CPUNT. I concentrati piastrinici sono stati originariamente utilizzati nella medicina trasfusionale per il trattamento e la prevenzione di emorragie causate da trombocitopenie gravi, sovente originate da aplasia midollare, leucemia acuta o significativa perdita di sangue durante interventi chirurgici. Essi risultano peraltro ricchi in sostanze antiflogistiche ed immunomodulatrici e potrebbero avere un’azione sinergica a quella delle cellule staminali. L'uso di derivati del sangue per sigillare le ferite e stimolarne la guarigione è iniziato con l'uso di colle di fibrina, queste, descritte per la prima volta 40 anni fa, sono costituite da concentrati di fibrinogeno ed attualmente ampiamente utilizzate. Ai sigillanti ha fatto seguito l’utilizzo dei concentrati piastrinici per favorire i processi di guarigione in ferite croniche che presentano un ambiente pro-infiammatorio che ne impedisce la guarigione ed un’alta attività proteasica che riduce la concentrazione dei fattori di crescita. I concentrati piastrinici per uso non trasfusionale sono frazioni del sangue intero ottenute con metodi fisici semplici (solitamente per centrifugazione) ed in particolare con questo nome si indicano le emazie, il plasma e le piastrine.(Fig. n. 10) Da questi, se opportunamente elaborati, è possibile ricavare prodotti per terapia topica o infiltrativa. Possono contenere piastrine, plasma o siero, fibrina, trombina, vitronectina e leucociti e stimolano il processo di guarigione. Possono essere utilizzati allo stato liquido o allo stato semi solido in fase di gel, dopo polimerizzazione attraverso la coniugazione con trombina o batroxobina in combinazione con ioni calcio. La gelificazione consente alle piastrine di essere trattenute in situ, stimolando il rilascio immediato del contenuto delle loro granulazioni interne entro la prima ora e modulandone il rilascio successivo per un periodo di tempo che può durare sino a 7 giorni. I CPUNT o platelet-rich plasma (PRP) sono caratterizzati dalla elevata concentrazione piastrinica presente al loro interno che viene modificata in funzione del conteggio piastrinico basale del soggetto e delle metodiche di preparazione. All’interno del concentrato piastrinico per uso non trasfusionale, oltre alle piastrine, si trovano il plasma e le proteine ivi disciolte. All’interno delle piastrine ritroviamo i granuli alfa che contengono fattori di crescita, citochine e modulatori della matrice extracellulare. (39) Durante la formazione del coagulo questi fatt...