Descrizione del servizio offerto Clausole campione

Descrizione del servizio offerto. Lepida fornisce il servizio di Gestore di identità digitali SPID, denominato LepidaID, attraverso una piattaforma tecnologica e secondo un modello organizzativo gestionale nel rispetto delle modalità attuative e specifiche tecniche SPID e delle relative evoluzioni. La piattaforma tecnologica, realizzata e gestita da Lepida, è composta logicamente da due componenti: IdP (Identity Provider), che svolge le funzioni di gestione del processo di autenticazione utilizzando il Protocollo SAML 2.0, e IdM (Identity Management), che permette la gestione del ciclo di vita delle identità digitali con opportune interfacce disponibili in base al ruolo dell’utente (cittadino, operatore, amministratore di sistema). Oltre alle identità digitali SPID ad uso privato Lepida mette a disposizione e gestisce identità digitali SPID ad uso professionale per persona fisica e persona giuridica sulla base delle Linee guida per il rilascio dell'identità digitale per uso professionale di AGID. Per le identità SPID ad uso professionale per persona giuridica, l’Ente socio deve sottoscrivere un apposito Accordo con Lepida che definisce le responsabilità e le modalità di rilascio delle identità digitali ad uso professionale per persona giuridica ai dipendenti dell’organizzazione stessa. Lepida eroga il servizio secondo il modello SPID, nel rispetto delle regole emesse da XxXX, fornisce le identità digitali e gestisce l’autenticazione degli utenti. Le identità digitali SPID ad uso privato rilasciate da Lepida sono gratuite e non prevedono costi ricorrenti a carico del cittadino. Le identità digitali SPID ad uso professionale sono fornite da Lepida dal 1.1.2022 secondo i listini approvati dal CPI e pubblicati sul sito di Lepida. L’emissione delle identità digitali SPID ad uso privato, e quindi il rilascio delle credenziali LepidaID, avviene a seguito di una richiesta dell’utente (registrazione online) e previa verifica dei dati dell’utente da parte di Lepida o di operatori qualificati opportunamente formati e incaricati da Lepida. In alcuni sportelli fisici abilitati la richiesta può avvenire anche tramite la modalità assistita, ovvero con il supporto di un operatore qualificato opportunamente formato e abilitato. Lepida mette a disposizione dei cittadini sei modalità di identificazione. All’avvio del servizio, Lepida ha reso disponibile un servizio base gratuito per tutti i cittadini italiani con due modalità di identificazione:
Descrizione del servizio offerto. Il servizio permette l’accesso ai servizi telematici esposti dagli SP (Service Provider) federati utilizzando i servizi di autenticazione offerti dagli IdP SPID, l’impiego della CIE 3.0, della CNS e, in futuro, di EIDAS. La federazione di un SP, ovvero di un Ente che dispone di un servizio online, può prevedere anche l’attivazione di una ACL (Access Control List) tramite la quale l’operatore SP può decidere i criteri secondo i quali permettere l’accesso al servizio, definendo quali valori devono assumere determinati attributi del profilo utente affinché venga concesso all’utente l’accesso al servizio offerto dal SP. In questa maniera un SP può permettere l’accesso al servizio solo a determinati utenti (impostando ad esempio un criterio sull’attributo “CodiceFiscale”, che deve corrispondere ad uno dei codici fiscali delle sole persone scelte), oppure soltanto ad una determinata categoria di utenti. Si fa presente che nel caso di SPID gli attributi per ciascuno SP vengono definiti all’attivazione della federazione e non possono subire modifiche se non previa procedura legata ai regolamenti e al funzionamento di SPID. Si evidenzia che il sistema SPID prevede che, per ogni servizio telematico erogato delle pubbliche amministrazioni (SP), venga definito, a cura del SP, il livello di sicurezza SPID necessario per l’accesso al servizio. Lepida fornisce supporto agli Enti per la determinazione del livello di sicurezza SPID per ciascun servizio coerentemente con le indicazioni nazionali. A tal fine, si ricorda che i livelli di sicurezza per l’autenticazione e l’accesso ai servizi in SPID sono tre: autenticazione a un fattore, ovvero password; autenticazione a due fattori non basati necessariamente su certificati digitali, ad esempio password e OTP (one time password); autenticazione a due fattori basati su certificati digitali, ad esempio smart card. Per quanto riguarda lo schema di identificazione “Entra con CIE” si evidenzia inoltre che gli attributi forniti sono solo Nome, Cognome, CF, Data di nascita. Il Gateway FedERa permette di federare anche sistemi di gestione di attributi e dispone inoltre di un meccanismo di gestione di attributi, il tutto per permettere di definire attributi certificati associati alle identità digitali. Queste funzionalità dovranno evolvere a seconda dell’evoluzione delle modalità di gestione degli attributi in SPID.
