tuttavia al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano e comunque vincolate ai principi di efficienza ed efficacia ed economicità che devono comunque accompagnare la gestione dei fondi pubblici. In questo senso, questa Corte prende atto dell'impegno finora profuso per il raggiungimento dei risultati previsti e dei relativi tempi impiegati nel rispetto degli obblighi contratti con l'Unione europea, ma richiama fortemente l'attenzione dei soggetti gestori ed attuatori sulla necessità che l'attuale quadro trovi prontamente un riscontro in una serie di iniziative di spesa concrete che potranno essere valutate nel proseguo degli anni previsti dal Piano stessotarget nelle tempistiche prestabilite. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/202233/2022/G Appare urgente, quindi, la tempestiva e definitiva implementazione degli organici del DTD, in quanto soggetto evidentemente “centrale” non solo con riferimento alla misura de qua, bensì all’intero piano di transizione digitale di cui al PNRR. A tal fine il Dipartimento sta provvedendo all’assunzione di 35 unità di personale di cui al c.d. concorso “Brunetta” e sta perfezionando il reclutamento di circa 200 esperti esterni da dedicare all’attività di supporto alle PAL. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 33/2022/G Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/202233/2022/G Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 33/2022/G

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Conclusioni e raccomandazioni. Come recentemente ricordato anche dal Presidente In conclusione va detto che una parte degli scioglimenti di contratto di tirocinio è inevitabile. Si tratta infatti di correggere una scelta professionale non ottimale, che spesso deve essere presa già in giovane età (Xxxxxx le nuove forme 2010). Per questo motivo, una valutazione degli sciogli- menti di competizione strategica contratti di tirocinio e delle possibili contromi- sure presuppone sempre analisi accurate e dettagliate che caratterizzano lo scenario geopolitico impongono all’Italia, considerano l’intero percorso formativo delle perso- ne in aderenza agli impegni assunti nell’ambito delle organizzazioni internazionali cui essa aderisce, formazione e i diversi sbocchi formativi. Dal punto di proseguire e, ove possibile, incrementare le Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G iniziative vista della politica in materia di cybersicurezzaformazione occorre mirare a due obiettivi: in primo luogo è auspi- cabile ridurre al minimo il numero degli scioglimenti di contratto di tirocinio; in secondo luogo bisogna ridurre le interruzioni della formazione e aumentare la quota dei e delle giovani che dopo lo scioglimento di un contratto trova rapidamente uno sbocco formativo qualificante e riesce a portarlo a termine con successo (Xxxxxx 2010; Xxxxxx et al. 2014). Il modo più efficace per ridurre gli scioglimenti di con- tratto di tirocinio è conoscerne le cause. Per questo mo- tivo, anche tenuto conto per le professioni e le regioni fortemente coinvolte sono necessarie analisi approfondite che considerino sia le caratteristiche delle persone in formazione sia quelle delle aziende. Ciò fornisce la base per sviluppare misure di prevenzione efficaci che agiscano in modo mirato sulle cause principali degli elevati standard scioglimenti di contratto di tirocinio. Possibili misure di prevenzione sono, ad esem- pio, una migliore corrispondenza tra persone in forma- zione e dei massicci investimenti realizzati aziende, un’identificazione precoce di giovani con difficoltà, un miglioramento della qualità formativa aziendale oppure un’ottimizzazione delle direttive in questo campo dai principali alleati e partner internazionalimateria di formazione nelle ordinanze sulla formazione professionale di base. Questo ha evidenziato la necessità di una totale rivisitazione nella concezione e nella visione strategica dell’architettura nazionale di cybersicurezza. Va da sé che l’efficacia di una strategia è strettamente correlata alla possibilità di misurare i risultati progressivamente raggiunti, anche al Al fine di poter assumere prevenire le interruzioni della formazione, il gruppo di giovani fortemente a rischio di interrompere la propria formazione dovrebbe essere identificato in corso d’opera gli opportuni correttivi o integrazioni, laddove necessari. In relazione alla road map prevista nell’ambito degli investimenti finanziati con le risorse modo rapido dopo lo scioglimento del PNRR, non può non essere evidenziato