Descrizione del servizio offerto. Premessa: La figura introdotta dal GDPR ha invece un ruolo consultivo e di garanzia ben delineato dai compiti minimi elencati dall'articolo 39 GDPR: • Consultivo: tra i compiti vi è quello di informare e fornire consulenza al titolare del trattamento o al Responsabile del trattamento in merito agli obblighi derivanti dal GDPR nonché da altre disposizioni dell'Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati. Inoltre, quando sia richiesto dal titolare del trattamento o dal Responsabile del trattamento, dovrà fornire il proprio parere in merito alla valutazione d'impatto sulla protezione dei dati sorvegliandone lo svolgimento (articolo 39 (1) (a) e 39 (1) (c) GDPR). Occorre precisare che i pareri espressi dal Responsabile della protezione dei dati non hanno carattere vincolante per il titolare del trattamento o per il Responsabile del trattamento, ma le posizioni e pareri poiché si tratta di un compito;
Descrizione del servizio offerto. Lepida fornisce il servizio di Gestore di identità digitali SPID, denominato LepidaID, attraverso una piattaforma tecnologica e secondo un modello organizzativo gestionale nel rispetto delle modalità attuative e specifiche tecniche SPID e delle relative evoluzioni. La piattaforma tecnologica, realizzata e gestita da Lepida, è composta logicamente da due componenti: IdP (Identity Provider) che svolge le funzioni di gestione del processo di autenticazione utilizzando il Protocollo SAML 2.0 e IdM (Identity Management) che permette la gestione del ciclo di vita delle identità digitali con opportune interfacce disponibili in base al ruolo dell’utente (cittadino, operatore, amministratore di sistema). Lepida eroga il servizio secondo il modello SPID, nel rispetto delle regole emesse da XxXX, fornisce le identità digitali e gestisce l’autenticazione degli utenti. Le identità digitali SPID rilasciate da Lepida sono gratuite e non prevedono costi ricorrenti a carico del cittadino. L’emissione delle identità digitali SPID, e quindi il rilascio delle credenziali LepidaID, avviene a seguito di una richiesta dell’utente (registrazione online) e previa verifica dei dati dell’utente da parte di Lepida. Lepida mette a disposizione dei cittadini quattro modalità di identificazione. All’avvio del servizio, Lepida ha reso disponibile un servizio base gratuito per tutti i cittadini italiani con due modalità di identificazione:

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  • Conclusione Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale brevemente illustrato si può affermare che sembra ormai trovare riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico – accanto ad un’esigenza di tutela del debitore, quale soggetto debole del rapporto, da indebite pressioni psicologiche del creditore che possono tradursi in un ingiustificato arricchimento del creditore ai danni del debitore – un’esigenza, altrettanto meritevole di tutela, di facilitare la concessione del credito e di consentire una rapida ed efficiente soddisfazione del creditore, a condizione che vengano previsti accorgimenti giuridici che garantiscano un’equa soddisfazione del creditore e la restituzione al debitore dell’eccedenza di valore del bene che funge da garanzia dell’operazione di finanziamento. Ciò che il divieto di patto commissorio vuole evitare è che la situazione di temporanea difficoltà economica in cui si trova il debitore porti ad abusi del creditore che tenti di lucrare sulla differenza di valore tra il credito e la garanzia offerta dal debitore. La disciplina del patto commissorio ha alla base una presunzione di sproporzione tra il credito e il valore del bene che acquisirebbe il creditore in caso di inadempimento77. L’autonomia privata, nella predisposizione del regolamento contrattuale, deve farsi carico di prevedere meccanismi tecnici che valgano a superare l’accennata presunzione di sproporzione tra il valore del credito e quello del bene dato in garanzia. La prospettata impostazione è altresì conforme al canone di autoresponsabilità gravante sul soggetto che liberamente decide di immettersi nel traffico giuridico: non pare ragionevole né corretto attribuire al debitore, dopo avere concluso un contratto non squilibrato né viziato, re melius perpensa, invocare la nullità ex art. 2744 c.c. per liberarsi dalla garanzia convenzionale assunta, nonostante la sua inidoneità a tradursi in un sacrificio patrimoniale ingiusto, in contrasto con i principi della buona fede e della correttezza78 che animano la materia delle obbligazioni e quella del contratto79. 75 Parere sul disegno di legge n. 1564, in materia di prestito vitalizio ipotecario, della 14^ Commissione permanente (Politiche dell’unione europea), Roma, 11 marzo 2015, est. X. Xxxxxxxxxx (consultabile in xxxxxx.xx). 76 Parere sul disegno di legge n. 1564, cit.