come in realtà si tratti di un processo assai giovane soprattutto se riferito alla creazione dell’Agenzia per la cyber sicurezza. Ciò nonostante, appare apprezzabile lo sforzo, regolamentare ed organizzativo, condotto in tempi brevissimi al fine di poter mettere le strutture in grado di operare contratto e di fornire i servizi destinati alla sicurezza, nell’ambito del più vasto settore della sicurezza nazionale. Di rilievo, in proposito, appare il piano di implementazione 2022-2026 elaborato dall’Agenzia che riporta, per ciascuno degli obiettivi della Strategia Nazionale di Cybersicurezza – protezione, risposta e sviluppo – le misure da porre in essere per il loro conseguimento, suddivise per aree tematiche, per ognuna delle quali è indicato il novero degli attori responsabili per la loro attuazione e tutti gli altri soggetti aiu- tato a vario titolo interessati. E, cosa ancora più importante, viene precisato il motivo per cui l’Agenzia viene creata … “Considerato l’impatto trasversale delle politiche definite in relazione all’ambito cyber, era stata avvertita l’esigenza di una specifica autorità di raccordo con il livello politico-strategico e di coordinamento degli attori coinvolti in materia, nonché di regolamentazione, certificazione e vigilanza del settore. Ciò, in particolare, al fine di assicurare iniziative coerenti, rappresentare un chiaro e aggiornato quadro situazionale all’Autorità politica, nonché fornire un’interfaccia unica a livello nazionale, europeo e internazionale, assicurando una postura nazionale unitaria”. Ma se quindi appare necessario e non può non raccomandarsi un costante monitoraggio nei rapporti tra i diversi attori, vecchie e nuovi, che agiscono nel settore della sicurezza nazionale al fine di verificare l'assenza di sovrapposizioni e la costante Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G efficienza di quella che si può definire la catena di comando, per altrettanto in particolare l'attenzione merita l'elemento finanziario. Nel corso della relazione si è fatto riferimento alla dotazione finanziaria apportata dal PNRR nell'ambito della cyber security, dotazione pari ad oltre 620 milioni di euro, e si è detto anche di come tale investimento vada a strutturarsi nell'ambito di una serie di work packages (12 per la precisione) destinati a coprire esigenze diversificate. Come si è già avuto modo di far notare il valore di questi interventi appare assai differenziato tanto che solo tre di essi coprono più dei 2/3 delle risorse disponibili previste dal PNRR (interventi di potenziamento delle capacità cyber della pubblica amministrazione; interventi di potenziamento delle capacità cyber- defence ; reti dei laboratori di scrutinio e certificazione tecnologica). Peraltro, ciascuno di questi macrosettori appare sufficientemente generico tanto da rendere possibile, in questa sede, solo un auspicio sulla corretta spendita del denaro disponibile, corretta spendita che potrà essere verificata solo in un momento successivo e durante il corso dell'implementazione del Piano. Tuttavia, non può non richiamarsi l'attenzione sulla necessità quindi di una equa distribuzione dei fondi in relazione a tutte le esigenze che sono state evidenziate nell'ambito di questo ampio discorso di rafforzamento della sicurezza cibernetica, ovvero sulla necessità, che potrà essere riscontrata solo di fatto in un momento successivo, di una maggiore concentrazione dei fondi laddove si riscontrano le maggiori carenze rientrare nel sistema di sicurezza nazionale tuttora esistenteformazione professionale mediante misure mirate. Si tratta evidentemente di scelte politiche, ancorate tuttavia al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano e comunque vincolate ai principi di efficienza ed efficacia ed economicità che devono comunque accompagnare la gestione dei fondi pubblici. In Idealmente questo senso, questa Corte prende atto dell'impegno finora profuso per il raggiungimento dei risultati previsti e dei relativi tempi impiegati nel rispetto degli obblighi contratti con l'Unione europea, ma richiama fortemente l'attenzione dei soggetti gestori ed attuatori sulla necessità che l'attuale quadro trovi prontamente un riscontro in una serie di iniziative di spesa concrete che potranno essere valutate nel proseguo degli anni previsti dal Piano stesso. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/G Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 31/2022/Gdovrebbe avvenire a livello cantonale.

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